Home Blog Pagina 3017

Alien: Romulus, il regista spiega il legame con Prometheus e il design della creatura – SPOILER

Fede Alvarez sul set di Alien: Romulus
Fede Alvarez sul set di Alien: Romulus - Courtesy of Disney - © Disney

L’atteso ritorno di Sir Ridley Scott al franchise di Alien è stato motivo di festa per gli appassionati di fantascienza, ma Prometheus del 2012 non è stato esattamente quello che la maggior parte si aspettava.

Piuttosto che essere un vero e proprio film horror, il prequel esplorava la confusa origine degli Xenomorfi, introducendo gli Ingegneri, una razza aliena responsabile della creazione del genere umano. Cinque anni dopo, Alien: Covenant ha proseguito la storia, solo che il suo scarso successo al botteghino ha fatto deragliare i piani di Scott di realizzare una trilogia che si collegasse direttamente agli eventi di Alien.

Per questo motivo siamo rimasti con una lunga lista di domande senza risposta. Tuttavia, Alien: Covenant – ambientato tra Alien e Aliens – presenta un sorprendente legame con i prequel di Scott, con l’introduzione di una sostanza nera (nata in Prometheus) destinata a potenziare l’umanità e a renderla più adatta alla colonizzazione dello spazio.

Tuttavia, quando Kay incinta (interpretata dalla star di Superman Isabela Merced) la usa per salvare se stessa e il suo bambino, dà vita a una creatura mostruosa che è in parte umana, in parte Xenomorfa e in parte Ingegnere.

Interrogato da Variety sulle somiglianze con lo Xenomorfo umanoide visto in Alien Resurrection del 1997, il regista di Alien: Covenant, Fede Álvarez regista di Alien: Romulus, ha dichiarato: “Mio figlio ha guardato di recente con un suo amico tutti i film di ‘Alien’ e quando è nata la prole ha detto: ‘È come in ’Resurrection’. Non l’avevo ancora elaborato in questo modo, ma è vero, è un abominio che viene fuori”.

“Speravo che la gente cogliesse tutta la parte dell’Ingegnere”, ha aggiunto. “Il black goo è la radice di tutto ciò che è stato introdotto in ‘Prometheus’. È la radice di tutta la vita, ma in particolare gli xenomorfi escono da quella cosa, il che significa che deve essere dentro di loro. È quasi lo sperma degli xenomorfi”.

“Quindi abbiamo pensato che, se influisce sul DNA, e gli Ingegneri sono chiaramente usciti dalla stessa radice della vita, per me aveva perfettamente senso che [la progenie di un umano e di uno xenomorfo] avesse quell’aspetto”.

Cosa ha detto il regista della creatura apparsa nel finale

Sebbene non si sia ancora parlato di un sequel di Alien: Romulus, immaginiamo che ci sarà, visti i numeri degli incassi del weekend di apertura, e Álvarez potrebbe essere colui che darà un senso a questo franchise. In un’altra parte dell’intervista, Álvarez ha riconosciuto che l’introduzione di questa creatura nel finale del film, per il momento, potrebbe sollevare più domande che risposte.

Probabilmente si tratta di una nuova specie, perché questo mix non è mai accaduto prima”, ha detto.

 
 

Alien: Romulus, il regista dice che la struttura della storia è più simile a quella di Aliens

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La stagione estiva dei blockbuster è già partita con il botto – o con il fendente, se parliamo di MaXXXine e Longlegs. Con Deadpool & Wolverine che hanno rinvigorito il botteghino, Twisters che ha fatto incanalare soldi nel suo conto in banca e Inside Out 2 che ha battuto i record della Pixar, le cose sembrano andare benissimo per l’industria mentre ci dirigiamo verso la seconda metà (womp) della stagione calda. E ci sono ancora molte cose buone in arrivo! In particolare, il mese prossimo i fan del franchise di Alien avranno la possibilità di rivedere uno Xenomorfo sul grande schermo: il regista di Evil Dead (2013) Fede Álvarez ha infatti intenzione di riportare la storia fantascientifica alle sue radici horror in Alien: Romulus.

Alien: Romulus è stato uno dei titoli più caldi che è salito sul palco della Hall H venerdì al San Diego Comic-Con – e questo è tutto dire, visto che la giornata ha visto le presentazioni di The Boys, The Walking Dead: Daryl Dixon e altri ancora. In quell’occasione, il pubblico ha potuto vedere alcuni filmati dietro le quinte degli effetti pratici che il team creativo ha pubblicizzato per mesi e che senza dubbio faranno la differenza quando Romulus arriverà nelle sale il 16 agosto.

Collider, ha avuto modo di conoscere da vicino Álvarez in un’intervista in studio in cui il regista ha raccontato come la struttura della storia del nuovo film abbia preso spunto dal sequel di James Cameron, Aliens. Parlando della lenta costruzione che indubbiamente coinvolgerà gli spettatori che si affezioneranno ai personaggi per poi vedere la maggior parte di essi venire fatta a pezzi, Álvarez ha dichiarato,

“Penso che il pubblico voglia sicuramente molto di più dalle storie, e credo che qui abbiamo abbastanza tempo perché si tratta di una combustione piuttosto lenta. La struttura è molto simile a quella di Aliens, che richiede un po’ di tempo per arrivare all’orrore. Ma penso che quando ci si arriva, si è investiti in quei personaggi, si vuole che abbiano successo, ed è questo che rende così straziante quando, purtroppo, probabilmente alcuni di loro, molti di loro troveranno una fine terribile”.

Alien: Romulus sarà sia un capitolo successivo che un prequel

Alien: Romulus
Foto di 20th Century Studios/20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios.

L’inserimento di un nuovo titolo in un franchise amato ma che ha suscitato molte polemiche non è stato certo una passeggiata per Álvarez, ma è stata invece un’impresa monumentale. Nel corso degli anni, i fan della serie di film di fantascienza sono stati delusi numerose volte, con nuove puntate non all’altezza della magia creata per la prima volta da Ridley Scott nel capolavoro cinematografico del 1979. Álvarez non cerca assolutamente di reinventare la ruota, ma colloca la storia di Romulus tra Alien del 1979 e il suo sequel del 1986. Verranno introdotti nuovi personaggi, ma ci aspettiamo che il film renda omaggio ai primi film che hanno dato il via all’ossessione.

Un modo in cui Àlvarez e il suo team creativo hanno pianificato di mantenere le cose il più classiche possibile è quello di affidarsi fortemente agli effetti pratici. Dalla collaborazione con i coordinatori dei movimenti all’aiuto del team di effetti pratici di Aliens, non è stata lasciata nessuna pietra intentata e nessun cervello è stato staccato, perché il regista e i suoi collaboratori hanno lavorato instancabilmente per offrire al pubblico futuro un’esperienza da brivido. Con l’approvazione di Scott, non vediamo l’ora di vedere i frutti del lavoro del team di Alien: Romulus tra meno di un mese.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 
 

Alien: Romulus, il regista condivide le reazioni di Ridley Scott e James Cameron

Alien: Romulus film 2024

Il regista di Alien: RomulusFede Alvarez, ha rivelato le reazioni di Ridley Scott e James Cameron al suo film, nuovo capitolo del franchise di Alien. Parlando con THR, Alvarez ha infatti raccontato di aver mostrato il lungometraggio ai due registi, autori rispettivamente di Alien e Alien – Scontro finale. Scott e Cameron a quanto pare hanno entrambi amato questo nuovo film della saga, ma sembra abbiano anche dato al regista pareri ed elementi su cui riflettere molto diversi tra loro. “Per quanto sia intimidatorio, questa è la parte migliore del poter lavorare a qualcosa di simile“, ha affermato Alvarez.

Per tutti noi, qualunque cosa facciamo, il sogno è quello di sederci con i maestri del nostro mestiere, parlare di quello che facciamo e imparare a farlo meglio. E il processo di realizzazione di questo film mi ha permesso di fare questa esperienza con Ridley. A livello di storia, prima gli abbiamo detto cosa avevo intenzione di fare e poi, quando l’ha letto, ho discusso con lui della sceneggiatura. E poi, quando ha visto il film, ho discusso con lui del mio montaggio. Quindi considero ognuno di quei momenti e delle conversazioni creative con Ridley come un momento culminante della mia carriera e della mia vita

Anche James Cameron è una persona che ho conosciuto nel corso degli anni e quando ha saputo che lo stavo facendo, abbiamo iniziato a parlarne. Quindi ho avuto una conversazione con lui anche a livello di sceneggiatura. Ora ha visto il film e gli è piaciuto molto. È affascinante anche perché gli appunti e i commenti di Cameron e Scott sono completamente diversi. Qualunque cosa dicesse Ridley, Cameron diceva qualcosa di diverso. Erano tutti commenti, appunti e pensieri super intelligenti sul film e sulla regia, eccetera, ma entrambi hanno approcci completamente diversi”.

“Quindi la parte fantastica della realizzazione di questo film è stata quella di avere la possibilità di lavorare con loro“. Come noto, infatti, i due film realizzati da loro per la saga sono profondamente diversi: l’Alien di Scott è un puro horror fantascientifico, mentre Cameron con Aliens – Scontro finale ha invece dato vita ad un vero e proprio film di guerra, sempre calato in un contesto fantascientifico. Scott si era detto furioso per essere stato sostituito da Cameron per il sequel, riconoscendo però poi la bellezza dell’opera realizzata da Cameron.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

 
 

Alien: Romulus, il fumetto prequel rivelerà cosa è successo nel Rinascimento

Alien: Romulus
Foto di 20th Century Studios/20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios.

Alien: Romulus è arrivato nelle sale il mese scorso, ottenendo recensioni positive (è “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes all’80%) e ben 315 milioni di dollari al botteghino mondiale.

