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Alita Battle Angel: Jorge Lendeborg Jr. si unisce al cast

Ennesimo ingresso nel cast di Alita Battle Angel, film basato sul manga degli anni ’90 di Yukito Kishiro. Si tratta di Jorge Lendeborg Jr.,  che ha già in programma di interpretare uno dei compagni di classe di Peter Parker in Spider-Man: Homecoming. L’attore si unisce dunque a un nuovo importante progetto. Secondo The Hollywood Reporter, Lendeborg interpreterà l’amico furbo e sornione di Hugo (che avrà il volto di Keean Johnson).

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Christoph Waltz, Jackie Earle Haley eEd Skrein.

Alita che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

Fonte: CB

 
 

Alita Battle Angel: Jennifer Connelly sarà la villain del film

Jennifer Connelly si unisce al cast di Alita Battle Angel nei panni della villain. A darne notizia è THR che riferisce che il personaggio della Connelly dovrebbe essere il cattivo principale a cui si affiancheranno i gregari interpretati da Jackie Earle HaleyEd Skrein.

Se questo report dovesse essere confermato, ci sarebbe un interessante capovolgimento nei fronti del genere action, da sempre appannaggio degli uomini. In questo caso invece, oltre alla protagonista, che in molte circostanze è donna nei film d’azione, anche il villain principale sarà una donna.

Jennifer Connelly sarà la villain di Alita Battle Angel

La tendenza, soprattutto quest’anno, sta cambiando, se consideriamo che alcuni dei maggiori blockbuster in uscita, tra cui Thor Ragnarok, Fast and Furious 8 e Guardiani della Galassia Vol. 2, vedranno i cattivi interpretati da donne.

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Lana Condor, Leonard Wu, Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein e Jorge Lendeborg Jr.

Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

 
 

Alita Battle Angel: James Cameron vorrebbe Christoph Waltz

L’Hollywood Reporter ci informa che il due volte premio Oscar Christoph Waltz è attualmente in trattative preliminari per entrare a far parte del progetto prodotto dalla 20th Century Fox e basato sul manga degli anni ’90 Alita Battle Angel, di Yukito Kishiro. Alla produzione c’è James Cameron.

L’ultima volta che abbiamo visto al cinema Christoph Waltz, l’attore ha dato del filo da torcere a Alexander Skarsgård e Margot Robbie in The Legend of Tarzan, in cui, ovviamente, interpretava il villain.

Alita Battle Angel: ecco la short list per la protagonista

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale… La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series, Maze Runner).

Alita che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.Alita Battle Angel

 
 

Alita Battle Angel: Jackie Earle Haley nel cast

Alita: Battle Angel Alita: l'angelo della Battaglia

Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Jackie Earle Haley (Little Children, Watchmen, Nightmare) si è unito ufficialmente al cast del progetto prodotto dalla 20th Century Fox e basato sul manga degli anni ’90 Alita Battle Angel, di Yukito Kishiro. Alla produzione c’è James Cameron. L’attore, attualmente impegnato sul set de La Torre Nera, andrà così ad affiancare Rosa Salazar che interpreterà il personaggio del titolo, e il due volte premio Oscar Christoph Waltz che sarà invece suo padre, il Dottor Dyson.

 

Alita Battle Angel: James Cameron vorrebbe Christoph Waltz

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series, Maze Runner). Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

Alita Battle Angel

Fonte: CS

 
 

Alita Battle Angel: ecco la short list per la protagonista

Dopo le ultime notizie che volevano al timone del film Robert Rodriguez, arrivano ora aggiornamenti in merito all’adattamento cinematografico di Alita Battle Angel, manga scritto e illustrato da Yukito Kishiro nel 1991 e noto da noi con il nome di Alita l’angelo della battaglia.

Stiamo parlando della short list dalla quale la Twentieth Century Fox e James Cameron, produttori del film, sceglieranno l’incarnazione della protagonista. A contendersi il ruolo sono rimaste Zendaya (Spider-Man: Homecoming), Maika Monroe (It Follows), Rosa Salazar (Maze Runner: The Scorch Trials) e Bella Thorne (L’A.S.S.O.). Che ve ne pare?

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

Fonte

 
 

Alita Battle Angel: ecco la data d’uscita del film di Robert Rodriguez

Alita: Battle Angel

Dopo l’annuncio del nome della protagonista, Rosa Salazar, la Fox ha anche stabilito la data d’uscita ufficiale di Alita Battle Angel. Il film, diretto da Robert Rodriguez, arriverà al cinema il 20 luglio 2018.

L’annuncio segue i recenti spostamenti d’uscita che la Fox ha operato, spostamenti che hanno interessato il Predator di Shane Black e altri progetti legati agli eroi Marvel in forze alla Fox ancora senza un titolo.

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series, Maze Runner).

Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.Alita Battle Angel

 
 

Alita Battle Angel: dal piccolo schermo una new entry nel cast

Alita: Battle Angel

Continua a prendere forma il cast di Alita Battle Angel, film basato sul manga degli anni ’90 di Yukito Kishiro che sarà diretto da Robert Rodriguez.

Dopo il casting di Lana Condor, nota per aver interpretato il ruolo di Jubilee in X-Men Apocalypse, apprendiamo oggi che anche Leonard Wu, volto noto del piccolo schermo grazie alla serie tv Marco Polo, farà parte del cast. Nel film, l’attore interpreterà il ruolo del cyborg Kinuba.

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Alita Battle Angel: Mahershala Ali, villain di Luke Cage, nel cast

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein e Jorge Lendeborg Jr.

Alita che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

Fonte: CS

 
 

Alita Battle Angel: da X-Men Apocalypse un nuovo membro del cast

Alita: Battle Angel

Continua a prendere forma il cast di Alita Battle Angel, film basato sul manga degli anni ’90 di Yukito Kishiro che sarà diretto da Robert Rodriguez.

L’ultimo ingresso in ordine di tempo, come apprendiamo da Deadline, arriva direttamente da X-Men Apocalypse: la fonte infatti riporta che Lana Condor, nota per aver interpretato il ruolo di Jubilee nel cinecomic di Bryan Singer, reciterà ufficialmente nel film. La giovane attrice vestirà i panni di Koyomi, una fotogiornalista che ha perso entrambi i genitori.

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Alita Battle Angel: Mahershala Ali, villain di Luke Cage, nel cast

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein e Jorge Lendeborg Jr.

Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

Fonte: ScreenRant

 
 

Alita Battle Angel: anche Michelle Rodriguez ha partecipato al film

Nonostante le riprese di Alita Battle Angel siano state completate, arriva soltanto adesso la conferma da parte di EW che Michelle Rodriguez ha partecipato alla pellicola diretta da Robert Rodriguez nel ruolo della guerriera cyborg Gelda.

Il personaggio non ha interazioni dirette con la protagonista Alita nel manga, ma è fondamentale per lo sviluppo dei caratteri di Yoko e Erica, che però non sono state confermate nel film.

Vedremo Michelle Rodriguez di nuovo al cinema in Fast and Furious 8.

Alita Battle Angel: Jennifer Connelly sarà la villain del film

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series,Maze Runner). Nel cast ci sono anche Lana Condor, Leonard Wu, Christoph Waltz, Jackie Earle Haley, Mahershala Ali, Ed Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg Jr.

IAlita che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

 
 

Alita Battle Angel: anche Ed Skrein nel cast dello sci-fi

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che Ed Skrein è entrato a far parte del cast del progetto prodotto dalla 20th Century Fox e basato sul manga degli anni ’90 Alita Battle Angel, di Yukito Kishiro. Alla produzione c’è James Cameron.

L’attore è notoprincipalmente per il suo ruolo di Francis in Deadpool e per la sua partecipazione alla terza stagione di Game of Thrones nei panni di Daario Naharis, ruolo poi ceduto a Michiel Huisman.

Alita Battle Angel: James Cameron vorrebbe Christoph Waltz

In Alita Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…

La protagonista del film sarà interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series, Maze Runner).

Il film, che verrà distribuito dalla 20th Century Fox, sarà diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane il 20 luglio 2018.

Alita Battle Angel

 
 

Alita 2: Robert Rodriguez fornisce un promettente aggiornamento

Alita 2

Da molti atteso, il sequel di Alita: Angelo della Battaglia è negli ultimi mesi tornato ad essere al centro delle discussioni, con i produttori del primo film, Jon LandauJames Cameron, che hanno confermato la volontà di realizzare un seguito e di aver già intrapreso il suo sviluppo. A fornire un nuovo aggiornamento sul progetto ci pensa ora Robert Rodriguez, regista del lungometraggio del 2019, il quale ha affermato che ora potrebbe essere più facile girare un Alita 2, dal momento che i 20th Century Studios hanno ripreso la produzione dopo l’acquisizione da parte della Disney.

Jim e io parliamo sempre di quanto ci piacerebbe fare un altro Alita“, ha dichiarato Rodriguez in un’intervista a The Wrap. “Quello studio [20th Century] è stato acquistato da un altro studio [Disney]. Stanno iniziando a fare film solo adesso. Ma per un po’ 20th Century non ha realizzato nessuno dei loro film in programma.” Il commento del regista conferma dunque un precedente rapporto secondo cui James Cameron ha effettivamente in programma uno o più sequel per il film live-action.

