È disponibile il trailer di I Vichinghi, nelle sale dal 27
novembre, distribuito da Eagle Pictures.
Nono secolo d.C. Un gruppo di
predoni vichinghi, sotto il comando del giovane leader Asbjörn (Tom
Hopper, già visto in Black Sails), salpa per la costa della
Bretagna per saccheggiare Lindisfarne del suo oro. Una violenta
tempesta però manda in pezzi la loro imbarcazione al largo della
Scozia e lascia i vichinghi intrappolati nel territorio nemico.
L’unica loro possibilità di sopravvivenza è quella di raggiungere
la roccaforte vichinga di Danelage. Peccato che il viaggio si
tramuti in una corsa contro il tempo, a causa dei più temuti
mercenari mandati sulle loro tracce dal re di Scozia. Girato in
Sudafrica, I Vichinghi racconta una battaglia incredibile per la
sopravvivenza in mezzo a flutti tempestosi, che vede come
protagonisti eroi e crudeli antagonisti dall’anima autentica.
Diretto da Claudio Fäh, il film vede protagonisti, oltre a Hopper,
Charlie Murphy (Philomena), Ryan Kwanten (True Blood), Anatole
Taubman (Quantum of Solace), Ed Skrein (Game Of Thrones), James
Norton (Rush) e il frontman della band metal Amon Amarth, Johan
Hegg.
Esiliati e cacciati dalla propria
terra e dal proprio re, un gruppo di impavidi
Vichinghi arriva in Gran Bretagna, con l’intento
di trovare una nuova casa in questa terra.
Guidati dal coraggioso Asbjörn
(Tom Hopper), i Vichinghi si trovano però a far
fronte ad una situazione inaspettata: la loro nave viene distrutta
da una tempesta e così il gruppo di guerrieri deve trovare il modo
per attraversare una terra straniera nella quale sono considerati
nemici. Intrappolati dietro la linea nemica, i nostri hanno una
sola possibilità di sopravvivere: raggiungere un insediamento
vichingo a sud del Paese.
Sul loro cammino
incontreranno la fiera e combattiva principessa Inghean
(Charlie Murphy), che potrebbe rappresentare un
prezioso ostaggio da scambiare con oro e incolumità, e un
misterioso monaco cattolico che si rivelerà una risorsa
indispensabile, mentre dovranno riuscire a scappare dall’armata dei
Lupi, i mercenari che il re ha messo sulle tracce della figlia.
I Vichinghi,
diretto da Claudio Fäh, è un racconto d’avventura
dal sapore antico, che rivela con chiarezza e anche con ingenuità
lo sforzo non solo di rappresentare un’epica epopea di
sopravvivenza mentre ripropone sul grande schermo una popolazione
nordica affascinante e misteriosa per i più, che nell’ultimo
periodo è stata rappresentata per il pubblico di massa
principalmente dalle sue riletture fumettistiche con Thor, Loki e
compagnia.
Hopper ha senza dubbio il fisico
adatto ad interpretare il rude vichingo dai sentimenti nobili e dal
cuore d’oro. Con lui si affacciano nel film diversi volti ben noti
agli appassionati seriali. Da una parte infatti riconosciamo il fu
Daario Naharis di Game of
Thrones, nei lineamenti contratti dalla cattiveria di
Ed Skrein, dall’altra, sotto al cappuccio di saio
dell’uomo di chiesa si nasconde il fratello di Sookie Stackhouse,
Jason, trai protagonisti della vampiresca serie True Blood,
Ryan Kwanten.
I Vichinghi
Anche se lo stampo del film è
inevitabilmente hollywoodiano, si tratta di un progetto nato e
prodotto completamente tra Svizzera, Germania e Sudafrica, i Paesi
che sono serviti anche da set naturali.
Non ci sono ambizioni storiche e
intellettuali, non si tratta della bella serie canadese con lo
stesso titolo; l’intrattenimento de I
Vichinghi è genuino, puro, forse per questo un po’
semplice e schematico, ma proprio per questo il film è un prodotto
onesto, dalla struttura definita e coesa che diverte, racconta e
adempie più che bene al solo scopo che si prefigge: divertire.
È stato diffuso oggi il trailer de
I
Viaggiatori, film Sky Original di
Ludovico Di Martino, prodotto da Sky
Studios e Groenlandia, che dal 21
novembre sarà in esclusiva su Sky
Cinema e in streaming solo su NOW e che
sarà presentato in anteprima ad Alice nella città il 22
ottobre.
I
Viaggiatori è una storia d’avventura che vede
come protagonisti un gruppo di ragazzi che, grazie a una strana
macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella Roma fascista
di Benito Mussolini. Nel cast, Matteo Schiavone
nel ruolo di Max, Fabio Bizzarro nei panni di
Flebo, Andrea Gaia Wlderk in quelli di Greta,
Francesca Alice Antonini in quelli di Lena,
Gianmarco Saurino nel ruolo di Beo e
Federico Tocci nel ruolo di Vulcano. Con la
partecipazione di Fabrizio Gifuni nel ruolo di Luzio e con
Vanessa Scalera nei panni della Dottoressa
Sestrieri.
Il soggetto e la sceneggiatura sono
di Ludovico Di Martino e Gabriele
Scarfone. Il distributore internazionale è
NBCUniversal Global Distribution per conto di
Sky Studios.
Beo Fulci, un giovane ricercatore
di fisica quantistica, è scomparso assieme al suo capo in
circostanze misteriose. Suo fratello Max, 14 anni, ragazzino svelto
dall’intelligenza vivace, trova conforto nei due amici più cari che
ha – Flebo, 14 anni, impacciato e ansioso, appassionato di
videogiochi e di tecnologia, e Greta, 15 anni, giovane donna
coraggiosa – nonostante il dolore di quella perdita l’abbia reso
sfuggente. Una sera i tre finiscono per scoprire una strana
macchina del tempo e il modo per farla funzionare, trovandosi così
nel 1939 in una Roma scossa dalle leggi razziali. Dovranno salvare
il mondo dalla minaccia di un’arma con cui si vuole cambiare il
corso della Storia.
Arriva in
esclusiva su SkyI
Viaggiatori, film Sky Original di
Ludovico Di Martino, prodotto da Sky
Studios e Groenlandia, il 21 novembrealle 21.15 su Cinema Uno, in streaming solo su
NOW e disponibile on demand.
Presentato in anteprima ad
Alice nella città, “I viaggiatori” è una storia
d’avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che,
grazie a una strana macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939,
nella Roma fascista di Benito Mussolini.
Nel cast, Matteo
Schiavone nel ruolo di Max, Fabio
Bizzarro nei panni di Flebo, AndreaGaia
Wlderk in quelli di Greta, Francesca Alice
Antonini in quelli di Lena, Gianmarco
Saurino nel ruolo di Beo e Federico Tocci
nel ruolo di Vulcano. Con la partecipazione di
Fabrizio Gifuni nel ruolo di Luzio e con
Vanessa Scalera nei panni della Dottoressa
Sestrieri.
Il soggetto e la sceneggiatura sono
di Ludovico Di Martino e Gabriele
Scarfone. Il distributore internazionale è
NBCUniversal Global Distribution per conto di
Sky Studios.
