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G.I. Joe 3: trovato il regista del film?

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G.I. Joe 3: trovato il regista del film?

 

Deadline riporta la notizia che la Paramount Pictures avrebbe offerto la regia del prossimo G.I. Joe 3 a D.J. Caruso (Eagle Eye, Disturbia). Al momento Caruso sarebbe in trattative iniziali per prendere le redini del progetto dopo l’abbandono di Jon M. Chu (che ha lasciato per dedicarsi a Jem e le Holograms). 

L’ultima volta che si era sentito parlare del film è stato da parte del produttore Lorenzo di Bonaventura ed erano in atto le prime negoziazioni. I dettagli della trama del terzo episodio sono ancora vaghi, ma ci si aspetta che ruoterà intorno al personaggio di Dwayne Johnson, Roadblock. Ci si aspetta che Adrianne Palicki  e la maggior parte del cast di G.I. Joe – La Vendetta facciano ritorno nel nuovo film.

Per quanto riguarda il nuovo sceneggiatore Jonathan Lemkin, egli ha già lavorato con di Bonaventura per Shooter del 2007 con Mark Wahlberg, oltre ad aver già firmato sceneggiature come quella de L’avvocato del diavolo e quella di Arma Letale 4. Adesso che c’è uno sceneggiatore, è plausibile che la fase produttiva di G.I. Joe 3 abbia luogo tra la fine del primo trimestre e l’inizio del secondo trimestre del 2015.

Ci si aspetta che G.I. Joe 3 faccia il suo debutto in una data ancora non precisata dell’anno 2016.

Fonte

G.I. Joe 3: D.J. Caruso fantastica di un crossover con Transformers

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Durante una recente intervista rilasciata a Collider incentrata sul lancio pubblicitario dell’atteso xXx Il ritorno di Xander Cage, il regista D.J. Caruso ha avuto modo di esprime le sue personali idee circa la possibile realizzazione di un G.I. Joe 3, progetto per il quale egli è stato preso in seria considerazione malgrado al momento siano subentrati tutta una serie di intoppi e di rallentamenti che ritardano il concretizzarsi delle riprese. Il regista  ha affermato addirittura che un ipotetico crossover con la mitologia dei Transformers potrebbe dar vita a qualcosa di davvero interessante, essendo entrato più volte in fase di ideazione.

G.I. Joe 3: trovato il regista del film?

Pur ammettendo che la saga cinematografica di G.I. Joe non gode certamente al momento di ottima salute – soprattutto dopo gli esiti sottotono dei due capitoli finora prodotti, G.I Joe La nascita dei cobraG.I Joe La vendetta -, D.J. Caruso ha affermato che ci sarebbero tutte le carte in regola per un G.I Joe 3 davvero innovativo, anche se al momento forse non tutte le carte giocano a favore. Il regista ha infatti dichiarato che “beh, sì, l’idea c’è sicuramente, ma la Paramount non è ancora pronta ad imbarcarsi nel progetto. Tuttavia penso che se G.I. Joe incontrasse in qualche modo Transformers allora ne verrebbe fuori qualcosa di grosso. Questo è esattamente quello che dovrebbero accadere secondo me, ma capisco che i tempi non siano a ancora maturi, perché in realtà la sceneggiatura che si stava pensando di sviluppare e che avrebbe dovuto prevedere una sorta di collisione fra i due mondi è risultata poco credibile in questa forma iniziale. Infatti quando l’ho letta ho capito subito che non eravamo ancora pronti … penso tuttavia che alla fine questi due mondi avranno modo di incontrasi e ciò probabilmente accadrà quando Michael Bay deciderà di conseguenza“.

Parlare di un possibile crossover fra due saghe così particolari come quelle di G.I Joe Transformers appare al momento qualcosa che supera persino l’immaginario fantascientifico più spinto, tuttavia è indubbio che se il progetto dovesse andare a buon fine in maniera coerente, entrambi i franchise ne trarrebbero reciproco vantaggio. Con l’uscita del prossimo Transformers The Last Knight diretto da Michael Bay, è probabile che D.J. Caruso arrivi prima o poi a uno scambio di opinioni in grado dare corpo alla sua folle idea.

Ultimamente non ci sono state molte novità da parte della Paramount a proposito di G.I. Joe 3ma ora che lo studio ha portato lo sceneggiatore Jonathan Lemkin a bordodel progetto per scrivere la sceneggiatura del film, le cose dovrebbero iniziare a muoversi diversamente.

L’ultima volta che si era sentito parlare del film è stato da parte del produttore Lorenzo di Bonaventura ed erano in atto le prime negoziazioni. I dettagli della trama del terzo episodio sono ancora vaghima ci si aspetta che ruoterà intorno al personaggio diDwayne Johnson, Roadblock. Ci si aspetta che Adrianne Palicki  e la maggior parte del cast di G.I. Joe – La Vendetta facciano ritorno nel nuovo film.

Per quanto riguarda il nuovo sceneggiatore Jonathan Lemkin, egli ha già lavorato con di Bonaventura per Shooter del 2007 con Mark Wahlberg, oltre ad aver già firmato sceneggiature come quella de L’avvocato del diavolo e quella di Arma Letale 4.Adesso che c’è uno sceneggiatore, è plausibile che la fase produttiva di G.I. Joe 3 abbia luogo tra la fine del primo trimestre e l’inizio del secondo trimestre del 2015.

Ci si aspetta che G.I. Joe 3 faccia il suo debutto in una data ancora non precisata.

Fote: Collider

G.I. Joe 3 ruoterà intorno al personaggio di Dwayne Johnson

G.I. Joe 3 ruoterà intorno al personaggio di Dwayne Johnson

g.i.joe retaliationUltimamente non ci sono state molte novità da parte della Paramount a proposito di G.I. Joe 3, ma ora che lo studio ha portato lo sceneggiatore Jonathan Lemkin a bordo del progetto per scrivere la sceneggiatura del film, le cose dovrebbero iniziare a muoversi diversamente.

L’ultima volta che si era sentito parlare del film è stato da parte del produttore Lorenzo di Bonaventura ed erano in atto le prime negoziazioni. I dettagli della trama del terzo episodio sono ancora vaghi, ma ci si aspetta che ruoterà intorno al personaggio di Dwayne Johnson, Roadblock. Ci si aspetta che Adrianne Palicki  e la maggior parte del cast di G.I. Joe – La Vendetta facciano ritorno nel nuovo film.

Per quanto riguarda il nuovo sceneggiatore Jonathan Lemkin, egli ha già lavorato con di Bonaventura per Shooter del 2007 con Mark Wahlberg, oltre ad aver già firmato sceneggiature come quella de L’avvocato del diavolo e quella di Arma Letale 4. Adesso che c’è uno sceneggiatore, è plausibile che la fase produttiva di G.I. Joe 3 abbia luogo tra la fine del primo trimestre e l’inizio del secondo trimestre del 2015.

Ci si aspetta che G.I. Joe 3 faccia il suo debutto in una data ancora non precisata dell’anno 2016.

Fonte: Collider

G.I. Joe – La vendetta: uscita rinviata per il 3D!

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G.I. Joe – La vendetta: uscita rinviata per il 3D!

La Paramount Pictures ha deciso di rinviare l’uscita di G.I. Joe – La Vendetta di ben nove mesi; atteso per il 29 giugno (20 luglio in Italia), il sequel de La nascita dei Cobra approderà nelle sale USA il 29 marzo 2013! Questo sostanzioso spostamento consentirà la conversione in 3D del film diretto da Jon Chu. Sicuramente le tre dimensioni garantiranno incassi miglori, ma è altrettanto certo che questo radicale cambiamento a un mese dall’uscita sarà un brutto colpo per i fan. Ecco come ha motivato la decisione Brian Goldner, presidente e CEO della Hasbro:

E’ evidente a tutti come il 3D sia una scelta di successo e, assieme alla Paramount, abbiamo deciso di regalare ai fan un’esperienza d’intrattenimento ancora più immersiva.

G.I. Joe – La vendetta vedrà il Comandante Cobra Zartan, in veste di Presidente degli USA, accusare i G.I. Joe di altro tradimento. I virtuosi soldatini Hasbro dovranno lottare per la loro stessa sopravvivenza battendosi contro cattivon come l’assassino esperto di travestimenti Storm Shadow e il mercenario Firefly. Il cast comprende Dwayne Johnson, Channing Tatum, Adrianne Palicki, Bruce Willis, Ray Stevenson, Byung-hun Lee, Jonathan Pryce e Elodie Young.
Approderà nelle sale USA il 29 marzo 2013.

Fonte: Worstpreviews

G.I. Joe – La vendetta: trama e cast del film con Channing Tatum

G.I. Joe – La vendetta: trama e cast del film con Channing Tatum

Nel 2009 uscì al cinema il film G.I. Joe – La nascita dei Cobra, ispirato alla celebre e omonima serie di giocattoli Hasbro. Il buon successo del film, nonché il suo finale particolarmente aperto, consentirono lo sviluppo di un sequel diretto, arrivato poi in sala nel 2013. G.I. Joe – La vendetta (qui la recensione) è così la seconda trasposizione live-action dedicate alle action figures. Al posto di Stephen Sommers subentra in cabina di regia Jon Chu, resosi celebre grazie alla saga di Step Up. Novità si ritrovano anche nel cast, con alcuni celebri attori subentrati in nuovi ruoli accanto a quelli già visti nel precedente film.

Il gruppo di agenti speciali noti come G.I. Joe torna così sul grande schermo pronti a compiere nuove spericolate missioni in tutto il globo. Il lor compito sarà anche stavolta quello di sgominare la terribile banda terroristica nota come Cobra. Molta azione e combattimenti, dunque, in un film a lungo atteso dai fan della serie. Avvalsosi anche della tecnologia 3D, il film arrivò così in sala, dove si afferma a sua volta come un buon successo. A fronte di un budget di circa 130 milioni di dollari, il film è riuscito a raccoglierne oltre 371 in tutto il mondo. Ciò confermò il grande interesse nei confronti del titolo, e così la Paramount annunciò la realizzazione di un terzo capitolo.

Questo venne tuttavia ritardato e infine cancellato nel 2017, con lo studios di produzione che affermò di preferire dar vita ad un reboot del franchise. In attesa dunque i celebri soldati noti come G.I. Joe tornino sul grande schermo, è possibile recuperare tale secondo capitolo grazie al suo passaggio televisivo. In alternativa, proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire dove si può trovare il film in streaming. Questa, come anche altre diverse curiosità sono infatti riportate di seguito.

G.I. Joe – La vendetta: la trama del film

Con gli eventi del primo film, l’organizzazione criminale Cobra sembra essere stata distrutta una volta per tutte. L’ordine mondiale è nuovamente salvo, e i G.I. Joe possono continuare a svolgere le loro missioni militari ovunque ce ne sia bisogno. Il valoroso Duke è ora stato nominato a capo di una nuova unità, composta anche da Roadblock, Lady Jaye e Flint. Svolgendo delle ultime indagini sui Cobra, questi arrivano a scoprire la scomparsa di uno di loro. Si tratta di Zartan, che come visto nel finale del precedente film si è nascosto assumendo le sembianze del presidente degli Stati Uniti. Con tale camuffamento, egli possiede ora un potere enorme, ed aspira a incastrare i G.I. Joe per un assassinio che in realtà non hanno commesso.

Il gruppo viene così accusato di aver eliminato il presidente del Pakistan, e per poter provare di non esserne coinvolto devono recarsi sul luogo per svolgere delle indagini. Attaccati e ricercati, questi si ritrovano però a dover sfuggire a chiunque, vivendo una situazione particolarmente disperata. Ad avere la soluzione che forse potrà cambiare le loro sorti è il nuovo arrivato Roadblock, il quale suggerisce di rintracciare il generale Joseph Colton. Questi è l’ideatore dell’unità dei Joe, ed è l’unico che può aiutarli ad uscire da quella situazione. Rintracciarlo e raggiungerlo non sarà però affatto semplice, e il gruppo dovrà imparare a non fidarsi di nessuno, neanche di quelli che si professano alleati.

G.I. Joe - La vendetta cast

G.I. Joe – La vendetta: il cast del film

Nel dar vita al sequel del primo film, sono diversi gli attori che hanno scelto di non riprendere i propri ruoli. Tra questi vi sono Sienna Miller, Joseph Gordon-Levitt e Dennis Quaid. Gran parte del cast viene così ad essere modificato, con soltanto pochi attori riconfermati per i rispettivi personaggi. Tra questi vi è il protagonista Channing Tatum, che riveste nuovamente i panni di Duke. Per il personaggio egli ha dovuto sottoporsi nuovamente ad un duro allenamento, acquisendo una notevole massa muscolare. L’attore dovette inoltre partecipare ad una serie di riprese aggiuntive, volte ad ampliare il suo ruolo all’interno del film. L’attore Byung-hun Lee è a sua volta tornato nei panni di Storm Shadow, mentre Ray Park in quelli di Snake Eyes.

Il primo dei grandi e nuovi nomi del cast è invece quello di Dwayne Johnson. A lui è affidato il ruolo di Roadblock, rivelatosi poi uno dei più importanti personaggi del film. Anche in questo caso l’attore sfoggia una forma fisica eccezionale, che gli ha consentito di interpretare personalmente anche molte delle più pericolose acrobazie. L’attrice Adrianne Palicki, nota per le serie Friday Night Lights e Agents of S.H.I.E.L.D., interpreta qui Lady Jaye, personaggio dal carattere duro che si rivela essere una spietata assassina. D. J. Cotrona, recentemente visto in Shazam!, è invece il soldato Flint. Del film fa poi parte uno dei maggiori attori del cinema d’azione, Bruce Willis. Celebre per la saga di Die Hard, egli interpreta qui il generale Joseph Colton, ideatore dei G.I. Joe.

