Ecco il secondo trailer di Rushprossimo
film del Premio Oscar Ron Howard e
trasposizione cinematografico dell’epico scontro sulle piste di
Formula 1 tra James Hunt e Niki Lauda interpretati sullo schermo da
Chris Hemsworth e Daniel
Bruhl
In questo secondo trailer possiamo
apprezzare meglio quello che, supponiamo, sarà il filo conduttore
della storia, ovvero il grande agonismo, lo sprezzo del pericolo e
la voglia di vincere che ha animato una delle più grandi e belle
competizioni della storia dello sport su quattro ruote. Ecco il
trailer:
Ecco la trama del film: Il racconto
di una delle più celebri rivalità sportive della storia, quella tra
i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da un ambiente
privelgiato, carismatico e affascinante, Hunt non poteva essere più
diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro rivalità nacque fin
dai tempi della Formual 3 e continuò per anni, fermata nemmeno dal
terribile incidente che vide protagonista Lauda nel 1976 al
Nürburgring. Il film nasce da un soggetto di Peter
Morgan, autore anche della sceneggiatura, ed è prodotto da
Ron Howard stesso con la sua Imagine Brian Grazer,
insieme a Brian Oliver della Cross Creek e
Tim Bevan e Eric Fellner della
Working Title.
Tutti pazzi per Rose
(Populaire), diretto da Régis
Roinsard, vede protagonista una bellissima coppia:
Romain Duris (L’Appartamento
Spagnolo) e Déborah Francois
(La Voltapagine), due temperamenti
attoriali che si sposano alla perfezione con i loro personaggi.
Accanto a loro due, c’è anche Bérénice Bejo, grande interprete di The Artist, qui in un ruolo marginale
che non offusca però la sua bellezza e la sua bravura. Il film si
basa principalmente sulle dinamiche di coppia, sugli equilibri e le
tensioni che si creano inevitabilmente tra il maestro e l’allieva
prima e tra gli amanti dopo, seguendo una struttura abbastanza
classica con il nodo narrativa che si scioglie nel finale per la
gioia degli spettatori e dei protagonisti.
La trama di Tutti
pazzi per Rose
In Tutti pazzi per
Rose in piena primavera, e racconta la storia di Rose
Pamphyle (Déborah François), una ventunenne vedova di madre e che
vive con il padre. L’uomo dal carattere molto burbero gestisce
l’emporio di un piccolo villaggio della Normandia e ha promesso sua
figlia in sposa a un ragazzo del posto, il figlio del meccanico. Il
futuro della giovane è quindi già segnato da una vita piatta, nella
quel si ritroverà a essere una moglie devota e a occuparsi giorno
dopo giorno di casa e figli. Questo, però, non è proprio l’ideale
di vita che sogna Rose, che cercando di dare una svolta alla sua
esistenza, decide di partire per Lisieux per iniziare a lavorare
come segreteria di Louis Echard (Romain Duris), a capo di una
compagnia assicurativa. Purtroppo il colloqui non va affatto bene,
ma a Lisieux non sfugge una particolare abilità di rose: sa
scrivere velocemente a macchina. L’uomo le propone quindi di
partecipare a una gara di dattilografia e soltanto se la vincerà,
otterrà il posto da segretaria. Louis si propone come suo coach e
allena la giovane, trascorrendo diverso tempo con lei e
condividendo più della semplice passione per questo sport
particolare.
Negli anni ’50 il massimo della
modernità per una ragazza era aspirare a diventare segretaria.
Quando poi il desiderio si realizzava, le poche fortunate ad essere
delle vere segretarie erano considerate vere ragazze moderne,
all’avanguardia. Rose vive in un piccolo paesino ed è impiegata
nell’Emporio paterno, ma il suo desidero è quello di viaggiare,
visitare città straniere e fare tante esperienze diverse dalla vita
di paese. Quale miglior modo per cominciare se non diventare una
vera ragazza moderna? Il problema però è che Rose non sa fare
nulla, è imbranata e disordinata, anche se riesce ad ottenere il
suo primo lavoro presso Louis Echard, assicuratore. In realtà Louis
ha visto in lei non la segretaria di cui aveva bisogno, ma una
scommessa: Rose infatti è velocissima a scrivere a macchina, pur
usando solo due dita. Lui, ex atleta di temperamento agonistico
fino all’eccesso, vuole iscriverla ai campionati regionale di
dattilografia, e così Rose, allenata da Louis comincia la sua
scalata verso il successo per diventare la ragazza più veloce della
Bassa Normandia, e poi chissà, forse della Francia intera.
Più che parlare di sogni che si
realizzano però, Tutti pazzi per
Rose è alla fine una storia d’amore, il racconto
leggero e brioso di una coppia che si rincorre e che sembra
destinata a stare insieme dal primo momento che si incrocia.
Bellissima la fotografia del film, sgargiante e a tono con i
bellissimi costumi anni ’50 indossati dalla sottile ed elegante
Francois. Commedia senza troppe pretese, Tutti
pazzi per Rose è un film gradevole che racconta con
intelligenza e brio una storia universale e semplice.
La grande Bellezza – Il nuovo
film di Paolo Sorrentino, interpretato da un cast di grandi attori
italiani. Roma si offre indifferente e seducente agli occhi
meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una
bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha
sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il
tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si
muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di
essere un santuario di meraviglia e grandezza.
Fast & Furious 6 – Da quando Dom
(Vin Diesel) e Brian ( Paul Walker) hanno portato a termine la
rapina di Rio sgominando l’impero di un boss e lasciando la loro
squadra con 100 milioni di dollari, i nostri eroi si sono
disseminati in tutto il globo. Ma l’impossibilità di tornare a casa
e una vita perennemente in fuga, lasciano incomplete le loro
esistenze. Nel frattempo, Hobbs (Dwayne Johnson) è all’inseguimento
di una letale organizzazione di esperti piloti mercenari attraverso
12 paesi, la cui mente (Luke Evans) è aiutata da uno spietato
luogotenente che si rivelerà essere l’amore che Dom credeva morto:
Letty (Michelle Rodriguez). L’unico modo per fermare la squadra di
criminali sarà quello di batterli sulla strada, così Hobbs chiederà
a Dom di mettere nuovamente insieme la sua squadra d’elite a
Londra. La ricompensa? Il perdono completo per tutti loro in modo
da poter tornare a casa con le proprie famiglie.
