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Venezia 73: I Called Him Morgan recensione del documentario di Kasper Collin

Dopo il successo di pubblico ottenuto con Janis la scorsa edizione, quest’anno Venezia prova a fare il bis con I Called Him Morgan, un documentario musicale diretto da Kasper Collin sulla vita del famoso jazzista Lee Morgan.

Questo musicista dal talento straordinario – è stato uno dei migliori trombettisti dell’epoca – è morto purtroppo prematuramente, all’età di soli trentatré anni, nel febbraio del 1972 a causa di un colpo di pistola. A mettere fine alla sua breve vita e ad un pezzo di storia del jazz fu la moglie Helen alla quale sono incredibilmente affidate le redini della narrazione. Il documentario di Collin parte infatti da un’intervista fatta da Larry Reni Thomas – famoso scrittore di jazz e speaker radiofonico – alla vedova Morgan che racconta la sua versione della storia e della vita con Lee.

credits: Kasper Collin Produktion AB / Francis Wolff © Mosaic Images LLC
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Kasper Collin Produktion AB / Francis Wolff © Mosaic Images LLC

Nata in un piccolo paesino a sud degli States, Helen cresce in una fattoria e resta incinta a soli tredici anni. Rifiutandosi di crescere il suo primogenito e anche gli altri figli che seguirono, la donna decide di scappare da quel buco polveroso ed isolato e si trasferisce nella caotica New York. Lì nella comunità afroamericana spicca subito tra la folla per il suo abbigliamento eccentrico e poco raffinato ma, grazie alla sua personalità prorompente, si guadagna subito il rispetto e l’amicizia di molte persone del quartiere. La sua casa diventa un vero e proprio porto di mare e, durante una delle sue famose cene, una sera d’inverno, conosce Lee.

I Called Him Morgan

Quello per il musicista non era per niente un periodo felice; nonostante il suo enorme talento, la sua giovane età ed il successo, il musicista era caduto in disgrazia per colpa della droga ed era ormai completamente dipendente dall’eroina, mandando all’aria così il suo lavoro e rovinando alcune delle sue più preziose amicizie. L’incontro tra i due sarà la fortuna di Morgan ma anche l’inizio di una vera e propria crociata per Helen. Nonostante infatti la loro differenza d’età – lei è molto più grande di lui – la loro relazione funziona alla perfezione e il jazzista riesce a rimettersi in carreggiata fin quando però non decide di rivolgere le sue attenzioni ad un’altra donna.

credits: Kasper Collin Produktion AB / Courtesy of the Afro-American Newspaper Archives and Research Center
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Kasper Collin Produktion AB / Courtesy of the Afro-American Newspaper Archives and Research Center

Potrebbe sembrare strano ma questo documentario di musicale ha veramente poco; ambientato tra gli anni cinquanta e settanta, I Called Him Morgan è più che altro la storia di una giovane anima perduta e di una maledetta storia d’amore tra due persone finite insieme un po’ per sbaglio per colpa del fato. Grazie all’intervista registrata su cassetta nel 1996 da Morgan poco prima della morte di Helen, siamo in grado di ricostruire il puzzle della vita di Lee Morgan arricchito anche dalle testimoniante di alcuni dei suoi colleghi ed amici più carini e a meravigliosi filmati di repertorio che ci mostrano uno stralcio del vibrante mondo del jazz di quegli anni: fumosi club notturni, scarpe lucide, capelli impomatati, vestiti da ‘bravi ragazzi’ e fiumi di alcol. Quello di Kasper Collin non è, in sostanza, il semplice ritratto di un artista ma bensì di un uomo perduto, schiavo del successo, un uomo debole che ha distrutto la vita di una donna ed inconsapevolmente anche la propria.

Jumanji: primo concept ufficiale di Dwayne Johnson

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Jumanji: primo concept ufficiale di Dwayne Johnson

Mentre il casting del remake di Jumanji continua a crescere oggi l’attore protagonista Dwayne Johnson ha diffuso il primo concept art ufficiale del film che lo ritrae nei panni di un esploratore:

Jumanji non sarà un reboot, parola di Dwayne Johnson

Jumanji
Il remake renderà omaggio a Robin Williams

Il film originale del 1995 guadagnò $ 262.700.000 in tutto il mondo al box office, con $ 65.000.000 di budget di produzione. Tra gli attori, oltre al grande Robin Williams, abbiamo avuto il piacere di vedere  Kirsten Dunst (Spider Man, Marie AntoinetteIntervista col vampiro), Bonnie Hunt (Rain Man, Jerry Maguire, Il Miglio Verde) e Bebe Neuwirth (Fame).

jumanji-remake

Il remake di Jumanji uscirà nelle sale americane il 25 dicembre 2016. Ted Field e Mike Weberne saranno i produttori esecutivi. Il film originale era tratto dall’omonimo albo illustrato per bambini scritto da Chris Van Allsburg nel 1981.

Protagonista sarà Dwayne Johnson.

Uncharted: il film perde la data di uscita, quale futuro?

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Uncharted: il film perde la data di uscita, quale futuro?

Arrivano brutte notizie per l’annunciato adattamento cinematografico di Uncharted, il franchise videoludico di successo. Infatti, come apprendiamo da CS la Sony Pictures ha deciso di ritirare la data di uscita impostata precedentemente, ovvero quella del 30 giugno 2017. Al momento dunque il film non ha più una data ufficiale di uscita.

L’ultima aggiornamento era arrivato in precedenza da Joe Carnahan che aveva rivelato di essere al lavoro sullo script ma che avrebbe rinunciato alla regia, per via di impegni già presi.

Uncharted: Joe Carnahan vuole il supporto della Naughty Dog

Al momento dunque il film con ogni probabilità slitterà al 2018, anche se non ci sono conferme e comunicati ufficiali della Sony, dunque non resta che aspettare una comunicazione dello studios.

Vi ricordiamo che gli adattamenti da videogames stanno per tornare al cinema, con l’imminente Assassin’s Creed con Michael Fassbender, l’annunciato reboot di Tomb Raider con Alica Vikander, e l’adattamento di The Division con probabili protagonisti Jessica Chastain e Jake Gyllenhaal.

Joe Carnahan prima anche regista del film ha dovuto rinunciare per gli impegni presi con Bad Boys 3, dunque si occuperà solo di scrivere il film. Il prossimo progetto di Carnahan è, come anticipato, Bad Boys 3, in cui tornano sia Will Smith che Martin Lawrence.

La pellicola si baserà sul primo capitolo del franchise, Uncharted: Drake’s Fortune, incentrato sul cacciatore di tesori Nathan Drake, discendente dell’esploratore Sir Francis Drake, che parte alla ricerca di El Dorado.

Marvel: Stan Lee rivela il film che non ha amato

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In occasione della sua apparizione al Fan Expo in Canada il grande Stan Lee ha rilasciato un’interessante intervista a Comic Book Resources, dove rivela per la prima volta il film che non ha particolarmente amato dei cinecomics tratti dal suo lavoro. Ebbene l’autore ha rivelato che non ha amato affatto la prima trasposizione cinematografica del Dottor Destino interpretato da Julian McMahon nel film del 2005: 

“Ero un po’ deluso dal primo Fantastic 4, perché non mi piaceva come il dottor Destino è stato ritratto in quel film. Ma a parte questo il film è stato grande e gli attori erano tutti fantastici”.

