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Aliens – Scontro finale: recensione del film di James Cameron

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Aliens – Scontro finale è il film del  1986 diretto da James Cameron e l sequel di Alien del 1979, diretto dal regista Ridley Scott. Aliens – Scontro finale ricomincia lì dove il primo ci aveva lasciati. L’astronave con a bordo Ripley (Sigourney Weaver)  ha vagato per un tempo lunghissimo nello spazio senza meta, la fortuna o il destino hanno voluto che 57 anni dopo, venga trovata e riportata sulla Terra.

Dopo essersi ripresa, racconta ciò che è successo al suo equipaggio ad una commissione mandata dalla compagnia proprietaria del cargo del primo film, ma nonostante la sua testimonianza stentano a crederle vista anche l’assenza di prove dell’esistenza dell’alieno. Ripley comincia in seguito a lavorare in una catena di stoccaggio ma continua ad avere incubi frequenti che la fanno svegliare di soprassalto, purtroppo non riesce a dimenticare la stirpe degli Alien e ciò che ha passato. La compagnia decide in seguito di mandare un gruppo di marines addestrati sul pianeta LV-426 sul quale Ripley e gli altri trovarono l’astronave abbandonata con le uova dell’Alien; sembra infatti che ci sia qualche problema con una colonia di famiglie trasferitasi lì, non arrivano più messaggi da loro e non è possibile comunicarci in alcun modo.

Burke (Paul Reiser), un uomo della compagnia le propone di far parte della missione con il ruolo di consulente, ad un primo rifiuto netto della donna sussegue però la voglia di poter sconfiggere i propri incubi solo annientando veramente la stirpe aliena, decide così di salire a bordo della nave spaziale USS Sulaco.

Aliens – Scontro finale è uno dei migliori sequel che siano mai stati girati

Una volta giunti sul pianeta scoprono un luogo disabitato ed in rovina.Riescono però a trovare un’unica superstite, una bambina bionda di nome Rebecca che in preda ad un trauma psichico non proferisce parola, la squadra dei marines parte quindi alla ricerca di altri superstiti fino ad una terribile scoperta….Senza troppi giri di parole Aliens – Scontro finale è uno dei migliori sequel che siano mai stati girati, seppur questa pellicola perda rispetto al predecessore in atmosfera e stile ne guadagna in velocità, ritmo e pure violenza.

Qualcosina viene perso nel cast che rispetto al primo film comprende comunque l’ottimo Michael Biehn nei panni del vice capitano Dwayne Hicks che tantissimi ricorderanno per il ruolo in Terminator di Reese l’uomo che veniva dal futuro. Poi l’ottimo Lance Henriksen in quel di Bishop il cyborg medico di bordo e la brava baby attrice Carrie Henn.

Proprio riguardo a quest’ultima è curioso il modo in cui il regista la scelse: Cameron dopo i casting a decine di bambini attori era rimasto deluso, perché i piccoli, abituati a recitare prevalentemente nelle pubblicità sorridevano dopo ogni battuta e visto che il personaggio da interpretare era una bimba traumatizzata li scartò tutti quanti; la scelta cadde quindi sulla figlia di un ufficiale della U.S. Air Force di stanza vicino il luogo delle riprese. Dall’altro lato ci sono alcuni personaggi abbastanza stereotipati e insopportabili come la soldatessa Vazquez col suo fastidioso modo di fare “spacco tutto io” e il suo accento spagnolo.

Aliens - Scontro finale

James Cameron marchia Aliens con la sua impronta inconfondibile, dona ritmo a livelli vorticosi, come già aveva dimostrato in Terminator e dopo qualche anno in Terminator 2, le sequenze spettacolari sono innumerevoli e pur avendo una durata di oltre due ore il tutto scorre senza problemi, senza noia e facendo rimanere la soglia di attenzione sempre alta. La conclusione poi è una delle più famose forse della storia del cinema, si rifà ampiamente al primo con doppi e tripli finti finali, e c’è anche il tempo per la Ripley di rispolverare il suo completino grigio sexy.

Aliens – Scontro finale a livello di scenografia ed effetti speciali è incredibilmente avanti per gli standard dell’epoca, a differenza del primo qui escono a profusione decine di Alien, spettacolari poi tutte le scene in cui compare la “Madre”, alta più di quattro metri, comandata da due uomini della troupe. Sigourney Weaver anche qui si trova perfettamente nei suoi panni, seppure la situazione in cui è immersa sia un po’ diversa, portata direttamente in prima linea, è un po’ tuttofare: scuote l’equipaggio rimasto  orfano del capitano ufficiale, si prende cura personalmente della bambina ritrovata, comanda robot giganti e usa il lanciafiamme come se non avesse fatto altro nella vita.Oltre quindi ad essere più impegnata, in questo sequel viene anche sottolineata in primis la sua femminilità.

Tolti i panni della burbera e forse un po’ fredda Ripley del primo capitolo, qui si intuisce una certa attrazione tra lei e il vice capitano Hicks, nonché il rapporto chiaramente filo-materno tra lei e la piccola Rebecca. Una curiosità a riguardo è che anche qui come nel primo capitolo alcune scene sono state tagliate perché spiegavano con troppo anticipo alcuni aspetti della trama, ad esempio alla fine del film Rebecca chiama la Ripley “mamma”, ciò che può sembrare un gesto d’affetto dovuto agli eventi del film si comprende meglio sapendo che la Ripley in alcune scene tagliate spiega che sua figlia naturale è morta di vecchiaia durante i 57 anni di sonno profondo e che quando la lasciò per la missione aveva gli stessi anni di Rebecca.

Fortunatamente per noi tutta la quadrilogia di Alien è stata rimasterizzata in dvd comprese le scene eliminate che permettono come in questo caso di approfondire alcuni aspetti altrimenti “monchi”. Così si comprende anche lo scontro tra le due madri nella seconda parte; l’agguerrita Ripley che va a riprendersi nella tana del nemico la piccola Rebecca e dall’altra parte la madre Alien che vuole difendere le sue uova. Splendida la scena in cui sotto la minaccia del lanciafiamme contro le sue uova, la madre aliena lascia fuggire la Ripley con la bambina dopo che si erano guardate negli occhi per un buon due minuti. Da segnalare inoltre ciò che si nasconde dietro l’ottusa sicurezza dei marines nello sconfiggere il nemico mostrata durante il viaggio di andata dei nostri;

James Cameron voleva mostrare una situazione analoga a quella della guerra in Vietnam dove l’esercito americano doveva stanare un nemico che si muoveva nei sotterranei e sbucava di sorpresa; non sorprende quindi vedere soldati spocchiosi come la mascolina Vazquez e il poco coraggioso Hudson, troppo sicuri di risolvere la questione alieni in poche ore e tornare a casa dopo aver fatto man bassa di cadaveri e successi.Proprio per far interpretare al meglio i marines spaziali, Cameron fece svolgere agli attori un intenso corso di addestramento militare e gli fece leggere il romanzo militaresco “Starship Troopers”.

La pellicola ottenne nove nominations e cinque premi Oscar, confermandosi poi con un grande successo di pubblico con 180 milioni di dollari come incasso totale. Chi si aspetta il solito polpettone tutto effetti speciali e niente più rimarrà sconcertato, qui di carne al fuoco ce n’é parecchia, e la maestria di Cameron nel miscelare il tutto senza sbagliare è ammirevole, una gemma da riscoprire.

 
 

Aliens – Scontro Finale: il trailer onesto del film del 1986

Ecco il trailer onesto di Aliens – Scontro finale, il secondo film del franchise, uscito nel 1986 e diretto da James Cameron.

Aliens – Scontro finale (Aliens) è un film del 1986 diretto da James Cameron. È il sequel di Alien del 1979, diretto da Ridley Scott. Nonostante il sottotitolo in italiano sia Scontro finale ha avuto altri due seguiti, Alien³ (1992) e Alien – La clonazione (1997).

Il film è ambientato a quasi 60 anni di distanza dal primo Alien e come protagonista vede sempre la combattiva Sigourney Weaver nei panni di Ellen Ripley.

 
 

Alieni: al Lucca Comics & Games 2016 il vol 1 da Bugs Comics

BUGS Comics affronta un diverso genere letterario e porta alla luce il primo volume di ALIENI. Alieni sarà per la fantascienza quello che Mostri è per l’horror e lo affiancherà a partire da Lucca Comics & Games 2016 con una periodicità differente. 8 storie inedite, 8 racconti auto-conclusivi per questo primo volume in bilico tra i due generi, che accompagnerà il lettore attraverso un viaggio che toccherà diverse tappe.

Squadra che vince non si cambia quindi e, con la supervisione di Gianmarco Fumasoli, Paolo Altibrandi e Giancarlo Caracuzzo, gli stessi autori della rivista horror targata BUGS Comics, assieme a nuove firme entrate a far parte del gruppo, vi porteranno dallo sci-fi più classico, passando per l’orrore dallo spazio profondo, fino ad arrivare a uno straordinario tributo ai classici EC degli anni ’50. Rapimenti, invasioni, ufo crash, contattismo; 8 storie che affrontano temi differenti ma che hanno, come denominatore comune, la paura dell’ignoto.

Andrea Olimpieri realizza la copertina ma non è tutto, perché per Lucca Comics & Games è prevista una white cover a tiratura limitata e numerata (150 pz.) che l’autore personalizzerà per i lettori che interverranno alla manifestazione. La stessa white cover è prenotabile on-line. Per informazioni scrivere a [email protected].

