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Mamma mia! Ci risiamo arriva in home video il 27 novembre 2018

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Mamma mia! Ci risiamo arriva in home video il 27 novembre 2018

Riunite la famiglia e gli amici e divertitevi come non mai in Mamma Mia! Ci risiamo nella versione karaoke, la nuovissima commedia romantica basata sulle canzoni degli ABBA, per un’incredibile, unica esperienza di visione a casa. Mamma Mia! Ci risiamo arriva in DVD, Blu-rayTM, 4K Ultra HD e Digital HD il 27 novembre 2018 con Universal Pictures Home Entertainment Italia.  Dieci anni dopo Mamma mia! Il film, Mamma Mia! Ci risiamo ti invita a fare ritorno nella magica isola greca di Kalokairi per continuare l’emozionante viaggio di amicizia e famiglia alla scoperta di come sono nate queste relazioni che hanno trasformato la loro vita, includendo hit di successo come When I Kissed The Teacher, Fernando Dancing Queen.

Mamma Mia! Ci risiamo, una produzione Littlestar/Playtone, è prodotto da Judy Craymer e Gary Goetzman, produttori del primo film. Craymer è inoltre creatrice e produttrice del musical di successo internazionale. Ol Parker, scrittore di Marigold Hotel, scrive e dirige il sequel tratto dalla storia di Catherine Johnson, Richard Curtis e Ol Parker stesso. Benny Andersson e Björn Ulvaeus tornano a creare musica e testi e anche come produttori esecutivi. I membri del cast originale: la pluripremiata Meryl Streep (Florence, Into the Woods), Pierce Brosnan (Il mondo non basta), il premio Oscar Colin Firth (Il discorso del re), Stellan Skarsgård (Will Hunting – Genio ribelle), Julie Walters (Harry Potter e i doni della morte), Dominic Cooper (Avengers: Infinity War), Amanda Seyfried (Les Miserables) e Christine Baranski (The Good Wife) ritornano al fianco di nuove aggiunte: Lily James (Cenerentola, Baby Driver), il premio Oscar Cher (Stregata dalla luna, Burlesque) e Andry Garcia (Ocean’s Eleven, Il padrino: Parte III).

Al contempo sia prequel che sequel, il film narra due storie: il presente di Sophie Sheridan (Seyfried) nel preparare la grande riapertura dell’hotel di sua madre Donna (Streep), e il 1979, quando la giovane Donna (James) arrivò per la prima volta sull’isola. Sophie scopre di più sulle emozionanti e divertenti avventure di sua madre con le giovani Dynamos, Tanya (Jessica Keenan-Wynn) e Rosie (Alexa Davies), e come la giovane Donna incontrò per la prima volta i suoi papabili padri Harry (Hugh Skinner, Bill (Josh Dylan) e Sam (Jeremy Irvine) tempo addietro. Annunciato come “un’inarrestabile e solare commedia musicale spassosa” da Leah Greenblatt, di Entertainment Weekly, Mamma mia! Ci risiamo trabocca di divertimento, estate, gioia e romanticismo che permette al pubblico di diventare delle vere e proprie dancing queen nel proprio salotto! Preparatevi a cantare e ballare nuovamente con il cast al completo e ad andare dietro le quinte con Mamma mia! Ci risiamo in DVD, Blu-rayTM, 4K Ultra HD e Digital HD – con oltre un’ora di contenuti extra tra cui un’imperdibile video musicale ed un’esclusiva performance mai vista di “I Wonder”.

Completa la tua collezione di Mamma mia! con il cofanetto contenente entrambi i film in Blu-rayTM e DVD, a partire dal 27 novembre 2018. Ora i fan possono finalmente fare ritorno ai colori e alle musiche degli anni ’70 e delle isole greche in un’edizione doppia da non perdere. Per la prima volta, saranno disponibili entrambi i film in versione karaoke! Non lasciarti sfuggire l’occasione di cantare e ballare al ritmo degli ABBA con i personaggi più amati del film che ha segnato una generazione.

Mamma Mia! Ci risiamo, recensione del film con Lily James

CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI DEI FORMATI BLU-RAYTM & 4K ULTRA HD:

  • Canzoni eliminate/estese e scene con il commento del regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
    • Canzone estesa – The Name Of The Game
    • Canzone estesa – Knowing Me, Knowing You
  • Canzoni versione karaoke
    • One Of Us
    • O.S.
    • Why Did It Have To Be Me?
    • I Have A Dream
    • Kisses Of Fire
    • Knowing Me, Knowing You
    • Angel Eyes
    • My Love, My Life
  • Il cast incontra il cast
    • Tanya incontra Tanya – Jessica Keenan Wynn intervista Christine Baranski per parlare della Dynamo più sfacciata – Tanya.
    • Rosie incontra Rosie – Alexa Davies intervista Julie Walters, le due attrici condividono la loro esperienza nell’interpretare Rosie.
  • Chiacchiere di cast
    • Chiacchiere tra Dynamo – Una conversazione tra le tre Giovani Dynamo che riflettono sulla loro canzone preferita, sui costumi, le scene da girare e i momenti più divertenti.
    • Chiacchiere tra papà – I giovani papà si riuniscono per condividere alcuni dei loro momenti preferiti dal set.
  • Baldoria
  • La storia di Sophie – Di tutti i personaggi, la Sophie di Amanda Seyfried è cresciuta di più dal primo film. Qui vedremo come Sophie è passata dall’essere una ragazza vulnerabile all’essere una giovane donna sicura di sé, a seguito di eventi che ti cambiano la vita.
  • Le coreografie di MAMMA MIA! CI RISIAMO – Il coreografo Anthony Van Laast e il suo team rivelano alcuni dei segreti dietro le originali coreografie del film.
  • Dancing Queen: Anatomia di una scena – La più famosa intro al piano della storia della musica apre una delle hit più celebri degli ABBA, “Dancing Queen”. Il numero è la più grande e complessa sequenza del film. Ol Parker parla di come e dove ha voluto usare la canzone all’interno della storia.
  • Cantare per le leggende – Le Giovani Dynamo parlano dell’ansia di dover entrare in sala di registrazione alla Air Studios per cantare le canzoni degli ABBA proprio davanti agli ABBA.
  • Classe ’79 – La storia dei giovani papà e delle Dynamo viene raccontata usando lo sfondo di Oxford, Parigi e delle isole greche del 1979, quando le acconciature erano ben più eccentriche e la moda era più audace. Questa featurette mostra i giovani papà e le giovani Dynamo e la loro esperienza nel portare questi personaggi sullo schermo.

 

 

CONTENUTI BONUS NEL FORMATO DVD, BLUTM, 4K ULTRA HD & DIGITAL HD:

  • Versione karaoke
  • Canzoni e scene eliminate
    • Canzone eliminata – I Wonder
    • Scena eliminata – Tahini
  • Canzoni e scene eliminate con il commento del regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
    • Canzone eliminata – I Wonder
    • Scena eliminata – Tahini
  • Canzoni versione karaoke
    • Thank You For The Music
    • When I Kissed The Teacher
    • Waterloo
    • Andante, Andante
    • The Name Of The Game
    • Mamma Mia
    • Dancing Queen
    • I’ve Been Waiting For You
    • Fernando
    • Super Trouper
  • La Storia – La produttrice Judy Craymer rivela come è iniziato il retaggio di Mamma mia!, come si è evoluto nel primo film e come si è creata la squadra con il produttore esecutivo/co-scrittore Richard Curtis e il regista/sceneggiatore Ol Parker per realizzare il sequel perfetto
  • MAMMA MIA! Riuniti – Un focus sui protagonisti di questo retaggio e sul loro entusiasmo all’idea di riunirsi un decennio più tardi; i film-makers parlano dei sentieri che hanno costruito per i personaggi dall’ultima volta che li abbiamo visti.
  • Interpretare Donna – Questo pezzo si incentra sul cameo di Meryl Streep e sulla preparazione di Lily James per subentrare in questo ruolo iconico.
  • Incontrare Cher – La regina del pop rivela il suo entusiasmo all’idea di unirsi alla famiglia di Mamma mia! nei panni di Ruby Sheridan – l’affascinante nonna di Sophie. Alcuni membri del cast condividono le loro esperienze sull’incontrare e vedere questa leggenda del pop sul set.
  • I costumi e le Dynamos – Le giovani Dynamos hanno dei costume davvero belli in Mamma mia! Ci risiamo, e ovviamente anche Cher. E chi potrebbe mai dimenticare quelle iconiche tutine? Ci uniamo alla costume designer Michelle Clapton mentre ci illustra alcuni dei suoi outfit preferiti del film.
  • Chiamata sul palco – Chi potrebbe dimenticare il finale di Mamma mia! quando il cast si esibisce danzante sullo schermo con le tute in spandex per un ultimo numero? Ol Parker ha scelto “Super Trouper” per chiudere questo film con tutti e 16 i protagonisti principali.
  • Commento al film con il regista/sceneggiatore/scrittore Ol Parker
  • Commento al film con la produttrice Judy Craymer

 

Mamma mia! Ci risiamo sarà disponibile in una doppia confezione che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM, Blu-rayTM e la versione Digital HD. Il disco 4K Ultra HD comprenderà gli stessi contenuti extra della versione Blu-rayTM, tutti nella straordinaria risoluzione 4K.

  • 4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora multidimensionale.
  • Blu-rayTM sfodera il potere della tua TV HD e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa, con la risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra esclusivi e un sonoro in modalità surroud, come al cinema.

Digital HD permette ai fan di vedere i film ovunque sui loro dispositivi preferiti. Gli utenti possono vederli in streaming o in download quando vogliono.

Mamma Mia! Ci risiamo – “Waterloo” Music Video 360

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Mamma Mia! Ci risiamo – “Waterloo” Music Video 360

In attesa del prossimo 20 luglio, data d’uscita in sala di Mamma Mia! Ci risiamo, sequel del fortunato musical con Meryl Streep, ecco il videoclip a 360 di Waterloo.

A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia: here we go again, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.

Mamma Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.

Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.

