La Warner Bros ha acquistato i diritti
del celebre gioco di ruolo fantasy Dungeons and
Dragons , ed è abbastanza in avanti con la produzione
del film, che si baserà su una sceneggiatura di David
Johnson (La Furia dei
Titani).
Il piano è quello di creare un
mondo simile all’universo creato per Game of Thrones e
Lo Hobbit, che richiederà quindi un
grande budget e un sacco di effetti speciali, allo scopo di far
fruttare come si deve tutta la merce che sarà correlata al film,
dalle action figures, ai libri, al merchandising vario.
La WB di produzione sta adesso
cercando un regista per il film di Dungeons and
Dragons che sarà una delle proirità della studio. Il
precedente adattamento della saga risale al 2000 e vedeve nel cast
Jeremy Irons e Marlon Wayans, ma si è rivelato un
vero fallimento.
Alla luce dei nuovi presupposti
speriamo che questa volta si riesca a realizzare un film
all’altezza delle aspettative dei fan.
Ecco il trailer di
The World’s End , film diretto da
Edgar Wright che chiude la leggendaria trilogia
del cornetto che ha visto protagonisti Simon
Pegg e Nick
Frost nei due film precedenti della serie:
L’alba dei morti dementi e
Hot Fuzz.
Trama: 20 anni dover tentato di
portare a termine un epico pub crawl, cinque amici si riuniscono
quando uno dei loro si mette in testa di cimentarsi veramente nella
maratona di bevute. È Gary, un 40enne intrappolato nella sua
adolescenza, a trascinare tutti gli altri nella loro città natale e
cercare di raggiungere infine il mitologico pub chiamato The
World’s End. Mentre cercano di conciliare passato e presente, si
rendono conto che la vera sfida è quella per il futuro: non solo
per loro ma per tutta l’umanità. E raggiungere The World’s End
diventa l’ultima delle loro preoccupazioni.
Toy Story
3 è universalmente riconosciuto come il miglior
prodotto Pixar. Ci sono tantissimi fan della grande fabbrica di
sogni che continuano a preferire Wall-E
oppure UP, eppure di fronte all’epica
avventura della crescita, dell’abbandono dell’infanzia e del mondo
dei giocattoli, il cuore di ognuno sussulta e si commuove.
Ecco che sul blog di appassionati
di Oh My Disney, compaiono una serie di grafici
che ci informano su quanto si piange in Toy Story
3 in maniera precisa e metodica, con tanto di
variazioni di scena, di livelli di risate e di interiezioni
sparse.
Ecco i grafici. Provate a
controllare se vi ci rispecchiate!
Ecco
lo prime foto rubate dal set de Le Tartatughe
Ninja. Nelle immagini vediamo la bella Megan
Fox alle prese con degli esercizi. La presenza di un
microfono nella sua mano destra ci fa pensare che l’attrice, che
nel film interpreta la reporter April O’Neal, è alle prese con un
servizio tv che prevede la sua partecipazione a qualche attività
sportiva.
Nonostante una iniziale assenza
della famigerata tutina gialla, ci aspettiamo che ad un certo punto
del film Megan Fox indossi l’iconico abbigliamento
della April che tutti i fan amano, anche solo per cercare di far
dimenticare loro la scarsa somiglianza che c’è tra la scelta del
casting e quella dell’originale O’Neal.
Il film Le Tartarughe
Ninja vede nel suo cast Megan
Fox (April O’Neil), Alan
Ritchson (Raffaello), Noel
Fisher (Michelangelo), Jeremy
Howard (Donatello), Pete
Ploszek (Leonardo) e Danny
Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà nelle sale
dal 6 giugno del 2014.
La scorsa settimana vi
abbiamo mostrato il teaser trailer di Ender’s
Game , e adesso, direttamente dal canale Youtube
della Summit Entertainment, ecco il primo trailer dello sci-fi
basato sull’omonimo bestseller di Orson Scott
Card.
Ecco il trailer:
La storia del film, ambientata in
un prossimo apocalittico futuro, vede la Terra attaccata da una
razza aliena ostile, i Formics. Se non fosse per le gesta eroiche
del Gran Mazer di nome Rackham (Ben Kingsley), tutto sarebbe stato perduto già da molto tempo. In
attesa del prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff (Harrison
Ford) recluta i migliori giovani del pianeta per
trovare il futuro Mazer. Ender Wiggin (Asa Butterfield), un timido
ma brillante ragazzo, viene reclutato per far parte dell’élite di
combattenti, e ben presto rivela qualità eccezionali che lo
distinguono subito come il nuovo Prescelto.
Qualche volta il grande cinema si
fonde con il mondo della pubblicità, ed è sicuramente a questo
binomio vincente che hanno pensato all’Audi per pubblicizzare la
nuova Audi S7.
Protagonisti del video sono
nientemeno che il passato e il presente di Spock: Leonard
Nimoy e Zachary Quinto.
Quando l’Enterprise viene
richiamata sulla Terra, l’equipaggio si rende conto che una
terrificante e inarrestabile forza ha devastato dal suo interno la
flotta e tutto quello che essa rappresenta gettando il pianeta nel
caos. Il Capitano Kirk si ritroverà allora a dover condurre una
caccia all’uomo per scovare un’arma di distruzione di massa. In
un’epica partita tra la vita e la morte, l’amore verrà messo in
discussione, gli amici si troveranno divisi e Kirk dovrà fare dei
sacrifici per salvare l’unica famiglia che gli rimane: il suo
equipaggio.
