Questa è davvero una brutta
notizia. Sacha Baron Cohen non sarà più l’attore
che farà rivivere sul grande schermo il mito di Freddie
Mercury. La notizia è stata data da Deadline, secondo il
quale Sacha avrebbe abbandonato il progetto a causa di divergenze
creative con i produttori. L’attore stava lavorando al
progetto ormai da parecchio tempo insieme alla Sony e alla GK Film
e stava cercando, insieme alla produzione, di convincere
Tom Hooper, con il quale aveva già lavorato in
Les misérables, ad occuparsi della regia. Ma c’è qualcosa
di più…
Sembra che i membri dei Queen non
erano molto d’accordo con Cohen sulla scelta del regista (anche la
scelta di David Fincher, prima di
Hooper,non venne approvata); inoltre, la
band non era per niente soddisfatta dell’immagine che il biopic
voleva dare del loro compagno scomparso (pare che la versione della
pellicola immaginata da Sacha dovesse essere addirittura vietata ai
minori). È probabile, dunque, che siano stati anche i dissapori con
i rimanenti membri della band a spingere l’attore britannico ad
abbandonare il progetto.
Alla pellicola stanno attualmente
lavorando soltanto Graham King e Tim
Headington, che produrranno il biopic insieme a
Robert De Niro, Jane Rosenthal e alla
Queen Films di Brian May, Roger
Taylor e John Deacon. La sceneggiatura è
opera di Peter Morgan e racconterà la vita di
Freddie Mercury dalla nascita dei Queen fino all’apparizione del
grande performer al Live Aid del 1985; pare che la pellicola non
farà riferimento alla morte del cantante.
Nel cast del film, insieme a
Sacha Baron Cohen, anche Rebel Wilson,
Mark Strong, Annabelle Wallis, David Harewood, Ian McShane,
Gabourey Sidibe e Johnny Vegas.
Grimsby è stato scritto da
Sacha Baron Cohen e Phil Johnston
e segue le vicende di un agente britannico (Strong) costretto
a darsi alla fuga con il fratello perduto (Cohen), un tifoso di
calcio dal comportamento violento e indisciplinato.
Peter Morgan sta già lavorando a
una sceneggiatura incentrata sugli anni formativi dei Queen fino
alla loro apparizione al Live Aid nel 1985 e, Sacha Baron Cohen è
stato scelto per interpretare il ruolo di Freddie Mercury.
Lui è reduce dal successo del suo
ultimo film da protagonista, Il
Dittatore. L’altro sta fremendo per arrivare al
cinema nell’ultima pellicola che lo vede protagonista,
Skyfall. Sono l’attore inglese Sacha Baron
Cohen e l’agente segreto di Sua Maestà James
Bond.
Proprio a lui infatti ha pensato la
Paramount, quando ha commissionato a Phil Johnston
una sceneggiatura che prendesse in giro lo stereotipo dell’agente
segreto, sulla scia di Austin Powers e Johnny English. Sembra una
cosa già vista, questo è vero, ma c’è da scommettere che si
tratterà di qualcosa di veramente originale dal momento che con
Baron Cohen ci si aspetta sempre il massimo (del cattivo gusto in
alcuni casi).
Il film non ha ancora un titolo ma
sembra sicura la partecipazione di Cohen. Intanto Johnston ha
appena ultimato la sceneggiatura di Nebraska, il prossimo
film da regista di Alexander Payne.
Dopo l’irriverente Dittatore, Sacha
Baron Cohen verrà coinvolto dalla Paramount in The Lesbian, film
basato sulla storia vera di un miliardario di Hong Kong che ha
offerto 65 milioni
Secondo gli ultimi rumors
hollywoodiani, non ufficialmente confermati, potrebbe essere Sacha
Baron Cohen l’interprete di The Secret Life of Walter Mitty, remake
di Sogni proibiti, famosa commedia diretta nel 1947 da Norman Z.
McLeod con Danny Kaye.
The
Lesbian, prossima commedia di Sacha Baron Cohen, era già
stata annunciata lo scorso ottobre. Ora sono stati anche scelti gli
sceneggiatori, che rispondono al nome di Casper
Christensen e Frank Hvam. I due hanno già
lavorato per il film Klown,
una commedia che arriva dalla Danimarca, dall’umorismo che si
avvicina a quello di Cohen, e narra le vicende di due amici che
partono alla volta di un bordello da poco ristrutturato; uno dei
due, però, pur di dimostrare di poter essere un buon padre, rapisce
la nipote dodicenne della sua fidanzata.
The
Lesbian dovrebbe invece narrare le vicende
ispirate alla storia di Cecil Chao, uomo salito sulle
prime pagine dei giornali per la volontà di far sedurre da un uomo
la figlia lesbica Gigi, sganciando la modica cifra di 65 milioni di
dollari. Tutto era iniziato ad ottobre, quando si era diffusa la
notizia,negata pubblicamente dal ricco magnate di Hong Kong, di un
presunto matrimonio in Francia tra la figlia e la donna con cui sta
da 7 anni. Cecil Chao, però, non riesce ad accettare il fatto
che la figlia sia lesbica, e ha posto una vera ricompensa per chi
le farà cambiare strada. Come detto ben 65 milioni di dollari
all’uomo che conquisterà Gigi.
Non sono ancora chiare le idee di
Sacha Baron Cohen sul
film, su quale personaggio si inventerà stavolta, ma sicuramente si
tratterà di una satira irriverente e spietata, sempre sul pezzo e
attuale, come l’attore è solito fare. Ricordiamo che all’inizio del
2012, in marzo, Sacha Baron Cohen ha
firmato un contratto triennale con la Paramount, in
seguito al successo de Il
Dittatore, capace di incassare una cifra intorno
ai 175 milioni di dollari.
Il Dittatore Aladeen come
l’attore che lo interpreta, Sacha Baron Cohen, sono
solo di passaggio negli States. Di fatti, l’attore più
anticonformista del momento è originario del Regno Unito
HOLLYWOOD, CA (29
Febbraio 2012) – Paramount Pictures, una divisione di Viacom, Inc.,
ha annunciato di aver firmato con Sacha Baron Cohen e “Four By Two
Films” un esclusivo contratto
Ecco il nuovo poster
di Grimsby – Attenti a
quell’altro(in
inglese The Brothers Grimsby)
con Mark Strong e Sacha Baron
Cohen nei panni di un agente segreto e del suo improbabile
fratello.
Il film ruota proprio attorno ad un
agente appartenente ai Black Ops inglesi che è costretto ad
allearsi con il fratello hooligan per via di un nuovo e delicato
incarico. I due non sono in contatto ormai da tempo, ma la fuga che
li attende diventerà un modo per riavvicinarsi.
Diretto da Louis
Leterrier, nel cast ci sono Sacha Baron
Cohen, Mark
Strong, Penélope
Cruz, Isla
Fisher, Rebel
Wilsone Ian
McShane.
