BoxTrolls le scatole
magiche (qui la nostra
recensione) è il nuovo capolavoro in animazione della
Laika di Travis Knight, che già
ci aveva regalato i meravigliosi Coraline
nel 2009 e Paranorman nel 2012. I tre
film sono stati realizzati con la tecnica della stop-motion e
ognuno rappresenta una svolta importante nell’evoluzione di questa
tecnica di animazione, antica quanto l’invenzione del cinema.
Da
sempre considerata la sorella più piccola, bruttarella e un po’
birichina dell’animazione tradizionale, la stop-motion è stata
sempre considerata in maniera marginale e si è vista ad un certo
punto superare con altezzosità anche dall’avvento dell’animazione
3D. Proprio come Cenerentola aveva bisogno dell’intervento di una
fata che con i suoi incantesimi rimettesse a posto le cose e
facesse finalmente giustizia. Un bel giorno questa fata arrivò,
aveva i capelli arruffati, forse mai pettinati in vita sua, il
volto scavato e il sorriso dell’eterno fanciullo, veniva da Burbank
e si chiamava Tim
Burton. Lui rimise a posto la situazione e da quel
giorno, grazie al potere dei soldi e non di un sortilegio, la
stop-motion cominciò a diventare un business e quindi degna di
essere considerata al pari delle altre tecniche di animazione. La
Laika si specializzò in film realizzati
esclusivamente con questo metodo e partendo dai risultati ottenuti
in capolavori come Tim burton’s Nightmare Before
Christmas, La Sposa Cadavere e James e la
Pesca Gigante ne perfezionò la tecnica raggiungendo
lo stato dell’arte perfettamente sposato alla commerciabilità.
La
stop-motion è caratterizzata dalla possibilità di scattare
fotogrammi singoli, uno alla volta. Ad ogni scatto corrisponde un
piccolissimo movimento del soggetto inquadrato, che rivisto poi
proiettato alla giusta velocità di scorrimento si muoverà, creando
la fantastica illusione di aver preso vita. Per realizzare un
secondo di animazione di BoxTrolls le scatole
magiche è stato necessario scattare 24 fotogrammi e
gli animatori impegnati hanno generalmente impiegato una settimana
per completare 3,7 secondi di animazione, che equivale a poco meno
di 90 singoli fotogrammi.
Il concetto è il medesimo su cui si
basa l’animazione tradizionale, dove ogni variazione viene prima
disegnata e poi ripresa. La stop-motion è quindi una tecnica più
diretta e tangibile, con una profondità di dimensione e un impatto
fortemente materico.
L’animatore e produttore
Travis Knight sostiene: “L’animazione è un
mezzo visivo potente, vincolato soltanto dalla fantasia dei suoi
praticanti. Noi della Laika andiamo avanti per nuove vie creative
incorporando tutte le forme di animazione nella nostra metodologia.
Dal momento che è sempre la forma d’arte dello stop-motion quella
che cerchiamo di ridefinire, miriamo all’evoluzione di questo
processo. Amo questa forma d’arte, perché unisce molti elementi
artisticamente meravigliosi: l’illustrazione, la pittura, la
fotografia, l’illuminazione, la scultura e la musica“.
Con
79 scene e oltre 20.000 oggetti di scena realizzati a
mano, BoxTrolls le scatole magiche è
la più grande produzione d’animazione in stop-motion mai realizzata
finora, oltretutto fotografata fotogramma dopo fotogramma in 3D
stereoscopico (quindi il numero totale dei fotogrammi è
raddoppiato).
La produzione
di BoxTrolls le scatole magiche ha
avuto luogo presso gli studi Laika situati a
Hillsboro, in Oregon, in un edificio di 14.000 metri quadrati. La
lavorazione è iniziata nell’autunno del 2012 e dopo qualche mese la
struttura era arrivata a contare 340 tra designer, artisti,
animatori e tecnici, 50 unità di ripresa impegnate nelle
animazioni, che sono terminate nella primavera del 2014.
I personaggi presenti
in BoxTrolls le scatole magiche sono
stati prima studiati con numerosi disegni preparatori poi
trasformati da immagini illustrate bidimensionali a sculture in
plastilina tridimensionali per essere poi realizzati in
complicatissimi burattini snodabili pronti a recitare a passo uno
davanti alla macchina da presa, o meglio davanti a macchine
fotografiche digitali di altissima risoluzione e di ultima
generazione, pilotate e gestite da software dedicati per gestire le
complesse dinamiche della cattura dei fotogrammi e della loro
organizzazione.