Epic il mondo segreto – Il padre
di Mary Katherine è ossessionato dalla ricerca di microscopici
esseri umani. Mary Katherine capirà sulla sua pelle che il papà non
delira, quando sarà miniaturizzata e catapultata nel mondo
infinitesimale dei piccoli abitanti del bosco, n cui, lontano dai
nostri occhi, ha luogo una feroce battaglia fra il bene e il
male.
Esterno sera – Alba, tormentata e
sfuggente, riceve dopo dieci anni la visita di Fabrizio, suo
cugino, che vive a Milano e che, dopo tanto tempo, decide di
rivederla. Un treno notturno lo ha immerso nel caldo afoso del sud
per portarlo da lei. Cosa è successo? Perché i loro incontri, un
tempo frequenti, si sono interrotti all’improvviso? Perché Alba lo
ha aspettato per anni e lui non è più tornato? Dopo una prima
diffidenza, l’affetto rinasce, evolve in un amore delicato e
pericoloso che impedisce a Fabrizio di svelare il motivo reale
della sua visita. Un segreto si annida tra gli scuri di casa
Malaspina, i silenzi dei genitori, l’inquietudine della ragazza.
Qualcosa che Fabrizio conosce e vorrebbe rivelare, ma l’amore fa
saltare i piani. Alba scopre il segreto e trova una soluzione. La
migliore, secondo lei.
Nero
Infinito – Dora Pelser è una scrittrice di successo e
i suoi libri sono tra i maggiori best seller thriller più amati dai
lettori, ma nella piccola città meridionale della scrittrice un
misterioso e quanto mai sadico serial killer li prende a
ispirazione per uccidere, seguendo alla lettera le raccapriccianti
descrizioni degli omicidi. Sulla sua identità indagano due
poliziotti, l’ispettore capo Elena D’Aquino e l’ispettore Valerio
Costa che, dopo aver sospettato anche di Dora e del suo editore
Piero Mazzoni, concentrano la loro attenzione su Leo, un giovane e
tranquillo barista con la passione per le riprese amatoriali. I due
poliziotti iniziano a pedinarlo scoprendo che è solito recarsi in
una vecchia e fatiscente casa fuori città…
Dopo prime anteprime riservate di ieri
sera, oggi esce ufficialmente Fast and
Furios 6, nuovo strepitoso e adrenalinico
capitolo della saga che vede protagonisti Vin
Diesel e Paul Walker.
Dato il grnadissimo successo del
franchise, che in questo settimo episodio vede aggiungersi altri
volti amati del cinema action come Gina Carano e
Jason Statham, si è pensato subito ad un settimo
capitolo che a quanto pare, ha già una data d’uscita italiana.
Fast and Furious
7 uscirà in Italia il 10 luglio 2014! Ebbene si, ad
appena 13 mesi dall’uscita ufficiale del film numero sei, arriverà
il settimo capitolo sul grande schermo anche da noi.
L’unica cosa che viene da pensare è
che sia il cast (confermato) che la storia della nuova avventura
siano già stati decisi da tempo, e che ci siano da effettuare
“solo” le riprese.
Inutile dirlo, il più emozionato di
tutti è proprio Vin Diesel, praticamente assorbito da questo
progetto e dal franchise intero, del quale è divenuto anche
produttore. A dirigere Fast and Furious
7 ci sarà James Wan, che prende il
posto di Justin Lin dopo quattro film del
franchise.
La Universal Pictures, a conferma
della profondissima crisi creativa che impera in tutta Hollywood,
ha avviato le pratiche per sviluppare un remake di
Timecop – indagini dal futuro , il cul
del 1994 che vide protagonsita Jean-Claude Van
Damme. Ricordiamo che il film, nel 1997, si è trasformato
anche in una serie televisiva prodotta dalla ABC.
Il film originale, che incassò
circa 102milioni di dollari in tutto il mondo, è ambientato in un
futuro prossimo dove i viaggi nel tempo sono regolati da uno
speciale corpo di polizia. Un agente (Van Damme) cercherà di
fermare un politico corrotto attraverso un viaggio nel tempo, per
impedire al politico di cominciare la sua disonesta carriera.
La Universal sta cercando in questo momento uno sceneggiatore
per il remake , mentre si sa con certezza che Van Damme non sarà
coinvolto.Fonte: WP
Dopo averla vista nei provocanti abiti
di una “capa terribile” in Come Ammazzare il Capo e
vivere Felici, la bella Jennifer
Aniston mette di nuovo in mostra il suo corpo statuario
nel film We’re the Millers, dove ritrova
Jason Sudeikis che aveva già lavorato con lei nel
film citato.
La commedia racconta di un uomo,
Sudeikis, che per una “missione” di lavoro ingaggia una
spogliarellista (Aniston) e due adolescenti allo scopo di
interpretare la sua famiglia. Gli inprevisti e le incomprensioni
saranno all’ordine del giorno, mentre gli eventi che coinvolgeranno
i Millers saranno sempre più surreali.
Ecco di seguito un primo trailer
vietato e a seguire un altro trailer accessibile anche ai
minori:
We’re the Millers è diretto da
Rawson Marshall Thurber e nel cast del film ci
saranno Jennifer Aniston, Jason Sudeikis, Emma Roberts,
Nick Offerman, Kathryn Hahn, Will Poulter e Ed
Helms.
Ieri vi abbiamo mostrato due clip dal film This is the
End , in cui James Franco, Seth Rogen, Jonah
Hill e company, impegnati ad interpretare se stessi,
cercano di far fronte ad una non meglio precisata apocalisse che ha
colpito Hollywood.
Oggi invece vi proponiamo uno spot
tv red-band, ovvero vietato ai minori, in cui si vede per la prima
volta nel film, una vera e propria Apocalisse biblica, con tanti di
diavoli che sputano fuoco e improbabili personaggi posseduti dal
demonio.
Ecco la clip!
This is the
End segue le avventure di sei amici in una casa
alle prese con una serie di strani avvenimenti e catastrofi che
devastano Los Angeles. Dopo che i sei scoprono che si tratta di una
vera e propria Apocalisse, e dopo essersi accertati che nessun
altro è stato lasciato in vita dopo il terribile attacco di demoni
sputafuoco e terribili scosse di terremoto, i sei amici devono
cercare di capire perchè sono stati lasciati in vita solo loro.
Costretti dagli eventi, saranno spinti fuori dal loro rifugio e
vedranno messa alla prova la loro amicizia.
Diretto da Evan
Goldberg e Seth Rogen, i sei protagonisti
del film che interpretano loro stessi sono Rogen, Jay
Baruchel, James Franco, Craig Robinson, Danny McBride e
Jonah Hill. Il film si pregia anche di camei di
moltissime star tra cui Rihanna, Michael Cera e
Emma Watson.