Fonte: Universal Pictures International Italy

Mamma Mia! 3: Meryl Streep ha un’idea su come far tornare in scena il proprio personaggio

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La leggendaria attrice Meryl Streep si è nuovamente detta disposta a tornare in un ipotetico Mamma Mia! 3, anche se nel secondo film viene svelato che il suo personaggio, Donna Sheridan, è deceduto. Questo piccolo dettaglio non sembra però essere un problema per l’attrice, che parlando con Vogue di una possibile Mamma Mia! 3, si è detta favorevole alla reincarnazione del suo personaggio, avendo anche un’idea su come Donna potrebbe tornare in scena. “Sono pronta a tutto. Dovrò programmare un’analisi del ginocchio prima di girare, ma se c’è un’idea che mi entusiasma, sarà assolutamente lì“.

Ho detto a Judy [Craymer, produttrice dei film] se poteva trovare un modo per reincarnare Donna. Potrebbe avvenire come in una di quelle soap opera in cui Donna torna e rivela che in realtà è morta sua sorella gemella. […] Forse dovremmo chiamarla Nonna Mia! per quando riusciremo a realizzarlo!”, afferma l’attrice. Ad oggi, riguardo un terzo film di Mamma Mia!, non ci sono certezze, per quanto la Craymer abbia di recente annunciato che il progetto per un terzo film è “nelle sue prime fasi… Non voglio esagerare, ma so che c’è una trilogia lì”, ha affermato nel maggio di quest’anno la produttrice.

Stellan Skarsgård, Christine Baranski, Lily James, Dominic Cooper, Colin Firth e Pierce Brosnan hanno tutti espresso più volte interesse a tornare in un terzo capitolo, mentre non si hanno notizie ufficiali per quanto riguarda la protagonista Amanda Seyfried. Riunire tutti questi attori e far sì che la Streep, vera e propria icona dei film, torni nel ruolo di Donna, è però di un’impresa non da poco, che già a Mamma Mia: Ci risiamo non è del tutto riuscita, dovendosi accontentare di diversi camei. Molto della potenziale realizzazione di un Mamma Mia! 3 dipenderà dunque da questo dettaglio, per cui non resta che attendere maggiori notizie a riguardo.

Mamma Mia! 3, l’ideatrice del musical aggiorna sul possibile terzo capitolo

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Sembrano esserci buone notizie per un Mamma Mia! 3, l’atteso e desiderato terzo capitolo della trilogia dedicata alle celebri canzoni degli ABBA. Basato sul musical teatrale del 1999 nato da un’idea di Judy Craymer, il primo Mamma Mia! è stato uno dei maggiori successi del 2008 e nel 2018 il suo sequel-prequel, Mamma Mia! Ci risiamo si è affermato a sua volta come un grande successo, potendo contare anche sul ritorno di gran parte del cast principale. Da allora, come noto, ci sono state molte voci riguardanti un terzo film, ma nessun progresso ufficiale è stato fatto negli ultimi anni.

Ora, in una nuova intervista, Craymer ha fornito un fiducioso aggiornamento su Mamma Mia! 3, affermando che il progetto è “nelle sue prime fasi… Non voglio esagerare, ma so che c’è una trilogia lì. C’è una storia lì, e penso che Meryl dovrebbe tornare e se la sceneggiatura è giusta, lo farà credo, perché adorava davvero interpretare Donna“. La Craymer ha però anche aggiunto che ad ora non vi è nulla di ufficiale, quindi il tutto è da considerarsi in una fase di sviluppo esplorativo, alla ricerca dunque di una buona storia e dell’eventuale interesse degli attori protagonisti a riprendere i rispettivi ruoli.

Stellan Skarsgård, Christine Baranski, Lily James, Dominic Cooper, Colin Firth e Pierce Brosnan hanno tutti espresso più volte interesse a tornare in un terzo capitolo, mentre non si hanno notizie ufficiali per quanto riguarda la protagonista Amanda Seyfried. La Craymer ha però affermato di aver escogitato un modo per riportare in scena tutti gli attori, compresa l’incomparabile Meryl Streep. Si tratta però di un’impresa non da poco, che già a Mamma Mia: Ci risiamo non è del tutto riuscita, dovendosi accontentare di diversi camei. Molto della potenziale realizzazione di un Mamma Mia! 3 dipenderà dunque da questo dettaglio, per cui non resta che attendere maggiori notizie a riguardo.

Fonte: ScreenRant

Mamma Mia 2: Lily James sarà una giovane Meryl Streep

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Lily James (Cenerentola) è entrata a far parte del cast di Here We Go Again!, il sequel di Mamma Mia che vedrà tornare anche Meryl Streep.

Secondo THR, la James sarà una giovane versioen di Donna, la protagonista interpretata dalla Streep nel film del 2008. Oltre alla James e alla Streep, torneranno nel film anche Pierce Brosnan, Amanda Seyfried e Colin Firth mentre è notizia recente di Deadline che anche Christine Baranski tornerà nel progetto.

Per quanto riguarda Dominic Cooper, Stellan Skarsgard e Julie Walters, che facevano parte del cast originale, non ci sono ancora conferme ufficiali per il ritorno.

Mamma Mia: via libera al sequel del film con Meryl Streep

È stato confermato da Variety che la Universal ha dato il viao libera al sequel di Mamma Mia, musical dedicato agli ABBA con protagonista Meryl Streep e campione di incassi nel 2008.

A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia: here we go again, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.

Con Streep e Seyfried potrebbero tornare anche tutti i membri del cast originale. Il film sarà prodotto dalla Littlestar di Judy Craymer e dalla Playtone di Gary Goetzman, che hanno prodotto l’originale, con Benny Andersson e Björn Ulvaeus che torneranno in veste di produttori esecutivi. Il sequel sarà scritto e diretto da Ol Parker.

Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, tutte le curiosità sul film

Arrivato al cinema nel 1990, il film Mamma ho perso l’aereo si è in breve affermato come un successo clamoroso ed è diventato nel tempo uno dei più celebri film natalizi che il cinema abbia mai prodotto. Si tratta infatti di una commedia per famiglie capace di divertire grandi e piccoli, offrendo risate a volontà, colpi di scena imprevedibili e tante emozioni. Data la calorosa accoglienza ricevuta, appena due anni dopo è arrivato al cinema il suo sequel dal titolo Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York.

Scritto ancora una volta da John Hughes (Breakfast Club) e diretto da Chris Columbus (Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre), questo ripropone alcune dinamiche del primo film spostando però l’azione dall’abitazione dei McCallister all’intera città di New York. La grande mela diventa dunque un vero e proprio palcoscenico per il giovane Kevin, chiamato ancora una volta a difendersi dagli stessi malintenzionati del primo film. Questo sequel presenta però anche un tono più cupo e un uso della violenza più esplicito, elementi non particolarmente graditi da quanti avevano invece apprezzato la leggerezza del primo film.

Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York non replica dunque i risultati artistici del suo predecessore, ma ha comunque guadagnato la propria schiera di appassionati nel corso degli anni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York

La famiglia McCallister si appresta ad andare a Miami per trascorrere le vacanze di Natale. Questa volta però Kevin non viene dimenticato a casa come l’anno precedente, ma nella confusione dell’aeroporto perde di vista i genitori e, seguendo un uomo fisicamente simile a suo padre e che indossa un cappotto identico a quello di Peter, si imbarca su un aereo sbagliato. Invece che andare in Florida con i genitori, dunque, si ritrova catapultato nella grande e caotica New York. Mentre i genitori cominciano le ricerche del figlio, il piccolo Kevin approfitterà della situazione per dare inizio una vacanza da sogno extra lusso.

Nel frattempo il piccolo McCallister si imbatte anche nei due malviventi che il Natale precedente avevano cercato di svaligiare la sua casa, Harry e Marv, evasi da poco di prigione e che si trovano a New York per derubare il famoso negozio di giocattoli Duncan la notte della vigilia. Ma anche questa volta dovranno prima fare i conti con Kevin, contro cui si vogliono vendicare dopo averlo incontrato per le strade della città. Dal canto suo, Kevin non si farà sfuggire l’occasione di far cadere i due ladruncoli in altre delle sue ingegnose trappole, con l’obiettivo di sventare i loro perfidi piani.

Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, da Macaulay Culkin a Donald Trump… il cast del film

Ad interpretare Kevin McCallister vi è naturalmente ancora una volta l’attore Macaulay Culkin. Per farlo tornare nei panni di Kevin, al giovane attore furono offerti ben 4.5 milioni di dollari, il compenso più alto mai dato ad un bimbo di 12 anni. Per l’attore fu però molto più difficile girare questo sequel, poiché essendo ormai divenuto una celebrità capitava spesso che la gente cercasse di avvicinarglisi. Si rese pertanto necessaria la presenza di diverse guardie del corpo sul set. Gli attori Catherine O’Hara e John Heard riprendono il ruolo di Kate e Peter, i genitori di Kevin, mentre Joe Pesci e Daniel Stern tornano ad interpretare i ladri Harry e Marv.

La donna dei piccioni è la grande attrice Brenda Fricker, premio Oscar come Migliore attrice non protagonista, nel 1990, per il ruolo della signora Brown nel film Il mio piede sinistro. Completano poi il cast gli attori Devin Ratray nei panni di Buzz, il fratello maggiore di Kevin, Hilary Wolf in quelli di Megan, la sorella maggiore, Michael C. Maronna in quelli del fratello maggiore Jeff e Gerry Bamman in quelli dello zio Frank. Tim Curry interpreta invece Mr. Hector, il concierge del hotel dove Kevin si reca. Proprio nell’albergo, nella scena in cui Kevin chiede un’informazione, l’uomo che gli risponde è il magnate ed ex Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, proprietario del Plaza all’epoca del film.

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I sequel di Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Pur non riscuotendo lo stesso successo del primo film, anche Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, ha comunque incassato un totale di 359 milioni in tutto il mondo. Ciò ha spinto a realizzare dei sequel, anche se non da tutti riconosciuti come tali. Questo perché caratterizzati da un diverso regista e, soprattutto, da un cast completamente diverso. Si parla dunque non di veri e propri sequel ma di seguiti indiretti e i titoli sono Mamma, ho preso il morbillo (1997), Mamma, ho allagato la casa (2002), il quale si configura come un sequel alternativo del primo film, riproponendo il personaggio di Kevin ma interpretato da un diverso attore, e Mamma, ho visto un fantasma (2012).

