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Giffoni Film Festival 2014: Richard Gere riceve il Premio Truffaut

Richard Gere GiffoniCamicia bianca, decine di braccialetti tibetani al polso, sorriso sornione e un saluto sul blue carpet che sembra quasi una benedizione: Richard Gere è arrivato a Giffoni!
Non avrà avuto ragazze a fare la notte in Cittadella per lui, ma un pubblico così folto e agguerrito non si era ancora visto: dopo tutto parliamo di un gigante del cinema e finalmente anche le mamme dei giurati sono state accontentate.

Parla di pace, amore e dei suoi progetti, che a 64 anni sono ancora tanti e interessanti.
“Sono molto molto contento di essere qui a Giffoni!Sono onorato di essere ospite in un festival in cui si realizza una cosa importantissima: mettere in relazione i ragazzi di tutto il mondo, un elemento che avrà in futuro un impatto positivo per l’intero pianeta”, commenta Gere, insignito del premio più importante del Festival.

La sua gentilezza salta all’occhio, un vero (ufficiale e) gentiluomo: fa i complimenti all’interprete, si presenta a tutti (come se fosse l’ultimo arrivato) e versa l’acqua a Manlio, presentatore del Festival. Un’atteggiamento positivo nato dal senso di responsabilità dell’essere famoso: “C’è una cosa particolare che succede all’inizio della carriera di un attore, ovvero essere il più creativo possibile nelle scelte che prendi. E poi diventi famoso. Non per forza l’essere attore e l’essere famoso devono andare insieme, ma succede. Le persone ti iniziano a seguire e ti ascoltano, anche magari quando non dovrebbero. Dai le risposte senza pensare che poi qualcuno ti prenderà sul serio e quindi cominci a porti il problema della vera responsabilità di quelle parole e dell’impatto che potrebbero avere nel mondo.” commenta Gere durante l’incontro con la giovane giuria,“Questo senso di responsabilità è un continuo processo di realizzazione, lo stesso che state vivendo voi, e mio figlio Homer e il suo amico Daniel che sono qui in sala con me: state capendo che volete fare, che persona volete essere. E succede anche a me che ho 64 anni, mi sveglio ogni mattina e penso sempre, Come faccio ad avere una vita che abbia un senso?Come faccio ad essere vero e sincero con me stesso? Come faccio a fare qualcosa di positivo? Se non positivo, devo almeno riuscire a non fare del male a nessuno. Ma questo succede ogni giorno: ogni respiro che prendi è importante e genera una sorta di energia che parte proprio dal nostro senso di responsabilità nei confronti della nostra famiglia intesa come genere umano.”

Spera di tornare in Italia per presentare il suo ultimo film Time Out Of Mind al Festival del Film di Roma (dopo il Festival di Toronto), di cui è molto orgoglioso. Nel film Gere interpreta un barbone, ruolo in cui si calò dalla testa ai piedi alla fine di quest’inverno: le foto di lui a terra nella Grand Central Station di New York fecero il giro del mondo lo scorso aprile quando una turista francese gli regalò della pizza avanzata per poi accorgersi che aveva davanti il protagonista di Pretty Woman. “Mi sono messo in contatto con un associazione di New York per capire la situazione dei senza tetto al meglio. La sceneggiatura originale è stata scritta 25 anni fa. Da allora possono essere cambiati dettagli ma i problemi interiori di quel mondo sono sempre gli stessi. Nel film abbiamo voluto rappresentare il processo di transizione per diventare homeless e  tutta la burocrazia che ne consegue”.
Richard Gere si mostra al Festival come il grande uomo che è,pieno di messaggi che possono inspirare i giovani cinefili. Fosse  per lui eliminerebbe la violenza dai film: “Putroppo è il pubblico che la richiede, vuole vedere quella al cinema. Quando ho iniziato a fare film io negli anni’70 le grandi case di produzione facevano film più intimi. Ora quelle producono i grandi blockbuster, mentre i film più pieni di sentimento hanno un basso budget. Eliminerei la violenza, e manterrei solo il sesso. Che presto capirete deve andare di pari passo con l’amore.”

 

Giffoni Film Festival 2014: Richard Gere contro la guerra

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Richard Gere Giffoni 2014Sette respiri al minuto contro la guerra. Richard Gere insegna la ricetta buddista per cercare di contribuire, ciascuno nel proprio ruolo, alla pace nel mondo. Ospite del Giffoni Experience, il 65enne attore nato a Filadelfia arriva alla Cittadella più famosa del mondo con camicia bianca, sorridente, gentile, saluta fotografi e giornalisti uno a uno.

“Sono molto molto contento di essere qui a Giffoni -spiega Gere arrivato in Italia assieme a suo figlio 14enne Homer- sono onorato di essere ospite di un festival in cui si realizza una cosa importantissima: mettere in relazione i ragazzi di tutto il mondo, un elemento che avrà in futuro un impatto positivo per l’intero pianeta”. Non ha paura di Hollywood, anzi: “Tutti pensano che Hollywood sia un mostro vorace ma è solo un posto dove si fanno i film. Non dobbiamo venire a patti con Hollywood, dobbiamo fare purtroppo di peggio: venire a patti con i nostri demoni personali”.

LEGGI L’INTERVISTA A LEA MICHELE AL GIFFONI FILM FESTIVAL 2014

Parla dell’ultimo film che ha interpretato, “Time out of mind”, in cui recita il ruolo di un homeless: “il film andrà al festival di Toronto e poi spero a quello di Roma -annuncia- la sceneggiatura originale è stata scritta 25 anni fa. Da allora possono essere cambiati dettagli ma i problemi interiori di quel mondo sono sempre gli stessi. Avevo avuto contatti con un’unica associazione di New York  che si occupa della cura e dei diritti di queste persone, New York  è l’unica città al mondo dove per legge ogni persona deve avere un posto dove dormire per la notte, gli deve essere dato un letto. Nel film abbiamo voluto rappresentare il processo di transizione per diventare homeless e  tutta la burocrazia che ne consegue”.

Gli chiedono delle sue abitudini alimentari: “Non sono vegetariano, mangio pesce, ogni tanto pollo, non mangio carne rossa. Penso che alla fine arriverò al punto da non mangiare del tutto prodotti di origine animale. Avevo un amico che stava per avere un figlio ed era studente del Dalai Lama. Gli chiese come poteva fare a insegnare qualcosa a suo figlio. Il Dalai Lama rispose: insegnagli  a rispettare la vita di ogni insetto, anche l’insetto ha una famiglia intorno, cerca di sopravvivere ogni giorno. Gli insetti sono gli animali meno gradevoli, se riesci ad insegnargli questo gli hai insegnato tutto”.

LEGGI L’INTERVISTA A MATT BOMER AL GIFFONI FILM FESTIVAL 2014

Poi le tensioni internazionali e i venti di guerra: “Ricordo molti anni fa l’insegnamento di un mio maestro giapponese zen che diceva che lui non prendeva una decisione finchè non riusciva ad abbassare il numero di respiri a sette in un minuto. Con questo esercizio riusciva a controllare l’emotività e l’impulsività. Abbassare il numero dei respiri significa non reagire subito, non rimanere sulla superficie, andare più giù nella coscienza fino al punto di acquisire una razionalità più forte per capire che siamo tutt’uno con il resto dell’umanità. Non mi fido dei politici che reagiscono subito, creiamo gentilezza gli uni con gli altri, essere gentili è il punto di partenza”.

Come sceglie i suoi film? “Non ho mai scelto una parte che conteneva una motivazione che non fosse per me importante. Ma ho fatto anche scelte sbagliate”.

LEGGI L’INTERVISTA A DYLAN O’BRIEN AL GIFFONI FILM FESTIVAL 2014

Poi l’incontro con i ragazzi: “Che consiglio do’ a chi vuol fare l’attore? Impegnatevi, impegnatevi, ipegnatevi, per imparare a far bene una cosa ci vogliono almeno diecimila ore. E sappiate che è molto difficile, il 99 per cento degli aspiranti attori è disoccupato. Ma se ci credete, se sentite che sia la cosa più importante per voi, allora fatelo!”.

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Giffoni Film Festival 2014: programma ufficiale

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Giffoni Film Festival 2014Tremilacinquecento giurati provenienti da 41 Paesi invaderanno le strade di Giffoni Valle Piana in occasione della 44esima edizione del Giffoni Experience che si terrà dal 18 al 27 luglio 2014. Il Giffoni stupirà, ancora una volta, con il suo programma articolato: 163 i film in programma, oltre 60 i talent4 le Masterclass (Recitazione, Sceneggiatura, Stop-Motion, Giornalismo), prestigiose anteprime. Impegnativo e affascinante il Tema che sarà “Be different”. “La differenza è la cifra esatta della bellezza, è la sostanza del nostro essere e la forza della nostra evoluzione – sottolinea il direttore artistico Claudio Gubitosi – e allora il nostro invito è Be different perché essere diverso è l’unica via per cambiare il mondo intorno a te, per creare, per inseguire il domani e farlo proprio”.

“Negli ultimi 3 mesi, giorno dopo giorno, abbiamo delineato forma e sostanza di questa edizione, annunciati i film, le anteprime, alcuni talenti – continua Gubitosi. L’abbiamo condivisa con i nostri partners e soprattutto attraverso i social, con il nostro pubblico di riferimento: i ragazzi.

Oggi completiamo il mosaico in un momento in cui il dinamismo di questa idea è, credetemi, stupefacente.

I primati raggiunti negli ultimi 4 anni sono il risultato di un team che ha grandi capacità creative e organizzative, di un lavoro di squadra fatto sempre con passione, amore, intuizione, leggerezza, responsabilità. E questo ci ha permesso di raggiungere un coinvolgimento quasi planetario. Alla carta geografica politica abbiamo perfino mappato la geografia culturale italiana ed internazionale.

I successi di Giffoni sono da ascrivere alla sua complessa alchimia tra fattori diversi, scelte, filosofie, intuizioni che portano sempre ad un unico obiettivo: essere leali, onesti, chiari con le generazioni che ci seguono e, nel contempo, condividere con loro la vita quotidiana, i loro bisogni, le attese, le tante domande”.

“È stato un anno – aggiunge il presidente del Giffoni Experience, Pietro Rinaldi – faticoso ma anche bello. Pieno di nuove aperture, denso di nuovi contatti e progetti. Una formula quasi magica che cresce e si rinnova spontaneamente e continuamente, dove il futuro è già presente e si intrecciano durante l’anno le più diverse forme di espressione artistica, culturale e sociale. Abbiamo lavorato tutti insieme affinché il brand, ormai noto e affermato in tutto il mondo, potesse assicurare ai ragazzi che frequenteranno Giffoni tra qualche giorno, la più intrigante selezione cinematografica, talenti in grado di offrire segni e valori, attività e animazioni più varie”.

“Il Festival – commenta il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro – cresce negli anni, nella organizzazione, nella qualità, nell’offerta  E’ un’eccellenza campana nel mondo, un motore per la cultura, per la crescita del nostro territorio. Il motore é rappresentato dai giovani, la nostra grande forza. Quest’anno, come tutti gli anni, il Festival lancia segnali significativi. La presenza a Caivano, il coinvolgimento dei ragazzi di quelle zone, di Don Patriciello rappresentano un valore aggiunto. E’ la dimostrazione che insieme si deve avere fiducia nelle cose che cambiamo, che stanno cambiando”.

“Giffoni – rimarca l’assessore alla promozione culturale della Regione Campania, Caterina Miraglia – rappresenta un punto di forza della politica culturale messa in campo dalla Giunta Caldoro  l’azione positiva del Gff non si esaurisce solo con il festival ma continua accompagnando i nostri ragazzi nel loro percorso di crescita mettendo in sinergia scuola, cultura e lavoro. Bisogna anche ricordare che Giffoni è simbolo del nostro export che funziona, infatti sono tante le iniziative di paesi esteri che richiedono che l’esperienza del festival venga esportata nei loro territori”.

“Con soddisfazione – spiega il sindaco di Giffoni Valle Piana, Paolo Russomando – annunciamo che il bando per Multimedia Valley scadrá il 14 luglio e che per ottobre potremmo aprire il cantiere per la sua costruzione . È un momento storico che farà crescere e ampliare il Giffoni Experience sempre più.  Ringrazio il Presidente della Regione Campania,  Stefano Caldoro per averci accompagnato sempre con attenzione in questo percorso. Domani mattina, inoltre, verrà firmato l’atto di costituzione della Fondazione Giffoni che inizierà, per ora, a gestire la Cineteca Regionale della Regione Campania. Siamo molto orgogliosi di far parte di questa realtà unica al mondo”.

IL TEMA

Il tema della 44esima edizione è Be Different.

La differenza è ricchezza, è il potere di cambiare partendo da un elemento “anomalo” che, distaccandosi da quella che viene intesa come norma, cambia la nostra visione del mondo. Ecco perché bisogna essere Be different: per cercare la propria strada senza temere lo scandalo o l’essere un monstrum, ovvero oggetto di stupore e meraviglia, l’essenza di cioè che è grande, meraviglioso e spaventoso proprio per il suo essere diverso. Non c’è grandezza senza differenza. Il genio è diverso e per la sua differenza compie un percorso doloroso attraverso la vita ma è dalla sua differenza che otteniamo il dono dell’arte, la forza dell’invenzione. Essere diverso è il peso che ogni ragazzo porta con sé. Se la similitudine è rassicurante segno di appartenenza ad un gruppo, ad una famiglia, ad una società di uguali, la differenza viene vissuta come difficoltà, limite, castigo piuttosto che come potenzialità infinita di trasformazione. Cos’è la giovinezza se non il potere di essere ciò che si vuole? E la più grande differenza non è forse quella di avere ancora tra le mani il proprio futuro?

LE GIURIE

3.500 giovani provenienti da 41 nazioni e 160 città italiane: questi i numeri dei giurati della 44esima edizione. Bambini e ragazzi che vivranno 10 giorni insieme – chi per la prima volta, chi invece già da anni – e condivideranno l’esperienza “unica” del festival. Mai come quest’anno le richieste per entrare in giuria sono state così tante. Oltre 30mila le domande di ammissione, grazie soprattutto al web che ha reso il dialogo tra Giffoni e i giovani più diretto e immediato. Giffoni è un’esperienza condivisa 365 giorni l’anno in un rapporto continuo e duraturo con i propri fan e i propri giurati. Sono i ragazzi che hanno scelto, grazie ai sondaggi sui social network, alcuni dei protagonisti di questa edizione, mettendoli in prima linea nella gestione di una manifestazione che resta unica: una fantastica esperienza per ragazzi creata dai ragazzi. Per quanto riguarda i giurati provenienti dall’estero arriveranno per la prima volta a Giffoni delegazioni dall’Azerbaijan e dal Libano. Ritornano dopo qualche anno di assenza anche i ragazzi da ArgentinaCroaziaNigeria e Turchia.

SEZIONI E FILM

Il programma cinematografico prevede 163 film tra lunghi e corti, in concorso e fuori concorso, selezionati su oltre 3760 produzioni di 90 paesi. Le sezioni competitive sono: Elements+3 (3-5 anni), Elements+6 (6-9 anni), Elements+10(10-12 anni), Generator+13 (13-15 anni), Generator+16 (16-17 anni), Generator+18
(dai 18 anni in su). Novità di quest’anno la selezione di cortometraggi in concorso Masterclass Short Films. Le sezioni non competitive sono: Reload/Parental Control (alcuni tra i migliori film già distribuiti in Italia. Tutti certificati Giffoni) e tre Focus on dedicati al Qatar, alla Macedonia e alla Georgia.

ELEMENTS +3

Partiamo dalle animazioni per i bambini di Elements +3, che si divertiranno con opere che rileggono le tecniche tradizionali così come giocheranno con la grafica 3D.

ELEMENTS +6

Il tema della differenza è decisamente presente nella sezione Elements +6. A partire da THE PASTA DETECTIVES nel quale due bambini decisamente differenti formano un’improbabile squadra di detective. Deliziosamente bizzarra la protagonista di LOLA ON THE PEA che deve superare l’assenza del padre. Mentre è immersa in una natura lussureggiante Taina (TAINÁ – AN AMAZON LEGEND), una bambina molto speciale. ANTBOY è un ragazzino timido prima di scoprire di essere un supereroe. Meno eroico ma decisamente unico il gatto Findus che vive allegramente con il suo amico Pettson (PETTSON AND FINDUS: A LITTLE NUISANCE A GREAT FRIENDSHIP). Un cane straordinario, con la sua famiglia in cerca di una nuova casa, in PUDSEY THE MOVIE. Gioco di squadra per sovvertire le regole del collegio e scoprirne il mistero in ZIP & ZAP AND THE MARBLE GANG. E, infine, atmosfere da favola nel russo LAND OF GOOD KIDS, la terra surreale nel quale una bambina insegna ai ragazzi perfetti che forse essere diversi non è poi così male.

Stessa varietà per i corti in concorso tra cui l’italiano LA RAGAZZA E LA GONDOLA.

ELEMENTS +10

Europa ma anche India e Canada nei film della sezione Elements +10 e una grande varietà di stili, ambienti, storie. Dall’India arrivano il delizioso melò di COUNTING DREAM – con il suo protagonista alla ricerca della felicità e dell’amicizia in un’India dalle grandi differenze sociali ed economiche – e THE FORT nel quale il protagonista dovrà scoprire un nuovo ambiente ma soprattutto le proprie debolezze. Alto tasso di mistery in THE LEGEND OF LONGWOOD e un grande ritorno con il canadese THE OUTLAW LEAGUE: il film è firmato La Production La Fête, negli anni più volte presente al festival. Ancora atmosfera sospesa e misteriosa storia familiare da scoprire nell’olandese FINN. Ci trasferiamo invece a New York con A LITTLE GAME nel quale un eccezionale F. Murray Abraham si fa maestro di scacchi e di vita della giovane protagonista. Il viaggio ideale si conclude in Cina con THE NIGHTINGALE: un nonno e una nipotina attraversano la campagna cinese per ritornare nel villaggio d’origine e ricostruire il loro legame.

Tra i corti in concorso ricordiamo gli italiani CIAO MAMMA e THRILLER.

GENERATOR +13

Protagonisti eccellenti e opere importanti per la sezione Generator +13. Il film THE FINISHERS (Francia), diretto dal regista è Nils Tavernier, figlio del grande autore Betrand, è basato su una storia vera e ha come tema principale quello del rapporto tra un padre che non riesce accettare l’handicap del figlio costretto su una sedia a rotelle. La Lituania, invece, concorre con THE EXCURSIONIST. Nel cast troviamo anchel’attrice russa Ksenia Rappoport che si è imposta all’attenzione del cinema italiano con film straordinari come “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore (per il quale ha vinto il David di Donatello come miglior attrice protagonista). Anche in questa caso la storia è vera e racconta di chi la diversità ha dovuto occultarla per restare in vita, di chi (ancora bambina) ha dovuto imparare che essere differenti può essere il terribile motivo per essere deportati e condannati a morte. Uno dei più promettenti registi cubani, Ernesto Daranas Serrano, si è cimentato con BEHAVIOUR,interpretato dalla popolare attrice Alina Cruz. Si tratta di un film che ha fatto discutere in patria per la libertà, l’indipendenza, il coraggio con cui si permette di criticare la condizione umana in cui versano bambini e ragazzi che lottano per la loro sopravvivenza e per quella delle loro famiglie. In BOYS (Olanda), invece, il tema affrontato è quellodell’omosessualità, o meglio della scoperta della propria identità sessuale che in quanto differente provoca conflitto, disorientamento e perfino dolore. In SKATING TO NEW YORK (USA), interpretato da Connor Jessup, protagonista di spicco della Tv series prodotta da Steven Spielberg: “Falling Skies”, la storia riguarda il “viaggio di iniziazione” dove 5 ragazzi cercano di sperimentare i propri limiti alla ricerca di un’avventura che li faccia sentire vivi e già adulti. Favola romanticadai toni gotici alla Tim Burton quella raccontata in JACK AND THE CUCKOO-CLOCK HEART (Francia),film prodotto da Luc Besson e la sua Europacorp.Per la prima volta in assoluto un film d’animazione è in concorso a Generator +13. La pellicola è tratta dal best-seller del cantante e chitarrista Mathias Malzieu del gruppo rock “Dyonisos”, che ha co-diretto la pellicola per la quale ha creato anche la colonna sonora. In ONE NIGHT IN OSLO (Norvegia), infine, la storia si sviluppa su una grande amicizia tra due ragazziche entra in fibrillazione quando l’amore per una loro coetanea divide i due protagonisti da sempre uniti come fratelli.