A ottobre uscirà un fumetto di Alien: Romulus della Marvel Comics che affronta uno dei misteri del film. Oggi è possibile dare un’occhiata a tutte le copertine e alle immagini interne mai viste prima.

In vendita dal 16 ottobre, Alien: Romulus #1 è scritto dal maestro dell’horror Zac Thompson (Absolute Carnage: Avengers, I Breathed a Body) e illustrato dall’astro nascente Daniel Picciotto (Danny Ketch: Ghost Rider, X-Force).

Il film ha riportato la narrazione di Alien alle sue origini con un’emozionante saga di giovani colonizzatori spaziali che si trovano faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Il one-shot della Marvel si svolgerà prima degli eventi del film, fornendo un’illuminante retroscena dietro la principale minaccia di Romulus.

Chi ha realizzato il fumetto prequel di Alien: Romulus?

Realizzato in stretta collaborazione con il regista Fede Alvarez e il frequente collaboratore Rodo Sayagues, entrambi autori di Alien: Romulus, si dice che “il one-shot aggiunge un nuovo livello a una delle più grandi uscite cinematografiche dell’anno, rivelando i segreti dei leggendari antagonisti”.

Questo numero fa luce sulla tragedia avvenuta sulla stazione spaziale Renaissance prima che Rain, Andy e il loro equipaggio vi facessero il loro terrificante incontro. Anche se sappiamo che uno Xenomorfo ha fatto strage dell’equipaggio, questo fumetto dovrebbe rispondere ad alcune delle domande che ancora ci poniamo.

Il franchise di Alien è responsabile del mio amore di tutta la vita per il body horror, quindi non c’è bisogno di dire che sono entusiasta di contribuire con un piccolo pezzo al canone”, dice Thompson. “Lavorare con Fede Alvarez per realizzare un prequel di Alien: Romulus è stato un vero e proprio sogno che si è avverato e una responsabilità che non prendo alla leggera”. “Il risultato è una storia emozionante e terrificante che lentamente si trasforma in qualcosa di totalmente imprevedibile”.

 
 

Alien: Romulus, il final trailer!

È stato diffuso il finale trailer di Alien: Romulus, il nuovo film del franchise diretto da Fede Alvarez con Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie RenauxIsabela Merced. Il film uscirà in sala il 14 agosto, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 
 

Alien: Romulus, il final trailer e poster!

Sono disponibili il nuovo trailer in italiano e il poster di Alien: Romulus, il nuovo horror-thriller dal produttore Ridley Scott (Alien, Prometheus, Alien: Covenant) e dal regista/sceneggiatore Fede Alvarez che arriverà il 14 agosto nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Alien: Romulus riporta alle origini il franchise di grande successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo.

Alien: Romulus, il poster

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Civil War), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu.

Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett. Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

 
 

Alien: Romulus, il film è il secondo maggior successo del franchise

Alien: Romulus

Il nuovo film della serie di Alien, Alien: Romulus, ha avuto un rapido successo al botteghino quando ha debuttato il mese scorso, guadagnando 42 milioni di dollari al suo esordio. È stato sufficiente per ottenere la seconda maggiore apertura di sempre per il franchise, secondo solo a Prometheus del 2012. Ora, a distanza di un paio di settimane, Alien: Romulus ha conquistato un altro secondo posto nella classifica degli incassi di Alien di tutti i tempi.

Con il weekend appena trascorso, Alien: Romulus dovrebbe raggiungere un incasso mondiale di 285,7 milioni di dollari. Questo dato pone il film di Fede Alvarez ben al di sopra del precedente Alien, Alien: Covenant del 2017. Quel film si è infatti fermato a poco più di 240 milioni di dollari in tutto il mondo. L’unico film che precede Alien: Romulus nella classifica dei franchise di tutti i tempi è proprio Prometheus, lo stesso film che ha realizzato il più grande weekend di apertura della serie.

Per raggiungere quel titolo e conquistare la corona di film della saga dal maggiori incasso al botteghino ci vorrà ancora un bel po’. Più di dieci anni fa, il ritorno di Ridley Scott alla serie ha infatti guadagnato poco più di 403 milioni di dollari, ancora in testa all’intero franchise.

Il franchise di Alien ha incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il mondo

Alien: Romulus ha debuttato con recensioni per lo più positive: ha un punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di apertura. Nella sua recensione, Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e raccapricciante il giusto”. Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle sale.

 
 

Alien: Romulus, il film avrà un rating R per “contenuti estremamente violenti”

Alien: Romulus film 2024

L’atteso prossimo capitolo del franchise di Alien, Alien: Romulus, uscirà nelle sale il 16 agosto e ora è stata confermata la classificazione del film. Secondo FilmRatings.com, l’MPA ha classificato Alien: Romulus R per “contenuti e linguaggio estremamente cruenti”. La classificazione R per il film continua così la striscia di 45 anni di franchise di Alien, dato che tutti i film del franchise sono stati classificati R, con la maggior parte dei film che hanno ottenuto tale classificazione per una qualche combinazione di violenza e linguaggio.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

GUARDA ANCHE:

 
 

Alien: Romulus, il film avrà un rating R

Alien: Romulus film 2024

Non una gran sorpresa, ma decisamente una gradita conferma: Alien: Romulus sarà vietato ai minori. Si tratta della stessa classificazione di tutti gli altri episodi della longeva serie sci-fi/horror, a cui dunque questo nuovo capitolo dunque si va ad aggiungere promettendo spaventi e orrore. Visti i precedenti del regista Fede Alvarez con l’horror – tra cui La casa e Man in the Dark – era prevedibile che anche questa volta egli abbia in serbo per gli spettatori una terrificante e sanguinolenta avventura. L’MPA non ha ancora rivelato le ragioni specifiche di questa classificazione, ma la cosa è stata confermata dai 20th Century Studios.

Alvarez ha poi recentemente parlato anche del suo approccio ad Alien: Romulus, confermando che si svolge prima di Alien e Aliens – Scontro finale. “Il modo in cui l’abbiamo concepito è che se non avete visto nessuno di questi film, sono geloso perché vivrete un’esperienza incredibile“, ha dichiarato a The Hollywood Reporter. “Avrete tutti questi mondi di Alien davanti a voi, e non avete mai vissuto nulla di tutto questo. Non sapete come nasce la creatura e non conoscete nessuna di queste cose. È fantastico. Vi divertirete un mondo“.

Ma se invece avete visto gli altri film, allora è un’esperienza completamente diversa, perché vedrete e troverete i collegamenti con gli altri film. E se si è un fan, si sarà quella persona che infastidisce i propri amici al cinema dicendo loro che si sa da cosa è tratto questo film e da dove viene quella pistola e di cosa parlano i personaggi“, ha aggiunto il regista. “Quindi è realizzato in questo modo, e speriamo che funzioni così per tutti, ma è collegato a tutti loro. Amo tutti questi film. Non volevo omettere o ignorare nessuno di loro quando si tratta di collegamenti a livello di storia, personaggi, tecnologia e creature. Ci sono sempre dei collegamenti tra Alien e Alien: Covenant“.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, Fede Álvarez spiega come e perché è apparso [SPOILER]

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios - © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus è ora nelle sale e, sebbene la risposta dei fan e della critica sia stata ampiamente positiva, ci sono alcune scelte narrative che non hanno soddisfatto tutti. Se non avete ancora avuto modo di vedere il film, fate attenzione agli spoiler più importanti da questo punto in poi.

Quando Rain Carradine e il suo equipaggio arrivano alla stazione spaziale abbandonata Romulus, scoprono che l’androide della nave è ancora funzionante. Lo collegano e vediamo che il sintetico è lo stesso modello di Ash del film originale di Ridley Scott.

Sì, il compianto Ian Holm è resuscitato grazie a una combinazione di CGI e animatronics e, come ci si potrebbe aspettare, la decisione è stata accolta con un certo disappunto.

Nel corso di un’intervista con EW, il regista Fede Álvarez spiega perché hanno utilizzato le sembianze di Holm per questo nuovo androide e rivela di aver contattato la famiglia dell’attore per assicurarsi che fossero d’accordo con la decisione.

“Storicamente, c’è solo una quantità limitata di sintetici, ed è per questo che alcuni tornano più volte. Così abbiamo parlato e Ridley e io abbiamo pensato che quello che non è mai tornato fosse il migliore di tutti, il modello originale interpretato da Ian Holm”.

“L’intera faccenda è iniziata quando ho chiamato la proprietà e ho parlato con la sua vedova”, ha continuato il regista. “Lei sentiva che Ian era stato trattato con freddezza da Hollywood negli ultimi anni della sua vita, che gli sarebbe piaciuto far parte di altri progetti dopo Lo Hobbit, ma non è stato così. Quindi era entusiasta all’idea di riaverlo con sé”.

ian-holm-alien-romulus

Sebbene questo androide non sia in realtà Ash – che è stato distrutto insieme alla Nostromo in Alien – Rook è altrettanto inaffidabile e ha una direttiva principale molto simile.

“Ha la stessa somiglianza, ma ha un comportamento diverso. Rook e Ash hanno le stesse conoscenze perché sono tutti Madre”, dice Álvarez, riferendosi al sistema operativo che gestisce le navicelle spaziali nel franchise di Alien. “È un androide diverso, ma è la stessa coscienza della Madre che si è trasferita da un androide all’altro”.

 
 

Alien: Romulus, Fede Álvarez era “terrorizzato” all’idea di incontrare Ridley Scott

Alien: Romulus film 2024

Fede Álvarez è stato incaricato di dirigere un nuovo film del franchise di Alien, che dovrebbe uscire il prossimo anno che si intitolerà, almeno per ora, Alien: Romulus, che ha scritto insieme a Rodo Sayagues.