È possibile fruire di Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 11 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Mamma ho perso l’aereo: tornano i Banditi del Rubinetto – video

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Mamma ho perso l’aereo: tornano i Banditi del Rubinetto – video

Dopo il ritorno di Kevin McCallister e dei suoi traumi, ecco un nuovo video dal sapore amarcord direttamente da Marv, uno dei due Banditi del Rubinetto protagonisti di Mamma ho perso l’aereo.

Il simpatico video dell’attore Daniel Stern nasce come risposta a quello di Macaulay Culkin in cui l’attore riprende il ruolo del tenero Kevin e racconta i sui traumi causati dall’essere stato lasciato da solo a casa durante le vacanze di Natale.

Chi ricorda bene il film però sa anche che il bambino protagonista non è stato l’unico a subire traumi, cosa che può ben confermare Marv/Stern.

L’attore nel video si finge il personaggio e chiede aiuto all’amico Harry/Joe Pesci: “Harry, vieni a cercarmi! Ho paura. Il ragazzino è tornato. L’ho visto. L’ho visto su internet. Sta tornando per tutti i topi d’appartamento… Per favore Harry, sono solo a casa, ho paura!”

Fonte: JJ

Mamma ho perso l’aereo: il ritorno di Kevin McCallister per Google

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La sua fama è indissolubilmente legata a Mamma ho perso l’aereo, tanto che, dopo qualche film meno fortunato e il sequel ambientato a New York, Macaulay Culkin non è riuscito a mantenere alto il suo nome di baby star.

In lui è rimasta però la gratitudine verso un titolo che, ancora oggi, ne fa uno degli attori più famosi in tutto il mondo. Memore di quel successo, Culkin si è prestato a una divertente pubblicità per Google, in cui ripercorre alcuni dei momenti più divertenti del film di Chris Columbus.

https://www.youtube.com/watch?v=xKYABI-dGEA

Nel video di un minuto, c’è un gran numero di riferimenti a Mamma ho perso l’Aereo, che inizia con Culkin che scende dal terzo piano di quella che sembra essere la stessa casa del film. L’Assistente Google gli ricorda che ha la casa tutta per sé, quindi Culkin continua a rivivere le stesse situazioni di quando il suo Kevin McCallister è rimasto solo in questa casa.

Lo spot modernizza anche le scene classiche, in quanto Culkin usa l’assistente domestico di Google che pubblicizza per salutare l’uomo che consegna la pizza alla porta mentre guarda Angels con Filthy Souls. L’Assistente Google gli ricorda che aveva già pagato la pizza online, quindi Culkin riprende il film in modo che il fattorino possa sentire “tieni il resto, lurido animale”.

Mamma ho perso l’aereo: Daniel Stern omaggia la celebre scena del ragno – video

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Mamma ho perso l’aereo è una delle commedie più amate non solo dai cinefili, ma dal pubblico di tutto il mondo. Le disavventure di Kevin McCallister (interpretato da Macaulay Culkin) sono ormai parte dell’immaginario collettivo e la pellicola (insieme al sequel Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York) è diventata ormai un classico dei film natalizi.

A ben 26 anni di distanza dalla sua uscita (era il 1990), uno degli interpreti del film, ossia Daniel Stern, ha deciso di rendere omaggio ad una delle scene più iconiche della pellicola. La sequenza in questione è la famosa scena del “ragno” e vede protagonista Marv, uno dei due ladri (l’altro è interpretato da Joe Pesci) che si introduce in casa McCallister non tenendo conto dell’astuto piano realizzato e messo in atto proprio dal piccolo Kevin.

Ecco allora che Sten, che nel film originale interpretava proprio Marv, ha deciso di riproporre la scena con un nuovo esilarante contributo condiviso attraverso il suo canale YouTube.

Potete vedere di seguito la scena originale e l’omaggio di Stern:

Mamma, ho perso l’aereo (Home Alone) è una commedia americana del 1990 scritta e prodotta da John Hughes e diretta da Chris Columbus.

mamma ho perso l'aereoDal suo lancio, Home Alone è diventato il film commedia live action con maggior incasso di tutti i tempi negli Stati Uniti ed è stato così in tutto il mondo fino a Una notte da leoni 2 nel 2011.

Home Alone ha generato una serie di film di successo con quattro sequel, tra cui il 1992 pellicola Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, l’unico sequel ad avere il cast originale in cui riprenderanno i loro ruoli.

Il film ha ottenuto un clamoroso successo nelle sale italiane nella stagione 1990-1991 incassando 476 milioni di dollari, e alla sua prima visione TV su Canale 5 l’11 ottobre 1993, ha registrato 13.622.000 telespettatori, in assoluto l’ascolto fino ad allora più alto per un film trasmesso dalle reti Mediaset (allora Fininvest).

Fonte: TheWrap

Mamma ho perso l’aereo: che fine ha fatto Kevin McCallister?

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Che vita può avere avuto un uomo che, da bambino, è stato abbandonato per due volte dalla famiglia in partenza per le vacanze di Natale? Sicuramente una vita difficile,come confessa il diretto interessato, Kevin McCallister. Per i lettori più giovani, specifichiamo che si tratta del piccolo protagonista di Mamma Ho Perso l’Aereo e Mamma Ho Perso l’Aereo Mi Sono Smerrito a New York, interpretato da Macaulay Culkin.

Culkin in persona si è prestato all’esperimento video di Jack Dishel che, su questo mito, ha costruito la prima puntata di una web serie da lui inventata realizzata: :DRYVRS.

Ecco un cresciuto Kevin alle prese con i traumi della sua infanzia protagonista della prima puntata della web serie dal titolo Just Me In The House By Myself”.

Mamma ho perso l’aereo: annunciato il cast del reboot Disney+

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Mamma ho perso l’aereo: annunciato il cast del reboot Disney+

Sono stati annunciati i primi nomi del cast del reboot di Mamma ho perso l’aereo, la commedia del 1990 diretta da Chris Columbus e interpretata da Macaulay Culkin, divenuto negli anni un vero e proprio cult ed un classico delle festività natalizie grazie ai numerosi passaggi televisivi.

Il reboot di Mamma ho perso l’aereo sarà destinato a Disney+, il neonato servizio di streaming della Casa di Topolino che ha debutto in America lo scorso novembre e che in Italia arriverà a marzo 2020.

Al momento, il cast del reboot annovera Archie Yates, giovanissimo attore che ha esordito al cinema con l’acclamato JoJo Rabbit di Taika Waititi, insieme a Ellie Kemper (nota per essere la protagonista della serie Unbreakable Kimmy Schmidt) e a Rob Delaney (attore e comico americano famoso per essere il co-protagonista e il co-sceneggiatore dello show Catastrophe).

La trama del reboot di Mamma ho perso l’aereo è attualmente avvolta nel mistero. Bob Iger, CEO della Disney, aveva dichiarato che il reboot sarabbe stato una “rivisitazione della pellicola originale destinata alle nuove generazioni”. È probabile che il piccolo Yates interpreti un personaggio molto simile a quello di Kevin McCallister, mentre per quanto riguarda la Kemper e Delaney è ipotizzabile che i due interpreteranno i suoi genitori.

Il nuovo film sarà diretto da Dan Mazer (Nonno Scatenato) e sceneggiato da Mikey Day (Brittany Non Si Ferma Più) e Streeter Seidell (CollegeHumor). Il reboot sarà prodotto da Hutch Parke e Dan Wilson.

LEGGI ANCHE – Mamma ho perso l’aereo: 10 cose che non sai sul film

Nel 1990, il primo Mamma ho perso l’aereo divenne uno dei più alti incassi dell’anno, con oltre 934 milioni di dollari. Diretto da Chris Columbus e sceneggiato da John Hughes, il film ha dato vita ad un vero e proprio franchise composta da ben 4 sequel destinati sia al grande che al piccolo schermo: soltanto il primo, uscito nel 1992, ha visto ancora una volta Macaulay Culkin come protagonista.

Fonte: Nerdist

Mamma ho perso l’aereo: 10 cose che forse non sai sul film

Mamma ho perso l’aereo: 10 cose che forse non sai sul film

Arrivato al cinema nel 1990, il film Mamma ho perso l’aereo si è in breve affermato come un successo clamoroso ed è diventato nel tempo uno dei più celebri film natalizi che il cinema abbia mai prodotto. Si tratta infatti di una commedia per famiglie capace di divertire grandi e piccoli, offrendo risate a volontà, colpi di scena imprevedibili e tante emozioni. Protagonista è il giovane Kevin, il quale dimenticato a casa dalla sua famiglia mentre questa è partita per un viaggio a Parigi, si trova a dover fronteggiare due rapinatori decisi ad introdursi nella sua abitazione. Kevin, come noto, non manca però di dare loro filo da torcere.

Ecco dieci cose che forse non sapete su Mamma ho perso l’aereo.

Mamma ho perso l’aereo: Macaulay Culkin protagonista del film

1. Il ruolo di Kevin è stato scritto apposta per Macaulay Culkin. Lo sceneggiatore del film aveva visto il giovane interprete in un film precedente e aveva deciso di scrivere la parte per lui. Il regista decise però di tenere ugualmente delle audizioni, alle quali si presentarono più di 100 attori. Culkin, alla fine, si dimostrò all’altezza del ruolo, ottenendolo. Inolte, Macaulay non è stato l’unico Culkin a comparire in Mamma ho perso l’aereo: il suo fratello più giovane Kieran, infatti, è comparso nel film nei panni del cuginetto di Kevin che bagna il letto. È stato il debutto di Kieran, e da allora l’attore si è costruito una carriera di tutto rispetto: l’abbiamo visto in Le regole della casa del sidroIgby Goes Down, Scott Pilgrim vs. the World, fino alla serie Succession.

2. Lavorare con Macaulay Culkin ha insegnato una lezione al regista Chris Columbus. Una lezione che Columbus ha imparato durante le riprese del film è che quando si accetta di lavorare con un attore bambino, si accetta anche di lavorare con la famiglia di quel bambino. “Ero molto più giovane ed ero davvero troppo ingenuo per pensare anche all’ambiente familiare“, ha dichiarato Columbus al Guardian nel 2013. “All’inizio non sapevamo molto della famiglia; man mano che giravamo, abbiamo imparato un po’ di più. Le storie sono da brivido. Stavo facendo il casting di un ragazzo che aveva davvero una vita familiare travagliata“.

mamma ho perso l'aereo

Mamma ho perso l’aereo: il resto del cast del film

3. I due ladri sono interpretati da celebri attori. Il ladro Marv è stato interpretato da Daniel Stern, che vanta una filmografia immensa (soprattutto tra gli anni ’80 e ’90) anche se non di grande rilievo. Il più grande nome del film è però sicuramente quello di Joe Pesci, noto per la sua collaborazione con Martin Scorsese in film come Toro scatenato, Casinò e Quei bravi ragazzi, per cui ha poi vinto il premio Oscar come Miglior attore non protagonista. Nel film, l’attore interpreta l’altro dei due ladri, Harry.

