Si è conclusa la 67° edizione dei
Premi David di Donatello, che ha visto trionfare
È stata la mano di Dio con cinque riconoscimenti,
tra cui miglior film, regia a Paolo Sorrentino e
attrice non protagonista Teresa Saponangelo. Molto
felice anche la serata dei Freaks di
Gabriele Mainetti, che porta a casa sei
riconoscimenti, tutti tecnici, tranne il prestigioso premio al
miglior produttore. Con 11 nomination, Diabolik è
comunque uno dei film più riconosciuti dell’anno, anche se porta a
casa solo il meritato premio alla canzone originale, andato a
Manuel Agnelli.
Grandi sorprese per le categorie
attoriali che, insieme a Saponangelo hanno premiato anche
Silvio Orlando e Swamy Rotolo
come migliori protagonisti e Eduardo Scarpetta,
non protagonista.
Ecco di seguito tutti i vincitori
dei Premio David di Donatello 67
Miglior regia: Paolo Sorrentino («È stata la
mano di Dio»)
Miglior documentario: «Ennio», di Giuseppe
Tornatore
Miglior montaggio: «Ennio», di Giuseppe
Tornatore
Miglior compositore: Nicola Piovani («I
fratelli De Filippo»)
Miglior acconciatura: «Freaks Out»
Miglior canzone originale: Manuel Agnelli («La
profondità degli abissi» per il film «Diabolik»)
Per la prima volta i Premi
David di Donatello annunciano le shortlist nelle categorie
Miglior Acconciatura, Miglior Casting, Miglior Compositore,
Migliori Costumi, Migliori Effetti VFX, Miglior Scenografia,
Miglior Suono e Miglior Trucco. Le shortlist nascono
dalle segnalazioni di 467
giurati dell’Accademia del Cinema Italiano, tra acconciatori,
casting director, compositori, costumisti, scenografi e arredatori,
supervisori e producer effetti visivi, professionisti del suono e
truccatori. Dal 27 gennaio al 2 febbraio questi professionisti
hanno avuto l’opportunità di selezionare fino a quindici titoli per
categoria che, nello specifico del loro settore professionale,
reputano essere i più interessanti da proporre alla giuria David
per il voto che determinerà a marzo le cinquine di candidati.
L’introduzione delle shortlist è
stata decisa da Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica
dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, con
il Consiglio Direttivo composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima,
Edoardo De Angelis, Giuliana Fantoni, Francesco Giambrone, Valeria
Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco
Ranieri Martinotti, Alessandro Usai. L’obiettivo è
valorizzare e dare ancor più rilievo alle varie competenze
professionali che contribuiscono alla realizzazione
dei film, con un sistema simile al modello già in uso da premi
internazionali come gli Oscar® i Bafta.
Le shortlist vogliono essere anche
un’ulteriore occasione offerta dal David per arricchire il dialogo
interno all’Accademia, con una maggiore attenzione per i mestieri
del cinema. Sono 40 i titoli che hanno ricevuto una o
più segnalazioni nelle shortlist e che proseguono nel
concorso nelle categorie di Miglior Acconciatura, Miglior Casting,
Miglior Compositore, Migliori Costumi, Migliori Effetti VFX,
Miglior Scenografia, Miglior Suono e Miglior
Trucco. Concorrono nelle altre categorie e per il
Miglior Film tutti i 154 film iscritti, fra i quali 47 opere
prime.
Queste le shortlist per i
Premi David di Donatello 2025 (con ex aequo):
ACCONCIATURA:
– Berlinguer – La grande ambizione
– Campo di battaglia
– Caracas
– Diamanti
– Dostoevskij
– Finalmente l’alba
– Gloria!
– Iddu
– Il monaco che vinse l’Apocalisse
– Il ragazzo dai pantaloni rosa
– Il tempo che ci vuole
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria
Antonietta
– Napoli – New York
– Parthenope
– Romeo è Giulietta
– Un altro Ferragosto
– Vermiglio
CASTING:
– Anna
– Berlinguer – La grande ambizione
– Castelrotto
– Ciao Bambino
– Dostoevskij
– El Paraiso
– Enea
– Familia
– Finalmente l’alba
– Gloria!
– Hey Joe
– L’abbaglio
– L’arte della gioia
– Parthenope
– Quell’estate con Irene
– Vermiglio
COMPOSITORE:
– Berlinguer – La grande ambizione
– Campo di battaglia
– Confidenza
– Diamanti
– Gloria!
– Iddu
– Il punto di rugiada
– Il ragazzo dai pantaloni rosa
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria
Antonietta
– Napoli – New York
– Parthenope
– Vermiglio
– Volare
COSTUMI:
– Berlinguer – La grande ambizione
– Campo di battaglia
– Diamanti
– Dostoevskij
– Finalmente l’alba
– Gloria!
– Il tempo che ci vuole
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– L’arte della gioia
– Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria
Antonietta
– Leggere Lolita a Teheran
– Limonov
– Napoli – New York
– Parthenope
– Vermiglio
EFFETTI VFX:
– Another End
– Berlinguer – La grande ambizione
– Confidenza
– Enea
– Finalmente l’alba
– I dannati
– Il monaco che vinse l’Apocalisse
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– L’arte della gioia
– Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria
Antonietta
– Limonov
– Napoli – New York
– Parthenope
– Un mondo a parte
SCENOGRAFIA:
– Berlinguer – La grande ambizione
– Campo di battaglia
– Diamanti
– Dostoevskij
– Eterno visionario
– Gloria!
– Il tempo che ci vuole
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– L’arte della gioia
– La vita accanto
– Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria
Antonietta
– Napoli – New York
– Parthenope
– Vermiglio
SUONO:
– Berlinguer – La grande ambizione
– Campo di battaglia
– Confidenza
– Diamanti
– Enea
– Finalmente l’alba
– Gloria!
– Hey Joe
– Iddu
– Il ragazzo dai pantaloni rosa
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– Napoli – New York
– Parthenope
– Romeo è Giulietta
– Vermiglio
TRUCCO:
– Berlinguer – La grande ambizione
– Campo di battaglia
– Confidenza
– Diamanti
– Finalmente l’alba
– Gloria!
– I bambini di Gaza
– Il tempo che ci vuole
– Il treno dei bambini
– L’abbaglio
– L’arte della gioia
– Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria
Antonietta
Vincenzo
Mollica, giornalista, scrittore, autore e conduttore
televisivo e radiofonico, riceverà il David Speciale nel corso
della 69ª edizione dei
Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato
venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in
diretta, in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà, con la
conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. L’evento sarà
trasmesso per la prima volta in 4K, sul canale Rai4K, numero 210 di
Tivùsat. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.
“Da oltre quarant’anni,
Vincenzo Mollica racconta con passione e sobrietà, entusiasmo e
competenza, il mondo dello spettacolo in Italia – dichiara Piera
Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del
Cinema Italiano – Il suo stile unico, l’empatia e la sua arte
dell’intervista sono da decenni un esempio per chi ha intrapreso la
carriera di giornalista. Per me una vera ispirazione, per tutti un
maestro che sa unire gusto pop, film d’autore, grandi attori e
registi. E che, soprattutto, ama comunicare, perché Vincenzo
Mollica non ha parlato solo agli addetti ai lavori ma al pubblico,
enorme, che lo ha conosciuto e apprezzato attraverso televisione e
radio. Cinema, musica, tv, fumetto, letteratura, universo digitale:
Vincenzo è al fianco di tutti noi, ogni giorno, per raccontarci con
la sua coinvolgente curiosità l’affascinante universo della cultura
in tutti suoi linguaggi”.