L’aggiornamento di Rodriguez è dunque una gradita notizia per i fan, che da tempo chiedono a gran voce film successivi al primo Alita: Angelo della Battaglia. Uscito nel 2019, Alita: Angelo della Battaglia aveva infatti ottenuto un buon successo di pubblico, ma non abbastanza da far subito confermare un suo sequel. Il successo di Avatar – La via dell’acqua sembra però aver ora favorito il riprendere dei lavori su tale sequel. Come sempre, non resta ora che attendere nuovi aggiornamenti, che forniscano maggiori dettagli sui progressi nello sviluppo del film.

Alita 2, leggi anche:

 
 

Alita 2: Jon Landau parla dell’influenza che Avatar – La via dell’acqua avrà sul film

Alita - Angelo della battaglia film

Ormai sembra sempre più probabile che un Alita 2, sequel di Alita – Angelo della Battaglia, ci sarà e stando a quanto riportato dal produttore Jon Landau, tale seguito prenderà spunto da alcuni aspetti di Avatar – La via dell’acqua. Landau, che ha prodotto entrambi i film insieme allo sceneggiatore e regista James Cameron, ha infatti raccontato in che modo le lezioni apprese dal recente sequel di Avatar influenzeranno il prossimo film di Alita. “Penso che quello che abbiamo imparato da Avatar è che possiamo ottenere molte più sfumature facciali e sottigliezze nei personaggi umanoidi.“, ha spiegato.

Alita non sarebbe stato possibile senza quello che abbiamo fatto su Avatar. Avatar – La via dell’acqua a sua volta non sarebbe quello che è senza il lavoro svolto su Alita. – ha affermato Landau – E ora possiamo restituire ciò che abbiamo imparato dal secondo Avatar al nuovo Alita. Stiamo parlando con Robert [Rodriguez, regista del primo film] e con Rosa [Salazar, protagonista del film] e tutto sta procedendo bene”. Le notizie riguardo Alita 2 continuano dunque ad essere positive, permettendo ai fan di sperare di poter davvero vedere questo sequel al cinema.

Uscito nel 2019, Alita – Angelo della Battaglia aveva ottenuto un buon successo di pubblico, ma non abbastanza da far subito confermare un suo sequel. Dato anche il finale aperto del film, i fan per anni hanno chiesto a gran voce di poter avere almeno un altra pellicola dedicata alla letale cyborg. Il successo di Avatar – La via dell’acqua sembra dunque aver ora favorito il riprendere dei lavori su tale sequel, che potrà a quanto pare benificiare anche dei nuovi traguardi tecnologici raggiunti dal film diretto da Cameron. Come sempre, non resta ora che attendere nuovi aggiornamenti, che forniscano maggiori dettagli sui progressi nello sviluppo del film.

Fonte: ScreenRant

 
 

Alita 2: James Cameron e Robert Rodriquez determinati a fare il sequel!

Alita 2

Alita – Angelo della battaglia del 2019 ha ricevuto un’accoglienza mista dalla critica, ma i fan del manga originale sembravano abbracciare positivamente l’adattamento fantascientifico e da allora hanno fatto una campagna per invocare un sequel. Di recente, il produttore Jon Landau ha confermato che ci sono state discussioni in corso quando ha affermato che “ci piacerebbe tornare indietro e fare un sequel” di Alita, e sembra che i due uomini creativi dietro al progetto, ovvero James Cameron e Robert Rodriquez, sono altrettanto coinvolti e determinati a far si che un secondo film in fase di sviluppo possa davvero ottenere il via libera!

Il regista Robert Rodriguez e il produttore James Cameron hanno preso parte a una doppia intervista con Variety e, quando l’argomento è stato sollevato, Cameron ha esortato il suo collega regista a fare un giuramento di sangue (virtuale) per trasformare Alita 2 in realtà.

Quali sono le possibilità che questo possa accadere effettivamente? Onestamente, piuttosto alto! Il primo film non ha esattamente infiammato il botteghino, ma è stato un discreto successo per 20th Century Studios (poi Fox), e abbiamo la sensazione che Cameron avrà ancora più influenza con lo studio dopo Avatar: Le vie dell’acqua, considerato l’inizio promettente…

“Ambientato diversi secoli nel futuro, l’Alita abbandonata viene trovata nella discarica di Iron City da Ido, un compassionevole cyber-dottore che porta l’incosciente cyborg Alita nella sua clinica. Quando Alita si sveglia, non ha memoria di chi sia, né ha alcun riconoscimento del mondo in cui si trova. Mentre Alita impara a navigare nella sua nuova vita e nelle strade insidiose di Iron City, Ido cerca di proteggerla dal suo misterioso passato.

 
 

Alita 2, il produttore Jon Landau afferma: “ne abbiamo parlato anche nelle ultime settimane”

Alita 2

Alita – Angelo della battaglia del 2019 ha ricevuto un’accoglienza mista dalla critica, ma i fan del manga originale hanno accolto positivamente l’adattamento fantascientifico e da allora hanno svolto una fervida campagna per invocare un Alita 2. In più occasioni James Cameron, il produttore Jon Landau e il regista Robert Rodriguez si sono detti aperti alla possibilità di realizzare un sequel, anche se il primo film non ha ottenuti gli incassi sperati. A distanza di qualche mese dalle ultime dichiarazioni a riguardo rilasciate da Cameron, è ora Landau a fornire ulteriori aggiornamenti su questo sequel tanto atteso.

Ci sono state conversazioni riguardo ‘Alita’? Diverse, anche nelle ultime due settimane, – ha affermato Landau durante un intervista per Insider in occasione della distribuzione home-video di Avatar – La via dell’acqua Abbiamo parlato con Robert, abbiamo parlato con Rosa [Salazar, protagonista del film]. Io e James pensiamo che ci siano ancora tante storie da poter raccontare. Pensiamo che Alita sia un personaggio in cui oggi giorno è molto facile immedesimarsi”. Le parole di Landau non possono che generare un certo entusiasmo, confermando che del progetto si è parlato anche in tempi molto recenti.

Dato anche il successo del sequel di Avatar diventa dunque sempre più probabile che anche il sequel di Alita possa prendere forma. Cameron, che negli ultimi anni è stato impegnato nello sviluppo della sua saga, potrebbe ora trovare il tempo di dedicarsi ad Alita 2, affidandone poi nuovamente la regia a Rodriguez. Non resta dunque che attendere e sperare che tale secondo film, da tutti molto atteso, prenda davvero vita, riportando sul grande schermo l’amata cyborg dagli occhi grandi.

Fonte: Insider

 
 

Alita 2 accadrà solo se a dirigerlo sarà James Cameron

Alita 2

Arrivano alcuni rumors su Alita 2, il chiacchierato sequel del film del 2009 Alita – Angelo della battaglia che molti di voi, noi compreso vorremmo assolutamente vedere!  Secondo un nuovo rapporto di World of Reel, il film non sarà finanziato a meno che James Cameron non passi dietro la macchina da presa. Va ricordato che primo film era un progetto di James Cameron da regista che poi negli anni ha passato la mano a Robert Rodriguez per i troppi impegni ed è rimasto solo come produttore. 

Quali sono le ultime novità su Alita – Angelo della battaglia 2?

Secondo l’ultimo rapporto, a James Cameron – che ha scritto la sceneggiatura del film originale – è stato chiesto di dirigere Alita – Angelo della battaglia 2. Mentre Cameron e il produttore Jon Landau stanno cercando di realizzare un sequel, il CEO della Disney Bob Iger non dare il via libera al progetto a meno che James Cameron non sia il regista. Il primo film è stato diretto da Robert Rodriguez, ma sembra che la Disney voglia che Cameron sia al timone di quest’altro film.

Il rapporto prosegue menzionando che Cameron è stato riluttante ad accettare a causa del suo fitto programma, che include Last Train from Hiroshima , così come il terzo e il quarto film di Avatar. Tuttavia, World of Reel osserva che James Cameron sta valutando l’offerta. Il film del 2019 è diretto da Robert Rodriguez da una sceneggiatura scritta da James Cameron, Laeta Kalogridis e Rodriguez. Basato sulla serie manga Gunnm di Yukito Kishiro, Alita – Angelo della battaglia è stato prodotto da Cameron e Jon Landau.

 
 

Alita – Angelo della battaglia: trama, cast e sequel del film

Alita - Angelo della battaglia film

Il mondo dei manga e degli anime giapponesi ha in più occasioni fornito ad Hollywood buon materiale per degli adattamenti, il più dei quali realizzati in live-action. Titoli come Ghost in the Shell e Death Note sono solo alcuni degli esempi più recenti. Tra i più apprezzati si ritrova anche il film del 2019 Alita – Angelo della battaglia, diretto da Robert Rodriguez (celebre per film quali Dal tramonto all’alba Sin City). Scritto e prodotto da James Cameron, il film è l’adattamento dell’omonimo manga di Yukito Kishiro, pubblicato dal 1990 al 1995 e considerato uno dei più importanti prodotti di questo genere.

