Arriva in prima TV su Sky il secondo capitolo
del nuovo, spettacolare adattamento dell’immortale romanzo di
Alexandre Dumas
I Tre Moschettieri – Milady, in onda lunedì 21
ottobre alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche
su Sky Cinema Adventure), in streaming suNOWe disponibile on demand. Su
Sky il film sarà disponibile on demand anche in
4K.
Ne I TRE
MOSCHETTIERI – MILADY proseguono le avventure dei
personaggi nati dalla penna di Dumas grazie a Vincent
Cassel nel ruolo di Athos, François Civil
in quello dell’impavido D’Artagnan, Romain Duris
in quello del misterioso Aramis, Pio Marmaï come
il prorompente Porthos, Louis Garrel veste i panni
regali di Luigi XIII ed Eva Green presta il volto
alla tanto fatale quanto seducente Milady.
La
trama
Constance viene
rapita sotto gli occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per
salvarla, il giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze
con quelle della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in
balia del Cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono
l’ultimo baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di
essere messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una
scelta: sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la
loro missione?
SKY
CINEMA ADVENTURE
Da sabato
19 a venerdì 25 ottobre, Sky Cinema Collection diventa SKY
CINEMA ADVENTURE e propone un concentrato di emozioni straordinarie
al fianco di viaggiatori, eroi fantastici e valorosi uomini moderni
e del passato, con una selezione dei migliori film d’avventura. Il
canale propone più di 40 titoli, tra cui la prima
visione I TRE MOSCHETTIERI – MILADY e il primo capitolo della saga,
I TRE MOSCHETTIERI – D’ARTAGNAN; saranno presenti
inoltre altri celebri adattamenti del romanzo di Dumas come la saga
diretta da Giovanni Veronesi, MOSCHETTIERI DEL RE: LA
PENULTIMA MISSIONE e TUTTI PER 1 – 1 PER
TUTTI, con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e
Rocco Papaleo, e la rilettura in chiave “steampunk” di Paul W.S.
Anderson, I TRE MOSCHETTIERI con Logan Lerman,
Milla Jovovich e Orlando Bloom.
Tra gli altri
titoli in programmazione: la saga di Indiana Jones diretta
da Steven Spielberg e ideata da George Lucas
(I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA, INDIANA
JONES E IL TEMPIO MALEDETTO, INDIANA JONES E
L’ULTIMA CROCIATA e INDIANA JONES E IL REGNO DEL
TESCHIO DI CRISTALLO); la saga JUMANJI,
iniziata nel 1995, con un Robin Williams intrappolato nei
pericolosi labirinti del gioco da tavolo, e ripresa nel 2017 e 2019
con i sequel JUMANJI – BENVENUTI NELLA GIUNGLA e
JUMANJI – THE NEXT LEVEL con Dwayne Johnson e
Kevin Hart. Non mancheranno i cult per tutta la famiglia: I
GOONIES, diretto da Richard Donner, e interpretato dai
volti ancora giovanissimi di Sean Astin e Josh Brolin; e il film
vincitore di 3 Oscar® e 2 Golden Globe, E.T.
firmato da Steven Spielberg.
Infine, alcuni
capisaldi del genere: LA MUMMIA, con protagonista
l’attore premio Oscar® Brendan Fraser; il reboot da 3 Oscar®,
firmato Peter Jackson, KING KONG con Naomi Watts,
Jack Black e Adrien Brody; e gli adattamenti dalla narrativa
d’avventura: VIAGGIO NELL’ISOLA MISTERIOSA con
Dwayne Johnson e Michael Caine; il kolossal di Ron Howard
HEART OF THE SEA – LE ORIGINI DI MOBY DICK con
Chris Hemsworth; e THE LEGEND OF TARZAN, con
Alexander Skarsgård, nei panni dell’uomo della giungla, e Margot
Robbie in quelli dell’amata Jane.
Il capolavoro della letteratura
francese, I Tre Moschettieri di Alexandre
Dumas, tornerà in un nuovo, colossale adattamento cinematografico.
Eva Green, Vincent
Cassel e Louis
Garrel saranno i protagonisti del primo dei due
lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi diretti da
Martin Bourboulon (Eiffel, Papa ou
Maman e Papa ou Maman 2), I
Tre Moschettieri – D’Artagnan.
Eva Green si calerà nei panni di Milady de
Winter, Vincent Cassel interpreterà il ruolo di Athos
e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei
panni dell’iconico protagonista, François
Civil (Wolf Call), affiancato
da Romain Duris nei panni di Aramis
e Pio Marmai in quelli di Porthos. I film
introdurranno anche un nuovo personaggio: Hannibal, basato sulla
vera storia di Louis Anniaba, il primo moschettiere di colore della
storia francese.
D’Artagnan, giovane e vivace
guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una
ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i
modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà
nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della
Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri
del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale
Richielieu. Ma, innamorandosi di Costance, la confidente della
Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di
colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady
Non c’è decennio nella
storia del cinema che non abbia almeno un suo film su I tre moschettieri e così, dopo le versioni da ridere
(in sensi non proprio voluti) di Giovanni Veronesi, e quella super-action steampunk di
Paul W. S. Anderson, dalla Francia, con la regia di
Martin Bourboulon, arriva I tre
Moschettieri – D’Artagnan, primo
di due film che si prefiggono, con qualche aggiustamento di trama e
di tono, di adattare, ancora, per il cinema, lo splendido romanzo
di Dumas padre.
Un adattamento, quello
firmato da Matthieu
DelaporteeAlexandre de la Patellière, che si rivela serio
ma non serioso, ironico ma non comico, un perfetto equilibrio di
toni che si mette al servizio di una sontuosa messa in scena che
rispecchia in maniera evidente e sfacciata il grosso budget (70
milioni di euro).
I
tre Moschettieri – D’Artagnan, la trama
D’Artagnan, giovane e
vivace guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare
una ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti
i modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo
condurrà nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro
della Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre
Moschettieri del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del
Cardinale Richelieu. Ma, innamorandosi di Constance, la confidente
della Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi
l’inimicizia di colei che diventerà il suo peggior nemico:
Milady.
Il cinema che propone
Bourboulon è solido e consapevole, certo non raffinato ed elegante,
ma capace di essere contemporaneo senza farsi travolgere dalla
modernità dei blockbuster. Ci si sporca, in I
tre Moschettieri – D’Artagnan, si sentono i colpi di
spada, di pistola, le botte, il sapore del sangue e della terra, ma
allo stesso tempo si sorride, con quel sorriso beffardo e sornione
dei moschettieri, Athos, Porthos e Aramis così come abbiamo
imparato ad amarli nella tradizione letterario-cinematografica che
tante volte li ha raccontati.
E se Vincent
Cassel (Athos), Romain
Duris (Aramis),Pio
Marmaï (Porthos) e François Civil (D’Artagnan) fanno una splendida
figura con le cappe da moschettieri, c’è molta curiosità e mistero
intorno alla Milady di
Eva Green, che rispetto agli altri personaggi,
si vede modernizzata per dialogare meglio con le eroine
contemporanee e con una realtà che vuole la donna più attiva e
propositiva. Completano il cast una coppia regale molto credibile,
formata da Louis
Garrel e Vicky
Krieps, il primo nei panni di un Luigi XIII tutto sommato mite
e giusto, la seconda fiera, appassionata e estremamente a suo agio
nel ruolo della Regina Anna.