La trama del film
Beo Fulci, un giovane ricercatore
di fisica quantistica, è scomparso assieme al suo capo in
circostanze misteriose. Suo fratello Max, 14 anni, ragazzino svelto
dall’intelligenza vivace, trova conforto nei due amici più cari che
ha – Flebo, 14 anni, impacciato e ansioso, appassionato di
videogiochi e di tecnologia, e Greta, 15 anni, giovane donna
coraggiosa – nonostante il dolore di quella perdita l’abbia reso
sfuggente. Una sera i tre finiscono per scoprire una strana
macchina del tempo e il modo per farla funzionare, trovandosi così
nel 1939 in una Roma scossa dalle leggi razziali. Dovranno salvare
il mondo dalla minaccia di un’arma con cui si vuole cambiare il
corso della Storia.
Sky annuncia le
riprese de I
Viaggiatori, il nuovo film Sky
Original, prodotto da Groenlandia. Diretto da
Ludovico Di Martino (Skam Italia 3, La
Belva) e scritto da Ludovico Di Martino e
Gabriele Scarfone, I
Viaggiatoriè un film
d’avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che,
grazie a una macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella
Roma fascista di Benito Mussolini.
Nel cast di I
Viaggiatori accanto a Matteo
Schiavone nel ruolo di Max, Fabio
Bizzarro(I cavalieri di Castelcorvo)
nei panni di Flebo, Andreagaia Wlderk, in quelli
di Greta, Francesca Alice Antonini(Gomorra) in quelli di Lena, Gianmarco
Saurino(Maschile singolare) nel ruolo di Beo e
Federico Tocci (Sulla mia Pelle, La Squadra,
Speravo de Morì prima) nel ruolo di Vulcano, troviamo
Fabrizio Gifuni(Lei Mi Parla Ancora, Il
Capitale Umano) nel ruolo di Luzio e Vanessa
Scalera(Romulus, Bella Addormentata) nei panni
della Dottoressa Sestrieri.
I Viaggiatori, la
trama
Un gruppo di amici, alla ricerca
del fratello scomparso di uno di loro, attiva per sbaglio un
misterioso macchinario che li catapulta nella Roma del 1939, tra
guardie fasciste e leggi razziali. Un viaggio nel tempo nella città
eterna sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale.
Il regista, Ludovico di
Martino ha dichiarato: “I viaggiatori è sicuramente il
racconto più appassionante, personale e complesso al quale io mi
sia approcciato finora. Ringrazio di cuore Sky e Groenlandia per
avermi concesso la fiducia necessaria a realizzare questo film al
massimo delle sue potenzialità”.
Nils Hartmann, Senior
Director Sky Original Productions ha dichiarato: “Con
I Viaggiatori ci caliamo in un’avventura fantastica, un viaggio
attraverso il tempo, in cui i protagonisti vengono catapultati in
un’epoca su cui ancora oggi, più che mai, dobbiamo riflettere, per
come ha segnato la storia del nostro Paese. Firma questa nuova
produzione originale Sky, suo terzo lungometraggio, un regista
giovane e vulcanico, Ludovico Di Martino, che dirige un cast
altrettanto giovane e promettente, perché continuiamo a credere che
investire sulla creatività e sui nuovi talenti sia la strada giusta
da battere, sempre. Con questo film sperimentiamo inoltre un genere
cinematografico, quello dei viaggi nel tempo, poco battuto in
Italia. Che qui non resta un’avventura fine a se stessa né punta ad
un target di (soli) teenager, ma anzi mostra tutta l’ambizione e il
potenziale di una storia capace di unire e appassionare genitori e
figli”.
Matteo Rovere, CEO di
Groenlandia, ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi
di questo progetto, un racconto di avventura ma anche una storia
emotiva, di grande partecipazione, che parla di amicizia
adolescenziale e fratellanza. Un viaggio nel tempo spettacolare e
rocambolesco capace di tornare a una pagina buia del nostro
passato, sperando che questo possa aiutare a sensibilizzare le
nuove generazioni e a nutrire la loro memoria. Il percorso di
Groenlandia continua nell’esplorazione di vari generi e con I
Viaggiatori vuole tentare la via dell’intrattenimento alternando
fantasia e racconto del passato, in un esperimento inedito nel
nostro panorama. Ludovico di Martino è un regista di grande talento
che sosteniamo fin dagli esordi e con il quale siamo davvero felici
di tornare a lavorare insieme a Sky, partner e alleato con cui ci
sentiamo profondamente in sintonia”.
Ecco una bella curiosità che viene
direttamente dal blog Super Punch (via Badtaste). Si tratta di tre mappe, disegnate
dal grafico Andrew DeGraff, che riassumono
Arrivano altre piccole novità dal
set de I Vendicatori. Prima di tutto ecco due artwork promozionali
che ritraggono da una parte i nostri in formazione di
combattimento, dall’altra Loki,
Entertainment Weekly ha pubblicato
oggi nuove foto e i ritratti dei protagonisti dei
Vendicatori. L’attesissimo film che riunisce tutti gli eroi
dell’universo Marvel visti fin’ora al cinema.
E’ ufficiale: le riprese del film
dei Vendicatori si terranno in New Mexico, dove già è stato girato
Thor, tra aprile e settembre 2011.
I Marvel Studios hanno infatti rivelato dove si
terranno le riprese del film, e si tratta di quel New Mexico dove
ultimamente si tengono le riprese diversi film di Hollywood, tra
cui buona parte di Thor. Il governatore dello stato Bill Richardson
ha annunciato la notizia come “un regalo di Natale per tutti gli
abitanti del New Mexico”: l’economia locale, infatti, subirà degli
influssi positivi, trattandosi della più grossa produzione
Hollywoodiana mai girata nello stato:
Oltre a essere la più grande
produzione mai girata in questo stato, sarà anche la più avanzata a
livello tecnologico, e sarà un vero e proprio campo di
addestramento avanzatissimo per le nostre troupe. (…) Si tratta di
un esempio perfetto della creazione di posti di lavoro, di impatto
economico e visibilità globale che l’industria cinematografica ha
portato nel nostro stato negli ultimi otto anni, e dobbiamo
proseguire su questa strada.
I Vendicatori, diretto da Joss
Whedon, uscirà il 4 maggio 2012.
Direttamente dalla pagina ufficiale di
Facebook di Marvel’s The Avengers,
i Marvel Studios hanno annunciato che il primo
trailer del kolossal supereroistico sui Vendicatori diretto da Joss
Whedon verrà pubblicato online tra cinque giorni, martedì.
Il team dei Weta VFX di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli ha
parlato del lavoro svolto sul film e in particolare sulla scena
post credits con Bruce Banner. Sebbene avesse un suo filo narrativo
isolato, Destin Daniel Cretton aveva bisogno di
stabilirne la connessione con il più grande MCU. Ciò è stato ottenuto
principalmente con l’apparizione di volti familiari, incluso il
Banner di Mark Ruffalo, che sembrava significativamente
diverso rispetto all’ultima volta che lo abbiamo visto sullo
schermo.
Cosa è successo ai Vendicatori dopo Avengers:
Endgame?
