Ecco una nuova intervista a
Gary Oldman diffusa dalla Universal Pictures International Italy,
con l’avvicinarsi dell’uscita in sala de L’Ora Più
Buia, il nuovo film di Joe Wright che
racconta il momento più difficile della storia dell’Inghilterra
durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’ora più
buia, un film Focus Features, produzione Working Title
Films. Un’avvincente ed entusiasmante
storia vera che inizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e
che vede Winston Churchill (il nominato agli Oscar Gary
Oldman), pochi giorni dopo la sua elezione a Primo
Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle sfide più
turbolente e determinanti della sua carriera: l’armistizio con la
Germania nazista, oppure resistere per poter combattere per gli
ideali, la libertà e l’autonomia di una nazione.
Mentre le
inarrestabili forze naziste si propagano per l’Europa occidentale e
la minaccia di un’invasione si rivela imminente, con un pubblico
impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama
contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia,
unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia
mondiale.
Basta andare su Google Immagini e
cercare il suo nome. Sfogliando la galleria di foto, vi
chiederete se Gary Oldman, per interpretare tutti
quei personaggi così diversi tra loro, non abbia vissuto due volte.
E invece l’attore, sceneggiatore e produttore londinese, dal giorno
della sua nascita, il 21 marzo 1958, ha avuto una sola esistenza
costellata di successi (ben 55 lungometraggi interpretati), ma
anche segnata da esperienze non proprio piacevoli. Figlio di
Kathleen Oldman e di Leonard, un saldatore e marinaio dedito
all’alcol, Gary viene abbandonato dal padre a soli 7 anni. Cresce,
così, con la mamma e le due sorelle maggiori.
Sarà la musica a segnare uno
spartiacque tra un’infanzia difficile e l’inizio di una brillante
carriera. Gary, infatti, è deciso a diventare pianista e impara da
solo a suonare il pianoforte. Durante l’adolescenza, a 15 anni,
capisce che la sua vita sarà nel mondo della recitazione ed entra
nel Greenwich Young People’s Theatre. Due anni dopo viene respinto
dalla Royal Academy of
Dramatic Art di Londra, ma non si dà per vinto e
ottiene una borsa di studio da una scuola del Kent, dove si diploma
nel 1979. Fino alla metà degli anni Ottanta, la sua è una vita
tutta dedicata al teatro e alle esibizioni sui palcoscenici
inglesi, dove si distingue per le sue camaleontiche
interpretazioni. Nel 1986, però, arriva la prima partecipazione a
un film per il cinema come protagonista. Il suo ruolo è nientemeno
che quello di Sid Vicious, nel film Sid &
Nancy: un’interpretazione apprezzata dai fan dei Sex
Pistols, ma anche dalla stampa. In questi anni, viene scelto per
ruoli in film indipendenti, come Prick Up –
L’importanza di essere Joe di Stephen
Frears, e The Firm di
Alan Clarke, nel quale presta il volto a un
hooligan.
Gary Oldman,
filmografia
È nel 1990 che conosce Tim
Roth e lo affianca nel film Rosencrantz e
Guildenstern sono morti. L’opera vince il Leone d’Oro
come miglior film al Festival di Venezia. Nello stesso anno,
affianca Sean Penn ed Ed Harris
in Stato di Grazia. Dopo questa
interpretazione viene identificato come una delle migliori giovani
promesse del cinema.
Gli anni Novanta sono quelli
dell’affermazione a livello internazionale, e Gary
Oldman si specializza particolarmente nei ruoli da
villain. Da Oswald in JFK di
Oliver Stone, a Norman Stansfield
in Léon, indimenticabile pellicola di
Luc Besson, fino all’interpretazione che,
probabilmente, più lo ha impresso a fuoco nella mente dei cinefili:
quella di Dracula, nel lungometraggio di Francis Ford
Coppola. Anche la musica continua a condizionare le sue
scelte cinematografiche, portandolo a calarsi nei panni di Ludwig
van Beethoven nel film Amata Immortale
del 1994. Un po’ più sottotono, forse per via della natura più
“romantica” e meno “maledetta” del personaggio, lo ritroviamo in
La lettera scarlatta, film del 1995
tratto dal romanzo di Nathaniel Hawthorne, dove
veste i panni del reverendo Dimmesdale. È di nuovo Luc
Besson a riportarlo in una dimensione oscura, in cui si
sente sicuramente più a suo agio, facendogli interpretare il
mercante di armi Jean-Baptiste Emanuel Zorg nel film cult di
fantascienza Il quinto elemento.
È ovvio, ma bizzarro per
chi lo segue da anni, che le sue abilità vengano conosciute a
livello mondiale soprattutto grazie alla trilogia di Batman firmata
Christopher Nolan, ma ancor più
per la sua interpretazione di Sirius Black nella saga
cinematografica Harry
Potter. Il tutore e padrino del
maghetto compare a partire dal terzo film Harry
Potter e il prigioniero di Azkaban e,
successivamente, in Harry Potter e il calice di
fuoco,
inHarry Potter e l’Ordine della
Fenice ed infine nell’ultimo capitolo della
serie Harry
Potter e i Doni della Morte – Parte 2. I ruoli di
Sirius e di Gordon, pur essendo resi magistralmente dall’attore,
non rendono probabilmente giustizia al ventaglio di doti
interpretative che, negli anni, Gary Oldman
dimostra di possedere. Soprattutto considerando che, come lui
stesso ammise in seguito, accettò il ruolo del mentore di Harry
Potter per problemi economici, dichiarando di essersi ispirato, per
il look da adottare, a John Lennon.
Facendo un passo indietro e
tornando agli anni cruciali del suo percorso, i Novanta,
evidenziamo anche il mai reciso legame con la musica che lo porta a
registrare una canzone con l’amico David Bowie
(You’ve been around, nell’album
Black tie with noise) e di prender parte
al videoclip Since I don’t have you dei
Guns N’ Roses.
Ma il 1997 è anche l’anno del suo
debutto alla regia con Niente per bocca,
che vale all’attrice protagonista Kathy Burke il premio per la
migliore interpretazione femminile al 50esimo Festival di Cannes.