Ecco il nuovo teaser trailer
ufficiale italiano di Grimsby – Attenti a
quell’altro(in
inglese The Brothers Grimsby)
con Mark Strong e Sacha Baron
Cohen nei panni di un agente segreto e del suo improbabile
fratello.
Il film ruota proprio attorno ad un
agente appartenente ai Black Ops inglesi che è costretto ad
allearsi con il fratello hooligan per via di un nuovo e delicato
incarico. I due non sono in contatto ormai da tempo, ma la fuga che
li attende diventerà un modo per riavvicinarsi.
Diretto da Louis
Leterrier, nel cast ci sono Sacha Baron
Cohen, Mark
Strong, Penélope
Cruz, Isla
Fisher, Rebel
Wilsone Ian
McShane.
Sembra proprio che Larry Charles,
regista di Borat e Bruno, tornerà a dirigere Sacha Baron Cohen nel
suo ultimo film The Dictator, in cui il comico interpreterà
addirittura due ruoli.
Ci ha abituato agli eccessi con
Borat e Bruno, ed ora lo aspettiamo nel ruolo serio e impegnativo
che lo porterà ad incarnare Freddie Mercury. Si tratta di Sacha
Baron Cohen che però non si stanca di stupire.
Sacco e Vanzetti,Anno: 1971 – Regia: Giuliano
Montaldo – Cast: Gian Maria Volonté, Riccardo
Cucciolla
Boston, 1920. Nicola Sacco e
Bartolomeo Vanzetti sono due italiani immigrati da oltre un
decennio negli Usa, con l’intento, come tanti altri milioni di loro
connazionali, di costruirsi una vita dignitosa. Svolgono lavori
umili, il primo è un operaio, il secondo un pescivendolo, ma sono
anche politicamente impegnati come anarchici e
anti-capitalisti.
Durante una retata in una sezione
operativa dei lavoratori, i due riescono a scappare ma vengono
trovati su un treno e accusati di una rapina ad una banca, con
tanto di omicidio, che in realtà non hanno commesso. Il processo
nei loro riguardi, più che penale, è un processo politico. Quello
della rapina diventa un pretesto, per il sistema americano
pseudo-democratico, di sferrare un duro colpo alla classe operaia
in fermento.
Le false testimonianze ai loro
danni cominciano a mostrare sempre più la propria fragilità e
inattendibilità. Ma ormai la giustizia americana aveva già
tracciato il loro destino.
La storia di Sacco e Vanzetti
scuote e sdegna tutt’oggi. Il modo sommario e pretestuoso con cui
furono processati da quel Paese che si professava e si professa
(anche con una certa pretesa di superiorità) come il democratico
per eccellenza, ha lasciato un segno indelebile per quasi un
secolo.
Sovente il Cinema ha cercato di
trasporre sul grande schermo pagine della storia così amare,
riuscendoci però solo raramente. Lo ha fatto anche Giuliano
Montaldo, regista dalla curiosa biografia, provenendo da tutt’altro
mestiere, sebbene abbia iniziato a recitare poco più che ventenne.
Sacco e Vanzetti del 1971 può essere considerato il suo film più
riuscito, anche perché, a parte qualche altra pellicola successiva
(da segnalare anche Giordano Bruno, sempre con Gian Maria Volonté,
uscito due anni dopo), Montaldo si è dedicato soprattutto a
documentari e opere destinate alla Tv.
Sacco e Vanzetti è un autentico
documentario, ma sceneggiato. Il modo in cui sono descritti i due
sfortunati protagonisti, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, pone
in luce il loro lato umano, i loro ideali, la loro semplicità, e se
vogliamo, anche la loro ingenuità, al confronto con un sistema
giudiziario complesso e cinico che a loro si presentava come un
gigante insormontabile, in questo modo i due personaggi ricevono
quella giustizia non ottenuta nell’aula di un tribunale.
Il lungometraggio inizia proprio
con il loro arresto su un treno, dove cercavano di scappare dopo
alcuni tumulti organizzati dal sindacato dei lavoratori. Poi
ripercorre il processo, alternando e confrontando le testimonianze
di chi cerca di incastrarli sotto ricatto o dietro laute
ricompense, con il reale susseguirsi degli eventi. Ma
soprattutto, ricostruisce la biografia di Sacco e Vanzetti,
esaltando la dignità e l’orgoglio con cui i due affrontano il
processo. Caratteristiche mai perse anche quando sanno che ormai la
condanna a morte è inevitabile. Anzi, è proprio in quel momento che
le alimentano, affinché il loro martirio dia il coraggio in futuro
agli altri lavoratori di combattere, sperare e credere nei e per i
propri diritti e i propri ideali.
Ed ecco che questa pellicola riesce
laddove gli avvocati di Nicola e Bartolomeo non riuscirono.
Cancella tutte le ingiuste accuse a loro rivolte, li ripulisce dal
fango gettato su di loro e su tutti gli italiani all’epoca emigrati
in America.
Nella riuscita di questa missione
così alta ha inciso molto la scelta dei due attori protagonisti:
Gian Maria Volonté nel ruolo di Vanzetti (premiato tra l’altro a
Cannes) e Riccardo Cucciola, nel ruolo di Sacco. Entrambi riescono
a dare il giusto tono ai due protagonisti: estroverso ed esplosivo
il primo, introverso e pensieroso il secondo. Due modi diversi di
abbracciare la lotta operaia, che, come disse lo stesso Vanzetti,
con la loro tragica e ingiusta morte si avvaleva di due simboli
capaci di sopravvivere a quelle istituzioni che, annullandone il
corpo, non sono riusciti a cancellarne la memoria.
Toccante nel finale è la lettura
della lettera che Sacco scrisse al figlio Dante, esortandolo a non
essere egoista e a condividere con gli altri le sue gioie, ad
essere solidale e sensibile verso il prossimo, non perdendo mai la
speranza in un futuro migliore.
A scandire le parole cariche di
affetto e commozione di un padre ormai cosciente da tempo che i
suoi giorni sono finiti, troviamo The Ballad of Nick & Bart, musica
di Ennio Morricone e voce di Joan Baez.
Oltre a questo lungometraggio,
varie sono le opere teatrali e musicali dedicate alla loro storia.
Tra esse, vale la pena annoverare il dramma in tre atti Sacco e
Vanzetti, di Mino Roli e Luciano Vincenzoni, messo in scena nel
1960 dalla compagnia Gli Associati con la regia di Giancarlo
Sbragia. In questo caso a Gian Maria Volonté venne affidato il
ruolo di Nicola Sacco.
Cast: Audrey
Hepburn, William Holden, Humphrey Bogart, Walter Hampden, Martha
Hyer
Trama: Sabrina
(Hepbrun) è la figlia dell’autista di una famiglia di miliardari;
l’amore senza speranza per il più giovane degli eredi della casata
(Holden), la spingerà a tentare il suicidio, salvata dal più
grande dei due (Bogart); in seguito al gesto, la giovane
verrà mandata a studiare cucina a Parigi, per tornare qualche anno
dopo, completamente trasformata: da giovane e ingenua ragazzina ad
una donna elegante e sofisticata, che finirà per conquistare i
cuori di entrambi i fratelli, dando il via ad una serie di equivoci
sullo sfondo delle trame e delle lotte di potere del mondo
dell’alta finanza.
