Potrebbe essere Emma
Watson la protagonista femminile della trasposizione
cinematografica del romanzo best-seller 50 sfumature di grigio,
progetto ancora in fieri ma che ha legato a sè già un discreto
numero di possibili Mr. Grey, il misterioso e fascinoso
protagonista. Il più accreditato dovrebbe essere Ryan Gosling, ma
sono stati fatti i nomi anche di Ian Somerhalder e Alexander
Skarsgard.
Insomma se dovesse essere la bella
Emma a soccombere al fascino di Mr. Grey, siamo sicuri che anche
lui avrà difficoltà a rimanere indifferente davanti a tanta
bellezza.
Il nuovo documentario di
Costanza Quatriglio, Terramatta, sarà
presentato alla prossima edizione del Festival di Venezia, dal 29 Agosto all’8
Settembre, nella vetrina delle Giornate degli
autori.
Il documentario che si ispira
all’autobiografia pubblicata nel 2007 di Vincenzo
Rabito, analfabeta, scritta in un italiano
inventato. Ancora una volta la Quatriglio rende omaggio alla sua
terra, la Sicilia, dopo il film
d’esordio, L’isola, ambientato a
Favignana una delle isole Egadi che si trovano di fronte a Trapani,
che fu selezionato nella Quinzaine des
réalisateurs al Festival
di Cannes del 2003.
Il documentario è prodotto
da Chiara Ottaviano – Cliomedia
Officina in coproduzione
con CinecittàLuce e
fa parte del progetto denominato L’archivio degli Iblei,
insiste sulla zona della Sicilia che si trova geograficamente più a
sud di Tunisi, il ragusano, Temi, ricerche, ricordi e
documenti del secolo passato, storia locale e vicende particolari,
ma anche storia dell’Italia e dell’Europa.
Il progetto, che in questa fase iniziale ha come punto di partenza
l’autobiografia di Rabito, si amplierà e arricchirà attraverso il
contributo di tutti coloro che vorranno partecipare.
Costanza Quatriglio ha
dato vita a un racconto di forte suggestione, mantenendo sia la
componente drammatica sia la componente ironica che hanno
conquistato i lettori di Terra Matta, il volume pubblicato da
Einaudi tratto dall’autobiografia di Vincenzo Rabito.
Filo conduttore della narrazione è una sorprendente scrittura,
migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati
a spirali: una lingua inventata – né italiano né dialetto
siciliano, fantasiosa nella punteggiatura e pur tuttavia
comprensibile per l’intima musicalità e l’intensa espressività. Con
essa si intrecciano immagini della Sicilia di oggi e filmati di
altri tempi (custodite negli archivi del Luce e di altri archivi
privati e pubblici), una lettura affidata a un raffinato interprete
(Roberto Nobile), un’originale colonna sonora composta da Paolo
Buonvino, le testimonianze dei familiari e quelle dei
compaesani.
Il territorio degli Iblei, estremo lembo sudorientale della
Sicilia, con le città barocche e le campagne di ulivi, carrubi,
masserie e muri a secco, è la scena principale in cui si svolge il
racconto che però, con il suo ampio respiro, si allarga ben oltre
nel tempo e nello spazio, raggiungendo prima il fronte della grande
guerra, poi l’Africa coloniale, la Germania sotto le bombe,
l’arrivo degli americani, per finire con l’Italia della
ricostruzione e del boom: “la bella epica”.
Ecco il nuovo trailer in italiano
di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2. Il
filmato è stato pubblicato su MSN ed è la versione italiana del
primo trailer uscito.
Ecco le foto
di Christian Bale che ha fatto visita ai
feriti della stage di Aurora. L’attore è andato di sua spontanea
volontà a portare il suo conforto ai feriti dimostrando grande
sensibilità e umanità. Come specificato da una portavoce
della Warner Bros., “Mr. Bale ha fatto visita di sua
spontanea volontà e non per rappresentare la Warner”. Le foto
sono amatoriali e sono comparse in rete, presumibilmente pubblicata
dai fan feriti.