Formato: 16,8×25,6
Pagine: 96
Colore: B/N
Caratteristiche: Cartonato, copertina a colori
Prezzo cover regular: 12,90

Di seguito due anteprime:

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Alieni Volume 2 al Romics: li avete chiamati, stanno arrivando…

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“Fatto di buone trovate. Un buon prodotto dal carattere fortemente italiano (‘Comicspreview’)

“Un prodotto che secondo noi va premiato, e che merita il suo posto nelle librerie degli appassionati del genere” (‘Cinefusi’)

“Alieni è stato uno dei prodotti italiani migliori, se non il migliore in assoluto, presentato all’ultima edizione di Lucca Comics & Games (‘Fumetto d’Autore’)

Sono solo alcune delle reazioni entusiastiche della stampa e dei siti specializzati, alla lettura del primo volume di Alieni, raccolta antologica di storie inedite a tema fantascientifico, edita da Bugs Comics con l’intento di ampliare e diversificare il successo già ottenuto con ‘Mostri’ (giunto al numero 7, con l’ottavo attualmente in lavorazione). Nato inizialmente come ‘special’ annuale, ‘Alieni’ ha incontrato un tale favore anche a livello di pubblico (le copie a tiratura limitata della versione ‘variant’ con la copertina bianca sono andate esaurite in poche ore al Lucca Comics & Games di novembre, dove il fumetto è stato presentato) che la casa editrice diretta da Gianmarco Fumasoli e Paolo Altibrandi ha deciso di andare incontro alle richieste dei lettori e anticipare di molto l’uscita di un volume 2, che sarà presentato e disponibile al Romics (6-9 aprile) nella doppia versione con copertina di Andrea Olimpieri e white cover che i disegnatori potranno personalizzare su richiesta in fiera (solo 200 copie). In contemporanea partirà la distribuzione della sola cover regular.

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Squadra che vince non si cambia, per cui ci sarà ancora il gruppo di autori già conosciuti ai lettori di ‘Mostri’ e del primo Alieni, ovvero gli sceneggiatori Marco Scali, Massimiliano Filadoro, Andrea Guglielmino e Luca Ruocco, oltre allo stesso Fumasoli, e i disegnatori Diego Oddi, Cristian Di Clemente, Dario Tallarico, Francesca Vartuli, Alessio Maruccia, Giorgio Spalletta e Samuele Coletti.

Si aggiungono al lotto per l’occasione due nuovi sceneggiatori: Luca Blengino, autore Delcourt, Star Comics e Linea Chiara, e Bruno Letizia, autore IDW, Coniglio editore e Villain Comics.

Il tono delle storie, come sempre tutte autoconclusive, varia dall’avventuroso all’ironico all’horror. In particolare, nelle sette storie proposte, si indagano i misteri dello spazio profondo, attraverso la solitudine di un cargo spaziale pieno di cadaveri, la lotta contro l’intolleranza razziale, la sofferenza di una storia d’amore impossibile e il paradosso di un reality show che si svolge a migliaia di anni luce dalla terra.

A intervallare i fumetti, accurate rubriche con le schede delle varie razze aliene, approfondimenti e curiosità su tematiche spaziali e interviste esclusive a chi con i ‘fratelli di altri pianeti’ dichiara di aver avuto contatti più o meno diretti. Il tutto arricchito dai disegni di Francesco Dossena e Antonio Mlinaric.

Un viaggio nell’Iperspazio a tutto tondo. Allacciate le cinture!

 
 

Alieni al cinema: una video-storia

Ecco un video realizzato da Digg in cui si ripercorre tutta la storia degli alieni al cinema in tutte le loro apparizioni:

L’estraneo, al cinema, è stato, ed è tutt’ora, uno degli elementi più ricorrenti. Non sorprende quindi che dall’inizio della sua esistenza, la settima arte abbia trovato sempre tanto spazio per esseri, quasi sempre cattivi e ostili, che venivano a incrociare le loro strade con quelle dei terrestri.

 
 

AlienDay: oggi 14 oggetti messi in palio dalla 20th Century Fox

È oggi l’AlienDay, il giorno in cui si festeggia l’atterraggio della navicella Nostromo nel cult del 1979 di Ridley Scott. Ebbene oggi la Alamo Drafthouse ha organizzato delle proiezioni del film sparse sparse in svariate sale degli Stati Uniti, e la 20th Century Fox. Ecco tutti gli oggetti: 

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Alien: una guida a tutte le creature mostruose e le razze aliene

Con Alien Covenant abbiamo assistito al ritorno dell’orrore delle creature aliene che terrorizzano gli spettatori dal 1979. Lo Xenomorfo ha fatto il suo ritorno sul grande schermo, ma l’alieno più iconico del franchise non è certo l’unico. Di seguito una guida completa a tutte le creature mostruose che in quasi 40 anni hanno accompagnato le avventure fantascientifiche degli spettatori.

1Neomorfo

I fan furono molto contrariati dal fatto che in Prometheus non è apparso mai uno Xenomorfo. Così per Covenant, Scott ne ha piazzato uno già nel trailer, anche se non ha esaurito così tutte le sorprese. Da quello che abbiamo potuto capire, il neomorfo è il frutto del liquido nero che interagisce con il pianeta d’origine degli Ingegneri. Impiantandosi per via aerea, non c’è bisogno di un facehugger. Anche se è già stato coniato il termine backburster (che spunta dalla schiena), dobbiamo ancora aspettare per capire se è esattamente quello in modus nascendi dei neomorfi.

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Alien: un nuovo capitolo diretto da Neill Blomkamp?

neill-blomkampDurante la promozione del suo ultimo film Humandroid (Chappie in originale), il regista Neill Blomkamp ha spiegato che, dopo essersi avventurato in questa storia romantica e futuristica, vorrebbe guardare al suo futuro professionale realizzando un grande desiderio: raccontare una storia del franchise di Alien.

“In pratica, quello che è successo quando Chappie era in avanzata fase di post produzione – ha detto il regista – mi sono permesso di rallentare un po’ e ho cominciato a pensare a cosa avrei potuto fare dopo. Sono anni che ho il desiderio di realizzare un film di Alien”.

Non è la prima volta che sentiamo una cosa del genere, poiché già nel 2014 il regista aveva fatto qualche dichiarazione che lo vedeva coinvolto in un progetto del genere.

Lavorando a stretto contatto con Sigourney Weaver sul set di Humandroid, Blomkamp deve quindi averci pensato bene… “Parlando con Sigourney mentre lavoravamo a Chappie/Humandroid – ha detto Neill – lei ha generato qualche pensiero nella mia testa. Sno arrivato a un’idea diversa da quella che aveva lei. Ma passando tutto il tempo con lei sul set ho pensato che poteva essere davvero una cosa fantastica. Quando sono tornato a Vancouver, avevo un intero anno per lavorare al film, e quando non dovevo essere presente al montaggio, avrei pensato ad Alien. Quindi ho sviluppato un intero film e ho lavorato agli artwork”.

Il regista ha sicuramente confidenza con il genere sci-fi e il tocco di tensione che dovrebbe caratterizzare una pellicola del genere sembra non mancargli. Che possa essere lui ilprescelto per riportare alla gloria cinematografica il personaggio culto raccontato da Ridley Scott nel 1979?Fonte: CBM

 
 

Alien: tre poster dedicati allo Xenomorph

Mentre l’attenzione è tutta rivolta ad Alien Convent, il nuovo film in arrivo sul franchise di Alien, oggi arrivano tre opere dell’artista Godmachine dedicate allo Xenomorph, il noto villain del franchise lanciato da Ridley Scott.

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Le opere fanno perte di una serie di poster di licenza ufficiale e saranno esposte alla New York’s Bottleneck Gallery da domani 3 Marzo.

 
 

Alien: spettacolari Fan Art per il 35th Anniversario [Foto]

Quest’anno è il 35th anniversario di Alien, il film del 1979 diretto da Ridley Scott e considerato uno dei migliori film di Fantascienza e considerato un vero e proprio Cult. In onore dei 35 anni ecco una serie di bellissimi fan art: 

Alien-35thAlien è un film del 1979 diretto da Ridley Scott. Il film è capostipite di una fortunata serie di pellicole e fumetti. È considerato uno dei capolavori del regista Ridley Scott, nonché uno dei migliori film di fantascienza e che ha lanciato la bellezza androgina dell’attrice Sigourney Weaver. Le vicende ruotano attorno a una terrificante specie aliena che nella storia viene identificata con la generica definizione xenomorfa, dei perfetti predatori assassini che si riproducono parassitando altri esseri viventi cagionandone la morte.

Alien ha avuto tre sequel, tutti con Sigourney Weaver come protagonista: Aliens – Scontro finale, Alien³ e Alien – La clonazione. Sono stati inoltre prodotti due film ispirati al soggetto originale e con ambientazione anteriore, Alien vs. Predator e Aliens vs. Predator 2, collegati con un’altra serie cinematografica, Predators. Nel 2012 è uscito Prometheus, ennesimo prologo più pertinente l’universo di Alien.

Nel 2002 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti

 
 

Alien: Sigourney Weaver svela il suo film preferito della saga

Aliens

Sigourney Weaver è una delle migliori interpreti della sua generazione. Tuttavia, nonostante abbia dato prova del suo incommensurabile talento in una varietà di generi, la sua fama resterà per sempre legata al ruolo di Ellen Ripley nella saga di Alien, personaggio che ha interpretato per la prima volta nel 1979 nell’omonimo film di Ridley Scott e che da allora ha contribuito a ridefinire il ruolo dell’eroina sul grande schermo.

A lungo si è parlato di un possibile ritorno dell’iconica Ripley sul grande schermo, ma ad oggi non sappiamo se effettivamente rivedremo mai il personaggio in un nuovo film. Resta la sua incredibile eredità, dal momento che Ripley è ancora oggi considerata fra i personaggi femminili più importanti della storia del cinema, oltre ad essere una figura di assoluto rilievo nella pop culture americana. Weaver ha interpretato il personaggio in ben quattro film della saga originale (prima che la stessa venisse rilanciata nel 2021, sempre da Scott, con il prequel Prometheus), ma fino ad oggi non aveva mai rivelato quale fosse il suo capitolo preferito.

