Home Blog Pagina 1205

Mowgli – Il figlio della giungla: intervista esclusiva a Eddie Marsan

Oltre al regista Andy Serkis, in occasione dell’uscita di Mowgli – Il figlio della giungla, abbiamo intervistato anche Eddie Marsan, trai protagonisti del nuovo film il motion capture targato Netflix e Warner Bros.

Mowgli – Il figlio della giungla vede protagonisti un cast stellare composto da Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Andy Serkis, Freida Pinto, Matthew Rhys, Naomie Harris e l’esordiente Rohan Chand, in una spettacolare ed emozionante avventura.

Mowgli – Il figlio della giungla, il film

Mowgli – Il figlio della giungla (recensione)segue l’educazione del piccolo umano Mowgli, salvato da un branco di lupi nella giungla indiana. Mentre imparerà le dure regole della giungla sotto la proterzione di un orso chiamato Baloo e di una pantera dal nome Bagheera, Mowgli sarà accettato dagli animali come se si trattasse di uno di loro. Da tutti tranne che da uno: la terribile tigre Shere Khan. Tra i pericoli nascsoti nella giungla, Mowgli si ritroverà anche a dover affrontare le sue origini umane.

LEGGI ANCHE >>>

Il celebre attore e regista Andy Serkis reinventa l’amatissima storia di Rudyard Kipling che racconta la storia di un bambino diviso tra due mondi che accetta il suo destino e diventa una leggenda. Mowgli (Rohan Chand) non ha mai veramente fatto parte né della natura selvaggia della giungla né del mondo civilizzato degli uomini. Ora Mowgli deve viaggiare tra i pericoli più insidiosi della giungla per scoprire da dove veramente proviene.

Il film è prodotto da Warner Bros Pictures e Imaginarium Productions e si basa su una sceneggiatura scritta da Callie Kloves. Il montaggio del film è firmato da Jeremiah O’Driscoll e Mark Sanger, mentre le musiche sono state composte da Nitin Sawhney. La fotografia è invece stata curata da Michael Seresin.

 
 

Mowgli – Il figlio della giungla: intervista a Rohan Chand

Oltre a Andy SerkisEddie Marsan abbiamo intervistato anche Rohan Chand, il piccolo Mowgli – Il figlio della giungla, protagonista del film in motion capture.

GUARDA ANCHE >>>

Mowgli – Il figlio della giungla vede protagonisti un cast stellare composto da Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Andy Serkis, Freida Pinto, Matthew Rhys, Naomie Harris e l’esordiente Rohan Chand, in una spettacolare ed emozionante avventura.

Mowgli – Il figlio della giungla, il film

Mowgli – Il figlio della giungla (recensione)segue l’educazione del piccolo umano Mowgli, salvato da un branco di lupi nella giungla indiana. Mentre imparerà le dure regole della giungla sotto la proterzione di un orso chiamato Baloo e di una pantera dal nome Bagheera, Mowgli sarà accettato dagli animali come se si trattasse di uno di loro. Da tutti tranne che da uno: la terribile tigre Shere Khan. Tra i pericoli nascsoti nella giungla, Mowgli si ritroverà anche a dover affrontare le sue origini umane.

Il celebre attore e regista Andy Serkis reinventa l’amatissima storia di Rudyard Kipling che racconta la storia di un bambino diviso tra due mondi che accetta il suo destino e diventa una leggenda. Mowgli (Rohan Chand) non ha mai veramente fatto parte né della natura selvaggia della giungla né del mondo civilizzato degli uomini. Ora Mowgli deve viaggiare tra i pericoli più insidiosi della giungla per scoprire da dove veramente proviene.

Il film è prodotto da Warner Bros Pictures e Imaginarium Productions e si basa su una sceneggiatura scritta da Callie Kloves. Il montaggio del film è firmato da Jeremiah O’Driscoll e Mark Sanger, mentre le musiche sono state composte da Nitin Sawhney. La fotografia è invece stata curata da Michael Seresin.

 
 

Mowgli e Raksha nella nuova foto da Il Libro della Giungla

Il Libro della Giungla

Ecco una nuova immagine tratta da Il Libro della Giungla in cui vediamo il piccolo Mowgli (Neel Sethi) con la madre adottiva, la lupa Raksha, doppiata da Lupita Nyong’o.

[nggallery id=1271]

Nel cast del film Ben Kingsley, Lupita Nyong’o, Idris ElbaScarlett Johansson e Neel Sethi, unico attore in carne e ossa del film nei panni di Mowgli.

Disney ha già adattato la storia raccontata da Rudyard Kipling in due occasioni. La prima nel 1967, con un film d’animazione diretto da Wolfgang Rethierman, ultimo film prodotto da Walt Disney, che morì durante la produzione. La seconda nel 1994, con un remake live-action diretto da Stephen Sommers.

L’ultima versione sarà diretto da Jon Favreau (Iron Man, Chef) da una sceneggiatura di Justin Marks (Street Fighter: The Legend of Chun-Li). Nel frattempo, c’è un altro Libro della Giungla in lavorazione alla rivale Warner Bros., con Ron Howard alla regia.

Ecco di seguito tutti i progetti in live action che sta sviluppando la Disney al momento: Il Libro della Giungla (diretto da Jon Favreau, arriverà il 15 aprile 2016), La Bella e la Bestia (17 marzo 2017), il sequel Alice Attraverso lo Specchio (27 marzo 2016), Dumbo (diretto da Tim Burton), i film di Winnie the Pooh, Mulan, Pinocchio, Campanellino (con Reese Witherspoon), il sequel di Maleficent e l’ultimo annunciato spin-off sul principe azzurro di Cenerentola.

 
 

Mowgli di Andy Serkis acquistato da Netflix

Mowgli

Sarà Netflix a distribuire sulla sua piattaforma streaming Mowgli – Il figlio della giungla, nuovo adattamento in chiave apparentemente più fedele al romanzo de Il Libro della Giungla della Disney, già portato sullo schermo in live action lo scorso anno.

La compagnia ha acquistato i diritti di distribuzione dalla Warner Bros., facendo così slittare l’uscita prevista per il 19 ottobre 2018 al prossimo anno.

Queste le dichiarazioni del regista Andy Serkis:

Ciò che mi entusiasma di più è il modo di pensare di Netflix, sempre in avanti, che si sposava con il modo anche abbiamo di presentare il film e il suo messaggio. Hanno compreso che questo è un adattamento più dark, non pensato per i ragazzini, con una  violenza tra animali mai gratuita, ma che esiste ed è lì. Questo modo di distribuire il film ci consente allora di farlo vedere senza compromessi.

Mowgli – il figlio della giungla: il trailer italiano

Il divieto per i bambini più piccoli di 13 anni sembra un controsenso per una storia che siamo abituati a considerare per bimbi piccoli, ma Andy Serkis ha spiegato che il suo approccio è molto adulto, soprattutto perché il film contiene “immagini sanguinose” e un Baloo molto diverso, oscuro, lo definisce il regista.

Mowgli – Il figlio della giungla arriverà al cinema il 19 ottobre 2018. Il Libro della Giungla è stato scritto da Callie Kloves e co-prodotto da Serkis e lo sceneggiatore di Harry Potter Steve Kloves. Nel cast Freida PintoMatthew Rhys e Rohan Chand, mentre Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Jack Reynor e Tom Hollander presteranno i loro movimenti, con la performance capture, agli animali del film. Andy Serkis inoltre interpreterà anche Baloo.

Mowgli – Il figlio della giungla, recensione del film di Andy Serkis

Fonte: Deadline

 
 

Mowgli – Il figlio della giungla: trailer, dal 7 dicembre su Netflix

Netflix svela il trailer e la data di uscita di Mowgli – Il figlio della giungla, il film diretto da Andy Serkis e che racconta il più grande viaggio alla ricerca delle proprie radici.

Il celebre attore e regista Andy Serkis reinventa l’amatissima storia di Rudyard Kipling che racconta la storia di un bambino diviso tra due mondi che accetta il suo destino e diventa una leggenda. Mowgli (Rohan Chand) non ha mai veramente fatto parte né della natura selvaggia della giungla né del mondo civilizzato degli uomini.

Ora Mowgli deve viaggiare tra i pericoli più insidiosi della giungla per scoprire da dove veramente proviene. Un cast stellare composto da Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Andy Serkis, Freida Pinto, Matthew Rhys, Naomie Harris e l’esordiente Rohan Chand, in una spettacolare ed emozionante avventura.

Mowgli – Il figlio della giungla debutterà su Netflix il 7 dicembre in tutti i paesi in cui il servizio è attivo.

Mowgli – Il figlio della giungla, recensione del film di Andy Serkis

 
 

Mowgli – Il figlio della giungla: recensione del film di Andy Serkis

Sarà disponibile dal 7 dicembre su Netflix il nuovo film diretto da Andy Serkis: Mowgli – Il figlio della giungla. La pellicola è un nuovo adattamento de Il libro della giungla di Rudyard Kipling. Maestro della motion capture, Serkis mescola questa insieme al live action e all’animazione, per un risultato estremamente sorprendente. Il film si avvale inoltre di un grande cast vocale composto da Benedict Cumberbatch, Christian Bale, e Cate Blanchett.

