Prima del debutto dello
show su Netflix venerdì
17 novembre, è stato rilasciato un nuovo trailer di
Scott Pilgrim: La serie (Scott Pilgrim Takes
Off). Il nuovo trailer mostra Scott e Ramona che si incontrano
per la prima volta e iniziano la loro relazione, che dà il via a
tutti gli eventi della serie.
Scott Pilgrim incontra la ragazza
dei suoi sogni, Ramona Flowers, ma scopre che deve sconfiggere i
suoi sette perfidi ex per poter uscire con lei. Poi le cose si
complicano ancora di più. Tratta dalle graphic novel di Bryan Lee
O’Malley.
Scott Pilgrim: La serie
Scott Pilgrim: La
serie (Scott Pilgrim Takes Off) vedrà il ritorno
del cast live-action del film Scott Pilgrim vs.
The World del 2010, tra cui Michael Cera nei
panni di Scott, Mary Elizabeth Winstead nei panni di Ramona,
Kieran Culkin nei panni di Wallace Wells, Anna Kendrick nei panni di Stacey Pilgrim,
Brie Larson nei panni di Envy Adams,
Aubrey Plaza nel ruolo di Julie Powers,
Ellen Wong nel ruolo di Knives Chau,
Alison Pill nel ruolo di Kim Pine, Johnny
Simmons nel ruolo del giovane Neil e Mark
Webber nel ruolo di Stephen Stills.
Gli ex malvagi di Ramona saranno
interpretati ancora una volta da Satya Bhabha nei
panni di Matthew Patel, Chris Evans nei panni di Lucas Lee, Brandon Routh nei panni di Todd Ingram,
Jason Schwartzman nei panni di Gideon Graves e
Mae Whitman nei panni di Roxie.
Da molti definito come uno dei
migliori adattamenti cinematografici mai realizzati di un fumetto,
Scott Pilgrim vs The World (qui la recensione) è oggi un
vero e proprio cult, che non manca di guadagnare sempre nuovi fan.
Uscito al cinema nel 2010, questo è diretto da Edgar
Wright, regista noto per film come L’alba dei morti
dementi e Baby Driver, e al suo interno si coniugano
tanto le invenzioni dell’opera letteraria quanto quelle del mezzo
cinematografico. Il risultato è un’opera dirompente, elettrizzante
e continuamente sorprendente.
Scritto da Wright insieme a
Michael Bacall, questo è tratto dalla serie a
fumetti Scott Pilgrim, scritta da Bryan Lee
O’Malley e pubblicata dal 2004 al 2010. Entrato in
contatto con il progetto, Wright decise di non dar vita ad un film
che avesse in comune con il fumetto solo la storia. Egli voleva che
Scott Pilgrim vs The World condividesse molto di più con
il testo di O’Malley. In particolare, fonte di ispirazione fu il
Diabolik di Mario Bava, opera in cui non
si punta a rendere il tutto realistico quanto originale dal punto
di vista della messa in scena.
Apprezzatissimo dalla critica,
Scott Pilgrim vs The World si rivelò essere un flop al box
office, salvo poi guadagnare maggiore notorietà con il passare
degli anni. Ancora oggi è un film da riscoprire e rivalutare in
ogni sua brillante invenzione. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ad altre curiosità. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Scott Pilgrim vs. The World: la
trama del film
Ambientato nella città di Toronto,
il film ha per protagonista il ventitreenne Scott
Pilgrim, bassista del gruppo garage rock dei Sex
Bob-omb che frequenta la liceale Knives Chau.
Grazie a questa sua nuova relazione, il ragazzo sembra stia
riuscendo a dimenticare la sua ex, che ora canta invece in una band
di successo. Tutto fila liscio, finché Scott non incontra la
misteriosa roller-blader Ramona Flowers. La
ragazza è venuta a Toronto da New York per trovare la pace e
lasciarsi il passato alle spalle. Nessuno sa però cosa voglia
dimenticare, finché Scott non s’innamora di lei.
Quando Scott si decide a chiederle
di diventare la sua ragazza, scopre che la cosa non è affatto
facile. Per poter conquistare la ragazza, infatti, deve prima
sconfiggere la Lega dei Sette Malvagi Ex di Ramona, messa insieme
da Gideon, l’ultima fiamma di lei. I sette ex
faranno dunque di tutto per mettere Scott al tappeto, dimostrando a
Ramona di come lui non sia assolutamente adatto a lei. Se Scott è
dunque veramente innamorato, dovrà sconfiggerli prima che sia
troppo tardi. Hanno così inizio una serie imprevedibile di
disavventure e situazioni impossibili.
Scott Pilgrim vs. The World: il
cast del film
Ad interpretare il simpatico
protagonista Scott Pilgrim vi è l’attore Michael
Cera, mentre Mark Webber, Alison
Pill e Johnny Simmons sono Stephen
Stills, Kim Pine e Neil Nordegraf, i membri della band Sex
Bob-omb. Questi ultimi tre dovettero fare molta pratica prima
di riuscire a suonare da soli i rispettivi strumenti, mentre Cera,
noto anche come esperto bassista, dovette impegnarsi a sembrare
meno bravo per non oscurare i colleghi. Nel ruolo di Knives Chau vi
è poi l’attrice Ellen Wong, mentre Anna Kendrick è
Stacey Pilgrim, la sorella minore di Scott. Nella realtà, la
Kendrick ha tre anni in più a Cera.
Ramona Flowers è interpretata da
Mary Elizabeth
Winstead, mentre nel ruolo dei sette malvagi ex di lei
si ritrovano diversi attori noti. Gideon è infatti interpretato da
Jason Schwartzman, mentre Lucas Lee è Chris Evans.
Todd Ingram ha il volto di Brandon Routh
mentre Roxy Richter è Mae Whitman. Compaiono poi
Kieran Culkin nel ruolo di Wallace Wells e
Shota Saito e Keita Saito nei
panni di Kyle e Ken Katayanagi. L’attrice premio Oscar Brie Larson,
invece, è Natalie “Envy” Adams, la ex fidanzata di Scott. Grande
fan di Wright, la Larson chiese di poter partecipare pur senza aver
mai letto il fumetto di Scott Pilgrim.
Scott Pilgrim vs. The World: il
fumetto e il videogioco
Dato il grandissimo successo del
fumetto di O’Malley, diversi studios di Hollywood si interessarono
alla produzione di un adattamento cinematografico. L’autore di
Scott Pilgrim era però scettico all’idea di una
trasposizione. L’ingresso di Wright nel progetto lo portò però a
cambiare opinione, vista la grande attenzione riposta dal regista
nel dar vita ad un film molto fedele al testo di partenza. Wright,
per esempio, inserì diversi effetti ed elementi visivi rimandanti
proprio allo stile tipico dei fumetti. Per quanto riguarda il
finale, invece, si dovette optare per un’idea originale, poiché il
sesto ed ultimo volume della serie non era ancora pronto in quel
momento.
Nell’agosto 2010 è stato poi anche
distribuito tramite download per PlayStation 3 e Xbox il videogioco
Scott Pilgrim vs The World: The Game, prodotto da Ubisoft
e con una colonna sonora composta dal gruppo Anamanaguchi. Il
videogioco ha ricevuto buone recensioni, portando i giocatori a
dover affrontare numerose battaglie nell’arco di sette livelli, uno
per ogni ex di Ramona. In seguito sono stati rilasciati dei
pacchetti DLC, uno con Knives Chau come personaggio giocabile
durante l’uscita dvd del film e in seguito con Wallace Wells come
personaggio giocabile e modalità multiplayer online.
Scott Pilgrim vs The World: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Scott Pilgrim vs The
World è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Now. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1
ottobre alle ore 23:25 sul canale
20 Mediaset.
Scott Pilgrim vs.
the World è il film del 2010 diretto
da Edgar
Wright ed interpretato da Michael
Cera. Il film è basato sul
fumetto Scott
Pilgrim, creato da Bryan Lee
O’Malley. Scott Pilgrim, bassista
adolescente, si innamora della bella Ramona Flowers, quello che non
sa è che per poter star con lei dovrà sconfiggere i suoi sette
agguerriti ex fidanzati.