4. Robert De Niro rifiutò di fare parte del cast di Mamma ho perso l’aereoA proposito di Pesci e Scorsese, inizialmente il ruolo del ladro Harry era stato offerto proprio all’altro celebre collaboratore del regista italoamericano, ovvero Robert De Niro. L’attore, tuttavia, preferì rifiutare la parte, deciso a dedicarsi a tutt’altro genere di film. Nel 1990, infatti, oltre a Quei bravi ragazzi, si dedicò anche al dramma Risvegli e al drammatico sentimentale Lettere d’amore.

5. Joe Pesci ha evitato Macaulay Culkin sul set di Mamma ho perso l’aereoCome noto, Pesci evitò di incrociare o parlare con Culkin durante tutto il tempo delle riprese.  Voleva assicurarsi così di avere la performance più autentica possibile da parte del giovane attore. Evitandolo, infatti, Culkin sviluppò un certo timore di Pesci, arrivando ad essere realmente spaventato quando incontrava il premio Oscar.

Mamma ho perso l'aereo Marv

Altre curiosità su Mamma ho perso l’aereo

6. Mamma ho perso l’aereo film è entrato nel Guinness World Record. Nel suo weekend di apertura, il film è stato in testa al box office, guadagnando 17 milioni di dollari in 1202 sale. Il film mantenne il primo posto per ben 12 settimane e rimase nella top 10 fino al giugno dell’anno successivo. Divenne il film di maggior incasso del 1990 e si guadagnò il Guinness World Record come commedia d’azione dal vivo di maggior incasso a livello nazionale. Ha mantenuto questo titolo per un bel po’ di tempo, 27 anni per l’esattezza, finché il blockbuster cinese Never Say Die non l’ha scalzato dal primo posto nel 2017.

7. La villa dove abita Kevin è divenuta una meta turistica. Situata al 671 di Lincoln Avenue a Winnetka, Illinois, la cucina, la scala principale e il pianerottolo al piano terra che si vedono nel film sono stati girati in questa residenza con cinque camere da letto. (La sala da pranzo e tutte le altre stanze del primo piano, ad eccezione della cucina, sono state girate su un palcoscenico). Nel 2012, John e Cynthia Abendshien, proprietari della casa quando fu utilizzata come location del film, hanno venduto la proprietà per ben 1,585 milioni di dollari. Ancora oggi, inoltre, è una ricercata meta turistica dei fan del film.

Mamma ho perso l’aereo: come sarebbe se fosse accaduto nella realtà

8. Nella vita reale, Harry e Marv non sarebbero sopravvissuti all’attacco di Kevin. Colpi di pistola ad aria compressa in fronte e all’inguine, ferro rovente e una latta di vernice in faccia, una fiamma ossidrica in testa. I due rapinatori del film hanno sofferto parecchio a causa degli attacchi di Kevin, un piccolo bambino di otto anni. Hanno sofferto così tanto che nessuno dei due avrebbe dovuto essere, teoricamente, in grado di camminare o di restare in piedi alla fine della serata. Nel 2012, un medico di nome Ryan St. Clair ha diagnosticato quelli che sarebbero stati gli effettivi danni causati dagli attacchi di Kevin. Tra gli altri, il ferro avrebbe dovuto causare fratture, che avrebbero comportato una seria disfigurazione del viso e l’impossibilità di riparare del tutto la vista.

mamma ho perso l'aereo

Mamma ho perso l’aereo: i suoi sequel e il remake

9. Mamma ho perso l’aereo ha avuto più di un sequel. I membri originali del cast sono tornati tutti in Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (che fu di nuovo diretto da Columbus). Il successo dell’originale, però, diede origine ad un intero franchise con quattro sequel, tre videogiochi, due giochi da tavolo, un romanzo e altro merchandise. I film realizzati successivamente al secondo sono Mamma, ho preso il morbillo (1997), Mamma, ho allagato la casa (2002) e Holiday Heist – Mamma, ho visto un fantasma (2012), ma non vantando lo stesso cast, nessuno di questi ottenne lo stesso successo.

10. È stato realizzato un remake del film. Nel 2021 su Disney+ è stato distribuito un film che è un remake ma allo stesso tempo di un sequel, poiché in alcune clip si nota Buzz, che svolgendo il suo lavoro di poliziotto, racconta ad un collega di quando suo fratello minore Kevin è rimasto a casa da solo durante le feste natalizie. Inoltre si fa riferimento ad una ditta di impianti di sicurezza conosciuta come McAllister il cui logo è la casa presente nella locandina dei primi due film. Un altro riferimento alle prime due pellicole si vede nel film di fantascienza che la famiglia McKenzie sta guardando, che ricorda molto Angels With Filthier Souls, il film col gangster Johnny che Kevin vedeva nel primo film (chiara parodia del lungometraggio Gli angeli con la faccia sporca).

Il trailer di Mamma ho perso l’aereo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Mamma ho perso l’aereo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fronti: MentalFloss

Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia, la miniserie evento in arrivo su RAI

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Rai Fiction annuncia l’arrivo della miniserie evento Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia, una produzione Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, per la regia di Luca Lucini Ago Panini e con Riccardo De Rinaldis Santorelli, Amedeo Gullà, Neri Marcorè, Isabella Briganti, Barbara, Venturato, Lucia Mascino, Luca Ward, Chiara Celotto, Gianluca, Zaccaria, Giovanni Crozza Signoris, Ricky Memphis, Sebastiano Somma Maurizio Lastrico. 

Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia è nna miniserie evento per raccontare al grande pubblico una storia forse poco conosciuta quanto straordinaria: la vita di Goffredo Mameli, poeta ed eroe del Risorgimento, ispirato autore di quel canto che è diventato l’Inno nazionale della Repubblica Italiana. La prima rockstar della storia, che con le sue parole ha raccontato un’intera generazione influenzandone le scelte, è un ragazzo del 1847. La sua vita, breve e bruciante come quella delle rockstar più amate, è quella di chi con il suo esempio ha saputo smuovere gli animi del popolo. Con lui partono dalla sua città, Genova, trecento volontari verso Milano in supporto delle cinque giornate del ‘48. E sempre con lui salpano altri cinquecento patrioti alla difesa di Roma nel ‘49.

Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia

In lui i giovani – e non solo – riconoscevano l’ardore puro di chi sa amare fino in fondo, come testimoniano le due storie d’amore che incorniciano la sua vita pubblica. La prima tragica, perché si tratta di un amore distrutto da un matrimonio di convenienza imposto; la seconda felice come può essere quella di chi combatte al fronte e, sapendo di poter morire da un momento all’altro, giura amore eterno.

In mezzo c’è di tutto: dalla composizione dell’Inno alla grande manifestazione dell’Oregina, quando per la prima volta fu cantato l’Inno da più di trentamila patrioti, l’incontro e l’amicizia con un altro grande genovese, Nino Bixio, gli eventi storici, la prima Guerra d’ Indipendenza e la Repubblica Romana dove Goffredo è il pupillo di Giuseppe Garibaldi e di Giuseppe Mazzini.

La miniserie evento Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia racconta due anni di passioni, amori, lotte, sotterfugi, composizioni poetiche, incontri e dibattiti politici, amicizie, tradimenti e spie, ma soprattutto di crescita umana, elaborazione di ferite profonde e interrogativi non solo politici ma esistenziali.

Maltese: Kim Rossi Stuart nel romanzo del Commissario di G.M.Tavarelli

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Kim Rossi Stuart torna in televisione su Rai 1 con un personaggio memorabile. Nel Commissario Dario Maltese c’è un senso epico che racchiude il talento e il dolore di tanti investigatori realmente esistiti, eroi dal volto umano in lotta contro il male Un conturbante intreccio tra amore e crimine per quattro serate evento.
 
Nel cast di Maltese oltre a Rossi Stuart anche RIKE SCHMID, FRANCESCO SCIANNA, ANTONIO MILO,  ENRICO LO VERSO, PAOLO RICCA, MARCO LEONARDIROBERTO NOBILEROSARIO TERRANOVACLAUDIO CASTROGIOVANNIFRANCESCO COLELLA, PIPPO PATTAVINA, FILIPPO LUNA,  ALESSANDRO SCHIAVO, CLOE ROMAGNOLI  con la partecipazione di MICHELA CESCON  e di EROS PAGNI e con VALERIA SOLARINO
 

Maltese trama

Siamo nel 1976, a Trapani. La mafia è ancora considerata da molti come un’invenzione di scrittori e giornalisti, ma è proprio in questo periodo che si sta invece trasformando, grazie all’enorme quantità di denaro che le arriva dal traffico di eroina. Questo cambiamento dà inizio a una lunga guerra che insanguinerà il nostro Paese negli anni a venire.

La storia del commissario Maltese è quella di un uomo che si trova da solo a combattere contro qualcosa che a detta di tutti non esiste.

Dario Maltese è fuggito dalla Sicilia molti anni prima, portando con sé un dolore lacerante. Quando decide di tornare nella sua città, il suo migliore amico viene ucciso, e in quel momento Maltese si rende conto che non è più disposto a chiudere gli occhi sul suo passato e sul futuro della sua terra. Diventa il commissario capo della questura di Trapani, prendendo quello che era il posto dell’amico fraterno scomparso. Inizia per lui un lavoro estenuante.

L’unica gioia della sua vita è Noa, la figlia, con la quale, dopo un periodo di dolorosa lontananza, si ritroverà.

Maltese sa che le vicende di ieri e di oggi sono collegate e vuole trovare i fili che le hanno tenute insieme e portarli alla luce, anche a costo della vita. Anche a costo di fare i conti con il suo passato e di scoprire ciò che non avrebbe mai immaginato su di sé e la sua famiglia. Quel buio che in tutti questi anni lo aveva tenuto lontano dalla sua Sicilia e lo aveva lentamente divorato, comincia a dissolversi. 