Dopo la semi delusione di ieri per
Solo Dio Perdona, oggi a Cannes verranno
presentati due titoli che, a giudicare dai commenti dei colleghi
cannensi, potrebbero essere in odore di Palma d’Oro, di altro
premio come riconoscimento del lavoro, apparentemente egregio,
svolto.
Alexander Payne ,
reduce dal successo del forse sopravvalutato Paradiso
Amaro, arriva in Concorso con un film che fa
ricordare la bellezza e l’efficacia cinematografica di
Sideways: con
Nebraska, Payne riprende le dinamiche
familiare raccontate nel film precedente, rivisitandole nel
rapporto tra padre e figlio, e le mischia al road movie. Il film è
il risultato di diversi anni di ricerche e lavoro, che sembrano
aver portato i frutti sperati. Altro titolo in Concorso e in odore
di Palma è La vie d’Adèle, film del
tunisino naturalizzato francese Adbellati
Kechiche, che già con Cous Cous
aveva mostrato un talento notevole. Protagonista del film è
l’attrice e modella Léa Seydoux in una storia
tratta dalla graphic novel di Julie Maroh.
Per quanto riguarda le altre
sezione, quest’oggi Cannes offre un interessante film nella
Quinzaine, La Fille du 14 Juillet, in cui
un ragazzo e una ragazza si incontrano in una data fortemente
simbolica per la Francia, il 14 luglio, e intraprendono insieme un
viaggio verso il mare. Sempre la stessa sezione vedrà impegnata la
giovane Juno Temple in Magic
Magic, un horror diretto da Sebastian
Silva.
Ricordiamo anche che la Proiezione speciale di oggi è riservata
al grandissimo Jerry Lewis, che in Max
Rose di Daniel Noah, interpreta un
anziano pianista jazz.
L’amatissimo regista Francis
Ford Coppola ha tra le mani una nuova storia che presto
diventerà il suo prossimo film. Si tratta della storia di una
famiglia italo americana che si svolgerà nell’arco dei trent’anni
che va dagli anni ’30 agli anni ’60 e si focalizzerà sulla vita e
sulla crescita di un bambino e di una bambina. Inevitabili sono le
similitudini con la saga de Il padrino, ambientata nell’arco di un
decennio e trilogia archetipica del lavoroo di Coppola, del
racconto della saga familiare e del gangster movie.
Francis Ford
Coppola ha appena occupato i suoi studi presso la
Paramount, anche se non è ancora certo il coinvolgimento della
major nei finanziamenti del film dal momento che sono più di dieci
anni che Coppola lavoro da solo. Infatti i suoi ultimi tre progetti
sono film che il regista si è finanziato da solo. Si tratta di
Twixt, Tetro e
Un’altra giovinezza,
quest’ultimo film simbolo che ha rotto il suo silenzio durato dieci
anni ed è stato presentato proprio qui in Italia, alla Festa di
Roma del 2007.
Vi abbiamo già detto tempo fa che Gil
Kenan sarebbe stato ufficialmente il regista del remake di
Poltergeist . Adesso arrivano le prime
indiscrezioni sulla trama film che vuole discostarsi un po’ dal
classico remake, e che sarà prodotto da Sam Raimi. Le riprese
cominceranno a Settembre a Toronto, in Canada.
Negli esclusivi primi dettagli, la
nuova versione della storia segue Eric Bowen è la sua famiglia che,
dopo che lui ha perso il suo lavoro, si trasferiscono in una nuova
città cercando di ricominciare una nuova vita. Sua figlia Madison
viene rapita facendogli capire cosa è veramente importante nella
vita: la famiglia. Nella nuovaversione, Amy, moglie di Eric, può
parlare con i defunti. Altro interessante personaggio del nuovo
film è Carrigan Burke, un presentatore televisivo che conduce la
trasmissione “Haunted House Cleaners” (letteralmente “pulitori di
case stregate”), un uomo che non è spaventato dal soprannaturale!
La dottoressa Brooke Powell, l’ex moglie di Carrigan, è una
parapsicologa all’università locale che con la sua squadra
investiga a rigurado delle cause soprannaturali della scomparsa
della piccola Madison.
Vi ricordiamo che il film originale
(Poltergeist – Recensione)
uscito nel 1982, è stato diretto da Tobe Hooper e
nato da un’idea di Steven Spielberg che ha anche
prodotto il film. Quel film generò ben due
sequel, Poltergeist II: The Other
Side nel 1986 e Poltergeist
III nel 1988.
Il nuovo film sarà prodotto oltre a
Raimi, anche da Nathan
Kahane e Roy Lee.
La Sony potrebbe seriamente
considerare una proposta dall’investitore Daniel
Loeb al quale il gruppo potrebbe offrire parte del suo
reparto musicale e cinematografico, in questa seconda parte sono i
franchise di Spiderman e di Residente Evil.
Così dichiara The Register su
ComicBookMovie. Sappiamo infatti che la Sony ha diversi problemi
finanziari che si potrebbero risolvere con la cessione di parte dei
prodotti di punta all’investitore Daniel Loeb, che ha fatto una
proposta alla compagnia che quest’ultima non può permettersi di
rifiutare alla cieca.
Cedendo parte dei suoi franchise,
la Sony potrebbe salvarsi e monetizzare, tuttavia perderebbe
l’unico supereroe che al momento è fuori dalle grinfie della
Marvel Studio. Così facendo il
destino cinematografico di Spiderman potrebbe stravolgersi e si
potrebbe addirittura arrivare alla realizzazione di un film sugli
Avengers in cui Spidy compare e prende il suo posto nel gruppo di
supereroi. Tuttavia, per ora, si tratta solo di speculazioni, e la
Sony non ha ancora concesso nulla. Vi terremo aggiornati.
«Solo perché non hai visto qualcosa
non vuol dire che non esista» ricorda sempre il bislacco professor
Bomba (Jason
Sudeikis) a sua figlia Mary Katherine (Amanda
Seyfried), provando ad arginare il suo costitutivo e
radicato scetticismo e invitandola a spingersi oltre i confini di
un primo strato di realtà, quello manifesto, per poter scoprire che
ne esiste un altro, più piccolo ma altrettanto vivace e misterioso.
Fin da bambina la giovane protagonista di Epic – Il mondo
segreto era incredula di fronte ai racconti paterni che
suscitavano – niente di più, niente di meno- lo stupore delle fiabe
ma, a lungo andare, anche rabbia e incomprensione verso un padre
assente, impegnato a inseguire l’esistenza di abitanti in
miniatura, guardiani coraggiosi e condottieri, della natura e
della foresta. Fino a quando un’evento inaspettato non le mostrerà
che è proprio tutto vero catapultandola, in versione più
ridotta, in una fantastica avventura.