E’ arrivata via Twitter, dalla
Ray Diana Harryhausen Foundation, la notizia della
morte di Ray Harryhausen , maestro della stop
motion e degli effetti speciali, a cui si deve il grande amore per
il cinema da parte di giovanotti come Sam Raimi,
Tim Burton, John Landis,
John Lasseter e Joe Dante. Aveva
92 anni.
Aveva collaborato, come prima
esperienza, con Willis O’Brien per la
realizzazione di King Kong, quello celeberrimo del 1933, e da
allora la sua vita è stata completamente dedicata al cinema, agli
effeti speciali e soprattutto alla stop motion. A 30
milioni di chilometri dalla terra, Il
settimo viaggio di Sinbad, L’isola
misteriosa da Jules Verne,
Gli Argonauti (in cui vediamola famosa
scena con l’esercito di scheletri) sono stati i titoli che più di
tutti hanno consacrato il suo nome nell’Olimpo degli artigiani e
degli artisti che hanno reso grande Hollywood, in un momento in cui
i mostri mitologici erano tornati in auge e in pochi erano i
maestri in grado di portarli in vita (qui la filmografia completa).
Regista lui stesso di corti e
documentari, l’ultimo film che può vantare gli effetti speciali
curati da Ray Harryhausen è stato
Clash of Titans, l’originale del 1981.
Dopo la fine della sua attività nel cinema, Ray
Harryhausen si dedicò alla pubblicazione di libri
fondamentali per l’arte della stop motion, e partecipò a film di
John Landis, che lo ammira particolarmente, in
piccoli camei.
Nel 1986 a Bra, Carlo Petrini
fonda l’associazione gastronomica ArciGola e tre anni dopo lancia a
Parigi lo Slow Food, un movimento internazionale che nasce
come resistenza al fast food. Senza mai lasciare la sua cittadina
di ventisettemila abitanti, Petrini detto Carlìn, crea un
movimento che oggi esiste in 150 Paesi e che trasforma per sempre
la gastronomia. Il documentario ripercorre la storia di un gruppo
di amici di provincia, tra passioni politiche e riti contadini.
Strefano Sardo già
sceneggiatore di film quali La doppia Ora e della
serie tv italiana In Treatment, dirige il suo primo
documentario incentrato sulla vita di Carlo Petrini e la sua
rivoluzione pacifica che va avanti da 25 anni. La struttura del
racconto è divisa in diversi capitoli supportata da un grande
lavoro di animazione grafica che funziona da raccordo visivo e pone
una certa andatura insieme al punto di vista e la voice over
dell’amico Azio. Quest’ultimo, accompagnerà lo spettatore verso la
storia del Petrini e di come le amicizie, le piccoli intuizioni e
il modo d’essere siano state l’elemento vitale di una rivoluzione
planetaria. La storia procede su due diversi piani di narrazione,
la sfera privata, con la quale abbiamo a che fare per una buona
prima parte del documentario; in cui vecchie testimonianze, foto di
repertorio e filmini di feste locali o familiari tracciano la
biografia e la personalità del Carlìn. L’altra sfera è quella
politico-sociale, nata con Radio Bra e pian piano si è
spostata a eventi mondani e televisivi con personaggi celebri, che
hanno aumentato la portata del movimento fino ad incontrare realtà
nuove che gli hanno fornito spunti per altri progetti quali
Terra Madre e L’università di Scienze Gastronomiche.
Il documentario è una mescolazione di voci e colori così da creare
un manifesto ma conferendogli quel giusto spessore da cui è nato il
pensiero dello Slow Food e in quanti ambiti esso si sia riversato.
Questo viene più volte sottolineato e contrapposto a un repertorio
audiovisivo di forte richiamo per l’immaginario collettivo che
diverte la sala.
Ciò che emerge in 73′ di
documentario è il grande lavoro di selezione e di montaggio che è
stato rifinito da Stefano Cravero, in cui la
qualità e le origini diverse del materiale rendono il film
informale e conviviale. Lo spettatore entra in un ottica di
incontri ironici e divertenti sull’esistenza “Slow” enfatizzata dal
bel lavoro di musica popolare di Valerio Vigiliar.
Slow Food Story è un
buon documentario su una piccola ma grande intuizione del vivere
italiano, che ha in un certo modo globalizzato la cultura del
“diritto del piacere” locale. Ciò che manca in questo racconto è un
bilanciamento sulle difficoltà sociali e ideologiche con cui hanno
dovuto combattere. E allo stesso tempo, l’eccessiva ridondanza di
feste e canti che ribadiscono un concetto già testimoniato
dall’affetto degli amici del Carlìn.
Ecco Andrew
Garfield e Dane DeHaan sul set
diThe Amazing Spider-Man 2
a Brooklyn, dove i due, interpreti di Peter e Harry, stanno
interpretando probabilmente una sequenza che mira ad accrescere il
legame d’amicizia trai due personaggi.
Vi ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti Andrew
Garfield e Emma Stone ai
quali si aggiungono Jamie Foxx in
Electro, Shailene Woodley nei panni di
Mary Jane Watson e Dane DeHaan come
Harry Osborn. Tutte le news sul film le trovate nel nostro
speciale: The Amazing Spider-Man
2.
Mentre per tutte le info sul film
vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing
Spider-Man 2. La pellicola è diretta ancora una
volta da Marc Webb su una sceneggiatura
di Alex Kurtzman, Jeff
Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio
2014.
Trama: In The Amazing
Spider-Man 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita
molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e
passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone);
diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha
dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di proteggerla
– ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere
sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo,
Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio
amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi
indizi sul suo passato.