Malore per Pupi Avati al Festival di Roma

Pupi Avati è stato colpito da un malore. L’ultimo film del regista italiano sarà presentato domani in conocrso al Festival Internazionale del film di Roma e Avati era venuto già ieri nella capitale per partecipare alla proiezione de L’illazione, dedicato a Lelio Luttazzi.

Mallrats: Kevin Smith svela il titolo del sequel

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Mallrats: Kevin Smith svela il titolo del sequel

Risale allo scorso marzo la notizia di un sequel di Mallrats, la commedia diretta nel 1995 da Kevin Smith. Adesso, è stato lo stesso regista a svelare via Facebook quello che sarà il titolo della pellicola: il seguito si intitolerà, infatti, Mallbrats.

Come annunciato tempo fa, nel film torneranno i protagonisti della pellicola originale, ossia Shannen Doherty, Jeremy London e Jason Lee, insieme a Ethan Suplee, Michael Rooker, Renee Humphrey, Joey Lauren Adams, Sven-Ole Thorsen, Scott Mosier, Bryan Johnson, Walt Flanagan, Brian O’Halloran, Claire Forlani e Stan Lee (che interpreterà di nuovo se stesso). Anche Jason Mewes e lo stesso Kevin Smith torneranno nei panni di Jay & Silent Bob.

Nonostante il ritorno del cast originale, però, è probabile che il sequel si concentrerà su una nuova generazione di appassionati di fumetti e videogiochi. Mallbrats è stato fortemente voluto da Smith per rendere omaggio al suo produttore James Jacks, scomparso nel 2004, con il quale il regista ero solito ironizzare su un possibile seguito.

Nel film originale appariva anche Ben Affleck, ma al momento non sappiamo se l’attore sarà nuovamente coinvolto nel progetto.

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Malizia: tutte le curiosità sul film con Laura Antonelli

Malizia: tutte le curiosità sul film con Laura Antonelli

Insieme al western, al horror e al poliziesco, quello del cinema erotico è stato uno dei generi divenuti più popolari in italia a partire dagli anni Settanta. Nei film appartenenti a questo si ritrovano mode e stilemi che hanno innovato questa tipologia di film, con racconti e loro messe in scena sempre più estremi e avvincenti. I migliori film erotici italiani sfoggiano infatti atmosfere, inquadrature, suggestioni e naturalmente attrici di rara bellezza. Tra i tanti sottogeneri presenti dell’erotico, uno dei più apprezzati è quello incentrato sulle malizie presenti nei nuclei famigliari. Punto di riferimento a riguardo è il film del 1973 Malizia, di Salvatore Samperi.

Vero e proprio simbolo di un’epoca, Malizia è ancora oggi considerato un film “erotico d’autore”, per via delle invenzioni visive di Samperi, che seppe rendere affascinante e seducente una vicenda piuttosto semplice e già vista. Oltre ad ambientare il tutto in un contesto quale la Sicilia di metà anni Cinquanta, dove ha luogo una dura repressione sessuale, Samperi dà vita ad un’altra novità, ovvero quella dell’abbassamento dell’età del protagonista, costruendo a partire da ciò una forte suspense che sfocia in un vero e proprio voyeurismo del corpo femminile.

Arricchito da una fotografia curata dal premio Oscar Vittorio Storaro, il film è dunque un autentico gioiello del suo genere, capace ancora oggi di suscitare un forte fascino. Un film che ogni appassionato di cinema è chiamato a riscoprire. Prima di intraprendere una visione di questo titolo, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Malizia: la trama del film

La storia ha luogo sul finire degli anni Cinquanta, nel comune di Acireale, in Sicilia. Qui, il commerciante di tessuti Ignazio La Brocca, rimasto vedovo con tre figli da crescere, trova nella domestica Angela La Barbera, assunta dalla defunta moglie e arrivata da loro il giorno stesso del funerale della moglie, la donna ideale da sposare: un perfetto angelo del focolare, dai modi pudichi e dal corpo procace. La nuova presenza femminile in casa, però, risveglia ben presto le più sfrenate voglie e fantasie di Nino, il quattordicenne figlio di Ignazio. Sempre più infatuato di Angela, il ragazzo farà di tutto pur di impedire il matrimonio e conquistare per sé l’avvenente domestica.

Malizia cast

Malizia: il cast del film

Gran parte del fascino e del successo del film è dato dall’attrice Laura Antonelli, qui presente nei panni di Angela La Barbera. Originariamente, in realtà, il produttore Silvio Clementelli avrebbe voluto che ad interpretare la protagonista ci fosse la celebre attrice Mariangela Melato. Samperi, però, si oppose a tale proposta, considerando la Antonelli l’unica scelta possibile. Questa, da poco divenuta famosa grazie a Il merlo maschio, nel quale dà vita a diverse scene di nudo, era per Samperi l’unica in grado di dar vita alla timidezza, al fascino e alla forza di Angela.

Grazie al successo di Malizia, il cachet dell’attrice passò da 4 a 100 milioni di lire, facendo di lei una delle celebrità più pagate dell’epoca. La Antonelli, tuttavia, ha affermato di non aver mai compreso del tutto il motivo per cui piacesse tanto, ritrovando in sé tanti difetti. Accanto a lei, nei panni del giovane Nino vi è invece l’attore Alessandro Momo, che l’anno successivo al film perderà tragicamente la vita in un incidente con la moto. Turi Ferro interpreta invece Ignazio La Brocca, mentre Gianluigi Chirizzi e Massimiliano Filoni sono gli altri due suoi figli, Antonio ed Enzino.

Il sequel di Malizia, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A distanza di quasi vent’anni Samperi decise di dar vita ad un sequel intitolato Malizia 2mila, dove la Antonelli riprende il ruolo di Angela, corteggiata stavolta dal quindicenne figlio di un archeologo. Il periodo d’oro dei film erotici era però ormai tramontato e questo sequel finì con l’essere massacrato dalla critica e affermarsi come un fiasco al box office. Ad aver reso ancor più controverso il film vi fu la notizia secondo la quale la Antonella era stata costretti a sottoporsi ad alcune cure estetiche, che finirono però per deturparne i lineamenti del visto. Malizia 2mila è stato l’ultimo lungometraggio in cui l’attrice ha recitato.

È possibile fruire di Malizia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Google Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 15 aprile alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

Malinconia, divertimento e (un po’ di) sensualità: dietro le quinte di Star Wars

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Ecco altre foto dal set di Star Wars – Guerre Stellari. Le immagini, bellissime e celebri, ci offrono uno sguardo dietro le quinte della trilogia di George Lucas che ha cambiato per sempre il mondo del cinema, regalandoci momenti davvero intensi, emozionanti, divertenti e grazie alla giovane Carrie Fisher, anche un po’ sexy.

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Star War 12A 37 anni da quando sono state scattate quelle foto, i fan della saga stellare ambientata in una galassia lontana lontana sono in attesa del primo trailer di Star Wars The Force Awakens, il settimo episodio della saga.

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Star Wars The Force Awakens: teaser trailer in arrivo per il prossimo week end?

Star Wars The Force Awakens uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Mark HamillHarrison FordCarrie FisherMark Hamill, Anthony DanielsPeter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam pilotaOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie e Max von Sydow.

MALINCOJONIMENTO – Blues di Fine Festival e altri disagi

Da Ruttopedia> “Il ‘malincojonimento’ è un sentimento tipicamente festivaliero, che il giornalista di cinema –  meno l’avventore casuale, per quanto anch’esso non se ne possa dire totalmente immune – può esperire nel corso della fase conclusiva di una kermesse lunga e impegnativa come ad esempio la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Trattasi di sentore misto, sospeso tra il desiderio che tutto si concluda presto con conseguente rilassamento delle stanche membra – o degli stanchi membri, per chi ha trovato anche modo di copulare copiosamente – e la nostalgia canaglia che ti attanaglia nella prospettiva di lasciare un luogo in cui ha speso giorni intensi ma stimolanti, magari in compagnia di amici cari, colleghi stimati e gente simpatica”.

Ragazzi, ci siamo. Questo sarà l’ultimo post dal Lido ed è un po’ così che ci sentiamo, inutile negarlo. Che se è vero, come vi abbiamo spiegato, che un Festival inizia molto prima della data ufficiale, con programmi e preparativi, è anche vero che inizia a finire un po’ prima del previsto, sgretolandosi pezzettino alla volta, lentamente ma inesorabilmente. Oggi molti colleghi hanno già fatto la valigia – che della premiazione, comprensibilmente, se ne sbattono le ciglia, a meno che non la debbano seguire per lavoro come me – e si sono trovati di fronte a quel mistero dell’Universo che vuole che la roba entrata in borsa all’andata – la stessa, identica – non ne voglia sapere di far lo stesso al rientro, e pare ingrassata anche lei per i troppi Spritz e aperitivi a buffo. Il viale è più silenzioso, per quanto s’attenda ancora, per questa sera, l’arrivo di Vasco Rossi per un documentario che è stato già lodato dalla critica per l’asciuttezza e la sintesi dei dialoghi (“eeeeh”, “già”, “eeeeh” ripetuto per due ore). vasco rossiPresto nemmeno il Lion Bar esisterà più che, si sa, lo smontano già la sera del sabato, e se il giorno dopo vuoi andare a farci colazione prima dell’imbarco ci trovi un muro di mattoni, come il negozietto Safarà di Dylan Dog. Ma in generale, si ha l’impressione che tutto il Lido sia un po’ come il paesino di Brigadoon, che compariva per un solo giorno ogni cento anni. Qui lo fanno una volta l’anno – consoliamoci – ma il concetto è quello.

E insomma un po’ tristi lo siamo, ma anche parecchio sfranti (da qui il ‘cojonimento’) perché alla fine, crediateci, qui se ci vieni per lavoro, si fatica tanto. Non fate quelle facce. Non è un “lamento griffato”. Personalmente sono cosciente del fatto che il mio sia il lavoro più bello del mondo dopo la rockstar alcolizzata, il fumettista porno e lo slacciatore qualificato di quinte di reggiseno, ma sono anche corse continue, pasti saltati o consumati male, sonno perso e soprattutto tanti giorni lontano da casa e dai propri affetti. Che anche noi critici ce l’abbiamo, un cuore, sepolto da strati di celluloide e tartine. Quasi mai finiamo per vedere davvero il film che volevamo, perché alla fine lo scelgono per noi i nostri capi, il destino cinico e baro o semplicemente la nostra vescica. Certo è meglio dell’altoforno, ma dopo dodici giorni la stanchezza la senti. Quindi dopotutto, questo ritorno a casa un po’ lo rifuggi e un po’ lo desideri, che tanto sai che ritrovi più o meno tutto e tutti qui (speriamo senza quei fottuti petali sul red carpet che ormai hanno scassato la minchia di brutto) l’anno prossimo. Perché Venezia è bella, sì, ma sinceramente non ci vivremmo, ve lo abbiamo sempre detto.