Il regista de L’alba dei
morti dementi e Hot Fuzz ritorna in sala
con questo brillante film dal genere non definito, girato come un
videogame con tanto di combattimenti alla Street
Fighter e altre decine di riferimenti al mondo dei
videogiochi, si dimostra da subito fresco e molto divertente.
Protagonista della pellicola è Michael Cera,
giovane canadese salito alla ribalta dopo
Juno dove interpretava il compagno di scuola con cui
Ellen Page aveva concepito il suo bambino, e che
poi è stato avvistato in altre commedie apprezzabili come Nick &
Norah e Suxbad.
Come nei precedenti lavori di
Cera si ritrova con un personaggio come quello di
Scott Pilgrim perfetto per lui e questo fa sì che non
sfiguri mai per tutta la storia. Nel ruolo di Ramona Flowers
invece troviamo Mary Elizabeth Winstead già vista in A
prova di morte di Quentin Tarantino, Die Hard 4 e Final
Destination 3 e in quello dell’amico Wallace il fratello
minore di Macaulay, Kieran Culkin.
Scott Pilgrim vs. the World,
a metà strada tra sogno romantico e videogiochi
Il cast
di Scott Pilgrim vs. the World è poi
completato da altri nomi di rilievo, tre dei sette fidanzati, sono
interpretati dalla “torcia umana” Chris Evans, da “Superman” Brandon
Routh e da “Jack Whitman” Jason
Schwartzman, inoltre camei interessanti per
Clifton Collins Jr. e Thomas Jane. Il film è
basato sull’omonimo fumetto scritto da Bryan Lee
O’Malley, ed è molto caratterizzato e di difficile
comparazione con altre opere, anche se stilisticamente ricorda i
vecchi film a tecnica mista Chi ha incastrato Roger Rabbit
? e Fuga dal mondo dei sogni, sebbene qua l’animazione sia
utilizzata diversamente.
Per chi ha visto gli altri film di
Edgar Wright, con spesso protagonista il
divertente Simon Pegg, questo piacerà sicuramente in quanto esprime
una maggiore maturità e un minore livello di “demenzialità” che
aveva contraddistinto il regista finora. Non mancano comunque le
sequenza divertenti e questo permette uno scorrimento disinvolto
del film in modo da non annoiare anche lo spettatore più
esigente.
Ecco il trailer onesto di
Scott Pilgrim vs. the World, film del
2010 basato sull’omonimo fumetto creato da Bryan Lee
O’Malley e diretto da Edgar Wright.
Protagonista del film è uno
splendidamente impacciato Michael Cera
(Juno).
Accolto con grande clamore dai fan,
Scott Pilgrim vs. the World è trai
migliori adattamenti da fumetto ad oggi in circolazione. Nel cast
del film ci sono anche Michael Cera, Mary Elizabeth
Winstead, Kieran Culkin, Chris Evans, Anna Kendrick.
Scott Pilgrim è un 23enne
ancora preda di una forma di tardiva adolescenza sentimentale.
Suona il basso in una band indie rock, come tutti quelli della sua
generazione ha subito una severa formazione a base di videogiochi
8bit e cerca una storia d’amore “sicura” con una 17enne,
esercitando nichilismo un tanto al chilo. Quando nella sua vita
irrompe Ramona, newyorkese, bellissima, indie nell’animo e ribelle
a modo proprio con capelli colorati, tutto passa in secondo piano,
anche il piccolo particolare che, per poter davvero avere una
relazione con lei, Scott dovrà combattere e soprattutto sconfiggere
i suoi 7 ex, riuniti in una confraternita finalizzata ad
indirizzare la vita futura della ragazza da loro (un tempo)
amata.
Sono passati dieci anni da quando la
folle visione di Edgar Wright, Scott
Pilgrim vs the World, basata sull’omonimo fumetto, è
arrivata al cinema. All’epoca il film era pieno di giovani volti di
attori semi sconosciuti, tutti o quasi che hanno fatto carriera e
che sono diventati volti molto molto noti per il grande
pubblico.
Ecco dove sono e cosa fanno, oggi, i
protagonisti di Scott Pilgrim vs the World:
Michael Cera
Prima di diventare Scott
Pilgrim, Cera era conosciuto già come George-Michael Bluth nella
serie cult Arrested Development, andata avanti
fino al 2019. Lo abbiamo visto in Superbad e in
Juno. Il suo fascino da nerd un po’ imbranato lo
ha fatto amare dalle ragazze e lo ha reso simpatico ai ragazzi, e
in più, i grandi sforzi che il suo Scott compie per vincere il
cuore di Ramona sono all’altezza di quelli di un vero eroe.
Si muove ancora oggi con elasticità
tra cinema e tv. Lo abbiamo visto in This is the
End, in Molly’s Game e in Magic
Magic, mentre nel 2019 ha detto addio al suo personaggio
icona di Arrested Development.
Ellen Wong
Wong è la vendicativa ex
fidanzata di Scott, Knives Chau. E chi può biasimarla? Lei e Scott
erano felici fino a che lei non ha scoperto che le fantasie di lui
erano tutte per un’altra ragazza. La sua rabbia è comprensibile, lo
sappiamo tutti, ma i suoi metodi sono un pochino oltre la linea del
lecito!
L’attrice canadese ha iniziato la
sua carriera in TV ed è stata scelta per il suo ruolo di Knives
perché è stata in grado di padroneggiare facilmente l’intensa
coreografia di combattimento. Dopo Scott Pilgrim,
Wong è tornata in TV, apparendo nella serie The Carrie
Diaries e, più recentemente, nella tanto acclamata
Glow.
Mary Elizabeth Winstead
Senza Ramona, la storia non
sarebbe neanche esistita. Per tutti è comprensibile perché Scott
perde la testa per lei. I suoi grandi occhi sono proprio difficili
da ignorare, e difficili da dimenticare per i suoi malvagi ex!
Dopo la sua esperienza nel film
Sky High nel 2005, Scott Pilgrim è stato il film
che ha fatto notare Mary Elizabeth Winstead al
mondo. Da allora, è apparsa nel film indipendente acclamato dalla
critica Smashed (2012), per il quale ha ricevuto
una nomination all’Independent Spirit Award. Elizabeth Winstead ha
anche interpretato la figlia di Bruce Willis nei film Die Hard ed è
apparsa nel tanto discusso 10 Cloverfield Lane. Più recentemente, si è
stabilita in TV, apparendo al fianco di Ewan
McGregor nella serie TV Fargo, che è sfociata in una
storia d’amore tra i due.
Webber interpreta Stephen
Stills, il cantante solista e il chitarrista della band di Scott.
Webber non ha avuto una carriera molto attiva come attore, Avendo
recitato in molti film ma sempre in ruoli marginali.
In compenso è anche regista e spesso
dirige la moglie, Teresa Palmer, nei suoi film.
Alison Pill
Pill interpreta l’ex di
Scott Kim Pine, che ha rotto con lui quando lui si è trasferito.
Successivamente si riuniscono, e diventa la batterista della sua
band. Prima di Scott Pilgrim, Pill è apparsa in
Milk (2008), Confessions of a Teenage
Drama Queen (2004) e Dan in Real Life
(2007).
Dopo Scott Pilgrim, Pill ha avuto
una carriera molto ricca: è apparsa in serie di grande impatto e
successo, coem Newsroom,American Horror
Story e addirittura in Star Trek- Picard,
al fianco di Patrick Stewart.
Johnny Simmons
Nei panni di Giovane Neil
Nordegraf, coinquilino di Stills, Simmons interpreta il fanboy
della band Sex Bob-omb alla perfezione. Fa il tifo per Scott e
vuole essere come lui. Prima di Scott Pilgrim, Simmons ha recitato
in Jennifer’s Body (2009), Hotel for
Dogs (2009) e Evan Almighty (2007).
