Secondo Deadline, il
vincitore del Golden Globe Hugh
Grantè
in trattative per il ruolo principale nel prossimo film horror di
A24 Heretic. Il
progetto proviene dagli sceneggiatori di A Quiet Place Scott Beck e Bryan
Woods. Questo segnerebbe il primo progetto horror di Grant in
tre decenni da Night Train to Venice del 1993. Cinque anni
prima, aveva anche recitato in The Lair of the White Worm
di Ken Russell.
Di
cosa parla Heretic?
Heretic sarà
scritto e diretto da Beck e Woods. Il duo di registi ha
recentemente collaborato al thriller fantascientifico 65 con protagonista Adam Driver. Beck e Woods sono stati anche
produttori esecutivi dell’adattamento cinematografico della 20th
Century Studios di
The Boogeyman basato sull’omonimo romanzo di Stephen King (ora nelle sale). Secondo quanto
riferito, il progetto seguirà la storia di “due giovani donne
di fede che vengono attirate in un gioco del gatto e del topo nella
casa di un uomo eccentrico“.
Hugh Grant
di recente ha recitato nel film campione d’incassi a
sorpresa della Paramount Pictures,
Dungeons & Dragons: L’onore tra i ladri. Lo vedremo presto
in Warner Bros.’ prequel
musicale Wonka,
che sarà incentrato sulle origini del proprietario della fabbrica
di cioccolato dal romanzo di Roald Dahl del 1964 Charlie and the
Chocolate Factory. Inoltre, l’attore di Quattro Matrimoni e un
funerale reciterà accanto a Kate Winslet nella prossima miniserie della
HBO The Regime.
Ecco il teaser poster di
Hereditary, l’acclamato horror scritto e diretto
da Ari Aster con protagonisti Toni
Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd e
Gabriel Byrne.
Hereditary
In Hereditary
quando l’anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano
lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti
sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico
destino che sembrano aver ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari
Aster trasforma una tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di
profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo
terreno ancora più agghiacciante.
“Questa è una storia che parla di
persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster.
“I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole
manipolata da forze maligne”.
Il film vanta un cast di grandi
attori, tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United States
of Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti
Sospetti), Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly
Shapiro (Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del
premio Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è
opera del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.
In occasione dell’uscita di
Hereditary – le radici del male abbiamo avuto il
piacere di intervistare l’attrice protagonista Toni
Collette, la cui interpretazione nel film d’esordio
di Ari Aster è stata acclamata.
Hereditary – le radici del male scritto e diretto da
Ari Aster con protagonisti Toni Collette,
Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd e
Gabriel Byrne. Quando l’anziana Ellen muore, i
suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di
segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà
ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato. Lo
sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una tragedia famigliare
in qualcosa di funesto e di profondamente inquietante, spingendo il
genere horror su un nuovo terreno ancora più agghiacciante.
Midnight Factory – Il Male
fatto Bene, l’etichetta horror di proprietà di
Koch Media, si appresta a portare in home video
Hereditary – Le radici del male. A partire dall’8
novembre, infatti, quello che è stato definito “Un capolavoro
dell’orrore”, “L’esorcista dei nostri giorni” sarà disponibile in
DVD e Blu-Ray.
Dopo il grande successo di box
office (+1,4 milioni di euro) lo scorso luglio in occasione della
sua uscita cinematografica con Lucky Red, Hereditary – Le radici
del male torna a far parlare di sé, della bravura del regista, Ari
Aster e del cast (Toni Collette,
Gabriel Byrne, Ann Dowd, Alex Wolff, Milly
Shapiro), della sua grande capacità di creare tensione e
inquietudine e di mantenerle a livelli altissimi per tutta la sua
durata.
Le versioni Home Video di Hereditary – Le radici del
male offriranno anche oltre 30 minuti di contenuti extra
tra cui:
– Scene tagliate
– Making Of
Inoltre, come tutti i prodotti
dell’etichetta Midnight Factory, DVD e Blu-Ray del film usciranno
in edizione limitata contenente un esclusivo booklet
d’approfondimento a cura della testata di genere Nocturno.
Hereditary – Le radici del male, trama
Quando l’anziana Ellen muore, i
suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di
segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà
ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato. La
donna, infatti, nonostante sia morta, continua a gettare sulla sua
famiglia una specie di ombra oscura, specialmente sulla nipote
adolescente, Charlie (Milly Shapiro). Quando la situazione
precipiterà, sarà compito della madre della bambina, Annie Graham
(Toni Collette), esplorare una dimensione malvagia per evitare il
triste e oscuro destino che avvolge tutta la famiglia…Lo
sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una tragedia famigliare
in qualcosa di funesto e profondamente inquietante, spingendo il
genere horror su un nuovo terreno ancora più agghiacciante…
In uscita nelle sale il 25 luglio,
Hereditary – le radici del male è il primo
lungometraggio di Ari Aster, che già si era fatto
notare nell’ambiente con due corti di grande successo.
Aster scrive di
mano propria anche la sceneggiatura, in parte ispirandosi alla
propria vita e ad una serie di difficoltà che lo portarono a
pensare di essere vittima di una specie di maledizione.
Hereditary – le radici del male trae infatti
spunto dall’incapacità dei membri di una famiglia di reagire alla
serie di sciagure che capitano loro, dipingendoli – è proprio il
caso di dirlo – come delle statuine manipolate dalle forze del
male.
Non a caso, la protagonista, Annie
(Toni
Collette), di mestiere riproduce modellini e miniature
di eventi reali. La morte dell’anziana madre di Annie, una donna
piena di segreti e dedita all’occultismo, darà via ad una sequela
di disgrazie. Il decesso della figlia minore, Charlie
(Milly Shapiro), condurrà Annie alla perdita della
propria stabilità ma anche al suo avvicinamento al mondo del
paranormale di matrice materna. Il marito Steve (Gabriel
Byrne) e il figlio maggiore Peter (Alex
Wolff) non potranno far altro che assistere impotenti al
degenerare della situazione.
L’intero cast di Hereditary
– le radici del male, guidato da
Toni Collette, è incredibilmente ispirato e possiamo affermare
che regga su di sé l’intero equilibrio di un film che, altrimenti,
collasserebbe su sé stesso. Il regista ha affermato di aver
fortemente voluto nel cast l’attrice, a ricoprire il ruolo di una
protagonista così complessa e tormentata, cosa che le riesce
perfettamente.