Come membro fondatore dei
Vendicatori che ha avuto il rapporto di lavoro più stretto con Iron
Man (Robert Downey Jr.), Banner avrebbe dovuto
trasferirsi nella struttura dei Vendicatori nello stato di New York
e presidiare il quartier generale allo stesso modo di Black Widow (Scarlett Johansson) nei cinque
anni successivi allo SNAP di Thanos. La decisione di Natasha
Romanoff di farlo ha permesso alla squadra di rimettersi insieme
facilmente cinque anni dopo. Ora, senza che nessuno agisca da
coordinatore primario tra i restanti eroi del MCU, riunirsi nel caso in cui
arrivasse un’altra minaccia sarebbe molto più difficile.
Cosa ci riserva il futuro dei
Vendicatori, nella Fase 4?
Il finale di Avengers: Infinity War, con
la metà degli eroi polverizzati, ha lasciato i fan sbalorditi:
possibile che gli Eroi più Potenti della Terra
abbiano perso la prima loro battaglia?
A quanto pare, è stato proprio così,
i Vendicatori hanno perso contro Thanos. Ma sembra che nel corso
della promozione di Avengers: Endgame, i protagonisti
del film che interpretano i personaggi rimasti in vita abbiano
tentato di offrire una versione dei fatti “addolcita”, una specie
di racconto “kid-friendly” della Decimazione.
L’occasione si è presentata durante
la presenza del cast al Jimmy Kimmel Live!. Ecco
l’esilarante risultato!
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
I vantaggi del
tradimento è una nuova pellicola brasiliana disponibile su
Netflix,
classificata come thriller, ma maggiormente assimilabile come
erotico o sentimentale. Il film, diretto da Diego
Freitas, è tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice
Sue Hecker. Il cast è formato principalmente da figure esordienti
ed emergenti del panorama cinematografico: tra gli attori più
conosciuti presenti ne I vantaggi del tradimento
ricordiamo Leandro Lima (City of God), il
quale interpreta il giudice Marco, mentre Giovanna
Lacellotti è nel ruolo della protagonista Barbara. Altre
figure importanti sono Thiago, interpretato da Bruno
Montaleone, e Caio, interpretato da Micael
Borges.
I vantaggi del tradimento: dalla
rottura alla rinascita
Barbara “Babi” è sul punto di
sposarsi con Caio, giovane imprenditore con un importante giro di
affari e cliente dell’ufficio di commercialisti di Babi. La
relazione dei due sembra essere perfetta, fin quando, durante
l’addio al nubilato, un ammiratore segreto regala a Babi delle foto
che attestano i tradimenti del suo promesso sposo. A questo punto
la ragazza, ferita ed arrabbiata, prende dall’ufficio di Caio il
computer, per cercare delle ulteriori prove della sua infedeltà.
Nel frattempo, Babi rientra in contatto con un giudice, Marco, che
aveva conosciuto durante un’udienza in cui era coinvolto il l’ex
fidanzato; tra i due scatta un legame fin dal primo sguardo. I due
iniziano a frequentarsi, pur non volendosi legare in maniera
seria.
Ciononostante, qualcosa, o qualcuno,
sembra opporsi alla loro relazione. Una volta sbloccato il computer
di Caio, però, Babi scoprirà la verità su tutto, mettendosi in
grave pericolo.
Un thriller totalmente mancato
Come è già stato accennato sopra,
I vantaggi del tradimento, viene classificato
erroneamente come un thriller. Una pellicola appartenente a questo
particolare genere dovrebbe avere il potere di suscitare un certo
senso di suspense nel pubblico e, allo stesso tempo, di coinvolgere
lo spettatore in una serie di vicende legate a degli assassini o
comunque d’azione. Tutti questi elementi tendono a mancare in gran
parte della pellicola, non definibile, dunque, come thriller.
I vantaggi del
tradimento può essere più facilmente riconosciuto come un
film sentimentale o più propriamente erotico. Nello svolgersi delle
vicende risulta chiara la preponderanza di scene di sesso piuttosto
che d’azione: tutta la prima parte del film si incentra
semplicemente sulla vita sessuale della protagonista.
Una delle tematiche trattate dal
film riguarda proprio la libertà sessuale: questa viene
impersonificata da Patty, amica di Babi, ma anche da Babi stessa.
Se all’inizio della pellicola la ragazza risulta essere
insoddisfatta della propria vita sessuale, una volta interrotta la
relazione con Caio, Babi libera la sua parte più spontanea, vivendo
anche meglio i propri desideri, in maniera più sicura. Si potrebbe
affermare che la protagonista viva dei cambiamenti anche riguardo
altri aspetti: Babi rivalorizza la sua passione per le moto, si
tinge i capelli e sembra essere più forte e determinata.
La presenza di tante scene “a luci
rosse”, riporta alla memoria alcune pellicole più o meno conosciute
e molto discusse negli ultimi anni, probabilmente proprio per
l’evidenza con cui il sesso è mostrato allo spettatore: si pensi
alla trilogia di
50 sfumature o
365 giorni. Si tratta di film molto visti soprattutto dai
giovani, e particolarmente espliciti. Talvolta la presenza di tali
scene potrebbe essere usata anche come una forma di denuncia
sociale contro il taboo della nudità: i vantaggi del tradimento non
sembrano essere un esempio di ciò. Qui le scene di sesso non
sembrano avere uno scopo ben preciso, arrivano semplicemente a far
sentire a disagio lo spettatore. Si tratta di momenti, talvolta
presentati in slow motion, con un sottofondo musicale sensuale che
risultano essere troppo esagerati.
Binomio attori/ personaggi
I personaggi di I vantaggi
del tradimento, non sono granché sviluppati: l’unico di
cui viene scavata la personalità più nel profondo è il giudice
Marco. Ad ogni modo, i vari personaggi del film mancano anche di
un’interpretazione adeguata che li valorizzi. Per quanto si tratti
di una delle prime esperienze nel mondo della recitazione per molti
membri del cast, si richiederebbe comunque una professionalità e
veridicità di performance degna del grande schermo e di Netflix. L’unico attore che dà prova della
propria bravura è Bruno Montaleone, nella sua interpretazione di
Thiago: il personaggio, infatti, vive un certo cambiamento durante
il film e questo viene rappresentato abbastanza bene
dall’attore.
Il sito di MTV ha pubblicato una
nuovissima foto di The Twilight Saga: Eclipse, nella quale
vediamo l’esercito dei vampiri neonati capeggiato da Riley (Xavier
Samuel). Nell’immagine non compaiono invece la “creatrice”
dell’esercito, Victoria (interpretata in questo film da Bryce
Dallas Howard, dopo il “licenziamento” di
Rachelle Lefevre), né Bree Tanner, l’altra neonata, i
cui panni nel film saranno vestiti da Jodelle Ferland.
Tutti per uno, uno per tutti” è un
motto entrato nel linguaggio comune che tutti usano e che quasi
tutti sanno provenire da I Tre Moschettieri, di
Alexandre Dumas (padre) che, insieme a Auguste Maquet,
nel 1844 cominciò a pubblicare a puntate sul
giornale Le Siècle quella che sarebbe diventata la più
avvincente avventura mai raccontata. La storia di Athos, Porthos e
Aramis, tre leggende al servizio di Luigi XIII Re di Francia e
della Regina Anna, la loro lotta contro il potere del Cardinale
Richelieu e contro le malizie di Milady de Winter, il loro farsi
carico di quel guascone romantico di nome Charles D’Artagnan, è
diventata mito letterario e, grazie al cinema, rivive
periodicamente sul grande schermo da quando esiste la settima
arte.
