Dopo aver diretto Henry Cavill in Mission
Impossible: Fallout, Christopher
McQuarrie potrebbe tornare a dirigere l’attore inglese in
Man of Steel 2. O almeno è questa
la possibilità che lo stesso regista ha palesato durante una
sessione di Q&A su Twitter.
La programmazione dei prossimi film
DCEU è ancora un mistero, sappiamo che a fine anno
arriverà Aquaman, e che al momento
Shazam! è in fase di riprese. Sappiamo inoltre che
Wonder Woman 2 è una certezza, a differenza di
tanti altri progetti che hanno ancora contorni confusi ma di cui si
parla tanto, come Birds of Prey.
Per quanto riguarda invece
Man of Steel 2, le notizie sono molto scarse anche
se in molti si sono detti interessati a poter dirigere un film
sull’Uomo d’Acciaio, un sequel al film del 2013
che ha dato inizio allo sgangherato DCEU.
La collaborazione tra McQuarrie e
Cavill si è già avviata nel nuovo film del franchise di Mission
Impossible (il secondo per il regista, dopo Rogue Nation), e questo
potrebbe deporre in suo favore. Tuttavia il progetto è ancora molto
incerto, per cui non si possono fare congetture oltre alla semplice
“candidatura”.
Sono tanti i registi che negli
ultimi mesi si sono proposti, o sono stati accostati al progetto,
da Matthew Vaughn a Steven D.
DeKnight che vorrebbe il ritorno di Zack
Snyder, fino, addirittura, a George
Miller.
Intervistato durante la
promozione di Mission Impossible: Fallout al CinemaCon di Las Vegas,
Christopher McQuarrie è tornato a parlare di
Man of Steel 2 dopo i recenti
commenti riportati in un Q&A su Twitter.
Allora il regista del
nuovo capitolo del franchise con Tom
Cruise aveva risposto al pettegolezzo che lo vorrebbe
al timone del sequel de L’Uomo d’Acciaio,
nonostante non ci sia ancora stata una conferma ufficiale da parte
della DC Films.
Queste invece sono state
le sue parole in merito nelle ultime ore:
“Per quanto riguarda il
rumor su un mio presunto coinvolgimento, posso solo dire che
nessuno mi ha ancora chiesto di dirigere il film, tuttavia sanno
dove trovarmi. E mai dire mai…“.
McQuarrie ha avuto modo di
parlare anche del confronto avuto con Henry Cavill sul set di Mission
Impossibile:
“Henry sa come dovrebbe
essere il sequel. Abbiamo trascorso insieme un sacco di tempo sul
set di Fallout so che è un grande fan di Superman
[…] Amo raccontare storie e
non posso farne a meno, così ho ascoltato ciò che aveva da dirmi
sul personaggio e sulla versione che vorrebbe vedere al cinema.
Beh, è grandiosa e scommetto i miei due centesimi su di
lui.“.
La collaborazione tra McQuarrie e
Cavill si è già avviata nel nuovo film del franchise di Mission
Impossible (il secondo per il regista, dopo Rogue
Nation), e questo potrebbe deporre in suo favore per
l’eventuale sequel. Tuttavia il progetto è ancora molto incerto,
per cui non si possono fare congetture oltre alla semplice
“candidatura”.
Sono tanti i registi che negli
ultimi mesi si sono proposti, o sono stati accostati al progetto,
da Matthew Vaughn a Steven
D. DeKnight che vorrebbe il ritorno
di Zack Snyder, fino, addirittura,
a George Miller.
Nonostante ci siano stati lunghi
mesi di silenzio dall’ultima volta che abbiamo sentito parlare di
Man of Steel 2, adesso Amy
Adams, che nel franchise Warner interpreta
Lois Lane, conferma che il film è in sviluppo e che la
sceneggiatura è in fase di scrittura.
Durante la promozione di Arrival, l’attrice ha dichiarato a
Hey U Guys: “Ho letto di Man of Steel 2 quando lo
avete letto voi. Un sacco di volte scopro le cose dopo, il che va
bene, è completamente normale, non indica nulla. Ma sì, so che
stanno lavorando sullo script e ora so che è in fase di
sviluppo.”
Man of Steel 2
vedrà quindi di nuovo all’opera Lois Lane. Avevamo già avuto
notizia della produzione del sequel quando l’agente di
Henry Cavill, attore che tornerà nel
ruolo del protagonista, aveva offerto una prima conferma
dell’esistenza del progetto, che sarà successivo a Justice League, e ora ne abbiamo la
certezza.
L’ultima volta che abbiamo sentito
parlare di Man of Steel 2, è stato lo scorso anno,
quando si parlava di un eventuale coinvolgimento di George Miller in cabina di
regia.
Anche se la crescita del DCEU non sta procedendo nel più roseo
dei modi, è certo che con tutti i progetti in cantiere ci sono
grandi margini di miglioramento. Nonostante l’avversità della
critica, il pubblico sembra comunque apprezzare le avventure degli
eroi DC al cinema e con Justice League alle porte le
proiezioni sono ottimiste.
Protagonista del film sarà Henry Cavill, che vedremo tornare
sicuramente in Justice League. Nonostante il
sacrificio estremo che Superman compie in
Batman v Superman Dawn of
Justice, sappiamo che l’attore è stato coinvolto nelle
riprese del film di Zack Snyder e che quindi tornerà in
vita a volave sui cieli di Metropolis molto presto.
Dopo l’annucio che il film era in
fase di sviluppo mesi fa, sono usciti nuovi aggiornamenti su
Man of Steel 2 che aiutano a chiarire lo stato
del progetto ai DC Studios. Henry
Cavill è tornato ufficialmente nell’universo DC
quest’anno dopo essere stato assente dal franchise dal 2017.
Sebbene breve, il Superman di Cavill sia apparso
durante la scena post-crediti di Black
Adam in cui ha condiviso un breve incontro con
l’antieroe di Dwayne Johnson. Non molto tempo dopo
l’uscita del film, Man of Steel 2 è stato messo in fase di
sviluppo iniziale.
Tuttavia, i report sul prossimo film
di Superman sono stati ora messi in discussione a seguito di nuove
affermazioni secondo cui DC Studios sta
effettuando una revisione significativa della DCU. Deadline ha fornito ulteriori
dettagli su ciò che sta accadendo con Man of Steel 2.
Prima che James
Gunn e Peter Safran venissero scelti
per dirigere i DC Studios, Michael De Luca e
Pam Abdy della Warner Bros. Pictures hanno
approvato l’apparizione di Cavill in Black Adam,
con la speranza di averlo nel suo film solista nei prossimi anni. A
questa speranza ha fatto eco un post social di Henry
Cavill stesso, che ha fatto molto rumore, in cui
annunciava di “essere tornato” come Superman, pubblicazione fatta
però in autonomia dopo l’uscita di Black Adam e
non in coordinazione con la Warner Bros.
Questo è avvenuto poco prima
dell’annuncio di Gunn e Safran a capo della DC
Films. De Luca e Abdy, tuttavia, avevano ricevuto una presentazione
di Man of Steel 2 da uno sceneggiatore senza nome,
ma non ne erano contenti. Man of Steel 2 non ha mai ricevuto un via
libera ufficiale e non aveva un regista associato, e la Warner
Bros. sta aspettando una presentazione migliore.
Al momento, non è chiaro cosa stia
succedendo con nessuno degli attori della Justice League, poiché Wonder Woman
3 di Gal
Gadot è stato, anche se sembra che lo studio voglia
far fuori solo Jenkins e non l’attrice. Secondo quanto riferito, il
franchise Aquaman di
Jason Momoa non dovrebbe avere un seguito dopo il
film che arriverà a dicembre 2023, e nessuno sa cosa accadrà con
Ezra Miller dopo l’uscita del film The
Flash. Ecco perché è impossibile sapere cosa succederà
al Superman di Cavill nel DCU, insieme ai suoi colleghi membri del
cast della Justice League.
E se in Man of Steel 2Mark
Strong interpretasse l’arci nemico di Superman Lex Luthor? La
notizia, poco più che un rumor in realtà, andrebbe a scontrarsi con
quello che lo stesso Snyder ha detto qualche giorno fa e cioè di
usare Doomsday come villain
nella prossima avventura dell’ultimo figlio di Krypton. Addirittura
si parla di un sequel già per il prossimo anno, la qual cosa
implicherebbe un’accelerazione molto rapida della produzione del
film.
I bene informati di ComicBookNews
parla addirittura di una precisa richiesta di Zack
Snyder che vorrebbe in Man of Steel
2Mark Strong. L’attore ha già
familiarità con l’universo DC avendo interpretato Sinestro in Green
Lantern, ma non sappiamo se accetterà o meno di interpretare un
ruolo che lo metterebbe inevitabilmente a confronto con
Gene Hackman e Kevin Spacey. Se
però Strong dovesse accettare, siamo sicuri che darà un’ottima
prova di sè, come sempre del resto.