Hereditary –
le radici del male si rivela quasi immediatamente un
progetto riuscito a metà. Colpa forse di una sceneggiatura labile e
nebulosa, opera della sola mente del regista che evidentemente
mette troppa carne al fuoco. Lo script è un melting pot di generi
cinematografici molto diversi e spesso fatti convivere a forza.
Aster dice di essersi ispirato anzitutto a grandi classici
drammatici come Gente Comune, Tempesta
diGhiaccio, e soprattutto ai film di
Mike Leigh (Tutto o Niente),
uno dei migliori a saper raccontare le tragedie interne all’ambito
familiare.
Se quindi il lavoro di Aster si
fosse limitato alla messa in scena di un dramma intimista
riguardante delle vicende domestiche dai risvolti imprevedibili,
sarebbe stato sicuramente più apprezzabile. E i presupposti c’erano
tutti, a partire da quel titolo “Hereditary” che allude “alla
nostra discendenza e all’impossibilità di scegliere la nostra
famiglia o quello che c’è nel nostro sangue” (cit.).
Tuttavia questa iniziale indagine
sul libero arbitrio lascia presto spazio ad altre argomentazioni,
che virano di continuo le atmosfere del film. Ci si trova quindi a
lasciare il dramma intimista per approdare dapprima alla tragedia
psicologica e infine all’horror. Ma questo particolare cinema di
genere, l’horror, contempla al suo interno una serie molto
variegata di sfaccettature.
E Aster, incurante del pericolo di
diventare ridondante, ne usa una buona quantità. Parte dalle
apparizioni estemporanee (evidente plauso ad It Follows), tratta di possessioni (con ampie
citazioni da Paranormal Activity e
Rosemary’s Baby) e di culti spiritisti
(The Witch, dal quale “ruba” una delle
inquadrature finali), il tutto condito con atmosfere alla
Shyamalan.
Lo spettatore guarda e si lascia
coinvolgere finché questo assorbimento è interrotto bruscamente dal
passaggio ad un altro genere e quindi ad un altro ritmo. Peccato,
perché l’idea della Casa delle Bambole e del mondo in miniatura –
finora sviluppata decentemente solo in serie tv e nel classicone
Beetle Juice – avrebbe potuto dare vita ad un
ottimo film fantastico.
Ecco la nostra intervista al
regista di
Hereditary – le radici del male, Ari
Aster. Il film, con protagonisti Toni
Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd e
Gabriel Byrne, arriverà in sala il 19
luglio.
Hereditary – Le radici del
male
Hereditary – le radici del male scritto e diretto da
Ari Aster con protagonisti Toni Collette,
Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd e Gabriel Byrne.
Quando l’anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano
lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti
sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico
destino che sembrano aver ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari
Aster trasforma una tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di
profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo
terreno ancora più agghiacciante.
Si intitola
Charlie il trailer numero tre di
Hereditary – le radici del male, film distribuito da
Lucky Red e in arrivo
in sala il prossimo 25 luglio. Il film è l’opera prima di Ari Aster
e vede protagonista Toni Colette di ritorno
all’horror dopo Il Sesto Senso.
Hereditary – le radici del male, recensione del film
con Toni Colette
In Hereditary
quando l’anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano
lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti
sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico
destino che sembrano aver ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari
Aster trasforma una tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di
profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo
terreno ancora più agghiacciante.
“Questa è una storia che parla di
persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster.
“I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole
manipolata da forze maligne”.
Hereditary
– le radici del male vanta un cast di grandi attori,
tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United States of
Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti Sospetti),
Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly Shapiro
(Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del premio
Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è opera
del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.
Ecco il nuovo trailer italiano di
Hereditary – le radici del male, dal titolo “Follia”.
L’horror è scritto e diretto da Ari Aster con
protagonisti Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann
Dowd e Gabriel Byrne.
Hereditary – Le radici del
male
In Hereditary
quando l’anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano
lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti
sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico
destino che sembrano aver ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari
Aster trasforma una tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di
profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo
terreno ancora più agghiacciante.
“Questa è una storia che parla di
persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster.
“I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole
manipolata da forze maligne”.
Il film vanta un cast di grandi
attori, tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United States
of Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti
Sospetti), Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly
Shapiro (Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del
premio Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è
opera del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.
Ecco il trailer italiano di
Hereditary – le radici del male, l’acclamato
horror scritto e diretto da Ari Aster con
protagonisti Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann
Dowd e
Gabriel Byrne.
Hereditary – Le radici del
male
In
Hereditary – le radici del
malequando l’anziana Ellen
muore, i suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie
di segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li
obbligherà ad affrontare il tragico destino che sembrano aver
ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una
tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di profondamente
inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo terreno ancora
più agghiacciante.
“Questa è una storia che parla di
persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster.
“I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole
manipolata da forze maligne”.
Hereditary – le radici del male vanta un cast di
grandi attori, tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United
States of Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti
Sospetti), Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly
Shapiro (Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del
premio Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è
opera del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.
Il veterano del cinema Clint
Eastwood è noto, oltre che come attore, per aver diretto
numerosi film di grande successo o impatto culturale. La maggior
parte di questi sono racconti di genere western, come Gli spietati, o poliziesco,
come L’uomo nel mirino.
Negli ultimi anni ha invece intrapreso un percorso di riflessione
sulla società statunitense con opere biografiche come American Sniper e
Richard Jewell. In
mezzo a questi film così attaccati al reale, si ritrova però anche
un vero e proprio unicum, ovvero un film che sfocia nel fantastico
e nell’ultraterreno. Si tratta di
Hereafter (qui la recensione), scritto da
Peter Morgan e uscito al cinema nel 2010.
Prodotto, tra gli altri, anche da
StevenSpielberg, il film si
presenta dunque come un’opera molto diversa da quelle a cui
Eastwood ha abituato il suo pubblico. Il regista, in particolare,
fu attratto tanto dalle tematiche trattate quanto dal modo in cui
eventi reali venivano riproposti nel racconto per divenire parte di
qualcosa di più grande. Ad oggi questo rimane l’unico titolo di
questo genere nella filmografia di Eastwood, poi proseguita con i
già citati film biografici. Pur avendo ottenuto pareri critici
contrastanti, Hereafter si è comunque affermato come un
buon successo di pubblico, guadagnando oltre cento milioni di
dollari.
