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Nightcrawler: trailer red band del film con Jake Gyllenhaal

Nightcrawler: trailer red band del film con Jake Gyllenhaal

Nightcrawler, pellicola che vede protagonista Jake Gyllenhaal e che segna l’esordio alla regia per Dan Gilroy si mostra attraverso il red band trailer ufficiale.

Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Vi ricordiamo che il film è stato presente al Festival di Roma 2014, ma che debutterà nei cinema l’imminente 31 ottobre.

Qui di seguito, inoltre, vi proponiamo la nostra recensione di Nightcrawler.

Nightcrawler: trailer e poster con Jake Gyllenhaal

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Nuovo trailer e nuovo poster per Nightcrawler, thriller che segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, con Jake Gyllenhaal come protagonista principale.  Ecco il trailer del film:

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Il poster:

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Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Fonte: Comingsoon.net 

Nightcrawler: poster UK del film con Jake Gyllenhaal

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Arriva online un nuovo poster UK di Nightcrawler, il thriller che segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, che ha avuto a disposizione Jake Gyllenhaal come protagonista principale. 

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Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Nightcrawler segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, che ha anche scritto il film e che è già noto per aver lavorato alla scrittura di Real SteelThe Fall e The Bourne Legacy, analogamente al percorso che è già stato intrapreso in precedenza da suo fratello maggiore Tony Gilroy, dapprima sceneggiatore di molte pellicole e in seguito regista.

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Da notare come Jake Gyllenhaal abbia dovuto perdere molto peso per calarsi nella parte, circa 10 kg: non a caso il famoso attore appare molto dimagrito e con il volto scavato nelle foto di scena.

Fonte

Nightcrawler: nuovo trailer del film con Jake Gyllenhaal

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Nightcrawler: nuovo trailer del film con Jake Gyllenhaal

Nuovo trailer per Nightcrawler, thriller che segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, con Jake Gyllenhaal come protagonista principale. Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Fonte

Nightcrawler: nuovo spot tv con Jake Gyllenhaal

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Nightcrawler, pellicola che vede protagonista Jake Gyllenhaal e che segna l’esordio alla regia per Dan Gilroy si mostra attraverso un nuovo spot tv.

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Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Vi ricordiamo che il film è stato presente al Festival di Roma 2014, ma che debutterà nei cinema l’imminente 31 ottobre.

Qui di seguito, inoltre, vi proponiamo la nostra recensione di Nightcrawler.

Fonte: Coming Soon

Nightcrawler: due nuove clip italiane con Jake Gyllenhaal

Notorius Pictures ha pubblicato online due nuove clip in italiano da Nightcrawler, pellicola che vede protagonista Jake Gyllenhaal e che segna l’esordio alla regia per Dan Gilroysi. Eccole:

Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Vi ricordiamo che il film è stato presente al Festival di Roma 2014, ma che debutterà nei cinema l’imminente 31 ottobre.

Nightcrawler: acquisiti i diritti del film con

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Nightcrawler: acquisiti i diritti del film con

I diritti di Nightcrawler, thriller noir con Jake Gyllenhaal protagonista, sono stati oggi in toto acquisiti per gli Stati Uniti dalla casa di distribuzione americana Open Road Films. Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, nel cast del thriller, uno dei film più attesi al Festival di Cannes di quest’anno, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante). Nightcrawler segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, che ha anche scritto il film e che è già noto per aver lavorato alla scrittura di Real Steel, The Fall e The Bourne Legacy, analogamente al percorso che è già stato intrapreso in precedenza da suo fratello maggiore Tony Gilroy, dapprima sceneggiatore di molte pellicole e in seguito regista.

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony Gilroy, Jake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films. Da notare come Jake Gyllenhaal abbia dovuto perdere molto peso per calarsi nella parte, circa 10 kg: non a caso il famoso attore appare molto dimagrito e con il volto scavato nelle foto di scena. Nightcrawler non ha ancora una data di uscita ufficiale.

Fonte: Deadline

Nightcrawler Jake Gyllenhaal protagonista del primo teaser del film

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NightcrawlerArriva online il primo teaser/virale di Nightcrawler, il thriller che segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, che ha avuto a disposizione Jake Gyllenhaal come protagonista principale.  

Nightcrawler parla di un giovane uomo, Lou, (Jake Gyllenhaal) che si imbatte nel mondo notturno del giornalismo freelance investigativo e del crimine di Los Angeles. La trama di Nightcrawler e la scelta di casting del protagonista non possono che ricordarci in particolare due ruoli analoghi in precedenza interpretati da Jake Gyllenhaal,  ovvero Roberth Graysmith in Zodiac e Detective Loki in Prisoners.

Accanto a Gyllenhaal, sono presenti anche Rene Russo (vista nel ruolo di Frigga in Thor: The Dark World), Bill Paxton (John Garrett nella serie TV Agents of S.H.I.E.L.D) e Riz Ahmed (protagonista de Il Fondamentalista Riluttante).

Nightcrawler segna l’esordio alla regia di Dan Gilroy, che ha anche scritto il film e che è già noto per aver lavorato alla scrittura di Real SteelThe Fall e The Bourne Legacy, analogamente al percorso che è già stato intrapreso in precedenza da suo fratello maggiore Tony Gilroy, dapprima sceneggiatore di molte pellicole e in seguito regista.

Le riprese di Nightcrawler hanno avuto luogo a Los Angeles in sole cinque settimane intensive a partire da ottobre 2013: si tratta infatti di un film indipendente. I produttori sono Jennifer Fox, Tony GilroyJake Gyllenhaal, Michel Litvak e David Lancaster, la casa di produzione che ha finanziato il film è la Bold Films.

Da notare come Jake Gyllenhaal abbia dovuto perdere molto peso per calarsi nella parte, circa 10 kg: non a caso il famoso attore appare molto dimagrito e con il volto scavato nelle foto di scena.

Nightbitch: rilasciate le prime foto della commedia horror con Amy Adams

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Amy Adams è una sei volte candidata all’Oscar con una filmografia decisamente interessante che va da American Hustle a Her, da Arrival fino al ruolo di Lois Lane in L’uomo d’acciaio. Tuttavia, il suo prossimo ruolo potrebbe essere anche il più sorprendente. La Adams sarà infatti presto protagonista di Nightbitch, un film della Searchlight Pictures diretto da Marielle Heller. Questa settimana, Vanity Fair ha condiviso un primo sguardo alla Adams nel film.

Basato sull’omonimo romanzo di Rachel Yoder del 2021, la Adams interpreta una madre casalinga che si ritrova lentamente a trasformarsi in un animale. “Era così unico e ultraterreno, e come niente che avessi mai letto prima, racconta la sei volte candidata all’Oscar a VF. Di seguito, ecco le prime immagini del film, la cui uscita in sala negli Stati Uniti è attualmente fissata al 6 dicembre.