Dopo due decenni di trattative e problemi legali, Martin
Scorsese riuscirà a realizzare il suo
Silence, film ambientato nel 17esimo
secolo che segue le vicende di un gruppo di missionari inviati in
Giappone per indagare sulle torture inflitte ai cristiani
dall’Imperatore. Dopo aver terminato le riprese di
The Wolf of Wall
Street, il regista ha infatti cominciato il
lavoro su quest’altro progeto, trovando subito un protagonista. Si
tratta di Andrew Garfield, in questi giorni a
lavoro sul set di The Amazing Spiedr-Man 2. Il ruolo di Garfield
sarà quello di padre Rodrigues, un padre gesuita. Nel film sarà
ricostruito un periodo storico in cui i cristiani erano costretti,
nelle terre asiatiche, a praticare clandestinamente il loro culto.
Nel cast anche Ken Watanabe e
IsseiOgat. Così Martin
Scorsese ha risposto alle domande sulla natura religiosa
del suo progetto: “si tratta di un soggetto religioso, ma il
mistero che intendo raccontare è il conflitto di Rodrigues con se
stesso e l’essenza del cristianesimo – che è qualcosa in cui credo
fermamente – è senza tempo e ha a che fare con chi siamo come
esseri umani“.Fonte: bestmovie
Questa mattina è stato presentato
Slow Food Story, documentario presentato al
Festival di Berlino nella sezione dedicata a pellicole e
cibo Kulinarischen Kino. Uscirà nelle sale cinematografiche il 30
maggio distribuito da Tucker Film in collaborazione con
Indigo Film. Alla conferenza stampa hanno partecipato
Nicola Giuliano produttore del film, Stefano
Sardo sceneggiatore e regista, il fondatore di Slow
Food, Carlo Petrini.
Al regista, lei fa parte della
famiglia Sardo che ha un legame molto forte con Slow Food, con
quale approccio e sentimento ha intrapreso questo percorso?
Stefano Sardo: Ho fatto
questo documentario perché me lo hanno proposto, non era una mia
idea, sono naturalmente destinato a raccontare questa storia,
perché lo faccio di professione e sono cresciuto lì. Inoltre
conosco questi signori dalla culla e perché la mia famiglia è
coinvolta in Slow Food. Quindi avevo una familiarità incredibile
con questa vicenda, ho anche lavorato in Slow Food per un paio di
anni, mio fratello lavora tutt’oggi.
Per me Slow Food è veramente aria
di casa per cui essendo la mia famiglia, quando mi hanno proposto
questo progetto, ho avuto un attimo di resistenza. Perché uno ama
la propria famiglia ma non necessariamente vuole passare del tempo
con loro! È stato un po’ come andare in analisi per me, perché io
ho cercato di condensare in un’ora e quindici minuti una storia
lunghissima, fatta da moltissime persone, persone che da sole hanno
una personalità che basta per una serie…una di quelle lunghe! E
abbiamo cercato di trovare dentro questa storia quelle che erano le
caratteristiche più interessanti cercando di mettermi al di fuori
di quella che era stata la mia storia personale e di guardare le
cose che ho sempre trovato formidabili di questa vicenda.
L’ironia era una di quelle chiavi
che mi ha dato subito una cifra, quando ho accettato l’incarico che
mi ha dato Ines Vasijevic (produttore esecutivo
n.d.r.) dopo che avevo solo scritto un documentario per qualcun
altro, poi non è stato fatto e mi son trovato a pensare di
dirigerlo, e da sceneggiatore era un’altra resistenza da vincere,
ho fatto questa cosa ed è stato come aprire i cassetti delle foto
di famiglia, perché è stato come ripercorrere un mondo.
Loro a Bra, sono sempre stati un
po’ eversivi quando erano giovani, comunque era una minoranza
tollerata, una minoranza vistosa ma non sempre ben accetta, io
questa cosa non l’avevo mai veramente capita, perché io stavo
dentro quella minoranza ed ero un bambino. Quando loro me l’hanno
raccontata ho capito che in realtà questo percorso e tutt’altro che
naturale, è frutto di un intuizione, di un appartenenza, di una
storia umana, culturale e sociale, legata ad un territorio. È anche
una storia di costanza e perseveranza, perché non credo di
sbagliarmi nel dire che Slow Food ancora un dodici anni fa a Bra
non era ben accetta, c’è voluto un sacco di tempo prima che la
città, per quanto piccola e per quanto loro diventassero sempre più
grandi, accettasse l’esistenza di questa realtà.
Secondo lei quale è
stato il passaggio che ha reso possibile questo
riconoscimento?
S.B.: È stato che a un certo
punto si sono arresi all’evidenza! Li han presi per sfinimento!
Loro “Slow” andavano avanti per la loro strada e nel mentre le
giunte cambiavano, poi è arrivato il Sindaco che ha capito che
questa storia stava diventando un patrimonio cittadino e ha
proposto di fare un movimento che si chiamava “Cheese” che era una
grande fiera di formaggi, ed è stato un primo segno di
accettazione. Più facile, per certi versi, essere coinvolti dal
mondo che non a Bra all’inizio. E questa storia mi sembrava molto
interessante. Poi l’ironia è stata il modo per raccontare la
storia, che non fosse seriosa e pomposo, perché non credo che le
cose serie devono essere pompose, perché quando uno è solenne ha un
po’ di dubbi da nascondere, quando uno invece sa che cosa vuole si
rilassa di più. E io ho sempre avuto molta ammirazione e simpatia
per il modo in cui Carlo ha gestito l’importanza che ha acquisito
man mano.
C’è qualcosa che non ha voluto
raccontare o non ha raccontato?