Marvel, Spider-Man Homecoming: prima foto di Marisa Tomei sul set

Lee ha proseguito sostenendo di non avere un film che non ha amato:

“Credo che tutti abbiamo in qualche modo trasferito lo spirito e l’intento originale di tutti i personaggi, e sono felice di come siano stati rappresentatiNessuno di loro mi ha deluso. In realtà, penso che tutti questi film si siano rivelati molto meglio di quanto mi aspettassi..anche i primi film erano molto buoni. Forse sono solo il mio più grande fan.”

In fine Lee commenta la scelta di Zendaya per interpretare Mary Jane Watson: E’ un’idea fantastica, avrei voluto pensarci prima.  non vedo l’ora di vedere quel film, e penso che il pubblico lo amerà.”

Vi ricordiamo tutte le notizie sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.

MarvelDiretto da Jon Watts, Spider-Man Homecoming vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly e Kenneth Choi.

Il film racconterà la storia di un Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da Kevin Feige, nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes, noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto dai Marvel Studios, il film sarà distribuito da Sony Pictures.

Spider-Man Homecoming: prima foto di Marisa Tomei sul set

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Spider-Man Homecoming: prima foto di Marisa Tomei sul set

Continuano le riprese di Spider-Man Homecoming, l’atteso nuovo reboot targato Marvel/Sony. Ebbene oggi arrivano le prime foto di Marisa Tomei sul set del film, al fianco di Tom Holland. 

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Sinossi: “Un giovane Peter Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.

Spider-Man Homecoming: primi possibili dettagli sul Riparatore

Vi ricordiamo tutte le notizie sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.

Spider-Man HomecomingDiretto da Jon Watts, Spider-Man Homecoming vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly e Kenneth Choi.

Il film racconterà la storia di un Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da Kevin Feige, nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes, noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto dai Marvel Studios, il film sarà distribuito da Sony Pictures.

Via Just Jared

Rogue One A Star Wars Story: nuova foto di Darth Vader

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Rogue One A Star Wars Story: nuova foto di Darth Vader

Mentre manca ancora molto al debutto al cinema di Rogue One A Star Wars Story, l’atteso primo spin-off del nuovo corso di Star Wars targato Disney, oggi arriva un nuovo sguardo a Darth Vader. Come molti di voi sapranno il cattivo della saga apparirà nel film che è un prequel della storia originale. La nuova immagine arriva dai toys dedicati al film:

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Rogue One A Star Wars Story: Darth Vader nel nuovo trailer ufficiale

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Rizz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Rogue One Il film sarà certamente ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Fonte: CBM

Venezia 73: Nocturnal Animals di Tom Ford in concorso

Venezia 73: Nocturnal Animals di Tom Ford in concorso

Nocturnal AnimalsTom Ford ha scelto Venezia 73 per il suo secondo, nuovo film da regista. Lo stilista che ha esordito al Lido con A Single Man porta questa volta nella selezione ufficiale Nocturnal Animals, con Amy Adams e Jake Gyllenhaal. Il film è un inquietante thriller romantico, che esplora il sottile confine tra amore e crudeltà, vendetta e redenzione. Susan Morrow, una mercante d’arte di Los Angeles, conduce una vita agiata ma vuota insieme al marito Hutton Morrow. Durante un weekend, mentre Hutton è via per un viaggio di lavoro, Susan trova un pacco inaspettato nella cassetta delle lettere. È un romanzo intitolato Nocturnal Animals, scritto dal suo ex marito, Edward Sheffield, con cui Susan non ha contatti da anni. Insieme al manoscritto c’è un biglietto di Edward che incoraggia Susan a leggere il libro e a chiamarlo durante la sua visita in città. Sola nel suo letto, di notte, Susan si immerge nella lettura. Il romanzo è dedicato a lei…

Sempre il concorso prevede oggi El Cristo ciego di Christopher Murray, storia di Michael, che è convinto di aver avuto una visione divina nel deserto. I vicini non gli credono e lo considerano folle. Una sera un suo amico d’infanzia subisce un incidente in un lontano villaggio. Michael abbandona ogni cosa per intraprendere a piedi nudi un pellegrinaggio nel deserto con l’intento di guarire l’amico mediante un miracolo: sarà un viaggio che attraverserà la disperazione di una società bisognosa di fede.

Nocturnal Animals: Jake Gyllenhaal e Amy Adams nelle prime foto

Di seguito gli scatti dal Festival:

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La settantatreesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si svolge al Lido dal 31 agosto al 10 settembre.

L’alba delle morte viventi – Fassbender edition

L’alba delle morte viventi – Fassbender edition

Oggi è il giorno di Michael Fassbender, ovvero il giorno in cui gli ormoni femminili qui al Lido si mescolando all’aria rarefatta della Laguna e provocano reazioni inaspettate e dai risvolti inquietanti. Già dalle prime ore del mattino si raduna attorno al red carpet, come un sabba satanico, una moltitudine indefinita di cosciotti e scollature di varie forme, colore e consistenze. Perché l’età mica conta, anzi. Le più attempate sono anche le più avide, e spesso combattono per un posto in prima fila nel tentativo di accaparrarsi un selfie con l’oggetto del desiderio (e attenzione, non parlo di Fassy in quanto persona, ma proprio del suo oggetto, quello esposto in Shame) da condividere poi su facebook e sul gruppo dell’oratorio di Whatsapp condito di divertenti commenti tipo ‘Un faro nella notte’ o ‘Bevete con misura’.

venezia 73Se provi ad avvicinarti ringhiano, azzannano, sputano, bestemmiano, espletano gas corporali. Qualsiasi cosa pur di non perdere il posto in fila. A mezzogiorno, sotto un sole cocente, sono già svenute e sbavanti che manco i barboni nel sottopasso della stazione Termini, ma si risvegliano in serata ai primi accenni di frescura, con gli occhi iniettati di sangue, all’ora del Red Carpet, quando le speranze di poter annusare l’essenza di Michael rimetteranno in moto il loro cuore e riaccenderanno il loro spirito. Di patata, naturalmente.

Dal canto mio, ho ufficialmente deciso che io st’anno i selfie coi Vip li sfanculo ufficialmente. A Cannes riesci pure pure a fare il cazzone continuando a lavorare. Il corridoio di passaggio dei blasonati minchioni sta vicino alla sala stampa e con un anticipo di un quarto d’ora sulla fine delle conferenze stampa due schiaffi in faccia a Clooney riesci a darli. Qua, è risaputo: o fai i film o ti fai i Vip (o quantomeno speri di farteli). Oppure lavori, magari, che c’è anche quel caso.

Comunque un tentativo di pigliare Fassy alle spalle l’ho fatto. Non al red carpet, per carità di Dio, che non voglio guastare tutto proprio ora che finalmente ho guadagnato un buon rapporto con il sesso femminile. All’uscita della conferenza. Stavo lì di passaggio e, oh, magari ce cascava. Una spruzzata d’essenza di Fassy addosso può sempre fare comodo, aumenta la popolarità e se la voce si espande c’è anche la possibilità che la cameriera del ristorante dove cenerò stasera convinca lo chef a non sostituire lo spezzatino con il Whiskas come al solito. Però niente da fare.

Quel gran cazzone (il doppiosenso è assolutamente voluto) ha concesso tanti autografi ma niente foto. Mo’, sinceramente, per me l’autografo se lo po’ pure tene’. Tanto a spacciare uno scarabocchio per una firma di una star ho imparato a farlo la prima volta che sono sbarcato qui, nel lontano 2006, quando ancora non potevo permettermi un letto e per non dormire in stazione dovetti raccontare al gestore dell’hotel che ero Russell Crowe e stavo ingrassando per interpretare Pozzetto in un biopic. It’s a long way to the top if you wanna rock n’ roll.