Dopo Scott Pilgrim, Simmons ha
continuato il suo lavoro nel mondo del cinema partecipando a
21 Jump Street (2012), Noi siamo infinito (2012) ed altri, compresa
la bella Girl Boss.
Aubrey Plaza
L’attrice di commedia
interpreta Julie Powers, una vera rogna in Scott Pilgrim. Lei è
cattiva, è la ragazza che vorresti evitare in qualsiasi situazione
sociale. Plaza ha già una lunga lista alle spalle, nel suo cv,
prima di Scott Pilgrim, è stata in Parks and
Recreation, 30 Rock (2006), Mystery Team
(2009) e Funny People (2009).
Da quando è apparsa in Scott
Pilgrim, è rimasta sul grande schermo, partecipando a Dirty
Grandpa (2017) e brilla come protagonista in
Ingrid Goes West (2017), che racconta di uno
stalker dei social media che si trasferisce a Los Angeles per
perseguitare la sua stella di Instagram preferita.
Kieran
Culkin
Il più giovane e meno
famoso fratello di Macaulay interpreta Wallace Wells, l’amico del
college gay di Scott, che potrebbe essere innamorato di lui. Ama
ascoltare le conversazioni di Scott e ha una straordinaria capacità
di scrivere a velocità superveloce.
Culkin recita sin da piccolo, a
volte insieme al suo fratello più famoso, in Mamma ho perso l’aereo (1990) e
Mamma ho perso l’aereo mi sono smarrito a New York
(1992). Quando è riuscito a staccarsi dall’ombra del fratello
maggiore, Culkin è apparso in She’s all that
(1999) e The Cider House Rules (1999). Dopo Scott
Pilgrim, Culkin ha recitato principalmente in parti minuscole in
serie TV come Fargo e Succession. Wallace rimane il suo ruolo
più famoso fino ad oggi.
Anna Kendrick
Ora il suo nome non ha
bisogno di alcuna introduzione. Kendrick interpreta la sorella più
piccola di Scott, Stacey, che è molto ma molto più matura del
fratello. Non ha problemi a iniettare morale e lezioni di vita
nella vita di Scott. Scott Pilgrim è arrivato in un momento in cui
Kendrick era in vetta, a Hollywood, grazie alla sua prova in
Tra le Nuvole, per la quale ha ricevuto una
nomination agli Oscar, ed aveva già recitato nella saga dal
successo mondiale Twilight, dove interpretava
Jessica, una delle compagne di classe di Bella (Kristen
Stewart) al liceo.
Tra i membri del cast di Scott
Pilgrim, Kendrick è tra le star più grande, soprattutto a seguito
del grande successo della trilogia di Pitch Perfect. Oltre al doppiaggio di
Trolls e Trolls World Tour, l’attrice ha un radioso e
impegnato futuro, sia al cinema che in tv.
Jason Schwartzman
Schwartzman era all’epoca
il volto più noto di quel cast di semi-sconosciuti. Interpreta
Gideon Graves, il settimo malefico ex fidanzato di Ramona, leader e
fondatore della League of Ramona’s Evil Ex-Boyfriends. Nella serie
a fumetti è il principale cattivo di Scott.
Schwartzman, nipote di Francis Ford
Coppola, ha inaugurato la sua carriera di attore nel 1998 con
Rushmore, ed ha recitato in molti film, tra cui
Marie Antoinette (2006), The
Darjeeling e Limited (2007).
Dopo Scott Pilgrim, Schwartzman ha
allargato il suo campo di interesse alla scrittura e alla regia,
diventando anche produttore esecutivo. Tra gli altri, ha
sceneggiato anche L’Isola dei Cani (2018) ed ha diretto alcuni
episodi di Mozart in the Jungle.
Mae Withman
Withman interpreta Roxy
Ritcher, la quarta ex fidanzata cattiva di Ramona, nella storia, è
nata sulla luna ed è per metà un ninja.
Ha cominciato a recitare da piccola,
e la ricordiamo in Un giorno…per caso, al fianco
di George Clooney, nel 1996, ma l’abbiamo vista
anche in Noi Siamo Infinito. Dopo Scott Pilgrim si è
distinta soprattutto nel lavoro in tv e nel doppiaggio.
Brandon Routh
Interprete di Todd Ingram, Routh è
passato alla notorietà planetaria attraverso il personaggio di
Superman. Il suo Ingram è il terzo fidanzato cattivo di Ramona. È
anche un vegano, noto per tradire sia la sua dieta vegana che la
sua ragazza, Envy Adams, credendo di poter cavarsela con qualsiasi
cosa perché è una rock star.
Dopo Scott Pilgrim, come accennato,
la sua carriera è stata legata ai fumetti. Tra
Superman per il cinema (e la tv) e Athom per la
tv, Brandon è un volto noto e amato dai nerd.
Brie Larson
Non ha certo bisogno di
presentazioni il premio Oscar Brie Larson, che in
Scott Pilgrim interpreta Envy Adams, fidanzata tradita di Todd
Ingram. Prima di Scott Pilgrim vs the World,
Larson è apparsa in molti film, per lo più indipendenti,
costruendosi una grande carriera.
La svolta è arrivata con
Room, del 2015. Il film le è valso l’Oscar e anche
l’entrata nel cono di luce della notorietà di massa, situazione che
l’ha portata anche a firmare un contratto multifilm con i Marvel Studios, per i quali è diventata
Captain
Marvel.
Chris Evans
Appena prima
dell’esplosione della sua carriera, e dei suoi bicipiti,
Chris Evans è stato Lucas Lee, il secondo
prepotente ex fidanzato cattivo di Ramona. Prima di Scott Pilgrim,
Evans era già stato la Torcia Umana per Fox, nei due film sui
Fantastici Quattro, ma nel 2011 diventa
Captain America e questo ruolo gli cambia decisamente
la vita.
Dopo sette film, oltre diversi
cameo, per i Marvel Studios, Evans è pronto a
voltare pagina. Nel suo futuro c’è la regia e diversi film e serie
tv in cui l’attore si mette alla prova e che saranno sicuramente
amati dal foltissimo gruppo di fan che si è costruito negli anni
grazie al Marvel Cinematic
Universe.
Netflix ha annunciato il cast vocale della serie
Scott Pilgrim The Anime, prodotta dalla
piattaforma. Il
cast originale di
Scott Pilgrim Vs The World, diretto da Edgar
Wright nel 2010 torna per riprendere i propri ruoli.
Da molti definito come uno dei
migliori adattamenti cinematografici mai realizzati di un fumetto,
Scott Pilgrim vs The World (qui la recensione) è oggi un
vero e proprio cult, che non manca di guadagnare sempre nuovi fan.
Uscito al cinema nel 2010, questo è diretto da Edgar
Wright, regista noto per film come L’alba dei morti
dementi e Baby Driver, e al suo interno si coniugano
tanto le invenzioni dell’opera letteraria quanto quelle del mezzo
cinematografico. Il risultato è un’opera dirompente, elettrizzante
e continuamente sorprendente.
Scritto da Wright insieme a
Michael Bacall, questo è tratto dalla serie a
fumetti Scott Pilgrim, scritta da Bryan Lee
O’Malley e pubblicata dal 2004 al 2010. Entrato in
contatto con il progetto, Wright decise di non dar vita ad un film
che avesse in comune con il fumetto solo la storia. Egli voleva che
Scott Pilgrim vs The World condividesse molto di più con
il testo di O’Malley. In particolare, fonte di ispirazione fu il
Diabolik di Mario Bava, opera in cui non
si punta a rendere il tutto realistico quanto originale dal punto
di vista della messa in scena.