 

 

GENERATOR +16

Il viaggio cinematografico della sezione Generator +16 mostra un mondo, attraversandolo letteralmente da un capo all’altro, che svela i sentimenti, le passioni, le aspirazioni e i sogni dei ragazzi di oggi.   In BROKEN HILL BLUES un gruppo di adolescenti si appresta ad affrontare le incertezze del delicato momento di passaggio all’età adulta. Jean, il protagonista di CASA GRANDE, è un quindicenne viziato, egoista, eppure adorabile. La sua vita cambia bruscamente e radicalmente quando suo padre si trova a fare i conti col fallimento economico. Jean si ritrova emarginato dai suoi amici ricchi, improvvisamente solo nella mastodontica Rio De Janeiro, dove le sfarzose ville dei milionari troneggiano poco distanti dall’assoluta povertà delle favela. In LIVING IS EASY WITH EYES CLOSED (distribuito da Exit Media)siamo alla fine degli anni Sessanta nella Spagna di Franco. In questo road movie magico e sognante, un professore di inglese, in compagnia di un suo studente e di una ventenne che nasconde una gravidanza, si mette in viaggio col sogno di raggiungere John Lennon che proprio in quei giorni sta girando un film in Spagna. Ancora sul tema del viaggio, EXIT MARRAKECH, diretto dalla regista tedesca Caroline Link, premiata con l’Oscar per Nowhere in Africa. Uno studente trascorre a Marrakech le vacanze estive. È lì che suo padre, idolatrato genio della drammaturgia, sta preparando il suo nuovo trionfo teatrale. Padre e figlio non hanno mai trascorso molto tempo insieme, non sono abituati a comunicare, sembrano a malapena in grado di nascondere la reciproca insofferenza. I due si ritroveranno costretti a trascorrere insieme molto più del tempo previsto, quando si ritrovano persi in un remoto paesino nel deserto nordafricano. Una storia dolorosa raccontata con grande delicatezza e poesia: si tratta di HAN GONG-JU. Una studentessa sta cercando di lasciarsi alle spalle un’esperienza che invece sembra essere tanto atroce quanto incancellabile. Han Gong-Ju è in esilio, ora vive in una città lontana, dove deve trovare il modo di reagire agli incubi che si celano nel suo passato. MATEO deve lavorare con suo zio, capo malavitoso locale, che lo utilizza per portare avanti i suoi loschi affari. È un film delicato, dall’intenso sapore di verità, ispirato alle tante storie vere che vedono piccole comunità (in Colombia) schiacciate nella morsa della criminalità organizzata. BENEATH THE HARVEST SKY è un esempio tra i più affascinanti del buon cinema indie americano. Due diciassettenni, amici da sempre, trascorrono le giornate lavorando nei campi di patate della provincia del Main. Per loro questi sconfinati terreni sono solo una minuscola prigione. Sognano di andare altrove, sognano una vita diversa, lontano da questa cittadina che è arrugginita un po’ come le vite dei suoi abitanti.

GENERATOR+18

I film proposti in questa sezione e i temi trattati riflettono in pieno la complessità di questa generazione. Madri e padri alle prese col proprio ruolo di genitori e adolescenti che si incontrano e si scontrano con la vita adulta rappresentano il trait d’union dei film di Generator +18. E’ ambientata a Città del Capo la storia narrata in FOUR CORNERS (Sud Africa, regia di Ian Gabriel). Su uno sfondo di una guerra di bande che imperversa da oltre 100 anni conosciamo Ricardo, ragazzino prodigio nel gioco degli scacchi, la cui vita è messa in pericolo dal suo crescente interesse per una delle due bande.

Cosa succede quando la fiducia incondizionata di un bambino e l’ammirazione per i suoi genitori si rompe? E’ questo l’interrogativo che pone ABOVE DARK WATERS, film finlandese diretto da Peter Franzén. Una storia che racconta la zona grigia tra amore e paura in cui si ritrova a crescere il piccolo Pete. Tratto dal libro di Agota Kristof, Trilogia della città di K., ecoprodotto da Ungheria, Francia, Germania e Austria è il film THE NOTEBOOK (Titolo italiano IL GRANDE QUADERNO – Distribuito da Academy Two), diretto dall’ungherese Janos Szasz. E’ la storia di due gemelli abbandonati dalla madre durante la seconda guerra mondiale a casa della nonna fino a quel momento sconosciuta. Ed è proprio lì che imparano a fare i conti con la crudezza e la spietatezza della vita e che comprendono che la loro sopravvivenza passa attraverso un percorso di rafforzamento nello spirito e nella mente. Film sull’amore e sulle sue varie componenti e sfaccettature è LITTLE CRUSHES, film polacco diretto da Ireneusz Grzyb e Aleksandra Gowin. E’ la storia di Kasia e Asia, due donne che vivono insieme e che liberano gli appartamenti delle persone che muoiono o che traslocano e di Piotr, ragazzo che da poco ha perso il lavoro e la moglie. Coprodotto da Francia e Svizzera è LEFT FOOT RIGHT FOOT (diretto da Germinal Roaux). Marie e Vincent sono due disadattati. Lei è alle prese con il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta e si ritroverà travolta dallo scintillio dei locali notturni. Vincent invece è uno spensierato skateboarder ventunenne che deve soldi a chiunque. Una generazione che comunica principalmente attraverso i social e il ruolo e valore delle parole e delle menzogne è al centro di THE WORD, coproduzione polacco-danese diretto da Anna Kezejak. Lila e Janek si godono la vita e l’adolescenza fino a quando lei non rompe con lui accusandolo di esserle stato infedele. Janek farà di tutto per riconquistarla pagando a caro prezzo un innocente errore. Dalla Corea del Sud giunge HOPE del regista Lee Joon-Ik. Tratto da una storia vera, il film narra della piccola So-Won, bambina di otto anni, che subisce violenza da un uomo mentre sta andando a scuola. Da quel momento inizia un’odissea per la famiglia e per il papà il cui unico modo per starle vicino è indossare un costume di uno dei suoi pupazzi preferiti.

Due le sezioni dedicate ai corti: una per la fiction e una per l’animazione. Cinque gli italiani: GHIGNO SARDONICO, LA TESTA TRA LE NUVOLE, MI RITROVERAI DENTRO DI TE, THE NOSTALGIST, VISTAMARE.

CORTOMETRAGGI MASTERCLASS

I ragazzi di Masterclass saranno coinvolti anche nella visione di cortometraggi dedicati alla differenza.

DOC GEX

Nasce dall’esigenza di creare una sezione dedicata ai documentari in virtù del numero considerevole di opere del genere dedicate al mondo dei ragazzi. I film selezionati raccontano storie di bambini, adolescenti, giovani alle prese con le loro diversità rispetto ad un mondo molto spesso ostile in cui la discriminazione appare non avere colore, razza o confini geografici. Come nel caso di LINAR, un film russo in cui un bambino cardiopatico deve fare i conti con la propria malattia scontrandosi con le rigide regole del proprio paese che vietano trapianti di organi a favore dei bambini. Ancora una storia di discriminazione per gli adolescenti di una periferia americana protagonisti di AMERICAN VAGABOND costretti a vivere per strada per affermare il proprio diritto all’amore.  Storie d Ragazzi di strada con un passato complicato che provano a riscattarsi attraverso l’arte circense o grazie al ring rispettivamente nel film svizzero LUCKY DEVILS e nella pellicola spagnola 3 MINUTOS. Un riscatto diverso invece è ciò che spinge la protagonista del film  #CHICAGOGIRL in cui una adolescente americana di origini siriane  decide di abbandonare i passatempo futili tipici della sua età  per dedicarsi alla rivoluzione siriana utilizzando i social media come mezzo per aiutare  i suoi amici in prima linea. E infine in THE BRAIN THAT SINGS protagonisti genitori che cercano di rompere il guscio dell’autismo dei propri figli attraverso lo strumento della musica.

PREMIERE, ANTEPRIME E SPECIAL EVENTS

Ricco il cartellone di anteprime e anticipazioni sui titoli che saranno nelle sale italiane con l’arrivo della prossima stagione cinematografica.

In apertura (il 18 luglio) la novità targata Disney Planes 2 – Fire Rescue,atteso ritorno al cinema del coraggioso aeroplano Dusty impegnato, questa volta, con una “missione antincendio”; il divertente Nicholas on Holiday (il 20 luglio), sequel de Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009) per la regia di Laurent Tirard (BIM distribuzione); The Fault in Our Stars (Colpa delle Stelle), adattamento del regista Josh Boone dell’omonimo romanzo best seller di John Green, atteso il 22 luglio a Giffoni e nelle sale italiane a settembre distribuito dalla 20th Century Fox; Step Up All In (il 23 luglio) accompagnato dagli attori Ryan Guzman e Lorella Boccia, e dalrapper italiano Guè Pequeno, che ha prestato, nella versione italiana, la sua voce a Jasper, leader della crew deiThe Grim Knights.

Tra gli eventi speciali della 44esima edizione, venerdì 25 luglio sarà proposto l’ultimo capolavoro del Maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki Si alza il vento (The Wind Rises) in uscita a settembre nelle sale italiane distribuito da Lucky Red.

Il 17 luglio, invece, ad anticipare il Giffoni Experience ci penserà la Maratona Marvel con i successi più amati: Iron Man – X-Men L’Inizio – Thor – Capitan America e The Avengers.

MYGIFFONI – CORTOMETRAGGI REALIZZATI DA STUDENTI, ASSOCIAZIONI E GIOVANI FILMMAKER ITALIANI

È la sezione in concorso dedicata ai cortometraggi realizzati da giovani filmmaker e studenti in collaborazione con gli istituti scolastici o con associazioni culturali. Tre le sezioni, dedicate rispettivamente alle fasce 6-10 anni, 11-13anni e 14-20 anni.

 

 

I TALENTI

Ad inaugurare il Blu Carpet in Cittadella, venerdì 18 luglio ci saranno PIF, reduce dal successo del suo ultimo film La Mafia Uccide Solo D’Estate e GIORGIA WURTH che presenterà il suo ultimo libro L’Accarezzatrice. Ad accompagnarla vi sarà EURIDICE AXEN, interprete del book trailer del libro. Sabato 19 luglio MICAELA RIERA, protagonista della serie trasmessa in esclusiva su Disney Channel Cata e i Misteri della Sfera, incontrerà i giurati della sezione Elements +10 (10-12 anni) ed interpreterà per loro un brano della colonna sonora della serie. A seguire un episodio in anteprima. Ma tra i grandi nomi presenti sabato c’è anche la star di White Collar, MATT BOMER. Quella del 19 è una giornata da non perdere per i fan di Gomorra – La Serie, grazie alla presenza di due protagonisti, MARCO D’AMORE e SALVATORE ESPOSITO. In occasione della proiezione del film Ci Vorrebbe Un Miracolo, arriveranno a Giffoni il regista DAVIDE MINNELLA e i due interpreti ELENA DI CIOCCIO e GIANLUCA SPORTELLIDomenica 20 luglio sarà anche il momento della bellissima ISABELLA FERRARI, ospite del festival. Anche quest’anno inoltre i Gleeks di tutta Europa possono darsi appuntamento al Giffoni Experience. Il rendez-vous – diventato ormai uno degli incontri fissi e più attesi del Festival – è fissato per il 20 luglio, quando alla Cittadella del Cinema giungerà LEA MICHELE, la talentuosa ‘Rachel Berry’ della seguitissima serie tv GleeLunedì 21 luglio sarà la volta di DYLAN O’BRIEN, a Giffoni Valle Piana. Amatissima star della serie tv soprannaturale Teen Wolf – dove interpreta il ruolo dell’iperattivo e spesso impacciato Stiles, il migliore amico del licantropo Scott – Dylan O’Brien sarà il protagonista dell’atteso film sci-fi a sfondo post apocalittico: Maze Runner – Il Labirinto diretto dall’esordiente Wes Ball, in uscita il 19 settembre negli Usa. Quella di lunedì, però, non sarà una passerella solo maschile: MARGARETH MADÉ CLAUDIA GERINI saranno altre due grandi protagoniste della giornata. Sarà però una delle star hollywoodiane più amate al mondo, RICHARD GERE, protagonista martedì 22 luglio sul Blu Carpet della Cittadella del Cinema. L’attore è stato capace, come pochi, di conquistare il pubblico internazionale a prescindere dal personaggio interpretato, dal sexy Ufficiale Gentiluomo al cinico magnate de La Frode fino all’impudente strapagato avvocato di Chicago, ruolo che gli è valso il Golden Globe 2003 come miglior attore. Da non perdere anche il piccolo ROBERT DANCS e FRANCESCO ARCA presenti in Cittadella sempre nella giornata di martedì. L’attore e regista ALAN RICKMAN riceverà, invece, il premio Francois Truffaut il prossimo 23 luglio al Giffoni Experience. Rickman, vincitore di un Golden Globe, un BAFTA, un Emmy ed un SAG, è meglio noto ai giovani di tutto il mondo per il ruolo di Severus Piton, il mago mezzosangue della fortunata saga di Harry Potter. Artista eclettico, a suo agio sia a teatro che sullo schermo. Attualmente è a lavoro sulla post produzione di A Little Chaos, il suo secondo film da regista con Kate Winslet e Matthiah Schoenarts. Rickman è anche co-sceneggiatore e vi appare in un piccolo ruolo. Sempre mercoledì sarà VINCENZO INCENZO a presentare il suo ultimo libro Romeo&Giulietta nel Duemilaniente. 43 Secondi D’Amore. Insieme a lui sarà ospite SERENA AUTIERI, interprete del book trailer del libro. Giovedì 24 luglio saranno i bravi e giovani protagonisti della serie BRACCIALETTI ROSSI ad incontrare i giurati, insieme all’autore del libro omonimo ALBERT ESPINOSA e al regista GIACOMO CAMPIOTTI. Nella stessa giornata spazio poi a CESARE BOCCI e al simpatico MAX GIUSTIVenerdì 25 sfileranno sul Blue Carpet le bellissime ANDREA OSVART e GIULIA MICHELINI mentre, sabato 26, toccherà ad ALESSIA PIOVANPAOLO RUFFINI e MARTA GASTINI. Nello stesso giorno, Giffoni accoglierà il talentuoso regista salernitano SIDNEY SIBILIA, reduce dal successo della sua opera prima Smetto quando voglio, accompagnato da uno degli interpreti PAOLO CALABRESI. Ultimo giorno di festival domenica 27 con il sex symbol tutto italiano LUCA ARGENTERO e MARCO PALVETTI, uno dei protagonisti di Gomorra – La Serie. Da Radio Deejay invece arriveranno in Cittadella EMILIANO PEPE e LA PINA mentre ad accompagnare, come ospiti speciali durante la cerimonia di chiusura di questa 44esima edizione, vi saranno la stupenda ORNELLA MUTI e l’elegante PAOLO CONTICINI.

MASTERCLASS

Il Giffoni Experience punta sulla formazione dei giurati. È il caso della sezione Masterclass che, per l’occasione, cambia veste e si rinnova. Arrivata alla sua sesta edizione, la sezione coinvolgerà giovani talentuosi tra i 18 ed i 25 anni.

Due le importanti collaborazioni messe in campo: la partnership con la nota SCUOLA D’ARTE CINEMATOGRAFICA GIAN MARIA VOLONTÉ, presente a Giffoni con i suoi sceneggiatori responsabili di alcune lezioni e quella con BIGROCK, scuola dedicata alle nuove tecnologie della computer grafica. La Masterclass vedrà la realizzazione di due percorsi: uno dedicato alla parte “didattica” (denominata School) in cui si formeranno quattro classi. Tra i “banchi” di Giffoni si studierà sceneggiatura, recitazione, Stop Motion/animazione e giornalismo. La seconda fase, invece, è incentrata sugli incontri, in programma tutti i pomeriggi.

Docenti del corso di sceneggiatura saranno PATRIZIA PISTAGNESI e MASSIMO GAUDIOSO, due volte vincitore del David di Donatello per la sceneggiatura de L’Imbalsamatore e Gomorra. Ilpercorso riservato alla recitazione, vedrà protagonisti YARI GUGLIUCCI e BARBARA ENRICHI, premiata con un David di Donatello come miglior attrice non protagonista del film Il Ciclone. La sezione StopMotion/Animazione sarà affidata a BIG ROCK che analizzerà “Gli effetti speciali di Big Rock”, dalla videocamera al cinema in pochi colpi di mouse e al regista STEFANO BESSONI. Direttamente dalla Rai sarà ETTORE DE LORENZO a coordinare la sezione dedicata al giornalismo, spiegando come nasce una produzione televisiva, oltre alle tecniche per realizzare un telegiornale. Per l’occasione sarà creata una vera e propria redazione e i ragazzi scriveranno, gireranno e monteranno servizi che andranno in onda in streaming.

Tanti sono anche i nomi in lista per la sezioni incontri. Tra questi: il Maestro VITTORIO STORARO, vincitore di tre premi Oscar per la fotografia di Apocalypse NowReds L’Ultimo Imperatore; il talent ELISA FUKSAS sceneggiatrice e regista; il team di youtubers dei NIRKIOP,alias Nicola Conversa, Gabriele Boscaino, Anna Madaro, Piero Madaro, Mirko Mastrocinque e Davide Scialpi; i talent CLAUDIO DI BIAGIO e LUCA VECCHI, entrambi diventati noti grazie a Youtube; lo scrittore DAVIDE RONDONI; il regista STEFANO BESSONI; lo scrittore spagnolo ALBERT ESPINOSA; il cantautore GINO PAOLI; il Maestro FERZAN ÖZPETEK; il gruppo di youtubers THE JACKAL; l’attore LUCA MARINELLI; il regista salernitano SYDNEY SIBILIA e l’attore PAOLO CALABRESI.

GIFFONI MUSIC CONCEPT

Organizzato da MN Holding, sul palco allestito negli spazi dello stadio Giuseppe Troisi di Giffoni Valle Piana, si alterneranno dal 19 al 27 luglio alcuni dei più grandi nomi della musica e del rap italiano. Si parte in grande con l’attesissimo live dei NEGRAMARO, il 19 luglio, ad inaugurare questa 44esima edizione. Giffoni sarà la primissima tappa al Sud per la band salentina che sta portando in giro per l’Italia il suo nuovo “Un amore così grande 2014 Tour”. Il 22 luglio concerto di GIORGIA che sceglie, anche lei, come prima tappa proprio il Giffoni Music Concept, per portare al Sud il suo “Senza Paura Tour 2014”. Il 24 luglio spazio al grande talento emergente di ROCCO HUNT, salito ai vertici delle classifiche dopo la vittoria a Sanremo Giovani con il suo brano “Nu juorn buon”. Il giovane Rocchino, che ha conquistato pubblico e critica con il suo ultimo album “‘A verità”, sarà ospite della terza serata del Giffoni Music Concept. Il 25 luglio invece partirà la due giorni di concerti dedicati al grande rap italiano, curata da DON JOE DEI CLUB DOGO in veste di direttore artistico. Si parte con COEZGEMITAIZ e MADMAN mentre il 26 luglio sarà la volta di EMIS KILLA, rapper reduce dal grande successo dell’ultimo album “Mercurio” che ha da poco raggiunto l’ambito riconoscimento del Disco di Platino.

Due i concerti organizzati direttamente dal Giffoni Film Festival. Il 21 luglio protagonisti PAOLA IEZZIDEBORAH IURATOJFK E LA SUA BELLA BIONDALEF e THE BURLESQUE. Il 27 luglio invece saliranno sul palco dello stadio Troisi gli ZERO ASSOLUTOGIULIA FROM ABOVE e PINK IS PUNK. Al termine della serata del 27, largo alla musica dance con DJ RALF con la direzione artistica di DON JOE.

GIFFONI E LA CAMPANIA

Si rinnovano e si aggiungono nuove partnership con istituzioni e realtà “made in Campania”. Nuovi accordi sono stati siglati con la Fondazione Teatro San Carlo di Napoli e il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli. Nel corso di questa edizione del Giffoni verranno presentati programmi e iniziative. La Regione Campania, in quanto Ente, segue il Giffoni sempre con attenzione non solo nelle tante mission internazionali del Festival con l’assessorato alla Promozione Culturale guidato da Caterina Miraglia, ma anche dando il suo contributo con idee, iniziative e progetti con l’assessorato all’Ambiente (Giovanni Romano), l’assessorato ai Traporti (Sergio Vetrella), l’assessorato all’Agricoltura (Daniela Nugnes), l’assessorato al Lavoro (Severino Nappi).

GIFFOENTERTAINMENT: ARTE, TEATRO, EXTRA. 200 SPETTACOLI IN GIRO PER IL PAESE

11 location sparse per la cittadina picentina, 38 compagnie provenienti da tutta Italia, Francia, Spagna e Belgio, un cartellone composto da 200 spettacoli tra teatro, narrazioni, ludobus, biblioteche viaggianti, statue viventi, face painting, dog show, hairdressing art, artisti di strada, animazioni e giochi. Ecco il ricco programma di Entertainment del Festival diffuso, ovvero il Giffoni Experience che abbraccia la sua città e coinvolgerà tutta Giffoni Valle Piana allietando grandi e piccini.