David S. Goyer sta
già lavorando alla sceneggiatura del sequel e Christopher Nolan, anche se sarà
il supervisore della storia, non vuole essere coinvolto nella
misura in cui lo è stato per L’uomo
d’Acciaio. E voi cosa pensate di una eventuale
partecipazione al film di Mark Strong nelle vesti
di Lex Luthor?
Vi ricordiamo che
L’uomo d’Acciaio è uscito negli USA
il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast oltre
a Henry
CavilleRussell
Crowe ci sono
anche AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner, Laurence
Fishburne, Michael Shannon. L’uomo
d’Acciaio è diretto da Zack
Snyder. Tutte le info utili nella nostra Scheda
Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le
news nel nostro speciale: Superman: Man of
steel
Ne L’Uomo d’Acciaio diretto da Zack
Snyder, troviamo Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman. Il
film è interpretato anche da Amy Adams nel ruolo della giornalista
del Daily Planet Lois Lane, e da Laurence Fishburne in quello del
direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori
adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono Diane Lane
e Kevin Costner. A combattere contro il supereroe sono due altri
Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato
da Michael Shannon e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari
di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre
Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer e il padre Jor-El,
interpretato dal premio Russell Crowe. Nel cast anche Harry Lennix,
nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del
Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton.
I progetti relativi al
DCEU sono sempre più numerosi ma si confermano
dalla cronologia confusa; trai film annunciati e in fase di
sviluppo c’è anche Man of Steel 2, che darà un vero e
proprio seguito alla storia del Superman di Henry Cavill.
In merito a questo progetto,
avevamo riferito che la Warner stava
corteggiandoMatthew Vaughn per la regia (e la
sceneggiatura) del film, ma il regista di Kick Ass
non ha ancora confermato. Intanto però via Reddit siamo
venuti a sapere che una fonte interna ha confermato che il villain
principale del film sarà il Black
Adam di Dwayne Johnson.
L’attore che a breve arriverà al
cinema con Fast & Furious 8, aveva già dichiarato, e di recente
confermato, che il suo Black
Adam sarà inserito all’interno dell’universo condiviso DC.
Inoltre sembra che a questo punto il film su Shazam! sia fuori
produzione, mentre sia sempre più concreta la possibilità di
affidare a uno come The Rock un ruolo davvero importante nel
franchise, e quindi il villain di Man of Steel 2 potrebbe essere
una possibilità.
Molto di tutto quello che c’è da
decidere in merito al film sarà condizionato probabilmente da
quello che deciderà Vaughn, ma lo sapremo a tempo debito.
L’ultima volta che abbiamo sentito
parlare di Man of Steel 2, è stato lo scorso anno,
quando si parlava di un eventuale coinvolgimento di George
Miller in cabina di regia.
Anche se la crescita del DCEU non sta procedendo
nel più roseo dei modi, è certo che con tutti i progetti in
cantiere ci sono grandi margini di miglioramento. Nonostante
l’avversità della critica, il pubblico sembra comunque apprezzare
le avventure degli eroi DC al cinema e con Justice League alle porte le
proiezioni sono ottimiste.
Protagonista del film sarà Henry Cavill, che
vedremo tornare sicuramente in Justice League.
Nonostante il sacrificio estremo che Superman
compie in Batman v Superman
Dawn of Justice, sappiamo che l’attore è stato
coinvolto nelle riprese del film di Zack Snyder e che quindi
tornerà in vita a volave sui cieli di Metropolis molto presto.
Per quanto l’entusiasmo intorno alSuperman di
James
Gunn e all’inizio del nuovo DCU sia palpabile, resta il rammarico per non
aver potuto vedereMan of Steel 2
e i suoi collegamenti conGreen Lantern,
recentemente rivelati. Invece di ricevere un sequel
tradizionale,Man of Steel
del 2013 è stato seguito daBatman v Superman: Dawn of Justice
nel 2016, un importante crossover che ha visto l’Uomo d’Acciaio e
il Cavaliere Oscuro scontrarsi, fungendo anche da preludio aJustice League
del 2017. Tuttavia, un veroMan of Steel 2
era effettivamente in fase di sviluppo, e le recenti rivelazioni
lasciano immaginare cosa avrebbe potuto essere.
Non
è un segreto che il successo complessivo del precedente DC Extended
Universe abbia iniziato a declinare dopo la ricezione tiepida di
Justice League nel
2017.
Gran parte delle
difficoltà sono state dovute alle interferenze degli studios e alle
controverse riprese successive all’allontanamento del regista Zack
Snyder, avvenuto per motivi personali durante la produzione. Questo
ha portato a un profondo cambiamento nel calendario delle uscite,
con molti film messi in stand-by o cancellati a tempo
indeterminato, fino all’annuncio del nuovo DCU nel 2023. Tra questi
progetti abbandonati c’era proprio Man of Steel 2 e, alla luce delle informazioni emerse,
è difficile non rimpiangere un sequel che avrebbe potuto rilanciare
il personaggio in un’altra direzione.
Man of Steel non ha mai avuto
un vero sequel
Dopo
aver raccontato le origini di Superman nel film L’Uomo
D’acciaio di Zack Snyder (2013), il personaggio
interpretato da Henry Cavill sarebbe tornato sul grande
schermo condividendo la scena con il Batman di Ben
Affleck e la Wonder Woman di Gal
Gadot in Batman v Superman: Dawn of
Justice (2016). A causa del desiderio di Warner Bros. di
costruire un universo cinematografico paragonabile a quello del
MCU, il grande crossover
Justice League venne
anticipato, posticipando invece i film standalone dei singoli eroi,
incluso un sequel tradizionale dedicato a Superman.
Rimasto in fase di sviluppo per anni, Man of Steel 2 avrebbe dovuto vedere Superman
affrontare Brainiac, uno dei suoi più celebri nemici nei fumetti.
Inoltre, dopo essere stata accennata nel primo film, anche
Supergirl avrebbe fatto il suo debutto nel DCEU proprio in questo
sequel. Nel 2018, Henry Cavill e il regista Christopher McQuarrie
presentarono alla Warner Bros. la loro visione per Man of Steel 2. Sebbene il progetto fu
poi accantonato, McQuarrie ha recentemente condiviso alcuni
dettagli interessanti della storia rifiutata, inclusa la presenza
di Green Lantern.
La trama di Man of Steel
2 avrebbe potuto espandere davvero il DCEU
Secondo quanto dichiarato da McQuarrie in una recente intervista
con Josh Horowitz nel podcast Happy
Sad Confused, l’idea alla base del film prevedeva
l’introduzione di Green Lantern all’interno del DCEU. Sebbene non
fosse stato indicato se si trattasse di Hal Jordan o John Stewart,
McQuarrie affermò di aver individuato un modo efficace per inserire
il personaggio nel contesto narrativo e creare un conflitto
stimolante tra i due eroi, con una posta in gioco capace di
espandere significativamente l’universo cinematografico DC.
“Green Lantern è stato ciò che
mi è venuto in mente, ed è un personaggio difficile. Il suo potere
è molto impegnativo, ma sono riuscito a capirlo ed è stato
divertente, osservare come imparava a usare quel potere e dargli un
difetto, in modo che non fosse pura invincibilità.
L’intero concetto di Green
Lantern è che l’anello deve essere ricaricato. E questo non è un
difetto. È una caratteristica. È questo che lo rende speciale. Sì,
hai un potere infinito, ma la batteria ha una durata limitata e può
esaurirsi nei momenti meno opportuni. Questo, per me, ha risolto
l’intero problema di Lanterna Verde… il costume è un’altra
cosa“.
”Henry aveva un’idea al riguardo e
improvvisamente ho capito quanto questi due personaggi avessero
delle incredibili somiglianze, che permettevano anche un conflitto
incredibile e una risoluzione incredibile che espandeva
l’universo”.
Dopo
la poco brillante performance del film Lanterna Verde del 2011 con Ryan Reynolds, è
quasi struggente leggere la sicurezza con cui Christopher McQuarrie
parlava della sua idea per rendere il personaggio davvero
avvincente. La prospettiva narrativa che aveva immaginato sembrava
offrire una profondità notevole, specialmente nell’incontro tra
Lanterna Verde e Superman. Sarebbe stato anche un riconoscimento
ideale per tutti i teaser sul personaggio lasciati nel DCEU, come
la presenza di Yalan Gur nel flashback di Justice League — durante la prima resistenza
della Terra contro Steppenwolf e Darkseid — e gli accenni presenti
nella Zack Snyder’s Justice
League, inclusa la visione originaria che prevedeva Wayne T.
Carr nel ruolo di John Stewart.
Un confronto tra Superman e
Lanterna Verde avrebbe reso Man of Steel 2 ancora più
coinvolgente
Immaginare un Man of Steel
2 in cui Superman si confronta con Lanterna Verde prima di
affrontare una minaccia cosmica come Brainiac, o un altro potente
avversario, è un esercizio affascinante. L’idea che il film si
sarebbe concentrato sulle somiglianze tra i due eroi, piuttosto che
sul semplice conflitto, prometteva un approccio originale e ricco
di sfumature, anche se purtroppo non ha mai visto la luce.