Gli aggiornamenti della
storia originale
Come per i personaggi,
che mantengono la loro natura pur leggermente aggiornati (ad
esempio Porthos diventa dichiaratamente e serenamente bisessuale,
dal momento che gli appetiti non fanno troppe distinzioni), la
trama subisce qualche modifica rispetto al romanzo originale per
parlare meglio al suo tempo. Viene così accentuata la componente
religiosa del conflitto caldeggiato dai nemici di Re Luigi XIII e
viene messo in scena un attentato al cuore della Francia, un evento
tragico che la Nazione conosce fin troppo bene.
Un racconto epico,
un’avventura pura
L’aspetto davvero esaltante del film è che siamo di fronte a
una storia che riesce a costruire una sua epica, un suo respiro
romanzesco, una personalità davvero rara nel cinema contemporaneo.
L’adattamento di Delaporte e de la Patellière coinvolge e convince, e
usa come strumento narrativo di forza, non solo come orpello,
l’investimento impiegato nella messa in scena, nei costumi, nella
ricchezza di dettagli che contribuiscono a regalare credibilità
alla storia.
Come accennato, il film è
la prima parte di un dittico che si concluderà alla fine dell’anno
con I
Tre Moschettieri – Milady e che si concentrerà sul per
sonagliò di
Eva Green. Non riveliamo i dettagli della trama che
forse qualcuno non conosce ancora, ma possiamo immaginare che tutta
la passione e il fuoco che serpeggiano in questo primo film,
troveranno il loro violento sfogo in una seconda parte ancora
avvincente ed epica.
Per adesso godiamoci
I tre Moschettieri –
D’Artagnan, un’avventura epica e romanzesca,
reale e materiale, vibrante di azione e grande cuore, un film che
fa tesoro del linguaggio classico e lo adatta a una forma di
racconto contemporaneo, senza tradire eccessivamente l’originale,
riuscendo a trovare in ogni suo momento l’equilibrio tra classico e
moderno, prendendosi sul serio con il sorriso e regalando due ore
di cinema onesto e senza pretese che riesce a pieno ad intrattenere
il pubblico.
Il capolavoro della letteratura
francese, I tre moschettieridi
Alexandre Dumas, tornerà in un nuovo, colossale adattamento
cinematografico. Eva
Green, Vincent
Cassel e Louis
Garrel saranno i protagonisti del primo dei due
lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi diretti
da Martin
Bourboulon (Eiffel,Papa ou
Maman e Papa ou Maman 2), I
Tre Moschettieri – D’Artagnan.
Eva Green si calerà nei panni di Milady de
Winter, Vincent Cassel interpreterà il ruolo di Athos
e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei
panni dell’iconico protagonista, François
Civil (Wolf Call), affiancato
da Romain Duris nei panni di Aramis
e Pio Marmai in quelli di Porthos. I film
introdurranno anche un nuovo personaggio: Hannibal, basato sulla
vera storia di Louis Anniaba, il primo moschettiere di colore della
storia francese.
D’Artagnan, giovane e vivace
guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una
ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i
modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà
nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della
Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri
del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale
Richielieu. Ma, innamorandosi di Costance, la confidente della
Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di
colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.
Il capolavoro della letteratura
francese, I tre moschettieri di Alexandre Dumas, tornerà
in un nuovo, colossale adattamento cinematografico. Eva Green, Vincent Cassel e
Louis Garrel saranno i protagonisti del primo
dei due lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi
diretti da Martin Bourboulon (Eiffel,
Papa ou Maman e Papa ou Maman 2), I tre moschettieri – D’Artagnan. Eva Green si
calerà nei panni di Milady de Winter, Vincent Cassel interpreterà
il ruolo di Athos e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei panni
dell’iconico protagonista, François Civil
(Wolf Call), affiancato da Romain Duris
nei panni di Aramis e Pio Marmaï in quelli di
Porthos, mentre Vicky Krieps sarà la regina
consorte Anna d’Austria.
Il film sarà distribuito in Italia
da Notorious Pictures a partire dal 6
aprile. In contemporanea con l’uscita
cinematografica, I tre moschettieri –
D’Artagnan sarà in tutte le librerie con il
romanzo e il manga ufficiali
tratti dal film, entrambi editi da Gallucci.
La trama del film
D’Artagnan, giovane e vivace
guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una
ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i
modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà
nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della
Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri
del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale
Richelieu. Ma, innamorandosi di Constance, la confidente della
Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di
colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.
Ecco il trailer italiano de I Tre
Marmittoni, il film diretto dai fratelli Farrelly e basato
sull’omonima serie tv anni ’70. Nel film tre fratelli vengono
lasciati in un orfanotrofio e da
Da sempre considerato uno dei
migliori film del genere cospirativo, I tre giorni del
Condor è un perfetto thriller che raccoglie
perfettamente al suo interno il grande interesse che questo genere
ha conosciuto nel corso degli anni Settanta. Complici i fatti
sociali e politici dell’epoca, le storie di spionaggio sono
diventate sempre più presenti al cinema, permettendo di dar vita a
capolavori senza tempo come il film appena citato. Diretto da
Sydney Pollack nel 1975, questo si discostò però
dalle convenzioni del genere, ponendo principalmente interrogativi
di tipo politico in un’America profondamente sconvolta dalla guerra
in Vietnam e dallo scandalo Watergate.
Al centro della vicenda narrata
resta infatti la possibilità che i servizi segreti, o una parte di
essi, sfuggano a ogni controllo e agiscano secondo finalità e con
mezzi non corretti, o comunque non approvati. Scritto da
Lorenzo Semple Jr., il film è un adattamento del
romanzo I sei giorni del Condor, scritto nel 1974 da
James Grady. La storia in esso raccontata si
presentò dunque come quella giusta al momento giusto, fotografando
un momento di forte tensione per gli Stati Uniti, sempre più
disillusi circa le attività politiche dell’epoca. Con il tempo,
I tre giorni del Condor ha sempre più acquisito un impatto
non indifferente nella cultura mondiale.
Sono tanti i film che hanno da
questo titolo tratto ispirazione, tra cui anche il cinecomic
Captain America: The Winter
Soldier, che omaggia il film di Pollack proprio nella sua
costruzione della tensione e delle sue tematiche. Per gli amanti
del genere e del cinema, si tratta dunque di un titolo
imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
I tre giorni del Condor: la trama del film
La vicenda del film si apre a
Manhattan, New York, dove un commando di sicari guidati da un
freddo alsaziano di nome Joubert, e da un ex
sergente dell’esercito di nome Lloyd, irrompono in
una sezione impiegatizia della CIA, impegnata in operazioni OSINT.
Queste prevedono la ricerca, la raccolta e le analisi di dati e
notizie d’interesse pubblico provenienti da ogni parte del mondo.
Qui i soldati uccidono brutalmente tutti i presenti, ad eccezione
di Joseph Turner, nome in codice Condor, il quale
era uscito per una commissione. Scoperto l’accaduto, egli non può
non sentirsi in pericolo di vita.
Joseph comprende infatti che
quell’assalto era diretto ad eliminare proprio lui, il quale pochi
giorni prima aveva inviato ai suoi superiori un rapporto
particolarmente delicato, non ricevendo però alcuna risposta.
Trovando protezione e anonimato presso l’abitazione di una giovane
donna di nome Kathy Hale, Joseph si trova a dover
indagare su quanto realmente stia accadendo e su chi vi sia dietro
quello sterminio. Consapevole dei rischi che corre, egli non si
tirerà indietro finché non avrà fatto emergere tutta la verità.
I tre giorni del Condor: il cast del film
Ad interpretare il protagonista
Joseph Turner, vi è il celebre attore Robert Redford.
Questo è stato per lui uno dei due film di genere thriller
spionistico girati nell’arco di due anni. Il secondo titolo è
Tutti gli uomini del presidente, girato nel 1976. Pollack
volle fortemente Redford per il ruolo, considerandolo uno dei suoi
attori feticcio. I due hanno infatti girato insieme ben sette film.