Ora, in una recente intervista con Collider, l’attrice statunitense ha finalmente risposto alla fatidica domanda, dando una risposta che a quanto pare non si è basata su un gusto personale, ma esclusivamente sull’evoluzione narrativa del personaggio: “È veramente difficile, ma credo che la storia meglio costruita per il personaggio sia stata raccontata in Aliens – Scontro finale, e questo perché James Cameron ha un incredibile senso della struttura del racconto. L’intera struttura di quella storia, per me, è sempre stata incredibile. È stato un arco narrativo davvero incredibile per il personaggio. In questo senso, il secondo film è per Ripley sicuramente il più soddisfacente.”

Ricordiamo che per la sua interpretazione in Aliens – Scontro finale, Sigourney Weaver ricevette un Saturn Award come migliore attrice e una candidatura non solo ai Golden Globes e ai BAFTA ma anche agli Oscar, evento che oggi è considerato storico, dal momento che l’Academy, prima di allora, aveva sempre prestato poca attenzione ai generi horror e fantascientifici.

 
 

Alien: Sigourney Weaver aveva inizialmente scartato la sceneggiatura di Ridley Scott

Alien

Il primo grande ruolo di Sigourney Weaver è stato senza dubbio quello di Ellen Ripley in Alien, che non solo ne ha fatto una vera icona cinematografica, ma è anche uno dei più grandi film della storia del cinema.

Eppure, sembra che tra la sceneggiatura del film e Sigourney Weaver non sia stato proprio amore a prima vista. Durante una recente apparizione sul podcast WTF With Marc Maron, Weaver ha riflettuto sul ruolo che le ha cambiato la vita. L’attrice di Alien ricorda di non essere stata interessata alla sceneggiatura inizialmente poiché conteneva dieci personaggi maschili, e che solo dopo il suo avvicinamento al progetto, la sceneggiatura è stata riscritta per includere una donna che era anche l’unica sopravvissuta, “perché nessuno nei loro sogni più sfrenati penserà che finirà per essere una ragazza a sopravvivere”, Weaver dice.

Ha anche ricordato il suo primo incontro con Ridley Scott quando ha brutalmente cestinato la sceneggiatura del film, in particolare per una scena di sesso gratuita che coinvolge Ripley.

“Abbiamo parlato molto a lungo della sceneggiatura su cui ero piuttosto critica. Ho detto: “Eh, è piuttosto deprimente, non so di questa scena d’amore, sembra davvero adeguata quando i personaggi sanno che in giro per la nave c’è quel mostro lì?””

Per fortuna gli appunti di Weaver sono stati accolti e il film si è rivelato il gioiello che tutti conosciamo.

 
 

Alien: Romulus, una nuova foto mostra lo spaventoso Xenomorfo

Alien: Romulus film 2024

Gli ultimi due film del franchise di Alien, Prometheus e Alien: Covenant, hanno iniziato a espandere il mondo della serie per esplorare diversi tipi di terrore, ma il prossimo Alien: Romulus del regista Fede Álvarez riporterà la saga alle sue origini, concentrandosi sul mostruoso xenomorfo. Con il film che arriverà nelle sale quest’estate, USA Today ha svelato un nuovo look dell’iconica creatura e, sebbene la foto non fornisca molte informazioni sulla trama dello spinoff, l’immagine serve a ricordare quanto tale alieno sarà inquietante. Qui di seguito, ecco la nuova foto di Alien: Romulus:

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, una nuova clip svela lo Xenomorfo

Alien: Romulus film 2024

A poche settimane dall’uscita sul grande schermo di Alien: Romulus, la 20th Century Studios ha pubblicato un nuovo spot del film. Il video include nuove immagini dell’imminente avventura horror diretta da Fede Álvarez. Sembra che l’equipaggio intrappolato all’interno della Stazione Rinascimentale dovrà compiere alcuni pesanti sacrifici se vuole sopravvivere. Scritto dallo stesso Álvarez insieme a Rodo Sayagues, Alien: Romulus arriverà nelle sale il 16 agosto. Il nuovo filmato presenta un membro dell’equipaggio intrappolato con uno xenomorfo. Considerando che aprire la porta per salvarla attirerebbe il mostro verso il resto della squadra, è costretta a trovare una via di fuga alternativa.

La premessa di Alien: Romulus segue un equipaggio che cerca di recuperare pezzi meccanici da una stazione spaziale abbandonata. La missione doveva essere breve ma, come si vede nei trailer del film in uscita, i protagonisti della storia si imbatteranno in una serie di creature pericolose. Gli eventi del prossimo film si svolgeranno tra Alien e Aliens. Resta da vedere se verrà stabilito un collegamento diretto tra le due storie quando Alien: Romulus arriverà sul grande schermo.

Cailee Spaeny, David Jonsson e Archie Renaux sono le star principali di Alien: Romulus. La Spaeny è stata recentemente elogiata per la sua interpretazione di Priscilla Presley in Priscilla, l’avvincente dramma diretto da Sofia Coppola che ha approfondito la relazione tra il personaggio principale della cultura pop ed Elvis. Prima di unirsi al cast di Alien: Romulus, David Jonsson ha interpretato Gus Sackey in diverse stagioni di Industry. Il cast è pronto ad affrontare questa nuova avventura ambientata nel franchise horror iniziato decenni fa. I misteri dello spazio profondo non sono ancora stati svelati e l’equipaggio dell’astronave sta per scoprire perché Ripley (Sigourney Weaver) ha avuto difficoltà ad affrontare i mostri.

 

Il primo film di “Alien” dopo sette anni

Alien: Romulus sarà il primo film del franchise di Alien ad arrivare sul grande schermo dopo sette anni. L’ultima volta che il pubblico ha visto gli xenomorfi causare problemi nei cinema è stato quando è uscito Alien: Covenant. Il prequel diretto da Ridley Scott ha continuato a raccontare la storia di come sono stati creati i mostri visti nei film originali. Con circa 240 milioni di dollari al botteghino mondiale, non si è rivelato il grande successo che lo studio voleva ottenere. Ma sette anni dopo, la Disney ha deciso di dare al franchise un’altra opportunità di brillare sul grande schermo.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 
 

Alien: Romulus, un familiare facehugger nel poster, in attesa del trailer!

Alien: Romulus film 2024

In attesa del trailer che dovrebbe essere diffuso tra poche ore, 20th Century Studios ha diffuso un teaser poster per il prossimo Alien: Romulus in cui compare un familiare e affezionato animale del bestiario del franchise: un facehugger.

Il Facehugger (letteralmente “Abbracciafaccia”) è la prima fase nel ciclo vitale dello Xenomorfo. È fornito di otto arti simili a dita e una lunga coda, permettendogli di fare balzi notevoli. Si tratta di un parassita che agisce attaccandosi al volto di una vittima facendo presa sul collo con la coda, per poi depositare un embrione nel suo torace. Secondo i libri Aliens Colonial Marines Tech Manual e Aliens The Weyland Yutani Report, il Facehugger inocula un agente paralizzante per rendere inconscia la vittima. I tentativi di staccare un Facehugger da una vittima spesso risultano letali, perché il parassita risponde stringendo ancor di più la gola della vittima con la coda, e il suo sangue acido rende rischioso tentare di ucciderlo. Una volta impiantato l’embrione, il Facehugger si stacca dalla vittima e muore. Secondo il documentario AVP2: Science of the Xenomorph, viene ipotizzato che il Facehugger, invece di depositare un embrione, impianti nell’ospite un virus che costringe le cellule di quest’ultimo a formare il Chestburster. (da Wikipedia)

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, un concept art svela l’inquietante aspetto alternativo della Prole

Alien Romulus Cailee Spaeny
Lo Xenomorfo e Cailee Spaeny nel ruolo di Rain Carradine in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alien: Romulus si è rivelato un successo di pubblico e di critica, rilanciando di fatto il franchise di Alien dopo che i fan avevano atteso per anni di vedere la saga fantascientifica riportata nella cultura pop, e gran parte del suo successo è dovuto ai modi in cui il regista Fede Álvarez si è fatto ambizioso con il materiale di partenza. Una delle sequenze più memorabili è stata quella finale, che ha visto un bizzarro ibrido umano-alieno attaccare i nostri eroi, con questa creatura chiamata “Prole”.

Su Twitter, il concept designer Col Price ha ora condiviso alcuni primi disegni della progenie che sono stati sperimentati prima di arrivare al macabro personaggio che appare in Alien: Romulus.

Durante Alien: Romulus, [Fede Álvarez] ci ha incoraggiato a provare l’ibrido. Non mi occupo molto di creature, ma ho fatto un tentativo con lo sculpt dei nomadi. So che a Fede sono piaciuti molto. È stato molto divertente”, ha commentato Price nella didascalia delle foto. La Prole del finale è certamente uno dei momenti più discussi di Romulus, anche se non tutte le conversazioni sono state positive, poiché alcuni spettatori hanno criticato l’assurdità della cosa. Tuttavia, non è la prima volta che il franchise esplora temi di questo tipo.

Alien: Resurrection si concludeva infatti con una creatura che era una grottesca miscela di DNA umano e alieno. Inoltre, il prequel Prometheus di Ridley Scott ha confermato che il familiare xenomorfo è il risultato della combinazione di DNA alieno e umano, con la progenie di Alien: Romulus che rappresenta solo una delle forme che tale combinazione genetica può assumere. Di seguito, ecco il concept art rilasciato da Col Price:

https://twitter.com/coldesign_ltd/status/1830859826722656279?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1830859826722656279%7Ctwgr%5E2529fb246934ad60df4c3131579bde162c2ae293%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Fhorror%2Fnews%2Falien-romulus-offspring-creature-design-concept-artwork%2F

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è al cinema dal 16 agosto.