G.I. Joe – La vendetta: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. G.I. JoeLa vendetta è infatti presente su Chili Cinema, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per giovedì 23 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

G.I. Joe – La Vendetta: recensione del film con Bruce Willis

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G.I. Joe – La Vendetta: recensione del film con Bruce Willis

Nel 2009 avevamo lasciato gli agenti speciali GI Joe alle prese con la nascita di un nuovo potente nemico, i Cobra. Dopo quattro anni ecco G.I. Joe – La Vendetta dove ritornano i nostri protagonisti sul grande schermo diretti questa volta da Jon Chu invece che da Stephen Sommers che però rimane alla produzione. Ancora una volta i giocattoli d’infanzia prendono vita e quelli che negli anni ’80 erano solo action figure e cartoni animati, diventano adesso eroi in carne ed ossa pronti a salvare il mondo; merito ancora una volta della Hasbro.

La trama di G.I. Joe – La Vendetta

Dopo l’apparente distruzione dell’organizzazione terroristica nota come I Cobra, i soldati scelti GI Joe si renderanno presto conto che in realtà la cellula malavitosa non è stata sconfitta e che questa volta il bersaglio dei cattivi sono proprio loro, i soldati speciali che si troveranno a combattere per la loro stessa sopravvivenza e per quella del mondo intero. Dopo un massiccio attacco a sorpresa i Cobra sembrano aver conquistato il controllo del Mondo intero, ma un gruppo di GI Joe, sparuto e in fuga, proverà a escogitare un piano per riportare la giustizia sulla Terra.

Ritroviamo in questo G.I. Joe – La Vendetta i protagonisti del primo episodio Channing Tatum, Arnold Vosloo, Ray Park, Jonathan Pryce e Byung-hun Lee, che riprendono i loro ruoli, mentre il cast si arricchisce di due nomi prestigiosi nell’universo accelerato dei film d’azione: Dwayne Johnson e l’inossidabile Bruce Willis, vera e propria icona action.

G.I. Joe 2: La vendetta recensione filmGI Joe: la vendetta è un classico del genere, con effetti speciali molto ben realizzati e una regia al servizio della storia che parte alla grande, con ritmi elevati e si dilata un po’ verso la parte centrale, per poi recuperare quota nel finale coronando il tutto con uno sperticato elogio patriottico. Divertente, eccessivo e adrenalinico, G.I. Joe – La Vendetta sembra rispondere  a tutte le mancanze del primo episodio, dal taglio troppo bambinesco, rilanciando con una storia catastrofica e inverosimile che tanto piace agli amanti del cinema action-fantasy.

Interessante invece la scelta degli sceneggiatori di porre all’inizio del film un colpo di scena molto interessante, e allo stesso tempo destabilizzante per chi si aspetta un sequel maggiormente legato alle economie narrative del primo episodio. G.I. Joe – La Vendetta è un film godibile e sincero, che non pretende nulla in cambio se non un po’ di emozione e qualche bella risata di fronte alle espressioni, ormai mitologiche, di Bruce Willis. Guasta un po’ nel finale l’eccessivo patriottismo che, volendo, poteva essere mitigato senza intaccare la natura ludica del film.

G.I. Joe – La Vendetta: il poster del film

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G.I. Joe – La Vendetta: il poster del film

Ecco il poster di G.I. Joe – La Vendetta, sequel de La Nascita dei Cobra e attesa pellicola action che vede protagonista ancora una volta Channign Tatum affiancato questa volta da due pezzi grossi: Dwayne Johnson e Bruce Willis.

Il film è diretto da Jon M. Chu e uscirà in Italia il prossimo 29 marzo.

Ecco il poster:

 

G.I. Joe – La Vendetta, il terzo trailer italiano

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G.I. Joe – La Vendetta, il terzo trailer italiano

Ecco il terzo trailer ufficiale italiano del film G.I. Joe – La Vendetta sequel di G.I. Joe: La Nascita dei Cobra e basato sull’omonima seie di giocattoli per bambini che andavano per la maggiore negli anni ’80.

Nel film il team dei G.I. Joe non dovranno solo scontrarsi con il loro acerrimo nemico Cobra, ma dovranno anche affrontare le minacce del governo stesso che mette a repentaglio la loro esistenza.

Ecco il trailer:

Questo secondo capitolo vede ancora una volta protagonista , che verrà affiancato da  e da nelle sue militaresche imprese.Completano il cast , , , , , e

G.I. Joe – La Vendetta in Blu-ray dal 21 Agosto 2013

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G.I. Joe – La Vendetta in Blu-ray dal 21 Agosto 2013

Universal Pictures Italia è lieta di annunciare l’uscita il 21 agosto di G.I. Joe – La Vendetta, secondo episodio della saga tratta dal celeberrimo franchise della Hasbro, in DVD, Blu-Ray™ e Combo Blu-ray™ 3D + Blu-ray™ 2D. Inoltre, sempre dal 21 agosto, il film sarà disponibile in un esclusivo cofanetto 2 dischi DVD o Blu-ray che include anche G. I. Joe – La Nascita dei Cobra.

G.I. Joe – La Vendetta è diretto da Jon M. Chu (G.I. Joe – La Nascita dei Cobra, G. I. Joe – La vendetta) e vede riuniti tre attori leggendari del genere action: Bruce Willis (I mercenari – The Expendables,  I mercenari 2 – The Expendables), Channing Tatum (Knockout, G.I. Joe – La Nascita dei Cobra) Dwayne “The Rock” Johnson (Fast & Furious 5, Fast & Furious 6, Pain & Gain – Muscoli e denaro) in un film grandioso e colmo di scene dall’altissimo tasso di spettacolarità.

SINOSSI

I membri del gruppo speciale G.I. Joe, dopo l’apparente distruzione dell’organizzazione terroristica Cobra, sono sulle tracce degli unici due superstiti: Zartan e Storm Shadow. Intanto, alla Casa Bianca, Zartan prende il posto del Presidente degli Stati Uniti, accusa i G.I. Joe di alto tradimento e li attira in una trappola, riuscendo a decimare il gruppo. Tra nuove alleanze, vecchi nemici e l’aiuto del “Joe” originale ormai in pensione, riusciranno a dimostrare la loro innocenza e a salvare il mondo dalla guerra nucleare?

INFORMAZIONI TECNICHE

Contenuti audio del Blu-ray™ 2D e 3D: Inglese DOLBY TRUE HD 7.1; Inglese; Italiano, Spagnolo, Tedesco, Francese DOLBY DIGITAL 5.1. Sottotitoli in Inglese n/u, Spagnolo, Italiano, Tedesco, Svedese, Finlandese, Norvegese, Danese, Olandese, Francese.

Contenuti audio del DVD: Inglese, Italiano DOLBY DIGITAL 5.1 con sottotitoli in Inglese e Italiano.

CONTENUTI SPECIALI DEL Blu-ray™:

  • Commento al Film del Regista Jon M. Chu e del Produttore Lorenzo di Bonaventura;
  • G.I.Joe: Declassificati;
  • Briefing delle Missioni;
  • Scene Eliminate

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: tutte le curiosità sul film

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: tutte le curiosità sul film

Sull’onda del successo di Transformers, la Hasbro ha fatto sì che un’altra sua celebre linea di giocattoli divenisse protagonista di un film per il cinema. Arriva così in sala, nel 2009, il film G.I. Joe – La nascita dei Cobra (qui la recensione) ha portato sul grande schermo la squadra speciale ispirata all’omonima serie di action figures, il cui obiettivo, come nel più classico dei casi per questo genere opere, è quello di salvare il mondo da un pericoloso gruppo terroristico. A dirigere il film vi è Stephen Sommers, regista divenuto famoso per La mummia e il suo sequel La mummia – Il ritorno.

Da tempo si pensava a come portare sul grande schermo questi personaggi, celebri in particolare per il loro essere dotati di sofisticati mezzi bellici, tecnologicamente avanzati. Dopo una prima sceneggiatura trafugata in rete e mal recepita dai fan, i produttori della Di Bonaventura Pictures (stessa casa di produzione di Transformers) si sono impegnati per riscrivere il progetto affinché fosse più fedele a ciò che si sa degli omonimi personaggi Hasbro. Tali operazioni non hanno però impedito al film di affermarsi solo come un modesto successo, con un incasso globale di 302 milioni a fronte di un budget di 175.

Nonostante ciò, si è poi deciso di realizzare anche un sequel, che ha portato avanti quanto da questo primo film lasciato in sospeso. Ad ogni modo, per gli amanti del genere si tratta di un buon titolo d’azione, ricco di colpi di scena e personaggi iconici. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di G.I. Joe – La nascita dei Cobra

Quando il proprietario della MARS James McCullen, discendente dell’omonimo commerciante d’armi che nel XVII secolo sconvolse gli equilibri d’Europa, vende la sua nuova letale arma alla Nato, i G.I. Joe vengono incaricati dal governo di trasportarla al sicuro. Mentre la squadra, composta da Duke, Ripcord, Scarlett, Snake Eyes e Heavy Duty si recano alla base segreta in Egitto per incontrare il loro capo, il Generale Hawk, McCullen sembra però cambiare idea sulla sua donazione, intenzionato ora ad usare la pericolosa arma per tenere sotto controllo i governi di tutto il mondo. Per rientrarne in possesso, ingaggia la Baronessa e Storm Shadow, due pericolosi mercenari. Per i G.I. Joe ha dunque inizio una delicata missione che ha come obiettivo la salvezza del mondo intero.

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G.I. Joe – La nascita dei Cobra: il cast di attori del film

Ad interpretare il principale protagonista del film, l’agente Duke, vi è l’attore Channing Tatum. Egli, però, non era intenzionato a recitare nel film, il quale a suo dire glorifica la guerra, ma fu costretto a prendervi parte per via di obblighi contrattuali. Tatum cercò allora di avere per sé il ruolo di Snake Eyes, suo personaggio preferito, ma gli fu invece assegnato Duke. Il ninja Snake Eyes è dunque stato interpretato da Ray Park, attore noto per aver interpretato il Sith Darth Maul in Star Wars – La minaccia fantasma. Interpretare tale ruolo fu per lui una sfida non da poco, poiché il costume presentava un certo peso e lo rallentava anche nel più semplice dei movimenti. L’attore Dennis Quaid, invece, ricopre il ruolo del generale Hawk.

L’attrice Rachel Nichols era invece la prima scelta per interpretare Scarlett e accettò tale ruolo attratta dalle scene d’azione previste. Sono poi presenti gli attori Marlon Wayans nei panni di Ripcord e Adewale Akinnuoye-Agbaje in quelli di Heavy Duty. Joseph Gordon-Levitt interpreta The Doctor, comandante del gruppo criminale Cobra. L’attore ha raccontato di aver accettato il ruolo dopo aver visto il trucco che gli sarebbe stato applicato e il costume che avrebbe indossato. L’attrice Sienna Miller, che interpreta invece la Baronessa, ha affermato di essersi interessata al ruolo poiché diverso da quelli che normalmente le venivano offerti. Infine, Christopher Eccleston interpreta James McCullen e Lee Byung-hun è Storm Shadow.

Il sequel di G.I. Joe – La nascita dei Cobra, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il discreto successo del film e il suo finale particolarmente aperto, sono stati i motivi per cui si è deciso di dar vita ad un sequel. Questo è arrivato in sala nel 2013 con il titolo G.I. Joe – La vendetta (qui la recensione). Qui, oltre agli attori del primo film, vi sono anche nuovi personaggi, come Roadblock interpretato da Dwayne Johnson e Joseph Colton, ideatore dei G.I. Joe, interpretato da Bruce Willis. Si sarebbe dovuto realizzare anche un terzo film, poi però ritardato e infine cancellato nel 2017. Nel 2021 è invece stato realizzato il reboot della serie, dal titolo Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini (qui la recensione), con un cast completamente diverso.

È possibile fruire di G.I. Joe – La nascita dei Cobra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Paramount+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 23:35 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: recensione del film

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: recensione del film

G.I. Joe – La nascita dei Cobra è il film del 2009 diretto da Stephen Sommers e basato sull’omonima serie di giocattoli. Protagonisti nel cast Dennis QuaidChanning TatumSienna MillerJoseph Gordon-LevittMarlon WayansRachel NicholsRay ParkLee Byung-hunAdewale Akinnuoye-AgbajeSaïd TaghmaouiArnold Vosloo.

G.I. Joe – La nascita dei Cobra, la trama: Nel film che porta al cinema e in live action i celebri giocattoli della Hasbro, G.I. Joe diventa l’acronimo di “Global Integrated Joint Operating Entity”, il nome di una task force internazionale anti-terrorismo con sede a New York. Ambientato 10 anni nel futuro, il film racconterà della lotta tra la task force ed un’organizzazione internazionale nota come COBRA.

Dalle montagne centroasiatiche ai deserti egiziani, attraverso le affollate strade di Parigi fino ai ghiacci del Polo Nord, la squadra di ultra professionisti nota come G.I.JOE si lancia in un’avventura senza sosta, in cui la tecnologia di ultima generazione e il più sofisticato equipaggiamento militare saranno impiegati per combattere il pericoloso trafficante d’armi DESTRO ed evitare che la minacciosa e occulta organizzazione COBRA getti il mondo nel caos.