Detto ciò, il nuovo Superman diretto da James Gunn si
preannuncia comunque molto promettente. C’è grande attesa anche per
la nuova incarnazione di Green Lantern, con Guy Gardner pronto a
debuttare nel prossimo film del DCU, prima dell’arrivo della serie
Lanterns, prevista per l’anno prossimo e
descritta come una versione più realistica e intensa del celebre
corpo intergalattico.
Solitamente al cinema quando
qualcuno si introduce in un’abitazione altrui, ad essere in grave
pericolo è proprio quest’ultimo. Se ciò è vero per film come
Panic Room o Funny Games, non lo è però per
Man in theDark. Quest’ultimo, un thriller del
2016, va infatti a ribaltare tale dinamica, rendendo il padrone di
casa il personaggio più pericoloso e folle in circolazione. A
dirigere il film vi è Fede Álvarez, qui al suo
secondo lungometraggio dopo il remake de La casa. Prodotto da
Sam Raimi, il film si è affermato come uno dei
titoli più apprezzati del suo anno per il genere thriller,
ottenendo grande popolarità proprio per le sue novità narrative
come anche per la grande suspense offerta.
Reduce dalle critiche ricevute per
La casa, che a detta della critica si concentrava troppo
sul sangue e sullo shock, Álvarez decise di dar vita ad un film che
avesse invece nella tensione il suo elemento principale e
ricorrente. Il regista ha così rinunciato a qualsiasi elemento
soprannaturale, dedicandosi ad un puro home invasion dove
il terrore è dato esclusivamente da elementi realistici e
spaventosi proprio per questo. Tali idee sono poi state
particolarmente premiate tanto dalla critica quanto dal pubblico. A
fronte di un budget di 10 milioni di dollari, Man in the
Dark è infatti arrivato a guadagnarne circa 157 in tutto il
mondo.
Il film risulta ancor più
spaventoso e intrigante sapendo che il regista ha rielaborato la
trama a partire da alcune esperienze simili ascoltate durante la
sua infanzia in Uruguay, suo Paese natìo. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e al suo atteso sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Man in the Dark: la trama del
film
Protagonista del film è
Rocky, giovane esasperata dalla sua vita a Detroit
e desiderosa di poter andare via quanto prima da qui. Per poterci
riuscire, inizia a mettere a segno una serie di furti, pagandosi
poi il viaggio con la refurtiva. Ad accompagnarla in tali crimini
vi sono Money e Alex, coetanei e
amici. I tre sembrano ora aver trovato la casa perfetta per il loro
prossimo colpo. All’interno di questa, infatti, vi abita
Norman Nordstrom, un vecchio marine cieco che ha
ereditato una grande somma di denaro in seguito alla morte
dell’amata figlia. Introdottisi nella casa, però, i tre giovani
capiranno ben presto a loro spese che l’anziano non è così innocuo
come poteva sembrare.
Grazie all’addestramento militare,
Norman ha infatti mantenuto una preparazione fisica straordinaria e
pur essendo cieco conosce alla perfezione ogni angolo della propria
abitazione. Avvertita l’intrusione dei tre, l’uomo inizierà una
folle ricerca dei tre giovani, con l’intenzione di ucciderli
brutalmente uno ad uno. Alla ricerca disperata di un nascondiglio,
i ragazzi si imbatteranno in segreti particolarmente orripilanti,
che gli permetteranno di avere un quadro più chiaro di chi è sulle
loro tracce. Quello che doveva essere il loro ultimo colpo si
trasforma così in un incubo senza fine, dal quale uscire vivi sarà
quanto mai arduo.
Man in the Dark: il cast del
film
Ad interpretare la giovane Rocky,
la scaltra e determinata protagonista del film, vi è l’attrice
Jane Levy. Già
affermatasi grazie al film La casa, questa ha
accettato con entusiasmo il nuovo ruolo, ritrovando in questo una
serie di paure e desideri particolarmente comprensibili. Ad
interpretare il timido Alex si ritrova inveceDylan
Minnette, attore affermatosi grazie al personaggio di
Clay Jensen nella serie Tredici. Daniel
Zovatto, attore visto in It
Follows e Fear the Walking Dead, ricopre
invece il ruolo di Money, ragazzo di Rocky e membro particolarmente
impulsivo e pericoloso del trio di rapinatori. L’attrice
ungherese Franciska Töröcsik, qui al suo
primo film statunitense, interpreta Cindy, altra sventurata preda
di Norman.
Ad interpretare il pericoloso
anziano non vedente vi è infine l’attore Stephan
Lang. Celebre per aver recitato in film come Nemico
Pubblico e Avatar, questi ebbe con Man in the
Dark l’occasione di dar vita ad un personaggio più
protagonista e controverso. Per dar vita allo psicopatico Norman,
questi ha indossato delle particolari lenti a contatto che hanno
ristretto il suo campo visivo, specialmente in presenza di luci
soffuse. Ciò gli ha permesso di risultare ancor più realistico nel
suo ritratto di un non vedente. L’attore, inoltre, pronuncia nel
film soltanto tredici battute, quasi tutte concentrate verso la
fine del film. La sua è dunque una performance per la grande
maggioranza del tempo incentrata esclusivamente sull’espressione
fisica.
Man in the Dark: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film,
si è da subito iniziato a parlare di un potenziale sequel. Raimi ha
in seguito descritto l’idea proposta da Alvarez come la migliore
possibile, e i lavori per realizzare questa iniziarono da subito. A
dirigere il film vi è però stavolta Rodo Sayagues,
già sceneggiatore del primo. Lang riprenderà invece il ruolo di
Norman in una storia che lo vede ora contrapposto ad un gruppo di
criminali desiderosi di rapire la ragazza con cui l’anziano
convive. Le riprese del film, inizialmente previste per l’aprile
del 2020, sono state ritardate a causa della pandemia di Covid-19 e
l’uscita in sala è così stata rimandata dalla fine del 2020
all’agosto del 2021.
In attesa di poter vedere il
sequel, è possibile fruire di Man in the Dark grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 24 febbraio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Prodotto dalla Ghost House
Picture di Robert Taper e Sam Raimi, esce
nelle sale il prossimo 8 settembre Man in The
Dark (titolo originale Don’t
Breathe).
Il film è un thriller ad
alta tensione, e narra la vicenda di tre improvvisati ladruncoli
d’appartamento che, per concludere in bellezza la loro “carriera”,
decidono di svaligiare la casa sbagliata. Il proprietario – un uomo
apparentemente innocuo, anziano e cieco – è in realtà più
pericoloso di quanto i ragazzi possano immaginare e darà loro filo
da torcere.
La regia è affidata a Fede
Alvarez, già avvezzo ai film dalla suspense elevata, in
quanto direttore del remake de La casa.
Direttamente dalla sua opera precedente Alvarez
ripropone sullo schermo la brava Jane Levy, forse qui in un ruolo più riuscito
e meno sopra le righe di quello della ragazzina tossicodipendente e
posseduta del remake horror.
Al pari dell’attrice, per bravura e
magnetismo, c’è Stephen Lang
(Avatar), magistrale nel ruolo
dell’anziano e solitario abitante di una casupola diroccata che
nasconde terribili segreti. Nel disvelarsi dei torbidi segreti
dell’uomo cieco si fonda e si sviluppa tutta la tensione del film,
sapientemente rilasciata nei momenti adatti, in un crescendo finale
che rende edotto e sconvolto lo spettatore. Ogni qual volta si
pensa di essere arrivati ad un punto di svolta, subito ne arriva un
altro che stravolge e rimescola le carte in tavola. Ed è questo il
lato vincente del film.
Tuttavia non si può fare a meno di
contestualizzare la pellicola all’interno della nuova generazione
filmica che, volente o nolente, sta rovinando
Hollywood. L’esiguità della sceneggiatura, la
mancanza di nuove idee, la volontaria manifestazione su schermo di
un mondo che viaggia alla velocità della luce, ecc ecc. Nella
generazione dei social network, degli incontri mordi e fuggi, dei
viaggi lampo, nulla rende meglio (anzi peggio) la realtà di un
cinema che immette immediatamente lo spettatore al centro
dell’azione, senza dare troppe spiegazioni e negando ogni attimo di
sospensione per raccogliere fiato e idee.
Contestualmente al mondo
superficiale che vuole raccontare, il cinema hollywoodiano non
cammina ma corre, e non dialoga più. Al massimo urla. Esprimendo
così ancor più pervicacemente la propria ambiguità. Che in un
thriller come Man in the dark risiede anzitutto
nell’empatizzazione, da parte dello spettatore, dapprima con
l’anziano abitante vittima dei ladri, e successivamente con i tre
“poveri” ladruncoli prede del loro stesso carnefice.
Man in the
Dark è un film estremamente americano, la cui cultura
e comprensione – in parte s’intende – è fortemente radicata nella
convinzione tutta made in USA di essere la nazione über alles,
l’Unica, la più forte. Quella fondata sul motto, troppo spesso
frainteso, del “Proteggere e Servire”.
Ecco un nuovo spot tv di
Man in the Dark (Don’t
Breathe), il thriller prodotto da Sam
Raimi e in arrivo nelle nostre sale il prossimo 8
settembre.