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Alien: Romulus, tutto quello che abbiamo scoperto dal panel della Hall H del SDCC

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Come ci insegna la serie Alien, nello spazio nessuno può sentirti urlare. Questo può anche essere vero, ma nella Hall H del San Diego Comic-Con, tutti possono sentirti urlare. I festeggiamenti del venerdì nella Hall H si sono conclusi con uno sguardo speciale ad Alien: Romulus, il prossimo emozionante capitolo della saga di Alien e il primo film della serie a essere prodotto sotto la bandiera dei 20th Century Studios, di proprietà della Disney. Il regista Fede Álvarez e la maggior parte del cast del film in uscita sono saliti sul palco non solo per discutere di uno dei film horror più attesi dell’anno, ma anche per mostrare alcuni filmati inediti di Alien: Romulus. Il filmato non è stato pubblicato online, ma fortunatamente noi eravamo presenti e abbiamo potuto vedere lo Xenomorfo prendere vita come mai prima d’ora.

Il panel si è aperto con il nuovo equipaggio di Alien: Romulus che esplora una stazione spaziale abbandonata. Rain (Cailee Spaeny) e Navarro (Aileen Wu) trovano un laboratorio scientifico distrutto, mentre alcuni degli altri membri dell’equipaggio esplorano una parte allagata della stazione. Non sanno che quest’ultima sezione è piena di Facehuggers, per cui fuggono prontamente e iniziano a dare la caccia al nuovo gruppo di vittime umane. I nostri eroi riescono a sfuggire all’orda, ma uno riesce a intrufolarsi e ad agganciare Navarro. La clip rivela anche definitivamente che il personaggio di David Jonsson, Andy, sarà il tradizionale androide sintetico di Alien: Romulus.

La sequenza successiva mostra la fase successiva del ciclo di vita dello Xenomorfo: il Chestburster. Mentre cerca di fuggire dalla stazione, Navarro si ammala mortalmente e illumina il suo petto con una luce, rivelando che l’alieno dentro di lei è pronto a colpire. La compagna di Navarro, Kay (Isabela Merced), fa del suo meglio per aiutare, ma è impotente a fermare l’extra-terrestre dal liberarsi. Secondo Fede Álvarez, il pupazzo utilizzato nella sequenza di Chestburster ha richiesto nove burattinai per funzionare.

La terza e ultima clip mostrata rivela l’iconico Xenomorfo nella sua forma più vera, rispondendo anche a un’annosa domanda dei fan di Alien: come fa lo Xenomorfo a trasformarsi da parassita serpentiforme in un mostro alto tre metri? Kay si sveglia e trova un Navarro morto e una carneficina intorno a lei, prima di vedere la pelle di un Chestburster sul pavimento. Ben presto vede un bozzolo orribile e inquietante sulle pareti della nave e, in breve tempo, uno Xenomorfo adulto che striscia fuori dalle sue fessure.

Fede Álvarez voleva rendere Alien: Romulus il più pratico possibile

Alien: Romulus film 2024

Come nel caso del suo amato remake di Evil Dead, Fede Álvarez è un regista che si vanta della praticità dei suoi film. In un’epoca in cui la CGI abbonda – e per una buona ragione – i film di Álvarez fanno ancora uso di set reali, oggetti di scena reali e animatronics reali, laddove possibile, per rendere la miscela più omogenea. Questo sta chiaramente dando i suoi frutti in Alien: Romulus, che per ora sta facendo un ottimo lavoro nel mostrare il suo pupazzo Xenomorfo.

Alvarez ha anche dedicato un po’ di tempo ad approfondire gli elementi tematici del nuovo film. Quando gli è stata posta una domanda video da parte del regista originale di Alien , Ridley Scott, Fede Alvarez ha detto che il film parla in definitiva di “fratellanza” e del legame che i nuovi personaggi condividono in questa nuova avventura. Il cast ha sostenuto questa entusiasmante affermazione, dimostrando che Alien: Romulus potrebbe essere il capitolo più emozionante della serie. Alien: Romulus arriverà nelle sale venerdì 16 agosto 2024.

 
 

Alien: Romulus, teaser trailer del nuovo film in arrivo!

Il primo trailer di Alien: Romulus, il film 20th Century Studios dal produttore Ridley Scott e dal regista/sceneggiatore Fede Alvarez. Alien: Romulus arriverà il 14 agosto nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Questo horror-thriller riporta alle origini il franchise di grande successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo.

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

 
 

Alien: Romulus, secondo il regista è un mix di Alien e Aliens

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

L’imminente Alien: Romulus vuole essere un mix di due di quelli che i fan considerano i migliori film di Alien del franchise. Parlando con Empire Magazine, il regista Fede Álvarez ha parlato della sua ispirazione per il film e di come volesse assicurarsi che i fan di Alien di Ridley Scott del 1979 e di Aliens di James Cameron del 1986 fossero soddisfatti.

Chiedere a un fan di Alien di scegliere tra i due è una domanda perversa”, ha detto Álvarez. “Così ho pensato: ‘Come faccio a fare entrambe le cose?’. C’è un momento in cui i personaggi camminano in aree familiari alla Nostromo. Poi attraversano quell’edificio e dall’altra parte: boom! Ci si trova in un corridoio che assomiglia alla Speranza di Hadley [di Aliens]”.

Alien: Romulus uscirà nelle sale il 16 agosto 2024.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, recensione del film di Fede Alvarez

Alien: Romulus Recensione Film
Cailee Spaeny nel ruolo di Rain Carradine in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Avevamo lasciato la saga di Alien al tentativo di raccontarci le proprie origini, con Prometheus e Alien: Covenant incentrati sugli eventi che avrebbero portato all’Alien di Ridley Scott del 1979. Ad oggi il futuro di quella narrazione prequel è ancora incerto, ma quello della saga nel suo complesso sembra non correre questo rischio. Grazie ad Alien: Romulus, settimo capitolo del franchise (se non si contano i due Alien vs. Predator), si ha infatti un ritorno alle origini capace però non solo di rivisitare determinati scenari, ma anche di aggiungere qualcosa di nuovo alla mitologia fino ad oggi costruita.

Diretto da Fede Alvarez, regista distintosi grazie agli horror La casa e Man in the Dark, questo nuovo capitolo – che si colloca temporalmente tra l’Alien di Scott e l’Aliens – Scontro finale di James Cameron – offre dunque un’esperienza particolarmente soddisfacente. Forse, all’apparenza, potrà sembrare un ricalco troppo marcato del primo film – e non si vuole negare che lo sia – ma è nella messa in scena concepita da Alvarez che emergono momenti di grande impatto, che permettono di non avvertire la sensazione di “già visto” bensì quella fascinazione che altrove nella saga è mancata.

La trama di Alien: Romulus: ritorno alle origini

Alien: Romulus Isabela Merced
Isabela Merced è Kay in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Nelle colonie umane gestite dalla Wayland-Yutani, la speranza di una vita degna e la libertà sono concetti del tutto privi di significato. Ecco perché la giovane Rain Carradine (Cailee Spaeny), insieme al suo “fratello” droide Andy (David Jonsson), accetta di compiere una pericolosa missione che potrebbe però permettergli di ambire ad un futuro migliore. Insieme ad un gruppo di altri ragazzi loro amici, si intrufolano in una base spaziale apparentemente abbandonata per recuperare delle capsule per l’ipersonno. In quel luogo spettrale, tuttavia, scopriranno a loro spese orrori indicibili.

Un gioco da ragazzi

Se nei precedenti film del franchise i protagonisti erano esperti di vari campi e, aspetto non secondario, degli adulti, in Alien: Romulus al centro della narrazione vi sono invece un gruppo di ragazzi. Giovani nati e cresciuti nel contesto disumanizzante delle colonie umane e per questo attratti da quelle alternative che altri luoghi nell’universo sembrano promettere. Tutto nasce dal loro desiderio di fuga, dalla volontà di smarcarsi da un percorso di vita che appare drammaticamente già scritto e apparentemente privo di ogni possibilità di fuga.

Raccapricciante e Avvincente

D’altronde Alvarez aveva dichiarato che se mai avesse avuto l’occasione di lavorare con il franchise di Alien, gli sarebbe interessato esplorare la vita di quei bambini e adolescenti intravisti nelle colonie dei precedenti film. Ha dunque ora realizzato questo suo desiderio, facendo di Alien: Romulus un film fortemente incentrato su questo tipo di personaggi e le tematiche che gli sono proprie, dal sognare una vita da persone libere al “peso” delle figure genitoriali. La sessualità, più o meno latente, è infine – come già visto accadere nella saga – elemento centrale con cui bene o male tutti si scontrano.

L’avere dei ragazzi come protagonisti, però, non rende in alcun modo questo film un’opera più “adolescenziale” rispetto agli altri lungometraggi. Non c’è alcuna variazione di tono, che rimane invece particolarmente cupo per l’intera durata del film. Anzi, l’avere dei giovani inesperti potenzialmente inclini agli errori dettati dall’impulsività rende il tutto ancor più avvincente. Si seguono con apprensione i loro spostamenti e le loro decisioni, con un’attesa (che si potrebbe definire famelica) di ciò che potrebbe loro capitare.

L’orrore di Scott, l’azione di Cameron, l’uso degli spazi di Alvarez

Alien Romulus Cailee Spaeny
Lo Xenomorfo e Cailee Spaeny nel ruolo di Rain Carradine in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alien: Romulus non si risparmia dunque alcune sequenze particolarmente scioccanti – più disgustose che non spaventose (Isabela Mercedes ci aveva messo in guardia a riguardo) -, terrificanti creature già note o inedite e momenti di grande tensione messi in scena con grande gusto per l’immagine. Alvarez segue dunque le orme di Ridley Scott, sempre cercando però di offrire un punto di vista nuovo su quanto da lui già compiuto nel 1979. Se nella costruzione dell’orrore è lui il punto di riferimento, Alien: Romulus presenta però anche una forte componente bellica e, in generale, d’azione, che si rifà all’Aliens – Scontro finale di James Cameron.

Il film di Alvarez si muove dunque su questo equilibrio, omaggiando così i due grandi capolavori di questo franchise e facendo propria la loro lezione per dimostrare di saperne trarre qualcosa di buono. A tutto ciò il regista aggiunge la sua grande padronanza degli spazi, che aveva già mostrato con i suoi primi film. Ogni ambiente di Alien: Romulus viene costruito e gestito con grande attenzione, facendone quasi un susseguirsi di livelli dove la pericolosità e la difficoltà aumentano prepotentemente.