Per interpretare il protagonista, l’attore ebbe modo di avere come
consulente personale l’ex direttore della CIA Richard Helms, che
istruì l’interprete al fine di farlo risultare più realistico. Nei
panni di Kathy Hale, la donna presso cui Turner trova protezione,
vi è l’attrice premio Oscar Faye Dunaway.
Interprete di film come
Chinatown e Quinto potere, lei è una delle
attrici più importanti degli anni Settanta. Nella sua autobiografia
la Dunaway ricordò di aver avuto difficoltà a sentirsi spaventata
dall’esere rapita da Redford nel film. Per permetterle di provare
vera paura, fu Pollack a mimare la scena insieme a lei. L’attore
premio Oscar Cliff Robertson, noto per aver
interpretato anche lo zio Ben nella prima trilogia di Spider-Man, è
qui presente nei panni di Higgins, il vicedirettore di New York.
Nel ruolo dell’alsaziano Joubert vi è invece il celebre attore
svedese Max von Sydow, mentre Addison
Powell è il controverso Leonard Atwood.
I tre giorni del Condor:
le differenze tra il libro e il film
Pur mantenendo inalterate le
tematiche di fondo del romanzo di Grady, gli autori del film danno
vita ad una serie di consistenti differenze e modifiche. La prima
si ritrova già nel titolo. Il protagonista del film ha infatti solo
tre giorni per salvarsi la vita, mentre quello del romanzo sei.
Tale scelta è dovuta ai differenti tempi cinematografici come anche
alla volontà di condensare il racconto per renderlo più teso e
avvincente. Altra differenza è la stagione in cui è ambientato il
racconto. Se nel libro è la primavera, nel film diventa invece
l’inverno. Il clima più rigido e grigio di quest’ultimo diventa
infatti un perfetto specchio della cupa vicenda narrata. Notevole
differenza si ritrova anche nel protagonista.
Nel libro questo si chiama
Ronald Malcom e non ha personalmente scritto il
compromettente rapporto. Nel film viene invece attribuito a lui,
così da renderlo un personaggio più attivo e motivato ad andare a
fondo alla questione. Le discrepanze più rilevanti però riguardano
il rapporto con l’intelligence. Turner si ribella al sistema
corrotto e insalvabile, in grado di commettere crimini al di sopra
della legge. Malcom, invece, dopo aver consumato la sua vendetta,
resta parte integrante del sistema, lasciando intuire che comunque
nella CIA si possono ritrovare uomini per bene. Pollack è dunque
molto più duro nel suo ritratto, che rappresenta appieno la
disillusione di quel periodo.
I tre giorni del Condor:
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. I tre giorni del
Condor è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 25
giugno alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Chi è cresciuto negli anni ’80 ha
avuto la possibilità di assistere al meglio del cinema per ragazzi
mai realizzato fino ad oggi, e ci riferiamo ai Ritorno
al Futuro, ai Ghostbusters,
e a qutti quei film che in qualche modo hanno formato quelli che
adesso hanno trai 30 e i 40 anni.
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Molti di questi film però hanno
anche creato dei profondi traumi nell’animo dei ragazzini che li
hanno guardati, ignari delle insidie che nascondevano. Ecco alcuni
dei traumi infantili di chi è cresciuto negli anni ’80:
Il noto sito americano
THR ha stilato la classifica dei 20 Trailer
cinematografici più visti del 2014, e senza troppe sorprese ecco
tutti i titoli che hanno avuto maggior successo.
Grandi novità per le navi e i
traghetti della Tirrenia, infatti l’azienda ha
annunciato qualche giorno fa che i supereroi della DC
Comics saranno in protagonisti del nuovo
restyling delle navi della flotta.
La Sharden sarà la
prima delle navi Tirrenia su cui svetteranno i
supereroi della DC e nello specifico, forse il più
noto, Batman,
affiancato dal suo fidato alleato Robin. Dove c’è Batman però non
può mancare la nemesi, la più nota, il Joker.
Ecco le prime foto della
nave:
Un’operazione, quella
di decorare le navi della flotta con i supereroi DC, che rientra
nel processo di rinnovamento della Compagnia di navigazione
del gruppo Onorato. Dopo la Sharden, ad Aprile
cambierà look anche la Nuraghes, mentre entro il
2018 cambieranno look anche Livrea Janas, Bithia e
Athara. Nel 2019 invece compieranno il passo anche la
Vincenzo Florio e la Raffaele
Rubattino.
La Tirrenia insieme con Batman,
Robin e tutti i supereroi DC
«Per Tirrenia si tratta
dell’inizio di una nuova epoca – commenta Massimo
Mura, Amministratore Delegato della Compagnia – ed è
la conferma della volontà del GruppoOnorato Armatori di proseguire nel processo di
rinnovamento della flotta e dell’organizzazione aziendale di
Tirrenia, consolidando in questo modo la leadership del trasporto
marittimo nel Mediterraneo».
L’amore è strano, imprevedibile e
anche quando è solido e duraturo deve fare i conti con le
difficoltà della vita. È quanto scoprono Ben e George in I
Toni dell’Amore: due distinti signori, uno insegnante
di musica, l’altro pittore di successo, che dopo una vita d’amore
insieme, si sposano e scoprono che la loro situazione economica
precipita d’improvviso, a seguito del licenziamento di George dalla
scuola cattolica in cui insegna da 30 anni.
I due uomini, abituati ad una
routine insieme, fortemente legati e dipendenti l’uno dall’altro,
si trovano costretti a lasciare la loro casa e a vivere per un po’
separati, ospitati da un gruppo di pochi ma veri amici che li
sostiene in questo momento difficile. Mentre George si ritrova ad
occupare il divano di una giovane coppia gay che passa le giornate
tra il lavoro e delle lunghe e rumorose feste in casa, Ben si trova
a dividere la stanza con un adolescente, a casa di suo nipote, nel
bel mezzo di una crisi familiare.
John Lithgow e Alfred Molina
sono i protagonisti di questo delicato dramma romantico, in cui il
protagonista assoluto è il tempo: tempo che si passa a riflettere,
ad ascoltare, ad aspettare una soluzione che a causa delle tristi e
invalicabili difficoltà burocratiche sembra non arrivare mai.
I Toni dell’Amore (Love is Strange) è un passo
dentro uno stadio dell’amore che molto raramente viene considerato
dall’occhio della telecamera; non seguiamo la nascita di un nuovo
amore, né la violenta passione dei corpi, ma un amore solido, privo
di fronzoli e per questo ancora più intenso. Sviscerare la
sofferenza di due cuori strappati alla loro normalità appare, a
tratti, molto più difficile e scomodo che raccontare le passioni
giovanili ostacolate dalle circostanze e forse per questo
IToni dell’Amore è un film che
va ascoltato con la mente e il cuore aperti a ciò che per lo
spettatore è nuovo e sconosciuto.
Ogni sguardo di
Lithgow e Molina è un appello, una
richiesta di eternità che ognuno rivolge all’altro nell’attesa di
una soluzione ai loro problemi e del ritorno ad una vita di coppia
sotto lo stesso tetto. Intenso, delicato e misurato, I Toni
dell’Amore apre una finestra sull’aspetto meno
cinematografico del rapporto di coppia, lo rende romantico e
straordinariamente normale, vicino allo spettatore.
La distribuzione italiana è spesso
vittima della traduzione selvaggia dei titoli di film stranieri.
Sono moltissimi gli esempi di titoli significativi e importanti
sacrificati sull’altare dell’appetibilità per un pubblico
distratto. Ma questa cosa non accade solo in Italia per fortuna.