Voi non disperate, che Ang & Vì non vi abbandonano. Non ancora. La prossima settimana, a mente lucida (ma non troppo, non sia mai) vi lasceremo un ultimo post di bilancio post-premiazione, che se è come quella degli ultimi anni fa ride parecchio. Si vocifera che vinca il capolavoro di Amos Gitai, Rabin – The Last Day. Quindi vincerà un film demmerda che piace solo al presidente di Giuria. Magari Guadagnino o quel famigerato documentario sullo scarabeo stercorario. E poi, se proprio non potete fare a meno di noi – è retorico, certo che non potete – tra manco un mese (come ha molto umanamente ricordato la collega Marilena Vinci, che tra l’altro paga col mal di pancia lo scotto di avermi preso per il culo tutta la prima settimana per il mio volermi astenere dall’alcool. Però guarisci presto Mari) c’è il Festival di Roma, e si ricomincia tutto daccapo. Noi ci saremo, e voi?

(Ang)

Cari ragassuoli, ha ragione Ang. Qua al Festival iniziano a partire un po’ di persone, i trolley trascinati sul Lido che tra un po’ ci allontaniamo ancora di più come effetto butterfly e ci dovete recuperare dentro al triangolo delle bermuda. Persino i petalidemmerda del red carpet so’ caduti, niente, è tutto come dire, molto decadente. Ormai siamo tutti bipolari, passiamo dalla voglia di restare, ve prego, fatece vedè qualcosa ancora, pure il filmino della comunione di Cuaròn, a oddio quando finisce sta tortura? Oggi ho visto gente che piangeva e rideva nello stesso momento, ristoratori del Lido che mettevano all’asta le ultime gocce di Spritz, ormai tutto fluisce verso il viale del tramonto.

Oggi vi racconto di quel momento in cui il Festival inizia a diventare un reparto di gastroenterologia qualunque. Di solito succede poco prima della chiusura. Il primo critico più fragilino inizia a sentirsi male, ma, stoico, continua a entrare in sala stampa. Da quel momento in poi è pandemia: inizia a inoculare il virus in tutte le sale in cui entra, a tutte le proiezioni e cene coi colleghi. Da quel momento in poi succedono due cose: le discussioni vertono tutte su Oki, antispasmici, e Enterogermine varie.enterogermina Persino a cena, tutti sono stile Raniero in Viaggi di Nozze, niente, si improvvisano primari e ti cominciano a somministrare qualsiasi medicina, o consigliarti qualsiasi tipo di rimedio. Un mio collega una volta ha fatto un mix di medicinali per non scontentare nessuno e si è pietrificato come il Leone al -1. Ancora oggi, passando, la gente si inginocchia e lo ricorda, come massimo esempio di diplomazia festivaliera che qua serve. E qui mi ricollego alla seconda cose che succede: le sale so’ piene di gente incappucciata, insomma non è che ti senti proprio a tuo agio quando entri. Ma questo è il meno, il più è quando a causa di cappelli, berretti, ombrelli e ingombri vari in spazi angusti iniziano gli scontri a fuoco. Perché quando il festival finisce, la pazienza è ormai al limite, e la rissa te scatta in un attimo. Ieri abbiamo assistito a una scena pazzesca: un tipo voleva una pizza, e il proprietario del locale in effetti gliel’ha data, solo che gliel’ha tirata in faccia. Peccato che voleva magnà, insomma c’aveva fame. Ma non è che puoi stare a sindacare, pure quella era ‘na pizza, poi se tu lo chiami schiaffo so cavoli tuoi. Lo sai, qua ti devi adattare, te lo abbiamo detto più volte, sciocchino.

Comunque ieri sono entrata in farmacia e me pareva la fila per la sala Perla, tant’è che ho chiesto ‘ma che film danno?’. Si è girato ed era Scamarcio, anche lui in preda a una non meglio identificata forma di mal di pancia. Io un sospetto ce l’ho, ma vi lascio vedere il film.

Comunque vi stupirò dicendovi, con meraviglia, che sono ancora una donna felice. Per cui vi saluto e vado a vedere Per amor vostro un film in cui la Golino prova a vincere la Coppa Volpi. Ce la farà?

Non lo so, nel dubbio prendo l’antistaminico.

(Vì)

Malin Åkerman: 10 cose che non sai sull’attrice

Malin Åkerman: 10 cose che non sai sull’attrice

Resasi celebre per il ruolo di Spettro di Seta nel film Watchmen, l’attrice Malin Åkerman ha poi conquistato ulteriore popolarità partecipando a progetti continuamente diversi tra loro, dalla commedia al thriller all’action movie.

Attiva anche in televisione, dove ha preso parte a note serie TV, l’attrice ha negli anni consolidato la propria filmografia avvalendosi di importanti collaborazioni, che le hanno permesso di maturare come interprete e mettere continuamente alla prova la sua versatilità. Ecco dieci cose che non sai di Malin Åkerman.

Parte delle cose che non sai di Malin Åkerman

Malin Åkerman: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2000 con il film The Skulls, per poi recitare in American Trip – Il primo viaggio non si scorda mai (2004), Invasion (2007), I fratelli Solomon (2007), Lo spaccacuori (2007), accanto all’attore Ben Stiller, 27 volte in bianco (2008), e Watchmen (2009), con cui diventa celebre condividendo la scena con l’attore Billy Crudup. Successivamente recita nei film L’isola delle coppie (2009), The Romantics (2010), Nudi e felici (2012), Rock of Ages (2012), Codice fantasma (2013), Conspiracy – La cospirazione (2016) e Rampage – Furia animale (2018).

2. Ha preso parte a diverse serie TV. Nel corso della sua carriera l’attrice ha preso parte anche a diverse produzioni televisive, recitando in particolare nelle serie The Comeback (2005), Entourage (2006) e Childrens Hospital (2010-2016), dove ricopre il ruolo di Valerie Flame. Appare poi in un episodio di How I Met Your Mother (2010), e successivamente nella serie Burnign Love (2012). È poi tra i protagonisti delle serie Tre mogli per un papà (2013-2014), Sin City Saints (2015), Billions (2016-2019) e Dollface (2019).

3. Ha prodotto una serie TV. La Åkerman ha ricoperto il ruolo di produttrice per la serie Tre mogli per un papà, di cui è protagonista nel ruolo di Kate Harrison. Questa è una giovane donna recentemente sposatasi, che cerca di bilanciare la propria vita con quella del marito, dei suoi tre figli e delle sue due ex mogli.

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Malin Åkerman è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 470 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano però anche curiosità che l’attrice condivide con i propri fan o immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Malin Åkerman: chi è suo marito

5. Ha conosciuto il primo marito grazie alla musica. Nel 2003 l’attrice è la cantante del gruppo The Petalstones. Qui conosce Roberto Zincone, batterista italiano del gruppo. I due hanno iniziato a frequentarsi dopo le prove della band, avvalendosi di un dizionario poiché Zincone non parlava inglese. I due si sposano poi nel 2007 a Sorrento, mentre nel 2013 nasce il loro unico figlio. Nel novembre dello stesso anno, tuttavia, la coppia annuncia il divorzio.

Parte delle cose che non sai di Malin Åkerman

6. Si è sposata una seconda volta. Nel 2017 l’attrice annuncia il suo fidanzamento con l’attore britannico Jack Donnelly, celebre per il ruolo di Jason nella serie Atlantis. I due si sono in seguito sposati nel dicembre del 2018, apparendo in seguito insieme in diverse occasioni di gala.

Malin Åkerman e i suoi tatuaggi

7. Ha diversi tatuaggi divenuti celebri. L’attrice è nota per saper esaltare i tatuaggi presenti sul suo corpo, il più delle volte con abiti disegnati appositamente per unire la trama del vestito al disegno del tatuaggio. I due più famosi sono quello presente sul polso destro, raffigurante una S e una Z intrecciate, che indicano il nome di suo figlio, Sebastian Zincone; e il fiore di loto raffigurato sulla parte alta della sua schiena, che simboleggia un tributo alla sua formazione buddista.

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Malin Åkerman in How I Met Your Mother

8. Ha recitato nella celebre sitcom. Nel 2010 l’attrice prende parte all’episodio Piantati all’altare, della quinta stagione di How I Met Your Mother. Qui ricopre la versione cinematografica di Stella, ragazza che Ted aveva frequentato tempo addietro e la cui storia d’amore vede ora adattata in un film intitolato The Wedding Bride.

Malin Åkerman in Rampage

9. È la villain del film. Nel film con protagonista Dwayne Johnson e una serie di enormi e pericolose creature, la Åkerman ha interpretato il ruolo di Claire Wyden, ovvero la mente dietro alla multinazionale responsabile per il mutamento genetico delle creature.

Malin Åkerman: età e altezza

10. Malin Åkerman è nata a Stoccolma, in Svezia, il 12 maggio 1978. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Malin Akerman sostituisce Lindsay Lohan

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I problemi di droga di Lindsay Lohan stanno compomettendo da mesi la lavorazione di Inferno, il biopic della celebre pornostar Linda Lovelace, l’attrice è stata infatti scritturata tempo fa dal regista Matther Wilder come protagonista.

Malin Akerman sarà Debbie Harry in CBGB

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Malin Akerman entra nel cast di CBGB, nuovo progetto di Randall Miller dedicato al mitico locale newyorkese che ha battezzato band come Ramones e Talking Heads.

Malin Akerman al fianco di Ethan Hawke

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La bella Malin Akerman di Watchmen e 27 Volte in Bianco affiancherà l’attore-regista-scrittore Ethan Hawke nel thriller The Numbers Station.

