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Fondazione: Apple rinnova la serie per una terza stagione!

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Fondazione: Apple rinnova la serie per una terza stagione!

Fondazione (Foundation) è stata rinnovata per una terza stagione su Apple TV+, confermando il ritorno del dramma di fantascienza adattato dalle opere acclamate di Isaac Asimov. La storia segue la saga millenaria della Fondazione, una banda di esiliati che scopre cosa è necessario per salvare l’Impero Galattico.

Siamo rimasti tutti incredibilmente colpiti dall’adattamento ambizioso, ricco di azione e fantasioso che David e il resto di questo talentuoso team creativo e cast hanno dato vita a questa serie di fantascienza premium fin dal primo giorno“, ha condiviso Matt Cherniss, capo della programmazione per Apple TV+, in un comunicato.

Cherniss ha continuato, sulle pagine di The Wrap : “Vedere Foundation diventare un successo così globale è stato più che entusiasmante con il pubblico di tutto il mondo che continua ad essere affascinato settimana dopo settimana da questo viaggio drammatico e avvincente per salvare l’umanità. Non vediamo l’ora che tutti possano sperimentare cosa c’è in serbo per i personaggi vecchi e nuovi nella terza stagione”.

Chi recita in Fondazione (Foundation)?

I membri del cast di Fondazione (Foundation) includono Jared Harris e Lee Pace, Lou Llobell e Leah Harvey, Laura Birn, Cassian Bilton e Terrence Mann.

Le aggiunte della seconda stagione sono state Isabella Laughland (Brother Constant), Kulvinder Ghir (Poly Verisof), Ella-Rae Smith (Queen Sareth of Cloud Dominion), Holt McCallany (Warden Jaegger Fount), Rachel House (Tellem Bond), Nimrat Kaur (Yanna Seldon ), Ben Daniels (Bel Riose) e Dimitri Leonidas (Hober Mallow).

Fondazione (Foundation) è prodotto per Apple da Skydance Television e guidato dallo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer, con Alex Graves, David Ellison, Dana Goldberg, Bill Bost, Robin Asimov e Marcy Ross anche come produttori esecutivi.

Più di un secolo dopo il finale della prima stagione, la tensione cresce in tutta la galassia”, si legge nella sinossi della seconda stagione. “Mentre i Cleon si scontrano, una regina vendicativa complotta per distruggere l’Impero dall’interno. Hari, Gaal e Salvor scoprono una colonia di Mentalic con abilità psioniche che minacciano di alterare la stessa Psicostoria. La Fondazione è entrata nella sua fase religiosa, promulgando la Chiesa di Seldon in tutto l’Outer Reach e incitando alla Seconda Crisi: la guerra con l’Impero.

Fondazione, svelata un’anteprima della seconda stagione

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Fondazione, svelata un’anteprima della seconda stagione

Apple ha condiviso oggi un’anteprima della seconda stagione della serie di successo Fondazione. Il prossimo capitolo dell’epica saga prodotta da David S. Goyer e Skydance Television farà il suo debutto quest’estate su Apple TV+.

Basato sui pluripremiati racconti di Isaac Asimov, il monumentale adattamento di Fondazione racconta il viaggio di un gruppo di esuli per ricostruire la civiltà nel pieno della caduta dell’Impero Galattico: personaggi cruciali che trascendono lo spazio e il tempo, superando crisi mortali, lealtà mutevoli e relazioni complicate, da cui dipende il destino dell’umanità.

Fondazione vede protagonisti il vincitore del SAG Award e candidato all’Emmy Jared Harris nel ruolo del Dr. Hari Seldon; il candidato all’Emmy Lee Pace nel ruolo di Brother Day, Lou Llobell nei panni di Gaal Dornick, Leah Harvey in quelli di Salvor Hardin, Laura Birn nel ruolo di Demerzel, Terrence Mann nel ruolo di Brother Dusk e Cassian Bilton in quello di Brother Dawn. A completare il cast della seconda stagione ci saranno Isabella Laughland che interpreterà Brother Constant, Kulvinder Ghir che vestirà i panni di Poly Verisof, Sandra Yi Sencindiver in quelli di Enjoiner Rue, Ella-Rae Smith nel ruolo di Regina Sareth di Cloud Dominion, Dimitri Leonidas che interpreterà Hober Mallow, Ben Daniels che vestirà i panni di Bel Roise, Holt McCallany nel ruolo di Warden Jaegger Fount, Rachel House nei panni di Tellem Bond e Nimrat Kaur in quelli di Yanna Seldon.

Fondazione è prodotto per Apple da Skydance Television sotto la guida dallo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer, insieme a Robyn Asimov, Alex Graves, David Ellison, Dana Goldberg e Bill Bost.

Fondazione seconda stagione, la recensione della serie Apple TV+

Fondazione seconda stagione, la recensione della serie Apple TV+

Dopo una prima stagione che si è rivelata essere il prodotto di fantascienza maggiormente elegante ed epico di questi ultimi anni, Fondazione torna su Apple TV+ con una seconda che non soltanto conferma le qualità dei precedenti episodi, ma ne aggiunge addirittura delle nuove.

Fondazione, dove eravamo rimasti

Le avventure dei personaggi che abbiamo conosciuto in Fondazione Stagione Uno continuano circa centocinquanta anni dopo il punto in cui li avevamo lasciati. Impossibile sintetizzare una trama che soprattutto nei primi episodi vede Hari Seldon, Gaal Dornick, Salvor Hardin e alcuni altri protagonisti dirigersi verso il proprio destino inserito in percorsi narrativi che raramente incrociano, o almeno non fino alla soluzione finale. Oltre a loro ci sono però tutta una serie di nuovi personaggi che offrono alla serie piccole ma significative, se non addirittura fondamentali variazioni sul tema.

La nuova stagione possiede infatti due elementi che la rendono se possibile ancor piú efficace: un ritmo della narrazione maggiormente incalzante e la capacità di rappresentare con potenza il dramma dei personaggi e delle loro relazioni. Il tutto senza mai dimenticare la confezione: i nuovi episodi di Fondazione sono, a livello puramente estetico, spettacolari e raffinati esattamente quanto lo erano stati gli altri. Il che non può che confermare la lucidità dei creatori David S. Goyer e Josh Friedman nell’adattare il capolavoro letterario di Isaac Asimov.

Gaal e Salvor, il cuore emotivo

A livello puramente emotivo, Fondazione Stagione 2 risulta coinvolgente in particolar modo quando in scena ci sono Gaal e Salvor, adesso legate da un destino comune che le vuole unite pur con tutte le loro differenze di vedute. Il rapporto tra i due personaggi costituisce certamente il cuore pulsante degli episodi, anche perché l’alchimia tra le due attrici Lou Llobel e Leah Harvey è evidente. Accanto a loro si trova spesso un grande “menestrello” come Jared Harris, il quale si diverte evidentemente un mondo a esplorare le varie e spesso contrastanti sfumature di Hari Seldon: in alcuni momenti il consumato attore sa andare in profondità e scavare nella psicologia del ruolo con eleganza trattenuta.

Isaac Asimov fondazioneIn altri, e dobbiamo ammettere che sono i più divertenti, può invece lasciarsi andare a un istrionismo vertiginoso e insieme controllato. Senza mai dimenticare poi che nel cast di Fondazione un’altra personalità fondamentale è Lee Pace, sempre più carismatico e sensuale, il quale lavora alla figura dell’imperatore apportando piccole ma significative variazioni. Il cast della seconda stagione di Fondazione si arricchisce poi di caratteristi di sicuro impatto come Holt McCallany (Mindhunter su Netflix) e Ben Daniels (The Exorcist), con quest’ultimo che dispone di un personaggio di notevole peso specifico, non soltanto per la trama ma anche a livello emozionale per l’intera serie.

Una visione epica

Fondazione conferma di avere al momento qualcosa che le altre serie di fantascienza odierne sembrano aver perso: l’ampiezza del respiro, l’epica della visione, la volontà di presentare universi lontani affascinanti e grandiosi nella loro civiltà avanzata. Lo show possiede una forma estetica in grado di mostrare tale volontà, e il merito va ovviamente dato prima di tutto alla grandiosa visione del genere che aveva Isaac Asimov.

Goyer e Friedman hanno però trovato la chiave estetica maggiormente consona per tradurre lo scrittore in immagini, creando un universo variegato e sempre capace di suscitare meraviglia. A questo si aggiunge poi l’evidente progresso fatto nel avvicinare i personaggi al pubblico, renderli più umani come ad esempio la dolcissima e coraggiosa Constant interpretata da un’efficacissima Isabella Laughland. Insomma, Fondazione continua a stupire e dimostra di saper coniugare forma e contenuto come pochissimi altri show di questo genere sanno fare oggi. Prodotto davvero notevole.

Fondazione M-Cube: nasce a Torino il primo conservatore e incubatore di Mitologia Moderna

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Alla fine di una pandemia e in mezzo alla nuova guerra che sta interessando l’Europa, l’1 giugno 2022 è nata a Torino la Fondazione M-Cube. A bordo due Holding – Omninext e E.P. (società che detiene le quote della consociata Webtek S.p.A.)-, le Società Cooperative Doc Servizi e Doc Creativity e una rosa di professionisti di alto livello che operano nel settore della curatela museale, della progettazione europea e del crowdfunding.

La Fondazione ha la finalità di conservare l’ormai ingente patrimonio di oggetti relativi alla Mitologia Moderna, partendo dalla valorizzazione e messa a disposizione del pubblico della Collezione Modina. Al contempo, nasce per essere uno spazio per la creazione di nuove imprese innovative, capaci di cogliere con visione il potere della Cultura e dei nuovi linguaggi, inclusi quelli tecnologici.

La Fondazione opererà sui contenuti propri dell’immaginario di cinque generazioni con l’obiettivo di riportare l’attenzione sulla curiosità per la conoscenza, l’immedesimazione nei valori positivi degli eroi contemporanei, l’energia e il potenziale per il cambiamento “dal basso”, la crescita innescabile attraverso i grandi numeri delle community che si muovono in questi mondi in modo spontaneo e appassionato.

Le figure più emblematiche della Mitologia Moderna nascono alla fine degli anni Trenta come testimoni di un periodo di instabilità generalizzata passando da mere figure ludiche e propagandistiche a tedofori di speranza e pensiero positivo, custodi di libertà, giustizia e sicurezza. Un ruolo che hanno interpretato ancora alla fine degli anni 2000 con l’emergere della grande crisi economica e, nuovamente, con puntuale ricorrenza storica, nell’attuale epoca Covid, offrendo la propria solidità quale risposta ai timori di un futuro fragile ed incerto.

Il programma della Fondazione M-Cube per l’anno 2022 prevede il consolidamento delle alleanze che facilitano una nuova relazione tra cultura, scienza e tecnologia, con enti pubblici, università e imprese, ma anche con i cittadini (citizen science, citizen generation) nell’ottica di proteggere e accompagnare un nuovo tipo di innovazione e sviluppo. Si occuperà di azioni concrete di tutela e boost ad alto e veloce impatto economico, sociale e culturale. Promuoverà l’idea di salvaguardia del pianeta e dell’ambiente, con particolare attenzione alla sostenibilità, a partire dalle sue (infra)strutture, impianti e modalità di utilizzo delle risorse. Svilupperà le prime progettualità dedicate a stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove startup e posti di lavoro nell’ambito della Mitologia Moderna.