Vincenzo Mollica entra a
far parte della redazione del TG1 nel 1980, divenendo uno dei primi
giornalisti televisivi specializzati in spettacolo e raccontando,
da inviato, grandi eventi come le cerimonie degli Academy Awards,
il Festival
di Cannes, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia e Festival di Sanremo. Ha curato, per oltre venti anni, la
rubrica di approfondimento sullo spettacolo del TG1,
“DoReCiakGulp”, ha realizzato le trasmissioni televisive “Prisma”,
“Taratatà” e “Per fare Mezzanotte” mentre su Rai Radio 2 ha ideato
e condotto il programma “Parole parole, storie di canzoni”. Nel
corso degli anni, Mollica ha scritto e curato novantatré volumi sul
mondo del cinema, della musica e del fumetto ed è stato
collaboratore del Radiocorriere TV, Linus, il Venerdì di
Repubblica, Il Messaggero e l’Unità. Nel 1986, appare sul fumetto
“Viaggio a Tulum”, ideato da Federico Fellini e disegnato da Milo
Manara mentre, nel 1995, fa la sua prima apparizione in un fumetto
Disney, all’interno della storia “Paperino oscar del centenario”:
da un disegno di Andrea Pazienza, che lo ritrae dotato di becco, il
giornalista si trasforma, grazie alla penna di Giorgio Cavazzano,
in Paperica. Disegnatore egli stesso, Mollica ha diretto, dal 1991
al 1995, la rivista Il Grifo e nel dicembre del 2006 ha esposto le
sue opere al Complesso del Vittoriano a Roma. Nel 2019, in
occasione della Mostra di Venezia, ha ricevuto il Premio Pietro
Bianchi, prestigioso riconoscimento che il Sindacato Nazionale dei
Giornalisti Cinematografici conferisce in omaggio a una personalità
eccellente del mondo del cinema. E torna al cinema, questa volta da
protagonista, con un docufilm da lui ideato e co-prodotto da Atomic
e Rai Cinema sugli ultimi anni di vita di Federico Fellini.
Milena
Vukotic riceverà il Premio alla
Carriera nel corso della 69ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento
sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di
premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di
Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K,
numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia
Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.
Grazie al suo talento
unico, Milena Vukotic ha attraversato, con grazia
e ironia, sessant’anni di storia del cinema, del teatro e della
televisione in Italia. Attrice di grande eleganza, è stata
protagonista di interpretazioni ricche di poesia e intelligenza che
hanno affascinato molti grandi autori: da Federico Fellini
(Giulietta degli spiriti) a Mario Monicelli (i primi due episodi
della trilogia “Amici miei”), da Luis Buñuel (Il fascino discreto
della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell’oscuro
oggetto del desiderio) a Ettore Scola (L’arcidiavolo, La
terrazza), da Carlo Lizzani (La casa del tappeto
giallo, Cattiva) a Dino Risi (Il giovedì, I seduttori
della domenica), da Alberto Lattuada (Venga a prendere il caffè… da
noi) a Carlo Verdone (Bianco, rosso e Verdone) fino a Ferzan
Özpetek (Saturno contro, Un giorno perfetto). Accanto a
Paolo Villaggio, nel ruolo iconico di Pina, è stata protagonista di
sette dei dieci capitoli cinematografici dedicati al ragionier Ugo
Fantozzi. Nel corso degli anni, Milena Vukotic ha ottenuto tre
nomination al David come Miglior attrice non protagonista: nel 1983
per il film Amici miei – Atto II di Mario Monicelli, nel
1991 per Fantozzi alla riscossa di Neri Parenti, nel 2014
per La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati. Accanto
alla sua carriera cinematografica, che conta circa cento film, già
a partire dalla metà degli anni Sessanta Milena Vukotic ha lavorato
come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler
e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato “Il
giornalino di Gian Burrasca” di Lina Wertmüller fino alla serie di
successo “Un medico in famiglia”.
Giorgio
Moroder, compositore e produttore discografico, riceverà
il David alla Carriera nel corso della 69ª
edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento
sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di
premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1 dagli studi di
Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti e
Alessia Marcuzzi.
Pioniere della disco e
dell’elettronica, Giorgio Moroder, nato il 26 aprile 1940 a
Ortisei, è una delle grandi eccellenze italiane nel mondo, uno
straordinario artista noto a livello globale. Nel corso della sua
eccezionale carriera, Moroder ha firmato alcune delle colonne
sonore più iconiche della storia del cinema ricevendo tre Oscar®,
quattro Golden Globe e due Grammy Award per le musiche di Fuga
di mezzanotte di Alan Parker e Flashdance di Adrian
Lyne; la canzone “Flashdance… What a Feeling” e la composizione
strumentale “Love Theme” (entrambe in Flashdance); il brano
“Take My Breath Away”, successo planetario lanciato dal
film Top Gun di Tony Scott. Il lavoro di Moroder ha
contribuito a decretare la popolarità di numerosi altri memorabili
titoli, da American Gigolò di Paul Schrader
a Scarface di Brian De Palma, da La storia
infinita di Wolfgang Petersen (con Klaus Doldinger)
a Over the Top di Menahem Golan.
Negli anni, l’artista ha lavorato con alcuni grandi
nomi della storia della musica, fra i quali Barbra Streisand, Elton
John, Cher, David Bowie, ha scritto l’inno dei Giochi Olimpici di
Los Angeles 1984, Seul 1988 e Pechino 2008, e la hit “Un’estate
italiana” per i Mondiali di calcio 1990.
Nel 1984, Moroder ha prodotto una nuova versione
di Metropolis, l’immortale capolavoro di Fritz Lang,
colorizzata e ridotta nella durata, con una colonna sonora rock che
ha visto la partecipazione di musicisti come Freddy Mercury, Bonnie
Tyler e Pat Benatar.
Nel 1989, alla trentaquattresima edizione dei David di
Donatello, Moroder ha ricevuto la candidatura al premio per la
Migliore canzone originale per la colonna sonora
di Mamba di Mario Orfini.
L’artista altoatesino si è aggiudicato oltre cento
dischi d’oro e di platino e due ulteriori Grammy: uno per la
canzone “Carry On”, interpretata da Donna Summer, e uno per la
collaborazione nell’album “Random Access Memories” dei Daft Punk.
Nel 2004, Moroder è stato inserito nella “Dance Music Hall of
Fame”.
Tra i premi già annunciati della 69ª edizione dei
Premi David di Donatello, il Premio David alla Carriera a Milena
Vukotic, il David come Miglior Film Internazionale
ad Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di
Justine Triet, il David dello Spettatore a C’è ancora
domani di Paola Cortellesi, mentre il miglior cortometraggio
è The Meatseller di Margherita Giusti.
Sono state annunciate le nomination
ai Premi David di Donatello 2022, edizione numero 67 del
prestigioso riconoscimento al cinema italiano. Tra cinecomics nostrani, drammi, geolocalizzazioni a
Sud, il panorama cinematografico di quest’anno appare molto
variegato. Trai titoli più nominati ci sono
È stata la mano di Dio e Freaks Out, ma anche alcuni titoli più piccoli
che però parlano all’internazionalità del nostro cinema, come
A Chiara di Jonas
Carpignano:
Premi David di Donatello 2022: tutte le candidature
di Jane Campion (Netflix Nuova Zelanda,
Australia)
Il premio al miglior cortometraggio
viene assegnato da una commissione composta da Domenico Dinoia,
Mauro Donzelli, Francesco Giai Via, Marzia Gandolfi, Paola Jacobbi,
Maria Grazia Mattei, Claudia Panzica, Marina Sanna, Maria Carolina
Terzi.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Diorama
di Camilla CARÈ
L’ultimo spegne la luce
di Tommaso SANTAMBROGIO
Maestrale
di Nico BONOMOLO
Notte romana
di Valerio FERRARA
Pilgrims
di Farnoosh SAMADI e Ali ASGARI
Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2022 è:
MAESTRALE di Nico Bonomolo.
***
Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale
di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie
di II grado.
DAVID GIOVANI
Come un gatto in tangenziale – Ritorno a
Coccia di Morto
Sono stati assegnati i Premi
David di Donatello 2021, durante una serata di gala e
parzialmente in presenza che ha cercato di attenuare la difficoltà
di dover e voler celebrare il cinema anche in un anno di
pandemia.
Ecco tutti i vincitori dei Premi David di Donatello 2021
MIGLIOR FILM
Volevo
nascondermi prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con
RAI CINEMA
per la regia di Giorgio DIRITTI
Il premio al miglior cortometraggio viene assegnato da una
giuria composta da Giada Calabria, Francesca Calvelli, Leonardo
Diberti, Paolo Fondato, Elisabetta Lodoli, Enrico Magrelli,
Lamberto Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti e presieduta da
Andrea Piersanti.
Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2021 è: ANNE
di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI
***
Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale
di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie
di II grado.