Purtroppo per i maschietti presenti, l’euforia generale ha contagiato anche Vì, che infatti, purtroppo, per oggi resta non pervenuta. Scherzo, naturalmente. A lei de ‘ste cazzate non glie ne frega niente e infatti mentre quelle rendono scivoloso il tappeto rosso con la loro bava sta in sala a guardarsi Il Cristo Cieco. Non chiedetemi cosa sia, ma solo il titolo è entusiasmante, perché ricorda tanto ‘Il Cristo Canaro’ di Richard Benson. Già solo per questo, la Coppa Collammare (un celeberrimo premio collaterale indipendente nato durante la conferenza stampa di chiusura delle scorsa Berlinale) per la miglior interpretazione femminile, va a lei.fassbender shame

(Ang)

La Passione di Cristo: Mel Gibson aggiorna sul sequel

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La Passione di Cristo: Mel Gibson aggiorna sul sequel

In un’intervista rilasciata al pastore Greg Laurie, Mel Gibson ha aggiornato circa The Resurrection, annunciato sequel de La Passsione di Cristo, film diretto dall’attore e regista nel 2004.

Gibson ha spiegato: “Ne stiamo parlando. Naturalmente è un progetto molto importante. Sapete, non è La Passione 2, è la Risurrezione. Un soggetto rilevante che deve essere maneggiato con attenzione perché non vogliamo solo un rendering di… insomma, leggetevi quello che è accaduto. Leggerlo, averne effettiva esperienza e comprenderne i significati più profondi è complicato, ma Randall Wallace è all’altezza del compito”.

La Passione di Cristo

L’attore e regista sta lavorando con Randall Wallace (sceneggiatore di Braveheart) alla sceenggiatura. Il film sarà basato sulla Risurrezione e su tutti quegli episodi, riportati anche dai Testi Sacri, che prevedono la presenza di Cristo dopo il prodigio della mattina di Pasqua.

Wallace in particolare guida la facoltà di religione alla Duke University e ha spiegato in un’intervista di essere molto esperto nel tema della Risurrezione: “Ho sempre voluto raccontare questa storia. La Passione è l’inizio, ma c’è molta altra storia da raccontare (…) La comunità evangelica considera The Passion il più grande film Hollywoodiano di sempre, continuano a dirci che un sequel avrebbe ancora più successo.”

La Passione di Cristo: Mel Gibson a lavoro sul sequel

Interpretato da Jim Caviezel, La Passione di Cristo è costato 30 milioni di dollari ed è stato girato a Matera. Distribuito nella primavera del 2004, il film ha portato a casa 612 milioni.

Fonte: CS

Micheal Fassbender e Alicia Vikander insieme a Venezia 73

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Micheal Fassbender e Alicia Vikander insieme a Venezia 73

Micheal Fassbender e Alicia Vikander sono tra gli ospiti d’onore di questa giornata del Festival di Venezia 73. Di seguito gli scatti della coppia che ha presentato in concorso al Lido The Light Between Oceans.

Venezia 73: Michael Fassbender e Alicia Vikander presentano The Light Between Oceans

Venezia 73 foto: Fassbender, Vikander, Adams e Renner al Lido

Venezia 73 foto: Fassbender, Vikander, Adams e Renner al Lido

Giornata di grandi nomi e grandi film a Venezia 73. Tante le pellicole in concorso e tanti anche le star che hanno prestato le loro facce famose ai flash dei fotografi. Michael Fassbender, Alicia Vikander, Amy Adams e Jeremy Renner sono solo alcuni, i più famosi, degli ospiti di serie A di questa seconda giornata di Festival di Venezia 73.

Di seguito gli scatti:

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La settantatreesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si svolge al Lido dal 31 agosto al 10 settembre.

Sebastian Stan in Lucky Logan di Steven Soderbergh

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Sebastian Stan in Lucky Logan di Steven Soderbergh

Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Sebastian Stan (Captain America Civil War) si è unito ufficialmente al cast di Lucky Logan, il ritorno al grande schermo di Steven Soderbergh dopo il successo della serie tv The Knick. Il Soldato d’Inverno dell’Universo Cinematografico Marvel andrà così ad affiancare Daniel Craig, Channing Tatum, Hilary Swank, Katherine Heigl, Adam Driver e Seth MacFarlane.

Il film racconta del piano criminale di due fratelli che dovrebbe concretizzarsi durante una gara del campionato Nascar (l’associazione proprietaria di diversi eventi automobilistici negli Stati Uniti ha già dichiarato il suo sostegno al film). Si tratterebbe di una sorta di Ocean Eleven in salsa South. Il film, le cui riprese dovrebbero iniziare in autunno, sarà prodotto da Mark Johnson, Gregory JacobsReid Carolin.

 

Sebastian Stan e Taissa Farmiga insieme sul set – foto

Tra i prossimi progetti di Sebastian Stan figura We Have Always Lived in the Castle, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Shirley Jackson del 1962. Le riprese del film sono attualmente in corso in Irlanda. È stato inoltre confermato che l’attore tornerà nei panni del Soldato d’Inverno in Avengers Infinity War.

Fonte: CS

Venezia 73: Amy Adams e Jeremy Renner presentano Arrival

Terzo film in concorso della seconda giornata di Venezia 73 è Arrival (dopo The Light Between Oceans e Les Beux Jours d’Aranjuez ). Il film di Denis Villeneuve, assente al Lido, è stato splendidamente rappresentato in conferenze stampa dai suoi protagonisti: Amy Adams e Jeremy Renner.

Venezia 73: Arrival recensione del film con Amy Adams

“È stata una delle grandi gioie della mia carriera – ha commentato Amy Adams in merito al lavoro con Villeneuve – Denis è un regista concentrato e attento, molto calmo e sereno. Ci ha consentito di girare con pazienza. Non avevo mai lavorato con un regista così paziente”.

Le fa eco il collega Jeremy Renner: “Denis è molto intelligente, non so come faccia a tenere tutto insieme, a essere così equilibrato in tutto quello che gli passa per la testa. Consente a tutti di fare il meglio senza imporre l’eccellenza. Consente a tutti di collaborare ma rimane saldamente al timore dell’opera.”

Arrival racconta di un arrivo, appunto, uno sbarco di alieni sulla Terra che però si risolve in maniera molto insolita, rispetto ai canoni del genere sci-fi. Per Renner il film mostra la meraviglia dell’umanità che riesce, nonostante tutto, a trovare un punto di incontro, un legame nonostante tutto, nel momento più estremo.

Amy Adams, notissima e amata per le sue straordinarie interpretazioni, ci consegna anche in questo film una performance incredibile, ma nonostante la sua familiarità con il grande shcermo e i grandi registi, conferma che il genere della fantascienza non era mai stato, prima d’ora, tra le sue predilezioni. “Non avrei mai pensato di fare un film del genere, per me era una sfida, abbiamo lavorato su di noi ma anche con qualcuno che non esisteva, e Denis è stato bravissimo, è riuscito a creare un rapporto trai personaggi e questo ambiente che in realtà non esiste.” Per quanto riguarda invece l’immedesimazione nel personaggio di Louise, la linguista protagonista, la Adams ha attinto anche dalla sua esperienza personale: “Nelle prime pagine di sceneggiatura c’è questo viaggio nel cuore di una madre, e visto che anche io sono madre, questa vicinanza mi ha aiutata moltissimo. Poi nella seconda parte, in cui si esplora anche il lavoro di Louise, la parte più fantascientifica, ho cercato una connessione con gli alieni, con l’altro.” Mentre sulla scelta che Villeneuve ha fatto, nel volerla nel suo film, Adams ha dichiarato: “Quando mi offrono un ruolo chiedo sempre perché abbiano pensato a me, e se la risposta è perché vogliono qualcuno che possa piacere, dico di no. Denis mi ha detto che gli serviva qualcosa che potesse mostrare cosa pensava il personaggio, e mi ha detto che guardandomi recitare, riuscivo a trasmetterlo.”

