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Pixels: dietro le quinte del film di Chris Columbus

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Pixels: dietro le quinte del film di Chris Columbus

Ecco un video dietro le quinte di Pixels, prossimo film di Chris Columbus. Il footage è stato realizzato in co-marketing con GoPro. Potete vederlo di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=rDAiw96h0Mc

Pixels, la nuova commedia di Chris Columbus (Mamma ho perso l’aereo, Harry Potter) che arriverà nei cinema italiani il prossimo 29 luglio.

pixels-posterNel cast del film Adam Sandler, Kevin James, Josh Gad, Michelle Monaghan e Peter Dinklage. Alla regia un ‘maestro’ della commedia come Chris Columbus, mentre l’uscita nelle sale sembra proprio prevista per l’estate 2015. Le riprese prenderanno il via a Giugno, con Tim Herlihy e Timothy Dowlingautori dello script.

Ecco la trama di Pixels: gli alieni attaccheranno il pianeta Terra dopo aver interpretato la visione di alcuni videogiochi arcade come una dichiarazione di guerra nei loro confronti. Saranno proprio i personaggi dei videogames a essere utilizzati come ‘modelli’ per i vari assalti. Il Presidente degli Stati Uniti d’America Will Cooper si troverà costretto a chiamare l’amico di infanzia Jules Brenner, mago dei videogiochi anni 80, per affidargli il compito di guidare una squadra di ‘nerd’ super esperti di videogiochi, appunto, che affronteranno l’ardua missione di sconfiggere gli alieni e salvare il pianeta.

Pixels: da oggi al cinema il film di Chris Columbus

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Pixels: da oggi al cinema il film di Chris Columbus

Pixels di Chris Columbus: la vita di Brenner è stata condizionata da quando, nel 1982, è arrivato secondo ai campionati mondiali di videogiochi. La registrazione di quell’evento fu mandata nello spazio come parte di un esperimento della NASA e, a quanto pare, qualcuno l’ha ricevuta. Una razza aliena ha visto i videogiochi e pensato fossero uno strumento di addestramento per la guerra, ora, dopo 33 anni sono arrivati sulla Terra con delle versioni reali di quei videogame, pronti a sfidare i terrestri e, in caso di vittoria, a distruggere il pianeta. Esercito e difesa possono poco contro qualcosa che non conoscono, l’unica speranza dell’umanità è un gruppo di ex ragazzi prodigio dei videogiochi ormai cresciuti, i migliori in quel campo.

LEGGI LA RECENSIONE DI PIXELS

Pixar: un casting call anticipa l’arrivo del primo personaggio transgender

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Stando ad un casting call, la Pixar è pronta ad introdurre nel suo universo il primo personaggio transgender. Come fatto notare dall’account Twitter Trans March (via Screen Rant), la Pixar sarebbe alla ricerca di una giovane doppiatrice per uno dei suoi prossimi progetti.

Come si legge nell’annuncio (che potete visionare qui), il celebre studio d’animazione di proprietà della Disney sarebbe alla ricerca di una giovane attrice tra i 12 e i 17 anni che possa prestare la sua voce ad un personaggio di nome Jesse, una ragazza transgender di 14 anni, descritta come divertente, compassionevole e sempre pronta ad aiutare gli altri. Nessun altro dettaglio sul personaggio o sul progetto in generale è stato confermato: non sappiamo, quindi, se Jesse sarà la protagonista di un corto o di un nuovo film.

Nonostante vari attori che hanno lavorato sia con Disney che con Pixar sia membri della comunità LGBTQ+, questo nuovo progetto Pixar ancora senza un titolo ufficiale sarà il primo a presentare ufficialmente un personaggio transgender. Più di recente, l’attrice e comica Patti Harrison è apparsa tra i doppiatori di Raya e l’ultimo drago, diventando la prima attrice transgender a prestare la voce ad un personaggio Disney.

In Onward – Oltre la magia, invece, Disney e Pixar hanno mostrato il primo personaggio LGBTQ+: si tratta della poliziotta ciclope Spencer, donna lesbica doppiata nella versione originale dall’attrice apertamente gay Lena Waithe. La notizia del casting call per il primo personaggio transgender della Pixar è quindi l’ennesimo, doveroso, passo avanti che la casa di produzione ha deciso di fare per garantire una maggiore inclusività e rappresentanza all’interno delle sue storie.

I prossimi progetti targati Pixar

Ricordiamo che al momento ci sono ben tre film Pixar in sviluppo: il primo, Luca, ambientato in Liguria, arriverà direttamente su Disney+ il prossimo giugno. In cantiere ci sono anche Turning Red (che arriverà a marzo 2022 e che racconterà di una giovane adolescente alla prese con un segreto alquanto sorprendente e “ingombrante”) e Lightyear (lo spin-off di Toy Story in arrivo a giugno 2022 che esplorerà la storia di un giovane pilota collaudatore che diventa lo Space Ranger noto come Buzz Lightyear).

Pixar: Pete Docter e Jennifer Lee sostituiranno John Lasseter

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La Pixar ha scelto chi prenderà le redini dell’azienda al posto di John Lasseter, che come annunciato qualche giorno fa lascerà la direzione alla fine del 2018: Pete Docter, regista di Inside Out sarà a capo della Pixar Animation Studios e Jennifer Lee, regista di Frozen, al vertice della Walt Disney Animation Studios.

La notizia è stata confermata da Variety.

Ho iniziato a lavorare alla Pixar ventotto anni fa“, ha dichiarato Docter, “E mi sento fortunato a collaborare con alcune delle persone più talentuose del pianeta. Insieme continueremo a spingere l’animazione in nuove direzioni, usando la tecnologia più recente per raccontare storie che speriamo sorprenderanno e delizieranno il pubblico di tutto il mondo.

Queste invece le parole della Lee: “L’animazione è la forma d’arte più collaborativa al mondo, ed è con la collaborazione dei miei colleghi cineasti, artisti e innovatori che guardiamo al futuro. Spero di poter supportare l’incredibile talento che abbiamo, trovare nuove voci e lavorare insieme per raccontare storie originali.

Pixar: John Lasseter lascerà alla fine dell’anno

Lasseter era reduce da sei mesi di congedo dallo studio, alla luce delle accuse di cattiva condotta che gli sono state avanzate da alcune collaboratrici. Lo scandalo avvenne in concomitanza con l’uscita del film d’animazione Pixar, Coco, gettando nell’ombra l’azienda che da allora era rimasta in silenzio stampa.

Di seguito vi riportiamo la traduzione di una nota scritta da Bob Iger, CEO della Disney:

John ha avuto una lunga e importante carriera alla Pixar e alla Disney Animation, reinventando l’industria dell’animazione, prendendosi degli enormi rischi e raccontando storie originali e di grande qualità che dureranno per sempre. Siamo profondamente grati per i suoi contributi, e uno dei più grandi obiettivi traguardi raggiunti da John è l’aver messo insieme un team di grandi narratori e innovatori con la visione e il talento per generare un nuovo standard nell’animazione, in grado di fare da punto di riferimento per le generazioni future.

Pixar: niente sequel dopo Gli Incredibili 2

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Pixar: niente sequel dopo Gli Incredibili 2

Quando la Disney ha annunciato il sequel di Ralph Spaccatutto per il 2018, ha creato un unicum e un futuro nella sua divisione di animazione. Intanto, la sua casa socia, la Pixar, ha un passato e un futuro nel campo dei sequel, con Alla Ricerca di Dory in sala (negli USA) e in programma Cars 3, Toy Story 4 e Gli Incredibili 2.

Ma a quanto pare, dopo i successi passati e annunciati, la Pixar ha deciso nuovamente di cambiare i suoi piani come il presidente dell’azienda, Jim Morris, ha dichiarato a Entertainment Weekly.

Secondo Morris infatti non ci sono sequel in programma a parte i tre annunciati. Gli altri film in sviluppo sono concept originali e i sequel sono stati approvati solo nel momento in cui gli autori hanno trovato un’idea valida.

Per questo Inside Out, Ratatouille e Wall-E, per esempio, non sono stati ancora raggiunti da sequel o spin-off.

Fonte: BC

Pixar: lo Studio rivela tutte le Easter Eggs che legano i corti ai film

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Il canale Youtube della Pixar ha diffuso un video che elenca tutti i riferimenti ai lungometraggi contenuti nei celebri cortometraggi dello Studio.

Ecco il video rivelatore:

Per molto tempo i cortometraggi Pixar sono stati una buona palestra, prima che lo studio fosse forte abbastanza da cimentarsi con il lungo. Adesso sono diventati una simpatica consuetudine, dal momento che riescono sempre a essere originali e a riportare per breve tempo sullo schermo alcuni dei personaggi più amati dei lungometraggi degli anni precedenti.