Si possono citare sequenze come l’attraversamento della sala piena di facehuggers, il “tunnel” organico pullulato da Xenomorfi o l’ambiente dello scontro conclusivo per rendere l’idea. Per ognuno di questi, ma anche per i tanti altri che rendono il film particolarmente entusiasmante per la semplice gioia degli occhi, Alvarez riesce a trasmettere quella certa sensazione di claustrofobia, di pericolo potenzialmente proveniente da ogni angolo, costringendo così alla massima attenzione.

Alien: Romulus possiede il giusto mix tra tensione e adrenalina

Alien: Romulus David Jonsson
David Jonsson è Andy in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Tutte queste sfumature rendono dunque Alien: Romulus un film particolarmente entusiasmante, che non vuole avere la pretesa di affermarsi come migliore dei suoi predecessori bensì di offrire un ritorno alle origini che sappia di nuovo. Ci riesce anche grazie ad un paio di personaggi piuttosto interessanti, su cui spicca l’Andy di David Jonsson, capace di rubare la scena in più occasioni ai suoi co-protagonisti. Con lui la figura dell’androide si conferma particolarmente interessante, capace di farsi carico di tutta quella serie di discorsi da Scott affrontata anche in Blade Runner.

Attorno a lui, gli altri personaggi non spiccano per originalità, ma perlomeno la Rain di Cailee Spaeny non risulta – come si temeva – una copia della Ripley di Sigourney Weaver, riuscendo ad avere una propria identità. Così come riesce ad averla nel suo complesso Alien: Romulus. Se si accetta di chiudere un occhio sulle somiglianze strutturali con il primo film e si guarda oltre queste, ci si troverà davanti ad un film che senza pretese offre un sano intrattenimento, suscitando quel giusto mix di tensione e adrenalina e riaccendendo (ammesso che si fosse mai spento) il fascino nei confronti di questa saga.

 
 

Alien: Romulus, prime reazioni entusiaste: uno dei migliori film del franchise

Alien: Romulus Recensione Film
Cailee Spaeny nel ruolo di Rain Carradine in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Una delle creature più letali della storia del cinema sta per tornare nelle nostre sale e sembra che sarà di nuovo destinato a terrorizzare il pubblico compiacente. Al cinema dal 14 agosto, Alien: Romulus di Fede Alvarez è stato finalmente proiettato per la stampa cinematografica e le prime reazioni al film vietato ai minori ne elogiano la suspance, gli effetti pratici e il cast. Molti recensori concordano sul fatto che Alvarez abbia realizzato uno dei migliori film del franchise durato 45 anni, iniziato con Alien di Ridley Scott nel 1979.

“[Alien: Romulus] è un folle giro sulle montagne russe attraverso i sei precedenti film di “Alien”, usando pezzi di tutti loro per raccontare una storia mirata, per lo più autonoma, piena di sangue e spaventi gloriosi”, ha scritto Germain Lussier di Gizmodo su X/Twitter. “Migliora man mano che procede, concludendosi con un fenomenale grande swing di un terzo atto”.

Alien: Romulus – Fantastico sound design e world-building

“Questo è facilmente uno dei migliori film della serie. Fede Álvarez non delude”, ha scritto Jazz Tangcay di Variety su X. “Fantastico sound design e world-building. Gli effetti pratici sono così buoni che il film mi ha fatto venire gli incubi”.

Il critico cinematografico Courtney Howard ha descritto “Alien: Romulus” come “nodoso, avvincente e meravigliosamente cupo”.

“Offre in modo innovativo cose intelligenti, interpretando in modo sottile i più grandi successi”, ha scritto Howard su X. Cailee Spaeny e David Jonsson dominano. Questo è fantastico!” Molti spettatori hanno elogiato le performance di Jonsson e Spaeny nell’ultimo capitolo di “Alien”, oltre a sottolineare il terzo atto del film horror fantascientifico nelle loro reazioni.

Alien: Romulus David Jonsson
David Jonsson è Andy in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alien: Romulus rende omaggio perfetto all’originale

Tessa Smith, proprietaria di Mama’s Geeky, ha detto: “Alien: Romulus” rende omaggio perfetto all’originale, utilizzando effetti pratici ogni volta che è possibile. Funziona così bene che la CGI si distingue quando viene utilizzata. È lento all’inizio, ma amico, una volta che inizia, rimarrai con il fiato sospeso fino alla fine!”

Il redattore di MovieWeb Richard Fink ha detto che il terzo atto “mi ha lasciato senza fiato per l’orrore”, mentre Nikko Caruso, membro di Chicago Indie Critics, lo ha definito “assolutamente sbalorditivo“. Tuttavia, alcuni hanno pensato che “Alien: Romulus” abbia iniziato a vacillare verso la fine, con il critico di Film Inquiry Mark McPherson che ha notato che “gli elementi tematici si perdono nel trambusto del terzo atto”.

“C’è molto da amare, con splendidi elementi horror, immagini viscerali e un design incredibile delle creature! David Jonsson è un ladro di scena”, ha scritto il critico cinematografico Leo Rydel. “Tuttavia, raduna i migliori elementi del franchise insieme invece di reggersi in piedi da solo e i personaggi sono dimenticabili”.

Scott ha rinunciato alla regia di questo settimo capitolo dopo aver diretto i film prequel “Prometheus” e “Alien: Covenant“. Ha lavorato a stretto contatto con Alvarez per sviluppare la storia di “Alien: Romulus” e ha elogiato continuamente il regista di “Don’t Breathe” per aver iniettato nuova linfa vitale nel franchise di “Alien”.

Ha una vena di genialità

“Il pericolo di tutti i franchise è che muoiono a meno che qualcuno non decida all’improvviso di raccogliere il tappeto e correre lungo il campo con una palla”, ha detto di recente Scott al Los Angeles Times. “Fede è un’ondata di energia e ho dovuto fare un passo indietro e lasciarlo fare a lui… Fede aveva un progetto fermo nella sua mente e la sua sceneggiatura era piuttosto chiara. Era anche lunga, ma la sceneggiatura è sempre lunga. E così ci siamo addentrati un po’ in questo”. “Spero che Fede ne abbia un altro nella manica perché penso che questo andrà davvero bene“, ha aggiunto Scott a proposito del film. “Ha una vena di genialità”.

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Civil War), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu.

Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett. Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

 
 

Alien: Romulus, nuove immagini: ecco Isabela Merced

Alien: Romulus film 2024

Alien: Romulus fa parte dei First Look che ha condiviso da poche ore il profilo di Total Film. Il film diretto da Fede Alvarez è trai più attesi della stagione e le foto in questione si focalizzano sul cast “umano” della storia. Sappiamo già che la maggior parte di questi personaggi finirà tra le grinfie dello Xenomorfo.

Tra loro c’è Isabela Merced che abbiamo visto in Madame Web e che vedremo in Superman. Interpreta Kay nel film ed è il membro più giovane di questo gruppo: “Credo davvero che ci siano sequenze specifiche in questo film che spaventeranno per tutta la vita alcuni spettatori”, dice l’attrice a Total Film.

Il suo co-protagonista, David Jonsson, aggiunge: “Puoi sicuramente dire addio a un [PG-13]. La via di mezzo con Fede [Álvarez, regista] non è proprio nel suo stile. Se hai intenzione di provare a spaventare la gente, poi li spaventi.”

“Non sa come non dargli quella svolta”, osserva Cailee Spaeny. “Questo è solo il suo istinto. Sta aspettando di fare qualcosa di strano e contorto. E sai che ce l’ha quando sei proprio sul punto di dire: ‘Dovremmo farlo?’ È allora che sai, ‘OK, Fede è nel suo punto debole.'”

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 
 

Alien: Romulus, nuove foto rendono omaggio ai film originali mentre Fede Álvarez rivela il coinvolgimento di James Cameron

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Nessuno dei sequel, prequel e spin-off di Alien è riuscito a eguagliare il classico di Ridley Scott del 1979. Non hanno nemmeno toccato il capolavoro fantascientifico di James Cameron, Aliens, uscito sette anni dopo, nel 1986. Il regista Fede Álvarez spera di cambiare questa serie di delusioni critiche e commerciali con Alien: Romulus, un film che prende spunto sia dal lavoro di Ridley Scott che da quello di James Cameron.

Come si può vedere nelle immagini appena rilasciate qui sotto, il regista ha puntato molto su questa estetica. Parlando con Total Film, Álvarez ha anche confermato di aver utilizzato effetti pratici simili a quelli dei suoi predecessori, ottenendo così consigli da entrambi quando si è trattato di raccontare questa storia.

Quest’ultimo si è consultato sulla sceneggiatura durante una telefonata “approfondita” con Álvarez e il co-sceneggiatore di Alien: Romulus, Rodo Sayagues. Tra queste c’erano anche minuzie come le dimensioni dei motori dell’astronave!

Alla fine della telefonata, ci ha ringraziato per avergli permesso di fare brainstorming con noi, cosa che ho trovato esilarante“, ricorda Álvarez. “Gli ho detto: “Non devi ringraziarci; per noi è il giorno più bello di sempre!“”.

“Gli ambienti, e anche il ritmo, sono più simili a quelli di Alien per un bel po‘”, aggiunge. “E poi gradualmente – non ve ne accorgerete nemmeno – sentirete che è più Alien. È una progressione naturale, che avviene senza sforzo“.

Cosa ha detto del film Alien: Romulus il regista?

Il mese scorso, Álvarez ha spiegato come sta affrontando Alien: Romulus in modo da renderlo un punto di ingresso per i nuovi arrivati nel franchise e un’esperienza soddisfacente per i fan di vecchia data.

Il modo in cui l’abbiamo concepito è che se non avete visto nessuno di questi film, sono geloso perché vivrete un’esperienza incredibile“, ha detto. “Avrete tutti questi mondi di Alien davanti a voi, e non avete mai vissuto nulla di tutto questo. Non sapete come nasce la creatura e non conoscete nessuna di queste cose. È fantastico. Vi divertirete un mondo“.