Il film, che vede anche la partecipazione della sorella di Oldman,
Laila Morse, contiene riferimenti alla sua
infanzia e alla sua vita privata. Anche le sue relazioni
sentimentali sono, in quegli anni, molto chiacchierate dalla
stampa, perché vissute in maniera tormentata anche a causa della
grave dipendenza dall’alcol ereditata dal padre. Alla fine degli
anni Ottanta, Gary Oldman sposa
l’attrice Lesley Manville, dalla quale divorzia
nel 1989, tre mesi dopo la nascita del primo figlio, Alfie.
Risale al 1990, invece, il matrimonio con Uma
Thurman, conosciuta sul set di Stato di
grazia. Ma anche questa unione si conclude con il
divorzio, due anni più tardi. Nel frattempo, viene arrestato a Los
Angeles per guida in stato di ebbrezza, insieme
a Kiefer Sutherland. L’alcol è anche causa
della rottura con la fotografa e modella Donya
Fiorentino, conosciuta dopo il breve flirt con
Isabella Rossellini, e con la quale mette al mondo
due bambini. Nel 2008, infine, Gary
Oldman ha sposato la cantante jazz
inglese Alexandra Edenborough e vive
attualmente Los Angeles.
L’ultima definizione che di se
stesso affida alla stampa è quella di “brutalmente onesto”. Hanno
fatto scalpore, nelle ultime settimane, le sue dichiarazioni a
difesa di Mel Gibson e Alec
Baldwin (uno accusato di antisemitismo, l’altro di
omofobia), e anche il suo parere sul film 12 Anni Schiavo, (simile, per altro,
a quello di tanti altri che hanno visto il film: bello, sì, ma non
da Oscar).“Se non votavi per 12 Anni Schiavo,
allora eri razzista. Devi essere molto cauto nello scegliere le
parole”,ha ammesso, e, rincarando la dose ha precisato
che“a Hollywood regna l’ipocrisia”. Tuttavia,
ilDraculaper eccellenza è super partes e
critica senza peli sulla lingua anche i franchise in cui è stato
direttamente coinvolto. A proposito del nuovo film di su Batman
(Batman V Superman: Dawn of
Justice) in cui l’uomo pipistrello incontrerà
niente meno che Superman,Gary Oldman,
che ha dato uno splendido e compassato volto a Jim Gordon, ha
detto“Batman e Superman insieme? Vedremo. Il fatto,
riguardo a Nolan, era che c’era questo senso di ancoraggio alla
realtà. Nella nostra trilogia, tanto fantastica quanto lo era il
Joker, c’era una base di realismo alla quale ci potevamo
rapportare. Ma ora abbiamo Batman e abbiamo questo tizio che vola
ed è un alieno? Vedremo… dovranno rispondere di grandi aspettative
(tradotto da ‘It’s got big shoes to fill’)”.
Oldman, tuttavia, tra una
critica e l’altra, non si smentisce, ed è tuttora impegnatissimo.
In questi giorni è uscito al cinemaApes Revolution l’Alba del Pianeta delle
Scimmie, in cui sarà colui che guida la
guerra degli uomini contro la nascente nazione delle scimmie. Lo
vedremo, nella primavera del 2015, inChild
44, nuovo lavoro
di Daniel Espinosa ambientato nella
Russia stalinista degli anni ’50 e tratto dal romanzo
di Tom Rob Smith. Il film vedrà il nostro nei
panni del capo dei servizi segreti. L’attore ha confermato la sua
presenza anche in Criminal, un film d’azione diretto da
Ariel Vromen e in cui reciterà insieme a Kevin Costner. La storia è
quella di un serial killer al quale viene impiantato il cervello di
un agente deceduto in servizio. Oldman, ovviamente, sarà il
cattivo.
Gary Oldman è uno
degli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema,
grazie al suo talento e all’abilità dell’essere versatile e sempre
brillante. L’attore ha sempre avuto la capacità di scegliere ruoli
iconici e rimasti nell’immaginario collettivo grazie anche alle sue
eccellenti ed ineccepibili interpretazioni.
Ecco, allora, dieci cose sa
sapere su Gary Oldman.
2. È anche doppiatore,
regista, produttore e sceneggiatore. L’attore non ha
svolto solo questa attività, ma, ad esempio, ha prestato la propria
voce diverse volte per film come La spada magica – Alla ricerca
di Camelot (1998), Planet 51 (2009), Kung Fu Panda 2 (2011)
e Tau (2018), oltre che per alcuni videogiochi come
The Fifth Element (1998), Call of Duty: World at
War (2008) e LEGO Dimensions (2015). Inoltre, ha
vestito i panni del produttore, lavorando ai film Punkett /
Macleane (1999), The Contender (2000), Nobody’s
Baby (2001), oltre dirigere, sceneggiare e produttore
Niente per bocca (1997).
Gary Oldman: chi è sua moglie
3. Si è sposato cinque
volte. L’attore ha avuto una vita sentimentale abbastanza
turbolenza in passato e culminata in ben cinque matrimoni. Oldman
si è sposato la prima volta nel 1987 con Lesley
Manville, per poi divorziare nel 1990 e, nello stesso
anno, sposare una giovane Uma Thurman con cui è
rimasto legato fino al 1992. Cinque anni dopo, si è sposato per la
terza volta con Donya Fiorentino, da cui si è
separato nel 2001. Nel 2008 ha dato vita al suo quarto matrimonio
con Alexandra Edenborough, da cui ha divorziato
nel 2015, per poi sposarsi l’ultima volta con Gisele
Schmidt nel settembre del 2017.
4. È padre di tre
figli. Il primo figlio, Alfie, è nato nel
1988, dall’unione con la sua prima moglie Lesley Manville, mentre
gli ultimi due, Gulliver Flynn (nato il 20 agosto
del 1997) e Charlie John (nato ben febbraio del
1999) sono nati dal matrimonio con Donya Fiorentino. Pur non
essendo più legato alle due donne che lo hanno reso padre, Oldman
ha affermato di cercare comunque di stare vicino ai suoi figli e di
crescerli nel migliore dei modi.
Gary Oldman è Dracula
5. Ha accettato il ruolo
solo per poter pronunciare una nota frase. Sembra che Gary
Oldman non fosse particolarmente interessato al ruolo di Dracula
in Dracula di Bram Stoker. L’attore, però, ha detto
che quando ha letto per la prima volta la sceneggiatura ha deciso
che sarebbe valsa la pena fare il film solo per poter pronunciare
la battuta “ho attraversato gli oceani del tempo per
trovarti“, da lui considerata tra le più belle mai lette in
tutta la sua carriera.