Mentre la Pixar si sta godendo lo straordinario successo di Coco, appena uscito trionfante dagli Annie Awards e in procinto di vincere un premio Oscar per il miglior film d’animazione (+ il favorito per la categoria), lo studio si prepara già ai prossimi mesi, entro cui è programmata l’uscita di Gli Incredibili 2, sequel dello straordinario successo d’animazione del 2002, che vede tornare alla regia Brad Bird.

Ecco l’elenco di tutti i cortometraggi nella storia dello Studio:

1984 – The Adventures of André and Wally B.
1986 – Luxo Junior
1987 – Il sogno di Red
1988 – Tin Toy
1989 – Knick Knack
1997 – Il gioco di Geri
2000 – Pennuti spennati
2002 – La nuova macchina di Mike
2002 – Knick Knack (Remake)
2003 – L’agnello rimbalzello
2005 – Jack-Jack Attack
2005 – Mr. Incredible and Pals
2005 – One Man Band
2006 – Carl Attrezzi e la luce fantasma
2006 – Stu – Anche un alieno può sbagliare
2007 – Il tuo amico topo
2008 – Presto
2008 – BURN•E
2009 – Parzialmente nuvoloso
2009 – La missione speciale di Dug
2009 – George e A.J.
2010 – Quando il giorno incontra la notte
2011 – Vacanze hawaiiane
2011 – La luna
2011 – Buzz a sorpresa
2012 – La leggenda di Mor’du
2012 – Non c’è festa senza Rex
2013 – Party Central
2013 – L’ombrello blu
2014 – Lava
2015 – Il primo appuntamento di Riley
2015 – Sanjay’s Super Team
2016 – Piper
2017 – Lou

Pixar: i dipendenti licenziati stanno svelando le scioccanti condizioni di lavoro

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IGN ha pubblicato rapporto sulle condizioni di lavoro alla Pixar, società indipendente della galassia di Disney. Dall’esterno, la narrazione della Pixar è una chiara storia di redenzione: dopo alcuni anni innegabilmente difficili – colpiti dalla chiusura dei cinema COVID-19, da due scioperi a Hollywood e da un paio di delusioni al botteghino – lo studio aveva bisogno di una vittoria, e quella vittoria è stata Inside Out 2. Il sequel del blockbuster di Pete Docter, vincitore dell’Oscar nel 2015, è il più grande successo della Pixar degli ultimi anni.

Come riportato all’inizio di quest’anno, a maggio lo studio ha iniziato a licenziare 175 lavoratori, ovvero il 14% del personale. E non solo i dipendenti licenziati non possono beneficiare di un bonus per il successo di Inside Out 2, ma alcuni si stanno anche riprendendo da quella che diverse fonti descrivono come una crisi “senza precedenti” attorno a Inside Out 2.

In merito al lavoro a Inside Out 2

Credo che per un mese o due gli animatori lavorassero sette giorni su sette”, racconta una fonte. “Una quantità ridicola di lavoratori della produzione, persone che venivano buttate in lavori che non avevano mai fatto prima… Era orribile”.

IGN ha parlato con 10 ex dipendenti Pixar per questa storia, a condizione di anonimato. Hanno raccontato nel dettaglio le sofferenze dei licenziamenti, le difficoltà finanziarie che questi hanno comportato e i dettagli di quella che una fonte definisce “la più grande crisi nella storia dello studio”.

Si tratta di un’affermazione contestata da un dirigente della Pixar, che ha dichiarato a IGN che la crisi alla fine di Inside Out 2 non è stata diversa da quella di molti altri film dello studio. Ma resta il fatto che molti ritengono di essersi affrettati a dare alla Pixar il successo di cui aveva disperatamente bisogno, e di essere rimasti a bocca asciutta.“Azzarderei che almeno il 95% delle persone che sono state licenziate sono finanziariamente f*ttute in questo momento”, dice una persona.

Al di là delle difficoltà finanziarie, le fonti dipingono anche l’immagine di uno studio terrorizzato dall’idea di far vacillare la barca, con alcuni che internamente spingevano per evitare le tematiche LGBTQ, richiedendo modifiche a Inside Out 2. Si tratta di uno studio, dicono, che fa eccessivo affidamento sul Chief Creative Officer Pete Docter, che è ostinatamente fissato nei suoi metodi e che sta preparando il suo team a un maggiore scricchiolio nei suoi film futuri.

La cultura interna della Pixar in questo momento è molto dura”, dice un ex dipendente. C’è un’incredibile quantità di persone che dicono: “Non ce la faccio più”. La Disney ha rifiutato di commentare per questa storia.

La situazione della Pixar

Come gran parte di Hollywood, la Pixar è stata massicciamente colpita dal blocco COVID-19 che ha colpito le sale cinematografiche nel marzo 2020. L’ultimo film Pixar a uscire nelle sale prima del blocco è stato Onward il 6 marzo 2020, anche se sarebbe stato reso disponibile su On Demand e Disney+ solo un paio di settimane dopo, mentre gli ordini di blocco si diffondevano in tutto il mondo. I tre film Pixar successivi – Soul, Luca e Turning Red – sono stati tutti rilasciati direttamente su Disney+, saltando completamente le uscite nelle sale cinematografiche ad eccezione di alcuni territori internazionali.

Lightyear è stato una delusione ben pubblicizzata, chiudendo il suo ciclo di incassi con appena 226 milioni di dollari in tutto il mondo . Anche se il film successivo, Elemental, è andato meglio con quasi 500 milioni di dollari in tutto il mondo, ha dovuto riprendersi da quella che il presidente della Pixar Jim Morris ha ammesso essere stata un’apertura “deludente” di soli 29,5 milioni di dollari a livello nazionale. Inoltre, secondo una fonte, a causa del modello di ripartizione dei profitti della Disney/Pixar, un film deve superare i 600 milioni di dollari per essere considerato redditizio per la Pixar, e non viene considerato un vero successo fino a quando non raggiunge l’ambito traguardo di 1 miliardo di dollari.

Tutto questo ha portato a una situazione in cui Inside Out 2, il sequel di uno dei film d’animazione probabilmente più amati di sempre, è stato visto come il film che avrebbe potuto ribaltare le sorti dello studio, rendendo quella che una fonte ha definito “un’emergenza per lo studio con tutte le mani in pasta”. È stato raro, a quanto si dice, trovare qualcuno che abbia lavorato alla Pixar negli ultimi due anni che non abbia contribuito a Inside Out 2. Una fonte sottolinea che i titoli di coda di Inside Out 2 sono più lunghi di quelli di qualsiasi altro film Pixar, vista la quantità di lavoratori dello studio che sono stati coinvolti.

Alcuni si sono spinti fino a dire che credevano che la Pixar sarebbe andata in rovina se Inside Out 2 non fosse stato un successo inarrestabile. Per molti dipendenti si trattava di “una situazione di vita o di morte” per lo studio.

Questa era la pressione che sentivano tutti”, dice una fonte. “Abbiamo bisogno che questo film abbia successo perché altrimenti non avremo uno studio”. E questa è la pressione che tutti hanno sentito per tutto il tempo. Per tutto il tempo. Anche adesso, credo che la gente se ne sia andata, sentendo ancora quella pressione del tipo: ‘Oh mio Dio, ce l’abbiamo fatta’. Ce l’abbiamo fatta”. ”

Non è stato confermato se la Pixar fosse effettivamente in pericolo. Ma in un’intervista rilasciata al TIME poco prima dell’uscita di Inside Out 2, Docter ha dichiarato: “Se questo film non dovesse andare bene al cinema, credo che significhi che dovremo pensare in modo ancora più radicale a come gestire la nostra attività”.

Inoltre, Inside Out 2 ha incontrato molti degli ostacoli che i film Pixar che lo hanno preceduto hanno incontrato, e anche alcuni che non hanno incontrato. Il film è stato pesantemente influenzato dallo sciopero SAG-AFTRA del 2023, ma mentre altri film venivano rinviati all’estate del 2024, la Pixar è stata irremovibile nel rimanere ferma. La riluttanza a ritardare il film è persistita nonostante le riscritture dell’ultimo minuto e l’espansione silenziosa del ruolo di Docter nel film.

Pixar: ecco il personaggio presente in TUTTI i film!

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Pixar: ecco il personaggio presente in TUTTI i film!

Sappiamo che la Pixar ama collegare tra loro tutti i suoi film, con riferimenti e autocitazioni. Adesso però in occasione del Primo Aprile, Ed O’Neill (Modern Family) e il regista Andrew Stanton hanno pubblicato un video in cui svelato l’Easter Egg per eccellenza, un personaggio che compare in ogni film Pixar da Toy Story al futuro Alla ricerca di Dory. Si tratta del polpo Hank!

Ecco il video:

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GUARDA IL TRAILER DI

ALLA RICERCA DI DORY

Andrew Stanton dirige con Angus MacLane il film che uscirà il 17 giugno 2016.