In uno scenario completamente
digitale, con collegamenti live via Skype o Zoom, Carlo
Conti ha condotto una insolita cerimonia dei Premi
David di Donatello 2020. Ecco di seguito tutti i
vincitori:
Il primo re – Presa diretta:
Angelo BONANNI
Microfonista: Davide D’ONOFRIO
Montaggio: Mirko PERRI
Creazione suoni: Mauro EUSEPI
Mix: Michele MAZZUCCO
Miglior film
Il Traditore – prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM,
con RAI CINEMA per la regia di Marco BELLOCCHIO
Il David dello Spettatore è stato
vinto da Ficarra e Picone per Il Primo Natale. Il David Speciale è
stato assegnato a Franca Valeri. Il miglior film straniero
Premio David di Donatello 2020 è:
PARASITE di Bong Joon Ho.
Queste le candidature ai
Premi David di Donatello 2020 dei film usciti al
cinema dal 1˚ gennaio al 31 dicembre 2019, in ordine alfabetico,
votate dal 7 gennaio all’8 febbraio 2020 dai componenti la Giuria
dell’Accademia e trasmesse ufficialmente dallo Studio Notarile
Marco Papi. Le ha comunicate, nell’incontro di oggi con la stampa,
Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico
dell’Accademia. Sono presenti degli ex-aequo.
Il film ad ottenere il maggior
numero di nomination è il bellissimo Il Traditore, di Marco
Bellocchio, presentato allo scorso Festival
di Cannes 2019, che porta a casa 18 candidature, mentre seguono
a distanza, con 15 nomination a testa, Il Primo Re di Matteo
Rovere e Pinocchio di Matteo
Garrone.
Martin Eden di Pietro
Marcello ha raccolto l’apprezzamento dell’Accademia, con
11 candidature, mentre, forse a sorpresa, 5 è il numero perfetto
raggiunge ben 9 nomination.
Ecco tutte le candidature ai David di Donatello 2020
MIGLIOR FILM
Il primo re
prodotto da GRØENLANDIA, con RAI CINEMA,
GAPBUSTERS, ROMAN CITIZEN per la regia di Matteo ROVERE
Il traditore
prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM, con RAI
CINEMA per la regia di Marco BELLOCCHIO
Il miglior film straniero Premio David di Donatello 2020 è:
PARASITE di Bong Joon Ho
***
Il premio al miglior cortometraggio viene assegnato da una giuria
composta da Giada Calabria, Francesca Calvelli, Leonardo Diberti,
Paolo Fondato, Elisabetta Lodoli, Enrico Magrelli, Lamberto
Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti e presieduta da Andrea
Piersanti.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Baradar
di Beppe TUFARULO
Inverno
di Giulio MASTROMAURO
Il nostro tempo
di Veronica SPEDICATI
Mia Sorella
di Saverio CAPPIELLO
Unfolded
di Cristina PICCHI
Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2020 è:
INVERNO di Giulio Mastromauro
***
Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale di
studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di
II grado.
DAVID GIOVANI
Il traditore
di Marco BELLOCCHIO
L’uomo del labirinto
di Donato CARRISI
La dea fortuna
di Ferzan OZPETEK
Martin Eden
di Pietro MARCELLO
Mio fratello insegue i
dinosauri
di Stefano CIPANI
Venerdì 3 aprile si terrà la
cerimonia di premiazione della 65ᵃ edizione dei
Premi David di Donatello, un compleanno importante che verrà
celebrato in diretta in prima serata su Rai1. La conduzione
dell’edizione 2020 è affidata a Carlo Conti. Nel corso della
cerimonia, numerosi protagonisti del cinema italiano e
internazionale consegneranno venticinque Premi David di Donatello e
i David Speciali.
I Premi David di Donatello sono
organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi
David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e
Direttore Artistico dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è
composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Mario Turetta,
Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia,
Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo
Leone.
La 65ᵃ edizione
della manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica, con il contributo del MiBACT Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione
Generale Cinema e Audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA e con la
partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e
Nuovo IMAIE.
Carlo Conti conduce la 65ª edizione
dei Premi David di Donatello, in diretta dallo
studio 2 di Via Teulada, domani su Rai 1 dalle ore 21.25, con la
regia di Maurizio Pagnussat.
La serata più importante del nostro
cinema ha deciso di non fermarsi e si presenta, per la prima volta,
in una versione più tecnologica rispetto al passato con l’obiettivo
di lanciare un messaggio positivo, forte e autorevole, a sostegno
della rinascita del cinema italiano, sottolineandone la centralità
dal punto di vista culturale, economico e occupazionale. La 65ª
edizione dei Premi David di Donatello sulla rete ammiraglia della
Rai si svolgerà dunque attraverso una formula innovativa che vedrà
i grandi protagonisti del cinema italiano partecipare alla
premiazione attraverso collegamenti in diretta, rispettando le
disposizioni governative. Sarà un’edizione che unirà il rispetto
della tradizione con uno sguardo fiducioso rivolto al futuro.
In quest’ottica, Rai Movie
trasmetterà in simulcast con Rai 1 e, sul profilo Instagram del
canale, Alberto Farina e Paola Jacobbi commenteranno la serata in
diretta, mentre su Raiplay sarà visibile anche per gli italiani
all’estero.
Nel corso della serata, saranno
consegnati venticinque David di Donatello e il David Speciale che
quest’anno andrà a un’icona dello spettacolo e della cultura
italiana, Franca Valeri, in grado di rivoluzionare la comicità e
l’immagine femminile dal secondo dopoguerra anche attraverso
l’invenzione di una lunga serie di memorabili personaggi.
Il David dello Spettatore quest’anno
andrà a Il Primo Natale, diretto e interpretato da Salvo
Ficarra e Valentino Picone. Il riconoscimento è assegnato al film
più visto dal pubblico nei cinema italiani fra quelli usciti in
sala entro il 31 dicembre 2019.
A cento anni dalla nascita,
l’Accademia del Cinema Italiano celebrerà due fra i maggiori
protagonisti della storia del nostro cinema, Federico Fellini e
Alberto Sordi. Il regista cinque volte premio Oscar® sarà
ricordato proprio attraverso le parole e gli aneddoti del grande
attore romano con cui ha condiviso esordi, vita artistica ed
esperienze sul set per film come Lo sceicco
bianco e I vitelloni. Vicende ed episodi
della vita e della carriera di Alberto Sordi saranno invece
affidati ai contribuiti di interpreti quali Paola Cortellesi,
Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Alessandro Gassmann, Luciana
Littizzetto, Leonardo Pieraccioni, Vincenzo Salemme e Carlo
Verdone.
I Premi David di Donatello sono
organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi
David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e
Direttore Artistico dell’Accademia, il Consiglio Direttivo composto
da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca
Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Giancarlo Leone, Luigi
Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti. La
65ᵃ edizione della manifestazione si svolge
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il
contributo del MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e per il Turismo – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo,
d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di
Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.
I PREMI DELLA
65a EDIZIONE
Sono 23 i film di lungometraggio
candidati ai Premi David di Donatello 2020. Tra questi, hanno
ricevuto il maggior numero di candidature Il
traditore di Marco Bellocchio (18), Il primo
re di Matteo Rovere (15), Pinocchio di
Matteo Garrone (15), Martin Eden di Pietro
Marcello (11), 5 è il numero perfetto di
Igort (9), Suspiria di Luca Guadagnino
(6).
A seguito delle recenti disposizioni
governative, l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di
Donatello annuncia che sarà sospesa la cerimonia di assegnazione
dei premi prevista per il prossimo 3 aprile. In accordo con Rai
Uno, che l’Accademia del Cinema Italiano ringrazia per l’impegno e
la disponibilità, è stata presa la decisione di rinviare l’evento
al giorno venerdì 8 maggio, nel comune intento di mantenere la
celebrazione del nostro cinema, senza perdere di vista l’evoluzione
dell’emergenza sanitaria.
In contemporanea con la
65a edizione dei Premi David di Donatello, in
diretta venerdì 8 maggio su Rai 1 dalle ore 21.25, le sale
cinematografiche italiane riaccenderanno, per una sera, le insegne
e gli schermi, in attesa della riapertura e di un ritorno alla
normalità.
Il flash mob, organizzato da ANEC
con hashtag #riaccendilcinema, intende lanciare un messaggio
simbolico agli spettatori, agli operatori e alle istituzioni con il
quale si sottolinea l’importante funzione sociale che le sale
svolgono quotidianamente sul territorio come luoghi di incontro,
partecipazione e scambio culturale, e si evidenzia la necessità di
un progetto strategico per il rilancio del settore. A seguito del
lockdown, infatti, 1.600 sale cinematografiche hanno sospeso la
loro attività, per un totale di 4.200 schermi su tutto il
territorio nazionale.