Epic – Il mondo segreto, il film
Basato sul libro per bambini The
Leaf Men and the Brave Good Bugs di William Joyce Epic
– Il mondo segretoè il nuovo
film d’animazione degli Blu Sky Studios, diretto da Chris
Wedge e distribuito nelle nostre sale dalla 20th Century
Fox, a partire da domani. Dopo la parabola deludente dei quattro
capitoli dell’Era glaciale, la casa di
produzione americana risolleva aspettative e ambizioni proponendo
una storia coinvolgente e affascinante, sostenuta nel ritmo e
nell’emozione.
L’epica lotta tra le forze del bene
e del male, per conquistare il dominio di mondi fatati, è un
leitmotif del genere fantasy e di animazione, che difficilmente
stanca perché capace di combinare, al suo interno, elementi tipici
del romanzo di formazione (il percorso di crescita del
personaggio), unitamente a quelli fiabeschi e d’avventura, tesi
invece a rispolverare l’immaginazione. Non si tarderà dunque a
riconoscere l’omaggio ai precedenti cinematografici sul tema, dalla
Storia Infinita di Wolfgang
Petersen ad Alice nel paese delle
meraviglie della Walt Disney, fino al capolavoro della
nostra infanzia Tesoro mi si sono ristretti i
ragazzi di Joe Johnston: quest’ultimo
citato, esplicitamente, nella scena del gatto gigantesco che
rincorre la sua preda umana, disorientata dalle mutate proporzioni.
Il tutto qui acquista spessore e profondità, non soltanto per la
tecnologia digitale e il 3D, ma anche per le splendide musiche di
Danny Elfman: il perfetto commento sonoro a eventi
e sentimenti messi in scena.
Arriva in home video e in alta
definizione un altro dei capolavori del regista Alfred Hitchcock,
Gli Uccelli, il film uscito ormai da cinquant’anni ma che mantiene
intanto il suo fascino inquietante.
Cast: David Bowie, Jennifer
Connelly, Toby Froud, Shelley Thompson, Christopher Malcolm, Frank
Oz, Shari Weiser (voce),Ron Mueck (voce), David
Shaughnessy(voce).
Trama: Sara, adolescente
piena di fantasia, è costretta a restare a casa a tenere a bada il
piccolo fratellino, Toby. In un momento di rabbia invoca i Goblin e
Jareth, il loro Re, affinché portino via il bambino per farlo
diventare uno di loro. Comprendendo l’enorme sbaglio, cerca di
rimediare penetrando nel misterioso labirinto per salvarlo ma ha
solo tredici ore per raggiungere il castello e Jareth farà di tutto
per ostacolare il suo percorso.
Analisi: Diretto da Jim
Henson, il padre dei Muppets e cosceneggiato
insieme a Terry Jones, creatore dei Monty
Python. Labyrith ha numerosi richiami alla letteratura
classica del fantasy come Alice nel paese delle
Meraviglie di Lewis Carroll e Il Mago di Oz
di L. Frank Baum. Ma riprende la continuità visiva cominciata nel
1984 da Wolfgang Petersen, con La storia
infinita e di cui il grande successo porterà a vari sequel.
Il filone sul mondo “della fantasia” diventerà ricorrente negli
anni a seguire, con chiavi di lettura diverse e segnando il genere,
con parentesi sui cartoni animati in Chi ha incastrato Roger
Rabbit di RobertZemeckis e RichardWilliams, e nei giochi con Jumanji di Joe
Johnston.
Riprendendo lo schema delle Favole
di Prop, la storia racconta come la giovane ragazza affronti il
passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Sara, interpretata da una
gionavissima Jennifer Connelly, è ancora legata al mondo
della fantasia di cui si circonda con libri, pupazzi e oggetti con
cui si traveste, sin dai primi minuti del film si cuce addosso un
archetipo, la ragazza schiavizzata dalla “madrina” per badare al
suo “fratellastro”. Il labirinto che dovrà affrontare, altro non è
che il vero motore della storia che la porterà nella condizione di
valutarsi e confrontarsi con se stessa. Di fatti, tutte le prove
che le si presentano sono tutte decisioni nuove e che deve prendere
al momento, queste molto spesso saranno caratterizzati da tranelli
e doppi sensi che le mostreranno le ingiustizie, altre invece
faranno leva sulla giustizia e la fiducia, e di come sia difficile
conquistarla.
Questo percorso/crescita porterà
Sara a relazionarsi anche con i vari tipi d’affetto, l’amicizia per
i compagni di viaggio e con l’amore attraverso le prime pulsioni e
desideri nei confronti di Jareth; emozioni visibili durante la
scena del ballo e argomento ripreso nei vari dialoghi che i due
hanno. L’elemento che contraddistingue fortemente il film è la
presenza di David Bowie, nella veste d’attore, con i capelli
lunghi, il trucco eccessivo e i ghigni enigmatici, restituisce
perfettamente l’ambiguità che possono avere i desideri e i sogni
più nascosti simboleggiati anche dalla sua sfera di cristallo, che
mostra a Sara quello che potrebbe avere se cedesse al
male/desiderio. Ma anche come compositore, firmando la colonna
sonora e segnando un pezzo di storia del cinema e degli anni ’80.
Tutte le parentesi musicali oltre a essere evocative,
rappresenteranno delle vere ellissi temporali all’interno del film,
che fanno piacevolmente “perdere il tempo” a Sara.
Dal punto di vista della regia il
film è una costellazione di personaggi buffi e divertenti che anche
sotto sembianza spaventose restituiscono lo spirito ironico di cui
il film è completamente avvolto e che lo rendono un bellissimo
esempio di cinema fantasy. I principali pupazzi che caratterizzano
questo mondo sono Gogol, gnomo innamorato di Sara ma
incattivito dalla presenza di Jareth, Bubo il tenero
bestione che promette fedeltà a Sara dopo averlo salvato e infine,
il prode Sir Didymus uno yorkshire in sella al suo cane
pastore. Tutti questi pupazzi-burattini rappresentano la parte più
colorata dell’avventura onirica, che viene arricchita dalle
innumerevoli citazioni, come le porte che nascondono tranelli,
luoghi del labirinto con nomi spiritosi quali “la gora dell’eterno
fetore” o i richiami ai quadri di M.C.Escher luogo dove
Jareth fino alla fine chiede a Sara di essere la sua regina, tutti
elementi che segnano l’immaginario e restituiscono gli stupori e le
fantasie allo spettatore.