Dal 1909, quando è stato realizzato
il primo cortometraggio ispirato alla storia de I Tre
Moschettieri, fino al 2023, anno in cui arriva al cinema
il 6 aprile
I tre moschettieri – D’Artagnan, prima parte di un
dittico che sarà completato alla fine dell’anno con l’uscita di
I
tre moschettieri – Milady, ecco una cronistoria della
lunghissima relazione d’amore tra il cinema e I Tre
Moschettieri.
I tre moschettieri –
D’Artagnan
Il film, diretto da
Martin Bourboulon è una riproposizione classica
del romanzo che però per la prima volta divide i suoi avvenimenti
in due capitoli. Il primo incentrato sul personaggio di D’Artagnan,
da sempre il quarto moschettiere più amato dal pubblico, il secondo
su quello della misteriosa e affascinante Milady de Winter.
Giovane, sconsiderato, romantico, il guascone D’artagnan è la
chiave del racconto ed è considerato generalmente un ruolo
divertente da interpretare. Lo sa bene François Civil che per
questo adattamento veste i suoi panni con spavalda disinvoltura.
Civil però non è solo, perché il cast di questa irresistibile
avventura è ricco di volti gravidi di fascino. A partire dagli
interpreti dei Moschettieri stessi: Vincent Cassel è Athos il saggio, l’uomo
di armi e di principi; Romain Duris è Aramis, il gesuita, che usa
la sua conoscenza e la sua spada con uguale e impeccabile abilità;
Pio Marmaï è Porthos, allegro viveur e letale combattente. E chi
mai può tenere testa a questo quartetto se non una donna
carismatica e affascinante come Eva Green?
L’attrice si carica di uno dei
ruoli più seducenti della narrazione, quello di Milady de Winter,
colei che con la sua astuzia, sfruttando la sua bellezza e la sua
intelligenza riesce ad avere in pugno il Cardinale Richelieu,
l’uomo più potente di Francia dopo Luigi XIII, che in questo film
ha il volto di Louis Garrel. A dare corpo alla splendida
Regina Anna c’è invece Vicky Krieps, che sembra
impersonare alla perfezione l’enigma di questa sovrana che è
tutto’altro che secondaria nelle avventure dei Moschettieri. Il
cast stellare e la storia solida e divertente sono tutti
ingredienti vincenti per un’avventura che, sebbene rispetti messa
in scena e ambientazione dell’originale, con scenografie sontuose e
ricchissimi costumi, si propone come una rilettura contemporanea
del classico senza tempo. Dal 6 aprile al cinema.
La lettura di Giovanni
Veronesi
Tra il 2018 e il 2020
sono usciti in Italia due adattamenti da Dumas. Il primo è
Moschettieri del re – La penultima missione e il secondo
Tutti
per 1 – 1 per tutti. Alla regia e scrittura c’era Giovanni
Veronesi che si è avvalso di un quartetto di assi d’eccezione per
mettere in scena dei Moschettieri alla fine della loro carriera,
con qualche acciacco, qualche considerazione più o meno disfattista
sulla loro vita, ma con ancora tanto coraggio e dedizione alla
cappa. Pierfrancesco Favino è D’Artagnan, Rocco Papale è Athos, Valerio Mastandrea è Porthos e Sergio Rubini è Aramis. A conferire grazia e
bellezza a questi quattro moschettieri cialtroni, Margherita Buy nei panni della Regina Anna.
L’esperimento in costume in una cornice immaginaria è vincente per
quanto riguarda l’esito del box office e insolito per la produzione
nazionale. Certo forse non brilla per fattura, ma il dittico di
Veronesi è una lettura all’italiana divertente e sincera del
classico.
Anche la serialità ha provato a
raccontare a suo modo I Tre Moschettieri. La serie in questione,
trasmessa da BBC One, è andata in onda dal 19 gennaio 2014 al 1
agosto 2016. Creata da Adrian Hodges, è arrivata in Italia
l’11 maggio 2015, in onda in streaming su Mediaset Infinity, mentre
la terza stagione è finita direttamente su Netflix e mai trasmessa in chiaro. Sebbene sia
arrivata a tre stagioni, la serie non può considerarsi un successo,
forse anche a causa di un cast poco carismatico, in cui spiccava
soltanto uno splendido Peter Capaldi nei panni del Cardinale
Richelieu.
Moschettieri Action Packed
È il 2011 e il re di
Resident Evil, Paul W.S. Anderson, realizza I tre
moschettieri, un adattamento temporale in cui Milady fa Sky diving,
i galeoni volano e l’azione è l’unica direttrice su cui si fonda
tutta la storia, che è sempre la stessa, e per questo gli vogliamo
comunque bene. Il film si avvale di un super cast, volti puliti,
eroi senza macchia, fieri e scavezzacollo:
Logan Lerman,
Matthew Macfadyen,
Luke Evans, Ray Stevenson,
Orlando Bloom,
Christoph Waltz, Juno Temple,
Mads Mikkelsen, James Corden e, come in ogni film di
Paul W.S. Anderson, l’irresistibile Milla Jovovich, ovviamente nei panni di una
Milady de Winter irrefrenabile, letale e… acrobata. Un adattamento
moderno nella misura in cui forza i canoni del film in costume,
aggiunge (forse un po’ troppa) immaginazione e una dose massiccia
di azione cinematografica allo stato più puro ed estremo,
impossibile diremmo.
L’animazione – Barbie e
Topolino
Alexandre Dumas scrive I
Tre Moschettieri pensando anche a una storia di
formazione, principalmente per il personaggio di D’Artagnan che,
trasferitosi in città dalla provincia, entra nel corpo dei
Moschettieri e salva l’onore della Regina Anna grazie a una
missione segreta per suo conto. Ecco, storie del genere sono un
piatto ricco per il cinema d’animazione tradizionalmente rivolto ai
più piccoli. Sia Mattel che Disney ci hanno quindi pensato,
realizzando il primo un adattamento a tema
Barbie, dal titolo Barbie e le tre moschettiere, del
2009, e il secondo una bella versione dell’originale intitolata
Topolino, Paperino, Pippo: I tre moschettieri, del 2004. Letture
edulcorate che avvicinano però ancora oggi i più piccoli alle
avventure di Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan.
Una versione All Stars
Chi ben conosce l’opera di Dumas,
sa che la storia dei Moschettieri è l’inizio di una trilogia,
che comprende Vent’anni dopo (1845) e Il visconte di
Bragelonne (1850). In questi romanzi seguenti, Dumas ha
raccontato anche l’età avanzata degli eroi, che fanno i conti con
il passare del tempo e con i loro errori del passato. In questi
romanzi, in particolare ne Il Visconte di Bragelonne, si racconta
anche la vicenda de La Maschera di Ferro, portata
diverse volte al cinema e che narra non solo di un gemello segreto
per Luigi XIV, tenuto prigioniero dentro la Bastiglia e costretto a
indossare una maschera di ferro per celarne l’identità, ma anche
delle conseguenze dell’amore tra D’Artagnan e la Regina Anna. Come
quella dei Moschettieri, anche questa storia ha ricevuto diversi
adattamenti, ma La maschera di Ferro del 1998 ha un valore
particolare per la generazione dei Millennials, dal momento che si
tratta del primo film con
Leonardo DiCaprio uscito nell’Era “post-Titanic”, in
cui, non solo la star compare in un doppio ruolo (Luigi/Filippo),
ma è anche circondata da quattro mostri sacri del cinema. Nel
modesto film diretto da Randall Wallace, i quattro moschettieri
erano interpretati da:
John Malkovich,
Jeremy Irons,
Gerard Depardieu e Gabriel Byrne. E
scusate se è poco.