Apprezzatissimo dalla critica,
Scott Pilgrim vs The World si rivelò essere un flop al box
office, salvo poi guadagnare maggiore notorietà con il passare
degli anni. Ancora oggi è un film da riscoprire e rivalutare in
ogni sua brillante invenzione.
Dopo
Invincible, tocca ad un’altra serie animata diffondere
il trailer, ovvero Scott Pilgrim Takes Off,
l’annunciata serie originale Netflix animata
basata sul film di Edgar Wright. La nuova serie
Netflix
segue la commedia d’azione romantica di Edgar
Wright del 2010
Scott Pilgrim Vs The World, basata sulla serie di
graphic novel di Bryan Lee O’Malley. La serie
debutterà il 19 Novembre su Netflix.
https://youtu.be/dLvRvqByxUI
Basato sulla serie di graphic novel Scott
Pilgrim di Bryan Lee O’Malley, Scott Pilgrim Takes
Off è prodotto e scritto da O’Malley e Grabinski, che
saranno anche showrunner. La pluripremiata casa di animazione
Science SARU funge da studio di animazione per l’anime. I
produttori esecutivi sono Eunyoung Choi, Edgar Wright, Marc
Platt, Jared LeBoff, Adam Siegel, Michael Bacall e Nira
Park.
I personaggi animati di
Scott Pilgrim Takes Off sono doppiati quasi
interamente dagli attori del film del 2010. Questo include Mary Elizabeth
Winstead come Ramona, Kieran Culkin
come Wallace Wells, Chris Evans
come Lucas Lee, Jason Schwartzmen come Gideon
Graves, Satya Bhabha come Matthew Patel, Brie Larson
come Natalie V. “Envy” Adams, Aubrey Plaza come
Julie Powers, Ellen Wong nei panni di Knives Chau
e Anna Kendrick
nei panni di Stacey Pilgrim.
Vero e proprio fenomeno
cross-mediale, Scott Pilgrim sbarca anche sul
piccolo schermo, con una ri-narrazione delle avventure dei
personaggi di Bryan Lee O’Malley, grazie alla
collaborazione tra Netflix e lo
studio d’animazione Science Saru. Composta da soli
8 episodi, la serie aveva promesso, già dalle prime immagini
promozionali, di riportare i fan nel cuore di quell’immaginario
visivo, con un ritmo serrato e una narrazione brillante.
Scott Pilgrim Takes Off, torna il cast
originale
Il primo punto di forza
della serie, a scatola chiusa, è la scelta di produzione di
richiamare a rapporto tutto il cast che aveva recitato
nell’adattamento in live action dei fumetti di O’Malley del 2010 e
diretto da Edgar Wright, che qui compare in veste
di produttore. E così rispondono alla chiamata praticamente tutti:
Michael Cera,
Mary Elizabeth Winstead, Kieran
Culkin, Anna Kendrick ma anche gli ormai famosissimi
Chris Evans e Brie Larson, proprio tutti i protagonisti del
film di Wright ci hanno tenuto a riportare in auge questa storia e
questi personaggi così amati del panorama pop contemporaneo.
Questo tocco di
continuità, oltre a rievocare il
live-action del 2010 per i più affezionati, sembrava anche
essere una dichiarazione di intenti e implicitamente di fedeltà al
lavoro di adattamento già fatto all’epoca da Wright e dalla sua
squadra. E invece no. La storia di Scott Pilgrim Takes
Off percorre binari completamente differenti, pur partendo
dallo stesso spunto narrativo: Scott, un ragazzo squattrinato e
senza un progetto nella vita, si innamora di Ramona e vuole uscire
con lei, ma non sa che per conquistare la ragazza dovrà sconfiggere
i suoi malvagi sette ex.
Al timone del progetto
c’è, insieme a Netflix che
mette a disposizione degli abbonati gli episodi dal 17 novembre, o
studio giapponese Science Saru noto per il suo
lavoro su Star Wars: Visions. Il lavoro di Saru si
caratterizza per un’estetica presa in prestito dalle pagine del
fumetto e per l’adozione dal film di Wright di tutte quelle ormai
famose idee visive che nel tempo hanno un po’ cambiato la storia
del cinema, forzandone il linguaggio e ampliandone le
potenzialità.
Il cambio di
prospettiva
Scott Pilgrim
Takes Off comincia quindi come un adattamento fedele che
però, dopo i primi due episodi, cambia completamente strada e
comincia a raccontare una storia diversa che mette al centro
dell’avventura e del viaggio per “salvare Scott” la stessa Ramona.
Un cambiamento di prospettiva che, più che figlio della
contemporaneità sembra dare spazio all’esigenza di cambiare le
carte in tavola per dare nuova freschezza alla storia che fumetto e
film avevano così ben raccontato e anche per sfuggire dal facile
schematismo che la storia originale comporta.
Il risultato è
un’apertura del materiale originale alla novità e alla plasmabili
della storia, delle storie in generale, e si dimostra estremamente
dinamica, soprattutto perché il grande numero di personaggi, tutti
amati dal pubblico e tutti con una loro specifica particolarità in
grado di tenere la scena, permette di cambiare il punto di vista e
di arricchire il numero di trame e storie che vengono raccontate.
Nella seconda parte della serie, questa scelta paga il prezzo di
una eccessiva confusione, tuttavia si tratta comunque di un lavoro
prezioso per quello che riguarda la malleabilità di trame e
caratteri all’interno di un universo, sempre quello di Scott, che
sembra in continua espansione e predisposto ad farsi arricchire da
novità.
Nonostante i grandi
cambiamenti apportati alla trama e la maggiore ricchezza di livelli
rispetto alla storia a fumetti e al
film del 2010, Scott Pilgrim Takes Off è un
buon esempio di come un franchise si può sviluppare e crescere,
diventando fattivamente cross-mediale, cambiando l’ordine degli
elementi e risultando sempre ben riconoscibile. Anche nella sua
iterazione animata seriale, il cuore di Scott rimane quello di una
commedia romantica e divertente, e questo è quello che alla fine
conta di più.
Michael Cera si
riunisce con Sex Bob-Omb – questa volta in forma animata – per
l’imminente anime di NetflixScott Pilgrim Takes Off. La serie di otto episodi
è diretta dallo studio di animazione Science Saru
e segue la storia del personaggio del titolo che suona il basso
durante la sua battaglia tra le band e contro gli ex di Ramona.
La nuova serie Netflix segue la
commedia d’azione romantica di Edgar Wright del
2010
Scott Pilgrim Vs The World, basata sulla serie di
graphic novel di Bryan Lee O’Malley.
I personaggi animati di
Scott Pilgrim Takes Off sono doppiati quasi
interamente dagli attori del film del 2010. Questo include Mary Elizabeth
Winstead come Ramona, Kieran Culkin
come Wallace Wells, Chris Evans
come Lucas Lee, Jason Schwartzmen come Gideon
Graves, Satya Bhabha come Matthew Patel, Brie Larson
come Natalie V. “Envy” Adams, Aubrey Plaza come
Julie Powers, Ellen Wong nei panni di Knives Chau
e Anna Kendrick
nei panni di Stacey Pilgrim.
Un altro attore della “scuderia
Franco” si aggiunge al cast di In Dubious
Battle. Il regista ha appena arruolato Scott
Haze, suo amico dai tempi della scuola di recitazione
(frequentarono assieme la Playhouse West di Los Angeles) e suo
collaboratore in numerosi progetti tra cui i film Child
of God (2013) e The Sound and the
Fury (2014).
In Dubious
Battle, film tratto dall’omonimo romanzo di Steinbeck
che racconta la vicenda che si svolge attorno allo sciopero
organizzato da un gruppo di raccoglitori di frutta della California
e da alcuni attivisti politici, possiede già un ensemble di attori
di tutto rispetto.
A Selena Gomez, Vincent D’Onofrio, Robert Duvall, Sam
Shepard, Ed Harris, Bryan Cranston e Danny
McBride, si sono da poco uniti anche John Savage,
Natt Wolff, Josh Hutcherson e Zach
Braff.