Con Ellen DeGeneres, tornano anche Albert Brooks (Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono anche Diane Keaton e Eugene Levy che daranno la voce ai genitori di Dory. alla ricerca di DoryHayden Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed O’Neil sarà il polpo Hank e Ty Burrell il beluga Bailey.

La storia è ambientata in un parco acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld intitolato Blackfish gli autori della sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.

Pixar: dipendenti demoralizzati dall’uscita in streaming di Soul e Luca?

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La pandemia di Coronavirus ha costretto l’industria cinematografica ad un radicale cambiamento e spinto le case di distribuzione a rivalutare le possibilità offerte dallo streaming. Dallo scoppio dell’emergenza sanitaria, infatti, numerosi sono stati i film che hanno saltato l’uscita in sala e sono arrivati direttamente on demand.

Più di recente, abbiamo appresso che i Walt Disney Studios hanno nuovamente stravolto il loro calendario delle uscite cinematografiche, annunciando nuove release per Black Widow dei Marvel Studios, per Crudelia con il premio Oscar Emma Stone e anche per Luca, il nuovo film d’animazione Pixar. Nello specifico, quest’ultimo salterà completamente la sala e arriverà direttamente in streaming su Disney+, gratis per tutti gli abbonati.

La medesima strategia era già stata utilizzata per Soul, l’ultima fatica Pixar che è stata distribuita attraverso la piattaforma di streaming senza Accesso Vip (al contrario di quanto accaduto, invece, con film dei Walt Disney Studios come Mulan e il più recente Raya e l’ultimo drago). Sembra, però, che i dipendenti della Pixar non abbiano preso bene questa scelta distributiva operata dalla Disney, soprattutto dopo la conferma che anche Luca verrà “sacrificato” e non uscirà in sala.

L’indiscrezione è arrivata da Matthew Melloni, ex direttore editoriale di The Hollywood Reporter, che via Twitter ha spiegato di aver parlato con un amico della Pixar, il quale avrebbe affermato che la decisione della Disney di far uscire Soul e Luca direttamente su Disney+ ha gettato molti dei dipendenti dello studio nello sconforto. Secondo quanto riferito, la decisione avrebbe lasciato ai dipendenti la sensazione che il loro lavoro non fosse così buono da meritare né un’uscita in sala né una visione con Accesso Vip.

Nel tweet di Melloni si legge: “Ho appena parlato con un mio amico alla Pixar. Mi ha detto che la decisione di far uscire Soul e Luca su Disney+ è stata demoralizzante per i dipendenti: ‘Va bene che non arriveranno in sala, ma non valiamo neanche un sovraprezzo’?”

Pixar: celebriamo i 20 anni con un favoloso video

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Pixar: celebriamo i 20 anni con un favoloso video

La Pixar quest’anno compie 20 anni dalla sua nascita e in attesa di vedere il nuovo film targato Disney Pixar, oggi vi proponiamo questo video montaggio tributo alla sua attività.

LEGGI ANCHE: Il Viaggio di Arlo recensione del film Pixar

Pixar: 20 anni di amicizia in uno spot de Il Viaggio di Arlo

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Pixar: 20 anni di amicizia in uno spot de Il Viaggio di Arlo

In attesa di vedere il primo footage de Il Viaggio di Arlo, che sarà presentato al Festival di Roma 2015 al via oggi 16 ottobre, vi proponiamo un emozionante spot dedicato al film che si focalizza sull’amicizia che dura per sempre. Dopo Woody e Buzz, Mike e Sully, Dory e Marly ecco arrivare la più improbabile delle amicizia della storia della Pixar, quella tra Arlo e il piccolo e selvaggio Spot.

Diretto da Peter Sohn (Parzialmente Nuvoloso) e prodotto da Denise Ream (Cars 2, Up), il nuovo lungometraggio Disney•Pixar Il Viaggio di Arlo arriverà nelle sale italiane il 25 novembre e trasporterà il pubblico in un viaggio epico nell’era della preistoria, dove un coraggioso e curioso dinosauro di nome Arlo stringe un’insolita amicizia con un essere umano. Attraversando luoghi aspri e misteriosi, Arlo imparerà ad affrontare le sue paure e scoprirà ciò di cui è veramente capace.

Pixar. 30 anni di animazione, la mostra a Palazzo delle Esposizioni

Dal 9 ottobre al 20 gennaio 2019 il Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta la mostra “Pixar. 30 anni di animazione”, una grande rassegna internazionale curata da Elyse Klaidman e Maria Grazia Mattei, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale e organizzata da Pixar Animation Studios.

La mostra ripercorre la storia della Pixar dalla sua fondazione nel 1986, arrivando al successo rivoluzionario di Toy Story nel 1995, passando per i classici Alla ricerca di Nemo, Wall-E e Up, e fino al recente Coco, vincitore del Premio Oscar al Miglior Film d’Animazione nel 2018. All’interno il pubblico potrà ritrovare tutti i celebri personaggi della celebre casa di produzione americana con cui sono cresciute intere generazioni.

In rassegna si trova infatti una raffinata selezione di oltre 400 opere, che mostrano lo straordinario patrimonio artistico ideato per ciascun film. Storyboard, disegni a matita, a pennarello, dipinti in acrilico, acquerelli, calchi e modelli fatti a mano e soprattutto numerosi bozzetti preparativi, attraverso i quali si può ripercorrere la genesi dei film e dei celebri personaggi Pixar.

Grande importanza è data inoltre all’approfondimento sul costante rapporto tra disegno a mano e lavoro digitale, da sempre elementi chiave dello casa di produzione. Il digitale per la Pixar è sia strumento che linguaggio, e attraverso innovazione e creatività vengono realizzati alcuni dei più importanti capolavori del cinema d’animazione.

Toy Story 4: teaser trailer italiano del film Disney Pixar

Il percorso espositivo si divide in ultimo in tre sezioni: personaggi, storie, mondi. Ogni film ha inoltre un proprio spazio riservato, dove è possibile ammirare le opere ad esso dedicate e scoprire interessanti curiosità sulla sua realizzazione. Dai bozzetti preparatori di Woody e Buzz di Toy Story, ai calchi dei personaggi de Gli Incredibili e fino alla realizzazione grafica degli estremamente dettagliati capelli di Merida in Ribelle – The Brave.

La mostra è inoltre accompagnata da un ciclo di incontri di approfondimento, per entrare nell’universo dell’animazione Pixar e comprenderlo a fondo. Contemporaneamente, fino al termine della mostra, si terrà una rassegna cinematografica che permetterà di rivedere sul grande schermo tutti i film prodotti dalla Pixar.

Trovandosi davanti alle opere esposte, si ha modo di provare nuovamente le emozioni che la visione di questi film ci hanno trasmesso. La mostra “Pixar. 30 anni di animazione” è una vera e propria macchina del tempo, in grado di far rivivere a grandi e piccini la grande rivoluzione cinematografica e culturale portata dalla Pixar.

Pixar svela un nuovo concept art di Turning Red

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Pixar svela un nuovo concept art di Turning Red

Pixar ha rilasciato su Twitter, dopo il debutto all’Annecy International Animation Film Festival, il primo concept art di Turning Red. Possiamo notare dall’immagine mostratoci, la protagonista Mei Lee con le sembianze di un grande panda rosso attraversare i corridoi di una scuola. Tutti gli occhi dei suoi compagni sono incollati su di lei e sulla sua enorme coda ad anelli rossa e bianca. Non la avevano mai vista sotto queste sembianze. Un’immagine molto di impatto, che ci fa capire chiaramente quale sia la premessa del film.

Dopo i grandi successi riscossi con Inside Out, Soul e con il recentissimo Luca, la casa di produzione grafica californiana  Pixar Animation Studios decide di puntare su Turning Red per raccontare quanto è difficile essere adolescenti, e quanto per noi grandi i piccoli problemi legati all’età siano invece immensi per i più giovani. Non è nuova a toccare le corde dei sentimenti, infatti con Inside Out abbiamo fatto un viaggio all’interno di tutte le emozioni e dato un volto alla rabbia, alla gioia e soprattutto alla tristezza rivelatosi una parte importantissima nella nostra vita.

Turning Red concept artPrimo film Pixar diretto da una donna

Ci sono voluti 25 film ma Turning Red sarà il primo film di animazione di casa Pixar ad essere diretto da una donna; Domee Shi dopo il grandissimo successo del cortometraggio Bao vincitore del “miglior cortometraggio di animazione” nel 2019. La regista, nata in Cina e cresciuta in Canada, recentemente è diventata un membro della Brain Trust della Pixar, un gruppo di registi che si occupano di indirizzare ogni film della casa di produzione verso la migliore qualità visiva possibile.

La trama

Mei Lee è una tredicenne combattuta tra il rimanere la brava figlia di casa rispettosa ed educata verso sua madre o il caos adolescenziale che caratterizza quell’età. E come se questi problemi per lei non fossero abbastanza, ogni volta che si emoziona troppo, lei si trasforma in un panda rosso gigante!