La trama di Nightbitch

La sinossi di Nightbitch riporta: “Una madre ambiziosa mette da parte la sua carriera artistica per stare a casa con il figlio appena nato, ma l’esperienza non corrisponde alla sua immaginazione. Due anni dopo, entra in bagno per una pausa dalle richieste del suo bambino, solo per scoprire una fitta macchia di peli sulla nuca. Allo specchio, i suoi canini sembrano improvvisamente più affilati di quanto ricordasse. Il marito, che viaggia per lavoro cinque giorni alla settimana, ignora le sue paure da stanze d’albergo lontane.

Mentre i sintomi della madre si intensificano e la tentazione di cedere ai suoi nuovi impulsi canini aumenta, la donna lotta per mantenere segreta la sua identità di alter-canina. Cercando una cura in biblioteca, scopre il misterioso tomo accademico che diventa la sua bibbia, A Field Guide to Magical Women: A Mythical Ethnography, e incontra un gruppo di mamme coinvolte in uno schema di marketing multilivello che potrebbero essere più di quello che sembrano”.

Nightbitch: recensione del film con Amy Adams

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Nightbitch: recensione del film con Amy Adams

Nightbitch, il nuovo film fantasy con Amy Adams, in arrivo su Disney+ il 24 gennaio, parte da un’idea provocatoria: una madre stanca e sopraffatta da tutto ciò che comporta una maternità affrontata in solitudine, scopre un giorno che si sta trasformando in un cane. Una metafora delle trasformazioni che il corpo e la mente di una donna attraversano durante la gravidanza, dopo il parto e nella nuova vita da madre oppure la realtà? Il film, scritto e diretto da Marielle Heller e tratto dal romanzo omonimo di Rachel Yoder, gioca abilmente su questa ambiguità, regalando momenti di surrealismo, commedia e introspezione, il tutto con una chiave insolita.

La trama di Nightbitch

La protagonista, una madre senza nome che solo dopo la trasformazione comincia a chiamarsi Nightbitch, vive in un tipico sobborgo americano con il marito (Scoot McNairy), che non è quasi mai a casa per lavoro, il loro figlio di due anni e un gatto trascurato. Ex artista di successo, ha lasciato la carriera per dedicarsi alla famiglia, ma la routine della maternità l’ha risucchiata in un ciclo monotono e alienante.

La ripetizione visiva utilizzata da Heller sottolinea efficacemente questa monotonia, con inquadrature ricorrenti delle colazioni e delle letture della buonanotte, un loop. La madre si sente intrappolata, e il suo risveglio inizia quando nota che i suoi canini si stanno affilando e il suo corpo diventa più peloso. Incuriosita e spaventata, scopre una protuberanza vicino al coccige, ma invece di cercare aiuto medico, la osserva crescere fino a trasformarsi in una coda.

Nightbitch
Amy Adams in Nightbitch – Foto cortesia Disney+

Una metamorfosi liberatoria

A differenza della tragica metamorfosi di Gregor Samsa nel racconto di Kafka, la trasformazione della protagonista in Nightbitch è galvanizzante e liberatoria. La madre abbraccia la sua nuova natura animale, abbandonando le costrizioni della “brava ragazza” per esplorare una libertà primordiale e feroce. Le sue uscite notturne diventano momenti di puro istinto. E Amy Adams, nei panni di questa donna/bestia, offre una performance straordinaria, esplorando con trasparenza emotiva il delicato equilibrio tra vulnerabilità e forza selvaggia. Le sue espressioni passano dalla frustrazione repressa alla gioia animalesca con una naturalezza magnetica. La performance le è valsa anche una candidatura ai Golden Globe.

Heller adotta un approccio intimo e claustrofobico, traducendo il flusso di coscienza del romanzo in voice-over che creano momenti di grande ironia. Le frasi di circostanza pronunciate dalla protagonista sono spesso in netto contrasto con i suoi pensieri reali, generando un umorismo tagliente che evidenzia il suo disagio interiore. Tuttavia, il film tende ad attenuare la rabbia e la frustrazione che caratterizzavano il romanzo di Yoder, preferendo smussare gli angoli più spigolosi con una vena di umorismo che rischia di indebolire il messaggio.

Nightbitch
Amy Adams in Nightbitch – Foto cortesia Disney+

Un adattamento che addolcisce il romanzo di partenza

Nonostante la forte performance di Adams, alcune scelte narrative risultano troppo compiacenti. La critica alla maternità contemporanea e alle pressioni sociali che ne derivano è evidente, ma il film si accontenta di una narrazione di emancipazione individuale, senza approfondire le implicazioni più sovversive del romanzo. La scelta di Heller di allontanarsi dal body horror per concentrarsi su una rappresentazione più leggera e ironica lascia è una chiara presa di posizione, tanto che tutti i momenti più audaci del romanzo vengono mitigati da un tono più rassicurante.

Se da un lato il film coglie con precisione lo stress e la solitudine della genitorialità, dall’altro le scene più fantasy non riescono a trasmettere emozioni forti, forse perché la regista sceglie di dare più peso all’aspetto psicologico che a quello fantastico/horror del materiale di partenza. La trasformazione canina della protagonista, con il suo acuirsi dei sensi e la necessità di inseguire prede nel buio, resta confinata in una dimensione simbolica che non osa mai spingersi fino in fondo. Anche il culmine della sua crisi, un crollo nervoso in un ristorante, non porta a reali conseguenze, confermando l’intenzione del film di restare su un terreno sicuro.

Nonostante la cautela con cui viene messo in scena, Nightbitch è un’opera intrigante, anche se meno audace di quanto avrebbe potuto essere. Amy Adams brilla nel ruolo della madre sopraffatta che riscopre la propria natura selvaggia, ma il film, pur offrendo spunti interessanti sulla femminilità e la maternità, preferisce addomesticare la sua rabbia piuttosto che lasciarla esplodere in tutta la sua potenza.

Nightbitch: il trailer del film con Amy Adams

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Nightbitch: il trailer del film con Amy Adams

La Searchlight Pictures ha rilasciato il trailer di Nightbitch, una commedia horror con Amy Adams basata sul romanzo del 2021 di Rachel Yoder. Inizialmente previsto per un’uscita direttamente in streaming su Hulu, Searchlight ha poi concesso al film un’ampia distribuzione nelle sale. Negli Stati Uniti il film uscirà ora il 6 dicembre, mentre al momento non è ancora nota la data d’uscita italiana, che potrebbe però grossomodo coincidere con quella americana.