Sono tanti i film che subiscono trattamenti a dir poco strani
quando si tratta di essere venduti su mercati differenti da quello
di appartenenza. Di seguito vi mostriamo dieci titoli di film che
hanno subito una traduzione dall’inglese all’inglese, spesso solo
per aggirare un idioma o una locuzione precisa che
decontestualizzata avrebbe perso significato.
Come era già successo per Sturdars, i
Take That tornano al cinema per relizzare un brano originale per un
film. Si tratta della rivisitazione in chiave super-action del
famosissimo romanzo
Anthony e Joe Russo
hanno posto il problema (leggi qui), e Superherohype sembra aver accolto la sfida. I
due Oscar vinti da Il Cavaliere Oscuro
hanno rotto una barriera invisibile che vedeva il cinecomics bannato dalla season awards, e partendo
dalle dichiarazioni dei fratelli Russo sulle ambizioni da Oscar di
Captain America The Winter Soldier, il
sito americano ha stilato una classifica di quei film, cinecomics,
che avrebbero meritato la considerazione dell’Academy (con tanto di
indicazione della categoria in cui il film avrebbe dovuto
concorrere):
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Oltre all’Oscar tecnico per il
montaggio sonoro, il film di Christopher Nolan ha
portato a casa uno degli Oscar principali, quello al miglior non
protagonista assegnato post mortem a Heath Ledger
e al suo folle Joker. Sebbene dobbiamo ammettere che se Ledger
fosse sopravvissuto all’inverno forse non avrebbe vinto il premio
(nonostante la sua performance sia oggettivamente straordinaria),
il fatto in sè ha sancito l’ingresso dei cinecomics nel mondo dei
premi di cinema prestigiosi. Certo, il cinema di Nolan resta sempre
molto ancorato alla matrice fortemente registica e tecnica del
regista, sfuggendo un po’ ai generi, ma fare un film con
protagonista Batman equivale a tutti gli effetti a fare un
cinecomics.
L’elenco
stilato da Superherohype è eterogeneo e prende in
considerazione anche film che per la critica non sono prodotti ‘di
valore’ in assoluto, vedi Il Corvo, che,
purtroppo, ha beneficiato della stessa tragica situazione del
Cavaliere Oscuro, oppure
Avengers, che rientra nella lista forse
solo per il suo planetario successo e per il merito, questo
indiscutibile, di aver portato i supereroi nella vita di molte
persone, alcune delle quali sono andate poi a ricercarli in
fumetteria.
Consideriamo anche un altro aspetto
della qustione: i film di genere non sono completamente sconosciuti
all’Academy, che in diverse occasioni ha mostrato apertura e
disponibilità nei confronti delle cosiddette ‘sottocategorie’;
basti pensare a Il Signore degli Anelli Il Ritorno del
Re, che ha portato a casa undici premi Oscar, a
beneficio del genere. O forse no? O forse l’Academy ha voluto
semplicemente premiare la titanica opera filmica di Peter
Jackson con dei riconoscimenti cumulativi al terzo e
(all’epoca si credeva) ultimo film sulla Terra di Mezzo?
Se anche la domanda giusta fosse la
seconda, i cinecomics avrebbero comunque una possibilità di
affacciarsi tra le statuette dorate: il piano a lunga scadenza
della Marvel (in particolare) è così ben
articolato e il progetto produttivo così complesso che alla fine,
Avengers Infinity War potrebbe anche
finire nella categoria più ambita.
Cosa ne pensate? Credete che il
cinecomics possa raggiungere la ‘dignità’ artistica del Cinema con
la ‘C’ maiuscola?
C’è stato un tempo in cui il cinema
non era invaso di supereroi e in cui gli adattamenti di fumetti
erano solo simpatici passatempi a basso budget indirizzati a uno
sparuto gruppo di spettatori nerd.
Con gli
X-Men di Bryan Singer
qualcosa cambiò, era il 2000 e avremmo dovuto aspettare ancora otto
anni, prima dell’arrivo al cinema di Iron Man, che
a tutti gli effetti, inaugurando l’Universo Marvel al Cinema, ha anche cambiato
l’idea di film sui supereroi dei fumetti.
Dal 2000 a oggi, tuttavia, si può
rintracciare un supereroe (o una formazione di supereroi)
protagonista con il proprio film per ogni anno solare. Ecco il
supereroe più famoso del mondo, per ogni anno dal 2000 a
oggi:
2000 – X-MEN
E cominciamo proprio da
loro. Gli X-Men hanno dettato legge in tv
per tutti gli anni ’90, con la bellissima serie animata. Dopo
l’uscita del film di Bryan Singer, nel 2000, i
Mutanti Marvel divennero gli eroi più
famosi del pianeta. Anche oggi, a 20 anni di distanza, è difficile
per i fan dimenticare quel film e gli attori che diedero vita a
quei personaggi, soprattutto per il caso di Hugh
Jackman, che ha continuato ad interpretare Wolverine per i
16 anni successivi.
2001 – SUPERMAN
Dopo il successo degli
X-Men del 2000, le case di produzione cominciarono a dare fiducia
ai film di genere. Tuttavia era ancora troppo presto per il grande
schermo, ma ci pensò la tv che in quell’anno fece esplodere il
successo di Smalville, la serie tv targata The CW che raccontava
l’adolescenza di Clark Kent nel paesino del Kansas. Anche se la
popolarità dello show è diminuita con il tempo, è innegabiel che
quello fu l’anno del giovane Superman.
2002 – SPIDER-MAN
La trilogia su Spider-Man
di Sam Raimi è cominciata nel 2002, proiettando Peter Parker
nell’empireo dei personaggi remunerativi e popolari di Hollywood.
In molti anni a seguire, l’Arrampicamuri dovrà discutere della sua
popolarità con altri eroi, ma non è questo l’anno, completamente
dedicato a lui.
2003 – X-MEN
Dopo il successo del primo
film, l’intero cast e crew di X-Men tornò per X2 (a.k.a. X2: X-Men
United). Dopo la sua uscita, nel 2003, i mutanti ripresero il
sopravvento e anche il loro titolo di eroi più popolari al mondo,
con Wolverine che prendeva il suo posto a capo del franchise.
2004 – SPIDER-MAN
Catwoman, Hellboy e The
Punisher ci hanno provato, ma non c’è stata
competizione, nel 2004, per lo Spider-Man
2 di Sam Raimi. Di nuovo, Peter
Parker vinse la gara immagginaria trai supereroi per il titolo di
più popolare al mondo, consolidando la sorte di questi film
pre-Marvel Era. A oggi, il film in
questione è quello, con protagonista Spider-Man, con la percentuale
più alta di gradimento su Rotten Tomatoes, un impressionante
93%.
2005 – BATMAN
Nel 2005, Constantine fece
un esordio davvero insperato, ma senza alcun dubbio fu il Batman di
Nolan a vincere la gara. Christian Bale divenne il nuovo Batman per
tutto il mondo. Quasi 10 anni dopo il disastro di Batman & Robin,
Batman Begins prese Bruce Wayne di nuovo seriamente e diede inizio
a quella che ora è nota come la trilogia de Il Cavaliere
Oscuro.
2006 – SUPERMAN
Era il 2006. La serie NBC
Heroes aveva appena debuttato in TV. Gli X-Men stavano concludendo
molto male la loro trilogia con Conflitto Finale. La Marvel aveva appena pubblicato la
serie di Civil War di Mark Millar che avrebbe ispirato il MCU dieci anni dopo. Tuttavia,
nessun altro progetto legato al mondo dei supereroi fu così atteso
e chiacchierato come Superman Returns di Bryan Singer. Il mondo era
rimasto per 20 anni senza un film di Superman, e ora, finalmente,
l’attenzione tornava sull’Uomo d’Acciaio.
