Torna il Lucca Film Festival e
Europa Cinema e tornano le mostre che ormai da anni lo
accompagnano, rendendo omaggio, non solo attraverso le proiezioni,
ai grandi registi internazionali ospiti della manifestazione. Dopo
quelle di Peter Greenaway, David Lynch e lo scorso anno David
Cronenberg, che ha portato a Lucca anche Jeremy Irons, il Comitato Nuovi Eventi per
Lucca, grazie al sostegno di Banca Société Générale, main sponsor
degli eventi espositivi, produce e organizza per questa edizione
del festival ben quattro mostre, tutte in anteprima italiana.
George Romero, Mario Monicelli, Marco Bellocchio e i Mondo Movie di
Gualtiero Jacopetti saranno i protagonisti che approderanno
quest’anno, oltre che a Lucca e Viareggio, anche nella città di
Barga, nella Media Valle del Serchio.
Al Palazzo Ducale di Lucca,
dal 26 marzo al 1 maggio, si tiene una grande mostra
dedicata a George Romero, regista e sceneggiatore
statunitense, maestro dell’horror, ospite d’onore di Lucca
Film Festival e Europa Cinema 2016 dal 3 al
10 aprile: 40 oggetti tra locandine, fotobuste e manifesti
originali italiani del suo cinema, in un percorso cronologico ben
definito. Nelle prime stanze ci saranno i manifesti e le fotobuste
della trilogia degli Zombi (La notte dei morti
viventi del 1968; Zombi del 1978 e Il giorno
degli zombi del 1985), a seguire i grandi manifesti (due metri
per 140) dei film Creepshow del 1982, La città verrà
distrutta all’alba del 1973 e di tanti altri di quegli anni e
infine un omaggio al New Horror americano, filone
cinematografico di cui Romero è da considerarsi il padre fondatore,
con una serie di manifesti originali americani autografati dai più
importanti attori ed autori del periodo (1968-85), tra i quali
ricordiamo Wes Craven, H. G. Lewis e Brian Yuzna. La peculiarità
dei manifesti, delle locandine e delle fotobuste in mostra è quella
di essere delle vere e proprie illustrazioni curate dai più
importanti disegnatori dell’epoca. I pezzi provengono dalla
collezione privata del critico cinematografico e collezionista
Paolo Zelati e la mostra fa parte di una progettualità espositiva
più ampia, sempre presente a Palazzo Ducale nelle solite date e con
forti connotazioni musicali, frutto delle collaborazioni con
l’associazione di compositori Cluster e la Scuola di Musica
Sinfonia di Lucca.
Viareggio ospita
invece due mostre che celebrano due grandi registi del cinema
italiano: Mario Monicelli e Marco
Bellocchio. Alla GAMC – Galleria d’arte moderna e
contemporanea, si tiene MARIO. Chiara
Rapaccini e Andrea Vierucci per Monicelli,
un’istallazione dell’artista Chiara Rapaccini con il
fotografo Andrea Vierucci (2 aprile – 16 maggio), mentre
Villa Argentina omaggia Bellocchio con una serie
inedita di dipinti e disegni realizzati dal maestro (2 aprile – 1
maggio), a cura di Alessandro Romanini: Marco
Bellocchio. La Pittura Dietro l’Obiettivo.
Per il progetto
MARIO, Chiara Rapaccini, in
arte RAP, compagna di una vita di Monicelli,
si è ispirata alle fotografie del suo archivio privato, scattate
dai più grandi fotografi di scena tra gli anni ‘60 e ‘90 sui set di
molti dei capolavori del regista. Queste foto erano state gettate
via, insieme ad altri documenti preziosi, dallo stesso Monicelli,
come “documenti del passato senza nessun valore”. Chiara le ha
recuperate e negli anni le ha catalogate, ordinate e archiviate,
lasciandosi ispirare dai forti contrasti del bianco e nero della
pellicola, dalla loro straordinaria forza espressiva (sono immagini
di Secchiaroli, Strizzi, Doisneau), dai ritratti dei grandi attori
della commedia cinematografica italiana. RAP ha lavorato con
acrilico e punta secca sulle immagini, le ha stampate su grandi
lenzuoli di lino, per poi intervenire nuovamente con pennello e
ricamo. Con la tecnica del fumetto e della scrittura libera, ha
“dialogato” con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi,
Totò, la Magnani, Mastroianni dando vita così a dei “Fantasmi”
fluttuanti che poi Andrea Vierucci ha fotografato all’interno di
un’architettura post industriale dall’atmosfera spettrale e
monumentale.