6. Non andava d’accordo con
Winona Ryder. Pare che sul set del film tirasse una brutta
aria, determinata dal cattivo rapporto con la
co-protagonistaWinona Ryder. Il resto del cast era
rimasto sconvolto da questa cosa, anche perché i due erano stati
amichevoli durante le prove, per poi arrivare ad odiarsi a vicenda,
come se tra di loro fosse successo qualcosa di irreparabile.
Gary Oldman in Léon
7. Ha improvvisato molte sue
battute. Nel film del 1994 Léon Oldman interpreta
lo spietato Norman Stansfield. Come raccontato in più occasioni
dallo stesso attore, sul set egli ha avuto grande libertà di
improvvisazione. Alcuni di questi momenti poi finiti nel film sono
quando egli parla del suo apprezzamento per Ludwig van Beethoven al
padre di Mathilda o quando grida l’iconica frase “bring me
everyone!”. Quest’ultima fu da lui ideata semplicemente per
divertire il regista, il quale la apprezzò così tanto da inserirla
nel film.
Gary Oldman in Harry
Potter
8. Ha suggerito
l’hairstyle. Sul set di Harry Potter e il prigioniero
di Azkaban, film in cui Sirius Black compare per la prima
volta, pare che Oldman abbia fornito egli stesso dei suggerimenti
circa l’acconciatura del suo personaggio e i costumi del
personaggio. L’attore, che ha sempre dichiarato di considerare
quello di Sirius uno dei ruoli più belli della sua carriera, vi si
è infatti dedicato con grande cura e dedizione al fine di
costruirlo al meglio.
9. Si è fatto aiutare da
Cuaron. Per costruire il suo personaggio, pare che
l’attore abbia tratto ispirazione da come Alfonso
Cuaron aveva descritto Sirius, ovvero “con tanto
entusiasmo e gioia di vivere”, comparandolo con John Lennon.
Per Oldman, infatti, Black è una sorta di rockstar all’interno
della saga di Harry Potter e voleva che la sua personalità
spiccasse particolarmente.
Gary Oldman: età e altezza
10. Gary Oldman è nato il 21
marzo del 1958a New Cross, a Londra. La
sua altezza complessiva corrisponde a 174 centimetri.
STX
Entertainment ha annunciato il cast del loro prossimo
progetto (ancora senza titolo): una storia d’amore intergalattica
che avrà come protagonisti Gary Oldman, Asa
Butterfield, Britt Robertson e Carla
Cugino.
La notizia è stata diffusa
ufficialmente da Adam Fogelson, chairman
della STX Entarteinment Motion Picture Group, e da Oren
Aviv, presidente e capo della STX.
Sinossi ufficiale: Gardner
Elliot è il primo umano nato su Marte ed è segretamente
cresciuto in una colonia dopo che sua madre astronauta è morta
dandolo alla luce. Sedici anni
dopo, Gardnerinizia una storia d’amore
online con una ragazza che vive in Colorado e organizza un piano
per viaggiare nello spazio e incontrarla. Con la forza di gravità
terrestre che minaccia la sua
esistenza, Gardnerdeve correre contro
il tempo e la natura per trovare il suo amore. Una volta uniti, i
due giovani chiedono aiuto a un enigmatico miliardario che ha
finanziato l’originale esplorazione su Marte, con la speranza di
ricavare informazioni sulla madre
di Gardnere sulle misteriose
circostanze attorno alla sua esistenza.
Il film, che inizierà la produzione
quest’autunno, sarà diretto da Peter Chelsom
e prodotto daRichard
Lewis.
A Hollywood si sono finalmente
accorti di Gary Oldman, straordinario attore
inglese che, grazie alla sua performance ne L’ora più
buia, si avvia con decisione a conquistare la sua seconda
nomination agli Oscar e probabilmente il suo primo premio
dell’Academy Awards.
Durante un’intervista
con PEOPLE è
stato chiesto all’attore quali fossero i ruoli che lui ha ancora
nella sua lista di preferenze. E candidamente,
Oldman ha affermato che gli piacerebbe recitare in
un film Marvel, cosa che piacerebbe
tantissimo ai suoi figli.
“La Marvel non mi ha ancora
chiamato, ma ora che me lo dici, se mi tirassero dentro, mio figlio
ne sarebbe estasiato!”.
L’attore però non è nuovo al mondo
dei fumetti al cinema, visto che per Christopher Nolan ha interpretato
il Commissario Jim Gordon nella trilogia de Il Cavaliere
Oscuro.
L’Ora più
buia, un film Focus Features, produzione Working Title
Films. Un’avvincente ed entusiasmante
storia vera che inizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e
che vede Winston Churchill (il nominato agli Oscar Gary
Oldman), pochi giorni dopo la sua elezione a Primo
Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle sfide più
turbolente e determinanti della sua carriera: l’armistizio con la
Germania nazista, oppure resistere per poter combattere per gli
ideali, la libertà e l’autonomia di una nazione.
L’ora più buia, leggi al recensione del film con
Gary Oldman
Mentre le
inarrestabili forze naziste si propagano per l’Europa occidentale e
la minaccia di un’invasione si rivela imminente, con un pubblico
impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama
contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia,
unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia
mondiale.
Sebbene abbia interpretato
Sirius Black nei film di Harry
Potter, l’acclamato attore inglese Gary Oldman afferma di aver desiderato
che qualcuno gli avesse dato una possibilità per il ruolo di
Albus Silente nel prossimo remake. Nonostante
abbia già lasciato il segno nell’universo di Harry Potter come
Sirius Black, Oldman non è ancora pronto a chiudere il capitolo sul
Mondo Magico.
In una recente intervista con
Variety, l’attore premio Oscar ha dichiarato di essere
interessato a tornare nei panni di Albus Silente nel prossimo
adattamento della serie della HBO. “Mi sarebbe piaciuto molto
interpretare Silente”, ha ammesso Oldman. “Alla sua età, è
l’età giusta per Silente”.