Originariamente doveva essere lo stesso Cameron a dirigere la pellicola, agli inizi del Duemila. Con l’allungarsi dei tempi di produzione, però, egli decise di concentrarsi su quello che sarebbe poi divenuto il suo film di maggior successo: Avatar. Innamorato della storia, decise però di non abbandonarla del tutto, affidando piuttosto la regia a Rodriguez. Alita – Angelo della battaglia prese così infine vita e si distinse da subito rispetto ad altri titoli simili, che coniugano la fantascienza all’estetica cyberpunk. Visivamente sorprendente e con una storia particolarmente coinvolgente ed emozionante, il film ottenne poi un buon successo di critica e pubblico.

Data la presenza di Cameron come produttore, Alita – Angelo della battaglia offre infatti una giusta combinazione di effetti speciali e trama, senza che l’uno prevalga mai sull’altro. Per gli appassionati di questo genere di film è dunque un titolo da non lasciarsi sfuggire, che regala un’esperienza cinematografica come poche altre al giorno d’oggi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Alita – Angelo della battaglia

La storia narrata è ambientata nel 2563, nella Città di Ferro, dove la maggior parte della popolazione mondiale vive barcamenandosi tra umili lavori e miseria. Una piccola parte, invece, risiede a Zalem, considerato da tutti una sorta di paradiso inarrivabile, luoghi per soli ricchi e al governo di ogni cosa. Da Zalem vengono puntualmente scaricati una serie di rifiuti in un’apposita discarica ed è qui che il dottor Dyson Ido trova pezzi di un cyborg particolarmente affascinante. Ido si occupa dunque di riparare il robot nella sua clinica, innesta ciò che vi rimane su un corpo originariamente predisposto per sua figlia Alita.

Una volta risvegliatasi, la ragazza non ricorda nulla della sua vita precedente. Ha solo memoria delle arti marziali che, ben presto, la porteranno a diventare una spietata cacciatrice dei criminali più pericolosi al mondo e una concorrente dei brutali tornei di Motorball, una sorta di giochi di gladiatori, unico passatempo della popolazione della Città di Ferro. Nel corso della sua comprensione del mondo e delle leggi che lo governano, Alita finirà anche per innamorarsi dell’umano Hugo, il cui sogno è quello di raggiungere Zalem. Dalla città sospesa, però, una minaccia incombe sulla ragazza, la quale sembra essere una preoccupazione particolarmente grande per i ricchi governanti.

Alita – Angelo della battaglia: il cast del film

Per il ruolo della protagonista Alita erano state considerate le attrici Maika Monroe, Zendaya e Rosa Salazar. Fu proprio quest’ultima, già nota per i film Insurgent e Maze Runner – La fuga, ad ottenere il ruolo. Per l’attrice questo si rivelò un ruolo particolarmente impegnativo, che non solo le richiese una notevole prestanza fisica, ma anche l’acquisizione di maggior dimestichezza con alcune tecnologie. La Salazar si è infatti trovata a dover dar vita al suo personaggio principalmente tramite la facial motion capture. Nel ruolo di Duson Ido si ritrova invece il premio Oscar Christoph Waltz. Per se con un nome diverso, il suo personaggio corrisponde al Daisuke Ido del manga originale.

Nel film sono poi presenti gli attori Jennifer Connelly nel ruolo della dottoressa Chiren e Mahershala Ali in quelli del villain Vector. Ed Skrein interpreta il crudele cyborg cacciatore di taglie Zapan, mentre Jackie Earle Haley è Grewishka, l’assassino personale del misterioso Nova. Per il ruolo di Hugo, interesse amoroso di Alita, è stato scelto Keean Johnson, voluto in quanto etnicamente ambiguo e pertanto difficilmente identificabile. Sono poi presenti tre cameo d’eccezione: quello di Michelle Rodriguez, nel ruolo di Gelda la mentore di Alita, quello di Jai Courtney nei panni di Jashugan, campione di Motorball, e quello di Edward Norton nei panni di Nova.

Alita - Angelo della battaglia cast

Alita – Angelo della battaglia 2: il sequel del film

Dato anche il finale del film, un sequel di Alita – Angelo della battaglia era previsto sin da subito. I produttori e il regista, infatti, erano consapevoli di non poter inserire in un solo film tutta la storia del manga originale e che pertanto sarebbe stato necessario dar vita a uno o più sequel. Nonostante il film sia andato piuttosto bene al box office, incassando circa 405 milioni di dollari a fronte di un budget di 150, la Fox ha posto un freno circa la realizzazione del sequel. Ciò è stato dovuto anche all’acquisto dello studios da parte della Disney, che ha dunque posto in una fase di stop diversi progetti.

In più occasioni sia Rodriguez che Cameron hanno però chiesto ai fan di farsi sentire sui social qualora volessero un sequel del film, riunendo la cosa sotto l’ashtag #AlitaArmy. Ancora nel 2021 Rodriguez si è dichiarato intenzionato a dar vita ad un sequel. Dal dicembre del 2022 le cose hanno iniziato a smuoversi, grazie anche al successo di Avatar: La via dell’acqua, di Cameron. Da quel momento, infatti, il produttore Jon Landau ha affermato di essere tornato al lavoro con Cameron e Rodriguez per la realizzazione del sequel di Alita, parlando inoltre dell’influenza che il secondo Avatar avrà su questo nuovo capitolo. Nel luglio di quest’anno, infine, è stato lo stesso Cameron a confermare la cosa, anticipando addirittura la realizzazione di un terzo film.

Alita – Angelo della battaglia: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Alita – Angelo della battaglia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Alita – Angelo della battaglia: recensione del film

Alita - Angelo della battaglia recensione film

Dopo l’esperimento di Ghost in the Shell, un altro famoso manga/anime arriva sul grande schermo, diretto da Robert Rodriguez e prodotto da James Cameron. Si tratta di Alita – Angelo della battaglia, opera più famosa di Yukito Kishiro.

Alita – Angelo della battaglia, nato da questo inedito matrimonio creativo, vede il braccio di Rodriguez al servizio della mente di James Cameron e il risultato è scoppiettante, esattamente come si poteva immaginare sulla carta. L’immaginario digitale dei due filmmaker si fonde e l’aspetto visivo del film è sorprendente.

Alita – Angelo della battaglia, il film

I primi trailer ci avevano mostra la scelta, insolita e azzardata, di utilizzare la computer grafica e la motion capture per la protagonista, immergendola in un cast di contorno “analogico”. Ebbene il risultato non poteva essere più riuscito. Pur palesando qualche stranezza nell’animazione delle espressioni, il lavoro di effetti visivi sul viso della protagonista, in particolare l’ingrandimento degli occhi sul genere manga, si sposa alla perfezione con la fluidità del racconto e dei movimenti.

Soprattutto perché, non appena vediamo questo tratto insolito sul volto di Alita, siamo anche introdotti in un mondo nuovo, che dipinge sul nostro volto la stessa espressione meravigliata. A poco a poco, questo dettaglio viene assimilato e lo spettatore è tutto per la storia. Il punto forte del film è proprio la ricostruzione visiva dell’universo di Kishiro: la naturalezza con cui sintetico e naturale convivono è rappresentativa di un mondo coerente, sviluppato, consapevole di ciò che è diventato. L’umanità e i cyborg vivono in armonia e buoni e cattivi sono tutti guidati dall’ambizione per raggiungere la vetta, quella città sospesa che promette benessere.

Christoph Waltz e Rosa Salazar in Alita - Angelo della battaglia
Christoph Waltz e Rosa Salazar in Alita – Angelo della battaglia

In questo panorama socio culturale, Alita – Angelo della battaglia inserisce l’aspetto più umano della storia: l’amore filiale e quello romantico della protagonista per il suo salvatore e per quel ragazzo belloccio, un po’ misterioso, ma dal cuore d’oro. I legami umani del cyborg Alita arricchiscono il personaggio e lo rendono più vicino allo spettatore, laddove le sue doti acrobatiche e di combattimento la pongono in una posizione di alterità e deità anche rispetto agli altri esseri sintetici che di volta in volta sono contro di lei o al suo fianco.

Questa ricchezza emotiva e visiva del film si scontra però violentemente con la necessità della storia di dire troppo senza riuscire sempre a dare il giusto spazio ad alcuni nodi narrativi o anche ad alcuni personaggi che creano soltanto l’effetto di affollamento, anche se se ne intuisce il potenziale. Nonostante questo sovraffollarsi di storie, più complesse da cogliere per chi non è ferrato rispetto al materiale originale, la collaborazione tra Rodriguez e Cameron mette in luce il meglio dello stile di entrambi, rivelando al pubblico una creatività che andrebbe ulteriormente esplorata, sul grande schermo, formato perfetto per il grande spettacolo che i due filmmaker vogliono offrire.