Il selfie-addicted
Franco, attualmente impegnato nelle riprese, non
si fa sfuggire l’occasione di pubblicare foto dal set. Dopo
Brian Cranston, Sam Shepard e la “posse” (come la
chiama lui) di In Dubious Battle, arriva
Zach Braff ad infiammare i followers.
Anche Scott Haze cadrà vittima dell’obbiettivo del
collega? (Se volete scoprirlo seguite il suo profilo Instagram.)
La sceneggiatura è curata da
Matt Rager (As I Lay
Dying), la produzione da AMBI Group assieme a Rabbit
Bandini Productions eThat’s Hollywood Pictures Productions.
Scott Eastwood è
uno di quegli attori che non ha mai sfruttato la fama o la
discendenza per farsi un nome nel mondo del cinema, riuscendo a
cavarsela da solo con le sue capacità e con il suo talento.
Figlio del più celebre Clint (a cui
somiglia tantissimo) ha cominciato la sua carriera a circa
vent’anni per non fermarsi e continuare a camminare con le sue
gambe, riuscendo a partecipare a diversi tipi di film e tutti di
successo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Scott Eastwood.
1. I film e la carriera di
Scott Eastwood. La carriera dell’attore americano è
iniziata nel 2006 quando, a vent’anni, recita nel film Flags of
Our Fathers, per poi continuare in An American Crime
(2007), Pride (2007), Player 5150 (2008) e
Gran Torino (2008). La sua carriera continua sul grande
schermo grazie ai film Invictus –
L’invincibile (2009), The Lion of Judah (2011),
The Forger (2012), Di nuovo in gioco (2012), Fury (2014) e La risposta è nelle stelle (2015). Tra i suoi ultimi
lavori vi sono Diablo (2015), Snowden (2016), Suicide Squad (2016), La legge della notte (2016), Fast & Furious 8 (2017), Overdrive (2017),
Pacific Rim: La rivolta (2018). Nel 2020 recita in
The Outpost, mentre nel 2021 è nel cast di Wrath of
Man, con Jason
Statham e in Dangerous. Nel 2022 ha
interpretato Noah in I Want you Back, Riggin in 1992 Nel 2023 ha
ripreso il ruolo di Little Nobody in Fast X.
Nel 2024 è Nash nel film Tin Soldier. Il prossimo anno sarà Joe
Travers in Alarum.
2. È anche un
produttore. Nel corso della sua carriera, Scott
Eastwood non si è solo dedicato all’attività di attore, ma
ha esplorato diversi ambiti del cinema, come la produzione.
Infatti, ha vestito i panni del produttore per i film The
Perfect Wave (2014), Stranded (2014) e Walk of
Fame (2017). L’attore, inoltre, è coinvolto nella produzione
del film House of the Holy che, attualmente, è in fase di
pre-produzione.
Chi è la sua fidanzata di Scott
Eastwood?
3. La sua ex fidanzata è
morta in un incidente stradale. Da pochi anni a questa
parte, Scott Eastwood ha rivelato che Jewel
Brangman, una sua ex fidanzata, è morta in un incidente
nel 2014. La sua morte è dovuta allo scoppio dell’airbag dell’auto
in cui si trovata che è gli esploso in faccia come un proiettile,
tanto da spezzarle la spina dorsale. Di questo fatto non è riuscito
a parlarne per diverso tempo perché non riusciva a farsene una
ragione di aver perso così una delle persone con cui aveva
condiviso la propria intimità.
Nell’agosto 2017, Eastwood si è
aperto con i media sulla morte della sua ex fidanzata, Jewel
Brangman, Ha dichiarato: “A volte è un circo incredibile, ma vivere
sulla strada penso che sarebbe dura. Non ho ancora una famiglia, ma
un giorno la desidero, e penso a cosa significherebbe avere dei
figli e stare lontano da loro. Questo mi preoccupa.
4. Attualmente è
fidanzato. Sembra che da un paio di anni a questa parte
l’attore abbia trovato l’amore grazie a Maddie
Serviente. Tuttavia, in passato, ha avuto una vita
sentimentale piuttosto turbolenta: pare, infatti, che abbia
frequentato, tra le altre, Sala Leal, Jana Kramer
e Brittany Brousseau.
Scott Eastwood è su Instagram
5. Ha un profilo ufficiale
Instagram. Anche Eastwood, come la maggior parte dei suoi
colleghi, ha deciso di aprire un proprio account ufficiale
Instagram, seguito da circa 3,2 milioni di persone. La sua bacheca
è un tripudio di fotografie che lo vedono quasi sempre protagonista
insieme alla sua famiglia, soprattutto con suo padre Clint, in
momenti di svago e quotidianità. Sono molte anche le foto che lo
ritraggono in momenti lavorativi, tra set e photoshot.
Scott Eastwood è stato protagonista
di Fury
6. È quasi arrivato alle
mani sul set. Sembra che durante le riprese di
Fury, Eastwood sia quasi arrivato alle mani con Brad Pitt e
Shia LaBeouf.
Il motivo scatenante è che l’attore aveva assunto un atteggiamento
previsto dalla sceneggiatura e di cui i due attori non erano a
conoscenza, tra cui continuare a sputare tabacco. Così, i due si
sono rivolti a Eastwood e gli animi si sono surriscaldati fino a
quando la verità non è venuta a galla.
7. Si è sottoposto ad un
duro allenamento. Come il resto del cast anche Eastwood ha
dovuto sottostare ad un rigido allenamento gestito dalla Navy
SEALs. Lo scopo è stato quello di far aumentare la resistenza e di
poter fare fronte agli sforzi che si sarebbero presentati sul
set.
Scott Eastwood in Gran
Torino
8. Ha recitato con un altro
nome. Per far sì che non si parlasse di nepotismo,
l’attore ha deciso di farsi accreditare con il nome di nascita,
ovvero Scott Reeves. Inoltre, in questo film non è
l’unico della famiglia ad essere presente: infatti, anche
Kyle Eastwood ha lavorato al film, collaborando
alla colonna sonora. Per lui, inoltre, non si trattava della prima
volta che condivideva il set con il padre, avendo già avuto modo di
lavorare con lui in Flags of Our Fathers, Invictus –
L’invincibile e Di nuovo in gioco.
Scott Eastwood in Suicide Squad
9. Ha avuto un ruolo nel
film del 2016. Nel Suicide Squad diretto nel 2016 da
David Ayer, Eastwood ha avuto modo di ricoprire il
ruolo di GQ Edwards, un Navy SEAL che aiuta Flag nella sua
missione. Inizialmente, Ayer aveva contattato Shia
LaBeouf per il ruolo, ma l’attore è stato scartato dallo
studio. In seguito, Eastwood ha raccontato di considerare quella
sul set di questo film una delle sue esperienze preferite,
nonostante sia rimasto profondamente inquietato dalla presenza di
Jared Leto, il
quale si divertiva a fare scherzi sulla base della personalità del
Joker.
Scott Eastwood: età e altezza
10. Scott Eastwood è nato il
21 marzo del 1986 a Carmel, in California, e la sua
altezza complessiva corrisponde a 180 centimetri.
Non sono molte le persone che
possono vantarsi di firmare Eastwood sui propri documenti. Ma
questo può dirlo il giovane e piacere Scott, figlio di Clint. E
pensare che il giovanotto Scott Eastwood non
avrebbe voluto chiamarsi così da piccolo.
Ecco cosa ha dichiarato il giovane
Eastwood in merito alle sue remore sull’usare il cognome del famoso
padre: “Sì, volevo solo vedere cosa sarebbe accaduto con le mie
sole forze. Ma poi capisci in fretta che se non funzioni non c’è
nome che tenga. Quando ero più piccolo ero molto orgoglioso e
volevo raccogliere da solo i miei meriti e non perchè la gente
dicesse poi che ero famoso solo perchè figlio di mio padre. Ma la
realtà è che la gente lo dice ugualmente quindi chi se ne frega!