Di particolare fascino, oltre alla
presenza di Eastwood alla regia, vi sono poi gli effetti speciali,
candidati anche al premio Oscar nella relativa categoria. Ancora
oggi è probabilmente un’opera meno nota del regista, che merita di
essere riscoperto in tutta la sua bellezza e complessità. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Hereafter: la trama del film
Hereafter racconta tre
storie parallele di persone geograficamente distanti tra loro ma
accomunate dal desiderio di poter comprendere il mistero
dell’aldilà. La prima storia ha per protagonista la giornalista
televisiva francese Marie LeLay, la quale durante
un servizio in Thailandia viene coinvolta da un devastante tsunami.
Salvata dai soccorsi, Marie ritorna in vita dopo essere passata
attraverso uno stato di pre-morte, in cui ha avuto una visione
dell’aldilà. Tornata a Parigi, l’esperienza quasi mortale non fa
che interferire con il suo lavoro, spingendola a scrivere un libro
sull’accaduto. Nel frattempo, a Londra, i gemelli adolescenti
Jason e Marcus si prendono cura
della madre eroinomane.
Quando un terribile incidente toglie
la vita a Jason, Marcus si ritrova però strappato alla sua
quotidianità per essere dato in affido. A San Francisco, invece,
vive George Lonegan, sensitivo fin da bambino
capace di contattare i morti semplicemente toccanto un parente del
defunto. Cercando una tregua da quella che ormai considera una vera
e propria maledizione, George si prenderà una vacanza per visitare
la Fiera del Libro di Londra. Lì il suo destino si incrocierà in
modo inaspettato con quello di Marie e di Marcus. Tutti e tre
dovranno ora arrivare ad una maggior comprensione di quell’aldilà
tanto temuto.
Hereafter: il cast del
film
Per il ruolo del sensitivo George
Lonegan, Eastwood considerò da subito l’attore Matt Damon, con
il quale aveva già lavorato in Invictus – L’invincibile.
Damon, tuttavia, stava per iniziare le riprese del film I guardiani del destino
e pertanto suggerì ad Eastwood alcuni altri attori come
alternativa. Il regista fu però irremovibile e riorganizzò le
riprese di Hereafter così da permettere a Damon di poter
partecipare al suo film. Per il ruolo, poi, l’attore si documentò
molto sull’attività di coloro che affermano di poter comunicare con
l’aldilà, al fine di comprendere meglio quel mondo e poter essere
più credibile in tale ruolo. Nel film, poi compare l’attrice
Bryce Dallas
Howard nei panni di Melanie, amica di George.
L’attrice belga Cécile de
France, recentemente vista nelle serie The Young
Pope e The New Pope, interpreta invece la giornalista
Marie LeLay. Lo tsunami in cui rimane coinvolta nel film è quello
reale verificatosi nel 2004 in Thailandia (e a cui è stato dedicato
anche il film The Impossible).
L’attrice si è documentata molto su quel evento drammatico, al fine
di poter comprendere meglio cosa voglia dire sopravvivere ad una
cosa del genere. Per i ruoli dei giovani Marcus e Jason, invece,
sono stati scegli gli esordienti Frankie e
George McLaren, fratelli anche nella realtà.
Completano poi il cast gli attori ThierryNeuvic nei panni di Didier, fidanzato di Marie,
Lyndsey Marshal in quelli di Jackie e Jay
Mohr nel ruolo di Billy, fratello di George.
Hereafter: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Hereafter grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di venerdì 7 ottobre alle ore
21:00 sul canale Iris.
Tre storie parallele, quella di
Marie (Cecile De France), una giornalista francese
colpita dallo tsunami in Indonesia, di George (Matt
Damon) un operaio americano che ha un dono, quello di
stabilire un contatto con chi vive nell’aldilà e di Marcus
(George McLaren), un ragazzino londinese che ha
visto morire suo fratello gemello Jason (Frank
McLaren). Tre personaggi che hanno avuto una relazione con
la morte e che ora cercano ossessivamente delle risposte.
Marie, che è stata travolta da
un’onda anomala, è entrata in contatto con l’aldilà, ha visto e
sentito qualcosa: era come se fosse sospesa nel tempo e nello
spazio in un mondo di luce in cui è assente la forza di gravità.
Marie prova a comunicare le sue sensazioni al fidanzato e al suo
editore ma da loro è respinta e subito alienata. Così passa dalle
“stelle alle stalle” solo per voler esprimere una sua verità che
forse ai più scettici risulta scomoda. George invece conosce bene
l’aldilà, a causa di un lungo e complicato intervento per guarire
da una malattia quando era bambino, si ritrova con il dono di
comunicare con l’altro mondo.
Teneva delle sedute, era un
sensitivo affermato, ma poi decise di chiudere e di nascondere a
tutti la sua capacità, perché l’ostilità e il contatto continuo con
la morte non gli permettevano di vivere ed era costretto alla
solitudine. Marcus è un ragazzino dolce e premuroso nei confronti
della madre tossicodipendente, viveva in simbiosi con suo fratello
gemello, Jason, finché quest’ultimo, per fatalità morì investito da
un’auto. Da quel momento in poi è affidato a una famiglia e inizia
a vivere nel ricordo del gemello, cercando ossessivamente un
contatto con lui. Va alla continua ricerca di sensitivi ma
scopre un mondo di ciarlatani che guadagnano sulle disgrazie
altrui.
Hereafter tra thriller e action
Un giorno, per caso, alla “London
Book Fair” i tre protagonisti s’incontrano, Marie è riuscita a
trovare un editore inglese per il suo libro sull’aldilà, intitolato
Hereafter, e sta leggendo alcune pagine alla
presentazione, George, incuriosito, si avvicina e si fa firmare il
libro, stabilendo subito un contatto privilegiato con la
scrittrice. Marcus che si aggirava per la fiera lo riconosce e lo
insegue per avere una seduta. George inizialmente si rifiuta ma poi
cede all’ostinazione del ragazzino. Così Marcus ha finalmente modo
di comunicare con suo fratello, scoprendo che Jason è ancora vivo
ma abita un altro mondo, quello che si trova oltre la
morte. Hereafter è un film che non delude
grazie ad un ottimo cast di attori, in particolare Matt
Damon che conferma la sua bravura, e una scenografia
realistica, palpabile curata da James J Murakami
che descrive e intreccia le location: Parigi, Londra, Hawaii e San
Francisco.