Analisi: Lanciata
nell’empireo del cinema mondiale da Vacanze
Romane, Audrey Hepburn si avvia alla
definitiva consacrazione quale icona di stile (nel film i suoi
abiti sono firmati Givenchy, contribuendo alla vittoria dell’Oscar
per i migliori costumi) oltre ad attrice di primo livello
(l’interpretazione le valse la nomination all’Oscar, già vinto
proprio con Vacanze Romane, che non
sarebbe però mai riuscita a doppiare), in questo capolavoro nella
storia della commedia sentimentale, firmato dal maestro
Billy Wilder.
Sabrina è uno
splendido esempio di commedia nello stile del regista:
sentimenti, un pizzico di dramma, gag ‘di alleggerimento’ inserite
con sapienza senza cadere nella farsa; ad affiancare la
protagonista (la cui voce accompagna il film anche
nell’interpretazione del tema portante, La vie en rose), due attori
del calibro di William Holden ed Humphrey
Bogart; e forse il pregio maggiore del film sta proprio
nell’idea di usare due protagonisti per il quale la commedia non
era un territorio del tutto abituale: da una parte il ‘pistolero’
Holden, dall’altra l’oscuro Bogart, qui peraltro in una delle sue
ultime interpretazioni. Proprio il personaggio di Bogart era stato
originariamente pensato per Cary Grant, forse più
adatto al ruolo, ma la sua interpretazione in Sabrina (pur
giudicata tutt’altro che memorabile) appare ancora oggi come
un’efficace trovata, con l’effetto in parte straniante di
vedere Bogie alle prese con patimenti sentimentali per lui
abbastanza inconsueti. Il resto è tutto nella luminosa bellezza di
Audrey Hepburn, a conciliare in modo disarmante semplicità ed
eleganza sofisticata.
Vincitore di un Goden Globe per la
migliore sceneggiatura, inserito nel 2002 nel National Film
Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti,
Sabrina è stato oggetto di un inutile
remake a metà anni ’90 che – pur affidato alle sapienti mani di
Sydney Pollack – non è riuscito lontanamente a
riprodurre la magia dell’originale con un trio di protagonisti
(Julia Ormond, Harrison Ford e Greg
Kinnear) che si sono rivelati solo pallide copie degli
originali.
Il panorama italiano cinematografico
e televisivo, vanta alcune incredibili attrici la cui carriera
sembra inarrestabile. Tra queste c’è senza dubbio Sabrina
Impacciatore, amata per i suoi ruoli comici e
impareggiabile in quelli drammatici.
Scopriamo insieme oggi tutto
quello che c’è da sapere su Sabrina Impacciatore.
Sabrina Impacciatore film e tv: tra
cinema e televisione
10. Nata il 29
marzo del 1968 a Roma, Sabrina comincia subito a manifestare
interesse per il mondo dello spettacolo. La Impacciatore, infatti,
ha la possibilità durante la sua formazione attoriale di seguire
dei corsi di recitazione al prestigioso Actor
Studio di New York.
9. Dopo aver
studiato recitazione nella Grande Mela, Sabrina torna a Roma dove
continua la sua formazione. Qui viene scoperta da Gianni
Boncompagni, famoso autore e regista televisivo, che la
‘arruola’ per il suo nuovo programma, Non è la
Rai.
Sabrina Impacciatore in Non è la
Rai
8. Chi è cresciuto
negli anni novanta, ricorda benissimo Non è la Rai
e tutti i suoi personaggi, compresa Sabrina
Impacciatore.
Non è la Rai è un
programma televisivo creato da Gianni Boncompagni
e Irene Gherdo, andato in onda dal 1991 al 1995,
per quattro edizioni. Si tratta di una sorta di varietà con tanto
di balletti e canzoni, giochi telefonici, tutti eseguiti da un
enorme gruppo di adolescenti o poco più che ventenni. Inizialmente
condotto da Enrica Bonaccorti e poi da
Paolo Bonolis, il programma è poi passato nelle
mani di Ambra
Angolini.
La trasmissione, oltre alla
Impacciatore e alla Angolini, diventa il trampolino di lancio di
moltissime attrici e soubrette italiane come Nicole Grimaudo, Lucia
Ocone, Romina Mondello,
Antonella Elia, Miriana Trevisan
e molte altre ancora.
Sabrina
Impacciatore a Non è la Rai si occupava
di intrattenere il pubblico a casa con piccoli sketch divertenti e
che toccavano argomenti vicino al mondo femminile e delle
adolescenti. Eccone un piccolo esempio:
Dopo il successo ottenuto in tv, la
Impacciatore resta nell’universo Boncompagni, e qualche anno dopo
partecipa a Rock n Roll, spinoff preserale di Non
è la Rai.
Sabrina Impacciatore in tv: tra
fiction e varietà
7. Ormai
lanciatissima in televisione grazie a Boncompagni, Sabrina
Impacciatore comincia a lavorare in alcune trasmissioni
d’intrattenimento come Macao (1997), Ciro,
il figlio di Target (1999) e Convenscion
(1999).
6. Negli anni
novanta e più precisamente nel 1997, prende parte anche alla sua
prima serie tv, dal titolo Disokkupati.
La serie racconta la storia di
Amelio Spina (Paolo Ferrari), un uomo anziano che,
per arrotondare, decide di subaffittare una stanza di casa sua a
tre giovani, Caterina (Sabrina Impacciarore),
Ignazio Settimo Porcu (Pier Francesco Loche) e
Speranzo Zammattaro (Adolfo Margiotta). I ragazzi sono tutti alla
ricerca di un lavoro stabile e si arrangiano in qualunque modo per
pagare l’affitto e vivere nella Capitale.
5. Negli anni
duemila, Sabrina Impacciatore è molto attiva in tv con trasmissioni
come Raiot- Armi di distrazione di massa (2003),
La Valigia dei Sogni (2005) e Mai Dire
Grande Fratello (2006), uno dei programmi più amati al
pubblico, ancora oggi.
Nello stesso periodo, però, la
Impacciatore partecipa anche a molte serie e miniserie tv come
Le Ragioni del Cuore (2002), Doppio
Agguato (2003), Liberi di Giocare (2007),
Donne Assassine (2008), Due Mamme di
Troppo (2009), L’amore Non Basta(Quasi Mai…) (2011) e Immaturi – La
Serie (2018).
Sabrina Impacciatore e Alberto
Sordi
4. In occasione del
centenario della nascita del grande Alberto
Sordi, la Rai manda in onda il 13 giugno
2020 un documentario di Silvio Governi,
dal titolo Alberto Sordi, Un
Italiano Come Noi. Nel documentario,
Sabrina Impacciatore racconta della vita privata e
professionale di Alberto Sordi, dagli esordi fino ai suoi ultimi
progetti, senza dimenticare storie inedite, aneddoti, testimonianze
e piccoli spezzoni di film mai visti prima.