Un classico moderno – I tre
moschettieri (1993)
Siamo nel 1993 e si comincia già a
respirare aria di classico per un pubblico moderno. Stephen Herek,
regista che non ha mai brillato per la sua filmografia precedente e
successiva, realizza una versione del romanzo di Dumas veramente
vincente, avvalendosi non solo di una trama e di una atmosfera che
conosciamo bene, ma soprattutto di un cast iconico: Charlie
Sheen, Kiefer Sutherland, Oliver Platt, un giovanissimo
Chris O’Donnell non ancora diventato Robin per Schumacher,
Tim Curry, Julie Delpy, Michael Wincott e molti altri
popolano una versione molto rassicurante e classica del romanzo, ma
lo fa per un pubblico moderno, che parla agli anni ’90 e lo fa con
grande efficacia.
Il classico: 1948 – 1973
George Sidney e Richard
Lester sono i registi che hanno raccontato in quelle che per
moltissimo tempo sono state le versioni più famose e viste de I Tre
Moschettieri al cinema e in tv. Sia il film del 1948 che quello del
1973 presentano letture molto fedeli e tradizionali della storia
originale, con una particolare menzione al titolo del 1948 in cui
tutta la storia legata ai personaggi di Athos e Milady de Winter
assume una statura tragica e epica che nessun altro adattamento è
poi stato in grado di replicare. Certo quel linguaggio oggi non è
più attuale, e proposto ad un pubblico di oggi forse sarebbe
accolto con poca clemenza, ma resta uno dei momenti più alti di
questo franchise con così tante teste e una storia così lunga.
Le origini: 1921 – 1935
Il cinema è ancora una creatura
nuova eppure, sia gli anni ’20 che gli anni ’30 hanno avuto la loro
“dose di Moschettieri”. Fred Niblo e Rowland V. Lee hanno
firmato i due film che citiamo in questa circostanza,
principalmente per tenere traccia di quella che è la fortuna di
questa storia nel corso del tempo. Da subito il cinema è stato
considerato strumento adatto a raccontare I Tre Moschettieri e da
subito i cineasti si sono lasciati travolgere dall’avventura e dal
ritmo incalzante delle parole di Dumas, tanto da tradurle in
immagini.
Il principio – un cortometraggio
italiano
Questo viaggio a ritroso nel tempo,
attraverso la storia degli adattamenti basati sul romanzo di Dumas,
ci porta fino al 1909, anno in cui si registra il primo adattamento
della storia. Un cortometraggio omonimo a opera dell’italiano,
Mario Cesarini. Distribuito nei principali paesi europei nello
stesso anno, è un progetto avvolto nel mistero ma che per primo ha
testimoniato la traducibilità e la modernità del linguaggio di
Dumas.
Dopo il successo del
primo capitolo, uscito lo scorso aprile, sta per arrivare in
sala I tre moschettieri: Milady, sequel del
colossale adattamento cinematografico, basato sul capolavoro della
letteratura francese di Alexandre Dumas. I riflettori in questo
film sono puntati sull’enigmatica figura di Milady de Winter e i
suoi intrighi di corte. A darle il volto è
Eva Green. Al suo fianco, Vincent Cassel riprenderà il
ruolo di Athos e Louis Garrel quello di Re
Luigi XIII, sempre diretti da Martin Bourboulon
(Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman
2). Nei panni dell’iconico D’Artagnan ritroviamo
François Civil(Wolf Call), affiancato da
Romain Duris nei panni di Aramis e Pio
Marmaï in quelli di Porthos, mentre Vicky
Krieps e Lyna Khoudri torneranno
rispettivamente nei ruoli della regina consorte Anna d’Austria e di
Constance.
I tre moschettieri: Milady sarà distribuito
in Italia da Notorious Pictures a partire dal
14 febbraio 2024.
Inoltre, dal 9
febbraio saranno disponibili in libreria
il romanzo e il manga ufficiali del film I tre moschettieri: Milady, editi in Italia
da Gallucci Editore. L’adattamento del
romanzo è stato pensato appositamente per
avvicinare i giovani lettori a questo grande classico; il
manga è ad opera dell’autore di fumetti
franco-tunisino Néjib e illustrato da
Cédric Tchao.
I tre moschettieri:
Milady, la trama
Constance viene rapita sotto gli
occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per salvarla, il
giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze con quelle
della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in balia del
cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono l’ultimo
baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di essere
messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una scelta:
sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la loro
missione?
Dopo il successo del
primo capitolo, uscito lo scorso aprile, sta per arrivare in
sala I tre moschettieri: Milady, sequel
del colossale adattamento cinematografico, basato sul capolavoro
della letteratura francese di Alexandre Dumas. I riflettori in
questo film sono puntati sull’enigmatica figura di Milady de Winter
e i suoi intrighi di corte. A darle il volto è
Eva Green. Al suo fianco, Vincent Cassel riprenderà il
ruolo di Athos e Louis Garrel quello di Re
Luigi XIII, sempre diretti da Martin Bourboulon
(Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman
2). Nei panni dell’iconico D’Artagnan ritroviamo
François Civil(Wolf Call), affiancato da
Romain Duris nei panni di Aramis e Pio
Marmaï in quelli di Porthos, mentre Vicky
Krieps e Lyna Khoudri torneranno
rispettivamente nei ruoli della regina consorte Anna d’Austria e di
Constance.
I tre moschettieri:
Milady sarà distribuito in Italia da
Notorious Pictures a partire dal 14
febbraio 2024.
I tre moschettieri:
Milady – la trama
Constance viene rapita sotto gli
occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per salvarla, il
giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze con quelle
della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in balia del
cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono l’ultimo
baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di essere
messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una scelta:
sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la loro
missione?
KinoGallery ha pubblicato
un teaser poster de I Tre Moschettieri in 3D, il film che Paul W.S.
Anderson sta girando in stereoscopia in Germania, e del quale
appena ieri abbiamo pubblicato nuove foto dal set tedesco.
In questo periodo di reboot, sono in lavorazione ben due
rielaborazioni dei Tre moschettieri di Dumas padre, romanzo
pubblicato nel lontano 1844.
Una in 3D a cura di Paul W. S. Anderson (Resident Evil) da
girare per la Summit Entertainment, al momento in fase di casting.
L’altra è invece in preparazione alla Warner Bros in previsione
della regia di Doug Liman e la produzione di Lionel Wigram, che
vorrebbe ricavarne un successo sulla scia commerciale e stilistica
del suo apprezzato Sherlock Holmes. Al momento sul copione della
versione di Liman è al lavoro Peter Straughan, già sceneggiatore di
L’uomo che fissava le capre. Il romanzo è stato adattato per il
cinema ben sette volte dai tempi del muto, più una volta ancora iin
versione animata dalla Disney, con protagonisti Topolino, Paperino
e Pippo nel 2004.