Il franchise è fermo dal 2017, quando Ridley Scott diresse Alien: Covenant che, come Prometheus (2012). Il risultato non soddisfacente al botteghino di quest’ultimo ha posto fine alla corsa di Scott, e ora Alien: Romulus sarà il primo film del franchise uscito da quando la Disney ha acquisito la Fox.

Parlando con Guillermo del Toro al DGA Latino Summit 2023 (intorno alle 18:35), Álvarez ha confermato che il suo “director’s cut” di Alien: Romulus è finito e che recentemente “ha dovuto affrontare il momento incredibilmente teso di mostrare il lavoro a Ridley Scott”, che è uno dei produttori principali del sequel e il “padre” del franchise.

“Volevo che lo vedesse prima di chiunque altro”, ha detto Álvarez. “E tutti mi hanno fatto capire che Ridley è davvero un duro. È davvero duro, soprattutto se quello che vede ha qualcosa a che fare con i suoi film. È stato davvero duro con “Blade Runner [2049]”, che pensavo fosse un capolavoro, e ha avuto dei problemi perché è davvero difficile per lui guardare cose che hanno a che fare con il suo lavoro. Gli ho chiesto del nuovo “Top Gun” e lui ha risposto “meh”. Io ho risposto “Di cosa stai parlando?” E lui ha risposto “Quello di mio fratello era originale e questo è come eh”. Quindi ho pensato: ‘Non c’è modo di vincere questa partita.’”

Álvarez era “terrorizzato” all’idea di incontrare Ridley Scott di persona dopo che il regista aveva visto Alien: Romulus per la prima volta, ma sapeva che doveva essere lì di persona per ascoltare i pensieri di Scott. “Anche se non me lo avesse chiesto, sarei andato lì, mi sarei seduto a un tavolo, lo avrei guardato e avrei ascoltato quello che aveva da dire”, ha detto il regista. “Anche se avesse detto: ‘Hai distrutto la mia eredità’, volevo essere di fronte a lui e vederlo negli occhi. Non volevo ricevere un’e-mail con scritto “Ridley dice…”

“E poi è entrato nella stanza e ha detto: ‘Fede, cosa posso dire? È fottutamente fantastico”, ha continuato Álvarez parlando della reazione di Scott al film. “Per me è stato come… La mia famiglia sa che è stato uno dei momenti più belli della mia vita avere un maestro come lui, che ammiravo così tanto, guardare un film che avevo fatto ma soprattutto qualcosa del genere… e parlarmi per un’ora di cosa gli piaceva. Uno dei migliori complimenti che mi ha fatto è stato: “Il dialogo è fantastico”. Sei tu lo sceneggiatore?’ Sì!”

20th Century Studios e Disney devono ancora rivelare molti dettagli sulla trama di Alien: Romulus, a parte il fatto che sarà incentrato su “un gruppo di giovani di un mondo lontano, che si ritrovano a confrontarsi con la forma di vita più terrificante del mondo”. Cailee Spaeny, che vedremo in Priscilla di Sofia Coppola, guida il cast insieme a David Jonsson (“Industry”), Archie Renaux (“Shadow and Bone”), Isabela Merced (“Rosaline”), Spike Fearn (“The Batman”) e Aileen Wu (“Away From Home”).

 
 

Alien: Romulus, Fede Alvarez assicura che il film non stravolgerà il canone

Alien: Romulus film 2024

Quando i franchise più amati vengono ampliati con nuovi film, spesso questi trovano il modo di offrire nuovi spunti di riflessione sugli eventi delle opere precedenti, ma il regista Fede Álvarez ha confermato che il suo prossimo Alien: Romulus (qui il primo teaser trailer), ambientato tra Alien e Aliens – Scontro finale, non avrà un impatto complessivo sulla mitologia di entrambi i film. Questo sarà un sollievo per alcuni fan, sapendo che l’avventura può essere goduta interamente per i suoi meriti, anche se alcuni fan saranno sicuramente delusi dal fatto che non ricontestualizzerà ciò che è stato visto negli amati capitoli del franchise.

Parlando con Variety, Álvarez ha confermato che il suo nuovo film si svolge “20 anni dopo il primo, e per me non è uno stravolgimento del canone. È una cosa che mi piace fare personalmente, assicurandomi che tutto sia in linea con la grande storia del franchise di Alien, non solo per quanto riguarda la storia, ma anche per quanto riguarda il modo in cui realizzarla. Ho parlato con Ridley Scott come produttore e ho avuto lunghe chiacchierate con James Cameron a livello di sceneggiatura. Una volta terminato il film, l’ho mostrato loro“.

Ha continuato: “Tutti sono molto importanti, dal supervisore dei VFX di Aliens ai ragazzi che realizzano le miniature, e ne abbiamo assunti molti per lavorare al film. Altrimenti, è difficile ottenere lo stile, l’aspetto e l’atmosfera di un film come volevo io. È stato il più grande piacere di fare questo film, poter fare tutto questo processo“. Questo nuovo capitolo riporterà dunque il fenomenale franchise di Alien alle sue origini, con la sinossi che recita: “Mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo“.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

 
 

Alien: Romulus, Fede Alvarez annuncia che il primo trailer arriverà oggi!

Alien: Romulus film 2024

Sembra che oggi daremo la nostra prima occhiata ad alcuni filmati di Alien: Romulus. Il regista Fede Alvarez ha condiviso quanto segue sui suoi account sui social media e, anche se non specifica esattamente a cosa si riferisce, il regista non ha attualmente altri progetti in lavorazione.

Inoltre, l’affidabile insider Daniel Richtman ha riferito che il trailer di Romulus sarà pubblicato online oggi prima che Alvarez postasse quanto seguie.

Sappiamo ancora molto poco della trama, ma la star del film, Cailee Spaeny, ha recentemente condiviso un dettaglio in qualche modo sorprendente sulla sequenza temporale del film. L’attrice di Pacific Rim: La Rivolta ha rivelato che Alien: Romulus è ambientato tra gli eventi dell’originale Alien di Ridley Scott e del sequel di James CameronAliens.

“Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film”, ha detto Spaeny. “Hanno portato la stessa squadra di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi in realtà sono arrivate e hanno costruito i nostri. Quindi vedere il design originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per oltre 45 anni ed è stato così parte della loro vita è stato davvero incredibile.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

 
 

Alien: Romulus, ecco il primo poster del film!

Alien: Romulus film 2024

I 20th Century Studios hanno finalmente condiviso alcuni dettagli sul prossimo film di Fede Alvarez, Alien: Romulus, ora confermato come titolo ufficiale del nuovo capitolo nella saga di Alien. La sinossi rimane invece piuttosto vaga, e recita: “Giovani di un mondo lontano devono affrontare la forma di vita più terrificante dell’universo“. Il film, la cui uscita è prevista per il 16 agosto di quest’anno, è interpretato dall’attrice Cailee Spaeny di Priscilla, con Isabela Merced, Aileen Wu, Spike Fearn, David Jonsson e Archie Renaux in ruoli secondari. Di seguito, ecco il poster:

Alien Romulus

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

 
 

Alien: Romulus, ecco come apparirebbe lo Xenoman nella vita reale

Alien: Romulus film 2024

Ci sono molti scricchiolii familiari nella casa infestata nello spazio del regista Fede Álvarez, ma un nuovo spavento nella sua nuova e feroce rivisitazione della vita extraterrestre in Alien: Romulus (la nostra recensione) è la prole. Proprio come il capolavoro originale di Ridley Scott ha dato al pubblico un ultimo spavento, Rain (Cailee Spaeny) affronta un ultimo incubo, nato dal DNA di Alien e umano. Accreditato solo come Offspring nei titoli di coda del film, questo terrore di due metri, come gran parte di “Alien: Romulus”, non è una creazione in CGI, ma un’opera realizzata con il buon vecchio trucco, gli effetti speciali e un vero attore di nome Robert Bobroczkyi.

Bobroczkyi è nato ad Arad, in Romania, e ha raggiunto altezze letteralmente incredibili già in giovane età, raggiungendo il metro e ottanta centimetri a soli 8 anni e guadagnando un altro metro all’età di 12 anni. Bobroczkyi è un ex giocatore di basket rumeno che si è trasferito da Arad a Geneva, in Ohio, nel 2016. Ha frequentato la Rochester Christian University nel 2020, prima di tornare in patria per frequentare il college in Romania. Le sue caratteristiche fisiche lo rendevano ideale per il ruolo di cattivo del film nell’atto finale.

Bobroczkyi aveva nei suoi geni la caratteristica di essere una grande presenza

Alien: Romulus spiegazione finale
Credit 20th Century Studios

Sebbene Robert Bobroczkyi abbia avuto valutazioni sulla salute per la maggior parte della sua vita, è emerso che l’altezza dell’ex stella del basket è un fatto di famiglia. Il padre di Robert, l’ex giocatore di pallacanestro Zsigmond Bobróczky, è alto 1 metro e 80 centimetri, mentre la madre Brunhilde, che ha giocato a pallavolo e pallamano, è alta 1 metro e 80 centimetri. Sebbene sia stato confermato che non ha problemi ormonali o di crescita, il giovane rumeno era limitato quando si trattava di giocare in campo, soffrendo di problemi di movimento e resistenza. Inoltre, soffriva di scoliosi e di problemi alla schiena, che lo rendevano inadatto a giocare a basket a livello professionale.

Forse, dopo aver assunto la parte degli Offspring e aver portato la paura nello spazio, Bobroczkyi potrebbe aver trovato una carriera sullo schermo. Da un’occhiata alla sua pagina IMDb risulta che “Alien: Romulus” è il suo unico ruolo da attore finora, ma ora Bobroczkyi si unisce a un’eredità di talenti che hanno portato il terrore nei cinema per decenni. Il primo a colpire dall’ombra è stato quando lo xenomorfo ha fatto un giro sul pit stop della Nostromo nel 1979 e il mondo ha imparato che nello spazio nessuno può sentirti urlare.