Turning Red: uscita al cinema e dove vederlo in streaming

Turning Red uscirà al cinema 11 Marzo 2022. Distribuito da Walt Disney Pictures Italia. Turning Red in streaming arriverà su Disney+.

Pixar Popcorn: dal 22 gennaio su Disney+ i corti con i protagonisti della Pixar

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Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie da Pixar e molto altro!

Disney+ ha diffuso il trailer di Pixar Popcorn, che debutterà venerdì 22 gennaio sulla piattaforma streaming. La collezione, composta da 10 mini cortometraggi, vede protagonisti i personaggi dei film Pixar più amati come Toy Story – Il Mondo dei Giocattoli, Alla ricerca di Nemo, Cars – Motori Ruggenti e Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi in nuove brevissime storie create dai talentuosi animatori dei Pixar Animation Studios. È disponibile anche la key art.

Pixar Fest: il festival digitale per famiglia per i 25 anni della Pixar

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Disney ha annunciato oggi il lancio di un festival virtuale dedicato alle famiglie per celebrare a livello globale il 25° anniversario del film Disney e Pixar Toy Story e i suoi 20 anni di supporto all’organizzazione benefica MediCinema. Il Pixar Fest prende il via oggi, giovedì 6 agosto, e in Italia include l’epica collezione di film Pixar su Disney+ da rivedere tutti insieme con maratone dedicate, quiz sui canali social per gli appassionati di cinema, arts and crafts per bambini e nuove uscite di prodotti.

Tasia Filippatos, SVP Disney EMEA, ha dichiarato: “Pixar ha rivoluzionato l’arte dell’animazione 25 anni fa con l’uscita di Toy Story e da allora ci ha regalato alcuni dei momenti più iconici e unici nella storia del cinema. Pixar Fest offrirà ai fan di tutte le età la possibilità di celebrarli attraverso una serie di attività. Speriamo che la line-up porti un po’ di divertimento durante le vacanze estive e la magia del cinema nelle case di tutta Italia”.

Come parte del suo impegno in tutto il mondo per fornire conforto e ispirazione attraverso momenti cinematografici e contribuire a ridurre l’isolamento dei bambini gravemente malati negli ospedali, Disney ha donato 1 milione di dollari a MediCinema per aiutarla a raggiungere più bambini possibile, sviluppando e costruendo cinema all’avanguardia all’interno degli ospedali nel Regno Unito e in Italia. Andare al cinema mentre si è in ospedale aiuta a migliorare il benessere e combatte l’isolamento e l’ansia di trascorrere del tempo nei reparti.

Questo impegno si combina con Disney Movie Moments, un programma che consente ai giovani pazienti negli ospedali degli Stati Uniti di vedere gli ultimi film Disney, Pixar, Marvel e Star Wars mentre sono in cura e non sono in grado di andare al cinema, creando ricordi positivi per le famiglie.

Kat Mason, Chief Executive of MediCinema, ha dichiarato: “Nel nostro 20° anniversario e nei 20 anni di lavoro con Disney, siamo incredibilmente felici di essere i destinatari di questa donazione che contribuirà a garantire che la nostra offerta di sale cinematografiche negli ospedali possa avere un impatto su molti più bambini e le loro famiglie”.

Disney ha celebrato il lancio del Pixar Fest con il rilascio di un artwork inedito di Toy Story, che mostra i primi progetti e l’evoluzione di Buzz Lightyear. Questo straordinario artwork presenta i primi bozzetti del personaggio che includono una varietà di volti diversi, i colori del costume e i disegni delle ali, prima che fosse trasformato nel Buzz che tutti conoscono e amano.

La storica Pixar Christine Freeman ha dichiarato: “Buzz è uno dei nostri personaggi più popolari ed è affascinante vedere i diversi modi in cui gli artisti Pixar lo hanno immaginato durante l’evoluzione del suo design. Anche il suo nome è cambiato nel tempo – da Tempus of Morph a Lunar Larry, a Buzz Lightyear. È possibile vedere le iniziali LL (per Lunar Larry) nella fibbia della cintura in alcuni di questi primi progetti”.

Da quando Woody e Buzz sono approdati nelle sale cinematografiche nel 1995 nel primo lungometraggio animato al computer, i film Pixar sono diventati i preferiti dei fan di tutto il mondo. Ad oggi, ci sono stati 23 film Pixar e 21 cortometraggi, che hanno collezionato 37 incredibili Oscar®. I prodotti Pixar sono i più venduti  di tutti i tempi nei Disney Store, inclusa l’action figure parlante di Buzz Lightyear. Un’epica collezione di film e cortometraggi Pixar è disponibile su Disney+, dai classici come Alla ricerca di Nemo ai nuovi Spark Shorts come OUT e Float.

Ogni domenica fino alla fine di agosto i fan italiani potranno unirsi alle pagine Facebook @PixarItalia e Instagram @disneyitalia per commentare insieme i loro film Pixar preferiti e scoprire tante curiosità. Inoltre, per i più piccoli, nell’apposita sezione dedicata Disney Destination of Imagination sul sito shopDisney.it, sarà possibile scaricare divertenti libretti di attività a tema Pixar.

I fan di tutto il mondo saranno in grado di celebrare i loro personaggi Pixar preferiti con nuove linee di Mattel e Funko. È in arrivo anche una nuova gamma di prodotti su shopDisney che onorano l’eredità Pixar, tra cui una linea di piccoli Alieni che vedono questi amati personaggi di Toy Story indossare i panni di altri protagonisti dei film Pixar, tra cui WALL•E e Russell di Up. Altri giocattoli di “Pixar Alien Remix” vedranno gli Alieni di Toy Story vestiti come personaggi Pixar tra cui Carl di Up, Dot di A Bug’s Life – Megaminimondo, Dory di Alla ricerca di Nemo, Edna de Gli Incredibili, Sulley di Monsters & Co. e la Principessa Merida di Ribelle – The Brave.

Piuma: una nuova clip della commedia di Roan Johnson

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Piuma: una nuova clip della commedia di Roan Johnson

Arriverà al cinema dal 20 ottobre prossimo Piuma, la nuova commedia diretta da Roan Johnson e presentata alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, dove lo abbiamo visto e recensito (la nostra recensione). Ebbene oggi Lucky Red ha rivelato una nuova clip inedita del film.

I protagonisti di Piuma sono Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella, Brando Pacitto, Francesca Turrini, Bruno Squeglia, Francesca Antonelli, Maria Clara Alonso, Massimo Reale.

Durante la Mostra al cast di Piuma è stato assegnato il Premio Speciale, assegnato dai Giornalisti Cinematografici SNGCI nell’ambito dei Premi Pasinetti 2016, con la seguente motivazione: “Un mix di talento giovane e di esperienza professionale che rinfresca la commedia italiana con un nuovo lessico familiare”. Al regista Roan Johnson è stato assegnato il Premio “Civitas Vitae – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale”.

Piuma: nuovo trailer del film di Roan Johnson

La trama del film. Quando arrivano le difficoltà il Samurai se ne rallegra. Forse è perché è scemo, direbbe Cate. No, risponderebbe Ferro: è che quando l’acqua sale, la barca fa altrettanto.  E per Ferro e Cate saranno i nove mesi più burrascosi delle loro vite, anche se loro non hanno ancora capito la tempesta che sta arrivando: alla bambina ci penseranno quando nasce. E poi comunque devono preparare la maturità insieme al Patema e agli altri amici, il viaggio in Spagna e Marocco, vogliono pensare all’estate più lunga della loro vita, alla casa dove stare insieme, ai loro sogni di  diciottenni.

PiumaE a non essere pronti non sono solo Ferro e Cate ma anche i loro genitori: quelli di Ferro, che prima li aiutano e poi vanno in crisi sfiorando il divorzio; quelli di Cate, più assenti e in difficoltà di lei. Tutti alle prese, loro malgrado, con un nipote e una responsabilità in arrivo con quindici anni di anticipo.

Insomma, di solito ci si mette trenta o quarant’anni per essere pronti a diventare genitori, Ferro e Cate hanno solo nove mesi. E purtroppo un figlio non ti aspetta. Tu puoi essere pronto o meno ma lui arriverà. Ma se rimani leggero come una piuma e con il cuore dalla parte giusta, allora forse ce la puoi fare.

Piuma: recensione del film di Roan Johnson #Venezia73

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Piuma: recensione del film di Roan Johnson #Venezia73

Roan Johnson, alla sua terza regia con Piuma, racconta con leggerezza e maturità una storia delicata e divertente, tratteggiando con precisione i protagonisti e i comprimari grazie a una sceneggiatura ben congeniata, elementare nello sviluppo, che si concentra sui dialoghi e sulla caratterizzazione di tipi umani che, incasellandosi in stereotipi e macchiette, riescono ad arricchire la questione di base: una gravidanza indesiderata a 18 anni.