Tuttavia, Oldman ritiene che la sua
associazione con i film originali potrebbe averlo escluso. “La
mia impressione personale è che non si avvicineranno minimamente a
nessuno che fosse collegato all’originale”, ha detto.
Ciononostante, ha espresso curiosità per il reboot, soprattutto
perché gran parte del materiale originale era stato omesso dai film
precedenti.
L’ambito ruolo è stato infine
assegnato a John Lithgow, una decisione che ha
scatenato alcune polemiche online, principalmente a causa dello
status di Lithgow come attore americano che interpreta un iconico
ruolo britannico.
I ruoli in “Harry Potter” hanno
lanciato Daniel Radcliffe, Emma
Watson e Rupert Grint alla fama mondiale
nei primi anni 2000, e la serie HBO potrebbe fare lo stesso per
McLaughlin, Stanton e Stout, che sono in gran parte esordienti.
McLaughlin ha recitato in “Grow“, una commedia di
prossima uscita su Sky con Nick Frost e
Golda Rosheuvel, mentre Stanton ha interpretato
Matilda in “Matilda: The Musical” nel West End dal
2023 al 2024. “Harry Potter” sarà il primo ruolo
importante per Stout.
I tre giovani attori si uniscono
agli altri membri del cast John Lithgow
(“Conclave”, “The Crown”) nel ruolo di Albus Silente, Janet
McTeer (“Mission: Impossible – Il giudizio finale”, “La
regina bianca”) in quello di Minerva McGranitt, Paapa
Essiedu (“I May Destroy You”, “Gangs of London”) in quello
di Severus Piton, Nick Frost (“L’alba dei morti
dementi”, “Hot Fuzz”) in quello di Rubeus Hagrid, Luke
Thallon (“Leopoldstadt” di Tom Stoppard, “Patriots” di
Rupert Goold) in quello di Quirinus Raptor e Paul
Whitehouse (“The Fast Show”, “Harry & Paul”) in quello di
Argus Filch.
La serie di “Harry Potter” è scritta
e prodotta esecutivamente da Gardiner, che è anche showrunner.
Mylod sarà produttore esecutivo e dirigerà diversi episodi della
serie per HBO in collaborazione con Brontë Film and TV e Warner
Bros. Television. La serie è prodotta esecutivamente dall’autrice
J.K. Rowling, Neil Blair e Ruth Kenley-Letts di Brontë Film and TV,
e da David Heyman di Heyday Films.
Il progetto iniziale di HBO prevede
una serie di sette stagioni, ognuna delle quali racconterà in 8/10
episodi la storia di un libro. Considerato che gli episodi
potrebbero essere lunghi circa un’ora, significa che lo show avrà
la possibilità di approfondire e raccontare in maniera molto più
dettagliata il mondo di JK Rowling rispetto a
quanto fatto dai film della Warner Bros.
Al celebre attore Gary Oldman il François Truffaut
2022, il riconoscimento più prestigioso del Festival.
Ospite internazionale della 52esima edizione,
l’indiscussa icona cinematografica incontrerà i giurati il
28 luglio: saranno oltre 5000 i juror
pronti ad accoglierlo.
Nel 2011 Oldman è stato insignito
dell’Empire Icon Award, conferitogli per gli
straordinari risultati ottenuti nel corso della sua eccezionale
carriera. Nel 2018, grazie alla memorabile interpretazione di
Winston Churchill nel film L’ora più
buia, conquista il premio Oscar come miglior
attore protagonista, il BAFTA, il
Golden Globe, il SAG Award e il
PalmSprings Award. È stato
nominato tre volte ai Premi Oscar, quattro volte ai BAFTA, agli
Emmy Awards, quattro volte agli Empire Awards, sei volte ai London
Film Critics Awards e a numerosissimi altri premi e riconoscimenti
per le sue doti di attore, sceneggiatore e regista acclamato.
Nel corso dell’incontro con i
giffoner, Gary Oldman ripercorrerà la sua eclettica
carriera. I giurati saranno rapiti dalle storie e dagli aneddoti
legati ai molteplici ruoli dell’attore, tra cui il
commissario Jim Gordon (braccio destro di
Batman nella lotta contro il crimine), Dracula,
Beethoven, George Smiley, Sid Vicious, Herman Mankiewicz e il
terrorista che dirotta l’Air Force One su cui viaggia Harrison Ford.
La sua interpretazione di
Sirius Black nei film di Harry
Potter porta in primo piano gli invisibili, il tema di
questa edizione, ricordandoci che “tutti abbiamo sia luce che
oscurità dentro di noi“, ma anche il potere di scegliere quale
strada seguire.
Universalmente riconosciuto come uno
dei principali attori della sua generazione, Oldman ha collezionato
il più alto numero di partecipazioni a film di successo rispetto a
qualsiasi altro artista attivo negli ultimi vent’anni. Ha recitato
in ben quattordici film campioni d’incassi al botteghino negli
Stati Uniti e nel resto del mondo. I titoli a cui ha preso parte
hanno infatti guadagnato miliardi e miliardi di dollari, tanto da
farlo diventare, stando a quanto dichiarato dall’Hollywood
Reporter, l’attore con gli incassi più alti nella storia del
cinema.
Il sito ComicBookha intervistato Gary
Oldman al CinemaCon e non ha perso
occasione di chiedere al “vecchio” Commissario Jim
Gordon se ha qualche consiglio da dare al nuovo interprete
del personaggio DC Comics.
L’alleato di Batman nella polizia di
Gotham sarà infatti interpretato da J.K. Simmons
in Justice League e nel prossimo
The Batman.
Oldman ha replicato: “J.K.
Simmons non ha bisogno di alcun consiglio da me. Lui è un attore
magnifico. Sono intrigato da quello che potrà fare con il
personaggio. Non vedo l’ora di vederlo. Gordon è stato molto bello
per me quindi gli auguro la stessa fortuna con il personaggio. Sono
eccitato per lui.”
Come giustamente ha dichiarato
Gary Oldman, Simmons è un ottimo attore che
sicuramente riuscirà a dare la sua impronta al personaggio,
collocandosi al meglio nell’universo immaginato dalla DC
Films.
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà diretto ancora
una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben
Affleck stesso.