Fondazione Cinema per Roma: l’Auditorium aperto al cinema tutto l’anno

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Le Fondazioni Cinema per Roma e Musica per Roma hanno ratificato un nuovo accordo che aprirà definitivamente le porte dell’Auditorium Parco della Musica alla settima arte: con i suoi settecento posti, infatti, la Sala Petrassi si trasformerà in uno dei più grandi luoghi di cinema della Capitale. Il terzo spazio in ordine di grandezza della struttura realizzata da Renzo Piano accoglierà dunque, accanto agli spettacoli musicali, teatrali, alla danza, alle lezioni, anche anteprime ed appuntamenti legati al mondo cinematografico. Lo annunciano Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma, e José R. Dosal, Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma.

La collaborazione fra le due Fondazioni, che prosegue da anni con la Festa del Cinema, sarà dunque ancora più stretta e articolata e molti saranno gli eventi coprodotti: i primi in programma si svolgeranno già nei prossimi giorni e saranno realizzati nell’ambito di CityFest, il contenitore di intrattenimento e cultura che la Fondazione Cinema per Roma realizza nel corso dell’anno, la cui sezione educational è curata da Alice nella città.

Mercoledì 2 marzo alle ore 10, si terrà l’anteprima per le scuole e il pubblico di Kung Fu Panda 3, il film diretto da Alessandro Carloni e Jennifer Yuh Nelson, nelle sale italiane da giovedì 17 marzo prodotto da Dreamworks e distribuito da Twentieth Century Fox. Al termine della proiezione, in collaborazione con Alice nella città, il regista Alessandro Carloni – il primo italiano a dirigere un film d’animazione Dreamworks – sarà protagonista di una lezione di cinema a cura di Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma.

Il giorno dopo, giovedì 3 marzo, alle ore 20, Rai e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con le fondazioni Cinema per Roma e Musica per Roma, presenteranno la proiezione speciale del documentario vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, Fuocoammare di Gianfranco Rosi, una produzione 21uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce Cinecittà, Rai Cinema, Les Films D’Ici, Arte France Cinema, con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione generale Cinema.

Mercoledì 23 marzo alle ore 21, la Sala Petrassi ospiterà l’anteprima de Un bacio, il nuovo film di Ivan Cotroneo, prodotto da Indigo Film, Titanus con Rai Cinema, con il sostegno di FVG Film Commission, distribuito da Lucky Red, in collaborazione con Alice nella città. In mattinata, alle ore 10.30, si terrà la proiezione speciale del film per i ragazzi delle scuole, mentre nel pomeriggio presso il Notebook si terrà la presentazione dell’omonimo libro firmato dallo stesso Cotroneo.

Fondazione Cinema per Roma: Gabriele Salvatores, incontro Venerdì 5 dicembre

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Gabriele SalvatoresDopo il successo dell’incontro con Ken Loach al Nuovo Cinema Aquila, (“Non mi aspettavo un’ accoglienza così calda e amichevole ed un cinema così bello: purtroppo da noi in Inghilterra le sale indipendenti di questo tipo sono praticamente scomparse” ha detto il regista inglese), prosegue il programma di eventi organizzati dalla Fondazione Cinema per Roma, curati da Mario Sesti e realizzati d’intesa con l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, con il supporto dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, nell’ambito del progetto lanciato dall’Assessore Giovanna Marinelli, “Roma. Grande Formato”: venerdì 5 dicembre alle ore 18, il regista e sceneggiatore Gabriele Salvatores incontrerà il pubblico presso il Centro Culturale Elsa Morante.
Premio Oscar® per Mediterraneo, eclettico autore di alcuni dei film italiani più originali e apprezzati degli ultimi decenni da Marrakesh Express a Io non ho paura, da Nirvana a Educazione siberiana, Salvatores risponderà alle domande degli spettatori e ripercorrerà le tappe principali della sua carriera, dagli esordi nel mondo teatrale nei primi anni settanta fino alla sua ultima prova da regista, Il ragazzo invisibile, di cui saranno proiettate alcune sequenze in anteprima. La pellicola, prodotta da Indigo, uscirà nelle sale il prossimo 18 dicembre distribuita da 01 Distribution. Al termine dell’incontro verrà inoltre presentato l’omonimo libro di Paola Cataldo (Loescher Editore) da cui il film è stato tratto.
Mercoledì 10 dicembre alle ore 18, sarà la volta dell’attore cinematografico, teatrale e televisivo Marco Giallini, che incontrerà il pubblico presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo. L’interprete romano – premiato con il Nastro d’argento al migliore attore non protagonista per i suoi ruoli in ACAB – All Cops Are Bastards di Stefano Sollima e Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone, protagonista della serie tv Romanzo criminale, attore teatrale per registi come Arnoldo Foà, Ennio Coltorti e Angelo Orlando – converserà con gli spettatori e mostrerà una selezione di clip tratte da film da lui interpretati: un lungo viaggio attraverso una carriera di successo, che lo ha visto assumere ruoli profondamente diversi, da brillante caratterista a comprimario fino a protagonista, costantemente circondato dall’affetto e dal sostegno della gente comune.
Attraverso questa iniziativa (e le altre che si terranno nei prossimi mesi), il Festival Internazionale del Film di Roma – che svolge attività permanenti durante tutto il corso dell’anno – prosegue nella vocazione di coinvolgere l’intera Capitale, come già successo ad esempio con gli incontri di Leonardo DiCaprio, Riccardo Scamarcio, Sylvester Stallone al Teatro Tor Bella Monaca.
Tutti gli incontri – ad accesso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili – saranno moderati da Mario Sesti.

Fondazione Cinema per Roma, tutte le novità, dalle attività estive alla Festa del Cinema di Roma

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Proiezioni, incontri e iniziative nei luoghi iconici della Capitale, dal centro alla periferia: la Fondazione Cinema per Roma realizzerà, dalla prossima estate, un programma di attività che si svolgerà lungo tutto il corso dell’anno fino ad arrivare alla diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma (13-23 ottobre 2022). A partire dal gennaio 2023, inoltre, la Fondazione si occuperà della gestione e della programmazione della Casa del Cinema. Lo annuncia il Presidente della Fondazione, Gian Luca Farinelli, con Paola Malanga, Direttrice Artistica della Festa, e Francesca Via, Direttrice Generale.

Le attività di Fondazione Cinema per Roma saranno realizzate grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, Cinecittà S.p.A. e Fondazione Musica per Roma.

L’ARENA AL PARCO DEGLI ACQUEDOTTI

Un programma di capolavori restaurati e incontri con autori d’eccellenza

Dal 20 luglio al 4 agosto, il Parco degli Acquedotti, situato nel VII Municipio (quartiere Appio Claudio), ospiterà una grande arena estiva di circa 600 posti: in programma una rassegna giornaliera di capolavori restaurati, presentati ogni sera da autori d’eccellenza. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Il programma completo e le modalità d’accesso saranno annunciati nelle prossime settimane e pubblicati su tutti i canali di comunicazione della Fondazione Cinema per Roma, dal sito web www.romacinemafest.it ai social. L’arena si svolgerà grazie al sostegno di Ministero della Cultura e Roma Capitale.

VACANZE ROMANE A VIA VENETO

Nella storica “via del cinema”, la proiezione del film cult di William Wyler

Domenica 24 luglio alle ore 21.30, la Fondazione Cinema per Roma trasformerà via Veneto in una grande sala cinematografica con uno schermo situato presso le Mura Aureliane. Lungo il tratto che conduce a Porta Pinciana, in uno dei luoghi simbolo del cinema italiano nel mondo, sarà proiettata la versione restaurata di Vacanze romane di William Wyler. Il pubblico avrà a disposizione circa 600 posti, l’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. La proiezione si svolgerà grazie al sostegno di Ministero della Cultura e Roma Capitale.

FLOATING THEATRE SUMMER FEST

Una rassegna di film nell’arena galleggiante ecocompatibile al Laghetto dell’Eur

La Fondazione Cinema per Roma realizzerà una rassegna di film che sarà presentata al pubblico nell’ambito del Floating Theatre Summer Fest, ideato e organizzato da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori artistici di Alice nella città, in collaborazione con Eur Spa. Il Floating Theatre, che quest’anno si svolgerà dal 18 agosto al 25 settembre, è l’unica arena galleggiante ecocompatibile immersa in un contesto urbano ed è situata presso il Laghetto dell’Eur. Il programma completo sarà annunciato nelle prossime settimane e pubblicato su tutti i canali di comunicazione della Fondazione Cinema per Roma e di Alice nella città.

FESTA DEL CINEMA DI ROMA

Un Concorso internazionale e una giuria di esperti per la diciassettesima edizione

La diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma si terrà dal 13 al 23 ottobre 2022 presso l’Auditorium Parco della Musica coinvolgendo inoltre altri luoghi e realtà culturali della Capitale.

Rispetto alle ultime edizioni, verrà introdotto ufficialmente un concorso internazionale, dal titolo Progressive Cinema: i film saranno giudicati da una giuria composta da professionisti del mondo del cinema, della cultura e delle arti. Il programma ospiterà altre sezioni non competitive: Freestyle accoglierà titoli di formato, durata e stile liberi, dalle serie tv ai videoclip, dai film alla videoarte; Grand Public sarà dedicata al cinema per il grande pubblico; Best of 2022 accoglierà alcuni tra i migliori titoli della stagione provenienti da altri festival internazionali; Restauri e Retrospettive presenteranno capolavori riportati al loro originario splendore e approfondimenti sull’opera di protagonisti del cinema italiano e internazionale. Due sezioni saranno dedicate agli Incontri con il pubblico: Paso Doble, che prevede un dialogo tra due autori, e Absolute Beginners, in cui un autore affermato rievocherà la storia del proprio esordio al cinema. La Festa ospiterà inoltre eventi, proiezioni speciali e omaggi. Il nuovo regolamento della Festa del Cinema è online sul sito www.romacinemafest.it.

CINEMA AL MAXXI

Il cinema in uno dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del contemporaneo

Dal 16 giugno prenderà il via la decima edizione di Cinema al MAXXI, realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma e prodotta con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La manifestazione si svolgerà in collaborazione con Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e SNNCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Il programma di Cinema al MAXXI, a cura di Mario Sesti, si muoverà, anche per questa decima edizione, fra ricerca e sperimentazione, emozione e innovazione. La prima parte della rassegna (che si chiuderà giovedì 28 luglio) ospiterà, presso la Piazza del MAXXI, i film di Extra Explore, una selezione del cinema italiano più sorprendente e innovativo, con gli autori emergenti più originali che si sono messi in luce a Cannes, Venezia, Taormina. Completa il programma una serata esclusiva di premiazione del Video Essay Film Festival, dedicato alle nuove forme di critica cinematografica. Fra novembre e dicembre, presso l’Auditorium del MAXXI, si terrà invece Extra Doc Festival, il concorso rivolto alle migliori espressioni del documentario in Italia, giunto alla quinta edizione. Il programma completo è su www.romacinemafest.it.

CASA DEL CINEMA

La gestione e la programmazione alla Fondazione Cinema per Roma

Dal 1° gennaio 2023, Roma Capitale affiderà la gestione e la programmazione della Casa del Cinema alla Fondazione Cinema per Roma.