Non puoi controllarlo e allo stesso modo, è la mia eredità, il nome
di mio padre”.
Ospite al Maui Film Festival,
Scott Eastwood ha raccontato, per quanto il
contratto gli permette, la sua esperienza sul set di
Suicide Squad con David
Ayer, senza però svelare il suo ruolo nel film.
Il giovane figlio di Clint ha
dichiarato: “David Ayer sta facendo qualcosa di straordinario,
il mondo ne sarà davvero sorpreso. Facciamo da soli un sacco delle
nostre acrobazie, è tutto molto fisico e David è un filmmaker
davvero fisico. Vuole che ognuno di noi faccia le sue scene, senza
assumere persone che lo farebbero al posto nostro senza le giuste
motivazioni. Ognuno di noi ha a che fare con ferite o infortuni, è
come nello sport, si convive con queste cose tutto il giorno sul
set”.
Sul suo primo incontro con Jared Leto nei panni
di Joker, Scott ha dichiarato: “Penso che fossi un po’
spaventato nell’avvicinarmi a lui perché non volevo rovinare le sue
cose. Ma lo conosco da prima. L’ho incontrato prima che fosse
Joker, semplicemente come Jared Leto, quindi non volevo rovinare
l’incontro precedente”.
[nggallery id=1581]
Suicide
Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di
supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per
il governo in modo da scontare le loro condanne. Suicide
Squad arriverà al cinema il 5 agosto del 2016,
mentre la data d’uscita italiana sarà probabilmente spostata
nell’autunno. Nel cast vedremo Will Smith nei panni di
Deadshot, Margot
Robbie in quelli di Harley Quinn, Jai
Courtney nel ruolo di
Capitan Boomerang, Cara
Delevingne sarà Enchantress, Joel
Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola
Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso
Joker.
È un periodo decisamente d’oro
questo per Scott Eastwood. Mentre si attendono
conferme circa il suo coinvolgimento in Pacific Rim 2, arriva da
Variety la notizia che il figlio del più celebre Clint Eastwood è in trattative
iniziali per interpretare il protagonista dello sci-fi
Ecstasia.
Il film sarà scritto e diretto dal
regista sudafricano Wayne Kramer (The
Cooler, Pawn Shop Chronicles) e racconterà la storia
di una coppia che vive in un mondo dove non esiste più l’amore. Il
film, che avrà come protagonista anche l’attrice italiana
Matilda Lutz (L’estate
addosso), seguirà i loro ultimi giorni insieme prima
che l’amore svanisca. Matthew Chausse e lo stesso Scott Eastwood
figureranno tra i produttori.
Tra i prossimi progetti di
Scott Eastwood ricordiamo Fast and Furious 8, il
nuovo film di Oliver Store dal titolo Snowden e Live by Night di Ben
Affleck. L’attore è attualmente nelle nostre sale con
Suicide Squad, il cinecomic di
David Ayer con protagonisti Will Smith, Margot Robbie, Joel
Kinnaman, Viola Davis e Jared Leto.
Suicide Squad si
concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC
che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da
scontare le loro condanne. Il film è uscito al cinema il 13 agosto
del 2016. Nel cast troviamo Will Smith nei panni di
Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay
Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne
sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag,
Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto
sarà l’atteso Joker. Tutte le news sul mondo dei film della
DC COMICS nel nostro
canale dedicata alla DC FILMS.
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task
Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai
componenti il leader della squadra Rick Flagg, la
sua spada giurata, la samurai Katana e il
dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto
dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il
Joker, che comparendo sia nel presente che in
alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller
e di ricongiungersi con il suo vero amore,
Harley.
Scott Derrickson,
regista di Doctor Strange, ha rivelato che
sarebbe disposto a dirigere un film per la DC
dedicato al personaggio di Constantine. Soltanto
il mese scorso, il regista ha annunciato di aver ufficialmente
abbandonato la regia di Doctor Strange in the
Multiverse of Madness, che stando alle ultime
notizie dovrebbe adesso essere diretto da Sam
Raimi.
Quando un fan ha chiesto a
Derrickson su Twitter se sarebbe
interessato a dirigere un film dedicato alla Justice League Dark (ancora nei
piani della Warner
Bros. e della DC Films), il regista ha replicato: “Farei un
film su Constantine”. L’associazione non è casuale, dal
momento che John Constantine è proprio uno dei membri della Justice
League Dark.
Le spaventose iconografie legate
all’occulto sono un territorio assolutamente familiare per
Derrickson, che prima di lavorare con i Marvel Studios aveva diretto principalmente
pellicole horror (suoi infatti The Exorcism of Emily Rose,
Sinister e Liberaci dal male). Quando era ancora
collegato al progetto, il regista aveva suggerito che il sequel di
Doctor Strange avrebbe avuto numerose influenze horror:
ora che ha abbandonato il sequel, non sappiamo se i toni del
cinecomic vireranno ancora in quella direzione.
Anche se
Scott Derrickson ha soltanto espresso un
interesse, senza confermare alcun tipo di coinvolgimento in un
ipotetico piano della DC, non è escluso che un giorno il regista
possa effettivamente entrare a far parte del team di cineasti a
servizio della Warner Bros.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange
2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware
inEndgame.
Il regista/co-sceneggiatore
Scott Derrickson del film horror Sinister ha ottenuto
grande successo al box office americano lo scorso fine settimana, e
ora sta collaborando con Jason
Scott Derrickson,
regista di Doctor Strange che di recente ha
abbandonato la regia del sequel, ha rivelato le sue idee circa
la possibilità di dirigere un film della saga di Star Wars: come spiegato via Twitter dal regista, se
ne avesse la possibilità, lo stesso realizzerebbe un horror
ambientato sul pianeta Hoth che appare ne
L’Impero Colpisce Ancora.
In un tweet che è stato poi
cancellato (i motivi della cancellazione non sono chiari e hanno
già destato sospetti tra il fandom), Scott
Derrickson ha affermato che, se un giorno dovesse girare
un film di Star Wars, sarebbe un horror
vietato ai minori ambientato su Hoth, a metà metà strada tra
La Cosa di John Carpenter e il romanzo Alle
montagne della follia di H.P. Lovecraft. Derrickson ha anche
specificato che intitolerebbe il film semplicemente
Hoth.
Per quanto riguarda la saga di
Star Wars, che
un nuovo film della saga sia ufficialmente in sviluppo, e che
potrebbe essere destinato al servizio di streaming Disney+.
Ricordiamo che a Rian
Johnson, regista deGli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova
trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato,
anche ai creatori di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Scott Derrickson
dirigerà un adattamento del classico romanzo di Davis Grubb del
1953 The Night of the Hunter per la
Universal Pictures, lavorando sulla sua sceneggiatura scritta con
C. Robert Cargill, suo collaboratore di lunga data
su Black
Phone, Doctor
Strange e altri progetti.
The Night of the
Hunter ruota attorno a Harry Powell, un serial killer che
si finge predicatore, che sposa una vedova esclusivamente per avere
accesso alla fortuna nascosta del marito defunto. I figliastri di
Powell, John e Pearl, diventano il bersaglio della sua incessante
ricerca dei soldi nascosti dal padre.
Divenuto subito un bestseller e
finalista al National Book Award, The Night of the
Hunter è stato il primo dei 10 romanzi di Grubb. In
precedenza, il libro era stato adattato in un film classico,
distribuito dalla United Artists nel 1955. Charles
Laughton ha diretto l’opera con Robert
Mitchum.
Attualmente, Derrickson e Cargill
stanno lavorando al loro prossimo film, con Miles Teller,
Anya Taylor-Joy e Sigourney Weaver, per
Skydance e Apple. Successivamente, Derrickson si riunisce con Uni e
Blumhouse nel sequel del suo film horror di
successo Black
Phone, con Ethan Hawke, che ha incassato oltre 161
milioni di dollari in tutto il mondo nel 2021. La produzione del
seguito inizierà questo autunno.