E’ uno straordinario attore di
cinema e teatro e ha partecipato ad un numero enorme di grandi e
bei film, ma i ruoli che l’hanno reso davvero famoso a tutti i
livelli sono pochi, come il Dracula di Coppola, o
il Sirius Black di Harry Potter.
Gary Oldman però è stato anche un grandissimo Jim
Gordon nella Trilogia del Cavaliere
Oscuro targata Christopher Nolan. Adesso, con il
ritorno dell’Uomo Pipistrello sul grande schermo, Oldman dice la
sua in merito al progetto diretto da Zack
Snyder.
“Vogliono portarlo avanti,
naturalmente (in riferimento al personaggio di Batman). Ma, è
Superman, giusto? Batman e
Superman insieme? Vedremo. Il fatto, riguardo a Nolan, era che
c’era questo senso di ancoraggio alla realtà. Nella nostra
trilogia, tanto fantastica quanto lo era il Joker, c’era una base
di realismo alla quale ci potevamo rapportare. Ma ora abbiamo
Batman e abbiamo questo tizio che vola ed è un alieno?
Vedremo…dovranno rispondere di grandi aspettative (tradotto da
‘It’s got big shoes to fill’)”
Tutte le foto dal set di Batman v Superman Dawn of
Justice: [nggallery id=674]
Ricordiamo come Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato scritto daChrisTerrio, da un soggetto
diDavid
S.Goyer. Nel film saranno presentiHenryCavill nel ruolo
diSuperman/ClarkKente BenAfflecknei panni di
Batman/Bruce
Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason MomoaeGalGadot.Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverànelle
sale di tutto il mondo il 6
maggio 2016.
Gary Oldman
è noto per i suoi modi estremamente british, ma questa volta ha
messo da parte le buone maniere e si è tolto più di un sassolino
dalla scarpa. L’attore, intervistato da Playboy in merito
al suo ruolo nel prossimo Apes Revolution Il Pianeta
delle Scimmie, ha sparato a zero su Hollywood e sui
comportamenti ipocriti contro alcuni dei suoi colleghi, parlando in
difesa di Mel Gibson e di Alec
Baldwin.
Parlando con la famosa rivista,
l’attore ha denunciato l’ipocrisia dietro all’ultima stagione dei
premi hollywoodiana, dichiarando che “se non votavi per 12 Anni
Schiavo, allore eri razzista. Devi essere molto cauto nello
scegliere le parole.”
Oldman ha anche espresso
comprensione per Mel Gibson, che dichiarò nel
2006, mentre veniva arrestato, che “gli Ebrei sono la causa di
tutte le guerre”. Gibson si è poi scusato per la sua
dichiarazione, ma Oldman ha detto: “Mel Gibson vive in una
città governata da Ebrei, e ha detto la cosa sbagliata perchè ha in
effetti morso la mano che lo nutriva, e che non ha più bisogno di
nutrirlo perchè lui adesso ha abbastanza quattrini. E’ come un
reietto adesso, un lebbroso, capite? Non conosco la storia di Mel
– ha continuato – Si è ubriacato e ha detto delle cose, ma
le diciamo tutti! Siamo tutti dei fottuti ipocriti. E’ questo
quello che penso. Il poliziotto che lo ha arrestato non ha mai
usato la frase ‘fottuti ebrei’?”
“Sono brutalmente onesto qui, è
l’ipocrisia di tutto questo che mi fa impazzire.”
Gary Oldman ha
anche difeso Alec Baldwin che ha usato un
linguaggio omofobico: “Alec ha chiamato qualcuno ‘gay’ in
strada mentre questo lo infastidiva nel momento in cui usciva di
casa perchè questo non voleva lasciarlo in pace. Non lo biasimo.
Così perseguitano.”
Dicharazioni forti e lapidarie, che
non lasciano molto da interpretare, ma che allo stesso tempo, per
molti aspetti, sono condivisibili. Forse, nel suo ruolo di
straniero ad Hollywwod, Gary Oldman si sente a suo
agio a ‘dire la verità’, ma è sicuro che nessun’altro attore che
vive a Hollywood avrebbe potuto fare tali dichiarazioni in totale
libertà.
Dovevamo aspettarci
un po’ di ‘mare alto’ dopo le sue dichiarazioni a Playboy (qui), e infatti eccoche ritorniamo a parlare di
Gary Oldman e delle dure parole che ha rilasciato
alla rivista americana in occasione di un’intervista per promuovere
Apes Revolution Il Pianeta delle Scimmie.
L’attore, dopo aver scritto una lettera di scuse a chi di dovere, è
stato anche ospite da Jimmy Kimmel, e qui ha
ribadito le sue scuse per le parole usate e per il contesto
all’interno del quale sono state usate, specificando: “Sono uno
str***o, avrei dovuto immaginarlo.”
Le scuse di Oldman sono state
apparentemente molto difficile per l’attore, che per fortuna è
stato soccorso da Kimmel. Ecco il video:
Di seguito trovate la lettera di
scuse che Oldman ha scritto alla Anti-Defamation League.
“Gentili signori della
ADL,
Sono profondamente rammaricato
che i commenti che ho rilasciato nella mia intervista a Playboy
siano stati offensivi verso molti appartenenti alla comunità
ebraica. Una volta che io stesso ho letto i miei commenti in forma
scritta, ho capito quanto insensibili possano essere e quanto
possano contribuire allo sviluppo di nuovi falsi stereotipi. Tutto
ciò che contribuisce a nutrire questo cliché è inaccettabile,
incluse le mie parole al riguardo.
Se durante l’intervista mi
avessero chiesto di sviluppare la mia risposta, avrei precisato di
aver appena completato la lettura del bellissimo libro di Neal
Gabler incentrato sugli ebrei e Hollywood: “An Empire of Their Own:
How the Jews invented Hollywood” (Un impero tutto loro: ecco come
gli ebrei hanno inventato Hollywood). Il fatto è che questo nostro
business, e per la precisione la mia carriera, ha un enorme debito
verso il loro contributo.
Spero che capirete che questa
lettera di scuse è sentita e sincera e che ho un’affinità personale
per gli ebrei in generale, e per quelli che sono nella mia vita. Il
popolo ebraico, oppresso durante le epoche, è il primo ad ascoltare
la voce di Dio, dunque di sicuro sono loro i prescelti.