Forte di un cast scelto con intelligenza, Johnson mette in scena comicamente il dramma della scelta, o meglio, della presa di coscienza e di responsabilità dell’età stessa, che passa attraverso l’arrivo di una nuova vita.

La trama di Piuma

Ferro e Cate si stanno preparando per l’esame di maturità e per il viaggio post diploma con gli amici. Ma la loro situazione non è quella dei coetanei, perché Cate aspetta un bimbo e entrambi stanno affrontando le decisioni e le prese di coscienza destinate a cambiare loro la vita. Insieme ai due diciottenni, anche le famiglie, mamma, papà e nonno di lui, e padre scapestrato di lei, si trovano di fronte a un fatto che li coglie impreparati, sopraffacendoli e portando a galla le immaturità, le paure e le incertezze che ogni adulto nasconde.

Piuma

La leggerezza di Roan Johnson protagonista del concorso con Piuma

Con uno sguardo alla commedia indie internazionale (vedi Juno e Little Miss Sunshine), Piuma riesce a intrattenere senza scivolare verso il dramma adolescenziale, rimanendo leggero e fresco, aggirando il patetismo e la retorica, troppo spesso invadenti nel nostro cinema, e offrendo una prospettiva pratica, concreta sull’amore a 18 anni. Dimenticate le dichiarazioni totalizzanti mocciane, Johnson ci presenta due ragazzini spaventati e in difficoltà, ma con i piedi per terra, consapevoli della grandezza della loro condizione ma anche di se stessi.

Come spesso accade, i due protagonisti scivolano in secondo piano di fronte ai comprimari adulti. Che siano madri moderne votate al dialogo, padri conservatori e frustrati, uomini disperati o pittoresche fisioterapiste, gli adulti, in Piuma, sono molto più allo sbando dei giovani, rispecchiando una società caotica e decisamente lontana dalle necessità di stabilità che l’eventualità considerata nella storia richiede.

Con leggerezza e intelligenza, Piuma diverte e commuove, senza ergersi a capolavoro rivoluzionario del cinema contemporaneo, ma occupando un posto dignitoso nel panorama della nostra commedia.

 

Piuma: nuovo trailer del film di Roan Johnson

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Piuma: nuovo trailer del film di Roan Johnson

Guarda il trailer finale di Piuma, il nuovo film di Roan Johnson che arriverà al cinema dal 20 ottobre.

 Il film è stato presentato in concorso alla 73 Mostra del Cinema di Venezia ed ha ricevuto due premi. Al cast del film è stato assegnato il Premio Speciale,  assegnato dai Giornalisti Cinematografici SNGCI nell’ambito dei Premi Pasinetti 2016, con la seguente motivazione:

“Un mix di talento giovane e di esperienza professionale che rinfresca la commedia italiana con un nuovo lessico familiare”

Al regista Roan Johnson è stato assegnato il Premio “Civitas Vitae – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale”.

Quando arrivano le difficoltà il Samurai se ne rallegra. Forse è perché è scemo, direbbe Cate. No, risponderebbe Ferro: è che quando l’acqua sale, la barca fa altrettanto. 

Piuma recensione del film di Roan Johnson

E per Ferro e Cate saranno i nove mesi più burrascosi delle loro vite, anche se loro non hanno ancora capito la tempesta che sta arrivando: alla bambina ci penseranno quando nasce. E poi comunque devono preparare la maturità insieme al Patema e agli altri amici, il viaggio in Spagna e Marocco, vogliono pensare all’estate più lunga della loro vita, alla casa dove stare insieme, ai loro sogni di  diciottenni.

E a non essere pronti non sono solo Ferro e Cate ma anche i loro genitori: quelli di Ferro, che prima li aiutano e poi vanno in crisi sfiorando il divorzio; quelli di Cate, più assenti e in difficoltà di lei. Tutti alle prese, loro malgrado, con un nipote e una responsabilità in arrivo con quindici anni di anticipo.

Insomma, di solito ci si mette trenta o quarant’anni per essere pronti a diventare genitori, Ferro e Cate hanno solo nove mesi. E purtroppo un figlio non ti aspetta. Tu puoi essere pronto o meno ma lui arriverà. Ma se rimani leggero come una piuma e con il cuore dalla parte giusta, allora forse ce la puoi fare. 

Nel cast Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella, Brando Pacitto, Francesca Turrini, Bruno Squeglia, Francesca Antonelli, Maria Clara Alonso, Massimo Reale.

Piuma: il film di Roan Johnson

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Piuma: il film di Roan Johnson

PIUMA, la sorprendente commedia firmata da Roan Johnson (I delitti del barlume, Fino a qui tutto bene, Raccontami) e prodotta da Sky Cinema e Palomar, in concorso alla 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e candidata ai David di Donatello 2017 nella categoria David Giovani, arriva in prima visione esclusiva a Pasqua, domenica 16 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno HD e Sky Uno HD.

Ferro e Cate sono due fidanzati diciottenni alle prese con gli esami di maturità e un viaggio in Spagna e Marocco da organizzare per l’estate. Lui viene descritto dai genitori come un essere incomprensibile, mentre per gli amici è un leader con il cuore dalla parte giusta che prova sempre a guardare il bicchiere mezzo pieno. Lei è dovuta crescere in fretta: da un paio d’anni la madre è tornata in Romania per trovare un lavoro e il padre l’ha sballottata da una casa all’altra senza riuscire ad accasarsi per più di qualche anno. Una gravidanza inattesa cambierà il modo di vedere il mondo di questi ragazzi e porterà scompiglio nelle rispettive famiglie, molto diverse tra loro. Quella di Ferro, pronta ad aiutare la giovane coppia al punto da finire in crisi e sfiorare il divorzio, quella di Cate, più assente e in difficoltà di lei.

Piuma recensione del film di Roan Johnson

Quel che è certo, è che tra paura, responsabilità e incoscienza, i due protagonisti attraverseranno i nove mesi più emozionanti e burrascosi della loro vita. E se è vero che una paperella di plastica è in grado di solcare gli oceani, allora forse anche due ragazzi come loro possono fare i genitori di una Piuma che volerà sopra questo mondo incasinato.

Roan Johnson affronta una tematica estremamente attuale nella pellicola: la paura delle nuove generazioni di fare un figlio, riflettendo su come la cosa più naturale del mondo sia paradossalmente diventata una complicazione impossibile. Il regista riconosce, infatti, come “diventare genitori oggi sembri non essere più l’inizio di una nuova vita, ma piuttosto la fine di quella vecchia, quella degli aperitivi, dei viaggi ogni week-end, della libertà totale”.

Nel cast figurano Michela Cescon (candidata ai David di Donatello 2017 come miglior attrice non protagonista), Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Brando Pacitto (Braccialetti rossi, L’estate addosso), Clara Alonso (Violetta, Dance Dance Dance), Sergio Pierattini (I delitti del Barlume, Manuale d’amore 3).

Il brano principale della colonna sonora è “Almeno tu”, la traccia di Francesca Michielin tratta dall’album disco d’oro di20are.

Tutti gli aggiornamenti sulla programmazione sono disponibili su skycinema.it, sulle pagine Facebook e Instagram di Sky Cinema e su Twitter con  #Piuma.

PIUMA – in prima tv esclusiva a Pasqua, domenica 16 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno HD e Sky Uno HD. Disponibile anche su Sky Go e Sky On Demand.

Piuma trailer del film di Roan Johnson in concorso a Venezia 73

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Piuma trailer del film di Roan Johnson in concorso a Venezia 73

cco il trailer di Piuma, film diretto da Roan Johnson e in concorso al prossimo Festival di Venezia al via il 31 agosto al Lido. Il film è prodotto da Sky Cinema e Palomar e distribuito da Lucky Red.

Quando arrivano le difficoltà il Samurai se ne rallegra. Forse è perché è scemo, direbbe Cate. No, risponderebbe Ferro: è che quando l’acqua sale, la barca fa altrettanto.

E per Ferro e Cate saranno i nove mesi più burrascosi delle loro vite, anche se loro non hanno ancora capito la tempesta che sta arrivando: alla bambina ci penseranno quando nasce. E poi comunque devono preparare la maturità insieme al Patema e agli altri amici, il viaggio in Spagna e Marocco, vogliono pensare all’estate più lunga della loro vita, alla casa dove stare insieme, ai loro sogni di  diciottenni.

E a non essere pronti non sono solo Ferro e Cate ma anche i loro genitori: quelli di Ferro, che prima li aiutano e poi vanno in crisi sfiorando il divorzio; quelli di Cate, più assenti e in difficoltà di lei. Tutti alle prese, loro malgrado, con un nipote e una responsabilità in arrivo con quindici anni di anticipo.

Insomma, di solito ci si mette trenta o quarant’anni per essere pronti a diventare genitori, Ferro e Cate hanno solo nove mesi. E purtroppo un figlio non ti aspetta. Tu puoi essere pronto o meno ma lui arriverà. Ma se rimani leggero come una piuma e con il cuore dalla parte giusta, allora forse ce la puoi fare.