Il Kino celebra in modo del
tutto personale il ritorno del mister boemo Zdenek
Zeman alla guida della Roma. All’allenatore, sguardo
impenetrabile, perennemente con la sigaretta accesa sono infatti
dedicati i due documentari che verranno proiettati nell’arena del
parco di San Sebastiano a Roma il prossimo 29 Luglio a partire
dalle 21.
Il primo dei due documentari, Zemanlandia,
raccoglie la più lunga intervista mai rilasciata dall’allenatore
boemo ed è la cronaca dell’ascesa del primo Foggia dei
miracolicon le testimonianze di chi rese leggendaria la squadra e
la sua marcatura a zona nei primi anni Novanta: da Beppe Signori a
Gigi Di Biagio, passando per il presidente Casillo, Roberto
Rambaudi, Maurizio Codispoti e i tifosi. A
seguire, Due o tre cose che so di lui, che
ripercorre la seconda esperienza di Zeman al Foggia, un vero e
proprio “aggiornamento” documentaristico relativo alla stagione
2010/2011, prima dell’approdo al Pescara, prima del secondo
miracolo e del ritorno alla Roma di Francesco
Totti.
“Sembrava Clint Eastwood diretto da
Kaurismaki – ricorda il regista Giuseppe
Sansonna che al Kino Village presenterà i due documentari da
lui diretti – mentre stringeva gli occhi da capo
apache su di me. Per rievocare la vicenda del Foggia dei
miracoli rinunciai all’intervista classica e collocai il boemo e il
patron Casillo sull’ampio divano di un salotto pariolino. Un set
che mi ricordava il finale di C’era una volta in America, sede
del dialogo decisivo tra Noodles e il senatore Bailey. Due
vecchi amici che si confrontano sulle opposte aspettative
esistenziali. La formula funzionò. Casillo tracimava corpulento sul
divano, stretto nella sua mise scorsesiana: giacca e cravatta nera,
camicia bianca con iniziali ricamate, scarpe lucide. Zeman, immoto
e composto, lo osservava con divertita perplessità, con il solito
contegno da levriero annoiato”.
”Ho spesso ripreso solo la panchina – sottolinea
Sansonna – disinteressandomi al gioco, fin troppo
visibile, documentato da tanta televisione. Ho lasciato come
unico sfondo sonoro una concitata radiocronaca locale. La
panchina zemaniana, inquadrata in lunghi piani sequenza, si è
rivelata un microcosmo ricco di sfumature”.
Era solo questione di tempo prima
che il disastro della Deep Water Horizon diventasse un film: il
progetto starebbe ora decollando. Il regista prescelto sarebbe Ric
Roman Waugh, una lunga carriera da stunt, quella dietro la
macchina da presa che si appresta – forse – a decollare, con due
titoli in uscita nel 2013: Snitch (con Dwayne Johnson e Susan
Sarandon) e Bobby Martinez.
La Deep Water Horizon è la
piattaforma petrolifera, situata nel Golfo del Messico dalla quale,
a seguito di un incidente, nel 2010 fuoriuscirono migliaia di
tonnellate di petrolio, dando vita ad uno dei peggiori disastri del
genere della storia, le cui conseguenze ambientali devono ancora
essere pienamente comprese. L’incidente causò 11 morti e 17
feriti.Matthew Sand si sta occupando della sceneggiatura, sulla
base dell’articolo del New York Times intitolato Deepwater
Horizon’s Final Moments firmato da David Barstow, David Rhode
e Stephanie Saul. Il film sarà a cavallo tra il classico
catastrofico, che metterà in luce l’eroismo di chi tentò di
limitare i danni, e il film di denuncia che indagherà sulle
responsabilità dell’accaduto.
Continua ad arricchirsi il cast di
The Butler, il film dedicato alla vita del maggiordomo che
servì alla Casa Bianca sotto ben otto Presidenti: visti
l’ambientazione e l’arco temporale in cui si svolge la storia, è
naturale che il cast sia abbondantemente numeroso. Ultima
acquisizione in ordine di tempo, quella di Liev
Schreiber, che vestirà i panni del Presidente Lindon B.
Johnson, ruolo per il quale era stato dato quasi per certo Liam
Neeson.