La storia segue l’educazione del piccolo umano Mowgli (Rohan Chand), salvato da un branco di lupi nella giungla indiana. Mentre imparerà le dure regole della giungla sotto la protezione di un orso chiamato Baloo (Andy Serkis) e di una pantera dal nome Bagheera (Christian Bale), Mowgli sarà accettato dagli animali come se si trattasse di uno di loro. Da tutti tranne che da uno: la terribile tigre Shere Khan (Benedict Cumberbatch). Tra i pericoli nascosti nella giungla, Mowgli si ritroverà anche a dover affrontare le sue origini umane.

Sin dalla lavorazione al film Serkis aveva promesso che il suo sarebbe stato un adattamento molto più cupo rispetto a quelli visti fino ad ora. E così è stato. La storia che tutti conosciamo viene spogliata di ogni orpello ed elemento cartoonesco. Nessuna allegra canzone stavolta, neanche accennata. Persino gli stessi animali protagonista sono dotati di un look più realistico e minaccioso, a partire dall’orso Baloo. Con scelte così radicali, Serkis torna alle origini della storia, accentuando la crudeltà della legge della giungla. C’è sangue e morte come non mai, e allo spettatore non viene risparmiato nulla.

Primo elemento di interesse del film è ovviamente la resa grafica della motion capture applicata agli attori. Serkis sembra rielaborare le sue precedenti esperienze per arrivare a nuovi straordinari risultati. I movimenti e le espressioni dei personaggi animali raggiungono livelli di realismo particolarmente avanzati. Mai come ora si riesce davvero a percepire la presenza e la pericolosità della pantera Bagheera o della tigre Shere Khan. Certamente l’aspetto visivo, curato nei minimi dettagli, è ciò che colpisce di più del film. Ma c’è dell’altro.

Dando vita a questo mondo così dark, dove la stessa giungla appare più indecifrabile che mai, Serkis compone un vero e proprio racconto di formazione alla scoperta della propria identità. Allo stesso tempo riesce a parlarci con grande attualità di diversità, discriminazione e salvaguardia delle specie animali. Nonostante la sceneggiatura presenti un inizio incerto, che sembra dover ancora trovare la sua chiave di lettura, con il proseguire della narrazione si entra sempre più nel vivo dell’azione e i temi del film riescono a trasparire ognuno con la propria importanza.

Ma la particolarità forse più interessante del film è il modo in cui Serkis tratta ogni personaggio, in particolar modo quelli animali. Ognuno di loro viene dotato di grande peso ai fini della storia, e di ognuno di loro ci vengono fornite virtù e debolezze. Il risultato è che gli animali appaiono più umani degli umani, e diviene spontaneo provare empatia per loro, perfino verso la crudele tigre Shere Khan.

Con un film che si distacca da quanto visto a riguardo fino ad ora, sia nei toni che nella struttura narrativa, Serkis ci presenta una nuova affascinante rilettura de Il libro della giungla, in grado tanto di sconvolgere emotivamente quanto di sorprendere visivamente per i risultati raggiunti dalla motion capture, di cui Serkis si conferma essere il massimo esperto.

Il trailer di Mowgli – Il figlio della giungla

 
 

Mowgli – il figlio della giungla: il trailer italiano

Ecco il primo trailer italiano ufficiale di Mowgli – Il figlio della giungla, il nuovo film diretto da Andy Serkis che ripropone, questa volta in chiave apparentemente più fedele al romanzo di Kipling, la storia del “cucciolo di uomo” resa celebre da Il Libro della Giungla della Disney (adattato di recente anche in live action).

Ecco il trailer di Mowgli – il figlio della giungla

https://www.youtube.com/watch?v=dNp-hRpYrjo

Il divieto per i bambini più piccoli di 13 anni sembra un controsenso per una storia che siamo abituati a considerare per bimbi piccoli, ma Andy Serkis ha spiegato che il suo approccio è molto adulto, soprattutto perché il film contiene “immagini sanguinose” e un Baloo molto diverso, oscuro, lo definisce il regista.

Il film arriverà al cinema il 19 ottobre 2018. Il Libro della Giungla è stato scritto da Callie Kloves e co-prodotto da Serkis e lo sceneggiatore di Harry Potter Steve Kloves. Nel cast Freida Pinto, Matthew Rhys e Rohan Chand, mentre Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Jack Reynor e Tom Hollander presteranno i loro movimenti, con la performance capture, agli animali del film. Andy Serkis inoltre interpreterà anche Baloo.

Mowgli – Il figlio della giungla, recensione del film di Andy Serkis

 
 

Moviemov Roma – Asian New Wave 2012: Il cinema asiatico invade Roma!

Dal 27 al 30 settembre 2012 la Casa del Cinema di Roma ospiterà il MOVIEMOV ROMA_ASIAN NEW WAVE, diretto da Goffredo Bettini e realizzato dalla A.C. Playtown

 
 

Moviemov Italian Film Festival 2012: Carolina Crescentini madrina!

Inizia il prossimo 3 luglio la seconda edizione del Moviemov_Italian Film Festival a Bangkok. Il successo della scorsa edizione, che ha decretato vincitori i film “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek a Bangkok

 
 

MOVIEMENT, al cinema tutto l’anno: la rivoluzione in Italia

Moviement

Per la prima volta in Italia, tutto il mondo dell’industria cinematografica si unisce in modo compatto per fare squadra e rilanciare il cinema come forma di intrattenimento culturale per tutto l’anno. Le aziende di distribuzione garantiranno la programmazione di grande cinema spettacolare e di qualità da gennaio a dicembre, senza interruzione, con le sale aperte 12 mesi l’anno. Le istituzioni daranno un contributo per sostenere l’iniziativa. I David di Donatello lanceranno la campagna dal palco della premiazione con il supporto della Rai. Una grande campagna marketing punterà a cambiare nello spettatore la percezione del cinema d’estate.

Tutto questo ha un nome: MOVIEMENT.

«Cinema e audiovisivo si trovano di fronte al più grande cambiamento di sempre.

Il progetto “MOVIEMENT”, voluto in modo forte e unitario da tutti i protagonisti del nostro Cinema e sostenuto con determinazione e convinzione dal Sottosegretario Borgonzoni a nome del Governo, può e deve rappresentare la svolta per vivere il Cinema e far vivere i cinema 12 mesi all’anno» dichiara il Presidente dell’Anica, Francesco Rutelli.

I distributori, dalle major agli indipendenti, tutti gli esercenti, dalle sale d’essai ai multiplex, i produttori, le istituzioni e i talent, si muovono per la prima volta insieme e coordinati.

Il primo obiettivo è creare il mercato estivo a partire dal 2019 con un piano triennale che allinei l’Italia a tutto il resto del mondo con un cinema attivo 12 mesi l’anno.

«Il palinsesto dell’estate 2019 è il più importante di tutti i tempi e vedrà i grandi blockbuster uscire finalmente day and date con i principali territori europei, affiancati da titoli di grandi autori italiani ed internazionali», dichiara Luigi Lonigro, Presidente Distributori Anica.

Inoltre, migliorando la distribuzione delle uscite, i calendari saranno meno ingolfati durante i periodi di picco dell’anno e tutti i film potranno avere una permanenza in sala più lunga, dando agli spettatori maggiori possibilità di vederli. «Siamo solo all’inizio di questo grande movimento che vedrà il cinema nelle sale protagonista tutto l’anno». Così Carlo Bernaschi, Presidente Anem.

Ogni segmento del mondo cinematografico ha messo in opera le proprie misure:

 

Distribuzione e Produzione: hanno messo a punto un listino estivo mai visto prima con Blockbuster americani, film di qualità italiani e stranieri per soddisfare tutte le audience.
«In un momento di grande trasformazione, noi produttori crediamo nel cinema come espressione di crescita di tutta la produzione audiovisiva, e nella sala come luogo di visione collettiva, di formazione e di crescita sociale ed urbana». Francesca Cima, Presidente Produttori Anica

Esercizio: tutte le sale saranno aperte d’estate e hanno messo a disposizione, a partire dal Natale 2018, spazi pubblicitari per comunicare l’iniziativa.
«Aria nuova, coraggio e passione e tanta tanta voglia di stupire.
L’esercizio è pronto ad affrontare questa sfida. Lo farà mettendo a disposizione le sue strutture con il massimo coinvolgimento». Mario Lorini, Presidente Anec.

Istituzioni: il MIBAC mette a disposizione un fondo per supportare l’operazione. Parte di questo sarà dedicato alla comunicazione al consumatore e verrà gestito in maniera coordinata con l’industria. Il Mibac sostiene MOVIEMENT perché può rappresentare una enorme opportunità per la salvaguardia dell’arte e dell’industria cinematografica in Italia.
«Spesso termini come “svolta” o “rivoluzione” vengono utilizzati a sproposito e in modo retorico nel descrivere un cambio di passo nelle politiche pubbliche a sostegno del mercato e dei cittadini fruitori di cinema in sala. In questo caso rivendico quei termini per sottolineare la natura fortemente innovativa di questo progetto, che il Ministero ha voluto sostenere non solo economicamente ma svolgendo un ruolo di impulso e coordinamento con un respiro lungo e in un’ottica di rilancio strutturale del consumo in sala». Sen. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali

I David di Donatello: sono parte attiva e promotrice dell’iniziativa, grazie anche al grande supporto della Rai. Dal palco della premiazione dei David di Donatello, il 27 marzo, sarà lanciata l’iniziativa MOVIEMENT. A tutti gli ospiti verrà anche offerta la spilletta MOVIEMENT.
«Essere parte attiva di MOVIEMENT coincide perfettamente con la vocazione del nuovo David di Donatello, che non si accontenta di essere un premio ma, grazie all’azione di rinnovamento, vuole fare squadra con tutti i protagonisti della filiera, partecipando al processo creativo e industriale del nostro cinema». Piera Detassis, Presidente Premi David di Donatello.