Il commento del regista: “È inutile girarci intorno: andare in concorso a Venezia è un sogno per chiunque faccia cinema. Andarci con Piuma, però, ha un sapore speciale. Ho scritto questa storia con Ottavia, Davide e Carlotta per esorcizzare una grande paura che condividevamo: fare un figlio. La chiave è stata trovare una storia come quella di due ragazzi come Ferro e Cate: così siamo riusciti a prendere le giuste distanze, rendendo drammaturgico il conflitto che volevamo raccontare. E come loro, anche noi ci salveremo se giocheremo la carta della leggerezza e dell’autoironia, se al pessimismo di questo mondo rilanceremo con l’ottimismo se non della volontà, almeno dell’incoscienza e del sogno”.

Nel cast di Piuma Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella, Brando Pacitto, Francesca Turrini, Bruno Squeglia, Francesca Antonelli, Maria Clara Alonso, Massimo Reale.

Più come un artista: recensione del film di Elisabetta Pandimiglio

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“La cucina è come la vita: un continuo proporsi”. Parola di Gennaro Esposito, cuoco provetto nonché proprietario del ristorante “La Torre del Saracino”, protagonista, insieme al suo gruppo di lavoro, del documentario firmato da Elisabetta Pandimiglio e prodotto dalla coppia Ledda – Arcopinto: Più come un artista.

Più come un artista, il film

Già presentato al Festival di Venezia alle Giornate degli autori, Più come un artista è stato proiettato ieri alla Casa del Cinema di Villa Borghese. L’opera nasce dalla volontà di riprendere il dietro le quinte di un ristorante pluristellato, portando con sé un’analisi attenta e mai superficiale delle tensioni, degli odi e degli amori che nascono all’interno del microcosmo di una cucina d’alto livello. Un compito che si è rivelato più facile del previsto, dato che, come afferma la regista. Ed è stato proprio il protagonista a fornire alla Pandimiglio la chiave attraverso cui plasmare ciò che si presentava come un materiale immenso: l’idea della totale coincidenza di vita privata e lavoro, la consapevolezza del lavoro come forma di riscatto e trampolino di lancio verso una nuova esistenza.  Un mestiere che Gennaro intraprese all’età di 9 anni nella pasticceria dello zio – quasi un gioco, culminato anni più tardi nella creazione di quella che la regista non ha esitato a definire “una bottega rinascimentale”, in cui il capo chef “mette a disposizione la propria esperienza agli allievi che apprendono”.

Per comprendere i ritmi e la vita quotidiana della ciurma di cuochi capitanata da Gennaro, la Pandimiglio ha dovuto svolgere un vero e proprio “lavoro d’immersione”, stando con loro e seguendone le vicende, culinarie e non, da mattina a sera. Un’esperienza  totalizzante , e insieme una lente d’ingrandimento sugli aspetti più umani del colorito gruppo, che è riuscita a catturare “quei tempi morti della cucina, in cui i personaggi pensano ad altro”.  Curioso, le musiche sono del tutto assenti, fatta eccezione per le ultimissime inquadrature. Una scelta che l’autrice spiega parlando della cucina come di “un luogo molto interessante anche dal punto di vista sonoro…Questo documentario è già abbastanza pieno, e la musica sarebbe stata solo un di più”.

Tra i futuri progetti della regista, accanto ad un film in preparazione dal titolo provvisorio Cattive, è ancora in piedi l’idea di un documentario su un gruppo di cuochi che lavorano in carcere. Con la speranza che, qualora venga realizzato, sappia restituire la verità e la semplicità riscontrate in Più come un artista.

Più buio di Mezzanotte trailer del film di Sebastiano Riso

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Verrà presentato alla Semaine de la Critique du Festival de Cannes il nuovo film di Sebastiano Riso, Più buio di Mezzanotte, che vede protagonisti Davide Capone, Vincenzo Amato, Lucia Sardo, Pippo Delbono, Carla Amodeo, Sebastian Gimelli Morosini, Giovanni Gulizia, Gabriele Mannino, Rosario Raineri, Fabio Grossi e Micaela Ramazzotti.

Ecco il trailer del film:

Più buio di MezzanotteDi seguito la trama: Davide non è un adolescente come gli altri. C’è qualcosa in lui, nel suo aspetto, che lo fa somigliare ad una ragazza. Davide ha quattordici anni quando scappa di casa. Il suo istinto, o forse il destino, lo porta a scegliere come rifugio il parco più grande di Catania: Villa Bellini è un mondo a parte, che il resto della città fa finta di non vedere. Il mondo degli emarginati, a cui appartengono anche La Rettore e il suo gruppo di amici, coetanei di Davide e come lui scappati dalle rispettive famiglie.
Quando Davide viene accettato in quella famiglia allargata, il passato da cui stava fuggendo sembra svanire definitivamente. Fino a quando il passato irrompe nel presente e a Davide tocca la scelta più difficile, di fronte alla quale si trova, questa volta senza possibilità di fughe o rinvii, da solo.

Pitza e datteri recensione del film con Giuseppe Battiston

Pitza e datteri recensione del film con Giuseppe Battiston

Dal 28 maggio al cinema arriva la commedia multietnica Pitza e datteri dal regista Fariborz Kamkari. Un film corale con un cast variegato e affiatato, Giuseppe Battiston, Maud Bouquet, Mehdi Meskar, Hassani Shapi, Giovanni Martorana, Gaston Biwolè e Esther Elisha tra gli altri.

Dopo il premiato film I fiori di Kirkuk, il regista curdo Fariborz Kamkari torna per raccontare le difficoltà dell’integrazione tra la comunità musulmana e il mondo occidentale, in questa commedia che tocca diversi generi. Kamari riesce a dare voce ad un disagio sociale con leggerezza e comicità, appoggiandosi molto sullo stile della commedia all’italiana, anche se racconta che “c’è una grande tradizione di comicità nel mondo islamico”.

Ambientata a Venezia, la storia si snoda attorno alla piccolissima comunità musulmana che viene sfrattata dalla propria moschea dalla parrucchiera Zara (Maud Buquet), che ne apre al suo posto un salone di bellezza. Senza un luogo dove pregare, la comunità si sfalda e viene fatto arrivare dall’Afganistan un giovane Imam (Mehdi MesKar) per salvare la situazione. Ma nella comunità sembra siano rimasti solo i più pasticcioni, che nemmeno con l’aiuto dell’ inesperto Imam Saladino riescono a trovare una soluzione per mandare via la bella Zara: c’è il “presidente” della comunità Karim (Hassani Shapi), il veneziano che si è convertito all’Islam Bepi (Giuseppe Battiston), il curdo senza casa Ala (Giovanni Martorana) e il pizzaiolo sposato con una veneziana Aziz (Gaston Biwolè). In una Venezia poco turistica e fatta di scorci stupendi, si alternano le (dis)avventure di questi protagonisti, la cui missione viene ostacolata anche dai non pochi problemi di integrazione culturale.

Il sicuro punto di forza di questa commedia è il riuscire a narrare un disagio reale, e in alcuni casi drammatico, senza dargli quell’aura di paura e pregiudizio che al giorno d’oggi avvolge la comunità come quella musulmana. Nel cast ben studiato e composto da ottimi interpreti spiccano il nostro Battiston, la franco-africana Maud Buquet a cui va riconosciuta la bravura non essendo l’italiano la sua prima lingua e il debuttante Mehdi Mestar che risulta molto credibile.

Il mix di generi che confluiscono in Pitza e Datteri però, più che aiutare la commedia, la rendono leggermente confusa: con la comicità non si va fino in fondo, il genere romantico viene solo sfiorato e ci sono diverse situazioni che rimangono in sospeso, forse lasciate allo spettatore da interpretare ma a tutti gli effetti che lasciano con un bel punto interrogativo perché senza una vera e propria conclusione. Ma Pitza e datteri di Fariborz Kamkari rimane un film godibile, che con delicatezza ci apre gli occhi su una realtà che è intorno a noi ma che spesso facciamo finta di non vedere.

Pitza e Datteri conferenza stampa del film di Fariborz Kamkari

Pitza e Datteri conferenza stampa del film di Fariborz Kamkari

Il regista Fariborz Kamkari ha presentato a Roma il suo ultimo film Pitza e Datteri, una commedia multietnica ambientata a Venezia. In rappresentanza del grande cast, Giuseppe Battiston, Maud Buquet, Mehdi Meskar e Esther Elisha hanno raccontato insieme a lui il vero significato dietro al nuovo film dal regista dell’acclamato “I fiori di Kirkur”.

In Pitza e Datteri, la piccola comunità islamica di Venezia viene privata del loro spazio per pregare da una bellissima parrucchiera che trasforma la moschea in salone di bellezza unisex. Nel tentativo di riprendersi il loro luogo di culto con l’aiuto di un Imam afghano, vengono messi alla luce diversi problemi dell’integrazione multiculturale.