Nel film, Amy Adams interpreta una madre casalinga che si ritrova lentamente a trasformarsi in un animale. “Era così unico e ultraterreno, e come niente che avessi mai letto primaha raccontato la sei volte candidata all’Oscar. Amy Adams guida un cast nel quale si ritrova anche Scoot MacNairy, Mary Holland, Jessica Harper, Zoë Chao, Ella Thomas, Stacey Swift, Archana Rajan, Adrienne Rose White, Darius De La Cruiz e Roslyn Gentle.

La trama di Nightbitch

La sinossi di Nightbitch riporta: “Una madre ambiziosa mette da parte la sua carriera artistica per stare a casa con il figlio appena nato, ma l’esperienza non corrisponde alla sua immaginazione. Due anni dopo, entra in bagno per una pausa dalle richieste del suo bambino, solo per scoprire una fitta macchia di peli sulla nuca. Allo specchio, i suoi canini sembrano improvvisamente più affilati di quanto ricordasse. Il marito, che viaggia per lavoro cinque giorni alla settimana, ignora le sue paure da stanze d’albergo lontane.

Mentre i sintomi della madre si intensificano e la tentazione di cedere ai suoi nuovi impulsi canini aumenta, la donna lotta per mantenere segreta la sua identità di alter-canina. Cercando una cura in biblioteca, scopre il misterioso tomo accademico che diventa la sua bibbia, A Field Guide to Magical Women: A Mythical Ethnography, e incontra un gruppo di mamme coinvolte in uno schema di marketing multilivello che potrebbero essere più di quello che sembrano”.

Nightbitch con Amy Adams dal 24 gennaio su Disney+

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Nightbitch con Amy Adams dal 24 gennaio su Disney+

Disney+ ha annunciato che Nightbitch, il nuovo film Searchlight Pictures scritto e diretto da Marielle Heller, sarà disponibile in Italia dal 24 gennaio in esclusiva su Disney+. Marielle Heller fornisce la sua visione satirica e unica al lungometraggio basato sull’acclamato omonimo romanzo di Rachel Yoder.

Amy Adams è stata nominata come “Miglior Attrice Protagonista – Musical o Comedy” ai Golden Globe Awards per Nightbitch. Oltre all’attrice candidata a sei Oscar®, il cast è composto da Scoot McNairy, Arleigh Snowden ed Emmett Snowden al loro debutto cinematografico.

Searchlight Pictures presenta Nightbitch, prodotto da Anne Carey, p.g.a., Marielle Heller, p.g.a., Sue Naegle, p.g.a., Christina Oh, Amy Adams e Stacy O’Neil. Megan Ellison, Allison Rose Carter, Havilah Brewster, Adam Paulsen, Sammy Scher e Rachel Yoder sono invece i produttori esecutivi.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla “Modalità Junior” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

La trama di Nightbitch

La sinossi di Nightbitch riporta: “Una madre ambiziosa mette da parte la sua carriera artistica per stare a casa con il figlio appena nato, ma l’esperienza non corrisponde alla sua immaginazione. Due anni dopo, entra in bagno per una pausa dalle richieste del suo bambino, solo per scoprire una fitta macchia di peli sulla nuca. Allo specchio, i suoi canini sembrano improvvisamente più affilati di quanto ricordasse. Il marito, che viaggia per lavoro cinque giorni alla settimana, ignora le sue paure da stanze d’albergo lontane.

Mentre i sintomi della madre si intensificano e la tentazione di cedere ai suoi nuovi impulsi canini aumenta, la donna lotta per mantenere segreta la sua identità di alter-canina. Cercando una cura in biblioteca, scopre il misterioso tomo accademico che diventa la sua bibbia, A Field Guide to Magical Women: A Mythical Ethnography, e incontra un gruppo di mamme coinvolte in uno schema di marketing multilivello che potrebbero essere più di quello che sembrano”.

Night Swim: trailer italiano del thriller soprannaturale di Blumhouse

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La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer del nuovo thriller soprannatura Night Swim, il nuovo film dai produttori di M3GAN Atomic Monster e Blumhouse, i produttori di M3GAN.

Tratto dall’acclamato cortometraggio del 2014 di Rod Blackhurst e Bryce McGuire, il film Night Swim vede come protagonista Wyatt Russell (The Falcon and the Winter Soldier) nei panni di Ray Waller, un ex giocatore di baseball della Major League costretto al ritiro anticipato a causa di una malattia degenerativa, che si trasferisce in una nuova casa insieme alla premurosa moglie Eve (la candidata all’Oscar Kerry Condon, Gli spiriti dell’isola), alla figlia adolescente Izzy (Amélie Hoeferle, dal nuovo film dell’autunno Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente) e al figlio Elliot (Gavin Warren, Fear the Walking Dead).

Sperando segretamente, contro ogni previsione, di tornare a giocare a livello professionistico, Ray convince Eve che la splendente piscina nel giardino sul retro della nuova casa sarà un vero spasso per i bambini e una buona terapia fisica per lui. Ma un oscuro segreto nel passato della casa scatenerà una forza maligna che trascinerà la famiglia negli abissi di un terrore profondissimo.

Night Swim è scritto e diretto da Bryce McGuire (autore del prossimo film in uscita Baghead) ed è prodotto da James Wan, regista di Saw, Insidious e The Conjuring, e da Jason Blum, produttore di Halloween, The Black Phone e L’uomo invisibile. Il film vede come produttori esecutivi Michael Clear e Judson Scott della Wan’s Atomic Monster e Ryan Turek della Blum’s Blumhouse.

Night Swim: trailer del nuovo horror prodotto da Jason Blum e James Wan

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Universal Pictures ha diffuso il trailer di Night Swim, il nuovo horror prodotto da Jason Blum e James Wan e in arrivo al cinema nel 2024. La pellicola diretta da Bryce McGuire vede protagonisti Kerry Condon e Wyatt Russell. Il film la storia di una donna, che mentre nuota in piena notte in una piscina, si rende conto che nell’ombra qualcuno o, meglio, qualcosa la sta osservando… Al momento non ci sono ulteriori dettagli sul film.

Night Swim: recensione del film di Bryce McGuire

Night Swim: recensione del film di Bryce McGuire

Jason Blum deve correre ai ripari, e in fretta, mentre arriva al cinema il suo ultimo “figlio”, Night Swim. Il giocattolo che ha sapientemente costruito negli anni, al momento sta funzionando a meraviglia ma potrebbe rompersi presto, un po’ come sta succedendo alla Disney con proporzioni ovviamente diverse. La Blumhouse sta infatti rischiando di inflazionare il proprio marchio di fabbrica immettendo sul mercato una serie di horror che possiedono uno spunto di partenza ammiccante ma davvero poco altro, e Night Swim lo testimonia con preoccupante evidenza.