Il documentario non è attualmente
disponibile in streaming sul sito della Rai ma su RayPlay, potrete
trovare tantissimi contenuti dedicati al grande Alberto Sordi
3. Sin dagli anni
novanta, Sabrina Impacciatore è sempre stata molto
attiva anche sul grande schermo. Al suo primo film, Il
Compagno (1999), ne sono infatti seguiti molti altri. Tra
i suoi film più famosi ricordiamo L’Ultimo
Bacio (2001), Concorrenza Sleale
(2001), Gente di Roma (2003), La Passione di
Cristo (2004), Manuale d’Amore
(2005), N (io e Napoleone) (2006), Baciami
Ancora (2010) – sequel de L’Ultimo Bacio -,
Una Donna per la Vita (2011), Pane e
Burlesque (2014), Sei Mai Stata
Sulla Luna? (2015), A Casa Tutti
Bene (2018) e Amiche da
Morire (2013).
2. Nel 2013 Sabrina
Impacciatore partecipa come protagonista al film scritto e diretto
da Giorgia Farina, dal titolo Amiche da
Morire.
Il film racconta la storia di tre
donne siciliane, molto diverse tra loro; Gilda è una prostituita
(Claudia
Gerini), Crocetta è una donna che tutti credono porti
sfortuna (Sabrina Impacciatore) e Olivia (Cristiana
Capotondi) è la più invidiata del paese perché
bellissima e sposata con un aitante pescatore. Quando Olivia scopre
i traffici illeciti del marito e in un impeto di rabbia lo uccide,
le tre donne faranno di tutto per custodire quel segreto e
proteggersi a vicenda.
1. Negli anni i
media hanno seguito molto da vicino la vita sentimentale della
Impacciatore, cercando sempre di individuare l’ultima fiamma
dell’attrice. A oggi, però, Sabrina Impacciatore non ha un
compagno né tanto meno un marito e dei figli.
Sabrina è single e felice di esserlo perché una
donna non ha bisogno di un uomo accanto per sentirsi completa.
Per restare sempre aggiornati sulla
vita privata e professionale dell’attrice, seguito il profilo
Instagram ufficiale di
Sabrina Impacciatore.
La nuova serie comica di
Greg Daniels e Michael Koman
nell’universo di The Office ha trovato le sue
prime due star: Domhnall Gleeson (The
Patient) e Sabrina Impacciatore (White
Lotus), che faranno parte di un cast. I dettagli
riguardanti i loro ruoli sono ancora tenuti nascosti. Lo studio
Universal Television ha rifiutato di commentare a Deadline, che ha diffuso la
notizia, oltre a confermare che il progetto rimane in fase di
sviluppo.
Come rivelato a gennaio, Daniels ha
aperto uno spazio di sviluppo per esplorare idee per una serie
sequel di The Office, vincitrice dell’Emmy.
Si dice che la futura nuova serie, che non è un riavvio, sia
ambientata in un nuovo ufficio con nuovi personaggi, ma viva nello
stesso mondo della serie mockumentary guidata da Steve
Carell che segue i dipendenti della filiale di Scranton,
Pennsylvania, della fittizia Azienda cartiera Dunder
Mifflin. Daniels ha indicato che una nuova iterazione di
The Office potrebbe seguire una troupe che
realizza un documentario su un argomento diverso.
Ci sono attrici che negli anni sono
diventate simbolo di femminilità ed eccellenza italiana, amatissime
dal pubblico. Una di queste è Sabrina Ferilli,
conosciuta per la sua carriera d’attrice al cinema ma anche in
televisione.
Scopriamo quindi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Sabrina Ferilli,
la spumeggiante attrice romana tutta curve e sorrisi.
Sabrina Ferilli film
Sabrina Ferilli in Ferie d’Agosto
10. Nata a Roma il
28 giugno del 1964, Sabrina Ferilli ha sempre mostrato interesse
per il mondo dello spettacolo tanto che dopo il liceo tenta di
entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia della Capitale per
studiare recitazione. Respinta dalla scuola, la giovane Ferilli non
si arrende e comincia la sua carriera di attrice autonomamente,
accettando ruoli secondari o semplici ‘comparsate’. Il suo primo
ruolo al cinema glielo offre Franco Ferrini nel
1987 con il film Caramelle Da Uno Sconosciuto.
A cavallo tra gli anni ottanta e
novanta, partecipa a numerosi produzioni cinematografiche come
I Picari (1988) – diretto dal grande Mario
Monicelli -, Il Frullo del Passero
(1988), Il Volpone (1988), Rimini Rimini –
Un Anno Dopo (1988), Night Club (1989),
Americano Rosso (1991), Vietato ai
Minori (1992), Diario di Un Vizio (1993),
Il Giudice Ragazzino (1994) e La Bella
Vita (1994).
9. Tra i tanti
film girati da Sabrina Ferilli in quel periodo,
La Bella Vita di Paolo
Virzì resta senza dubbio il suo progetto più
importante.
Sabrina Ferilli e Paolo Bigagli nel film La Bella Vita di Paolo
Virzì
Il film, sceneggiato da
Paolo Virzì e Francesco Bruni, racconta la storia
di una coppia di giovani sposi, Mirella (Sabrina
Ferilli) e Bruno (Paolo Bigagli), alle
prese con le difficoltà della vita quotidiana. Lei è una cassiera
del supermercato mentre lui è un operaio metalmeccanico; i problemi
cominciano quando Bruno perde il lavoro a causa della crisi
economica e cade in una profonda depressione.
8. Ma il sodalizio
cinematografico con Virzì non si ferma con La Bella Vita. Solo due
anni più tardi, infatti, la Ferilli si ritrova nuovamente sul set
del regista livornese, tra i protagonisti di Ferie d’Agosto (1996).
Nello stesso anno, inoltre, Sabrina lavora anche con Ricky Tognazzi
nel suo film Vite Strozzate e con Alessandro Benvenuti nel film
Ritorno a casa Gori.
Sabrina Ferilli nel film Il Signor Quindicipalle
7. Alla fine degli
anni novanta la Ferilli partecipa al film Tu Ridi
dei Fratelli Taiani dove recita al fianco di
attori come Antonio Albanese, Luca
Zingaretti e il grande Lello Arena. Dello
stesso anno è anche il celebre film, forse uno dei più conosciuti
della sua carriera, Il Signor Quindicipalle,
diretto da Francesco Nuti.
Con l’inizio del nuovo millennio,
le preferenze della Ferilli si spostano sempre più di frequente
verso il genere della commedia d’intrattenimento. In questi anni
lavora infatti con registi come Vincenzo Salemme
con A Ruota Libera (2000), come Neri
Parenti nei ‘cinepanettoni’ Christmas in
Love (2004), Natale a New York (2006),
Natale a Beverly Hills (2009) e Vacanze di Natale
a Cortina (2011).