Jeremy Renner, noto ai più per la sua pertecipazione al franchise Marvel, non è nuovo a film d’autore di un certo spessore, e aveva già lavorato con Villeneuve, ma in ruoli molto diversi. “Non avevo mai interpretato un personaggio del genere. Per me poteva essere una sfida. Inoltre molto di quello che accade non viene detto ma solo mostrato, perciò avevo l’occaisone di fare il mio lavoro. La parole a volte ci tradiscono, io mando al diavolo alcunconversazioni solo perché uso male una parola. Il linguaggio del corpo invece è inequivocabile.”

Arrival racconta di una linguista e un matematico che vengono coinvolti dal Governo quando un essere non identificato, presumibilmente alieno, compare nell’atmosfera terrestre. Nelle dichiarazioni che Renner ha rilasciato a USA Today, il film è un thriller molto teso e intenso, ma allo stesso tempo tocca corde molto intime. “Se siete genitori vi spezzerà”, ha dichiarato Jeremy Renner.

Denis Villeneuve, reduce da due film acclamati da pubblico e critica, Prisoners e Sicario, arriverà alla Mostra di Venezia in Concorso con Arrival. Nel film protagonisti sono Amy AdamsJeremy RennerForest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma e Mark O’Brien.

Rogue One A Star Wars Story: Palpatine non apparirà nel film

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Rogue One A Star Wars Story: Palpatine non apparirà nel film

Come rivelato nell’ultimo trailer, in Rogue One A Star Wars Story ci sarà l’attesissimo ritorno di Darth Vader sul grande schermo. Vista la presenza dell’iconico villain nello spin-off, molti fan hanno cominciato a chiedersi se ci sarà anche spazio per il suo “maestro” Palpatine.

Ospite all’Amsterdam Comic-Con, Ian McDiarmid, storico interprete del personaggio nella saga, ha però specificato che il suo personaggio non ci sarà: “Non sarò presente in quel film, ma mi sembra di capire che Darth Vader potrebbe fare un’apparizione”.

Le dichiarazioni dell’attore le trovate anche nel video di seguito:

Rogue One A Star Wars Story: Darth Vader nel nuovo trailer ufficiale

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Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity JonesMads Mikkelsen, Rizz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Rogue One Il film sarà certamente ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.

Fonte: CBM

Venezia 73: La SIAE e le Giornate per Paolo Sorrentino

Venezia 73: La SIAE e le Giornate per Paolo Sorrentino

Paolo SorrentinoOspite d’onore della Giornata che la SIAE dedica ai Venice Days, domani venerdì 2 Settembre, sarà il premio Oscar Paolo Sorrentino. Atteso alla Mostra per l’anteprima dei primi due episodi di /*The Young Pope*/, Sorrentino riceverà lo speciale premio /*SIAE per l’innovazione creativa, */in occasione del suo arrivo a Venezia.

A consegnarlo sarà il direttore generale della SIAE, Gaetano Blandini.

Il riconoscimento viene attribuito con la seguente motivazione: “A un autore italiano che nel momento più luminoso della sua crescita artistica, all’indomani del successo mondiale che ha portato /*La Grande Bellezza*/fino al traguardo dell’Oscar, ha saputo rinnovarsi attingendo al suo straordinario patrimonio di creatività per poi sfidare nuove forme espressive e produttive, misurandosi con linguaggi diversi e scommesse internazionali senza venir meno alle sue radici culturali e alla sua originalità espressiva”.

La Società Italiana degli Autori ed Editori è partner qualificante delle Giornate degli Autori sin dalla loro fondazione nel 2004 per l’impegno diretto delle associazioni degli autori cinematografici e televisivi nella politica culturale e nella promozione del cinema di qualità e della creatività. Negli anni, il ruolo di SIAE all’interno della selezione delle Giornate è cresciuto in maniera rilevante, in sintonia con il proprio impegno a favore del cinema italiano.

“Siamo personalmente grati a Paolo Sorrentino – dice Giorgio Gosetti, direttore dei Venice Days – per un’attenzione al nostro lavoro e alla SIAE che, attraverso questo premio, valorizza i protagonisti dell’originalità e del rinnovamento del nostro cinema nel mondo”.

Le Giornate degli AutoriVenice Days, sono una sezione indipendente della 73 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, promossa da ANAC e 100autori. Main Sponsor: Direzione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, BNL Gruppo BNP Paribas. Creative Partner: Miu Miu. Partner: SIAE, Sub-ti, Premio Lux del Parlamento Europeo. Partner Tecnici: Frame by Frame, I-Club, L’Eco della Stampa, Europa Cinemas, Cinecittà News, Cineurop.

Moulin Rouge diventerà un musical a teatro

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Moulin Rouge diventerà un musical a teatro

Moulin Rouge, il film musical diretto da Baz Lurhmann e interpretato da Nicole Kidman e Ewan McGregor, si prepara a sbarcare a teatro.

La Global Creatures si sta occupando della trasposizione teatrale del film del 2001, con John Logan (Il gladiatore, Skyfall) incaricato di scrivere i testi e Alex Timbers che si occuperà invece della regia.

Non è la prima volta che la Global Creatures porta a teatro un’opera di Luhrmann: precedentemente infatti aveva già trasformato Ballroom Gara di ballo (primo film del regista australiano) in una produzione teatrale.

A proposito del progetto, Baz Luhrmann ha dichiarato: “È fantastico sapere che una nuova generazione di artisti talentuosi si occuperà di trasformare Moulin Rouge in qualcosa di nuovo e di restituirlo al suo legittimo habitat, cioè il teatro”.

La trama dello spettacolo sarà per grandi linee identica a quella del film. Il debutto nei teatri e le relative date saranno annunciate prossimamente.

moulin rouge

Moulin Rouge diventerà un musical a teatro

Moulin Rouge! è un film musical del 2001 del regista Baz Luhrmann, ispirato all’opera La traviata di Giuseppe Verdi. La pellicola è considerata atipica nel suo genere perché i brani cantati non sono opere originali, ma rivisitazioni di alcuni dei brani storici della musica pop interpretati dal cast; in particolare i due attori protagonisti Nicole Kidman e Ewan McGregor stupirono il pubblico con le loro doti canore non essendo dei cantanti professionisti.

Fonte: Variety

Venezia 73: Michael Fassbender e Alicia Vikander presentano The Light Between Oceans

Light Between Oceans Michael Fassbender Alicia VikanderUn fascino irresistibile lui, una bellezza angelica lei. Entrambi dotati di un talento attoriale incredibile. Michael Fassbender e Alicia Vikander sono sbarcati oggi al Lido per presentare, insieme al regista Derek Cianfrance, The Light Between Oceans, in concorso a Venezia 73.