Avere una buona idea di partenza non significa avere una storia solida o personaggi interessanti, in grado di sostenere la tensione e il dramma insito nell’horror. Magari basterà per portare ancora una volta il pubblico in sala e garantire un successo economico (vedi i recenti M3gan, Five Nights at Freddy’s e parzialmente anche L’esorcista – Il credente) ma quanto potrà durare ancora l’incantesimo? Se la qualità dei suoi prodotti rimarrà questa, probabilmente non molto.

Night Swim, la trama

Il secondo lungometraggio diretto da Bryce McGuire vede una famiglia trasferirsi in una casa abbandonata nella cui piscina anni prima era avvenuta una tragedia. Il capofamiglia Ray Waller (Wyatt Russell) è una stella del baseball che sta affrontando una terribile malattia, supportato dalla moglie Eve (Kerry Condon) e dai due figli. Sorprendentemente le sue condizioni di salute iniziano a migliorare man mano che l’uomo inizia ad adoperare la piscina con maggiore costanza. Ma quale sarà il tributo che quelle acque chiederanno in cambio?

Se non bastasse il fatto che dietro l’idea di partenza manca completamente o quasi uno sviluppo narrativo efficace, a complicare ulteriormente la riuscita del lungometraggio si aggiunge il fatto che il suo regista, evidentemente un amante e conoscitore del genere, vuole volare decisamente alto.

Un compendio della storia dell’horror

Ecco dunque che Night Swim si trasforma in un compendio sconclusionato di storia dell’horror, con rimandi più o meno espliciti a Poltergeist – poteva essere altrimenti se la protagonista è una piscina maledetta? – Shining, il prolifico filone dell’horror giapponese di Ringu e compagni, addirittura un omaggio a Il migliore di Barry Levinson. Ecco allora che lo spettatore passa più tempo a contare le citazioni che a interessarsi a quello che i personaggi in scena stanno attraversando, in particolar modo perché non c’è reale tensione negli eventi, sviluppati quasi soltanto l’uso scontato dei cosiddetti “cheap-thrills”.

Night Swim non riesce mai a coinvolgere e paradossalmente neppure a far paura, anche quando adopera l’oscurità come mezzo per nascondere quella che col passare delle scene di rivela una fastidiosa mancanza di mezzi oltre che di idee. Va bene il budget basso e la volontà di mantenere la storia “piccola”, ma qualche dollaro in più poteva, anzi doveva essere speso…

Ultimo tasto dolente del nuovo horror targato Blumhouse è il cast: la recentemente candidata all’Oscar Kerry Condon è l’unica che offre una prova accettabile mantenendo il suo personaggio appena sopra la superficie della credibilità, tratteggiando comunque l’ormai fin troppo stereotipata madre di famiglia che vuole proteggere i propri figli dal male che si sta impossessando della casa. Molto peggio fa un Wyatt Russell che invece paradossalmente nelle prime scene aveva dotato della necessaria malinconia il suo atleta alle prese con l’accettazione della malattia. Man mano che invece l’uomo diventa schiavo delle forze oscure, Russell dimostra dei limiti evidenti, se non addirittura involontariamente comici, nel tratteggiare il lato oscuro del personaggio.

Night Swim scopre le carte di Blumhouse

Dopo gli ultimi exploit al botteghino, Night Swim si presenta un po’ come quel lungometraggio che scopre le carte della Blumhouse, espone l’artificio che regge il gioco di prestigio della casa di produzione. E l’effetto crea onestamente una sensazione di fastidio, in quanto si tratta di un film messo in piedi e realizzato in maniera sbrigativa, quasi raffazzonata. Si meritano questo gli amanti dell’horror che in questi anni hanno decretato il successo di Jason Blum? Se si pensa poi che il producer ha lavorato a titoli notevoli come Scappa – Get Out o Black Phone, ecco che allora pare lecito pretendere da lui di meglio. Molto meglio.

Night Sky: recensione della serie Amazon Prime Video

Night Sky: recensione della serie Amazon Prime Video

L’aspetto più emozionante della fantascienza non è tanto l’ovvia creazione di mondi sconosciuti, di universi capaci di creare meraviglia, quanto invece la capacità di indagare l’essere umano e le sue sfaccettature sfruttando il genere. Questo tenta di fare Night Sky, serie in otto puntate realizzata da Amazon Prime Video in collaborazione con la Legendary Television (gli stessi di Carnival Row, sempre sulla stessa piattaforma di streaming).

Night Sky, la trama

La vicenda principale racconta di Franklin (J.K. Simmons) e Irene (Sissy Spacek), coppia di anziani che conduce un’esistenza più che tranquilla  in una piccola cittadina dell’Illinois. I due nascondono però nascondono un segreto: nella loro rimessa si cela infatti una porta misteriosa che conduce a un universo sconosciuto. I due hanno tenuto la scoperta nasconda per decenni, finché l’arrivo imprevisto del giovane Jude (Chai Hansen) minaccia di compromettere tutto. E intanto in altre parti del mondo sta succedendo qualcosa che riguarda il misterioso portale e le conseguenze dei poteri che esso porta con sé…

Ci mette veramente molto a partire la storia di Night Sky, anzi probabilmente troppo. Oltre che un’appropriata rappresentazione delle due figure principali e delle dinamiche interne al loro matrimonio, il pilot diretto dal regista argentino Juan José Campanella (Oscar per il miglior film internazionale nel 2009 con Il segreto dei suoi occhi) non offre allo spettatore molti altri spunti di reale interesse.

Il melodramma mette in ombra lo sci-fi

Il lato fantascientifico della vicenda viene adoperato con parsimonia, lasciando che sia il melodramma l’impalcatura emotiva portante del progetto. Una scelta che, pur nella sua coerenza, non ripaga più di tanto sotto il punto di vista del mero intrattenimento. Anche nelle puntate successive Night Sky procede con pochissimi colpi di scena, accumulando dettagli e situazioni che devono necessariamente far progredire la trama senza però sviluppare la dovuta tensione. L’ambientazione rurale molto ben orchestrata dalla produzione e dai set designer – la serie è stata girata interamente in location reali – regala a Night Sky un’atmosfera che si adatta perfettamente allo spleen di Irene e Franklin York, creando una fusione tangibile tra personaggi e il mondo in cui vivono. Tale coerenza però non viene sfruttata fino in fondo in quanto non risulta alla fine teatro per una storia che produce il necessario tra l’ambientazione realistica e l’aspetto fantastico degli eventi narrati.  