Mi piacerebbe concludere con
“Shalom Aleichem” – ma considerate le circostanze, forse oggi ho
perso il diritto di usare quella frase. Quindi auguro la pace a
tutti voi.
La Focus Feature ha annunciato che
tornerà a collaborare con la Working Title per la produzione di un
biopic dedicato alla vita di Winston Churchill che
sarà diretto da Joe
Wright, regista di Orgoglio e pregiudizio,
Espiazione, Anna Karenina e del più recente
Pan.
Nel film il ruolo dell’ex Primo
Ministro britannico sarà interpretato da Gary
Oldman. Nel cast figurano anche John
Hurt (che sarà Neville Chamberlain), Lily
James (la segretaria di Churchill), Ben
Mendelsohn (Re Giorgio VI) e Kristin
Scott Thomas (Clementine, la moglie di Churchill).
Conosciuto principalmente per aver
guidato il Regno Unito durante la Seconda guerra mondiale,
Churchill è stato suo Primo ministro dal 1940 al 1945 e
successivamente dal 1951 al 1955. Noto statista, oratore e
stratega, Churchill fu inoltre un ufficiale dell’esercito
britannico. Autore prolifico, vinse il Premio Nobel per la
Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici.
La sceneggiatura del film porterà
la firma di Anthony McCarten (La
Teoria del Tutto). Le riprese inizieranno il prossimo
autunno. L’uscita è fissata per il 29 dicembre 2017.
L’ultimo volta che abbiamo visto
Gary Oldman al cinema è stato in Criminal al
fianco di Kevin Costner. Tra i prossimi progetti dell’attore
figurano lo sci-fi The Space Between
Us e la commedia action The Hitman’s
Bodyguard.
Gary Oldman è apparso questa settimana al “The
Drew Barrymore Show” e, come riportato da Variety, tra le altre cose, ha
ringraziato i franchise cinematografici di Harry
Potter e Il
cavaliere oscuro per averlo salvato, sia nella
sua carriera che nella sua vita privata. “A 42 anni mi sono
svegliato divorziato e avevo la custodia dei miei ragazzi“, ha
detto Oldman. “Questo, di per sé, è stato… è stato difficile
perché c’è stato un cambiamento nell’industria in cui molte
produzioni venivano girate in Ungheria, Budapest, Praga, Australia,
sai, tutti questi posti. Quindi, ho dovuto rifiutare molti lavori
per poter rimanere vicino ai miei figli“.
“Grazie a Dio per Harry
Potter“, ha poi detto l’attore. “Vi dico che i due Batman
e Harry Potter mi hanno davvero salvato, perché significava che
potevo fare il minor numero di lavori per il maggior numero di
soldi e poi essere a casa con i bambini“. Durante le riprese
del primo film di Christopher Nolan su Batman, Batman Begins del 2005, Oldman ha
infatti dovuto ripetutamente fare la spola tra la sua casa a Los
Angeles e il set a Londra per continuare a crescere i suoi figli
dopo il divorzio. “Quando abbiamo girato il primo Batman…
Londra era il set per Gotham. Ho fatto 27 viaggi di andata e
ritorno da Los Angeles“, ha detto Oldman.
“Arrivavo in aereo per un
giorno. Facevo una ripresa al giorno. A merito di Chris Nolan… ha
rispettato i tempi. Andavo a casa per tre giorni. Tornavo per due
giorni. Tornavo a casa per un fine settimana. Tornavo per un
giorno… altrimenti mi sembrava che i miei figli stessero cresciuto
solo grazie ad una tata“. I ruoli interpretati da Gary Oldman
nei due franchise, Jim Gordon per Il cavaliere oscuro e
Sirius Black per Harry Potter hanno inoltre fatto sì che
nuove generazioni di spettatori si affezionassero all’attore, la
cui carriera ha da quel momento conosciuto nuovi picchi.
Il protagonista Gary Oldman
insieme al regista Tomas Alfredson e a Tom Hardy hanno presentato
oggi a Venezia Tinker taylor, soldier spy, in Italia La Talpa,
tratto dal romanzo omonimo di John Le Carrè.
Durante la promozione di
Red Riding Hood, Gary Oldman ha
fornito qualche aggiornamento relativo a Christopher Nolan e a
The Dark Knight
Rises. Per coloro che pensano che Il Cavaliere
Oscuro sia difficilmente raggiungibile in quanto a
bellezza, Oldman è stato molto chiaro.
Durante la promozione di
Red Riding Hood, Gary Oldman ha
fornito qualche aggiornamento relativo a Christopher Nolan e a
The Dark Knight
Rises. Per coloro che pensano che Il Cavaliere
Oscuro sia difficilmente raggiungibile in quanto a
bellezza, Oldman è stato molto chiaro.
L’attore che nella saga di Batman
firmata da Nolan interpreta il Commissario Gordon, ha riferito che
parlando con Nolan e venendo a contatto con la storia di questo
terzo batman ‘moderno’, ha definito la storia fantastica. Ed ha
continuato dicendo: “Se pensate che Il Cavaliere Oscuro sia stato
un gran film, io penso che con questo si può fare ancora
meglio”.
Inizieranno nel tardo autunno le
riprese della love story intergalattica The Space
Between Us, sci-fi distribuito dalla STX
Entertainment e che vedrà la partecipazione
di Gary Oldman, Asa
Butterfield, Carla Gugino, Britt
Robertson, BD
Wong e Janet Montgomery,
e alla regia Peter Chelsom.
La storia racconta di due teenagers
provenienti da mondi diversi: il primo, nato su Marte da madre
astronauta, alla morte di questa viene allevato in una colonia
sperimentale segreta. A sedici anni, intraprende una relazione
online che potremmo definire più che a distanza, con una ragazza
che vive in Colorado, e programma un viaggio attraverso la galassia
per incontrarla.
Il regista Matt Reeves è in
piena attività per la composizione del cast del nuovo
Dawn Of The Planet Of The
Apes, sequel de L’alba del pianeta delle
scimmie.