Il film racconta la storia di Marta
(Isabella
Ragonese), una ragazza di venticinque anni, laureata
con lode ma alla disperata ricerca di lavoro. Dopo aver provato di
tutto, finalmente trova un impiego in un call center di una società
di elettrodomestici, dove il suo compito è quello di vendere robot
da cucina. Nonostante quel lavoro sia ben al di sotto delle sue
capacità e dei suoi meriti, Marta riesce subito ad ambientarsi e ad
entrare nelle grazie della sua responsabile, Daniela
(Sabrina Ferilli).
Questo film, ennesimo successo di
Virzì, è una commedia dal retrogusto un po’ amaro poiché dipinge un
doloroso spaccato dell’Italia dei nostri giorni, una società in cui
le nuove generazioni non riescono a trovare lavoro neanche dopo
anni di studi.
Sabrina Ferilli in La grande bellezza – Fonte: IMDB
5. Qualche anno
più tardi b partecipa a uno dei film più chiacchierati degli ultimi
anni nonché il più apprezzato dalla critica straniera. Stiamo
parlando de La Grande
Bellezza, film diretto da Paolo
Sorrentino nel 2013, presentato al Festival di Cannes
di quello stesso anno e vincitore del Premio Oscar come miglior
film straniero.
Il film racconta della bellezza di
Roma e della sua vita segreta, fatta di feste mondane, eccessi e
personaggi ai limiti del ‘Felliniano’. Da una parte abbiamo quella
Roma dalla bellezza immortale e quasi accecante, che tutto il mondo
ci invidia, e dall’altra i festini a base di alcol, droga, musica e
donne in abiti succinti, tutte cose che invece preferiremmo
dimenticare.
4. Tra gli ultimi
progetti cinematografici della Ferilli ricordiamo Io e
Lei (2015), Forever Young (2016),
Omicidio all’Italiana (2017), The
Place (2017), Super
Vacanze di Natale (2017) e Ricchi
di Fantasia (2018).
Sabrina Ferilli nuda?
L’attrice romana non ha mai avuto problemi a spogliarsi. Infatti
sono famose le scene in topples che ritraggono Sabrina Ferilli nuda
per diversi film. Inoltre ha posato diverse volte nell’ardo della
sua carriera per calendari di MAX.
E’ famosa anche per aver mostrato la sua sensualità come omaggio
alla vittoria dello scudetto della Roma nel 2021.
https://youtu.be/Wx0E0JloVBM
Sabrina Ferilli serie tv e
programmi televisivi
3. Parallelamente
alla sua carriera cinematografica, la Ferilli si insinua anche sul
piccolo schermo a partire dal 1986. Tra le sue tantissime
apparizioni televisive, con film e serie tv, ricordiamo le più
importanti come I ragazzi della 3ª C (1987),
La casa dell’orco (1988), Una Storia
Italiana (1992), Commesse (1999-2002),
Le Ali della Vita (2000-2001), Rivoglio i
miei figli (2004), Dalida (2005),
Due imbroglioni e… mezzo! (2007-2010),
Anna e i cinque (2008-2011), Baciamo le
mani – Palermo New York 1958 (2013) e L’amore
strappato (2019).
Sabrina Ferilli, Veronica Pivetti e Nancy Brilli in
Commesse
2. Negli anni,
Sabrina Ferilli lavora anche come presentatrici oppure come
opinionista in varie trasmissioni televisive come il celebre
Festival di Sanremo (1996), Mai Dire
Gol (1996-1997), La Bella e La Bestia
(2002), Crozza Italia (2006-2008), Amici
di Maria De Filippi (2013-2016) e come giurata nei
programmi Amici Speciale (2020) Tú sí que
vales (2019).
Sabrina Ferilli vita privata
1. Nonostante sia
una delle attrici italiane più amate, Sabrina Ferilli ha sempre
tentato di tenere la sua vita privata lontana dalle telecamere.
Oltre, infatti, ai vari presunti flirt che le sono stati attribuiti
durante gli anni dai giornali scandalistici, sappiamo davvero poco
del privato della Ferilli.
Sabrina Ferilli in Dalida
Dopo aver divorziato nel 2005
dall’avvocato Andrea Perone, sei anni più tardi,
nel 2011 Sabrina sposa Flavio Cattaneo,
amministratore delegato di Telecom Italia dal 2016. I due si sono
conosciuti nel 2005 sul set della serie tv Dalida,
quando Cattaneo era ancora direttore generale della
Rai. Nonostante Cattaneo abbia già due figli,
avuti dalla prima moglie, lui e la Ferilli non hanno avuto altri
bambini.
Sabrina Ferilli età
Sabrina Ferilli ha 57
anni, infatti è nata il 28 giungo del 1964 ed è cresciuta
a Fiano Romano, in provincia di Roma. Ha frequentato il liceo
classico Orazio di Roma.
Dopo le indiscrezioni che la
vedevano candidata al ruolo principale nel remake live-action di
Rapunzel della Disney, ora sappiamo che
Sabrina Carpenter ha incontrato i Marvel Studios per interpretare
Dazzler. Precedenti indiscrezioni sostenevano che
Sabrina Carpenter avesse organizzato incontri con
gli studi cinematografici per assicurarsi un ruolo di attrice di
alto profilo, e sembra che potrebbe essere in lizza per entrare a
far parte del Marvel Cinematic Universe.
Secondo il sito di informazione
MTTSH, Carpenter ha incontrato i
Marvel Studios e sarebbe in lizza per il ruolo di Dazzler.
È facile supporre che si tratti dell’attesissimo reboot degli
X-Men, ma abbiamo sentito dire che anche altri progetti legati agli
X-Men sono in diverse fasi di sviluppo.
Carpenter sarà ovviamente più nota
per la sua carriera di cantautrice, ma in realtà ha iniziato come
attrice ed è apparsa in film del calibro di
Adventures in Babysitting (2016),
The Hate U Give (2018), The Short History
of the Long Road (2019), Clouds (2020),
Emergency (2022) e nella serie di film
Tall Girl di Netflix. Ha anche interpretato Cady Heron nel musical
di Broadway Mean Girls (2020).
Sebbene la Sabrina
Carpenter non abbia parlato specificamente di un possibile
ruolo da supereroina, ha rivelato di essere una grande fan di
Spider-Man e che le piacerebbe recitare in un film d’azione.
“Ruolo dei miei sogni: ho sempre
desiderato fare un film d’azione”, ha detto a Yahoo! nel 2022.
“Credo che quando ero più giovane, ricordo di aver visto
Kick-Ass per la prima volta e di aver pensato ‘Sembra davvero
divertente’, quindi mi piacerebbe molto fare qualcosa in quel
mondo. Anche un film in costume, penso che sarebbe davvero
fantastico, ed è qualcosa che ho sempre desiderato fare.”
“Il mio primo lavoro è stato un
ruolo da guest star in Law and Order: Unità vittime speciali”,
ha detto in un’intervista separata con Teen Vogue. “Avevo
appena compiuto 11 anni e l’ho girato qui a New York. È stato un
momento davvero folle della mia vita. Ho sempre pensato che avrei
iniziato con la commedia o che avrei fatto un musical o qualcosa
del genere in quel mondo, ed è stato un dramma molto duro. Ma mi ha
insegnato molto e mi ha fatto innamorare della
recitazione.”