2007 – SPIDER-MAN
Dopo due film di grande
successo su Spider-Man, Sam Raimi ha concluso la sua trilogia
sull’Uomo Ragno nel 2007. Sfortunatamente, i fan non hanno accolto
il terzo film con la stessa felicità dei primi due. Nonostante
questo, il film ha incassato moltissimo. Come possiamo dimenticare
la sequenza di Emo Parker che balla?
2008 – BATMAN
Con il senno di poi,
tutti consideriamo il 2008 come l’anno di Iron Man, film che ha
dato inizio al Marvel Cinematic Universe.
Tuttavia, nella contemporaneità, Tony Stark non era ancora
all’altezza di Bruce Wayne.
Il 2008 fu tutto per Batman e per il
successo de Il Cavaliere Oscuro. Inoltre,
Heath Ledger ha spinto il Joker a nuove vette di
popolarità, trasformandolo in un classico di Halloween e nel
re del merchandising.
2009 – WATCHMEN
Nel 2009, il MCU era già arrivato in sala e Il
Cavaliere Oscuro stava vincendo un Oscar importante (al migliore
attore non protagonista). Tuttavia, sul grande schermo abbiamo
visto diverse cose non proprio esaltanti, da X-Men Le Origini:
Wolverine a Push con Chris Evans.
Per fortuna, i fan sono stati
abbastanza fortunati da riuscire a veder arrivare al cinema
Watchmen, diretto da Zack Snyder. In molti modi, il successo
critico e commerciale di Watchmen ha dimostrato che i fan dei
fumetti erano disposti a guardare film su personaggi e storie meno
conosciuti, purché fossero fatti bene.
2010 – IRON MAN
Per l’anno di uscita di
Iron Man 2, il mondo era ormai pronto a venerare Robert Downey Jr.
e la sua incarnazione di Tony Stark. Inoltre, è stato proprio con
Iron Man 2 che la Marvel ha raddoppiato la promessa
che ci sarebbe stato un Marvel Cinematic Universe
interconnesso con altri personaggi, cosa che i fan hanno
particolarmente gradito.
2011 – CAPTAIN AMERICA
Nel 2011, la DC ha distribuito
Lanterna Verde con Ryan Reynolds. Inoltre, Fox ha riavviato la
serie degli X-Men con X-Men: L’Inizio. Nel frattempo, i Marvel Studios hanno iniziato a costruire il
loro MCU con Thor e Captain America: Il
primo vendicatore, entrambi usciti quell’anno. È difficile
scegliere un supereroe che si è distinto di più nel 2011, ma il
concetto di MCU ha davvero contribuito a
rendere Capitan America popolare in tutto il mondo.
2012
– THE AVENGERS
Nel 2012, abbiamo visto
arrivare al cinema l’affascinante film di supereroi
Chronicle,Christopher
Nolan ha concluso la sua trilogia di Batman con
Il Cavaliere Oscuro il Ritorno e Sony ha
distribuito il riavvio di The Amazing Spider-Man.
Ma, quando si tratta di popolarità in tutto il mondo, nel 2012 non
c’era niente che abbia raggiunto le vette di The
Avengers. Era il primo tie in del MCU, con Iron Man, Cap e Thor che
si univano agli altri Vendicatori Originali per il primo team up
dei Marvel Studios.
2013 – SUPERMAN
Mentre il MCU era impegnato con i sequel nel
2013, la DC stava costruendo il suo universo di supereroi.
L’Uomo d’Acciaio sembrava un
enorme riavvio su Superman per il grande schermo, che all’epoca era
un grosso problema. A parte i dibattiti dei fan, il film ha reso
Superman di nuovo un personaggio davvero entusiasmante, cosa che
Superman Returns del 2006 non è riuscita
a fare.
2014 – GUARDIANI DELLA
GALASSIA
In un anno con film di
grande successo come Captain America, Spider-Man e gli X-Men, sono
stati i Guardiani della
Galassia ad esplodere davvero. Il film di
James
Gunn è stato un enorme rischio, ma ha ripagato molto bene e
personaggi come Groot e Star Lord sono diventati amatissimi dai
fan.
2015 – THE AVENGERS
Si tratta dell’anno in cui
Daredevil e Jessica Jones hanno fatto il loro esordio su Netflix, ma nessun altro eroe (o squadra) era così
popolare come gli Avengers dopo l’uscita di Avengers: Age of
Ultron. La novità di vedere tutti questi
personaggi insieme e di espandere il MCU era ancora caldissima, anche se
la maggior parte dei fan ha amato questo film meno del
precedente.
2016 – DEADPOOL
Chi avrebbe mai detto che
un film di supereroi R-Rated della Fox si sarebbe distinto in un
anno in cui sia il MCU che il DCEU avevano portato
sullo schermo i loro migliori eroi?
I personaggi del MCU stavano ancora districandosi
dalle complicazioni di Captain America: Civil
War, e il mondo si era già scatenato contro
Batman v Superman: Dawn of
Justice. Tuttavia è chiaro a tutti che il vero
eroe vincitore del 2016 è stato
Deadpool.
2017 – WONDER WOMAN
Con
Logan, Justice League e
Spider-Man: Homecoming
in competizione per il 2017, possiamo parlare sicuramente di un
anno combattuto. Tuttavia, non ci sono dubbi che
Wonder Woman ha sbaragliato la
concorrenza, infrangendo l’idea che nessun film di supereroi con
protagoniste donne potesse avere successo. Infatti il 2017 è
diventato un anno dedicato a Diana.
2018 – BLACK PANTHER
Proprio come il successo di
Wonder Woman nel 2017, Black
Panther è diventato il film di supereroi
straordinario nel 2018. Sì, altri film basati sui fumetti avrebbero
potuto incassare più soldi quell’anno, ma la popolarità di
T’Challa, Killmonger, Okoye e Shuri è stata semplicemente
inarrivabile. Il film è stato anche nominato per un Oscar per il
miglior film, consolidando il suo significato culturale e la sua
portata.
2019 – GLI AVENGERS
La grande conclusione della
Infinity Saga del MCU è arrivata con
Avengers: Endgame, e ancora
una volta non c’è stata alcuna competizione quando si è arrivati a
confrontarsi con i Vendicatori come squadra. In particolare, il
film ha segnato l’uscita dal franchise di due personaggi simbolo
dello stesso: Iron Man e Captain America.
Per quanto ad essi sia contraria
Edna Mode, i mantelli sono in un certo senso il
simbolo dei supereroi, li rappresentano, e per
questo le espressioni “appendere il mantello al chiodo” oppure
“cedere/prendere il mantello” sono rappresentative di supereroi che
abbandonano il ruolo o che subentrano in esso. Di seguito vi
elenchiamo quegli eroi che, per un certo periodo, hanno abbandonato
i loro “mantelli”.
Ecco gli eroi che hanno appeso al
chiodo i loro mantelli
Spider-Man
In Amazing
Spider-Man #50, Peter si trova a fronteggiare così tanti
problemi personali, oltre alle accuse del Daily Bugle, che decide
di abbandonare nella spazzatura il suo costume e la sua vita da
eroe.
Superman
Nei numeri
di Superman #296-299, la doppia vita di
Clark/Superman lo sta distruggendo, tanto che decide di lasciar
perdere il superero e di concentrarsi su Clark Kent. Durante questo
periodo comincia a uscire con Lois.