Jennifer Connelly in Alita - Angelo della battaglia
Jennifer Connelly in Alita – Angelo della battaglia

Gli occhi grandi di Alita sono il faro che guida lo spettatore per tutto il film, quegli occhi tanto innaturali quanto familiari a chi ama l’universo della narrazione illustrata giapponese e che diventano lo specchio della meraviglia con cui lo spettatore assiste alla storia, chiedendone di più e desiderando di rimanere ancora un po’ accanto a questo Angelo della Battaglia.

 
 

Alissa Jung: intervista alla regista esordiente di Paternal Leave

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In occasione dell’edizione 2025 di Open Roads, la rassegna di cinema italiano contemporaneo al Lincoln Center di New York, abbiamo avuto occasione di intervistare Alissa Jung, autrice del suo primo lungometraggio Paternal Leave (qui la nostra recensione) che vede protagonista il marito Luca Marinelli. Ecco quello che ci ha raccontato nella cornice newyorkese.

Nel suo film l’ambiente che circonda i personaggi riflette lo stato di stasi, soprattutto del protagonista Paolo, bloccato nel suo rapporto umano con la figlia e con le persone che lo circondano. Come ha lavorato per cercare di rendere l’ambientazione come metafora della condizione interiore del protagonista?

Quando ho iniziato a pensare a questo film sapevo che sarebbe stato difficile, perché al centro della vicenda ci sono soltanto due persone che non si conoscono, che possiedono conflitti interiori, quindi come raccontare il loro mondo interiore era il grosso quesito del film. Per coincidenza un autunno mi sono trovata a Marina Romea, dove poi abbiamo girato, e ho visto questo luogo dove tutto era praticamente chiuso, dove le dune nascondono la vista del mare, ho visto proprio il personaggio di Paolo. Scrivere il film con questo posto in mente mi ha aiutato, mi sono resa conto che cercavo qualcosa del genere, un ambiente dove la natura è quasi desolata. La pineta invece porta un po’ di calma, un po’ di sole, mentre il paese è quasi un luogo post-apocalittico, non c ‘è nessuno, e mi ha ispirato il la figura di Edoardo che poverino vive lì d’inverno e non sa che fare con la sua vita.

Paolo e Leo posseggono un’energia quasi antitetica: il padre come detto è bloccato, la figlia invece ha bisogno di esprimere la sua frustrazione, la rabbia. Come avete concertato con Juli e Luca il lavoro sul linguaggio del corpo dei personaggi?

Ho faticato un po’ perché essendo una ragazza di 15 non era facile di avere Juli molto in anticipo per fare delle prove.  Alla fine siamo riusciti ad essere insieme un mese prima delle riprese, ci siamo visti ogni giorno anche se solo per poche ore, abbiamo esplorato con Luca e Juli soprattutto il linguaggio di corpo, la rabbia che tutti e due hanno. Sono due persone a loro modo testarde, qualcosa in comune su quale uno poteva poi giocare. Poi abbiamo lavorato sulle similarità nei movimenti, sul modo di camminare. All’inizio ho chiesto a Luca di copiare Juli perché non volevo mettere pressione su di lei, ma mentre poi durante le prove ci siamo resi conto che era bravissima e quindi abbiamo giocato con il corpo. Molte scene le abbiamo girate sottraendo alcune battute, perché bastavano il loro corpo o il loro sguardo a far capire cosa stavano vivendo.

Paternal Leave è un film che sviluppa il tempo necessario per far parlare anche silenzi e atmosfere. Può raccontare il processo di montaggio del film?

Anche questo è stato un processo molto delicato, come già nella scrittura mi ero resa conto che ogni tanto non funzionava una scena, dovevo cambiare qualcosa, una parola veniva detta prima e cambiava tutto il senso. Anche col montaggio se ero uno sguardo era un po’ più lungo, poi tutta la scelta diventava. Volevo mostrare solo quello che era necessario, nulla di pif, con montatore ci siamo resi conto che certe frate potevamo anche non inserirle e  la scena  funzionava anche meglio. A me personalmente piace quando una frase face qualcosa ma il corpo racconta proprio il contrario, perché così è la vita.

PAT_MainStill_KEY © 2024 Match Factory Productions GmbH, Wildside srl (2)

C’è stata una scena particolarmente complessa da girare a livello emotivo?

Sicuramente all ‘inizio abbiamo tutto avuto un rispetto della scena finale, del confronto tra i due, anche se poi girarla è stato bellissimo, ognuno di noi aveva messo tanta attenzione. A livello emotivo sono state tutte difficili, sicuramente quella del primo incontro era una scena così delicata, tutti e due sono così bloccati, c ‘è poco movimento, sono paralizzati tutti e due. Non è stato facile per gli attori recitare quasi paralizzati, non è naturale.

Dopo il pubblico del Festival di Berlino e quello italiano dell’uscita in sala, adesso Paternal Leave viene presentato  quello americano. Quali sono i discorsi universali di Paterna Leave che secondo lei, possono arrivare a qualsiasi tipo di pubblico?

Io sono molto felice perché il pubblico che ha visto il film l’ha amato senza differenza tra generazioni. Paternal Leave in qualche maniera parla a tanti: anche se la maggior parte di noi non ha vissuto una storia così estrema, però ci sono momenti in cui ci riconosciamo, magari un dolore che un genitore ci ha creato, il non essere presente. Un ‘emozione è arrivata agli spettatori: ognuno si è preso qualcosa, per me è bellissimo perché il mio obiettivo più grande era di rappresentare un ‘emozione e non fare un esercizio su uno stile cinematografico.

C’è stato qualche film o qualche regista che l’ha ispirata quando ha iniziato a pensare come organizzare il film a livello estetico?

I film di Andrea Arnold mi piacciono molto. Ultimamente anche Joachim Trier con “The Worst Person in the World”, mi piace quando racconti le emozioni attraverso qualcosa di onesto e obiettivo.  Amo anche il cinema di Alice Rohrwacher, anche se fa un tipo di film molto personali.  Però sicuramente Fish Tank è qualcosa che mi ha ispirato.

 
 

Alison Brie: 10 cose che non sai sull’attrice

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Nota sia al cinema che in televisione, l’attrice Alison Brie si è affermata negli anni come una fine interprete, sapendosi distinguere tra ruoli impegnati e ruoli più commerciali che le hanno permesso di ottenere popolarità presso il grande pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Alison Brie.

Alison Brie film

1 I film e la carriera. Il debutto sul grande schermo per l’attrice arriva nel 2008, con il film Parasomnia, Negli anni successivi partecipa ai film The Coverup (2008), Scream 4 (2011), The King of Summer (2013), Search Party (2014), Duri si diventa (2015), SWOP: I sesso dipendenti (2015), Single ma non troppo (2016), Quando un padre (2016), The Disaster Artist (2017), e The Post (2017), diretto da Steven Spielberg dove l’attrice recita accanto ai premi Oscar Meryl Streep e Tom Hanks.

2 Le serie TV. La carriera televisiva di Alison Brie ha inizio nel 2006 con la partecipazione ad un episodio della serie Hannah Montana. Successivamente prende parte a 35 episodi della serie Mad Man (2007-2012), diviene nota per il suo ruolo in Community (2009-2015), dove ricopre il ruolo di Annie Edison. Dal 2017 è la protagonista della serie GLOW, dove interpreta Ruth Wilder. Nella serie recita insieme alle attrici Betty Gilpin e Sydelle Noel.

3 Altri lavori. Alison Brie è anche un’apprezzata doppiatrice. Ha infatti prestato la sua voce alle serie animate Robot Chicken (2011), American Dad! (2012), Axe Cop (2013), Bojack Horseman (2014), per il personaggio della blogger Diane Nguyen,  e ai film d’animazione The LEGO Movie (2014) e The LEGO Movie 2 (2019). Ha inoltre diretto alcuni episodi della serie GLOW,  di cui è protagonista.

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Alison Brie Instagram

4 Ha un profilo personale. L’attrice è presente sul social network con un proprio account, il quale è seguito da 927 mila persone. Qui l’attrice è solita condividere foto scattate in momenti di svago o sul set dei lavori a cui prende parte. Non mancano fotografie tratte dalle premiere a cui prende parte o post promozionali dei suoi progetti da attrice.

Alison Brie marito

5 E’ sposata. L’attrice è attualmente sposata con l’attore Dave Franco, fratello di James Franco. I due si sono conosciuti durante una serata di gala nel 2011, e nel 2015 si sono fidanzati ufficialmente. Il matrimonio è stato poi ufficializzato in gran segreto il 13 marzo 2017.

Alison Brie studi

6 E’ laureata. L’attrice si è diplomata alla South Pasadena High School, per poi iscriversi alla California Institute of the Arts, dove nel 2005 si laurea con specializzazione in teatro. Durante gli studi universitari l’attrice ha inoltre avuto modo di frequentare la Royal Scottish Academy of Music and Drama a Glasgow, in Scozia. Dopo gli studi ha iniziato a prendere lezioni di recitazione a Hollywood, ottenendo poi i suoi primi ruoli.