Nella parte finale del film e
quindi “nel ritorno a casa”, emerge la difficoltà di accettare la
consapevolezza del passaggio all’adolescenza ma Sara non rinuncia
mai realmente alla sua fantasia, mette via i giocattoli sapendo che
“se ha bisogno” ricorrerà sempre a quella parte di sé.
Guarda il Full Trailer
di The World’s End film diretto da Edgar
Wright che chiude la leggendaria trilogia del
cornetto che ha visto protagonisti Simon
Pegg e Nick
Frost nei due film precedenti della
serie: L’alba dei morti
dementi eHot
Fuzz.
Trama: 20 anni dover tentato di
portare a termine un epico pub crawl, cinque amici si riuniscono
quando uno dei loro si mette in testa di cimentarsi veramente nella
maratona di bevute. È Gary, un 40enne intrappolato nella sua
adolescenza, a trascinare tutti gli altri nella loro città natale e
cercare di raggiungere infine il mitologico pub chiamato The
World’s End. Mentre cercano di conciliare passato e presente, si
rendono conto che la vera sfida è quella per il futuro: non solo
per loro ma per tutta l’umanità. E raggiungere The World’s End
diventa l’ultima delle loro preoccupazioni.
La Columbia Pictures ha
rilasciato due nuove clip del film This is the
End scritto e diretto da Evan Goldberg e Seth
Rogen. La pellicola vede protagonisti Rogen, Jay
Baruchel, James Franco,
La Summit Entertainment ha
rilasciato questa nuova foto promozionale del film Ender’s
Game, il film che vede protagonisti Harrison Ford e Asa Butterfield ed è
l’adattamento dell’omonimo romanzo sci-fi di Orson
Scott Card.che arriverà il 1 Novembre negli USA.
La storia del film, ambientata in
un prossimo apocalittico futuro, vede la Terra attaccata da una
razza aliena ostile, i Formics. Se non fosse per le gesta eroiche
del Gran Mazer di nome Rackham (Ben Kingsley), tutto sarebbe stato perduto già da molto tempo.
In attesa del prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff
(Harrison Ford) recluta i migliori giovani del pianeta per
trovare il futuro Mazer. Ender Wiggin (Asa Butterfield), un timido
ma brillante ragazzo, viene reclutato per far parte dell’élite di
combattenti, e ben presto rivela qualità eccezionali che lo
distinguono subito come il nuovo Prescelto.
Arriva la nona opera di uno dei
registi più apprezzati e seguiti degli ultimi anni, Nicolas
Winding Refn, che dopo l’entusiasmante Drive ritorna al cinema con
Only God Forgives, da noi Solo Dio
Perdona. E’ proprio mentre scriviamo il film è stato
presentato anche al Festival di Cannes 2013, in
Concorso nella selezione ufficiale.
Solo Dio Perdona
racconta di Julian gestore di un boxing center, con annesso spaccio
di droga, a Bangkok. È un’attività che porta avanti col fratello
Billy, un tipo completamente diverso da lui: se Julian è chiuso,
introverso e riflessivo, Billy è prepotente e tracotante. Ed è da
lui che prende il via la catena di eventi che si sviluppa nel corso
del film.
Dopo un’incredibile sequenza di
grandi film, anche il tanto atteso Refn s’imbatte per la prima
volta in una pellicola che ad un primo sguardo delude. Forse per
colpa di una forviante comunicazione che presenta il film quasi
come un nuovo Drive, ma che si rivela essere
l’esatto opposto. Tralasciando queste mere considerazioni da poco
conto, il nuovo film del regista danese delude principalmente
perché sembra segnare un punto di involuzione nel suo
famigerato percorso autoriale che lo ha portato alla ribalta della
cinematografia mondiale. Un cinema, il suo, che si è
contraddistinto per il grande potere evocativo espresso negli anni,
costruito attraverso un impeccabile formalismo ed un’incredibile
capacità di narrare senza l’uso delle parole e senza
necessariamente far riferimento a particolari stilemi ed espedienti
che fanno del “classico” la colonna portante.
Solo Dio Perdona tra
visione e sogni reconditi
Colpisce ancor di più la visione di
questo ultimo Solo Dio Perdona, privo di ogni
forza innovatrice, che finisce per relegare l’opera ad un mero
esercizio stilistico. Esercizio che assume ancora di più i suoi
connotati nella vicenda gelida e distaccata della rappresentazione.
Tuttavia, l’opera rimane comunque di notevole fattura e regala
momenti di grande cinema, soprattutto nella rappresentazione della
violenza, del quale probabilmente Refn ne è il massimo esponente;
così come tutta la dimensione onirica della narrazione che diventa
simbolismo puro e che certamente meriterebbe più approfondimento.
Ciò nonostante, anche il fu ipnotico Ryan Gosling (capace di essere attraente e
carismatico in Drive), in questo
caso risulta poco efficace nei suoi silenzi, consegnandoci un
personaggio che si muove al limite fra il caricaturale e il
disorientato e regalando completamente la scena al suo contrario,
l’Angelo della vendetta, interpretato alla raggelante perfezione da
Vithaya Pansringarm e a sua madre, Kristin Scott Thomas, che interpreta con cruda
veridicità il suo ruolo.
Refn si conferma
essere un’incredibile narratore di sottesa inquietudine e
affascinante imbastitore di magnetica messa in scena, nonostante le
incompiutezza di questo film.
Alle 19 in punto di oggi sarà
possibile seguire in diretta la premiere live da Londra del film
Una notte da leoni 3, terzo ed ultimo
capitolo della commedia di grande successo del regista Todd
Phillips, che uscirà il 30 maggio nelle sale.
Sarà possibile assistere all’arrivo del cast sul red carpet e
seguire le interviste agli attori e al regista.
Ecco la trama del film: Tijuana in
Messico, una location che calza a pennello ad una serie incentrata
sull’esagerazione e che, in questo terzo film, racconterà della
fuga di Alan dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e
dei tentativi dei suoi amici di riacciuffarlo prima che sia troppo
tardi. Oltre a Tijuana, il folle viaggio dei protagonisti di Una
notte da leoni 3 toccherà anche Los Angeles e Las Vegas. Lì dove
tutto ha avuto inizio. Riprese del film al via entro la fine del
mese di giugno 2012.