Talent: in tanti si metteranno in gioco per supportare personalmente il messaggio del cinema d’estate. Primo tra tutti PIF, venuto alla presentazione di MOVIEMENT per contagiare gli spettatori e i colleghi, perché “Al cinema si va tutto l’anno, anche d’estate!

Ma non basta tenere aperte le sale e programmarci bellissimi film. Deve cambiare anche la percezione dello spettatore, che non ha l’abitudine ad andare al cinema tutto l’anno, e contribuire ad accrescere il legame tra spettatore e sala.

Per questo il mondo del cinema ha coinvolto attivamente i propri direttori marketing a lavorare ad un vera e propria strategia di comunicazione per sensibilizzare gli spettatori e creare fidelizzazione: da qui nasce MOVIEMENT.

I primi passi sono stati:

La creazione di uno Spot di 60” di lancio della operazione in programmazione tutti i cinema già dal 24 dicembre ’18, e uno Spot 15” di lancio iniziativa posizionato in tutti gli owned media delle case di distribuzione ed esercenti d’Italia da Gennaio 2019.

Realizzazione della Campagna CinemaDays, il cinema a 3 euro dall’1 al 4 aprile, preludio della promozione estiva.

Creazione della brand image dell’operazione MOVIEMENT.

Ecco qui anticipati alcuni dei top titles – tra gli oltre 60 titoli –  che usciranno in sala da maggio ad agosto 2019: dai grandi autori internazionali a quelli italiani, ai film blockbuster, una offerta trasversale per tutti i gusti, che verrà completata da altri titoli che saranno elencati sul sito www.movie-ment.it.

Un programma che si andrà ad arricchire soprattutto sul fronte della qualità, anche con altri titoli italiani, dopo che sarà reso noto il programma del Festival di Cannes:

Stanlio e Ollio di Jon S. Baird, con Steve Coogan e John C. Reilly (Lucky Red); I fratelli Sisters di Jaques Audiard con Joaquin Phoenix e John C. Reilly (Universal); Il grande spirito di Sergio Rubini, con Sergio Rubini e Rocco Papaleo (01 Distribution); Godzilla II: King of the Monsters (Warner Bros); Rocketman (20th Century Fox); Beautiful Boy di Felix Van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet (01 Distribution); Domino di Brian De Palma, con Nikolaj Coster-Waldau (Eagle); X-Men – Dark Phoenix (20th Century Fox ); Pets 2 – Vita da animali (Universal Pictures); Toy Story 4 (Walt Disney); All Is True di Kenneth Branagh, con Kenneth Branagh, Judi Dench, Ian McKellen (Warner Bros Italia); Annabelle 3 (Warner Bros); The Golden Glove di Fatih Akin (Bim); Spider-Man: Far From Home (Warner Bros/Sony Pictures); Men in Black: International (Warner Bros/Sony Pictures); Red Joan di Trevor Nunn, con Judy Dench (Vision); Nureyev: the White Crow di Ralph Fiennes (Eagle Pictures); Greta di Neil Jordan, con Isabelle Huppert (Videa); Il sole è anche una stella (Warner Bros); Submergence di Wim Wenders, con Alicia Vikander e James McAvoy (Movies Inspired); Fast & Furious – Hobbs & Shaw (Universal Pictures); Il Re Leone (Walt Disney); Il signor Diavolo di Pupi Avati con Gabriel Lo Giudice, Filippo Franchini (01 Distribution).

 
 

Moviement 7 dedicato ai Coen

Moviement è un magazine di cinema che si prefigge di analizzare lo statuto estetico dell’immagine cinematografica nelle sue componenti “materiali”

 
 

MovieCon, il meglio del cinema al Cartoomics 2019

MovieCon

Tanto divertimento e tantissimo cinema. Terminato il quinquennio della gloriosa Movie Time Machine, l’area cinema ed entertainment di Cartoomics diventa un vero e proprio MovieCon che ospiterà contenuti dedicati al cinema e attività in collaborazione con le maggiori realtà nazionali di cinema e tv.

Ad accogliere il pubblico all’ingresso sia della fiera che dell’area MovieCon saràShazam! star della 26° edizione di Cartoomics: Shazam! invita il pubblico di Cartoomics ad “estendere il proprio universo” tramite la campagna della fiera di cui è il testimonial. Un grande e spettacolare stand accoglierà il pubblico che sarà ingaggiato in tre challenge che hanno l’obiettivo di far scoprire a ciascuno dei partecipanti i propri “superpoteri” ma con l’allegria e la leggerezza che caratterizzano questo nuovo protagonista dell’universo DC. Shazam! nelle sale dal 3 aprile conWarner Bros. Pictures.

Tra le anticipazioni imperdibili, sabato alle ore 16.00, saranno proiettati i primi 5 minuti in anteprima mondiale del film Captive State, sci-fi movie nelle sale con Adler Entertainment dal 28 marzo diretto da Rupert Wyatt, regista de L’alba del pianeta delle scimmie. Dieci anni dopo un’invasione extra terreste, il mondo è governato dagli alieni. Gli umani si dividono in due fazioni, coloro che accettano il nuovo governo e coloro che invece si oppongono dando vita alla Ribellione.

La casa di distribuzione 20th Century Fox porta in fiera un corner per divertenti photo opportunity: foto da brivido con il film Pet Sematary, tratto dal bestseller di Stephen King, al cinema il 9 maggio; presente il fondale con poster in preview di Rocketman, l’atteso biopic sulla vita di Elton John, al cinema il 30 maggio e ancora il fondale con poster in preview con un twist decisamente femminile di X-Men: Dark Phoenix, il nuovo episodio della saga, al cinema il 6 giugno.

Dopo la positiva esperienza del 2018, ritornano a Cartoomics gli UniVisionDays – Memorie del cinema, visioni del futuro, manifestazione promossa dall’Associazione UNIVIDEO (Unione Italiana Editoria Audiovisiva MediaDigitali e Online) che ospiterà momenti di approfondimento sul mondo dell’HomeEntertainment.  L’evento prevede un ricchissimo calendario di proiezioni e incontri imperdibili con i protagonisti della creatività e con i professionisti dell’industria audiovisiva italiana.Tra gli appuntamenti da non mancare venerdì 8 la presentazione del film Hotel Gagarin alla presenza del regista e del cast e sabato 9 l’incontro con Enzo d’Alò, regista de La Gabbia nella e Il Gatto.

Numerosi gli EVENTI SPECIALI organizzati nei tre giorni di UniVisionDays: venerdì 8 i visitatori sono invitati a prendere parte all’iniziativa a scopo benefico “Stompfor Queen” realizzata da 20th Century Fox HE in occasione dell’uscita del film Bohemian Rhapsody; mentre sabato9 si festeggiano i 10 anni di filmtargati Marvel Studios in occasione dell’uscita del film Captain Marvel alla presenza dell’attore Valerio Aprea, di esperti del mondo Marvel e di uno show painting di un noto artista in collaborazione con Panini Comics.

Grande chiusura domenica 10 con Emis Killa eCarosello Records che presentano SUPEREROE,il disco del rapper multi platino declinato in musica, fumetto e cinema, e la proiezione in anteprima del cortometraggio contenuto nell’album (regia di AlexPrete con Emis Killa e Giacomo Ferrara) a cui seguirà il Q&A con il pubblico e i fan.Sempre nella giornata di domenica verrà presentata “La grande avventura scientifica” in occasione dei 50 anni dall’allunaggio e raccontata attraverso le immagini del film Il Primo Uomo, Gravity e Interstellar supportati dagli interventi degli esperti dell’ASI – AGENZIA SPAZIALE ITALIANA che patrocina l’evento.

Warner Bros. sarà presente anche con ANIMALI FANTASTICI – I CRIMINI DI GRINDELWALD in occasione dell’uscita in DVD eBlu-ray del film il prossimo 14 marzo. Un’enorme bacchetta magica alta 3 metri sarà a disposizione per photo-opportunity e condivisioni social per i tre giorni della fiera, mentre sabato 9 verranno presentati, in collaborazione con UniVisionDays, i contenuti extra del secondo capitolo della saga alla presenza dell’attore Valerio Aprea.

Le tre intensissime giornate, celebreranno, ancora una volta, l’Home Entertainment come prodotto editoriale privilegiato di intrattenimento e di cultura attraverso un programma curato dagli Associati Univideo e dal giornalista e critico Marco Spagnoli, responsabile editoriale della manifestazione.

Il progetto vede nuovamente la collaborazione con YAMAHA Music, leader mondiale nel settore degli strumenti musicali e dei dispositivi di riproduzione musicale, che sarà il partner tecnico dell’area, avendo progettato un setup audio multi canale per garantire una totale e coinvolgente immersione “sonora”degli spettatori, oltre ad organizzare nei tre giorni di fiera l’appuntamento quotidiano YAMAHA Music for GAMING presso il MovieCon con i più noti youtuber del web e che culminerà nella giornata di domenica con la premiazione del torneo RainbowSix by Mantus.