Sissy Spacek e J.K. Simmons sono il motivo per guardare Night Sky

Perché allora sentiamo comunque di consigliarvi di vedere Night Sky? La risposta è semplicissima: Sissy Spacek e J.K. Simmons. La coppia di attori entrambi premiati con l’Oscar costruisce tassello dopo tassello, inquadratura dopo inquadratura, una storia d’amore che dura da decenni e che racconta non solo il sentimento ma anche il tempo che ha dovuto attraversare. Raramente in questi anni si è visto rappresentato con tale potenza emotiva e verità psicologica il legame che unisce una coppia. Nel modo in cui i due attori interagiscono, parlano oppure scelgono di trattenere le parole, c’è qualcosa che realmente dimostra la loro alchimia incredibile. Non sono due personaggi senza macchia, Franklin e Irene, e hanno dovuto imparare a vivere insieme e superare gli ostacoli che un rapporto tanto lungo propone.

E questo Simmons e la Spacek riescono a farlo arrivare al pubblico senza sottolineature, al contrario accennandolo in tutta la sua profondità. Vederli all’opera, quando recitano insieme o interagendo con gli altri membri del cast, è qualcosa che riesce a far comprendere pienamente cosa significhi saper definire con pienezza un carattere adoperando pochi, semplici tratti. Sono loro il cuore gentile e pulsante di Night Sky, senza alcun dubbio.

In una serie che tutto sommato ha come obiettivo primario quello di adoperare la cornice fantastica per raccontare di esseri umani e delle loro vicissitudini, avere questi due interpreti come protagonisti è un bene prezioso. Anzi necessario. 

Night Skies: ecco gli alieni del film mai realizzato di Steven Spielberg

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Rick Baker, mago del make up e degli effetti speciali, ha diffuso le foto dei pupazzi e degli animatronics realizzati per Night Skies, film sugli alieni mai realizzato che sarebbe dovuto essere diretto da Steven Spielberg.

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Le immagini ci mostrano quanto il lavoro di Baker abbia poi influenzato il design di E.T. realizzato dall’artista italiano Carlo Rambaldi. Spielberg preferì portare avanti il progetto di E.T. L’Extraterrestre rispetto a quello di Night Skies, con grande disappunto di Baker stesso, che intanto aveva già speso una fortuna per la progettazione e la realizzazione dei pupazzi.

Il film film si sarebbe dovuto incentrare su cinque alieni, tutti con design diversi e caratteristiche particolari, sull’esempio dei Gremlins. Ma durante le Riprese de I Predatori dell’Arca perduta, Spielberg, che stava già lavorando a Night Skies, ebbe la possibilità e l’ispirazione di parlare di un alieno buono e tenero, la cui storia si intrecciava con quella di un bambino che aveva una famiglia problematica. Così nacque E.T. e Night Skies venne messo da parte.

Dopo molte richieste su Twitter, Rick Baker ha finalmente pubblicato le foto dei pupazzi per il film, immagini che fino ad ora erano state viste soltanto dalla produzione.

Night of the Living per Tim Burton e Seth Grahame-Smith

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Dopo la proficua collaborazione in Dark Shadows e La leggenda del cacciatore di vampiri, Tim Burton e Seth Grahame-Smith tornano a lavorare insieme. È la volta di

Night Moves: recensione del film con Dakota Fanning

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Night Moves: recensione del film con Dakota Fanning

Dopo lo spinoso e attuale tema della violenza domestica sulle donne, il Festival di Venezia propone, in concorso, Night Moves, un altro film dal tema universale e attuale: la difesa dell’ambiente.

Protagonisti di Night Moves,  questa storia dai risvolti thriller sono tre ragazzi, con storie molto diverse alle spalle ma con in comune la grande passione per la difesa dell’ambiente e del Pianeta Terra. Harmon è un ex marine, che ha sviluppato, nella sua esperienza bellica, un particolare astio verso l’istituzione. Suo amico di vecchia data, Josh appartiene al ceto medio, lavora in una fattori biologica e il suo impegno sociale e ambientale è innato nella sua persona tanto da renderlo disposto a fare qualunque cosa. Ai due si unisce Dena, giovanissima signorina altolocata che si è allontanata dall’alta società in cui è cresciuta per cercare uno stile di vita più genuino e per perseguire le proprio cause.

Night Moves, il film

Nella storia, raccontataci dalla regista Kelly Reichardt, lo spettatore è catapultato in un racconto che fatica ad ingranare, rivelandosi solo a mezz’ora dall’inizio con maggiore chiarezza. I due protagonisti, imprigionati in ruoli così diversi dai loro consueti personaggi, faticano un poco ad entrare in parte, e se Dakota Fanning fa un po’ meglio di Jesse Eisenberg, quest’ultimo si limita a mettere su un’espressione spigolosa e un atteggiamento taciturno che disegna bene la personalità del personaggio ma non lo rappresenta.

Night Moves, caratterizzato appunto prevalentemente da movimenti e azioni notturne, è un film difficile da seguire, più per l’estrema lentezza del racconto che per una vera è propria bruttezza insita nella storia. L’elemento thrriller del film viene sacrificato nella ricerca di una suspance che è estenuante più che avvincente, penalizzando così tutta la storia.

Persentato in concorso alla 70esima edizione del Festival di Venezia, Night Moves annoia per i tempi del racconto rinunciando alla ghiotta possibilità di fare deuncia e sprecando così una preziosa occasione.

Night Moves il trailer del film con Jesse Eisenberg e Dakota Fanning

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Ecco il trailer di Night Moves, film presentato alla 70esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia in Concorso e che vede protagonisti Jesse Eisenberg, Dakota Fanning e Peter Sarsgaard.

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night moves recensione 2Protagonisti di questa storia dai risvolti thriller sono tre ragazzi, con storie molto diverse alle spalle ma con in comune la grande passione per la difesa dell’ambiente e del Pianeta Terra. Harmon è un ex marine, che ha sviluppato, nella sua esperienza bellica, un particolare astio verso l’istituzione. Suo amico di vecchia data, Josh appartiene al ceto medio, lavora in una fattori biologica e il suo impegno sociale e ambientale è innato nella sua persona tanto da renderlo disposto a fare qualunque cosa. Ai due si unisce Dena, giovanissima signorina altolocata che si è allontanata dall’alta società in cui è cresciuta per cercare uno stile di vita più genuino e per perseguire le proprio cause.

Il film è diretto da Kelly Reichardt ed uscirà negli Stati Uniti il prossimo 30 maggio. Leggi la nostra recensione del film.

Fonte: CS

Night Hunter: tutto quello che c’è da sapere sul film con Henry Cavill

Non ci sono stati solo il Superman di L’uomo d’acciaio o Geralt di Rivia di The Witcher nella carriera di Henry Cavill, che come ben sapranno i suoi fan si è distinto anche con altre tipologie di ruoli, dal villain di Mission: Impossible – Fallout fino allo Sherlock Holmes di Enola Holmes. Diversi sono poi i thriller d’azione a cui l’attore ha preso parte, da La fredda luce del giorno fino a Night Hunter. Proprio quest’ultimo è uno dei titoli meno noti nella filmografia di Cavill, uscito nel 2018 per la regia dell’esordiente David Raymond, dove però l’attore dà ulteriore prova della sua capacità nel destreggiarsi anche con questo genere. 

