Arriva al cinema il film Marvel Studios The
Avengers diretto da Joss Whedon
con protagonisti
Robert Downey Jr,
Chris Evans,
Scarlett Johansson,
Chris Hemsworth,
Samuel L. Jackson e
Mark Ruffalo.
Comincia il 25 aprile in Italia la
sfilata di supereroi che nei prossimi mesi invaderanno gli schermi
di tutto il mondo. Prima di
The Amazing Spiderman e de
Il Cavaliere Oscuro il ritorno,
arrivano The Avengers, il gruppo di
testosteronici vendicatori Marvel composti da Captain
America, Iron Man, Thor, Hulk, Occhio di Falco, e con
l’aggiunta della seducente e letale Vedova Nera.
Questo è l’ensemble di supereroi che
i Marvel Studios hanno
messo insieme in uno dei progetti cinematografici più ambiziosi che
abbiano mai portato sul grande schermo questi prodigiosi personaggi
che da oltre 60 anni popolano l’immaginazione dei lettori di
fumetti. Nick Fury dello SHIELD li chiama gruppo
di disadattati, eppure insieme sono una vera forza della natura. La
trama imbastita per questo crossover si àncora ai precedenti film:
da una parte Captain America: il primo Vendicatore che finisce
proprio con quella che è la prima scena di The Avengers, e Thor, in
quanto al centro della vicenda c’è l’arma micidiale di cui voleva
impossessarsi HYDRA, il Tesseract, rubata dal fratellastro dei Dio
del Tuono,
Loki, qui, cattivo principale (?) da sconfiggere. Quando è
evidente che le sole forze umane non possono fronteggiare una tale
minaccia, Nick Fury, contro ogni protocollo,
convoca a sé gli eroi che dovrebbero mettere in pratica il suo
ambizioso progetto: il Progetto Vendicatori.
The
Avengers, effetti speciali roboanti e
esplosioni impossibili
The
Avengers, attesissimo dai fan del fumetto ma anche
dagli amanti del genere cinematografico, si presenta come
prevedibile pieno di effetti speciali roboanti e di esplosioni
impossibili che coinvolgono i nostri con maggiore o minore violenza
a seconda di quanta ne possono sopportare i loro corpi (quasi
tutti) mortali. Nonostante l’azione non manchi, la prima parte del
film risulta decisamente lenta, perché predispone le pedine in
campo, e il ritmo è dilatato, forse appesantito proprio dalle molte
presentazione che è necessario fare tra i vari personaggi che si
incontrano per la prima volta, a mano a mano che questi vengono
convocati dal capo dello SHIELD, Fury.
Proprio in questo frangente un po’
di spazio in più è dedicato a
Mark Ruffalo/Bruce Banner/Hulk, che a
differenza degli altri attori, è alla sua prima volta con il
personaggio (lo stesso
Jeremy Renner infatti compare in un piccolo
cameo in Thor, nei panni di
Occhio di Falco). Finita la fase di
organizzazione e coordinazione, gli animi si cominciano a scaldare,
la sceneggiatura ingrana e l’atmosfera comincia a diventare più
organica. Grande pregio di questo blockbuster è infatti l’estremo
equilibrio che c’è nella trattazione di ogni personalità in campo:
ogni eroe ha il suo spazio, la sua ragione d’essere e il suo
momento di gloria, tutto secondo le esigenze narcisistiche dei fan
che hanno i loro personaggi preferiti e vogliono vederli in primo
piano, almeno una volta nel corso della storia.
Ritorna Robert Downey
Jr. nei lucenti “abiti” di Iron Man, il più sbruffone
ma anche il più amato dai fan; in diretta competizione con lui c’è
invece
Chris Evans, il ragazzone tutto muscoli che
indossa la tutina di Captain America per
la seconda volta e che forse non esprime al meglio lo stato di
disorientamento di un uomo che si risveglia in un mondo
completamente nuovo, dopo 70 anni di letargo, congelato nei
ghiaccio dell’Artico; poi c’è
Chris Hemsworth che ha preso confidenza con il
suo ruolo di Thor ed è decisamente migliorato rispetto al suo film
da solista, lui sembra davvero nato per interpretare il Dio del
Tuono, ha in phisique du role perfetto per l’occasione e
comincia a svelare una vena vagamente comica che potrebbe dare una
lettura ancora più vincente al suo personaggio.
Abbiamo già accennato al bravissimo
Jeremy Renner nel ruolo di Occhi di Falco,
unico Vendicatore, insieme alla Vedova Nera, a non avere super
poteri. L’attore di The Hurt Locker
sembra un po’ rigido nei panni dell’agente dello SHIELD e sfigura
accanto alla collega
Scarlett Johansson/Vedova Nera, che fa mostra
di tutti i suoi talenti nel combattimento corpo a corpo, regalando
al personaggio un bel ritratto di donna e di agente.
Ultimo della lista è la new entry
Mark Ruffalo, nei panni, a dire il vero pochi
e stracciati, di Hulk, il mostro verde alter ego del Dottor Banner.
Ruffalo raccoglie le eredità di
Edward Norton (ma anche quella di Eric
Bana che ha interpretato il personaggio in un film “fuori”
franchise) e riesce a dar vita al miglior Hulk cinematografico mai
visto fino ad oggi, rappresentando al meglio sia fisicamente, sia
nella modestia del suo atteggiamento e delle sue espressioni un
uomo molto dotato ma allo stesso tempo tormentato, facendo leva
sulla sua più grande dote, ovvero quella di dare dignità e lustro
all’uomo comune.
Nello SHIELD ricordiamo anche
Samuel L. Jackson che ritorna nei panni di
Nick Fury e
Cobie Smulders in quelli di Maria Hill, alla
sua prima e convincente interpretazione sul grande schermo. Alla
fine della lista non possiamo non menzionare
Tom Hiddleston che ritorna nei raffinati abiti
di
Loki, dando vita ad un cattivo isterico e perfido, ai limiti
della schizofrenia, un personaggio che conserva la sua dimensione
shakespeariana ma che allo stesso tempo risulta estremamente
pop.
Il film è il primo grande crossover
pianificato dai Marvel Studios, la prima volta che tanti eroi si
incontrano e rendono reali anni e anni di storie a fumetti. Questo
comporta da una parte un grado di eccitazione, da parte di
filmmaker e spettatori, che offusca qualsiasi giudizio oggettivo,
dall’altra l’innegabile bisogno di oliare meglio i meccanismi e di
bilanciare meglio i momenti comici di distensione ai momenti epici,
drammatici, emotivamente coinvolgenti, che pure sono numerosi e
importanti per lo svolgimento della trama.
Joss Whedon, pur dimostrandosi capace di
dirigere sapientemente le scene d’azione, deve ancora aggiustare il
tiro. The Avengers porta a casa una sufficienza
piena, rivelandosi esattamente per quello che è: un buon film
d’intrattenimento che non risparmia qualche strizzata d’occhio ai
lettori.