Confermato l’appuntamento con GOTHAM SHADOWS. Il fan club che riunisce gli appassionati italiani del mondo di Batman, sarà presente anche in questa edizione per celebrare l’importante anniversario degli 80 anni diBatman. È prevista la presenza tutti i giorni del grandissimo artista ClaudioCastellini; il Maestro, oltre ad unirsi ai festeggiamenti, presenterà la sua ultima fatica in ambito DC Comics, dedicata all’Uomo d’Acciaio, ovvero laminiserie “Man and Superman”, realizzata in collaborazione con il grande scrittore di comics Marv Wolfman, svelerà una stampa inedita e sarà protagonista di un panel a lui dedicato sabato 9 marzo. Le celebrazioni di Gotham Shadows per gli 80 anni del Cavaliere Oscuro proseguiranno con tantissimi altri momenti di incontro, tra cui il panel di sabato 9 dedicato ai doppiatori storici di Batman e Joker, Marco Balzarotti e Riccardo Peroni, e a seguire il panel dedicato alla genesi della Graphic Novel “BatmanEuropa” editata dalla DC Comics nel 2015, alla presenza degli autori Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli.

Grande protagonista dell’areaMovieCon anche l’ASSOCIAZIONE GHOSTBUSTERS ITALIA che sarà presente con la sua passione ed entusiasmo per intrattenere i visitatori con la rinnovata miscela di sempre fatta di giochi, spettacolo, musica e tanta travolgente simpatia. Inoltre quest’anno in occasione del 35mo anniversario della pellicola cult “Ghostbusters” lo stand sarà arricchito da una mostra interamente dedicata al mondo degli acchiappa fantasmi e il sequel di Ghostbusters che uscirà nel 2020. Nella giornata di domenica 10 gli amici di GHOSTBUSTER ITALIA in collaborazione con UniVisionDays celebreranno insieme ai visitatori i 35 anni di Ghostbuster.

E ancora, la scatenata crew di Crossover UniversoNerd vi attende con divertenti appuntamenti live per parlare del mondo geek e nerd a 360°.

Cosplayer ma non solo, quest’anno Cartoomics coincide con il Carnevale Ambrosiano: quale migliore occasione per andare in fiera con il proprio costume e partecipare all’esclusivo CARTOOMICS CARNIVALCONTEST riservato ai lettori di ViviMilano?

Debutterà a Cartoomics il progetto di brand-extension di MyMovies.it, sito di riferimento per tutti gli appassionati e fruitori di cinema: verranno presentati al pubblico una serie di oggetti di merchandising personalizzati, frutto della collaborazione con lo IED – IstitutoEuropeo di Design – di Roma che ha ideato un concept creativo partendo dai valori e dagli elementi grafici del sito web. La collezione 2019 è ispirata ai generi cinematografici e si declina sul tema ‘In case of emergency’.

Questa edizione di Cartoomics vede nuovament eanche la presenza commerciale di GAMETEKK (Franchising MT sul mondo Games ed Home Entertainment) che sarà presente con uno spazio dedicato alla vendita di DVD, Blu-Ray™ e videogame.

L’area MovieCon è gestita dell’agenzia ECHO che da anni cura questa parte della manifestazione e che come per l’edizione precedente ha coordinato anche la presenza degli UniVision days.

 
 

Move That Body: Scarlett Johansson in trattative per la commedia

Scarlett Johansson è in trattative per recitare nel prossimo film Sony Pictures, una piccante commedia dal titolo Move That Body.

La sceneggiatura, scritta da Lucia AnielloPaul W. Downs, farebbe parte della Black List delle seneggiature non prodotte nel 2015 con la seguente logline: Cinque amiche affittano una casa al mare a Miami per un week-end di addio al nubilato e uccidono accidentalmente uno spogliarellista. Il progetto è stato anche definito una via di mezzo tra Una notte da leoni e Weekend con il morto.

Sony Pictures ha raccolto la sceneggiatura questa estate. Lucia Aniello è accreditata per dirigere il film e Downs potrebbe essere il co-protagonista.

Fonte: comingsoon.net

 
 

Mouse Mingle: il sito di appuntamenti per appassionati della Disney

Se siete fan Disney è probabile anche che sogniate una storia d’amore romantica e da favola, proprio come quelle raccontate nei film della Casa di Topolino.

Per tutti i fan hard core arriva il sito di incontri Mouse Mingle, che si presenta con queste parole: “Il posto dove connettersi con persone che amano la Disney e che vogliono magia dalla loro relazione”.

mouse mingle

 
 

Mouse Guard: Sonoya Mizuno nel film con Idris Elba

La star della commedia rivelazione Crazy Rich Asians Sonoya Mizuno sarà la protagonista di Mouse Guard, adattamento cinematografico dei fumetti e della graphic novel di David Petersen prodotto, tra gli altri, da Matt Reeves. Insieme all’attrice ci saranno anche Idris Elba, Andy Serkis e Thomas Brodie-Sangster.

Dietro la macchina da presa del film ci sarà invece Wes Ball, il giovane regista che ha firmato la trilogia di Maze Runner, mentre il progetto è stato descritto come una versione animata di Game of Thrones ambientato in un universo immaginario con i topi che verrà realizzato utilizzando l’ormai tecnologia della motion capture sviluppata dallo stesso Serkis in Il Signore degli Anelli.

L’originale Mouse Guard racconta di un mondo medievale e dell’ordine di topi che svolgono il ruolo di protettori giurati del loro regno, e Elba interpreterà una figura sulla falsariga di un Obi-Wan Kenobi. A sua volta Serkis entrerà nei panni dell’antagonista principale, il fabbro della Guardia noto come Midnight, mentre Brodie-Sangster sarà Lieam, uno dei membri  giovani dell’esercito che sarà chiamato a dimostrare il suo coraggio.

Quest’anno abbiamo visto la Mizuno, giapponese naturalizzata britannica, nella miniserie di Netflix Maniac al fianco di Emma Stone e Jonah Hill, nella rom-com campione di incassi Crazy Rich Asians, e negli scorsi anni anche in Ex Machina e Annientamento (entrambi diretti da Alex Garland), nel live action de La bella e la bestia e con un piccolo ruolo in La La Land di Damien Chazelle.

Mouse Guard: Idris Elba e Andy Serkis nel cast

Fonte: Deadline

 
 

Mouse Guard: 20th Century Fox prepara l’adattamento

Secondo The Hollywood Reporter la 20th Century Fox si è assicurata i diritti per il grande schermo di Mouse Guard, serie a fumetti di David Petersen. La sceneggiatura sarà affidata a Gary Whitta (Rogue One: A Star Wars Story, The Book of Eli). Alla produzione ci sarà il regista di Cloverfield e L’alba del Pianeta delle Scimmie, Matt Reeves.

Sixth & Idaho produrrà insieme all’editore di Mouse Guard, Boom! Studios di Ross Richie e Stephen Christy.

Sul sito ufficiale della serie, il creatore David Petersen in passato aveva rivelato di volere un adattamento cinematografico “che fosse fatto correttamente,” nella speranza di vedere un film in linea con la serie a fumetti e con l’utilizzo massiccio della Computer Grafica.

Nel mondo di Mouse Guard i topi hanno difficoltà a vivere in modo sicuro e prosperare tra condizioni difficili e una serie di spietati predatori. Così la viene formata la Mouse Guard: più che semplici soldati, sono guide per i topi comuni che cercano di viaggiare sicuri da un villaggio all’altro. Compiono il loro dovere con dedizione, senza paura, in modo che i topi possano non solo esistere, ma vivere veramente.

Fonte: CS

 
 

Mouse d’Oro: Jackie di Pablo Larraín vince l’edizione di Venezia 73

JACKIEL’ottavo Mouse d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a Jackie di Pablo Larraín, votato il miglior film del Concorso dai collaboratori degli oltre 80 siti di cinema che compongono la giuria, mentre il Mouse d’Argento al miglior film fuori della competizione va ad Austerlitz di Sergei Loznitsa.

In passato il Mouse d’oro ha premiato grandi maestri internazionali (William Friedkin, Frederick Wiseman, Todd Solondz, Leos Carax), importanti autori del presente (Kim Ki Duk, Tsai Ming Liang, David Fincher, Peter Greenway), documentari (The Look of Silence di Joshua Oppenheimer) grande cinema popolare (Philomena, Il caso Spotlight, Her) e anche serie tv (Oliver Kitteridge).

La tradizione continua anche con due riconoscimenti che seguono tradizione e innovazione. Jackie di Pablo Larraín continua il percorso di ricerca dell’autore su forma cinema, dinamiche del potere e scarto tra pubblico e privato. Jackie ha conquistato una media di 8,16, tallonato a brevissima distanza da Ang babaeng humayo (The Woman Who Left) di Lav Diaz (media voto 8,14). Tra i film fuori dal concorso ufficiale la preferenza della giuria va al potente documentario Austerlitz di Sergei Loznitsa (8,35) seguito a poca distanza da un altro doc, musicale e in 3D: One More Time With Feelings di Andrew Dominik sulla registrazione del nuovo album di Nick Cave and the Bad Seeds.

Nato nel 2009 su idea di Hideout.it, il premio Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e variegata per un totale di 81 siti italiani di cinema e oltre 150 giurati.

Il premio, nato per dare visibilità ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica  e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro “mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere d’accordo le diverse anime di un luogo vasto come il web. Un vero e proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico interessato al cinema.