Assenza di tempo, moto e gravità,
un senso di onnipotenza e di onnipresenza. Con queste parole
Eastwood e lo sceneggiatore Peter
Morgan (Frost/Nixon, The
Queen) ci esprimono la sensazione di chi ha avuto
esperienza dell’aldilà. Il regista ha avuto la grande capacità di
raffigurare, in un film perfettamente inserito nella tradizione
classica del cinema americano, l’immaginazione di un mondo
ultraterreno con la grazia di un pittore surrealista e di un poeta
spirituale.
Un film quello di Clint Eastwood che ci lascia con un grande
punto di domanda, cosa c’è dopo la vita? Il regista americano con
Hereafter, affronta per la prima volta il delicato
tema dell’ultraterreno e lo fa privo di preconcetti, senza
inculcarci risposte; il suo aldilà non ha nulla di religioso ma è
il risultato della fantasia di un artista che s’interroga
personalmente, offrendoci una verità provvisoria che ci stimola a
riflettere, perché “La morte è solo un punto di partenza”.
E’ uscito il primo trailer ufficiale di Hereafter, il thriller
soprannaturale di Clint Eastwood. Nel cast anche Cecile De France e
Bryce Dallas Howard…
Hereafter, il film di
Clint Eastwood che ricrea drammaticamente uno tsunami, è stato
ritirato dai cinema giapponesi dopo la tragedia che ha colpito la
Nazione del Pacifico in questi ultimi giorni, stando a quanto
riporta l’Associated Press.
Sony Pictures Entertainment ha
diffuso il primo trailer di Here il nuovo film di
Robert Zemeckis che riporta insieme sullo schermo
Tom Hanks e Robin
Wright, coppia indimenticabile di Forrest
Gump.
Il film è una storia che copre gli
eventi di un singolo punto di terra e dei suoi abitanti, dal
passato fino al futuro. Il trailer dà un’idea abbastanza chiara di
ciò che ci si può aspettare dal film.
Here è il nuovo film che
vede la collaborazione di Tom Hanks e Robert Zemeckis
Richard McGuire
pubblicò originariamente Here come una storia
di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni dopo, la versione in
graphic novel della storia fu pubblicata nel 2014 da Pantheon
Books.
Here è la prima
collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e
Tom Hanks da
Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti
e tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il
miglior attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e
Hanks hanno recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale
live-action/animazione CG di Disney+Pinocchio
.
Secondo Deadline , la
protagonista diDownton AbbeyMichelle
Dockeryè stata
scelta per unirsi a
Tom Hanks e
Robin Wrightnell’imminente
adattamento cinematografico di Sony Pictures e Miramax della
graphic novel di Richard
McGuireHere. Ulteriori
dettagli sul suo personaggio sono ancora tenuti
nascosti.
Michelle Dockery ha vinto molti riconoscimenti
per la sua interpretazione di Lady Mary Crawley nell’acclamato
dramma in costumeDownton
Abbey, che le è valso numerose nomination
agli Emmy e ai Golden Globe. Oltre a Here, la vedremo presto
nel thriller d’azione Boy Kills
World con
Bill Skarsgard e Jessica Rothe.
Here sarà
diretto da Robert Zemeckis
(trilogia di
Ritorno al futuro)
e si baserà su una sceneggiatura che sta scrivendo lui stesso
insieme a Eric Roth. L’adattamento cinematografico
sarà prodotto da Playtone e
ImageMovers. Oltre a
Tom Hanks e
Robin Wright, fanno parte del cast anche l’attore
Paul Bettany e la star di Yellowstone
Kelly Reilly.
Ambientata in un lontano
futuro, la storia si concentrerà su un angolo di una stanza e sulle
tante persone che l’hanno abitata nel corso degli
anni. Richard McGuire pubblicò
originariamente Herecome una storia di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni
dopo, la versione in graphic novel della storia fu pubblicata nel
2014 da Pantheon Books. Here sarà l’ultima
collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e
Tom Hanks da
Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti e tre
premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il miglior
attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e Hanks hanno
recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale
live-action/animazione CG di Disney+Pinocchio
.
Cosa succede quando uno
sperimentatore del cinema incontra un’opera letteraria di
indiscutibile valore concettuale e spirituale? La risposta arriva
nelle sale cinematografiche, a partire dal 9 gennaio, grazie a
Eagle Pictures.
Arriva infatti al cinema Here (qui
il trailer),
di Robert
Zemeckis,
adattamento dell’omonimo fumetto di Richard
McGuire.
Il risultato è un’operazione tecnicamente impegnativa, che da una
parte ha spinto Zemeckis a ragionare sul cinema in maniera inedita
e allo stesso tempo gli ha concesso di fare una riflessione sulla
vita, limitatamente a un solo luogo nell’arco di un tempo
lunghissimo.
Here è un film sulla memoria dei
luoghi
Protagonisti del film, Tom
Hanks e Robin
Wright,
che Zemeckis aveva già diretto, giovani e belli,
inForrest
Gump.
Il regista, ringiovanendo e invecchiando i due attori, racconta la
storia di una coppia, di una famiglia, che vive in un posto che
esisteva prima di loro e prima di loro è stato foresta, prateria,
cantiere, casa coloniale, villetta a schiera, e tutta una serie di
passati e presenti che si susseguono senza linearità, ma si
sovrappongono, tutti raccontati dallo stesso punto di vista, un
angolo del soggiorno. E lo spettatore diventa testimone costante
dello scorrere del tempo in quella stanza, con il mondo fuori da
una finestra.