“Dopo Come un tuono, avevo voglia di realizzare un film che non fosse tratto da un mio soggetto”, ha detto in apertura di conferenza il regista Derek Cianfrance. “Sin da subito ho pensato che il romanzo avesse un grandissimo potenziale cinematografico. In un certo senso ho sempre creduto che The Light Between Oceans fosse il film che ero destinato a dirigere”. 

I due protagonisti hanno poi parlato dei loro personaggi all’interno del film. Michael Fassbender ha spiegato: “Non credo che la questione riguardi quale delle due scelte sia la più giusta, se quella di Tom o quella di Isabel. Credo che il punto sia con quale decisione si è disposti a vivere. Per quanto riguarda il mio personaggio, tutto parte dal suo passato e dal fatto che ha combattuto in guerra. Non vuole infliggere più dolore a nessuno, così quando incontra Hannah diventa per lui insostenibile andare avanti solo per amore della moglie”.

“Non sono una madre e calarmi nei panni di un personaggio come quello di Isabel è stata davvero una sfida”, ha rivelato Alicia Vikander. “Il mio compito, da attrice, è quella di riuscire a cogliere la psicologia di quel determinato personaggio, ma per farlo devi fare un grandissimo lavoro su te stessa. Non sono ancora una madre, spero di diventarlo in futuro e di avere una famiglia, ma la storia di Isabel è qualcosa che mi ha profondamente colpito. Con Derek ne abbiamo parlato tanto. Mi sono anche confrontata con persone che conosco, parenti e amiche che hanno già fatto esperienza della maternità. Il film affronta tutta una serie di tematica di cui molto spesso si preferisce non parlare. Sono tematiche scottanti, ma anche tematiche molto vicine al pubblico”.

Venezia 73: The Light Between Oceans recensione del film con Michael Fassbender e Alicia Vikander

Sempre sui personaggi della pellicola, Cianfrance si è così espresso: “Non credo che nel film ci siamo personaggi buoni o cattivi, eroi o persone da condannare. Semplicemente, si tratta di esseri umani. Si feriscono a vicenda, ma prendono le loro decisioni con il cuore e ne accettano le conseguenze”. 

Sul profondo significato della storia, Alicia Vikander ha dichiarato: “Credo che questo film parli sì d’amore, di maternità e del desiderio di costruire una famiglia, ma parla anche di brave persone dal cuore grande che spesso si ritrovano a fare la scelta sbagliata”.

Michael Fassbender ha aggiunto: “Ho amato il personaggio di Tom sin da quando ho letto il libro. Adoro la sua forza e la sua lealtà. È strano: le persone pensano che il film sia una storia d’amore. E lo è, ma non è soltanto questo: è una storia sulla vita. Sono sicuro che anche ML Stedman (l’autrice del libro, NdR) volesse scrivere un’opera dal respiro più ampio sin dal primo momento, una storia che abbracciasse anche la guerra e le conseguenze sulle persone, così come la morte, l’isolamento, la maternità e tante altre tematiche. Credo comunque che il tema principale sia quello del perdono ed è anche quello che preferisco”.

The Light Between Oceans

La Bella e la Bestia: Emma Watson e Dan Stevens nella sneak peek

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La Bella e la Bestia: Emma Watson e Dan Stevens nella sneak peek

Ecco un video che pubblicizza la nuova versione home video del classico d’animazione del 1991, La Bella e la Bestia, in cui sono inseriti anche alcuni momenti relativi al remake in live action firmato Disney. In una scena in particolare possiamo vedere Emma Watson e Dan Stevens, interpreti di Belle e del principe, durante la fase di lettura del copione.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=47&v=jWitrdChM_k

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La Bella e la Bestia: il teaser trailer italiano

La Bella e la Bestia, targato Disney, sarà diretto da Bill Condon, con Emma Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia, Luke Evans/Gaston, Josh Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou), Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba, Ian McKellen/Tockins e Gugu Mbatha-Raw/Spolverina.

Alle musiche tornerà Alan Menken già geniale compositore delle musiche del classico del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche in 3D) il 17 marzo 2017.

La Bella e la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne raggiunto dal film Up della Pixar.

La Bella e la Bestia

Fonte: EW

Animali Fantastici e Dove Trovarli: negli USA sarà PG-13

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Animali Fantastici e Dove Trovarli: negli USA sarà PG-13

Secondo l’organo che si occupa del visto censura dei film negli Stati Uniti, l’MPAA, Animali Fantastici e Dove Trovarli merita un visto PG-13.

PG-13 vuol dire infatti che il film è sconsigliato ai bambini al di sotto dei 13 anni non accompagnati da un adulto.

Nelle motivazioni dell’MPAA si legge che nel film ci sono “sequenze di azione e violenza fantasy”. Anche se la notizia sembra destare scalpore, data la natura fantasy del film, tutti i film della saga sono stati classificati allo stesso modo, tranne i primi due e il sesto capitolo.

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Animali Fantastici e Dove Trovarli GUARDA IL TRAILER

Animali Fantastici e Dove Trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come protagonista Newt Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Dan Folger e Alison Sudol.

La sinossi: Animali Fantastici e Dove Trovarli inizia nel 1926 con Newt Scamander che ha appena terminato un viaggio in giro per il mondo per cercare e documentare una straordinaria gamma di creature magiche. Arrivato a New York per una breve pausa, pensa che tutto stia andando per il verso giusto, se non fosse per un No-Maj (termine americano per Babbano) di nome Jacob, una valigetta lasciata nel posto sbagliato, e per la fuga di alcuni degli Animali Fantastici di Newt, che potrebbero causare molti problemi sia nel mondo magico che in quello babbano.

Animali Fantastici e Dove Trovarli vedrà il debutto della scrittrice stessa, J.K.Rowling, come sceneggiatrice, affiancata da Steve Kloves, sceneggiatore dei film di Harry Potter. Alla produzione ci sarà David Heyman, mentre David Yates sarà il regista.

Alla ricerca di Dory: una nuova clip dal film Pixar

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Alla ricerca di Dory: una nuova clip dal film Pixar

Il canale ufficiale Youtube di Disney Italia ha diffuso una nuova clip di Alla Ricerca di Dory, spin-off della Pixar che ci riporta nel mondo acquatico e variopinto di Alla ricerca di Nemo.

Alla ricerca di Dory: miglior debutto della storia per un film d’animazione

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Andrew Stanton dirige con Angus MacLane il film che uscirà il 17 giugno 2016.

Con Ellen DeGeneres, tornano anche Albert Brooks (Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono anche Diane Keaton e Eugene Levy che daranno la voce ai genitori di Dory. Alla ricerca di DoryHayden Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed O’Neil sarà il polpo Hank e Ty Burrell il beluga Bailey.

La storia è ambientata in un parco acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld intitolato Blackfish gli autori della sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.

Fonte: Disney IT

Venezia 73: Arrival recensione del film con Amy Adams

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Venezia 73: Arrival recensione del film con Amy Adams

L’arma più potente di ogni essere vivente è il linguaggio. Che sia visivo, scritto, del corpo, o semplicemente dello sguardo e delle emozioni, ci aiuta a stare al mondo, ci guida e spesso ci salva. Da questo assunto Denis Villeneuve, regista di Sicario, racconta un misterioso incontro tra specie, pianeti, momenti.