Alison Brie: i suoi primi lavori

7 Ha lavorato come clown. Prima di ottenere i suoi primi ruoli cinematografici e televisivi, Alison Brie ha lavorato come clown alle feste di compleanno. Questo lavoro le permetteva di sostenere i propri studi e allo stesso tempo è stata per lei un’ottima palestra per imparare a rapportarsi con il pubblico.

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Alison Brie premi e nomination

8 Ha vinto numerosi premi. L’attrice ha collezionato fino ad ora un totale di 20 nomination e 7 premi vinti. Per il suo ruolo nella serie Mad Men, nel 2007 l’attrice ha vinto lo Screen Actors Guild Awards, nella categoria Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series, condiviso con l’intero cast. Per il suo ruolo nella serie Community viene invece nominata nel 2012 come Miglior attrice non protagonista ai Critics Choice Television Awards. Infine, con GLOW ottiene le nomination agli Screen Actors Guild Award nel 2018 e nel 2019 insieme all’intero cast della serie, in aggiunta ad una nomination come Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series.

Alison Brie GLOW

9 Il suo personaggio sta crescendo. Alison Brie ha dichiarato di essere sempre più interessata al personaggio di Ruth, il quale sta subendo delle forti evoluzioni all’interno della serie. A partire dalla terza stagione il personaggio affronterà infatti una crescita spirituale, per risolvere il suo senso di smarrimento e ricercare il suo ruolo all’interno del contesto da lei vissuto.

Alison Brie età e altezza

10 Alison Brie è nata a Los Angeles, il 29 dicembre 1982. L’altezza complessiva dell’attrice corrisponde a 160 centimetri.

Fonti. IMDb

 
 

Alison Brie e Dave Franco insieme per un nuovo progetto horror

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Dave Franco e Alison Brie, sposati nella vita, reciteranno insieme nel film horror Together. Il lungometraggio è opera dello sceneggiatore/regista esordiente Michael Shanks. Il film esplorerà “l’orrore della co-dipendenza raccontato in un modo unico”, con ulteriori dettagli che per ora sono tenuti nascosti. Franco e Brie produrranno anche il film, insieme a Picturestart, Tango, 1.21 e Princess Pictures. Finanziano Tango, Picturestart e 30West.

L’ultima collaborazione della coppia, Mi ricorda qualcuno del 2023, è stato il primo film che hanno scritto insieme, con Brie come protagonista e Franco come regista. La commedia romantica segue il personaggio di Alison Brie, Ally, una produttrice televisiva che mette in discussione tutte le sue scelte di vita quando torna nella sua città natale e si riunisce con un ex fidanzato.

Alison Brie ha anche recitato nel debutto alla regia di Dave Franco nel 2020, The Rental, un film horror che racconta due coppie che affittano una casa per le vacanze per un fine settimana di festa. Avevano già recitato insieme in The Little Hours e The Disaster Artist nel 2017.

“È un’attrice unica nel modo e riesce a bilanciare un dramma intenso con momenti di leggerezza”, ha detto Dave Franco a Variety nel 2020 riguardo al lavoro con Alison Brie nel suo debutto. “Ed è stato davvero confortante per me averla lì durante tutto il processo. Come regista esordiente, c’erano momenti iniziavo a dubitare di me stesso. È stato prezioso averla lì per darmi forza quando ne avevo bisogno e per ricordarmi che stavamo facendo un buon lavoro.”

 
 

Aline – La voce dell’amore: il film ispirato alla storia vera di Céline Dion

Aline - La voce dell'amore film Célin Dion

Ci sono cantanti e musicisti le cui vite e i loro successi artistici non potevano non diventare oggetto di celebrazione al cinema. Nel corso dei decenni, infatti, sono molti i titoli biografici dedicate alle leggende della musica. Da Ray per Ray Charles passando per il grande successo di Bohemian Rhapsody dedicato ai Queen, da Rocketman per Elton John fino al recente Bob Marley – One Love, dedicato al celebre cantante giamaicano. Un caso particolare è invece il film del 2021 Aline – La voce dell’amore, dedicato alla cantante Céline Dion ma definito come “una fiction liberamente ispirata alla vita di Céline Dion”.

Nel film, scritto, diretto e interpretato da Valérie Lemercier (meglio nota come attrice per Un po’ per caso, un po’ per desiderio e Il piccolo Nicolas e i suoi genitori), tutti i personaggi hanno nomi diversi da quelli delle persone a cui sono realmente ispirati. Non si nominano mai – per via di motivi legali – i nomi di determinati eventi artistici e luoghi, ma gli eventi della vita della protagonista sono chiaramente ispirati a quelli della Dion, tanto per quanto riguarda la carrierà musicale quanto per ciò che concerne la sfera privata. Un’operazione particolare, dunque, definita come un omaggio ad una delle più grandi cantanti della storia.

Presentato Fuori concorso al Festival di Cannes, il film è poi arrivato anche nelle sale italiane, ottenendo discreti risultati. Il suo passaggio televisivo è ora un’occasione per scoprirlo o riscoprirlo, tanto nei suoi aspetti migliori quanto in quelli più dubbi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Aline - La voce dell'amore cast

La trama e il cast di Aline – La voce dell’amore

Il film racconta la storia di Aline, nata da una famiglia, i Dieu, in cui la musica ha una grande importanza. Quattordicesima figlia di Sylvette e Anglomard, Aline a differenza dei suoi fratelli ha però una dote speciale: una magnifica voce. Il suo talento canoro viene ben presto scoperto da Guy-Claude Kamar, un produttore musicale, deciso a renderla la più grande cantante al mondo. Sostenuta dalla sua famiglia e aiutata da Guy-Claude, di cui in seguito si innamorerà, Aline inizia la sua scalata all’Olimpo della musica, divenendo una pop star senza eguali.

Ad interpretare Aline Dieu, il personaggio ispirato a Céline Dion, vi è la regista e attrice, Valérie Lemercier, la quale ha deciso di interpretare Aline in ogni fase della vita nel film, dall’infanzia fino alla mezza età, con l’utilizzo della tecnologia digitale di post-produzione che ne ha adattato il corpo e il viso, mentre la voce canora della protagonista è prestata dalla cantante francese Victoria Sio. L’attore Sylvain Marcel interpreta invece il ruolo di Guy-Claude Kamar, personaggio ispirato al manager e marito della Dion, René Angélil. Sono poi presenti Danielle Fichaud nel ruolo di Sylvette Dieu (Thérèse Dion) e Roc Lafortune in quello Anglomard Dieu (Adhémar Dion), rispettivamente madre e padre di Aline.

La vera storia dietro Aline – La voce dell’amore e le differenze con il film

Aline – La voce dell’amore è dunque un film liberamente ispirato alla vita della pluripremiata cantante Céline Dion, tanto che già fin da come suona il nome della protagonista (Aline Dieu) si sottolinea l’intento del film di celebrare e ripercorrere le principali tappe della vita della cantante. Si ripercorre dunque la sua storia sin dalle origini famigliari, con i due genitori e ben 13 fratelli, aspetto che il film ripropone fedelmente. Dopo che ebbe iniziato ad esibirsi con i suoi famigliari, Dio incise la sua prima canzone, Ce n’était qu’un rêve, con l’aiuto di sua madre e di suo fratello Jacques. Il fratello Michel inviò poi una cassetta della canzone all’imprenditore René Angélil, manager dell’idolo di famiglia, la cantante canadese Ginette Reno.

Angélil all’epoca era disoccupato e stava cercando un modo per rimettere in carreggiata la sua carriera quando sentì la cassetta che avrebbe cambiato la sua vita. Dopo aver sentito cantare la giovane Dion, capì di aver trovato la futura stella della musica e la mise subito sotto contratto. Angélil credette così tanto nel suo talento che ipotecò la propria casa per finanziare il suo primo album: La voix du bon Dieu. Da quel momento, iniziò per Dion una vera e propria carriera da cantante, che la portò nel 1988 a trionfare all’Eurovision Song Contest e a vincere numerosi riconoscimenti in tutto il mondo. Nel 1992, Dion intraprese poi una relazione con il suo manager Angélil, di 26 anni più grande, tenendo però nascosta la cosa.

Aline - La voce dell'amore storia vera

Negli Novanta la carriera della cantante prosegue, ottenendo il successo internazionale, numerosi Grammy Awards e il premio Oscar per la miglior canzone nel 1997 per My Heart Will Go On, presente nel film Titanic. Dal Duemila in poi la vita di Dion è caratterizzata da ulteriori successi, dalla nascita di due gemelli ma anche della perdita del marito per un tumore, nel 2016. Tutti aspetti che il film ripropone fedelmente, pur cambiando i nomi dei personaggi, dei luoghi (non si nomina ad esempio mai l’Eurovision Song Contest) e si alteri la cronologia di alcuni eventi. La regista del film ha infatti dichiarato di aver voluto celebrare appieno la vita della cantante, anche se la famiglia Dion sembra essersi opposta al film.