Con riquadri sovrapposti
all’immagine e il montaggio firmato da Jesse
Goldsmith, il film abbraccia secoli di storia americana,
dall’era dei dinosauri fino al presente segnato dal Covid. In
questo spazio si intrecciano le vite di diverse famiglie, in
particolare quella di Richard (Tom Hanks) e
Margaret (Robin Wright). Richard è un pittore
costretto a sacrificare i suoi sogni per scendere a compromessi con
le urgenze della vita, mentre Margaret si ritrova stanca di una
casa che è al tempo stesso rifugio e prigione, in una vita che le
ha chiesto troppo presto di sacrificare le sue ambizioni, che le è
fuggita tra le mani senza che lei se ne accorgesse, come ci rivela
in una toccante scena del film (e come troppo spesso accade nella
vita reale).
Un viaggio non lineare nel
tempo
Il film, il cui adattamento dal
fumetto è firmato dallo stesso Zemeckis insieme a Eric
Roth (Forrest Gump), è una
celebrazione del cinema come arte che unisce tecnica e
storytelling. Utilizzando uno sguardo fisso, teatrale, ci invita a
osservare come il tempo e gli eventi modellino lo spazio e le vite
che lo abitano, riducendolo a un unico angolo di mondo che affronta
lo scorrere del tempo, delle epoche, degli arredi, degli
stili. Here è un trattato sull’umanità.
La casa, protagonista silenziosa, è lo specchio delle
trasformazioni della società americana e delle vite che vi si
intrecciano.
Dagli arredi anni Cinquanta alle
mascherine del Covid, ogni dettaglio riflette un’epoca e una
mentalità, mettendo in luce quanto il progresso tecnologico
influenzi la nostra concezione dello spazio domestico e della
memoria. L’espediente della camera fissa, che richiama le origini
del dispositivo cinematografico, trasforma la scenografia in
sceneggiatura e viceversa, offrendo un’esperienza immersiva che
cattura l’attenzione emotiva dello spettatore. Questa fissità
concentrata si stravolge poi con un finale di grande eleganza
cinematografica che celebra la circolarità della storia umana, un
ciclo di eterno ritorno.
Zemeckis: artigiano
curioso, genio inventore
Con Here, Robert
Zemeckis dimostra ancora una volta di essere un
autore geniale, capace di mescolare tecnica avanzata e storytelling
emozionale, andando sempre a esplorare territori insoliti che gli
consentono di forzare il linguaggio cinematografico per dare vita a
qualcosa di nuovo: un inventore costantemente curioso e disposto a
mettersi in gioco, un visionario che riesce a vedere possibilità di
racconto dove nessun altro riesce. Il regista arricchisce la sua
filmografia di una intensa riflessione sul mondo e sullo scorrere
del tempo, e si fa anche invenzione linguistica per la settima arte
che, nonostante sia sulla soglia dei 130 anni, continua a
affascinare, stupire e intrattenere.
Pur rinunciando ai
segmenti ambientati nel futuro che rendevano ancora più potente il
concetto ideato e sviluppato da Richard
McGuire nel suo fumetto, l’aspetto interessante
di Here è proprio la riflessione
filosofica sul nostro rapporto con lo spazio e il tempo. Attraverso
il linguaggio della camera fissa, Zemecckis pone lo spettatore al
centro di un racconto che scorre nel tempo (non nello spazio)
davanti a lui e gli consente di giocare con il suo senso di
prospettiva, trasformando ogni finestra, ogni schermo, ogni
riquadro in sovrimpressione in un frammento di realtà che ci
riposiziona nel nostro mondo.
Il film è una meditazione
sulla memoria e sull’oblio, un’esplorazione del rapporto tra l’uomo
e il suo ambiente. Here si spinge anche
oltre, integrando la tecnologia per offrire una visione del futuro
del cinema. In quest’ottica, l’uso del de-aging non è un semplice
trucco visivo, ma una parte integrante della narrazione, che
riflette le trasformazioni interiori ed esteriori dei personaggi
che attraversano il tempo.
In Here, la casa al centro della storia
diventa un luogo universale, dove si consumano infinite esistenze e
dove ognuno di noi può rispecchiarsi. Zemeckis riafferma la sua
grandezza, troppo spesso dimenticata, e offre al suo pubblico
un’esperienza di cinema allo stato puro: una celebrazione della
vita, che stimola i piani emotivi e mentali dello spettatore.
Si è aperto questa mattina il Festival del
film di Roma con le prime proiezioni stampa. A iniziare la giornata
è stato il film La Brindille, per la sezione Alice nella città,
Sono in corso a Palermo le riprese
di Here Now, il nuovo film di Gabriele Muccino. Il film è prodotto da Lotus
Production, una società Leone Film Group con
Rai Cinema. Nel film: Elena Kampouris,
Saul Nanni,
Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra, Francesco Garilli, Ruby
Kammer. Scritto da Gabriele Muccino e Paolo
Costella.
La trama di Here Now
“Here now”, qui e ora, è la storia
di Sophie, una bionda ventenne americana in viaggio in Italia con
la sorella. Pronta per tornare in California, durante il suo ultimo
giorno di vacanza in Sicilia, incontrerà un ragazzo, Giulio e la
sua comitiva con cui trascorrerà la notte più imprevedibile, folle,
sconvolgente, entusiasmante romantica e terrificante della sua
vita. 24 ore dopo il suo arrivo a Palermo, nulla sarà mai più come
prima. Il film uscirà nelle sale cinematografiche prossimamente
distribuito da 01 Distribution.
La trama: una coppia perde i tre
figli durante una gita nei pressi di tijuana. Quando i piccoli
riappaiono, i genitori si accorgono presto del loro cambiamento,
quasi non fossero più normali. Qualcosa di oscuro è accaduto
durante la loro assenza.
Il film, diretto da Adrian Garcia Bogliano,
uscirà in alcune sale cinematografiche a partire dal 13
Dicembre.
Continuano le riprese del nuovo
adattamento del mito di Ercole che si intitolerà Hercules The
Thracian Wars, e come di consueto arrivano immagini
dal profilo twitter del protagonista del film Dwayne Johnson. Questa
volta lo scatto ci mostra una scena di battaglia:
Tutti conoscono la leggenda di Ercole e delle sue dodici fatiche.