Il film, diretto da Lee
Daniels (Precious) vedrà protagonista Forrest
Whitaker. Del cast faranno parte Oprah Winfrey e
David Oyelowo, nei ruoli di moglie e figlio del protagonista: sul
fronte ‘presidenziale’ avremo Robin Williams e Melissa Leo (Dwight
D Eisenhower e sua moglie Mamie) James Marsden e Minka Kelly (JFK e
Jackie Kennedy), John Cusak (Richard Nixon), Alan Rickman e Jane
Fonda (Ronald e Nancy Reagan); del cast faranno parte tra gli altri
anche Vanessa Redgrave, Cuba Gooding Jr, Elijah Kelly, Jesse
Williams, e Mariah Carey.
Continuano a riempirsi le caselle
del cast del nuovo Robocop; dopo Jackie Earle Healey, entrato nel
cast nei giorni scorsi, sarebbe la volta di Jay Baruchel (Tropic
Thunder): sebbene manchi la conferma ufficiale, all’accordo
mancherebbe solo la firma. Baruchel dovrebbe interpretate il
direttore del marketing della Omnicorp, la compagnia che trasforma
il poliziottto Alex Murphy (Joel Kinnaman) nel cyborg protagonista
della storia.
Il cast ha visto già confermati
anche Hugh Laurie, Samuel L Jackson, Abbie Cornish e Gary Oldman.
Le riprese cominceranno in settembre sotto la direzione di Jose
Padilha; l’uscita è prevista per il 9 agosto 2013. Baruchel ha
recentemente partecipato a Cosmpopolis e terminato da poco il
lavoro sul set di The End Of The World: commedia apocalittica con
protagonista Seth Rogen.
Pur avendo un’agenda già
discretamente folta d’impegni, tra l’episodio pilota della serie tv
Revolution e la produzione di Iron
Man 3, Jon Favreau trova comunque il tempo per
partecipare al altri progetti, anche in veste di attore: è il caso
di The
Wolf of Wall Street, diretto da Martin Scorsese.
Il film, che prende le mosse dalle
memorie del trader di Wall Street Jordan Belfort, vede nei ruoli
principali Leonardo DiCaprio e Jonah Hill, del cast fanno parte
anche Jon Bernthal, Jean Dujardin, Kyle Chandler, Rob Reiner e
Margot Robbie. Favreau avrà il ruolo di un avvocato. Dopo aver
finito di lavorare con Scorsese, l’attore si dedicherà a Jersey
Boys, basato sul musical dedicato a Frankie Valli and the Four
Seasons, band che ebbe un certo successo negli anni ’60. Favreau
fareà anche parte del cast di Identity Thief comJason Bateman, e
parteciperà anche ad Iron Man 3, nel ruolo di Happy Hogan.
Il trailer italiano
ufficiale di THE WORDS, l’intenso thriller psicologico con Bradley
Cooper, Jermy Irons, Dennis Quaid, Zoe Saldana, Olivia Wilde e Ben
Barnes, AL CINEMA A SETTEMBRE.
Arrivano le prime foto dal set del
nuovo film su Wolverine, interpretato ancora una volta da Hugh
Jackman. L’attore insieme al regista ha anche risposto a molte
domande sul film.Ecco la conferenza:
Ecco alcune trascrizioni dell’intervista fatte da Badtaste:
Amo ancora questo personaggio. Non avevo scelta al tempo – avrei
accettato qualsiasi cosa mi proponevano – ma mi è capitato
d’imbattermi nel supereroe più interessante e complesso.
Il regista James Mangold parla della lavorazione e
dell’ambientazione:
Grazie alla grande perizia delle maestranze australiane potremo
dar vita a gran parte dello scenario giapponese che farà da sfondo
al film. Il Giappone feudale, quello urbano, tutto verrà ricreato
nei teatri di posa.
Arriva l’ottavo ed ultimo videoblog
del film Lo Hobbit: in viaggio inaspettato, il video inizia dal
Comic-con dove è lo stesso Peter Jackson a riprendere la sua
entrata al panel dedicato alla pellicola.
Ecco una versione del trailer di
Man of Steel
presentato al Comic Con. Anche questa versione è un bootleg, ma
possiamo distinguere meglio le immagini che vengono mostrate, oltre
a sentire le reazioni della folla alla comparsa sullo schermo di
Herny Cavill con il costume di Superman.
