Ne resteranno solo cinque. Si
avvicina a grandi passi il 14 gennaio, giorno in cui saranno
annunciate le nomination dell’88esima edizione degli
Academy
Awards. Sedici sono i film d’animazione eleggibili per
il premio, e tutti piuttosto validi, ma solo cinque di loro
giungeranno in finale. Anche se la vittoria quest’anno sembra
abbastanza scontata, dato l’incredibile successo di un certo titolo
Pixar, seguire la stagione dei premi è anche un’ottima occasione
per recuperare film meno popolari, soprattutto tra i candidati
stranieri o indie, tra cui si nascondono veri e propri gioiellini
che spesso hanno una release limitata e rischiano di passare
inosservati.
E di piccoli capolavori da
(ri)scoprire, tra i sedici candidati, ce ne sono sicuramente tanti.
Per aiutarvi a scegliere, ho cercato di stilare un breve profilo
per ognuno di loro concentrandomi sull’accoglienza che hanno
riservato a queste pellicole il pubblico e i critici e sui fattori
che potrebbero giocare a loro favore nella serata del 14
gennaio.
Anomalisa: Forse la grande rivelazione di quest’anno,
Anomalisa è scritto e diretto da
Charlie Kaufman. Il film è nato attraverso una
campagna Kickstarter, è rivolto a un pubblico adulto ed è
realizzato in stop motion, con pupazzi creati tramite stampante 3D.
Nonostante il film debba ancora uscire in America, i giudizi della
critica sono già al 100% positivi su Rotten Tomatoes. La pellicola
ha inoltre vinto numerosi premi, tra cui anche il Gran Premio della
Giuria alla 72esima Mostra del cinema di Venezia.
Boy And The World:
La tranquilla esistenza del piccolo Cuca viene sconvolta dalla
partenza di suo padre per la città, evento che lo spingerà a
partire per un’avventura. Boy and the
World viene dal Brasile ed è stato prodotto nel 2013,
ma solo quest’anno sarà distribuito in America e potrà dunque
concorrere nella stagione dei premi. Acclamato da vari festival
(tra cui il festival dell’animazione di Ottawa e quello di Annecy),
il film ha conquistato il pubblico specialmente per i suoi colori e
il suo stile semplice ma emozionante.
Home: L’unica
uscita DreamWorks del 2015 aveva una grossa responsabilità alle
spalle: salvare lo studio in un momento di difficoltà economica.
Fortunatamente tutto è andato per il verso giusto e con più di 170
milioni incassati, Home è stato un
discreto successo. Forse il film non sarà rimasto nei cuori degli
spettatori, ma si è rivelato una piacevole visione senza troppe
pretese. Quanto alla critica, il parere è generalmente negativo: su
Rotten Tomatoes non raggiunge neanche il 50% di recensioni
positive.
Hotel
Transylvania 2: Dopo l’inaspettato successo del primo
capitolo,
Hotel Transylvania 2 ha stupito di nuovo la Sony
Pictures con il risultato ottenuto al box office. Questa è la prova
di come il film sia stato in grado, negli anni, di costruirsi un
fandom molto appassionato e fedele. La critica non è stata
altrettanto entusiasta del sequel. Non sono stati apprezzati il
tipo di comicità e la scarsa originalità della trama, che aggiunge
poco e nulla a quella del primo film.
Il viaggio di Arlo: L’ultima fatica Pixar sembra aver
diviso in modo netto sia il pubblico che la critica. C’è chi lo
considera un film emozionante, intimo e coinvolgente e chi invece è
rimasto insoddisfatto dall’intreccio molto lineare e privo di
originalità. Il box office purtroppo non contribuirà alla causa di
Arlo: il film si è rivelato il primo vero flop della Pixar. Se
l’Academy deciderà di premiare questo studio, è molto probabile che
scelga l’altro lungometraggio del 2015,
Inside Out.
Inside Out: Con il favore più totale sia del pubblico
che della critica e un ottimo riscontro al box office, il cartoon
Pixar diretto da Pete Docter è già il favorito in questa stagione
dei premi. Il mix di originalità, creatività e storytelling condito
con l’abilità di emozionare e commuovere in perfetto stile Pixar ha
proiettato la pellicola nell’Olimpo dei lungometraggi della casa di
Emeryville. Sicuramente l’Academy non resterà impassibile davanti a
un tale successo…
Minions:
Minions è il più grande successo animato
del 2015 insieme a Inside Out. La sua
campagna promozionale è stata capillare, e l’Academy sembra avere
una certa simpatia per il franchise di Cattivissimo Me: l’anno
scorso, il secondo capitolo della saga ottenne una nomination a
fronte del suo incredibile successo. Il gradimento generale sembra
invece non corrispondere ai grandi incassi: solo il 50% degli
spettatori di Rotten Tomatoes hanno apprezzato e recensito
positivamente Minions.