Ne I tre
moschettieri nella Francia di Luigi
XIII regna incontrastato il Cardinale
Richelieu, i moschettieri sono poco più che avventori da
taverna dalla ‘spada facile’ e il re, efebico modaiolo, è poco
molto simile ad una imitazione di se stesso. I puristi di
Dumas hanno storto il naso alle prime immagini del
film, per non parlare delle accuse di vilipendio al grande classico
subito dopo l’uscita del film, ma tutto ciò che di assurdo si
poteva immaginare non è nulla di fronte alla realtà del film.
Anderson tira su un giocattolo infernale, logisticamente assurdo e
paradossalmente divertentissimo che porterà al cinema moltissime
persone.
I tre moschettieri 3D, il film
Ai valorosi moschettieri
(Matthew
MacFadyen, Ray Stevenson e Luke
Evans) è riservata una rappresentazione abbastanza
convenzionale, così come al Cardinale (Christoph
Waltz) e al perfido Rochefort, i personaggi che invece
hanno subito un lavoro di ‘innovazione’ sono senza dubbio il Duca
di Buckingham, notoriamente raffinato e innamorato della regina, e
qui doppiogiochista e viscido (la peggiore interpretazione di
Orlando Bloom), e ovviamente la bellissima Milady
de Winter (Milla
Jovovich), che conserva il suo classico fascino
romanzesco, ma che aggiunge un po’ di gadget e qualche acrobazia ai
veleni e agli stiletti nascosti sotto gli abiti. Il volto del
giovane D’Artagnan è quello di Logan Lerman, già Pearcy Jackson, che
per sfrontatezza rappresenta un ottimo protagonista, a parte il
fatto che è troppo carino per essere un Guascone vero!
I tre
moschettieri si snoda tra gag divertenti,
comportamenti irriverenti e parentesi davvero assurde, su tutte la
scena dei galeoni volanti, degni del più sfrenato fan di
Pirati dei Caraibi, e una sceneggiatura
altalenante, che accosta momenti di imbarazzo a sequenze efficaci e
divertenti. Tutto il racconto ricalca a grandi linee il racconto
originale, prendendosi licenze e munendo quasi tutti i personaggi
di una caratteristica originale, come il fashion – victimism del
re, o la passione di Milady per gli uomini di potere e le armi di
ogni genere. Quello che però davvero convince del film è la regia,
Paul Anderson, con l’aiuto di un buon 3D, ci
conduce con grande energia nel mondo dei moschettieri, svelandone
punti di vista e angolazioni mai viste prima.
Con una solida prospettiva riesce a
seguire ogni scambio di spada o fioretto con ordine, non
tralasciando mai la componente comica e la caratteristica
sbruffoneria che contraddistingue i personaggi tanto amati di
Dumas. Una colonna sonora che ricorda molto altre famose tracce
sentite più o meno di recente al cinema (quella di Sherlock
Holmes su tutte) da il giusto ritmo all’azione.
Arriva in prima TV su Sky il secondo capitolo
del nuovo, spettacolare adattamento dell’immortale romanzo di
Alexandre Dumas
I Tre Moschettieri – Milady, in onda lunedì 21
ottobre alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche
su Sky Cinema Adventure), in streaming suNOWe disponibile on demand. Su
Sky il film sarà disponibile on demand anche in
4K.
Ne I TRE
MOSCHETTIERI – MILADY proseguono le avventure dei
personaggi nati dalla penna di Dumas grazie a Vincent
Cassel nel ruolo di Athos, François Civil
in quello dell’impavido D’Artagnan, Romain Duris
in quello del misterioso Aramis, Pio Marmaï come
il prorompente Porthos, Louis Garrel veste i panni
regali di Luigi XIII ed Eva Green presta il volto
alla tanto fatale quanto seducente Milady.
La
trama
Constance viene
rapita sotto gli occhi di D’Artagnan. In una frenetica ricerca per
salvarla, il giovane moschettiere è costretto a unire le sue forze
con quelle della misteriosa Milady de Winter. Mentre il Re è in
balia del Cardinale Richelieu, D’Artagnan e i Moschettieri sono
l’ultimo baluardo prima del caos. Ma, con la Francia che rischia di
essere messa a ferro e fuoco, il destino li porterà davanti a una
scelta: sacrificheranno coloro che amano per portare a termine la
loro missione?
SKY
CINEMA ADVENTURE
Da sabato
19 a venerdì 25 ottobre, Sky Cinema Collection diventa SKY
CINEMA ADVENTURE e propone un concentrato di emozioni straordinarie
al fianco di viaggiatori, eroi fantastici e valorosi uomini moderni
e del passato, con una selezione dei migliori film d’avventura. Il
canale propone più di 40 titoli, tra cui la prima
visione I TRE MOSCHETTIERI – MILADY e il primo capitolo della saga,
I TRE MOSCHETTIERI – D’ARTAGNAN; saranno presenti
inoltre altri celebri adattamenti del romanzo di Dumas come la saga
diretta da Giovanni Veronesi, MOSCHETTIERI DEL RE: LA
PENULTIMA MISSIONE e TUTTI PER 1 – 1 PER
TUTTI, con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e
Rocco Papaleo, e la rilettura in chiave “steampunk” di Paul W.S.
Anderson, I TRE MOSCHETTIERI con Logan Lerman,
Milla Jovovich e Orlando Bloom.
Tra gli altri
titoli in programmazione: la saga di Indiana Jones diretta
da Steven Spielberg e ideata da George Lucas
(I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA, INDIANA
JONES E IL TEMPIO MALEDETTO, INDIANA JONES E
L’ULTIMA CROCIATA e INDIANA JONES E IL REGNO DEL
TESCHIO DI CRISTALLO); la saga JUMANJI,
iniziata nel 1995, con un Robin Williams intrappolato nei
pericolosi labirinti del gioco da tavolo, e ripresa nel 2017 e 2019
con i sequel JUMANJI – BENVENUTI NELLA GIUNGLA e
JUMANJI – THE NEXT LEVEL con Dwayne Johnson e
Kevin Hart. Non mancheranno i cult per tutta la famiglia: I
GOONIES, diretto da Richard Donner, e interpretato dai
volti ancora giovanissimi di Sean Astin e Josh Brolin; e il film
vincitore di 3 Oscar® e 2 Golden Globe, E.T.
firmato da Steven Spielberg.
Infine, alcuni
capisaldi del genere: LA MUMMIA, con protagonista
l’attore premio Oscar® Brendan Fraser; il reboot da 3 Oscar®,
firmato Peter Jackson, KING KONG con Naomi Watts,
Jack Black e Adrien Brody; e gli adattamenti dalla narrativa
d’avventura: VIAGGIO NELL’ISOLA MISTERIOSA con
Dwayne Johnson e Michael Caine; il kolossal di Ron Howard
HEART OF THE SEA – LE ORIGINI DI MOBY DICK con
Chris Hemsworth; e THE LEGEND OF TARZAN, con
Alexander Skarsgård, nei panni dell’uomo della giungla, e Margot
Robbie in quelli dell’amata Jane.
Il capolavoro della letteratura
francese, I Tre Moschettieri di Alexandre
Dumas, tornerà in un nuovo, colossale adattamento cinematografico.
Eva Green, Vincent
Cassel e Louis
Garrel saranno i protagonisti del primo dei due
lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi diretti da
Martin Bourboulon (Eiffel, Papa ou
Maman e Papa ou Maman 2), I
Tre Moschettieri – D’Artagnan.