Prima dell’uscita del film in Canada, infatti la famiglia Dion si è espressa contro il film, criticandolo per le inesattezze dei fatti e per aver ritratto la loro famiglia come “una banda di Bougons“, ovvero di truffatori. Aline – La voce dell’amore è invece stato approvato dal nuovo manager della Dion, Aldo Giampaolo, mentre la stessa Dion non ne ha mai parlato pubblicamente, anche se Lemercier ha affermato che il figlio della Dion, René-Charles, l’ha contattata per chiedere una visione privata. Non si sa però se questa sia effettivamente avvenuta e il parere della diretta interessata rimane dunque ad oggi ancora un mistero.

Il trailer di Aline – La voce dell’amore e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Aline – La voce dell’amore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 20 febbraio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

 
 

Aline – La voce dell’amore al cinema dal 20 gennaio

Aline - La voce dell'amore

Dopo il debutto internazionale Fuori Concorso al 74. Festival di Cannes e dopo il passaggio in chiusura al 39. Torino Film Festival, il film diretto e interpretato da Valérie Lemercier, Aline – La voce dell’amore“, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 20 gennaio 2022, distribuito da Universal Pictures e Lucky Red. Nel cast accanto alla regista e protagonista del film Valérie Lemercier, troviamo Sylvain Marcel, Danielle Fichaud, Roc Lafortune, Antoine Vézina, Pascale Desrochers e Jean-Noël Brouté.

Ispirato alla vita di Céline Dion, una delle cantanti più famose di sempre, il film è stato campione di incassi in Francia, con oltre un milione di biglietti venduti al botteghino.

Aline – La voce dell’amore

La protagonista della storia è Aline, nata con il dono di una voce straordinaria. Quando il produttore musicale Guy-Claude la ascolta per la prima volta, si prefigge un unico scopo: fare di Aline la più grande cantante del mondo. Sostenuta dalla sua famiglia e guidata dall’esperienza e poi dall’amore crescente di Guy-Claude, Aline vivrà un destino straordinario.

 
 

Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman su Sky Arte

Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman

In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla nascita di Alighiero Boetti, Sky Arte rende omaggio a uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana e internazionale del Novecento con un documentario sulla vita dell’artista: Alighiero e Boetti. Sciamano e Showman, una produzione Sky Arte e Tiwi per la regia di Amedeo Perri e Luca Pivetti, in onda su Sky Arte il 16 dicembre alle 21.15 e disponibile on demand e in streaming su NOW TV.

Giovedì 16 dicembre 2020 – giorno di nascita di Alighiero Boetti, in cui avrebbe compiuto 80 anni – dalle 10.00 alle 18.00 il film verrà lanciato in anteprima assoluta in Museovisione sui siti internet di sei tra i più importanti musei d’arte contemporanea italiani: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino; Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.

Il documentario sarà preceduto da una tavola rotonda virtuale in cui il Direttore di Sky Arte Roberto Pisoni converserà con le Direttrici e i Direttori delle sei istituzioni coinvolte – Carolyn Christov-Bakargiev, Cristiana Perrella, Lorenzo Giusti, Katrin Weir, Lorenzo Balbi, Bartolomeo Pietromarchi – ricordando gli avvenimenti che legano l’artista ai musei e ai loro territori.

Fin dal nome, che l’artista cambia agli inizi degli anni Settanta in Alighiero e Boetti, la figura di Boetti si muove sempre per specchiamenti. Il gioco della congiunzione include uomo e artista, Sud e Nord, ordine e disordine, necessità e caso, spirito emateria. Alighiero e Boetti realizza i suoi capolavori con l’intento di mettere al mondo il mondo, e ci riesce grazie al fatto di essere al contempo sciamano e showman.

Muovendosi tra testimonianze di famigliari – i figli Agata e Matteo e la vedova Caterina Raganelli Boetti – amici, storici dell’arte e artisti – Salman Alì, Stefano Arienti, Stefano Bartezzaghi, Alessandra Bonomo, Giorgio Colombo, Flavio Favelli, Tommaso Pincio, Sissi, Angela Vettese – immagini di repertorio e opere coloratissime ed enigmatiche, il film ripercorre la breve e folgorante parabola artistica di Boetti: gli inizi contrassegnati dall’adesione al movimento dell’Arte Povera, il grande fermento creativo degli anni Settanta, in cui nascono i suoi capolavori, il successo arrivato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, la postuma consacrazione tra i grandi.

Il documentario riprende uno dei procedimenti più iconici di Boetti: la quadratura utilizzata nei suoi famosi arazzi. Grazie alla grafica animata, le 16 lettere del nome Alighiero e Boetti diventano 16 parole chiave – Afghanistan, bellezza, bic, gemelli, Giappone, mani, manifesto, mondo, numeri, Parigi, regole, ricami, ritmo, tempo, tutto, viaggio – che scandiscono i capitoli del film.

A più di 25 anni dalla morte, Alighiero e Boetti. Sciamano e showman prova a rendere la vitalità del pensiero, l’intelligenza velocissima e la grandezza dell’opera di un artista che ha saputo rendere il quotidiano oggetto dell’arte e veicolo di bellezza.

La Museovisione è un’altra importante iniziativa di Sky Arte che si aggiunge alle già numerose messe in campo nelle ultime settimane per supportare il mondo dell’arte e della cultura in generale. In onda sul canale ci sono serie e programmi come The Square, Sipario! Storie di Teatro, Indie Jungle e Musei, messe a disposizione di tutti in streaming gratuito suhttps://video.sky.it/arte e sui profili Facebook e Instagram di Sky Arte.

 
 

Alien³: trama, cast e curiosità sul film con Sigourney Weaver

Alien 3 film

Iniziata nel 1979, la saga di Alien è oggi una delle più affascinanti narrazioni sullo scontro tra l’essere umano e gli alieni. Il primo film, diretto da Ridley Scott, è ancora oggi considerato uno dei più importanti horror di fantascienza di sempre e il suo sequel Aliens – Scontro finale, diretto da James Cameron, è uno dei migliori secondi capitoli mai arrivati al cinema. Dopo questi due film tanto acclamati, è arrivato al cinema nel 1992 un terzo capitolo intitolato Alien³. Meno fortunato dei primi due, il cui livello era difficilmente raggiungibile, questo si è però negli anni affermato come un’affascinante rivisitazione della saga con elementi a loro modo inediti.

Questo terzo capitolo è diretto da David Fincher, qui alla sua opera prima ed oggi celebre per film come Zodiac, The Social Network e Mank. Per lui fu un ingresso nel mondo del cinema particolarmente complicato, essendosi trovato a lavorare su di una sceneggiatura rimaneggiata più e più volte nel corso degli anni. Lo scritto finale era infatti una miscella di quanto prodotto da più sceneggiatori, senza che si fosse trovata una soluzione coerente per il tutto. Si puntò dunque molto sugli effetti speciali, ambito in cui Fincher era già un esperto avento lavorato per la Industrial Light & Magic.

Nonostante ciò, il film fu comunque accolto malamente tanto dalla critica quanto dal pubblico e lo stesso Fincher continua a rinnegarlo ancora oggi. In mezzo ai suoi tanti difetti, però, in Alien³ si possono ritrovare alcuni elementi interessanti, che espandono la mitologia della saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Alien³: La trama del film

La storia del terzo film della saga si svolge nell’anno 2179. L’astronave USS Sulaco, dove in stato di ipersonno si trovano il tenente Ellen Ripley, il caporale Hicks, la piccola Newt e all’androide Bishop, effettua un atterraggio di emergenza per via di un incendio scaturito da un cortocircuito. La nave approda così sul pianeta Fiorina 161, una colonia penale abitata solo da 25 detenuti. All’impatto sopravvive solo Ripley, la quale scopre ben presto che il cortocircuito è stato causato da alcune bruciature tipiche dell’acido emesso dai terribili xenomorfi. Temendo che uno di questi si fosse intrufolato nella navicella, la donna richiede una perlustrazione approfondita della zona.

Come da lei temuto, uno xenomorfo sembra realmente essere a piede libero nella colonia e non passa molto prima che gli stessi detenuti inizino a sparire ed essere ritrovati brutalmente uccisi. Ciò che Ripley non sa, però, è che quello in circolazione non è l’unico alieno presente. Qualcosa sta infatti crescendo dentro di lei, qualcosa di spaventoso, che potrebbe dar vita a nuove forme di orrore. Più cerca di uccidere l’alieno che infesta la colonia carceraria, più Ripley dovrà fare i conti con terribili verità, che la porteranno a dover prendere decisioni tremendamente dolorose per sé stessa e per quanti le sono intorno.

Alien 3 cast

Alien³: il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Ellen Ripley non poteva che esserci anche in questo caso l’attrice Sigourney Weaver, ormai divenuta iconica in tale ruolo. Per questo film, all’attrice fu chiesto di rasarsi completamente i capelli. La Weaver si disse disponibile a farlo, a patto di poter ricevere un compenso maggiore. In seguito, l’attrice ha più volte descritto il set del film come un completo caos, dovuto alle continue intromissioni da parte della produzione. La Weaver ha infatti sempre preso le difese di Fincher, apprezzando la sua visione del film a sua detta poi castrata dallo studios. All’inizio del film compaiono poi anche Danielle Edmond nei panni di Newt e Michael Biehn in quelli del capolare Hicks.