Fondazione 2 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

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Fondazione 2 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

Fondazione 2 è l’attesissima seconda stagione della serie Apple Original “Fondazione“, l’epica saga del narratore David S. Goyer, prodotta per Apple da Skydance Television. Fondazione è prodotto per Apple da Skydance Television sotto la guida dallo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer, insieme a Robyn Asimov, Alex Graves, David Ellison, Dana Goldberg e Bill Bost.

Basato sull’iconica e pluripremiata serie di romanzi di Isaac Asimov e con un cast internazionale guidato da Jared Harris e Lee Pace, insieme alle stelle nascenti Lou Llobell e Leah Harvey, il monumentale adattamento di “Fondazione” racconta le storie di quattro personaggi-chiave che trascendono lo spazio e il tempo, superando crisi mortali, lealtà mutevoli e relazioni complicate, da cui dipende il destino dell’umanità. Nel cast troviamo anche Laura Birn, Terrence Mann e Cassian Bilton.

Fondazione 2: quando esce e dove vederla in streaming

Fondazione 2 in streaming uscirà nel 2022 su AppleTV+

Fondazione 2: trama e cast

La trama della seconda stagione non è stata ancora resa nota.

Il cast della seconda stagione di “Fondazione” include:
  • Isabella Laughland nel ruolo di Brother Constant, una predicatrice sicura di sé, il cui compito è evangelizzare la Chiesa dello Spirito Galattico attraverso l’Outer Reach; Constant è una vera credente, il cui coraggio e passione la rendono difficile da non amare.
  • Kulvinder Ghir nel ruolo di Poly Verisof, Sommo Sacerdote della Chiesa dello Spirito Galattico. Furbo e sardonico, è anche un terribile ubriacone: abbastanza intelligente da vedere il percorso che sta seguendo, ma troppo cinico per cambiare.
  • Sandra Yi Sencindiver nei panni di Enjoiner Rue, bella ed esperta di politica, è la consigliera della regina Sareth. Ex cortigiana del sedicesimo Cleon, Rue ha sfruttato il suo status per diventare una consigliera reale.
  • Ella-Rae Smith nel ruolo della Regina Sareth di Cloud Dominion. Abituata a essere sottovalutata, Sareth ne trae vantaggio facendosi strada nel Palazzo Imperiale con umorismo pungente, il tutto mentre è segretamente in cerca di vendetta.
  • Dimitri Leonidas nei panni di Hober Mallow, un grosso commerciante dalla personalità sarcastica e dalla morale discutibile, che viene convocato contro la sua volontà per servire una causa superiore e disinteressata.
  • Ben Daniels nei panni di Bel Roise, l’ultimo grande generale della Flotta Superliminale e aspirante conquistatore della Fondazione. Bel è nobile per colpa, ma la sua fedeltà all’Impero Galattico sta svanendo.
  • Holt McCallany nel ruolo del Warden Jaegger Fount, l’attuale Guardiano di Terminus in difesa dei suoi cittadini contro le minacce esterne.
  • Mikael Persbrandt nei panni del Signore della guerra di Kalgan, un uomo mostruoso, muscoloso e dotato di potenti capacità psichiche, e alimentato dall’odio nella brama di conquistare la galassia.
  • Rachel House nei panni di Tellem Bond, il misterioso leader dei Mentallic.
  • Nimrat Kaur nel ruolo di Yanna Seldon.

Fondazione – Stagione 3: il primo teaser della serie Apple Tv+

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Fondazione – Stagione 3: il primo teaser della serie Apple Tv+

Apple TV+ ha presentato oggi il primo teaser della terza stagione di Fondazione (Foundation), l’epica saga di David S. Goyer, in arrivo l’11 luglio. Basata sui pluripremiati racconti di Isaac Asimov e interpretata dagli attori nominati agli Emmy Jared Harris e Lee Pace e da Lou Llobell, la nuova stagione di 10 episodi farà il suo debutto su Apple TV+ con il primo episodio, seguito da nuovi episodi settimanali fino al 12 settembre. La serie Apple Original è prodotta per Apple TV+ da Skydance Television.

Fondazione ha affascinato il pubblico con la sua intricata costruzione del mondo, le sue immagini mozzafiato, la sua narrazione audace e le sue interpretazioni avvincenti. La terza stagione continua l’epica cronaca di un gruppo di esuli nel loro viaggio per salvare l’umanità e ricostruire la civiltà in mezzo alla caduta dell’Impero Galattico.

Ambientata 152 anni dopo gli eventi della seconda stagione, la Fondazione si è affermata ben oltre le sue umili origini, mentre l’Impero della Dinastia Cleonica ha perso potere. Mentre queste due potenze galattiche stringono un’alleanza scomoda, una minaccia per l’intera galassia si presenta nella forma temibile di un signore della guerra noto come “Il Mulo”, il cui obiettivo è governare l’universo con l’uso della forza fisica e militare, oltre che con il controllo della mente. Chi vincerà, chi perderà, chi vivrà e chi morirà non è dato saperlo, mentre Hari Seldon, Gaal Dornick, i Cleon e Demerzel giocano una partita di scacchi intergalattici potenzialmente mortale.

Episode 3. Cassian Bilton, Lee Pace and Terrence Mann in “Foundation,” premiering July 11, 2025 on Apple TV+.

La terza stagione di Fondazione introduce nuovi personaggi e star, tra cui Cherry Jones, vincitrice di un Emmy, Brandon P. Bell, Synnøve Karlsen, Cody Fern, Tómas Lemarquis, Alexander Siddig, il premio Oscar® Troy Kotsur e Pilou Asbæk. La serie vede anche il ritorno nel cast di Laura Birn, Cassian Bilton, Terrence Mann e Rowena King.

Fondazione è prodotto per Apple da Skydance Television e guidato dallo showrunner e produttore esecutivo David S. Goyer, Bill Bost, David Ellison, Dana Goldberg, Matt Thunell, Robyn Asimov, David Kob, Christopher J. Byrne, Leigh Dana Jackson, Jane Espenson e Roxann Dawson anch’essi produttori esecutivi.

La prima e la seconda stagione sono disponibili in streaming su Apple TV+.

Fondazione (Foundation): recensione della serie Apple TV +

Fondazione (Foundation): recensione della serie Apple TV +

Partiamo immediatamente con lo scrivere che Fondazione (Foundation) è molto probabilmente il prodotto di fantascienza meglio concepito e realizzato da anni a questa parte. 

Un’affermazione certamente ambiziosa, la quale speriamo incuriosisca i lettori che ancora non hanno visto il prodotto. Realizzato per Apple TV+ e tratto dalla serie di romanzi di Isaac Asimov pubblicati a partire dal 1951 – anche se in origine vi sono racconti la cui edizione va dal 1942 al 1950 – Fondazione (Foundation) è tutto quello che la fantascienza dovrebbe essere: un genere che sotto la superficie della fiction indaga la realtà del presente, analizza gli eventi passati e soprattutto pone legittimi interrogativi riguardo dove la società sta andando. 

La trama di Fondazione (Foundation)

Protagonista dei primi due episodi di Fondazione (Foundation) è la giovane Gaal Dornick, invitata dal matematico Hari Seldon a raggiungerlo sul pianeta Trantor, sede dell’Impero galattico. Qui la donna scopre che il suo mentore è in realtà in procinto di essere arrestato e processato dalle autorità in quanto creatore di una scienza denominata psicostoria, che gli ha permesso di predire la caduta dell’Impero stesso. Alla fine del processo viene data la possibilità a Seldon e Dornick di essere esiliati su Terminus, un pianeta alla periferia della Galassia su cui potranno iniziare a sviluppare la Fondazione, un’istituzione il cui compito è quello di preservare la civiltà conosciuta di fronte ai secoli di buio che seguiranno alla caduta dell’Impero. Ma sia il viaggio che lo stesso, remoto pianeta riserveranno ai protagonisti non poche sorprese…

I creatori dello show David S. Goyer e Josh Friedman hanno lavorato sulla forma e sul contenuto di Fondazione (Foundation) con eguale accuratezza, arrivando a una sintesi equilibrata e profondamente appagante. In questo modo lo spettatore, mentre viene affascinato dalle immagini eleganti eppure mai ostentate di una messa in scena visivamente portentosa, riesce a instaurare immediatamente una forte connessione emotiva con i protagonisti: prima la sete di conoscenza di Gaal Dornick e la saggezza rivoluzionaria di Hari Seldon, in seguito la fierezza combattiva di Salvor Hardin vengono sviluppate nei vari episodi con una precisione ammirevole, in modo da immergere tali psicologie dentro una storia capace di trascendere la semplice narrazione per diventare riflessione filosofica sulla condizione umana.

FoundationUno sguardo al contemporaneo attraverso la fantascienza

Attraverso le trame sviluppate dai molteplici personaggi in scena, Fondazione (Foundation) affronta temi fondanti della realtà contemporanea come ad esempio l’identità del singolo, la dicotomia tra potere e progresso, quella tra scienza e fanatismo religioso. Soprattutto, la serie ribadisce l’idea che la conoscenza, intesa principalmente come istruzione, può diventare il mezzo per superare tempi problematici che la società ciclicamente attraversa: un concetto oggi più che mai di importanza primaria.

Senza mai diventare dogmatico, lo show permette allo spettatore di riflettere su tali questioni mentre allo stesso tempo può gustare uno spettacolo estetico sontuoso, capace di esplicitare con dovizia lo status sociale delle ambientazioni principali, in particolar modo i pianeti Trentor e Terminus, antitetici tra loro per opulenza e stile di vita. La lucidità di esposizione si fonde dunque in grande armonia con una trama ardita che interseca storie, si produce in salti temporali di decenni, costruisce un puzzle narrativo avvincente. In questo modo Foundation impegna il pubblico in uno sforzo emozionale e intellettuale genuini.

Si rende giustizia all’opera letteraria

L’adattamento di Fondazione (Foundation) rende piena giustizia all’opera letteraria da cui è stata tratto: dei testi di Isaac Asimov restituisce infatti l’eleganza dell’esposizione, la precisione dei ritratti psicologici, l’arguzia nel costruire trame intriganti ma non inutilmente complesse. C’è una potenza espressiva composta in questa serie, una volontà quasi solenne di esplorare i significati che il genere può contenere. Il risultato è un prodotto che impone le proprie regole invece di seguirne altre già dettate. E lo fa con una sicurezza e una coerenza interna semplicemente ammirevoli. 

Follow The Paintings: il film inchiesta prodotto da Sky

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Follow The Paintings: il film inchiesta prodotto da Sky

Follow The Paintings – il giro criminale, il riciclaggio di denaro, gli investimenti opachi in quadri e gallerie, un film inchiesta prodotto da Sky svela con documenti esclusivi e testimonianze dirette il lato oscuro dell’arte. Da domenica 18 Dicembre alle 23:15 su Sky Atlantic HD, Sky TG24 e Sky Arte HD.

Follow The Paintings, IL NUOVO APPUNTAMENTO DE “IL RACCONTO DEL REALE

Esiste un lato oscuro nel mercato dell’arte, fatto di speculazioni e investimenti opachi, di evasori, mafiosi e criminali. La realtà del riciclaggio di denaro sporco in quadri e gallerie, nascosta da silenzi e reticenze, preoccupa sempre più a livello internazionale. Il film inchiesta Follow the paintings, una produzione originale Sky, la svela attraverso testimonianze dirette e documenti esclusivi, per ricostruire passo passo in che modo l’arte possa essere anche uno strumento efficace per il malaffare.