S.B.: Ci sono un sacco di
cose che avrei voluto raccontare e alcune le ho anche filmate e non
sono state inserite. C’è tanto materiale, credo di aver fatto
quarantotto interviste, tantissimo materiale di archivio, ho avuto
una grande collaborazione da parte di Cecile, una ragazza che mi ha
aiutato tantissimo a scegliere tutti i materiali e ha lavorato
molto ad una preselezione. Quindi bisognava avere una costanza
femminile che lei ha avuto. Il montatore è stato grandissimo,
Stefano Cravero, ha fatto un lavoro lunghissimo e quindi è
stato molto doloroso lasciar fuori delle cose. Avrei voluto
raccontare di più del contesto politico, del passaggio e tante
altre cose che erano interessanti, della storia di Bra, però mi
accorgevo che la storia aveva un suo equilibrio e che non potevo
dilungarmi su certe cose. Avrei voluto anche inserire qualche
esempio di critica in più al movimento per far capire la portata
intellettuale della cosa, ma poi non c’era spazio perché diventava
un dibattito e questa è una storia, se creavo il dibattito alla
fine veniva superficiale e mi sembrava peggio che sorvolare. Tutto
sommato sono contento di quello che sono riuscito a fare e qualche
intervista non sono riuscita a farla, altre non sono venute fuori
come speravo. Ma credo di aver dato la dimensione del film, una
dimensione conviviale.
Per il produttore, perché avete
sposato questo progetto e in quali sale uscirete?
Nicola Giuliano: Il film
uscirà in alcune città, Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna,
Udine, Pordenone, La Spezia e…Bra! Solo queste città perché oggi
fare uscire un documentario in sala in questo momento è un impresa
abbastanza complessa e noi crediamo che sia una storia che non solo
andava raccontata, ma che va anche vista e uscire in sala è un
tentativo. Ha un distributore internazionale di origine austriaca
che si chiama Autlook Filmsales, è una delle migliori nel
mercato dei documentari e sono sei i paesi a cui è stato venduto,
inoltre il film è coprodotto con l’Irlanda e preacquistato nella
fase di produzione del film da diversi paesi. Uscirà in sala anche
perché è un gesto necessario, dato che in un paese che perde la
memoria come il nostro rappresenta un gesto di resistenza e
qualcosa per cui fa “gonfiare il petto”. Il film inoltre andrà in
onda nell’unico baluardo della programmazione di documentari che
c’è in Italia che è Doc3.
Ormai manca pochissimo all’inizio
del Festival
di Cannes 2013, ed ecco arrivare un nuovo trailer del film La
Grande Bellezza, che sarà in alla 66esima edizione della
prestigiosa kermesse. La
grande bellezzadi Paolo
Sorrentino vede protagonisti Toni
Servillo, Carlo
Verdone, Sabrina
Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia
Forte e Isabella Ferrari,
Roma si offre indifferente e
seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la
città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep
Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona
un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un
giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in
una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e
grandezza.
Il succulento antipasto
sarà l’anteprima nazionale delle prime due puntate
de “Il Trono di
Spade” il prossimo 9 maggio, poi le porte della Fortezza da
Basso si apriranno dal 10 al 12,
L’imminente 66^ edizione del
Festival
di Cannes renderà omaggio al divo francese Alain Delon, la cui
carriera sarà celebrata insieme alla presentazione di un suo
vecchio classico.
Mission Impossible
Protocollo Fantasma ha raccolto circa 700 milioni in
tutto il mondo, registrando un incasso superiore di 300 milioni a
quello portato a casa da Mission Impossible
3, a testimonianza del fatto che le avventure
dell’agente segreto Ethan Hunt sono sempre di moda. In aggiunta,
diciamo che il popolare sito americano Rotten Tomatoes considera il
film al 93% “fresco”! Così, il buon Tom Cruise si
è affrettato a rendersi disponibile per una quinta avventura
dell’agente.
Ovviamente l’attore è appoggiato
dalla Paramount Pictures, che vede nel franchise una gallina dalle
uova d’oro apparentemente inesauribile., appunto, Tom
Cruise è dentro.
Mission Impossible
Protocollo Fantasma è stato diretto da Brad
Bird, ma è probabile che per questo quinto episodio la
regia sarà affidata al regista di Jack Reacher, Christopher
McQuarrie.
Si prepara una stagione molto
interessante per l’attore Luke Evans , che da poco
abbiamo scoperto essere il fortunato erede di Brandon
Lee nel remake de Il Corvo The
Crow. L’attore infatti, dopo tanti piccoli ruoli,
negli ultimi anni sta trovando uno spazio suo, dopo essere apparso
in I Tre Moschettieri di Anderson e
accanto a John Cusack in The
Raven.
Prossimamente al cinema in Fast & Furious
6, Luke Evans ha davanti un
futuro roseo, dal momento che a dicembre sarà Bard l’Arciere ne
La desolazione di
Smaug e in Andata e
ritorno, capitoli conclusivi della trilogia de
Lo Hobbit.
Inoltre sarà Dracula per Gary
Shore e infine, come abbiamo detto, vstirà il dolore e la
pelle del protagonita ne Il Corvo, remake
diretto da F. Javier Gutierrez.
In occasione della promozione di
Fast & Furious 6, del quale oggi
seguiremo in diretta lo streaming della premiere,
comingsoon.net ha avuto modo di incontrare Luke
Evans in persona e di fargli qualche domanda sui
suoiprossimi e numerosi impegni.