Il film è diretto da Fede
Alvarez che ha anche scritto la sceneggiatura. Nel
cast Dylan Minnette, Jane Levy, Stephen
Lang, Daniel Zovatto, Sergej Onopko, Jane May
Graves e Jon Donahue.
Alcuni ragazzi si introducono nella
casa di un uomo cieco per commettere un crimine. Considerando le
condizioni del padrone di casa i giovani sono convinti che si
tratterà di una passeggiata, ma le cose non andranno come
previsto.
Ecco una 360° experience, diffuso
dalla Sony, che ci consente di immergerci in Man
in the Dark (Don’t
Breathe), il thriller prodotto da Sam
Raimi e in arrivo nelle nostre sale il prossimo 8
settembre.
Il video che segue è esplorabile con
il mouse del vostro computer, con il touch-control del vostro
smartphone o con il visore in cartone per la VR.
Il film è diretto da Fede
Alvarez che ha anche scritto la sceneggiatura. Nel
cast Dylan Minnette, Jane Levy, Stephen
Lang, Daniel Zovatto, Sergej Onopko, Jane May
Graves e Jon Donahue.
Alcuni ragazzi si introducono nella
casa di un uomo cieco per commettere un crimine. Considerando le
condizioni del padrone di casa i giovani sono convinti che si
tratterà di una passeggiata, ma le cose non andranno come
previsto.
Man in the
Dark arriverà in sala il prossimo 8
settembre.
Stephen Lang, che
ha interpretato Norman Nordstrom, alias il Cieco, in Man in
the Dark 3 e nel suo sequel, offre un aggiornamento
speranzoso sul futuro della serie di film. Nonostante circolino
voci su un terzo film, Man in the Dark 3 (Don’t Breathe 3)
rimane ancora senza conferma. Dopo aver recitato nel
film horror d’azione del 2021, Lang sarà protagonista del nuovo
thriller Barron’s Cove, al fianco di Tramell Tillman,
Garrett Hedlund, Brittany Snow e altri. Si prevede inoltre che
riprenderà il ruolo dell’antagonista principale, il colonnello
Miles Quaritch, nel prossimo Avatar: Fire and Ash.
In un’intervista con Grant Hermanns
di ScreenRant su Barron’s Cove, in uscita in alcuni
cinema e in VOD il 6 giugno, Lang ha fornito un aggiornamento su un
potenziale terzo film. L’attore ha rivelato che “c’è
un’idea” e anche se ci sono stati alcuni “passi
indietro” nello sviluppo, negli ultimi mesi ci sono stati
“alcuni piccoli progressi”. Ha inoltre chiarito che
volevano che il terzo film fosse “qualcosa di veramente
completo” e diverso, il che rende difficile il lavoro. Leggi il
suo commento qui sotto:
Beh, c’è stato un po’ di
regresso per un po’. Ma penso che sia possibile che le cose vadano
avanti. Penso che ci sia un’idea. È una cosa difficile, il punto
centrale tra Fede, Rodo e me è che se vogliamo fare un altro film,
dovrà competere con Don’t Breathe e Don’t Breathe 2, entrambi molto
diversi. Non può essere un’imitazione, deve essere qualcosa di
davvero completo, ed è difficile da trovare. Sono ragazzi molto
intelligenti, ma sono stati molto impegnati con molte cose. Sono
molto richiesti, quindi è difficile, ma ho parlato con loro negli
ultimi due mesi e ci sono stati dei piccoli progressi. Spero che lo
faremo, perché mi piacerebbe davvero uccidere il vecchio avvoltoio.
[Ride]
Cosa significa questo per
Man in the Dark 3
Sebbene le notizie sul
potenziale terzo film di Don’t Breathe siano scarse, la
dichiarazione di Lang rivela che il progetto è in fase di sviluppo
attivo. L’attore, entusiasta di riprendere il suo ruolo in futuro,
anticipa che il terzo capitoloè ancora in fase iniziale
e potrebbe essere l’ultimo della serie, anche se nulla è
ancora definitivo. La mancanza di aggiornamenti concreti potrebbe
essere dovuta allo sforzo creativo che si sta facendo dietro le
quinte.
Sembra che il terzo film abbia
incontrato alcune difficoltà con il concept. Tra gli impegni dei
registi e sceneggiatori Fede Álvarez e Rodo Sayagues e la direzione
del film, il processo creativo non è stato facile. Tuttavia,
l’attore rimane ottimista sul prossimo progetto e indica che è
“possibile” che le cose inizino a muoversi dopo aver definito il
concept.
Il cast di Men In Black
3 sembra sia sul procinto di arrichirsi ancora di più. Tra
i protagonisti stanno per aggiungersi infatti Gemma Arterton, Alec
Baldwin e Shalrto Copley! Mentre ancora non è stata confermata la
presenza di Emma Thompson, ben tre star si aggiungono a un
cast già decisamente ricco. Alec Baldwin, Sharlto Copley e Gemma
Arterton affiancheranno infatti Will Smith, Jemaine Clement, Tommy
Lee Jones e Josh Brolin.
Sappiamo che la trama riguarderà un viaggio nel tempo, e che
Josh Brolin interpreterà il personaggio di Tommy Lee Jones… negli
anni sessanta. Secondo il sito, Gemma Arterton sarà una segretaria
del quartier generale dei MiB nel 1969, mentre Baldwin sarà il boss
dell’epoca (magari proprio lo Zed interpretato da Rip Torn nei
primi due episodi, peraltro curiosamente entrambi interpretano
dirigenti della NBC e General Electric nello show 30 Rock). Copley
invece interpreterà un alieno “che parla molto rapidamente, e in
stile Yoda”. Sempre Pajiba sostiene che la frontwoman delle
Pussycat Dolls Nicole Sherzinger ha ricevuto l’offerta di
partecipare al film nel ruolo della fidanzata di Jemaine Clement,
anche se non sappiamo se ha accettato.
Sarà presentato in anteprima
nazionale, venerdì 30 ottobre, al Lucca Comics
& Games 2015, Garm Wars L’ultimo
Druido, film che segna il
debutto cinematografico in lingua inglese del regista
giapponese Mamoru Oshii (Ghost in
the Shell, Lamu, Patlabor 2 e The Sky Crawlers). Ad
accompagnare il regista, Mitsuhisa Ishikawa,
co-fondatore, CEO e presidente dello studio Production I.G,
che ha prodotto molti lavori di Oshii tra cui prorpio
Garm Wars: L’ultimo Druido.Il progetto, su cui il regista
lavora da quindici anni, rappresenta un punto di rottura con
le sue radici ‘anime’, e si evolve verso una miscela ibrida e
dall’impatto visivo impenetrabile, con uno stile che spazia
dal live-action alla grafica computerizzata. Recupera alcuni
dei temi ricorrenti della sua filmografia, tra cui la ricerca
dell’identità individuale in un contesto di guerra e di
mistero. Il film, una produzione nippo-canadese che vede
protagonisti Summer H. Howell (La maledizione di Chucky),
Mélanie St-Pierre (La versione di Barney) e Dawn Ford
(Biancaneve), sarà distribuito in Italia da Notorious Pictures
da gennaio 2016.
Al Lucca Comics & Games, Mamoru Oshii e
Mitsuhisa Ishikawa incontreranno il pubblico sia in occasione
dell’anteprima del film, sia in un incontro speciale a loro
dedicato. Oshii sarà anche protagonista di una masterclass ad
accesso limitato a 30 fortunati appassionati.
Inoltre Mamoru Oshii riceverà, nel
corso della cerimonia di premiazione, il prestigioso premio
Movie Comics & Games 2015, assegnato ogni anno a
una personalità del mondo del cinema, che nell’ultima edizione
fu attribuito al regista premio Oscar Gabriele Salvatores
https://youtu.be/oD5hwffjcsQ
SINOSSI
In un futuro lontano, il pianeta
Annwn è tormentato da una guerra infinta. Alcuni soldati-cloni
appartenenti a tre diverse tribù militari si combattono senza
soluzione di continuità via aria, terra e con ogni mezzo
tecnologico. Un clone, Khara, riesce a fuggire dalla battaglia
e si ritrova in fuga assieme ad un gruppo di improbabili
compagni. Tentando di scoprire qualcosa in più sulle loro
esistenze, si troveranno davanti ad una spietata verità e alla
più grande battaglia della loro vita.
Con Mammuth
l’intenzione dei registi Benoĩt Delépine e Gustave Kervern era
quella di fare un film che fosse “allo stesso tempo divertente e
commovente. Divertente perché confrontiamo un uomo socialmente
disabile con una società moderna fuori della sua portata.
Commovente per le stesse ragioni”.
E ci sono riusciti.