G.I. Joe – La nascita dei Cobra, l’analisi

Stephen Sommers ci presenta ancora una volta una pellicola d’azione che rispetta le aspettative del pubblico in cerca di intrattenimento senza troppe pretese.

Ancora la Hasbro cerca di guadagnare sfruttando il cinema per i suoi leggendari giocattoli, dopo il travolgente successo di Transformers, che , almeno per il primo episodio, ha decisamente più consistenza e valore di questo film.

In G.I. Joe – La nascita dei Cobra a storia è quella dei Joe, una squadra speciale che deve salvare il mondo da un gruppo di cattivi. Niente di nuovo nella forma e nella sostanza, anche se qualche scena ben congeniata riesce ad interessare lo spettatore, vedi la scena dell’attacco a Parigi.

I personaggi di G.I. Joe – La nascita dei Cobra, sono quasi tutti volti emergenti del nuovo panorama cinematografico, riesco a convincere, chi più chi meno, nei ruoli loro assegnati, su tutti la bella Rachel Nichols, la rossa Joe. Bello il personaggio di Snake Eyes, interpretato da Ray Park, che ricorda un po’ della malinconia degli X-Men.

Sommers si tira dietro un po’ di cast della Mummia, Brendan Fraser e Arnold Vosloo, e combina diversi elementi action e comedy, per creare un film che senza pretese intrattiene, ma non convince e si dimentica presto. Anche visivamente, numerose sono le immagini e le suggestioni che ricordano Transformers, segno che forse le ambizioni di Sommers erano superiori a quelle poi avveratesi.

G.I. Joe – La nascita dei Cobra è un film d’azione che sfrutta la tecnologia spettacolare per realizzare scene ben ritmate ma non destinate a passare in fretta nella storia del cinema e nell’immaginario degli spettatori.

G. I. Joe: Henry Golding afferma che la Paramount ha “grandi piani” per il franchise

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Snake Eyes: G. I. Joe – Le origini (qui la recensione) del 2021 doveva rilanciare il franchise dei G.I. Joe, ma il film è stato una delusione in termini economici e si è dunque pensato che potesse essere la pietra tombale per quei personaggi e le loro vicende al cinema. Tuttavia, il finale del film Transformers: Il Risveglio ha preparato il terreno per far sì che gli Autobot e i Decepticon condividessero finalmente lo schermo con gli eroi e i cattivi di G.I. Joe. Questo crossover ha già avuto luogo nei fumetti e, a questo punto, potrebbe essere l’unico modo per salvare la serie cinematografica di G.I. Joe.

Parlando con ComicBook.com, proprio la star di Snake Eyes, Henry Golding, ha condiviso un aggiornamento sulla situazione del franchise dopo quella scena post-credits. “Voglio dire, Lorenzo di Bonaventura è un uomo impegnato e un produttore fenomenale, e con lui il franchise è in mani sicure“, dice Golding. “Qualunque cosa accada, penso che sarà una combinazione di ciò che è venuto e di ciò che verrà. Penso che la Paramount abbia dei piani grandiosi, grandiosi“.

G. I. Joe e Transformers insieme sul grande schermo

Parlando l’anno scorso, Di Bonaventura ha condiviso alcune intuizioni sull’approccio della Paramount al previsto incontro tra questi personaggi. “Non considero le cose come un universo, ma come una storia e i G. I. Joe faranno parte della storia. Penso anche che il termine ‘crossover’ significhi cose diverse per persone diverse“, ha spiegato il produttore veterano. “Per me i Joe, chiunque essi siano, entrano nel mondo dei Transformers, non uniscono i due mondi“.

Il piano è di fare alla fine [un crossover]. Ma, per il prossimo film, saranno i Joe a entrare in scena per qualsiasi cosa il finale di Il risveglio ci abbia fatto credere sia possibile”. “Oh, interagiranno. Non abbiamo ancora sviluppato una sceneggiatura“, ha aggiunto Di Bonaventura. “Quello che posso dire è che, proprio come facciamo con ogni altro film, sarà una squadra di Transformers e umani a combattere la battaglia. I Joe ne faranno parte“.

Futuro post-apocalittico per Mike McCoy

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Dopo Act of Valor, uscito nei giorni scorsi negli U.S.A. e incentrato sulle vicende di una squadra di Navy Seals, Mike McCoy e Scott Waughn non hanno perso tempo, mettendosi all’opera su nuovi progetti; mentre Black Sands, thriller con protagonista Arnold Shwarzenegger è già in rampa di lancio, i due hanno cominciato a pensare anche a progetti solisti: tra questi, McCoy sta lavorando a God’s Gulch. Scritto da Brooks McLaren su un’idea messa insieme con lo stesso McCoy, il film prenderà le mosse dall’improvviso crollo dell’intera rete informatica globale;

ne nascerà il classico scenario post-apocalittico, con disastri e situazioni ‘al limite’, nel quale l’altrettanto classico gruppo di sopravvissuti tenterà di trovare la strada per la sopravvivenza. Situazioni nelle quali McLaren sembra trovarsi molto a suo agio: sua è anche la sceneggiatura di How It Ends, in cui un uomo cerca di raggiungere la moglie incinta attraversando un modno in rovina: quest’ultimo film verrà portato sugli schermi con la regia di Breck Eisner.

Fonte: Empire

Future Film Festival: vince Bill Plympton la XVI edizione

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Future Film FestivalSi è chiuso con la vittoria del grande Bill Plympton la XVI edizione del Future Film Festival di Bologna, che dall’1 al 6 aprile ha portato nel capoluogo emiliano il meglio delle nuove tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media, confermandosi un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non solo) della settima arte. 

La giuria composta dallo scrittore Marcello Fois, dalla regista e sceneggiatrice Elisabetta Lodoli e dal regista e sceneggiatore Carlo Sarti, ha assegnato il Platinum Grand Prize come migliore lungometraggio in concorso a Cheatin’, il film di Bill Plympton che conferma il genio creativo dell’artista americano, due volte candidato all’Oscar (per Your Face Guard Dog), universalmente riconosciuto come uno dei maestri più importanti dell’animazione contemporanea.

Tra gli eventi più seguiti di quest’edizione, dedicata al tema “Futuropolis – Le città del futuro”: la prima nazionale di Rio 2 – Missione Amazzonia, le anteprime di Si alza il ventoGoool! Rio 2096; l’omaggio a Guido Manuli con I Love Hitchcock.
Un nome particolarmente caro al Future Film Festival, che ha avuto l’onore di ospitarlo nel 2004 e ha contribuito alla diffusione e alla conoscenza in Italia di tutta la sua opera fino a quest’ultimo Cheatin’, premiato – spiega la motivazione della giuria – “per la sapienza plastica, la qualità pittorica, la fluidità dell’animazione, per le evocazioni della grande tradizione autoriale italiana: Mattotti, Toccafondo e Scarabottolo“. Plympton, continua la giuria, “come succede ai grandi è riuscito a trasfigurare la classica vicenda amorosa in una continua, originale invenzione visiva ed emotiva, vincendo la scommessa di costruire un lungometraggio senza parole“.

Cheatin’ racconta la storia di Jake e Ella, che si incontrano in un fatidico incidente agli autoscontri e diventano la coppia più felice nell’intera storia del romanticismo. Ma quando una donna intrigante insinua una punta di gelosia nel loro perfetto corteggiamento, insicurezza e odio provocano una fine prematura. Solo con l’aiuto di un mago caduto in disgrazia e della sua “macchina dell’anima” proibita, Ella riesce a prendere forma nelle numerose amanti di Jake, combattendo disperatamente tra inganno e fallimento nel tentativo di recuperare il proprio destino.

La giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali, al cartoon ecologista Tante Hilda! di Jacques-Rémy Girerd e al film a episodi Short Peace (diretto, tra gli altri, dal grande Katsuhiro Otomo), “come conferme della vitalità, dell’attualità, del fascino e dell’eleganza nelle grandissime scuole di animazione giapponese e francese“.

Tra gli oltre 100 cortometraggi del concorso Future Film Short, sostenuto quest’anno dalla Provincia di Bologna, la giuria composta dall’autore televisivo e sceneggiatore Mario Bellina, dalla Docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera Maura Pozzati e dalla disegnatrice Silvia Ziche, ha deciso di premiareMr. Hublot, il piccolo, grande film di Laurent Witz già vincitore quest’anno dell’Oscar come miglior corto animato: “per l’originalità del mondo, della storia e dei personaggi, realizzati con un character design capace di mescolare in modo divertente elementi tecnologici e biologici. La storia diverte e commuove pur nella sua semplicità e impressiona per la qualità tecnica”.

Menzione speciale a Wind di Robert Loebel, “per l’originalità dell’idea, vero punto di forza del cortometraggio che ha momenti di grande ironia e divertimento. Stupisce il graphic design perfettamente al servizio della storia”.

Il premio del pubblico del concorso Future Film Short è andato invece al francese La Buche de Noel diVincent Patar e Stéphane Aubier.

Il terzo concorso del FFF, quello del Premio Franco La Polla riservato alla critica cinematografica, è stato vinto dal saggio “Beast of the Southern Wild – Welcome into the Myth of the End of the World” di Laura Luppi, “per la capacità di inquadrare l’oggetto della ricerca all’interno del contesto culturale americano e perché nell’utilizzare il mito per leggere il cinema, riporta a una delle metodologie più care a Franco La Polla“. Il premio Franco La Polla, istituito sotto il patrocinio dell’Università di Bologna e assegnato sotto la supervisione di Susanna La Polla, consiste nella pubblicazione sulla rivista Cineforum e la segnalazione in una sezione dedicata nel sito del FFF. La giuria del premio è composta da Silvia Albertazzi (Docente di Letteratura Inglese, Università di Bologna), Michele Fadda (Docente di Storia del Cinema, Università di Bologna), Leonardo Gandini (Docente di Storia del Cinema presso l’Università di Modena e Reggio-Emilia),Giacomo Manzoli (Docente di Storia del Cinema, Università di Bologna), Roy Menarini (docente di Cinema e Industria Culturale, l’Università di Bologna), Massimiliano Spanu (Docente di Semiologia del Cinema, Facoltà di Scienze della Formazione Università di Trieste), Enrico Terrone (Docente di Storia e critica del Cinema presso l’Università del Piemonte Orientale), Giulietta Fara e Oscar Cosulich (direttori del Future Film Festival).

La XVI edizione del festival, dal tema “Futuropolis – Le città del futuro”, ha visto in programma grandi anteprime (da Rio 2 – Missione Amazzonia a Si alza il vento di Hayao Miyazaki, da Goool! Rio 2096). Tra gli ospiti presenti, il regista di Rio 2 Carlos Saldanha, protagonista di una lezione di cinema, Guido Manuli, Ivan CotroneoJean Régnaud ed Emile Bravo,  Stefano BessoniAlvise Avati.

 

Future Film Festival, programma: dal 2 al 7 maggio la XIX edizione

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Torna dal 2 al 7 maggio, a Bologna, il FUTURE FILM FESTIVAL. Diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich e giunto alla XIX edizione, il FFF – nato nel 1999, primo e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione, al cinema, ai videogame e ai new media – si conferma così un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non solo) della settima arte.

Il motto della XIX edizione è CHARACTER WOW, una sorta di tributo ai veri protagonisti del cinema d’animazione e dei film con effetti speciali, il “personaggio”: ma come si inventa un “character” destinato a restare nella memoria, a diventare un’icona? Una domanda a cui il festival cercherà di rispondere attraverso incontri, proiezioni e mostre. L’immagine-simbolo del Future Film Festival 2017 è stata creata dall’artista brasiliano Beto Shibata, che sarà al FFF per uno speciale workshop sulla costruzione di character con la cutout animation (3-4 maggio). Ci saranno altri ospiti, naturalmente, a cominciare da Barry Purves, animatore inglese di fama mondiale, tra i più noti creativi dello studio Aardman (Galline in Fuga, Wallace e Gromit) ma anche collaboratore di Tim Burton (Mars Attacks!) e Peter Jackson (King Kong), protagonista al FFF con una masterclass (7 maggio), un workshop per adulti (6 maggio) e un laboratorio per bambini sulle tecniche della stop-motion (7 maggio). Oltre a una doverosa retrospettiva completa dei suoi lavori da regista (dal candidato all’Oscar Screen Play, 1993, al più recente Tchaikovsky – An Elegy, 2012)

E ancora: un altro grande ospite, William Gabriele della Framestore di Londra (produzione di effetti speciali per film quali La Bella e la Bestia, Alien: Covenant, King Arthur, Guardians of the Galaxy), terrà una masterclass sulla produzione d (5 maggio) e i personaggi per il film Animali Fantastici e dove trovarli, primo spin-off della saga di Harry Potter.

Illustratori quali Sara Colaone, Vittorio Giardino, Alberto Corradi, Paolo Bacilieri e Davide Fabbri faranno del live drawing durante le giornate del Festival, per mostrare in diretta al pubblico la creazione dei character da loro creati.

Il tema è anche al centro della doppia collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna: una mostra di lavori sui character creati dagli studenti, coordinati dai docenti Sara Colaone, Otto Gabos e Onofrio Catacchio, e un workshop tenuto dall’animatrice Anna Ciammitti sulla creazione di un personaggio per l’animazione a passo uno.