“Il Corvo è stato un film
veramente struggente per la mia infanzia, lo ricordo molto
vividamente. Anche la colonna sonora e la performance di
Brandon Lee sono straordinarie. E’ stata una fine
troppo tragica per qualcuno che probabilmente avrebbe avuto una
grandissima carriera… Io sono Eric Draven, lo stesso personaggio,
ovviamente svecchiato. Abbiamo fatto qualche cambiamento, ma la
storia è sommariamente la stessa“
Dopo la promozione di
Fast & Furious 6, Luke
Evans volerà in Nuova Zelanda per qualche ripresa
aggiuntiva de Lo Hobbit, e dopo sarà il
momento di Dracula a Belfast.
“Il Dracula che sto per
interpretare sarà una storia sulle origini del personaggio, non
quello di Bram Stoker. Riguarderà la storia di come l’uomo è
diventato Dracula. Non siate troppo svelti a dire che era lui il
cattivo…dico solo questo“.
Continuano in Georgia le riprese di
Anchorman: The Legend Continues , secondo
capitolo delle avventure dell’anchorman d’assalto Ron Burgundy,
interpretato da Will Ferrell. L’attore, noto per
il suo comportamento sopra le righe e per la sua indiscussa vena
comica entra per la seconda volta nei panni di questo personaggio
sui generis e ci racconta ancora i suoi reportage ai limiti
dell’impossibile.
Infatto proprio nelle immagini dal
set che vi mostriamo oggi, Ferrell sta combattendo contro uno
squalo!
Eccole di seguito:
Nel cast, accanto a Will
Ferrell , ci sono anche Steve Carell, Paul Rudd,
David Koechner, Christina Applegate, Harrison Ford, Kristen Wiig,
James Marsden, Greg Kinnear, John C. Reilly, Meagan Good e
Dylan Baker.
Anche questo film, così come
Anchorman: The Legend of Ron Burgundy, è
diretto da Adam McKay, e uscirà al cinema in USA
il prossimo 20 dicembre.
L’attore Benicio del
Toro starebbe adocchiando una parte nel prossimo film di
Paul Thomas Anderson, che vede già coinvolto nei
panni del protagonista Joaquin Phoenix. Il film
sarà un adattamento cinematografico del romanzo di Thomas
Pynchon, Vizio di forma, pubblicato nel 2009.
Qui la trama del
romanzo: California, inizio anni Settanta. Doc Sportello,
investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il
surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli
rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante,
un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo
ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio
di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto
sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico
dei noir, ma ben presto le coincidenze piú strane si accumulano e
il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in
collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da
venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione
di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il
nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di
eroina.
Benicio del Toro ,
visto da poco in Le Belve di
Oliver Stone, dovrebbe interpretare un avvocato
che ha dei rapporti con il personaggio di Doc Sportello
(Phoenix).
Parte la seconda edizione di MashRome
Film Fest, già le tre location valgono l’uscita da casa:
l’Aranciera di San Sisto di Via delle Terme di Caracalla a Roma,
il MACRO, l’Istituto Cervantes e l’Accademia di Spagna,
si preparano ad accogliere una celebrazione delle arti in un
momento storico in cui il mix e il riciclo, il mashup culturale
sono all’ordine del giorno.
Il MashRome Film Fest, il primo
festival in Italia dedicato al remix e al mash up cinematografico,
ideato e diretto da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo
Russo, avrà una cerimonia d’apertura, il 7 maggio alle ore
20.00 nella sala Auditorium e Sala Cinema del MACRO di via
Nizza: il regista ungherese Gyorgy Palfi presenterà l’attesa
premiére di FinalCut – Ladies and Gentlemen, suo film
presentato all’ultimo festival
di Cannes nella sezione Cannes Classique. Ospite d’onore
l’artista messicano Carlos Amorales, che ha conquistato la
scena internazionale per la sua sorprendente capacità visionaria e
per la sensibilità ultramoderna con la quale elabora, mescolandoli,
molteplici e opposti elementi. Considerato una figura di
spicco nel mondo del remix, i suoi lavori si trovano in numerose
collezioni pubbliche e private tra cui il MoMA di New York, La
Colección Jumex a Città del Messico, la fondazione Cisneros
Collection di New York e la Margulies Collection di Miami.
Le altre proiezioni che
principalmente avranno luogo all’Aranciera di San Sisto, vedranno i
film selezionati per il concorso, 100 film divisi in sette
categorie, dal western allo Sci-Fi, fino all’animazione. In pieno
spirito Mash Up, all’attività principale si mescoleranno altre
serate, come ad esempio quella del 9 maggio, quando
all’Accademia di Spagna di piazza San Pietro in Montorio, ci
sarà una giornata interamente dedicata al tema del Remix, con
il panel Remix is Everywhere.
Alle ore 10 saranno protagonisti gli
artisti internazionali ospiti del festival, con uno speciale
intervento di Carlos Amorales; alle ore 14, esperti di
diversi settori dalla semiotica alla filosofia si confronteranno
sulle possibilità del remix nelle arti, dalla letteratura all’arte.
Tra gli eventi del festival, venerdì 10 maggio, alle ore 24, il
live deiDiscofunken, gruppo che rappresenta una
nuova generazione di electrofunk e musica eurodance e che
nasce da una collaborazione di talenti internazionali provenienti
da diverse parti del mondo, dall’Europa all’Australia. Discofunken
ha suonato con molti artisti internazionali come 2many Dj’s,
Boys Noize, Peaches, We Have Band, The Horrors ed ha collaborato
con Rodion, Tavrvs e Gomma rec / Glamnight rec. Evento di
chiusura, successiva alla cerimonia di premiazione, sabato 11
maggio, alle ore 23, il live di Chris Evans, compositore,
designer del suono e multi-strumentista e frontman di ITHACA
AUDIO, dinamica società musicale di Brighton.