Moomins On The
Riviera: Questa pellicola indipendente è una
collaborazione tra Francia e Finlandia tratta dalla comic strip di
Tove e Lars Jansson. Il fumetto (a cui il film d’animazione si
dimostra molto fedele) è incentrato sui Moomin, una famiglia di
buffi esserini vagamente somiglianti a piccoli ippopotami. Nel
tempo questi popolari personaggi sono stati protagonisti anche di
una serie di libri, di speciali tv e di film. Questo, in
particolare, è un tributo ai 100 anni dalla nascita del creatore
Tove Jansson.
Quando c’era
Marnie: L’emozionante storia di Anna e Marnie ha un
fattore decisivo dalla sua parte: potrebbe essere l’ultimo film
dello Studio Ghibli. La casa di produzione ha infatti
deciso di prendersi una pausa a causa di problemi economici e della
mancanza di un nuovo leader, dopo l’addio del Maestro Hayao Miyazaki. Quando c’era Marnie è diretto
da Hiromasa Yonebayashi, già apprezzato per il suo Arrietty. Con un
bel 90% su Rotten Tomatoes, il film ha tutte le carte in regola per
ottenere la nomination.Regular Show: Una
produzione dei Cartoon Network Studios tratta dall’omonima serie tv
di fantascienza. Il film ha debuttato direttamente in televisione e
poi in DVD, ma è stato proiettato anche al cinema per un periodo di
tempo limitato così da poter essere candidato per la stagione dei
premi. Come per il film di Spongebob, sarà tuttavia difficile per
questa pellicola rientrare nella cinquina dei nominati, nonostante
sia generalmente piaciuto.
Shaun the Sheep:
Quasi tutti i film della Aardman hanno ottenuto la nomination
all’Oscar come Miglior film animato, persino in casi di scarso
apprezzamento al box office, come accadde per Pirati!. Potrebbe
essere questo il caso di Shaun – Vita da
Pecora. A causa probabilmente della scarsa
distribuzione il film non è stato un successo in termini di incassi
negli Stati Uniti; tuttavia su Rotten Tomatoes è saldo al 99% di
recensioni positive, tra le più alte di tutti i titoli in gara.
The Boy and the
Beast: Diretto da Mamoru Hosoda, The Boy and the Beast
vede protagonista Kyuta, un ragazzino che dopo essersi smarrito si
ritrova inspiegabilmente in una dimensione parallela dove sarà
allevato da un uomo-orso, Kumatetsu. Nonostante le critiche
positive, che lo hanno definito “la versione giapponese del Libro
della Giungla”, sarà difficile per questa pellicola nipponica
finire in nomination, specialmente data la presenza dello Studio
Ghibli con Quando c’era Marnie.
The Laws Of The
Universe–Part 0: Il terzo anime nella lista dei candidati
è un’opera di fantascienza incentrata su cinque ragazzi che
scoprono che tra i loro compagni di scuola si nascondono degli
alieni. Tra le tre proposte giapponesi è sicuramente quello con
meno probabilità di ottenere la nomination.The Peanuts
Movie: L’ambizioso progetto che voleva riportare sotto le
luci della ribalta i personaggi di Charles Schulz si può dire tutto
sommato riuscito. Il giudizio positivo non è stato tuttavia
unanime: tra le critiche troviamo la poca fedeltà al vero spirito
dei Peanuts e i toni forse troppo “kid-friendly”. Apprezzatissimo
invece il design in CGI che è riuscito a ricreare perfettamente sul
grande schermo il tratto che caratterizza i disegni originali.
The Prophet:
Ispirato all’omonima raccolta di poesie di Kahlil Gibran, The
Prophet è un vero e proprio calderone di talenti. Diversi registi e
animatori si sono occupati dei vari segmenti che lo compongono, con
Roger Allers a fare da supervisore al tutto. Tra gli artisti
coinvolti ci sono i fratelli Brizzi, Tomm Moore, Bill Plympton e
molti altri ancora. Le recensioni hanno promosso l’animazione e
l’arte del film, mentre la trama ha ricevuto reazioni più tiepide,
forse legate alla disomogeneità dei diversi segmenti.
The Spongebob
Movie: Il film sulla simpatica spugna di mare ha saputo
mescolare in modo intelligente animazione tradizionale, CGI e live
action ottenendo ottimi risultati: l’incasso è stato migliore del
precedente film (risalente al 2004) e le recensioni sono state
generalmente positive (si attesta al 79% su Rotten Tomatoes).
Tuttavia, in mezzo a tante uscite provenienti da studi più
importanti, non sarà facile per questo prodotto derivato da una
serie tv spuntarla sugli altri candidati.
Per quanto mi riguarda, ritengo
abbastanza scontata la vittoria di
Inside Out, mentre tra gli altri
titoli che mi piacerebbe recuperare ci sono sicuramente Anomalisa
(mi incuriosisce il fatto che il regista abbia scelto di
finanziarlo tramite Kickstarter proprio per non subire le ingerenze
del consiglio di amministrazione di uno studio) e Quando c’era
Marnie (che, purtroppo, ho perso quando era al cinema).
E voi? Quali sono i titoli che vi
interessano di più?