Nasce quest’anno una nuova collaborazione con ONO Arte, e proprio presso la galleria bolognese si terrà l’incontro “Personaggi e dissacrazioni nell’arte contemporanea”, una chiacchierata con Laurina Paperina, Alex Pinna, Beto Shibata, e con il coordinamento di Fabiola Naldi.

Nell’ambito del Future Film Festival, e del tema Character WOW!, Ono Arte e FFF propongono un incontro con alcuni artisti che hanno lavorato con il Festival e che abitualmente hanno a che fare con personaggi, inventati o dissacrati.

Ono Arte ospiterà anche uno spazio tutto dedicato al tema CHARACTER IN ART, durante i sei giorni di manifestazione.

Uno spazio con slideshow dei character inventati dagli artisti che hanno collaborato in questi diciannove anni con il Future Film Festival: Alex Pinna, Laurina Paperina, Luigi Presicce, Antonio Riello, Superdeux, Laurence Gartel, Pablo Echaurren, Marina Bolmini, Alessandro Mendini, Massimo Caiazzo, Studio Croma, Aardman Animations, Kensuke Koike, Dem, Ufo Cinque-Matteo Capobianco, Eleuro, Beto Shibata. Inoltre, proiezione di una selezione di cortometraggi in concorso del Future Film Festival 2017.

Tante, come sempre, le proposte del FFF: e come sempre rivolte al pubblico di ogni età, dai bambini – con proiezioni e laboratori pensati per stimolare la creatività dei più piccoli – agli adulti.

Future Film Festival SERATA DI APERTURA E CONCORSO LUNGOMETRAGGI

Ad aprire la XIX edizione, in concorso, sarà l’anteprima italiana di 7 Minuti dopo la mezzanotte (A Monster Calls), il nuovo film di J.A. Bayona (già autore di The Orphanage e The Impossible) interpretato da Sigourney Weaver, Felicity Jones, Toby Kebbell, Lewis MacDougall e Liam Neeson. In uscita nelle sale italiane il prossimo 18 maggio (un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da 01), “7 minuti dopo la Mezzanotte” è un film di grande potenza emotiva, tratto dall’omonimo e pluripremiato romanzo di Patrick Ness (anche autore della sceneggiatura), che racconta la commovente storia dell’incontro tra il dodicenne Conor, vittima di bullismo a scuola e costretto a vivere con una nonna fredda e distante a causa della malattia della mamma, e la creatura fantastica che il ragazzo invoca nei suoi sogni per sfuggire alla solitudine del suo mondo reale. E la creatura si manifesta, ogni sera, 7 Minuti dopo la Mezzanotte, per raccontare a Conor delle storie, frammenti di un viaggio emotivo alla ricerca della verità.

7 Minuti dopo la mezzanotte è un film che emoziona e intenerisce, la vicenda di un ragazzino di dodici anni costretto a crescere troppo in fretta e del meraviglioso rapporto con la creatura fantastica, che lo aiuterà nel suo percorso di crescita. Nel cast Felicity Jones (la mamma), Liam Neeson (la creatura), Sigourney Weaver (la nonna), Toby Kebbell (il padre), Geraldine Chaplin (la preside) e Lewis MacDougall nel ruolo del ragazzo protagonista.

Un grande film di un autore entrato nei nostri cuori fin dai tempi di The Orphanage – spiegano i direttori artistici Giulietta Fara e Oscar Cosulich –. La sapienza registica di J.A. Bayona mescola meravigliosamente il grande spettacolo di intrattenimento con temi di profonda analisi psicologica, trovando un perfetto punto d’incontro tra l’estetica del miglior cinema europeo e la perfezione dei blockbuster americani. Senza contare che la “creatura” del film è tra le più potenti viste al cinema negli ultimi anni e si inserisce perfettamente nel tema character wow”.

Ad arricchire l’inaugurazione del Future Film Festival si terrà l’evento speciale ideato assieme all’Orchestra Senzaspine, in collaborazione con il Mercato Sonato: Character Wow On Air, concerto d’inaugurazione del Future Film Festival. L’orchestra, e in particolare il Novensemble, musicherà in diretta sequenze di film con character indimenticabili: dal “monolite” di 2001 Odissea nello Spazio a Felix the Cat, da Megaloman a Totoro.

Il concerto ed il brindisi inaugurale sono aperti a tutta la città, pensando ad un evento ad ingresso libero che punti a coinvolgere le persone in un’esperienza nuova, fatta di immagini e suoni.

Oltre a 7 Minuti dopo la Mezzanotte, altri 9 film partecipano al CONCORSO LUNGOMETRAGGI e si contendono il Platinum Grand Prize.

Torna in concorso, dopo aver vinto l’edizione 2014 con Cheatin’, il maestro dell’animazione indipendente americana Bill Plympton, che in Hitler’s Folly – suo debutto nel “live action”, seppur molto sui generis – realizza un folle e acuto mockumentary che reinventa Hitler come un Walt Disney mancato. Ibridando immagini di repertorio e inserti animati, il film racconta l’infruttuosa carriera da filmmaker del dittatore, alle prese col sogno impossibile di realizzare un cartoon-kolossal ispirato ai Nibelunghi ed “interpretato” da un papero.

Il grande animatore autarchico Plympton si cimenta per la prima volta con il live action, realizzando un folle e acuto finto documentario che reinventa Hitler come un Walt Disney mancato. Nel cast Dana Ashbrook, l’indimenticato Bobby di Twin Peaks.

Gli Stati Uniti sono presenti con altri due film d’animazione: scritto dallo sceneggiatore di Seven, Andrew Kevin Walker, Nerdland di Chris Prynoski è una follia anarchica ambientata a Los Angeles, una satira dello show-business affidata ai personaggi di due amici sulla soglia dei trent’anni, Elliott e John (doppiati da Paul Rudd e Patton Oswalt), che cercano a tutti i costi di fare fortuna a Hollywood.

Psichedelico e perturbante, When Black Birds Fly di Jimmy Screamer Clauz, il “Rob Zombie dell’animazione”, è un horror ambientato a Heaven, un bellissimo paradiso suburbano, dove tutti sembrano perfetti, liberi e felici, purché rispettino un dogma: non parlare con “Il Maligno”, entità misteriosa nascosta da un muro e vegliata da un manipolo di militari. Cosa scopriranno Marius ed Eden, i due bambini che per primi scavalcheranno il muro e incontreranno il Maligno?

La Francia, che al FFF è sinonimo di animazione raffinata, capace di parlare agli spettatori di tutte le età, si conferma con La jeune fille sans mains di Sébastien Laudenbach, grande successo allo scorso Festival di Cannes e Menzione speciale della giuria ad Annecy: tratto da una crudele fiaba dei Fratelli Grimm, il film racconta la storia di un mugnaio che vende al diavolo la sua giovane figlia in cambio di infinite ricchezze. Ma le richieste non sono finite, il diavolo chiede infatti all’uomo di tagliare le mani alla figlia. E lui lo fa. Protetta dalla propria purezza, la fanciulla fugge: incontrerà la Dea dell’acqua, un giardiniere gentile e un Principe. Il suo sarà un lungo viaggio verso la luce.

Dall’Ungheria arriva Liza, the Fox-Fairy di Károly Ujj-Mészáros, una scatenata fiaba per adulti, imprevedibile e originale, che mescola fantasy, commedia romantica e musical: per anni, Liza si è presa cura della vedova dell’ex ambasciatore giapponese, traendo conforto solo dalla presenza del suo unico amico, Tomy Tani, il fantasma di un cantante giapponese degli anni 50. Quando la vedova muore, Liza viene accusata di averla uccisa per ereditare e un poliziotto in incognito, il sergente Zoltan, comincia a indagare su di lei, innamorandosene. Ignara di tutto, Liza cerca l’amore, ma tutti i suoi pretendenti muoiono misteriosamente, tanto che la ragazza si autoconvince di essere la reincarnazione di uno spirito volpe del folklore giapponese. Sempre a sua insaputa, Zoltan e Tomy Tani ingaggiano una lotta mortale. Posta in gioco, il cuore e la vita di Liza.

Le Filippine fanno il loro debutto in concorso al Future con un curioso mix di cartoni animati, sfondi disegnati e attori in carne ossa, Saving Sally – A Very Typical Love Story di Avid Liongoren: storia d’amore – come promette il titolo – tra un aspirante disegnatore di fumetti e un’inventrice di gadget. Tutto normale? Non proprio, perché i genitori di lei sono dei mostri, e Marty ha l’innata capacità di non fare niente nonostante le sue vivissime fantasie di difendere l’amore della sua vita da questo mondo crudele.

Per chiudere, due film d’animazione che ambientano le loro storie sullo sfondo della Storia con la S maiuscola: dall’Inghilterra Ethel & Ernest di Roger Mainwood è la trasposizione dell’omonimo fumetto in cui il grande Raymond Briggs racconta l’amore dei suoi genitori, dagli anni ’30 alla guerra al boom economico (e oltre), intrecciando la vita quotidiana della coppia (e poi della famiglia) con i cambiamenti sociali, culturali, di costume del Paese. Una grande, commovente dichiarazione d’amore alla working class scomparsa, alla gente comune e semplice, diretto con sensibilità e scritto in punta di penna.

La tragedia di Hiroshima rivive invece nel film In This Corner of the World del maestro Sunao Katabuchi, premiato come miglior film giapponese d’animazione dell’anno: un racconto poetico che attraverso la figura della giovane Suzu Urano ci ricorda la capacità dell’uomo di ricostruire la propria vita anche di fronte ai drammi più terribili.

Future Film Festival SERATA DI CHIUSURA E LUNGOMETRAGGI FUORI CONCORSO

A chiudere il festival sarà la presentazione della versione restaurata in 4K del capolavoro maledetto del cinema d’animazione giapponese Belladonna of SadnessKanashimi no Belladonna, firmato nel 1973 da Eiichi Yamamoto: un controverso inno alla femminilità che ancora oggi incanta con le sue immagini sulfuree e indimenticabili ma che all’epoca fece fallire la gloriosa casa di produzione di Osamu Tezuka. In un medioevo immaginifico, Jeanne e Jean si amano teneramente e vogliono sposarsi. Il feudatario locale, vedendo che Jean non è in grado di pagare la dote, non solo rifiuta loro il permesso ma violenta e fa violentare dai suoi accoliti la promessa sposa. Disperata, Jeanne entra in contatto con il Diavolo che le promette il potere in cambio dell’anima. Jeanne usa questo potere per portare il benessere nel suo villaggio ma l’invidia della signora del castello e delle altre donne la condannano all’esilio.

Molte anche quest’anno le proiezioni fuori concorso, a cominciare da un omaggio perfettamente in linea con lo spirito del Future Film Festival, da sempre attento a valorizzare quelle figure che dietro le quinte, spesso ai limiti dell’anonimato (ma solo per il grande pubblico), lavorano per fare grande il cinema d’animazione. Un omaggio, dicevamo, come quello che Michael Fiore ed Erik Sharkeytributano a Floyd Norman in An Animated Life. Animatore, cantastorie, combinaguai, a 80 anni la leggenda Floyd Norman, il primo animatore afroamericano ad aver lavorato per Walt Disney, continua a far sentire la sua voce.

La giapponese Naoko Yamada si ispira all’omonimo manga di Yoshitoki Oima per raccontare in A Silent Voice il bullismo di cui è vittima la piccola Shoko Nishimiya, affetta da sordità, presa in giro da tutti, soprattutto dal compagno di classe Shoya Ishida, oggetto anch’egli delle angherie dei suoi coetanei. Terminati quei difficili anni scolastici, Shoya si nasconde nel suo isolamento e non riesce ad affrontare lo sguardo altrui, fino a quando non decide di rivedere Shoko e farsi perdonare per il suo vile comportamento.

Dopo aver diretto i film della saga Evangelion, il folle Kazuya Tsurumaki torna alla regia di un anime fantasy con The Dragon Dentist: nella fantastica terra dei draghi, la giovane Nonoko viene incaricata di proteggere i denti del drago protettore del paese dai batteri responsabili delle carie. Durante gli scontri sempre più duri con il paese confinante, Nonoko scopre su uno dei denti del drago un giovane soldato delle armate nemiche, di nome Bell. Secondo le leggende, quando un drago riporta in vita un uomo all’interno di un suo dente, ciò prelude a un grave disastro. Insieme Nonoko e Bell affrontano una serie di prove che li porterà ad accettare il loro destino.

Bill Plympton, protagonista anche in concorso (vedi Hitler’s Folly), e l’altro maestro dell’animazione underground, Jim Lujan, firmano per la prima volta insieme Revengeance, western noir irriverente e scatenato che dà dell’America una visione caustica e grottesca magnificamente al passo coi tempi “trumpiani”. Un cacciatore di taglie da quattro soldi, Rod Rosse, altrimenti detto “The One Man Posse”, assunto dal senatore degli Stati Uniti “Deathface” per ritrovare la ragazza che lo ha derubato, viene presto intrappolato in una letale ragnatela di intrighi e pericoli.

Due le proposte fuori concorso specificamente dedicate ai più piccoli: il giapponese Chieri and Cherry di Makoto Nakamura, delicato racconto di formazione in stop-motion; e Richard missione Africa di Toby Genkel e Reza Memari, grande avventura sulle ali di un passerotto adottato da una famiglia di cicogne, che attraversa l’Europa insieme a un eccentrico gufo e un pappagallo narcisista.