Questa storia comincia dopo le fatiche e la
leggenda… Ossessionato da un errore del suo passato, Hercules è diventato unmercenario. Insieme
ai suoi cinque fedeli compagni,
viaggerà nell’antica Grecia vendendo i suoiservizi per
l’oro, grazie
alla sua leggendaria reputazione di intimidire i
nemici. Ma quando il sovrano della Tracia e sua
figlia cercheranno il suo aiuto, Hercules tornerà a
lottare per il bene e il trionfo della giustizia,
tornando ad essere l’eroe di una volta. Dovrà abbracciare di
nuovo il suo mito e tornare ad essere Hercules.
Vi ricordiamo inoltre che il
titolo originale del film è Hercules The
Thracian Wars ed è stato scritto da Ryan Condal, Evan
Spiliotopoulos
Ecco, presentato dalla Paramount
Pictures, il primo spot tv di Hercules
– Il Guerriero, in cui vediamo un Dwayne
Johnson, nei panni del semi dio greco, più arrabbiato che
mai:
Hercules
– Il Guerriero che come sappiamo sarà diretta e
prodotta da Brett Ratner è attualmente in
fase di ripresa a Budapest, in Ungheria.
Nel cast di Hercules oltre al protagonista ci
sono attori del calibro di Ian
McShane, John Hurt, Joseph Fiennes, Peter
Mullan, Rebecca Ferguson, Reece Ritchie, Rufus
Sewell e Hennie Ritchie. Il
filmuscirà negli USA il 25 Luglio 2014.
Ecco la trama ufficiale: Tutti
conoscono la leggenda di Ercole e delle sue dodici fatiche.Questa
storia comincia dopo le fatiche e la leggenda. Ossessionato da un
errore del suo passato, Hercules è diventato un mercenario. Insieme
ai suoi cinque fedeli compagni, viaggerà nell’antica Grecia
vendendo i suoi servizi per l’oro, grazie alla sua leggendaria
reputazione di intimidire i nemici. Ma quando il sovrano della
Tracia e sua figlia cercheranno il suo aiuto, Hercules tornerà a
lottare per il bene e il trionfo della giustizia, tornando ad
essere l’eroe di una volta. Dovrà abbracciare di nuovo il suo mito
e tornare ad essere Hercules.
Vi ricordiamo inoltre che il titolo
originale
del film è Hercules The
Thracian Wars ed è stato scritto da Ryan Condal, Evan
Spiliotopoulos.
Dopo Dumbo, Aladdin e Il Re Leone, tra i
prossimi adattamenti in live action dei classici Disney ci sarà
anche Hercules, film animato del 1997 di grande
successo.
Tra i primi nomi proposti per
interpretare il celebre semidio ci sarebbero Alexander Skarsgard
e Trevor Donovan. Novità arrivano invece per
quanto riguarda la ricerca dell’interprete di Ade, il celebre
villain del film, il quale aspira a spodestare Zeus e ottenere il
dominio dell’Olimpo.
Nella versione animata era
James Woods a dare voce al personaggio, ma stando
ad alcune indiscrezioni la Disney sarebbe alla ricerca di un
differente tipo d’attore per il remake. Nella speranza di conferire
ad Ade una nuova personalità, i produttori starebbero pensando ad
un attore britannico, che abbia classe e carisma.
Quest’ultimo ha già dato vita ad un
villain all’interno del mondo Disney e Marvel, ovvero il celebre Loki.
Cumberbatch dal canto suo ha già prestato la voce,
e le movenze, per il temibile Smaug della trilogia
dedicata a Lo Hobbit, dimostrando dunque grande
versatilità. Bisogna inoltre considerare che entrambi hanno più
volte rivelato grandi doti comiche, e nel caso uno di loro venisse
davvero selezionato, anche quest’aspetto del personaggio di Ade non
andrebbe perso.
Si tratta tuttavia ancora soltanto
di voci, e non sembrano esserci ancora state delle prime trattative
tra la Disney e i due attori. Per avere novità riguardo il live
action di Hercules bisognerà dunque aspettare i
prossimi mesi, quando probabilmente la produzione del film entrerà
nel vivo.
In seguito a voci insistenti, nel
2022 abbiamo saputo che la Disney stava ufficialmente procedendo
con un remake live-action di Hercules, con
Guy Ritchie, già regista di Aladdin,
a dirigere il progetto e Joe e
AnthonyRusso, registi di
Avengers: Endgame come produttori. Da
allora, gli aggiornamenti sono stati pochi e distanti tra loro, e
siamo ancora in attesa di scoprire quali attori daranno vita ai
personaggi principali.
Voci precedenti hanno affermato che
Taron Edgerton e Ariana
Grande erano in lizza per i ruoli di Hercules e Meg e,
sebbene ci siano ancora possibilità che vengano effettivamente
scelti, sembra si possa ora aggiungere un altro nome all’elenco di
chi interpreterà la protagonista femminile del film. Secondo
l’affidabile fonte Disney
DisInsider, la megastar del pop, diventata attrice, Dua
Lipa potrebbe essere una delle candidate per il ruolo di
Meg. Non dice se sia effettivamente in trattativa, ma solo che allo
studio “piace” per la parte.
Dua Lipa non ha ancora ad oggi una
forte esperienza come attrice, avendo fatto un breve cameo in
Barbie e interpretato un ruolo secondario in Argylle – La super
spia, ma si dice che sia pronta a portare avanti la sua
carriera in quel di Hollywood. Il ruolo di Megara, che inizialmente
è un’alleata riluttante del malvagio Ade ma che tradisce poi per
l’eroico Hercules, potrebbe aiutarla in tal senso.
Tutto quello che sappiamo sul live action di Hercules
L’entusiasmo per
Hercules è alto, soprattutto con i registi
di Avengers:
Endgame, i registi Joe
e Anthony Russo che supervisionano il progetto come
produttori. Lo sceneggiatore di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli,
David Callaham, sta scrivendo la sceneggiatura e si pensava che
fosse già al lavoro prima dello sciopero della WGA dello scorso
anno.
Al di là di alcune indiscrezioni sul
casting – Ariana Grande (Wicked)
e Taron
Egerton (Kingsman:
The Secret Service) idealmente in lizza per
interpretare Hercules e Meg – è passato un po’ di tempo da quando
sono stati condivisi aggiornamenti sul progetto. A gennaio,
tuttavia, si è diffusa la notizia che Guy
Ritchie, regista di Aladdin, si era
dimesso dal remake in live-action, lasciandolo apparentemente più
lontano che mai dal diventare realtà.