Vedova Nera
In Tales of
Suspense #57, Natasha seduce Clint Barton per attaccare Iron
man, ma visto che si innamora davvero dell’arciere, decide di
abbandonare la sua doppia vita di spia russa.
Batgirl
In Detective
Comics #422 Barbara Gordon si dà alla politica dopo una
complicata vicenda privata. Quando vince le elezioni, appende il
mantello di Batgirl al chiodo.
Captain America
Uomo d’altri tempi, Steve
non si è mai trovato a suo agio nella contemporaneità. In Secret
Empire, Captain America #175, Cap scopre che il
numero Uno della Cabala è il Presidente stesso, così decide di
lasciare il suo posto, tornando a una vita normale al fianco di
Sharon Carter.
Green Lantern
Come Peter Parker, anche
Hal Jordan abbandona il suo ruolo di Lanterna della Terra quando
non riesce a difendere e proteggere le persone che ama. Accade
in Green Lantern #181, quando John Stewart prende il
suo posto.
Iron Man
In Iron Man
#200, Tony riprende il vizio della bottiglia che lo aveva quasi
distrutto e così tocca al suo amico James Rhodes indossare
l’armatura di Iron Man per un po’.
Wonder Woman
Per ricaricare i suoi
poteri, Diana ha la necessità di tornare nel suo mondo di tanto in
tanto. Quando questo le sarebbe costato allontanarsi da Steve
Trevor, in Wonder Woman #179, lei decide di diventare
semplicemente Diana, abbandonando i suoi poteri.
Bestia
In caso di mutazioni, è
chiaro che non si può rinunciare ad esse, ma si può abbandonare il
proprio posto in difesa degli oppressi. Così Bestia,
in Amazing Adventures #11, fu il primo membro degli
X-Men a lasciare la squadra.
Giant-Man e Wasp
Come per Barbara Gordon,
anche in questo caso i due personaggi abbandonano il loro ruolo di
eroi in concomitanza con la conclusione della loro run.
Plastic Man
In Brave and the
Bold #95, il primo eroe allungabile della storia dei fumetti
abbandona il suo ruolo di eroe a causa di un incidente con Batman,
in cui il Cavaliere Oscuro era sul punto di essere accusato di
omicidio per causa sua.
Doctor Strange
Dopo la sua lotta contro
la creatura di lovecraftiana memoria, il Senza Nome, Strange pensa
che il mondo sia salvo e decide di non essere più lo Stregone
Supremo.
Captain Marvel
In Avengers
#200, Carol Danvers si trova miracolosamente incinta nel pianeta
Limbo. Suo figlio, Marcus, è il figlio di Immotus, una specie di
folle stalker che l’ha sedotta a sua volta per reincarnarsi sulla
terra. Quando Carol riesce a fuggire, decide di rinunciare al suo
ruolo, fino a che Rogue non le ruba i poteri.
Black Panther
A causa della scoperta di
un suo doppio del futuro che compie atti orribili, T’Challa decide
di abbandonare il suo posto come guerriero pantera Nera.
Batman
In DC
Super-Stars #17 su Terra Due, a causa della morte di Selina
Kyle, sua moglie, il Cavaliere Oscuro decide di abbandonare la sua
posizione di difensore di Gotham.
I sospiri del mio
cuore (in originale Mimi wo sumaseba ) è un film
d’animazione giapponese del 1995 scritto da Hayao
Miyazaki e diretto da Yoshifumi Kondō.
L’edizione italiana è stata presentata dalla Lucky Red a Lucca
Comics and Games il 31 ottobre 2011. Il tema musicale principale è
la famosa canzone di John Denver Take Me Home, Country Roads,
ricantata però in giapponese e con un testo diverso rispetto
all’originale.
In I sospiri del mio
cuore Shizuku è una studentessa di terza media. Grande
appassionata di narrativa, buona parte del suo tempo libero immersa
nei libri. Tuttavia, un’inaspettata serie di incontri le farà ben
presto riconoscere come la sua quotidianità sia finita col
diventare come la trama di un romanzo fantastico.
L’avventura comincia quando
Shizuku, la protagonista del film, appassionata di romanzi, va in
biblioteca per prendere in prestito dei volumi. Noleggiando dei
libri si accorge che nella tessera dei noleggi ricorre sempre un
cognome prima del suo: Amasawa, e con la fantasia di un aspirante
scrittrice comincia a fantasticare su chi sia questo ragazzo.
Un giorno, durante il suo consueto
pellegrinare verso la biblioteca, incontra sul treno uno strano
gatto e decide di seguirlo, il felino la conduce in un quartiere
sconosciuto ed entra in un negozio di antiquariato. Il proprietario
e Shizuku si conoscono e l’ometto mostra alla ragazza alcuni dei
tesori del suo negozio, tra cui uno strano orologio e la statuetta
di un gatto antropomorfo che chiama Baron.
Shizuku conoscerà nelle sue
scorribande anche Seiji Amasawa, un ragazzo che continua a
prenderla in giro, e che presto si trasferirà in Italia per
diventare un bravo liutaio. L’amicizia di Shizuku e Seji si
rafforza sempre più e presto i due ragazzi capiranno la vera natura
dei loro sentimenti.
I sospiri del mio cuore è un
prodotto firmato dallo Studio Ghibli, uno studio cinematografico
specializzato in film d’animazione giapponese. I suoi anime sono
conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, ed hanno contribuito
alla diffusione e alla rivalutazione di questo genere al di fuori
della madre patria e della cerchia di appassionati.
Lo Studio Ghibli fu fondato nel
1985 dal celebre regista Hayao Miyazaki insieme al suo collega e
mentore Isao Takahata.
Come avviene nella gran parte dei
film scritti da Miyazaki, abbiamo dei protagonisti bambini: la loro
innocenza, contrapposta alla violenza degli adulti, li porta spesso
ad avere il potere di riappacificare gli uomini fra di loro e con
la natura. Stavolta, però, ci si interroga sul diventare grandi,
sul crescere e sul capire che strada percorrere. Il percorso di
Shizuku non è per niente facile, perché crescere non è facile. Si
affrontano crisi, dubbi e momenti incerti e spesso l’unico modo per
ritrovare la via è seguire le proprie fantasie e vedere fin dove ci
portano. Può darsi che ci aiutino ad andare avanti e a scoprire un
nuovo emozionante futuro.
Ray Liotta è ormai
ad un passo dall’entrare nel cast di The Many Saints of
Newark, prequel de I Soprano prodotta da
New Line Cinema che ha già trovato in Alessandro
Nivola, Vera
Farmiga, Jon
Bernthal, Billy
Magnussen e Corey Stoll i
suoi protagonisti.
“Sono entusiasta di lavorare con
David Chase e Alan Taylor” ha dichiarato l’attore, “Il
talento di David non ha rivali e la regia di Alan renderà tutto
ancora più emozionante. Li rispetto entrambi immensamente e non
vedo l’ora di realizzare questo progetto speciale con New
Line.“
Chase è stato
l’ideatore e co-creatore dello show capolavoro andato in onda per
sei stagioni dal 1999 al 2007 su HBO. Vi ricordiamo inoltre che
Michael Gandolfini, figlio di James
Gandolfini, interpreterà l’iconico personaggio del boss
italoamericano Tony Soprano.
Il prequel sarà ambientato durante
le rivolte di Newark negli anni ’60 e gli scontri tra afroamericani
e italiani e la trama seguirà Dickie Moltisanti, mentore di Tony, e
la sua associazione criminale.
Jon Bernthal e
Vera Farmiga saranno i protagonisti
di The Many Saints of Newark, film prequel
della serie I Soprano, produzione New Line Cinema.