Malignant: prima foto dal set del nuovo horror di James Wan

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Malignant: prima foto dal set del nuovo horror di James Wan

Sono iniziate le riprese di Malignant, il nuovo annunciato film horror firmato James Wan e distribuito da Warner Bros. Basato su romanzo grafico di Wan del 2011 Malignant Man , la pellicola è stata scritta da Wan stesso insieme a Ingrid Bisu.

Malignant è entrato in produzione il 25 settembre 2019 ed è programmato per essere lanciato al cinema il 14 agosto 2020 da Warner Bros. Pictures .

Protagonisti del film sono Annabelle Wallis, Jake Abel, George Young, Maddie Hasson, Michole Briana Whitee Jacqueline McKenzie. Di seguito la foto pubblicata dallo stesso regista sul suo profilo Instragram:

 

 

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Home stretch of photography on MALIGNANT. (Photo by Matt Kennedy)

Un post condiviso da James Wan (@creepypuppet) in data:

Malignant: il film

Il film ha avuto una gestazione particolare, probabilmente dettata dagli impegni del regista con l’universo DC al cinema. Infatti nel giugno 2014, 20th Century Fox ha acquisito i diritti della graphic novel sul quale poi James Wan avrebbe sviluppato il film al fine di dirigere e produrre la pellicola. Al momento dell’annuncio, l’etichetta del fumetto BOOM! Studios era stata annunciata con un ruolo attivo nella produzione insieme del film, al fianco dei co produttori Stephen Christy, Ross Richie e Adam Yoelin. Nel giugno 2016, The Hollywood Reporter ha riferito che Brad Peyton avrebbe diretto il film.

Ad agosto 2017, Rebecca Thomas è stata ingaggiata alla regia rimpiazzando così Peyton, e il titolo del progetto è stato confermato come Malignant. Tuttavia, nel luglio 2019, è stato annunciato che James Wan avrebbe diretto il film per la New Line Cinema da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Ingrid Bisu e che sarebbe stato produttore accanto a Michael Clear con la sua società Atomic Monster.

Malignant: il trailer ufficiale italiano del film di James Wan

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Malignant: il trailer ufficiale italiano del film di James Wan

Malignant è l’ultima creazione dell’architetto dell’Universo The Conjuring, James Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”). Questo nuovo horror/thriller originale segna il ritorno del regista Wan alle sue radici.

Malignant è interpretato da Annabelle Wallis (“Annabelle”, “La Mummia”), Maddie Hasson (“Impulse” di YouTube Originals, “Mr. Mercedes” per la TV), George Young (“Containment” per la TV), Michole Briana White (“Black Mafia Family”, “Amiche per la morte”), Jacqueline McKenzie (“Palm Beach”, “Reckoning” per la TV), Jake Abel (“Supernatural” per la TV, i film di “Percy Jackson”), e Ingrid Bisu (“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo”, “The Nun: la vocazione del male”).

Il trailer di Malignant

Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”) ha diretto il film da una sceneggiatura di Akela Cooper (“M3GAN”, il prossimo “The Nun 2”), tratta da una storia di James Wan & Ingrid Bisu e Cooper. Il film è prodotto da Wan e Michael Clear, con Eric McLeod, Judson Scott, Bisu, Peter Luo, Cheng Yang, Mandy Yu e Lei Han come produttori esecutivi.

Per il team dietro le quinte, Wan si è avvalso dei suoi collaboratori abituali, il direttore della fotografia Don Burgess e il montatore Kirk Morri (“Aquaman”, “The Conjuring 2 Il Caso Enfield”), la scenografa Desma Murphy (art director di “Aquaman”, “Fast & Furious 7”), ed alla costumista Lisa Norcia (“Insidious: L’ultima chiave”). La musica è di Joseph Bishara che ha composto, tra le altre, la colonna sonora per tutti e sette i film dell’Universo The Conjuring.

New Line Cinema presenta, in associazione con Starlight Media Inc. e My Entertainment Inc., An Atomic Monster Production, un film di James Wan, Malignant, uscirà nelle sale italiane il 2 settembre 2021 e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

Malignant: il film horror è ispirato ad una storia vera?

Malignant: il film horror è ispirato ad una storia vera?

Dall’inizio del nuovo millennio ad oggi, James Wan si è imposto come uno dei più importanti registi e produttori di film horror. Suoi sono infatti titoli di successo come Saw, Insidious e L’evocazione – The Conjuring, grazie ai quali attua una reinvenzione dei canoni e dell’iconografia horror. Wan è dunque oggi considerato una vera e propria garanzia, dalla cui attività hanno preso vita alcune delle saghe più solide e spaventose viste al cinema negli ultimi anni. Ad oggi il suo ultimo horror diretto è Malignant (qui la recensione), del 2021.

Si tratta di un film interamente originale, che nulla ha a che fare con la graphic novel ideata dallo stesso Wan e dal titolo Malignant Man. Mentre questo suo lavoro è incentrato su un uomo che sviluppa poteri a partire da un cancro terminale, ingaggiando una guerra contro creature maligne, il film Malignant ha a che fare con una protagonista vittima di terribili visioni, le quali si rivelano essere tutt’altro che frutto della sua fantasia. Da questo spunto prende dunque forma un horror molto apprezzato anche se limitato nella sua diffusione dalla pandemia di Covid-19.

Per gli appassionati del genere, si tratta però di un titolo da non perdere, che gode anche delle lodi di Stephen King e Nicolas Cage, con quest’ultimo che lo ha definito una fonte d’ispirazione e il suo horror preferito del 2021. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Malignant. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Malignant trama

La trama e il cast di Malignant

Protagonista di Malignant è Madison, una donna che ha delle terribili visioni, nelle quali assiste inerme a dei violenti omicidi. Madison rimane ancora più sconvolta quando scopre che queste immagini non sono solo nella sua testa, ma sono eventi che accadono realmente nel momento in cui lei li vede. Scioccata da questa cosa, capisce che l’unico modo per fermare queste visioni è scoprire chi sia il sadico omicida. È così che Madison finisce per scoprire il nome di questa oscura figura: Gabriel. Un nome che lei conosce già, che appartiene a qualcuno del suo passato. Un qualcuno che ora è tornato in cerca di lei.

Ad interpretare la protagonista, Madison, vi è l’attrice Annabelle Wallis, nota per aver interpretato Grace Shelby nella serie televisiva Peaky Blinders. Accanto a lei recitano poi George Young nel ruolo di Kekoa Shaw, Jacqueline McKenzie in quelli della dottoressa Florence Weaver e Maddie Hasson come Sydney Lake. L’attrice McKenna Grace interpreta Madison da giovane, mentre la contorsionista Marina Mazepa interpreta la forma fisica di Gabriel, del quale la voce è però di Ray Chase. Completano il cast Michole Briana White nel ruolo di Regina Moss e Jake Abel in quello di Derek Mitchell.

Malignant è tratto da una storia vera?

Come affermato già in apertura, Malignant non è tratto da una storia vera, ma è frutto di un’idea originale. Wan e la produttrice Ingrid Bisu, però, hanno raccontato che questa è stata influenzata dal loro interesse per casi di anomalie mediche e deformazioni corporee. Alla ricerca di idee per un nuovo horror, hanno dunque svolto ricerche su tale tema, imbattendosi in diverse storie di gemelli parassiti e in particolare nella vicenda di Edward Mordrake.

Malignant Annabelle Wallis

Ho trovato disegni e storie su come avesse una testa più piccola nella parte posteriore della testa. Questa testa lo torturava o gli dava pensieri e idee orribili. Gli sussurrava cose orribili. Purtroppo, alla fine si è tolto la vita”, ha dichiarato Bisu. Non ci sono notizie certe sull’effettiva esistenza di Mordrake, la cui prima descrizione di lui nota si trova in un articolo scritto del Boston Post del 1885, ad opera dello scrittore di fantascienza Charles Lotin Hildreth.

Proprio per via della nota predilezione per la fantasia di Hildreth, l’articolo è ritenuto una bufala e Mordrake stesso è oggi da molti considerato più una leggenda metropolitana che non una persona realmente esistita. Leggenda o meno, resta il fatto che sia stato una solida fonte di ispirazione per Bisu e Wan, i quali in particolari hanno sviluppato il film a partire dall’idea di una seconda persona e personalità in grado di governare il corpo del gemello primario.

Il trailer di Malignant e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Malignant grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Infinity+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 3 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Malignant, recensione del nuovo film di James Wan

Malignant, recensione del nuovo film di James Wan

Malignant, nelle sale dal 2 Settembre, segna il ritorno di James Wan al genere che lo ha reso celebre grazie al successo di Saw-L’enigmista nel 2004. Coi successivi Insidious e The Conjuring ha dato via a successi al botteghino, che hanno incontrato il favore del pubblico.  Il soggetto di Malignant è stato elaborato proprio da Wan e da Ingrid Bisu. Gli intenti di Wan con questa pellicola sono stati, tuttavia, disattesi e ben lontani dall’essere un omaggio di tutto punto al thriller-horror anni ’70-80.

Malignant si propone come un horror scioccante e viscerale

Malignant segue le vicende della sfortunata Madison (Annabelle Wallis), giovane donna incita, vessata e maltrattata continuamente dal marito. E’ proprio durante una lite col marito che “qualcosa” di misterioso interviene uccidendolo, dando via a una serie di eventi inconcepibili e misteriosi, cui Madison non sa dare una spiegazione. Entreranno in gioco anche due detective della polizia e la fidata sorella di Madison, per indagare su un inquietante mistero che ha a che fare con l’oscuro passato di Madison.

Malignant è il mio film più violento, quindi mi rendo conto che spiazzerò quelli che amano i miei film meno cruenti. Ma quello non era il film che volevo fare, ho già fatto quel tipo di horror, ho fatto The Conjuring, ho fatto Insidious, e non volevo ripetermi. Volevo fare qualcosa che non fosse solo un horror spaventoso, ma allo stesso tempo scioccante e viscerale. Infatti in questo film ho deciso di concentrami soprattutto sul come mostrarlo. Sento che molti lo troveranno eccessivo mentre altri lo accetteranno”, afferma il regista.

Effettivamente, le premesse per rendere Malignant un horror dallo sviluppo viscerale, rivisitato attraverso i compromessi della struttura classica ma totalmente aggiornato coi tempi, ci sono. L’azionalità tipica del regista è sfruttata adeguatamente tramite una regia rifinita e scelte di montaggio azzeccate, con tanto di sperimentazione dal punto di vista musicale, che unisce temi più classici a tracce rock, come Where is my mind?