Di recente abbiamo saputo che il
regista di Thunderbolts*, Jake
Schreier, è in lizza per dirigere il reboot degli
X-Men, anche se la notizia non è ancora ufficiale.
Michael Lesslie, sceneggiatore di
Macbeth (2015), Hunger Games: The Ballad
of Songbirds & Snakes (2023) e Assassin’s
Creed (2016), ha scritto la sceneggiatura, ma non ci
sorprenderemmo se un altro sceneggiatore (o due) venisse incaricato
di darle un’altra occhiata prima che il film entri in
produzione.
Nel cast del film ancheSam Worthington, Terrence Howard, Joe
Manganiello, Alba Olivieri, Malin Akerman, Olivia Williams,
Mirielle EnoseJosh Holloway
Sabotage racconta
di una task force della DEA specializzata in
complesse operazioni mobili che effettua un raid nel rifugio
segreto di un cartello della droga. Dietro l’operazione di
contrasto in realtà si cela un sofisticato furto di valori
pianificato dalla squadra ai danni dei narcotrafficanti. Dopo aver
nascosto il bottino da dieci milioni di dollari, la squadra del
corpo speciale è convinta che il loro segreto sia al sicuro, se non
che entro un breve lasso di tempo tutti gli agenti coinvolti nella
rapina iniziano misteriosamente a essere assassinati, uno ad uno.
Il film debutterà nelle sale l’11 aprile
2014.
Open Road
Films ha rilasciato online la sequenza
di apertura di Sabotage,
di David Ayer,
interpretato da Arnold Schwarzenegger,
Olivia Williams, Mireille Enos,
Sam Worthington, Harold
Perrineau, Terrence Howard, Joe
Manganiello, Max Martini e Josh
Holloway. Nel
film, Schwarzengger comanda una
task force d’élite della DEA per sgominare i
più letali cartelli della droga del mondo. Quando
la squadra esegue con successo un raid in una safe-house di
un potente cartello, pensano che loro lavoro sia concluso,
fino a quando, uno ad uno, i dieci membri misteriosamente iniziano
a essere eliminati.
Si è tenuta nella giornata di oggi
la premiere a Los Angeles
di Sabotage, il nuovo film con
protagonista Arnold Schwarzenegger, Joe
Manganiello, Olivia Williams, Sam Worthington, Tom
Ortenberg.
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Nel cast del film
anche Sam Worthington, Terrence Howard, Joe
Manganiello, Alba Olivieri, Malin Akerman, Olivia Williams,
Mirielle Enos e Josh
Holloway
Sabotage racconta di una task
force della DEA specializzata in complesse operazioni mobili che
effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello della droga.
Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un sofisticato
furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno. Il film debutterà nelle sale l’11
aprile 2014.
Ecco un nuovo red band trailer di
Sabotage, prossimo film che vedrà
protagonsita Arnold Schwarzenegger insieme a
Olivia Williams, Mireille Enos, Sam Worthington, Harold
Perrineau, Terrence Howard, Joe Manganiello, Max Martini e
Josh Holloway.
Sabotage racconta di una task
force della DEA specializzata in complesse operazioni mobili che
effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello della droga.
Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un sofisticato
furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno.
Il film è diretto da David
Ayer e debutterà nelle sale l’11 aprile 2014.
Arriva dall’Inghilterra il nuovo
spettacolare trailer del
film Sabotage con protagonista
l’attore Arnold
Schwarzenegger, Sam Worthington, Terrence
Howard, Joe Manganiello.
Nel cast del film Arnold
Schwarzenegger,Sam
Worthington, Terrence Howard, Joe Manganiello, Alba Olivieri, Malin
Akerman, Olivia Williams, Mirielle
Enos e Josh Holloway.
Sabotage racconta
di una task force della DEA specializzata in complesse operazioni
mobili che effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello
della droga. Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un
sofisticato furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno. Il film debutterà nelle sale l’11
aprile 2014.
Ecco una clip di
Sabotage, prossimo film che vedrà
protagonsita Arnold Schwarzenegger insieme a
Olivia Williams, Mireille Enos, Sam Worthington, Harold
Perrineau, Terrence Howard, Joe Manganiello, Max Martini e
Josh Holloway.
Sabotage racconta
di una task force della DEA specializzata in complesse operazioni
mobili che effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello
della droga. Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un
sofisticato furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno.
Il film è diretto da David
Ayer e debutterà nelle sale l’11 aprile 2014.
Nel cast del film Arnold
Schwarzenegger,Sam Worthington,
Terrence Howard, Joe Manganiello, Alba Olivieri, Malin Akerman,
Olivia Williams, Mirielle Enos e Josh
Holloway.
Sabotage racconta di
una task force della DEA specializzata in complesse operazioni
mobili che effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello
della droga. Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un
sofisticato furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno. Il film debutterà nelle sale l’11
aprile 2014.
Il network americano della
CBS ha diffuso il teaser trailer di S.W.A.T. 8,
l’annunciata ottava stagione della serie tv
S.W.A.T.
I fan sono stati senza dubbio
entusiasti di vedere S.W.A.T. selezionata dalla CBS per la
sua ottava stagione e ora, lo showrunner Andrew Dettman ha delle
notizie entusiasmanti sul ritorno di una star nella prossima
stagione. Parlando con TVLine, Dettman ha confermato che il
personaggio di Jay Harrington, il Sergente II David “Deacon” Kay,
protagonista del finale della stagione 7, tornerà nonostante la sua
storyline di pensionamento. L’aggiornamento arriva dopo che due
star principali, Alex Russell e Kenny Johnson, hanno lasciato lo
show.
Basata sull’omonima serie
televisiva del 1975 e sul film del 2003, S.W.A.T. è stata
sviluppata da Aaron Rahsaan Thomas e Shawn Ryan e ha debuttato
sulla CBS il 2 novembre 2017. Tuttavia, la serie è stata cancellata
dopo sei stagioni nel maggio 2023, per poi essere rinnovata per una
settima e ultima stagione alcuni giorni dopo. Fortunatamente, la
seconda cancellazione è stata annullata e il mese scorso è stata
rinnovata per un’ottava stagione.
Sebbene lo showrunner Dettman si
sia inizialmente interrogato sull’opportunità di eliminare il
personaggio di Harrington, ora ha assicurato ai fan che la star
rimarrà parte della squadra anche in futuro. Ha dichiarato: “Sì,
sarebbe sempre stato presente. Sapevamo che Jay [Harrington]
sarebbe stato presente. Era l’unica cosa che mi metteva un po’ in
discussione: la storia del suo ritiro e del suo ritorno. Ero un po’
preoccupato, dopo aver perso Street e Luca, che anche solo fingere
di perdere Deacon avrebbe spento la gente. Spero che non sia
successo, e non credo che sia successo. Quindi, sì, Deacon è
tornato e fa parte della squadra”.