“Le sale cinematografiche italiane
riaccendono le proprie luci con l’augurio di un ritorno alla piena
normalità a nome di tutta l’industria del cinema – ha detto Mario
Lorini, Presidente dell’ANEC – Vogliamo lanciare un segnale
importante per ricordare a tutto il pubblico che le sale
cinematografiche ci sono e attendono il momento giusto per
riaprire. In quel momento, avremo bisogno di tutto il calore e la
passione dei nostri spettatori”.
Il
primo Natale, diretto e interpretato da
Salvo Ficarra e Valentino
Picone,si aggiudica
il David dello Spettatore della 65ᵃ edizione
dei Premi David di Donatello. Lo comunica
Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico
dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di
Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 8
maggio nell’ambito della 65ᵃ edizione dei Premi David di
Donatello, l’evento sarà trasmesso in diretta in prima serata
su RAI 1 e sarà condotto da Carlo Conti.
L’importante riconoscimento,
introdotto nella scorsa edizione dei David di
Donatello, premia il film più visto dal pubblico nei cinema
italiani, sottolinea il primato della visione in sala e celebra
opere e autori che hanno fortemente contribuito al successo
industriale e popolare dell’intera filiera cinema.
Il primo Natale ha
collezionato il maggior numero di spettatori fra i film usciti in
sala entro il 31 dicembre 2019: sulla base dei dati forniti
da Cinetel e calcolati entro la fine di febbraio
2020, Il primo Natale ha totalizzato 2.363.303
spettatori.
“Un premio alla miglior commedia di
qualità, genere fondativo del nostro cinema” sottolinea la
Presidente Detassis. “Il primo Natale, viaggio nel
tempo nella Palestina all’epoca della nascita di Gesù, conferma
l’impegno e l’originalità dell’approccio al cinema del duo Ficarra
& Picone. Un lavoro creativo, il loro, che guarda ai modelli alti
della commedia italiana, coniugando passione per il racconto,
interpreti inusuali, comicità mai ovvia e valorizzazione produttiva
e artistica di tutte le professioni del set”.
Fra i riconoscimenti già
annunciati della 65ᵃ edizione dei Premi David di
Donatello, quello al Miglior film
straniero, Parasite di Bong Joon Ho,
e quello al Miglior cortometraggio, Inverno di
Giulio Mastromauro.
I film vincitori dei David
di Donatello 2020 sono disponibili su Sky: i
principali titoli che hanno trionfato ieri nella serata che ha
messo in scena il meglio del cinema italiano sono già su Sky
Cinema.
E per celebrarli, Sky
Cinema Due propone domani – domenica 10 maggio –
una giornata interamente dedicata ad alcuni dei film più
premiati ieri sera dall’Accademia del Cinema Italiano e
insigniti dei prestigiosi David di Donatello, con
una maratona dove è possibile vederli uno dietro l’altro e
rivederli anche on demand su Sky
e in streaming su NOW TV.
Si comincia alle
13 con “Parasite”,
vincitore del David per il Miglior film straniero,
premio che si aggiunge ai 4 Oscar® e alla Palma d’Oro al Festival
di Cannes. Il capolavoro di Bong Joon-ho, apprezzato da
pubblico e critica in tutto il mondo, racconta le vicende della
povera famiglia Kim che usa l’astuzia introdursi nella casa di un
ricco architetto con un abile quanto diabolico piano.
A seguire, alle
15.15, spazio a “Mio fratello rincorre
i dinosauri”, vincitore del David
giovani, il premio assegnato da una giuria nazionale di
studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di
II grado. Diretto da Stefano Cipani, con Alessandro Gassmann e
Isabella Ragonese, la commedia affronta un argomento sensibile
tratta dall’autobiografia di Giacomo Mazzariol: un adolescente si
confronta con la disabilità del suo amato fratellino, affetto dalla
sindrome di Down.
Alle 17 si torna
indietro nel tempo con “Il primo re”,
vincitore ieri di 3 David per la Miglior Autore della
fotografia a Daniele Ciprì, il Miglior
Suono e il Miglior Produttore. Diretto da
Matteo Rovere, racconta il mito di Romolo e Remo con Alessandro
Borghi e Alessio Lapice. I due fratelli fuggono con astuzia da Alba
Longa e si avventurano in un lungo viaggio. Dal loro sangue nascerà
una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un
legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.
Alle 19.10 spazio
a “5 è il numero perfetto” con Valerio
Golino insignita ieri del David per la Miglior Attrice non
protagonista. Insieme a lei, nel film opera prima di
Igort, tratta da una sua graphic novel, troviamo anche Toni
Servillo e Carlo Buccirosso. Un sicario della camorra ormai in
pensione, Peppino Lo Cicero, è orgoglioso della carriera che il
figlio sta intraprendendo nella gerarchia criminale. Quando questi
viene freddato in un agguato, la vendetta è l’unica strada
possibile per un uomo d’onore.
In prima serata, alle
21.15, il vero trionfatore dei David 2020,
“Il traditore”, premiato ieri con ben 6
David tra cui quello di Miglior Film,
Miglior Regia a Marco Bellocchio, Miglior
Attore protagonista a Pierfrancesco Favino,
Miglior Attore non protagonista a Luigi Lo Cascio,
Migliore sceneggiatura originale. Il film racconta
la storia di Tommaso Buscetta, il “boss dei due mondi” nonché primo
pentito di mafia, che testimoniò nel maxiprocesso contro Cosa
Nostra.
Chiude la giornata, alle
23.45, “Martin Eden”,
premiato per la Miglior sceneggiatura non
originale, adattamento del romanzo di Jack London, con
protagonista Luca Marinelli diretto da Pietro Marcello. Dopo aver
salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia
industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della
famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di
Arturo, e se ne innamora al primo sguardo.
Arriverà prossimamente su
Sky Cinema anche “Pinocchio” di
Matteo Garrone con Roberto Benigni, Gigi Proietti e Massimo Ceccherini (5
David di Donatello per Scenografia, Costumista, Truccatore,
Acconciatore ed Effetti grafici VFX), oggi disponibile su
Sky Primafila insieme ad altri due film premiati:
“La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek con
Jasmine Trinca, Stefano Accorsi ed Edoardo Leo (2 David di
Donatello per la Miglior Attrice protagonista a Jasmine Trinca e la
Miglior Canzone originale) e “Il primo
Natale” di e con Ficarra e Picone (vincitore del
David dello Spettatore).
Carlo Conti
condurrà la cerimonia di premiazione della 64ª edizione dei
Premi David di Donatello, in diretta mercoledì 27
marzo su Rai 1 dalle ore 21.25 con la regia di Maurizio
Pagnussat e la scenografia di Riccardo
Bocchini. A partire dalle ore 20, in diretta su Rai Movie,
andrà in onda il red carpet con Livio Beshir. Dalle ore 21 Rai
Radio2, radio ufficiale dei David di Donatello, trasmetterà in
diretta nel programma “Gli Sbandati di Radio2”, in contemporanea
con Rai 1, la 64ª edizione del Premio.
La serata più importante del nostro
cinema vedrà sul palco alcune grandi star italiane e
internazionali. A Tim Burton, uno dei più celebri e amati autori
della storia della settima arte, andrà il David alla Carriera –
David for Cinematic Excellence 2019: il riconoscimento sarà
consegnato da Roberto Benigni. Il regista e sceneggiatore Dario
Argento, maestro indiscusso nell’arte della paura e del thriller,
riceverà un David Speciale. Lo stesso riconoscimento sarà conferito
a Francesca Lo Schiavo, premio Oscar® ed eccellenza del cinema
italiano nel mondo.
Il tenore Andrea Bocelli, uno dei
cantanti italiani più celebri a livello globale, eseguirà “Nelle
Tue Mani” (Now We Are Free) dal film “Il Gladiatore” e duetterà con
il figlio Matteo nel brano “Fall On Me”. Il premio Oscar® Alfonso
Cuarón ritirerà il David al Miglior film straniero
per Roma. Nel corso della cerimonia, tanti
protagonisti del cinema italiano e internazionale consegneranno i
venticinque David di Donatello e i David Speciali: da Stefania
Sandrelli a Stefano Accorsi, da Raoul Bova a Isabella Ferrari, da
Serena Rossi a Enrico Brignano.