Se avete visto gli altri film, allora è un’esperienza completamente diversa, perché vedrete e troverete i collegamenti con gli altri film“, ha detto il regista. “E se sei un fan, sarai quella persona che infastidisce i tuoi amici al cinema, dicendo loro che sai da cosa è tratto questo film, da dove viene quella pistola e di cosa parlano i personaggi“. Di seguito le foto inedite:

 

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, nuova foto con Rain Carradine e il fratello androide; domani il trailer completo

Alien: Romulus film 2024

I fan hanno atteso di vedere altre immagini di Alien: Romulus di Fede Alvarez sin dal rilascio dell’agghiacciante primo teaser, e ora abbiamo un aggiornamento sul trailer completo del ritorno sul grande schermo dell’iconico franchise horror fantascientifico.

Si è parlato di un nuovo trailer in arrivo oggi, ma secondo l’insider Daniel Richtman, il trailer sarà disponibile domani, martedì 4.

Inoltre, Empire ha condiviso una nuova foto ufficiale che ritrae Cailee Spaeny nei panni di Rain Carradine e David Jonsson in quelli del suo fratello adottivo androide, Andy.

I sintetici (o persone artificiali, se non volete offendere Bishop) sono stati un punto fermo del franchise di Alien fin dall’inizio, ma sembra che Romulus introdurrà una dinamica umana/androide che non abbiamo mai visto prima.

Quando suo padre stava morendo, ha lasciato che Andy fosse una specie di custode”, dice Álvarez del duo. “Ma Andy è un po’ danneggiato ed è un modello più anziano. Quindi, più che un padre surrogato, diventa un fratello minore per lei. E questo è sempre stato il cuore della storia: la relazione tra i due… e il modo in cui questa relazione si sviluppa una volta che la merda colpisce il ventilatore”.

In questa serie, il fratello di Rain è un sintetico”, ha detto Spaeny in una precedente intervista. “Lei lo ama come un fratello, ma ci sono delle difficoltà a crescere con un sintetico, e alcune delle sfide che lei affronta durante il film sono collegate. Questa dinamica relazionale è davvero interessante da capovolgere; è stato davvero divertente esplorare la possibilità di avere un sintetico come membro della famiglia e le domande che pone. David Jonsson, che interpreta quel personaggio, è stato davvero brillante e ha fatto un’ottima performance”.

Guardate la nuova immagine al link sottostante, insieme a un fantastico concept poster di Creepy Duck Design.

Alien: Romulus uscirà nelle sale il 16 agosto 2024.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, la spiegazione del finale del nuovo film

Alien: Romulus Isabela Merced
Isabela Merced è Kay in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alien” del 1979 non è solo un grande film horror, ma uno dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi. Il regista Ridley Scott ha utilizzato una premessa semplice per ottenere il massimo effetto, con una minaccia extraterrestre mortale che sale a bordo di una nave spaziale piena di astronauti e crea scompiglio. L’ambientazione claustrofobica e il design stellare delle creature di H.R. Giger hanno creato un classico istantaneo che continua a terrorizzare ancora oggi. Scott sarebbe tornato sul franchise per espandere la mitologia con “Prometheus” e “Alien: Covenant”, ma ora le redini sono passate a Fede Álvarez. Il regista uruguaiano ha riportato la serie alle sue origini con “Alien: Romulus” (la nostra recensione), che presenta un cast ristretto in un unico luogo, intrappolato con l’organismo perfetto.

Le prime reazioni a “Alien: Romulus” sono state incredibilmente promettenti: molti hanno lodato la tensione e le interpretazioni di Cailee Spaeny e David Jonsson, che interpretano rispettivamente l’orfana Rain e il fratello androide Andy. Ci sono anche numerosi riferimenti ai capitoli precedenti del franchise, il che farà piacere ai fan di vecchia data che vogliono vedere come “Romulus” si inserisce nel quadro generale della serie. “Romulus” si svolge tra gli eventi di ‘Alien’ e ‘Aliens’, ma il finale potrebbe cambiare le carte in tavola per quanto riguarda eventuali sequel o spinoff futuri. Cosa succede davvero alla fine di “Alien: Romulus” e cos’era quella… cosa? Abbiamo le risposte.

Cosa bisogna ricordare della trama di Alien: Romulus

Alien: Romulus David Jonsson
David Jonsson è Andy in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Rain Carradine è una giovane lavoratrice disillusa di una colonia mineraria controllata dalla Weyland-Yutani Corporation. Dopo aver capito che passerà gran parte della sua vita su questo pianeta desolato, alcuni soci le fanno una proposta. C’è una stazione spaziale abbandonata che vola sopra di loro e dalla quale possono prendere delle camere criogeniche per volare su un altro pianeta e vivere davvero la loro vita. Hanno solo bisogno del fratello di Rain, Andy, un umano sintetico, per accedere alla tecnologia della stazione. I fratelli accettano di vedere cos’altro potrebbe esserci là fuori.

Dopo aver messo in sicurezza le camere criogeniche, Andy, Tyler (Archie Renaux) e Bjorn (Spike Fearn) rimangono intrappolati in una stanza che si riscalda rapidamente, scongelando così alcuni degli esemplari che l’equipaggio precedente aveva catturato. Si tratta, ovviamente, di Facehugger e capiamo subito perché sono più spaventosi degli Xenomorfi veri e propri. Uno di essi si attacca a Navarro (Aileen Wu) e non passa molto tempo prima che le esploda nel petto, dando vita a un nuovo Xenomorfo che si scatena, mentre Bjorn e Kay (Isabela Merced), incinta, cercano di fuggire. Vengono separati dagli altri, che parlano con un sintetico lacerato: L’ufficiale scientifico Rook (un Ian Holm creato digitalmente).

Rook li informa di come l’equipaggio precedente abbia sviluppato un liquido nero (visto in “Prometheus”) per guarire i lavoratori della Weyland-Yutani in modo che possano continuare a lavorare, ma ha proprietà trasformative e terrificanti. Nonostante Andy abbia ricevuto un nuovo chip con la direttiva di fare ciò che è meglio per la Weyland-Yutani, che a volte lo rende poco utile, alla fine si riprende, permettendo a Rain di riportarlo alla sua programmazione originale. Giusto in tempo per una conclusione da brivido e da far tremare il petto.

Cosa è successo alla fine di Alien: Romulus?

Alien: Romulus spiegazione finale
Credit 20th Century Studios

Rain si fa strada attraverso un gruppo di Xenomorfi e, grazie all’aiuto di Andy, sembra che i nostri eroi siano al sicuro, con i fratelli e Kay che tornano sulla loro nave originale per volare verso una nuova colonia. C’è solo un intoppo: Kay si è iniettata un po’ di liquido nero mentre aspettava il ritorno di Rain e Andy. Questo crea complicazioni alla sua gravidanza e presto partorisce una struttura simile a un baccello. La cosa all’interno si schiude rapidamente e i sopravvissuti si trovano presto faccia a faccia con una creatura nota come Prole. Sembra un incrocio tra uno Xenomorfo e un Ingegnere di “Prometheus”, probabilmente il risultato di un mescolamento del DNA dello Xenomorfo con l’embrione umano di Kay.

La Prole uccide Kay e ferisce gravemente Andy. Rain è l’unica rimasta, dando vita a un agghiacciante gioco del gatto e del topo. Fortunatamente, ha ancora un asso nella manica. Attira la prole nella stiva di carico, che viene liberata dalla nave principale, anche se la creatura non è così facile da eludere. La Prole cerca di rompere il casco di Rain con la sua seconda bocca, ma alla fine Rain riesce a far volare la bestia nello spazio verso la sua fine.

In quello che potrebbe essere visto come un richiamo al finale di “Alien” del 1979, Rain invia un messaggio, riferendosi a se stessa come unica sopravvissuta del suo equipaggio. Mette Andy in una capsula criogenica, affermando che cercherà di curarlo quando potrà, quindi forse c’è ancora speranza per lui. La nave parte per un viaggio che si spera possa finire bene per Rain.

Cosa significa la fine di Alien: Romulus?

Alien: Romulus film
Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alla fine di “Alien: Romulus”, Rain e Andy (solo a malapena nel suo caso) sono gli unici sopravvissuti. La direttiva originale di Andy era di fare il meglio per Rain. Dopo aver ottenuto l’aggiornamento della navetta spaziale, la sua nuova direttiva è di fare ciò che è meglio per la Weyland-Yutani Corporation. Alla fine, Rain gli ha ordinato di fare ciò che è meglio per entrambi. È un momento di chiusura del cerchio delle dinamiche tra fratelli, e questo è stato molto voluto da Fede Álvarez.

In un’intervista con Digital Spy, il regista ha parlato di come i rapporti tra fratelli siano stati intenzionalmente al centro dell’attenzione. “Ci sono molti temi nel film, ma uno di questi è cosa significa essere il fratello di qualcuno, cosa significa veramente”, ha spiegato. “Quali sono le tue responsabilità in questo senso? Ne avete o no?”. Tyler e Kay sono anche fratello e sorella, e vediamo alcune delle dinamiche tra loro, con Tyler che cerca disperatamente di proteggere Kay. Purtroppo, entrambi muoiono in modo orribile. Se conoscete la mitologia romana, non sarete sorpresi da questo tema.

La storia di Romolo e Remo – i nomi di moduli separati della navetta spaziale rinascimentale – è quella di due fratelli che litigarono per decidere dove fondare Roma, finendo con Romolo che uccise Remo. “Alien: Romulus” rispecchia in parte questa storia, con Andy che non si preoccupa di ciò che accade a Rain quando riceve una nuova direttiva. Dopo essere tornato alla sua vecchia programmazione, diventa molto più affettuoso e il film stabilisce che i fratelli hanno la responsabilità di prendersi cura l’uno dell’altro, ma che ognuno deve anche prendersi cura di se stesso.