Il film di Francesca Sironi, Alberto Gottardo e Paolo Fantauzzi andrà in onda domenica 18 dicembre alle 23:15 su Sky Atlantic HD, Sky TG24 HD e Sky Arte HD e nasce da un progetto presentato nel 2015 alla prima edizione del “Dig Awards“, il premio internazionale dedicato al giornalismo d’inchiesta dove giovani autori possono presentare proposte d’approfondimento per cercare finanziamenti. Sky ha deciso di sostenere l’idea. 

Un lavoro lungo un anno che i registi Sironi e Gottardo hanno portato avanti con la supervisione della produzione Sky, affinando il focus e arricchendo il soggetto attraverso un meticoloso lavoro d’indagine.

Con un mercato globale che è arrivato a superare oggi i 58 miliardi di euro in transazioni (più del doppio rispetto a dieci anni fa) gallerie e case d’asta continuano a registrare vendite record. Dietro gli acquisti, però, non ci sono solo musei, collezionisti e mecenati, ma anche personaggi legati alla malavita.

L’inchiesta racconta due casi concreti. Il primo riguarda le tracce che legano la criminalità romana, l’eversione nera e l’arte contemporanea: fra regali e anomale regole del gioco, società offshore e grandi inaugurazioni, compaiono Gennaro  Mokbel  e l’uomo accusato di essere il padrino di Mafia Capitale, Massimo Carminati. Nel documentario, un video girato dal Reparto operativo speciale dei Carabinieri durante le indagini mostra Carminati mentre trasporta una parte della propria collezione in un magazzino.

La seconda vicenda ricostruita da Follow the Paintings riguarda invece Milano e gli utili della ‘ndrangheta riciclati sfruttando tele seicentesche, in una trama che svela meccanismi comuni al mercato: dal problema della valutazione a quello dell’autenticità. Gli autori hanno incontrato un mediatore coinvolto nell’indagine, che è stato anche il fondatore, attraverso una società panamense, di un trust d’investimento specializzato in arte. 

Le due storie si intrecciano alle domande poste ad esperti, curatori e investitori europei, mentre lo sguardo si muove nei luoghi del mercato dell’arte: dagli inaccessibili freeport– magazzini di lusso dove è possibile custodire le opere senza dover versare diritti di dogana –  alle grandi fiere internazionali, alle aste dove vengono battute le opere.

Follow the paintings” in onda in prima TV domenica 18 dicembre alle 23.15 su Sky Atlantic HD, Sky Arte HD e Sky TG24 HD (in chiaro anche al canale 50 del DTT), fa parte del ciclo de “Il racconto del reale”, che ogni domenica su Sky Atlantic HD racconta l’attualità senza mediazioni con un linguaggio contemporaneo.

FolleMente: recensione del film di Paolo Genovese

FolleMente: recensione del film di Paolo Genovese

Ogni secondo di ogni giornata, la nostra mente è affollata di pensieri. Cerchiamo di dar ascolto a tutti, rischiando di generare un caos incontrollato. Ecco perché a volte, quello che serve fare, è spegnere l’interruttore e lasciarsi andare. Sono queste le fondamenta su cui si costruisce FolleMente, il nuovo film di Paolo Genovese, che torna al cinema schierando un parterre di star di tutto rispetto del nostro panorama cinematografico per raccontare, da un lato, la bellezza della semplicità nei rapporti umani e, dall’altro, la complessità della personalità maschile e femminile.

Pilar Fogliati ed Edoardo Leo sono la coppia perfetta scelta per rappresentare le due facce della stessa medaglia, supportati da Claudio Santamaria, Marco Giallini, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico, Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli e Mariachiara Giannetta, che danno voce e corpo ai loro incasinati pensieri.

FolleMente, la trama

Lara e Piero sono due sconosciuti al loro primo appuntamento, ma anziché seguire la comune prassi di incontrarsi in un ristorante, si vedono a casa di lei. Una scelta inusuale per Piero, che arriva sotto casa della ragazza con mille dubbi e ipotesi sul perché abbia optato per questa soluzione. Si chiede se sarà all’altezza, se riuscirà a rompere il ghiaccio dopo sei mesi di astinenza. Lara, nel frattempo, si preoccupa invece di quale atmosfera creare e se il suo look sia adeguato. Quando finalmente si incontrano sulla soglia della porta, i loro pensieri iniziano ad accavallarsi. Nella testa di Piero si scambiano battute Il Professore, Eros, Valium e Romeo, in quella di Lara a confrontarsi sono invece Giulietta, Trilli, Scheggia e Alfa. Cosa è meglio dire? Cosa fare? Ogni loro riflessione prende forma, svelandoci gli ingranaggi nascosti dietro le parole che scegliamo e le azioni che compiamo.

FolleMente film

Mente caotica, pensieri veloci a cui mettere il freno

Guardando FolleMente, è facile pensare al libro di successo di John Gray, Gli uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere. L’autore, con attenta analisi, raccontava le differenze nel modo di pensare, agire e amare tra uomini e donne. Due mondi distinti, ma in qualche modo complementari. Nel primo incontro tra Lara e Piero ci troviamo di fronte proprio a questo: le loro riflessioni e la percezione dell’altro vengono esplicitate da figure in carne e ossa che incarnano le varie sfumature della loro personalità e mentalità. Entrambi hanno un assetto consolidato di pensieri e attitudini: c’è la parte romantica, quella folle, quella razionale e quella erotica. Lara e Piero hanno quindi più in comune di quanto credano, incluso il non riuscire a mettere a tacere le voci nella loro testa, che impediscono loro di essere completamente spontanei. Ciò che cambia è il loro modo di relazionarsi, elemento che diventa la forza della pellicola.

Nella loro “control room” (per citare Inside Out), nessuno ha però il pieno controllo: ogni lato del loro carattere e ogni pensiero si fanno spazio e prendono il sopravvento. Questo permette alle dinamiche che si creano nei tre spazi – quello fisico dei protagonisti e quelli mentali, teatro di tutte le vicende – di rendere la narrazione più ritmata e coinvolgente, sostenuta da una regia solida e incalzante e da un cast affiatato con la giusta alchimia.

Un cast da applausi

Ed è proprio il cast la punta di diamante di FolleMente. Pilar Fogliati ed Edoardo Leo sono attori noti per la loro vena comica – pur essendo eccellenti anche in ruoli drammatici – e questo contribuisce a creare un’atmosfera divertente e frizzante, capace di suscitare nel pubblico continue risate. Inoltre, avendo un’ottima padronanza dei tempi comici e della cadenza delle battute, hanno la capacità di rendere il racconto ancora più credibile e autentico. E lo stesso vale per i loro comprimari, Claudio Santamaria, Marco Giallini, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico, Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli e Mariachiara Giannetta, in perfetta sintonia.

Grazie alle loro brillanti interpretazioni, ci si lascia trasportare in quelli che sono – letteralmente – gli scontri e il caos che ognuno di noi ha nella propria testa. Rendendoci conto, di conseguenza, di quanto spesso ci lasciamo travolgere da un’infinità di pensieri inutili, che ci impediscono di goderci il momento, facendoci rischiare di perdere occasioni che potrebbero cambiarci la vita.

FolleMente cast film

Lasciarsi andare al fluire incontrollato delle cose

Ecco, dunque, cosa ci ricorda FolleMente: per quanto uomini e donne abbiano impostazioni mentali diverse, questo non basta a renderli davvero distanti. Perché, in fondo, a prescindere dal genere, abbiamo tutti bisogno di spegnere il cervello e abbandonarci a ciò che accade senza pensare troppo. Per quanto sia bello dare libero sfogo ai nostri pensieri.

FolleMente: il trailer del nuovo film di Paolo Genovese

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FolleMente: il trailer del nuovo film di Paolo Genovese

Lotus Production, una società Leone Film Group, e Rai Cinema presentano il trailer di FolleMente, l’attesissimo nuovo film di Paolo Genovese, che uscirà al cinema il 20 febbraio. Dopo “Perfetti Sconosciuti”, Genovese firma una brillante commedia romantica con un cast stellare: Edoardo Leo (Piero), Pilar Fogliati (Lara), Emanuela Fanelli (Trilli), Maria Chiara Giannetta (Scheggia), Claudia Pandolfi (Alfa), Vittoria Puccini (Giulietta), Marco Giallini (Il Professore), Maurizio Lastrico (Romeo), Rocco Papaleo (Valium), Claudio Santamaria (Eros).   

La trama di Follemente

La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? FolleMente è la storia di un primo appuntamento, una divertente commedia romantica che ci fa entrare nei pensieri dei due protagonisti per scoprire i meccanismi misteriosi che ci fanno agire. Le varie personalità avranno voce e corpo e le vedremo discutere, litigare, gioire e commuoversi per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisione finale. 

Da un soggetto originale di Paolo Genovese, regista e autore della sceneggiatura insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, FolleMente è prodotto da Raffaella LeoneAndrea Leone, una produzione Lotus Production, una società Leone Film Group, con Rai Cinemae in collaborazione con Disney+ in associazione con Vice Pictures. L’opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.  

FolleMente batte Perfetti Sconosciuti al box office

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FolleMente batte Perfetti Sconosciuti al box office

Dopo un percorso trionfale al botteghino FolleMente continua a conquistare pubblico e batte anche Perfetti sconosciutiPaolo Genovese supera se stesso con la sorprendente commedia romantica che ha totalizzato 17.409.055 euro (Cinetel) e 2.387.306 spettatori confermandosi un vero e proprio evento cinematografico e il miglior successo di un film italiano al box office dal 2024 fino a oggi.

Il primo appuntamento di Piero e Lara – con Alfa, Giulietta, Scheggia, Trilly, il Professore, Eros, Romeo e Valium – si è trasformato in un appuntamento imperdibile per il pubblico, in un cult movie che continua a raccogliere consensi in Italia e che ha suscitato l’interesse dei mercati esteri, testimoniato dalle numerose richieste di remake già pervenute. Non solo fenomeno commerciale, ma anche potente strumento di condivisione emotiva grazie a una storia entusiasmante e universale che ha divertito e affascinato gli spettatori e al talento di un cast irresistibile:Edoardo Leo (Piero), Pilar Fogliati (Lara), Emanuela Fanelli (Trilli), Maria Chiara Giannetta (Scheggia), Claudia Pandolfi (Alfa), Vittoria Puccini (Giulietta), Marco Giallini (Il Professore), Maurizio Lastrico (Romeo), Rocco Papaleo (Valium), Claudio Santamaria (Eros).

FolleMente rappresenta inoltre il più grande successo di sempre per Lotus Production, una società Leone Film Group, per 01 Distribution e per Rai Cinema che hanno così commentato.

“I risultati straordinari di FolleMente” – hanno dichiarato la Presidente e Ceo di Lotus Production Raffaella Leone e il Ceo Andrea Leone – “hanno superato ogni aspettativa andando oltre perfino a quelli di Perfetti Sconosciuti. Un traguardo che ci riempie d’orgoglio e che è il frutto dell’eccezionale talento di Paolo Genovese, della forza di un cast incredibile, della bellissima scrittura degli sceneggiatori e del lavoro impeccabile della distribuzione di 01. Un grazie di cuore va anche al pubblico che ha accolto questo film con entusiasmo e calore rendendo tutto questo possibile.” 