GIFFONI E AURA: IL 14 LUGLIO ANTEPRIMA DELLA 44ESIMA EDIZIONE ALL’OSPEDALE PEDRIATRICO BAMBINO GESU’ DI ROMA

Aura è l’organizzazione no-profit creata e voluta da Giffoni Experience per intervenire in modo più compiuto nel vasto mondo del disagio giovanile, dei bambini e ragazzi affetti da particolari patologie e come elemento di collaborazione e supporto alle già esistenti organizzazioni nazionali ed internazionali che mirano agli stessi obiettivi. Lunedì 14 luglio, a pochi giorni dall’apertura ufficiale del Festival, la Presidente di Aura, Alfonsina Novellino, il Direttore Artistico del Giffoni Experience, Claudio Gubitosi e il presidente del GFF, Pietro Rinaldi, saranno insieme ai pazienti dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. Dopo il suggestivo spettacolo itinerante della Baracca dei Buffoni, il programma prosegue con Vincenzo Incenzo, direttore artistico di “Fonopoli” nonché autore e compositore, e con l’esibizione dei Tenori del Teatro San Carlo di Napoli. Ospite d’eccezione il giornalista Tonino Pinto.Un legame ormai consolidato quello tra l’Ospedale Pediatrico di Roma ed il GFF. Anche quest’anno, non solo verrà assegnato il “Premio Ospedale Bambino Gesù” ad uno dei film in concorso, ma durante tutta la manifestazione, un gruppo di pazienti dell’Ospedale faranno parte della giuria e potranno vivere così in prima persona l’experience del GFF. Sarà proprio Aura che inaugurerà, il 18 luglio, la 44 esima edizione del Giffoni grazie al WeFly! Team, l’unica pattuglia acrobatica al mondo composta da piloti disabili che volano su aerei ultraleggeri modificati. Spazio alla musica, invece, sabato 19 al Giardino degli Aranci, con la Compagnia Daltrocanto che terrà uno spettacolo con travolgenti musiche e canzoni popolari. Domenica 20 luglio, una giornata interamente dedicata ad Aura che celebra i suoi dieci anni di attività. Appuntamento al Giardino degli Aranci con l’ensemble strumentale del Teatro San Carlodi Napoli che si esibirà nel concerto “Caruso, analisi di una leggenda”. Nella stessa giornata, con Aura, ci sarà anche una delegazione di Telethon che presenterà i suoi futuri progetti e il libro “Insieme più speciali” (Carthusia Editore)della scrittrice di libri per bambini e ragazzi Beatrice Masini (con le illustrazioni dell’architetto Annalisa Beghelli). Venerdì 25 luglio, protagonista, ancora una volta, il Bambino Gesù di Roma con il prof. Federico Vigevano, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione il quale porterà la sua esperienza di Nave Italia, che ha vinto quest’anno il Premio Qualità del Bambino Gesù.

Per tutta la durata del Festival, Aura ha predisposto un ambulatorio medico che sarà attivo gratuitamente per ogni emergenza grazie alla disponibilità di uno staff di venticinque medici.

GIFFONI LOUNGE EXPERIENCE

La Giffoni Lounge Experience è l’area ospitalità ufficiale del Giffoni Film Festival, uno spazio interamente dedicato al mondo del cinema e ai suoi protagonisti ideata dal Consorzio Gruppi Eventi presieduto da Vincenzo Russolillo. La Giffoni Lounge Experience non è solo l’elegante e suggestivo punto di ritrovo di artisti, musicisti, giornalisti che si riuniscono per parlare del Festival ma è anche buona cucina, moda e scrittura grazie alle aree allestite presso il Complesso Monumentale di San Francesco che permetteranno agli ospiti di poter fruire di un’area riservata e confortevole. La Giffoni Lounge Experience si articola in vari e interessanti segmenti.

COOKING SHOW – Da sempre punto di forza della promozione eno-gastronomica di un territorio, il cooking show è una delle aree che in maniera creativa proporrà le eccellenze del territorio e le sue tradizioni culinarie. Un viaggio del gusto tra i prodotti tipici e spezie colorate della Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Puglia e Basilicata curato da Fofò Ferriere, responsabile gastronomico di Dispensa Italiana.

MODA – E’ l’area della Giffoni Lounge Experience curata da Chic Zone. Uno spazio dedicato alla promozione di brand e designer made in italy attraverso esposizioni ed iniziative che coinvolgeranno gli ospiti presenti. I visitatori potranno usufruire anche di un’area beauty che proporrà prodotti di cosmesi realizzate con puro latte di bufala campana.

WRITERS – Giffoni Lounge Experience è anche uno spazio dedicato agli aspiranti scrittori, offrendo la possibilità di partecipare gratuitamente al Corso di Scrittura Creativa, curato dalla BookSprint Edizioni, alla fine del quale sarà realizzata un’antologia pubblicata in cartaceo e in e-book.

LIVE MUSIC – Nella Giffoni Lounge Experience si alterneranno show case , jam session con un dj set curato da Micky Milone che animerà tutti i momenti d’intrattenimento all’interno del Complesso Monumentale di Giffoni Valle Piana. Giffoni Lounge Experience è una produzione Gruppo Eventi.

L’ANIMA “GREEN” DI GIFFONI EXPERIENCE

I progetti di eco-sostenibilità hanno sempre contraddistinto Giffoni Experience. Un lavoro mirato, finalizzato alla crescita sostenibile, cominciato anni fa ma “ufficializzato” a partire dal 2009 in concomitanza con l’emergenza rifiuti che affliggeva la città di Napoli e la Campania. Il lavoro e l’esperienza accumulata negli anni hanno permesso a Giffoni di munirsi di una sorta di codice di eticità ambientale, capace, nel tempo, di pervadere tutte le attività e le scelte formative, commerciali e di consumo, durante la realizzazione dell’ evento Giffoni, per ridurre al minimo l’impatto che quest’ultimo può avere sul territorio e sull’ambiente.

“Per Giffoni Experience – dichiara il direttore artistico Claudio Gubitosi – l’ambiente non è solo un dovere. Siamo orgogliosi di poter partecipare a pieno titolo alla giornata mondiale dell’ambiente e di evidenziare un percorso che fa parte e farà sempre parte della storia e delle attività di Giffoni Experience. Dal momento che Giffoni, da sempre, è sensibile e attento ai temi dell’ambiente, abbiamo pensato, quest’anno, anche ad un evento a Caivano, comune nell’epicentro della zona tristemente nota come Terra dei Fuochi. Dopo la conferenza stampa di presentazione ufficiale della 44esima edizione del Giffoni Film Festival, saremo a Caivano per un evento che si terrà nello spazio antistante la Chiesa di San Paolo Apostolo. Insieme a don Maurizio Patriciello, simbolo della battaglia per il risanamento di queste zone, coinvolgeremo la cittadinanza tutta, grazie agli allievi del Conservatorio di Salerno “G. Martucci” che eseguiranno un “Alternative Percussion – Omaggio alla Terra dei fuochi” (dirige il maestro Paolo Cimmino) e allo spettacolo dedicato ai più piccoli con “Il Magico Mondo delle bolle di sapone”, di Pastrocchio Lab. In questa occasione – spiega il direttore Gubitosi – intendiamo incontrare i sindaci dell’area per testimoniare la nostra vicinanza alle famiglie. Inoltre, per tutto il periodo del festival daremo l’opportunità a circa 2500 ragazzi dell’area di poter condividere attività, spettacoli, musica, film con le altre migliaia di ragazzi provenienti da ogni parte del mondo che compongono la nostra giuria”.

Giffoni Film Festival 2014: Planes 2 Missione Antincendio sul red carpet

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Planes 2 – Missione Antincendio, la nuova avventura di Dusty e della coraggiosa squadra di velivoli antincendio, ha aperto oggi la 44esima edizione del Giffoni Film Festival con un incandescente e divertente red carpet.

Planes 2 Missione Antincendio Giffoni Film Festival

A presentare il nuovo film d’animazione Disney, con una storia ricca di piacevoli imprevisti e scene mozzafiato, sono arrivati a Giffoni il regista Bobs Gannaway (Trilli e il Segreto delle Ali) e il produttore Farrell Barron. Al fianco dei protagonisti, riprodotti in sagomato 3D, le voci italiane che nel film interpretano i vivaci e abili personaggi animati: l’attore e caratterista Marco Marzocca che dà voce al saggio e forzuto Vento di Tuono, gli speaker di Radio Italia Enzo Savi e Antonio Montieri in arte Savi&Montieri che doppiano il simpatico Muletto Fan e il popolare elicottero Nic, Andrea Contaldo (interprete di Davide Kunz, nuovo personaggio del canale YouTube web side story – Giffoni Experience) voce dell’estroverso e sbadato Sgocciolo, il Comandante Federico Max di Inaer Aviation Italia che doppia Aereo Bullo.

Planes 2 – Missione Antincendio sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 28 agosto 2014, con numerose anteprime su tutto il territorio nazionale già il 13 agosto 2014.

Giffoni Film Festival 2014: Planes 2 Missione Antincendio film d’apertura

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Giffoni Film Festival 2014Missione Antincendio, il nuovo film d’animazione distribuito da Disney Italia,inaugurerà venerdì 18 luglio la 44esima edizione del Giffoni Film Festival. Le immagini del nuovo trailer italiano di Planes 2 – Missione Antincendio, in esclusiva sulla pagina Facebook ufficiale della manifestazione offrono una prima anticipazione di questa nuova avventura aerea, con protagonista una coraggiosa squadra di velivoli antincendio impegnati nella salvaguardia dello storico Parco Nazionale Piston Peak, che racconta di seconde opportunità.

Quando il famoso campione mondiale di volo Dusty scopre che il suo motore è danneggiato e potrebbe non gareggiare mai più, decide di cambiare rotta e lanciarsi nel mondo delle squadre aeree antincendio. “Questo film parla delle seconde possibilità”, dice il regista Bobs Gannaway (Trilli e il segreto delle ali). “Ogni personaggio del film è stato qualcos’altro prima di svolgere il compito attuale: Dusty è un aereo agricolo che diventa un aereo da competizione che però non può più gareggiare. Quando abbiamo saputo che storicamente le prime squadre d’attacco aereo erano aerei agricoli, abbiamo capito qual era la direzione da seguire per quanto riguarda la storia”.

Planes 2 – Missione Antincendio, dopo l’anteprima nazionale al Giffoni Film Festival (inprogramma dal 18 al 27 luglio prossimi), uscirà nelle sale italiane il 28 agosto 2014, con anteprime su tutto il territorio nazionale il 13 agosto,  distribuito da The Walt Disney Company Italia in 3D.

Un lungo lavoro di ricerca ha portato alla realizzazione del film. Il produttore esecutivo John Lasseter è un convinto sostenitore della necessità di svolgere ricerche molto accurate, non solo per assicurare l’autenticità della storia ma anche per darle una direzione, e ha trasmesso le sue idee a ogni filmmaker dei Disneytoon Studios, compreso il regista di Planes 2 – Missione Antincendio, Bobs Gannaway. “Abbiamo analizzato Dusty e gli aerei agricoli”, dice Gannaway. “Abbiamo scoperto che gli aerei agricoli a cui è ispirato Dusty, sono utilizzati anche per sedare gli incendi boschivi. Il SEAT, acronimo per Single Engine Air Tanker e cioè aereo cisterna monomotore, è l’aereo più piccolo della flotta aerea antincendio. Inoltre il primo aereo cisterna, completamente operativo, era un aereo agricolo modificato che ha prestato il suo primo servizio nella foresta nazionale di Mendocino nel 1955. Combattere il fuoco è nel DNA di Dusty”.

La colonna sonora di Planes 2 – Missione Antincendio è di Mark Mancina (il film Disney Planes,La musica nel cuore – August Rush, Training Day), le canzoni sono state composte dalla star della musica country Brad Paisley e dall’esordiente Spencer Lee, mentre i brani con il pianoforte acustico sono eseguiti da Bruce Hornsby.

Giffoni Experience e Disney Italia ancora una volta offriranno al pubblico una nuova grande avventura che appassionerà gli spettatori.

Giffoni Film Festival 2014: oggi Winx Club 3 Il Mistero degli Abissi

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Winx Club Il mistero degli AbissiIn anteprima al Giffoni Experience i primi 6 minuti del nuovo film “Winx Club 3 – Il Mistero degli Abissi” di Iginio Straffi, in uscita in tutta Italia il 4 settembre 2014, distribuito da 01 Distribution.

Il pomeriggio sarà ricco di appuntamenti, in particolare per i giovanissimi del Festival che avranno l’occasione di imparare la coreografia di danza sulle note della nuova canzone del film. Ospiti del Giffoni Experience le Winx in carne ed ossa, Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa, Aisha e Sky, che saranno felici di firmare autografi e fotografarsi con i fan. A seguire uno speciale aperiWinx con Winx donuts presso lo stand Giffoni per la distribuzione delle ciambelle.

“Con il film “Winx Club – Il Mistero degli Abissi” le Winx festeggiano i loro primi dieci anni di vita. È un traguardo importante per una produzione animata, e ancor di più per una produzione italiana. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato, e se ripenso a quando abbiamo iniziato questo lungo viaggio, arrivare a festeggiare oggi questi dieci anni è davvero una soddisfazione immensa ma anche una grande responsabilità. Dal punto di vista artistico e creativo sono consapevole che ci sono ancora molti spunti che le Winx offrono e su questi mi sono concentrato nel momento dell’ideazione del film. Mi sono così divertito a scoprire le potenzialità delle nostre eroine sul versante della commedia e non soltanto della fantasia. Oggi il pubblico ha dimostrato di apprezzare molto questo genere e noi della Rainbow abbiamo voluto far emergere questa vena brillante ed ironica delle nostre fatine. Come tutti i classici, dopo dieci anni dall’inizio delle nostra avventura, possiamo permetterci di usare questa definizione, le Winx non finiscono mai di sorprendere e di rinnovarsi pur restando sempre se stesse e per questo ancora tanto amate. Questo film è per i dieci anni compiuti e per i tanti anni da festeggiare ancora insieme” – dichiara Iginio Straffi.

Prodotto e diretto da Iginio Straffi, Produttore esecutivo Joanne Lee, Organizzatore generale Francesco Mastrofini, scritto da Iginio Straffi, Giovanni Masi, Direzione Artistica per Rainbow Vincenzo Nisco, Direzione Artistica per Rainbow C.G.I. Marco Marini. Tutto sembra tranquillo ad Alfea, dove le Winx stanno facendo da tutor per le matricole, ma le perfide Trix, storiche antagoniste delle Winx, arrivano nell’Oceano Infinito con l’intenzione di sedersi sul trono dell’Imperatore e di reclamarne il potere. Gli umani stanno infatti inquinando gli oceani mettendo a repentaglio l’equilibrio e l’ecosistema dell’Oceano Infinito, la dimensione che collega tutti i mari di Magix. Quale migliore occasione per le Trix per tentare un colpo di mano e diventare imperatrici? Ma le Winx sono coraggiose e non assisteranno passivamente alla distruzione dei mondi sommersi. Riusciranno con il loro cuore puro a ristabilire l’equilibrio dell’Oceano Infinito contrastando l’inquinamento e riportando la pace nella Dimensione Magica?

Coraggio, altruismo e simpatia: le Winx festeggiano i loro primi spettacolari dieci anni di vita!

 

Giffoni Film Festival 2014: Matt Bomer riceve l’Experience Award

“Voi siete quegli speciali, siete il futuro di questo mestiere” così Matt Bomer ha salutato le Giurie del Giffoni Film Festival che gli hanno consegnato l’Experience Award. Pronto a debuttare con l’ultima stagione di White Collar e fresco di nomination a gli Emmy Awards per la sua interpretazione in The Normal Heart, ecco cosa ci ha raccontato!

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Come stai vivendo il successo?
Quando ero bambino avevo una fervida immaginazione e pensavo spesso a cosa sarei diventato. Allora ho iniziato a studiare, ho frequentato anche il conservatorio, per incanalare tutta la mia creatività nelle arti. Ma mai avrei pensato di arrivare dove sono arrivato.

Come è stato affrontare il tuo ruolo di Felix in The Normal Heart, sia a livello psicologico che fisico?
Ho sentito un enorme senso di responsabilità. L’HBO mi ha dato tanto tempo per prepararmi fortunatamente, perché voleva un buon prodotto. Ho addirittura affittato una sala prove per prepararmi. Il calo di peso è venuto quasi in concomitanza mentre mi calavo nel personaggio. Provando anche con Mark Ruffalo, che io stimo molto come attore e noi due abbiamo legato molto: la connessione profonda tra di noi mi ha aiutato ad affrontare il personaggio.

Quanto sei disposto a trasformare il tuo corpo per un ruolo?
Dipende dalla storia che vuoi raccontare!Se è una storia che mi appassiona molto,sono disposto a mettermi in gioco. Come poi è stato con The Normal Heart …ed è una cosa che con Ryan Murphy ne abbiamo parlato subito e concordato insieme.

Secondo te i personaggi gay nelle produzioni cinematografiche possono aiutare le persone gay a sentirsi meno sole?
Si, ma dipende molto da come vengono rappresentate. Non bisogna cadere negli stereotipi , quindi i personaggi devono essere scritti bene e pensati bene prima di tutto come persone.

Cosa ci dobbiamo aspettare dall’ultima serie di White Collar?
E’ una stagione più corta ma sarà densa di contenuti e risolutiva. Io avevo diverse idee su come dovesse finire la storia e ho collaborato con gli sceneggiatori a riguardo. Forse sarete scioccati o forse sarà proprio ciò che vi aspettate. E forse vi commuoverete anche un po’.

Ti mancherà White Collar?
Mancano solo due settimane alla fine delle riprese e poi sarà finito per sempre. Mi mancherà tutto, in particolare il cast. Tutti i miei colleghi sono ormai la mia famiglia. E’ stato bellissimo lavorarci per sei anni, ma anche le belle cose hanno un termine.

Cosa ti è piaciuto di più, essere il truffatore Neil Caffrey di White Collar o l’agente della CIA Bryce Larkin in Chuck?
Entrambi e nessuno dei due. Perché sono entrambi sposati con il loro lavoro e hanno poco spazio per la vita personale. Bryce è più estremo, mentre Neil è più cerebrale e usa la mente per arrivare dove vuole. Bryce non ci pensa due volte e impugna l’arma.

Cosa ne pensi di Marcello Mastroianni?
Sono un grande fan di Mastroianni. Quando ho visto per la prima volta La Dolce Vita ho subito pensato “Mamma mia ma chi è quello?”. Aveva un abito bellissimo e un eleganza innata. Ho detto alla produzione di ispirarsi a lui per l’eleganza di Neil Caffrey in White Collar.

Che ne pensi dell’accoglienza dei ragazzi di Giffoni?
Non sapevo cosa aspettarmi e sono davvero commosso perché non pensavo di avere così tanti fan e di essere così tanto amato.. Mi piace molto che ci sia questo punto d’incontro tra persone e culture e paesi così lontani e differenti. Sono davvero estasiato

Cosa ne pensi del tema di Giffoni “Be Different”?
Mi piace molto!Mi ricorda una citazione di Oscar Wilde, “Be yourself because everyone else is already taken”. Il dono più grande per noi artisti è riuscire a rappresentare tanto la diversità. E mi piace che questo valore sia insegnato ai ragazzi. Che venga insegnato che essere diversi è una cosa positiva.Mi sarebbe piaciuto ci fosse un festival come questo dove vivevo io in Texas quando ero piccolo.

Come è stata l’avventura in Glee? Hai in programma di ritornare?
E’ stata un esperienza meravigliosa! E’ stupendo quello che fanno quei ragazzi episodio dopo episodio. Cantano, ballano e recitano. Fosse per me tornerei anche subito!

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Prima c’era una divisione più netta tra tv e cinema, ma ora non è più così. Vedi Matthew McConaughey che ha appena vinto un Oscar ma è stato fantastico in True Detective. L’attore di qualità non fa più la distinzione tra i media ma sui buoni copioni e buone storie. E questo voglio fare io, voglio continuare a raccontare storie che mi appassionano prima di tutto. Nel mio futuro c’è il sequel di Magic Mike e con il cast siamo molto entusiasti di lavorare insieme di nuovo. Mi piacerebbe fare ruoli complessi, sia film che show. E ad esempio sto collaborando ad un progetto con la HBO, un documentario sulla condizione delle persone gay in Russia.

Hai intenzione di fare qualche produzione per ragazzi, visto che hai dei bambini?
Mi piacerebbe molto fare film per ragazzi, e a dire il vero sto lavorando ad un film di animazione della Dreamworks, insieme a Seth Rogen e Melissa McCarthy: si intitola B.O.O.!  ( ndr.B.O.O. (Bureau of Otherworldly Operations)

Come vivi la paternità?

Sto imparando più io dai mie figli, di quello che riesco ad insegnargli io. Il mio lavoro è essere il più presente possibile per loro, e proteggerli, ma non voglio mettergli le barriere. Voglio che crescano nel modo più libero possibile e con una mentalità aperta.

Si è tanto parlato di te durante il casting di 50 Sfumature di Grigio, era una voce fondata?
Onestamente non ho mai letto il libro ed ero lusingato che la gente pensasse a me! Ma non avevo proprio idea di cosa stessimo parlando.

Molti attori importanti, come Brad Pitt e Leonardo DiCaprio si sono buttati anche sulla produzione: c’è questa idea anche nel tuo futuro?
Sicuramente si. Meglio essere parte attiva dei lavori di cui vuoi far parte e non stare ad aspettare che il telefono squilli. Sono già due anni che collaboro con la produzione e nella scrittura di White Collar.

Sappiamo che stai lavorando su un progetto riguardante Montgomery Clift, come ti stai preparando?
Ho letto la sua biografia, e ho visto quasi tutti i suoi film. Ma quello che mi preme di più è che questo film rappresenti Montgomery Clift nella sua autenticità e nella sua grandezza. Quindi per me questo film è realizzabile solo con queste premesse.

Cosa ne pensi delle scene di sesso nei film e come ti approcci ad esse?
Per me il sesso nei film deve essere fondamentalmente importante nella storia. Deve essere legato ad esso e non esserne estraneo. Come nel pilot di White Collar volevano che facessi yoga senza la maglietta,ma non me la sono sentita perché non ne vedevo il punto nella storia. Alcuni attori rifiutano totalmente il nudo, mentre altri si spogliano senza problemi. Per me deve essere coerente con la storia.

Come decidi i copioni?
In modo molto intuitivo. Si può scegliere in base a quello che ti piace piuttosto che alla necessità di soldi, ma ad unn certo punto della propria carriera secondo me si sviluppa un intuito verso le storie giuste. Come il film Space Station 76 , un film molto piccolo, che forse non distribuiranno in Italia, ma in cui io credevo molto e che ho voluto interpretare.