“Era inevitabile per me fare una commedia su questo tema importante e drammatico. Io faccio parte della prima generazione di immigrati e vengo considerato parte della comunità islamica, e posso confermare che la gente ha paura di noi. Un situazione che noi viviamo con disagio.” commenta Fariborz Kamkari, che con l’espediente della commedia racconta diverse problematiche dell’integrazione, “Io ho imparato molto dal cinema italiano e ho voluto affrontare questo tema con la giusta distanza, senza panico né paura. Ho cercato di raccontare questa storia per rompere il ghiaccio sull’argomento della paura intorno alla comunità islamica, che in realtà è perfettamente integrata. Il film parla soprattutto di un disagio sociale: trovare l’equilibrio tra il mondo islamico e il mondo moderno, che è stato e ancora è un problema da oltre 100 anni. Ma il film parla anche delle donne e quello che non viene raccontato è che la forza femminile è dietro a molti dei cambiamenti in queste comunità in tutto il mondo.”

pitza_e_datteri
Pitza e Datteri – il poster

Sicuramente il periodo storico per questo film non è dei più facili e lo confermano anche i due protagonisti Mehdi Meskar e Maud Buque, entrambi residenti in Francia. “Devo ammettere che appena ho visto la locandina del film ho subito pensato a Charlie Hebdo. Sono molto contenta che questo film esca dopo il periodo di terrore in Francia perché affronta questi argomenti con il sorriso e positività.” racconta la Buque, interprete di Zara la parrucchiera e Mehdi Meskar, l’Imam afghano conferma, “È un bel film perché è molto positivo: al centro di tutto c’è il tema dell’incontro, concetto molto importante.”
La comunità islamica si potrebbe offendere? Secondo Esther Elisha, non dovrebbe! “Fariborz Kamkari, è parte delle comunità islamica, conosce bene il problema e ha voluto raccontarlo. Quando la voce parte dall’interno le cose si fanno decisamente più interessanti.”

Unico italiano nel cast, Giuseppe Battiston, nel ruolo di Bepi un veneziano convertito all’islam. “Pensare a Giuseppe Battiston è entrato con la prima stesura del soggetto. È il personaggio più importante e più delicato, anche per me come regista non italiano di avere un protagonista italiano.” commenta Kamkari, “Avevo bisogno di potermi fidare di un attore che riuscisse ad interpretare questo personaggio in modo molto credibile per lo spettatore italiano che lo conosce.”

“L’idea di questa figura di un veneziano che si converte all’Islam e poi diventa un maldestrissimo fondamentalista mi ha conquistato sin da subito ed era una cosa che volevo assolutamente fare.” ci racconta Battiston durante la conferenza stampa, “È bellissima l’idea del film di parlare e affrontare questo tema necessario: sono dell’idea che le paure e le preoccupazioni non debbano fermare la possibilità di riflettere. Ho sentito, attraverso il pensiero di Fariborz, la sua necessità di affrontare e di raccontare questa storia attraverso la leggerezza della commedia dell’incontro tra le religioni e l’integrazione. Poi lavorare con Bepi è stato divertente: alla fine si tratta di un emarginato, una persona sola, che cerca un modo per farsi accettare dal mondo, e in questo caso dalla comunità musulmana che è molto aperta. Sarete d’accordo con me nel pensare che l’idea di un veneziano islamico fondamentalista è quantomeno bizzarra!”.

Il film Pitza e Datteri sarà distribuito da Bolero Film dal 28 maggio 2015.

Pittsburgh sotto la neve per The Dark Knight rises! Parla Catwoman!

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Dopo aver girato la scena che sarà fra le più spettacolari del film, la troupe di Christopher Nolan  è tornata per le strade di Pittsburgh. E per l’occasione la città è stata ricoperta di neve. Molti video e resoconti dal set:

Pitt – stagione 2: rivelata la finestra di lancio, mentre Max pianifica di pubblicare nuovi episodi ogni anno

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The Pitt – stagione 2: nuovo aggiornamento sulla data di uscita e rivelati i piani di Max per la serie. Creata da R. Scott Gemmill, la serie drammatica ambientata in ambito medico è stata trasmessa all’inizio di quest’anno e segue le vicende del dottor Michael Robinavitch, interpretato da Noah Wyle, e dei suoi colleghi mentre affrontano crisi personali e il loro lavoro come personale del pronto soccorso in un ospedale di Pittsburgh. Le recensioni della prima stagione di The Pitt sono state generalmente molto positive da parte della critica e la serie ha riscosso un grande successo di audience per Max, che a metà febbraio ha ufficialmente rinnovato la serie per una seconda stagione.

In una recente intervista con Variety, Wyle ha rivelato che attualmente sta lavorando alla sceneggiatura della seconda stagione di The Pitt, con l’intenzione di iniziare le riprese a giugno. La serie punta a una premiere della seconda stagione nel gennaio 2026, con Max che prevede di rilasciare nuovi episodi ogni anno. Per quanto riguarda la trama della seconda stagione, si prevede che la seconda puntata riprenderà 10 mesi dopo gli eventi della prima stagione, quando il dottor Michael Robinavitch “non è più in grado di fingere a se stesso di non aver bisogno di aiuto”, anticipa Wyle.

Cosa significa questo per la seconda stagione di The Pitt

Finora sono state rivelate poche informazioni sui personaggi della seconda stagione di The Pitt, ma Gemmill ha recentemente confermato a Deadline che la seconda stagione sarà ambientata durante il frenetico weekend del 4 luglio. La prima stagione, al contrario, è ambientata in un settembre piuttosto normale. Sebbene non sia ancora stato confermato, il fatto che la seconda stagione si svolgerà durante un solo weekend suggerisce che manterrà la struttura in tempo reale della prima stagione, che è stata una delle principali fonti di elogi.

Il fatto che Max abbia in programma altri episodi di The Pitt per la seconda stagione la dice lunga sul successo ottenuto finora dalla serie. Su Rotten Tomatoes, la serie ha ottenuto un punteggio straordinario del 97% da parte della critica, con elogi rivolti all’intensità dello show, alle interpretazioni del cast di The Pitt e al remix dei tropi dei medical drama. Il punteggio Popcornmeter, basato sul gradimento del pubblico, è più basso, pari al 79%, ma questo non sembra riflettersi negli ascolti, dato che la premiere di The Pitt è diventata una delle prime cinque premiere di serie originali di Max di tutti i tempi all’inizio di quest’anno.

Piton: 10 misteri risolti sul personaggio di Harry Potter

Piton: 10 misteri risolti sul personaggio di Harry Potter

Sul personaggio di Severus Piton sappiamo ormai tutto, dall’infanzia complicata all’adolescenza turbolenta trascorsa a Hogwarts tra l’amore non ricambiato di Lily e le cattiverie dei Malandrini. Ma ogni tanto è utile fare un piccolo ripasso.

Ecco di seguito i più importanti misteri su Piton e le relative risposte:

Perché Harry ha chiamato suo figlio Albus Severus?

harry potter

Harry Potter, nella sua vita coniugale con Ginny Weasley, ha avuto tre figli: James Sirius, Lily Luna e Albus Severus. Ma perché, oltre ai motivi ovvi, Harry ha deciso di chiamare suo figlio come l’uomo che, sì gli ha saltavo la vita, ma che ha anche odiato per tutta la sua adolescenza?

Ecco cosa ha risposto JK Rowling alla domanda: C’è un intero saggio sul perché Harry abbia deciso di dare il nome di Piton a suo figlio, ma questa scelta va al nocciolo di chi è diventato Harry dopo la Guerra. Giusto questa mattina stavo riflettendo un sacco sul fascino delle dicotomie più semplici in questo nostro incasinato mondo, ed ecco che avete tirato fuori la questione di Piton. Molto appropriato! Snape vive interamente in una zona grigia. Non potete trasformarlo in santo: agiva da bullo ed era vendicativo. Ma non potete neanche dargli del cattivo: stava tentando di salvare il mondo dei maghi. Nel rendere onore a Severus Piton Harry sperava, nel profondo del suo cuore, di venire perdonato per tutte le morti che aveva causato. Perché i caduti della Battaglia di Hogwarts lo perseguiteranno per sempre.

Piton sarebbe dovuto rimanere un Mangiamorte?

harry potter

Piron sarebbe potuto rimanere un Mangiamorte? D’altronde il suo scopo, nella vita, è sempre stato sentirsi parte di qualcosa a cui appartenere, essere amato e rispettato, ma era anche attratto dal potere e dal prestigio.

Ma proprio il suo rapporto con Lily lo spinse verso un’altra direzione. “Non ha mai veramente capito l’avversione di Lily“, ha poi spiegato la Rowling. “Era così accecato dalla sua attrazione per il lato oscuro che pensava di impressionarla se fosse diventato un vero Mangiamorte.