Oltre a The Black
Phone e Doctor Strange, Scott
Derrickson ha diretto titoli tra cui Liberaci dal
male, Sinister,The Day the Earth
Stood Still e L’esorcismo di Emily
Rose. Co-sceneggiatore di Derrickson per Black
Phone, Doctor Strange e
Sinister, Cargill è stato anche produttore del
titolo precedente. Derrickson e Cargill sono rappresentati da WME e
Brillstein Entertainment Partners.
Ieri la Disneyha annunciato tutte
le nuove date di uscita dei prossimi titoli blockbuster.
L’emergenza coronavirus ha ovviamente imposto allo Studio di
posticiparne le uscite ma anche di posticipare la lavorazione di
molti degli altri progetti in cantiere.
In particolare, tutti i nuovi film
Marvel Studios, sotto l’enorme ombrello
Disney, sono stati posticipati e sembra che Scott
Derrickson, regista di Doctor Strange che però ha
lasciato la regia del sequel, sia molto felice di questo
spostamento.
La ragione è presto detta:
posticipare la produzione effettiva del film significa lasciare più
tempo e spazio alla scrittura che, non importa quanto sia grande il
film, dovrebbe rimanere la parte più importante del processo.
Ecco cosa scrive su Twitter il
regista: “Il ritardo dell’uscita di tutti questi grandi film
blockbuster migliorerà la loro qualità, ci sarà più tempo per la
sceneggiatura e per lo sviluppo dell’aspetto visivo.
Blade Runner ha quell’aspetto
incredibile perché Ridley Scott e il suo team lavorarono un intero
anno, dal ’80 al ’81 con gli attori e gli sceneggiatori per
perfezionare l’aspetto visivo del film.”
E poi aggiunge: “Inoltre,
abbiamo ritardato l’uscita di Doctor Strange di cinque mesi pur di
avere Benedict Cumberbatch. Se non lo avessimo fatto, non avremmo
avuto quel tempo per la sceneggiatura o per capire come gestire al
meglio gli effetti visivi”
Senza dubbio la posizione del
regista è artisticamente condivisibile, ma resta sicuramente
difficile per Disney e Marvel Studios gestire questa
situazione senza precedenti che mette in ginocchio l’industria
cinematografica.
Scott Cooper,
regista di Black Mass, è in trattative
per dirigere il thriller White Knight.
Cooper, che ha iniziato come attore (era il figlio
di Klansman in Austin Powers: La spia che ci
provava), si è poi affermato come regista di
successo: il suo Crazy Heart con
Jeff Bridges, ottenne due Golden Globes e
due Premi oscar e Out of the
Furnace, con Christian Bale e Woody
Harrelson, riscosse ottime recensioni da parte della
critica. Dopo il successo di Black Mass– L’ultimo gangster con Johnny
Depp e Benedict Cumberbatch, uscito in
Italia ad ottobre, il regista sembra dunque destinato a realizzare
un nuovo thriller.
In seguito alla messa in stallo del progetto dell’adattamento
cinematografico de L’ombra dello
scorpione di Stephen King, che
l’avrebbe voluto dietro la macchina da presa,
White Knight si presenta come un’ottima
opportunità per Cooper che dovrebbe anche
occuparsi di riscrivere la sceneggiatura originale di Bill
Dubuque (The Judge).
Secondo quanto riportato da
Deadline, la trama del film ruota attorno ad un ex agente dei
servizi segreti che prende l’incarico di proteggere la famiglia di
un commerciante di armi e successivamente si trova al centro di una
caccia all’uomo. Non si esclude la possibilità che questo possa
essere il primo capitolo di un franchising alla Bourne
Identity/James
Bond.
Scott Cooper,
regista di Black Mass con Johnny
Depp (che sarà presentato fuori concorso alla Mostra del
Cinema di Venezia), è in avanzate trattative per dirigere
American Wolf per la Warner Bros. sotto l’egida
produttiva di Leonardo DiCaprio e della sua Appian
Way. DiCaprio aveva del resto aveva già prodotto
Il fuoco della vendetta – Out of the
Furnace, film diretto proprio da Scott
Cooper con Christian Bale.
Basato sul lavoro del giornalista
del Texas Monthly Nate Blakeslee,
American Wolf ricostruirà la storia vera
della femmina di lupo alfa conosciuta come “06”, cresciuta
all’interno del Parco nazionale di Yellowstone sotto la costante osservazione dei
ricercatori e amatissima dai visitatori. La morte del lupo,
avvenuta nel 2012 appena fuori dai confini del parco per mano di un
misterioso cacciatore, aveva destato scalpore e commozione non solo
nella comunità circostante, ma in tutti gli Stati Uniti, tanto da
meritare un necrologio sul New York Times.
Kevin McCormick con
la sua Langley Park affiancherà nella produzione Leonardo DiCaprio,
il cui impegno ambientalista fuori dai set si sta sempre più
riversando anche nel cinema e nella tv, come dimostra anche la
produzione del documentario, candidato all’Oscar,
Virunga.
Sarà il regista Scott
Cooper, e non più Ben Affleck, a dirigere
l’adattamento del romanzo di Stephen KingL’Ombra dello Scorpione. Il progetto, annunciato da
Affleck stesso già diversi mesi fa, si è rivelato nel
tempoparticolarmente ostico daportare avanti, tanto che
precedentemente anche David Yates e Steve
Kloves avevano abbandonato l’idea.
Dopo l’annuncio
ufficiale della sua partecipazione all’Universo DC nei panni di
Batman, Ben Affleck ha dovuto ridisegnare la sua
tabella di marcia per i prossimi anni, e così ha deciso di passare
ilt estimone a Cooper che dirigerà il film.
L’adattamento del romanzo preme in
particolar modo allo Studio che sta per perdere i diritti di
sfruttamento del romanzo, e così ora sarà Scott
Cooper, già regista di Crazy
Heart, a riscrivere e dirigere il progetto.
Ecco la trama (ibs.it) del romanzo
L’Ombra dello Scorpione:
L’errore di un computer,
l’incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il
morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e
terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non
sopravvive all’apocalittica epidemia e per i pochi scampati c’è una
guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra
chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle
di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha
scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il
Signore delle Tenebre.
Un progetto curioso e promettente è in arrivo in Italia
il prossimo giugno, in tappa unica, a Milano. Si tratta
di SCOTT BRADLEE & POSTMODERN JUKEBOX:
collettivo di musicisti jazz che si diverte ad eseguire in chiave
jazz e swing i grandi brani del pianeta pop-rock. Divenuto famoso
grazie ai milioni di click su YouTube, questo interessante progetto
musicale ci delizierà con delle versioni tutte particolari di
“Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses, “We Can’t Stop” di Miley
Cirus (clicca
qui), “Royals” di Lorde e tante altre chicche tutte da
scoprire…dal vivo
Inizio concerti:
ore 20.00
Apertura porte: ore 19.00Prezzo dl biglietto in prevendita: €20,00
+ diritti di prevendita
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: €25,00
Gli sceneggiatori Scott Alexander e
Larry Karaszewski (Larry Flynt – oltre lo scandalo, Man on the
Moon, Ed Wood, 1408) tornano a lavorare con Tim Burton per la sua
versione del fumetto di Charles Addams The Addams Family.
Il blog cinepatico di Mauro
Donzelli ha condiviso con i suoi fan quest’oggi un
bellissimo video, realizzato dal collettivo di filmmaker Fourground in cui il gruppo si è divertito ad
ipotizzare in che modo, grandi registi del cinema di tutti i tempi
(Stanley Kubrick, Martin Scorsese, Sergej
Eisenstein), o anche registi che hanno una decisa
caratterizzazione stilistica (Lars Von Trier, Baz
Luhrmann) vedono la mattina di Natale.