 “Oltre a superare l’incasso di Perfetti Sconosciuti” – ha sottolineato Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema – “la commedia di Paolo Genovese segna un altro primato, consentendoci, proprio quest’anno, al compimento del 25° anno di attività di Rai Cinema, di tagliare un traguardo straordinario. Con FolleMente raggiungiamo il record di incasso mai conseguito prima da 01 Distribution, stabilendo un risultato unico nella nostra storia. Per noi è un motivo di grande orgoglio, che ci offre l’occasione di riguardare al nostro percorso come un lungo viaggio che ha attraversato il cinema nei suoi diversi mondi e che ci ha consentito di scrivere delle belle pagine insieme al pubblico, ai registi, agli autori e ai produttori. A tutti va il nostro ringraziamento. Ma oggi in particolare ringraziamo Leone Film Group, partner di grandi avventure produttive, Paolo Genovese e l’intera squadra di Rai Cinema e 01 Distribution che ci hanno permesso di arrivare fin qui. E grazie al pubblico che continua a rispondere e a premiare il cinema al cinema.” 

Luigi Lonigro Direttore 01 Distribution ha così espresso la sua soddisfazione: “Primo film italiano per incassi dal 2024 ad oggi, primo film assoluto per incassi nella storia di 01 Distribution, primo film per incassi nella storia di Rai Cinema, primo film per incassi nella storia di Lotus/Leone Film Group.  Questi e tanti altri sono stati i record battuti da FolleMente. Evviva Paolo, Pilar, Edoardo, Emanuela, Claudio, Claudia, Marco, Vittoria, Rocco, Maria Chiara, Maurizio, e Raffaella, Andrea e Paolo!” 

Da un soggetto originale di Paolo Genovese, regista e autore della sceneggiatura insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, FolleMente è prodotto da Raffaella Leone e Andrea Leone, una produzione Lotus Production, una società Leone Film Group, con Rai Cinema e in collaborazione con Disney+ in associazione con Vice Pictures. L’opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.

Folle d’amore – Alda Merini: recensione del film Rai

Folle d’amore – Alda Merini: recensione del film Rai

Nel corposo ventaglio delle offerte Rai, le fiction in costume – che posano lo sguardo su alcune delle figure più importanti e influenti che hanno edificato la Storia italiana e la sua cultura – hanno da sempre un ruolo di rilievo nel palinsesto. Lo dimostra il programma stilato dall’emittente per la nuova stagione 2024, nel quale spiccano produzioni in cui figurano identità del calibro di Mameli e Margherita Hack, a cui ora si va aggiungendo un’altra rappresentate essenziale: Alda Merini.

La poetessa più amata sul suolo italico, che ha fatto appassionare intere generazioni a quell’arte fatta di parole intrise di scalpitanti emozioni, diventa epicentro del film di Roberto Faenza, Folle d’amore – Alda Merini, il cui titolo rimanda all’istante a uno specifico libro dell’autrice, Folle, folle, folle di amore per te, seppur sia liberamente ispirato a un altro, Perché ti ho perduto, di Vincenza Alfano. Scritto a quattro mani dallo stesso regista, insieme a Lea Tafuri, e con la consulenza di Arnoldo Mosca Mondadori, Ambrogio Borsani e Paolo Miloni, il film si fissa saldamente sul volto e lo sguardo di tre attrici, Sofia D’Elia, Rosa Diletta Rossi e Laura Morante, ognuna delle quali con l’arduo compito di interpretare (senza cadere nella mera imitazione) una gigante quanto complessa Merini nelle diverse fasi della sua vita.

Folle d’amore – Alda Merini, la trama

Sigaretta tenuta sempre fra delle labbra, ricordando un po’ Oriana Fallaci, capelli bianchi, sorriso accennato. Un manto di fumo ne avvolge il viso oramai rugoso, testimonianza di un tempo passato forse un po’ troppo duramente. Alda Merini si presenta al pubblico già anziana, che legge le sue poesie davanti ad alcuni interessati spettatori, ma solo uno è davvero rapito dal flusso dei suoi versi: Aldo Mosca Mondadori. La osserva, incantato, poi compra al prezzo di 3.500 lire tre dei libri. Inizia così un’amicizia che rimarrà storica, essenziale per gli ultimi anni di vita della poetessa: Mondadori, molto giovane, diventa il suo più stretto confidente. Lo porta a casa, gli offre il caffè, comincia a raccontare la sua storia, riavvolgendo come un nastro che un po’ stride e s’inceppa una vita oramai andata, della quale porterà i segni per sempre. Diverse immagini compongono la sua adolescenza, con l’iniziazione alle poesie, poi passano all’età adulta, arrivando al matrimonio con Ettore Carniti e il successivo internamento, grazie al quale i suoi scritti diventeranno sublimi. Per poi tornare di nuovo al suo presente, dove è oramai una penna consolidata e apprezzata. Tuffi indietro e salti nel presente sono la composizione di Folle d’amore – Alda Merini, il dipinto, ma anche la cronaca, di una donna che è riuscita a fare del suo dolore una potente arte.

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Un biopic che non osa

Portare sullo schermo Alda Merini non doveva essere un’impresa semplice. Era una donna ingombrante, che riempiva tutti gli spazi in cui andava, anche solo tramite il potere delle sue opere, e far conoscere la sua storia – di un’artista, in fondo, dannata – richiedeva tempi maggiori e un’attenzione in più alle sue sfaccettature, sia umane che artistiche. Ma per essere decodificabile per il vasto pubblico Rai di riferimento, la scelta ricade sempre sulla commemorazione della persona, in un’operazione puramente celebrativa, per non rischiare, in un certo senso, di mancarle di rispetto. E allora il risultato è quello di esporre, in modo didascalico e compatto, le parentesi più salienti della sua esistenza, rimanendone però distanti.

L’approccio del regista è amorevole ma al tempo stesso timido, non incisivo e coinvolgente, eppure più sezioni della sceneggiatura avevano il potenziale per trasformare Folle d’amore – Alda Merini in un affresco della poetessa ribelle intimo e accurato, che avrebbe potuto scavare nella profondità del suo animo tormentato e della sua arte per darne una rappresentazione inedita e intrigante. Con un montaggio discontinuo, su cui primeggiano flashback che si focalizzano su tre specifici periodi, Faenza mostra solo la superficie di una donna stratificata, che farà dell’amore la sua ragione per vivere e comporre, e invece di osare e sviscerare meglio gli anni dolorosi ma fondamentali del manicomio – luogo che le si rivelò fertile per la sua creatività tanto da essere determinante per la stesura di La Terra Santa, definito poi uno dei suoi capolavori – sceglie di virare verso un resoconto stretto della sua vita, offrendone un compendio sbrigativo.

Un peccato, poiché da quando viene internata la storia è piena di spunti su cui sarebbe stato bello riflettere e indagare. E che avrebbero fatto comprendere meglio il suo innato dono, andando alla radice del suo talento, a quegli impulsi provenienti dalla sua folle e vitale mente che lei usò per lenire le ferite e non sprofondare nell’oscurità. Nonostante una struttura narrativa poco incalzante, la bravura e la generosità di Laura Morante e Rosa Diletta Rossi nel darsi totalmente per il ruolo sollevano quanto basta le sorti di Folle d’amore – Alda Merini, del quale quantomeno se ne ricorderanno le affettuose e impegnate performance. Per di più Morante sembra voler omaggiare Alda Merini, e come dice lei stessa, evocare, attraverso piccoli gesti che siano continui sospiri, il modo di tenere la sigaretta e nascondersi dietro la nuvola di fumo, o piegare le labbra.

Folle d’amore – Alda Merini: la storia vera dietro il film Rai

Folle d’amore – Alda Merini: la storia vera dietro il film Rai

Presentato fuori concorso al Torino Film Festival 2023, il film Folle d’amore – Alda Merini porta sul piccolo schermo la vicenda umana di una delle più apprezzate poetesse della letteratura italiana, la cui vita è stata tanto avventurosa quanto tormentata. Diretto da Roberto Faenza (I giorni dell’abbandono, I Viceré, Un giorno questo dolore ti sarà utile), il film è liberamente ispirato al libro Perché ti ho perduto di Vincenza Alfano, e propone dunque sì una biografia di Alda Merini, concentrandosi però sui momenti salienti della sua vita, per farla conoscere come donna e madre prima ancora che come poetessa.

Il film è dunque un’occasione da non perdere, per riscoprire non solo una delle principali figure letterarie della storia italiana ma anche una donna capace di superare ogni dolore grazie all’arte. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Folle d’amore – Alda Merini. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle location e alla storia vera di Alda Merini. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Folle d'amore - Alda Merini cast
Foto di Maria Vernetti.

La trama e il cast di Folle d’amore – Alda Merini

Alda Merini, ormai settantenne, ha avuto una vita estremamente travagliata. La malattia fisica e mentale ha lasciato segni sul suo corpo ma non ha alterato il suo profondo talento per la scrittura. La poetessa si lascia così andare al ricordo della sua gioventù, nel secondo dopoguerra, quando è un’adolescente con una sensibilità spiccata e il dono di scrivere poesie che la madre, donna severa, non comprende e che il padre non incoraggia abbastanza. La sua ossessione per la poesie diventa ben presto un’ossessione, fino a quando non trova l’occasione di farsi strada nel mondo letterario, ottenendo anche le prime pubblicazioni. Da quel momento ha per lei inizio una vita di passioni, dolori e arte.

Ad interpretare la poetessa Alda Merini vi è l’attrice Laura Morante, mentre Alda da giovane e da adolescente è interpretata rispettivamente da Rosa Diletta Rossi e Sofia D’Elia. Federico Cesari, noto per il ruolo di Martino nella serie Skam Italia, interpreta qui Arnoldo Mosca Mondadori. Nel ruolo del marito di Alda, Ettore Carniti, vi è invece Luca Cesa, mentre completano il cast Mariano Rigillo nel ruolo di Michele Pierri, Alessandro Fella in quello dello scrittore Giorgio Manganelli e Giorgio Marchesi in quello del dottor Enzo Gabrici. Ludovico Succio, invece, è il critico Giacinto Spagnoletti, che si innamorerà delle poesie della Merini intraprendendo con lei un rapporto lavorativo.

Le location dove è stato girato il film

Benché le vicende si svolgano a Milano, il capoluogo lombardo è stato interamente ricostruito a Torino, sia per ambientazioni esterne che per gli interni. È il caso, per esempio, della Chiesa dello Spirito Santo al posto della Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, luogo del matrimonio della giovane Merini con Ettore Carniti nel 1954. Degna di nota è poi anche la ricostruzione dell’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, dove la donna allora trentenne rimase dal 1961 al 1972, interamente riprodotto presso la Certosa reale di Collegno.Altre località scelte sono la Pasticceria Abrate, gli edifici di corso Vercelli e via del Fortino, la villa “Il Gibellino”, il Caffè Elena e il Collegio San Giuseppe.

Folle d'amore - Alda Merini location
Foto di Maria Vernetti.

La storia vera della poetessa Alda Merini

Nata nel 1931, dell’infanzia di Alda Merini si conosce quello che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche in occasione della seconda edizione dell’Antologia dello Spagnoletti: “ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari: … perché lo studio fu sempre una mia parte vitale“. Il rapporto conflittuale lo ha in particolare con la madre, Emilia Painelli, contraria alle aspirazioni letterarie della figlia. Il sogno di Alda di proseguire gli studi viene però infranto quando le viene negato l’accesso al liceo classico. Tuttavia, attraverso una sua insegnante delle medie entrò in contatto con Giacinto Spagnoletti, il quale divenne la sua guida, valorizzandone il talento.