L’Alien originale era una star molto alta un tempo

Alien

Proprio come Fede Álvarez si è avvalso dell’aiuto di Robert Bobroczkyi per portare la paura nel suo capitolo dell’antologia Alien, Ridley Scott ha ingaggiato un talento con una grande presenza sullo schermo. Il primo a dare vita allo Xenomorfo è stato Bolaji Badejo, un graphic designer di 1 metro e 80, scoperto in un pub londinese di Soho da un direttore del casting innamorato delle lunghe gambe di Badejo. Come Bobroczkyi, ha accettato il ruolo senza alcuna precedente esperienza di recitazione. Ma ciò che ha fornito è stato sufficiente, perché Badejo è stato determinante nel dare vita a uno dei personaggi più terrificanti del cinema, di cui gli altri membri del cast erano consapevoli e rispettosi.

Mentre il volto di Bobroczkyi è stato ricoperto di trucco e protesi per dare vita al suo personaggio, Badejo ha indossato la lunga testa tubolare, marchio di fabbrica dell’Alien, e un’intera tuta di tubi e tubature biomeccaniche. Durante le riprese, Tom Skerritt si rese conto che il suo co-protagonista nascosto non era in grado di sedersi nella tuta, inducendo la troupe a costruire un’altalena dove Badejo potesse parcheggiare tra una ripresa e l’altra. Dopo il successo del film, a Badejo fu chiesto di tornare per un sequel, ma tornò a casa in Nigeria, dove in seguito aprì una galleria d’arte. Purtroppo, Badejo è uno degli attori dell’universo di Alien scomparsi, morto nel 1992 a causa di complicazioni dovute all’anemia falciforme. Aveva solo 39 anni. Sebbene “Alien” sia la sua unica interpretazione, lascia a Bobroczkyi delle orme leggendarie e importanti da seguire.

 
 

Alien: Romulus, clip presenta una sequenza da brivido mentre uno Xenomorfo dà la caccia alla Kay di Isabela Merced

Alien: Romulus film 2024

Alien: Romulus sembra destinato a riportare la longeva serie di film di fantascienza alle sue radici horror, e la prima clip del film è un vero e proprio spettacolo da brivido.

In questo film vediamo la Kay di Isabela Merced che cerca di sfuggire a uno Xenomorfo che la insegue. Deve mantenere il silenzio e la calma, cosa più facile a dirsi che a farsi, vista la terrificante creatura in libertà che vuole il suo sangue.

A proposito dell’alieno protagonista, abbiamo anche un nuovo sguardo all’iconica creatura grazie alla copertina di una nuova rivista.

Quando stavamo facendo i reshoot, Fede Álvarez mi ha dato l’iPad dove guarda la riproduzione, e aveva il film in primo piano“, ha detto Merced in una recente intervista. “Così gli ho detto che volevo vederne alcune parti e lui me le ha mostrate. Ero io a tenere l’iPad e intorno a me c’erano dieci persone che lo guardavano“.

C’è una scena in cui sono presente e tutti hanno dovuto girarsi dall’altra parte. Nessuna persona è rimasta a guardare quell’iPad perché era così disgustoso. E io lo guardavo come… ero così eccitato [ride]“.

Adoro la fantascienza, davvero. Così mi ha lasciato guardare metà del film sull’iPad. Ho detto [a Fede]: ‘Se l’iPad è pesante, posso portarlo io per te. Posso tenerlo in mano‘”, ha continuato. “Quindi sono molto, molto eccitato per questo. Ancora una volta, ho la fortuna di partecipare a questi progetti con il meglio del meglio. Non posso crederci. Sono così sotto shock e non so quando mi sveglierò“.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

 

 
 

Alien: Romulus, Cailee Spaeny parla del paragone con la Ripley di Sigourney Weaver

Alien: Romulus film 2024

Alien: Romulus promette di essere un ritorno alle origini per l’iconico franchise che i fan della fantascienza e dell’horror tanto amano. Il film si colloca come noto tra Alien e Aliens – Scontro finale, dunque successivamente ai due prequel realizzati negli scorsi anni da Ridley Scott. Protagonista di questo nuovo capitolo della saga è Cailee Spaeny (Priscilla) nel ruolo di Raines. Personaggio che ha subito fatto scattare degli inevitabili paragoni con la Ripley di Sigourney Weaver, eroina dei primi quattro film del franchise.

L’attrice ci ha però tenuto a precisare che non ha cercato di emulare Ripley. “Ho sicuramente fatto tutto il possibile per dare vita a quel personaggio“, ha dichiarato a Total Film. “Guardare Sigourney interpretare quel ruolo – fa parte dei cambiamenti che quei film hanno apportato al gioco“. “Non potrei mai essere lei. Ma ho iniettato nel mio personaggio tutto quello che avevo dentro e ho cercato di renderlo tridimensionale, il più tridimensionale possibile. Spero che questo si noti e che prenda vita“.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus, Cailee Spaeny è pronta per andare a caccia di Xenomorfi

Alien: Romulus film 2024

La nuova immagine di Alien: Romulus mostra l’eroina protagonista, interpretata da Cailee Spaeny, in azione. L’attrice, che nell’ultimo anno è stata già protagonista di due film di alto profilo che l’hanno vista alle prese con due ruoli molto diversi, Priscilla e Civil War, si appresta ora a entrare nel mito che ha già visto protagonista Katherine Waterston, Noomi Rapace e soprattutto Sigourney Weaver. Sarà infatti la prossima eroina spaziale a confrontarsi con gli Xenomorfi in Alien: Romulus.

In un post del 20 maggio dall’account X ufficiale di Total Film, i fan possono vedere Cailee Spaeny strisciare attraverso corridoi bui mentre brandisce quella che sembra essere una sorta di arma alimentata da un serbatoio, come indicato dal tubo collegato all’aggeggio che sta portando in spalla. Questa è solo l’ultima immagine che i fan hanno visto dal set del film di Fede Álvarez che perpetra il franchise di Alien, sebbene una delle poche a presentare uno qualsiasi dei membri umani del cast del film nel mezzo dell’azione.

Potete vedere l’immagine qui.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus supera i classici di Ridley Scott e James Cameron al box office mondiale

Alien: Romulus

Che sia un sequel, un prequel, un reboot o addirittura un “interquel”, è tutto da vedere. Ma si può sicuramente definire un successo. Nonostante abbia subito un pesante calo nel secondo weekend di uscita in patria, Alien: Romulus ha superato un’importante pietra miliare del box office mondiale. Diretto da Fede Álvarez, il film è il sequel del fondamentale film originale di Ridley Scott, Alien, e un prequel dell’altrettanto amato seguito di James Cameron, Aliens. Uscito decenni dopo questi film, Alien: Romulus ha superato i loro incassi globali.

Il film ha incassato circa 16 milioni di dollari nel secondo fine settimana al botteghino nazionale e altri 41 milioni di dollari nei mercati esteri. Il film ha così raggiunto i 72 milioni di dollari in patria e i 152 milioni di dollari all’estero. Alien: Romulus ha ora incassato un totale globale di 225 milioni di dollari e ha ancora diversi mercati esteri da aprire. Prodotto con un budget di circa 80 milioni di dollari, il film ha superato in un colpo solo i 186 milioni di dollari globali di Alien, i 183 milioni di dollari globali di Aliens e i 158 milioni di dollari globali del divisivo Alien 3 di David Fincher. Va notato che in dollari del 2024 tutti e tre i film avrebbero guadagnato molto di più.

Questo fine settimana, Alien: Romulus ha anche superato i 160 milioni di dollari di Alien: Resurrection e i 172 milioni di dollari di AVP: Alien Vs. Predator. Tra pochi giorni, il film supererà anche i 238 milioni di dollari con cui Alien: Covenant ha concluso la sua corsa nelle sale, consolidandosi come il secondo capitolo più grande nella storia del lungo franchise di fantascienza. Il film di Alien che ha incassato di più, sia a livello nazionale che mondiale, rimane Prometheus. Anch’esso diretto da Scott, il film ha incassato circa 125 milioni di dollari in patria e poco più di 400 milioni di dollari nel mondo nel 2012.

Il franchise di Alien ha incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il mondo

Alien: Romulus ha debuttato con recensioni per lo più positive: ha un punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di apertura. Nella sua recensione, Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e raccapricciante il giusto”, ma ha criticato la parte centrale per essere troppo incentrata sulla nostalgia Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle sale.

 
 

Alien: Romulus spaventa il CinemaCon con alcuni nuovi filmati

Alien: Romulus film 2024

Il venerabile franchise di Alien ha quasi 10 film all’attivo e, in qualche modo, ogni volta che il petto di un membro dell’equipaggio spaziale si apre e una piccola creatura orribile striscia fuori, siamo ancora terrorizzati. È quanto accaduto anche giovedì al CinemaCon, la convention annuale dei proprietari di sale cinematografiche a Las Vegas che ha avuto modo di vedere un’anteprima del film Alien: Romulus. Diretto da Fede Álvarez (La casa, Man in the Dark), il film segue un gruppo di esploratori solari che si imbattono in una stazione spaziale abbandonata. Naturalmente, non sono soli a bordo.

Alien: Romulus, la descrizione dei nuovi filmati

Durante la presentazione al CinemaCon, Alvarez e il produttore (nonché padre della saga) Ridley Scott hanno inviato un messaggio e introdotto uno sguardo speciale su Alien: Romulus. Il filmato inizia con due ragazze che scoprono un corpo. Un altro uomo si guarda intorno alla nave, che si illumina di luci rosse, mentre dei campioni incapsulati iniziano a muoversi.