Come faceva a non sapere degli horcrux?

harry potter

Severus Piton è sempre stato un mago più intelligente e qualificato della media, almeno per quanto riguarda la sua conoscenza delle Arti Oscure, quindi il fatto che non sapesse nulla degli Horcrux resta un mistero. In tutti i libri sembra avere a disposizione le stesse informazioni sul legame tra Harry e Voldemort come Silente, eppure non riesce a trovare la chiave del problema.

La verità è che gli Horcrux erano un argomento abbastanza oscuro, persino tra i Maghi Oscuri ed è probabile che Silente avesse rimosso tutti i libri sull’argomento dalla biblioteca.

Perché era così irascibile?

A partire dal primo libro della saga Piton viene presentato come un uomo dal carattere freddo che ha simpatia praticamente per nessuno, compresi i suoi studenti di Serpeverde. Si comporta in modo meschino e ingiusto nei confronti degli altri ragazzi, tanto da aver spinto per anni i lettori a chiedersi se ci fosse una ragione dietro tutto ciò.

Grazie ai ricordi del suo passato abbiamo capito che la radice del problema era l’amore non corrisposto di Lily (e la sua morte) e il clima difficile che si respirava nella sua casa d’infanzia. Piton è infatti cresciuto in una famiglia disfunzionale e da adolescente è stato vittima di bullismo da parte dei Malandrini.

Perché è diventato un insegnante?

Considerando Severus Piton tutt’altro che un amante dei ragazzi, perché mai avrebbe scelto di diventare un insegnante invece di preparare pozioni a Diagon Alley? Viene rivelato alla fine della saga che Piton scelse questa strada soltanto per proteggere Harry da Voldemort e per tenere fede alla promessa fatta a Lily.

Non c’è dubbio che Silente abbia “approfittato” del suo senso di colpa usando il suo ruolo di insegnante per rimanere vicino a Harry, tuttavia l’insegnamento era anche un’ottima copertura per il mago perché Voldemort non avrebbe mai sospettato di lui…

A quante persone teneva davvero?

Severus Piton è stato descritto come un personaggio solitario tragico, senza amici, che ha sempre amato la madre di Harry, Lily, ma è possibile che abbia creato legami emotivi con altre persone? Probabilmente sì.

Sappiamo che si è preso cura di sua madre, prendendo persino il suo cognome (Prince) solo per poter essere associato a lei, e si suppone che prima del suo arrivo a Hogwarts, la donna gli abbia insegnato tutto ciò che poteva sulla magia. È anche possibile che abbia stretto un rapporto più o meno socievole con Lucius e Narcissa…

Perché non è un Oscuriale?

Viene chiamato Oscuriale un mago o una strega incapace di controllare i propri poteri magici nel quale si genera un’entità oscura e parassita nota sotto il nome di Obscurus. Sappiamo che da bambino Piton ha subito abusi e indifferenza affettiva, nascondendosi e piangendo in un angolo mentre suo padre, Tobias, urlava e picchiava sua madre… ma perché non si è mai trasformato in un Oscuriale?

Fortunatamente per lui, un Oscuriale si palesa solo quando un giovane mago tenta “attivamente” di sopprimere le sue capacità magiche mentre Piton ha imparato fin da subito a controllarle.

Perché ha ucciso Silente?

Il colpo di scena finale di Harry Potter e il principe mezzosangue ha lasciato tutti senza parole: perché Piton uccide Silente? Perché ha tradito la fiducia del preside? Soltanto più tardi verrà rivelato il vero motivo di quel gesto, segno di un patto segreto stretto tra il professore e la sua “vittima”.

Fu infatti Silente a chiedere a Piton di farlo, perché consapevole che la sua morte sarebbe stata imminente (ricordate l’anello maledetto di Marvolo Gaunt che portava al dito?) e che Voldemort aveva ordinato a Draco Malfoy di assassinarlo. Il ragazzo probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio, e morire per mano di Piton sembrava la soluzione migliore per portare a termine un piano molto più grande di quanto immaginavamo.

Cos’è accaduto a Piton e ai Malandrini?

I fan della saga letteraria e cinematografica avrebbero sicuramente voluto vedere più dettagli sul passato di Piton e del suo complicato rapporto con i Malandrini (James Potter, Remus Lupin, Sirius Black e Peter Minus), ridotto a pochi e fugaci flashback dove si mostravano gli atti di bullismo dei ragazzi ai danni del giovane Severus.

Proprio a causa di questa insoddisfazione latente i fan hanno realizzato un cortometraggio sorprendentemente riuscito e ricco di azione (che trovate su YouTube) intitolato “Severus Snape and The Marauders“, divenuto subito un successo e richiamando l’attenzione di Buzzfeed, The Huffington Post, BBC America, Time etc.

Perché è “Il principe mezzosangue”?

Severus Piton harry potter

I cultori di Harry Potter sapranno che Severus Piton è nato dal matrimonio tra un babbano, Tobias Piton, e una strega, Eileen Prince, e che a causa della mancanza dell’affetto paterno (il padre era violento con la madre, come scoperto da quando entra nella mente del suo professore di Pozioni) il personaggio inizia in qualche modo a “mitizzare” il mondo magico da cui proviene sua madre, cioè la vittima.

Per questo si crea un soprannome segreto,  autoproclamandosi il “Principe Mezzosangue“, che poi è la combinazione tra il cognome da nubile di sua madre e il suo stato di “non puro” perché figlio di un babbano.

Leggi anche – Harry Potter: 12 segreti sulla relazione tra Piton e Lily

Fonte: ScreenRant

Pitch Perfect: il trailer onesto di Voices

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Pitch Perfect: il trailer onesto di Voices

Arriva anche il trailer onesto di Voices, il primo capitolo del franchise di Pitch Perfect, il cui sequel arriverà in Italia il 28 maggio:

LEGGI ANCHE: Box Office USA: Pitch perfect 2 batte Mad Max

Le Barden Bellas sono tornate! Le abbiamo viste scatenarsi sul palco in una competizione all’ultima hit per cercare la propria voce e la propria identità. Ma la sfida di Beca, Ciccia Amy, Chloe e le altre non è finita, pronte a mettere nuovamente alla prova la loro intesa musicale e a raggiungere nuovi traguardi. Preparatevi a ridere, ballare e soprattutto cantare insieme a loro.

 

Pitch Perfect: il meglio del film in attesa del sequel

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Pitch Perfect: il meglio del film in attesa del sequel

Ecco il meglio di Pitch Perfect, il film che, da piccolo esperimento, ha avuto così tanto successo che ha spinto la produzione a realizzarne un sequel in uscita tra qualche settimana.

Le protagoniste sono, Rebel Wilson, Anna Kendrick, Brittany Snow, Ester Dean, Kelley Jakle, Alexis Knapp, Hana Mae (già presenti nel primo film) e le new entry Hailee Steinfeld e Katey Sagal.

Vi ricordiamo che il primo film Pitch Perfect ha incassato ben 115 milioni di dollari a fronte di un budget di 17 milioni di dollari oltre ad essere stato uno dei titoli di maggior successo del comparto home vide e on demand in Dvd e VOD. Inoltre il disco The Perfect Pitch colonna sonora ha recentemente superato il milione di copie vendute, vincendo così il disco di platino.

A scrivere la sceneggiatura di Pitch Perfect 2: ci sarà Kay Cannon autore dello script del primo film. A produrre ritorneranno Paul Brooks per la Gold Circle Films, insieme alla Banks e a Max Hendelman con la loro Brownstone Productions, sempre al fianco della Universal Pictures.

Pitch Perfect 3: uno speciale dietro le quinte con le Bellas

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Pitch Perfect 3: uno speciale dietro le quinte con le Bellas

Ecco un lungo ed emozionante backstage di Pitch Perfect 3, il capitolo conclusivo della saga canterina con Anna Kendrick e Rebel Wilson.

Pitch Perfect 3: il primo giorno sul set – video

Anna Kendrick, Brittany Snow e Rebel Wilson torneranno in Pitch Perfect 3. A scrivere la sceneggiatura torna Kay Cannon, sceneggiatrice dei primi due episodi. A dirigere il film c’è Trish Sie.

Il film originale del 2012, adattato dal libro di Mickey Rapkin Pitch Perfect: The Quest for Collegiate A Cappella Glory, ha incassato 113.000.000 di dollari in tutto il mondo, mentre Pitch Perfect 2 ha più che raddoppiato la cifra incassando ben 286,000,000 dollari in totale. Costato 29 milioni di dollari, il secondo episodio è riuscito a replicare (e a migliorare) il grandissimo successo del suo predecessore, raggiungendo in poco tempo quota 287.5 milioni di dollari in incassi globali.

Grandi aspettative perciò anche da questo futuro film che vede alla produzione, ancora una volta, Paul Brooks per la Gold Circle Entertainment e la Banks e Max Handelman per la Brownstone Productions.

Fonte: ONE Media