Vi ricordiamo che la pellicola
uscirà il 30 Maggio 2013. Una
notte da leoni 3 di Todd Phillips vede il ritorno del trio delle
meraviglie formato da
Bradley Cooper,
Zach Galifianakis e Ed Helms che
questa volta riusciranno a passare grandi guai anche lontani da
addii al celibato e da matrimoni in grande stile. Tornano nel film
anche Justin Bartha,
Heather Graham, Jeffrey Tambor, Gillian Vigman, Sasha
Barrese e
Jamie Chung.
Ecco Guillermo del
Toro che, tramite IGN, ci offre la possibilità di ammirare
un’altra featurette di Pacific Rim, il suo prossimo e
attesissimo film.
Nel cast di Pacific Rim
protagonisti sono
Charlie Hunnam,
Idris Elba, Charlie Day, Rob
Kazinsky e Max Martini. Diretto
da Guillermo del Toro, prodotto
da Legendary Pictures e sceneggiato da Travis
Beacham, Pacific
Rim uscirà il 12 luglio 2013.
Il film racconta di come legioni di
mostruose creature, note come Kaiju, emerse dal mare danno il via
una guerra che costa milioni di vite e consuma la risorse del
pianeta a ritmi vertiginosi. Per combattere i giganteschi Kaiji,
sono state ideate delle armi speciali: enormi robot chiamati
Jaegers comandati mentalmente da due piloti attraverso delle reti
neurali. Ma perfino i Jaegers sembrano impotenti contro i mostri
venuti dalle profondità marine. Vicini alla sconfitta, agli
abitanti della Terra non resta che affidarsi a due improbabili
eroi: uno scapestrato ex pilota e un’inesperta allieva cui viene
affidato un vecchio ma glorioso Jaeger. Saranno loro le ultime
speranze del genere umano giunto ormai sull’orlo
dell’Apocalisse.
Dopo 13 film in
Concorso proiettati su 20, da Cannes le notizie sulla Selezione
Ufficiale di quest’anno sono davvero confortanti. Una media molto
alta quindi per i film scelti per l’edizione 2013, la 66esima, che
però deve ancora mostrare i titoli di registi di tutto rispetto,
come Payne, Gray, Jarmusch, Polanski.
Grande attesa oggi per
Nicolas Winding Refn, che dopo
Drive, torna a lavorare con
Ryan Gosling in Solo Dio
Perdona, ma che stando a quanto dicono i colleghi in
terra cannense, pare non sia proprio il miglior lavoro del regista
di Bronson. A breve avremo la recensione
del film, intanto però ci sono altri titoli importanti da scoprire
oggi: Grigris, altro titolo della
selezione ufficiale presentato oggi, diretto da Mahamat
Saleh-Haroun, che sembra essere uno dei favoriti dai
bookmaler.
Intanto nel fuori concorso si aspetta la super star
Robert Redford, che questa volta affida il suo
talento alla regia di J.C. Chandor e fa la parte
del rpotagonista in All is lost, una
specie di riscrittura, ambiziosa e forse pericolosa, de Il Vecchio
e il Mare.
La Sony Pictures Animation ha
pubblicato due nuovi poster per I Puffi
2, atteso sequel del film del 2011 che uscirà al
cinema il prossimo 31 luglio.
Nel primo poster vediamo Puffo
Brontolone (George Lopez) con Vexy
(Christina Ricci) e nel secondo invece c’è
Puffetta (Katy Perry) insieme a Hackus
(J.B. Smoove).
Ne iI Puffi
2, lo spietato mago Gargamella crea una coppia di
creature malvagie chiamate Naughties che lui spera possano aiutarlo
a impadronirsi della magica essenza dei Puffi. Ma quando scopre che
soltanto un vero Puffo può dargli ciò che cerca e che solo Puffetta
conosce un incantesimo in grado di trasformare i Naughties in veri
Puffi, Gargamella rapisce Puffetta e la porta a Parigi, dove questi
gode della fama di più grande mago al mondo. Sarà compito di Grande
Puffo, Puffo Maldestro, Brontolone e Vanitoso tornare nel nostro
mondo, riunirsi con i loro amici umani Patrick e Grace Winslow, e
salvare Puffetta. Quanto a lei, che si è sempre sentita diversa
dagli altri Puffi, stringerà un legame con i Naughties Vexy e
Hackus, o i Puffi la convinceranno che il loro amore per lei è
sincero?
Ritornano nel cast de
I
Puffi 2Neil Patrick Harris, Jayma Mays,
Sofia Vergara, con le voci di Katy Perry
e Hank Azaria. New entry nel cast vocale sono
Brendan Gleeson, Christina Ricci e
JB Smoove.
La Paramount Pictures ha messo in
rete tre nuovi spot tv per l’atteso
zombie-disaster-movieWorld War
Z con Brad
Pitt nei panni dell’eroico protagonista che cerca di
difendere la propria famiglia da un’invasione che il mondo non ha
mai visto prima. Ecco i video:
World War
Z è diretto da Marc Forster e vede
nel cast Anthony Mackie,
Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox
e Mireille Enos. Ecco la trama del film: La storia
segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che
gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia
che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la
popolazione mondiale.
La pellicola è tratta da
World War
Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An
Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico
post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera
letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale
per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003.
Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il
libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è
presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone
incontrate.
Dopo una lunga e difficile campagna
d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad
Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici
di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di
Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13
novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che
Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista;
intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il
romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili
a Tutti gli uomini del presidente.
Quando pensavamo di aver visto
quanto bastava per prepararci poi alla visione completa de
L’Uomo
d’Acciaio, ecco che il Generale Zod diventa
protagonista del nuovo adrenalinico trailer del film, in cui
informa gli abitanti della Terra e di Metropolis che “non siamo
soli”.
E’ uscito infatti un nuovo trailer
de L’Uomo
d’Acciaio che ci mostra l’altra parte del film,
forse la sua seconda anima, ovvero il momento in cui Superman deve diventare “ciò
che è nato per essere” e deve far fronte alla minaccia del Generale
Zod , che potrebbe distruggere tutto ciò che lui stesso, da alieno,
ha imparato ad amare.
Ecco il trailer:
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner (“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Ha terrorizzato, in 40 anni, intere
schiere di spettatori, e adesso L’esorcista torna al cinema per
festeggiare il suo compleanno.
Sera del 19
giugno 1973, USA
Svenimenti, episodi d’isteria,
panico, ambulanze. Queste le reazioni degli spettatori che escono
con gli occhi sgranati dalle sale dopo aver assistito alla prima
attesissima proiezione americana dell’ultimo film di William
Friedkin. Hanno visto L’Esorcista, un titolo che segnerà la
storia dell’horror e della paura tanto che i medici lo vieteranno
sin da subito ai malati di cuore.