Un pezzo di tecnologia mostra che c’è una luce che può vedere attraverso le parti del corpo, mostrando legamenti e ossa. L’uomo di cui sopra ha un pulsante sul collo, che viene premuto, facendolo bloccare e fissare il soffitto mentre i suoi occhi si rovesciano all’indietro e si riavvia. Nel frattempo, gli alieni si schiudono davanti a lui e cadono nell’acqua ai suoi piedi. Il resto dell’equipaggio nota qualcosa che sta nuotando, ma non se ne accorge, finché uno di loro non viene sbalzato via.

La creatura salta fuori e cerca di attacarglisi al viso, ma viene lanciata contro il vetro. Un’altra salta da un Andy congelato (David Jonsson) sul volto di un altro, conficcandogli le zampe nella bocca e negli occhi. L’equipaggio cerca di chiudersi le porte alle spalle per fuggire, ma uno degli alieni riesce a passare, spingendoli a colpirlo di nuovo contro il vetro, che si rompe e li fa entrare tutti.

Alla fine, uno dei membri dell’equipaggio viene colpito in faccia da uno dei facehugger. In un altro filmato, un personaggio non si sente bene e si stringe il petto. Viene utilizzato il dispositivo per vedere attraverso il corpo, mostrando l’alieno che cerca di uscire dalle sue costole. I personaggi crollano, schiumano dalla bocca, hanno delle convulsioni e danno accidentalmente un calcio alla nave prima che l’alieno esca dal loro petto. È un momento cruento e viscerale. La nave continua a fluttuare finché non si schianta contro una più grande.

Infine, la presentazione mostra un trailer pieno di caos, Xenomorfi adulti e terrore. Ad oggi è stato rilasciato pubblicamente solo un teaser trailer che non mostra molto ma anticipa grandi orrori. Orrori che sembrano essere presenti nei nuovi filmati e nel trailer esteso, dove si vede la squadra di umani alle prese con le tensioni che aumentano, i corpi che si accumulano, le ossa che si rompono e il sangue che inizia a sgorgare.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

 
 

Alien: Romulus porta il totale degli incassi IMAX a nuove terrificanti vette

Alien: Romulus

Gli spettatori IMAX di tutto il mondo hanno sentito il terrificante abbraccio di Alien: Romulus (recensione) della Disney/20th Century, che ha raggiunto la cifra sbalorditiva di 16,8 milioni di dollari al botteghino IMAX, pari a uno sbalorditivo 15,5% del totale del weekend di apertura globale. Questa impressionante performance segna la seconda apertura globale più alta di sempre per IMAX nel mese di agosto, a dimostrazione del fascino duraturo del franchise di Alien. Rich Gelfond, CEO di IMAX, ha espresso entusiasmo per il successo del film, dichiarando:

“La strategia della Disney di puntare sull’IMAX per il suo marketing ha dato grandi risultati, con la nostra rete che ha raggiunto una quota a due cifre del box office in tutto il mondo, compresa la Cina. Fede Álvarez ha realizzato uno dei migliori film di questa serie e la Disney ha sfruttato con successo l’IMAX per contribuire a dare un tocco di freschezza a questo amato e longevo franchise”.

Alien: Romulus, l’ultimo nato della serie di 45 anni, è stato presentato interamente nell’esclusivo formato IMAX espanso negli USA, offrendo un’esperienza visivamente coinvolgente che ha risuonato con una nuova generazione di spettatori. Forse sarebbe anche ora di implementare anche nel nostro paese, l’Italia questo formato che regala un’esperienza decisamente più coinvolgente rispetto al classico formato.  Nel nostro paese il film si è attestato ad un weekend d’apertura di 1.196.117 €.

Il film ha guadagnato 7,3 milioni di dollari da 400 schermi nel solo Nord America, rappresentando un sostanzioso 17,6% del totale nazionale. Anche i mercati internazionali hanno mostrato un forte sostegno, con Romulus che ha aperto con 9,5 milioni di dollari, compresi i 5 milioni di dollari della rete IMAX Cina, che rappresentano il 23% del totale degli incassi nella regione. Si prevede che il successo di Alien: Romulus continuerà ad arrivare sugli schermi IMAX di tutto il mondo, con il debutto del film in India previsto per la fine di questa settimana.

Attualmente il film ha ottenuto un punteggio “fresco” dell’81% sul sito web aggregatore Rotten Tomatoes, con un punteggio del pubblico leggermente migliore dell’86%. Alien: Romulus ha anche ottenuto un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di apertura, il migliore in quasi 40 anni per il franchise. Nella sua recensione, Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che il film “Poco spaventoso ma indubbiamente avvincente, ben concepito e raccapricciante il giusto, il nuovo capitolo del celebre franchise rappresenta un ritorno alle origini capace però di aggiungere anche qualcosa in più alla mitologia della saga.”.

Cos’altro è stato proiettato in IMAX questa settimana?

Per quanto riguarda le altre notizie sull’IMAX, Deadpool & Wolverine della Disney/Marvel continua a scalare le classifiche, superando gli 81 milioni di dollari di incassi globali IMAX, consolidando il suo posto tra i primi 25 titoli IMAX di tutti i tempi.

Nel frattempo, il mercato cinese ha visto un debutto più modesto con Detective Conan: Million Dollar Pentagram, che ha aperto con 500 milioni di dollari mentre condivideva gli schermi IMAX con Alien: Romulus, portando il totale cumulativo IMAX a 5,1 milioni di dollari in Cina. Questa settimana, IMAX ospiterà anche l’apertura di The Crow di Filmnation/Lionsgate su 625 schermi in 44 mercati, tra cui Nord America, Regno Unito, Medio Oriente, Messico e Brasile.

 
 

Alien: Romulus ha una scena post credits?

Alien: Romulus spiegazione finale
Credit 20th Century Studios

Alien: Romulus (qui la recensione) è ormai al cinema ed è certificato “fresco” all’82% su Rotten Tomatoes, l’entusiasmo è ai massimi storici tra i fan del franchise di fantascienza/horror di lunga data. Ci sono state molte speculazioni sul fatto che quest’ultimo capitolo si colleghi al franchise di Alien, sebbene sia stato ampiamente pubblicizzato come una storia a sé stante. Tuttavia, con la 20th Century Studios di proprietà della Disney che cerca di riportare gli Xenomorfi al loro antico splendore nei cinema, non prevediamo certamente che questo sarà un film con una storia svincolata.

Ma come spesso accade in questi anni di franchise e saghe, rispondiamo a questa domanda: Alien: Romulus ha una scena post-credit?

Alien: Romulus, la spiegazione del finale del nuovo film

Come abbiamo visto segnalato per la prima volta su SFFGazette.com, no, Alien: Romulus non presenta scene finali, intermedie o post-crediti. Una volta che il film finisce, è tutto, quindi puoi scegliere di lasciare il cinema o restare e leggere i nomi di tutte le persone che hanno lavorato duramente per dare vita a questo film.

Questo non significa che il settimo capitolo della saga di Alien non getti le basi per il futuro, però, e ci sono un sacco di intriganti Easter Egg sparsi ovunque che sono probabilmente molto più gratificanti di un teaser di un sequel in stile MCU. Ovviamente, non dovremmo essere sorpresi, poiché nessuno dei film di Alien ha presentato una scena post-crediti da quando il primo è uscito nel lontano 1979.

 
 

Alien: Romulus concept art rivela che la “progenie” ibrida aveva quasi le ali

Alien: Romulus film 2024

Alien: Romulus di Fede Alvarez contiene numerosi richiami al capolavoro originale di Ridley Scott e al sequel di James Cameron, ma – in modo alquanto controverso – reintroduce anche un concetto di uno dei film meno popolari del franchise, Alien: La clonazione.

Verso la fine del film, Kay (Isabela Merced), incinta e in fin di vita, si inietta la formula Prometheus 5 dell’androide Rook per mantenersi in vita. Sebbene sopravviva (per un po’), alla fine partorisce un mostruoso ibrido umano/alieno che uccide la madre quasi subito.

Chiamata “The Offspring” nei titoli di coda, questa terrificante creatura ha un aspetto decisamente migliore rispetto alla mostruosità albina di Resurrection, ma l’introduzione di un altro ibrido ha provocato qualche reazione e per molti fan la decisione ha offuscato l’atto finale del film.

Ora, il concept artist Dane Hallett ha svelato un altro design alternativo per la Prole, e questa mostruosità multiforme è molto lontana dall’ibrido apparso nel film – c’è persino una versione con le ali!

A un certo punto, il materiale che Kay usa su se stessa ha un effetto genetico così drammatico sul suo bambino non ancora nato che si trasforma in questa mostruosità”, spiega Hallett. “È arrivato fino alla previsualizzazione, quando alla fine si è trasformato in qualcos’altro (che alla fine condividerò) prima di tornare a essere la prole che si vede nel montaggio finale Questo è stato snervante… Sarei stato responsabile di una mutazione non amata nell’universo di Alien?

Ho cercato disperatamente di dare a questa cosa uno scopo, una presenza e di renderla un’ode a tutto ciò che l’aveva preceduta. Alla fine, sono grato di aver ottenuto quello che abbiamo ottenuto nel montaggio finale, ma ecco cosa sarebbe potuto essere”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dane Hallett (@dane_hallett_art)

Il franchise di Alien ha incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il mondo

Alien: Romulus ha debuttato con recensioni per lo più positive: ha un punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di apertura. Nella sua recensione, Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e raccapricciante il giusto”, ma ha criticato la parte centrale per essere troppo incentrata sulla nostalgia Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle sale.

 
 

Alien: Ridley Scott tornerà alla regia del nuovo prequel?