La sceneggiatura verrà invece curata da David
Chase, già ideatore e co-creatore dello show capolavoro
andato in onda per sei stagioni dal 1999 al 2007 su
HBO. Alan Taylor firmerà invece la regia.
Sulla trama ufficiale della
pellicola non ci sono molti dettagli, tranne che sarà ambientata
durante le rivolte di Newark negli anni ’60, mentre i ruoli di
Bernthal e Farmiga devono ancora essere rivelati. Si prevede il
ritorno in scena di volti noti dei Sopranos.
I Soprano – al via la produzione del prequel
Rivedremo presto l’attrice in
Godzilla: King of Monsters, sequel
del Godzilla diretto
nel 2014 da Gareth
Edwards, annunciato dalla Warner
Bros. come parte di un nuovo
universo esteso – chiamato
iconicamente Monsterverse – che unisce
la mitologia del lucertolone radioattivo a quella
di King Kong.
Godzilla: King of
Monsters è stato diretto da Michael
Dougherty e vede nel cast anche Kyle
Chandler, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas
Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken
Watanabe e Sally
Hawkins. Al momento sappiamo che
nel 2020 uscirà il terzo capitolo del
franchise (Godzilla vs King Kong) che
vedrà Godzilla e King
Kong scontrarsi a muso duro per la prima volta sul
grande schermo.
Per quanto riguarda Bernthal, reciterà quest’anno in si
unisce al cast di Ford vs. Ferrari, il biopic
diretto da James Mangold che sembra
assumere contorni sempre più nitidi, grazie anche al fatto che nel
cast sono stati confermatiChristian
Bale e Matt Damon.
L’attore di The Punisher sarà Lee
Iacocca, un executive del marketing alla Ford che è poi diventato
Presidente e CEO della Chrysler durante la sua carriera. Il ruolo
poteva essere di Jon Hamm che ha però
rifiutato la parte aprendo la strada a Jon
Bernthal, con lui in Baby
Driver.
L’eredità di Tony Soprano passa
di padre in figlio: sarà infatti Michael
Gandolfini, figlio di James Gandolfini, a
interpretare il boss italoamericano nel film prequel della serie
I Soprano intitolato The Many Saints
of Newark, produzione New Line Cinema che ha già
trovato in Alessandro Nivola, Vera
Farmiga, Jon Bernthal, Billy
Magnussen e Corey Stoll i suoi
protagonisti.
Vi ricordiamo che la sceneggiatura
verrà curata da David Chase, già ideatore e
co-creatore dello show capolavoro andato in onda per sei stagioni
dal 1999 al 2007 su HBO. Alan
Taylor firmerà invece la regia.
Gandolfini Jr. ha recitato di
recente nella serie The Deuce, sempre produzione
HBO. Addetti ai lavori hanno spiegato che la sua presenza sullo
schermo e la padronanza dei manierismi di Tony Soprano, uniti alla
somiglianza con il padre lo hanno reso la scelta migliore (se non
obbligata) per il ruolo.
Sulla trama ufficiale della
pellicola non ci sono molti dettagli, tranne che sarà ambientata
durante le rivolte di Newark negli anni ’60 tra afroamericani
e italiani. La storia si concentrerà su Dickie Moltisanti, mentore
di Tony, e sulla sua associazione criminale.
Nuovo titolo e release ufficiali per
il prequel de I Soprano, annunciato nei mesi
scorsi e che verrà prodotto dalla New Line Cinema e sceneggiato da
David Chase, già ideatore e co-creatore dello show
capolavoro andato in onda per sei stagioni dal 1999 al 2007 su
HBO.
Come riporta in esclusiva The Wrap
infatti, il film potrebbe intitolarsi semplicemente
Newark, e non The Many Saints of
Newark(questo il nome originale del progetto) mentre la
data di uscita nelle sale è stata fissata al 25 settembre
2020.
A più di dieci anni dalla messa in
onda dell’ultimo episodio, per alcuni tra i più controversi della
storia del piccolo schermo, Chase e il regista Alan
Taylor torneranno a raccontare la genesi della famiglia
malavitosa e della guerra fra bande criminali nella Newark a
cavallo fra i ’60 e i ’70. Non sappiamo molto della trama, tranne
il fatto che avrà come protagonista un giovane Tony Soprano
(interpretato dal figlio di James Gandolfini,
Michael) e che nel cast figureranno anche Ray
Liotta, Jon Bernthal, Vera
Farmiga, Alessandro Nivola, Corey
Stoll e John Magaro.
Qualche dettaglio trapelato in rete
ha rivelato che il film seguirà i disordini nella città del titolo
nel 1967, un periodo già mostrato nell’episodio della prima
stagione dei Soprano “Down Neck” sugli scontri tra afroamericani e
italiani.
I Soprano – al via la produzione del prequel
Nel corso della sua storia
televisiva, i Soprano è riuscita a conquistare dal 1999 al 2007
tutti i maggiori riconoscimenti possibili: più di 5 Golden Globes,
per un totale di 82 premi principali (tra cui l’Emmy Award del 2007
come Miglior Serie Drammatica, Miglior Regia e Miglior
Sceneggiatura) ricevendo 211 nomination, così da essere ancora oggi
show americano più premiato di sempre.
I Soliti Sospetti
è il film di Brian Singer con protagonisti nel
cast Kevin Spacey, Chazz Palminteri, Gabriel Byrne,
Kevin Pollak, Stephen Baldwin e
Benicio Del Toro.
Presentato fuori
concorso al 48º Festival
di Cannes, questo film diretto da Bryan Singer è un thriller
dal finale inaspettato e spiazzante. Uno dei più riusciti film
degli anni ’90, che gli amanti del genere annoverano tra i migliori
di sempre.
In seguito alla misteriosa
esplosione di una nave sospettata di trasportare droga nel porto di
Los Angeles, il piccolo truffatore invalido Roger “Verbal” Kint
(Kevin Spacey), implicato nella vicenda, viene
costretto a subire un ultimo interrogatorio dall’agente di polizia
doganale David Kujan (Chazz Palminteri). La storia
viene presentata come la ricostruzione della deposizione di
“Verbal” Kint, e si alterna con scene della deposizione stessa. Con
una serie di flashback vengono così presentati gli altri personaggi
che hanno collaborato con Verbal; ma su tutti impera la figura di
Keyser Söze, un misterioso boss criminale che nessuno ha mai visto
o conosciuto, e sul quale aleggiano diverse leggende.
I Soliti Sospetti: recensione del
film di Brian Singer
La ricostruzione di Verbal inizia
con un camion di fucili che viene rubato e un gruppo di
pregiudicati che viene fermato per un confronto all’americana: si
tratta dell’ex poliziotto corrotto Dean Keaton (Gabriel
Byrne), di “Verbal” Kint, dello scassinatore Todd Hockney
(Kevin Pollak) e dei ricettatori McManus
(Stephen Baldwin) e Fenster (Benicio Del
Toro).
I cinque si conoscono solo
superficialmente o di nome e non hanno mai lavorato assieme,
tuttavia decidono di eseguire un colpo, proposto da McManus, in
grado di mettere nei guai il dipartimento di polizia di New York, e
far loro ottenere vendetta per il trattamento ricevuto: dopo essere
stati liberati per insufficienza di prove rapinano due poliziotti
corrotti che scortano illegalmente un trafficante di pietre
preziose.
Il colpo riesce e la banda si
dirige in California per rivendere gli smeraldi del bottino a un
ricettatore conosciuto da McManus: il ricettatore propone quindi ai
cinque un altro colpo, ai danni di un commerciante di gioielli, che
i rapinatori uccidono durante l’azione e che scoprono avere con sé
non gioielli ma cocaina. Il ricettatore che aveva proposto il colpo
si difende sostenendo che gli era stato suggerito da un misterioso
personaggio, un avvocato di nome Kobayashi (Pete
Postlethwaite).