I giurati singoli esprimono un voto numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La classifica viene stilata calcolando la media per sito di appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.

 
 

Mountains May Depart: recensione del film di Jia Zhangke

Mountains May Depart

In Mountains May Depart è il 1999, la Cina saluta il nuovo anno con i dragoni per le strade, i fuochi d’artificio nel cielo e i balli incastrati in uno schermo 4:3. Fra le pieghe di una vita semplice, divisa tra botteghe di famiglia e miniere di carbone che lavorano a pieno regime, sta esplodendo fragorosa una rivoluzione economica pronta a portare ricchezza nelle tasche di pochi intraprendenti pionieri. Figlio di questa rivoluzione è Dollar, un bambino nato esplicitamente sotto il segno del dollaro americano e le visioni espansionistiche di un padre diventato ricco troppo in fretta – senza averne forse la testa e la maturità. I primi disastrosi segni del cambiamento iniziano a palesarsi quindici anni dopo: nel 2014 Dollar ha genitori separati e una nuova madre, vive in una grande città e sta imparando a parlare l’inglese, proiettato verso una scuola internazionale fuori dal Paese.

Mountains May Depart, una storia personale

Il formato dello schermo è ora 16:9 e fra le mani di tutti spuntano iPad e iPhone, i simboli estremi di una industrializzazione di massa snaturata di ogni radice (come saprete, Apple disegna i suoi prodotti in California ma li produce interamente in Cina). Si arriva ad immaginare un 2025 su schermo panoramico 2:35, sempre più largo, in cui Dollar e la sua intera generazione vivono in Australia, hanno completamente dimenticato la loro lingua d’origine e non riescono più a comunicare con i loro stessi padri, incapaci di comprendere la nuova, obbligata rivoluzione culturale che essi stessi hanno imposto.

Mountains May Depart

Jia Zhangke, che molti ricorderanno per lavori come Still Life e Touch of Sin, racconta la storia personale di un ragazzo dai suoi 0 ai 25 anni (o giù di lì) per spiegare come stia cambiando la Cina e come soprattutto potrebbe diventare in un futuro non troppo lontano. Un Paese che abbagliato dai guadagni facili della globalizzazione sta perdendo direzione e tradizione, diventando arido e ghiacciato nello spirito, privo di ogni sentimento e ricordo. Un monito d’allarme dal linguaggio semplice, quasi folkloristico, che andando avanti con le fasi del film diventa più rigido, insipido e asettico, per riscaldarsi di nuovo solo nel finale emozionante e simbolico.

Medesima evoluzione per l’immagine e la fotografia chirurgica di Nelson Yu Lik-wai, che sfuma costantemente dal caldo al freddo insieme ai personaggi sempre più sperduti e confusi. Siamo di certo lontani dalla potenza visiva de Il Tocco del Peccato (A Touch of Sin) ma è probabilmente una scelta voluta, ricercata, più poetica. Ci si rivolge esplicitamente ad un pubblico di massa e si fa leva sulle canzoni popolari, i canti di piazza, le danze di fine anno, i ravioli fatti in casa dalle madri per i propri figli e famiglie assenti. Madri che trasudano dolore da ogni sguardo, da ogni parola affidata al silenzio, nonostante le gioie del passato e l’idea di un futuro ideale siano ancora forti e presenti nel profondo. Una profondità che neppure la neve, che scende copiosa, può raffreddare.

Mountains May Depart
 
 

Moulin Rouge diventerà un musical a teatro

Moulin Rouge!

Moulin Rouge, il film musical diretto da Baz Lurhmann e interpretato da Nicole Kidman e Ewan McGregor, si prepara a sbarcare a teatro.

La Global Creatures si sta occupando della trasposizione teatrale del film del 2001, con John Logan (Il gladiatore, Skyfall) incaricato di scrivere i testi e Alex Timbers che si occuperà invece della regia.

Non è la prima volta che la Global Creatures porta a teatro un’opera di Luhrmann: precedentemente infatti aveva già trasformato Ballroom Gara di ballo (primo film del regista australiano) in una produzione teatrale.

A proposito del progetto, Baz Luhrmann ha dichiarato: “È fantastico sapere che una nuova generazione di artisti talentuosi si occuperà di trasformare Moulin Rouge in qualcosa di nuovo e di restituirlo al suo legittimo habitat, cioè il teatro”.

La trama dello spettacolo sarà per grandi linee identica a quella del film. Il debutto nei teatri e le relative date saranno annunciate prossimamente.

moulin rouge

Moulin Rouge diventerà un musical a teatro

Moulin Rouge! è un film musical del 2001 del regista Baz Luhrmann, ispirato all’opera La traviata di Giuseppe Verdi. La pellicola è considerata atipica nel suo genere perché i brani cantati non sono opere originali, ma rivisitazioni di alcuni dei brani storici della musica pop interpretati dal cast; in particolare i due attori protagonisti Nicole Kidman e Ewan McGregor stupirono il pubblico con le loro doti canore non essendo dei cantanti professionisti.

Fonte: Variety

 
 

Motorheads è basato su una storia vera?

Motorheads storia vera

Motorheads, serie Prime Video, segue un gruppo di adolescenti di Ironwood, in Pennsylvania, che si dedicano alla costruzione di auto e sfogano la loro rabbia gareggiando per le strade. La storia segue i gemelli Zac e Caitlin che si trasferiscono con la madre Samantha dalla loro casa di Brooklyn alla città natale di quest’ultima, per stare con lo zio Logan Maddox. Il padre, Christian Maddox, era una leggenda locale delle corse automobilistiche scomparso 17 anni prima durante un inseguimento in auto dopo una rapina. Ex meccanico della NASCAR, Logan gestisce attualmente un’officina meccanica nel suo fienile trasformato in garage. Caitlin ama le auto ed è entusiasta di lavorare e imparare al fianco dello zio.

Tuttavia, all’inizio Zac vuole solo stare tranquillo e staccarsi dall’eredità del padre. Ben presto incontrano altri adolescenti del posto, tra cui il loro vicino Marcel Crawford, Alicia Whitaker, Kiara Gibbons, Harris Bowers e Curtis Young, che frequentano tutti la stessa scuola. Harris e Zac litigano subito, e Caitlin, Marcus e Curtis si schierano con quest’ultimo. Decidono di riparare una Dodge Charger gialla di proprietà di Christian e di sfidare Harris in una gara di accelerazione. Questo dramma adrenalinico sul passaggio all’età adulta affronta temi universali come l’amicizia e la rivalità, insieme all’eccitazione sfrenata delle corse su strada.

Motorheads esplora la cultura delle gare di accelerazione in Pennsylvania

Motorheads è ambientato nella città immaginaria di Ironwood, vicino a Filadelfia, in Pennsylvania. Descritto dal regista dell’episodio pilota, Neil Burger, come un incrocio tra “The Fast and the Furious” e “Friday Night Lights”, lo show dipinge un quadro realistico della cultura delle corse clandestine su strada, che risale a oltre mezzo secolo fa. Lo stato è sede della pista abbandonata Nu-Be, inaugurata nel 1969. La pista, lunga 1/8 di miglio, è stata chiusa all’inizio degli anni ’80 dopo che i proprietari hanno smesso di pagare le tasse. Sebbene di breve durata, ha contribuito a promuovere lo spirito di cameratismo tra i piloti e gli appassionati di auto di Filadelfia.

Lo stato della Pennsylvania ha prodotto molte leggende dello sport delle gare di accelerazione, come Kenneth Dale “Kenny” Bernstein, Russell James “Jim” Liberman, Joe Amato e Bruce Larson, tra gli altri. Questo sport è stato rappresentato numerose volte sul grande schermo, ad esempio in “Snake & Mongoose” (2013), “Heart Like A Wheel” (1983), ‘Burnout’ (1979) e “Wheels of Fire” (1973).

Attualmente, Filadelfia sta assistendo a un aumento delle corse su strada a scapito della sicurezza pubblica. Nel settembre 2024, secondo quanto riferito, centinaia di auto hanno partecipato a gare di accelerazione in varie parti della città, con acrobazie che prevedevano l’uso di lanciafiamme. Mentre molti si sono radunati per assistere agli eventi, altri cittadini erano terrorizzati, il che ha portato a una forte repressione da parte della polizia. Così, il mondo immaginario di “Motorheads” sembra radicato nella realtà del suo contesto e incarna tutti gli aspetti della sottocultura per raccontare agli spettatori una storia ben fondata.

La storia immaginaria di Motorheads cattura il vero amore per le auto del suo protagonista

Sebbene Motorheads sia un’opera di fantasia creata dalla mente dello showrunner John A. Norris, l’attore Michael Cimino, che interpreta Zac, incarna il termine nel suo senso più vero. La star venticinquenne è sempre stata un appassionato di auto e da bambino collezionava Hot Wheels. In un’intervista al LA Times, ha ricordato di aver costruito piste da corsa per le macchinine con suo padre e di aver giocato insieme a lui al videogioco di corse automobilistiche “Forza” quando era più grande. Michael ha rivelato che i suoi zii erano piloti di dragster e che suo nonno gli ha insegnato a lavorare sulle auto e a ricostruire i motori, gettando così solide basi per la sua passione. “Ho costruito una Miata del 2002 con motore sovralimentato”, ha raccontato la star di “Love, Victor”. “Ho una piccola serie su TikTok che sto montando, in cui mi vedete mentre la costruisco con il mio amico Justin e mio cugino, e che inizierò a pubblicare molto presto”.