Il film è un classico thriller con protagonista un detective intento a dare la caccia ad un serial killer, ma una precisa serie di elementi e dei colpi di scena inaspettati lo rendono un titolo a suo modo interessante. Inizialmente intitolato Nomis, il film non ha avuto una distribuzione particolarmente forte e in Italia è infatti arrivato direttamente sulla piattaforma Prime Video. Per i tanti fan dell’attore si tratta dunque di un titolo da recuperare, con il quale scoprire nuove sfumature di un interprete troppo spesso ricordato solo per i due ruoli citati in apertura. 

Night Hunter presenta ovviamente questo e molto altro, tra cui la partecipazione di diversi noti attori di Hollywood, tra cui un premio Oscar. È dunque un titolo da recuperare per una visione spensierata ma non superficiale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Night Hunter

La storia ha inizio con il caso di una giovane donna, morta per essere precipitata da un ponte ed essere finita su un camion in corsa. Le dinamiche non convincono però il detective Walter Marshall, il quale inizia a sospettare che la ragazza non sia caduta accidentalmente, ma che si sia gettata di proposito per sfuggire a qualcosa o da qualcuno. Messosi al lavoro per scoprire cosa sia realmente accaduto, Walter si ritrova ben presto davanti ad una svolta inaspettata quando, seguendo le tracce di un predatore sessuale coinvolto nel rapimento di una giovane sotto tutela dell’ex giudice Michael Cooper, trova la ragazza e altre donne segregate in una villa.

 Questa è di proprietà di Simon Stulls, un uomo che sembra soffrire di disabilità mentale. Simon viene arrestato e la polizia cerca di determinare se è l’effettivo responsabile dei rapimenti. Indagando sul passato di Simon, scoprono che è nato da uno stupro e sua madre ha tentato il suicidio prima di darlo alla luce. Il caso sembra risolto ma ciò che Walter non sa è che la cattura e l’arresto dell’uomo, mentalmente instabile e apparentemente affetto da autismo, daranno il via a una catena di eventi inaspettati che metteranno in pericolo le vite degli agenti coinvolti e riporteranno alla luce torbide verità. 

Night Hunter Alexandra Daddario

Il cast di Night Hunter e le location dove è stato girato il film

Ad interpretare il detective Walter Marshall vi è l’attore Henry Cavill, mentre il premio Oscar Ben Kingsley è qui presente nel ruolo di Michael Cooper, vigilante che usa la figlia adottiva Lara, interpretata da Eliana Jones, come esca per catturare il serial killer. Alexandra Daddario ricopre invece il ruolo di Rachel Chase, una psicologa che lavora con Marshall. Di questo personaggio, l’attrice ha detto che è il primo che le capita di interpretare che sia un adulto a tutti gli effetti. Recitano nel film anche Stanley Tucci nel ruolo del commissario Harper, il capo di Marshall, e Brendan Fletcher nel ruolo di Simon Stulls. Nathan Fillion ha invece il ruolo di Matthew Quinn, collega di Marshall.

Il film è stato girato dal febbraio al marzo 2017 a Winnipeg, la città più popolosa della provincia di Manitoba, in Canada. Night Hunter però non è stato girato solo nella città di Winnipeg, ma alcune scene sono state girate nelle aree sicure della Base delle Forze Canadesi (CFB) di Winnipeg. In particolare le scene degli interrogatori presenti nel film. Infine, pur essendo girato in Canada, è stata utilizzata una ripresa dello skyline del centro di Minneapolis, MN, per un’inquadratura di tre secondi. A parte ciò, tutti gli altri ambienti che si possono vedere nel film fanno parte del panorama urbano di Winnipeg.

Il trailer di Night Hunter e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Night Hunter grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1 dicembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

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Niente può fermarci: recensione del film

Niente può fermarci: recensione del film

In Niente può fermarci  il narcolettico Mattia, l’internet-dipendente Augusto, l’ossessivo compulsivo Leonardo e Guglielmo affetto di sindrome di Tourette si incontrano a Villa Angelika dove hanno deciso di ricoverarsi per i loro disturbi. Ma l’estate è lunga e si propsetta noiosa, così i quattro decidono di lasciarsi tutto alle spalle e rubare la macchina del direttore e partire alla volta di Ibiza.

Luigi Cecinelli riprende e sceneggia a quattro mani, insieme a Ivan Silvestrini, una commedia sui generis. Prendendo l’argomento difficile dei disturbi mentali, che in genere è oggetto di trame drammatiche, la storia viene colorata con il tono della commedia e arricchita di risvolti umoristici. Il film racconta il modo con cui questi ragazzi si rapportano nella loro vita privata e pubblica; e nella condizione in cui si vedono dipinti dalla società. Lo stile è principalmente di un road movie ma con le caratteristiche della commedia corale e il film di formazione.

Ma l’originalità della pellicola risiede risiede proprio nei quattro ragazzi, che essendo automaticamente etichettati nel loro “disturbo” scatenano in svariati siparietti la risata spontanea della sala, senza generare sottintesi che vanno a mischiarsi con la retorica o la parodia. Di fatti nonostante la storia sia di giovani adolescenti, incerti sul loro futuro, da questi personaggi traspare l’ingenuità e la spontaneità che non si è soliti vedere al cinema, il loro istinto è quello spronato dal confronto con i coetanei e dalla voglia di fare. Questo viaggio rispecchia il loro riscatto e il momento di accettarsi per quello che sono realmente. Così, il regista tiene ben saldo per 90 minuti, le linee guida del film e il ritmo non è mai forzato grazie alla freschezza della storia; il finale risulta essere conciliatorio e prevedibile ma senza false morali.

Del cast buona l’interpretazione di Emanuele Propizio, Federico Costantini e Gugliemo Amendola ma chi brilla per interpretazione è indubbiamente Vincenzo Alfieri, il suo Guglielmo oltre ad aver sviluppato e vissuto in maniera approfondita il personaggio, è quello che all’intero del film innesca il contesso ironico della storia a cui a ruota seguono il resto del cast. Buoni anche i genitori, Massimo Ghini, Serena Autieri, Gianmarco Tognazzi e Paolo Calabrese, forti della loro esperienza artistica riescono ad arricchire le sfaccettature dei genitori di figli “diversi” e quindi inevitabilmente mostrano le loro ansie e paure riguardo al loro futuro. Tra le partecipazioni amichevoli spicca d’importanza quella di Gerard Depardieu ma è in Lucia Ocone che la risata incontra piacevolmente la sala.