Lance Henriksen allo stesso modo riprende il ruolo interpretato nel secondo film, quello dell’androide Bishop. Qui, in realtà, egli compare prevalentemente come voce, in quanto il corpo del personaggio è andato distrutto. Egli dichiarò poi di aver accettato di partecipare al film solo per fare un favore al produttore Walter Hill, affermando di disprezzare il film per il suo carattere nichilista. Tra i nuovi attori si ritrova invece Charles Dance, che interpreta il dottor Jonathan Clemens, personaggio che sviluppa un certo legame con Ripley. Compaiono poi gli attori Charles S. Dutton nei panni del detenuto Leonard Dillon e Pate Postlethwaite in quelli del detenuto David Postlethwaite. Holt McCallany è invece Junior, mentre Paul McGann interpreta Walter Golic.

Alien³: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Alien³ è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Disney+, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 31 agosto alle ore 23:00 sul canale Rai 4.

https://www.youtube.com/watch?v=KUTaNMJJBa8

Fonte: IMDb

 
 

Alien³: il regista originale rivela i piani abbandonati per scatenare gli Xenomorfi sulla Terra

Alien 3 film

Diretto da David Fincher, Alien³ uscì nel 1992 e fu considerato una grande delusione dopo i grandi Alien e Aliens – Scontro finale. Tuttavia, nel tempo il film si è guadagnato una fedele schiera di fan e molti lo definiscono un classico sottovalutato. La storia segue Ellen Ripley (Sigourney Weaver), che si schianta su Fiorina 161, un desolato pianeta prigione. I suoi compagni, Newt e Hicks, muoiono nell’incidente, mentre uno Xenomorfo è sopravvissuto allo schianto. I prigionieri e le guardie, privi di armi avanzate, si trovano dunque a dover combattere la creatura con risorse limitate.

Le cose si fanno davvero strane durante l’atto finale, con l’introduzione di un ibrido umano/Xenomorfo, e il regista originale del film – Renny Harlin (anche autore di Cliffhanger – L’ultima sfidaThe Strangers: Capitolo 1) – ha ora condiviso come il suo approccio ad Alien³ sarebbe stato diverso in un’intervista con Slash Film.  “Ho sempre pensato di avere una buona idea”, ha esordito Harlin. “Stavo lavorando ad Alien³ nell‘89, che era prima di ’Jurassic Park’ e di tutti quei film. Quindi il concetto di avere queste creature sulla Terra per lo studio, sembrava spaventoso e irraggiungibile. Per me era la naturale evoluzione”.

Abbiamo avuto ‘Alien’ con i camionisti nello spazio, abbiamo avuto ‘Aliens’ con i Marines nello spazio, e dove andiamo adesso? Portiamo gli alieni sulla Terra e facciamoli passare attraverso un campo di grano. Avevo già in mente il poster con la fattoria e il campo di grano al chiaro di luna, e loro che attraversano il campo di grano”. “Ancora oggi, penso che sarebbe stato un film di enorme successo perché sarebbe stata la prima volta che veniva fatta una cosa del genere”, ha aggiunto il regista. “Ma per qualche ragione, lo studio ha pensato: ‘Ah, il pubblico non se la berrà’”.

Renny Harlin parla di Alien³

Condividendo i suoi pensieri finali sul progetto abbandonato, Harlin ha detto: “Una nave prigione? Come faccio a relazionarmi con una nave prigione? Ma questa è storia antica. Non sto dando la colpa a nessuno, ma per chi non lo sapesse, ho lavorato per un anno ad ‘Alien³”. “Mi sono licenziato in modo educato e rispettoso, perché non potevo sopportare l’idea, dopo Ridley Scott e James Cameron, di proporre un film che non sarebbe stato all’altezza di ciò che il pubblico si aspettava e di fargli vivere quell’esperienza”.

 
 

Alienween in anteprima al Fantafestival 2016

Si terrà giovedì 14 luglio al Multisala Savoy di Roma (Via Bergamo, 25), alle ore 21.00, la proiezione di Alienween, film scritto e diretto da Federico Sfascia. Il film partecipa alla XXXVI edizione del FANTAFESTIVAL (Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico) nella sezione Panoramica Italia.

Alienween è la storia di 4 trentenni, diversi tra loro ma legati da una passata amicizia, che si ritrovano a passare la notte di Halloween nella vecchia casa della loro adolescenza per un festino a base di droga e prostitute. La “riunione di famiglia”, arricchita dall’inaspettato arrivo delle fidanzate gelose, prende una piega inaspettata quando una misteriosa pioggia di comete inizia a cadere dal cielo, portando con sé piccole creature aliene che infettano con il loro seme corrosivo e mutageno qualsiasi essere vivente, incluso uno dei ragazzi che porterà l’infezione nella casa. Sotto assedio sia fuori che dentro la casa, inizia la lotta disperata per la sopravvivenza e la speranza di fuga, tutti contro tutti in un’apocalisse il cui pericolo più letale sono i fantasmi del passato che i protagonisti portano dentro di loro.

Alienween è principalmente una storia di amicizie perdute, amori perduti e umanità perduta raccontata nel bel mezzo di una misteriosa invasione aliena nella notte di Halloween con humour nero, slapstick comedy e una forte stilizzazione nella fotografia, nella messa in scena e nel montaggio. L’umanità rappresentata è egoista, violenta, ignorante, autoreferenziale e completamente incapace di ogni tipo di empatia. Quindi drammaticamente comica.

Di seguito il trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=sm7e_RBN0IE

ALIENWEEN

Scritto e diretto da Federico Sfascia

FANTAFESTIVAL 2016

Multisala Savoy (Via Bergamo, 25 – Roma)

14 luglio 2016 Orario:

Regia e sceneggiatura: Federico Sfascia

Genere: Commedia Horror Fantascienza

Durata: 89 minuti

Fotografia: Frank Pazuzu

Interpreti: Guglielmo Favilla, Raffaele Ottolenghi, Giulia Zeetti, Alex Lucchesi, Federica Bertolani, Mattia Settembrini, Cecilia Casini, Mirko Peruzzi, Alessandro Mignacca, Martina Falchetti, Matteo Cantù, Milena Garreffa, Anna Morosini

Colonna sonora: Alberto Masoni

Produzione: Fantasma Film, Galaxian Arts Explosion, Empire Video

Note di regia:

“Alienween” è principalmente una storia di amicizie perdute, amori perduti e umanità perduta raccontata nel bel mezzo di una misteriosa invasione aliena nella notte di Halloween. L’archetipo è molto classico: il legame tra invasione esterna che diventa interna, sfaldando il mondo a partire dal corpo ma soprattutto dal vissuto intimo. L’invasione è un virus di trasformazione viscerale che provoca la trasformazione dei rapporti umani. Segreti, rimorsi, colpe, amori perduti ed una visione della speranza che diventa creatrice di mostruosità piuttosto che salvifica. L’umanità che per ritrovare se stessa deve innanzitutto perdere qualsiasi speranza. L’estremizzazione visiva va verso un’ibridazione con l’animazione giapponese per raccontare la situazione sempre più assurda ed incomprensibile e spinge di più sul grottesco quando racconta le dinamiche dei rapporti umani, che sono principalmente basati sull’incomunicabilità, sulla stupidità e sulla demenza. Solo i personaggi in grado di provare o riscoprire empatia sono il gancio emotivo con lo spettatore, per questo ho voluto affidarmi ad attori dalle grandi capacità come Guglielmo Favilla, Raffaele Ottolenghi e Giulia Zeetti, in grado, con la loro interpretazione, di riportare l’atmosfera delirante e grottesca ad una dimensione molto intima ed emozionale quando la storia affronta e tocca corde melodrammatiche.

AlienweenIl film si muove tra estremi all’apparenza inconciliabili (commedia grottesca, slapstick, splatter e melodramma) ma per quanto mi riguarda è la stessa curva di “toni” che ha la vita reale a seconda delle persone e delle loro interazioni. La stupidità porta alla risata amara e alla violenza; la rabbia porta conflitti; il rimorso, il rimpianto e l’amore portano al melodramma intimo. La storia passa da un registro all’altro in maniera narrativamente organica utilizzando tutto quello che serve per raccontare la storia di questi personaggi che sono meschini, bigotti, alcuni vili, altri rancorosi, altri distrutti dal dolore e dalla tristezza, egoisti e dilaniati dai sensi di colpa. Esseri umani, in tutta la loro deforme disumanità. Alla ricerca dell’empatia, che verrà fuori di pari passo con la fine di tutto. L’invasione aliena è un pretesto per queste dinamiche comiche e drammatiche.

L’altra cosa che mi interessava era raccontare l’invasione senza spiegare nulla se non quello che dei personaggi intrappolati potessero capire sulla loro pelle. Alla fine tutto si svolge quasi in tempo reale e mi piaceva l’idea di mettere lo spettatore nella stessa situazione di fuga sincopata e claustrofobia in cui si trovano i personaggi. In pratica è quello che succederebbe davvero se ci fosse un’apocalisse: non capiremmo motivi, cause e ragioni ma moriremmo urlando. E basta.