Dopo che la scorsa settimana il
giovane Kodi Smit-McPhee aveva dato
la sua disponibilità come co-protagonista al fianco di Jason Clarke, ecco che un nome del tutto
inaspettato si aggiunge alle fila del nuovo lungometraggio di
fantascienza, ovvero quello di Gary Oldman. Dopo l’ultimissima fatica di
The Dark Knight
Rises, l’attore britannico dovrebbe interpretare il
personaggio di Dreyfus, leader di una colonia umana in lotta per la
sopravvivenza a San Francisco. Oldman decide quindi di varcare
nuovamente il territorio della fantascienza, dopo aver concluso da
poco le riprese del remake di Robocop di Jose Padilha ed essere apparso nel nuovo
thriller di spionaggio Paranoia diretto da
Robert Luketic. Le riprese di Dawn Of The Planet Of The
Apes inizieranno questo mese a New Orleans e il lungometraggio
approderà nelle sale statunitensi il 23 maggio del prossimo
anno.
Domani, giovedì 28
novembre, si festeggerà Oltreoceano il Giorno del Ringraziamento,
“festa di origine cristiana osservata negli Stati Uniti d’America
in segno di gratitudine per la fine della stagione del
raccolto.”
Ieri sera il Jimmy Kimmel
Live ha ospitato un particolare messaggio per questa
ricorrenza, inviato agli americani nientemeno che da Gary
Oldman, amatissimo attore britannico esportato anche a
Hollywood.
Ecco cosa il caro Oldman ha avuto da
dire a quelli che si stanno approssimando a festeggiare il Giorno
del Ringraziamento:
Gary Oldman entra
ufficialmente nel cast di RoboCop di José Padilha (Tropa de Elite),
reboot del cult del 1987 diretto da Paul Verhoeven. Oldman,
prossimamente in sala con
Dopo così tanti decenni in cui si è
affermato come uno dei più grandi attori viventi, Gary Oldman ha ammesso che probabilmente non
continuerà a recitare ancora per molto. Durante una recente
intervista con Deadline,
la star di tanti titoli iconici della storia del cinema ha parlato
del suo ruolo attuale nella serie Apple
TV+Slow Horses, in cui interpreta Jackson
Lamb, il capo di un’agenzia di spionaggio britannica per
spie che non hanno ancora raggiunto il livello.
Ecco cosa ha raccontato Oldman in
merito alla serie e in merito al suo futuro nei panni di Jackson
Lamb: “Dipende da tutte le persone importanti al piano di
sopra, dall’audience e ovviamente dal pubblico e da cosa dice
Apple. Ma, sì, potrei vedermi interpretare Jackson per i prossimi
anni, sì. Assolutamente. Voglio dire, per coloro che amano i libri
e che erano devoti di Mick Herron, per così dire, è già un
personaggio iconico. Quindi, potrei uscire con il botto, voglio
dire, la pensione è all’orizzonte. Sì. Posso vederlo.”
La notizia sorprende senza dubbio
tutti gli amanti dell’arte della recitazione, che in Gary Oldman vedono un esempio fulgido della
contemporaneità e sarebbe bello se continuasse a recitare ancora
per lungo tempo. Tuttavia, magari un ruolo nella serialità potrebbe
essere un contratto a termine molto lungo!
Sarà Monster Butler, piccolo film
indie del regista Doug Rath, il prossimo progetto
di Gary Oldman: nel film l’attore inglese reciterà
al fianco di Dominic Monaghan, conosciuto per il ruolo dell’ Hobbit
Merry nel Signore degli Anelli e per quello del musicista Charlie
nella serie tv Lost.
Il film racconterà la vera storia
di Roy Fontaine, un serial killer truffatore e ladro di
gioielli attivo tra l’Inghilterra e la Scozia: Malcolm McDowell
avrà il ruolo di Fontaine, mentre Oldman interpreterà il suo socio
in affari Wiggy.
E’ un Gary Oldman
in un momento d’oro della sua carriera quello ospite
al Jimmy Kimmel Live, in tv per promuovere il
suo ultimo film, remake del cult RoboCop
degli anni 80′. Ultimamente l’attore è apparso in una vena molto
comica e spiritosa ed eccolo cimentarsi in una imitazione di un
leggendario collega, Robert De Niro.
Vi ricordiamo che prossimamente
l’attore sarà al cinema con l’atteso Il Pianeta delle scimmie
Revolution, che lo vede protagonista un cast che
comprende anche Andy
Serkis, Jason Clarke, Kodi
Smit-McPhee, Keri Russell, Kirk
Acevedo e Judy Greer, che
indossa un vestito di performance capture per riprodurre Cornelia a
fianco di Andy Serkis di nuovo nel ruolo dello
scimpanzè Cesare. Diretto da Matt
Reeves, basato su
una sceneggiatura di Amanda
Silver, Mark Bomback, Rick
Jaffa e Scott Z Burns,
il film dovrebbe uscire negli USA l’11 Luglio del
2013.
Trama: Una nazione di
scimmie geneticamente modificate ed evolute, guidate da
Cesare,è minacciata da un gruppo di esseri umani
sopravvissuti al terribile virus diffusosi dieci anni
prima. Entrambi i fronti per un po’ di tempo
convivono in pace, ma la stabilità presto si sgretola, dando inizio
ad una guerra che determinerà quale sarà la specie dominante sulla
Terra.
Gary Oldman è entrato a far parte del cast del
nuovo film di Paolo Sorrentino le cui riprese sono in
corso a Napoli. I dettagli sul ruolo di Oldman nel film
drammatico sono però tenuti nascosti.
Il decimo lungometraggio di
Sorrentino parla di una donna di nome Partenope “che porta il
nome della sua città ma non è né sirena né mito”, come ha
detto l’autore stesso in una dichiarazione a
Variety a giugno, quando sono iniziate le riprese.
“La sua lunga vita racchiude in sé l’intero repertorio
dell’esistenza umana: la spensieratezza della giovinezza e la sua
fine, la bellezza classica e le sue inesorabili permutazioni, amori
inutili e impossibili, flirt stantii e passione vertiginosa, baci
notturni a Capri, lampi di gioia e sofferenza persistente, padri
veri e inventati, finali e nuovi inizi”, ha aggiunto
Sorrentino.
Il film è scritto e diretto da
Paolo Sorrentino. Un film Fremantle prodotto
da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo
Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino
per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé. Le vendite internazionali
saranno gestite da UTA e Fremantle.