I Premi David di Donatello sono
organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi
David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e
Direttore Artistico della Fondazione, il Consiglio Direttivo è
composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Mario Turetta,
Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia,
Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone.
La 64a edizione della manifestazione si svolge sotto
l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo
del MiBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione
Generale per il Cinema, d’intesa con AGIS e ANICA e con la
partecipazione, in qualità di partner istituzionali, di SIAE e
Nuovo IMAIE. L’Università Telematica Pegaso e Ferragamo Parfums
sono Partner ufficiali.
L’edizione del 2019 ha introdotto
una serie di importanti riforme del regolamento dei premi. Fra le
numerose novità, una nuova giuria e la modifica del sistema di
voto, entrambi adeguati ai modelli proposti dai grandi
riconoscimenti internazionali; nuove regole di ammissione dei film
che concorrono all’assegnazione dei premi; la nascita del David
dello Spettatore. Attraverso questa serie di rilevanti modifiche,
l’Accademia del Cinema Italiano punta a rinnovarsi proponendosi
come una realtà ancor più autorevole e incisiva nell’ambito del
panorama cinematografico italiano e internazionale, al passo con le
rapide trasformazioni in atto nell’intero sistema
dell’audiovisivo.
Diane Keaton riceverà il David Speciale
nel corso della 62ª edizione dei Premi David di Donatello. In
accordo con il consiglio direttivo, lo annuncia Piera
Detassis, Presidente e Direttore Artistico
dell’Accademia del Cinema Italiano. Il riconoscimento sarà
consegnato mercoledì 21 marzo nel corso della cerimonia di
premiazione della 62ª edizione dei Premi David di Donatello, in
diretta in prima serata su RAI 1, condotta da Carlo
Conti.
Dopo l’annuncio del premio a
Stefania Sandrelli, la 62ª edizione dei Premi
David di Donatello continua a celebrare le protagoniste femminili
del cinema internazionale assegnando il David Speciale all’attrice
statunitense Premio Oscar® Diane Keaton.
“Dagli anni settanta ad oggi
Diane Keaton si è rivelata come una delle attrici più
influenti del panorama cinematografico internazionale
– ha detto Piera Detassis – Icona
femminile e splendida interprete, Diane Keaton è stata
capace di dare vita a ruoli dalle mille sfumature, dalla lunga e
proficua collaborazione con Woody Allen, che le è valsa il Premio
Oscar® per la commedia Io e Annie, fino al successo come
attrice tra le più intense e carismatiche al fianco di registi del
calibro di Warren Beatty, Alan Parker e Paolo
Sorrentino. Impossibile non ricordare la sua interpretazione
nella saga de Il Padrino di Francis Ford Coppola,
che la rese celebre nel ruolo di Kay Adams. Un’artista a
suo agio sul grande schermo come a teatro e in tv, capace di
vestire di ironia le nevrosi contemporanee: è un onore
consegnare questo Premio ad una donna che da quasi cinquant’anni
emoziona le platee di tutto il mondo”.
L’edizione del 2018 dei Premi
David di Donatello si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il
Cinema, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione di SIAE e
Nuovo IMAIE.
Steven Spielberg riceverà il David
alla Carriera – Life Achievement Award nel corso della 62ª edizione
dei Premi David di Donatello 2018. In accordo
con il consiglio direttivo, lo annuncia Piera
Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia
del Cinema Italiano. Il riconoscimento sarà consegnato mercoledì 21
marzo nel corso della cerimonia di premiazione della 62ª edizione
dei Premi David di Donatello, in diretta in prima serata su RAI 1,
condotta da Carlo Conti.
“Siamo profondamente emozionati
e onorati di consegnare il David alla Carriera a Steven
Spielberg – ha detto Piera Detassis – fra
i pochi che hanno realmente segnato la storia del cinema,
plasmandola e riscrivendola secondo nuovi canoni. Lo amiamo per
quella sua straordinaria capacità, che lo rende unico, di miscelare
le possibilità offerte dalla tecnologia con la suggestione della
narrazione, elevati tassi di spettacolarità con situazioni dal
forte impatto emotivo: una ricetta che, applicata a quasi tutta la
sua opera, ha prodotto un idioma rivoluzionario, divenuto
immediatamente universale, in grado di innovare i generi
tradizionali e demolire le frontiere, per arrivare a una platea di
dimensioni mondiali. Le novità imposte dal cinema di Spielberg
all’immaginario collettivo contemporaneo, sia come regista che come
produttore, non si limitano a questo, coinvolgono anche l’aspetto
industriale del cinema con la definizione del termine
“blockbuster”, e quella fusione di generi e linguaggi che è alla
base di tutta la produzione audiovisiva attuale”.
Steven Spielberg
presenterà inoltre, nel corso della cerimonia, le prime immagini
del suo nuovo attesissimo film Ready Player One, che uscirà in
tutti i cinema italiani il 28 marzo, distribuito da Warner Bros.
Pictures.
L’edizione del 2018 dei Premi David
di Donatello si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il
Cinema, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione di SIAE e
Nuovo IMAIE.
Guarda il Trailer
italiano di Predestination, il film distribuito da
Notorious Pictures ed in uscita nelle sale il
prossimo 1 Luglio. Diretto da Peter & Michael
Spierig vede protagonisti nel cast Ethan
Hawke, Sarah Snook e Noah Taylor.
Sinossi: Al
suo ultimo incarico, un agente che viaggia nel tempo dovrà
catturare l’unico criminale sfuggitogli nel corso del
tempo. Tratto dal racconto “Tutti voi zombie” del 1959 di
Robert A. Heinlein, il film racconta la vita di un singolare
agente, magistralmente interpretato da Ethan Hawke (Nomination
all’Oscar® come Miglior Attore Non Protagonista per Boyhood), che
deve affrontare una serie intricata di viaggi spazio temporali,
progettati per garantire l’applicazione della legge per l’eternità.
Ora, al suo ultimo incarico, l’agente è all’inseguimento di un
criminale che da sempre continua a sfuggirgli: l’obiettivo è
salvare migliaia di vite messe in pericolo dai piani di questo
terribile assassino.
“Chiunque ti dica di sapere di cosa Predestination
parli…sta mentendo” – Ethan Hawke
Ecco il trailer di
Predestination, film che vede
protagonista Ethan Hawke nei panni di un
poliziotto che viaggia nel tempo per sventare crimini prima che
vengano commessi. Accanto a lui l’attrice australiana Sarah
Snook nei panni di una misteriosa donna che viaggia nel
tempo.
“Il film racconta
la storia di un agente governativo del controllo temporale, che si
imbarca in una lunga serie di viaggi nel tempo e paradossi per
riuscire a garantire la continuazione del suo lavoro per
l’eternità”.
A dirigere il film ci sono di due
fratelli Michael e Peter Spierig, che hanno
esordito nel 2010 con Daybreakers con
protagonista lo stesso Hawke.
La possibilità di poter viaggiare
nel tempo, alterando il corso degli eventi, fermandoli,
modificandoli o semplicemente assecondando, nuovamente, il loro
corso, esercita da sempre un fascino discreto sull’industria
cinematografica: da questa suggestione sono partiti i fratelli
Peter & Michael Spierig, nati in Germania ma
vissuti in Australia, per realizzare il loro nuovo film
Predestination.
In Predestination
in un imprecisato e avanguardistico 1993, un uomo (Ethan
Hawke), un agente che viaggia nel tempo, dopo un grave
incidente che lo ha quasi ucciso, è costretto a rimettersi in gioco
dando la caccia ad un misterioso criminale assassino, tale “fizzler
bomber”, che nel 1975 compì un’atroce strage con un congegno
dinamitardo. Ma per farlo, dovrà attraversare lo spazio e il tempo
e rincorrerlo attraverso i decenni, dal ’45 al ’63, per sventare
una tragedia annunciata… sulla sua strada incontra un altro
misterioso uomo, noto come “la madre nubile”, la cui storia sembra
essere la chiave dell’intera vicenda.
Lo sci-fi Predestination tra libero arbitrio e
Matrix
I fratelli Spierig superano i
confini sci- fi teorizzati dai Wachowski con la trilogia di
Matrix: stavolta l’oggetto della loro attenzione
è il tempo usato come pretesto per una riflessione più ampia sui
concetti di predestinazione e libero arbitrio: il nostro destino è
già scritto? Abbiamo possibilità di scelta, oppure qualunque strada
decidiamo di intraprendere… è in realtà parte di un tessuto spazio-
temporale interconnesso e più ampio?