L’ingresso al festival si effettua
con tessera MashRome che ha il costo di 10 euro, mentre sono ad
ingresso gratuito i panel e i focus. Per maggiori dettagli sul
programma, c’è anche il sito: www.mashrome.org
Una “Star
Wars reunion” la chiama Comingsoon.net, parlando dell’arrivo di
Ewan McGregor nel cast di Jane Got a
Gun insieme a Natalie Portman per
rimpiazzare Bradley Cooper nel ruolo da
protagonista.
Nel cast del film ci sono anche
Joel Edgerton, atteso il 15 maggio al cinema ne
Il Grande Gatsby, e
Rodrigo Santoro, che invece dovrebbe riprendere i
panni di Serse nel prequel di 300. Il
film, che vedrà Ewan McGregor protagonista,
racconta di una donna che chiederà aiuto ad un suo ex per salvare
la vita del suo attuale marito fuorilegge da una gang che vuole
ucciderlo.
Gavin O’Connor ha
preso il posto di Lynne Ramsay alla regia del
film, che anche per la produzione ha avuto fino ad ora diversi
problemi. Michael Fassbender è stato il primo nome
accostato al film come protagonista, ma ha poi lasciato il
progetto. Jude Law doveva invece essere il
villain, ma anche lui si è poi tirato indietro. Speriamo che
Ewan McGregor sia la scelta definitiva per il
ruolo di protagonista.
Star
Wars: Episodio I – La minaccia fantasma è il film del
1999 diretto da George Lucas con
protagonisti un cast d’eccezione composto da
Liam Neeson,
Ewan McGregor, Jake Lloyd,
Natalie Portman, Pernilla August, Frank Oz, Ian McDiarmid, Ray
Park, Hugh Quarshie, Ahmed Best, Anthony Daniels, Kenny Baker,
Brian Blessed,
Keira Knightley, Oliver Ford Davies, Samuel L. Jackson, Terence
Stamp.
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma,
la trama
Trama: Un
futuro fantascientifico, in cui l’intera Galassia è governata dalla
Repubblica Galattica. Il Governo si trova però di fronte ad una
preoccupante crisi, a causa delle tassazioni da poco introdotte
sulle rotte commerciali, cui si oppone la Federazione dei Mercanti,
guidata dal vicerè Nute Gunray, che organizza un blocco schierando
le sue navi da guerra intorno al pianeta Naboo. Toccherà a due
cavalieri Jedi, il maestro Qui-Gon Jinn e il suo
padawan Obi Wan-Kenobi, negoziare con i ribelli. ù
Li attende però una trappola,
organizzata dal Sith Dart Sidious, il vero burattinaio della
Federazione dei Mercanti, che li costringe a fuggire, portando con
sé la regina di Naboo, e a nascondersi sul piccolo pianeta di
Tatooine. Qui incontreranno il giovane Anakin Skywalker, bambino
dalle straordinarie qualità, il cui aiuto risulterà prezioso,
riconosciuto da Qui-Gon Jinn come il prescelto, colui che
riporterà equilibrio nella forza. La crisi metterà scompiglio
all’interno della Repubblica, fra trame di potere del Senatore
Palpatine, deciso a diventare il nuovo Cancelliere, e la volontà
della regina Amidala di riconquistare Naboo e liberare la sua
gente.
Star Wars: Episodio I – La
minaccia fantasma, il film
Analisi:
L’universo di Star Wars, fermatosi al 1983 (anno di uscita de
Il ritorno dello Jedi) riportato in vita da
George Lucas. Basterebbe questo per spiegare
quanto La Minaccia Fantasma rappresenti. Il prosieguo
(anzi il prologo) della saga fantascientifica probabilmente più
celebre e riuscita di sempre.
Lo spettatore capisce fin dai primi
istanti dove si trova. Musica e introduzione (“A long time ago,
in a galaxy far far away…”) sono inconfondibili, un
teletrasporto nel mondo di Star
Wars. George Lucas riprende il
filo delle sue fantasticherie fantascientifiche per raccontarci gli
avvenimenti precedenti alla trilogia classica, consapevole che
questa volta ha la tecnologia dalla sua parte. Un alleato prezioso,
protagonista assoluto della pellicola, carica di effetti speciali
all’altezza dei grandi sci-fi, pronti a mostrare tutto quello che
il visionario regista ha in mente. Lucas crea scene che vent’anni
prima sarebbero state impossibili da realizzare, come la corsa
degli sgusci e le spettacolari battaglie in campo aperto, nella
trilogia classica spesso rinchiuse in ambienti interni e con un
numero relativamente basso di contenders.
La tecnologia digitale prende però
a tratti il sopravvento, a scapito della trama, che dopo l’incipit
condito di battaglie e spade laser, si sgonfia in una parte
centrale fin troppo prolissa, in cui l’unico sfizio adrenalinico è
la citata corsa di sgusci, ben realizzata ma il cui esito sembra
fin da subito scontato. Il ritmo torna ad accelerare nel finale,
con lo scontro tra i due Jedi e
Darth Maul, assolutamente spettacolare. Lucas concede inoltre
poca attenzione al rapporto tra i personaggi e ai dialoghi, spesso
banali e scarsamente incisivi.