Niente può fermarci è una commedia fresca e orginale, scritta molto bene anche se un po’ scontata, fa ridere e diverte sulla crescita e sul come la si vive quando si è un po’ emarginati poiché “diversi”. Nelle sale dal 13 Giugno.

Niente può fermarci : la conferenza stampa

Niente può fermarci : la conferenza stampa

niente puo fermarci foto film Ieri mattina presso il The Space Moderno di Piazza della Repubblica in Roma è stato presentato Niente può fermarci. Dopo la proiezione alla conferenza stampa ha partecipato oltre al regista Luigi Cecinelli e il produttore Claudio Zamarion, il cast al completo, Emanuele Propizio, Federico Costantitni, Vincenzo Alfieri, gugliemlmo Amendola, Maria Chiara Auguenti, Serena Autieri, Paolo Calabresi, Massimo Chini, Gian Marco Tognazzi, Gerard Depardieu, Anna Dalton ed Eva Riccobono.

Per il regista, i cast come è stato scelto?
Luigi Cecinelli:Il film ha avuto una vita lunga, abbiamo cominciato a prepararlo con Claudio Zamarion in tempi non sospetti, e abbiamo incontrato questi ragazzi, il primo che trovai fu Vincenzo Alfieri di cui esiste un provino filmato che si sente Alfieri che recita e noi dietro che ridiamo, con la telecamera che si muove perché anche l’operatore non reggeva. Dopodiché ho incontrato Emanuele Propizio, poi è sopravvenuto Federico Costantini, che fa sempre il bello e il dannato, gli ho detto se riusciva e lo divertiva fare, lo sfigato con manie e questa cosa lo ha incuriosito;ed infine è arrivato Guglielmo Amendola che è stato l’insospettabile, cercavo una faccia per Mattia e poi l’ho conosciuto ho fatto un po’ di letture e mi è piaciuto, chiudendo così il cast dei ragazzi. Per i genitori è stato un po’ lo shopping di Natale, nel senso che tu fai la lista dei desideri e non sempre ti dice bene, invece io a questo giro ho avuto questi meravigliosi professionisti che poi hanno dato tanto al film, anche improvvisando tra di loro, quando hai degli attori così bravi, non si riesce a dare lo stop.

niente uo fermarci castCome è stato recitare in questo film?
Maria Chiara Aguenti:
è stato molto bello perché innanzi tutto ho recitato con quattro attori molto molto bravi, giovani e bravissimo, che mi hanno immediatamente integrata nel gruppo, che mi hanno fare la donna della situazione.

Guglielmo Amendola, come è stato l’esperienza del film?
G.A:
Per me è stata una bellissima esperienza, poiché è da poco che mi sono affacciato a questo mondo e quindi tutto da scoprire e tutto nuovo. Mi sono catapultato in questo mondo e ringrazio veramente tanto Luigi che mi ha dato questa possibilità e i ragazzi che mi hanno veramente aiutato e integrato sul set. Mi sono veramente divertito tantissimo e spero che ci sia un seguito.

Per te Emanuele come è stato recitare con Depardieu?
Emanuele Propizio:
è stato un casino perché lui voleva che bevessi per davvero e invece c’era un succo di frutta al mirtillo che faceva veramente schifo. Ma è stata una bellissima esperienza, in due anni ho avuto la fortuna di lavorare con De Niro e con Depardieu quindi io ho finito qua, è stato un piacere e me ne vado a casa!…Ringrazio tutti il regista e il produttore che ha creduto in questo progetto che doveva partire anni fa, ero minorenne e ora ne ho 22 anni. Con Federico siamo amici da quando eravamo piccoli abbiamo già lavorato insieme, con Guglielmo siamo diventati amici sul set e Vincenzo non lo conoscevo ed è stata bellissimo conoscere anche lui. Ed ho un padre meraviglioso che è Massimo Ghini.

Eva per te come è stato il provino?
Eva Riccobono:
È stato molto divertente, abbiamo fatto un primo incontro tre anni fa, ci siamo piaciuti subito mi ha parlato di questo progetto il mio ruolo mi divertiva, perché potevo far parte di questa allegra combriccola di giovani ragazzi e quando ci siamo reincontrati successivamente io avevo questo provino preparato da un mese e non mi ricordavo bene la parte! Ringrazio Luigi perché ha creduto in me in tempi non sospetti e non sapevo come abbia potuto capirlo, ma il suo talento si vede nei ragazzi che ha scelto.

Federico come ti sei preparato per il ruolo di Leonardo?
Federico Costantini:
Diciamo che il punto d’incontro con questo personaggio è stato che non sono un amante degli insetti, preferirei lottare con un coccodrillo che avere un ape che mi ronza vicino alla faccia, quello è stato il punto d’incontro con il personaggio, ovviamente non posso dire lo stesso della paura delle donne! Quindi ho sfruttato la paura degli insetti per proiettarla su tutto il resto.

Al regista, parte da questa commedia è originale, i quattro ragazzi non sono amici da una vita, ma hanno dei problemi e sono in una clinica, voleva raccontare anche un tema oltre che la solita commedia estiva-romantica?
L.C.: L’idea originale è nata parlando con un amico che fa il volontario in una clinica di questo tipo e mi ha detto che anche per brevi periodi alcuni ragazzi con vari tipi di problemi, andavano in clinica per fare delle terapie. E io ho un amico con la sindrome di Tourette che fa il fotografo e mi ero informato sulle alle tra abbiamo scelto insieme a Ivan Silvestrini (lo sceneggiatore n.d.a.) e capire insieme quelle che potevamo raccontare. In realtà la cosa che mi piaceva raccontare e che a volte che questo tipo di diversità o altri tipi di diversità molto spesso è più negli occhi di chi la vede di chi la vive e mi piaceva raccontare la storia di quattro ragazzi che come “plus” hanno queste quattro problematiche ma che in realtà hanno assolutamente le capacità di gestirle, al contrario dei propri genitori che spesso e volentieri si rapportano che anche per brevi periodi a loro più per la malattia e per le problematiche che in prospettiva il genitore vede per il figlio che non in realtà apprezzandone le diversità le particolarità le persone che comunque al di là di quello che potrebbe essere la malattia possono essere. Infatti secondo me la parte più divertente del film è quando i genitori vanno ad Ibiza e vanno in discoteca e vedono che i figli hanno trovato una dimensione e i genitori sono i quattro disadattati perché non sanno come gestirla la cosa della discoteca.