Da quando Michael ha firmato con la Creative Artists Agency, ha aspettato un progetto che unisse la sua passione per le auto e la recitazione. Quindi, quando ha ricevuto la sceneggiatura di “Motorheads”, era sicuro che avrebbe ottenuto il ruolo. L’affinità di Michael per le auto lo ha aiutato a ottenere la parte nella serie, ha confermato il showrunner Norris, che ha seguito l’audizione insieme al produttore esecutivo Jason Seagraves. Hanno ricevuto molte audizioni da persone che fingevano di essere esperte di auto per ottenere la parte e inizialmente hanno pensato che Michael fosse uno di loro. Tuttavia, quando quest’ultimo ha parlato di costruire un’auto e ha mostrato loro il suo lavoro in corso che stava portando con sé a Los Angeles su Zoom, hanno capito che era un vero appassionato. “Quell’energia è reale. Ogni parte di lui lo è”, ha aggiunto Norris.

Partecipare al salone automobilistico annuale Tokyo Auto Salon ha aiutato Michael a familiarizzare con la sottocultura della costruzione di auto e delle corse. Ha stretto contatti e ha assistito alla scena underground, giungendo alla conclusione che il mondo degli appassionati di motori non è semplicemente un modo per divertirsi, ma anche un “simbolo di espressione di sé” e di ribellione. Questo spirito è canalizzato nel suo personaggio, Zac, che decide di affrontare il bullo della scuola, Harris, in “Motorheads”. Mentre nella serie originale Amazon le scene di guida sono state interpretate da stuntman, Michael spera di dare maggiore autenticità a questi ruoli in futuro interpretandoli lui stesso. L’attore ha ottenuto il certificato di stuntman e spera di emulare il suo modello, Tom Cruise, nei prossimi giorni.

 
 

Motorheads – Stagione 2: ci sarà? Tutto quello che sappiamo

Motorheads - stagione 1
Cortesia di © Prime Video

Motorheads è una serie originale Prime Video che mescola dramma adolescenziale, mistero familiare e una forte componente motoristica, ambientata nella provincia americana tra officine, autodromi e tensioni intergenerazionali. Lanciata nel maggio 2025, la serie segue le vicende di Zac, un ragazzo appassionato di corse, che si ritrova coinvolto in segreti più grandi di lui quando scopre dettagli oscuri sul passato della sua famiglia e sull’assenza del padre.

Accanto a lui ruotano personaggi altrettanto tormentati e carismatici, come Caitlyn, Alicia e Harris, che si confrontano con la perdita, la rabbia, l’amicizia e l’amore in un contesto in cui i motori sono metafora di identità e velocità di fuga. Tra competizioni clandestine e vecchie ruggini familiari, Motorheads ha conquistato una fanbase giovane grazie al suo stile narrativo teso e dinamico, sostenuto da una colonna sonora energica e un’estetica a metà tra Outer Banks e Fast & Furious.

Motorheads è stata rinnovata per una Stagione 2?

Il futuro di Motorheads, la serie teen-drama con motori e segreti di famiglia, rimane in sospeso. Ad oggi, Prime Video non ha ancora ufficializzato il rinnovo o la cancellazione della serie dopo i suoi 10 episodi, usciti il 20 maggio 2025. Tuttavia, le parole del creatore John A. Norris (alias Johnny Norris) hanno ravvivato le speranze dei fan. Rispondendo a un commento su X, ha confermato che “Season two is written“: la Stagione 2 esiste già – almeno su carta.

Il finale della prima stagione ha lasciato diverse porte aperte: l’oscuro destino di Christian Maddox, il padre scomparso, e il futuro dei rapporti tra Zac, Caitlyn, Alicia e Harris sono rimasti irrisolti. Inoltre, Norris ha spifferato uno spoiler: nel secondo episodio della seconda stagione, Caitlyn affronterà il test della patente, proprio come la sua interprete Melissa Collazo dovrà fare nella realtà.

Anche il cast sembra pronto a tornare: Mia Healey (Alicia) ha dichiarato di aver già un’idea chiara per la stagione 2, e Michael Cimino (Zac) ha anticipato che il suo personaggio sarà molto cambiato sin dall’inizio.

Tra i fan, la conversazione è vivace. Su Reddit si legge:

“It’s like… one of those shows you can just turn your brain off and relax” reddit.com

E il Guardian, pur criticando dialoghi deboli e una regia altalenante, ha riconosciuto la chimica tra i giovani protagonisti come elemento trainante della serie .

Per ora non ci sono conferme ufficiali da Prime Video, ma il fatto che la sceneggiatura sia già pronta, unita al buon riscontro iniziale (la serie ha dominato le classifiche U.S. tra il 22 e il 25 maggio) , lascia sperare in un rinnovo a breve.

In attesa della conferma, i fan possono consolarsi con la consapevolezza che la trama è già stata scritta e pronta per decollare. Incrociamo le dita!

 
 

Motorheads – stagione 1, spiegazione del finale: dov’è Christian?

Motorheads - stagione 1
Cortesia di © Prime Video

Motorheads stagione 1 è stata pubblicata su Prime Video il 20 maggio e, con i suoi misteri intergenerazionali e le gare elettrizzanti, non c’è da stupirsi che la serie sia già un successo. Dopo la sua uscita, Motorheads è subito salita in cima alle statistiche di streaming di Amazon. La serie segue un gruppo di quattro liceali disadattati uniti dall’amore per le auto, le corse e un legame con il passato oscuro della loro piccola città di Ironwood, in Pennsylvania.

Il cast di Motorheads vede Melissa Collazo e Michael Cimino nei panni dei gemelli Caitlyn e Zac Torres, il cui padre, Christian Maddox (Deacon Phillippe), è scomparso dopo aver rapinato una banca 17 anni prima. Con l’aiuto dei loro amici, riparano la vecchia auto da corsa di Christian per partecipare alle tradizionali gare di strada di Ironwood. Con questo mix adrenalinico di auto veloci, corse ad alto rischio, drammi romantici e una fortuna scomparsa, la prima stagione di Motorheads era destinata a concludersi con il botto.

Harris Bowers muore nel finale della prima stagione di Motorheads?

Conclude la stagione in un incidente infuocato

Senza dubbio, Harris Bowers (Josh Macqueen) è uno dei personaggi più interessanti della prima stagione di Motorheads. È il figlio dell’uomo che un tempo era il più ricco di Ironwood, ma la recente morte della madre ha lasciato Harris come un guscio vuoto e arrabbiato all’inizio della stagione. Ma, nei momenti finali del finale di stagione, Harris rimane intrappolato in un incidente d’auto in fiamme: non è chiaro se sia vivo o morto.

La recente morte di sua madre ha lasciato Harris un guscio vuoto pieno di rabbia.

Fin dal primo episodio, Harris e Zac si sono scontrati per l’affetto di Alicia Whitaker (Mia Healey) e la loro rivalità è destinata a culminare in una gara. Mentre è in viaggio, però, Harris colpisce una buca che fa esplodere una gomma, facendolo sbandare, ribaltare e rimanere intrappolato in un relitto in fiamme. L’unica persona che potrebbe aiutarlo è Zac, e l’ultima immagine che abbiamo di entrambi è Zac che guarda le fiamme con orrore.

Il modo in cui la telecamera taglia la scena rende volutamente poco chiaro se Harris sia sopravvissuto o se Zac tenterà di salvarlo. Harris ha trascorso la prima stagione di Motorheads dicendo a tutti quelli che lo circondano che non riconosce la persona che è diventato. Se Harris muore in pista, non avrà mai la possibilità di diventare l’uomo che avrebbe dovuto essere. Speriamo che Harris torni in qualche forma se Motorheads verrà rinnovato per una seconda stagione.

Christian è a Spider Lake? Cosa significa la telefonata di Caitlyn

Motorheads - stagione 1
Cortesia di © Prime Video

L’ipotesi di Sam che Christian sia morto potrebbe non essere così vera come sembrava

Il mistero più grande di Motorheads è cosa sia successo a Christian Maddox. È scappato dalla polizia dopo aver rapinato una banca, ma, dopo essere stato riconosciuto, ha dovuto abbandonare la sua ragazza incinta, Samantha Torres (Nathalie Kelley). L’ultima volta che Sam lo ha visto, stavano seppellendo la sua fortuna, ma quando è tornata, i soldi erano spariti e al loro posto c’era solo una foto di Spider Lake. Ancora più strano è il fatto che il fratello di Christian, Logan (Ryan Phillippe), riceve da anni cartoline bianche. Christian ha dei bei ricordi di Spider Lake, quindi se dovesse nascondersi da qualche parte, quello sarebbe il posto giusto.

Per avere una chiara somiglianza familiare, il figlio di Ryan Phillippe, Deacon Phillippe, interpreta suo fratello minore, Christian Maddox, nella prima stagione di Motorheads.

Caitlyn trascorre l’intera stagione alla disperata ricerca di un modo per ricongiungersi con suo padre e, nella scena finale della prima stagione di Motorheads, riceve una chiamata da un numero sconosciuto da Spider Lake. Tutti gli indizi indicano che Christian è vivo a Spider Lake. Avrebbe potuto facilmente prendere i soldi e usarli per iniziare una nuova vita. L’unico problema è che Motorheads è una serie che ha sempre un colpo di scena, quindi, anche se sembra che Christian sia vivo a Spider Lake, è quasi certo che le cose non andranno esattamente così.