Con Lupin III: Goemon Ishikawa il regista pulp Takeshi Koike e l’autore indipendente Katsuhito Ishii riportano al cinema il ladro più scapestrato della storia dell’animazione, in una storia imperniata sull’affascinante figura dell’infallibile samurai Goemon, capace con la sua katana di tagliare qualunque cosa gli si pari davanti. Sempre schivo e taciturno, Goemon è il XIII discendente del leggendario Ishikawa Goemon, un guerriero ninja che rubava oro e preziosi per darli ai poveri.

Future Film Festival FOLLIE NOTTURNE

Quattro le follie notturne di quest’anno, per la gioia di chi ama i sapori forti: l’Italia è presente con Almost Dead di Giorgio Bruno, horror autarchico che mescola The Walking Dead e la saga dei Morti viventi di Romero con il thriller claustrofobico alla Buried. La giovane Hope si risveglia in una macchina abbandonata in una strada deserta: al suo fianco una donna morta, una pistola e un telefono. Quando il cadavere improvvisamente si risveglia e la morde, Hope si ritrova a lottare per la vita in un mondo in preda ad un’apocalisse zombi. Una donna misteriosa la chiama al telefono per dirle che solo un particolare siero può salvarla dall’infezione, che la ucciderà entro sei ore. Come allontanarsi dalla macchina, nel frattempo assediata dagli zombi?

Tra mockumentary e horror, finzione e realtà (entrambe spaventose), si muove #Screamers di Dean Reynolds, che ispirandosi alla lezione di Hitchcock – “non c’è paura in uno sparo, ma solo nella sua attesa” – racconta la storia dei guri di internet Tom Brennan e Chris Grabow, che hanno costruito un impero su video horror virali definiti “Screamers”. Un giorno ricevono un video spaventoso che mostra una ragazza in un cimitero. Una volta caricato sul proprio sito, questo diventa virale e ottiene milioni di visualizzazioni in pochissimi giorni. Ma quando cercheranno di contattare l’autore si imbatteranno in una verità infernale.

Ancora zombie, e poi cyborg, mutanti e motoseghe sono gli ingredienti del giapponese Bloody Chainsaw Girl di Hiroki Yamaguchi, tratto dal manga splatter di Rei Mikamoto: la giovane teppista Giko Nokomura brandisce la motosega come nessun altro, un talento ereditato dal suo defunto padre. Alle scuole superiori Giko ha una rivale di nome Nero Aoi, che sta trasformando tutte le compagne di classe in cyborg zombie ai suoi ordini. Giko si trova così nel mirino dell’invidiosa Nero e del club Ninja della sua scuola, capitanato dalla pericolosa transgender Hanzo.

Girata nel corso di un decennio tra l’Oregon e Washington, Neil Stryker and the Tyrant of Time di Rob Taylor è una commedia sci-fi che attinge all’immaginario degli anni ’80: in un futuro da strapazzo, Neil Stryker è un agente esperto delle Elite Forces diventato famoso per aver catturato il suo vecchio e malvagio maestro, lo Scienziato Pazzo, capace di viaggiare nel tempo. Dopo una rocambolesca fuga, lo Scienziato Pazzo sta portando scompiglio sulla città in cerca di vendetta contro l’uomo che l’ha imprigionato. Neil Stryker deve iniziare una corsa contro il tempo, sconfiggere goblin, abbattere robot e pinguini di tre metri per salvare il mondo e recuperare suo figlio dalle grinfie del vecchio mentore.

Da Israele arriva OMG I’m a Robot? di Tai Goldberg e Gal Zelezniak, delirante commedia d’azione fantascientifica dalla parte dei “nerd”, ma capace anche di parlare del rapporto tra i sessi in modo originale e divertente: mollato dalla ragazza che lo considera troppo sensibile, Danny si taglia le vene, scoprendo con grande sconcerto di essere un robot, una macchina da guerra quasi indistruttibile. Quando scopre che la sua ragazza è stata rapita da una misteriosa organizzazione che lo spia in segreto, decide di sfruttare i suoi nuovi poteri per salvarla.

CONCORSO CORTOMETRAGGI

La sezione del Future Film Festival dedicata ai cortometraggi presenta una ricchissima selezione – ben 100 titoli da tutto il mondo – delle migliori opere internazionali realizzate negli ultimi due anni con tecniche di animazione, dal tradizionale disegno animato (drawings) alla stop-motion, dalla flash animation alla computer grafica 3D. Il concorso Future Film Short vede assegnati due premi: il tradizionale Premio del Pubblico, e il Premio della Giuria composta da esperti del settore. Tra i corti presentati, il belga Beast! di Pieter Coudyzer, gli spagnoli Decorado di Alberto Vazquez e Made in Spain di Coke Rioboo, il francese Les Courgettes de la résistence di Mélissa Idri, Benoit Lecailtel, Ivana Ngamou e Come Balguerie.


EVENTI SPECIALI

MASTERCLASS CON VICTOR PEREZ

The Art And Science Of Digital Compositing: From Physics To Mathematics Applied To Art

Victor Perez, supervisore di effetti speciali e spfx artist con alle spalle oltre 20 anni di esperienza e collaborazioni da Oscar, terrà una masterclass sulla creazione di effetti visivi per il cinema. Tra i film ai quali ha lavorato possiamo citare Il cavaliere oscuro – il ritorno diretto da Christopher Nolan, Harry Potter e i doni della morte diretto da David Yates e il più recente Rogue One: A Star Wars story. In Italia è il direttore degli effetti visivi del film Il ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores e del secondo capitolo attualmente in lavorazione. (3 maggio)

APOCALISSI A BASSO COSTO – IL NUOVO CINEMA FANTASTICO ITALIANO

Dopo il grande successo riscosso l’anno scorso da Alienween di Federico Sfascia, abbiamo deciso quest’anno di esplorare il ricco universo del cinema indipendente italiano, con un focus di 6 lungometraggi e 8 cortometraggi poco visti ma di qualità assoluta.

Gatti neri, cowboy che vanno a farsi giustizia nello spazio, astronavi di cartapesta, pranzi onirici, Lovecraft & Poe, ultracorpi, notti senza fine, leggende ancestrali e scenari post-apocalittici; negli ultimi venti anni il cinema italiano ha creato mondi immaginari fantastici e deliranti, ricchi d’inventiva e poveri di mezzi. Un sottobosco che si è cercato di tenere nascosto, celato, perché non mettesse in dubbio il “sistema”.

Curata da Raffaele Meale, da un’idea e con la collaborazione di Carlo Tagliazucca, la rassegna proporrà i seguenti titoli

Future Film Festival Lungometraggi:

  • Dorme (Italia, 1994) di Eros Puglielli
  • Custodes Bestiae (Italia, 2004) di Lorenzo Bianchini
  • Il mistero di Lovecraft – Road to L. (Italia, 2005) di Federico Greco, Roberto Leggio
  • Apollo 54 (Italia, 2007) di Giornao Giulivi
  • Vigasio Sexploitation (Italia, 2010) di Sebastiano Montresor
  • I rec u (Italia, 2012) di Federico Sfascia

Future Film Festival Cortometraggi:

  • Il pranzo onirico (Italia, 1996) di Eros Puglielli
  • I dinj de lune (Italia, 1999) di Lorenzo Bianchini
  • Last Blood (Italia, 2003) di Guglielmo Favilla, Alessandro Izzo
  • Ultracorpo (Italia, 2010) di Michele Pastrello
  • Versipellis (Italia, 2011) di Donatello Della Pepa
  • The Black Cat (Italia, 2012) di Paolo Gaudio
  • Bandits on Mars (Italia,2015) di John Snellinberg
  • Olivia (Italia, 2016) di Alessandro Izzo

COMICS ZONE

Quest’anno il Future Film Festival si arricchisce di un nuovo spazio dedicato ai fumettisti e al disegno dal vivo, la Comics Zone, dove sei autori di fumetti e disegnatori (Vittorio Giardino, Giuseppe Palumbo, Paolo Bacilieri, Davide Fabbri, Sara Colaone, Alberto Corradi) si alterneranno al tavolo da disegno per ritrarre il FFF o concepire favolosi character.

Ogni giorno alle 18 una star del fumetto italiano disegnerà per (e con) il pubblico del FFF.

Inoltre durante il resto della giornata tutti gli illustratori, fumettisti o aspiranti tali possono disegnare il loro character e lasciare così il proprio segno al FFF2017.

Future Film Festival FUTURE FILM KIDS

Anche quest’anno il Festival propone un ricco programma di laboratori e proiezioni dedicate ai più piccoli. Iniziative pensate per intrattenere e incantare bambine e bambini, dando spazio alla fantasia e al divertimento. Inoltre ci saranno anche dei laboratori creativi in cui i piccoli cineasti potranno cimentarsi in attività ricreative alla scoperta del making of dei loro cartoon preferiti.

Future Film Festival PREMIO LA POLLA

Un’altra novità di questa edizione è la redazione del Future Film Festival composta da giovani tra i diciotto e i venticinque anni e coordinata dal giornalista Davide Turrini. Scelti attraverso una call sui social media, i giovani saranno muniti di uno Student Pass gratuito per seguire tutte le proiezioni e gli eventi del Festival, ogni giorno dalle 16:30 alle 18:30 parteciperanno alle riunioni di redazione e potranno scrivere la loro recensione.

Lanciato nel 2010, il Premio Franco La Polla ha premiato inizialmente le migliori tesi e in seguito i saggi di argomento cinematografico, fantasy, animazione e effetti speciali, musical, serie tv, fantascienza, fantastico. La giuria è composta, sin dalla sua prima edizione da Silvia Albertazzi, Giacomo Manzoli, Roy Menarini, Leonardo Gandini, Michele Fadda, Enrico Terrone e Massimiliano Spanu, con la supervisione di Susanna La Polla.

Future Film Festival CREDITI

Il Future Film Festival è organizzato da Associazione Amici del Future Film Festival

con il sostegno di Regione Emilia-RomagnaComune di BolognaFondazione Cineteca di BolognaFondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Con il patrocinio di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Accademia delle Belle Arti di Bologna, Istituto Giapponese di Cultura.

Media Partner: Quinlan, Rivista di critica cinematografica, Gagarin Orbite Culturali, Long TakeRadiocinema, Cineforum, Flashgiovani – Network metropolitano dell’informagiovani multitasking del Comune di Bologna, Radio Città Fujiko, Radio Città del Capo, TRC, un accento inconfondibile, Instagramers Bologna. 

Cultural Partners: Istituzione Biblioteche Bologna – Biblioteca SalaborsaOrdine degli Architetti di BolognaGiannino Stoppani e Accademia DrosslemeierBottega FinzioniOno Arte Contemporanea, Dynit, CoderDojo BolognaBike Pride Bologna, Mercato Sonato Orchestra Senzaspine.

Technical Partner: TPER – Trasporto Passeggeri Emilia-RomagnaSerdataLiveticket, Libreria Ubik Irnerio, Birrificio Artigianale Birra del Reno. 

Future Film Festival presenta il contest internazionale per corti Scrambler You Are

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Al via il contest internazionale per cortometraggiScrambler You Are. Grazie al Future Film Festival e a Ducati, nasce il concorso dedicato ai videomaker di tutto il mondo per lanciare “l’universo Scrambler”.

Scrambler You Are” è il video contest internazionale organizzato da Associazione Amici del Future Film Festival per Ducati, per comunicare e veicolare il mondo Scrambler: un universo fatto di divertimento, creatività e libera espressione. Ha preso il via il concorso internazionale per l’ideazione e la realizzazione di cortometraggi riservato a videomaker che abbiano compiuto il 18° anno di età. Dal 30 giugno al 6 ottobre sarà infatti possibile scaricare il bando di partecipazione, e dal 20 luglio sarà possibile caricare i filmati della durata minima di 60 secondi e massima di 120 secondi sul sito www.scramblerducati.com/scrambleryouare.

Future Film FestivalIl concorso nasce con l’obiettivo di promuovere la produzione di opere audiovisive realizzate con le nuove tecnologie digitali da parte di autori da tutto il mondo, premiandone la creatività, l’estro e l’inventiva. Il mondo della comunicazione oggi si nutre di video, dai social al web, dai dispositivi mobile fino ai canali digitali: per sottolineare come il nuovo Scrambler sia una moto creativa e dallo spirito libero, che appartiene a tutti, il video è quindi lo strumento migliore per disseminare i vari canali con il nuovo prodotto della casa di Borgo Panigale.

Il tema del concorso “Scrambler You Are” – dall’inglese “to scramble” mescolare, mischiare – nasce per permettere a chiunque di esprimere il proprio stile e il proprio modo di essere raccontando il mondo, le emozioni e le diverse esperienze che li rappresentano.

I filmati verranno valutati da due giurie: una giuria online (il popolo del web) che potrà votare i filmati online sul sito www.scramblerducati.com/scrambleryouare a partire dal 20 luglio 2014 fino al 20 ottobre 2014 e una Giuria Ufficiale composta da personalità del settore cinematografico e della comunicazione.

Il montepremi del concorso sarà di 8.000 euro così suddivisi: Primo Premio della Giuria Ufficiale euro 5.000, Secondo Premio della Giuria Ufficiale euro 2.000 e Premio della Giuria Popolare on-line euro 1.000. Un quarto premio speciale, che verrà assegnato da Ducati, consiste nella selezione di un videomaker che collaborerà con l’Azienda alla realizzazione di uno short movie su Scrambler.