Ecco il risultato davvero esilarante. E per voi? Qual è il
miglior buongiorno natalizio cinefilo?
Quest’anno ricorre il 40°
anniversario dalla nascita del leggendario gruppo
punk-rock dei Ramones. E secondo quanto fatto
trapelare da Billiboard, Martin
Scorsese sarebbe interessatissimo a girare un biopic sulla
vita dei Ramones!
Attualmente non c’è uno
sceneggiatore coinvolto nel progetto e lo sviluppo è solo nelle
fasi iniziali, ma ciò che pare solido è l’interesse di
Scorsese, amante della musica di quel periodo
(com’è evidente, se consideriamo molte colonne sonore in suoi film
come Taxi Driver o Mean
Streets).
Purtroppo nessuno dei
Ramones originali è ancora vivo: il batterista,
Tommy, è morto nel mese di
luglio, mentre il cantante Joey,
il chitarrista Johnny e il bassista Dee
Dee, sono scomparsi tutti tra il 2001 e
il 2004.
In questi anni, sono state numerose
le ristampe dei loro album, sia in formato digitale, che in vinile
(per i nostalgici e amanti del classico). Si sono succedute cover
band di tutti i tipi, qualcuna in grado di raggiungere un certo
successo, qualcuna meno. Sta di fatto che l’aura di ribellione dei
Ramones è ancora viva e arde nei cuori dei loro
fans, di chi è cresciuto con il fuoco sacro del punk nell’anima e
ha desiderato di radere al suolo le ingiustizie di un mondo spesso
troppo cinico e violento.
E se davvero Martin
Scorsese dovesse riuscire a unire tutti i pezzi necessari
per realizzare questo biopic, non sarebbe questo un modo fantastico
per celebrare i quarant’anni dalla nascita dei
Ramones?!
Alfred Molina è l’ultimo attore del
MCU ad affrontare le critiche di
Martin Scorsese alla Marvel, ma lo fa da una prospettiva
unica. Scorsese è un regista americano leggendario e altamente
decorato, tuttavia, ha ottenuto risposte contrastanti sulla sua
opinione sui film Marvel. Il regista ha paragonato i
film Marvel e il
genere dei supereroi ai “parchi a tema”.
In sostanza, ha espresso la
convinzione che i film Marvel siano efficaci nel
fornire brividi una tantum per i cercatori di adrenalina, ma non
sono riusciti a essere un vero cinema astenendosi dal conversare
sulla condizione umana. La sua prospettiva ha acceso il dibattito
all’interno dell’industria cinematografica e ha ottenuto risposte
da diverse star e registi Marvel.
In un’intervista con The Independent, Alfred
Molina ha affrontato le critiche di Scorsese ai film
Marvel. Tuttavia, ha affrontato la
questione in modo leggermente diverso, non essendo d’accordo con
l’affermazione di Scorsese, ma ammettendo anche
che c’è un problema con i film Marvel. Secondo lui, il problema
non è che la Marvel è una forma d’arte minore,
ma che i suoi film sono troppo costosi. Quando un singolo film
costa 300 milioni di dollari, suggerisce che non si è riusciti a
dare a tutti i film pari opportunità.
“[Il cinema è] una chiesa molto
ampia e c’è spazio per qualsiasi tipo di denominazione. In
definitiva, la realizzazione di quei film non è il problema. Il
problema è la distribuzione iniqua dei fondi disponibili per la
realizzazione di film. I film devono davvero costare $ 300 milioni?
Questi film devono avere $ 150 milioni spesi (in promozione) per
avere un pubblico? Qualunque cosa possano dire i contabili, o
qualunque sia l’economia, c’è una sorta di disuguaglianza in
questo. [Mi piacerebbe vedere] che parte di quei soldi della
Premier League vadano ai campionati inferiori. Nonostante tutto il
tipo di lucentezza egualitaria che ci piace dare a questo business,
non ce n’è molto in termini reali”.
La prospettiva, mai affrontata prima
d’oggi in questo argomento, sembra davvero interessante ed è forse
la chiave sia per capire la posizione di Scorsese, sia per dare un
volto diverso al mercato che al momento è in seria difficoltà.
E’ arrivata la volta del 3D anche
per Martin Scorsese. Recente infatti la conferma che The Invention
of Hugo Cabret, il film che porterà al cinema l’omonimo romanzo di
Brian Selznick e che Scorsese ha al momento in preparazione, sarà
girato con la nuova tecnica stereoscopica.
Il via alle riprese del film è
previsto per il mese di giugno, mentre per l’uscita nelle sale
dovremo attendere il 9 dicembre del 2011.
In una recente intervista
rilasciata a The HollywoodReporter, il
regista Martin Scorsese, lo
sceneggiatore Terence Winter e gli
attori Leondardo Di Caprio e
Jonah Hill hanno rotto gli indugi su un film
che si preannuncia tra i più importanti della stagione
cinematografica, The Wolf of
WallStreet.
Affrontando le difficoltà
incontrate nel corso della lavorazione, Leonardo Di
Caprio ha sostenuto che la sfida più ardua è stata
trovare i giusti finanziamenti per un film di tale portata.
“Questo film non è stato
finanziato facilmente. Abbiamo avuto l’opportunità di finanziarlo
[ad un budget minore] e poi, molti, molti anni dopo abbiamo trovato
i giusti finanziatori e Red Granite sostanzialmente ci ha detto:
‘Ecco il budget. Vogliamo un film epico, che sia duro. Non vogliamo
né censurare né limitare nulla’.”
Martin
Scorsese ha aggiunto poi che:
“Altri problemi dipendevano dal
materiale. In una situazione di studio questo tipo di film sarebbe
stato molto difficoltoso da realizzare e non ne sarebbe valsa la
pena. Così ci fermammo.”
Circa le difficoltà dovute
dall’adattare per il cinema un fatto di cronaca è
intervenuto Terence Winter:
“Eravamo tutti d’accordo di
voler raccontare la versione più veritiera possibile della storia,
senza ripulirla. […] Ho letto il libro […] Jordan [Belfort] è
talmente affabile al punto tale da non credere ad alcune delle cose
che gli stesso ammette. Alcune delle prime confessioni erano fatte
attraverso una voce fuori campo. Jordan è così divertente, parlando
della gente, nel mondo in cui ha truffato la gente. Ed io non
volevo perdere questo aspetto, così scrissi il soggetto usando la
voce fuori campo e dissi ‘Sa di Quei Bravi Ragazzi e Casino,
andrebbe bene se lo scrivessi secondo questo stile?”, e tutti
furono d’accordo.”
Circa invece la durata del film,
che sembrerebbe sfiorare le 3 ore, Martin
Scorsese si è esposto sostenendo che la versione
iniziale del film superava le 4 ore. Interpellato circa un
possibile rilascio di un Director0s Cut, il regista ha negato la
possibilità che esso possa vedere la luce.
Questa la trama del
film: Jordan Belfort, uno dei broker di maggior successo nella
storia di Wall Street, viene condannato a 20 mesi di carcere dopo
aver rifiutato di collaborare alle indagini su di un massiccio caso
di frode atto a svelare la diffusa corruzione vigente negli anni
’90 a Wall Street e nel mondo bancario americano. Il film è
l’adattamento cinematografico dell’omonimo libro
autobiografico di Jordan Belfort. La pellicola segna la quinta
collaborazione tra Martin
Scorsese e Leonardo
DiCaprio.
Martin Scorsese e Leonardo
DiCaprio firmeranno la loro quinta collaborazione e
in estate gireranno il da tempo anticipato The
Wolf of Wall Street.
Scritto da Terrence Winter (I
Soprano e Boardwalk Empire) e basato
sul romanzo di autobiografico di Jordan Belfort, il film racconta
la storia di un spregiudicato agente di borsa(Leonardo
DiCaprio) dedito ad alcool, droghe e sesso nella New York degli
anni Novanta.A breve aggiornamenti sul casting del film.