Eva Green si calerà nei panni di Milady de
Winter, Vincent Cassel interpreterà il ruolo di Athos
e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei
panni dell’iconico protagonista, François
Civil (Wolf Call), affiancato
da Romain Duris nei panni di Aramis
e Pio Marmai in quelli di Porthos. I film
introdurranno anche un nuovo personaggio: Hannibal, basato sulla
vera storia di Louis Anniaba, il primo moschettiere di colore della
storia francese.
D’Artagnan, giovane e vivace
guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una
ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i
modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà
nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della
Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri
del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale
Richielieu. Ma, innamorandosi di Costance, la confidente della
Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di
colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady
Non c’è decennio nella
storia del cinema che non abbia almeno un suo film su I tre moschettieri e così, dopo le versioni da ridere
(in sensi non proprio voluti) di Giovanni Veronesi, e quella super-action steampunk di
Paul W. S. Anderson, dalla Francia, con la regia di
Martin Bourboulon, arriva I tre
Moschettieri – D’Artagnan, primo
di due film che si prefiggono, con qualche aggiustamento di trama e
di tono, di adattare, ancora, per il cinema, lo splendido romanzo
di Dumas padre.
Un adattamento, quello
firmato da Matthieu
DelaporteeAlexandre de la Patellière, che si rivela serio
ma non serioso, ironico ma non comico, un perfetto equilibrio di
toni che si mette al servizio di una sontuosa messa in scena che
rispecchia in maniera evidente e sfacciata il grosso budget (70
milioni di euro).
I
tre Moschettieri – D’Artagnan, la trama
D’Artagnan, giovane e
vivace guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare
una ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti
i modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo
condurrà nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro
della Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre
Moschettieri del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del
Cardinale Richelieu. Ma, innamorandosi di Constance, la confidente
della Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi
l’inimicizia di colei che diventerà il suo peggior nemico:
Milady.
Il cinema che propone
Bourboulon è solido e consapevole, certo non raffinato ed elegante,
ma capace di essere contemporaneo senza farsi travolgere dalla
modernità dei blockbuster. Ci si sporca, in I
tre Moschettieri – D’Artagnan, si sentono i colpi di
spada, di pistola, le botte, il sapore del sangue e della terra, ma
allo stesso tempo si sorride, con quel sorriso beffardo e sornione
dei moschettieri, Athos, Porthos e Aramis così come abbiamo
imparato ad amarli nella tradizione letterario-cinematografica che
tante volte li ha raccontati.
E se Vincent
Cassel (Athos), Romain
Duris (Aramis),Pio
Marmaï (Porthos) e François Civil (D’Artagnan) fanno una splendida
figura con le cappe da moschettieri, c’è molta curiosità e mistero
intorno alla Milady di
Eva Green, che rispetto agli altri personaggi,
si vede modernizzata per dialogare meglio con le eroine
contemporanee e con una realtà che vuole la donna più attiva e
propositiva. Completano il cast una coppia regale molto credibile,
formata da Louis
Garrel e Vicky
Krieps, il primo nei panni di un Luigi XIII tutto sommato mite
e giusto, la seconda fiera, appassionata e estremamente a suo agio
nel ruolo della Regina Anna.
Gli aggiornamenti della
storia originale
Come per i personaggi,
che mantengono la loro natura pur leggermente aggiornati (ad
esempio Porthos diventa dichiaratamente e serenamente bisessuale,
dal momento che gli appetiti non fanno troppe distinzioni), la
trama subisce qualche modifica rispetto al romanzo originale per
parlare meglio al suo tempo. Viene così accentuata la componente
religiosa del conflitto caldeggiato dai nemici di Re Luigi XIII e
viene messo in scena un attentato al cuore della Francia, un evento
tragico che la Nazione conosce fin troppo bene.
Un racconto epico,
un’avventura pura
L’aspetto davvero esaltante del film è che siamo di fronte a
una storia che riesce a costruire una sua epica, un suo respiro
romanzesco, una personalità davvero rara nel cinema contemporaneo.
L’adattamento di Delaporte e de la Patellière coinvolge e convince, e
usa come strumento narrativo di forza, non solo come orpello,
l’investimento impiegato nella messa in scena, nei costumi, nella
ricchezza di dettagli che contribuiscono a regalare credibilità
alla storia.
Come accennato, il film è
la prima parte di un dittico che si concluderà alla fine dell’anno
con I
Tre Moschettieri – Milady e che si concentrerà sul per
sonagliò di
Eva Green. Non riveliamo i dettagli della trama che
forse qualcuno non conosce ancora, ma possiamo immaginare che tutta
la passione e il fuoco che serpeggiano in questo primo film,
troveranno il loro violento sfogo in una seconda parte ancora
avvincente ed epica.
Per adesso godiamoci
I tre Moschettieri –
D’Artagnan, un’avventura epica e romanzesca,
reale e materiale, vibrante di azione e grande cuore, un film che
fa tesoro del linguaggio classico e lo adatta a una forma di
racconto contemporaneo, senza tradire eccessivamente l’originale,
riuscendo a trovare in ogni suo momento l’equilibrio tra classico e
moderno, prendendosi sul serio con il sorriso e regalando due ore
di cinema onesto e senza pretese che riesce a pieno ad intrattenere
il pubblico.
Il capolavoro della letteratura
francese, I tre moschettieridi
Alexandre Dumas, tornerà in un nuovo, colossale adattamento
cinematografico. Eva
Green, Vincent
Cassel e Louis
Garrel saranno i protagonisti del primo dei due
lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi diretti
da Martin
Bourboulon (Eiffel,Papa ou
Maman e Papa ou Maman 2), I
Tre Moschettieri – D’Artagnan.
Eva Green si calerà nei panni di Milady de
Winter, Vincent Cassel interpreterà il ruolo di Athos
e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei
panni dell’iconico protagonista, François
Civil (Wolf Call), affiancato
da Romain Duris nei panni di Aramis
e Pio Marmai in quelli di Porthos. I film
introdurranno anche un nuovo personaggio: Hannibal, basato sulla
vera storia di Louis Anniaba, il primo moschettiere di colore della
storia francese.
D’Artagnan, giovane e vivace
guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una
ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i
modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà
nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della
Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri
del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale
Richielieu. Ma, innamorandosi di Costance, la confidente della
Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di
colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.
Il capolavoro della letteratura
francese, I tre moschettieri di Alexandre Dumas, tornerà
in un nuovo, colossale adattamento cinematografico. Eva Green, Vincent Cassel e
Louis Garrel saranno i protagonisti del primo
dei due lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi
diretti da Martin Bourboulon (Eiffel,
Papa ou Maman e Papa ou Maman 2), I tre moschettieri – D’Artagnan. Eva Green si
calerà nei panni di Milady de Winter, Vincent Cassel interpreterà
il ruolo di Athos e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei panni
dell’iconico protagonista, François Civil
(Wolf Call), affiancato da Romain Duris
nei panni di Aramis e Pio Marmaï in quelli di
Porthos, mentre Vicky Krieps sarà la regina
consorte Anna d’Austria.
Il film sarà distribuito in Italia
da Notorious Pictures a partire dal 6
aprile. In contemporanea con l’uscita
cinematografica, I tre moschettieri –
D’Artagnan sarà in tutte le librerie con il
romanzo e il manga ufficiali
tratti dal film, entrambi editi da Gallucci.