L’ottava stagione di S.W.A.T.,
composta da 22 episodi, è prevista per la stagione televisiva
2024/2025. Dettman ha approvato il rinnovo dello show, rivelando in
precedenza che lui e la star principale Shemar Moore avevano avuto
molte conversazioni durante la produzione della stagione 7, “sicuri
che se avessimo continuato a raccontare grandi storie punteggiate
dall’azione tipica di S.W.A.T., i nostri fantastici fan sarebbero
rimasti con noi, dandoci una buona possibilità di avere un’altra
stagione”. Di seguito il teaser trailer:
Tutto quello che c’è da sapere su
S.W.A.T.
“La serie
S.W.A.T. segue Daniel ‘Hondo’ Harrelson
(Shemar
Moore), un sergente della S.W.A.T. nato e cresciuto a Los
Angeles, che guida una squadra tattica d’élite che è l’ultima
fermata delle forze dell’ordine a Los Angeles”, si legge nella
sinossi. “Diviso tra la lealtà verso la comunità in cui è cresciuto
e i suoi fratelli in blu, Hondo lavora per colmare il divario tra i
suoi due mondi mentre è alle prese con la nuova paternità insieme a
sua moglie Nichelle”.
Completano la Squadra 20 David
“Deacon” Kay, padre di famiglia e ufficiale esperto, Victor Tan, da
poco single e desideroso di assumere un ruolo di leadership nella
squadra, e Zoe Powell, una nuova arrivata che sta cercando di
trovare il suo posto nella squadra. Infine, il comandante Robert
Hicks supervisiona tutta la Metro S.W.A.T. Guidata da Hondo, la
20-Squad abbraccia le proprie differenze e lavora insieme per
salvare vite e proteggere la propria città in un mondo sempre più
problematico”.
Basata sull’omonima serie del 1975
e sul film del 2003, S.W.A.T. è prodotta
esecutivamente dagli showrunner Andrew Dettmann e Shawn Ryan. La
serie è interpretata anche da Jay Harrington, David Lim,
Patrick St. Esprit, Rochelle Aytes e Anna Enger Ritch.
Oltre a guidare il cast,
Moore è anche produttore esecutivo insieme a Justin
Lin, Neal H. Moritz, Marney Hochman, Pavun Shetty, Billy Gierhart e
James Scura.
Il network americano della
CBS ha diffuso il promo e la trama di
S.W.A.T. 7×13, il tredicesimo episodio e gran
finale della settima stagione di S.W.A.T.
In S.W.A.T.
7×13 che si intitolerà “Twenty Squad” la squadra
S.W.A.T. affronta il loro avversario più letale di sempre quando
una violenta cellula di estremisti cerca di vendicarsi facendo
saltare in aria mezza Los Angeles, uccidendo potenzialmente
migliaia di persone.
Tutto quello che c’è da sapere su
S.W.A.T.
“La serie
S.W.A.T. segue Daniel ‘Hondo’ Harrelson
(Shemar
Moore), un sergente della S.W.A.T. nato e cresciuto a Los
Angeles, che guida una squadra tattica d’élite che è l’ultima
fermata delle forze dell’ordine a Los Angeles”, si legge nella
sinossi. “Diviso tra la lealtà verso la comunità in cui è cresciuto
e i suoi fratelli in blu, Hondo lavora per colmare il divario tra i
suoi due mondi mentre è alle prese con la nuova paternità insieme a
sua moglie Nichelle”.
Completano la Squadra 20 David
“Deacon” Kay, padre di famiglia e ufficiale esperto, Victor Tan, da
poco single e desideroso di assumere un ruolo di leadership nella
squadra, e Zoe Powell, una nuova arrivata che sta cercando di
trovare il suo posto nella squadra. Infine, il comandante Robert
Hicks supervisiona tutta la Metro S.W.A.T. Guidata da Hondo, la
20-Squad abbraccia le proprie differenze e lavora insieme per
salvare vite e proteggere la propria città in un mondo sempre più
problematico”.
Basata sull’omonima serie del 1975
e sul film del 2003, S.W.A.T. è prodotta
esecutivamente dagli showrunner Andrew Dettmann e Shawn Ryan. La
serie è interpretata anche da Jay Harrington, David Lim,
Patrick St. Esprit, Rochelle Aytes e Anna Enger Ritch.
Oltre a guidare il cast,
Moore è anche produttore esecutivo insieme a Justin
Lin, Neal H. Moritz, Marney Hochman, Pavun Shetty, Billy Gierhart e
James Scura.
Il network americano CBS ha diffuso
il promo e la trama di S.W.A.T. 7×08, l’ottavo
inedito episodio della settima e ultima stagione di
S.W.A.T.
In S.W.A.T. 7×08
che si intitolerà “Family Man” La squadra SWAT si
scontra con una famiglia di preterintenzionali barricati nella loro
casa-fortezza e Deacon si ritrova al centro della tempesta.
Inoltre, Tan si scontra con un giornalista che sta seguendo la
situazione e Powell è alle prese con l’incontro con il bambino che
ha dato in adozione 18 anni fa.
S.W.A.T. 7
La stagione 7 di S.W.A.T. ha debuttato il
16 febbraio 2024 ed è composta da 13 episodi in totale. La serie è
prodotta esecutivamente da Shawn Ryan, Neal H. Moritz, Aaron
Rahsaan Thomas, Marney Hochman, Danielle Woodrow, Pavun Shetty,
Justin Lin e Paul Bernard.
Il cast di S.W.A.T. comprende Shemar Moore nel ruolo di Daniel Harrelson,
Stephanie Sigman nel ruolo del Capitano Jessica
Cortez, Jay Harrington nel ruolo del Sergente II
David Kay, Alex Russell nel ruolo dell’Agente III
James Street e molti altri.
La sinossi di S.W.A.T. è la seguente:
“Un tenente della S.W.A.T., nato e
cresciuto in zona, è combattuto tra la lealtà verso le strade e il
dovere verso i suoi colleghi quando gli viene affidato il compito
di dirigere un’unità altamente addestrata che è l’ultima fermata
per risolvere i crimini a Los Angeles”.
Il finale di due ore della serie
S.W.A.T. ha portato alla squadra 20 due casi
importanti e pieni di tensione da risolvere, uno dei quali con
delle vite in pericolo. Nel frattempo, bisognava prendere delle
decisioni importanti per la carriera e le finanze, mentre la serie
doveva trovare un modo per chiudere la storia, anche se era chiaro
che c’era dell’altro. Sebbene la squadra 20 abbia salvato la
situazione e chiuso la S.W.A.T. – stagione 8, è chiaro che
la vita continua e il lavoro deve andare avanti.
Ci sono stati momenti importanti per
vari personaggi nel corso dei due episodi, che hanno portato un po’
di chiusura considerando che non ci sarà una S.W.A.T.
stagione 9. Gamble (Annie Ilonzeh) ha dovuto affrontare le sue due
famiglie, mentre Deacon (Jay Harrington) e Tan (David Lim) hanno
dovuto prendere alcune decisioni importanti per il loro futuro.