La trama del film
La vita di Partenope, che si chiama
come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dal 1950,
quando nasce, fino a oggi. Dentro di lei, tutto il lunghissimo
repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento,
la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori
inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei
colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità
e i dolori persistenti, i padri veri e quelli inventati, la fine
delle cose, i nuovi inizi. Gli altri, vissuti, osservati, amati,
uomini e donne, le loro derive malinconiche, gli occhi un po’
avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere
ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una
via del centro. Sempre in compagnia dello scorrere del tempo,
questo fidanzato fedelissimo. E di Napoli, che ammalia, incanta,
urla, ride e poi sa farti male.
Ecco la prima immagine di
Gary Oldman nei panni di Wiston
Churchill, personaggio che interpreterà per Joe
Wright in Darkest Hour, il biopic sullo
statista britannico al momento in fase di riprese.
Scritto da Anthony
McCarten (La Teoria del Tutto), il film
sarà un classico biopic sullo stratega e statista che condusse il
Regno Unito fuori dalla Seconda Guerra Mondiale e che non
nascondeva la sua simpatia per Mussolini. Nel
corso della sua vita, Churchill svolse diversi
compiti e ricoprì altrettanti ruoli nella politica del suo paese
arrivando persino a vincere un Premio Nobel per la Letteratura nel
1953 per i suoi scritti storici.
Nel cast del film, al fianco di
Gary Oldman, ci sono John
Hurt (Neville Chamberlain), Lily
James (la segretaria di Churchill), Ben
Mendelsohn (Re Giorgio VI) e Kristin
Scott Thomas (Clementine, la moglie di Churchill).
Justice League: Gary Oldman dà
il suo consiglio a J.K. Simmons
Tra gli ultimi lavori di
Joe Wright, oltre al flop Pan,
ricordiamo il recente primo episodio della terza stagione di
Black Mirror per Netflix, con protagonista Bryce Dallas Howard.
L’ultima volta che si sono
incontrati sul grande schermo, Tom Hardy aveva picchiato
quasi a sangue il povero Gary Oldman, fino a farlo
strisciare dritto in una fogna.In seguito i due hanno girato
assieme The Dark Knight
Rises, ed ora si preparano a tornare insieme al cinema
(sicuramente non in condizioni migliori del loro ultimo incontro)
nel cast del nuovo attesissimo Child 44.
In questi ultimi giorni infatti i
due attori hanno firmato ufficialmente il contratto di
partecipazione al nuovo thirller diretto da Daniel Espinosa
e adattato da Richard Prince dall’omonimo romanzo di Tom
Rob Smith. Il film, ambientato nella Russia del 1950, racconta
le vicende di un membro della polizia sovietica (Tom Hardy)
impegnato in ad indagare su una serie di omicidi che vedono
coinvolti dei bambini. Nel cast anche Noomi Rapace nel ruolo
dell’inaffidabile e camaleontica moglie di Hardy, mentre Joel
Kinnaman sarà un collega debole e pieno di complessi di colpa.
Infine Oldman impersonerà il capo della polizia, impegnato ad
indagare sugli omicidi e che incomincia a sviluppare strani
sospetti verso il giovane poliziotto. Espinosa ha annunciato che le
riprese partiranno a giugno, e nel frattempo vedremo presto il
ritorno di Oldman nel dramma di spionaggio aziendale Paranoia, mentre è molto
attesa la sua partecipazione in due grandi film di fantascienza;
Dawn Of The Planet Of The
Apes, in uscita il 23 maggio, e il reboot di
RoboCop, in uscita il 7 febbraio.
Goldfinch Studios ha annunciato oggi
il casting per il suo prossimo thriller, Killers
Anonymous. Gary Oldman, vincitore
dell’Oscar® e del BAFTA® (Darkest Hour, Tinker Tailor Soldier Spy)
e Jessica Alba (Sin City, Fantastic 4) nominati al
Golden Globe® si uniscono al cast, che comprende già Tommy
Flanagan (Sons of Anarchy, Gladiator), Sam
Hazeldine (Mechanic: Resurrection), nuovo arrivato,
Rhyon Nicole Brown della serie televisiva
americana Empire, MyAnna Buring (Twilight, Ripper
Street), Tim McInnerny (Game of Thrones),
Michael Socha (Svengali, This Is England),
Elizabeth Morris (Let’s Be Evil), Elliot
James Langridge (Northern Soul) e Isabelle
Allen (Les Misérables).
Attualmente in fase di riprese a
Londra, il film è diretto da Martin Owen (Let’s Be
Evil) su una sceneggiatura scritta da Elizabeth
Morris, Seth Johnson e
Owen. Matt Williams sta
producendo per Goldfinch insieme al CEO Kirsty
Bell. I produttori esecutivi sono Doug Urbanski,
Jonathan Willis e Phil McKenzie.
Killers Anonymous
segna il primo ruolo di Gary Oldman da quando ha
vinto sia il BAFTA® sia l’Oscar® per la sua acclamata
interpretazione di Winston Churchill in L’Ora più
Buia di Joe Wright.
Il produttore Matt
Williams ha osservato: “Siamo estremamente entusiasti
dell’opportunità di lavorare con attori del livello e dell’abilità
di Gary e Jessica. In Killers Anonymous abbiamo creato qualcosa che
ha il potenziale per diventare un classico di culto, Martin (Owen)
è un talento davvero eccezionale e con il già brillante ensemble,
Gary e Jessica sono il tonico perfetto per questo entusiasmante
progetto. Sono rispettati in tutto il settore e letteralmente non
avremmo potuto trovare una soluzione migliore per i ruoli che
stanno interpretando.”
Il CEO di Goldfinch Studios,
Kirsty Bell, ha aggiunto: “Questo progetto per
Goldfinch è una vera e propria dichiarazione di intenti e una
chiara ambizione, che si basa su un 2018 molto forte per noi.
L’aggiunta di questi due fantastici membri del cast ha
ulteriormente plasmato un brillante progetto e ha permesso
all’ampiezza delle abilità dei team di brillare e fornire un film
indipendente del Regno Unito per il mercato internazionale che
premierà investitori e distributori.”
Il regista Martin
Owen ha commentato: “Come regista, sono
incredibilmente onorato di lavorare con il calibro cinematografico
di Gary Oldman e Jessica Alba. Abbiamo già un cast di grande
talento, e questa è la ciliegina sulla torta. “