Come Zac ha ottenuto i codici e perché li ha dati a Logan

Motorheads - stagione 1
Cortesia di © Prime Video

Per salvare suo zio, Zac ha tradito Alicia

Ironwood è una città con molti problemi finanziari e, di conseguenza, Logan trascorre la prima stagione di Motorheads cercando di mantenere a galla la sua officina. Nell’episodio finale, la malavita di Ironwood, con l’aiuto di Logan e Harris, ruba quattro auto di lusso all’uomo più ricco della città. Ma poiché questi è anche il padre di Alicia, la rapina è anche un tradimento nei confronti della ragazza, che ha trascorso la stagione divisa tra i due ragazzi. Alla fine, è Zac che ha dato a suo zio Logan i codici per rubare le auto del padre di Alicia.

Zac ha tradito Alicia perché, se Logan non fosse riuscito a procurarglieli, avrebbe dovuto fare da autista per la fuga dopo la rapina. In un certo senso, quindi, Zac ha dovuto tradire Alicia per salvare suo zio. Peggio ancora, Alicia ha capito quasi subito che era stato Zac a tradirla. Se i due avessero mai avuto la possibilità di stare insieme, le azioni di Zac nel finale di Motorheads hanno quasi certamente messo fine alla loro relazione.

Zac dimostra di stare diventando suo padre nel finale della prima stagione di Motorheads

Motorheads - stagione 1
Cortesia di © Prime Video

Fin dall’inizio, sia Zac che Caitlyn hanno trascorso tutto il loro tempo a Ironwood, oscurati dall’eredità del padre. In effetti, la rivalità di Zac con Harris è iniziata quando Harris ha mostrato il filmato della fuga di Christian dalla polizia durante una grande festa. Sia Zac che Caitlyn sono profondamente consapevoli dei difetti di Christian. Presumibilmente ha abbandonato la sua famiglia perché correva costantemente senza curarsi della propria incolumità anche dopo che Sam era rimasta incinta, ed è stato coinvolto in alcune rapine piuttosto gravi.

Tutto ciò che Sam e Logan vogliono è che Zac e Caitlyn diventino persone migliori dei loro genitori, ma alla fine della stagione 1 di Motorheads, Zac è praticamente diventato suo padre. La sua ossessione per le corse lo mette ripetutamente in grave pericolo. Preferisce le auto a sua madre, suo zio, sua sorella e la donna che sembra amare. Tradisce Alicia in un modo che ricorda in modo inquietante il tradimento di Christian nei confronti di Sam 17 anni fa.

Lo Zac Torres dell’episodio 1 non avrebbe esitato a cercare di salvare Harris, ma nel finale di Motorheads, Zac rimane semplicemente lì.

La cosa peggiore è il significato della scena finale, in cui Harris ha un incidente con l’auto. Zac ricorda la buca che ha causato l’incidente di Harris, e non è chiaro se abbia sterzato per evitarla o se abbia sterzato per far sì che Zac ci finisse dentro. Allo stesso modo, il Zac Torres dell’episodio 1 non avrebbe esitato a cercare di salvare Harris, ma nel finale di Motorheads, Zac rimane semplicemente lì. Questo è probabilmente il finale più cupo possibile per Zac, e ci vorrà molto perché Zac riesca a uscire da questa oscurità in un potenziale secondo Motorheads.

Il vero significato del finale della prima stagione di Motorheads

Motorheads - stagione 1
Cortesia di © Prime Video

Qualcuno deve rompere il ciclo

Ci sono due temi principali nella stagione 1 di Motorheads: il ciclo della ricchezza e della povertà e la natura ciclica del tempo. Gli adolescenti del 2025 stanno vivendo le stesse storie, gli stessi drammi e gli stessi crimini dei loro genitori negli anni 2000, anche se i dettagli individuali sono diversi. Ma i genitori in Motorheads sono tutti individui profondamente imperfetti.

Amazon Prime non ha ancora rinnovato Motorheads per la stagione 2.

Persino lo sceriffo di Ironwood ha preso parte alla rapina in banca che ha costretto Christian Maddox a fuggire e, nel 2025, suo figlio è alle prese con le conseguenze di quel crimine. Il finale della prima stagione di Motorheads sembra confermare che, a meno che qualcuno non apporti un cambiamento radicale, l’ultima generazione di adolescenti di Ironwood è destinata a ripetere gli stessi errori commessi dai propri genitori decenni prima.

 
 

Motor City: semaforo rosso e tutti a casa. Gerard Butler lascia?

Brutto stop per Motor City, il nuovo progetto di Albert Hughes (La vera storia di Jack lo squartatore) che sembrava aver ricevuto una spinta decisiva dal recente ingresso nel cast di un pezzo da novanta come Adrien Brody. Invece, arriva la mesta notizia dello stop alla pre-produzione, a un paio di settimane dall’inizio delle riprese, con tanto di membri della crew rispediti a casa.

La decisione è stata presa dai produttori (Emmett/Furla Films e Foresight): essendo l’uscita in sala prevista per il 31 marzo, si sono resi conto che a montaggio e post-produzione non sarebbero stati dedicati più di tre mesi: un lasso temporale ideale solo per buttare sul mercato un prodotto scadente. Ciò non significa che il film non si farà, ma che tutto andrà rapidamente ridiscusso, dai contratti ai tempi di lavorazione. Difficile spostare la release, in quanto sono stati già stipulati accordi per la distribuzione internazionale. Il marasma potrebbe far vittime; cioè, fuor di metafora, alcuni attori potrebbero lasciare, anche il protagonista Gerard Butler. L’attore scozzese era salito a bordo del progetto Motor City dopo che per il lead character, un ex galeotto in cerca di vendetta, erano circolati i nomi di Dominic Cooper, Jake Gyllenhaal e Jeremy Renner. Attendiamo nuove da questo cupo scenario.

Fonte: Deadline

 
 

Motor City: Jake Gyllenhaal al posto di Dominic Cooper?

Jake Gyllenhaal è in trattative per andare a occupare il posto di protagonista in Motor City, nuovo film di Albert Hughes, lasciato vacante

 
 

MotoGP™ Unlimited: recensione della serie sportiva di Prime Video

MotoGP™ Unlimited

È disponibile dal 14 marzo su Prime Video la nuova docuserie sul Campionato del Mondo MotoGP™, MotoGP™ Unlimited, visibile in esclusiva sulla piattaforma in Francia, Italia, Spagna e in più di 170 paesi e territori in tutto il mondo – compresi Regno Unito e Stati Uniti. 

Composta di otto episodi da 50 minuti, MotoGP™ Unlimited è prodotta da THE MEDIAPRO STUDIO in collaborazione con Dorna, e segue il mondo della classe regina da molto vicino, raccogliendo testimonianze non solo di piloti, ma anche di personalità di spicco di quel mondo, tra cui i team manager delle migliori scuderie del mondo.

Trai motociclisti più in vista rappresentati, intervistati e seguiti nel corso delle otto puntate, ci sono il Campione del 2021 Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), l’icona Valentino Rossi (Petronas Yamaha SRT) nella sua ultima stagione in MotoGP™, Marc Marquez (Repsol Honda), Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), Johann Zarco (Pramac Racing), Maverick Viñales (Aprilia Racing Team Gresini), e il campione nel 2020, Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), insieme a diversi direttori dei Team. 

MotoGP™ Unlimited, uno sguardo intimo nella vita dei campioni

MotoGP™ Unlimited si addentra nelle vite di questi campioni, raccontabile da un punto di vista inedito, intimo e schietto, la serie racconta le storie aspirazioni dei giovani talenti e dei vecchi veterani, tutti che hanno cercato e che cercano di lasciare il proprio segno nella storia di questo sport che riesce a coinvolgere ed emozionare così tanto pubblico, tifosi e addetti ai lavori. 

Grazie a questa serie, per la prima volta si può offrire agli spettatori uno sguardo intimo dietro a quelle vite e a quelle storie che da sempre siamo abituati a vedere solo dal punto di vista della pista, della gara, delle interviste. In questo modo, la serie apre un cordone di comunicazione, una corsia preferenziale per tutti coloro che vogliono davvero scoprire cosa c’è dietro questa facciata: le sfide affrontate dai piloti e dai team durante la stagione, fuori e dentro la pista, le caratteristiche necessarie a far parte di questo mondo, le doti e le capacità che servono per arrivare in cima all’universo su due ruote della MotoGP.

Come ogni racconto sportivo che si rispetti, MotoGP™ Unlimited  smuove corde archetipiche nello spettatore, è un racconto appassionante e sentito, che attraversa ogni personalità dei campioni dei quali raccoglie la testimonianza, e lo fa con grande puntualità e attenzione, cercando di rendere sempre fluido il racconto più grande legato al campionato stesso. 

La serie si inserisce in un filone di docuserie sportive che Amazon Prime sta proponendo in collaborazione con THE MEDIAPRO STUDIO che si occupa della produzione. Tra questa annoveriamo FernandoSix Dreams e All or Nothing. I produttori esecutivi di MotoGP™ Unlimited sono Laura Fernandez EspesoJavier Mendez e Bernat Elias, e i registi sono Arnau Monras e Jaume Garcia. La serie è disponibile su Amazon Prime Video dal 14 marzo.