Il finale di Alien: Romulus continua una tendenza horror del 2024

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

I film horror spesso riescono a catturare lo zeitgeist e ciò che le persone reali temono in quel particolare momento. Nel 2024, è evidente che c’è molta trepidazione per la gravidanza e la maternità. Film come “Immaculate” e “Il primo presagio” hanno fatto leva su questo aspetto, così come “American Horror Story: Delicate”. Questo potrebbe non essere una sorpresa dal momento che la Corte Suprema ha rovesciato la Roe v. Wade nel 2022, mettendo a rischio la salute di molte donne, dal momento che diversi Stati hanno reso difficile, se non impossibile, cercare di abortire. L’orrore del 2024 sembra rappresentare la paura di quelle donne che potrebbero essere costrette a partorire da un sistema noncurante, e “Alien: Romulus” continua questa traiettoria.

Kay è incinta e, nonostante il padre non sia noto (viene definito solo “uno stronzo”), sembra a posto con la prospettiva di diventare madre. Naturalmente, tutto va storto quando dà alla luce l’orrenda Prole, che provoca altri cambiamenti nel suo corpo, come la secrezione di una melma nera dai seni di cui la Prole sembra nutrirsi a un certo punto. Naturalmente, i temi della maternità non sono nuovi nella serie di “Alien”.

In “Aliens” Ripley (Sigourney Weaver) diventa una figura materna surrogata per Newt (Carrie Henn), e il sistema informatico a bordo delle navi della serie è MU/TH/UR, chiamato “Madre” dai personaggi. I film sono incentrati sul ciclo riproduttivo degli Xenomorfi, con i Facehugger che in pratica ingravidano gli ospiti umani per poi ucciderli e ingrandirsi. “Aliens” può offrire un punto di vista ottimistico sullo sviluppo di un buon rapporto con la propria madre, ma, per il resto, il processo del parto nel mondo dei film ha implicazioni terrificanti.

Fede Álvarez voleva un finale “incasinato” per Alien: Romulus

Il franchise di “Alien” è noto per le sue uccisioni brutali e “Romulus” non lesina su questo aspetto. A Navarro lo Xenomorfo le esplode nel petto, mentre a Bjorn viene versato addosso il sangue acido della creatura. Le cose cominciano ad aumentare verso la fine di “Alien: Romulus” e Fede Álvarez ha voluto intenzionalmente conservare alcuni dei momenti più crudi per il finale. In un’altra intervista a Digital Spy, il regista ha accennato al desiderio di avere delle morti inquietanti e di sconvolgere le aspettative del pubblico.

Diventa molto brutale”, ha dichiarato Álvarez. “È questo il bello. Se avete visto i miei altri film, hanno un sacco di finali e io ho sempre la sensazione che stia finendo e invece continua ad andare avanti”. Se avete visto “Alien: Romulus”, saprete che è molto simile a questo: gli spettatori probabilmente pensavano che il film si concludesse quando i sopravvissuti sono scesi dalla Romulus, ma è proprio in quel momento che compare la Prole. “Abbiamo alzato il tiro verso la fine, verso gli ultimi minuti. Quando pensi di aver visto tutto ed è andato a puttane, non è nemmeno iniziato”.

Non è uno scherzo, perché c’è qualcosa di veramente sconvolgente nel vedere gli Offspring accovacciati su Kay, che si nutrono di lei mentre il suo corpo senza vita penzola tra le sue braccia. L’immagine straziante della fine di “Alien: Romulus” è certamente impressa nella mente di molti, e non si può tornare indietro. Per certi versi, la Prole potrebbe essere vista come un successore del Neonato di “Alien: Resurrection”, anch’esso un ibrido.

Chi è vivo e chi è morto alla fine di Alien: Romulus?

Se avete visto i precedenti film di “Alien” (o praticamente qualsiasi altro film horror, se è per questo), probabilmente non sarete rimasti scioccati nel vedere la maggior parte dei personaggi incontrare la loro fine in “Alien: Romulus”. Come detto in precedenza, Navarro, Bjorn, Tyler e Kay sono tutti morti in modo raccapricciante. L’ufficiale scientifico Rook, il sintetico che cerca di assicurarsi che la melma nera esca dal Romulus, non si preoccupa molto di vivere o morire; vuole solo adempiere alla sua direttiva. Quando Rain disattiva il pilota automatico della nave che hanno preso per raggiungere Romulus, Rook è impotente e viene distrutto insieme al resto della nave quando si scontra con il campo anulare del pianeta.

L’unica morte che rimane un po’ in sospeso alla fine del film è quella di Andy. Sembra che la Prole lo abbia ucciso del tutto, ma Rain mette il suo corpo in una capsula criogenica e promette di fare il possibile per riportarlo in vita. Dato che si tratta di un umano sintetico, si potrebbe immaginare che ci sia un modo per ripararlo o almeno per trasferire la sua coscienza (se così si può dire) in un altro corpo. Sembra quasi un trucco per riportare Andy in vita per un sequel, ma non sarebbe fuori dal regno della credibilità. Detto questo, se si vuole concentrare l’attenzione solo su Rain, in un film futuro si potrebbe semplicemente affermare che è irrecuperabile. La porta rimane aperta. In ogni caso, possiamo considerare Rain come l’ultima ragazza di questo amato franchise horror.

Potrebbe esserci un sequel di Alien: Romulus?

Alien: Romulus film 2024

Se si considera l’intera saga cinematografica di “Alien”, “Romulus” esiste come una sorta di interquel. Si svolge nell’anno 2142, 20 anni dopo gli eventi di “Alien” e diversi decenni prima di “Aliens”. Ripley è ancora in criostasi, ma questo non ha importanza, perché stiamo seguendo un nuovo gruppo di personaggi. Il film si conclude con la Prole che viene annientata, mentre Rain va a unirsi a un’altra colonia. Un sequel potrebbe assolutamente riprendere con lei quando raggiunge la sua destinazione, oppure qualcosa di sinistro potrebbe interrompere il suo viaggio, mettendo a rischio la sua nuova vita pianificata.

Un sequel di “Alien: Romulus” potrebbe sicuramente essere previsto, soprattutto se il film dovesse avere un buon successo finanziario. Ma è anche possibile che il franchise prenda un’altra direzione. “Romulus” potrebbe finire per esistere come storia secondaria nello schema generale di questa serie, mentre il prossimo film si concentrerà su qualcosa di completamente diverso, con un nuovo gruppo di vittime. Chi lo sa, forse ora che c’è un rinnovato interesse per il franchise avremo finalmente il film di Neill BlomkampAlien” che non abbiamo mai visto.

Supponendo che “Alien: Romulus” riesca a mantenere lo slancio, dovrebbe essere un successo finanziario, il che renderebbe la prospettiva di un sequel ancora più allettante per i dirigenti dello studio. I primi segnali sono molto positivi: Secondo Variety, il film “dovrebbe sbancare il botteghino con 28-38 milioni di dollari nel primo weekend di uscita. I rivali e i servizi di monitoraggio indipendenti sono però ottimisti sul sequel fantascientifico della Disney e della 20th Century, ritenendo che le vendite dei biglietti inaugurali potrebbero avvicinarsi a 40 o 50 milioni di dollari”.

Cosa significa Alien: Romulus per la serie televisiva Alien?

È un momento emozionante per i fan di “Alien”. Oltre a un film nuovo di zecca, è in lavorazione anche una serie televisiva FX di Noah Hawley intitolata “Alien: Earth”. Se non si tiene conto dei film di “Alien vs. Predator” (e non vi biasimiamo), sarà il primo film del franchise a visitare il nostro pianeta natale. Chi sperava in un accenno alla prossima serie televisiva in “Romulus” sarà senza dubbio rimasto deluso, perché non ce ne sono, e sembra che non ci sarà alcun tessuto connettivo tra i due, punto.

Noah Hawley ha confermato che la sua serie di “Alien” ignorerà elementi di “Prometheus” e “Alien: Covenant”. Si tratta di una scelta netta rispetto ad “Alien: Romulus”, che si appoggiava a questi film più controversi, tra cui un riferimento a un “file Prometheus” e la presenza della sostanza nera a cui Weyland-Yutani è interessata. La posizione di Hawley non è poi così sorprendente: Tanto per cominciare, “Alien: Earth” si svolgerà 30 anni prima degli eventi di “Alien”. Dato che “Romulus” è ambientato 20 anni dopo gli eventi di quel film, i giovani personaggi che seguiamo non sarebbero ancora nati.

L’unico membro del cast che potrebbe tornare potrebbe essere Andy – o, almeno, una versione diversa di Andy, se il suo modello sintetico fosse prodotto in serie. È sufficiente dire che probabilmente i fan non dovrebbero aspettarsi di vedere riferimenti a “Romulus” in “Alien: Earth”. Le due città sono separate in modo significativo sia nella linea temporale che in termini letterali di anni luce nello spazio. Inoltre, una descrizione di “Alien: Earth” suggerisce che si concentrerà maggiormente sulla Weyland-Yutani che vuole sviluppare creazioni androidi avanzate. Come si inseriscono esattamente gli Xenomorfi in questo contesto? Non ci resta che aspettare e vedere.

Come hanno reagito i fan all’ultima creatura di Alien?

Alien: Romulus Isabela Merced

“Alien: Romulus” prende molto in prestito dai precedenti episodi, come Andy che dice: ‘Allontanati da lei, s****’, che Ripley ha reso popolare in ‘Aliens’. Tuttavia, il terzo atto fa un salto di qualità introducendo la Prole, una creatura che sembra un mash-up di un Ingegnere di “Prometheus” e di uno Xenomorfo. Ciò ha senso alla luce di quanto sappiamo da “Prometheus”: in quel film, un Ingegnere ingerisce una sostanza nera, facendo sì che il suo DNA semini la Terra e ponga le basi per l’emergere degli esseri umani. Gli esseri umani sono il sottoprodotto degli Ingegneri, quindi quella struttura genetica latente potrebbe essere emersa quando Kay ha dato vita alla creatura.