Questo è evidente da un nuovo
aggiornamento dei fratelli Russo. In un’ampia intervista a Total
Film, hanno rivelato di essere ancora “in attesa di una
sceneggiatura“, il che significa che le riprese non sono
affatto vicine per un film che, come hanno detto in precedenza,
presenterà elementi musicali. Ad ora, dunque, si attendono
ulteriori notizie a riguardo.
La scorsa settimana è arrivata
l’ufficializzazione del live action di
Hercules, il classico d’animazione del
1997, diretto da Ron Clements e John Musker. Il remake vedrà
Anthony e Joe Russo, registi
di Avengers:
Endgame, impegnati in qualità di produttori,
mentre Dave Callaham (Wonder Woman
1984) firmerà la sceneggiatura.
Al momento non sappiamo né chi
dirigerà il film né gli attori che saranno chiamati ad interpretare
gli iconici personaggi del classico originale, ma pare che i fan
vogliano a tutti i costi Josh Gad (doppiatore di
Olaf nella versione originale di
Frozen, nonché interprete di Le Tont nel live action de
La bella
e la bestia) nei panni di Filottete, il
satiro che addestra gli eroi della mitologia greca.
Gad ha appreso del fantacasting e
via
Twitter ha già espresso la sua volontà di non essere
interessato ad interpretare il personaggio nell’adattamento live
action, dal momento che dal suo punto di vista c’è soltanto un
attore che può interpretare il burbero satiro dal cuore d’oro:
quest’attore è naturalmente Danny DeVito, doppiatore del personaggio nella
versione originale del classico animato.
Il film, a differenza del più
recente Lilli
e il Vagabondo, non sarà destinato a
Disney+, ma arriverà sul grande schermo
e sarà prodotto anche da Jeffery
Silver(Il re leone, Tron:
Legacy) e Karen
Gilchrist (Il re leone, The
Mandalorian). Come già accaduto per La Bella e
la Bestia, Aladdin e per l’attesissimo La
sirenetta, anche la colonna sonora del live action
di Hercules sarà composta da brani
già presenti nel classico originale e da nuove canzoni.
Hercules è il primo film di
animazione Disney basato sulla mitologia greca e racconta le
avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo nome latino
Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle
famose dodici fatiche quanto sulla meno
nota Gigantomachia.
Ricordiamo tra i prossimi live
action Disney in cantiere, figurano Cruella con Emma
Stone, Pinocchio di Robert
Zemeckis, ma anche Biancaneve e i sette
nani, Bambi e La spada nella
roccia.
Nell’aprile 2020, è stato annunciato
che un remake live-action di Hercules era in produzione alla Disney e che i
registi MarvelJoe e Anthony
Russo lo avrebbero prodotto. I Russo
hanno affermato che la loro versione del film non sarà una
ricreazione inquadratura per inquadratura del film del 1997, ma
piuttosto “qualcosa che è nella vena dell’originale e da esso
ispirato”.
Hanno continuato dicendo che il loro
Hercules avrà un tocco moderno e che in particolare vogliono
abbracciare l’umorismo dell’originale. Lo scorso giugno,
Guy Ritchie, che ha diretto il remake live-action
di Aladdin del 2019, ha firmato per dirigere il
nuovo film di Hercules. Anche se non ci sono ancora
aggiornamenti sul casting, Danny DeVito (che ha
doppiato Phil nel film del 1997) ha chiesto di apparire nel
remake.
In un’intervista con Variety, Joe
Russo afferma che Hercules trarrà ispirazione su come
eseguire un musical moderno da TikTok. Nota anche
che questo remake di Hercules mira ad essere più sperimentale del
film originale del 1997.
“Ci sono domande su come lo
traduci in un musical. Il pubblico di oggi è stato formato da
TikTok, giusto? Quali sono le loro aspettative su come appare e
come si sente quel musical? Può essere molto divertente e aiutarci
a superare un po’ i limiti di come si esegue un musical
moderno”.
Brett Ratner
riporta sullo schermo il personaggio di Hercules, accantonandone
per un attimo il mito, per dirigere una storia divertente e
curiosa. Hercules: il guerriero prende spunto
dalla graphic novel di Steve Moore, Hercules –
The Tracian Wars, mostrandoci il protagonista negli anni
successivi al compimento delle dodici fatiche, alla testa di un
gruppo di caratteristici mercenari. L’ultimo incarico arriva dalla
Tracia, dove il re Cotys ha bisogno di Hercules per addestrare e
guidare l’esercito contro il signore della guerra Reso, ma non
tutto è come sembra.
Riportare il personaggio di
Hercules al cinema, rendendolo facilmente riconoscibile rispetto ai
predecessori, quelli della tradizione dei peplum italiani degli
anni cinquanta e sessanta e dell’ultimo Hercules – La
Leggenda ha inizio di Renny Harlin. La consapevolezza del
compito è vivida nei fotogrammi che il regista monta senza attimi
di respiro, scandendo un ritmo frenetico con l’unico scopo di
intrattenere e divertire il pubblico, accompagnando l’azione con
battute dal sapore ironico e tagliente. Il tono si mostra ancor più
chiaro nel modo in cui il mito è trattato. Ratner non si perde
nella celebrazione della leggenda, ma ci gioca, se ne fa beffe,
prende in giro con ironia la storia e il personaggio.
Un aiuto alla sceneggiatura di
Hercules: il guerriero arriva proprio
dall’interprete,
Dwayne “The Rock” Johnson, carismatico e
particolarmente tagliato per il ruolo, punto di forza di una
sceneggiatura che senza l’adeguato apporto degli attori avrebbe
mostrato tutte le pecche della scrittura e della caratterizzazione
dei personaggio minori, come il Re Cotys e il poco credibile
rivoluzionario Reso. Sono Johnson e compagni del cast a reggere il
film, in particolare la compagnia dei mercenari, tra i quali
spiccano Rufus Sewell e uno spassoso Ian
McShane, nei panni del veggente Anfiarao, sicuramente il
personaggio più spiritoso della pellicola.