Niente puo fermarci posterIl contatto con Depardieu come è nato?
L.C.: Depardieu è stato Claudio…siamo un po’ come marito e moglie sono tanti anni che lavoriamo insieme ci si insulta praticamente ogni tre per due però su questa cosa di Depardieu è nata perché da sceneggiatura c’è un pezzo in cui vanno in Francia  “pensa se ci fosse Depardieu sarebbe una ficata eh?!” questa cosa la dici la scrivi e poi si cerca qualcun altro, e dopo un po’ di tempo è venuto Claudio e mi dice “Guarda che c’è Depardieu, ha letto la sceneggiatura, lo diverte molto e quindi lui lo fa” è nato così e  poi abbiamo fatto un incontro. È stato tendenzialmente un grande regalo della produzione perché non me lo sarei mai aspettato di avere la possibilità di dirigere un attore come Depardieu che è un esperienza meravigliosa, perché scherza ride e poi quando stai girando ti da assolutamente il personaggio è quindi è assolutamente meraviglioso starlo a vedere.

Ghini, Calabresi e Tognazzi, cosa vi ha attratto dalla commedia?
G.T.: Per quanto mi riguarda essere costretto ad avere per l’ennesima volta una capigliatura diversa da quella che ho nella vita, anche per essere adeguato a mio figlio e mi divertiva molto l’idea di un personaggio così istituzionale che veniva messo in difficoltà da una patologia del figlio che può creare dei grossi imbarazzi poiu al di là di tutto, poi quando ci sono queste operazioni di un cinema rivolto a un pubblico più giovanile, noi che lo facciamo da un po’ più di tempo troviamo un stimolo in più a lavorare con dei ragazzi che sono giovani e ce iniziano, perché il rapporto che ho avuto direttamente con Vincenzo è stato di grande scoperta, vedo in lui delle grandi doti e quindi vendo una grande opportunità che mi ha dato Luigi ma conoscevo già Emanuele.
P.C.: Adesso si producono commedie per vedere e il fatto che questa è una commedia scritta con ritmo e verosimiglianza, è un fatto raro. È bello che il messaggio del film dica anche che le problematiche dei figli spesso sono frutto delle proiezioni che i genitori nelle loro ansie e nelle loro frustrazioni accumulate probabilmente gli trasmettono quindi se gli si vuole dare uno spessore a questa commedia credo che il senso per me è stato quello.
M.G.: Zamarion mi ha convinto di essere della squadra, dal livello dei discorsi dei figli poi è normale capire perché hanno scelto noi come genitori, c’era una cosa che volevo chiarire. Proprio per non dare l’idea del film estivo, le sindromi di cui parliamo è una questione molto seria, mi era piaciuta fin dall’inizio l’idea di trovarsi in chiave di commedia ascoltare un argomento e più vedere com’era il risvolto della responsabilità dei genitori.

Niente Paura: recensione del film su Luciano Ligabue

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Niente Paura è un film documentario che a piccoli tratti non manca di farci sorridere, ma che è, e rimane fondamentalmente, un invito a specchiarci e a domandarci quanto di noi possiamo riconoscere nei suoi fotogrammi. Ultima fatica del regista Piergiorgio Gay, allievo di Ermanno Olmi, è stato presentato nella categoria fuori concorso alla 67.

Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un film di una dolcezza molto potente. Nel quale gli sguardi e i gesti di chi lo racconta sono l’espressività più solida. Perché Niente Paura, è effettivamente un “documentario atipico”, per abbracciare la definizione che Lionello Cerri propone, nel quale si punta a raccontare la nostra identità nazionale, da un lato attraverso la musica, quella di Luciano Ligabue, e dall’altro attraverso l’Italia che vive e respira, quella che va da Carlo Verdone, Fabio Volo, Paolo Rossi, Giovanni Soldini e Margherita Hack, alle presenze concrete di studenti, sportivi e sognatori della nostra realtà comune.

Le tematiche, le idee, le riflessioni si ritrovano a galleggiare In un tono confidenziale, colloquiale e spontaneo, tanto che val la pena sottolineare la capacità di questa pellicola di riuscire, prima di qualunque altra cosa, ad annullare lo spazio tra spettatore e commediante. Tutto aderisce, la musica è quella che siamo abituati ad ascoltare mentre svolgiamo gran parte delle nostre usuali e quotidiane attività; la gioia è quella che tutti abbiamo provato nell’estate mondiale del 2006; la nostalgia è quella che a tratti ci coglie quando ci scopriamo incapaci di sentirci, come in quei momenti, parte comune  e indiscussa della stessa fertile terra.

Niente Paura recensione

Niente Paura, il film

La facilità con cui in un attimo ci si riesce a sentire italiani…è la stessa facilità con la quale spesso ci vorremmo dimenticare di esserlo. E questo documentario è anche questo, non cancella vergogne o responsabilità civili, né aliena meraviglie della nostra terra con una sterile e scontata autocritica. Niente affatto. I suoi fotogrammi semplicemente ci parlano, così, come accade durante le migliori associazioni non veicolate di idee, quelle che occupano i nostri consueti discorsi.

Ed è vero, ci si ritrova, su quella poltrona, a sorridere ed annuire, con una piacevole tenerezza sul viso, prendere atto di ciò che in ogni caso ci rende unici, italiani, senza dover poi combattere con la rabbia e la frustrazione, due malumori che diventano dominanti quando qualcuno ci sbatte in faccia, attraverso lo schermo, qualcosa che non ci piace ma che non si può ignorare. Ci si alza invece rincuorati, nonostante non ci abbiano certo raccontato una favola.

E questo messaggio, d’altra parte, non fa che condire lo spirito con il quale sembra essere stato forgiato il film: non certo quello della commiserazione, quanto piuttosto quello della consapevolezza. Perché ci suggerisce di crederci ancora, cercarci ancora, in quel che vogliamo e preferiamo, anche se spesso quel che vediamo, sembra essere tutto ciò che non potrebbe essere di più lontano da noi. Notevole l’unico intervento di Enzo Biagi nel tessuto narrativo.

Niente paura, Deadpool ha la situazione sotto controllo nel nuovo spot

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Ecco un nuovo spot tv di Deadpool in cui il Mercenario Chiacchierone ha la situazione sotto controllo!

Guardalo di seguito:

Guarda il secondo trailer del film

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Il primo film in stand-alone dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”

A proposito di X-Men: chi ha visto il trailer avrà notato che la presenza dei mutanti su schermo sarà decisamente corposa. Andre Tricoteux sostituisce Daniel Cudmore nei panni di Colossus, ed appare nella nuova immagine rilasciata da empire pochi minuti fa a fianco di un Deadpool che pare intento a rompere la quarta parete.

Vi ricordiamo che in  Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel Cudmore che tornerà nei panni di Colosso. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.

Niente Paura – recensione

E’ stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il 5 settembre (fuori concorso) e uscirà nelle sale il prossimo 17 settembre, il lungometraggio diretto da Piergiorgio Gay “Niente paura – Come siamo come eravamo e le canzoni di Ligabue”, film-documentario che mediante le testimonianze di attori, scienziati, intellettuali, sportivi, gente comune, offre uno spaccato del nostro Paese.

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