Da quel momento si susseguono le pubblicazioni, ma anche le delusioni amorose. Giorgio Manganelli, suo primo grande amore conosciuto presso il circolo di Spagnoletti, la abbandona. Nel 1953 sposa però Ettore Carniti, che la lascerà però vedova nel 1983. È questo per lei un periodo molto difficile, di silenzio e di isolamento, dovuto all’internamento nell’Ospedale Psichiatrico “Paolo Pini”, che va dal 1964 fino al 1972, accompagnato anche da un declino dell’interesse del mondo letterario nei suoi confronti. Si risposa nel 1984 con Michele Pierri e lentamente riprende la sua attività di poetessa, che la porterà negli anni a dar vita a numerose pubblicazioni e ad una sua nuova giovinezza letteraria. Si spegne poi il 1º novembre 2009, all’età di 78 anni, a causa di un tumore osseo.

Quando esce in streaming e su Rai 1 Folle d’amore – Alda Merini

Il film è presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 marzo alle ore 21:25 sul canale Rai 1. Di conseguenza, sarà poi presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Foglie al vento, trailer del nuovo film di Aki Kaurismäki

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Foglie al vento, trailer del nuovo film di Aki Kaurismäki

Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della Giuria, Foglie al vento (Fallen Leaves, qui la nostra recensione) di Aki Kaurismäki ha ricevuto cinque candidature agli Efa: Miglior film, Miglior sceneggiatura, Miglior regia, Miglior attrice e Miglior attore.

Foglie al vento (Fallen Leaves) arriva nei cinema italiani dal 21 dicembre.

Anche se finora mi sono fatto una reputazione discutibile girando soprattutto film violenti e irrilevanti, ho finalmente deciso, tormentato da tutte le guerre insensate, inutili e criminali, di scrivere una storia sui temi attraverso i quali l’umanità potrebbe avere un futuro: l’anelito all’amore, alla solidarietà, alla speranza e al rispetto per gli altri, la natura e tutto ciò che è vivo o morto. A condizione che il soggetto lo meriti.

In questo film faccio disinvoltamente un piccolo plauso ai miei dei, Bresson, Ozu e Chaplin, ma sono comunque l’unico responsabile di questo catastrofico fallimento!

Aki Kaurismäki

La trama di Foglie al vento (Fallen Leaves)

Due persone sole (Alma Pöysti e Jussi Vatanen) si incontrano per caso una notte a Helsinki. È l’ultima occasione per trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita.

 Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità.

Foe: recensione del film di Garth Davis

Foe: recensione del film di Garth Davis

Una delle componenti necessarie perché la fantascienza distopica funzioni è l’attenzione ai dettagli che la rendano credibile, ovvero dettagli magari anche non percepiti che, se mancanti, possano distrarre l’attenzione dello spettatore costretto a quel punto alla ricerca di verosimiglianza. Foe, il nuovo film Garth Davis – il suo precedente Lion con Nicole Kidman e Dev Patel ha addirittura ottenuto la nomination all’Oscar come miglior film dell’anno – dimostra immediatamente di non possedere questo requisito importante, se non addirittura fondamentale.

Foe si apre infatti con la didascalia che setta la storia nel Midwest americano, mentre in nemmeno cinque minuti di film ci si rende perfettamente conto che il film è stato girato nelle immense pianure dell’Australia. Trattandosi principalmente di raccontare una storia d’amore e della sua complessità, qualsiasi ambientazione che desse il senso di desolazione che i due protagonisti stanno vivendo sarebbe andata bene. Perché dunque sceglie di dare un setting preciso per poi smentirsi spudoratamente con le immagini stesse? Il Midwest americano è ben sedimentato nell’immaginario cinematografico mondiale, no?

Un melodramma “arricchito” dal genere

Questo chiaro errore di sottovalutazione è purtroppo soltanto il primo di una serie di difetti che il film targato Amazon evidenzia nel corso del proprio sviluppo. Adattamento del romanzo omonimo scritto da Ian Reid, Foe possiede il fardello che tanto cinema cosiddetto “alto” oggi possiede. Ovvero l’utilizzo di un genere per “arricchire” teoricamente quello che è in tutto e per tutto un melodramma amoroso, con il risultato di rendere l’intera operazione macchinosa, spesso confusa e peggio di tutto grondante retorica.

In un momento in cui il cinema a stelle e strisce e non soltanto si sta impegnando nella ricerca di una narrazione maggiormente veritiera del rapporto uomo-donna nel mondo contemporaneo – riguardo questo argomento vi rimandiamo alla recensione del notevole Fair Play in uscita su Netflix il 6 ottobre – il film di Davis al contrario cade dentro paludose schematicità nel mettere in scena l’insoddisfazione della protagonista, proponendo al pubblico un discorso che, senza voler fare spoiler, a nostro avviso alla fine diventa forse anche fuorviante.

Foe, una fantascienza gratuita

La sceneggiatura di Foe avrebbe funzionato molto meglio se si fosse allora concentrata sul lato sci-fi della storia e sulle sue implicazioni etiche, questione che se anche tentata viene soffocata dalla messa in scena di Davis che invece punta esplicitamente a farne un melodramma d’autore. A questo punto la componente di fantascienza si fa realmente inutile, anzi appesantisce l’operazione con una serie di spunti narrativi che non migliorano la trama né rendono i personaggi maggiormente profondi o interessanti.

In questa confusione totale di intenti e idee su come realizzarli i due attori principali Saoirse Ronan e Paul Mescal possono fare davvero poco per salvare la situazione. Se però l’attore molto apprezzato in All of Us Strangers, anch’esso presentato a questa edizione del New York Film Festival, riesce a tratti a rendere denso il ruolo di Junior, la sorpresa negativa di Foe arriva purtroppo dall’attrice già candidata per ben quattro volte all’Oscar prima di raggiungere i trent’anni.

Ronan si “rifugia” dentro un repertorio di istrionismo minimalista per cercare di interpretare una Hen che risulta fin dal principio una figura femminile schematica, sia nella sua insoddisfazione esistenziale che nel modo in cui cerca di combatterla. Una figura sviluppata senza spessore, che speriamo davvero rappresenti per la Ronan una scelta sbagliata, un incidente di percorso in una carriera che vorremmo sempre all’altezza delle sue grandi doti di attrice, dimostrate fin dai tempi di Espiazione.

Questo nuovo lungometraggio di Garth Davis si presenta come un prodotto confuso nella progettazione e approssimativo nella realizzazione. Un film di fantascienza distopica che invece fantascienza proprio non è. Perché allora non scegliere la via della semplicità e raccontare una storia d’amore e di incomprensione, di passione e frustrazione? Un interrogativo a cui Foe e i suoi realizzatori proprio non hanno saputo rispondere.

Focus: trailer del film con Will Smith e Margot Robbie

Focus: trailer del film con Will Smith e Margot Robbie

Warner Bros ha pubblicato online il primo trailer ufficiale di Focus, il film di Glen Ficarra e John Requa (Crazy, Stupid, Love, Colpo di Fulmine – Il Mago della Truffa) che vede il tuttofare Nicky (Will Smith) innamorarsi di una giovane artista alle prime armi di nome Jess (Margot Robbie).

Dopo essersi lasciati i due si ritrovano  a distanza di tre anni con Jess diventata ormai una femme fatale in tutto e per tutto e Nicky che ha costruito una vita senza di lei, ma dovrà resistere alle nuove avance della vecchia fiamma.

LEGGI ANCHE: Focus prime immagini di Will Smith e Margot Robbie

Per i due ruoli i registi avevano prima interpellato il duo Ryan Gosling ed Emma Stone, già “testati” in Crazy, Stupid, Love, oltre a Ben Affleck e Kristen Stewart ma quando Smith si è dichiarato disponibile hanno optato subito per l’attore di Men in Black. Focus uscirà in USA a febrbaio 2015.

Fonte

Focus: nuovo trailer del film con Will Smith e Margot Robbie

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Condivideranno presto il set dell’atteso film sulla Suicide Squad; ora la Warner Bros ha diffuso il nuovo trailer della prossima pellicola con Margot Robbie e Will Smith, protagonisti del romantico film di truffa, Focus, scritto e diretto da Glenn Ficarra e John Requa (Crazy Stupid Love).

Potete vedere il trailer di seguito:

Focus racconta di Nicky (Smith), un maestro esperto di depistaggio che rimane affascinanto da l’incontro con una nuova artista del depistaggio, Jess (Margot Robbie). Mentre la insegna i trucchi del mestiere, i due smettono di vedersi. Tre anni dopo, Nicky rivede l’ex fiamma, ora un femme fatale compiuta a Buenos Aires nel quale i due coopereranno insieme per una grossa truffa.

Fonte: CS

Focus: nuovo trailer del film con Will Smith

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Focus: nuovo trailer del film con Will Smith

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Warner Bros Pictures ha pubblicato online un nuovo trailer di Focus Niente è come sembra, film diretto da John Requa Glenn Ficarra e interpretato da Will Smith e Margot Robbie, con Rodrigo Santoro. Il trailer si intitola The Plan:

Nel cast del film anche Adrian Martinez, Robert Taylor, Bd Wong, Gerald Mcraney, Stephanie Honoré.

Will Smith interpreta Nicky, esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un’aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, col risultato che Jess viene allontanata brutalmente. Tre anni dopo, l’ex fiamma, ormai compiuta femme fatale, si  presenta a Buenos Aires in occasione di una corsa automobilistica molto rischiosa. Nel bel mezzo dell’ultima pericolosissima missione di Nicky, lei rischierà di mandare all’aria i suoi piani… ed il consumato truffatore potrebbe trovarsi in seria difficoltà.

focus-will-smithFocus – Niente è Come Sembra”, è scritto e diretto da Glenn Ficarra & John Requa (“Crazy, Stupid, Love.”).  Prodotto da Denise Di Novi (“Crazy, Stupid, Love.”) con Charlie Gogolak e Stan Wlodkowski come produttori esecutivi.

Il cast è guidato dall’attore nominato all’Oscar, Will Smith (“La Ricerca della Felicità”, “Ali”), Margot Robbie (“The Wolf of Wall Street”), Rodrigo Santoro (i film “300”) e Gerald McRaney (la serie televisiva, “House of Cards- Gli Intrighi del Potere”).

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte, include il direttore della fotografia Xavier Grobet (“Non Dico Altro”), la scenografa Elizabeth Mickle (“Drive”), il montatore Jan Kovac (la serie televisiva della HBO “Curb Your Enthusiasm”), e la costumista Dayna Pink ed il compositore Nick Urata di “Crazy, Stupid, Love.”.

Apollo Robbins, soprannominato ‘Il Ladro Gentiluomo’, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni.
Warner Bros. Pictures presenta “Focus– Niente è Come Sembra”, una produzione Di Novi Pictures e Zaftig Films.

Fonte: Comingsoon.net

Focus: nuovo spot tv con Will Smith

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Focus: nuovo spot tv con Will Smith

La Warner Bros Pictures ha rilasciato un nuovo tv spot del film Focus, con  Will Smith e Margot Robbie.