I protagonisti non hanno
assolutamente il carisma dei vecchi personaggi, da Han Solo a Luke
Skywalker, tuttavia sono ben interpretati, in particolar
modo buone le prove di Liam Neeson ed Ewan Mcgregor, nei panni dei due Jedi. Qui-Gon
Jinn soprattutto è un character che funziona, probabilmente il Jedi
più particolare mai costruito, saggio, affascinante, ma allo stesso
tempo ribelle, irriverente con diplomazia nei confronti del
Consiglio, con cui è spesso in contrasto. Il personaggio più
criticabile è invece quello di Jar-Jar Binks, realizzato in
computer grafica, alieno Gungam dallo strano accento, pensato forse
per attrarre il pubblico più giovane, ma le cui bizzarie sembrano
spesso fuori luogo. Per i fan di vecchia data Lucas crea invece una
tela di riferimenti ai film precedenti, ripresentando volti noti
come Yoda, Jabba e la coppia di robot R2-D2 e C3PO.
Un film che è l’anello di
congiunzione tra le due trilogie, graficamente godibile,
scorrevole, ma non privo di difetti. La Minaccia
Fantasma ha però l’enorme merito di riportare in auge una
saga fantascientifica che era stata leggermente accantonata,
smuovendo anche un mercato promozionale che con i primi episodi
aveva avuto un successo planetario, tra gadget, action figures,
pubblicità, formando una nuova generazione di fan. Una pellicola
cui manca qualcosa, ma sicuramente non la capacità di
intrattenere.
Nel terzo spot tv de
L’Uomo
d’Acciaio vediamo per la prima volta Lois tra le
braccia di Superman, volare, come da immagine classica del
personaggio e della serie. Seppure si tratta di un brevissimo
istante in un altrettanto breve spot di 34 secondi, possiamo
apprezzare e notare l’originalità e la bellezza di questo film
anche solo nel rappresentare un momento così iconico.
Ecco lo spot:
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Contro ogni
previsione, Iron
man 3 esordisce al primo posto della classifica del
box office USA di questa settimana. Ironia a parte, il terzo
episodio, forse conclusivo della saga interpretata da Robert Downey
Jr. incassa ben 157 milioni di dollari nella sua prima settimanadi
uscita in sala. In seconda posizione scende, di poco, l’ultima
fatica di Michael Bay, Pain & Gain incassa
altro 7 milioni di dollari portando il suo totale a quasi 34. Il
terzo posto è occupato da 42, film biografico
che resiste ai blockbuster internazionali, portando a casa anche
questa settimana 6 milioni di dollari per un totale di 78. In
quarta posizione si attesta Oblivion, che
aggiunge altri 6 milioni al suo totale, che tocca quota 76.
Seguono The Croods, ormai a quasi due mesi di
presenza in sala e in classifica dei dieci film più visti nelle
sale americane, con un incasso settimanale di 4 milioni di dollari
che portano il totale a 169. Il sesto posto è per la
commedia The big wedding, che nonostante il
“big” cast, non supera la metà bassa della classifica, con un
incasso questa settimana di quasi 4 milioni di dollari per un
totale di 14.La settima posizione la
occupa Mud, nuovo film del talentuoso Jeff
Nichols, regista del molto apprezzato Take
shelter, che questa volta ha per le mani Matthew
McConaughey nel ruolo di un fuggitivo. Il film incassa 2 milioni di
dollari per un totale di 5. Oz the great and
powerful con un colpo di coda, risale in
classifica con un incasso settimanale di quasi 2 milioni di dollari
che portano il suo totale a 229 consegnandogli l’ottava posizione
nel box office americano di questa settimana. Il nono posto è
occupato da Scary moVie, che incassa un solo
milione di dollari, per un totale di 27, mentre chiude la
classifica The place beyond the pines,
dell’accoppiataRyan Gosling/Derek
Cianfrance. Il film ha incassato 1 milione di dollari per un totale
di quasi 19.
La prossima settimana usciranno:
l’atteso Great Gatsby con Leonardo DiCaprio
nel ruolo che fu di Robert Redford, per la regia di Baz Luhrmann,
un documentario sulle sorelle tenniste Venus e Serena Williams, ad
uso dei fan: Venus&Serena e il
thriller No one lives.
Manca ormai poco all’uscita del
sesto film della saga Fast & Furious, e domani con noi
di Cinefilos.it potrete seguire in streaming live la première
mondiale del film Fast
and Furious 6che si terrà a Londra
domani martedì 7 alle ore 18.30.
Alle 18.30 ore locali inizieranno
le interviste sul red carpet dove sfileranno tutte le star del
film: Dwayne Johnson, Gina
Carano, Jordana Brewster, Luke Evans, Michelle
Rodriguez, Paul Walker,Tyrese Gibson, Vin
Diesel. Inoltre vi ricordiamo che l’hashtag con cui
potrete commentare l’evento su Twitter è #Fast6Premiere
Fast and Furious 6, il film
Da quando Dom (Diesel) e Brian
(Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sgominando l’impero di un
boss malavitoso, lasciando la loro squadra con 100 milioni di
dollari, sono spariti nel nulla. Col tempo però, il non poter
tornare a casa e la latitanza finiranno per render loro la vita
impossibile. Intanto Hobbs (Johnson) segue il caso di
un’organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi, il cui
capo è affiancato da uno spietato braccio destro, che si rivela
essere la donna amata da Dom, che credeva morta: Letty (Rodriguez).
L’unico modo per fermare questa pericolosa organizzazione, è quello
di sfidarli e batterli sulla strada: così Hobbs propone a Dom di
rimettere insieme la sua squadra speciale di Londra. In compenso,
verranno assolti da tutti i loro crimini e potranno tornare a casa
dalle loro famiglie.