Per
dare ai personaggi la miriade di espressioni sono state utilizzate
due diverse forme di animazione facciale: a sostituzione e
meccanica. L’ animazione con pezzi intercambiabili ha permesso di
ottenere una maggiore espressività, mentre l’animazione meccanica è
stata utilizzata per i personaggi secondari e di sfondo con
prestazioni facciali limitate. Per far fronte alla necessità di
realizzare migliaia di porzioni di volti intercambiabili è stata
utilizzata per la prima volta la stampa 3D; il volto del
personaggio è stato modellato in plastilina, poi scansionato
tridimensionalmente, importato in un software di modellazione 3D,
dove sono state create le variazioni graduali corrispondenti a
tutte le singole espressioni e gli stati d’animo e infine le
singole parti sono state stampate in 3D con polimeri gommosi simili
ai materiali utilizzati alle altre parti del corpo. Le teste
meccaniche invece sono realizzate con un teschio articolato interno
rivestito da una pelle di silicone morbido. Occhi, sopracciglia,
mandibola e labbra sono tutti regolati manualmente grazie a piccoli
meccanismi interni, regolati attraverso piccole viti.
Per arrivare poi al risultato
finale che ha trasformato dei pupattoli alti venti centimetri in
attori portentosi è stato necessario un lunghissimo lavoro di
post-produzione digitale. Gli interventi più comuni, necessari per
ogni fotogramma del film sono stati la rimozione degli elementi
mobili di sostegno e la cancellazione delle lineedi giuntura delle
facce intercambiabili.
I burattini fabbricati
per BoxTrolls le scatole magiche
sono 190, i set 79, le facce stampate in 3D 53.000 di cui 15.000
per Eggs, il protagonista. I volti di tutti i personaggi
sono catalogati in modo permanente nell’apposita biblioteca presso
gli studi Laika, che conta attualmente oltre 1.300
scatole d’archivio con circa 53.000 facce
Se volete saperne di più sulla
lavorazione di BoxTrolls le scatole
magiche cosiglio il volume illustrato The art of The
BoxTrolls. Se invece volete approfondire la tecnica della
stop-motion è appena uscito in tutte le librerie il mio libro
Stop-motion, la
fabbrica delle meraviglie.

Boxtrolls – Le scatole magiche, il
film
Boxtrolls
– Le scatole magiche è un film evento per famiglie dei
creatori di Coraline e la Porta
Magica e ParaNorman, entrambi
candidati all’Oscar per il Miglior Film d’Animazione. Si
tratta della terza produzione cinematografica dello studio
d’animazione con sede in Oregon, LAIKA. Girato in loco presso gli
studi LAIKA, in 3D e con metodi avanzati manuali e
tecnologici, Boxtrolls Le Scatole Magiche utilizza disegni
manuali, formato grafico ibrido d’animazione in CG e tecnica
dello stop-motion, per rappresentare la storia del best-seller
fantasy d’avventura di Alan Snow “Arrivano I Mostri!”.
Boxtrolls
– Le scatole magiche presenta al pubblico ad una nuova
specie di famiglia – I Boxtrolls, una comunità di creature
bizzarre e dispettose, che hanno amorevolmente adottato e cresciuto
un ragazzino orfano, Uovo (doppiato nella versione originale da
Isaac Hempstead Wright di Game of Thrones), fin dall’infanzia nella
splendida casa nelle caverne che hanno costruito sotto i viottoli
di Pontecacio.
Qui vivono una vita felice ed
armoniosa, lontano dalla società; i residenti snob della cittadina
di epoca vittoriana sono ossessionati dalla ricchezza, dalla classe
sociale, e dal benessere… ma soprattutto dai formaggi puzzolenti.
Lord Gorgon-Zole (Jared Harris di Mad Men), il sindaco de facto,
detta legge circondato dai suoi uomini snob e d’élite delle Tube
Bianche. Come tutti gli altri, crede alle leggende spaventose sui
Boxtrolls, divulgate in lungo e in largo per oltre un decennio dal
malvagio Archibald Arraffa (l’attore premio Oscar Ben Kingsley).
Determinato ad ottenere il consenso delle Tube Bianche, Arraffa ha
imprigionato il geniale inventore ed amico dei Boxtrolls Herbert
Trubshaw (Simon Pegg di Star Trek), ed ha reclutato una banda nota
come ‘Tube Rosse’ per catturare tutti i Boxtrolls. Delle Tube Rosse
fanno parte l’implacabile Mr. Nervetto (Tracy Morgan di 30 Rock),
il goffo Mr. Pasticcio (Richard Ayoade di The IT Crowd), e
l’impassibile Mr. Trota (Nick Frost di The World’s End).