Costui dichiara di lavorare per
Keyser Söze: a suo dire tutti e cinque i delinquenti hanno “pestato
i piedi” a Söze ed ora quest’ultimo pretende che essi compiano un
colpo su commissione quale risarcimento dei danni ricevuti. Dopo un
primo rifiuto, al quale segue l’uccisione, da parte di sicari di
Söze, di Fenster, i quattro rimasti decidono di collaborare.
Qualche curiosità legata al
film.
Il ruolo di Verbal Kint è stato
scritto appositamente per Kevin Spacey.
L’ordine dei fascicoli personali
consegnati dall’avvocato Kobayashi ai cinque criminali è l’ordine
in cui i personaggi muoiono: Fenster, Hockney, McManus,
Keaton.
Nel corso del film Keyser Söze
viene interpretato da 5 attori differenti.
Fino alla fine delle riprese, gli
unici a sapere la vera identità di Keiser Söze erano il regista
Bryan Singer e lo sceneggiatore Christopher McQuarrie.
La parola “Verbale” (il soprannome
di Roger Kint) in Turco viene tradotta “Sözel”. Infine, le iniziali
di nome e cognome di Kevin Spacey coincidono con quelle di Keyser
Söze.
Quanto ai premi, Kevin
Spacey ebbe l’Oscar come miglior attore non protagonista,
mentre Christopher McQuarrie per la sceneggiatura.
La vita è fatta di imprevisti, di
cose inattese e di piccole e grandi avventure che aspettano solo
colui che è abbastanza coraggioso da intraprenderle. Walter Mitty
invece preferisce sognarle, quelle avventure, immaginando cose
stranissime e inverosimili che non accadranno mai. Lui “si incanta”
e vive una vita parallela fatta di salti da un ponte, duelli
sull’asfalto di New York e conversazioni che non avverranno mai
nelle quali fa la parte del duro. In I sogni segreti di
Walter Mitty Walter Mitty è una persona mite e un po’
introversa, fino a che le necessità della vita non lo spingeranno a
diventare straordinario, facendolo tuffare in un’avventura che
metterà in gioco la sua vita e i suoi punti di riferimento e
persino il suo lavoro di responsabile dell’archivio fotografico a
LIFE magazine.
Ben Stiller ritorna alla regia cinematografica a cinque
anni da Tropic Thunder, e realizza un film delicato ed
emozionante, una boccata d’aria fresca che sembra dedicata a quelle
persone giovani (non importa se all’anagrafe o solo di spirito) che
non hanno paura di mettersi in gioco e che rischiano ogni giorno il
conosciuto per l’ignoto. Walter non è una persona spericolata, ma
impara a godersi la vita e a rischiare, riuscendo così a trovare
quello che cerca: un oggetto, uno stato mentale, la felicità.
I sogni segreti di Walter Mitty, il film
Sfruttando dei paesaggi naturali
che sembrano usciti da una vera e propria favola, Ben Stiller ci racconta un mondo affascinante e
selvaggio, incontaminato e pericoloso, alternando questa natura
così passionale con scorci di una New York che ci sembra di
guardare per la prima volta, adottando uno sguardo di chi vive e
conosce la città, nelle sue stradine meno note, nei suoi angoli
pittoreschi, senza rinunciare alla bellezza dell’inconfondibile
skyline riveduta e corretta. Una regia fluida e che in alcuni
momenti assume dei toni da cinema d’azione allo stato puro, uno
stile narrativo che riesce a modularsi sul pensiero e sulla grande
immaginazione del protagonista.
Accanto a Ben Stiller, che si carica sulle spalle tutto il peso
del film, c’è Kristen Wiig, che ha abbandonato il taglio corto e
l’approccio isterico de Le Amiche della Sposa, per
lasciare spazio ad un personaggio abbastanza comune, al quale però
riesce a dare una dolcezza toccante.
Guest star del film è invece
Sean Penn, nei panni dell’avventuriero e fotografo Sean
O’Connell, scontroso e amichevole, un’anima romantica alla ricerca
dell’emozione. A completare il cast ci sono la leggendaria
Shirley MacLaine nei panni della madre di Walter, Kathryn
Hahn in quelli di Odessa, la su sorella ‘attrice’ e Adam
Scott, nell’inamidato completo grigio del responsabile
dell’acquisizione di LIFE.
Avventuroso, toccante, divertente e
insolito I Sogni Segreti di Walter Mitty allarga e
scalda il cuore, facendoci credere che un altro mondo e un’altra
strada sono possibili, basta sapersi ‘buttare’.
La scorsa notte a Los
Angeles, I sogni segreti di Walter
Mitty è stato presentato con una speciale
proiezione per l’American Film Institute (AFI). Il red
carpet si è svolto nel cuore di Hollywood nel famoso Chinese
Theater, sulla leggendaria Hollywood
Boulevard. Alla serata, hanno preso parte i protagonisti
del film Ben Stiller (con la moglie, Christine
Taylor), Kristen Wiig, Sean Penn, Adam
Scott, Kathryn Hahn, Terence BernieHines, Adrian Martinez e Jonathan C.
Daly. Tra i presenti, anche i rappresentanti della Fox,
Jim Gianopulos, Tomas Jegeus e Paul Hanneman. Durante la
serata, si è svolta anche una performance di Jose Gonzalez, che ha
cantato “Stay Alive”, direttamente dalla soundtrack del film.
Ecco tutte le foto dell’evento:
[nggallery id=328]
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
Dopo aver letteralmente stregato la
maggior parte della critica al New York film Festival, ecco che vi
presentiamo un nuovo trailer de I sogni segreti di
Walter Mitty, prossimo film diretto e interpretato da
Ben Stiller.
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
La Fox Star India ha rilasciato
online un trailer in versione estesa de I sogni segreti di Walter
Mitty, la nuova commedia diretta e
interpretata da Ben Stiller. Eccolo di
seguito.
I sogni segreti di Walter Mitty
racconta di un uomo gentile e sognatore che lavora allo sviluppo
foto della celebre rivista Life; nel tempo libero fa sogni di
gloria, ma deve entrare in azione quando un importante negativo
scompare. Il film è il remake della celebre commedia del
1947 Sogni proibiti che vedeva
protagonista il grande Danny Kaye, a sua
volta adattamento di un romanzo di James Thurber. La
pellicola, oltre allo stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di Sean Penn, Kristen Wiig, Adam
Scott, Patton Oswalt e Shirley
MacLaine.
I sogni segreti di Walter Mitty sarà
distribuito nei cinema americani a partire dal 25 dicembre
2013, mentre in Italia arriverà il 16 gennaio
2014.
La 20th Century Fox ha rilasciato
online, attraverso IMDb, un nuovo trailer e un nuovo poster
ufficiali de I sogni segreti di Walter
Mitty, la nuova commedia diretta e interpretata
da Ben Stiller. Eccoli di seguito.
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
Arriverà in Italia solo
il 19 dicembre 2013, I sogni segreti di
Walter Mitty, il nuovo film diretto e
interpretato da Ben Stiller, ma lo scorso
sabato , 5 ottobre, il film è stato presentato
nell’ambito del New York Film Festival, nel quale
è stato accolto con molto entusiasmo. Si seguito tutte le foto
della premiere dell’evento:
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
Dopo aver letteralmente stregato la
maggior parte della critica al New York film Festival, ecco che vi
presentiamo il full trailer italiano de I sogni segreti
di Walter Mitty, prossimo film diretto e interpretato
da Ben Stiller.
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.