Ridley Scott
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

In occasione del 40° anniversario dell’uscita di Alien Variety ha incontrato Tom Skerritt  (che nel film interpretava Dallas, il capitano della Nostromo) ripercorrendo insieme a Ridley Scott la genesi del progetto, gli aneddoti della lavorazione e i segreti che lo rendono ancora oggi un capolavoro indiscusso del cinema di genere. Tanti gli argomenti toccati nell’articolo, compresa l’evoluzione del franchise e i prequel finora portati sul grande schermo, Prometheus e Alien: Covenant, menzionando accidentalmente anche un terzo capitolo degli eventi ambientati prima del cult del 1979 che Scott dovrebbe dirigere e che è già in fase di scrittura.

L’ipotesi non giunge nuova ai fan del franchise, visto che da tempo si parla di un possibile seguito di Covenant le cui premesse erano state ostacolate dal risultato non troppo entusiasmante del film al box office.  Qualche mese fa era stata poi Katherine Waterson, una delle interpreti, a spiegare che non c’erano notizie ufficiali e che non sapeva nulla del progetto, ma che già durante le riprese l’idea di una continuazione della trama sembrava interessante.

Dunque di quale misterioso terzo prequel sta parlando Variety? Sappiamo che al momento, come conseguenza della fusione tra Disney e Fox, Alien figura tra le proprietà della casa di Topolino e potrebbe subire un trattamento diverso da quello optato dal vecchio proprietario. Lo stesso Scott ha recentemente confermato di aver preso parte a dei colloqui iniziali con lo studio sul futuro della serie e che sa benissimo in che direzione la porterebbe.

Andare avanti, sempre, lasciandosi tutto alle spalle vedendo in che modo potrà evolvere“, aveva dichiarato il regista, “Stiamo cercando di capire dove vogliamo che succeda“.

Alien: 10 cose che non sai sul film cult

Fonte: Variety

 
 

Alien: Ridley Scott era “furioso” con James Cameron per averlo sostituito sul sequel

Ridley Scott
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Nel 1979 il film Alien, diretto da Ridley Scott, si affermò come un’opera di straordinario valore, divenendo in breve un vero e proprio cult. Nel 1986 viene poi realizzato un sequel, Aliens – Scontro finale, alla regia del quale è però subentrato James Cameron.  Ora, in una nuova intervista rilasciata a Deadline, Ridley Scott, ha ricordato di quando ha ricevuto una telefonata da Cameron che lo informava che avrebbe realizzato Aliens, cosa che lo ha fatto sentire “furioso”. Sebbene il regista, ora in sala con Napoleon, consideri Cameron un “grande uomo“, in quel momento era arrabbiato per la sua sostituzione, soprattutto perché stava cercando di riprendersi dopo il fallimento economico di Blade Runner nelle sale.

Quando ho saputo che qualcun altro lo stava facendo, io stavo già cercando di sviluppare qualcosa di nuovo da quel film. Jim mi ha chiamato ed è stato molto gentile, mi ha detto: “È difficile, il tuo mostro è così unico. È difficile renderlo di nuovo spaventoso, ormai è un terreno familiare”. Poi ha aggiunto: “Voglio fare un film più d’azione, più militare”. Io ho detto: “Ok”. Ed è stata la prima volta che ho pensato: “Benvenuto a Hollywood“, rivela Scott. “Io e Jim parliamo spesso. Non siamo proprio amici, ma parliamo e lui è fantastico. In quel momento però ero arrabbiato, ferito. Sapevo di aver fatto qualcosa di molto speciale, un’occasione unica“, ha concluso il regista.

I film di Scott e Cameron relativi alla saga di Alien sono innegabilmente diversi in termini di stile e tono. Alien è un film strettamente di fantascienza/horror ambientato nei confini claustrofobici dell’astronave Nostromo, che pone una forte enfasi sulla suspense e sulla tensione. Aliens – Scontro finale, invece, è un film d’azione fantascientifico più tradizionale nel contesto degli anni ’80 e, a sua volta, ha un approccio più orientato all’azione. Entrambi si sono in ogni caso affermati come grandi classici e Scott ha poi comunque avuto modo di riprendere in mano la saga con i film prequel Prometheus e Alien: Covenant, riappropriandosi dunque della propria creatura.

 
 

Alien: Ridley Scott è ancora al lavoro su un nuovo film

Alien

Ridley Scott ha confermato di essere ancora al lavoro su un nuovo film di Alien. Rilasciato nel 1979, il primo film del franchise ha cambiato per sempre la storia del cinema grazie alla sua combinazione di fantascienza e horror, e anche alla presenza dell’iconica eroina femminile Ellen Ripley, interpretata da Sigourney Weaver.

Dopo tre film senza il suo diretto coinvolgimento (e un paio di spinoff appartenenti alla serie Alien vs. Predator), Scott è finalmente tornato ad occuparsi della saga grazie al prequel Prometheus del 2012, un tentativo di espandere la mitologia di Alien che è stato accolto con enorme scetticismo da parte dei fan. Il film ha avuto anche un sequel, Alien: Covenant del 2017, che ha incassato soltanto 240 milioni al box office mondiale e che – almeno apparentemente – aveva congelato il franchise per sempre.

Nonostante quel film sia stato bombardato tanto dalla critica quanto dal pubblico, sembra che ci sia ancora speranza per altri film della saga di Alien. Parlando con Forbes, è stato proprio Ridley Scott a confermare di essere ancora al lavoro su un altro film del franchise, senza però nascondere i suoi dubbi in merito all’approccio da adottare con il nuovo film rispetto alla proprietà in generale. 

“Un nuovo film è in programma. Con Prometheus e Covenant abbiamo provato a seguire una nuova strada e a reinventarci. Qualora andassimo avanti con la saga, non credo racconteremo una storia ambientata prima dei fatti narrati in Prometheus. Ciò che è stato fatto è già sufficiente. Adesso i fan si stanno facendo una serie di domande fondamentali: Alien, il facehugger, il chestubster… è stato già detto tutto su di loro o c’è ancora altro da raccontare? Noi continuiamo a chiedersi se si dovrebbe ripartire da zero, e magari provare a conservare il ‘brand’ Alien solo in funzione del franchise. La domanda fondamentale continuano ad essere questa.”

Alien: proseguire con i prequel o ripartire da zero?

Insomma, Ridley Scott sembra fortemente intenzionato a far proseguire il franchise di Alien, anche se ciò dovesse significare far ripartire la storia “da zero”. Nonostante Covenant ha lasciato una porta aperta per un eventuale prosieguo, Scott sembra essere consapevole che forse è arrivato il momento di svecchiare in qualche modo il franchise, optando per nuove soluzioni narrative. Sarà davvero così? Solo il tempo ce lo dirà…

 
 

Alien: recensione del film cult di Ridley Scott

Alien

Alien è il film cult del 1979 di Ridley Scott, nonché uno dei migliori film di fantascienza e che ha lanciato l’attrice Sigourney Weaver.

Ci sono alcuni film che ci restano dentro fin da piccoli, siamo lì, magari in cucina a vedere cosa c’è di buono in pentola, e nello zapping generale dei nostri genitori, si finisce magari a guardare incuriositi scene che rimarranno come ricordo indelebile fino ai giorni dell’età adulta, difficilmente infatti si possono dimenticare le svariate scene cult di questa pellicola, ma andiamo con ordine.

Alien filmIl primo Alien è un’opera di straordinaria capacità di sintesi, andando a ridefinire gli standard fanta-horror dell’epoca grazie ad una scenografia tecnicamente eccezionale che si distacca dalle ambientazioni spaziali tipicamente bianche di film come “2001 Odissea nello spazio“.

Il computer di bordo inoltre, tale “Mother” non può non ricordare Hal 9000, ed il rapporto con i membri della nave stranamente non sarà per niente idilliaco.

Il racconto originale proviene da un soggetto di Dan O’Bannon e Ronald Shusett, ancora oggi però la paternità della storia è divisa con lo scrittore tedesco A. E. Van Vogt che scrisse prima della realizzazione della pellicola due romanzi analoghi: “Discord in Scarlet” del 1939 e “Voyage of the Space Beagle” del 1950, inoltre non accreditato partecipò ad una prima stesura anche il talentuoso regista Walter Hill che doveva inizialmente dirigere Alien.

Alien, il film cult del 1979 di Ridley Scott

A parziale discolpa di  Ridley Scott si può aggiungere che film analoghi erano già usciti tempo addietro:  L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel ad esempio mostrava già alieni parassiti degli esseri umani. La notevole produzione fantascientifica degli anni 50 americana inoltre, aveva già ampiamente trattato storie similari, certo non con tutto il simbolismo ed il terrore strisciante di cui è pregna l’opera di Scott. Sotto questo punto di vista l’incipit è esemplare: quattro – cinque minuti di silenzi interrotti sporadicamente da rumori di bordo con la camera che va ad esplorare i lunghi e angoscianti corridoi della labirintica astronave “Nostromo” omaggiando nello stile “l’odissea spaziale” di kubrikiana memoria.

La sensazione che trasmettono queste scene è quella di una profonda solitudine ma anche quella di una imminente minaccia, un ambiente un po’ alieno quindi, con cui Scott giocherà per tutta la durata del film molte volte prendendo un pò in giro lo spettatore, come quando lo (scapestrato) gatto Jones se ne va in giro nascondendosi nei posti più impensati dispensando attimi di terrore nell’equipaggio già impaurito.

La storia è presto detta: in un futuro non precisamente delineato, la nave spaziale “Nostromo” addetta principalmente ad attività commerciali, riceve sui propri strumenti di bordo un segnale cifrato da un’entità sconosciuta. “Mother” il computer che gestisce la nave, sveglia dal loro lungo sonno nelle capsule criogeniche l’equipaggio per permettergli di scoprire l’origine del messaggio che si ripete ogni dodici secondi nello stesso modo.