L’Associazione Future Film Festival, nata per raccontare il mondo della produzione di animazione ed effetti speciali di tutto il mondo, e attiva dal 1999 per la realizzazione del festival internazionale Future Film Festival che ogni anno si tiene a Bologna, oltre che di altre iniziative come Future Film Kids, i concorsi video Future Film Short, Platinum Grand Prize, e il FFF Digital Award alla Biennale d’Arte Cinematografica di Venezia, da anni lavora al fianco di aziende ed enti per promuovere il talento di giovani e giovanissimi autori e registi.

È possibile seguire tutte le evoluzioni del contest e vedere tutti i video sul sito www.scramblerducati.com/scrambleryouare. Le novità e le evoluzioni del progetto Scrambler sul sito www.scramblerducati.com e sulla pagina Facebook www.facebook.com/scramblerducati e condividere i contenuti con l’hashtag #scramblerducati e #scrambleryouare

Un nuovo episodio della storia Scrambler sta per arrivare!

Future Film Festival 2023: le prime anticipazioni

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Future Film Festival 2023: le prime anticipazioni

È un vero e proprio big dell’animazione mondiale, Bill Plympton, ad aprire la 23esima edizione del Future Film Festival, il principale evento italiano dedicato al cinema d’animazione, VFX, realtà aumentata, gaming e media arts, a Bologna (15-19 novembre) e Modena (24-26 novembre). In programma una world première, un firmacopie e una masterclass insieme a questo autentico mito intergenerazionale. Plympton, noto come l’ultimo vero autore indie nel mondo dell’animazione, apre il Festival con l’anteprima mondiale di Slide, ultima versione del suo ultimo lavoro, un comedy musical western denso di comicità nera, interamente disegnato a mano.

Il regista ha infatti voluto rielaborare la pellicola, già presentata lo scorso giugno al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Il risultato non è solo una versione director’s cut. Nelle intenzioni dell’autore è un nuovo film, la riscrittura di un’opera a cui è particolarmente legato, finanziata grazie al crowdfunding. Come scrive lui stesso nella presentazione del suo progetto: “Cresciuto tra gli alti boschi dell’Oregon, volevo creare un western ambientato tra le montagne ricoperte di foreste. Sono passati 50 anni, ho ricevuto nomination agli Oscar e vinto premi al Festival di Cannes, ed è ora di realizzare un sogno d’infanzia”.

Bill Plympton presenta questa nuova versione di Slide mercoledì 15 novembre, alle 20.30, all’interno di DumBO, l’ex scalo ferroviario trasformato in un distretto creativo, nuova sede bolognese del festival. Il giorno dopo incontra il pubblico durante un firmacopie, mentre venerdì 17 dirige una masterclass dedicata al making of Slide. L’occasione per raccontare i retroscena e i segreti di produzione, dare consigli e offrire un punto di vista indipendente sull’industria creativa dell’animazione.

Road To Portugal – caminho para Portugal 

The next big thing nel mondo dell’animazione: in un mercato storicamente dominato da altri paesi, il Portogallo sta emergendo con forza, trainato da capolavori come “Ice Merchants”, di João Gonzalez, e “Tio Tomás, A Contabilidade dos Dias”, di Regina Pessoa. Non è un caso se nel 2024 sarà il paese ospite del Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Ma prima tocca al Future Film Festival, che ha coinvolto i più giovani registi portoghesi e organizzato intorno a loro un focus dedicato a questo paese, con l’importante collaborazione dello studio Tecnica Mista e dell’Ambasciata del Portogallo in Italia.e

Già mercoledì 15, giorno di apertura di FFF, il pubblico può incontrare Vier Niev, del collettivo Cola Animation, regista indipendente e animatore di cortometraggi, esperienze VR/AR e mostre d’arte. In programma, alle 18, anche la proiezione di cortometraggi prodotti dallo studio. A partire dalle 19.30 si brinda al Portogallo durante il cocktail di apertura della 23esima edizione del FFF. L’inaugurazione ufficiale della rassegna è dedicata proprio ai 100 anni dell’animazione portoghese.

Giovedì, alle 15, l’ospite d’onore è Fernando Galrito, direttore del Monstra Festival, che presenta una serie di corti di animazione che raccontano l’evoluzione del settore dalle origini, nel 1923, ai nostri giorni. Più tardi, alle 16.30, Galrito partecipa a una tavola rotonda insieme ad altri “pesi massimi” come Josè Maria Ribeiro, regista del film Nayola, in concorso al FFF e Roberto Vecchi, docente di portoghese all’Università di Bologna.

Alle ore 19, dopo avere raccontato lo stato dell’arte dell’animazione portoghese, spazio all’opera d’esordio di José Maria Ribeiro, Nayola, presentato in anteprima in Italia: un caleidoscopico e sovversivo affresco sociale che racconta la guerra che ha dilaniato l’Angola, paese d’origine del regista, attraverso le voci di tre donne di generazioni differenti: la nonna Lenena, la figlia Nayola e la nipote Yara.

Anche a Modena, seconda sede del FFF, il Portogallo è protagonista con un doppio appuntamento al Cinema Astra: sabato 26 novembre si proiettano le opere più rappresentative, dal 1923 ad oggi, dell’animazione portoghese, a cura del Monstra Festival, seguite alle ore 20 da Nayola, il film presentato in concorso a Bologna.

Cinema Selfmade, sweded e sperimentale

“Be Kind, Remake!”, ovvero il filone amatoriale uno dei temi portanti di questa edizione, nata sotto il segno del quasi omonimo capolavoro di Michel Gondry, Be Kind Rewind. La pellicola, dedicata al cinema sweded, fatto a mano, con povertà di mezzi e ricchezza di ispirazione, viene proiettata giovedì 16 novembre, alle 22, anticipata dal documentario Michel Gondry, Do It Yourself di François Nemeta. Lo presentail noto critico cinematografico Roy Menarini.

Al pubblico, su prenotazione, il Festival offre una piccola chicca, un laboratorio di cinema handmade realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si partecipa creando da zero il proprio cortometraggio con materiale di recupero, utilizzando la tecnica a passo uno. Appuntamento ogni giorno (dal 15 al 19 novembre), e per tutto il giorno, dalle 10 alle 20, nello Spazio Be Kind, Remake!, una sala attrezzata con monitor e strumentazioni “del mestiere”, dedicata alle produzioni degli studenti, in collaborazione con Blockbuster Bend (Oregon – USA), l’Accademia di Belle Arti di Bologna e Demetra Formazione.

In questo contesto, venerdì 17, riflettori puntati sull’evento Archeologia futura: alle 19 si presentano i lavori degli studenti del primo, secondo e terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che con la guida di Maurizio Finotto, docente e grande collezionista di opere sweded, hanno realizzato vari corti originali, ispirati ai caposaldi del cinema. Subito dopo si proiettano due lavori fuori concorso, nel segno dell’ucronia di ispirazione preistorica, ovvero Incanto La Leggenda, di Massimo Finotto, e Pablo di Neanderthal, di Antonello Matarazzo, alla presenza dello scrittore Ermanno Cavazzoni e di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento.

La serata continua e si tinge di noir, in perfetto stile venerdì 17, con la proiezione di tre lungometraggi da brivido: alle ore 20,30 si parte con la premiere italiana di Junk Head, di Takehide Hori (Giappone, 2021), seguito da, alle ore 22,30, un’altra premiere, Unicorn Wars di Alberto Vazquez (Francia, Spagna, 2022).

Per chiudere la triade, alle ore 24 Mad God di Phil Tippett (USA, 2021). La maratona horror prosegue tutta la notte con dei grandi classici dei maestri del brivido e agli spettatori che rimarranno fino alla mattina verrà offerta la colazione.

Alla frontiera tra umano, artificiale e post-umano

Non solo disegni fatti a mano in stile Bill Plympton, pupazzi che si muovono a passo uno, effetti speciali old fashioned. Il FFF apre la porta alla realtà virtuale e aumentata, attraverso le opere italiane e internazionali del concorso New Frontiers, al quale è dedicato un premio: il pubblico indossa il casco e si immerge nelle simulazioni, scopre proposte adatte a nuove piattaforme, mixed media, installazioni multimediali, performance. Si immerge nel futuro. Infatti, è nella natura del FFF integrare nuovi linguaggi, cogliere le sfide dell’umano e del post-umano. A partire dall’opera scelta per rappresentare questa edizione, creata da Mr Jose, alias di Josè A. Hernandez, che utilizza l’intelligenza artificiale – e in particolare Midjourney – come una penna con cui scrive scene immaginifiche. La locandina del Festival fa parte di una serie, “AIdeal world”, protagonista di una mostra dedicata all’interno della manifestazione. Tutti questi stimoli aprono a riflessioni mai banali,come quelle portata all’interno del festival da Gianluigi Bonanomi, giornalista hi-tech animatore di un talk intitolata “Sette film (non sci-fi) per capire l’Intelligenza Artificiale”, in programma sabato 18 novembre, alle 16. Una conversazione che parte da pellicole come Karate Kid, Indiana Jones, Non ci resta che piangere, passando perfino per Mr Bean, per andare alla radice della differenza tra umanità e algoritmo. Infine, il 25 novembre, a Modena, torna l’hackathon, uno dei must del FFF. Il laboratorio aperto, ex centrale elettrica, si prepara ad essere invaso da giovani sviluppatori e realizzatori di videogame, in una speciale edizione con un tema che verrà svelato in prossimità dell’evento. La due giorni modenese è dedicata al gaming, ma anche alla realtà aumentata e virtuale e in generale alla gamification. L’iniziativa è organizzata da Doc Servizi e dalla sua area Doc Games, Comics & Cartoons, in collaborazione con l’Associazione Amici del Future Film Festival, e con il sostegno del Comune di Modena.

La 23esima edizione del Future Film Festival sarà ad ingresso gratuito grazie al supporto di Conad ad eccezione di masterclass e workshop, che saranno invece a pagamento. Le iscrizioni verranno aperte mercoledì 20 ottobre 2023.

Futurama: l’undicesima stagione in arrivo su Disney+

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Futurama: l’undicesima stagione in arrivo su Disney+

Disney+ ha annunciato che l’undicesima stagione di Futurama, l’amata serie animata per adulti di Matt Groening e David X. Cohen, debutterà in Italia lunedì 24 luglio solo sulla piattaforma streaming, con nuovi episodi ogni settimana.

Dopo una breve pausa di dieci anni, Futurama è uscito trionfalmente dalla capsula criogenica, con il cast originale al completo e lo spirito satirico intatto. I 10 episodi inediti dell’undicesima stagione sono adatti a tutti: i nuovi spettatori infatti potranno iniziare la serie da qui, mentre i fan di lunga data avranno le risposte che aspettavano da un decennio, tra cui gli sviluppi dell’epica storia d’amore tra Fry e Leela, il misterioso contenuto della lettiera di Nibbler, la storia segreta del malvagio Babbo Natale Robot e la sorte dei girini di Kif e Amy. Nel frattempo c’è una nuova pandemia in città, mentre la troupe esplora il futuro dei vaccini, dei bitcoin, della cancel culture e della TV in streaming.

Futurama ha debuttato nel 1999 e si è rapidamente guadagnato un seguito di fedelissimi e il plauso della critica, tra cui due Emmy come Outstanding Animated Program. Nonostante l’ambientazione in un futuro lontano, la serie è famosa per il suo commento satirico sulla vita presente. La serie segue Phillip J. Fry (Billy West nella versione originale), un ragazzo che consegna pizze a New York, che si congela accidentalmente nel 1999 e viene scongelato nell’anno 3000. In questa sorprendente “nuova” New York, fa amicizia con il robot bevitore Bender (John DiMaggio nella versione originale) e si innamora della ciclope Leela (Katey Sagal nella versione originale). Il trio trova lavoro presso la Planet Express Delivery Company, fondata dallo schivo discendente di Fry, il professor Hubert Farnsworth. Insieme al contabile Hermes Conrad, all’assistente Amy Wong e all’aragosta aliena Dottor John Zoidberg, intraprendono emozionanti avventure che li portano in ogni angolo dell’universo. Dopo la prima messa in onda su Fox Broadcasting Network negli Stati Uniti, si è assistito a una serie di cancellazioni e resurrezioni. Quattro uscite in DVD di successo nel 2007-2009 hanno portato alla rinascita dello show su Comedy Central negli Stati Uniti dal 2010 al 2013. Poi, dopo un breve congelamento di dieci anni nella camera criogenica, Futurama è riemerso trionfalmente con un totale di 20 episodi commissionati che debutteranno nel 2023.

La stagione, composta da 10 episodi, è interpretata nella versione originale da John DiMaggio, Billy West, Katey Sagal, Tress MacNeille, Maurice LaMarche, Lauren Tom, Phil LaMarr e David Herman. Futurama è prodotta da 20th Television Animation, parte dei Disney Television Studios, con l’animazione realizzata dai Rough Draft Studios. Futurama è creata da Matt Groening e sviluppata da Groening e David X. Cohen. Tra i produttori esecutivi figurano Groening, Cohen, Ken Keller e Claudia Katz.

Futurama: il trailer e la key art dell’undicesima stagione dal 24 luglio su Disney+

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In vista dell’atteso ritorno dell’amata serie animata fantascientifica per adulti Futurama, Disney+ ha diffuso il trailer e la key art dell’undicesima stagione che debutterà lunedì 24 luglio in Italia in esclusiva sulla piattaforma streaming.