Dopo la notizia relativa a
Dottor Strange ecco arrivare notizie in merito al
film solitario di Hulk con Mark Ruffalo, che molti fan si
aspettavano già da tempo. A parlarne è sempre il produttore dei
Marvel StudiosKevin
Feige,
Interessante iniziativa
quella di Total Film, in vista dell’inizio della
lavorazione della nuova trilogia di Star Wars ad opera di J.J.
Abrams. Il noto sito ha chiesto a numerose star se
verrebbero lavorare al nuovo film Star Wars: Episodio
VII . Ecco le loro risposte:
Tante le star: Ewan
McGregor , Joss Whedon, Stanley Tucci, Nicolas Cage, Ben Kingsley,
Rachel Weisz, Jason Statham, Mark Wahlberg, Aaron
Eckhart, Mila Kunis, Shane Black, Emma Stone, Zoe
Saldana, Bryan Singer, Mark Strong, Eli Roth, Olga Kurylenko,
Michelle Williams, Liam Neeson, Sam Raim, Ryan Reynolds, Chris
Pine e Zaquary Quinto.
Vi ricordiamo che il primo film
uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una
sceneggiatura di Michael Arndt. Per tutte le
notizie sulla nuova trilogia
targata Disney vi segnaliamo il
nostro speciale:Star Wars. La scheda del
film: Star Wars: Episodio VII.
Sarà disponibile da domani, 7
Maggio, per la prima volta in alta definizione Blu Ray Disc,
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni
sospetto, l’edizione restaurata a cura della Cineteca di
Bologna, del capolavoro di Elio Petri con
Gian Maria Volontè e Florinda
Bolkan. L’edizione Lucky Red (distribuita da CG Home
Video, per Mustang Entertainment) sarà accompagnata da contenuti di
approfondimento esclusivi:
Indagine su un cittadino di nome
Volonté (documentario a cura di Atacama Film),
Intervista a Ennio Morricone di
Fabio Ferzetti,
Intervista a Paola Petri e Marina
Cicogna,
Intervista a Gian Maria Volonté
alla tv uruguaiana,
Commento audio di Ugo Pirro,
Florinda Bolkan e Marina Cicogna a cura di Claudio Masenza.
Vincitore del Gran Premio della
Giuria al Festival di
Cannes 1970, Oscar come Miglior Film Straniero nel 1971 e
Nastro d’argento a Gian Maria Volonté,
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni
sospetto è il primo film italiano sulla polizia,
realizzato con una straordinaria costruzione all’americana, che
rende impeccabile il racconto di Elio Petri, sceneggiato con Ugo
Pirro e accompagnato da musiche di Ennio Morricone.
Nel giorno della promozione
all’ufficio politico, l’ispettore capo della Squadra Omicidi di
Roma (Gian Maria Volontè) uccide, in un gioco erotico, l’amante
Augusta Terzi (Florinda Bolkan) e si prodiga a seminare ovunque le
tracce della propria colpevolezza: vuole infatti dimostrare a sé
stesso e al mondo di essere, in quanto rappresentante del Potere,
al di sopra di ogni sospetto e di ogni possibile
incriminazione…
Titolo Originale
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Video
HD 1080 24p 16/9 1.85:1
16/9 1.85:1
Audio
Italiano Dolby Digital 2.0Italiano DTS-HD Master Audio 2.0
Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli
IngleseItaliano per non udenti
Italiano
Extra
Indagine su un cittadino di nome Volonté (documentario a cura
di Atacama Film), Intervista a Ennio Morricone di Fabio Ferzetti,
Intervista a Paola Petri e Marina Cicogna, intervista a Gian Maria
Volonté alla tv uruguaiana, Commento audio di Ugo Pirro, Florinda
Bolkan e Marina Cicogna a cura di Claudio Masenza
Ecco Simon Pegg
e Nick Frost nel poster di The
World’s End, il nuovo film di Edgar
Wright che chiuderà la
trilogia con Shaun of theDead (L’alba dei morti
dementi) e proseguita con Hot
Fuzz. L’ultima (per ora) collaborazione tra il
regista Edgar Wright e i due
attori Nick Frost e Simon
Pegg sarà, come negli altri due film, una storia che dalla
normalità più banale diventerà una vicenda incredibile, in questo
caso apocalittica.
La fine del mondo,
titolo italiano del film uscirà il 14 Agosto in UK mentre da noi
dovremo aspettare il il 26 Settembre e vede protagonisti anche
Martin Freeman, Eddie Marsan, Paddy Considine e
Rosamund Pike. Tutte le info utili nella nostra
scheda: La fine del mondo
Trama: 20 anni dover tentato di
portare a termine un epico pub crawl, cinque amici si riuniscono
quando uno dei loro si mette in testa di cimentarsi veramente nella
maratona di bevute. È Gary, un 40enne intrappolato nella sua
adolescenza, a trascinare tutti gli altri nella loro città natale e
cercare di raggiungere infine il mitologico pub chiamato The
World’s End. Mentre cercano di conciliare passato e presente, si
rendono conto che la vera sfida è quella per il futuro: non solo
per loro ma per tutta l’umanità. E raggiungere The World’s End
diventa l’ultima delle loro preoccupazioni.
Ormai manca poco all’uscita del
nuovo capitolo della saga diretta da J.J.Abrams,
Into
Darkness – Star Trek e per coloro amanti delle
colonne sonore vi proponiamo un asaggio di quello che sentiremo nel
film, come sempre composto dal fidato collaboratore del registe, il
compositore premio Oscar Michael Giacchino.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.