Will Smith interpreta Nicky, esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un’aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, col risultato che Jess viene allontanata brutalmente. Tre anni dopo, l’ex fiamma, ormai compiuta femme fatale, si  presenta a Buenos Aires in occasione di una corsa automobilistica molto rischiosa. Nel bel mezzo dell’ultima pericolosissima missione di Nicky, lei rischierà di mandare all’aria i suoi piani… ed il consumato truffatore potrebbe trovarsi in seria difficoltà.

focus-will-smithFocus – Niente è Come Sembra”, è scritto e diretto da Glenn Ficarra & John Requa (“Crazy, Stupid, Love.”).  Prodotto da Denise Di Novi (“Crazy, Stupid, Love.”) con Charlie Gogolak e Stan Wlodkowski come produttori esecutivi.

Il cast è guidato dall’attore nominato all’Oscar, Will Smith (“La Ricerca della Felicità”, “Ali”), Margot Robbie (“The Wolf of Wall Street”), Rodrigo Santoro (i film “300”) e Gerald McRaney (la serie televisiva, “House of Cards- Gli Intrighi del Potere”).

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte, include il direttore della fotografia Xavier Grobet (“Non Dico Altro”), la scenografa Elizabeth Mickle (“Drive”), il montatore Jan Kovac (la serie televisiva della HBO “Curb Your Enthusiasm”), e la costumista Dayna Pink ed il compositore Nick Urata di “Crazy, Stupid, Love.”.

Apollo Robbins, soprannominato ‘Il Ladro Gentiluomo’, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni.
Warner Bros. Pictures presenta “Focus– Niente è Come Sembra”, una produzione Di Novi Pictures e Zaftig Films.

Fonte

Focus: due clip italiane del film con Will Smith e Margot Robbie

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Focus: due clip italiane del film con Will Smith e Margot Robbie

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Warner Bros Italia ha pubblicato online due nuove clip italiane di Focus Niente è come sembra, film diretto da John Requa Glenn Ficarra e interpretato da Will Smith e Margot Robbie, con Rodrigo Santoro.

Nel cast del film anche Adrian Martinez, Robert Taylor, Bd Wong, Gerald Mcraney, Stephanie Honoré.

Will Smith interpreta Nicky, esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un’aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, col risultato che Jess viene allontanata brutalmente. Tre anni dopo, l’ex fiamma, ormai compiuta femme fatale, si  presenta a Buenos Aires in occasione di una corsa automobilistica molto rischiosa. Nel bel mezzo dell’ultima pericolosissima missione di Nicky, lei rischierà di mandare all’aria i suoi piani… ed il consumato truffatore potrebbe trovarsi in seria difficoltà.

focus-will-smithFocus – Niente è Come Sembra”, è scritto e diretto da Glenn Ficarra & John Requa (“Crazy, Stupid, Love.”).  Prodotto da Denise Di Novi (“Crazy, Stupid, Love.”) con Charlie Gogolak e Stan Wlodkowski come produttori esecutivi.

Il cast è guidato dall’attore nominato all’Oscar, Will Smith (“La Ricerca della Felicità”, “Ali”), Margot Robbie (“The Wolf of Wall Street”), Rodrigo Santoro (i film “300”) e Gerald McRaney (la serie televisiva, “House of Cards- Gli Intrighi del Potere”).

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte, include il direttore della fotografia Xavier Grobet (“Non Dico Altro”), la scenografa Elizabeth Mickle (“Drive”), il montatore Jan Kovac (la serie televisiva della HBO “Curb Your Enthusiasm”), e la costumista Dayna Pink ed il compositore Nick Urata di “Crazy, Stupid, Love.”.

Apollo Robbins, soprannominato ‘Il Ladro Gentiluomo’, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni.
Warner Bros. Pictures presenta “Focus– Niente è Come Sembra”, una produzione Di Novi Pictures e Zaftig Films.

Focus – niente è come sembra: recensione del film con Will Smith

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Focus – niente è come sembra: recensione del film con Will Smith

Una bellissima donna chiede ad un affascinante uomo di liberarla da un corteggiatore troppo insistente. Lui accetta e dopo qualche ora finisce nella camera della ragazza… dove succede esattamente quello che lui aveva immaginato appena aveva posato gli occhi su quella creatura dai viso angelico e dal corpo diabolico.

Comincia così Focus – niente è come sembra, commedia dallo spirito heist ma dal tono romantico e scanzonato che vede protagonista una coppia dal feeling incredibile e dai colori ottimamente assortiti. Da una parte abbiamo Will Smith, ebano e muscoli, con il suo celebre sorriso e i modi disinvolti, dall’altra tale Margot Robbie, bionda, con grandi occhi azzurri, labbra carnose e rosse e pelle chiara e levigata. Due bellissimi che riescono a fondare sulla grande alchimia una storia per certi versi banale, ma che senza mai scadere nel patetico mette in scena diversi elementi vincenti, tra cui risate di gusto e qualche colpo di scena che, anche se non proprio furbissimo, riesce a mantenere lo spettatore connesso con la storia e i personaggi.

Focus – niente è come sembraSe da una parte conosciamo già il talento di Smith per la commedia, si veda Hitch, dall’altra scopriamo una Robbie che, dopo la sua performance sopra le righe in The Wolf of Wall Street, si rivela una vera scoperta. La sua risata aperta e luminosa e la sua bellezza così versatile potrebbero trasformarla nel nuovo genio della commedia intelligente, una risorsa per un cinema che, in questo genere, tende a ripetersi ormai da troppi anni.

Al timone di Focus – niente è come sembra ci sono Glenn Ficarra e John Requa, che dopo Crazy Stupid Love, parentesi romantica dove hanno gesito un manipolo di grandissimi attori, tornano a mescolare truffa, inganni e affari di cuore, come hanno fatto in Colpo di fulmine – il mago della truffa.

In alcuni casi prevedibile, in altri irriverente, il film è una godibilissima commedia che lascia gli occhi dello spettatore pieni della bellezza dei protagonisti e il viso teso in una risata che accompagna fino all’ultima inquadratura.

Focus prime immagini di WIll Smith e Margot Robbie

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Focus prime immagini di WIll Smith e Margot Robbie

Warner Bros ha pubblicato online le prime due immagini di Focus, il film di Glen Ficarra e John Requa (Crazy, Stupid, Love, Colpo di Fulmine – Il Mago della Truffa) che vede il tuttofare Nicky (Will Smith) innamorarsi di una giovane artista alle prime armi di nome Jess (Margot Robbie).

Dopo essersi lasciati i due si ritrovano  a distanza di tre anni con Jess diventata ormai una femme fatale in tutto e per tutto e Nicky che ha costruito una vita senza di lei, ma dovrà resistere alle nuove avance della vecchia fiamma.Per i due ruoli i registi avevano prima interpellato il duo Ryan Gosling ed Emma Stone, già “testati” in Crazy, Stupid, Love, oltre a Ben Affleck e Kristen Stewart ma quando Smith si è dichiarato disponibile hanno optato subito per l’attore di Men in Black. Focus uscirà in USA a febrbaio 2015.

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Focus Niente è come sembra: trailer italiano del film con Will Smith e Margot Robbie

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Promette di essere divertente, intrigante e al altissimo contenuto di sensualità, dati i due protagonisti, Focus Niente è come sembra diretto da John Requa Glenn Ficarra e interpretato dai due bellissimi protagonisti Will Smith e Margot Robbie, in mezzo ai quali si piazza persino Rodrigo Santoro.

Ecco un nuovo trailer italiano del film:

Nel cast del film anche Adrian Martinez, Robert Taylor, Bd Wong, Gerald Mcraney, Stephanie Honoré.

Will Smith interpreta Nicky, esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un’aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, col risultato che Jess viene allontanata brutalmente. Tre anni dopo, l’ex fiamma, ormai compiuta femme fatale, si  presenta a Buenos Aires in occasione di una corsa automobilistica molto rischiosa. Nel bel mezzo dell’ultima pericolosissima missione di Nicky, lei rischierà di mandare all’aria i suoi piani… ed il consumato truffatore potrebbe trovarsi in seria difficoltà.

focus-will-smithFocus – Niente è Come Sembra”, è scritto e diretto da Glenn Ficarra & John Requa (“Crazy, Stupid, Love.”).  Prodotto da Denise Di Novi (“Crazy, Stupid, Love.”) con Charlie Gogolak e Stan Wlodkowski come produttori esecutivi.

Il cast è guidato dall’attore nominato all’Oscar, Will Smith (“La Ricerca della Felicità”, “Ali”), Margot Robbie (“The Wolf of Wall Street”), Rodrigo Santoro (i film “300”) e Gerald McRaney (la serie televisiva, “House of Cards- Gli Intrighi del Potere”).

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte, include il direttore della fotografia Xavier Grobet (“Non Dico Altro”), la scenografa Elizabeth Mickle (“Drive”), il montatore Jan Kovac (la serie televisiva della HBO “Curb Your Enthusiasm”), e la costumista Dayna Pink ed il compositore Nick Urata di “Crazy, Stupid, Love.”.

Apollo Robbins, soprannominato ‘Il Ladro Gentiluomo’, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni.
Warner Bros. Pictures presenta “Focus– Niente è Come Sembra”, una produzione Di Novi Pictures e Zaftig Films.

Focus : dentro Will Smith e fuori Kristen Stewart?

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will smith focusGrandi novità per Focus , il prossimo progetto, in veste di sceneggiatore e regista, di Glenn Ficarra e John Requa (Crazy, Stupid, Love). Vi avevamo detto tempo fa che Ben Affleck prima e Kristen Stewart poi avevano aderito al progetto, ma avevamo anche subito smentito la partecipazione di Affleck al film per ragioni di incompatibilità con i suoi progetti già in cantiere (leggi qui).

Adesso tramite comingsoon.net, scopriamo non solo che anche Kristen Stewart è fuori da Focus , ma che si affaccia un nuovo importante nome per il protagonista del film: Will Smith!

Non ci sono ancora molte notizie a riguardo, ma pare che Focus debba raccontare la storia d’amore che nasce tra un uomo e una giovane donna alla quale egli da lezioni di ‘furto’.

Denise DiNovi produrrà il film.

Focus – Niente è come sembra: tre clip del film con Will Smith

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Focus – Niente è come sembra: tre clip del film con Will Smith

Guarda tre nuove clip di Focus – Niente è Come Sembra di Glenn Ficarra & John Requa e con protagonisti Will Smith e Margot Robbie.

Nel cast del film anche Adrian Martinez, Robert Taylor, Bd Wong, Gerald Mcraney, Stephanie Honoré.

Will Smith interpreta Nicky, esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un’aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, col risultato che Jess viene allontanata brutalmente. Tre anni dopo, l’ex fiamma, ormai compiuta femme fatale, si  presenta a Buenos Aires in occasione di una corsa automobilistica molto rischiosa. Nel bel mezzo dell’ultima pericolosissima missione di Nicky, lei rischierà di mandare all’aria i suoi piani… ed il consumato truffatore potrebbe trovarsi in seria difficoltà.

focus-will-smithFocus – Niente è Come Sembra”, è scritto e diretto da Glenn Ficarra & John Requa (“Crazy, Stupid, Love.”).  Prodotto da Denise Di Novi (“Crazy, Stupid, Love.”) con Charlie Gogolak e Stan Wlodkowski come produttori esecutivi.

Il cast è guidato dall’attore nominato all’Oscar, Will Smith (“La Ricerca della Felicità”, “Ali”), Margot Robbie (“The Wolf of Wall Street”), Rodrigo Santoro (i film “300”) e Gerald McRaney (la serie televisiva, “House of Cards- Gli Intrighi del Potere”).