I piani – come del resto anche i
generi – si confondono nel film mescolandosi e disorientando lo
spettatore, rendendo inutile qualunque tipo di azzardato pronostico
sul film o sull’iter diegetico che seguirà: nessuna scelta è mai
scontata e nessun dettaglio è lasciato al caso. La fotografia
patinata e ad alta definizione colpisce e appaga l’occhio dello
spettatore, oltre a mostrare una ricostruzione precisa e
dettagliata di un arco temporale che va dal 1945 al 1993; traendo
spunto da un racconto fantascientifico di Robert A.
Heinlein, Tutti voi zombie (titolo ingannevole
che evoca atmosfere horror apocalittiche), i due fratelli adattano
per il grande schermo le vicende dei due complessi personaggi
protagonisti del film e del romanzo, Il Barista e La Madre Nubile,
dotati di una psicologia complessa e di ambiguità morali che li
accompagneranno dall’inizio alla fine, segnando un arco di crescita
dei due “characters” all’insegna dell’auto- consapevolezza e della
percezione di sé. A questi, i fratelli Spierig hanno deciso di
affiancare il personaggio di Mr. Robertson, interpretato da
Noah Taylor, ambiguo “man in black” che incarna le
caratteristiche di un demiurgo pan- creatore onnisciente, a tratti
paterno ed autoritario allo stesso tempo, portatore di una verità
assoluta e millenaria.
Guarda una nuova clip
del film, Predestination, distribuito da Notorious Pictures
ed in uscita nelle sale il prossimo 1 Luglio. Un film scritto
e diretto da PETER & MICHAEL SPIERIG con ETHAN HAWKE,
SARAH SNOOK e NOAH TAYLOR
Sinossi: Al
suo ultimo incarico, un agente che viaggia nel tempo dovrà
catturare l’unico criminale sfuggitogli nel corso del tempo.
Tratto dal racconto
“Tutti voi zombie” del 1959 di Robert A. Heinlein, il film racconta
la vita di un singolare agente, magistralmente interpretato da
Ethan Hawke (Nomination all’Oscar® come Miglior Attore Non
Protagonista per Boyhood), che deve affrontare una serie intricata
di viaggi spazio temporali, progettati per garantire l’applicazione
della legge per l’eternità. Ora, al suo ultimo incarico, l’agente è
all’inseguimento di un criminale che da sempre continua a
sfuggirgli: l’obiettivo è salvare migliaia di vite messe in
pericolo dai piani di questo terribile assassino.
“Chiunque ti dica di sapere di cosa Predestination
parli…sta mentendo” – Ethan Hawke
È stata pubblicata online una video
intervista (sottotitolata in italiano) ad Ethan
Hawke, che sarà protagonista di
Predestination. Il film,
distribuito da Notorious Pictures ed in uscita
nelle sale il prossimo 1 Luglio, è diretto da Peter &
Michael Spierig e vede protagonisti lo
stesso Ethan Hawke, Sarah Snook e Noah
Taylor.
Sinossi: Al
suo ultimo incarico, un agente che viaggia nel tempo dovrà
catturare l’unico criminale sfuggitogli nel corso del
tempo. Tratto dal racconto “Tutti voi zombie” del 1959 di
Robert A. Heinlein, il film racconta la vita di un singolare
agente, magistralmente interpretato da Ethan Hawke (Nomination
all’Oscar® come Miglior Attore Non Protagonista per Boyhood), che
deve affrontare una serie intricata di viaggi spazio temporali,
progettati per garantire l’applicazione della legge per l’eternità.
Ora, al suo ultimo incarico, l’agente è all’inseguimento di un
criminale che da sempre continua a sfuggirgli: l’obiettivo è
salvare migliaia di vite messe in pericolo dai piani di questo
terribile assassino.
“Chiunque ti dica di
sapere di cosa Predestination parli…sta mentendo” – Ethan Hawke
Arriva i primi sette minuti del
Thriller Predestination, il nuovo film
con EthanHawke
dove al centro c’è il viaggio nel tempo. Nel cast del film
Predestination anche Noah Taylor e
SarahSnook.
Predestination è uno dei primi film
ad uscire nel 2015 ed è basato sul racconto di RobertA.Heinlein“All You Zombies” ed
è diretto dai fratelli Spierig e racconta la vita di un agente
temporale inviato in una serie di intricati viaggi nel tempo
destinati a deviare il corso degli eventi e a fermare una serie di
crimini. Ma l’ultimo incarico è più complicato del previsto perché
deve fermare un criminale che è riuscito a superare un agente del
tempo e che minaccia di causare un devastante attacco
globale.
Predestination è
uno di quei film originali e brillanti che ha un gran potenziale
per diventare un cult e rimanere nell’immaginario collettivo per
diversi anni, a dispetto di come è stato accolto al momento della
sua uscita al cinema, avvenuta nel luglio del 2015.Anche se
ingiustamente sottovalutato dal pubblico, questo film ha un cast
stellare e decisamente talentuoso, in grado di sorreggere un film
complesso, quanto originale, come questo. Ecco, allora,
dieci cose da sapere su Predestination.
Predestination film
1. Nel film è stato
aggiunto un particolare. Il Fizzle Bomber non era incluso
nel lavoro originale. Presumibilmente, è stato incluso nel
film per fornire ulteriori conflitti e riempire il runtime. A
parte questa aggiunta e altri dettagli di sfondo modificati, il
lungometraggio rimane un adattamento cinematografico perfettamente
fedele al testo da cui è stato tratto.
2. C’è un riferimento a
Chernobyl. L’immagine delle scarpe Crosby, posta
all’inizio del film, è in realtà un ritratto del reattore numero
quattro esploso nella centrare elettrica di Chernobyl, scoppiato il
26 aprile del 1986.
3. Notare i
particolari. All’inizio del film, quando l’agente vede la
sua nuova faccia per la prima volta, dice “Sono cambiato così
tanto, dubito che mia madre mi riconoscerebbe…” e inizia a ridere.
Tutto ciò è piuttosto ironico, dato il fatto che lui/lei è la di
lui/lei madre.
Predestination streaming
4. Il film è disponibile
per lo streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere
Predestination, è possibile farlo grazie alla presenza del
lungometraggio sulle diverse piattaforme di streaming digitale,
come Chili, Google Play, Rakuten Tv e Tim Vision.
Predestination trailer
5. Un trailer
premonitore. Prima di mettersi a guardare l’intero
film, sarebbe opportuno dare un occhio al
trailer, per rendersi conto, in prima istanza, se il film possa
andare incontro ai propri gusti. Inoltre, vedere il trailer prima
del film potrebbe essere opportuno per creare una certa dose di
ansia e attesa adatte alla visione del lungometraggio.
Predestination cast
6. C’è voluto tempo per
trasformarsi in John. Sarah Snook è stata
molto paziente, poichè ha trascorso molto tempo per diventare John.
L’attrice, infatti, ha dovuto passare più di quattro ore, ogni
mattina delle riprese, nel reparto trucco, affinché si trasformasse
nel suo personaggio.
7. Viene mostrata la data
di un compleanno. In questo film il cast ha compreso anche
Ethan Hawke, che interpreta uno dei personaggi
principali. Ebbene, quando il suo personaggio guarda il proprio
orologio (8 minuti e 18 secondi), in realtà viene mostrato il suo
vero compleanno.
Predestination libro
8. Il film è un adattamento
cinematografico. Questo lungometraggio è stato tratto dal
racconto Tutti voi zombie di Robert A.
Heinlein, pubblicato nel 1959. Questo romanzo è stato
scritto in un solo giorno e racconta la storia di un intersessuale
che subisce un cambio di sesso mentre partorisce, diventando un
uomo. Dopo essere portato indietro nel tempo per incontrare la se
stessa passata, egli ha una relazione con questa ragazza, cioè se
stesso, scoprendosi essere frutto di quella relazione e rendendosi
di conto di essere madre, padre e anche figlio di se stesso.
9. C’è riferimento
all’autore del libro. Quando il barista si siede per la
prima volta alla macchina da scrivere, c’è una copia di
Stranger in a Strange Land di Robert A. Heinlein accanto
alla macchina da scrivere. Heinlein è l’autore del racconto
Tutti voi Zombie, romanzo su cui si basa il film.