Qual’è il personaggio che hai amato di più interpretare?
Li ho amati tutti, ma credo che il personaggio di Felix in The Normal Heart mi ha insegnato tanto e mi ha aiutato a crescere sia come persona che come attore. Mi ha avvicinato al pensiero che dobbiamo trarre il meglio dalla vita quando possiamo.

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Giffoni Film Festival 2014: Lea Michele è orgogliosa di essere italiana

Lea Michele Giffoni

Il cognome già la tradisce, ma è una Lea Michele italianissima quella che è approdata a Giffoni nella terza giornata di Festival.
Dall’abito nero dalle linee anni ’50 e i tratti che ricordano Sofia Loren fino allo “statt zitta” detto in un inglese-napoletano in conferenza stampa: “Sono molto orgogliosa di essere italiana! La famiglia di mia nonna, i Mariano, è originaria di Napoli mentre quella di mio nonno, i Porcelli, sono di Roma. Entrambi sono emigrati in America, ma abbiamo grandi tradizioni italiani, come la cena della domenica tutti insieme”. Un Italia che la aspettava da anni e che l’ha accolta calorosamente a Giffoni, con Gleeks che hanno campeggiato in Cittadella da giorni per ricevere da lei anche solo un suo sorriso. “L’Italia non mi piace… la amo! Lo dico con il cuore, sto vivendo un esperienza bellissima qui. Viaggio tanto per lavoro, e vedo tanti posti, ma la gente in italia è la più carina, è così bello essere qui.”

Lo show che l’ha resa famosa, Glee, si avvicina all’ultima stagione e in lei ci sono sentimenti contrastanti, “Ho imparato tanto dal mio personaggio, e la serie ha avuto un grande impatto su tutta la sua vita. Mi ha fatto crescere personalmente e conoscere persone che ormai considero mia famiglia.” Come immagina il finale per la sua Rachel Berry?Penso che la maggior parte dei suoi sogni siano diventati realtà. E’ arrivata a Broadway, ha avuto un grande amore nella sua vita… Forse quello che le auguro è di continuare ad essere felice e continuare a cantare ed esibirsi.” Un augurio forse anche per se stessa. La sua vita e quella del suo personaggio si sono infatti intrecciate fatalmente quando lo scorso luglio è venuto a mancare Cory Monteith, suo fidanzato dentro e fuori dallo show.”Non posso dirvi cosa succederà nella sesta stagione, ma vi piacerà molto, sarà il giusto finale per lei. Anche se non riesco quasi a pensare che dovrò togliere i panni di Rachel per sempre dopo questa stagione, è molto triste ma è stato un piacere.”

Lea Michele GiffoniPrima di lei ospite al festival Matt Bomer, un piccolo nome nella lunga lista delle collaborazioni illustri della serie tv musical della Fox: “Ho adorato il tributo a Madonna, perché amo le sue canzoni. L’episodio su Britney Spears è stato molto divertente perché mi sono esibita in Baby One More Time vestita come lei. Ma quando abbiamo fatto l’episodio con le canzoni dei Fleetwood Mac, Stevie Nicks è venuta sul set e ha presenziato a tutta la lavorazione e ci ha osservato mentre ci esibivamo sulle sue canzoni. E nessuno l’aveva mai fatto. Cantare le sue canzoni davanti a lei ci ha fatto conoscere e adesso siamo ancora in contatto. E’ stato un vero onore.”

Non solo attrice di Tv, ma anche cantante pop: il suo album Louder è stato un grande successo in tanti paesi. “Sono rimasta sorpresa, e sono grata a tutti i miei fan. Ci ho lavorato per oltre un anno ed è un sogno che diventa realtà. Molte delle cose che mi sono successe nella vita mi hanno ispirato nella scrittura, ho cercato di mettere il più possibile di me stessa e i messaggi che volevo condividere. Posso dire che il mio album è la mia vita.” Ma Lea è instancabile ed è già al lavoro per un seguito: “Per il primo album mi sono ispirata molto a Kelly Clarkson e Katy Perry, mentre per il secondo sto ancora cercando di capire che taglio dare, ma sarà più incentrato sulla mia voce. Forse più vicino al sound di Adele.”

E ha anche dato prova di scrittrice con il libro autobiografico su consigli di lifestyle, Brunette Ambition, pronto ad essere seguito da un secondo capitolo più interattivo ad inizio 2015. “Ho sempre voluto avere una relazione molto onesta con i mie fan. Essere con loro vera e sincera. Ed è per questo che ho scritto il libro e inciso l’album, per mostrarmi a voi come la vera Lea. Non sono quella che sta sui giornali, e spesso vengo rappresentata in modo diverso, per questo ci tengo molto.”

Giffoni Film Festival 2014: Alan Rickman “Non è mai troppo tardi per cambiare idea”

Alan Rickman Giffoni

Ennesimo ospite illustre al Giffoni Film Festival! Questa volta ad essere accontentato è uno dei fandom più fedeli e folti degli ultimi anni, quello di Harry Potter: per loro in cittadella è arrivato Alan Rickman, famoso ai più piccoli per il suo ruolo di Severus Piton ma grandissimo attore sia di cinema che teatro.

“Se c’è una cosa che mi piace del mio lavoro, è il silenzio che c’è in un cinema quando le persone si perdono nelle storie fissando lo schermo.”

L’attore inglese parla lentamente, quasi soppesando le parole. Lancia sguardi che se fossimo ad Howgwarts significherebbero guai, ma sorride molto e addirittura si alza in piedi al Meet & Greet, dispiaciuto che non tutti riescano a vederlo. Sembra severo, come la maggior parte dei suoi personaggi, ma ovviamente non lo è. Lo si capisce dalla prima risposta che dà: “Penso che l’amore sia tutto quello che conta nella vita.” a chi gli chiede se anche lui avrebbe potuto affrontare il cambiamento di Piton per amore di Lily nell’ultimo capitolo della saga del mago più famoso del mondo.

Diviso tra teatro e cinema, sia come attore che come regista, commenta la differenza tra i due media, “In teatro l’attore è più artefice del suo destino. Ma sono stato fortunato perché ho avuto abbastanza tempo per imparare come le due discipline possano influenzarsi tra loro.”  Il suo ultimo film da regista A Little Chaos sarà il film di chiusura del Toronto Film Festival, e c’è molta attesa a riguardo. Ambientato nella corte di Luigi XIV, il film narra di un’architetto donna interpretata da Kate Winslet incaricata di progettare una fontana nel giardino di Versailles, “Ho appena finito l’editing e il film aspetta di essere usufruito. La parte della costruzione della fontana è storicamente documentata, ma ovviamente l’architetto non era una donna, cosa impensabile all’epoca. La sceneggiatura scritta da Alison Deegan mostra il punto di vista femminista in una corte maschilista come quella di Luigi XIV, quindi indaga sulla visione delle donne viste come oggetti, oltre che ad intrecciarsi ad una storia d’amore. Io ovviamente interpreterò il Re Sole!”. I progetti futuri sono ancora un incognita, ma di una cosa è certo, “Sarò per sempre impegnato con il teatro perché per me è come una religione e non voglio fare film che insultino l’intelligenza del pubblico.”

Alan Rickman GiffoniMa lui qui a Giffoni è soprattutto apprezzato per la sua interpretazione di Piton in Harry Potter e le magliette, poster e scritte sulle braccia che citano il suo “After All This Time? Always” non si contano. “Piton è sempre stato un personaggio caro a J.K. Rowling, e non ha mai voluto rivelare a nessuno il suo segreto. Ma non è un segreto dire che ogni sua mossa è stato dettato dall’amore.” commenta Rickman su il finale della saga, “Non ero molto sorpreso, ero contento del cambiamento. Ho pensato che fosse il finale giusto. E poi fatto di poter recitare con Ralph Finnes senza troppa computer grafica è stato molto bello.” 

Ha solo belle parole per i tre protagonisti di Harry Potter, Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, “Sono molto contento del tipo di attore che è diventato Daniel, un artista dalle tante facce. Non mi sono sentito un mentore per loro, ma è stato bello poter veder crescere questi ragazzi dall’età di 10 fino ai 22 anni. La mole di lavoro che dovevano sopportare era enorme e sono sorpreso che siano rimasti sani!” , una fiducia nei giovani che sembra contraddistinguerlo,”Sono stato fortunato a lavorare con attori che mi hanno insegnato molto, ma la cosa bella del mio lavoro è che ci sono dei giovani attori che emergono tutti i giorni e che sono bravissimi. Probabilmente arriverà qualcuno la settimana prossima e dirò ‘Voglio lavorare con lui’ “. 

Alan Rickman ha incontrato le giovani giurie di Giffoni e per loro ha avuto un messaggio molto importante: “Nell’educazione scolastica c’è una sorta di tirannia dove ti vogliono convincere a sapere cosa vuoi fare da grande quando hai solo 14, 15 anni e penso sia sbagliato. Io ad esempio sono stato all’inizio un designer, poi un attore, ora un regista. Sono arrivato ad un punto nel quale i tre mestieri si incontrano: ad esempio posso parlare con la produzione del design senza problemi mentre dirigo un film, perché so di cosa parlo. Quindi  ciò che vi vorrei dire che non è mai troppo tardi per cambiare idea.” 

Per concludere , anche Rickman ha rimarcato la crisi che sta passando l’industria del cinema, “La prima cosa da notare è che il mondo sta cambiando. I film d’autore non trovano più fondi o la distribuzione, e ormai si va al cinema solo per vedere grandi cartoni animati. Oramai bisogna convincere le persone ad uscire di casa! Non dico che sia meglio o peggio, dicono solo che questa è la situazione.”

Giffoni Film Festival 2014 Foto, Lea Michele porta migliaia di fan

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Migliaia di ragazzi stanno invadendo la Cittadella del Cinema per l’arrivo di Lea Michele, stella della serie televisiva Glee. È lei, infatti, la protagonista della terza giornata dell’edizione Be Different. L’accoglienza a Giffoni Experience è stata di grande festa. I numerosissimi ammiratori arrivati da ogni parte d’Italia l’hanno accolta interpretando “Don’t stop believin’”, hit della serie Glee.

“Sono entusiasta di essere a Giffoni oggi. Sono pronta, non vedo l’ora di vedervi ragazzi!” ha invece twittato questa mattina.”

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Lea Michele Giffoni FIlm Festival 2014Del resto, quando il suo arrivo è stato annunciato sulla pagina facebook ufficiale del Giffoni Experience è stato incontenibile l’entusiasmo registrato dalle migliaia di fan della serie tv.

Apprezzata tanto per le sue doti vocali che interpretative, Lea Michele ha ammaliato pubblico e critica con le sue performance nel Glee Club del liceo McKinney conquistando il Satellite Award 2009, uno Screen Actors Guild Award e un Teen Choice Award, oltre che due nomination ai Golden Globe e una agli Emmy.

Dopo il meet & greet ora in corso, riservato ad ottocento ragazzi che si sono prenotati da tantissimo tempo per non perdere un’occasione praticamente unica – tanto che moltissimi di loro si sono accampati fin da ieri nei pressi della Cittadella nel timore di perdere l’appuntamento tanto agognato- nel pomeriggio Lea Michele incontrerà i giurati del Giffoni Experience presso la Sala Truffaut.

Giffoni Film Festival 2014 : tutti pazzi per Dylan O’Brien!

Dylan O'Brien GiffoniE’ ancora un ragazzo, ma l’accoglienza che gli ha riservato Giffoni è quella delle grande stelle di Hollywood: l’Italia è pazza di Dylan O’Brien!
Ride tanto, si meraviglia di vedersi sullo schermo, si distrae con il suono della sua voce e non sta un attimo fermo: ma dalle risposte che da sembra più grande di quello che realmente è.

Il suo segreto è la passione, che gli ha fatto realizzare il suo sogno di attore dopo un esordio su YouTube “Io sono diventato un attore perché ero appassionato di film da quando ero piccolo e mi piaceva fare i video. Consiglierei a chi vuole fare questo mestiere di rimanere veri con se stessi, amare il cinema e coltivare questa passione”, e ora per lui non resta che migliorarsi, “Il mio sogno si è realizzato ma non mi sento arrivato. Vorrei essere la miglior persona che io possa essere e penso che le due cose vadano a braccetto. Perché penso che crescendo come attore io possa anche migliorare come persona, e crescendo come persona migliori come attore. Non sono perfetto, ho tanti difetti!”

Dylan O'Brien GiffoniProtagonista della serie di Mtv, Teen Wolf sui licantropi, è diretto artefice del successo del suo personaggio, “Quanto Dylan c’è in Stiles? Molto! Ho sempre creduto che se nulla di te esce mentre reciti, non stai facendo le cose nel modo giusto. Lui è più sicuro di me, è più estroverso… Ma mi ci rispecchio molto, nella lealtà, nel non prendersi troppo sul serio e nel rapporto con gli amici… diciamo 50% Stiles, 50% Dylan.” Se non fosse stato Stilinski, non avrebbe saputo scegliere un’altro ruolo perché “La cosa bella dello show è che è pieno di personaggi meravigliosi” e anche tra le due ragazze che si contendono il suo cuore (nella vita reale è legato all’attrice Britt Robertson) è indeciso “Lydia è stata la prima vera cotta di Stiles, il suo primo grande amore.Ma Malia è una ragazza molto dolce e c’è un rapporto molto forte tra di loro.” Lancia anche l’idea di uno spin-off fra 10 anni, “Stiles nel futuro me lo sono sempre immaginato come vice sceriffo o magari addirittura prendere il posto del padre!”

“Una delle ragioni per cui mi piace recitare è che mi fa mettere a confronto con situazioni che forse nella vita reale non riuscirei ad affrontare.Come piangere davanti a tanti sconosciuti. Apprezzo questo lavoro perché fa provare tante emozioni. All’inizio è molto difficile ma una volta fatta la scena è una ricompensa.” Non solo appassionato del suo lavoro ma anche della musica: “E’ una parte grande della mia vita: suonare la batteria è quello che facevo da sempre prima di diventare un attore. Mi manca tanto in realtà, ma è una passione che continuo a coltivare per conto mio. Non ho mai voluto farne una carriera.”

Una stella che sta per nascere anche sul grande schermo con la trasposizione letteraria della trilogia di James Dashner Maze Runner, diretto da Wes Ball e al cinema dal 18 Settembre: “Quello che mi piace di Maze Runner è che, rispetto alle altre saghe del filone fantasy, si concentra meno sulla violenza innata delle persone e più sul buono che c’è in ognuno di noi. Per questo mi sono appassionato al progetto.”

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Giffoni Film Festival 2013: primi film in concorso!

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Giffoni-film-festival-2013Giffoni Experience 2013 annuncia i titoli dei primi film in concorso per la 43esima edizione del Festival che si terrà, a Giffoni Valle Piana, dal 19 al 28 Luglio 2013. La rassegna cinematografica – ideata e diretta da Claudio Gubitosi – è un punto di riferimento mondiale della cinematografia per ragazzi, non solo per l’elevato valore artistico dei film proposti, ma anche per il significato sociale che da sempre è stata in grado di esprimere.

La direzione artistica del Giffoni Experience, dopo aver visionato centinaia di titoli pervenuti e presentati nei vari festival cinematografici mondiali – in attesa del Festival di Cannes a maggio – ha selezionato alcuni film che saranno in concorso al GFF 2013.

Nei dieci giorni del Festival, i giurati visioneranno e giudicheranno pellicole di grande impatto emotivo nelle sezioni competitive Elements +3 (3-5 anni), Elements +6 (6-9 anni), Elements +10 (10-12 anni), Generator +13 (13-15 anni), Generator +16 (16-17 anni), Generator +18 (dai 18 anni in su). Per l’edizione 2013 del festival, si è registrato un boom di richieste per l’iscrizione alle giurie, con oltre 25mila ragazzi che premono alle porte di Giffoni per avere la possibilità di partecipare. Giffoni Experience ha raddoppiato i posti disponibili per la sezione Elements +10 e triplicato quelli per la sezione Masterclass che è diventata più specifica per i gusti personali di chi vuole vivere questa esperienza “formativa” unica e irripetibile . I fan sui social network continuano ad aumentare raggiungendo numeri stratosferici, sottolineando la crescita continua di Giffoni Experience che si piazza al 10° posto nel Mondo per numero di fan su Facebook e al 13° posto a livello globale per follower su Twitter tra i festival di cinema.

Per Elements +6 ci saranno in concorso “I SWAN” del regista cinese KONG SHENG, “NIKO 2 – LITTLE BROTHER, BIG TROUBLE”, un film d’animazione diretto dai registi KARI JUUSONEN e JØRGEN LERDAM, “A HORSE ON THE BALCONY” di HÜSEYIN TABAK, “JOURNEY TO THE CHRISTMAS STAR” film norvegese del regista NILS GAUP, e “THE FAMOUS FIVE 2”, di MIKE MARZUK, sequel del film vincitore nella stessa sezione al GFF 2012.

La sezione Elements + 10 offre argomenti complessi quali le dittature, le guerre e il desiderio di fuga, come nella pellicola “BEKAS” del regista KARZAN KADER (che sarà distribuita in Italia da MinervaPictures). In concorso anche “CLARA AND THE SECRET OF THE BEARS” di TOBIAS INEICHEN e l’olandese “MIKE SAYS GOODBYE!” di MARIA PETERS.

Discorso diverso per la sezione Generator + 13 che propone un portfolio di film che vogliono avvicinare i giurati a tematiche e storie complesse e spesso crude. Assenza di figure genitoriali, criminalità, degrado morale e culturale, questi alcuni dei temi trattati nel film di GEORGE TILLMAN JR. (regista del film di successo Men of Honor, con protagonista Cuba Gooding Jr. al fianco di Robert De Niro), “THE INEVITABLE DEFEAT OF MISTER & PETE” che vanta nel suo cast Jennifer Hudson (vincitrice nel 2007 del Golden Globe e Oscar per il film “Dreamgirls“) e la stella della musica soul Alicia Keys in veste di autrice delle musiche e produttrice esecutiva. In concorso anche il film di JULIEN ABRAHAM, ASPHALT PLAYGROUND.

Le sezioni “adulte” del GFF, Generator + 16 e +18, offrono riflessioni e spunti su temi quali la crisi dei valori della famiglia, la paura di confrontarsi con l’età adulta e di accettare i cambiamenti che la vita riserva. Per Generator +16 in concorso il film transalpino “THE PIECES OF ME” di NOLWENN LEMESLE e “THE DEFLOWERING OF EVA VAN END” del regista MICHIEL TEN HORN.

Per la sezione Generator +18 si vedranno “ANY DAY NOW” diretto dal regista TRAVIS FINE, con protagonista Alan Cumming, “OH BOY!”, produzione tedesca del regista JAN OLE GERSTER (che sarà distribuita in Italia da Academy Two), THE WILD ONES” film spagnolo diretto da PATRICIA FERREIRA e IT FELT LIKE LOVE”, primo lungometraggio scritto e diretto dalla regista statunitense ELIZA HITTMAN.

 

 

Giffoni Film Festival 2013: Logan Lerman e Alexandra Daddario incontrano i fan

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Giffoni Film Festival 2013Il 12 settembre 2013 arriverà in Italia, distribuito dalla Twentieth Century Fox, Percy Jackson e i dei dell’Olimpo: il mare dei mostri, il nuovo capitolo della saga interpretata da Logan Lerman e Alexandra Daddario

Giffoni Film Festival 2012: Jessica Alba, Patti Smith e tutto il programma!

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E’ stato presentato oggi il programma ufficiale del Giffoni Film Festival 2012, che quest’anno porta con se grossi numeri, tanti ospiti e molte anteprime. Fra i più attessi, Patti Smith, Jessica Alba, JEan Reno, Dianna Agron e molti altri.

Giffoni Film Festival 2012: arriva Jessica Alba!

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E’ iniziato da due giorni l’edizione 2012 del Giffoni Film Festival ed è già tempo di accogliere la prima star internazionale della manifestazione campana famosa in tutto il mondo e dedicata completamente ai giovani. Da Los Angeles arriva la bellissima Jessica Alba

Giffoni Film Festiva 2014: Luca Argentero presenta Megatube

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Giffoni Film Festival 2014 Luca Argentero34.200.000 di visualizzazioni, 157 milioni di minuti passati sui video a soli due mesi dal lancio ufficiale: questi sono i numeri di MEGATUBE, il primo Multi Channel Network di Youtube in Italia, promosso da Inside Productions e Luca Argentero, Direttore Artistico delle proposte web native della piattaforma che presenterà al Giffoni Film Festival il 27 luglio 2014.

Come una vera e propria sfida, l’8 maggio 2014 è stato lanciato al pubblico Megatu.be, un progetto inedito in Italia che, sfruttando le potenzialità del colosso Google dei video web, permette agli utenti di viaggiare attraverso proposte di film in streaming, anime, musica ma, soprattutto, dà respiro e nuova linfa alle webseries, il più imponente fenomeno mediatico sul web degli ultimi anni.

A coordinare, selezionare e promuovere MEGATUBE CREATORS, ossia la sezione web nativa di Megatube, è Luca Argentero, impegnato nello scouting di talenti, idee e novità.

Perché Megatube? “Perché i media tradizionali” dichiara Luca Argentero “non sono più in grado di intercettare il gusto del pubblico nativo-digitale e il web non aveva ancora trovato una piattaforma in grado di far emergere davvero i tanti giovani talenti che popolano la rete. Con Inside coltiviamo creatività emergente, e Megatube è la rampa di lancio per farla arrivare a tutti. Speriamo di riuscire a diventare presto il punto di riferimento per chi lavora al futuro dell’intrattenimento”.