Mammuth, presentato alla scorsa edizione del
Festival di Berlino, è la storia di Serge Pilardosse
(Gérard Depardieu), un corpulento operaio che,
dopo una vita da lavoratore indefesso – mai un giorno d’assenza,
mai un giorno di malattia – è costretto, suo malgrado, ad
andare in pensione. Dopo l’indifferente commiato degli ex
colleghi, si apre, per Serge, il baratro del non-lavoro: che fare
ora? Come riempire le giornate? “Per fortuna”, ci pensa la
burocrazia: al momento di ritirare la meritata pensione, infatti,
Serge scopre che molti datori di lavoro si sono “dimenticati” di
versargli i contributi.
Mammuth, il film
Per poter usufruire dei benefici
pensionistici, Serge deve recuperare tutte le dichiarazioni
mancanti. Incoraggiato dalla moglie (una straordinaria
Yolande Moreau, la portinaia di Amelie
Poulan), Serge decide di montare in sella alla sua vecchia
Munch Mammuth e di far visita a i vecchi datori di lavoro. Inizia,
così, un anacronistico viaggio “on the road” nei luoghi della sua
giovinezza. Dei documenti mancanti, ovviamente, nemmeno l’ombra, ma
Serge ritroverà molto di più: amici e parenti lontani, in
particolare una nipote (Miss Ming), creatura ingenua e pura, che
saprà restituire linfa a quel corpo grasso, goffo e sudicio, simile
a quello di un mammut.
Meno caustico della precedente
commedia dark del duo di cineasti francesi, Louise-Michel,
Mammuth ci parla di tante cose. Ci parla del
mondo d’oggi, facendolo apparire come un pendolo che oscilla tra il
cinico e il grottesco, dove la burocrazia sembra avere sostituito i
sentimenti e l’umana comprensione, dove l’indifferenza – che spesso
si tramuta in spietatezza – appare, a volte, come l’unica
(re)azione possibile di fronte all’incapacità di sintonizzarsi e
relazionarsi con gli altri. Ci parla delle odierne condizioni di
lavoro, mostrandone tutte le contraddizioni e gli aspetti
grotteschi, se non fossero, invece, tremendamente reali.
Ma, soprattutto, ci parla di quello
che conta davvero, di quello che rimane quando tutto il resto
sembra svanire o soccombere, stritolato nelle catene di montaggio
della modernità: l’amore, la tenerezza che abbiamo dimenticato, il
potere riconciliante delle origini, se stessi. Le note negative:
l’espediente narrativo del fantasma del primo amore di Serge
(interpretato da Isabelle Adjani), che nulla toglie e nulla da alla
narrazione; una certa “vaghezza hippie”, che permea la fase della
“rinascita” di Serge. Mammuth è un film semplice e brutale,
realistico e paradossale e Delépine e Kervern riescono, ancora una
volta, a divertire e disturbare, interpretando al meglio l’aforisma
di John Boynton Priestle: “La commedia, potremmo dire, è società
che protegge se stessa con un sorriso.”
Attesa sulla piattaforma streaming
per l’11 novembre, Mammals è una breve serie tv
formata da una sola stagione di sei episodi da venti minuti l’uno:
breve ma intensa. Scritta dall’inglese Jez Butterworth
(Le
Mans ’66) e diretta da Stephanie Laing (Love
life), la serie è una commedia dai tratti drammatici,
tendenti al paradosso. Nel cast ritroviamo James
Corden (Into
the woods) nel ruolo di Jamie, Melia
Kreiling (Tyrant,
i guardiani della galassia) come Amandine, Sally
Hawkins (La
forma dell’acqua,
Spencer) e
Colin Morgan (Merlin) nei panni di Lue e
Jeff.
Mammals: la storia di una coppia
(im)perfetta
Jamie ed Amandine sono una normale
coppia sposata: vivono una esistenza normale a Londra con una
figlia, Greta, e sono in dolce attesa. Tutto però inizia a
precipitare quando Amandine perde il bambino: nell’organizzare una
piccola cerimonia per il piccolo mai nato, Jamie si ritrova il
cellulare della moglie, e qui inizia a scoprire tutti i segreti
della sua amata. Prima il misterioso Paul, poi Dave, ed infine
Jason: Jamie scopre tutta una fitta rete di tradimenti di Amandine,
grazie all’aiuto di Jeff, suo cognato. Il rapporto tra i due
diventa sempre più teso fino a rompersi definitivamente.
Parallelamente, anche Jeff vive dei
problemi di coppia con Lue, sua moglie e sorella di Jamie.
Quest’ultima, in una situazione di insoddisfazione, si rifugia in
un mondo di fantasia: scoperta una biografia di Coco Chanel,
finisce per calarsi completamente nella vita della stilista,
arrivando ad immaginarsi al suo fianco. Vivendo questa illusione,
trascura totalmente Jeff arrivando a considerarlo solo un “muppet”,
ovvero una sorta di pupazzo, di stupido. La realtà problematica di
queste due relazioni finirà per intrecciarsi.
Jamie e Jeff che discutono su una panchina
Mammals: l’amore impossibile
Serie come Mammals
ci permettono di vedere dall’interno tutti i complicati meccanismi
che regolano un rapporto di coppia, con tutta la sua serie di bugie
e tradimenti, reali o solamente immaginati. Arrivati all’ultimo
episodio, con il discorso di Amandine, si finirà per mettere in
discussione l’idea stessa di relazione monogama: la dimensione
amorosa, familiare finisce per distaccarsi dalla sfera prettamente
sessuale. Delle relazioni extraconiugali prettamente fisiche
possono essere considerati come tradimento? Alla fine, anche
il più moralista finisce per macchiarsi di questo “peccato”, che si
tratti della vita reale o semplicemente di fantasie.
Analizzando le vicende, è facile
riscontrare un classico cliché culturale: Amandine, colei che
tradisce e professa un amore più libero, è francese. Uno spettatore
poco attento potrà considerare questa come una semplice
coincidenza, ma se ci si riflette questo elemento deriva dal
pregiudizio per cui i francesi vengono considerati poco fedeli e
molto liberi dal punto di vista sessuale ed amoroso.
Mammals nel totale
è una serie con un ritmo molto spedito, breve e facile da seguire;
anche la presenza di un sottofondo musicale teso ed incalzante
aiuta a creare uno stato di suspense e di mistero in tutta la
storia.
Nei primi episodi si ritrovano anche
alcune scene molto forti ed espressive: la prima rappresenta Lue
nel bosco, dove trova un cervo morente e con una sola mossa da fine
alle sue agonie. La seconda scena, invece, riguarda sempre Lue,
questa volta intenta a fare il bagno in un lago nel bosco, con il
suo vecchio vestito da sposa indosso. Questa particolare scena è
molto affascinante perché richiama un po’ l’immagine di locandina
del film di Lars Von Trier Melancholia,
in cui è raffigurata la protagonista interpretata da Kirsten Dunst
nell’acqua con l’abito da sposa.
Quattro personaggi a confronto
Mammals ruota tutta
attorno a quattro personaggi principali: Jamie ed Amandine da una
parte, e Jeff e Lue dall’altra. Tutti e quattro si rivelano essere
ben diversi da ciò che sembravano ad un primo sguardo.
Jamie dal primo episodio ci viene
mostrato come un marito molto innamorato e fedele, così da essere
profondamente sconvolto dal comportamento della moglie; Amandine è
dipinta fondamentalmente come uno spirito libero, una donna che
svolge praticamente una doppia vita, quella della madre di famiglia
e quella senza limiti della persona indipendente che è.
Anche Jeff sembra essere un uomo
molto interessato alla propria famiglia, preoccupato per il
progressivo allontanamento della moglie da lui e dalla realtà
familiare in generale. Lue invece è l’unica protagonista per cui è
reso chiaro dal primo episodio il suo stato d’animo: si tratta di
una sorta di insoddisfazione per la realtà, per il marito, che la
porta a chiudersi in sé stessa. In tutti e quattro i
personaggi si rivelerà una parte oscura, segreta.
Mamma qui comando
io è il
nuovo film di Federico Moccia in uscita il 14
settembre distribuito da RS Productions in collaborazione
con Mirari Vos, una commedia per la famiglia prodotta da
Alexandra Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema,
diretta da Federico Moccia e con un cast per tutti i target:
Daniela Virgilio, Simone Montedoro, Maurizio Mattioli, Corinne
Clery e Alessio Di Domenicantonio. Ecco una clip in esclusiva per
il film:
Dopo essere stato
presentato con grande successo in anteprima all’edizione appena
conclusa dell’Ischia Global Film & Music Festival, arriva ora anche
in sala l’ultimo film di Federico Moccia, che ne
firma anche la sceneggiatura insieme a Giorgia
Colli e Luca Biglione e che sceglie di
raccontare – partendo da una storia vera – come la sentenza di un
Tribunale italiano possa cambiare in modo imprevedibile i rapporti
all’interno di una famiglia.
Mamma qui comando io, la trama
Filippo (Simone
Montedoro) e Michela (Daniela Virgilio) sono marito e moglie in
procinto di separarsi e genitori di Francesco (Alessio Di
Domenicantonio), un bambino di nove anni furbo e vivace. In
tribunale, vista la lite dei coniugi per tenere la casa di famiglia
e nell’ impossibilità di capire chi è il genitore giusto con cui il
bambino debba vivere, il giudice sorprendentemente assegna la casa
al bambino della coppia e stabilisce che saranno madre e padre ad
alternarsi ogni lunedì dentro casa. La sentenza è però provvisoria:
avvalendosi della supervisione di un assistente sociale il giudice
deciderà dopo sei mesi a chi sarà affidato il piccolo in casa.