Predestination trama
10. Una vita singolare per
un singolare agente. Un agente che viaggia nel tempo si
trova al suo ultimo incarico della carriera e dovrà catturare
l’unico criminale che gli è sfuggito nel corso del tempo. Così
facendo, il protagonista deve affrontare una serie di viaggi spazio
temporali, progettati per garantire l’applicazione della legge per
l’eternità.
Ecco il trailer di
Predestination, film che vede
protagonista Ethan Hawke nei panni di un
poliziotto che viaggia nel tempo per sventare crimini prima che
vengano commessi. Accanto a lui l’attrice australiana Sarah
Snook nei panni di una misteriosa donna che viaggia nel
tempo.
Il film è da poco uscito negli States e ha ottenuto un 85% di
recensioni positive su Rottentomatoes, di seguito il trailer e il
poster.
“Il film racconta la storia di
un agente governativo del controllo temporale, che si imbarca in
una lunga serie di viaggi nel tempo e paradossi per riuscire a
garantire la continuazione del suo lavoro per l’eternità”.
A dirigere il film ci sono di due
fratelli Michael e Peter Spierig, che hanno
esordito nel 2010 con Daybreakerscon
protagonista lo stesso Hawke.
Se si pensa a saghe
cinematografiche che coniugano la fantascienza con l’horror, i
primi due titoli che vengono in mente sono senza dubbio Alien e Predator. Il primo, il
cui film iniziale è uscito nel 1979, portava l’essere umano a
scontrarsi con i terribili xenomorfi nel cuore dello spazio.
In Predator, del 1987,
sono invece gli alieni a venire sul pianeta Terra, con l’obiettivo
di uccidere e conquistare tutto ciò che gli si presenta davanti.
Proprio di quest’ultima saga è uscito nel 2010 il terzo film, a
distanza di vent’anni dal primo sequel, Predator 2.
Intitolato Predators, questo nuovo
film è diretto dall’ungherese Nimród Antal.
Prima di questo nuovo capitolo
della saga, i temibili alieni protagonisti si erano resi
protagonisti dei due film Alien vs. Predator, dove si scontravano proprio con
gli Xenomorfi. Per anni però i produttori provarono a dar vita ad
un terzo film della serie principale e che fungesse da sequel
ideale dei primi due.
Sceneggiato da Alex
Litvak e Michael Finch, ma basato su un
trattamento di Robert Rodriguez, il film si
configura così come un ritorno ai toni originali della saga. In
questa pellicola fa inoltre la sua comparsa una nuova specie di
Predator. Questi appaiono più grossi e forti rispetto a quelli
degli altri film e sono anche più pericolosi e spietati.
Parzialmente apprezzato dalla
critica, Predators si affermò come
un buon successo al box office, incassando circa 127 milioni di
dollari a fronte di un budget di soli 40. Particolarmente
apprezzata fu la violenza e l’atmosfera cupa del film, come anche
alcune novità introdotte nella narrazione.
Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Predators: la trama del film
La vicenda del film ha inizio
quando un gruppo di guerrieri d’élite, guidato
da Royce, si ritrova in una giungla, senza
ricordare minimamente come siano finiti lì. Interamente composto da
uomini letali ed esperti nell’uso delle armi, il gruppo deve dunque
farsi strada verso la verità, cercando di scoprire cosa sia
accaduto loro e quali siano i reali pericoli che stanno
correndo.
Nel momento in cui si imbattono nei
cadaveri di alcuni soldati e in altri strani elementi, gli uomini
si rendono conto di trovarsi su un pianeta completamente diverso e
che ospita una razza di cacciatori extraterrestri. Quando questi
inizieranno ad uscire allo scoperto, avrà inizio una spietata lotta
per la sopravvivenza, in cui ogni cosa è concessa.
Predators: il cast del film
Originariamente, sia Rodgriguez che
i produttori desideravano che Arnold
Schwarzenegger tornasse come protagonista di questo
film dopo esserlo già stato per il titolo del 1987. L’attore,
tuttavia, smentì di essere stato contattato e si disse comunque non
interessato a riprendere il ruolo. Come protagonista, nel ruolo di
Royce, venne allora scelto l’attore premio Oscar Adrien
Brody.
Affidando a lui la parte, gli
autori desideravano dar vita ad un tipo di personaggio protagonista
diverso dal solito, lontano dallo stereotipo del soldato muscoloso.
Brody, tuttavia, dovette comunque acquisire circa 11 chili di
muscoli per il ruolo. Accanto a lui si ritrovano anche gli attori
Danny Trejo e Walton Goggins,
rispettivamente nei ruoli di Cuchillo e Walter stans.
AliceBraga, invece, è la cecchina Isabelle. Per
prepararsi al ruolo, l’attrice ha approfondito le tecniche di
questa tipologia di soldati, imparando anche a maneggiare
l’apposito fucile. Il due volte premio Oscar Mahershala Ali
interpreta qui il guerrigliero africano Mombasa, mentre
Topher Grace è Edwin il medico e Oleg
Taktarov ricopre il ruolo del soldato russo Nikolai.
L’attore di origini giapponesi
Louis Ozawa Changchien è il mafioso della yakuza
Hanzo, nome datogli in omaggio al personaggio di Hattori Hanzo di
Kill Bill. Infine, nel film compare anche Laurence
Fishburne, celebre come Morpheus in Matrix.
Qui nei panni di Roland Noland, egli pur essendo indicato come uno
dei protagonisti compare in realtà per appena quindici minuti.
Il sequel di Predators,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il buon successo di questo
nuovo film della saga, i produttori si impegnarono da subito nel
dar vita ad un ulteriore capitolo. Dopo anni di lavori, questo
venne infine distribuito nel 2018 con il film The Predator.
Scritto e diretto da Shane Black, il
quale aveva già avuto un piccolo ruolo da attore proprio nel primo
capitolo del 1987, questo nuovo film si configura come un sequel
dei precedenti titoli, ma è a suo modo anche un’opera a sé. Cambia
ancora una volta il cast, composto ora da Boyd Holbrook,
Trevante Rhodes, Jacob Tremblay,
Olivia Munn e
Yvonne
Strahovski. Ad oggi, questo è il maggior successo
economico della serie. Nel 2022 è invece stato realizzato il
prequel Prey.
In attesa di vedere tale sequel, è
possibile fruire del film del 2010 grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Predators è infatti
disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Google Play, Apple
TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo.
Arriva su Sky un’ambiziosa
docu-serie targata Sky Original Predators che
racconta la storia di cinque predatori provenienti da tutto il
pianeta che affrontano l’ultima prova di sopravvivenza in un mondo
in rapida evoluzione. L’ambiente intorno a loro cambia, e cambia
anche il modo in cui influisce sulle loro vite e sui territori
selvaggi in cui regnano. PREDATORS, inesclusiva su Sky Nature da venerdì 13 gennaio alle 21.15 e
in streaming solo su NOW, disponibile on demand, propone
un nuovo approccio innovativo di narrazione con l’aiuto di
tecnologie di ultima generazione, fornendo una visione coinvolgente
e spesso emotiva del mondo dei predatori, senza mai disturbare gli
animali.
Le vite di ciascuno di questi
superpredatori viene seguita passo passo per capire come possano
sopravvivere in un mondo più imprevedibile che mai.
Ghepardi, leoni, orsi polari, puma
e cani selvatici, si scontrano con altri predatori e tra loro per
mantenere il loro dominio. In un paesaggio in continuo mutamento,
sono alle prese con molteplici responsabilità. Sono cacciatori,
genitori premurosi e incredibili sopravvissuti che devono adattarsi
velocemente nel tentativo di sopravvivere. Devono superare nuove
sfide e cogliere nuove opportunità a ogni passo. La posta in gioco
non è mia stata così alta.
SINOSSI DEGLI
EPISODI
Venerdì 13 gennaio, EP.1 I
GHEPARDI – Nelle pianure meridionali del Serengeti
africano, una famigerata coppia di ghepardi, Luka e Kovu, dovrà
sfruttare il proprio cameratismo per sopravvivere mentre gli
avversari si avvicinano minacciando il loro sostentamento. La loro
sfida è assicurarsi una nuova casa mentre incombono la siccità e le
sue conseguenze.
Venerdì 20 gennaio, EP.2
GLI ORSI POLARI – Nell’estremo nord del Canada subartico,
gli orsi polari della Baia di Hudson fanno i conti con l’impatto
del riscaldamento dei mari e cercano nuove opportunità mentre
combattono la fame in uno degli ambienti più estremi della
terra.