Con Malignant Wan punta tutto su una regia piuttosto curata, con qualche guizzo ravvisabile, e che va ad abbracciare anche l’elemento sovrannaturale che lo ha reso proprio un celebre regista di genere. La pellicola tuttavia ambirebbe a sorprendere lo spettatore, tramite rivelazioni inaspettate e tuffi repentini nel sottogenere orrorifico, materico e scabroso delle narrazioni di suspense. La trama, unitamente a performance attoriali davvero deboli, non riescono a seguire l’elevazione della materia narrativa quanto dovrebbe bastare per rendere Malignant un prodotto riuscito e vincente nel panorama dell’horror contemporaneo.

Malignant

Malignant: tra intertestualità e narrazione piuttosto debole

Wan prende spunto dalle fonti più disparate, come Alexandre Bustillo e Julien Maury (A L’Interieur) e Dario Argento, sommandole senza soluzione di continuità al tema cardine della narrazione, ossia la maternità e la sorellanza che vanno a cozzare contro l’imprevedibilità e l’inevitabilità di un male in crescita, il quale non conosce confini né giurisdizione alcuna, bensì è guidato solo da istinti primordiali; incarnazione allegorica di una fiera dantesca, ostacolo inappuntabile di un viaggio infernale che fa perno sulla nocività dell’attaccamento fisico e si nutre di un antropomorfismo ancestrale sorprendente in punti chiave della narrazione.

Alcune sequenze prettamente azionistiche, in cui la carica malefica del villain di Malignant finisce per sconfinare nella caratterizzazione di un maligno fumettistico, quasi da cinecomic, rappresentano effettivamente al meglio le potenzialità del regista, che parte da omaggi di altissimo livello – La Metà Oscura di Romero, Il Vestito per uccidere di De Palma, passando per Murderock uccide a passo di danza e i film di Argento. L’intertestualità cede però in fretta il passo a una debolezza narrativa crescente, che vede nella rivelazione finale l’unico frammento ben riuscito di un soggetto povero.

L’estetica di Wan rimane pressochè immutata in Malignant, distreggiandosi tra eccessi e virtuosismi sovrabbondanti che, in questo specifico caso, poco hanno a che vedere con una struttura narrativa ansiogena, in cui predominano sottotesti ricchi di suspense. Indubbiamente Malignant riesce ad accaparrarsi più punti a favore rispetto alla maggioranza dei titoli mainstream, riuscendo ad assicurarsi il beneplacito dei fan del regista, anche grazie alla grande carica azionistica che contraddistingue diverse sequenze.

Malignant si appropria di stilemi narrativi che riprendono anche le cornici dell’horror fantastico, in particolare per quanto riguarda la costruzione di una villain reietto, prodotto di un contesto famigliare rigettato, ma in cui egli vuole disperatamente rientrare. Personaggi in bilico tra una realtà precaria e nebulosa e un inconscio raggirabile e mutevole fanno da padrone a un ritmo narrativo che non riesce a delineare un crescendo tensivo apprezzabile e, al posto di risultare sempre più sorprendente nella propria cupezza, finisce per configurarsi come una miscela di richiami horror, punteggiata da qualche schizzo di ironia piuttosto convenzionale.

Malignant, la spiegazione del finale: chi è Gabriel?

Malignant, la spiegazione del finale: chi è Gabriel?

Molto spesso i film di genere horror rielaborano eventi, leggende o teorie esistenti nella realtà per i propri racconti. Di particolare interesse di questo filone sono i lungometraggi incentrati su vicende paranormali, tra cui si annovera anche il film del 2021 Malignant (qui la recensione), diretto dal regista James Wan, imposto come uno dei più importanti autori e produttori di film horror. Suoi sono infatti titoli di successo come Saw, Insidious e L’evocazione – The Conjuring, grazie ai quali attua una reinvenzione dei canoni e dell’iconografia horror.

Questo suo Malignant, pur basato su un’idea originale, si può dunque collocare in quei film di questo genere che traggono ispirazione da vicende reali. Naturalmente queste, di cui si parlerà più avanti in questo articolo, sono servite unicamente come base per dar vita a questo racconto incentrato su protagonista vittima di terribili visioni, le quali si riveleranno essere provocate da aspetti di sé di cui non era a conoscenza. Prende così forma un horror molto apprezzato oltre che estremamente violento.

Per gli appassionati del genere, si tratta però di un titolo da non perdere, che gode anche delle lodi di Stephen King e Nicolas Cage, con quest’ultimo che lo ha definito una fonte d’ispirazione e il suo horror preferito del 2021. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Malignant. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Malignant storia vera

La trama e il cast di Malignant

Protagonista di Malignant è Madison, una donna che ha delle terribili visioni, nelle quali assiste inerme a dei violenti omicidi. Madison rimane ancora più sconvolta quando scopre che queste immagini non sono solo nella sua testa, ma sono eventi che accadono realmente nel momento in cui lei li vede. Scioccata da questa cosa, capisce che l’unico modo per fermare queste visioni è scoprire chi sia il sadico omicida. È così che Madison finisce per scoprire il nome di questa oscura figura: Gabriel. Un nome che lei conosce già, che appartiene a qualcuno del suo passato. Un qualcuno che ora è tornato in cerca di lei.

Ad interpretare la protagonista, Madison, vi è l’attrice Annabelle Wallis, nota per aver interpretato Grace Shelby nella serie televisiva Peaky Blinders. Accanto a lei recitano poi George Young nel ruolo di Kekoa Shaw, Jacqueline McKenzie in quelli della dottoressa Florence Weaver e Maddie Hasson come Sydney Lake. L’attrice McKenna Grace interpreta Madison da giovane, mentre la contorsionista Marina Mazepa interpreta la forma fisica di Gabriel, del quale la voce è però di Ray Chase. Completano il cast Michole Briana White nel ruolo di Regina Moss e Jake Abel in quello di Derek Mitchell.

Chi è Gabriel? La spiegazione del finale del film

Ma chi è dunque questo Gabriel che perseguita Madison e chi le sta intorno? Dei primi indizi sulla sua identità iniziano ad emergere quando Sydney scopre che sua sorella Madison è in realtà stata adottata all’età di 8 anni. Parlandone con la propria madre, Sydney apprende inoltre che la sorella aveva un amico di nome Gabriel, dal quale sembrava ossessionata. Parte dunque da qui la ricerca di Sydney su chi fosse davvero questo amico, scoprendo qualcosa di terribile.

Gabriel, infatti, non era un semplice amico, bensì il gemello parassita di Madison (il cui vero nome è in realtà Emily May), un corpo non completamente formato che usciva dalla sua schiena e con la ragazza cui condivideva parte del cervello. Data questa loro connessione, Gabriel era in grado di proiettare delle immagini che facevano pensare a Madison di star vivendo la propria vita mentre era invece lui a controllare il suo corpo. Per rimediare a ciò, la dottoressa Weaver ha dunque operato Emily asportando il corpo estraneo, eccetto che per il cervello.

Malignant Annabelle Wallis
Annabelle Wallis in Malignant. Foto di Courtesy of Warner Bros. Picture/Courtesy of Warner Bros. Pictur – © 2021 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Un pezzo non eliminabile di questo è infatti rimasto in contatto con quello di Madison. Il trauma cranico subito dalla violenza del marito ad inizio film, ha dunque risvegliato Gabriel nel cervello di Madison. Diventa a questo punto chiaro che Gabriel compie i suoi terrificanti omicidi prendendo il controllo del corpo della sorella, la quale pensa che ciò che vede si tratti solo di allucinazioni. Nel finale, tuttavia, Madison riesce a trovare il modo per controllare Gabriel e lo isola all’interno della propria mente in un modo che lascia supporre che il gemello malvagio non possa più manifestarsi.

Tuttavia, il modo in cui ciò avviene non è spiegato e per via anche di alcuni elementi nella messa in scena, si è ipotizzato che in realtà il finale possa essere tutt’altro che lieto. Una lettura più cupa di esso vede Gabriel far credere a Madison di aver trovato il modo di controllarlo, mostrandole uno stato delle cose in cui lei ha vinto e ha salvato sua sorella. Ma si tratterebbe appunto solamente di un’allucinazione, mentre nella realtà Gabriel avrebbe il pieno controllo del corpo di Madison e potrebbe continuare indisturbato con i propri omicidi.

Il trailer di Malignant e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Malignant grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Infinity+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 3 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Malignant Man: il fumetto di James Wan al cinema

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È The Hollywood Reporter a rivelare che Brad Peyton, regista di San Andreas, disaster movie con Dwayne Johnson e Alexandra Daddario, è stato scelto dalla 20th Century Fox per dirigere l’adattamento cinematografico di Malignant Man, il fumetto sci-fi/action della Boom! Studios.

Il co-creatore del fumetto è James Wan, ci si aspettava quindi che fosse proprio il regista di Furious 7 a dirigerne l’adattamento, ma il suo coinvolgimento con la Warner Bros e Aquaman gli impediranno di lavorare al film. Sarà comunque trai produttori del film con la sua Atomic Monster, al fianco di Ross Richie e Stephen Christy della Boom!, mentre Zak Olkewicz  ha già ultimato la sceneggiatura.

Ricordiamo che James Wan arriverà presto al cinema con The Conjuring 2, già campione di incassi Oltreoceano.

Fonte: CBM

Malignant Man: Fox acquista i diritti del fumetto di James Wan

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Malignant ManIl noto sito Deadline riporta la notizia che la 20th Century Fox ha acquistato i diritti cinematografici di Malignant Man. la serie di fumetti creata dal creatore di Saw James Wan e da Michael Alan Nelson con le illustrazioni di Piotr Kowalski. Secondo quanto riferisce il sito il regista potrebbe dirigere anche il film, dando il via ad un nuovo franchise, visto che per ora sono stati pubblicati quattro volumi.

La storia racconta di Alan Gates, un malato di cancro con una diagnosi terminale rassegnato al proprio destino fino a quando scopre che il suo tumore in realtà è un parassita misterioso, che gli conferisce una seconda vita e incredibili poteri ultraterreni. Alan sfrutterà questi poteri per combattere contro un esercito del male nascosto nella società che lo circonda.

Fonte. CS