Inoltre, è stata diffusa la notizia di uno spin-off di
S.W.A.T. con Shemar Moore, che ha sollevato molte domande
su cosa aspettarsi in futuro.
Gamble lotta per essere una
buona sorella e una brava poliziotta in S.W.A.T. Stagione 8,
Episodio 21
Gamble fa una scelta
discutibile
Nel finale della serie
S.W.A.T., Gamble si rivolge a suo fratello per avere
un’informazione. Si scopre che un ladro d’auto del passato di Hondo
(Shemar Moore) e Deacon è ancora vivo, nonostante fosse dato per
morto da 10 anni. Dato che il fratello di Gamble lavora nel settore
automobilistico, potrebbe aver sentito qualcosa. Lui le mente,
dicendole che non ha nulla a che fare con la faccenda, ma lei
trova una delle auto rubate di lusso nel suo cortile. La nuova
arrivata nella squadra 20 deve prendere una decisione importante,
poiché si rende conto che dovrà arrestare suo fratello.
Per quanto abbia cercato di
tenere separate le sue due famiglie, non è stato possibile, quindi
ha chiesto il trasferimento a Oakland.
Alla fine, decide di non farlo e
dice a Hondo che non può essere sia una buona sorella che una brava
poliziotta. Per quanto abbia cercato di tenere separate le sue due
famiglie, non è possibile, quindi chiede il trasferimento a
Oakland. Sebbene Hondo inizialmente sia d’accordo, poiché non può
fidarsi di lei, si rende conto che è una persona che vuole nella
sua squadra e alla fine le fa capire chiaramente che non
appoggerà il suo trasferimento.
S.W.A.T. nel mirino nel finale
della serie
Nell’episodio 22 dell’ottava
stagione di S.W.A.T., la squadra 20-Squad viene a sapere che
un gruppo di mafiosi russi ha piazzato degli ordigni esplosivi in
tutta Los Angeles durante la notte nel tentativo di far evadere uno
dei loro uomini, Dmitri Rykov, dalla prigione. Hondo capisce subito
che non si tratta affatto di un’evasione. Scoprendo che Rykov
sarebbe stato scambiato con un prigioniero statunitense in Russia,
Hondo ipotizza che questi fosse in possesso di informazioni
preziose che mettevano a rischio la mafia russa.
Con Rykov riportato al quartier
generale della S.W.A.T., l’edificio diventa l’obiettivo dei
mafiosi. Ciò ha portato a una sparatoria al quartier generale con
tutta la squadra 20 coinvolta, compresa Gamble, che era tornata per
svuotare il suo armadietto e si è trovata lì per caso quando è
scoppiata la violenza. Sebbene Ryvok inizialmente lavorasse con la
squadra 20, ha finito per tradire la squadra nel tentativo di
fuggire. È stato catturato di nuovo, mentre il resto dei mafiosi è
stato ucciso o arrestato. Sebbene il quartier generale avesse
subito dei danni, le persone all’interno erano al sicuro e Deacon
chiarì che era l’unica cosa che contava.
Come l’inaspettata ricchezza di
Deacon influisce sulla squadra di Hondo
All’inizio della stagione 8 di
S.W.A.T. e alla fine della serie, la squadra scopre che Deacon
ha donato 50.000 dollari in beneficenza. Il bonus firmato da Deacon
per il lavoro come guardia di sicurezza del centro commerciale era
abbastanza consistente da estinguere il mutuo, riempire i fondi per
il college dei figli e fare donazioni a cause meritevoli.
Ovviamente, la 20-Squad voleva che Deacon usasse una parte dei
soldi per sé, ma lui non è quel tipo di persona.
Ha scelto di acquistare
orologi Rolex per tutti i membri della squadra, ciascuno con
l’incisione “20-Squad, Stay Liquid”.
Alla fine ha trovato un modo per
fare un acquisto degno dei suoi obiettivi, e non era solo per lui.
Ha scelto di comprare orologi Rolex per tutti i membri della
squadra, con ognuno inciso con la scritta “20-Squad, Stay
Liquid”. La mia unica lamentela è che non si fa menzione
degli orologi per Luca, Chris e Street, che sono ancora membri
amati della squadra, ma è stato comunque un bel momento
Allo stesso tempo, Heather ha
portato il suo stalking a un livello superiore interagendo con i
figli di Deacon, spingendolo a richiedere un ordine restrittivo.
Con Annie e i bambini fuori città, Heather ha deciso di introdursi
in casa di Deacon, che ha chiamato i rinforzi e insieme a Hondo è
riuscito ad arrestare Heather per proteggere Deacon e la sua
famiglia.
Tan riceve una nuova offerta di
lavoro (ma inizialmente non la vuole)
Sfortunatamente per Tan, la sua
task force è stata sciolta nel finale della serie, ma non
perché stesse facendo un cattivo lavoro. Hicks ha spiegato a Tan
che il criminale che la sua squadra stava cercando era stato
catturato, il che significava che non c’era più bisogno della task
force. A quanto pare, questi normali controlli stradali metteranno
sempre in imbarazzo le task force.
Hicks ha comunque offerto a Tan un
altro lavoro, chiarendo che sarebbe stato perfetto come
collegamento con il sindaco per la S.W.A.T. All’inizio Tan non
voleva quel lavoro, sostenendo di essere più bravo sul campo e di
voler rimanere lì. Deacon alla fine convinse Tan ad accettare,
dicendogli che c’era sempre il rischio di pericolo, ma che era
anche un passo avanti importante per la sua carriera. Quindi, alla
fine della serie, scopriamo che Tan ha accettato il lavoro, ma
continua a lavorare con la squadra 20.
Come il finale dell’ottava
stagione di S.W.A.T. prepara la nona stagione e lo spin-off di
Hondo
Dopo l’uscita del finale della serie
S.W.A.T., è arrivata la notizia che ci sarebbe stato uno
spin-off a sorpresa di S.W.A.T. con
Shemar Moore. Nello spin-off, Moore riprenderà il
ruolo di Hondo, che esce dal pensionamento forzato per guidare la
prossima generazione di agenti. Il finale di S.W.A.T. ha
sicuramente preparato il terreno, mostrando che Hondo rimane
concentrato sul far crescere i nuovi membri della squadra e sul
sostenerne lo sviluppo. Il lato negativo è che Hondo non è stato
costretto al pensionamento nel finale, quindi questo dovrebbe
essere spiegato all’inizio dello spin-off.
Allo stesso tempo, il finale ha
preparato il terreno per una potenziale nona stagione di
S.W.A.T., chiarendo che c’è ancora del lavoro da fare. Il
finale della serie non ha chiuso completamente tutti gli archi
narrativi, dato che nessuno ha lasciato la squadra né è rimasto
gravemente ferito. Vediamo Miko, Powell, Gamble, Tan, Deacon e poi
Hondo lasciare il quartier generale per lavorare su un altro caso,
consentendo a chiunque di loro di tornare in qualche modo in uno
spin-off o di far rinascere S.W.A.T. nel prossimo
futuro.