Megatube Creators, sfruttando le potenzialità del web, in soli due mesi è diventato un raccoglitore delle webseries più di successo (da “The Pills” a “Il Fenomeno”) e ne ha lanciate di nuove, come “Tutte le ragazze con una certa cultura”, aggiornando costantemente l’utente sulle migliori proposte del web.

Tutto disponibile in ogni momento e, soprattutto, condivisibile liberamente su tutte le piattaforme social e i siti web.

“Chi vive sul web” ha sottolineato Luca De Dominicis, Amministratore Delegato di Megatu.be, “sa da tempo che era ora di trovare una nuova formula per non perdersi nella rete. Il modo di fruire la televisione si è evoluto come mai prima d’ora: il concetto di «prime time» è cambiato in favore del «my time»…guardiamo i contenuti che ci interessano su 4 schermi contemporaneamente (laptop, smart phone, tablet e TV) scegliendo l’apparecchio più comodo di momento in momento, cercando prima di tutto la qualità”.

Giffoni Experience: confermato il cast di Braccialetti Rossi

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Giffoni Experience: confermato il cast di Braccialetti Rossi

Giffoni 2015Ancora una volta Giffoni Experience sceglie un territorio particolare per annunciare l’intero programma della 45esima edizione del Festival, che si terrà dal 17 al 26 luglio. Dopo Caivano, quest’anno, il direttore Claudio Gubitosi ha scelto Casal di Principe.

“Nel momento in cui presentiamo all’Italia e al mondo tutte le attività di questa edizione, vogliamo essere vicini e presenti fisicamente a quelle comunità locali che combattono contro criticità enormi senza mai arrendersi. Questo è Giffoni Experience. La cultura della legalità e il rispetto dell’ambiente, in queste vaste aree della nostra regione, non possono e non devono essere considerati obiettivi irraggiungibili, ma  devono far parte di un mondo possibile. E noi, con le nostre azioni e le nostre scelte, vogliamo aiutare le nuove generazioni a credere che tutto ciò possa avvenire. Il 9 luglio nella piazza di Casal di Principe, con la partecipazione di autorità e personalità del mondo dell’arte, della cultura, delle istituzioni, illustreremo il programma e annunceremo le nuove straordinarie novità”. Lo ha detto il direttore Claudio Gubitosi, nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina, nell’Aula Consiliare del Comune di Casal di Principe insieme al sindaco Renato Franco Natale, all’assessore alle Politiche Giovanili, Ludovico Coronella, al presidente e al responsabile formazione di Fiba Social Life, Giacinto Palladino ed Eleonora Penna.

Questa mattina il direttore ha anche incontrato i bambini di tutte le parrocchie della zona, accompagnati dai parroci, oltre ai  quaranta “Ambasciatori della Rinascita”, le giovani guide che a Casal di Principe “veglieranno” sulla mostra “La luce vince l’ombra – Gli Uffizi a Casal di Principe”, allestita nella cittadina del Casertano dal 21 giugno al 21 ottobre.

“Stiamo portando avanti – rimarca il primo cittadino – un lavoro straordinario con i nostri ragazzi. Ospitare nel nostro comune il Giffoni Experience e gli Uffizi, rappresenta per noi un’occasione che non possiamo non valorizzare al meglio. Rappresenta la svolta, la rinascita per questa terra troppo spesso simbolo di negatività e degrado. I nostri giovani meritano una vita diversa, un futuro diverso. Abbiamo la responsabilità e il dovere di aiutare a realizzarlo. Stiamo ricostruendo una nuova identità di questa città e dell’intero territorio ed essere affiancati da realtà prestigiose  a livello mondiale come Giffoni e gli Uffizi non solo ci gratifica ma ci spinge a non demordere”.

Per l’assessore Coronella si tratta di “un sogno che si avvera. Un anno fa, a Caivano, ho incontrato il direttore Gubitosi e da allora abbiamo iniziato a lavorare in vista di questo progetto comune. Sono convinto che il Giffoni Film Festival possa essere un esempio per i nostri giovani che hanno la possibilità di costruirsi una vita migliore senza rinnegare la propria terra che deve diventare motivo di orgoglio e non di vergogna”.

Nel corso dell’incontro, Gubitosi ha annunciato che tutto il cast della fiction Braccialetti Rossi sarà presente nel comune casertano il 9 luglio, insieme a tanti altri artisti.

“Desidero ringraziare – aggiunge Gubitosi – il dottor Carlo Degli Esposti, presidente della Palomar e produttore della celebre serie tv, per aver accettato e sostenuto la nostra richiesta, a riprova della sua profonda e inesauribile sensibilità”.

Sarà un momento di festa e di socializzazione che coinvolgerà migliaia di bambini e giovani di Casal di Principe e di tutti i Comuni limitrofi che incontreranno i protagonisti di una delle serie tv più seguite degli ultimi anni. Gubitosi, inoltre, ha sottolineato la volontà di coinvolgere, proprio come accaduto lo scorso anno, oltre 2000 ragazzi di tutta l’area (200 al giorno) che parteciperanno a tutte le attività del Giffoni Film Festival. Gli attori di Bracialetti Rossi, inoltre, saranno i protagonisti della giornata conclusiva della 45esima, il 26 luglio a Giffoni Valle Piana.

Giffoni Experience ospiterà le anteprime di Youtopia

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Giffoni Experience ospiterà le anteprime di Youtopia

Giffoni Experience continua a regalare emozioni: il 19 e 20 aprile gli studenti di Sorrento e Roma avranno l’occasione di poter vedere in anteprima  Youtopia. L’opera, prodotta da Berardo Carboni – che firma anche la regia – e Valerio Palusci, è distribuita in Italia da Kock Media, ed ha avuto il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Protagonista la giovanissima Matilda De Angelis, sullo schermo insieme a Donatella Finocchiaro, Alessandro Haber, Paolo Sassanelli, Luca Lionello, Pamela Villoresi, Federico Rosati, e alla voce di Antoine Olivier Pilon. Le musiche originali sono a cura di Plaid e Mara Carlyle.

Giovedì 19 aprile la proiezione del film è prevista alle 09:30 al Cinema Tasso e rientra nella 40esima edizione degli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento. La manifestazione, in programma dal 18 al 22 aprile, è promossa e sostenuta dal Comune di Sorrento, organizzata da Cineventi con il sostegno della Regione Campania e in collaborazione con la Film Commission.

Seguirà alle 11:15 un dibattito dedicato agli studenti del liceo classico “Perito” di Eboli, dell’istituto tecnico industriale “Enrico Medi” di San Giorgio a Cremano e del nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento. A moderare l’incontro sarà il facilitator della sezione +18 di Giffoni Experience, Gianvincenzo Nastasi, che condurrà il confronto con il regista Berardo Carboni e gli interpreti Matilda De Angelis, Donatella Finocchiaro e Luca Lionello.

Il regista e gli attori saranno presenti in sala, al Tasso, anche la sera di mercoledì 18 aprile, alle 20:30, per l’anteprima nazionale di “Youtopia” dedicata alla stampa.

Venerdì 20 aprile, invece, si terrà nel Cinema Adriano di Roma una proiezione di “Youtopia”, a partire dalle 10:30, dedicata alla stampa e agli studenti del territorio. Il dibattito di approfondimento, moderato sempre da Gianvincenzo Nastasi e alla presenza di Berardo Carboni, Matilda De Angelis e Donatella Finocchiaro, comincerà alle 12:00.

Sette miliardi di persone, ogni giorno, desiderano quello che non hanno. Ernesto (Alessandro Haber), un farmacista di 60 anni, sposato con un figlio, è convinto che la felicità si misuri con il possesso. E nonostante abbia già moltissimo, è insoddisfatto. Alla continua ricerca di evasione, alterna la routine della vita famigliare con squallidi incontri notturni.

Laura (Donatella Finocchiaro) è una donna di 44 anni che aspira a quell’ideale di vita patinata come si racconta in TV: luccicante e serena. Si ritrova invece senza lavoro, con un mutuo che fatica a pagare e una figlia di 18 anni, Matilde (Matilda De Angelis), da mantenere.

Matilde, per sfuggire a una realtà che non le permette diavere quello che desidera, si rifugia nel web. Qui scopreun mondo a parte e una scorciatoia per facili guadagni:utilizzare il proprio corpo e spogliarsi davanti alla webcam. La ragazza viene a conoscenza delle molteplici difficoltà economiche della madre e si offre di aiutarla raccontandole di come abbia messo da parte i soldi. Il loro rapporto si stravolge così per sempre, anche perché gli spogliarelli non sono sufficienti a coprire i debiti e la perdita della casa è una possibilità sempre più concreta per Laura e Matilde. La ragazza decide così, con il consenso sofferto e disperato della madre, di indire un’asta online per vendere la propria verginità.

Ernesto, nella sua costante ricerca di forti emozioni e di nuove “cose” da possedere, riesce ad aggiudicarsela. Matilde per lui rappresenta la trasgressione estrema, ma anche l’idea di poter comprare la purezza. I mondi di Ernesto, Matilde e Laura si incroceranno indissolubilmente.

Giffoni Experience 2015: Tom Felton tra gli ospiti internazionali

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tom feltonMark Ruffalo, Martin Freeman, Darren Cris, Orlando Bloom e ora anche Tom Felton. Non c’è che dire, al Giffoni Experience 2015 hanno puntato sulle grandi saghe.

Anche il giovane attore inglese farà parte dello stuolo di atttori internazionali ospiti del festival del cinema per ragazzi.

Tom Felton è noto al grande pubblico per la sua interpretazione di Draco Malfoy nella saga di Harry Potter.

Giffoni Experience 2015: incontro con le coach di Inside Out Lodovica Comello e Tess Masazza

Ludovica Comello e Tess Masazza sono arrivate al Giffoni Experience per presentare l’anteprima del lungometraggio d’animazione Disney•Pixar Inside Out. Il film, un viaggio all’interno delle emozioni umane, è stato diretto dal regista premio Oscar (Monster & Co, Up) Pete Docter e sarà al cinema nelle sale italiane dal 16 Settembre. Per l’occasione è stato indetto un Web Talent Show dove le 5 persone che riusciranno a rappresentare meglio le emozioni con una foto o un video verranno invitati all’anteprima nazionale di Inside Out e avranno l’opportunità di doppiare una scena del film. A giudicarli, 5 coach d’eccezione (Ludovica Comello/Gioia, Dexter/Paura, Tess Masazza/Disgusto, Diana Del Bufalo/Tristezza e Frank Matano/Rabbia) che esamineranno i video fino al 23 agosto: per partecipare basta consultare il sito www.emozionicercasi.it.

Inside Out

Le rappresentanti di Disgusto e Gioia hanno presentato il contest al Giffoni Experience con tanto entusiasmo: “Siamo le esponenti di un progetto fantastico e nuovo. In questo Web Talent Show abbiamo invitato tutti gli italiani a scegliere l’emozione del film che più li rappresentasse e interpretarla a loro piacimento. Noi italiani siamo famosi perché sappiamo esprimerci bene, siamo il popolo di estroversi per antonomasia, quindi ci aspettiamo grandi cose.” ci spiega Ludovica Comello e Tess Masazza racconta “Passiamo le ore a guardare i video che sono già arrivati e a ridere. Certi ragazzi sono davvero bravi, sarà molto difficile scegliere. I vincitori passeranno una giornata con noi e doppieranno una scena del film insieme a noi coach che poi verrà proiettata all’anteprima italiana di Inside Out a Settembre.”

È stato difficile interpretare queste emozioni? Secondo le due coach sono entrambe difficilissime: secondo la Comello non è semplice fingere la gioia, poiché è qualcosa di puro e naturale, ma per interpretare il Disgusto secondo Tess Masazza entra in gioco anche il linguaggio del corpo. Ma la scelta non poteva essere più azzeccata, con Tess Masazza diventata famosa per le vignette e la web series Insopportabilmente Donna e Lodovica Comello che dopo Violetta è lanciatissima con la carriera musicale grazie anche ad un ‘atteggiamento positivo e una “gioia” contagiosa. “Le emozioni per me?” commenta Lodovica, “La mia nipotina mi da gioia, mi fanno molta tristezza i calzini con i sandali, i ragni pelosi mi disgustano, provo rabbia per i pregiudizi e ho molta paura dei fuochi d’artificio!”

Entrambe molto creative, tra canzoni e video, hanno processi ben diversi per incanalare le emozioni. “I miei processi di creazione sono eterni, anche 9 mesi… quasi un parto! Giro sempre con il mio quadrettino e ogni tanto mi viene l’illuminazione e annoto subito le mie emozioni. Queste sensazioni arrivano sempre da momenti diversi ed emozioni ben diverse quindi quello che faccio è aspettare finché non arrivano.” confessa Lodovica Comello mentre Tess Masazza ci racconta, “Io osservo molto. Per la mia web series poi osservo molto le donne in giro, ad esempio in metro, per strada, ma anche nei libri o nei film. Anche magari quando sono al ristorante con i miei amici ho dei momenti in cui mi assento totalmente e nella mia mente inizio a scriver un copione perché magari sono stata ispirata da qualcuno che ho appena visto.”

Giffoni Experience 2015: i 100 film in concorso

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Giffoni Experience 2015: i 100 film in concorso

Sono varie e intense le tematiche affrontate dalle storie in concorso nella selezione ufficiale del Giffoni Experience 2015 (17-26 luglio): 98 i titoli tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, selezionati nelle varie sezioni competitive tra le oltre 4.200 opere visionate dalla direzione artistica, e che saranno giudicati dagli oltre 3.600 giovani giurati provenienti da 52 Paesi (tra cui Australia, Corea del Sud, Francia, Giordania, India, Iraq, Libano, Palestina, Pakistan, Qatar, Siria, USA), suddivisi per fasce d’età (Elements+3 per i bambini dai 3 ai 5 anni, Elements +6 per i bambini dai 6 ai 9 anni, Elements+10, per i bambini dai 10 ai 12 anni, Generator+13 per i ragazzi dai 13 ai 16 anni, Generator+16 per i ragazzi dai 16 ai 17 anni, e Generator+18 per i ragazzi dai 18 anni in su).

Saranno sottoposti al giudizio insindacabile della più giovane giuria, ELEMENTS+3, 24 cortometraggi tra cui l’italiano The Mods, firmato da Alessandro Portincasa e Antonio Padovan, e diverse produzioni animate russe e americane, quest’anno particolarmente vivaci: A Fistful of Presents di Cole Clark (USA, 2015), A Little Star di Svetlana Andrianova (Russia, 2014), Bear And Bird di Dan & Jason (USA, 2014), Bounce di Rory Lowe e DC Barclay (Regno Unito, 2015), Broken Wand di Anne Yang e Michael Altman (USA, 2014), Can I Stay? di Paige Carter, Onyee Lo e Katie Knudson (USA, 2015), Captain Fish di John Banana (Francia, 2014), Counting Sheep di Frits Standaert (Belgio, 2015), Fridge Princess di Michelle Oh, Tale Do, Ruby Xia, Mauricio Castano, Airin Budiman, Michelle Oh, Ruby Poon (Canada, 2015), Hard to be a Sparrow di Dariya Vyatkina (Russian Federation, 2014), Herman’s Heart di Anne Kristin Berge (Norvegia 2014), Ivan and the Wolf di Anna Levinson (Germania 2015), Ladybug di Marina Karpova (Russia, 2015), The Law of the Jungle (La Loi du plus di Pascale Hecquet (Francia/Belgio, 2015), Lea and The Forest Pirates di Maria Avramova (Svezia, 2015), Lune di Toma Leroux e Patrick Delage, (Francia, 2014), Oh, My Goddess! di Pei-Chia, Tsai (Taiwan, 2015), Papa di Natalie Labarre (USA, 2014), Schwammerlbert di Pia Auteried (Germania, 2014), The Search for the Monster of Lake QS di Sarah Lynne Reul (USA, 2015), Sky High di Stewart Powers (Regno Unito 2015), The True Knight di Dominika Brodowsk (Regno Unito, 2014), Waves in the Sky di Gildardo Santoyo del Castillo (Messico, 2015).

Due invece i lungometraggi fuori concorso, entrambi europei: Raven The Little Rascal – The Big Race di Ute Von MunchowPhol (Germania, 2015) e Minnie and the Mozzies di Jannik Hastrup e Flemming Quist Moeller (Danimaca, 2014) in cui i due registi affrontano, con i toni a tratti magici adatti ai più piccoli, una questione delicata quale il bullismo.

Storie di amicizia, coraggio e determinazione nella sezione ELEMENTS +6. How to Steal a Dog (Corea del Sud, 2015), firmato da Sung-Ho Kim e distribuito da 9ers Entertainment, è l’avventura rocambolesca e toccante di due bambine che devono aiutare la mamma di una delle due a trovare il denaro per affittare, finalmente, una casa. Mentre Amazing Wiplala (Olanda, 2014, prodotto da Boss Bros e distribuito da Attraction Distribution) – diretto da Tim Oliehoek, racconta l’incontro fantastico tra una famiglia e un minuscolo mago che porterà scompiglio e novità in famiglia. Dall’India arriva Rainbow (2014) – diretto da Nagesh Kukunoor e prodotto da Kukunoor Movie – viaggio alla ricerca della felicità di due bambini, sorella e fratello, attraverso un paese che sa essere generoso, magico e crudele allo stesso tempo. In Ghosthunters – On Icy Trails di Tobi Baumann (Austria, Germania, Irlanda, 2015, distribuito in Italia da Notorious Pictures) si racconta la storia dell’undicenne Tom e di Hugo, fantasma rinvenuto in cantina che non solo è del tutto innocuo, ma ha anche un disperato bisogno d’aiuto. È ambientato nel 1900, in un orfanotrofio la cui direttrice costringe i bambini a lavorare in una fabbrica Monkey Business from A to Z di Johan Nijenhuis (Olanda, 2015). Due i titoli italiani: Grotto di Micol Palluca (Italia, 2015 – prodotto da Thalia Film) e The Games Maker (Italia, Argentina, Canada, 2014), diretto da Juan Pablo Buscarini, interpretato da Joseph Fiennes e Valentina Lodovini, (distribuzione internazionale Cinema Management Group, distribuzione italiana De Angelis Group). Sei, invece, i corti in gara: Me Buddy, Muhammad di Eleanor Walsh (Irlanda, 2014), Zero di Tony T. Datis (Francia, 2014), The Fly (La mosca) di Marco Di Gerlando (Italia, 2015), The Present di Jacob Frey (Germania, 2014), Vitello digs a hole di Dorte Bengtson (Danimarca 2015), The Wish Fish di Karel Janák (Repubblica Ceca, 2015).

Racconti sospesi tra fantasia e realtà nella sezione ELEMENTS +10. Con Paper Planes (Australia, 2014), distribuito dalla Arclight Films e diretto da Robert Connolly scopriamo la passione di un ragazzo per il volo ed il suo viaggio per competere nei campionati mondiali di aerei di carta in Giappone. Filo conduttore dell’avventura la ricostruzione del rapporto tra il figlio e il padre (Sam Worthington, il Jake Sully di Avatar, ospite del Giffoni Experience 2010). Nel belga Labyrinthus (Belgio, 2014) di Douglas Boswell, realtà e mondo virtuale si incontrano e si scontrano: un ragazzo scopre che una coetanea è imprigionato in un video gioco e spetterà a lui salvarla. Birds of Passage (Francia, Belgio, 2015, distribuzione internazionale Attraction Distribution) diretto da Olivier Ringer, tratta invece la storia struggente dell’amicizia tra Cathy e la sua amica Margaux, costretta su una sedia a rotelle. Insieme le bambine affronteranno una rischiosa avventura per salvare la vita di una piccola anatra. The Shamer’s Daughter di Kenneth Kainz (Danimarca, 2015) è la storia di Dina, la figlia della sciamana: una ragazza che, suo malgrado, ha ereditato il potere soprannaturale della madre, quello di guardare dentro l’anima delle persone, facendole vergognare di se stesse. In Adama di Simon Rouby (Francia, 2015), un coraggioso dodicenne attraversa l’Europa, stretta nella morsa della prima guerra mondiale, sostenuto dalla forza della disperazione e dalla poesia dell’infanzia, per portare a compimento il proprio viaggio iniziatico. Un altro bimbo pieno di coraggio è il protagonista di My Mother’s Blue Sky di Ali Ghavitan (Iran, 2015): il piccolo Amir, che ha perso il padre e vive con la madre con la quale lavora in una piccola miniera di carbone. Chiude la selezione Mara and the Firebringer di Tommy Krappwies (Germania, 2015) un film di avventura e magia nel quale la giovane Mara deve comprendere il senso delle sue inquietanti visioni. Per i cortometraggi sono stati selezionati: Two left feet (Due piedi sinistri) di Isabella Salvetti (Italia 2015), The Alchemist’s Letter di Carlos Andre Stevens (USA, 2015), Hursit di Selcen Yilmazoglu, (Turchia, 2015), Johnny Express di Woo Kyungmin (Corea del Sud, 2014), The Wanderer di Emmanuel Moscoso (Argentina, 2015), The Red Thunder di Alvaro Ron (USA, 2015), Fare Thee Well (La Fonte) di Mattia Venturi (Italia, 2015).