 
 

Motive 2×12: anticipazioni

Motive 2×12Si intitolerà Kiss of DeathMotive 2×12, il dodicesimo episodio della serie di successo prodotta dal network americano ABC.

In Motive 2×12, dopo un misterioso autore di best-seller gialli viene avvelenato con una tossina rara, il detective Flynn e Vega devono determinare chi è amico e chi nemico fra le persone a lui vicine. Nel frattempo, la vita personale del Detective Lucas prende una svolta, mentre Angie riceve una piacevole sorpresa, per gentile concessione di Vega.

 
 

Motive 2×08: anticipazioni

Motive 2×08Si intitolerà Angels with Dirty Faces, Motive 2×08, l’ottavo episodio della serie targata ABC. In Motive 2×08, quando un giovane viene trovato privo di sensi dopo quello che sembra essere un incontro erotico andato male, i detectives Flynn e Vega devono trovare il colpevole prima che ritorni per completare l’omicidio. Quando Angie cerca di accelerare l’inchiesta, lei si spinge a chiedere un favore professionale che si rivela costoso. Nel frattempo, il detective Lucas ha problemi a casa.

Motive è una serie televisiva canadese trasmessa dal 3 febbraio 2013 su CTV. La serie è basata sulle indagini della Detective Angela Flynn, mamma single, che lavora nella squadra omicidi. Particolarità della serie è che l’identità del killer e della vittima sono noti fin dall’inizio dell’episodio, con un format che ricorda Colombo. È stata rinnovata per una seconda stagione, che andrà in onda in Canada nell’estate 2014.

In Italia ha debuttato il 21 settembre 2013 sul canale Premium Crime.

Personaggi:

  • Detective Angie Flynn, interpretata da Kristin Lehman.
    Detective e mamma single
  • Detective Oscar Vega, interpretato da Louis Ferreira.
  • Detective Brian Lucas, interpretato da Brendan Penny.
  • Sergente Boyd Bloom, interpretato da Roger R. Cross.
  • Dott. Betty Rogers, interpretata da Lauren Holly.
  • Manny Flynn, interpretato da Cameron Bright.
    Il figlio di Angie Flynn
 
 

Motive 2×07: anticipazioni

Motive 2×07Si intitolerà Pitfall, Motive 2×07, il settimo episodio della serie targata ABC. In Motive 2×07 i Detectives Flynn e Vega riescono a tirarsi fuori dal matrimonio del padre di Vega per indagare su di un saltoparacadutistico andato storto. Mentre si lavora al caso, Angie fa uno sforzo per riconquistare la fiducia di Vega condividendo un file sensibile che contiene le informazioni su di lei e il sergente Cross.

Motive è una serie televisiva canadese trasmessa dal 3 febbraio 2013 su CTV. La serie è basata sulle indagini della Detective Angela Flynn, mamma single, che lavora nella squadra omicidi. Particolarità della serie è che l’identità del killer e della vittima sono noti fin dall’inizio dell’episodio, con un format che ricorda Colombo. È stata rinnovata per una seconda stagione, che andrà in onda in Canada nell’estate 2014.

In Italia ha debuttato il 21 settembre 2013 sul canale Premium Crime.

Personaggi:

  • Detective Angie Flynn, interpretata da Kristin Lehman.
    Detective e mamma single
  • Detective Oscar Vega, interpretato da Louis Ferreira.
  • Detective Brian Lucas, interpretato da Brendan Penny.
  • Sergente Boyd Bloom, interpretato da Roger R. Cross.
  • Dott. Betty Rogers, interpretata da Lauren Holly.
  • Manny Flynn, interpretato da Cameron Bright.
    Il figlio di Angie Flynn
 
 

Motion Picture Association of America annuncia il nuovo presidente

Motion Picture Association of AmericaIl Senatore Chris Dodd, Chairman e CEO della Motion Picture Association of America (MPAA) ha annunciato oggi che Stan McCoy sarà il nuovo presidente per la regione Europa/Medio Oriente/Africa (EMEA).

McCoy, che è entrato in MPA EMEA nell’aprile 2014 con il ruolo di Senior Vice President e Regional Policy Director, sostituisce Chris Marcich, che ricopriva il ruolo precedentemente e che è stato nominato Presidente Internazionale, una nuova posizione creata con lo scopo di riconoscere e valorizzare l’importanza crescente dell’industria cinematografica e televisiva globale.

“Nell’Unione Europea, stiamo assistendo a numerosi sforzi per rivedere la protezione del diritto d’autore, che è stata elemento centrale per la crescita del cinema, della televisione e delle industrie creative”, ha affermato Dodd. “Sarà importante avere qualcuno con la conoscenza ed esperienza di Stan sul fronte della proprietà culturale e dell’innovazione alla guida del nostro team di Bruxelles in un momento così cruciale, non solo per i nostri associati, ma anche per i sette milioni di persone che lavorano nel settore creativo all’interno dell’Unione Europea”.

“Il panorama culturale diversificato che abbiamo di fronte oggi è possibile soltanto perché le industrie creative ed i media adattano continuamente i loro modelli di business per fornire ai consumatori una scelta sempre migliore di servizi. Per questo abbiamo bisogno di un quadro giuridico certo”, ha spiegato McCoy. “Il segmento di mercato legato in maniera specifica al diritto d’autore genera 509 miliardi di Euro per il prodotto interno lordo europeo, ci sono più di 3.000 servizi audiovisivi on demand disponibili per i cittadini europei e più di 1.500 lungometraggi sono stati prodotti nell’Unione Europea l’anno scorso. Sarà mio obiettivo assicurarmi che chi scrive le regole capisca che fare un film è un’impresa complessa e rischiosa”.

Dodd ha aggiunto: “Stan e Chris sono entrambi persone straordinarie che hanno dimostrato il loro inestimabile talento di leader e nei rapporti con le istituzioni. Mentre i contenuti cinematografici e televisivi si diffondono sempre di più in tutto il mondo – sul grande schermo, attraverso la trasmissione televisiva classica e via cavo o tramite Internet –  la loro esperienza sarà cruciale per proseguire i nostri sforzi nel fornire questi di contenuti creativi in espansione nei territori EMEA e in tutto il mondo”.

McCoy rappresenta MPA EMEA in due alleanze chiave europee: la Creative and Media Business Alliance (CMBA) e Creativity Works!, una coalizione di organizzazioni del settore culturale e creativo europeo che hanno lo stesso obiettivo comune. Entrambe hanno sede a Bruxelles. McCoy precedentemente ha ricoperto il ruolo di Assistant U.S. Trade Representative for Intellectual Property and Innovation presso l’ufficio del USTR. Ancora prima, aveva lavorato presso lo studio legale Covington & Burling a Bruxelles e Washington, dove si era occupato in particolar modo di tutela internazionale della proprietà intellettuale e diritto del commercio internazionale. McCoy ha studiato presso la DePauw University e la School of Law della University of Virginia.

Marcich ha guidato il dipartimento EMEA di MPA dal 1995. Nel suo nuovo ruolo, Marcich coordinerà e guiderà gli sforzi internazionali di MPA in sedi che vanno da Toronto a Città del Messico e San Paolo nel continente americano fino a Singapore ed Hong Kong nell’area asiatica del Pacifico così come presso l’ufficio EMEA di Bruxelles. Nel suo impegno di coordinamento internazionale, lavorerà a stretto contatto con Joanna McIntosh, Executive Vice President for Global Policy and External Affairs, che è entrata in servizio a luglio per guidare i settori policy ed advocacy dall’ufficio di Washington.

“Con la crescita globale di questo settore, è sempre più vitale coordinare il nostro lavoro con quello dei nostri partner internazionali, per fare in modo che il diritto d’autore continui a proteggere chi crea, produce e diffonde contenuti culturali”, ha affermato Marcich. “Sono felice di continuare a lavorare per gli associati MPAA, i partner internazionali ed i rappresentanti del settore creativo. Sono molto fiducioso nel futuro del nostro settore”.

 
 

Mothers’ Instinct: Jessica Chastain e Anne Hathaway nel trailer ufficiale

Vertice 360 ha diffuso il trailer ufficiale di Mothers’ Instinct, intenso thriller psicologico interpretato dalle attrici Premio Oscar Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye, Zero Dark City, The Help) e Anne Hathaway (Il diavolo veste Prada, Les Misérables). La pellicola verrà distribuirà in Italia dal 9 maggio.

Le star prestano il volto rispettivamente a Alice e Céline, migliori amiche e vicine di casa, le cui vite apparentemente perfette in un centro suburbano dell’America degli anni ’60 vengono improvvisamente sconvolte da un tragico incidente che coinvolge uno dei loro figli.

Il film Mothers Instinct

Opera prima di Benoit Delhomme – che nel film è anche direttore della fotografia, ruolo per il quale è già conosciuto a livello mondiale – Mothers’ Instinct segue il progressivo deteriorarsi dei rapporti tra Alice e Céline, minati da senso di colpa, sospetto e paranoia. In questo raffinato noir dal ritmo incalzante e dalle atmosfere hitchcockiane, lo spettatore si lascerà affascinare dai costumi dai toni pastello e dalle ambientazioni tipiche del sogno americano dei primi anni ’60, per assistere al doloroso scontro tra due caratteri ugualmente forti, in una sottile indagine dell’identità femminile e dei lati più oscuri dell’amore materno.