19 giugno 2013,
Italia
40 anni dopo L’Esorcista
torna al cinema restaurato e digitalizzato nella versione
Director’s Cut, con i suoi 11 minuti di scene terrificanti
eliminate nell’edizione del 1973 (elenco sale su www.nexodigital.it). Come
reagiranno oggi gli spettatori?
La trama, tratta dal best seller di
Peter Blatty, è nota: in un sito archeologico in Iraq
viene dissotterrata una statuetta che raffigura un volto demoniaco.
Intanto Chris, una giovane attrice divorziata, si trova a
Georgetown insieme alla figlia dodicenne Regan per le riprese
di un film. Di lì a breve strani fenomeni cominciano a verificarsi:
il letto di Regan prende a muoversi da solo e la bimba inizia a
dare segni di squilibrio. Tutti gli specialisti da cui viene
esaminata non riescono però ad aiutarla. Non rimane altra scelta:
la bimba deve essere sottoposta a un esorcismo…
Ecco qui il trailer del film:
Ma L’Esorcista ha anche
un’altra trama. Più sottile, più inquietante, più recondita. Una
trama che riguarda tutti coloro che lo hanno visto ma anche chi si
rifiuta da sempre di farlo. E’ una storia questa che si sviluppa
fuori dallo schermo dando vita alla cosiddetta “Maledizione
dell’Esorcista”: un alone di mistero, terrore e leggende
metropolitane aggrovigliate intorno a un film che ha segnato
un’epoca ma anche la vita personale di moltissimi. Quando
L’Esorcista uscì in Gran Bretagna, in alcune cittadine ne fu
proibita la proiezione. In tutta risposta qualcuno pensò di
organizzare gli “Exorcist Bus Trips”: autobus navetta che facevano
da spola verso paesi limitrofi in cui il film veniva proiettato. Ma
nonostante le proibizioni e i divieti, la “Maledizione” si
manifestò con numerosi eventi inquietanti: la morte di diverse
persone che avevano in qualche modo a che fare col film, un
misterioso incendio che distrusse il set, inspiegabili incidenti in
alcune sale cinematografiche durante la proiezione, l’esaurimento
nervoso della protagonista Linda Blair, i problemi alla schiena
riportati sia da Linda che da Ellen Burstyn che interpretava
Chris…
Suggestione? Coincidenze?
Forzature?
Qualunque sia la verità,
L’Esorcista ha saputo tenere incollate allo schermo intere
generazioni dettando la storia del genere horror ma soprattutto
insinuandosi in modo strisciante e indelebile negli animi degli
spettatori che il 19 giugno solo per un giorno potranno ritrovarlo
al cinema (elenco delle sale suwww.nexodigital.it) per
confrontarsi di nuovo, 40 anni dopo, con le proprie paure.
Perché, come ha scritto Edoardo Nesi nella prefazione del
libro L’Esorcista di Peter Blatty (Fazi editore) “il
protagonista è il Demonio. Satana. Il Diavolo. E per qualcuno è
troppo. Conosco persone, grandi e piccine, che mi hanno detto di
aver trovato divertente il film L’esorcista, di aver
riso nelle scene più forti e di non aver provato nessuna paura,
insomma: e questo racconta molto più di loro che del film,
perché evidentemente preferiscono negare se stesse e la loro
sensibilità pur di non accettare il nucleo innominabile che sta al
centro della storia e che forse è davvero troppo terribile per
essere riconosciuto e accettato, e cioè l’idea che il Maligno possa
esistere, prima di tutto, e prendersi poi l’anima di
un’innocente”.
Star
Wars: Episodio IV – Una nuova speranza è il film culto
di George Lucas del 1977 con protagonisti Mark Hamill,
Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Peter Cushing,
Peter Mayhew, David Prowse.
La trama di Star Wars: Episodio
IV – Una nuova speranza: Sono trascorsi 19 anni dalla
fondazione dell’Impero galattico. Dal Palazzo Imperiale
l’Imperatore Palpatine ha rafforzato il suo potere
sulla Galassia nelle vesti di monarca assoluto, ed
il suo allievo Dart Fener, seguace
del Lato Oscuro della Forza e capo della
Flotta Stellare Imperiale, è impegnato a spezzare le ultime
resistenze. La principessa Leila viene catturata dalle forze
dell’implacabile Dart Fener. Prima che i soldati
dell’esercito imperiale conquistino la sua astronave, però, Leila
riesce a trasmettere un messaggio nella memoria del piccolo
droide che, sale su un guscio di salvataggio e giunge sul
torrido e desertico Tatooine alla ricerca di Obi-Wan
Kenobi, un cavaliere Jedi.
Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranza, l’inizio di una saga stellare
Analisi: Silenzio in sala.
Luci spente. Compare la scritta in blu “Tanto tempo fa in una
galassia lontana lontana…”. Di nuovo il buio. E poi in mezzo allo
spazio cosparso di stelle il titolo STAR WARS, inciso a caratteri
giganteschi, invade il centro dello schermo accompagnato dal
maestoso e trionfante tema targato John Williams;
una scritta in giallo oro procede dal basso verso l’alto
sintetizzando gli ultimi avvenimenti.
Il resto è storia. George
Lucas, con questo lungometraggio, cambia il cinema per
sempre con un film dal gusto retrò, avanzatissimo coi tempi, con
atmosfere da b-movie, ma al contempo maestoso e pregevole, dal
budget ridotto con risultati però da record. Nessuno credeva in
George Lucas quando girava questo film dall’aria
sperimentale e fallimentare, nemmeno i suoi attori. E invece
Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranzaè la prima pellicola a incassare
centinaia di milioni nella storia, il caposaldo del blockbuster,
esempio di produzione artigianale ma ambiziosa, un successo
planetario che ha emozionato milioni e milioni di spettatori, ma
anche influenzato un’intera generazione di registi. In poche parole
un capolavoro della fantascienza. Motivo di tutto questo successo?
Sicuramente tutto il merito è principalmente del regista e della
sua capacità di intuire cosa coinvolge lo spettatore. Il buon Lucas
infatti riesce a toccare i tasti giusti per emozionare e
colpire.