Intense le tematiche proposte in GENERATOR +13: dai sogni adolescenziali scanditi dal ritmo di ottima musica rock a temi molto più delicati come l’elaborazione del lutto. In Beatles (Norvegia, 2014, Norwegian Film Institute) – tratto dall’omonimo libro di Lars Saabye Christensen e diretto da Peter Flinth (FAKIREN FRA BILBAO, presentato al GFF 2004) – incontriamo quattro ragazzi che nella Oslo degli anni ’60 sognano di diventare i Beatles. Si continua con The Beat Beneath My Feet (Regno Unito, 2014, Spotlight Pictures) di John Williams interpretato da Luke Perry, noto per essere stato uno dei protagonisti del telefilm BEVERLY HILLS 90210. Tom, un adolescente solitario, sogna di diventare una rock star, ma si sente frustrato dalla sua cattolicissima madre single, Maria. Quando un forestiero misterioso trasloca nel piano sottostante e comincia a suonare musica rock a tutte le ore, Tom lo riconosce come il chitarrista caduto in disgrazia, Max Stone, della rock band “Nothing”, scomparso da anni e presunto morto. Si toccano “corde” delicate con Thread Of Lies (Corea del Sud, 2014, CJ Entertainement), diretto da Lee Han. Hyun-sook è una madre vedova, divisa tra l’educazione di due adolescenti e un impegnativo lavoro in un grande negozio di alimentari. Un giorno, la figlia più giovane, Cheon-ji, si suicida senza nemmeno lasciare un biglietto. Lottando con il senso di colpa e la rabbia, e senza sapere perché Cheon-ji ha scelto di uccidersi, la madre non trova pace, mentre lunghi flashback ci mostrano la giovane vittima di atti di bullismo nella sua scuola media. Copione diverso per la regista Lea Pool, una delle più importanti del Canada. Vincitrice a Berlino, Chicago, Sarajevo, Toronto e proprio a Giffoni nel 1999 grazie al suo EMPORT-MOI, torna quest’anno sullo schermo della Cittadella del Cinema con The Passion Of Augustine (Canada, 2014, Seville International). Al centro dell’opera la storia di Madre Agostina, una suora che, dietro ad un’apparenza rigida, nasconde un animo più leggero e porta avanti con determinazione e sagacia un collegio nelle zone rurali del Quebec, nel bel mezzo della “Quiet revolution”. È ambientato a cavallo del 19esimo secolo Marie’s Story (Francia, 2014, Indie Sales, distribuito in Italia da Mediterranea Productions) diretto da Jean-Pierre Améris, già regista del film EMOTIVI ANONIMI (LES ÉMOTIFS ANONIME, 2010). Basato su eventi realmente accaduti, il lungometraggio, che sarà distribuito in Italia dalla Mediterranea Productions, segue le vicende di un umile artigiano e di sua moglie che, nel disperato tentativo di trovare una forma di contatto con la figlia nata sorda e cieca e incapace di comunicare con il mondo intorno a lei, decidono di affidarla all’Istituto Larnay nel centro della Francia, dove un ordine di suore cattoliche gestisce una scuola per ragazze non udenti. In Sanctuary di Marc Brummund (Germania, 2015) siamo nel 1968: Rolling Stones, pantaloni a zampa di elefante, minigonne, rivoluzione sessuale, mentre Wolfgang, un ragazzo di quattordici anni dallo spirito ribelle e contestatario, viene mandato a Freistatt, una casa-famiglia per giovani problematici. Infine You’re ugly too di Mark Noonan (Irlanda, 2014) racconta la storia, di dolore e fiducia, di Will: un uomo con trascorsi criminali che ottiene un rilascio straordinario dal carcere per prendersi cura di sua nipote Stacey, in seguito alla morte della madre di lei.

Primi turbamenti adolescenziali e l’inquietudine di una generazione nei film selezionati per GENERATOR +16. In Other Girls (Finlandia, 2015, Finnish Film Foundation) diretto da Esa Illi, si intrecciano le vite di quattro ragazze alle prese con l’ingresso nell’età adulta. Ad ispirare la storia è una serie di video diari sovversivi, controversi e scandalosi realizzati nel 2011 da 4 giovani di Helsinki. Il rap è descritto come un’occasione di riscatto dal degrado in Max & Lenny (Francia, 2014, Alpha Violet), diretto da Frederic Nicolas. Max è una giovane congolese clandestina che si imbatte, a nord di Marsiglia, in Lenny, una ragazza taciturna coinvolta nel traffico di droga; nasce tra loro un legame cementato dalla lotta comune per la sopravvivenza che restituirà ad entrambe una percezione diversa del mondo. Tra gli autori del film c’è anche Francois Begeaudeau, autore ed interprete del film LA CLASSE, vincitore della Palma d’Oro. Emozioni in contrasto in Nena (Olanda/ Germania, 2014, produzione Key Film, distribuzione internazionale Mountain Road Entertainment Group), la 16enne protagonista del lavoro diretto da Saskia Diesing. Le sue trepidazioni si dividono tra il tentativo di suicidio di suo padre, Martin, paralizzato dal collo in giù, e l’infatuazione per Carlo, lanciatore della squadra di baseball. Lontano dagli occhi indiscreti degli adulti, alle prese con matrimoni falliti, i due ragazzi si spingono oltre i confini della loro amicizia, alla scoperta di una passione intensa. È nota per il ruolo di Arya Stark nella serie HBO Il Trono di Spade, Maisie Williams, protagonista di The Falling (Regno Unito, 2014, Independent) che è diretto da Carol Morley; è la storia di una ragazza problematica, determinata a indagare le cause di una misteriosa epidemia che ha invaso la scuola femminile che frequenta. Ci troviamo nell’Inghilterra del 1969, in un Mondo sull’orlo di una rivoluzione epocale. In Standing Tall di Emanuelle Bercot (Francia, 2015, distribuito in Italia da Officine Ubu), Malony, abbandonato dalla madre all’età di sei anni, entra ed esce ininterrottamente dalle aule del tribunale dei minori, ma le cose cambieranno quando incontrerà Tess, una ragazza veramente speciale, dalla quale il giovane vedrà sprigionarsi un nuovo barlume di speranza. Una storia di integrazione è quella che ispira Your Tiger di Cyprien Vial (Francia, 2014), in cui Bébé Tigre è Many, un ragazzo indiano di diciassette anni originario del Punjab, preso in custodia dallo Stato francese. Un esempio di integrazione riuscita da parte del protagonista che divide il suo tempo tra la scuola, gli amici e la fidanzata Elisabeth, senza perdere il contatto con la comunità Sikh. All The Wilderness di Micheal Johnson (Usa, 2014) è la storia di James, un adolescente inquieto che si è perso nelle lande selvagge della sua mente: lotta per far fronte all’assenza del padre e vive in un mondo di sua creazione.

Produzioni che provengono da mezzo mondo (dagli USA alla Nuova Zelanda passando per India, Corea e Europa) sono state scelte per raccontare la complessità di GENERATOR +18, la giuria più adulta del festival. Si parte dal debutto alla regia di Lou Howe con Gabriel (Usa,2014, Preferred Content). Un film che cattura con spietata sensibilità le vicende di un ragazzo disturbato – un bravissimo Rory Culkin – che crede di ritrovare la serenità ricongiungendosi al suo primo amore. Svelando, a poco a poco, lo squilibrio mentale di Gabriel, Lou Howe mette a nudo la mancanza di comprensione collettiva nei confronti dei problemi legati alla psiche. Prende il nome in prestito da un album di Bruce Sprigsteen Darkness On The Edge Of Town (Irlanda, 2014, distribuzione internazionale Cinemavault) del regista Patrick Ryan. Un film che attraversa diversi generi cinematografici – dal dramma al thriller, fino a giungere ad una sorta di western moderno – e che narra la storia di un adolescente dal passato difficile che sceglie di vendicare la morte di sua sorella, scomparsa e trovata poi assassinata in un bagno pubblico. Gli scacchi come riscatto da una vita complicata sono al centro di The Dark Horse (Nuova Zelanda, 2014, Seville International, distribuito in Italia dalla Kock Media) diretto da James Napier Robertson e interpretato dalla star maori Cliff Curtis (Rapa Nui, La ragazza delle balene, Blow, Training Day, 10000AC). È la storia vera di ex campione di partite lampo, affetto da disturbo bipolare, che diventa allenatore di scacchi a squadre per il recupero di ragazzi difficili. L’attrice indiana Kalki Koechlin interpreta una ragazza con paralisi cerebrale in Margarita, With A Straw (India, 2014, Wide Management) in cui la regista Shonali Bose ci presenta la disabilità in modo assolutamente naturale e “normale”: Lalia, come tutte le adolescenti ha passioni – suona e compone musica elettronica – emozioni, sentimenti, si innamora, tradisce… Astragal di Brigitte Sy (Francia, 2014) è un raffinato biopic in bianco e nero della scrittrice e poetessa francese Albertine Sarrazin. Il titolo prende spunto da un suo romanzo (L’astragale) del 1965 ed è anche il nome dell’osso del piede (l’astragalo) che Albertine si rompe mentre, a 19 anni, scappa dalla prigione dove sta scontando una condanna per rapina. Film di genere che trae ispirazione dalla tradizione dei “cappa e spada” coreani è Coin Locker Girl di Jun-Hee Han (Corea, 2015) che racconta di Il-young, bambina abbandonata appena nata in una stazione della metropolitana all’interno di una cassetta di sicurezza di Chinatown dove, anni dopo, incontra una donna che tutti chiamano “Mamma”, un boss criminale che la accoglie nella sua banda come una figlia. Chiude la selezione Fatima di Philippe Faucon (Francia, 2015). E’ la storia di una madre sola con due figlie adolescenti, Souad e Nesrine, cui cerca di garantire il miglior futuro possibile. Fatima lavora come donna delle pulizie a orari e ritmi impossibili. Un giorno, però, cade dalle scale e non potendo lavorare, comincia a scrivere in arabo tutto quello che, nella lingua francese, non è mai stata in grado di esprimere alle figlie.

L’incontro, l’incrocio di destini tra diverse età e differenti generazioni è il tema ricorrente dei cortometraggi fiction della sezione GENERATOR +18 che propone nove film: Boys (Pojkarna) di Isabella Carbonell (Svezia, 2015), I do well to remember di Cesar Roldan (Spagna, 2015), Lukas & the Aspies di Anders Gustafsson (Danimarca, 2015), Throw Me to the Dogs di Aaron Dunleavy, Joseph Ollman (Regno Unito, 2015), Share di Pippa Bianco, (USA, 2014), Pitahaya firmato da Albert Espinosa (Spagna, 2014) e tre corto italiani Carvina di Luca Marcionelli (Italia, 2014), Point of view (Punto di vista) di Matteo Petrelli (Italia,2015), La Malaerba di Mirco Valenza (Italia, 2015).

Sono 11, invece, i cortometraggi animati di GENERATOR +18: About a Mother (Про MAMY) di Dina Velikovskaya (Russia, 2015), A single life di Job Roggeveen, Joris Oprins & Marieke Blaauw (Netherlands, 2014), Beach Flags di Sarah Saidan (Francia, 2014), Carface (Autos portraits) di Claude Cloutier, (Canada, 2015), Digital Native (Joojeh Mashini جوجه ماشینی) di Mahboobeh Mohammadzaki (Islamic Republic of Iran, 2015), Disrupted di Alicja Jasina (USA, 2014), Juan and the cloud (Juan y la nube) di Giovanni Maccelli (Spagna, 2014), Mechanick di Margherita Clemente, Lorenzo Cogno, Maria Garzo, Tudor Moldovan (Italia, 2015), My Grandfather was a cherry tree di Olga Poliektova, Tatiana Poliektova (Russia, 2015), The Wait of May (L’Attesa del Maggio) di Simone Massi (Italia, 2014), Yùl and the Snake (Yùl et le Serpent) di Gabriel Harel (Francia, 2015).

Integrazione, terrorismo, genocidio, sono alcuni dei temi al centro delle opere della sezione GEX DOC. Punta l’obiettivo sul terrorismo Warriors From The North (Danimarca, 2014, Danish Film Institute) di Søren Steen Jespersen e Nasib Farah. I due registi ci raccontano del gruppo somalo Al-Shabaab che raduna in sé dei giovani musulmani con difficoltà ad integrarsi in Danimarca e che decidono di entrare nelle fila del terrorismo islamico. Reduce dell’olocausto è Greta Klingsberg, membro del cast originale di Brundibar Revisited di Douglas Wolfsperger (Germania/Repubblica Ceca, 2014, Douglas Wolfsperger Filmproduktion) che affronta il genocidio attraverso il riferimento all’opera per bambini Brundibàr. Si tratta di un’opera nota per essere stata rappresentata nel campo di concentramento di Terezin-Theresienstadt, tra il 1943 ed il 1944, in segno di protesta anti-nazista. Nel lavoro di Wolfsperger, un gruppo di ragazzi a Berlino rimette in scena l’opera e compie un viaggio a Terezin/Theresienstadt per documentarsi sugli orrori del terzo Reich. L’opera è auto-prodotta. All The Time in The World di Suzanne Crocker (Canada, 2014), esplora il tema del bisogno di staccarci dalla nostra vita frenetica e sovraccarica di tecnologia, per ricreare il contatto con l’altro, con noi stessi e con il nostro ambiente naturale, il contatto dei genitori con i figli, dei bambini con la natura. Si parla della difficoltà di combinare lavoro e sentimenti in The Circus Dymasty di Anders Riis-Hansers (Danimarca, 2014) in cui Benny Berdino, proprietario di uno dei più grandi circhi d’Europa, sogna che suo nipote, Patrick Berdino, prolunghi e mantenga viva la sua dinastia attraverso un matrimonio apparentemente già deciso. In Finish Line (Spagna, 2014) di Paola Garcia Costas c’è la storia di un papà e della sua bimba, affetta dalla sindrome di Rett. I due prendono parte ad una maratona per sensibilizzare il pubblico nei confronti di questa malattia devastante e ancora sconosciuta. Chiude la sezione competitiva Protagonisti Per Sempre (Italia, 2014) di Mimmo Verdesca, vincitore del nastro d’argento per il miglior documentario nel 2012, in cui il regista compie un excursus dal neorealismo ad oggi con gli enfant prodige di altri tempi. Protagonisti sono gli interpreti di film celebri come “Ladri di biciclette”, “La ciociara”, “La vita è bella”, che si raccontano e raccontano della loro esperienza al fianco dei più acclamati registi della storia del nostro cinema.

Giffoni Experience 2015: annunciate dall’Expo le novità

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Giffoni Experience 2015: annunciate dall’Expo le novità

giffoni experience 2015Nella prestigiosa vetrina di Expo, dove si esaltano e apprezzano le eccellenze Made in Italy (e non solo), non poteva mancare il Giffoni Experience 2015, contenitore di idee, acceleratore di progetti culturali, incubatore di strategie creative, promotore di turismo e valorizzazione del territorio. Non solo luoghi da scoprire, o prodotti tipici da gustare, ma anche brand da promuovere e sviluppare. E’ con questa motivazione che il Gal Colline Salernitane (presieduto da Paolo Russomando, sindaco di Giffoni Valle Piana), ha scelto proprio il Giffoni Experience come punta di diamante dell’area Picentina per la sua partecipazione – quest’oggi – all’Expo.

“Il Giffoni – spiega il direttore Gubitosi – è il più importante contenitore di immagine e idee di tutto l’area. Conosciuto nel mondo, è un elemento fondamentale e trainante dell’economia locale e regionale”.

L’evento di stamane a Milano è stato organizzato dal Consorzio Gruppo Eventi presieduto da Vincenzo Russolillo, che ha coordinato le attività all’interno di Cascina Triulza, mediante il suo format dedicato proprio alla promozione dei territori all’interno dei grandi eventi nazionali ed internazionali. Sulle note avvolgenti del Waltz n.2 di Shostakovich, colonna sonora del Giffoni Film Festival, la  Banda della Polizia Locale di Milano, ha inaugurato la giornata di Giffoni all’Expo. Un omaggio che il Comune di Milano e il comandante Antonio Barbato hanno voluto offrire al Gff, anche a supporto della collaborazione siglata con la Polizia Locale di Giffoni Valle Piana, diretta dal comandante Rosario Muro.

Dopo le emozioni trascinanti della banda, spazio al cinema con la presentazione del  film realizzato dal Dipartimento Digitale di Giffoni “Cibo e cinema”. In venti muniti si susseguono  le scene più conosciute, ammiccanti, poetiche ed emblematiche che hanno raccontato sul grande schermo il cibo, la cucina, la gastronomia in generale.

All’incontro – al quale hanno partecipato anche il presidente del Giffoni Experience Piero Rinaldi, il sindaco Paolo Russomando,  il coordinatore Agenzia Gal Gennaro Fiume e tutti i rappresentanti amministrativi dei comuni del Gal –  il direttore Claudio Gubitosi e Umberto Chiaramonte, leader di Mn Holding hanno annunciato uno straordinario nuovo progetto musicale per il 2015. Novità assoluta di questa edizione è, infatti, la presenza, durante le giornate del festival, di un ‘late showcondotto dal Trio Medusa, che andrà in onda su Italia1 in seconda serata per 6 puntate dalla fine di agosto. Da Piazza Lumière, a Giffoni, a partire dalle ore 22 del 18 luglio, prenderà vita uno spettacolo che unirà musica e cinema e fonderà interviste pungenti ed ironiche con momenti di puro divertimento e performance dal vivo. Ogni sera un ospite musicale ed uno cinematografico del festival saranno intervistati dal Trio Medusa, che non rinuncerà a divertenti incursioni nella vita del Giffoni Experience per raccontare, con gag e filmati, gli eventi più importanti della giornata appena trascorsa. Protagonisti di questo innovativo ‘late show’ saranno anche i ragazzi di Giffoni che, direttamente dal palco, incalzeranno gli ospiti con il loro modo di fare schietto, curioso e acuto, tratto distintivo della giovane giuria del festival.

Cinema, musica, teatro, masterclass, arte, spettacoli: il Giffoni Film Festival (17-26 luglio) è questo, e tanto altro ancora. Oltre ai 3600 giurati provenienti da tutto il mondo, saranno migliaia i giovani che si daranno appuntamento alla Cittadella del Cinema per incontrare i propri idoli e almeno 250mila il pubblico partecipante previsto. Dopo l’annuncio di Martin Freeman, apprezzato per il personaggio di Bilbo Baggins nei tre adattamenti de Lo Hobbit, Darren Criss, l’attore e cantautore statunitense che nella serie GLEE  interpreta Blaine Devon Anderson, Mark Ruffalo, acclamato Hulk della serie Marvel The Avengers, l’irriverente e intensa Asia Argento e tutto il cast della celebre serie Braccialetti Rossi, questa mattina dall’Expo è stata confermata la presenza dell’attore e comico italiano Fabio De Luigi.

L’artista mette alla prova la sua ecletticità accettando vari ruoli cinematografici. Tra le altre cose, lavora come co-protagonista di Claudio Bisio in Asini, si avvicina poi al cinema d’autore con il Partigiano Jonny di Guido Chiesa. In seguito Giulio Manfredonia gli affida due ruoli nei lungometraggi Se Fossi In Te e in È Già Ieri. Lo ritroviamo in Un Aldo qualunque di Dario Migliardi  e Ogni volta che te ne vai di Davide Cocchi. A teatro, è nel cast di Irma la dolce di Alexandre Breffort. Dal 2005 è stato protagonista su Italia 1 per due stagioni consecutive della fortunata sit-com Love Bugs, prima al fianco di Michelle Hunziker e poi di Elisabetta Canalis. E’ diretto da Gabriele Salvatores nei film Come Dio Comanda e Happy Family, l’anno successivo  è protagonista de La peggior settimana della mia vita, di cui è anche co-sceneggiatore e co-creatore del soggetto, diretto da Alessandro Genovesi. Durante l’estate dello stesso anno, viene diretto da Fausto Brizzi in Com’è bello far l’amore 3D. A fine 2012 è uscito nei cinema Il peggior Natale della mia vita, continuazione del precedente La peggior settimana della mia vita. Nel 2013 interpreta Alberto Nardi un imprenditore giovane e dinamico che cerca di sbarazzarsi una volta per tutte la moglie, interpretata da Luciana Littizzetto, nel film Aspirante vedovo. Nel febbraio 2014 è protagonista della pellicola Una donna per amica, accanto a Laetitia Casta, dove recita nel ruolo di Francesco, avvocato impacciato che si innamora della sua migliore amica proprio quando questa decide di sposarsi.

Giffoni Experience 2015: anche Orlando Bloom tra gli ospiti

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Si arricchisce sempre più il programma degli incontri per i giurati della 45esima edizione del Giffoni Experience, esortati dal tema di quest’anno, Carpe Diem, a rendere straordinaria la propria vita, con coraggio e passione. E sarà proprio uno degli attori che ha meglio incarnato sul grande schermo queste due virtù, Orlando Bloom, l’ospite internazionale con cui gli oltre 3.600 ragazzi provenienti da 52 Paesi potranno confrontarsi il prossimo 25 luglio. Lo ha annunciato oggi Claudio Gubitosi, nel corso di un incontro alla redazione de IL MATTINO con il direttore Alessandro Barbano.

giffoni experience 2015Acclamato per il personaggio di Legolas, l’arciere elfo della trilogia de “Il Signore degli Anelli”, con cui ha conquistato giovanissimo nel 2001 la fama planetaria – e diversi premi –  e nei cui panni è tornatodieci anni dopo, per i tre adattamenti dell’epico prequel “Lo Hobbit”, Bloom si è imposto in pochissimo tempo tra le giovani star più cool del cinema internazionale. Complice del successo anche un altro celebre ruolo avventuroso, quello di Will Turner, corsaro per amore al fianco di Johnny Depp e Keira Knightley nei primi tre capitoli della saga campione d’incassi sui Pirati dei Caraibi– La maledizione della prima luna (2003),Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006), Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo (2007) – diretti da Gore Verbinski.

Accanto ai fantasy e ai kolossal storici– Troy di Wolfgang Petersen (2004), Le crociate di Ridley Scott (2005), I tre moschettieri di Paul W.S. Anderson (2011) – l’attore britannico ha prestato il suo fascinoso talento anche alla commedia conElizabethtown di Cameron Crowe (2005), al thriller in The Good Doctor di Lance Daly (2010) e in Zulu di Jérome Salle con Forest Whitaker (2013), ha vestito i panni della cinica rockstar di Sympathy for Delicious(2010)film del debutto alla regia di Mark Ruffalo, ed è ritornato a teatro – il suo primo amore – per Romeo e Giulietta – il Musical da Broadway, messo in scena da David Leveaux nel 2013 e la cui rappresentazione filmata è stata proposta al cinema nel 2014.

Ad agosto Bloom tornerà sul grande schermo in Digging For Fire di Joe Swanberg, applaudito al Sundance Film Festival, accanto a Jane Adams, Steve Berg, Anna Kendrick, Sam Rockwell, mentre per il 2016 è prevista l’uscita di Unlocked, il nuovo action-thriller di Michael Apted (Il mondo non bastaLe cronache di Narnia – Il viaggio del veliero) con Noomi Rapace, nei panni di un’agente della CIA alle prese con un possibile attacco terroristico, e un cast stellare che annovera Michael Douglas, John Malkovich, Toni Collette. Attesissimo, soprattutto, è il suo rientro nella saga più amata sui pirati: proprio in questi giorni l’attore è impegnato sul set di The Pirate of the Carribean: Dead Men Tell No Lies in cui, dopo essersi preso una pausa dalle avventure firmate Disney saltando il quarto capitolo “Oltre i confini del mare”, torna per la gioia dei fan a vestire i panni di Will Turner.

Della nuova avventura in fondo all’oceano (dove lo si era visto scomparire con l’Olandese Volante nell’ultimo capitolo piratesco a cui aveva partecipato) e delle sue tante altre imprese non solo cinematografiche, tra cui l’impegno dal 2009 come Ambasciatore di buona volontà dell’Unicef, Orlando Bloom parlerà ai giovani giurati del Giffoni 2015.

Bloom è stato nominato UNICEF Goodwill Ambassador nell’ottobre 2009, per il suo impegno nei confronti dei diritti dei bambini nel mondo. Bloom è un sostenitore di UNICEF dal 2007, quando visitò le scuole nel distretto occidentale di Kaski e Chitwan, tra le regioni più povere del Nepal. Inoltre è stato il testimone della campagna UNICEF per la bonifica dell’acqua a favore delle famiglie locali. Come ambasciatore Unicef Bloom ha anche visitato la Siria e recentemente nel marzo 2015 la Liberia un’area affetta dal virus mortale dell’ Ebola per portare sostegno alla comunità locale.

Giffoni Experience 2015: al via oggi con Ant-Man della Marvel

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Giffoni Experience 2015: al via oggi con Ant-Man della Marvel

giffoni experience 2015Star, blue carpet, giovani giurati, masterclass, concerti ma Giffoni Experience è soprattutto film sorprendenti, innovativi, originali che raccontano l’adolescenza nel 2015 vista da tutte le parti del mondo. Nei film in concorso presentati nelle sei sezioni competitive (+3 anni, +6, +10, +13. +16 e +18), l’evento per i ragazzi più importante del mondo è pronto a lasciare il segno ancora una volta negli occhi e nella fantasia dei giovani giurati che avranno la fortuna di assistere alle proiezioni. Uno dei temi affrontati nelle pellicole selezionate dai responsabili artistici delle diverse sezioni in concorso (Manlio Castagna, Luca Apolito, Gianvincenzo Nastasi e Antonia Grimaldi) è la musica: come nel norvegese Beatles di Peter Flinth, tratto dall’omonimo romanzo di Lars Saabye Christensen, in cui quattro ragazzi sognano di diventare i Beatles nella Oslo degli anni ’60. Un sogno adolescenziale che condivide anche Tom, protagonista di The Beat Beneath My Feet dell’inglese John Williams: adolescente solitario, Tom sogna di diventare una rockstar ma si sente frustrato dalla sua cattolicissima madre single e, quando un forestiero misterioso trasloca nel piano sottostante e comincia a suonare rock a tutte le ore, il ragazzo lo riconosce come un chitarrista di una band caduto in disgrazia, scomparso da anni e presunto morto. Ad accrescere l’interesse per la pellicola, anche l’attore che interpreta Tom, quel Luke Perry noto per essere stato uno dei protagonisti del telefilm Beverly Hills 90210. Un altro volto notl, Rory Culkin, fratello minore di Macaulay Culkin (ex ragazzo prodigio di Mamma ho perso l’aereo) è protagonista di Gabriel, film che cattura con spietata sensibilità le vicende di un ragazzo disturbato che crede di  ritrovare la serenità ricongiungendosi al suo primo amore. La musica è protagonista anche di Max e Lenny del francese Frederic Nicolas in cui il rap è descritto come un’occasione di riscatto dal degrado. Tra gli autori del film c’è anche Francois Begeaudeau, autore ed interprete di La Classe, vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Gioia anche per i fans di Bruce Springsteen con Darkness on the edge of town, film dell’irlandese Patrick Ryan che prende il titolo proprio da un grande successo del Boss: un film che attraversa diversi generi cinematografici, dal dramma al thriller, fino al western moderno, e che racconta la storia di un adolescente dal passato difficile che sceglie di vendicare la morte della sorella.

DISABILITA’, SUORE CORAGGIOSE E BULLISMO AL CENTRO DELLE TRAME
Di disabilità, presentata in modo assolutamente normale, parla invece l’indiano Margarita, with  a straw, in cui il regista Shonali Bose racconta la storia di Lalia, nata con una parallisi cerebrale che le impedisce di esprimersi chiaramente e camminare costringendola su una sedia a rotelle ma fiera e orgogliosa della sua personalità. Di bullismo si parla nel coreano Thread of Lies di Lee Han con una mamma devastata dal senso di colpa quando la figlia più giovane si suicida senza nemmeno lasciare un biglietto: scoprirà che la ragazza, studentessa di scuola media, è stata vittima di atti di bullismo di cui la mamma era inconsapevole. Gli scacchi come riscatto da una vita complicata sono al centro di The Dark Horse diretto dal nozelandese James Napier Robertson e interpretato dalla star maori Cliff Curtis (già protagonista di Rapa Nui e Training Day), storia vera di un ex campione di partite lampo, affetto da disturbo bipolare, che diventa allenatore di scacchi a squadre per il recupero di ragazzi difficili. Grande attesa anche per il nuovo film di Lea Pool, una delle più importanti registe canadesi: il suo The Passion of Augustine racconta la storia di Madre Agostina, una suora che, dietro un’apparenza rigida di direttrice di un convento adibito a college femminile, è capace di trasformare un piccolo monastero in un gioiello musicale ma è costretta a fronteggiare gli assalti della modernità. Una suora coraggiosa è anche la protagonista di Marie’s Story diretta dal francese Jean Pierre Améris, già regista del film Emotivi Anonimi: la pellicola, basata su eventi realmente accaduti, segue le vicende di un umile artigiano e di sua moglie, che, nel disperato tentativo di trovare una forma di comunicazione con la figlia nata sorda e cieca, decidono di affidarla ad un istituto dove Sorella Marguerite prende la piccola sotto la sua ala protettrice cercando in ogni modo di tirarla fuori dall’oscurità in cui vive. La ribellione adolescenziale è il tema di Sanctuary, del tedesco Marc Brummond, ambientato nel 1968, in cui un 14enne viene mandato in una casa famiglia per giovani problematici a causa del suo spirito ribelle e contestatario. Attesissimo è  Other girls del finlandese Esa Illi, ispirato alla storia vera di una serie di video sovversivi, controversi e scandalosi realizzati nel 2011 da 4 giovani di Helsinki. Adolescenti inquieti anche nel francese Standing Tall di Emanuelle Bercot con un ragazzo che entra ed esce ininterrottamente dalle aule del tribunale dei minori fin quando incontrerà una ragazza che gli dà una nuova speranza di vita. Il tema dell’integrazione è affrontato nel francese Your Tiger di Cyprien Vial in cui  un ragazzo indiano  di 17 anni, preso in custodia dallo Stato francese, riesce a trovare un equilibrio tra la sua comunità Sikh e i suoi nuovi amici francesi. Un amore commovente è quello raccontato dall’irlandese Mark Noonan in You’re ugly too in cui un uomo con trascorsi criminali ottiene un rilascio straordinario dal carcere per prendersi cura di sua nipote rimasta orfana della mamma. Maisie Willliams, l’attrice nota per il ruolo di Arya nel Trono di Spade, è invece la protagonista dell’inglese The Falling, diretto da Carol Morley, storia di una ragazza problematica determinata ad indagare le cause di una misteriosa epidemia che ha invaso la scuola femminile che frequenta.

Giffoni Experience 2015, Tom Felton: “Non mi stancherò mai di Draco!”

Per il secondo anno consecutivo, il Giffoni Experience 2015 chiama a raccolta tutti i fan di Harry Potter per realizzare il loro sogno di incontrare un personaggio della saga: è la volta di Tom Felton, il malvagio compagno di Hogwarts del maghetto più famoso del mondo!
L’attore inglese è arrivato carico all’incontro, commuovendosi davanti all’accoglienza calorosa delle giurie, dalla folla che lo aspettava sul blue carpet e dal Welcome video, un video con messaggi di benvenuto e spezzoni di performance che precede ogni incontro a Giffoni (uno dei momenti più amati da ospiti e pubblico), “Faccio il lavoro più bello del mondo e non avrei mai creduto che un giorno mi sarei trovato davanti a voi! Questo festival è un occasione bellissima sia per me che per voi! Non so dove sarei oggi se i miei genitori non mi avessero portato all’audizione di Harry Potter: lo so che è stato merito della mia faccia se sono stato preso, ma ora sono qui solo grazie al vostro supporto!”

“Non mi stancherò mai del ruolo di Draco Malfoy!” commenta Tom Felton, che è conosciuto da tutti principalmente per questa sua interpretazione anche se nel suo curriculum vanta tanti film tra cui L’Alba del Pianeta delle Scimmie e Against The Sun e tanti progetti in uscita, come la detective story Risen, accanto a Joseph Fiennes, “I giornalisti mi chiedono sempre cosa vorrei fare per scollarmi di dosso questo ruolo, ma io non voglio! Sono stato davvero fortunato di far parte della saga di Harry Potter e, lo dico anche a nome degli altri attori, vi ringrazio per tutto il successo che ci avete dato! Chiamatemi Draco quando volete!” .

Tom Felton GiffoniRecitando il ruolo del bullo della scuola di magia dai 12 ai 21 anni, Tom Felton è cresciuto insieme al suo personaggio ed è normale che tutto l’incontro si è incentrato soprattutto sulla conoscenza di esso: “La cosa bella è che al terzo/quarto film il regista veniva da me e mi chiedeva consigli su come dovesse agire Draco: ci siamo influenzati a vicenda e sapevo come poteva pensare in certe situazioni. Ma quello che ho amato di Draco è che ha avuto un evoluzione incredibile dal primo all’ultimo film. Molti erano dalla sua parte ed io non lo condanno, ma non era un personaggio da seguire. Purtroppo era cresciuto in un ambiente che lo ha influenzato negativamente, idolatrando il padre malvagio. Mettiamo le cose in chiaro: Draco non è un santo vestito da lupo. È un lupo docile, ma sempre lupo! Con il passare degli anni il suo carattere è migliorato, ha iniziato a vedere più positivamente la madre e nel finale c’è una sorta di redenzione ad esempio quando salva Harry, anche se effettivamente non lo aveva riconosciuto. Ma J.K. Rowling lo ha sottolineato molto spesso: Draco non era uno dei buoni!”.

Le giurie sono molto curiose di sapere cosa avrebbe cambiato della saga, se ne avesse avuto il potere. “Non sono stato mai un grande fan di Dobby, era un personaggio strano e curioso. Ma al cinema tutti piangevano e anche se sono caduti tanti soldati in questi anni, probabilmente salverei lui dalla fine che ha fatto!” una risposta che forse Draco non avrebbe dato ma ammette di essere stato anche lui ogni tanto un cattivo ragazzo,“Sul set erano molto severi, ma devo ammettere che mi sono portato a casa un’anello dei Serpeverde…ma non lo dite alla Warner Bros!”. E mentre alla stampa confessa che nel finale avrebbe voluto lui uccidere Lord Voldemort, ai ragazzi racconta un’altra storia…ben più divertente! “Del finale non avrei cambiato molto! Semplicemente avrei ucciso Harry e sarei scappato via con Ron!”

Tema ricorrente dell’incontro con Tom Felton è stata la fortuna, una cosa che l’attore di 27 anni non da per scontato: “Harry Potter per me è stata una grande palestra. Ho avuto l’opportunità di recitare accanto ad un cast eccezionale come Alan Rickman e Ralph Fiennes sin da quando ero piccolo. Non se ne accorgevano loro e nemmeno io, ma dopo alcune scene io mi accorgevo di aver imparato qualcosa, di aver carpito qualche loro segreto. Sono davvero grato di averne avuto la possibilità!” e aggiunge “Non ricordo grandi ostacoli nel mio percorso. Forse imparare gli accenti, come quello americano, richiede impegno. A volte mi manca casa quando sono dall’altra parte del mondo a girare in film…ma sinceramente mi sto lamentando del nulla! Faccio un lavoro stupendo, che io però chiamo passione, perché non mi posso proprio lamentare!”

“Spero di continuare a recitare ma devo ammettere che è una cosa che ho capito recentemente di voler fare seriamente. Pensate che dopo il primo film di Harry Potter volevo fare il pescatore…e fortunatamente non ci sono riuscito! Mi ci sono voluti 10 anni per capire che lavoro fantastico avevo avuto la possibilità di fare e quanto ero stato fortunato!”. Tom Felton rimarrà in Italia per qualche altra settimana, tra la Puglia e Roma, per girare il film di Stratton per la regia di Simon West.

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Giffoni Experience 2015, per GLEEffoni arriva Darren Criss

Per il quarto anno consecutivo il Giffoni Experience si trasforma in GLEEffoni, chiamando a raccolta da tutta Italia i fan della musical comedy più famosa di sempre. A chiudere il cerchio delle ospitate a tema Glee, Darren Criss, l’amatissimo Blaine Anderson, personaggio con il farfallino e ugola d’oro, coinvolto nella epica storia d’amore con Kurt Hummel. “Sarei fortunato ad essere riconosciuto anche solamente per il ruolo di Blaine per tutta la mia vita. Io devo la mia carriera a Glee!” commenta l’attore, “Non è un peso, lo sarebbe se fosse l’unica cosa che io sapessi fare, ma per me la parola chiave è versatilità. Ad esempio se mi chiedono se sono un attore io rispondo di essere anche un musicista e viceversa, per far capire che ho tanto ancora da mostrare!”

In realtà Darren Criss ha già dato degnamente prova di quel che sa fare: oltre alla serie tv Glee, ha preso parte in film come Girl Most Likely accanto a Kristen Wiig e ha appena concluso 3 mesi a Broadway da protagonista in Hedwig And The Angry Inch. “Descriverei questa esperienza come una montagna russa: emozionante! Hedwig è uno di quei ruoli che ho sempre sognato di fare, sicuramente un buon punto per la mia carriera che mi ha fatto crescere molto professionalmente. Senza nulla togliere, ma per me lavorare in Hedwig è stato infinitamente più bello dell’aver preso parte allo show How To Succeed In Business.” La prima esperienza di Criss a Broadway è stata infatti quando ha sostituito nel 2012 Daniel Radcliffe nel classico degli anni ’60 How to Succeed in Business Without Really Trying, “Nel teatro mi sento proprio a casa. Sarà che è da quando sono piccolo che ci passo la maggior parte del mio tempo…anche perché se vuoi essere un’attore è quello il luogo in cui devi frequentare il più possibile sin dai tempi della scuola. Amo il teatro perché l’attore ha molto più potere rispetto alla televisione. A teatro sei solo tu e lo spettatore.”

Grazie al ruolo di Hedwig, ma soprattutto a quello di Blaine Anderson, Darren è diventato un icona per il movimenti LGBT, un vero onore per lui, “Sono molto contento di aver fatto parte di uno show che ha portato la luce su queste problematiche e le difficoltà che hanno i ragazzi molto giovani. Sono contento che Glee abbia aiutato tante persone, ogni volta che qualcuno viene da me e mi dice che in qualche modo, con il mio personaggio, sono riuscito a fargli superare delle difficoltà rimango stupefatto. Avere questo tipo di connessione con questa comunità è davvero un onore.”

Darren_Criss_GiffoniDopo Giffoni il prossimo progetto dell’attore americano sarà sempre in Italia: da lunedì inizierà a girare una commedia romantica (che per il momento porta il titolo di Smitten! per la regia di Barry Morrow, Oscar per la sceneggiatura di Rain Man) prima in Sud Tirolo e successivamente a Roma, “Inizierò la settimana prossima a girare questa storia molto tenera che darà a gli americani molto materiale per la loro idea romantica dell’Italia. Gireremo in diverse parti di un Italia rurale e per gli americani anche solo vedere le persone, il vostro cibo e i vostri panorami sarà una delizia per gli occhi. Non posso garantire che sarà un buon film, perché non l’ho ancora girato, ma posso dirvi per certo che sarà bellissimo da guardare.” Tra una risposta e l’altra, Darren ogni tanto inserisce una parola in italiano e solo per avere la certezza di aver capito bene la domanda si fa tradurre tutto in inglese, ma dopo un semestre ad Arezzo durante gli anni del college, l’attore originario di San Francisco si sente a casa ogni volta che torna nel nostro paese, “Mentre ero qui ho studiato tanto la Commedia dell’Arte e penso che sarebbe divertente interpretare in futuro Arlecchino. Non è una storia o un personaggio conosciuto in America ma penso che potrebbe piacere anche oltreoceano questo tipo di commedia. Non mi dispiacerebbe collaborare anche con qualche regista italiano, insomma non potrei mai dire di no a Roberto Benigni!”.

A rafforzare la tesi che Darren Criss sia “the real deal” è arrivata anche una nomination a gli Emmy per Outstanding Original Music & Lyrics per “This Time”, la canzone da lui scritta ed eseguita da Lea Michele nell’episodio finale di Glee, “Si dice che i premi siano inutili finché uno non li vince, no? Ma è la verità. Io non scrivo canzoni per vincere premi, non è quello il mio obiettivo principale. This Time l’ho scritta per il personaggio di Rachel Berry, un ringraziamento per tutti e un messaggio d’amore per il pubblico che ci ha seguito tutti questi anni in Glee.”

In tanti aspettano un suo nuovo album ma ora non è il momento, “È sicuramente un progetto ma non è una priorità perché negli ultimi anni sono stato troppo impegnato. Ho dedicato tanto tempo a Glee, come anche Hedwig che ho finito domenica e ora inizio un’altro film. L’album è nella mia testa e di tanto in tanto mi ci sono messo, ma alla fine non ero mai soddisfatto del risultato finale perché non avevo abbastanza tempo per dedicarmici” commenta Criss che non si vuole definire solo un attore o solo un musicista, “Non è una coincidenza se molti attori sono anche musicisti. Entrambi condividono delle qualità nelle loro arti come il timbro, il tempo, il ritmo…Perché alla fine i musicisti e gli attori usano le stesse meccaniche, quindi questo non mi sorprende. Ad esempio i comici sono bravissimi batteristi, perché la batteria gli da il timing giusto per le battute.”
Ma c’è qualcosa che la musica gli dà rispetto alla recitazione? “Certo, ad esempio quando ascolto la musica mi sento come un matematico, ascolto gli accordi, la ritmica, scompongo totalmente un brano. La musica mi ispira in modo molto strutturale, come un’architetto che in un palazzo guarda i piani, le finestre o la posizione delle porte. Quando vengo ispirato per delle canzoni trovo che siano ispirazioni concrete, anche se c’è anche il fattore dell’emozione. Mentre recitare è molto più astratto, non puoi scindere una performance dall’attore e viceversa: rimarranno sempre un tutt’uno. A chi vuole studiare musica posso dire che è importante farsi ispirare da tutto ciò che ci circonda. Cercate di immergervi più possibile nella cultura!”

“Non ho mai realmente sognato di fare quello che sto facendo, ad esempio non avrei mai immaginato di essere qui dall’altra parte del mondo a parlare con voi.” conclude Darren Criss, che oltre alle giurie ha anche incontrato i Gleeks in un meet&greet, “Ho sempre avuto una grande passione per le arti ma il mio obiettivo finale non è mai stato essere famoso. Essere famosi di per sé, non è un buon sogno: non è una cosa che fa parte della passione. Quello che vi voglio dire è che vi dovete impegnare tanto, realizzare il vostro obiettivo, ma lì finisce il vostro compito. Non voglio risultare presuntuoso ma tutto quello che ho è il risultato di tanto lavoro e non è vero che le cose capitano per caso.”

Giffoni Experience 2015, Orlando Bloom: “Ragazzi potete cambiare il mondo”

Nella giornata di domenica è arrivato al Giffoni Experience 2015 l’ultimo ospite internazionale che ha mandato la folla in delirio firmando autografi per oltre mezz’ora e accontentando davvero tutti: parliamo di Orlando Bloom che ha ricevuto l’Experience Awards dai giurati del festival che attendevano molto quest’incontro.

Mentre con la stampa se la cava con il ‘no comment’, Orlando Bloom si lascia sfuggire con i ragazzi che tornerà nell’ultimo capitolo dei Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales, con uscita programmata per il 2017, “Lavorare con Johnny Depp è sempre un onore e vi posso solo dire che Will Turner tornerà, anche se per una piccolissima parte. Poi sarà l’occasione di introdurvi mio figlio!” Infatti la vera notizia è che vedremo sullo schermo propio il piccolo Flynn di 4 anni, avuto da Miranda Kerr.

Orlando_Bloom_GiffoniIl nome dell’ex moglie e modella torna in ballo quando un giurato ringrazia Bloom per aver schiaffeggiato Justin Bieber l’anno scorso proprio per gelosia nei suoi confronti, notizia che ha avuto vita propria rimbalzando sui social media di tutto il mondo, “Il mondo in cui state crescendo è molto diverso dal mondo in cui sono cresciuto io e i social media stanno cambiando il modo di comunicare. Ciascuno di voi ha la responsabilità di vivere la propria vita e di dire qual è la traccia che vuole lasciare nel mondo. La fama, il successo, i soldi non vi daranno la felicità. Siete ancora giovani e avete l’opportunità di cambiare il vostro futuro e quello di chi vi sta intorno. Usate questo potere in modo positivo e cambierete il mondo in meglio. Non pensate a come siete venuti in una foto sui social o a come vi dovete vestire, è più importante cambiare in meglio la vostra vita”.

Oltre ad essere famoso per la saga de I Pirati dei Caraibi, Orlando Bloom è l’eroe di un’altro folto fandom, quello de Il Signore degli Anelli, per cui ha vestito i panni del biondissimo elfo Legolas, “Quel ruolo per me è stato un vero regalo, mi piacerebbe poter dire di assomigliare a Legolas, ma entrare nella parte mi ha richiesto grande lavoro perché è un uomo molto composto e pieno di grazia. È una creatura che riesce a superare gli ostacoli più grandi, perché non importa quanto pensiate di essere piccoli, chiunque di voi ha la possibilità di trasformare il mondo in un modo che neanche immaginate”.

Ogni risposta di Orlando Bloom è positiva, speranzosa, un messaggio per i giovani che lo hanno ascoltato senza perdere una battuta, “Vi sarà capitato di trovarvi in situazioni difficili e di bullismo a scuola e vi voglio dire che sono quelle le sfide che vi danno l’opportunità di crescere. Nessuno al mondo può evitare gli ostacoli, ma la differenza la fa come reagiamo ad essi e come ci rialziamo quando ci buttano giù a terra. Carpe Diem dovrebbe diventare il vostro motto per ogni giorno”.

E non pensate che lui parli tanto per parlare, Orlando Bloom ha raccontato ai ragazzi di quando a 21 rischiò la morte cadendo da un tetto, “Superare il mio incidente mi ha dato la speranza per il futuro. Ero un ragazzo pieno di energia ma quell’episodio fu drammatico: per 4 giorni fui in sospeso tra la vita e la morte e poi i medici mi dissero che forse non avrei mai più camminato. Sono stato molto fortunato.”

Progetti per il futuro? Oltre a rivestire i panni di Will Turner, Orlando Bloom sarà al cinema a breve con Digging for fire di Joe Swanberg e successivamente nel thriller Unlocked di Michael Apted. Ma gli piacerebbe anche tornare a teatro ( dopo aver calcato il palco di Londra e di Broadway con Romeo e Giulietta) e vorrebbe essere coinvolto in qualche progetto del piccolo schermo, “Questa è l’epoca d’oro per la Tv e per un attore è un sogno sviluppare un personaggio per un periodo più lungo di tempo. Ma non aspetto di essere chiamato, sto già lavorando su qualche idea insieme ad alcuni produttori americani.”

Giffoni Experience 2015, Martin Freeman: “In Captain America sarò molto ambiguo”

Nella terza giornata del Giffoni Experience 2015, la cittadella ha accolto calorosamente Martin Freeman, l’attore inglese famoso per i ruoli ne Lo Hobbit e Sherlock. “Come si fa dire di no ad un festival così? La giornata è caldissima ma sono nella mia parte preferita del mondo, avrò la possibilità di incontrare tanti ragazzi fantastici e poi amo il vostro cibo! Il mio consiglio per le giurie è quello di fare le cose perché vi piace farle e basta: non perché qualcuno ve lo ha chiesto o perché questo vi porterà soldi o una grande macchina ma perché si desidera farlo per se stessi.”

Per la prima volta l’attore ha svelato che ruolo avrà in Captain America: Civil War, “Ho già girato alcune scene ed è un ruolo relativamente molto piccolo. Tornerò sul set solo per qualche altro giorno di ripresa. All’interno del film il mio è un ruolo molto ambiguo, non si capisce se sono buono o cattivo. Lavoro per il Governo Americano e ci sarà uno sviluppo probabilmente futuro del ruolo, anche se non è propriamente un ruolo centrale in Civil War. Quindi dovrei continuare…sempre che non mi licenziano!”

I progetti futuri sono davvero tanti, ma Freeman ha le idee precise sul metodo di selezione dei ruoli “C’è sempre qualcosa che si vuole fare, nuove sfide. Ad esempio tutti vogliono fare i franchise, ma noi attori li scegliamo non perché li vediamo così come film fatti solo per i soldi ma perché sono bei lavori per noi. Mi deve piacere la sceneggiatura, il ruolo, io amo le belle storie e andrei in capo al mondo per recitare una buona sceneggiatura.” Come Fun House a fianco di Tina Fey, “In realtà il titolo è ancora da decidere: si doveva intitolare The Taliban Shuffle ma per diverse ragioni abbiamo dovuto cambiare. Mi dicono sia una commedia ma non l’ho ancora visto quindi non so che tono abbia. È ambientato in Afghanistan ma non è un film propriamente sulla guerra ma segue la quotidianità di persone europee, di come interagiscono tra di loro e di come vivono in questa situazione di guerra.”

L’attore trova anche il modo di smentire una voce che lo vedeva coinvolto nell’adattamento de Il Grande Gigante Gentile di Roald Dahl con Steven Spielberg, “Magari! Mi piacerebbe molto lavorare con lui, nella mia vita è sicuramente uno dei cineasti che ammiro di più, ma per il momento non posso confermare. Il lavoro di Dahl è fantastico e per gli inglesi è come parlare di Dickens: è un’autore molto importante per la mia famiglia e mi piacerebbe molto lavorare ad un adattamento di una sua storia in futuro, magari proprio con Spielberg!”.

Martin FreemanTra i giurati del Giffoni Experience tantissimi erano i fan di Bilbo Baggins, il ruolo che Martin Freeman ha interpretato per tre capitoli de Lo Hobbit di Peter Jackson e secondo una giurata, dividerlo in tre parti ha rovinato un po’ il ritmo della storia. “Sicuramente saprete tutti che doveva essere diviso solo in due parti, quindi quando Peter decise di aggiungere un terzo film ha dovuto lavorare sulle parti già girate e cambiare la struttura della storia e decidere subito come finiva ogni capitolo.” commenta l’attore, “Anche da parte del cast all’inizio c’è stato un po’ di cinismo e non eravamo molto convinti di questa ulteriore divisione, ma sicuramente lui ha avuto le sue ragioni. Ma a quelli che dicono che lo ha fatto per ottenere maggiori incassi voglio dire che Peter Jackson ha bisogno di soldi tanto quanto io abbia bisogno di un buco in testa!”. Ne Lo Hobbit, Martin ha avuto la possibilità di lavorare anche con il collega dal 2010 di Sherlock Benedict Cumberbatch e ammette che è stato solo un caso “Quando stavano mettendo in piedi il cast di Lo Hobbit si sapeva che Peter Jackson era in cerca di interpreti britannici, quindi più della metà dei miei colleghi corsero a far il provino. Tra tutti c’era anche Benedict ovviamente e lui da sempre ha voluto fare Smaug e per sua fortuna fu preso! Ma è stat una semplice coincidenza, non l’ho assolutamente raccomandato!”.

Riguardo i suoi ruoli più noti commenta, “In Fargo la sfida più difficile per me è stata perfezionare l’accento del Minnesota! Io faccio un grande lavoro su gli accenti, sopratutto se devi essere un personaggio per 4-5 mesi ma per quanto riguarda Lester Nygaard già dopo qualche settimana mi sentivo nella parte… certo, ovviamente non ho ucciso mia moglie a martellate!” e per il suo amatissimo Dt. John Watson di Sherlock, “La sceneggiatura della serie mi è piaciuta da subito! Ho amato all’istante quello che Steven Moffat e Mark Gatiss avevano creato: una storia stratificata, con il mio personaggio che seppur complicato era diventato un comprimario di Sherlock e non solo la spalla. Certo, la serie di chiama Sherlock ma loro hanno saputo rendere il mio personaggio tanto quello di Cumberbatch fondamentali ai fini della storia e secondo me l’hanno migliorata. Senza nulla togliere a Sir Arthur Conan Doyle!”. Infine Freeman ci tiene a smentire possibili riprese a Venezia per lo speciale di Natale di Sherlock, “È una bugia, l’ho detto per scherzo a dei ragazzi per guadagnarmi il loro rispetto!”

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Giffoni Experience 2015, Mark Ruffalo “Non ci dovrebbe essere l’ego in un’artista”

È stato un’incontro davvero speciale quello di Mark Ruffalo con le giurie del Giffoni Experience 2015: l’attore si è aperto totalmente con i ragazzi, raccontando molto di se stesso e divertendosi genuinamente con loro. Anche per il pubblico in attesa dalle prime ore del mattino, la soddisfazione è stata tanta, con Ruffalo che si è trattenuto a lungo sul blue carpet regalandosi totalmente ai fan tra foto e autografi. Da Hulk a The Normal Heart passando dall’inizio della sua carriera ai momenti difficili che ha avuto in passato, l’incontro è stato un momento davvero da ricordare. “Non avrei mai pensato di essere qui un giorno. Ho sempre voluto fare l’attore, ma ero molto timido non credevo molto in me stesso ma mi piaceva così tanto recitare che mi forzavo e partecipavo a piccole rappresentazioni teatrali con 20-30 persone come pubblico. Tutto questo mi faceva accettare la mia vita, anche se non avevo nulla e facevo il cameriere. Dicevo sì a tutto all’inizio della mia carriera e questo mi ha aperto tantissime porte e mi ha preparato molto. Non c’erano ruoli più brutti di altri, mi hanno portato qui. Non ci dovrebbe essere l’ego in un’artista!”

Se si pensa al curriculum di Mark Ruffalo si potrà notare che ha spaziato tutti i generi, eccellendo in tutti i ruoli e immedesimandosi alla perfezione con tutte le situazioni: “Ho sempre amato i ruoli difficili e siccome mi annoio facilmente, cerco sempre di cambiare e scegliere ruoli nuovi che mi stimolino, come quei ruoli nel cinema indipendente che sono delle vere e proprie sfide. Quando ho accettato di interpretare Hulk ovviamente ho avuto il pensiero che il personaggio mi si attaccasse troppo addosso e che magari sarà proprio ciò che scriveranno sulla mia lapide…ma può esserci di peggio! Io non ho la possibilità di controllare quello che le persone pensano di me, quindi la mia speranza è che facendo ruoli diversi, se proprio devono parlare male di me dovranno per forza constatare che ho fatto tantissime altre cose diverse.” Secondo la moglie, sempre al suo fianco in questa avventura italiana, Mark Ruffalo si porta a casa molto dei personaggio che interpreta, “Ogni tanto mia moglie me lo dice, ma io non vedo la differenza. È come quando passi tanto tempo con una persona, alla fine porti un pezzo di essa con te a casa e questo ti condiziona un po’.Non sono il tipo di persona che se interpreta un vampiro poi vai a dormire in una bara ma sicuramente tutti questi personaggi mi hanno cambiato in tanti modi diversi.”

mark ruffaloUn pensiero che si sposa bene con il tema del festival di quest’anno Carpe Diem e le sue ultime scelte di carriera: “La formula Carpe Diem è ingannevole perché presume che tu stia parlando di un giorno preciso o un momento preciso, ma per me ha un’altro senso. Questa filosofia è più un’atteggiamento che uno deve avere nella vita: è lanciarsi in certe esperienze con tutto te stesso, anche magari andando contro le opinioni degli altri. Ci vuole coraggio.” continua Ruffalo, “Vi racconto un’episodio divertente. Anni fa ero al ComiCon di San Diego e Robert Downey Junior doveva presentare per la prima volta il cast del film The Avengers e sul palco si sbagliò e disse ‘di nuovo nel ruolo di Hulk…’, quindi il pubblico subito pensò ad Edward Norton, ma uscii io e la delusione era evidente sui volti del pubblico! Il giorno dopo i commenti erano tutti sul tono ‘Perché Mark e non Ed?’ e questo un po’ mi colpì, ma penso che alla fine la cosa sia andata bene per me e ho avuto un buon responso dal pubblico una volta che il film è uscito. Sicuramente è stata una grande responsabilità ma è nel mio carattere lanciarsi e correre il rischio.

Conosciuto ai più per il suo ruolo negli Avengers, Mark Ruffalo non ha dubbi sulle parti che preferisce girare con i suoi colleghi, “Sono super-eroi, ma sono anche esseri umani. Quindi adoro quanto litigano, quando cercando di stare insieme, come persone normali insomma. E poi mi piace quando colpisco Loki. Mi spiace dirlo ma è così…che soddisfazione! e ripesca indietro a gli anni della sua formazione per prepararsi ogni volta al ruolo, “Il mio allentamento per lavorare con la tuta di Hulk è stato il teatro. È grazie all’antica arte teatrale che sono riuscito ad entrare nella parte. Lì sei costretto sempre ad usare l’immaginazione, così per Hulk ho passato mesi in un teatro al buio ad immaginare i vari scenari del film e 10 volte la mia taglia. Questo mi ha decisamente aiutato a lavorare con le nuove tecnologie.”

Se è un giornalista a fare una domanda, l’attore ha il diritto di non rispondere o anche arrabbiarsi perché magari indaga troppo nella vita privata. Ma quando la domanda arriva da un ragazzo, che di certo non ha secondi fini, è impossibile non rispondere con sincerità e per Mark Ruffalo ce ne sono stati tanti di momenti in cui senza pensarci due volte, si è aperto e ha raccontato di se stesso. Alla ragazza che gli ha chiesto Chi vorresti interpretare dell’universo DC?”, una domanda impensabile e non fattibile per tanti aspetti, lui se la cava con un perfetto “Sarei Bambi!” e all’altra giurata che gli chiede “Ma tu sei vegetariano? No perché porti scarpe di pelle…” lui, un po’ in imbarazzo confessa, “Lo sono stanno per molti anni, ora non più ma cerco di non mangiare troppa carne rossa”.

Ma il momento più bello dell’incontro è arrivato quando un giurato internazionale gli ha chiesto cosa lo avesse aiutato a non buttarsi giù a seguito della paresi facciale che lo aveva colpito nel 2001, commentando che anche lui si stava rimettendo da poco. Una domanda così personale e intima che lo ha davvero toccato. “Ti ringrazio per la tua domanda, ti voglio dire che tu sei il mio eroe e ce la farai a rimetterti. risponde Ruffalo, “Ho avuto un tumore al cervello e in seguito all’operazione una parte del viso si paralizzò: non sapevo se sarei potuto tornare a recitare, e questo fu molto deprimente per me. Come l’ho superata? Al tempo dell’operazione mio figlio aveva solo 2 settimane e avevo mia moglie e la mia famiglia ed ero determinato a tornare come ero prima. Magari non sarei potuto tornare a recitare, ma mi sarei reinventato nell’ambiente, magari nella scrittura o nella regia, che mi appassionano entrambe. Ho sicuramente iniziato ad immaginare la mia vita diversa ma dopo un po’ guarii e fu davvero un dono dal cielo. La vita è corta e questa esperienza mi ha dato la possibilità di apprezzare le piccole cose della vita e anche farmi chiedere se voglio davvero fare solo l’attore.”

E con questa affermazione ci lancia anche su un suo possibile futuro, oltre la recitazione: “Ho amato lavorare alla regia del film Sympathy for Delicious. Mi è piaciuto relazionarmi con tutte le figure professionali sul set, sentire le loro idee e inserirle nel lavoro finale. Dopo quel film avevo pensato di dedicarmi solo alla regia ma le cose sono andate diversamente, come sempre nella vita. Ma tornerò a dirigere!

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Giffoni Experience 2015, la scrittrice Lauren Kate presenta il backstage di Fallen

La scrittrice Lauren Kate fa un grande regalo alle giurie del Giffoni Experience 2015 mostrando in anteprima mondiale un video backstage dal set di Fallen, il film tratto dal primo libro della sua amatissima tetralogia fantasy romance.
Per la regia di Scott Hicks, nei panni di Luce, Daniel e Cameron troviamo Addison Timlin, Jeremy Irvine e Harrison Gilbertson che nel video raccontano di quanto si sono divertiti a girare il film, complice la bellissima atmosfera e il rapporto stretto che si è creato subito tra di loro. La location spettacolare che ospiterà il collegio Sword & Cross è l’antico Tura Castle fuori Budapest che inspira molto vecchie leggende e magia e Hicks conferma che tutti gli attori hanno contribuito a portare qualcosa di loro sul set e nei loro personaggi, quindi assicura di essere molto soddisfatto del lavoro finale. “Reputo questo film come una lettera d’amore alla mia comunità di lettori” confessa sorridendo la scrittrice che dopo Fallen ha scritto per la saga anche Torment, Passion e Rapture.

Lauren KateL’uscita del film è ancora da definire, ma come è successo ad altri scrittori prima di lei, anche se non ha collaborato alla stesura della sceneggiatura è stata coinvolta in veste di consulente, “Sono molto contenta di come sia uscito il film. Ovviamente avevo molte riserve quando la storia è stata opzionata all’inizio perché stavo ancora scrivendo gli altri libri della saga quindi non avevo la testa per concentrarmi sul film. Ma il tempo cambia le cose e Scott Hicks ha fatto un lavoro meraviglioso con i miei personaggi e non vedo l’ora che voi lo vediate.” Il libro racconta la storia d’amore attraverso i millenni tra Luce, una ragazza mortale e Daniel, un angelo caduto e la comunità di lettori è così affezionata a loro che è ansiosa di vedere sullo schermo i loro amati personaggi, “Sono così emozionata di sapere le vostre idee sul film, non ho per niente paura delle critiche. Penso che il film sia molto forte e voi delle giurie, che siete appassionati di cinema, capite bene il processo di adattamento da libro a film per rendere perfetta una sceneggiatura. Sicuramente ci saranno cose che non vi andranno bene, ma sarà divertente sentire i vostri commenti. Fa parte del gioco, sta a noi vedere i punti di luce nel buio, proprio come ci sono angeli e ci sono demoni.”

Lauren Kate vanta oltre 500,000 lettori in Italia e tanti di essi hanno affollato il Punto Feltrinelli per il firma-copie prima dell’incontro, altrettanti erano in sala e, con libro alla mano, si sono tolti tanti dubbi insieme all’unica persone che poteva rispondere adeguatamente. “L’ispirazione per questa storia viene dalla Genesi, dal versetto 6:1-4. In quel periodo stavo studiando con un esperto di divinità e secondo lui era stato quello il momento in cui gli angeli erano stati cacciati dal paradiso perché avevano messo un’amore terreno al di sopra di Dio. Io, da inguaribile romantica, ho adorato questo sacrificio d’amore finale e ho voluto scrivere una storia di una ragazza per cui valeva fare un sacrificio del genere.” continua la scrittrice che da adolescente leggeva 100 Anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez ma anche Il Grande Gatsby di F.Scott Fitzgerald: “Amo gli amori impossibili! Infatti nelle mie storie l’amore è il vero eroe.”

Il personaggio preferito dalla maggior parte dei lettori è Cameron, un angelo caduto che è passato dalla parte di Lucifero, e la scrittrice si trova molto d’accordo con loro, “Cam è basato su mio marito quindi anch’io mi sono innamorata di lui dal primo istante e Harrison Gilbertson non vi deluderà. Arriane è il personaggio in cui mi identifico di più mentre scrivere Luce è stato davvero molto difficile perché non mi ci ritrovavo per niente. Già dalla prima scena in cui Cameron entra nella storia sapevo che prima o poi avrei avuto bisogno di esplorare di più la sua storia perché aveva tanto da raccontare, ma questo è anche il problema di quando basi un personaggio su tuo marito: diventa il tuo preferito e vuoi scriverne sempre di più!”.

Infine salutando le giurie, Lauren Kate regala un bel consiglio dopo che una ragazza le ricorda che nel suo libro Teardrop lei scrive che il silenzio è ciò che causa la maggior parte dei problemi dell’umanità, “È vero, nei miei libri si parla spesso di silenzio ma anche di rumore. Non bisogna farsi opprimere da quelli che ci circondano ma abbiamo bisogno anche del silenzio perché a volte magari solo così riusciamo a sentire le voci più deboli o è il momento giusto per far sentire la propria di voce.”

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