In Arrival, 12 misteriosi oggetti volanti non identificati raggiungono la Terra, dislocandosi in altrettanti luoghi. Nel Montana, l’esercito degli Stati Uniti stabilisce un campo base per analizzare l’astronave aliena stanziatasi sul territorio americano. Per capire la natura dell’ “arrivo”, i militari coinvolgono una linguista (Amy Adams) e uno scienziato (Jeremy Renner), allo scopo di decifrare il linguaggio, la tecnologia e le intenzioni dei visitatori.

Arrival si basa su Storia della tua vita, racconto inserito nella raccolta omonima di Ted Chiang e per l’adattamento, Villeneuve si è avvalso della penna di Eric Heisserer, avvezzo allo sci-fi. Dopo aver dimostrato grande destrezza con il thriller, il regista di Prisoners si affaccia alla fantascienza, abbracciando il genere nella maniera più pura, senza però rinunciare all’approccio intimo nel tratteggiare i personaggi. La sua maestria sta nel raccontare con le immagini, nello spiegare una storia che si rivela essere più complessa di quello che si immagina attraverso gli occhi di Amy Adams, ancora una volta performer di grande spessore e intensità. L’attrice si fa portatrice di sofferenze, emozioni, paure, curiosità e intelletto che si divincolano dalla sua umanità pur fondandola e diventano caratteristiche universali che accomunano il noto e l’ignoto.

Arrival: trailer ufficiale del film di Denis Villeneuve

Più che la ricerca dell’altro, Arrival è un invito alla cooperazione e alla conoscenza reciproca, proprio attraverso quel linguaggio totale che si astrae dalla lingua parlata. I canoni dello sci-fi vengono toccati con rispetto della tradizione ma non si rinuncia al tentativo di fare propria una storia principalmente umana, che, nel colpo di scena finale, si rivela nella sua universalità. Nell’incontro con l’altro, Villeneuve ci invita ad accettare, amare e scoprire noi stessi.

Sorprendendo, affascinando e intrappolando lo spettatore con una tensione narrativa raffinata e costante, Denis Villeneuve rivela un aspetto più umano, tenero, e forse per questo più potente, della sua personalità registica, confezionando una preziosa esperienza cinematografica.arrival

Ecco il nostro speciale di Venezia 73

Venezia 73: Les Beaux Jours d’Aranjuez recensione del film di Wim Wenders

Immaginate di poter staccare la spina e allontanarvi dalla rumorosa vita quotidiana, anche solo per pochi giorni, per rifugiarvi in un piccolo angolo di paradiso. Come trascorrereste la vostra piccola fuga dal mondo?
In una Parigi estiva e desolata si insidia Les Beaux Jours d’Aranjuez l’ultima silenziosa fatica cinematografica di Wim Wenders.

Les Beaux Jours d-Aranjuez 3

Tratto dall’opera teatrale dello scrittore austriaco Peter Handke, il film si svolge interamente in un giardino in una dimensione vuota, sospesa nel tempo e nello spazio, all’interno della quale due persone, un uomo e una donna, si interrogano sulla vita, il sesso, l’amore, il potere dei sentimenti, condividendo ricordi più o meno lontani del loro passato. Tutto questo Wenders lo fa attraverso le parole di uno scrittore che, seduto alla scrivania con la sua macchina da scrivere, immagina la storia che si concretizza come per magia davanti ai nostri e ai suoi occhi.

Les Beaux Jours d-Aranjuez 2

Tutto è silenzioso e statico e il 3D, che potrebbe sembrare un po’ fine a se stesso e poco adatto ad un film di questo genere, aiuta invece a dare alla scena una profondità che in realtà la location non possiede. Il giardino diventa un confessionale a cielo aperto dove i protagonisti continuano ad interagire tra loro scambiandosi domande e raccontando episodi lontani e dimenticati senza seguire una vera e propria logica, abbandonandosi ad una sorta di disarmante flusso di coscienza. Come in una lunga ed estenuante seduta di bird watching, i due restano seduti per ore avvolti dai dolci suoni della campagna estiva francese a conversare e ad osservare il meraviglioso spettacolo pacifico dinnanzi ai loro occhi; le uniche interruzioni concesse sono gli intermezzi musicali offerti dal jukebox dello scrittore che spesso interferisce con lo svolgersi degli eventi.

Les Beaux Jours d-Aranjuez 1

Un esperimento, quello di Wim Wenders, estremamente complesso che non segue nessuna delle regole convenzionali del cinema e si trasforma in un film dalla staticità quasi snervante. L’opera cinematografia in questo caso sembra infatti non avere più bisogno della dimensione visiva; chiudendo gli occhi e affidando al solo udito la comprensione si riesce infatti a godere della stessa pace dei protagonisti.

Ecco il nostro speciale di Venezia 73

Natalie Dormer sul set con Mel Gibson e Sean Penn

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Natalie Dormer sul set con Mel Gibson e Sean Penn

Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Natalie Dormer (Game of Thrones, Hunger Games) affiancherà Mel Gibson e Sean Penn nell’adattamento cinematografico di The Professor and the Madman, bestseller scritto da Simon Winchester.

La trama del romanzo ruota attorna alla creazione dell’Oxford English Dictionary. Nel film Mel Gibson interpreterà il professor James Murray, che nel 1857 fu incaricato di compilare il celeberrimo dizionario. Sean Penn invece vestirà i panni di WC Minor, il quale inserì nel testo più di diecimila voci. L’uomo era anche noto per essere stato rinchiuso in un manicomio criminale a causa della sua instabilità mentale. La Dormer interpreterà infatti la vedova di un uomo ucciso proprio dal personaggio di Penn.

La pellicola segnerà il debutto dietro la macchina da presa di Farhad Safinia, sceneggiatore di Apocalypto. Lo script porterà la firma dello stesso Safinia in collaborazione con John Boorman e Todd Komarnicki.

 

Natalie Dormer sensuale su Vanity Fair – foto

Prima che il casting di Brie Larson venisse ufficializzato, Natalie Dormer è stata per parecchio tempo la scelta dei fan per il ruolo di Captain Marvel.

Intanto, nonostante la fine della sua esperienza con la serie HBO, Natalie Dormer ha altri progetti in cantiere: la vedremo in Official Secrets, in In Darkness e anche in Patient Zero.

Fonte: CS

Max Steel: trailer del film con Ben Winchell basato sul personaggio Mattel

Open Road Films e Mattel hanno diffuso online il trailer ufficiale di Max Steel, adattamento della serie di giocattoli della Mattel. Nel cast del film figurano Ben Winchell, AAna Villafañe, Andy Garcia e Maria Bello.

Potete vedere il trailer di seguito:

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Max Steel: nuove foto dal film con Ben Winchell

Il film vedrà protagonista Ben Winchell come Max McGrath e Ana Villafane come Sofia Martinez. Scritto da  Christopher Yost (Thor The Dark World ) sarà direttoda Stewart Hendler. Il film è descritto come una storia delle origini del personaggio. La trama racconterà le avventure del sedicenne Max McGrath.

Le riprese si sono svolte a Wilmington , North CarolinaMax Steel uscirà in America il prossimo 21 ottobre. In Italia arriverà nel 2017 grazie a Lucky Red.