Giunti sul pianeta da dove giunge il segnale, scoprono un relitto alieno semidistrutto dove al posto di guida trovano uno strano essere umanoide col torace fracassato da qualcosa di esploso al suo interno. Nelle vicinanze, i tre dell’equipaggio che sono andati in esplorazione scoprono quelle che presumibilmente sono le uova dell’essere deceduto, una di queste si schiude proprio davanti al responsabile esecutivo Kane (John Hurt), un parassita a metà strada tra un ragno e un granchio gli si attacca al viso mandandolo in stato vegetativo.

Nonostante le rimostranze di Ellen Ripley (Sigourney Weaver) che ricorda agli altri quanto sia pericoloso far entrare un organismo sconosciuto senza una quarantena di almeno ventiquattro ore, i tre riescono a rientrare sulla navicella con l’aiuto del subdolo medico di bordo Ash (Ian Holm).

Una volta ripartiti alla volta della terra, l’essere alieno si stacca dalla testa di Kane che, apparentemente sano, festeggia pranzando con i compagni. La felicità però dura poco e nel mezzo del pasto, Kane si sente male e dal suo addome fuoriesce perforandoglielo un mostriciattolo, il celeberrimo Alien, una creatura pressoché invincibile che si riproduce usando il corpo di altri esseri come un parassita. Comincia così una caccia senza esclusione di colpi. Della scenografia ho già parlato quindi mi soffermo sugli altri elementi che rendono questa pellicola immortale. La protagonista era un esordiente quasi assoluta, la Weaver aveva solo fatto una comparsata con Woody Allen ed anzi, la prima bozza della sceneggiatura non prevedeva lei come personaggio principale bensì il capitano Dallas alias Tom Skerritt.

La scelta coraggiosa si rivela felice, visto che la Weaver tiene alta la tensione anche quando si ritroverà sola ed in alcuni momenti come nel finale potremo quasi apprezzarla come mamma l’ha fatta. E’ interessante poi venire a conoscenza che tra le parti eliminate dal montaggio finale vi è  una scena d’amore tra la Ripley e Dallas, decisione presa probabilmente per donare un ulteriore aspetto di mascolinità alla protagonista.

Altre scene tagliate riguardano uccisioni considerate troppo violente o disturbanti come quella della giovane Lambert o quella in cui l’alieno appare a Brett appeso a della catene come Cristo, fortunatamente queste scene sono  recuperabili nella versione Director’s Cut pubblicata qualche anno fa.

Per tutto il film viene instaurato un difficile rapporto tra il mondo femminile e quello maschile; decisamente a sfavore di quest’ultimo, i maschi uno dopo l’altro si dimostrano impotenti, l’unico che  subdolamente riesce a imporre una sua decisione si scoprirà essere un androide, lo stesso computer di bordo che quasi farà secca Ripley è chiamata Mother ed ha una voce di una donna sui 50-60 anni,  come a voler essere la madre di molti sull’equipaggio.

Lo stesso alieno che negli anni è diventato un’icona del merchandising nasconde qualche riferimento sessuale, la doppia bocca nella lingua retrattile dell’alieno o l’apertura delle uova che ricordano una vagina. Probabilmente una contrapposizione “femminile” alla ostentata mascolinità della Ripley/Weaver.

L’alieno che feconda forzatamente Kane, fuoriesce dalla sua pancia, a voler sottolineare quasi una maternità al contrario e l’inutilità del sesso maschile, usato come mezzo e non come strumento attivo. A salvarsi sarà quindi la sola Ripley, l’unica che ha dimostrato un minimo di saggezza e astuzia, l’unica che ha tentato di decifrare più volte il messaggio alieno e che scopre la sua pericolosità, il fatto poi che sia lei a salvarsi, affrontando faccia a faccia l’alieno invincibile è una specie di selezione naturale. Solo i più astuti si salveranno, un messaggio destinato all’umanità per prepararsi ad uno scontro contro l’ignoto a cui difficilmente si può sfuggire con la sola paura.

E’ uno Ridley Scott che inaugura il suo trittico fantascientifico (con Blade Runner e Legend) in modo pessimistico, contro l’avarizia ed il consumismo americano, non è un caso che alcuni membri dell’equipaggio pensino fin troppo alla ricompensa e si muovano per scovare l’entità del messaggio alieno solo perché costretti da una clausola sul contratto. Il resto del cast è di alto livello, comprendendo attori di rango come Ian Holm nei panni del medico di bordo Ash e John Hurt in quelli dello sfortunato Kane.

altDetto ciò, il film non è esente da alcune piccole ingenuità, mi riferisco a tutte le scene mediche in cui manca un bel po’ di buon senso, come fare l’autopsia al parassita (che aveva già manifestato la sua pericolosità ed era assolutamente sconosciuto) a mani nude senza alcuna mascherina oppure quando Parker e Brett se ne vanno a caccia dell’alieno con una specie di rete da pesca.

Alla sua uscita Alien incassò la bellezza di 103 milioni di dollari e ne costò 11 consacrandolo come pietra miliare della cinematografia sci-fi, vinse inoltre 5 Oscar tra cui quello per gli effetti speciali che per l’epoca erano veramente qualcosa di mai visto.

Notevole anche la colonna sonora composta da Jerry Goldsmith, di stampo moderno e avveniristico, un’artista spesso legato al mondo sci-fi come “Il pianeta delle scimmie” e “Star trek – Il film” che consente ad Alien di essere un punto di riferimento anche sotto il profilo musicale.

Il successo del film non si fermerà nemmeno negli anni successivi visto che verranno realizzati tre sequel e due prequel, più tutta una serie di opere per lo più di serie b che hanno pescato a piene mani dal film di Scott. L’influenza però non si ferma solo al mondo cinematografico; un intero filone videoludico è nato  grazie alle atmosfere di Alien, serie di videogiochi come Doom e Quake hanno costruito la loro fortuna su corridoi labirintici claustrofobici, alieni xenoformi ed ogni sorta di arma per farli fuori.

Alien è infine un punto di riferimento assoluto sia per il cinema horror che per quello fantascientifico, capace di unire i due genere raggiungendo un climax perfetto con una Weaver in stato di grazia, fortunatamente Scott ci abituerà fin troppo bene, pochi anni dopo infatti giungerà nelle sale un certo “Blade Runner“.

 
 

Alien: Pianeta Terra, un nuovo, terrificante spot televisivo che chiede qual è il prezzo per essere più che umani

Sydney Chandler in Alien: Pianeta Terra
Sydney Chandler in Alien: Pianeta Terra. Foto cortesia di © FX

Alien: Pianeta Terra di FX e Noah Hawley debutterà il 13 agosto, e un nuovissimo spot televisivo è appena uscito, con nuove immagini incentrate sul personaggio di Sydney Chandler, Wendy. Nota per i suoi ruoli in Don’t Worry Darling e Pistol, Chandler interpreta il ruolo di una nuova, rivoluzionaria Sintetica, la prima a fondere la coscienza umana con un corpo robotico.

Ma il teaser accenna a un colpo di scena più oscuro. Mentre la trasformazione di Wendy segna un grande passo avanti nella tecnologia, il filmato suggerisce in modo criptico che tale evoluzione non sarà priva di conseguenze.

Ambientata nell’anno 2120, appena due anni prima degli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott, la prossima serie TV Alien: Pianeta Terra porta l’orrore sulla Terra per la prima volta nella storia del franchise. La storia si svolge in un futuro noto come “Corporate Era”, in cui cinque mega-corporazioni, Prodigy, Weyland-Yutani, Lynch, Dynamic e Threshold, esercitano la loro influenza su scala globale, funzionando più come nazioni sovrane che come aziende.

In questo mondo dominato dalla tecnologia avanzata, sintetici e cyborg sono parte integrante della vita quotidiana. Ma ora è arrivato un nuovo balzo evolutivo: gli ibridi, esseri che fondono la coscienza umana con la forma robotica. Wendy, la prima della sua specie, è al centro di questa trasformazione.

La tensione esplode in Alien: Pianeta Terra quando una misteriosa nave da ricerca spaziale, la USCSS Maginot, ritenuta legata alla Weyland-Yutani Corporation, atterra inaspettatamente sulla Terra.

Wendy, una sintetica rivoluzionaria interpretata da Sydney Chandler, viene schierata insieme a una squadra tattica eterogenea per indagare. Quella che inizia come una normale operazione di recupero si trasforma rapidamente in un incubo, quando l’equipaggio scopre il mortale carico della nave: terrificanti forme di vita aliene, tra cui i famigerati Xenomorfi. Improvvisamente, la missione si trasforma in una disperata lotta per la sopravvivenza, mentre una nuova ondata di orrore emerge, questa volta sulla Terra stessa.

La serie di otto episodi debutterà il 13 agosto su FX, con Noah Hawley come showrunner.

A Chandler si uniscono nel cast Timothy Olyphant nel ruolo di Kirsh, Alex Lawther nel ruolo di CJ “Hermit”, Essie Davis nel ruolo di Dame Silvia, Samuel Blenkin nel ruolo di Boy Kavalier, Adarsh ​​Gourav nel ruolo di Slightly, Kit Young nel ruolo di Tootles, David Rysdahl nel ruolo di Arthur e Babou Ceesay nel ruolo di Morrow.