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte, include il direttore della fotografia Xavier Grobet (“Non Dico Altro”), la scenografa Elizabeth Mickle (“Drive”), il montatore Jan Kovac (la serie televisiva della HBO “Curb Your Enthusiasm”), e la costumista Dayna Pink ed il compositore Nick Urata di “Crazy, Stupid, Love.”.

Apollo Robbins, soprannominato ‘Il Ladro Gentiluomo’, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni.
Warner Bros. Pictures presenta “Focus– Niente è Come Sembra”, una produzione Di Novi Pictures e Zaftig Films.

Focus – Niente è come sembra: la spiegazione del finale del film

Focus – Niente è come sembra: la spiegazione del finale del film

Focus – Niente è come sembra (qui la recensione), scritto e diretto nel 2015 da Glenn Ficarra e John Requa e con protagonisti Margot Robbie e Will Smith è pieno di colpi di scena, pugnalate alle spalle e alleanze segrete, e molto altro ancora fino ai suoi momenti finali, e proprio il finale del film potrebbe richiedere qualche spiegazione. Nel film, ogni personaggio ha un ruolo importante nel far funzionare gli strabilianti colpi di scena, ma un chiarimento su determinate dinamiche è comunque necessario. Ci sono infatti diversi punti importanti della trama che si sono verificati nei soli 30 minuti finali del film e che potrebbero richiedere un certo approfondimento.

Scopriamo infatti che, sebbene Nicky (Will Smith) fosse stato ingaggiato per truffare il rivale di Garriga (Rodrigo Santoro), il finale di Focus – Niente è come sembra rivela che il suo vero piano era quello di vendere versioni reali del suo software di iniezione EXR. Purtroppo, il suo piano non è andato a buon fine e sia Nicky che Jess (Margot Robbie) vengono catturati da Garriga e dal suo capo della sicurezza, Owens (Gerald McRaney). Da lì, tutto ciò che accade nel finale accade molto rapidamente: Nicky viene colpito, Owens si rivela essere suo partner nonché padre prima di salvargli la vita, e ha tradito Nicky prendendo i soldi per sé.

La spiegazione del finale di Focus – Niente è come sembra: da quanto tempo Bucky e Nicky lavoravano insieme?

Uno dei più grandi colpi di scena nel finale di Focus – Niente è come sembra è stata la rivelazione che Owens non lavorava in realtà per Garriga e il suo nome è Bucky, il padre adottivo di Nicky. Evidentemente, il duo di truffatori padre-figlio lavorava insieme fin dall’inizio, ma Nicky aveva “dimenticato” di dare a Jess questa informazione. Bucky ha raccontato di aver lavorato per tre anni come capo della sicurezza di Garriga, cercando di truffarlo. Quando Garriga ha assunto Nicky, i due hanno unito le forze. Il motivo per cui Owens e Nicky sembravano così antagonisti l’uno all’altro non era perché si stavano combattendo, ma solo perché avevano un rapporto teso in generale.

La collaborazione tra Nicky e Bucky si è rivelata fondamentale in alcuni aspetti del film. In qualità di infiltrato, Bucky è stato il motivo per cui Nicky ha ottenuto la vera copia dell’EXR invece di quella falsa che Garringa voleva fargli vendere. Essendo il suo capo della sicurezza, Garringa si è fidato di “Owens”, il che ha permesso a Bucky di ottenere il vero software. Poi, verso la fine, Bucky ha inviato un messaggio a Nicky dicendogli che Garriga aveva scoperto il suo doppio gioco. Infine, una volta catturati Nicky e Jess, Bucky li ha fatti uscire tirando fuori un “pulsante di panico di Toledo”, sparando a Nicky per far credere che non stavano lavorando insieme.

Gerald McRaney e Rodrigo Santoro in Focus - Niente è come sembra
Gerald McRaney e Rodrigo Santoro in Focus – Niente è come sembra © 2015 – Warner Bros. Entertainment Inc.

Bucky ha abbandonato Nicky perché “l’amore ti farà uccidere

Parte del motivo per cui Bucky e Nicky erano nemici così convincenti è, come detto, che avevano un rapporto padre-figlio molto teso. All’inizio di Focus – Niente è come sembra, Nicky aveva detto a Jess che Bucky lo aveva abbandonato da bambino e aveva pensato che fosse perché Nicky era troppo tenero per una vita da criminale. Alla fine del film, tuttavia, Bucky ha rivelato di aver abbandonato Nicky perché lo amava troppo. Bucky ha raccontato che gli è stata puntata una pistola contro durante una partita a carte truccata e che l’unica cosa a cui riusciva a pensare era Nicky. Si è dunque allontanato da Nicky proprio in quel momento.

Pur amando Nicky, Bucky ha preferito il crimine al figlio adottivo. Come ha spiegato Bucky, “l’amore ti farà uccidere in questo racket. Non c’è posto per quella merda qui. Non c’è felicità con quello”. Bucky vedeva essenzialmente il suo amore per Nicky come una debolezza che metteva in pericolo la sua vita e le sue truffe, quindi ha abbandonato suo figlio. Bucky non vince certo il premio di padre dell’anno, ma il motivo per cui se n’è andato era un po’ migliore di quello che Nicky pensava inizialmente. C’è anche la possibilità che Bucky se ne sia andato per impedire a Nicky di vivere una vita pericolosa, anche se questo potrebbe essere troppo generoso per il truffatore.

Perché Bucky sceglie il denaro?

Anche se Bucky e Nicky hanno avuto una conversazione a cuore aperto alla fine di Focus – Niente è come sembra, il padre ha comunque rubato tutti i guadagni ottenuti vendendo il software EXR. Poco prima di rubare i 27 milioni di euro, Bucky disse a Nicky che stava prendendo i soldi perché suo figlio non era un vero ladro, quindi non gli doveva alcuna cortesia professionale. “Sai che si dice che c’è onore tra i ladri? Beh, tu non sei un ladro, Mellow. Hai fatto la tua scelta”, gli dice. Bucky era arrabbiato con il figlio per aver buttato via anni di formazione come truffatore per amore, quindi si è preso i soldi per sé.

Nicky ha preferito Jess al lavoro nel momento in cui l’ha aspettata nella stanza d’albergo, invece di fuggire quando Bucky gli ha mandato un messaggio. In sostanza, aveva preso la decisione esattamente opposta a quella del padre quando aveva deciso di abbandonare il figlio. Questa era la chiave della decisione di Bucky alla fine di Focus – Niente è come sembra: la cosa più importante nella vita di Bucky era essere un truffatore, ma Jess era la cosa più importante per Nicky. Bucky aveva scelto più volte di dare la priorità alle sue imprese criminali rispetto a Nicky. Prendere i soldi dell’EXR era solo l’ultimo esempio.

Margot Robbie e Will Smith in Focus - Niente è come sembra
Margot Robbie e Will Smith in Focus – Niente è come sembra © 2015 – Warner Bros. Entertainment Inc.

Jess ha rubato l’orologio da 200.000 dollari di Garriga alla fine del film

Anche se non hanno ottenuto i 27 milioni di euro dalla vendita dei sistemi EXR, Nicky e Jess non sono usciti dalla fine di Focus – Niente è come sembra a mani vuote. Uno dei motivi per cui Jess si trovava a Buenos Aires era il furto dell’orologio di Garriga, un Piaget Emperador che valutava 200.000 dollari. Mentre accompagnava Nicky all’ospedale, lui abbassa lo sguardo e vede che lei aveva rubato l’orologio di Garriga. Subito dopo che Bucky aveva sparato a Nicky, Garriga aveva afferrato Jess per il mento per urlarle contro e lei, nella confusione, gli aveva sfilato l’orologio dal polso. Evidentemente ha imparato da Nicky a non perdere mai la concentrazione, qualunque cosa accada.

Il vero significato del finale di Focus – Niente è come sembra

Focus – Niente è come sembra è dunque un film sull’amore, in particolare su come le persone valutano l’amore rispetto al denaro, e nessun personaggio lo dimostra meglio di Bucky e Nicky. Bucky dava più valore al suo stile di vita criminale e ai soldi che gli procurava, che a tutto, anche alla sua famiglia. Ha sparato e ucciso suo padre nel tentativo di sopravvivere a una truffa e ha abbandonato suo figlio per concentrarsi sulla sua carriera criminale. Nel corso del film, tuttavia, Nicky ha imparato che l’amore vale più del denaro. Ha finalmente deciso di essere onesto con Jess e di avere una relazione con lei, lasciandosi apparentemente alle spalle i suoi modi da truffatore.

Anche il modo in cui Bucky e Nicky si sono separati dice molto su ciò che Focus – Niente è come sembra ha da dire sul valore dell’amore. Bucky ha preferito il denaro all’amore di suo figlio e se n’è andato da solo, portando con sé un bagaglio davvero pesante. Nicky ha scelto l’amore e Jess ha finito per portarlo in ospedale, alleggerendo letteralmente il suo carico. Bucky e Nicky non potrebbero essere più diretti nemici l’uno dell’altro e il film mostra chiaramente che Nicky ha fatto un affare migliore. Anche con tutte le vincite che ha ottenuto truffando, il premio più grande per lui è la sua relazione con Jess.

Focus – niente è come sembra: due clip con Margot Robbie e Will Smith

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Ecco due clip dal film Focus – niente è come sembra. Nel film sono protagonisti Will Smith e Margot Robbie, alle prese con truffe, trucchi e qualche sensuale scherzetto.

Nel cast del film anche Adrian Martinez, Robert Taylor, Bd Wong, Gerald Mcraney, Stephanie Honoré.

Will Smith interpreta Nicky, esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un’aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, col risultato che Jess viene allontanata brutalmente. Tre anni dopo, l’ex fiamma, ormai compiuta femme fatale, si  presenta a Buenos Aires in occasione di una corsa automobilistica molto rischiosa. Nel bel mezzo dell’ultima pericolosissima missione di Nicky, lei rischierà di mandare all’aria i suoi piani… ed il consumato truffatore potrebbe trovarsi in seria difficoltà.

focus-will-smithFocus – Niente è Come Sembra”, è scritto e diretto da Glenn Ficarra & John Requa (“Crazy, Stupid, Love.”).  Prodotto da Denise Di Novi (“Crazy, Stupid, Love.”) con Charlie Gogolak e Stan Wlodkowski come produttori esecutivi.

Il cast è guidato dall’attore nominato all’Oscar, Will Smith (“La Ricerca della Felicità”, “Ali”), Margot Robbie (“The Wolf of Wall Street”), Rodrigo Santoro (i film “300”) e Gerald McRaney (la serie televisiva, “House of Cards- Gli Intrighi del Potere”).

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte, include il direttore della fotografia Xavier Grobet (“Non Dico Altro”), la scenografa Elizabeth Mickle (“Drive”), il montatore Jan Kovac (la serie televisiva della HBO “Curb Your Enthusiasm”), e la costumista Dayna Pink ed il compositore Nick Urata di “Crazy, Stupid, Love.”.

Apollo Robbins, soprannominato ‘Il Ladro Gentiluomo’, ha prestato la sua consulenza ideando e coreografando i movimenti delle mani per furti e inganni.
Warner Bros. Pictures presenta “Focus– Niente è Come Sembra”, una produzione Di Novi Pictures e Zaftig Films.

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