Venerdì 27 gennaio, EP.3 I
LEONI – Nel delta dell’Okavango una famiglia di leonesse
si affida alle esemplari abilità di caccia della loro sorella
Nikki, mentre per mantenere il controllo sul loro territorio si
scontrano con un astuto branco rivale. Ad aumentare la pressione
l’incombere dell’inondazione annuale che restringe il loro campo
d’azione.
Venerdì 3 febbraio, EP.4 I
PUMA – In Sud America, all’ombra delle spettacolari cime
montuose della Patagonia, un leggendario esemplare femmina di puma
cerca di allevare i suoi cuccioli in un mondo sempre più
competitivo. Mentre insegna loro le abilità di cui hanno bisogno
per sopravvivere, i cuccioli dovranno capire chi è amico e chi
nemico mentre si spostano in un territorio vasto e accidentato.
Venerdì 10 febbraio, EP.5 I
LICAONI – Sulle rive del fiume Zambezi, in Africa, un
giovane cucciolo di licaone fa i conti con la vita nel branco e con
l’aumento dei predatori. È l’anno più pericoloso della sua vita.
Costantemente sotto pressione, dovrà imparare in fretta poiché la
sua famiglia rischia di dover abbandonare la propria casa.
Più che un sequel, il nuovo
Predators, prodotto da Robert
Rodriguez, diretto da Antal e
interpretato da Adrien Brody, ha tutta l’aria di essere un
remake o reboot del primo capitolo.
Ed è certamente la prova che se un
film lo si fa con spiccato talento ed un pizzico di furbizia, non
importa poi così tanto che sia un remake o un rifacimento di una
precedente opera. Senza alcun dubbio uno dei punti forti del film è
proprio la regia; equilibrata nella giusta maniera, senza eccessive
stramberie, riesce a mantenere alto l’interesse per le
vicende, sin dalle prime battute fino ad arrivare ad un finale
forse un po’ scontato. Buona anche l’idea di mantenere
le stesse ambientazione del primo famoso capitolo e in molti punti
stessa trama.
Predators, tra passato e
presente
Se da un lato quest’opera ha il
pregio di partire con un inizio molto enigmatico ed interessante,
dove non vi è traccia dei mostruosi Predators e di futili morti
senza senso, successivamente l’eccessivo dilungarsi di un’assente
vera caccia all’uomo e forti echi derivanti dai vari LOST, per dirne qualcuno, o addirittura dello
spilberghiano Jurassic Park, ma senza bambini, sminuisce un
po’ le intenzioni e ridimensiona decisamente il film.
Nonostante ciò la sceneggiatura
regge molto bene e diventa quasi funzionale nella seconda parte a
cui faranno seguito scene di pura azione e adrenalina, mantenendo
giustamente un’aurea enigmatica che da un tocco più intrigante al
film. Da qui si può evincere un altro punto forte dell’opera,
ovvero la buona costruzione dei personaggi, partendo da quello di
Adrien Brody che interpreta egregiamente
l’ex militare Royce, mercenario impassibile che diventa leader
della squadra di violenti assassini bloccati nel pianeta, anche se
ad insidiare la sua prova c’è un gruppo ben nutrito di caratteristi
che sanno il fatto loro e in molti momenti emergono vincendo il
confronto con il protagonista.
Mi riferisco a Danny
Trejo (fidato collaboratore di Rodriguez) trafficante
messicano di droga di Los Zeta, esperto di guerra fra bande;
Mahershalalhashbaz Ali, membro della squadra della
morte della RUF in Sierra Leone, e anche lo stesso Laurence Fishburne, che interpreta
magistralmente Noland, da tempo abitante nel pianeta di caccia dei
Predator, che malgrado tutto riesce a sopravvivere
nascondendosi.
In definitiva, da polpettone
americano, sparatutto e fracassone, e negli ultimi rifacimenti
abbastanza vuoto, il nuovo Predators, si
presenta invece come un buon prodotto, godibile da un pubblico più
vasto, coraggioso nel scegliere un approccio più “classico” in
senso lato, riprendendo i punti forti dei primi film e
imbastendo un’operazione che se non altro si presta ad un analisi
più stimolante.
Predators, il terzo capitolo della famosa
trilogia iniziata nel 1987 con Predator e Predator 2 (oltre alla
coppia di Alien Vs.Predator), potrebbe
avere un seguito. Questo perché, ad un paio di giorni dall’inizio
del Comic-Con di San Diego (18-21 Luglio 2013),
sulla pagina Facebook ufficiale del film Predators è apparsa una
fotografia, con tanto di mappa sullo sfondo di una zona di San
Diego, che preannuncia qualcosa:
Italianizzando la frase si ottiene:
“Qualcosa al di fuori di qui ci sta aspettando e non è
umana. Moriremo tutti”. Si tratta anzitutto di una
citazione appartenente al primo capitolo della saga; ma è ovvio che
non può trattarsi di una frase fine a se stessa e ci si attende
qualcosa di più. Le fonti parlano di un possibile sequel, di un
videogioco, o magari di un reebot dell’originale.
Quale che sia la risposta, inutile
dire che gli addetti ai lavori, specie quelli americani, così come
i numerosi fan, sono letteralmente impazziti e cercheranno di
estorcere qualche informazione direttamente al Comic-Con magari
a Robert Rodriguez stesso, produttore di
Predators, che già in passato aveva fatto trapelare qualcosa in
merito ad un possibile seguito, ma le parole si erano presto perse
nel vuoto. Ancora una manciata di ore e tutti i misteri saranno
svelati.
Più che un sequel, il nuovo
Predators, prodotto da Rodriguez, diretto da
Antal e interpretato da Adrien Brody, ha tutta l’aria di essere un
remake o reboot del primo capitolo. Ed è certamente la prova che se
un film lo si fa con spiccato talento ed un pizzico di furbizia,
non importa poi così tanto che sia un remake o un rifacimento di
una precedente opera.
Senza alcun dubbio uno dei punti
forti del film è proprio la regia; equilibrata nella giusta
maniera, senza eccessive stramberie, riesce a mantenere alto
l’interesse per le vicende, sin dalle prime battute fino ad
arrivare ad un finale forse un po’ scontato. Buona
anche l’idea di mantenere le stesse ambientazione del primo famoso
capitolo e in molti punti stessa trama.
Se da un lato quest’opera ha il
pregio di partire con un inizio molto enigmatico ed interessante,
dove non vi è traccia dei mostruosi Predators e di futili morti
senza senso, successivamente l’eccessivo dilungarsi di un’assente
vera caccia all’uomo e forti echi derivanti dai vari
LOST, per dirne qualcuno, o addirittura dello
spilberghiano Jurassic Park, ma senza bambini,
sminuisce un po’ le intenzioni e ridimensiona decisamente il
film.
Nonostante ciò la sceneggiatura
regge molto bene e diventa quasi funzionale nella seconda parte a
cui faranno seguito scene di pura azione e adrenalina, mantenendo
giustamente un’aurea enigmatica che da un tocco più intrigante al
film. Da qui si può evincere un altro punto forte dell’opera,
ovvero la buona costruzione dei personaggi, partendo da quello di
Adrien Brody che interpreta egregiamente l’ex
militare Royce, mercenario impassibile che diventa leader della
squadra di violenti assassini bloccati nel pianeta, anche se ad
insidiare la sua prova c’è un gruppo ben nutrito di caratteristi
che sanno il fatto loro e in molti momenti emergono vincendo il
confronto con il protagonista. Mi riferisco a Danny
Trejo (fidato collaboratore di Rodriguez) trafficante
messicano di droga di Los Zeta, esperto di guerra fra bande;
Mahershalalhashbaz Ali, membro della squadra della morte della RUF
in Sierra Leone, e anche lo stesso Laurence Fishburne, che interpreta
magistralmente Noland, da tempo abitante nel pianeta di caccia dei
Predator, che malgrado tutto riesce a sopravvivere
nascondendosi.
In definitiva, da polpettone
americano, sparattutto e fracassone, e negli ultimi rifacimenti
abbastanza vuoto, il nuovo Predators, si presenta invece come
un buon prodotto, godibile da un pubblico più vasto, coraggioso nel
scegliere un approccio più “classico” in senso lato,
riprendendo i punti forti dei primi film e imbastendo un’operazione
che se non altro si presta ad un analisi più stimolante.