 
 

Alien: Pianeta Terra, Samuel Blenkin spiega la differenza tra Prodigy Corporation e Weyland-Yutani

Alien Pianeta Terra
Sydney Chandler in Alien: Pianeta Terra. Foto cortesia di © FX

Samuel Blenkin, protagonista di Alien: Pianeta Terra, spiega in che modo la nuova società della serie TV si differenzia dalla già nota Weyland-Yutani. Al centro della trama della nuova serie appartenente al franchise ci sarà infatti la Prodigy Corporation, una società specializzata nella tecnologia ibrida sintetico-umana. Durante un’intervista con Liam Crowley di ScreenRant, Blenkin, che interpreta il CEO della Prodigy Corporation Boy Kavalier, ha ora spiegato in che modo la nuova società è diversa dalla Weyland-Yutani.

Voglio dire, anche nel nostro universo la Weyland-Yutani è come un colosso aziendale, è così che la immaginiamo. Hanno così tanto potere e così tanto controllo, ma sono quasi gonfiati. Sono troppo grandi, hanno troppa influenza, e noi siamo un’azienda che esiste da 10 anni. Mi sento come se fossi davvero a una riunione, un’assemblea degli azionisti. “Ascoltate, siamo un’azienda che esiste da 10 anni. Ci muoviamo velocemente!” Boy Kavalier si considera all’avanguardia e, ovviamente, nella nostra serie, la tecnologia che ha creato, questi ibridi, li vede come la cosa definitiva che cambierà per sempre il corso dell’umanità e che alla fine ci porterà a trascendere i nostri corpi umani e a passare per sempre a corpi sintetici.

“Questo è in definitiva l’obiettivo. – ha poi affermato l’attore – E immagino che la domanda per il mio personaggio e una delle domande al centro della serie sia: cosa è abbastanza umano? Perché la risposta a questa domanda dipende dal fatto che ciò che ha creato sia qualcosa che può vendere a tutti e che tutti compreranno, o se sia qualcosa che nessuno vorrà mai toccare. È quella domanda: cosa è abbastanza umano? Cosa conta come essere umani?”. Per scoprirne di più, l’appuntamento con Alien: Pianeta Terra è dal 13 agosto su Disney+.

Cosa significa la dichiarazione di Blenkin per la Prodigy Corporation di Alien: Pianeta Terra

Come rivelato nei trailer della serie, la Prodigy Corporation è specializzata nella creazione di corpi sintetici per gli esseri umani. La protagonista del cast di Alien: Pianeta Terra, Wendy, è uno di questi ibridi, il primo mai prodotto dall’azienda. Questa tecnologia è completamente nuova per il franchise, e qualcosa che nemmeno la Weyland-Yutani è stata in grado di realizzare. Sulla base delle recensioni disponibili finora, sembra che Prodigy aggiungerà alcune sfumature al franchise, che potrebbero includere alcuni nuovi elementi che non sono ancora stati mostrati nei trailer.

La dichiarazione di Blenkin sottolinea come l’azienda stia cercando di distinguersi dalla concorrenza più grande e come questo si colleghi ai temi centrali della serie. Dato che l’azienda non è menzionata in nessun altro punto della timeline di Alien, non è chiaro quale sarà il suo destino quando la serie giungerà al termine. Tuttavia, la loro tecnologia è incredibilmente innovativa, soprattutto per qualcosa che ha luogo prima del primo film. Solleva interrogativi sull’umanità, offrendo al contempo un modo per preservare le persone.

 
 

Alien: Pianeta Terra, recensione della nuova serie Disney+

Alien: Pianeta Terra segna un momento importante nella storia del franchise, portando per la prima volta l’orrore e la tensione tipici della saga direttamente sul nostro pianeta. Ambientata nel 2120, appena due anni prima degli eventi del primo film con Ellen Ripley, la serie creata da Noah Hawley non si limita a sfruttare il fascino del mostro più iconico della fantascienza, ma costruisce un mondo complesso in cui la minaccia aliena si intreccia con conflitti politici, interessi aziendali e dilemmi etici. L’autore, già noto per la capacità di rinnovare universi narrativi consolidati, affronta la sfida con un approccio personale, privilegiando i personaggi e le dinamiche sociali rispetto alla pura spettacolarità, che comunque ha diversi momenti da protagonista.

La Terra del futuro mostrata dalla serie è dominata da gigantesche corporazioni che agiscono come entità sovrane, controllando intere città e risorse. È un contesto in cui il confine tra potere economico e politico è del tutto scomparso, e in cui la sopravvivenza individuale è costantemente condizionata dalle decisioni di pochi. In questo scenario, il crash di una nave Weyland-Yutani diventa l’evento scatenante di una spirale di tensione che coinvolge umani, creature extraterrestri e nuove forme di vita sintetiche.

Sorella e fratello, un legame spezzato e ritrovato

Al centro della trama troviamo Wendy, interpretata con intensità da Sydney Chandler. In vita, era una ragazza malata terminale; ora, la sua coscienza è stata trasferita in un corpo sintetico, frutto di un esperimento condotto dalla corporazione Prodigy. La sua nuova condizione le conferisce forza e resistenza sovrumane, ma la pone anche in una zona grigia tra umanità e macchina, dove la nostalgia per ciò che ha perso convive con la curiosità per ciò che potrebbe diventare.

Timothy Olyphant Alien: HearthIl fratello, Hermit (Alex Lawther), la crede morta e ignora che lavora per la stessa azienda che lo impiega come medico. Il loro incontro è uno dei momenti più toccanti della serie, e diventa il filo conduttore che attraversa la storia. Attraverso i due fratelli, Hawley esplora il concetto di famiglia in un mondo dove la biologia non è più l’unico elemento che definisce i legami, strizzando evidentemente l’occhio alla contemporaneità.

Parallelamente, Wendy guida un piccolo gruppo di altri “ibridi”, bambini malati trasformati in corpi adulti sintetici. La loro ingenuità infantile contrasta con l’aspetto fisico e con le capacità da combattenti, generando momenti di tenerezza ma anche inquietudine, soprattutto quando si confrontano con la brutalità degli eventi.

Alien: Pianeta Terra mette corporazioni contro alieni

Il conflitto principale non mostra solo il “classico” conflitto tra umani e Xenomorfi. La rivalità tra Prodigy e Weyland-Yutani, due giganti industriali con metodi spietati, crea un terreno fertile per intrighi, tradimenti e giochi di potere. La lotta per il controllo della nave precipitata — e del suo carico di organismi alieni — scatena una guerra silenziosa fatta di sabotaggi, missioni rischiose e manipolazioni.

Gli alieni trasportati dalla nave includono non solo il famigerato Xenomorfo, ma anche altre specie altrettanto minacciose, frutto di un immaginario visivo disturbante e originale. Ogni creatura viene trattata non come semplice “mostro da combattere”, ma come un enigma biologico, una variabile imprevedibile capace di alterare gli equilibri di potere. Questo approccio arricchisce l’universo narrativo e amplia la gamma di minacce percepite.

Hawley non rinuncia a sequenze di puro orrore corporeo, con attacchi improvvisi e momenti di tensione claustrofobica, ma le inserisce in un contesto più ampio, dove la vera minaccia è la volontà delle corporazioni di sfruttare qualsiasi forma di vita, umana o aliena, per ottenere profitto o potere.

Temi profondi sotto la superficie dell’orrore

Uno degli aspetti più interessanti di Alien: Pianeta Terra è il modo in cui tratta i sintetici ibridi non come meri strumenti narrativi, ma come protagonisti di un percorso di identità e scoperta. Bambini intrappolati in corpi adulti, questi personaggi mantengono curiosità, linguaggio e spontaneità infantile, generando momenti di umorismo involontario e vulnerabilità emotiva.

Attraverso di loro, la serie riflette su questioni come la definizione di umanità, il valore della memoria e la possibilità — o l’illusione — dell’immortalità. Poiché i sintetici non sono prede naturali degli Xenomorfi, la tensione tradizionale della saga si trasforma in una sfida più filosofica: in che misura due forme di vita “non umane” possono trovare un terreno comune di sopravvivenza contro il dominio umano?

Il personaggio di Kirsh (Timothy Olyphant), un sintetico di vecchia generazione incaricato di sorvegliare i giovani ibridi, funge da ponte tra passato e futuro della saga. Con ironia e distacco, guida i ragazzi verso un’accettazione della loro condizione, pur consapevole che il mondo che li circonda non è pronto ad accoglierli.

Spettacolo visivo e costruzione del mondo

La produzione è di altissimo livello e si percepisce lo sforzo nel creare un mondo coerente e visivamente suggestivo. Le scenografie, che alternano ambienti urbani futuristici a spazi industriali decadenti, evocano tanto il cupo estetismo dei primi film della saga quanto suggestioni cyberpunk alla Blade Runner. La nave Weyland-Yutani incastrata in una zona commerciale di lusso è un’immagine simbolo della serie, capace di sintetizzare collisione tra tecnologia, capitalismo e rovina.

Gli effetti speciali sono credibili e disturbanti, soprattutto nella resa delle nuove creature, alcune delle quali introducono forme di minaccia del tutto inedite. Sebbene nessuna riesca a eguagliare l’iconicità della prima apparizione di un chestburster, il design e la messa in scena dimostrano un’attenzione maniacale al dettaglio.

Un esperimento riuscito, con margini di crescita

Alien: Pianeta Terra è ambiziosa, riesce a bilanciare fedeltà alla saga originale e voglia di esplorare nuovi territori narrativi. La scelta di portare l’azione sulla Terra e di concentrarsi sugli ibridi sintetici apre possibilità inedite e introduce tematiche più ampie rispetto alla classica lotta uomo–alieno.

Nonostante qualche problema di ritmo e la perdita parziale della claustrofobia tipica dei capitoli cinematografici, Alien: Pianeta Terra colpisce per profondità dei personaggi, ricchezza visiva e capacità di espandere l’universo Alien senza tradirne lo spirito. Hawley dimostra ancora una volta di saper trasformare un’icona del cinema in un racconto seriale complesso, emozionante e visivamente potente.