Francesco interpreta a suo modo la sentenza e confortato dal suo
gruppo di amichetti si convince di essere il Boss della casa,
scatenando situazioni rocambolesche, come ad esempio organizzando
di nascosto una festa lanciata sui social che riempie la casa di
ragazzini scatenati e che provoca addirittura l’intervento della
polizia. Rimproverati pesantemente dall’ assistente sociale,
Filippo e Michela, si accusano a vicenda, spalleggiati anche dalle
loro famiglie d’ origine (Corinne Clery e Maurizio Mattioli).
Francesco, che come tutti i figli desidera però la
riappacificazione dei genitori, è consapevole di essere stato causa
di peggiori litigi e cerca di rimediare comportandosi da ragazzino
ubbidiente e disponibile. Prova anche a far riavvicinare i genitori
ma all’orizzonte spuntano i nuovi pretendenti di mamma e papà e la
situazione si complica ulteriormente fino a precipitare durante la
cena della Vigilia di Natale.
È stato confermato da Variety che la
Universal ha dato il via libera al sequel di Mamma
Mia, musical dedicato agli ABBA con
protagonista Meryl Streep e campione di incassi nel
2008.
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma
Mia: here we go again, che facendo sempre il verso alla
celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità
sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati
interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le
quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane
segreto.
Con Streep e Seyfried potrebbero
tornare anche tutti i membri del cast originale. Il film sarà
prodotto dalla Littlestar di Judy
Craymer e dalla Playtone di Gary
Goetzman, che hanno prodotto l’originale,
con Benny Andersson e Björn
Ulvaeus che torneranno in veste di produttori esecutivi.
Il sequel sarà scritto e diretto da Ol
Parker.
Mamma mia che
musical! E’ proprio il caso di dirlo. Donna, una donna di
mezza età con un passato da figlia dei fiori, sta preparando il
matrimonio per la sua unica figlia della quale non si conosce il
padre. La fanciulla, desiderosa di conoscere il suo genitore,
invita tre possibili candidati alla carica di “padre” al
matrimonio, innescando una sorta di commedia degli equivoci…
La storia è solo un pretesto
abbastanza pittoresco per mettere in scena un divertentissimo,
quasi pacchiano, musical scandito dalle leggendarie canzoni degli
ABBA, che magari quelli della mia generazione non conoscono bene,
fatta eccezione forse, solo per Mamma Mia!, ma che
quelli un pochino più grandi, hanno canticchiato al cinema insieme
alla spumeggiante, eccessiva, sopra le righe, sempre eccezionale
& Co.
I colori dell’isola greca di
sposano con le belle e irriverenti coreografie per incorniciare
numeri memorabili come quello di Mamma Mia!,
oppure di Dancing Queen, o ancora la struggente e bellissima scene
di The Winner takes it all.
Straordinario il cast femminile
(Meryl
Streep,
Amanda Seyfried) che illumina la scena senza lasciare spazio ai
maschietti che quasi sono relegati a grigie comparse nello
sfavillante luccichio di Meryl Julie e Christine. Eccezionali
Dynimite Girl.
Judy Craymer, uno
dei produttori di
Mamma Mia! e Mamma
Mia! Ci risiamo, ha anticipato che un terzo film della
saga potrebbe ufficialmente vedere la luce. Il film originale,
basato sull’omonimo musical a sua volta basato sulle canzoni
originali degli ABBA, è uscito nel 2008 e,
nonostante non sia stato accolto in maniera unanime dalla critica,
è diventato un grandissimo successo di pubblico.
Il successo del primo film spianò
naturalmente la strada ad un sequel, incentrato sempre sugli
storici brani dell’iconico gruppo pop svedese e con protagonisti le
versioni giovani dei personaggi presenti nel primo episodio. Anche
il sequel è stato un moderato successo e ora, come rivelato al
Daily Mail da Judy Craymer, un terzo film potrebbe entrare
ufficialmente in sviluppo. Craymer (che ha prodotto non soltanto
gli adattamenti cinematografici ma anche il musical originale) ha
infatti dichiarato: “Un giorno ci sarà un altro film, perché
abbiamo sempre pensato ad una trilogia. Inoltre, alla Universal
piacerebbe farlo.”
La produttrice ha anche spiegato
che negli ultimi mesi era intenzionata ad andare avanti con la
pianificazione del progetto, ma che la pandemia di Covid-19 ha
stravolto le cose. La Craymer ha inoltre rivelato che nel nuovo
film sarebbe intenzionata ad utilizzare quattro nuove canzoni
composte da Benny Andersson e Bjorn
Ulvaeus, membri degli ABBA.
Il franchise di Mamma Mia! potrebbe non essere morto
Il primo Mamma
Mia! del 2008 era incentrato sul personaggio di Sophie
(interpretato da
Amanda Seyfried) e su quello di sua madre Donna
(interpretata da
Meryl Streep): nel film Sophie cercava di scoprire
l’identità del suo vero padre mentre era impegnata ad organizzare
il suo matrimonio. Il sequel del 2018 invece, Mamma
Mia! Ci risiamo, ha esplorato il passato di Donna,
interpretata questa volta da Lily James.
Anche se ad oggi è difficile
immaginare di cose potrebbe parlare un terzo capitolo della saga
musicale, per i fan potrebbe essere eccitante sapere il franchise
non è morto. Speriamo, dunque, che la Universal ufficializzi presto
Mamma Mia! 3.
MAMMA MIA! torna finalmente in
Italia a novembre 2015. I biglietti per il musical numero uno al
mondo saranno in vendita dalle 10:00 di mercoledì 10 dicembre su www.livenation.it e
tramite il circuito TicketOne
MAMMA MIA! nasce dalla geniale idea di Judy Craymer di mettere
in scena la magia delle canzoni senza tempo degli ABBA con
un’affascinante storia di famiglia e amicizia che si svolge su una
paradisiaca isola greca. Ad oggi, lo spettacolo è stato visto da
oltre 54 milioni di persone in 39 produzioni e in 14 lingue
diverse. MAMMA MIA! The Movie è il film musicale che ha incassato
di più nella storia del cinema a livello mondiale, e nel Regno
Unito una famiglia su quattro possiede il DVD, che su Amazon è ad
oggi è il più venduto di tutti i tempi.
Da spettacolo locale della West End di Londra a fenomeno
globale, la produzione londinese di MAMMA MIA! è stata vista da
oltre il 10% dell’intera popolazione britannica. È uno dei cinque
musical al mondo ad essere rimasto in scena per oltre dieci anni
sia a Broadway che nella West End, e nel 2011 è diventato il primo
musical occidentale ad essere rappresentato in lingua mandarina
nella Repubblica Popolare Cinese.
È stato reso noto il cast di MAMMA MIA! International Tour.
Sara Poyzer interpreterà Donna Sheridan, Shobna Gulati sarà Tanya,
Sue Devaney sarà Rosie e Niamh Perry interpreterà Sophie
Sheridan.
Sara è già stata nel ruolo di Donna con la produzione di MAMMA MIA!
della West End e ha inoltre interpretato i ruoli di Janet in
Rutherford & Son, di Emilia in Othello e di Mam in Billy
Elliot.
Shobna ha lavorato molto in televisione, interpretando, tra gli
altri, i ruoli di Sunita Alahan in Coronation Street, di Anita
nella famosa serie di Victoria Wood Dinnerladies trasmessa dalla
BBC, di Nisha Clayton nell’ultimissima serie di Where the Heart is
trasmessa da ITV, e, più recentemente, di Fiona nella nuova serie
di Kay Mellor In the Club, su BBC.
Sue ha interpretato, per la television, Jane in Dinnerladies, Liz
Harker in Casualty per Quattro anni, Rita in Jonny Briggs per tre
anni,e Debbie Webster in Coronation Street per due anni.
Farà parte del cast anche il vero marito di Sara Poyzer, Richard
Standing, nel ruolo di Sam Carmichael; Michael Beckley nel ruolo di
Bill Austin, Mark Jardine nel ruolo di Harry Bright; Justin Thomas
come Sky, Daniella Bowen come Ali, Tara Young come Lisa, Alex
Simmons come Pepper e Charlie Stemp come Eddie. Per alcune repliche
il ruolo di Donna sarà coperto da Francesca Ellis.
Inoltre nel cast: Michael Anthony, Holly Ashton, Charlotte
Bradford, Devon-Elise Johnson, Matt Kennedy, Gemma Lawson, Scott
Mobley, Dean Read, Matthew Ronchetti, Ellie Rutherford, Parisa
Shahmir, Katy Stedder, Rhodri Watkins, Tom Stanford-Wheatley, Simon
Wilmont, Sarah Wilkie e Jamie Wilkin.
MAMMA MIA! International Tour è ora in tour in Singapore e
subito dopo farà tappa a Kuala Lumpur, Dubai, Liverpool, Sud Africa
e Irlanda.