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Dopo una breve pausa di dieci anni, Futurama è uscito trionfalmente dalla capsula criogenica, con il cast originale al completo e lo spirito satirico intatto. I 10 episodi inediti dell’undicesima stagione sono adatti a tutti: i nuovi spettatori, infatti, potranno iniziare la serie da qui, mentre i fan di lunga data avranno le risposte che aspettavano da un decennio, tra cui gli sviluppi dell’epica storia d’amore tra Fry e Leela, il misterioso contenuto della lettiera di Nibbler, la storia segreta del malvagio Babbo Natale Robot e la sorte dei girini di Kif e Amy. Nel frattempo, c’è una nuova pandemia in città, mentre la troupe esplora il futuro dei vaccini, dei bitcoin, della cancel culture e della TV in streaming.

Futurama ha debuttato nel 1999 e si è rapidamente guadagnato un seguito di fedelissimi e il plauso della critica, tra cui due Emmy come Outstanding Animated Program. Nonostante l’ambientazione in un futuro lontano, la serie è famosa per il suo commento satirico sulla vita presente. Futurama segue Phillip J. Fry (Billy West nella versione originale), un ragazzo che consegna pizze a New York, che si congela accidentalmente nel 1999 e viene scongelato nell’anno 3000. In questa sorprendente “nuova” New York, fa amicizia con il robot bevitore Bender (John DiMaggio nella versione originale) e si innamora della ciclope Leela (Katey Sagal nella versione originale). Il trio trova lavoro presso la Planet Express Delivery Company, fondata dallo schivo discendente di Fry, il professor Hubert Farnsworth. Insieme al contabile Hermes Conrad, all’assistente Amy Wong e all’aragosta aliena Dottor John Zoidberg, intraprendono emozionanti avventure che li portano in ogni angolo dell’universo. Dopo la prima messa in onda su Fox Broadcasting Network negli Stati Uniti, si è assistito a una serie di cancellazioni e resurrezioni. Quattro uscite in DVD di successo nel 2007-2009 hanno portato alla rinascita dello show su Comedy Central negli Stati Uniti dal 2010 al 2013. Poi, dopo un breve congelamento di dieci anni nella camera criogenica, Futurama è riemerso trionfalmente con un totale di 20 episodi commissionati che debutteranno nel 2023.

Per la nuova stagione ritorna l’intero cast originale, tra cui John DiMaggio, Billy West, Katey Sagal, Tress MacNeille, Maurice LaMarche, Lauren Tom, Phil LaMarr e David Herman.

Futurama è prodotta da 20th Television Animation, parte dei Disney Television Studios, con l’animazione realizzata dai Rough Draft Studios. Futurama è creata da Matt Groening e sviluppata da Groening e David X. Cohen. Tra i produttori esecutivi figurano Groening, Cohen, Ken Keller e Claudia Katz.

Futura, recensione del film di Lamberto Sanfelice

Futura, recensione del film di Lamberto Sanfelice

Futura è il secondo lungometraggio di Lamberto Sanfelice, dopo Cloro di sei anni fa che aveva portato al Sundance e al Berlino Film Festival, e che gli fece aggiudicare le candidature ai David di Donatello e ai Globi d’oro.

Ora Sanfelice si cimenta con una tematica del tutto nuova, e non solo dal punto di vista dell’ambientazione (in Cloro si trattava di nuoto), ma anche da quello del suono. L’ispirazione per il soggetto del film gli è venuta quando ha conosciuto un tassista che suonava la tromba: ne è nata un’amicizia e la passione per il jazz.

La trama di Futura

Così inizia a prendere forma la storia di Futura: Louis (interpretato dall’attore francese Niels Schneider) accompagna di notte sul suo taxi la spacciatrice trans Lucya (Daniela Vega) che appuntamento dopo appuntamento distribuisce con solerzia bustine di coca per tutta Milano. Lui, nel frattempo, ha abbandonato il sogno di diventare musicista, e tenta invece di fare il papà con scarsi risultati, cercando di mantenere un rapporto almeno decente con l’ex compagna Valentina (Matilde Gioli).

In una delle notti in giro con Lucya, inizia forse a cambiare tonalità il suo panorama incupito, quando incontra Nico (Stefano Di Battista) con cui parecchio tempo prima suonava jazz in giro per locali.

Da quel momento il regista inizia a sbizzarrirsi usando la musica come codice narrativo, che descrive personaggi e andamenti umorali delle scene. Stefano Di Battista, che ha anche composto le musiche, dà il suo contributo artistico facendo calare il film, e l’atmosfera suscitata da Milano, in un clima tenue e vagamente trasognato. E anche la fotografia di Luca Bigazzi incornicia sempre colori e luci con classe e fine maestria.

Il punto però è che non è sufficiente. La struttura del film, nella scrittura e nel modo in cui gli attori la incarnano, è tendenzialmente traballante. Il susseguirsi degli eventi e la loro esecuzione sono naturalmente prevedibili, con pochissimo spessore e quasi nessuna affezione che ne conseguono.

Futura – la conferenza stampa di presentazione

Parrebbe a volte che Lamberto Sanfelice si fosse dedicato a mettere in fila i fatti, confezionarli in un’estetica raffinata, ma non a conferirgli la presa che questi dovrebbero sancire all’interno del racconto. Il vero peccato è la ovvia conseguenza sullo smarrimento che a tratti emerge dai personaggi: le azioni compiute e i dialoghi restano su una superficie che non si compie mai. E la musica, nel sopperire quanto può a questi vuoti, racconta la propria bellezza e tenta di mettersi al posto degli attori, restando però inevitabilmente incompresa.

Futura, la conferenza stampa di presentazione

Futura, la conferenza stampa di presentazione

Il nuovo lungometraggio di Lamberto Sanfelice, Futura, è stato presentato da remoto con la partecipazione del regista e tre degli attori del cast.

Il suo primo lavoro, che ha raccolto molto successo, era stato Cloro nel 2015, che l’ha portato al Sundance e al Festival di Berlino, e facendogli anche aggiudicare una candidatura ai Globi d’oro e ai David di Donatello.

Ad accogliere la stampa, oltre dunque al regista, in collegamento sulla piattaforma Zoom ci sono: Matilde Gioli, Niels Schneider e il jazzista Stefano Di Battista, che del film ha curato anche le musiche.

I primi ringraziamenti Lamberto Sanfelice li rivolge a Adler Entertainment, che non ha avviato la distribuzione della pellicola finché non c’è stata la possibilità di permetterne l’uscita in sala, che avverrà il 17 giugno. E, nel dichiararsi ovviamente molto contento dell’evento, il regista racconta quanto sarà importante l’ausilio del grande schermo per la visione di Futura, e non solo per l’elegante fotografia di Luca Bigazzi: «Il film è un dialogo che i personaggi sostengono tra loro con la musica, più che le parole, anzi: se la cavano molto meglio con gli strumenti musicali,» scherza Sanfelice, «Attraverso le melodie descrivono loro stessi e le proprie sfumature».

La storia è quella dell’ex trombettista Louis (Niels Schneider) che ha abbandonato il sogno del jazz, per fare male il padre e peggio il tassista, dal momento che scarrozza una spacciatrice trans (Daniela Vega) rischiando puntualmente la vita.

«Il mio personaggio è in bilico,» spiega Niels «Non riesce a fare il padre e a relazionarsi con l’ex compagna Valentina [Matilde Gioli n.d.r.], e sente al contempo il peso d’essere figlio d’arte». L’ombra del personaggio del padre è, infatti, secondo Sanfelice, un omaggio al celebre jazzista Massimo Urbani: irraggiungibile icona del genere musicale che incarna perfettamente il senso che vuole essere trasmesso dal film.

«A differenza di Louis, la mia Valentina è una ragazza matura, tra l’altro molto lontana dalle figure femminili che fino ad oggi avevo interpretato,» racconta Matilde Gioli, «Ha insegnato molto anche a me,» dice sorridendo, «In particolare durante una scena in cui affronto il mio ex compagno ho avuto molta difficoltà: io al posto di lei avrei dato subito di matto. Valentina, invece, mantiene la calma».

Viene poi posta una domanda a Stefano Di Battista, a sua volta personaggio di spicco nella scena musicale jazz, ma che si trovava alla sua prima volta nel mondo del cinema: «Questa esperienza per noi musicisti è stata un regalo. Siamo stati trattati da tutti con grande disponibilità. Pensavo che sui set cinematografici, se si sbagliava, si venisse multati,» dice ridendo Di Battista, «Invece non è così! Ho vissuto dei momenti di cui sarò sempre grato a Lamberto Sanfelice». Per quanto riguarda la scrittura della colonna sonora, spiega che è come se fosse stato il film stesso a scriverla: «Proprio come Morricone componeva i suoi pezzi lasciandosi ispirare in modo quasi magico, così anch’io mi sono lasciato suggestionare dalle atmosfere del film».

Così viene chiesto al regista da dove sia sorta per lui la passione del jazz: «È una storia incredibile, che è quella che mi ha fatto venire l’idea del soggetto. Ho fatto amicizia con un tassista che suonava la tromba e che mi ha introdotto in tutto il mondo che racconto. Oggi lui non fa più il tassista, ma il trombettista a tempo pieno. La musica può condurre a rivedere le proprie priorità e a realizzare sogni che si costruiscono man mano».

Futura al cinema dal 17 giugno

Futura al cinema dal 17 giugno

Futura di Lamberto Sanfelice, al cinema dal 17 giugno 2021 distribuito da Adler Entertainment e prodotto da Indiana Production, MeMo Films, Lalavì Film con Rai Cinema e Rosebud Entertainment Pictures.

Dopo aver esordito nel lungometraggio con “Cloro”, nominato ai David di Donatello e ai Globi d’oro 2015, il regista Lamberto Sanfelice torna dietro la macchina da presa per raccontare la storia di un musicista jazz alla ricerca di una seconda possibilità nella vita.

“L’idea del film nasce da un incontro” – spiega il regista – “Un giorno camminando per strada ho sentito una tromba che suonava jazz per scoprire che il suono dello strumento proveniva da un tassista seduto al posto di guida nel suo veicolo fermo alla fermata dei taxi. Da quest’immagine sono partite delle domande: perché quest’uomo aveva smesso con la musica? Cosa sarebbe successo se il tassista volesse tornare a inseguire la sua passione per il jazz?”

Da questa immagine nasce così il personaggio di Louis, un jazzista di talento che ha ormai dimenticato i suoi sogni e vive a distanza le relazioni umane, con alle spalle un rapporto irrisolto con il padre e ora alle prese con una vita notturna ritmata dallo spaccio di droghe e dalla musica techno, in un perenne senso di frustrazione per un’esistenza che sente non appartenergli .

Interpretato da Niels Schneider, attore caro al regista Xavier Dolan con cui ha lavorato nei film “J’ai tué ma mère” e “Les amours imaginaires”, Louis vive con la moglie Valentina (Matilde Gioli, già protagonista di “Il capitale umano” di Paolo Virzì, delle commedie italiane “Mamma o papà?”, “Gli uomini d’oro”, “È per il tuo bene” e nel cast della fortunata serie tv “Doc- Nelle tue mani”) e la figlia Anita (Aurora Onofri) una bambina alla ricerca di un contatto affettivo con un padre sfuggente.

Al fianco di Louis c’è poi Lucya (interpretata da Daniela Vega, acclamata protagonista di “Una donna fantastica” di Sebastián Lelio, premio Oscar come miglior film in lingua straniera), una trans cilena con cui il musicista spaccia la notte, dotata di grande potenza canora che esibisce cantando la Madama Butterfly di Puccini nei locali notturni.

La musica, dalla techno al jazz, passando per l’opera lirica, diventa così il cuore pulsante della storia e ritma il percorso emotivo del protagonista, un linguaggio universale attraverso cui Louis riuscirà ad esprimersi pienamente. Completano il cast due esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale, Stefano Di Battista ed Enrico Rava, autori anche delle musiche originali del film insieme a Lorenzo Cosi e Giovanni Damiani.

Futebol, Cinema y Corazon

Diego Armando Maradona ha attirato su di se l’interesse del mondo della musica (oltre quaranta canzoni), della letteratura e del cinema. Oltre che per le gesta sportive da calciatore ineguagliabile, Maradona ha fatto scalpore per le dichiarazioni eclatanti contro i centri di potere del calcio e non solo, oltre che per le personali vicende personali.

Un soggetto quindi appetibile per un film, e così, tralasciando i vari servizi sportivi minori, a partire dal 2005 al 2008 sono state diverse le pellicole dedicate interamente al Pibe de Oro: “Non sarò mai un uomo comune”, realizzato dal giornalista italiano Gianni Minà; “Amando a Maradona” del regista argentino Javier Vazquez; “Maradona la mano de dios” di Marco Risi, figlio di Dino, e “Maradona di Kusturica” del regista serbo di “Underground”. Quella di Gianni Minà è una lunga intervista sulla vita di Maradona anche su aspetti che vanno oltre il campo ed i gol. Il film di Vazquez ha il taglio di uno speciale sportivo per la televisione. Il film di Marco Risi non è un granché, tratteggia essenzialmente la vita di Maradona con sequenze sceniche e dialoghi simili a quelli di una fiction televisiva di bassa lega. Discorso a parte invece per il film di Kusturica, presentato fuori concorso a Cannes nel 2008. Il film ovviamente da ampia visione delle scene degli splendidi gol e dell’ascesa calcistica di Maradona, che accompagnano le vicende di vita e le sue prese di posizione. Si vedono i tatuaggi del Che e di Fidel sul polpaccio e sul braccio del campione, che afferma: «In Colombia si produce la droga, ma a gestire il traffico sono gli Usa. Che campione sarei stato, senza la droga». Ed eccolo al fianco di Morales e Chavez, in piazza, contro Nafta e Bush, il «criminale assassino», con la sua t-shirt «Stop the War». Salito in vetta dalla povertà, precipitato in basso per dipendenza da cocaina con tanto di overdose e ricoveri ripetuti in ospedale, ha accusato i dirigenti degli alti vertici delle organizzazioni calcistiche di essere dei manovratori e di fare solo proclami in campo umanitario.