Max Steel 5Max Steel è una linea di action figures prodotta dalla Mattel a partire dal 1999. Molto simile alla coeva linea Action Man della Hasbro, è quasi interamente costituita da versioni diverse di Max Steel, il personaggio principale, uno o due dei suoi nemici, un paio di veicoli e due o tre pacchetti speciali.Max Steel era in origine una action figure da 12″ (la medesima altezza di Barbie e di G.I. Joe), con braccia e gambe snodabili, e “vestibile”, cioè con abiti in stoffa che potevano essere cambiati, e quindi accessoriato di completi alternativi militari, d’avventura o sportivi. Gli abiti non erano collegati alla serie televisiva e questo tipo di accessori non lo rendevano molto dissimile dall’action figure storica di casa Mattel prodotta tra gli anni settanta e ottanta, di cui Max Steel rappresenta in un certo senso l’erede, cioè Big Jim. Questa prima versione di Max Steel era inoltre calata in una tematica d’azione, spionistica con sfumature fantascientifiche, che lo contrapponeva ad alcuni nemici.Attualmente è invece una action figure di dimensioni ridotte a circa la metà: 6″ (cioè 16cm), meno snodabfotile, non “vestibile”, cioè realizzato in un unico stampo che comprende una tuta integrale, e calato in una tematica completamente fantascientifica, corredato di accessori e veicoli, e contrapposto a una serie di nemici non umani.

Fonte: CS

Power Rangers: un nuovo sguardo alla squadra di eroi

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Power Rangers: un nuovo sguardo alla squadra di eroi

Ecco un nuovo sguardo all’intera squadra dei Power Rangers in due nuove foto dal Brazilian Licensing Expo. Potete vederla di seguito:

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Power Rangers: dettagli, Easter Eggs e uno spoiler sul Green Ranger

Jason, Trini, Zack, Billy e Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter Jones, David Yost e Amy Jo Johnson avranno il volto di Dacre Montgomery (Betrand The Terrible), Naomi Scott (The Martian), Ludi Lin (Marco Polo), RJ Cyler (Me And Earl And The Dying Girl) e Becky Gomez (Empire). Elizabeth Banks sarà Rita Repulsa. Bryan Cranston presta il suo volto a Zordon.

power rangersEcco la trama: Power Rangers segue cinque ragazzi delle superiori, piuttosto ordinari, che devono diventare qualcosa di straordinario quando scoprono che la loro piccola città, Angel Grove, insieme a tutto il mondo, è minacciata da una potenza aliena. Scelti dal destino, i nostri eroi capiranno presto che sono gli unici che possono salvare il pianeta. Ma per farlo, devono imparare a gestire la loro vita di tutti i giorni con l’essere un Power Ranger.

Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono cominciate le riprese del reboot sui Power Rangers, film diretto da Dean Israelite e scritto da Ashley Miller e Zack Stenz, che hanno all’attivo le sceneggiature di X-Men L’Inizio e di Thor.

Fonte: CBM

Venezia 73: Michael Fassbender, Amy Adams e Win Wender in concorso

the light between oceansIl concorso di Venezia 73 entra oggi nel vivo con ben tre film in concorso di altrettanti registi che, tra passato presente e promettente futuro, arricchiscono la mostra di una vera e propria parata di star.

The Light Between Oceans, di Derek Cianfrance con Michael Fassbender e Alicia Vikander, Arrival di Denis Villeneuve con Amy Adams e Jeremy Renner e Les beaux jours d’Aranjuez di Wim Wenders sono i film del Concorso ufficiale che si candidano al Leone d’Oro.

La sezione Orizzonti, São Jorge di Marco Martins e Laavor Et Hakir di Rama Burshtein.

Di seguito gli scatti dal festival:

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La settantatreesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si svolge al Lido dal 31 agosto al 10 settembre.

The Light Between Oceans: recensione del film con Michael Fassbender e Alicia Vikander

C’è davvero tanta attesa per The Light Between Oceans. E non solo perché stiamo parlando del film che segna il ritorno dietro la macchina da presa dell’acclamato Derek Cianfrance (Blue Valentine, Come un tuono), ma anche perché è il film che vede recitare insieme, per la prima volta, una delle coppie più amate e chiacchierate del momento: Michael Fassbender e Alicia Vikander.

Melodramma dal forte impatto visivo, The Light Between Oceans (in italiano La Luce sugli Oceani) è l’adattamento cinematografico del bestseller di ML Stedman. All’apparenza Derek Cianfrance sembra costruire la più potente delle opere d’arte, aiutato dalle splendide immagini di Adam Arkapaw (già direttore della fotografia di Macbeth) e dalle musiche solenni di Alexandre Desplat.

Il film vanta inoltre una coppia di protagonisti in perfetta sintonia e una co-protagonista che dimostra di essere ormai un’interprete matura e consapevole. Michael Fassbender e Alicia Vikander si confermano attori straordinari in grado di tratteggiare sullo schermo due personaggi complessi e sfaccettati, il primo con la sua ormai comprovata bravura, la seconda con sorprendente e disinvolta pacatezza. A loro si aggiunge una comprimaria di tutto rispetto, Rachel Weisz, che ottimamente incarna tutta la disperazione e l’afflizione che il suo personaggio richiede.

the light between oceans

The Light Between Oceans trailer italiano con Michael Fassbender e Alicia Vikander

Dove il lavoro di Cianfrance si rivela purtroppo fallimentare è proprio nella trasposizione della fonte letteraria. Nonostante non tradisca il materiale di partenza riproponendo quanto raccontato nel romanzo senza alcun pretenzioso stravolgimento narrativo, il regista (autore anche della sceneggiatura) fatica a far collimare una prima parte dai tempi dilatati ma comunque solida ad una seconda dove sfortunatamente si palesa l’incapacità di riuscire a gestire tutta una serie di eventi che, nell’opera della Stedman, conducono ad una più profonda riflessione sull’amore e sulle responsabilità dell’essere umano. Cianfrance gioca così a rincorrere personaggi, dinamiche e sviluppi, e non lascia allo spettatore la reale possibilità di cogliere il lato viscerale, quello più intenso, di una storia dallo sconfinato potenziale emotivo.

Pur avvalendosi dunque di un cast straordinario e di un comparto tecnico di pregevole fattura, a The Light Between Oceans manca totalmente la potenza emotiva del materiale di partenza, configurandosi come una dramma che fallisce proprio là dove dovrebbe dimostrarsi vincente: far leva sulle emozioni e scuotere l’animo dello spettatore.

Il post-eriore

Il post-eriore

Venezia 73Quanto vorrei che la vita fosse un musical. E in particolare, la vita qui, alla Mostra del Cinema, con Baratta e Barbera che intonano un duetto giocando sulle assonanze dei loro nomi e la loro vicinanza al campo semantico dei vini e dei posti dive ci si ubriaca di brutto. Con gli addetti alla sicurezza che ti controllano le borse in movimenti coordinati come se fosse nuoto sincronizzato cavalcando le note di ‘Isis cos I’m cool’, con i colleghi che in conferenza stampa pongono le classiche domande in rima baciata, del tipo ‘qual facezia essere a Venezia’, e gli intervistati che rispondono in contrappunto con entusiasmo fuori dal comune anche di fronte alle più imbarazzanti delle questioni. E come vorrei essere il protagonista di un musical io, in grado di far fronte alle scempiezze della vita danzando e cantando come uno stronzo anche quando per correre all’appuntamento di turno, per il quale sono incontrovertibilmente in ritardo, mi incaglio lo scroto nella zip dei pantaloni. Invece di un lacerante urlo di dolore, come per magia uscirebbe dalle mie labbra un soave ritornello che recita ‘This is the wonderful Land of Sticazzi – oh! oh! – Sticazzi! – Let’s do the Sticazzi agaiiiin!’, e mi metterei a sgambettare con eleganza con lo sfondo dei pianeti o di qualsiasi altra cazzata vi venga in mente dopo una gita sotto acido.