Prima incanta il pubblico creando
un universo originale e meticolosamente strutturato, contaminandolo
di astronavi, droidi, alieni pittoreschi, spade laser destinate poi
a diventare icona, il tutto attraversato da uno sguardo romantico,
fresco, epico ed avvincente. Star Wars: Episodio IV – Una
nuova speranza quindi, essenzialmente il primo
episodio della saga sbarcato nei cinema, risulta essere un film
completo perché è una vera e propria congestione di generi
cinematografici, ma il regista attinge soprattutto alla sconfinata
tradizione dei film anni ’50, tanto è vero che proprio con Star
Wars è nato il cosiddetto filone della space-opera.
Un lungometraggio questo, noto
soprattutto per la forte caratterizzazione dei personaggi,
leitmotiv di una storia emozionante e senza tempo.
Luke Skywkalker, ad esempio, è il giovane
sognatore per antonomasia in cui ci si può identificare; la scena
in cui scruta i due soli al tramonto è da antologia, l’emblema
della giovinezza in una semplice inquadratura.
Ian Solo invece è l’uomo egoista,
intrepido, sicuro di sé, affabile, coraggioso ed è impagabile per
tutte le sue battute irriverenti. Darth Vader è un
cattivo cupo e misterioso dal respiro infernale, dal quale
rimaniamo terrorizzati e affascinati allo stesso tempo.
Obi-Wan Kenobi infine è il saggio mentore,
più vicino ad una figura paterna che stupisce ed affascina. Cosa
chiedere di più? Non solo Guerre Stellari è un
suggestivo film d’azione e avventura, ma contiene anche elementi di
grande spessore (come l’amore e la politica), raccontati con la
freschezza di un ragazzino. Certo il film a primo impatto risulta
di non facile fruizione, ma già con il capitolo successivo, Lucas
rimedia ai sui piccoli errori, spiegando qualche punto oscuro della
vicenda.
Da quell’anno, il 1977, tutto è cambiato. Sei
Oscar meritatissimi per un film originale ma al contempo classico,
imitato e mai eguagliato. L’inizio (ma è il quarto episodio) di una
saga colossale che nell’insieme forma il film più bello di tutti i
tempi.
Dal 20 Giugno ci aspetta al cinema
un nuovo, inedito Superman in
L’Uomo d’Acciaio
(Man of Steel). Il nuovo film sul
supereroe kryptoniano è diretto da Zack Snyder, (già regista
di 300 e di
Watchman) e basato sulla serie di fumetti
della DC Comics che raccontano i primi momenti della vita di
Kal-El, che diventerà Clark Kent e che si scoprirà Superman. Il
film si distingue subito per una particolarità: a differenza degli
altri film realizzati sul supereroe di Krypton, questo è il primo a
non avere il nome Superman nel titolo, così come era avvenuto con
Il Cavaliere Oscuro, primo film su Batman
a non avere il nome dell’eroe nel titolo.
La storia inizia sul pianeta
Krypton in collasso, dove Jor-El (interpretato dal Gladiatore
Russell Crowe) e Lara Lor-Van (Ayelet
Zurer) decidono di salvare il loro unico erede Kal-El
(Henry
Cavill) tramite una capsula di salvataggio che lo
trasporterà fino al pianeta Terra, dove nella piccola cittadina di
Smalville verrà ritrovato dai coniugi Jonathan e Martha Kent
(interpretati dalla star Kevin Costner che era lontano dal
grande schermo ormai da tre anni, e dalla bellissima Diane
Lane di Unfaithfull – L’Amore
Infedele). Qui a Smalville il piccolo Clark dovrà
fare i conti prima con le sue capacità sovrannaturali e con
l’enorme forza che la discendenza kryptoniana gli ha donato, e in
seguito una volta cresciuto con la minaccia del temibile Generale
Zod interpretato dal bravissimo Michael Shannon (già
ammirato in Revolutionary Road).
Una parata di grandi star, insomma,
per questo nuovo episodio della saga di Superman a cominciare dal
produttore, un attentissimo Christopher Nolan, che ha seguito ogni
parte della fase produttiva, compresa la minuziosa scelta degli
attori e del regista. Il nome di chi doveva occuparsi della
direzione del film è mutato numerose volte durante la fase di
preparazione. Inizialmente la produzione era orientata su nomi come
Guillermo Del Toro e Robert Zemeckis, ma poi hanno
deciso di affidarsi al più giovane (e navigato in fatto di cinecomics) Snyder. Anche per la parte della
protagonista femminile, Lois Lane, la scelta è caduta sulla bella
Amy Adams non prima di pensare ad altre star
amate e seguitissime dal pubblico come la ex catwoman
Anne Hathaway, o il premio Oscar
Natalie Portman.
Altra importante curiosità: per la
prima volta nella storia dei film sul supereroe di Smalville la
parte del direttore del Daily Planet Perry Withe, giornale in cui
lavorano si Clark che Lois, è stata affidata ad un attore
afroamericano, Laurence Fishburne (il Morpheus di
Matrix). Dai tre trailer distribuiti
dalla Warner Bros. fino ad ora c’è da aspettarsi un vero e proprio
colossal cinematografico, ricco di effetti speciali, arricchito
dalla presenza di grandi star e da un tono che lascia presagire un
film di una bellezza disarmante, speriamo di non essere
contraddetti alla visione del film.
L’abbiamo conosciuta in
Knockout, ma adesso per lei arriverà una
notorietà tutta nuova con Fast & Furoius
6. Parliamo di Gina Carano la bella
compagna di Henry Cavill e attrice “in erba” che
durante la promozione del film con Vin Diesel si è lasciata
sfuggire, parlando con Collider, che le piacerebbe molto
interpretare una supereroina in costume.
L’attrice ha anche parlato
dell’aventualità di interpretare Wonder Woman, così come si era
detto qualche tempo fa. Tuttavia non avendo letto nessuna
sceneggiatura e non avendo firmato nulla nè fatto provini,
l’attrice ha smentito qualsiasi voce in merito, senza però
escludere la possibilità che un giorno il tutto si possa
averare.
Parlando invece della versione
femminile de I Mercenari,Gina
Carano ha confessato, anche per questo progetto, di non
aver ancora letto il copione.
Sembra che la sua idea di cinema
d’azione al femminile sia ben chiara, le piacerebbe partecipare
infatti ad un film alla Sucker Punch,
dove ci sono donne in gamba che sanno mettere in scena
combattimenti credibili con un decito tocco dark.
Su Collider.com trovate l’intervista completa alla
bella attrice, intanto, quanto è divertente vedere che l’attrice
fidanzata con Superman potrebbe interpretare
Wonder Woman?
Durante la
presentazione della nuova Xbox One, che tra
le altre cose permette una commutazione istantanea tra giochi,
film, musica, web, televisivi e Skype dal vivo,