E poi, come spiega Maradona “il presidente Matarrese e Havelange sono mafiosi altrimenti non si spiegherebbe come gli unici calciatori risultati positivi ai test antidoping, negli anni ’90, sono stati Maradona e Caniggia”. Osservando alcune scene del film si potrebbe pensare ad una rappresentazione un po’ oleografica, ne mancano passaggi in cui Kusturica parla del suo mito senza però destare interesse nello spettatore. Maradona indefettibile rivoluzionario? C’è chi storce il naso, ma una vita così anticonformista in fin dei conti rende bene nella pellicola del regista serbo. Qualche stelletta in più la merita sicuramente un altro film con dei riferimenti al futebol, intenso ed impegnato.

Si tratta di “Cronaca di una fuga – Buenos Aires 1977” in concorso a Cannes nel 2006. E’ un lavoro del regista argentino Israel Adrian Caetano, che parla della storia di Carlo Tamburini, uno tra i trentamila “desaparecidos” argentini, perlopiù giovani di sinistra che furono imprigionati, torturati, sedati ed uccisi nei modi più turpi da parte della polizia dei regimi militari sudamericani, nel caso del film si tratta della dittatura di Videla. Il film parla di una storia vera, tratta dal libro di Tamburini “Pase libre: La fuga da la Mansión Serè”, in cui l’autore racconta le prigionie e le torture subite da parte dei commando militari in una villa situata nella periferia di Buenos Aires. Una truce esperienza che però riuscì a risolversi con una fuga attuata da Tamburini insieme ad altri tre giovani. Tamburini era un bravo studente di filosofia e promettente portiere di una squadra di calcio di serie B, il San Lorenzo de Almagro. Squadra di un barrio, quartiere periferico di Buenos Aires, ancora più politica dei Boca Juniors, forse per questo mezza squadra finì tra quei 30.000 desaparecidos. Il 23 novembre del 1977, proprio dopo una partita, Claudio viene sequestrato dalla polizia della Junta militare e accusato di «attività sovversive». Claudio non è un militante dell’estrema sinistra, è solo un simpatizzante, ma gli sgherri dei generali non vanno per il sottile, chi finisce nelle loro mani viene torturato e poi, confessi o no, fatto sparire. Assieme ad altri ragazzi come lui, Claudio viene rinchiuso nella Mansion Seré, una villa signorile adibita a centro di detenzione e tortura dalla dittatura militare argentina, isolata nella periferia di Buenos Aires. All’interno della Villa, Claudio trascorrerà mesi assieme ad altri ragazzi, sottoposto ad inaudite torture, psicologiche e fisiche.

Nel film si riesce a ricreare il clima di estrema tensione tra le mura fatiscenti della mansion, dentro lo squallore degli ambienti ed il senso generale di sporcizia, i materassi sporchi e le pozze di urina, le pareti scrostate, le brande cigolanti. Lo spettatore è catturato ed immedesimato da un suspance che viene fuori dalla continua incertezza sul destino dei giovani sottoposti alle sevizie per un periodo prolungato, le immagini puntano dritto ai nervi. I giovani nudi e dai corpi martoriati, striscianti e rannicchiati a terra, sembra di essere con loro. Sale ancora dippiù il nodo alla gola di chi guarda quando due aguzzini e due prigionieri in una cucina guardano la nazionale argentina in tv. Claudio pensa di approfittare della situazione per ucciderli e fuggire. Il compagno Gallego non vuole. Secondi drammatici, in apnea. Ma l’albiceleste segna e tutti si uniscono in un grottesco urlo per il gol. I mesi passano, ma Claudio non si è assuefatto alle torture, e così assieme a tre compagni – Guillermo, el Vasco, el Gallego – intuisce la possibilità dell’evasione e la mette in atto. E così siamo al momento della fuga a cui si riferisce il titolo, la tensione tocca il suo apice. Nudi come vermi i quattro corrono nella notte argentina e riescono a trovare dei panni per coprirsi e affrontare la prima alba da fuggiaschi. Solido, asciutto, il film si conclude con una didascalia sui destini dei quattro giovani.

Fusioni celebri: ecco cosa accade a mettere insieme teste famose!

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Si chiama Famorphing ed è un blog che propone delle fusioni di personaggi famosi. Ricordate la super mossa segreta che i personaggi di Dragon Ball potevano eseguire per unirsi e combattere un nemico superiore alle loro forze? Ebbene in questo blog avviene proprio questo: personaggi famosi che mescolano dando vita a nuove a vlte magnifiche, altre volte inquietanti figure, risultato di due lineamenti differenti sovrapposti. Eccone alcuni:

 

Fury: trailer italiano con Brad Pitt

Fury: trailer italiano con Brad Pitt

La Lucky Red ci mostra in esclusiva il trailer italiano ufficiale di Fury, il dramma d’azione in uscita nei nostri cinema il prossimo 3 giugno, che annovera nel cast Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman, Michael Pena e Jon Bernthal. Potete vederlo di seguito:

Fury, diretto da David Ayer (Suicide Squad), è ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nell’aprile del 1945.

I protagonisti sono un gruppo di 5 soldati appartenenti all’esercito americano, capitanati dal sergente Wardaddy (Pitt), che combattono contro i tedeschi a bordo di un carro armato denominato appunto Fury.

Fury: trailer del film con Brad Pitt e Shia LaBeouf

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Fury: trailer del film con Brad Pitt e Shia LaBeouf

La Columbia dopo il poster ufficiale ha rilasciato questa mattina il trailer del film Fury con protagonisti Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel e Jason Isaacs.

Fury, il film

Fury uscirà nelle sale il prossimo 14 Novembre e sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente verso la fine, nel 1945: non appena gli Alleati fanno la loro comparsa in territorio europeo, un agguerrito sergente dell’esercito americano, conosciuto come Wardaddy, al comando di un carro armato Sherman, si lancerà in una missione mortale con il suo plotone composto da cinque fedelissimi soldati. Disarmati e in condizioni di evidente inferiorità numerica, Wardaddy e i suoi dovranno impegnarsi al massimo per cercare di colpire il cuore dell’offensiva nazista.

Vi segnaliamo, inoltre, che Fury oltre a Brad Pitt sarà interpretato anche da Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel e Jason Isaacs.

 

Fury: Steven Price scriverà le musiche

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Continua la lavorazione di Fury, nuovo film di David Ayer che catapulterà nel corso della Seconda Guerra Mondiale il cast d’eccezione formato da Brad PittShia Le BoufLogan LermanJon Bernthal Michael Peña. Dell’ultima ora è la notizia dell’arrivo di Steven Price, già apprezzato nell’ottimo lavoro svolto in Gravity, come compositore per la colonna sonora del film. A conferma dell’indiscrezione giungono le parole di David Ayer:

“Steven ha un approccio nel raggiungere i risultati ed una creatività straordinaria che lo rendono perfetto a collaborare al mio film”. Il film prenderà luogo sul finire della Seconda Guerra Mondiale, nell’aprile del 1945, nel momento in cui gli Alleati saranno in procinto di sferrare un ultimo attacco. In questa cornice un sergente dell’esercito americano (Brad Pitt) avrà il compito di guidare, dietro le linee nemiche, un carrarmato Sherman e l’equipaggio composto da cinque uomini. La loro missione sarà quella di sferrare un attacco al cuore della Germania Nazista nonostante le difficoltà dovute al ritrovarsi in minoranza numerica e l’esiguo armamentario di cui dispongono.

Fury è co-prodotto dalla QED International, casa di produzione capitanata da Bill BlockLe Grisbi Productions di John LesherEthan Smith e lo stesso Ayer. Rappresenta la seconda collaborazione con la QED, già produttrice di Sabotage film d’azione con Arnold Schwarzenegger Sam Worthington in uscita nelle sale ad aprile.

Fonte: Deadline

Fury: recensione del film con Brad Pitt

Fury: recensione del film con Brad Pitt

Arriva al cinema anche in Italia Fury, l’atteso film di guerra diretto da David Ayer, e con protagonisti Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman, Michael Pena e Jon Bernthal. In Fury nell’aprile del 1945, proprio sul finire della Seconda Guerra Mondiale, il sergente Collier, da tutti chiamato “Wardaddy”, guida una pericolosa spedizione a bordo di un carro armato M4 Sherman nel cuore della Germania.

Il nuovo membro della squadra, il giovane tipografo Norma Ellison con l’’aspirazione di diventare un cecchino professionista, dovrà ben presto scontrarsi con la crudeltà del conflitto in un paese ridotto all’’estrema resistenza e con un gruppo di compagni di viaggio a dir poco singolari. A proprio agio nell’ormai congeniale universo adrenalinico e bellico inaugurato con la sceneggiatura di U-571 e l’’esordio alla regia di Harsh Times, David Ayer si butta a capofitto in una dura storia di guerra, un apologo sul cameratismo e sul patriottismo a suon di colpi di mortaio, dando vita ad una narrazione tutto sommato semplice e lineare che fa da sfondo ad uno degli eventi storici più brutali del XX secolo.

Non è di certo un compito facile quello di ridurre l’intero spazio del film nell’interno delle quattro pareti rugginose e metalliche di un carro armato da combattimento, di fatto il vero protagonista della narrazione, tanto da inscenare dei gustosissimi paragoni tecnico-storici con i più avanzati e spietati Panzer tedeschi (a cui però un alto tasso di tecnologia non equivale ad un’altrettanto ardita capacità di comando).

Fury film

Fury, nome di battaglia inciso con la vernice sulle fiancate del convoglio, rappresenta la perfetta sintesi non solo della guerra, ma anche della rabbia interiore che ogni personaggio, con il proprio vissuto e le proprie aspirazioni, è portato a celare nel profondo. Tuttavia non bastano le eccellenti interpretazioni e le caratterizzazioni riuscite di un cast eterogeneo che comprende fra gli altri Shia LaBeouf, Logan Lerman, Michael Pena e Jon Bernthal a salvare il prodotto dal rischio di un’’ennesima propaganda nazionalista a favore della forza bellica americana, tanto che le sequenze finali della stoica resistenza a bordo del carro armato semi-distrutto (allegoria della resistenza interiore e fisica dell’americano-prototipo) finiscono per cadere nella convenzione del genere.

Brad Pitt, scimmiottando il background ereditato da Bastardi senza gloria, caratterizza in maniera un po’’ impacciata il capitano Coller, senza dare un sufficiente spessore psicologico che d’altronde manca anche a tutti gli altri soggetti, i quali sembrano copie-carbone stereotipate uscite direttamente da Quella sporca dozzina. Nettamente meno sincera di The Monument Men e faticosamente alla ricerca di replicare un nuovo Salvate il soldato Ryan, la pellicola si presenta come un riuscito trattato di guerra ma forse troppo imbrigliato nelle convezione per avere l’originalità necessaria a colpire nel segno. Diciamo un po’ troppo metallico e arrugginito come il carro armato che rappresenta.

Fury: primo poster del film con Brad Pitt

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Fury: primo poster del film con Brad Pitt

Arriva on line il primo poster di Fury, film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con protagonista Brad Pitt. Nel poster il nostro si mostra in un atteggiamento apparentemente stanco e pensieroso, appoggiato alla canna di un carroarmato con su scritto fury – furia.

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Fury, il film

Fury uscirà nelle sale il prossimo 14 Novembre e sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente verso la fine, nel 1945: non appena gli Alleati fanno la loro comparsa in territorio europeo, un agguerrito sergente dell’esercito americano, conosciuto come Wardaddy, al comando di un carro armato Sherman, si lancerà in una missione mortale con il suo plotone composto da cinque fedelissimi soldati. Disarmati e in condizioni di evidente inferiorità numerica, Wardaddy e i suoi dovranno impegnarsi al massimo per cercare di colpire il cuore dell’offensiva nazista.

Vi segnaliamo, inoltre, che Fury oltre a Brad Pitt sarà interpretato anche da Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel e Jason Isaacs.

 

Fury: prime immagini di Brad Pitt come Wardaddy

Finalmente possiamo ammirare il nuovo Brad Pitt! Più precisamente, sono disponibili due nuovissime immagini che ci mostrano il nuovo personaggio che Pitt interpreterà in Fury, il nuovo film di David Ayer: ecco a voi Wardaddy!

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Fury, il film

Fury uscirà nelle sale il prossimo 14 Novembre e sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente verso la fine, nel 1945: non appena gli Alleati fanno la loro comparsa in territorio europeo, un agguerrito sergente dell’esercito americano, conosciuto come Wardaddy, al comando di un carro armato Sherman, si lancerà in una missione mortale con il suo plotone composto da cinque fedelissimi soldati. Disarmati e in condizioni di evidente inferiorità numerica, Wardaddy e i suoi dovranno impegnarsi al massimo per cercare di colpire il cuore dell’offensiva nazista.

Vi segnaliamo, inoltre, che Fury oltre a Brad Pitt sarà interpretato anche da Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel e Jason Isaacs.

Fonte: Comingsoon.net