Con le musiche e i testi di Benny Andersson e Björn Ulvaeus,
MAMMA MIA! è scritto da Catherine Johnson e diretto da Phyllida
Lloyd; la coreografia è di Anthony Van Laast, il design della
produzione è di Mark Thompson, le luci sono state progettate da
Howard Harrison, e il suono da Andrew Bruce e Bobby Aitken, la
supervisione musicale e gli arrangiamenti sono di Martin Koch.
MAMMA MIA! International Tour è prodotto da Judy Craymer,
Richard East e Björn Ulvaeus per Littlestar in associazione con
Universal, Stage Entertainment e NGM.
Si sono concluse le riprese
di Mamma Mia! Here We Go Again, il sequel di
Mamma Mia! musical di successo sulle note degli
ABBA. Ecco il cast che dà l’annuncio e offre un
primo sguardo al film:
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al
cinema Mamma Mia: here we go again, che
facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese,
riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I
due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep
e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un
racconto che per il momento rimane segreto.
Il film si concentra sulle avventure
di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha
frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i
tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna,
mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh
Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e
Bill.
In attesa che arrivi in sala il
prossimo 6 settembre, ecco la soundtrack completa di
Mamma
Mia! Ci risiamo, il prequel del musical di
straordinario successo con protagonista Meryl
Streep. Come nel primo film, anche in questo caso la
track list prevede tutti brani degli ABBA. Di
seguito l’elenco, i brani contrassegnati da un asterisco sono
quelli che erano presenti anche nella colonna sonora del primo
film.
When I Kissed The Teacher by Lily James,
Jessica Keenan Wynn, Alexa Davies and Celia Imrie
I Wonder (Departure) by Lily James,
Jessica Keenan Wynn and Alexa Davies
One Of Us by Amanda Seyfried and Dominic
Cooper
Waterloo* by Hugh Skinner and Lily
James
Why Did It Have To Be Me?” by Josh Dylan,
Lily James and Hugh Skinner
I Have A Dream by Lily James
Kisses Of Fire by Panos Mouzourakis
Andante, Andante by Lily James
The Name Of The Game by Lily James
Knowing Me, Knowing You by Jeremy Irvine,
Lily James, Pierce Brosnan and Amanda Seyfried
Angel Eyes by Christine Baranski, Julie
Walters and Amanda Seyfried
Mamma Mia* by Lily James, Jessica Keenan
Wynn and Alexa Davies
Dancing Queen* by Colin Firth, Stellan
Skarsgard, Amanda Seyfried, Christine Baranski, Julie Walters and
Pierce Brosnan
I’ve Been Waiting For You by Amanda
Seyfried, Christine Baranski and Julie Walters
Fernando by Cher and Andy Garcia
My Love, My Life by Amanda Seyfried, Lily
James and Meryl Streep
Super Trouper* by Cher, Meryl Streep,
Christine Baranski, Julie Walters, Pierce Brosnan, Colin Firth,
Stellan Skarsgard, Andy Garcia, Amanda Seyfried, Dominic Cooper,
Lily James, Jessica Keenan Wynn, Alexa Davies, Josh Dylan, Jeremy
Irvine and Hugh Skinner
The Day Before You Came by Meryl
Streep
A distanza di dieci anni, arriverà
infatti al cinema Mamma Mia! Ci Risiamo, che
facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese,
riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I
due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep
e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un
racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma
Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna
da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha
frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i
tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna,
mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh
Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e
Bill.
Ecco il primo trailer di Mamma
Mia! Ci risiamo, il prequel del fortunato musical
dedicato agli ABBA con protagonista Meryl
Streep.
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma
Mia! Ci risiamo, che facendo sempre il verso alla
celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità
sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati
interpretati da Meryl Streep e Amanda
Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto
che per il momento rimane segreto.
Il film si concentra sulle
avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la
quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono
diventati i tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna,
mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh
Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e
Bill.
A distanza di dieci anni da
Mamma
Mia!, il brand ritorna al cinema con un sequel (che
però è anche un prequel): Mamma Mia! Ci
risiamo. Un periodo di tempo abbastanza lungo per
tornare a un brand che aveva registrato incassi davvero notevoli.
Un tempo servito, probabilmente, per ponderare bene le scelte e
cercare di realizzare un successo comparabile al suo
predecessore. Questo capitolo racconta due vite parallele: il
futuro di Sophie (Amanda
Seyfried) che delinea il suo percorso ed il passato di
Donna (Lily
James/Meryl Streep), ricco di vicende
ad avventure già abbozzate nel film del 2008.
Passato e presente che si
raccontano, che si intrecciano senza saperlo. Un presente che,
senza quel passato, non potrebbe esserci. Due donne che, con la
loro tenacia e con tante difficoltà, sono riuscite (e continuano)
ad andare alla ricerca della serenità. E, sebbene la vicenda sia
focalizzata su Donna e Sophie, non si poteva fare a meno di
riproporre anche tutti gli altri personaggi del primo film e
aggiungerne di nuovi.
Cinicamente, Mamma Mia! Ci
risiamo prova a ripetere il successo del primo film
facendo affidamento sugli ABBA. Ma se il film del 2008 si sosteneva
grazie ai titoli più famosi del gruppo svedese, questo capitolo
cerca di rimanere a galla sia riproponendo alcune canzoni di dieci
anni prima, sia puntando (soprattutto) sulle canzoni meno
conosciute come Andante, andante, Knowing me, Knowing
you, Fernando e My Love, My Life (facenti
parte della colonna sonora prodotta e arrangiata da Benny
Anderson).
Al di là del gradimento, il
richiamo diventa meno forte e la possibilità di interagire con il
film e farne una festa si riduce più che sensibilmente. A parte
qualche canzone, per la maggiore vengono di base interpretate on
stage, staccando momentaneamente il quadro dal presente (o dal
passato), riprendendo l’esecuzione concertistica, con stacchi netti
tra recitazione e ballo/canto.
Il film, diretto e co-sceneggiato
da Ol Parker (Marigold Hotel) cerca di
mettere in scena i sentimenti di più generazioni e di anni diversi
procedendo in modo spedito, dicendo tutto, e tutto in maniera
approssimativa.
Se la prima parte arranca,
impiegando almeno un paio di momenti musicali per scaldare i
motori, una volta preso il via, il film procede attraverso sogni
fanciulleschi e incontri/scontri con la realtà, raggiungendo il suo
massimo grado verso il finale, nel quale si ritrova la carica che
aveva fatto la fortuna del film di dieci anni prima (anche grazie
alla presenza di Cher). Nonostante in alcuni
momenti Mamma Mia! Ci risiamo si spinga verso il
drama e manifesti diverse imperfezioni, e talora possa ridursi alla
confusione (dati i numerosi intrecci sentimentali), i momenti di
ampio respiro e di ironia sono diversi e molto piacevoli.
Ma come si può dire di no a un film
con una colonna sonora che contiene diciotto canzoni degli ABBA e
non agitarsi sulla sedia quando ci vengono (ri)proposte (e con esse
anche la loro magia e carica elettrica)? È proprio questa la sua
fortuna (e forse anche la sua condanna).
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al
cinema Mamma Mia: here we go again, che
facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese,
riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I
due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep
e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un
racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma
Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna
da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha
frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i
tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna,
mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh
Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e
Bill.
A dieci anni da Mamma
Mia!, che ha incassato oltre 600 milioni di dollari in
tutto il mondo, è il momento di ritornare a cantare, ballare,
ridere e amare, e questa volta con Mamma
Mia! Ci risiamo.
Il 25 luglio, infatti,
Jeremy Irvine – che interpreta il ruolo di Sam –
presenterà il film in anteprima alla 48esima edizione del
Giffoni Film Festival e incontrerà il calore di
pubblico, giurati e giffoners.
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al
cinema Mamma Mia! Ci risiamo, che facendo
sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà
con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due
personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e
Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un
racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma
Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna
da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha
frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i
tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è
la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh
Skinner e Josh Dylan interpreteranno
rispettivamente Sam, Harry e Bill.
Riunite la famiglia e gli amici e
divertitevi come non mai in Mamma
Mia! Ci risiamo nella versione karaoke, la nuovissima
commedia romantica basata sulle canzoni degli ABBA, per
un’incredibile, unica esperienza di visione a casa. Mamma
Mia! Ci risiamo arriva in DVD,
Blu-rayTM, 4K Ultra HD e Digital HD il 27 novembre 2018
con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Dieci anni
dopo Mamma mia! Il film, Mamma
Mia! Ci risiamoti
invita a fare ritorno nella magica isola greca di Kalokairi per
continuare l’emozionante viaggio di amicizia e famiglia alla
scoperta di come sono nate queste relazioni che hanno trasformato
la loro vita, includendo hit di successo come When I Kissed The
Teacher, Fernando e Dancing Queen.