Marco Bellocchio. La
pittura dietro l’Obiettivo raccoglie, dal 9 aprile al
1 maggio, oltre 100 opere del maestro. Il primo nucleo è composto
da 12 dipinti realizzati in età giovanile, fra i 20 e i 23 anni,
quando il suo sguardo iniziava e concepire il mondo in termini
cinematografici, ma la mano si esprimeva ancora con il pennello.
Sono dipinti realizzati mentre si diffondeva a livello
internazionale la Pop Art, che sarebbe stata consacrata
definitivamente nel 1964 alla Biennale di Venezia. La figura umana
rappresenta il fulcro e l’impalcatura filosofica e formale di
questi dipinti, la pittura diventa strumento d’indagine sociale e
introspezione psicologica, come molto del suo cinema.
A questo nucleo si aggiungono
circa 100 opere su carta, nate durante la realizzazione dei suoi
film, a partire dal primo “I pugni in tasca”, nel 1966, sino al
pluripremiato “Sangue del mio sangue”, del 2015: disegni e
bozzetti, ma anche vere e proprie opere, complete dal punto di
vista espressivo, una sorta di “pre-visualizzazione” filmica dei
personaggi e dei loro tic comportamentali, del loro profilo
psicologico, ma anche dei costumi e degli ambienti, delle
scenografie e delle condizioni illuminotecniche, atmosferiche e
cromatiche. La maggior parte di queste opere sono corredate da
appunti e frasi stese con tratto rapido, note tecniche di ripresa o
destinate ai collaboratori (scenografi, direttori della fotografia,
costumisti).
Nel centro storico di
Barga, infine, alla Galleria Comunale e alla
Galleria Bel Canto, sempre a cura di Paolo Zelati,
dal 1 aprile al 1 maggio 2016, si tiene la mostra
Lo sguardo Selvaggio – I mondo movies in
Italia, dedicata a Gualtiero
Jacopetti, il giornalista, sceneggiatore e regista che
diresse, insieme a Franco Prosperi e Paolo
Cavara, il film-documentario “Mondo Cane”, vero
capostipite dei “Mondo movie” o shockumentary, che con le
loro immagini forti e scioccanti invasero le sale cinematografiche
italiane a partire dagli anni Sessanta. Una vera e propria
carrellata nel genere che Jacopetti ha contribuito a creare,
attraverso manifesti, locandine e fotobuste originali sia di “Mondo
cane” che degli altri film del regista, ma anche una serie di 30
fotobuste che illustreranno altrettanti “Mondo movie”, realizzati
nel corso degli anni Sessanta e Settanta.
Il Lucca Film Festival e Europa
Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta
delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, le sue
mostre sono prodotte e organizzate dal Comitato Nuovi Eventi per
Lucca, con il sostegno di Banca Société Générale. Il Festival si
avvale inoltre del supporto di Gesam Gas & Luce SpA, Banca Pictet,
Banca Generali Private Banking, Banca Carismi, Fondazione Banca del
Monte di Lucca, Stonecycle, Il Ciocco S.p.A., Il Ciocco
International Travel Service S.r.l., Idrotherm 2000, Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana,
Comune di Lucca, Comune di Viareggio Provincia di Lucca e della
collaborazione di Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Giacomo
Puccini e Puccini Museum – Casa Natale, Fondazione Centro Arti
Visive, CG Entertainment, Photolux Festival. Si ringrazia Lucca Comics & Games, la Direzione
Regionale di Trenitalia, Unicoop Firenze e il Corso di Laurea in
Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione del Dipartimento
di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa per la
collaborazione.