Non sappiamo molto della Prole e se questo tipo di creature sarà presente in futuro nel franchise, ma il suo design ha fatto il suo dovere nel terrorizzare il pubblico. In un thread su Reddit dedicato agli spoiler di “Alien: Romulus”, diverse persone hanno elogiato il design del mostro, tra cui u/Chr1sg93, che ha scritto: “In realtà mi ha perseguitato un po’ la mente in quel modo inquietante. In altre parole, è stato sicuramente più d’impatto rispetto al neonato di Resurrection, che era semplicemente brutto e disgustoso”. Il Redditor u/F1-03neptune ha espresso un parere simile, aggiungendo: “Design ibrido assolutamente inquietante. È così dannatamente inquietante”.

A quanto pare, a prescindere da ciò che la gente pensa di “Alien: Romulus” nel suo complesso, la Prole è un pezzo forte. La sua introduzione è un buon modo per aiutare a differenziare “Romulus” dagli altri film del franchise, e apre la porta all’idea che gli incroci umani/Xenomorfi vengano esplorati ulteriormente.

 
 

Alien: Romulus, la sorprendente ispirazione per i Chestburster e l’eredità di Ellen Ripley

Alien: Romulus film 2024

Il regista di Alien: Romulus Fede Alvarez ha affermato in più occasioni che il suo è un film che prende in prestito molto da Alien e Aliens, ma ciò non significa che non porterà sul tavolo le sue idee.

Durante una recente conversazione con Total Film, il regista ha spiegato come i documentari sulla natura abbiano influito sul modo in cui ha diretto i burattinai responsabili di dare vita agli Xenomorfi e, più specificamente, ai Chestbursters.

“È fatto quasi come un documentario sulla natura”, dice Alvarez al sito. “Mentre lo vedevamo sul set scherzavamo, [tipo] ‘La creatura sta uscendo lentamente. Sta cercando l’odore della madre…’ La creatura non sta cercando di essere spaventosa. La creatura sta cercando di tirarsi fuori da quel bozzolo, che sembra essere una persona. È quasi come se fosse più realistico in un certo senso, ma senza tradire tutte le cose belle dei disegni originali.”

Il sito ha anche incontrato la protagonista di Alien: Romulus, Cailee Spaeny, e ha scoperto in che modo l’attrice ha preso ispirazione dall’icona di Sigourney Weaver, Ellen Ripley, per portare sullo schermo la sua Rain Carradine. “Ho assistito alla performance [di Weaver] ininterrottamente per mesi. Speravo che qualcosa trapelasse”, dice l’attrice. “Ma non mi sono mai sentita intimidita. Quel ruolo non è stato scritto per una donna, quindi c’era vera libertà. E poiché Sigourney ha messo tutta se stessa in questo ruolo, questo poi fa sì che qualsiasi altra donna che entra in questo franchise non senta mai il peso o la pressione di interpretare una protagonista femminile.”

Come il riavvio di Predator di Hulu, Prey, è difficile sfuggire alla sensazione che Alien: Romulus sarà qualcosa di speciale. Certo, non ci vorrà molto per battere titoli del calibro di Alien vs. Predator e persino i controversi prequel di Ridley Scott (che erano molto leggeri sull’azione Xenomorfa).

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 
 

Alien: Romulus, la resa dei conti tra lo Xenomorfo e Cailee Spaeny nel nuovo poster

Alien: Romulus film 2024

Quando Sir Ridley Scott ha rimesso mano al franchise di Alien, i fan hanno gioito. Sfortunatamente, i suoi prequel – Prometheus e Alien: Covenant – erano poco ricchi di azione e horror e ricchi di temi fantascientifici profondi… che non hanno avuto la risonanza che il regista sperava.

L’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney ha visto i diritti del franchise passare di mano e ora quest’ultimo si amplierà con una serie TV dallo showrunner di Fargo Noah Hawley e un film, Alien: Romulus, diretto da Fede Alvarez. Ora, grazie a SFFGazette.com, abbiamo un nuovo teaser per Alien: Romulus (che puoi vedere qui) dopo che il film è stato pubblicizzato sulla copertina di una rivista di prossima uscita.

Gli Xenomorfi sono finalmente tornati e ora sono più terrificanti di quanto non fossero da molto tempo; per quelli di voi che se lo chiedono, nel poster si vede il personaggio di Cailee Spaeny, Rain, che fissa il mostro.

“È un talento straordinario”, ha recentemente detto Alvarez dell’attrice. “L’ho incontrata qualche anno fa, e in un certo senso è stata una totale coincidenza. È merito del suo talento, ma quando abbiamo iniziato a scrivere il film qualche anno fa, io e il mio co-sceneggiatore [Rodo Sayagues] avevamo già la sua foto sulla lavagna.”

“Abbiamo messo le foto dei volti sulla lavagna solo per avere un volto del personaggio a cui rivolgerci quando dice una battuta. ‘Come parlerebbe quella persona?’ Quindi abbiamo avuto la sua faccia sul tabellone fin dall’inizio, e dico sempre a Cailee: ‘Ho scritto questo film per te.'”

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 
 

Alien: Romulus, l’ibrido finale dello Xenomorfo ha preoccupato la Disney: “Non gli è piaciuto”

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Il regista di Alien: Romulus, Fede Alvarez, ha parlato del finale del film e della forma finale dello Xenomorfo che ha provocato alcune critiche da parte della Disney. Ambientato tra i primi due episodi del franchise di Alien, il nuovo film di Alvarez segue la Rain di Cailee Spaeny e i suoi giovani compagni mentre affrontano uno Xenomorfo a bordo di una stazione spaziale abbandonata. Sebbene ci sia molta azione in tutto il film, il finale dà il colpo di grazia con il personaggio di Isabela Merced, Kay, che dà alla luce una nuova e terrificante forma aliena conosciuta solo come la Prole.

In una recente intervista con THR, Alvarez ha rivelato che la progenie presente nel finale di Alien: Romulus ha suscitato reazioni contrastanti da parte dei dirigenti Disney. Secondo il regista, alcuni temevano che la creatura e la sua nascita cruenta fossero “troppo”, ma questo gli ha fatto capire che era la giusta direzione creativa da seguire. “All’inizio si sono opposti, ma non perché non gli piacesse. Hanno solo pensato: “È troppo? Dobbiamo proprio arrivare a questo?”.

E io: “Sì, ora che hai detto che non dovremmo, so che lo farò”. Quindi è esattamente quello che abbiamo fatto qui. Se ti viene dato un film di Alien da una società di proprietà della Disney e loro dicono subito “Sì, facciamolo”, allora in qualche modo stai fallendo. Quindi ci siamo spinti davvero al limite e sono contento di averlo fatto”. In un’intervista con Variety, invece, Álvarez ha riconosciuto che l’introduzione di questa creatura nel finale del film potrebbe sollevare più domande che risposte. “Probabilmente si tratta di una nuova specie, perché questo mix non è mai accaduto prima”, ha detto.

LEGGI ANCHE: Tutti gli Easter Eggs che potrebbero esservi sfuggiti in Alien: Romulus

Alien: Romulus Isabela Merced
Isabela Merced è Kay in ALIEN: ROMULUS. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2024 20th Century Studios.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è al cinema dal 16 agosto.

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Alien: Romulus, Isabela Merced parla di scene disgustose che hanno fatto “allontanare” la troupe

Alien: Romulus film 2024

La star di Alien: Romulus, Isabela Merced, anticipa una scena disgustosa del prossimo capitolo della serie di fantascienza, al punto tale che la troupe si è “allontanata” dal set. Dopo una serie di sequel e prequel, l’ultimo dei quali è stato Alien: Covenant di Ridley Scott nel 2017, il nuovo film del regista Fede Álvarez servirà come una sorta di reset, raccontando una storia ambientata tra gli eventi di Alien e Aliens. Il film, che racconterà una vicenda a sé stante, segue un gruppo di giovani provenienti da un pianeta lontano mentre incontrano uno Xenomorfo per la prima volta.

Con l’avvicinarsi della data di uscita di Alien: Romulus, Isabela Merced anticipa in un’intervista con THR quello che il pubblico può aspettarsi dal nuovo film. Sebbene l’attrice non condivida alcun dettaglio specifico della storia, racconta che ha girato una scena che i suoi colleghi del cast hanno fatto fatica a guardare.

“Finisce per essere un po’ complicato, ovviamente, come tutti i film di Alien, tuttavia, sì, ci vedrete insieme a volte. Mentre stavamo effettuando le riprese, Fede Álvarez mi ha dato l’iPad su cui guarda il girato e ha tirato fuori il film. Allora gli ho detto che volevo vederne alcune parti e lui me le ha mostrate. Ero io a tenere l’iPad e c’erano dieci persone intorno a me che lo guardavano.

C’è una scena in cui ci sono io e tutti si sono allontanati. Nessuno è rimasto a guardare quell’iPad perché era così disgustoso. E lo stavo guardando così… (Merced finge di tenere in mano un iPad con uno sguardo ipnotizzato sul viso.) Ero così emozionato. (Ride.)

Adoro la fantascienza, davvero. Fede mi ha lasciato guardare metà del film sull’iPad. Ho detto: “Se l’iPad è pesante, te lo porto io”. Posso trattenerlo.’ (Ride.) Quindi sono davvero, davvero emozionata per l’uscita. Ancora una volta, ho la fortuna di far parte di questi progetti con il meglio del meglio. Non posso crederci. Sono così sotto shock e non so quando mi sveglierò.”

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

 
 

Alien: Romulus, il trailer ufficiale!

È disponibile, sui canali di 20th Century Studios, il trailer ufficiale di Alien: Romulus, il nuovo capitolo del franchise inaugurato dal capolavoro di fantascienza di Ridley Scott. Questo capitolo è però diretto da Fede Alvarez, che ha lavorato sotto la supervisione e la produzione di Scott stesso.

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.