Kevin Durand entra
nel cast di Noè, nuovo film di Darren Aronovsky la cui produzione è
partita da poco in Islanda. Ad annunciarlo ci ha pensato Variety
che riprende anche il comunicato ufficiale della Paramount sulla
produzione:
Noè è un adattamento fedele
della Biblica storia dell’Arca di Noè. In un mondo devastato dai
peccati, a Noè viene affidata una missione divina: costruire
un’Arca per salvare le creature viventi da un diluvio imminente. La
sceneggiatura è di Aronofsky e Ari Handel, rivisitata da John
Logan, sceneggiatore nominato all’Oscar. (Il Gladiatore,
Hugo).
La pellicola dovrebbe
uscire per il 28 marzo del 2014. Nel cast Russell Crowe,
Anthony Hopkins, Emma Watson, Jennifer Connelly, Ray Winstone e
Logan Lerman. Gli effetti speciali saranno curati dalla Industrial
Light & Magic.
“Il mio cuore è spezzato,
sofferente per le vite spezzate o stravolte da questo atto
terribile e senza alcun senso. Mi mancano le parole per esprimere
il mio dolore. I miei pensieri e le mie preghiere vanno verso le
vittime e le loro famiglie.”
Così Anne Hathaway
ha commentato la terribile strage in Colorado che ha tristemente
accompagnato l’uscita al cinema de Il cavaliere oscuro – Il ritorno.
L’attrice unisce i suoi pensieri a quelli di Bale e Oldman che già
si erano espressi in merito alla vicenda.
Intanto la Worner Bros, oltre ad
aver congelato il box office, ha limitato tutte le apparizioni dei
talent e le attività stampa previste, mantenendo solo le proiezioni
in programma e quelle dedicate ai vincitori dei concorsi indetti in
fase di promozione del film.
Classico del romanzo storico di
ambientazione medievale, Ivanhoe ha avuto innumerevoli adattamenti
per il grande e piccolo schermo, il più famoso dei quali è
probabilmente quello diretto nel 1952 da Richard Thorpe, che
conquistò tre nomination agli Oscar. A gettarsi nell’impresa di
riportare il romanzo al cinema è ora Iain Softley (K-Pax,
Inkheart); a vestire i panni dell’eroe, Sam Riley (Control, On the
Road).
Ivanhoe è ambientato
nell’Inghilterra del 1194, poco dopo il fallimento della Terza
Crociata: il legittimo sovrano Riccardo è prigioniero del Principe
Giovanni. Ivanhoe, fedele al sovrano, è entrato per questo in
conflitto col padre Cedric di Rotherwood; l’eroe è
inoltre protagonista di una tormentata storia d’amore con Lady
Rowena, figlia adottiva dello stesso Cedric. Il protagonista
troverà un prezioso alleato in un altro personaggio reso poi
celebre dalla letteratura, Robin Hood, e attraverso una serie di
avventure riuscirà a coronare la sua storia d’amore.
Il matrimonio simboleggerà l’unione
e la pacificazione trai Normanni (Ivanhoe) e i Sassoni (Lady
Rowena). La versione più recente della sceneggiatura è stata
sviluppata da John Brownlow. Pubblicato nel 1819, Ivanhoe – per
l’accuratezza della ricostruzione di ambienti e contesto – è
considerato uno dei primi esempi di romanzo storico: una
considerazione radicalmente diversa da quella riservatagli in
Italia, dove l’opera viene in genere inserita nella
categoria dei libri per ragazzi.
La realtà supera il cinema. Che
il cinema potesse essere un vettore di comunicazione, fungendo da
catarsi di paure, come quando negli anni della guerra in Vietnam
proliferavano film di zombie, ce lo hanno insegnato molti autori.
Ma che le paure entrassero al cinema, fisicamente, facendo una
strage, non era sicuramente nei piani.
Nel weekend di esordio in sala
dell’atteso ultimo capitolo di Batman, The dark knight
rises, sempre diretto da Christopher
Nolan, un folle, come hanno riportato tutti i
media in questi giorni, è entrato in una sala ad Aurora, vicino
Denver in Colorado armato fino ai denti ed ha iniziato a sparare
sul pubblico che era lì. Risultato: 14 morti e oltre 50 feriti.