Ecco, La-La-Land, il film d’apertura di quest’anno, è un po’ così. Però è bello. Perché in finale il cinema consiste anche nel riuscire a emozionare lo spettatore anche a seguito delle peggiori cazzate. Non deve essere realistico, basta che sia presente a sé stesso e a me, che sono un tipo semplice, mi basta e mi avanza. So che ‘a me mi’ non si dice ma provateci voi a stare attenti all’ortografia e alla grammatica con lo scroto incagliato nei pantaloni.

La la LandApplausi a scena aperta, da parte di tutta la sala. Dopo Whiplash è stato deciso che in ogni film in cui compaia anche alla lontana un pezzo jazz, fosse anche la suoneria d’attesa del Radio Taxi, ci deve stare J.K. Simmons, per cui aspettatevi interminabili improvvisazioni ‘à-la-bite-de-chien’ anche nel prossimo film di Batman, se tanto mi dà tanto.

(Ang)

E in effetti… ‘This is the Isis of the night, the night oh yeahh!’ Ti canterebbe Corona – non Fabrizio, ci riferiamo alla gnoccolona anni ’90 che quando s’è scoperto che non cantava con la voce sua ci ha provocati certi traumi che manco la scena della mamma di Bambi – mentre fai dribbling tra i macigni messi per evitare camion omicidi. Perché qui al Lido, come s’è più volte detto e come hanno ribadito nella conferenza d’apertura, quest’anno con la sicurezza si fa sul serio. Ti pigliano il badge, te lo osservano con cura. Stringono gli occhietti tre quattro volte per capire se sei davvero tu. Insomma, ci dedicano il tempo. Anche perché metà della gente ha la foto del tesserino che assomiglia al massimo a suo figlio ora, se solo ne avesse uno, quindi vabbè… alla fine famo a fidasse e tanti saluti. Ho visto anche io La La Land, e mi sono immaginata noi romani sul GRA – che qui sono abituati a chiamarlo ‘Sacro’ per via del Leone d’oro di qualche anno fa, ma per noi è profanissimo – sotto al sole, imbottigliati come criceti in una ruota, a cantare tutti insieme ‘It’s another sunny day!’, ballando fuori dalla macchina sorridenti e gioiosi. Ma sul film si è già espresso Ang, quindi andiamo avanti e cambiamo argomento:

Secondo il modello di sviluppo a fasi di Freud, la fase anale è il secondo periodo di sviluppo del bambino: essa succede alla fase orale e precede la fase fallica. Si colloca a un’età compresa fra i 18 e i 36 mesi circa. Per bimbo Gabriele Muccino questo passaggio si manifesta eccezionalmente alla soglia dei cinquanta. Avete presente quando da bambini vi fissate con una parolaccia e continuate a ripeterla compulsivamente con delle varianti? Facciamo un esempio a tema. Diciamo che scoprite la parola ‘culo’. Per giorni e giorni, e la felicità dei vostri parenti e di chi vi sta attorno, o per mesi, o addirittura anni, è tutto un susseguirsi di ‘culone, culetto, culaccio, culino, inculata, culacchione, culatello, culinaria’ (……….. aggiungere ad libitum). Ecco, tutti sanno che nei film di Muccino ci sono sempre scene in cui la gente grida parolacce in maniera concitata, peraltro, di solito, termini mai usati durante un’autentica litigata (tipo in Baciami ancora, che era tutto un ‘fottiti’ e ‘fottutissimo’. Ma chi cazzo dice ‘fottiti’ e ‘fottutissimo’ quando bisticcia in Italia?). Ecco, ne L’Estate addosso è uguale, ma tutto declinato in chiave gay. Che sostanzialmente è una storia di gente che scopre che esistono gli omosessuali e, dapprima intimorita, poi gli si apre un mondo, che viene accolto con un entusiasmo affannato e contagioso. La ragazzetta protagonista, dapprima suorina virginale e introversa, si trasforma nel giro di tipo dieci secondi in una specie di degustatrice ufficiale di orge, saltando da una strusciata lesbo in discoteca a un convegno di rappresentanze falliche come se si trovasse su un trampolino elastico. Aiutano i dialoghi, col protagonista maschile che vive al centro di Roma ma parla come er peggio trucido de Torpigna, ed è commovente quando elemosina l’amore della bella – che, come facilmente intuibile, la dà a qualsiasi composto contenente azoto sulla faccia del pianeta tranne che a lui, compreso un barattolo di varecchina – aggrottando le ciglia come se stesse per aggredirla, stravolto da cotanto desiderio, e finendo invece pè fasse na pippa al bagno come il peggiore dei disperati. Un film generazioanale, oserei dire. E, no, non è un refuso. Noi a bimbo Gabriele gli vogliamo bene, e speriamo che superi questa difficile fase di crescita quanto prima. Intanto però, oltre all’Estate, guardando il film addosso se semo fatti pure altro.

Chiudiamo anche noi con una foto di euforia paradossa, scattata dopo la proiezione al baretto che c’ha servito il necessario caffè. E stiamo solo al primo giorno. Chissà quali altre meraviglie ci attendono.foto lido

(Vì)

Venezia 73, foto dal red carpet: Emma Stone, Gemma Arterton

Venezia 73, foto dal red carpet: Emma Stone, Gemma Arterton

Si è tenuta questa sera alla presenza di Emma Stone e Damien Chazelle la cerimonia d’apertura del Festival di Venezia 73. Presenti sul red carpet la madrina, Sonia Bergamasco, Emma Stone, le giurie internazionali, Kim Ki-Duk e tanti altri ospiti.

Di seguito gli scatti:

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La settantatreesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si svolge al Lido dal 31 agosto al 10 settembre.

Foto di Aurora Leone.

Anne Hathaway per l’adattamento del bestseller Live Fast Die Hot

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Anne Hathaway per l’adattamento del bestseller Live Fast Die Hot

Secondo quanto riportato da Deadline, il premio Oscar Anne Hathaway (Les misérables, Interstellar) sarà la protagonista dell’adattamento cinematografico di Live Fast Die Hot, bestseller scritto dall’attrice Jenny Mollen (Crazy, Stupid, Love). I diritti di sfruttamento dell’opera sono stati acquistati di recente dalla Warner Bros. La Hathaway figurerà anche nelle vesti di produttrice insieme a Gail Berman. La storia del romanzo racconta le vicissitudini della stessa Mollen alle prese con la maternità e i suoi viaggi in giro per il mondo.

 

Anne Hathaway nelle prime immagini dello sci-fi Colossal

L’ultima volta che abbiamo visto Anne Hathaway sul grande schermo è stato in Alice Attraverso lo Specchio, sequel di Alice in Wonderland in cui l’attrice è tornata a vestire i panni della Regina Bianca.

Tra i suoi prossimi progetti figurano Colossal, il film sci-fi che vede l’attrice premio Oscar recitare al fianco di Dan Stevens (Downton Abbey, La bella e la bestia) e Jason Sudeikis (Come ti spaccio la famiglia, Mother’s Day), e il reboot al femminile di Ocean’s Eleven, dal titolo Ocean’s Eight, in cui reciterà al fianco di Sandra Bullock, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Elizabeth Banks, Rihanna e Mindy Kaling.

Lo spin-off tutto al femminile di Ocean’s Eleven che sarà diretto da Gary Ross (Hunger Games). 

Fonte: CS

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