Mamma
Mia! Ci risiamo, una produzione Littlestar/Playtone, è
prodotto da Judy Craymer e Gary Goetzman, produttori del primo
film. Craymer è inoltre creatrice e produttrice del musical di
successo internazionale. Ol Parker, scrittore di Marigold
Hotel, scrive e dirige il sequel tratto dalla storia di
Catherine Johnson, Richard Curtis e Ol Parker stesso. Benny
Andersson e Björn Ulvaeus tornano a creare musica e testi e anche
come produttori esecutivi. I membri del cast originale: la
pluripremiata Meryl Streep (Florence, Into the Woods),
Pierce Brosnan (Il mondo non basta), il premio Oscar Colin
Firth (Il discorso del re), Stellan
Skarsgård (Will Hunting – Genio ribelle), Julie
Walters (Harry Potter e i doni della morte), Dominic
Cooper (Avengers: Infinity War), Amanda
Seyfried (Les Miserables) e Christine Baranski (The
Good Wife) ritornano al fianco di nuove aggiunte: Lily James
(Cenerentola, Baby Driver), il premio Oscar Cher
(Stregata dalla luna, Burlesque) e Andry Garcia
(Ocean’s Eleven, Il padrino: Parte III).
Al contempo sia prequel che sequel,
il film narra due storie: il presente di Sophie Sheridan (Seyfried)
nel preparare la grande riapertura dell’hotel di sua madre Donna
(Streep), e il 1979, quando la giovane Donna (James) arrivò per la
prima volta sull’isola. Sophie scopre di più sulle emozionanti e
divertenti avventure di sua madre con le giovani Dynamos, Tanya
(Jessica Keenan-Wynn) e Rosie (Alexa Davies), e come la giovane
Donna incontrò per la prima volta i suoi papabili padri Harry (Hugh
Skinner, Bill (Josh Dylan) e Sam (Jeremy Irvine) tempo addietro.
Annunciato come “un’inarrestabile e solare commedia musicale
spassosa” da Leah Greenblatt, di Entertainment Weekly,
Mamma mia! Ci risiamo trabocca di
divertimento, estate, gioia e romanticismo che permette al pubblico
di diventare delle vere e proprie dancing queen nel proprio
salotto! Preparatevi a cantare e ballare nuovamente con il cast al
completo e ad andare dietro le quinte con Mamma mia! Ci
risiamo in DVD, Blu-rayTM, 4K Ultra HD e
Digital HD – con oltre un’ora di contenuti extra tra cui
un’imperdibile video musicale ed un’esclusiva performance mai vista
di “I Wonder”.
Completa la tua collezione di
Mamma mia! con il cofanetto contenente entrambi i film in
Blu-rayTM e DVD, a partire dal 27 novembre 2018. Ora i
fan possono finalmente fare ritorno ai colori e alle musiche degli
anni ’70 e delle isole greche in un’edizione doppia da non perdere.
Per la prima volta, saranno disponibili entrambi i film in
versione karaoke! Non lasciarti sfuggire
l’occasione di cantare e ballare al ritmo degli ABBA con i
personaggi più amati del film che ha segnato una generazione.
Mamma Mia! Ci risiamo,
recensione del film
con Lily James
CONTENUTI BONUS
ESCLUSIVI DEI FORMATI BLU-RAYTM & 4K ULTRA
HD:
Canzoni eliminate/estese e scene con il commento del
regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
Canzone estesa – The Name Of The Game
Canzone estesa – Knowing Me, Knowing You
Canzoni versione karaoke
One Of Us
O.S.
Why Did It Have To Be Me?
I Have A Dream
Kisses Of Fire
Knowing Me, Knowing You
Angel Eyes
My Love, My Life
Il cast incontra il cast
Tanya incontra Tanya – Jessica Keenan Wynn
intervista Christine Baranski per parlare della Dynamo più
sfacciata – Tanya.
Rosie incontra Rosie – Alexa Davies intervista
Julie Walters, le due attrici condividono la loro esperienza
nell’interpretare Rosie.
Chiacchiere di cast
Chiacchiere tra Dynamo – Una conversazione tra
le tre Giovani Dynamo che riflettono sulla loro canzone preferita,
sui costumi, le scene da girare e i momenti più divertenti.
Chiacchiere tra papà – I giovani papà si
riuniscono per condividere alcuni dei loro momenti preferiti dal
set.
Baldoria
La storia di Sophie – Di tutti i personaggi,
la Sophie di Amanda Seyfried è cresciuta di più dal primo film. Qui
vedremo come Sophie è passata dall’essere una ragazza vulnerabile
all’essere una giovane donna sicura di sé, a seguito di eventi che
ti cambiano la vita.
Le coreografie di MAMMA MIA! CI
RISIAMO – Il coreografo Anthony Van Laast e il suo
team rivelano alcuni dei segreti dietro le originali coreografie
del film.
Dancing Queen: Anatomia di una scena – La più
famosa intro al piano della storia della musica apre una delle hit
più celebri degli ABBA, “Dancing Queen”. Il numero è la più grande
e complessa sequenza del film. Ol Parker parla di come e dove ha
voluto usare la canzone all’interno della storia.
Cantare per le leggende – Le Giovani Dynamo
parlano dell’ansia di dover entrare in sala di registrazione alla
Air Studios per cantare le canzoni degli ABBA proprio davanti agli
ABBA.
Classe ’79 – La storia dei giovani papà e
delle Dynamo viene raccontata usando lo sfondo di Oxford, Parigi e
delle isole greche del 1979, quando le acconciature erano ben più
eccentriche e la moda era più audace. Questa featurette mostra i
giovani papà e le giovani Dynamo e la loro esperienza nel portare
questi personaggi sullo schermo.
CONTENUTI BONUS NEL
FORMATO DVD, BLUTM, 4K ULTRA HD & DIGITAL
HD:
Versione karaoke
Canzoni e scene eliminate
Canzone eliminata – I Wonder
Scena eliminata – Tahini
Canzoni e scene eliminate con il commento del
regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
Canzone eliminata – I Wonder
Scena eliminata – Tahini
Canzoni versione karaoke
Thank You For The Music
When I Kissed The Teacher
Waterloo
Andante, Andante
The Name Of The Game
Mamma Mia
Dancing Queen
I’ve Been Waiting For You
Fernando
Super Trouper
La Storia – La produttrice Judy Craymer rivela
come è iniziato il retaggio di Mamma mia!, come si è
evoluto nel primo film e come si è creata la squadra con il
produttore esecutivo/co-scrittore Richard Curtis e il
regista/sceneggiatore Ol Parker per realizzare il sequel
perfetto
MAMMA MIA!Riuniti –
Un focus sui protagonisti di questo retaggio e sul loro entusiasmo
all’idea di riunirsi un decennio più tardi; i film-makers parlano
dei sentieri che hanno costruito per i personaggi dall’ultima volta
che li abbiamo visti.
Interpretare Donna – Questo pezzo si incentra
sul cameo di Meryl Streep e sulla preparazione di Lily James per
subentrare in questo ruolo iconico.
Incontrare Cher – La regina del pop rivela il
suo entusiasmo all’idea di unirsi alla famiglia di Mamma
mia! nei panni di Ruby Sheridan – l’affascinante nonna di
Sophie. Alcuni membri del cast condividono le loro esperienze
sull’incontrare e vedere questa leggenda del pop sul set.
I costumi e le Dynamos – Le giovani Dynamos
hanno dei costume davvero belli in Mamma mia! Ci
risiamo, e ovviamente anche Cher. E chi potrebbe mai
dimenticare quelle iconiche tutine? Ci uniamo alla costume designer
Michelle Clapton mentre ci illustra alcuni dei suoi outfit
preferiti del film.
Chiamata sul palco – Chi potrebbe dimenticare
il finale di Mamma mia! quando il cast si esibisce
danzante sullo schermo con le tute in spandex per un ultimo numero?
Ol Parker ha scelto “Super Trouper” per chiudere questo film con
tutti e 16 i protagonisti principali.
Commento al film con il regista/sceneggiatore/scrittore
Ol Parker
Commento al film con la produttrice Judy
Craymer
Mamma mia! Ci
risiamosarà disponibile in una doppia
confezione che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM,
Blu-rayTM e la versione Digital HD. Il disco 4K Ultra HD
comprenderà gli stessi contenuti extra della versione
Blu-rayTM, tutti nella straordinaria risoluzione
4K.
4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva
per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione
della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la
brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa
audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora
multidimensionale.
Blu-rayTM sfodera il potere della
tua TV HD e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa,
con la risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra
esclusivi e un sonoro in modalità surroud, come al cinema.
Digital HD
permette ai fan di vedere i film ovunque sui loro dispositivi
preferiti. Gli utenti possono vederli in streaming o in download
quando vogliono.
In attesa del prossimo 20 luglio,
data d’uscita in sala di Mamma
Mia! Ci risiamo, sequel del fortunato musical con
Meryl Streep, ecco il videoclip a 360 di
Waterloo.
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al
cinema Mamma Mia: here we go again, che
facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese,
riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I
due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep
e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un
racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma
Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna
da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha
frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i
tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna,
mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh
Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e
Bill.