Se il cast rappresenta il punto di
forza di Hercules: il guerriero, alcuni appunti
possono essere mossi sulle scene di battaglia di massa, poco curate
e approssimative, forse nell’intento di focalizzare l’attenzione
sui protagonisti, e sulla svogliatezza con cui gli antagonisti sono
caratterizzati, incapaci di far da contraltare al personaggio di
Hercules e ai suoi compagni. Effettivamente un antagonista
credibile e bilanciato con i characters positivi avrebbe assicurato
al film un plus non indifferente.
Hercules: il
guerriero è una pellicola imperfetta, sicuramente non
assimilabile tra gli imperdibili della stagione, ma al netto dei
difetti il giudizio può essere considerato positivo rispetto alle
attese. Brett Ratner si pone un unico obbiettivo,
intrattenere e divertire il pubblico, ampiamente raggiunto. La
narrazione procede veloce, a un ritmo forsennato che non annoia
mai, scandito da un copione carico d’ironia. Intrattenimento puro,
niente di più, niente di meno.
Anthony e Joe Russo
hanno aggiornato in merito al live action di
Hercules attualmente in sviluppo alla Disney,
progetto che è stato in cantiere per un bel po’ di tempo. Potrebbe
volerci ancora un po’ di tempo prima dell’arrivo ufficiale del film
sul grande schermo, ma sembra che i lavori stiano procedendo nella
giusta direzione. Negli ultimi anni, i fratelli Russo hanno
raggiunto il successo grazie alla loro collaborazione con i
Marvel Studios, per il quale hanno
diretto film come
Captain America: The Winter Soldier, Captain
America: Civil War,Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame.
Sono anni ormai che la Disney è
impegnata nella realizzazione di adattamenti in live action dei
suoi classici d’animazione più famosi. Cenerentola, La bella e
la bestia, Il re leone e Aladdin sono solo alcuni
degli adattamenti sfornati dalla Casa di Topolino e arrivati al
cinema nell’ultimo decennio. Nonostante l’enorme successo al
botteghino, non sempre questi film sono riusciti a conquistare il
favore della critica. Tra i prossimi live action in arrivo figurano
La
sirenetta, Cruella, Pinocchio, Peter Pan & Wendy e,
ovviamente, il sopracitato Hercules.
Durante una recente intervista
all’interno del podcast
Lights Camera Barstool, sono stati proprio Anthony e Joe Russo ad
aggiornare in merito al live action di Hercules. I
due fratelli hanno confermato che il progetto è ancora vivo e
vegeto e che il loro obiettivo è quello di realizzare qualcosa di
potenzialmente enorme. Ad ogni modo, il film è ancora in fase di
sviluppo, quindi bisognerà attendere per avere degli aggiornamenti
concreti in merito alla trama e alle eventuali differenza con il
classico originale. Tuttavia, Joe Russo ha comunque condiviso la
direzione che lui e suo fratello intendono intraprendere.
“La sceneggiatura sarà pronto
tra circa una settimana. Ci abbiamo dedicato molto tempo e
attenzione. È un film che era davvero importante per me e per i
miei figli. Lo guardavano sempre da piccoli e quindi c’è un forte
legame emotivo. La nostra intenzione è quella di osservare e capire
come poter costruire l’universo e come poterlo espandere.
Naturalmente, ci sono diverse opportunità a livello di narrativa.
Penso che il pubblico voglia qualcosa di nuovo e al tempo stesso
avvincente. Vogliamo regalare loro qualcosa di cui potranno parlare
anche negli anni a venire. La nostra missione è permetterli di
vivere quell’esperienza. Ma è ancora presto per parlarne in maniera
approfondita.”
Tutto quello che c’è da sapere su Hercules
Hercules è il
primo film di animazione Disney basato sulla mitologia greca e
racconta le avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo
nome latino Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle
famose dodici fatiche quanto sulla meno nota Gigantomachia.
Al momento non sappiamo né chi
dirigerà il film né gli attori che saranno chiamati ad interpretare
gli iconici personaggi del classico originale. Il film, a
differenza di Lilli e il Vagabondo e Mulan,
dovrebbe essere destinato alla sala e non a Disney+, e sarà
prodotto anche da Jeffery Silver(Il re
leone, Tron: Legacy) e Karen
Gilchrist (Il re leone, The
Mandalorian).
Come già accaduto per La
bella e la bestia, Aladdin e per l’attesissimo La
sirenetta, anche la colonna sonora del live action
di Hercules sarà composta da brani già
presenti nel classico originale e da nuove canzoni.
La scorsa settimana è
arrivata l’ufficializzazione del
live action di Hercules, il
classico d’animazione del 1997, diretto da Ron Clements e John
Musker. Il remake vedrà Anthony e Joe
Russo, registi di Avengers:
Endgame, impegnati in qualità di produttori,
mentre Dave Callaham (Wonder Woman
1984) firmerà la sceneggiatura.
Adesso, in una recente intervista
con
Collider, sono stati proprio Anthony e
Joe Russo a condividere i primissimi dettagli sul
progetto. A quanto pare, l’intento dei due registi e produttori
sarà quello di realizzare un film completamente originale:
“Regaleremo al pubblico una storia molto diversa”, hanno
dichiarato i fratelli. “Faremo un film che sarà ovviamente
ispirato al classico originale, ma al tempo stesso ci saranno tanti
nuovi elementi”.
Al momento non sappiamo né chi
dirigerà il film né gli attori che saranno chiamati ad interpretare
gli iconici personaggi del classico originale. Il film, a
differenza del più recente Lilli
e il Vagabondo, non sarà destinato
a Disney+, ma arriverà sul grande schermo
e sarà prodotto anche da Jeffery
Silver(Il re leone, Tron:
Legacy) e Karen
Gilchrist (Il re leone, The
Mandalorian).
Come già accaduto per La
Bella e la Bestia, Aladdin e per
l’attesissimo La
sirenetta, anche la colonna sonora del live action
di Hercules sarà composta da
brani già presenti nel classico originale e da nuove canzoni.
Hercules è il primo film di
animazione Disney basato sulla mitologia greca e racconta le
avventure di Eracle, che viene però chiamato con il suo nome latino
Hercules, concentrandosi principalmente non tanto sulle
famose dodici fatiche quanto sulla meno
nota Gigantomachia.