Un episodio orribile, che lascia
sullo stesso regista del film, Christopher Nolan, una sensazione di
come se qualcuno gli avesse violato casa, un luogo che dovrebbe
essere sicuro.
Di sicuro Nolan ricorderà molto la
fatica che ha segnato tutta la lavorazione della trilogia del
Cavaliere Oscuro, dalle intemperanze sul set di Christian
Bale, alla morte di Heath Ledger, non
legata al film, ma a problemi irrisolti con il quale il giovane
attore combatteva da un po’ di tempo ma collegato visto che
l’attore era sul set di Nolan nei panni di Joker, la cui
interpretazione straniante e allucinata è lontana anni luce da
quella psicotica ma allo stesso tempo leggera che ne fece Jack
Nicholson una decina di anni prima.
Per questa ragione,la WarnerBrosha
congelato i risultati del box office della pellicola, la cui
promozione ha subito radicali cambiamenti: rimandata la prima a
Parigi, che doveva avvenire il giorno dopo la strage, rinviata ogni
attività stampa.
Trapelano solo alcune notizie che
dicono che in fondo il film non stesse andando poi così bene.
Questi eventi drammatici congelano
quindi il box office alla settimana scorsa, caratterizzato dal
dominio di film meno cupi, come The Ice age 4, in prima
posizione e The amazing spiderman, che forse attira e
attiva menti meno distorte di quelle di James Holmes, il 24enne
autore della strage.
Il cinema rispecchia la realtà, a
volte la deforma, a volte ne crea una parallela, a volte parla di
demoni interiori che vengono esorcizzati dall’espressione
artistica. L’arte allontana da sé e dai propri mostri, a volte
riesce anche a curarli, il killer probabilmente cosciente di
questo, ha voluto portare i suoi mostri e lasciarli esprimere in un
luogo in cui si celebra un rito di distacco da sé, per
identificarsi in qualcun altro, lui però con la volontà di attirare
ogni attenzione su di sé.
Ritorno (forse) in vista
l’accoppiata Stiller – Hill: Aloha il titolo provvisorio del film,
incentrato su una viaggio di lavoro alle Hawaii che non prenderà la
piega programmata. Produce Shawn Levy, ‘responsabile’ del
precedente film che ha visto protagonisti i due, The Watch.
Quella di Aloha non è in realtà
un’idea nuovissima, ma finora non ha però trovato una realizzazione
pratica; adesso sembra arrivato finalmente il momento, per la regia
si sarebbe pensato a Nicholas Stoller (Forgetting Sarah Marshall)
che lavorerà su una sceneggiatura basata su un’idea degli stessi
Stiller ed Hill.
La realizzazione non è comunque al
momento confermata e dipenderà dai rispettivi impegni dei
protagonisti. Stiller e Hill saranno come detto protagonisti di The
Watch (titolo italiano: Vicini del terzo tipo) in cui
un’improvvisata ronda di quartiere (del gruppo fanno parte
anche Vince Vaughn e Richard Aoyade) avrà a che fare con
un’invasione aliena. Il film, nelle sale USA già da qualche giorno,
uscirà sugli schermi italiani a fine novembre.
I corpi speciali della Marina
americana sono diventati la nuova ‘miniera’ del cinema americano:
negli ultimi tempi i progetti loro dedicati si sono moltiplicati:
tra questi Lone
Survivor, diretto da Peter Berg, che sta procedendo al
completamento del cast: ultimo in ordine di tempo a salire a bordo,
Emile Hirsch.
Il film tratto dall’omonimo libro
autobiografico Marcus Luttrell (interpretato da Mark
Wahlberg, segue la lotta per la sopravvivenza della sua
squadra, sotto attacco dei talebani in Afghanistan nel 2005. Del
cast fanno parte Taylor Kitsch e Ben Foster,
anche’essi nel ruolo di soldati; le riprese inizieranno in
settembre, nel New Mexico; per prepararsi adeguatamente alla
direzione del film, Gerg ha passato qualche tempo a fianco delle
truppe americane di stanza in Iraq. Hirsch e Kitsch saranno insieme
anche in Savages di Oliver Stone.