La trama del film
D’Artagnan, giovane e vivace
guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una
ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i
modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà
nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della
Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri
del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale
Richelieu. Ma, innamorandosi di Constance, la confidente della
Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di
colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.
Ecco il trailer italiano de I Tre
Marmittoni, il film diretto dai fratelli Farrelly e basato
sull’omonima serie tv anni ’70. Nel film tre fratelli vengono
lasciati in un orfanotrofio e da
Da sempre considerato uno dei
migliori film del genere cospirativo, I tre giorni del
Condor è un perfetto thriller che raccoglie
perfettamente al suo interno il grande interesse che questo genere
ha conosciuto nel corso degli anni Settanta. Complici i fatti
sociali e politici dell’epoca, le storie di spionaggio sono
diventate sempre più presenti al cinema, permettendo di dar vita a
capolavori senza tempo come il film appena citato. Diretto da
Sydney Pollack nel 1975, questo si discostò però
dalle convenzioni del genere, ponendo principalmente interrogativi
di tipo politico in un’America profondamente sconvolta dalla guerra
in Vietnam e dallo scandalo Watergate.
Al centro della vicenda narrata
resta infatti la possibilità che i servizi segreti, o una parte di
essi, sfuggano a ogni controllo e agiscano secondo finalità e con
mezzi non corretti, o comunque non approvati. Scritto da
Lorenzo Semple Jr., il film è un adattamento del
romanzo I sei giorni del Condor, scritto nel 1974 da
James Grady. La storia in esso raccontata si
presentò dunque come quella giusta al momento giusto, fotografando
un momento di forte tensione per gli Stati Uniti, sempre più
disillusi circa le attività politiche dell’epoca. Con il tempo,
I tre giorni del Condor ha sempre più acquisito un impatto
non indifferente nella cultura mondiale.
Sono tanti i film che hanno da
questo titolo tratto ispirazione, tra cui anche il cinecomic
Captain America: The Winter
Soldier, che omaggia il film di Pollack proprio nella sua
costruzione della tensione e delle sue tematiche. Per gli amanti
del genere e del cinema, si tratta dunque di un titolo
imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
I tre giorni del Condor: la trama del film
La vicenda del film si apre a
Manhattan, New York, dove un commando di sicari guidati da un
freddo alsaziano di nome Joubert, e da un ex
sergente dell’esercito di nome Lloyd, irrompono in
una sezione impiegatizia della CIA, impegnata in operazioni OSINT.
Queste prevedono la ricerca, la raccolta e le analisi di dati e
notizie d’interesse pubblico provenienti da ogni parte del mondo.
Qui i soldati uccidono brutalmente tutti i presenti, ad eccezione
di Joseph Turner, nome in codice Condor, il quale
era uscito per una commissione. Scoperto l’accaduto, egli non può
non sentirsi in pericolo di vita.
Joseph comprende infatti che
quell’assalto era diretto ad eliminare proprio lui, il quale pochi
giorni prima aveva inviato ai suoi superiori un rapporto
particolarmente delicato, non ricevendo però alcuna risposta.
Trovando protezione e anonimato presso l’abitazione di una giovane
donna di nome Kathy Hale, Joseph si trova a dover
indagare su quanto realmente stia accadendo e su chi vi sia dietro
quello sterminio. Consapevole dei rischi che corre, egli non si
tirerà indietro finché non avrà fatto emergere tutta la verità.
I tre giorni del Condor: il cast del film
Ad interpretare il protagonista
Joseph Turner, vi è il celebre attore Robert Redford.
Questo è stato per lui uno dei due film di genere thriller
spionistico girati nell’arco di due anni. Il secondo titolo è
Tutti gli uomini del presidente, girato nel 1976. Pollack
volle fortemente Redford per il ruolo, considerandolo uno dei suoi
attori feticcio. I due hanno infatti girato insieme ben sette film.
Per interpretare il protagonista, l’attore ebbe modo di avere come
consulente personale l’ex direttore della CIA Richard Helms, che
istruì l’interprete al fine di farlo risultare più realistico. Nei
panni di Kathy Hale, la donna presso cui Turner trova protezione,
vi è l’attrice premio Oscar Faye Dunaway.
Interprete di film come
Chinatown e Quinto potere, lei è una delle
attrici più importanti degli anni Settanta. Nella sua autobiografia
la Dunaway ricordò di aver avuto difficoltà a sentirsi spaventata
dall’esere rapita da Redford nel film. Per permetterle di provare
vera paura, fu Pollack a mimare la scena insieme a lei. L’attore
premio Oscar Cliff Robertson, noto per aver
interpretato anche lo zio Ben nella prima trilogia di Spider-Man, è
qui presente nei panni di Higgins, il vicedirettore di New York.
Nel ruolo dell’alsaziano Joubert vi è invece il celebre attore
svedese Max von Sydow, mentre Addison
Powell è il controverso Leonard Atwood.
I tre giorni del Condor:
le differenze tra il libro e il film
Pur mantenendo inalterate le
tematiche di fondo del romanzo di Grady, gli autori del film danno
vita ad una serie di consistenti differenze e modifiche. La prima
si ritrova già nel titolo. Il protagonista del film ha infatti solo
tre giorni per salvarsi la vita, mentre quello del romanzo sei.
Tale scelta è dovuta ai differenti tempi cinematografici come anche
alla volontà di condensare il racconto per renderlo più teso e
avvincente. Altra differenza è la stagione in cui è ambientato il
racconto. Se nel libro è la primavera, nel film diventa invece
l’inverno. Il clima più rigido e grigio di quest’ultimo diventa
infatti un perfetto specchio della cupa vicenda narrata. Notevole
differenza si ritrova anche nel protagonista.
Nel libro questo si chiama
Ronald Malcom e non ha personalmente scritto il
compromettente rapporto. Nel film viene invece attribuito a lui,
così da renderlo un personaggio più attivo e motivato ad andare a
fondo alla questione. Le discrepanze più rilevanti però riguardano
il rapporto con l’intelligence. Turner si ribella al sistema
corrotto e insalvabile, in grado di commettere crimini al di sopra
della legge. Malcom, invece, dopo aver consumato la sua vendetta,
resta parte integrante del sistema, lasciando intuire che comunque
nella CIA si possono ritrovare uomini per bene. Pollack è dunque
molto più duro nel suo ritratto, che rappresenta appieno la
disillusione di quel periodo.
I tre giorni del Condor:
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. I tre giorni del
Condor è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 25
giugno alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Chi è cresciuto negli anni ’80 ha
avuto la possibilità di assistere al meglio del cinema per ragazzi
mai realizzato fino ad oggi, e ci riferiamo ai Ritorno
al Futuro, ai Ghostbusters,
e a qutti quei film che in qualche modo hanno formato quelli che
adesso hanno trai 30 e i 40 anni.
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Molti di questi film però hanno
anche creato dei profondi traumi nell’animo dei ragazzini che li
hanno guardati, ignari delle insidie che nascondevano. Ecco alcuni
dei traumi infantili di chi è cresciuto negli anni ’80:
Il noto sito americano
THR ha stilato la classifica dei 20 Trailer
cinematografici più visti del 2014, e senza troppe sorprese ecco
tutti i titoli che hanno avuto maggior successo.