Altra caratteristica di “Alienween” è la completa artigianalità. Gli interventi in After Effects sono molto limitati e soprattutto volti a rifinire l’effetto speciale già presente in fase di ripresa o come intervento ottico. Mi affascina questo approccio perché finché si sovrappongono livelli di riprese reali, l’effetto speciale risulta più “verosimile” ed integrato all’immagine, anche nel caso della stilizzazione più estrema. Utilizzare modellini, luci, fumi d’incenso per le code delle comete, rende tutto più stilizzato e disegnato e, ai miei occhi, più coerente nel quadro d’insieme. Tutto quello che vedete nel film è frutto di effetti pratici o ottici. Tutto è reale e tangibile.

Last but not least, la colonna sonora. Composta da Alberto Masoni, la musica è un elemento fondamentale del film. Mi piaceva l’idea che l’intera storia fosse ritmata e musicale, come una litania per il mondo che muore.

 
 

Aliens: un trailer del film montato come fosse stato realizzato oggi!

Aliens, il capolavoro di James Cameron, ricco d’azione e militarista, ha ormai più di 35 anni, ma regge ancora incredibilmente bene lo scorrere del tempo. Per mostrare come sarebbe presentato il classico del 1986 nel mondo dei blockbuster moderni, l’utente di YouTube Michael Edwards ha pubblicato una nuova modifica del trailer realizzata nello stile di una clip del 2022.

Il risultato è da togliere il fiato e mostra in che modo, nonostante gli anni, Cameron fosse già avanti e ancora lo è:

Aliens – Scontro Finale: il trailer onesto del film del 1986

 

 
 

Aliens: James Cameron, Sigourney Weaver e tutto il cast al Comic Con – foto

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In occasione del trentesimo anniversario di Aliens, il Comic Con di San Diego ha ospitato un panel dedicato al film di James Cameron, a cui hanno partecipato tutti i protagonisti del film del 1986.

Di seguito ecco Paul Reiser, Michael Biehn, Bill Paxton, Lance Henriksen, Carrie Henn, Sigourney Weaver, James Cameron e Gale Anne Hurd, nel tradizionale ritratto di EW:

AliensAliens – Scontro finale (Aliens) è un film del 1986 diretto da James Cameron. È il sequel di Alien del 1979, diretto dal regista Ridley Scott. Nonostante il sottotitolo in italiano sia Scontro finale ha avuto altri due seguiti, Alien³ (1992) e Alien – La clonazione (1997).

 
 

Aliens – Scontro Finale: le Reebok Stompers disponibili dal 26 aprile

alien reebokDopo le Nike di Ritorno al Futuro ecco le Reebok di Alien. Le famose scarpe, le Reebok Stompers, indossate da Sigourney Weaver in Aliens – Scontro Finale saranno infatti disponibili alla vendita a partire dal 26 aprile, l’Alien Day. Un oggetto da veri fan!

Ricordiamo inoltre che il franchise di Alien è attualmente in espansione con Alien Covenant.

Bill Cudrup (Spotlight), Jussie Smolett (Empire), Amy Seimetz (You’re Next), Carmen Ejogo (Selma) e Callie Hernandez (Machete Kills) sono le ultime new entry nel cast di Alien Covenant che sarà diretto da Ridley Scott e sarà ambientato in un momento cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheus e quelle di Alien.

Alien CovenantI dettagli dei personaggi per adesso sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal personaggio interpretato da Katherine Waterston. Anche Demian Bichir e Danny McBride fanno parte del cast che vedrà tornare Michael Fassbender nei panni dell’androide David.

Anche se Noomi Rapace sembra non essere interessata a rientrare nel progetto, Deadline non esclude il ritorno dell’attrice.

Alien Covenant uscirà il 6 ottobre 2017. Alla sceneggiatura hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John Logan e Jack Paglen.

Ricordiamo che il film originale era incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus, che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.

 
 

Aliens – Scontro finale: tutto quello che c’è da sapere sul film

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Iniziata nel 1979, la saga di Alien è una delle più affascinanti narrazioni sullo scontro tra l’essere umano e gli alieni. Il primo film, diretto da Ridley Scott, è considerato ancora oggi come uno dei più importanti horror di fantascienza di sempre e il suo sequel, Aliens – Scontro finale (qui la recensione) è continuamente citato come uno dei migliori seguiti mai realizzati per il cinema nonché come un ulteriore pilastro del genere. James Cameron, reduce dal successo di Terminator, dirige questo film dando vita ad un nuovo cupo e personale capitolo della saga, ricco di novità e approfondimenti sulla mitologia ideata da Scott.

Da Cameron anche scritto insieme a Walter Hill (regista di I guerrieri della notte e Driver l’imprendibile), Aliens – Scontro finale si discosta dalle ambientazioni e dall’atmosfera del precedente film per dar vita ad un racconto ancor più ricco di violenza, ritmo e paura. Cameron, come suo solito, arricchisce inoltre il film di una cura per il dettaglio ai limiti della maniacalità. Scenografie, costumi ed effetti speciali sono qui portati a nuovi traguardi artistici, conferendo al film un look memorabile. Candidato a cinque premi Oscar e con un incasso di oltre cento milioni di dollari, Aliens – Scontro finale è ai limiti del capolavoro.

Seguito dai non particolarmente entusiasmanti Alien³ e Alien – La clonazione, questo secondo capitolo è ancora oggi una delle vette di questa saga, capace di regalare allo spettatore tutto ciò che un film di questo genere dovrebbe offrire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e agli alieni. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Aliens – Scontro finale: la trama del film

Protagonista del film è ancora una volta il tenente Ellen Ripley, ritrovata e soccorsa dall’equipaggio della stazione spaziale Gateway. Mentre si svolge un processo nei suoi confronti, al fine di capire cosa è accaduto sull’astronave Nostromo, la stazione perde i contatti con la colonia umana presente sul pianeta Acheron. Il tenente dei marines coloniali Gorman e Carter J. Burke, uomo di facciata della Weyland-Yutani, si vedono a questo punto costretti a chiedere a Ripley di unirsi ad una squadra di soccorso per recarsi sul pianeta e vedere cosa è accaduto. La donna, inizialmente riluttante, finisce per accettare.

Mentre fa la conoscenza del rude sergente Apone, del silenzioso caporale Hicks, del nevrotico soldato Hudson, della mascolina soldatessa Vasquez e del gelido soldato Drake, nonché del nuovo androide Bishop, Ripley si trova dunque a confrontarsi nuovamente con le proprie paure. All’interno della colonia sono infatti state seminate morte e distruzione. Ripley sa bene chi può aver causato quell’orrore, ma non immagina che ciò che aspetta lei e il resto della squadra nell’oscurità è ben più numeroso e letale del previsto. Le cose si complicano quando viene ritrovata una bambina di nome Newt, l’unica che sembra sapere cosa è accaduto nella colonia.

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Aliens – Scontro finale: il cast di attori e gli alieni

Ad interpretare Ellen Ripley non poteva che esserci Sigourney Weaver, la quale però era inizialmente restia a riprendere il ruolo, considerando conclusa la storia con il primo film. Prima di accettare di recitare anche in questo sequel, pur se attratta dalla sceneggiatura di Cameron, l’attrice volle assicurarsi che il film non si facesse per soli scopi economici. La Weaver è poi stata candidata agli Oscar come miglior attrice protagonista e si trattò della prima volta che ciò avveniva per un’attrice di un film di fantascienza. Accanto a lei, nei panni del caporale Hicks vi è invece Michael Biehn, il quale fu chiamato all’ultimo per sostituire l’attore inizialmente scelto per il ruolo e poi licenziato.

Si ritrovano poi nel film gli attori Paul Reiser nei panni di Carter J. Burke, William Hope in quelli del tenente Gorman e Janette Goldstein nel ruolo della soldatessa Vasquez. Bill Paxton è il soldato Hudson, Al Matthews e Mark Rolston interpretano invece Apone e Drake. Lance Henriksen dà invece vita al droide Bishop, poi ripreso anche in successivi film della saga. La piccola Newt è invece interpretata da Carrie Henn, da Cameron scelta perché il suo essere priva di esperienze recitative la rendeva più naturale. Per lei si tratta dell’unico film a cui abbia mai preso parte, avendo poi seguito tutt’altra carriera una volta cresciuta.

Per quanto riguarda gli alieni presenti nel film, si possono ritrovare qui molti più xenomorfi rispetto al primo film. Cameron decise di realizzare questi ultimi in modo differente rispetto al primo film, dove si riusciva ad intuire che si trattava di un costume manovrato da una persona. Egli ricercava invece movenze meno naturali e pertanto più spaventose. Per dar vita alla gigantesca regina aliena, alta 420 centimetri, furono dunque chiamati ben sedici marionettisti, così da poter rendere tale creatura particolarmente spaventosa per via dei suoi imprevedibili modi di agire. Il lavoro sugli effetti speciali fu poi premiato con l’Oscar.

Aliens – Scontro finale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Aliens – Scontro finale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 1 dicembre alle ore 22:55 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb