John Turturro
potrebbe raggiungere Dwayne Johnson, Mark Wahlberg, Ed
Harris e Rob Corddry in Pain and Gain,
thriller ambientata nel mondo dal culturismo. Alla regia ci sarà
Michael Bay che, prima di dedicarsi al mastodontico quarto capitolo
della serie Transformers, vuole concedersi con Pain and Gain
un’esperienza dal taglio decisamente meno roboante. Turturro, al
servizio di Bay in tutti i Transformers sin’ora realizzati,
andrebbe a interpretare l’uomo d’affari di Miami Marc Schiller,
rapito e torturato da una banda di body builders nota come Sun Gym
Gang. Il film è ispirato a fatti realmente accaduti ed è basato su
alcuni pezzi del giornalista del Miami New Times Pete Collins.
Grande successo per la colonna
sonora di “PASSIONE” il film che John Turturro ha dedicato a Napoli
e alla sua musica. Il cd, prodotto da Universal Music Italia, ha
debuttato direttamente nella top ten delle compilation, e occupa
attualmente la 5ª posizione in classifica.
In occasione dell’annuale Investor
Day di Disney, è stato ufficialmente annunciato Turning
Red, nuovo film d’animazione Pixar che arriverà nelle
sale americane l’11 marzo 2022.
Come apprendiamo grazie a
Deadline, film avrà come protagonista Mei, una giovane
adolescente alle prese con i classici problemi della sua età, che
nasconde un segreto alquanto sorprendente e “ingombrante”: quando è
troppo felice, si trasforma in un gigantesco panda rosso.
Turning
Red sarà diretto da Domee Shi,
sceneggiatrice e regista dell’acclamato corto
Bao, che ha vinto l’Oscar per il miglior cortometraggio
d’animazione. Il corto era incentrato sulla vita di una madre
cinese-canadese, sola e avanti con l’età, che sta soffrendo per
la sindrome del nido vuoto e che all’improvviso ottiene la
possibilità di essere nuovamente madre.
Oltre a Turning
Red, in occasione dell’Inventor Day la Pixar ha
annunciato anche Lightyear, spin-off della saga di Toy Story che racconterà come un giovane pilota
collaudatore è diventato l’eroe spaziale che ha generato l’action
figure di Buzz Lightyear resa famosa nei film del
franchise.Angus MacLane, il
co-regista di Alla
ricerca di Dory, si occuperà della regia, mentre Chris Evans presterà la voce al “vero” Buzz
Lightyear.
Ricordiamo che il prossimo film
Pixar ad arrivare nelle sale sarà Luca,
diretto dal candidato all’Oscar Enrico
Casarosa (La Luna) e prodotto
da Andrea
Warren (Lava, Cars
3), che arriverà nei cinema statunitensi il 18 giugno
2021.
Ecco il trailer italiano di
Turner, il film diretto da Mike
Leigh osannato al Festival
di Cannes, che racconta la vita e le opere del celebre pittore
William Turner. Nei panni del protagonista uno straordinario
Timothy Spall (Harry
Potter).
Ecco il trailer italiano:
William Turner è un artista
riconosciuto e vive circondato da suo padre, che è anche il suo
assistente, e la sua governante devota. Frequenta l’aristocrazia e
nutre la sua ispirazione dai suoi numerosi viaggi. Alla morte del
padre però, William rimane profondamente colpito tanto da isolarsi
in se stesso. Tuttavia, la sua vita cambia quando incontra
l’onorevole Booth, titolare di una pensione in riva al mare.
Mike
Leigh torna alla regia dopo Another
Year con un biopic sulla vita di J. M. W.
Turner, il pittore inglese che seppe
catturare l’essenza del Romanticismo e trasferire nelle sue tele il
fascino sublime della natura. Precursore dell’impressionismo,
esplorò e infranse i limiti della figurazione. Leigh dirige gli
attori che lo hanno spesso accompagnato e che regalano al film
ottime caratterizzazioni: da Marion Bailey a
Lesley Manville, a Ruth Sheen. Su
tutti, un eccellente Timothy Spall nel ruolo
principale. Nella vita di Turner poche figure: l’anziano e amato
padre (Paul Jesson), la fedele governante, la
vedova che diverrà la sua seconda compagna
(Marion Bailey), restandogli
accanto fino alla fine. Leigh svela il Turner maturo: burbero,
rude, animalesco, spesso pessimo nei rapporti umani, i cui mugugni
e brontolii lo caratterizzano più delle parole.
A dar vita al personaggio, il forte
e quanto mai efficace contrasto tra la sua figura rozza, aspra, non
curata, e la genialità della sua arte, che rivela al di sotto di
una spessa scorza, un’insospettabile sensibilità. D’altro canto,
Leigh non è regista che ami la “mitizzazione” e questo film è
tipicamente suo – oltre che per la ferma conduzione, la cura di
ogni dettaglio che porta l’intera opera al suo fine – nel parlarci,
ancora una volta,
dell’uomo comune coi suoi vizi e miserie, che qui coesiste col
grande artista.
Inoltre, non può che trattarsi di un
film sull’essenza dell’arte: mix di estroso genio e abilità
artigiana – quella che il pittore aveva appreso dal padre barbiere.
L’opera è fatica fisica, materia portata con forza ad esprimere
significati profondi, primo fra tutti, l’unità inscindibile
natura-divinità. Essa è figlia di uno spirito pratico, lontano anni
luce dall’approccio “accademico”. Ciò è reso attraverso una
fotografia che fa della natura l’altra grande protagonista della
pellicola, sia nella luminosità dei dipinti – Turner era definito
“il pittore della luce”- che nella magnificenza grandiosa dei
paesaggi da cui questi traggono origine. Immagini di grande
suggestione che rendono ancor più chiara la trasfigurazione attuata
dal pittore inglese, spingendosi ai confini dell’astratto.
Storia individuale
e contesto sono poi abilmente fusi: nel delineare Turner come un
eccentrico anticonformista, poco amato dall’establishment
britannico, membro sui generis della Royal Academy, il regista può
esercitare la sua sempre pungente ironia su certa Inghilterra
bigotta e conservatrice, che mal sopportava e poco comprendeva
quella personalità fuori dagli schemi. Un anticipatore, un uomo
curioso del futuro, attraverso i cui occhi vediamo la nuova
Inghilterra industriale prendere forma.
Pellicola saldamente imperniata
sulla potenza delle immagini e sull’interpretazione di Spall,
meritata Palma d’Oro, è un lavoro meticoloso, che ha bisogno dei
suoi tempi, ma non delude le aspettative.
Vincitore del Premio
del Pubblico al Tribeca Film Festival 2011, Turn Me On,
Goddammit! (perla donataci dalla sezione più cool del
Festival, Extra di Mario Sesti) narra la storia di Alma, splendida
adolescente norvegese in piena crisi ormonale che, a causa di un
fortuito quanto divertente
Originariamente programmata per
l’autunno del 2014, l’uscita del film di animazione
Turkeys, prodotto da Relativity Media con
Jimmy Hayward alla regia potrebbe essere
anticipata di oltre un anno, arrivando nelle sale il prossimo 1
novembre.
Novità anche per The
Best Man Holiday, seguito di The Best
Man (film del 1999 firmato da Malcolm D.
Lee) la cui uscita è stata fissata per il 15 novembre.
Turkeys (tacchini) seguirà le
vicende di due pennuti impegnati in un viaggio del tempo, per
cambiare la storia e fare in modo che la loro specie non divenga il
piatto principale delle tavole americane in occasione del Giorno
del Ringraziamento. Il cast delle voci include Owen
Wilson, Woody Harrelson, Amy
Poehler, Dan Fogler, Lesley
Nicol, George Takei, Colm
Meaney e Keith David.
The Best Man Holiday vedrà
protagonisti Taye Diggs, Nia
Long, Morris Chestnut, Harold
Perrineau, Terrence Howard, Sanaa
Lathan, Monica Calhoun, Melissa
De Sousa e Regina Hall e tornerà a
seguire le vicende del gruppo di amici protagonisti del primo
episodio; anche in quest’occasione, Malcolm D. Lee
tornerà sia come sceneggiatore che come regista.
Arriva il 24 luglio su
Disney+ Turisti curiosi con Bob e
Mack, la nuova serie realizzata dalla Casa di Topolino in
collaborazione con National Geographic in sei
episodi. La serie, come informa la sinossi ufficiale, è
condotta dal corrispondente di ABC News Bob Woodruff e il
figlio Mack Woodruff, porta gli spettatori dentro a un’avventura
padre-figlio in alcuni dei luoghi più inaspettati del pianeta:
nazioni e territori spesso conosciuti per i loro conflitti, ma
ognuno con un potere unico di sorprendere, stupire e ispirare.
Insieme visiteranno la Colombia, la Papua Nuova Guinea, l’Etiopia,
il Pakistan, il Libano e l’Ucraina. Durante il viaggio, Bob e Mack
condivideranno momenti forti e toccanti che li porteranno a
cambiare prospettiva – non solo sul loro rapporto, ma anche
sulle persone e i luoghi.
La descrizione è naturalmente
accurata eppure per comprendere a pieno la natura di
Turisti curiosi con Bob e Mack, bisogna immergersi
dentro le immagini, le esperienze, i luoghi e le forti emozioni che
i protagonisti di questo “rogue trip” (questo il titolo originale
della serie) si trovano di volta in volta a gestire. Padre e figlio
si trovano a confrontarsi con territori difficile e spesso
inesplorati, a toccare con mano le conseguenze delle guerre, della
follia umana, portando alla luce un fatto incontrovertibile: la
natura trova sempre un modo di sopravvivere e andare avanti, ma è
anche totalmente indifesa di fronte ad attacchi, anche involontari,
sempre più violenti e massicci da parte dell’uomo, che resta il
predatore più pericoloso e temibile.
Turisti curiosi con Bob e Mack un
viaggio fisico e personale nella natura sconosciuta
Il primo episodio della serie ci
porta in Colombia, un Paese che Bob aveva conosciuto negli anni
della guerra e che ora ripercorre accanto a suo figlio. Per la
prima volta, l’ex corrispondente di guerra si trova ad attraversare
un territorio relativamente in pace, guardandolo sotto una luce
diversa, mentre il figlio è ammirato e sorpreso dal vedere il padre
“sul campo”, che non ha perso un grammo della sua grinta da
reporter, perfettamente a suo agio sia con dei militari che con i
pacifici abitanti della zona. L’esperienza, quindi, è relativa al
viaggio, all’avventura, come riporta il titolo, ma anche
all’aspetto più esistenziale del viaggio stesso, che si proietta
verso la conoscenza di sé nell’attraversare e scoprire nuove
realtà.
L’intento di Turisti
curiosi con Bob e Mack è egregiamente raggiunto attraverso
una scrittura che lascia parlare i fatti, gli eventi e uno stile
registico completamente mutuato dai migliori filmati National
Geographic: qualità assoluta dell’immagine, predilezione per il
landscape, vera e propria poesia naturale per
immagini.
La dimensione personale,
perfettamente bilanciata con quella informativa e documentaristica,
rende la serie una piacevole avventura “da divano” in un momento
storico in cui è ancora prematuro pensare di poter andare in quei
porti in un tempo prossimo. Può essere però un ottimo modo per
conoscere e fare una lista dei prossimi viaggi da fare, non appena
sarà di nuovo sicuro andare in giro per il mondo.
Si è svoltai eri sera, 9 luglio, si
è svolta all’AMC Loews Lincoln Square di New York, la premiere di
TURBO, il nuovo film d’animazione della
DreamWorks, che uscirà in Italia LUNEDI’ 19 AGOSTO, distribuito
dalla Twentieth Century Fox.
Guarda il nuovo trailer
internazionale di Turbo, il nuovo film
d’animazione della Dreamworks Animation diretto dal
regista di Madagascar e Kung Fu Panda.
Turbo è
una lumaca che sogna di diventare il più grande pilota
del mondo proprio come il suo eroe Guy Gagne, il cinque volte
campione della500 Miglia di Indianapolis. L’ossessione per la
velocità di Turbo rende la lumaca bizzarra agli occhi della
comunità delle lumache, lenta e prudente, e ciò crea un imbarazzo
costante a suo fratello Chet. Un giorno Turbo, dopo uno strano
incidente, ottiene il potere di correre velocissimo e decide quindi
di intraprendere un lungo viaggio per realizzare l’impossibile:
correre con i campioni dell’IndyCar.
Una delle battute cardine del film
è “Corri come un macchina, agisci come una lumaca”, fatto che
sposta immediatamente il giudizio del film, in superficie una
storia con “animali che parlano” tipica della casa Dreamworks,
verso un livello superiore, ovviamente le metafore della Pixar e lo
spessore delle loro storie sono ancora lontane da raggiungere, ma
in questa si sente un’eco di quel “Think globally, act locally”,
tanto in voga tra i primi coscienziosi ecologisti degli anni
’90.
Ora che l’allarme climatico è ormai
diventato la norma, che tutti ignorano se non stupirsi al primo
tornado in luoghi prima esenti da questi fenomeni, è difficile fare
un discorso eco-sostenibile, attraverso i film di animazione
soprattutto. Quindi lo sceneggiatore, David Soren,
si è trovato di fronte ad un grande dilemma: come far passare,
almeno un minimo, l’idea ecosostenibile senza però accanirsi sulla
bontà dei personaggi che la sostengono? Infilare in un ambiente
alla Antz un elemento assolutamente discordante:
una lumaca che vuole correre come le macchine modificate di
Vin Diesel della saga di Fast &
Furious (in effetti il lancio della locandina negli Stati
Uniti è assolutamente ammiccante: He’s fast they’re
furious), come questo avvenga, dirlo qui rovinerebbe la visione
del film. Che si salva dall’essere un epigone di
Cars solo perchè appunto viene rimarcata quasi
costantemente la differenza di Turbo dal resto della normalità in
cui viene inserito. E’ diverso in quanto lumaca in un contesto di
macchine. L’unico modo per “farsi accettare” è capire che la
diversità conta, e farla valere.
Il film esce nelle nostre sale il
prossimo 21 Agosto nelle sale, in tempo per il ritorno dalle
vacanze e in competizione diretta, cosa che non è avvenuta nel
paese d’origine con il film Pixar Monsters
University.
Ecco il poster italiano ufficiale
di Turbo, la nuova pellicola d’animazione
della Dreamworks diretta da David
Soren (noto per i suoi speciali televisivi su
Madagascar, qui al suo debutto come regista). Tantissimi
gli attori che hanno prestato la loro voce nella versione
originale: Ryan Reynolds, Paul Giamatti, Michael Pena, Luis
Guzman, Bill Hader, Richard Jenkins, Ken Jeong, Michelle Rodriguez,
Maya Rudolph, Ben Schwartz, Kurtwood Smith, Snoop
Dog e Samuel L.
Jackson.
Turbo poster
italiano
Trama:
Turbo è una lumaca che
sogna di diventare il più grande pilota del mondo proprio come il
suo eroe Guy Gagne, il cinque volte campione della 500 Miglia
di Indianapolis. L’ossessione per la velocità di Turbo rende la
lumaca bizzarra agli occhi della comunità delle lumache, lenta e
prudente, e ciò crea un imbarazzo costante a suo fratello
Chet. Un giorno Turbo, dopo uno strano incidente, ottiene il
potere di correre velocissimo e decide quindi di intraprendere un
lungo viaggio per realizzare l’impossibile: correre contro i
campioni dell’IndyCar.
Turbo è un film d’animazione del
2013 diretto da David Soren e con protagonista del cast vocale Ryan
Reynolds. Il film, prodotto dalla DreamWorks Animation e
distribuito da 20th Century Fox, è basato su un’idea originale di
David Soren, al suo primo film come regista.
Ecco un nuovo trailer ufficiale
di Turbo, la pellicola d’animazione
della Dreamworks diretta
da David Soren (noto per i suoi speciali
televisivi su Madagascar, qui al suo debutto come
regista). Tantissimi gli attori che hanno prestato la loro voce
nella versione originale: Ryan Reynolds, Paul
Giamatti, Michael Pena, Luis Guzman, Bill Hader, Richard Jenkins,
Ken Jeong, Michelle Rodriguez, Maya Rudolph, Ben Schwartz, Kurtwood
Smith, Snoop Dog e Samuel L.
Jackson.Turbo uscirà in America a luglio, mentre
nelle nostre sale arriverà il prossimo 19
agosto.
Turbo nuovo
trailer
Trama:
Turbo è una lumaca che
sogna di diventare il più grande pilota del mondo proprio come il
suo eroe Guy Gagne, il cinque volte campione della 500 Miglia
di Indianapolis. L’ossessione per la velocità di Turbo rende la
lumaca bizzarra agli occhi della comunità delle lumache, lenta e
prudente, e ciò crea un imbarazzo costante a suo fratello
Chet. Un giorno Turbo, dopo uno strano incidente, ottiene il
potere di correre velocissimo e decide quindi di intraprendere un
lungo viaggio per realizzare l’impossibile: correre contro i
campioni dell’IndyCar.
Turbo è un film d’animazione del
2013 diretto da David Soren e con protagonista del cast vocale Ryan
Reynolds. Il film, prodotto dalla DreamWorks Animation e
distribuito da 20th Century Fox, è basato su un’idea originale di
David Soren, al suo primo film come regista.
Secondo quanto riporta The
Hollywood Reporter, Sony avrebbe in cantiere un progetto per un
remake di Tuono Blu (Blue
Thunder), film action del 1983 con Roy
Scheider (Lo Squalo). Forse
alcuni di voi l’avranno visto in tenera età o comunque molto tempo
fa e ricorderanno poco, inoltre la tecnologia da quel periodo ad
oggi ha fatto senza dubbio passi da gigante: tutti motivi
sufficienti a quanto pare per rimettere mano alla storia. Finora
non si sa ancora molto del nuovo Tuono Blu.
Sicuramente sarà scritto da Craig Kyle
(Thor: Ragnarok) e prodotto
da Dana Brunetti (Cinquanta sfumature
di grigio). E invece che su di un elicottero, il film
si focalizzerà su “il più avanzato drone mai esistito”.
Non si hanno ancora notizie di un
regista ufficiale del remake, al quale difficilmente prenderà parte
la star anni Settanta dell’originale Roy Scheider.
Nell’attesa di qualche più sostanzioso aggiornamento, rivediamoci
il trailer del film originale diretto da John
Badham.
Il tema dell’inclusività al cinema è
divenuto sempre più centrale negli ultimi anni. Cambiamenti
culturali e sociali hanno portato ad una sempre maggiore attenzione
nei confronti di quanti sino ad oggi difficilmente potevano sperare
di ritrovare racconti e personaggi nei quali identificarsi fino in
fondo. Uno dei più brillanti prodotti di questa nuova sensibilità è
Tuo, Simon, il film del 2018 diretto da
Greg Berlanti, già autore di una commedia a
tematica gay dal titolo Il club dei cuori infranti. Come
quel film, Tuo, Simon affronta il tema dell’omosessualità
inserendolo all’interno di una storia adolescenziale, che ha
emozionato spettatori di ogni orientamento sessuale.
Il film è l’adattamento
cinematografico del romanzo Simon vs. the Homo Sapiens
Agenda, scritto da Becky Albertalli
e in Italia venduto inizialmente con il titolo Non so chi sei,
ma io sono qui e in seguito con lo stesso titolo proposto dal
film. Divenuto un vero e proprio caso letterario, il libro ha da
subito suscitato l’interesse della Fox, che ne ha acquisito i
diritti, dando vita al film. Il merito di Tuo, Simon è
dunque quello di proporre finalmente un amore omosessuale non più
come elemento secondario bensì come principale argomento attorno a
cui ruota l’intero film, facendone il primo film prodotto da una
major di Hollywood ad avere un protagonista omosessuale.
Accolto con grande entusiasmo di
critica e pubblico, Tuo, Simon è divenuto a sua volta un
caso cinematografico di particolare importanza, che ha contribuito
a portare sul grande schermo nuove sfumature di un mondo sempre più
vario. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al libro, al cast
di attori e al possibile sequel. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Tuo, Simon: la trama e il
cast del film
Protagonista del film è il
diciassettenne Simon, il quale vive con il
fardello di non essere ancora riuscito a rivelare né agli amici né
ai familiari il fatto di essere gay. Simon riesce ad essere sé
stesso solo online, dove intrattiene una tenera corrispondenza con
un ragazzo di nome Blue, di cui si è segretamente
innamorato. Sfortunatamente, una delle loro email finisce nelle
mani di Martin, che minaccia di rivelare a tutti
il suo segreto. Simon si vede dunque costretto a cedere al ricatto
e aiutare il compagno di scuola a conquistare una ragazza di nome
Abby. Nel mentre, Simon dovrà fare i conti con le
proprie insicurezze e cercare di vivere essendo se stesso, mentre
il suo sentimento verso Blue cresce al pari della curiosità di
conoscerlo.
Ad interpretare Simon vi è l’attore
NickRobinson, celebre anche per
film come Jurassic World e La quinta onda.
L’attore si è detto affascinato dal progetto primariamente per i
sentimenti alla base del racconto. La sua interpretazione è stata
poi molto apprezzata e giudicata rispettosa dell’emotività del
personaggio. Ad interpretare i genitori di Simon, Jack ed Emily, vi
sono invece gli attori Josh Duhamel e JenniferGarner, mentre Talitha
Bateman è Nora, sorella di Simon. Sono poi presenti gli
attori Logan Miller nei panni di Martin,
Alexandra Shipp in quelli di Abbey e Katherine
Langford in quelli di Leah, migliore amica di Simon.
La Langford era già nota per aver interpretato Hannah Baker nella
serie Tredici.
Tuo, Simon: il libro e il
sequel del film
Specializzata in narrativa
young-adult, la scrittrie Becky
Albertalli ha esordito nel 2015 con il romanzo dal titolo
Simon vs. the Homo Sapiens Agenda, da cui è poi stato
tratto il film. In esso la scrittrice affronta non solo il tema
dell’omosessualità giovanile, ma anche il cyberbullismo e data
l’importanza di tali tematiche si è deciso di adattare il romanzo
nel modo più fedele possibile, apportando solo piccole modifiche
per semplificare la narrazione e renderla più congeniale ai canoni
cinematografici. In seguito la Albertalli ha dato vita ad altri
romanzi di quello che è ora noto come il SimonVerse. Ne
fanno parte The Upside of Unrequited (2017), Sempre e
solo Leah (2018) e Love, Creekwood (2020).
Dato il grande successo di Tuo,
Simon, si pensò di dar vita ad un sequel adattando per il
grande schermo il romanzo Sempre e solo Leah, incentrato
sul personaggio indicato nel titolo. Berlanti e l’attrice
Katherine Langford, interprete di Leah, si sono
detti disponibili a realizzare questo nuovo progetto, ma ad oggi
non sembrano esserci piani concreti a riguardo. Nel 2020, tuttavia,
è stata realizzata una serie spin-off dal titolo Love,
Victor, distribuita sulla piattaforma
Disney+. In essa si seguono le
vicende di Victor, un ragazzo in cerca del vero sé stesso che
troverà grande ispirazione in Simon e nella sua storia.
Particolarmente apprezzata, la serie oggi conclusasi vanta 3
stagioni.
Tuo, Simon: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Tuo, Simon grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple
TV+, Rai Play, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 23 agosto alle ore
22:45 sul canale Rai Movie.
Uscirà il 31 maggio 2018,
distribuito da 20th Century Fox
Italia, il nuovo
film diretto daGreg
Berlantie basato
sul romanzoNon so chi
sei, ma io sono quidiBecky Albertalli. Nel cast del filmKatherine Langford, Alexandra Shipp, Miles
Heizer, Logan Miller,Jennifer
Garner e Josh
Duhamel.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprima, in
diverse città d’Italia, il 14 maggio 2018 alle 20.30 e il
16 maggio 2018 alle 18.00! Ci sono a disposizione
tanti inviti gratuiti validi per l’ingresso di 2 persone, per
ognuna delle città.
Il diciassettenne Simon non è
ancora riuscito a rivelare agli amici e alla famiglia di
essere gay. Da qualche tempo intrattiene una tenera
corrispondenza on-line con un ragazzo di nome Blue, di cui si è
segretamente innamorato. Per caso, una delle mail tra Simon e Blue
finisce nelle mani di Martin, che minaccia di rivelare a tutti il
suo segreto. Si vede costretto a cedere al ricatto e aiutare Martin
a conquistare Abby, una ragazza che non lo degna di uno sguardo.
Simon dovrà fare i conti con le proprie insicurezze e cercare di
vivere essendo se stesso, mentre il suo sentimento verso Blue
cresce al pari della curiosità di conoscerlo.
La 20th Century Fox ha
diffuso il trailer italiano di Tuo Simon, il
film diretto da Greg Berlanti e con
protagonisti Nick Robinson, Katherine Langford e
Jennifer Garner.
La trama di Tuo Simon
Tutti meritano una grande storia.
Ma per Simon, è complicato: non solo perché sono gli anni del
liceo, ma anche perché custodisce un segreto che non sa come
rivelare agli amici e alla famiglia. Per affrontare così le sue
paure ed insicurezze avrà bisogno di tutto il suo coraggio (e della
sua ironia).
Tuo Simon con Nick
Robinson, Katherine Langford e Jennifer Garner è diretto da Greg
Berlanti e sarà al cinema dal 30 agosto 2018.
Paramount+ ha annunciato oggi che è in
corso la produzione dell’attesissima seconda stagione della
serie originaleTulsa King,
interpretata dal candidato all’Oscar Sylvester Stallone. Ideata dal candidato
all’Oscar Taylor Sheridan, la serie sarà girata in
Oklahoma e ad Atlanta, con il pluripremiato Craig
Zisk (Weeds, The Larry Sanders Show) alla regia e alla
produzione esecutiva. Il candidato all’Oscar Terence
Winter (The
Wolf of Wall Street, I Soprano) tornerà come sceneggiatore
e produttore esecutivo. TULSA KING è prodotto da MTV
Entertainment Studios e 101 Studios in esclusiva per
Paramount+.
La serie segue il capo della mafia
newyorkese Dwight “Il Generale” Manfredi, appena uscito di prigione
dopo 25 anni e esiliato senza complimenti dal suo capo per
stabilirsi a Tulsa, in Oklahoma. Rendendosi conto che la sua
famiglia mafiosa potrebbe non avere a cuore i suoi interessi,
Dwight costruisce lentamente una squadra composta da un gruppo di
personaggi improbabili che lo aiutano a stabilire un nuovo impero
criminale in un luogo che per lui potrebbe davvero essere un altro
pianeta.
Tutte le novità della seconda stagione di Tulsa King
Le guest star della prima stagione
Annabella Sciorra e Tatiana Zappardino sono
diventate series regular per la seconda stagione, insieme a un
incredibile cast che comprende Andrea Savage, Martin Starr,
Max Casella, Domenick Lombardozzi, Vincent Piazza e Jay Will, con
Garrett Hedlund e Dana Delany.
Il creatore e candidato all’Oscar
Taylor Sheridan torna come produttore esecutivo.
Tra i produttori esecutivi di TULSA KING anche Sylvester Stallone, David C. Glasser, Terence
Winter, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin e Braden Aftergood.
Oltre a TULSA KING, il crescente palinsesto
di contenuti creati da Sheridan su Paramount+ comprende 1883
e MAYOR OF KINGSTOWN, attualmente in produzione con la
terza stagione, SPECIAL OPS: LIONESS, LAWMEN: BASS
REEVES, 1923, che entrerà in produzione con la seconda
stagione nel corso dell’anno, e la prossima serie inedita
LANDMAN, con Billy Bob Thornton.
Il dramma mafioso, lanciato nel
2022, ha suscitato molto clamore come parte dell’accordo generale
del creatore di “Yellowstone” Taylor
Sheridan con Paramount. La première della seconda
stagione, uscita a settembre 2024, ha ottenuto 21,1 milioni di
visualizzazioni diventando la première globale più seguita per il
servizio di streaming. La seconda stagione detiene attualmente un
perfetto punteggio di approvazione della critica del 100% su Rotten
Tomatoes. Secondo la prima immagine dal set, la
première della terza stagione sarà diretta da Jim McKay.
Il cast include
Stallone, Jay Will, Max Casella, Andrea
Savage, Martin Starr, Garrett Hedlund, Vincent Piazza, Dana
Delany e Annabella Sciorra.
La seconda stagione, che ha seguito Dwight “The General”
Manfredi di Stallone e la sua squadra mentre affrontavano nuovi
nemici a Tulsa, ha aggiunto Neal McDonough e
Frank Grillo.
“Non posso dirti nulla di ciò
che ho letto in quegli episodi, ma sono emozionato”, ha detto
Starr di recente a Collider sulla prossima stagione, di cui ha già
letto i primi due episodi. “Questa nuova stagione sarà molto
divertente. Sembra già che ci sarà molta azione e ci sono alcuni
fili in sospeso che potrebbero o meno essere risolti”.
Sheridan è anche produttore
esecutivo della serie insieme a Terence Winter, Stallone, David C.
Glasser, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin, Allen Coulter e Braden
Aftergood. La serie è prodotta da MTV Entertainment Studios e 101
Studios.
La lunga attesa è finita. Da
domenica 25 dicembre su Paramount+ arriva la nuova serie
originale Tulsa King, interpretata dal candidato
all’Oscar
Sylvester Stallone. Il creatore e candidato all’Oscar
Taylor Sheridan è produttore esecutivo della serie
insieme al candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy Award
Terence Winter (“I Soprano”, “The
Wolf of Wall Street“), che è anche showrunner e scrittore.
La serie è prodotta da MTV Entertainment Studios e 101 Studios.
Tulsa King segue
il capo della mafia newyorkese Dwight “The General” Manfredi
(Stallone), appena uscito di prigione dopo 25 anni ed esiliato
senza tanti complimenti dal suo boss per stabilirsi a Tulsa, in
Okla. Rendendosi conto che la sua famiglia mafiosa potrebbe non
avere a cuore i suoi interessi, Dwight costruisce lentamente una
“banda” composta da un gruppo di personaggi improbabili, per
aiutarlo a stabilire un nuovo impero criminale in un luogo che per
lui potrebbe anche essere un altro pianeta.
La serie è interpretata anche da
Andrea Savage (“I’m Sorry”), Max
Casella (“The Tender Bar”), Martin Starr
(“Silicon Valley”), Domenick Lombardozzi (“The
Irishman”), Vincent Piazza (“Boardwalk
Empire”), Jay Will (“The Marvelous Mrs. Maisel”), A.C.
Peterson (“Superman & Lois”) con Garrett Hedlund (“The United States vs. Billie
Holiday”) e Dana Delany (“Body of Proof”). I produttori esecutivi
della serie sono Sheridan, Winter, Stallone, David C.
Glasser, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin, Allen Coulter e Braden
Aftergood.
Tulsa King è
l’ultima aggiunta al crescente programma di Sheridan su Paramount+,
che comprende 1883, MAYOR OF KINGSTOWN e le prossime serie
1923,
BASS REEVES, LIONESS e LAND MAN.
Il finale della
seconda stagione di Tulsa
King ha riservato alcuni colpi di scena esplosivi
e non pochi sviluppi per Dwight Manfredi (Sylvester
Stallone) e la sua banda. Per tutta la stagione 2 di
Tulsa King, Dwight ha dovuto affrontare un numero quasi
spropositato di problemi. Aveva nemici che lo attaccavano da tre
direzioni – Tulsa, Kansas City e New York – e aveva anche problemi
personali da affrontare, come la sua relazione con Tina
(Tatiana Zappardino). Il finale di
Tulsa King – stagione 2 ha risolto
molti di questi problemi, ma ha anche lasciato alcune domande senza
risposta.
Ogni personaggio di
Tulsa King – stagione 2, ha avuto a
che fare con il finale di stagione e tutti ne saranno sicuramente
influenzati. Dalle attività commerciali di Dwight, appena
legittimate, alle controversie con Cal Thresher (Neal McDonough) e
Bill Bevilaqua (Frank
Grillo), molti personaggi di Tulsa King hanno
un futuro brillante davanti a loro. Alcuni, tuttavia, non hanno
alcun futuro, dato che la stagione 2, episodio 10, di Tulsa
King ha avuto una morte molto sorprendente: Chickie
Invernizzi. Tuttavia, questo non è stato nemmeno il più grande
colpo di scena dell’episodio, e tutti hanno bisogno di qualche
spiegazione.
Dwight ha lasciato vivere Cal
Thresher alla fine di Tulsa King – stagione
2
Cal Thresher è stato uno dei
principali nemici di Dwight per tutta la seconda stagione di
Tulsa King, ma non ha fatto la sua fine nel finale di
stagione. Invece di ucciderlo, Dwight ha semplicemente
preso il controllo dell’enorme coltivazione di erba di Cal e lo ha
lasciato vivere. Si è trattato di una scelta
particolarmente sorprendente, visto il numero di danni che Cal ha
causato, dal tentativo di truccare il processo di Dwight
all’attacco diretto alla fattoria del vento. Dwight non sembrava
intenzionato a far passare a Cal tutto quello che aveva fatto, ma
il Generale aveva alcune ragioni per lasciarlo vivere.
Dwight ha detto a Tyson che
non voleva più lasciare una scia di cadaveri sulla sua
strada.Cal sembra essere la prova che Dwight sta
voltando pagina, in modo più pacifico.
Il motivo principale per cui Dwight
ha lasciato vivere Cal è semplicemente perché non poteva ucciderlo
in modo sicuro. Cal è un importante uomo d’affari e
milionario dell’Oklahoma e, se dovesse scomparire, la gente lo
noterebbe e indagherebbe. Probabilmente Dwight lo ha
lasciato andare per evitare che l’FBI o
un’altra agenzia di polizia gli stessero col fiato sul collo.
Inoltre, Dwight ha detto a Tyson che non voleva più lasciare dietro
di sé una scia di cadaveri. Cal sembra essere la prova che Dwight
sta voltando pagina, in modo più pacifico.
Perché Bill Bevilaqua ha ucciso
Chickie nel finale di Tulsa King – stagione
2
Il graduale declino di Chickie nel
corso di Tulsa King è finalmente giunto al termine, ma la
sua morte è stata un po’ una sorpresa. Chickie era stato mandato a
Tulsa da Vince per convincere Dwight a rientrare nella famiglia
criminale degli Invernizzi o per ucciderlo. Dopo che Dwight
ha rifiutato la sua offerta, Chickie ha avvicinato Bill Bevilaqua e
ha cercato di convincerlo a uccidere Dwight, ma Bill ha invece
ucciso Chickie. Il momento è arrivato all’improvviso e
anche la pistola di Bill si è insinuata solo in un angolo dello
schermo, rendendo la morte di Chickie piuttosto sorprendente.
Per quanto improvvisa sia stata la
decisione di Bill di uccidere Chickie, essa ha avuto una certa
preparazione e un fondamento logico. Subito dopo aver ucciso
Chickie, Bill dice a Dwight “50%”. Si trattava di un
riferimento alla sua quota della piantagione di erba di Cal
Thresher, il che significa che Bill ha ucciso Chickie per ottenere
la metà della piantagione di erba invece di un quarto.
Bill ha anche fornito alcuni indizi su ciò che pensava di Chickie.
Sapeva che Chickie non era più al comando della famiglia Invernizzi
e probabilmente vedeva Dwight come una persona più sicura con cui
collaborare. Questo ha reso la scelta tra uccidere Chickie o
uccidere Dwight molto facile per Bill.
La morte di Chickie cambia
completamente la composizione della malavita di Tulsa
King. Ora Vince è il leader indiscusso della famiglia
criminale degli Invernizzi, il che potrebbe segnare la rovina della
mafia di New York. Per quanto Chickie fosse squilibrato e
inefficace, Vince non è più intelligente e ha molta meno esperienza
nel gestire la mafia. Il nome di Chickie aveva anche un peso con
persone come Bill Bevilaqua e Dwight, mentre Vince è noto
soprattutto come idiota e rompiscatole. È difficile dire
esattamente cosa accadrà alla famiglia Invernizzi, ma la leadership
di Vince non sembra essere un vantaggio.
Dwight è davvero diventato
legale?Le attività della banda spiegate
Dopo che Mitch Keller (Garrett
Hedlund) ha presentato il suo spot pubblicitario per la
concessionaria d’auto, Dwight ha tenuto una riunione della banda.
Durante il suo discorso, Dwight ha detto a tutti che la banda era
diventata legale e che tutti avrebbero ricevuto una parte dei vari
proventi. Dwight non mentiva: tutte le sue attività sono
ora legali. Bred2Buck e Even Higher Plane sono sempre
stati legali, e ha acquistato il parco eolico con i soldi di Med
Hat, non con quelli guadagnati illegalmente. Anche la piantagione
di erba di Cal Thresher è legale, poiché ha ceduto volontariamente
a Dwight la sua proprietà.
Anche se Dwight e la sua banda sono
diventati legali, questo non significa che nel futuro di Tulsa
King non ci saranno più azioni da gangster. Dwight ha commesso
ancora parecchi crimini per prendere il controllo di tutte le sue
attività e c’è la possibilità che in futuro lo raggiungano
legalmente. Anche Bill Bevilaqua sembra essersi saziato
solo temporaneamente, e in futuro potrebbe tentare di nuovo la
sorte del Generale. Il motivo più convincente per cui
Dwight potrebbe non riuscire a gestire un impero davvero legittimo,
tuttavia, è il grande colpo di scena della stagione 2, episodio 10,
di Tulsa King.
Chi ha rapito Dwight Manfedi in
Tulsa King Stagione 2?
Gli ultimi minuti di
Tulsa King – stagione 2 hanno
visto Dwight Manfredi rapito da un’oscura squadra SWAT nella casa
di Margaret Devereaux (Dana Delany). La squadra d’assalto lo ha poi
portato in un luogo sconosciuto e lo ha fatto sedere a un tavolo
per gli interrogatori, dove un uomo non identificato ha detto a
Dwight: “Ora lavori per noi”. Non è chiaro chi
fosse esattamente il gruppo che ha rapito Dwight, ma sembra che si
tratti di una sorta di organizzazione governativa segreta.
Nella stagione 2, episodio 10, di Tulsa King c’erano
alcuni indizi che suggerivano che il governo degli Stati Uniti
voleva le abilità di Dwight per qualcosa di sinistro.
Sembra che Dwight Manfredi
stia per essere usato da un’agenzia governativa non proprio legale,
anche se non si sa a quale scopo.
L’agente dell’FBI assegnato al caso
di Dwight ha detto di aver dovuto dare al “quartier generale di
Washington” tutte le informazioni che avevano sul Generale solo
pochi giorni prima che Dwight venisse rapito. Questo lascia
intendere che il gruppo fosse in qualche modo collegato al governo
degli Stati Uniti, ma il loro lavoro sembra essere del tutto
illegale. Tutti i loro agenti non indossavano uniformi né
alcun tipo di identificazione e il luogo in cui hanno portato
Dwight non sembrava una prigione o un carcere. Sembra che Dwight
Manfredi stia per essere usato da un’agenzia governativa non
proprio legale, anche se non si sa a quale scopo.
Cosa significa davvero la fine
di Tulsa King – stagione 2
Tulsa King ha
trasmesso un messaggio abbastanza coerente fin dall’inizio e il
finale della seconda stagione non ha fatto altro che rafforzare
questo messaggio. Da quando è uscito di prigione, Dwight ha cercato
e lottato per espiare i suoi errori passati. Tulsa King
– stagione 2 ha fatto molti progressi, come
il modo in cui ha fatto ammenda con Tina e ha permesso a Joanne di
vivere con lui, ma ha anche subito molte battute d’arresto, come il
ritorno di Tina a New York. Il finale della seconda
stagione diTulsa Kingdimostra che Dwight può cercare di rimediare ai suoi
errori, ma non può superare il passato.
Forse la parte più importante dal
punto di vista tematico del finale di Tulsa King
– stagione 2 è stato il fatto che Dwight ha
dichiarato di essere diventato legale. Proprio quando si è
finalmente lasciato alle spalle il suo modo di fare il gangster
(almeno per la maggior parte), è stato trascinato di nuovo nel
giro. Non appena ha finalmente avuto la possibilità di lasciarsi
alle spalle la violenza, un gruppo oscuro lo ha rapito e, a quanto
pare, sta pianificando di usarlo per qualcosa di altamente
illegale. Qualunque cosa faccia Dwight, non può sfuggire
alle sue tendenze criminali violente.
Dwight ha tratto beneficio
dal tentativo di essere un uomo migliore e Tulsa King dimostra che
ha fatto la scelta giusta.
Il finale di Tulsa King
– stagione 2 non è stato però del tutto privo di
speranza. Anche se Dwight non può sfuggire al suo passato, non
significa che non possa affrontarlo a testa alta. Tulsa
Kingdimostra che, sebbene fare i conti con
il passato sia estremamente difficile, non è impossibile e vale la
pena provarci. La maggior parte delle cose positive che
Dwight ha ottenuto nel finale della seconda stagione di Tulsa
King sono dovute alla sua crescente misericordia e pazienza.
Si è liberato di Chickie essendo generoso con Bill e ha ottenuto il
controllo della piantagione di erbacce mostrando misericordia a
Cal. Dwight ne ha tratto beneficio cercando di essere un uomo
migliore e Tulsa King dimostra che ha fatto la scelta
giusta.
Come il finale di
Tulsa King – stagione 2 prepara la
stagione 3
Anche se Tulsa King
– stagione 2 è terminata, la storia di Dwight
Manfredi non lo è, e lo show ha preparato molto per la stagione 3
di Tulsa King. La prossima stagione di Tulsa King non è
ancora stata confermata ufficialmente dalla Paramount, ma Sylvester
Stallone ha confermato che è in fase di sviluppo. Fortunatamente,
la scena finale della seconda stagione di Tulsa King ha
preparato perfettamente la prossima stagione, e la terza stagione
dovrebbe avere molto su cui lavorare. La terza stagione
diTulsa Kingmostrerà
quasi certamente che tipo di lavoro Dwight dovrà svolgere per i
suoi misteriosi rapitori e come questo lavoro influirà sulle sue
attività recentemente legittimate.
Il finale non si è limitato a
definire la terza stagione, ma ha anche creato degli spinoff per
Tulsa King. Prima di morire, Chickie ha accennato al fatto
che Dwight e Bill avrebbero potuto “affittare” le loro bande in
altri Stati, come Nebraska, Iowa e Arkansas. Questa non è
stata una cattiva idea da parte di Chickie, e potrebbe servire come
premessa per uno spinoff diTulsa
King. Uno spinoff di Tulsa King ambientato a
New Orleans è già stato ipotizzato dallo sceneggiatore Terrence
Winter, e vedere chi Dwight sceglierà per gestire la sua prima
“franchigia” e le sfide che dovranno affrontare in una nuova città
potrebbe facilmente costituire uno show a sé stante.
Ci sono anche diverse altre
questioni in sospeso che la terza stagione di Tulsa King
dovrà affrontare. Il litigio di Dwight con Tina, per esempio,
merita di essere approfondito. Allo stesso modo, Bill Bevilaqua può
aver fatto pace con Dwight per il momento, ma non è detto che la
pace duri. Bill potrebbe facilmente tornare a dare la
caccia a Dwight, il che potrebbe creare un’altra avvincente guerra
tra bande nella terza stagione diTulsa
King. Ci sono molte strade che un’altra stagione di
Tulsa King potrebbe esplorare, e il
finale della seconda stagione le ha preparate tutte in modo
eccellente.
Paramount+ ha annunciato oggi che
l’attesissima seconda stagione della serie originale di successo
Tulsa King, con protagonista il candidato
all’Oscar Sylvester Stallone, sarà disponibile da
domenica 15 settembre. Paramount+ ha inoltre rilasciato il teaser
in anteprima della nuova stagione.
Il candidato all’Oscar
Taylor Sheridan, il candidato all’Oscar e
scrittore Terence Winter e il regista
plurinominato Craig Zisk sono i produttori esecutivi. Le riprese di
Tulsa King si stanno attualmente svolgendo in
Oklahoma e ad Atlanta. La serie è prodotta da MTV Entertainment
Studios e 101 Studios in esclusiva per Paramount+.
La trama di Tulsa
King
Nella seconda stagione, Dwight
(Stallone) e la sua banda continuano a costruire e a difendere il
loro impero in crescita a Tulsa, ma proprio quando riescono ad
ingranare si rendono conto di non essere gli unici a volersi
imporre. Con le minacce incombenti della mafia di Kansas City e di
un potente uomo d’affari locale, Dwight deve lottare per tenere al
sicuro la sua famiglia e il suo gruppo e allo stesso tempo
occuparsi di tutti i suoi affari. Inoltre, ha ancora delle
questioni in sospeso a New York da risolvere.
TULSA KING è interpretato
da un cast stellare che comprende Martin Starr, Jay Will, Max
Casella, Vincent Piazza, Tatiana Zappardino, Annabella Sciorra,
Neal McDonough, Frank Grillo, Domenick Lombardozzi, Andrea Savage,
Garrett Hedlund e Dana Delany.
Oltre a Taylor Sheridan,
Terence Winter e Craig Zisk, TULSA KING è
prodotto da David C. Glasser, Ron Burkle, Bob Yari, David
Hutkin,Sylvester Stallone, Braden Aftergood e Keith
Cox, ed è distribuito da Paramount Global Content Distribution.
TULSA KING fa parte della
crescente library di contenuti originali di Sheridan su Paramount+
che comprende 1923,
1883, MAYOR OF KINGSTOWN, LAWMEN: BASS REEVES,
l’imminente LANDMAN e la seconda stagione di LIONESS, attualmente
in produzione.
Tulpa – I demoni del desiderio
di Federico Zampaglione uscirà nelle sale giovedì 30
maggio 2013, distribuito dalla AI Entertainment. Il nuovo
horror di Zampaglione,
Grande attesa per
TULPA alla dodicesima edizione di uno degli appuntamenti
cinematografici più importanti per tutti gli amanti del genere: il
nuovo film di Federico Zampaglione sarà infatti presentato il 25
agosto alle ore 21 all’Empire Cinema di Leicester Square
La Focus Features ha diffuso il primo
trailer di Tully, il nuovo film di Jason
Reitman che torna a dirigere Charlize
Theron dopo Young Adult. Con l’attrice
sudafricana, nel film, c’è anche Mackenzie
Davis.
Ecco il trailer di
Tully
Il film racconta di Marlo
(Theron), una madre di tre bambini, uno dei quali appena nato, che
cerca con difficoltà di destreggiarsi trai suoi bambini. Vedendo la
sua difficoltà nella vita di tutti i giorni, suo fratello (Mark
Duplass) prende l’iniziativa di assumere una baby sitter di notte,
Tully (Davis).
Mentre Marlo non è troppo
entusiasta della prospettiva di avere una tata in casa, data anche
la testardaggine della giovane, con il tempo si abitua. Passando
molto tempo insieme le due donne finiranno per sviluppare un legame
speciale, che la stessa Marlo non si sarebbe mai
aspettata.
Il film arriverà ad Aprile nelle
sale USA, e speriamo molto presto anche in quelle italiane.
Charlize Theron
cambia, con Tully, il corso delle sue ultime
scelte in carriera, che l’hanno vista assurgere a nuova icona
action del cinema di cassetta, tra Atomica Bionda
e l’ultimo capitolo di Fast Furious.
Jason Reitman,
Diablo Cody e Charlize Theron,
rispettivamente regista, sceneggiatrice e attrice protagonista, si
sono riuniti in Tully, il film presentato poche
settimane fa al Sundance Film Festival che vede di nuovo la
collaborazione fra gli autori dell’acclamato indie
Juno.
La Theron interpreta una madre di
tre figli (più uno neonato) al limite dell’esaurimento nervoso che
stringe un inaspettato rapporto d’amicizia con l’infermiera
notturna di nome Tully.
Il premio Oscar Marleen
Gorris inizierà oggi in Puglia le riprese di
Tulips, prodotto dall’italiana Draka
Production di Corrado Azzollini in
coproduzione con l’olandese Fatt Productions
di Han de Weers (già produttore de L’albero di
Antonia diretto dalla Gorris, vincitore dell’Oscar per il Miglior
Film Straniero nel 1996) e la canadese Don Carmody
Productions di Don Carmody.
Le riprese dureranno cinque
settimane tra le cornici di Ginosa, Ruvo e Bari e davanti la
macchina da presa un cast internazionale: agli
italiani Donatella Finocchiaro, Lidia Vitale, Michele
Venitucci, Giorgio Pasotti e Giancarlo Giannini, con i
pugliesi Toto’ Onnis e Mingo De Pasquale, si affiancheranno i
protagonisti olandesi Gijs Naber, Anneke Sluiters e
la canadese Magda Apanowicz.
Il film realizzato con il
contributo dell’Apulia Film e del Ministero dei beni e delle
attività culturali ha ottenuto l’importante fondo
europeo Eurimages (a sostegno della coproduzione,
distribuzione, sfruttamento e digitalizzazione di opere
cinematografiche europee).
Tulips è una storia di passioni,
dove il dolore incrocia l’ironia; un
viaggio nell’Italia del Sud degli anni ’50 e ’80 dove il ritrovare
le
proprie origini e riconciliarsi col passato incontra il potere
liberatorio della vendetta.
Anna arriva dal Canada nel tacco
d’Italia, con lo scopo di riportare a casa le ceneri della
madre, originaria di quelle terre. Scoprirà delle
verità sconvolgenti riguardanti la sua famiglia, l’identità
dei suoi veri genitori e come, venticinque anni prima, abbiano
combattuto la mafia locale… su un campo di tulipani.
La Weinstein Company ha diffuso il
primo trailer di Tulip Fever, dramma in
costume con l’attrice premio Oscar Alicia
Vikander, Dane
DeHaan, Christoph Waltz
e Judi Dench.
Il film, che uscirà in America il
15 luglio prodotto da Alison Owen
e Harvey Weinstein, è diretto da
Justin Chadwick e può contare sulla sceneggiatura
del premio Oscar Tom Stoppard.
Tulip Fever, che avrebbe dovuto essere
girato nel 2004 con Keira Knightley e
Jude Law come interpreti principali, è
l’adattamento del romanzo Il sogno dei
tulipani di Deborah Moggach.
Ambientato nel 17esimo secolo ad
Amsterdam, il film narra la storia dell’orfana Sophia
(Alicia Vikander) che sposa il ricco e maturo
mercante Cornelis Sandvoort (Christoph Waltz) ma
si innamora del pittoreJan van Loos
(Dane DeHaan) incaricato dal marito di farle un
ritratto. I pericoli che la coppia di amanti dovrà affrontare per
fuggire insieme saranno innumerevoli. Il cast è arricchito
da Zach Galifianakis, Matthew
Morrison, Tom Hollander e
Cara Delevingne.
Oggi Netflix svela il trailer ufficiale e l’elenco delle
star che saranno presenti a “TUDUM: Un evento globale
Netflix per i fan”.
Il 25 settembre più di 145
tra le nostre più grandi star e tra i più famosi creativi
provenienti da ogni angolo del pianeta – che rappresentano oltre 70
serie, film e contenuti speciali – saliranno sul palco virtuale per
questa entusiasmante giornata piena di esclusive e anteprime.
Ispirato al primo suono
che si sente all’inizio di una serie o un film su Netflix, TUDUM è
il primo evento globale Netflix per i fan. L’obiettivo è semplice:
onorare e intrattenere i fan Netflix di tutto il mondo.
Come guardare
TUDUM
L’evento in live streaming
live inizierà alle 18:00 ora italiana e sarà trasmesso sui canali
YouTube di Netflix in tutto il mondo, oltre che su Twitter, Twitch
e Facebook.
La programmazione
includerà anche alcuni speciali pre-show dedicati a serie e film
coreani e indiani, ma anche a entusiasmanti contenuti anime, a
partire dalle 14:00 su canali specifici.
Cosa aspettarsi da
TUDUM
Nel corso delle tre ore
del nostro primissimo evento Tudum saranno coinvolti più di 145
star e saranno presentati oltre 70 titoli, tra cui alcune delle
nostre serie ricorrenti più popolari come Stranger Things, Bridgerton, The
Witcher, La casa di carta e Cobra Kai, così come blockbuster
quali Red Notice, Don’t Look Up, Tyler Rake, The Harder They Fall,
The Old Guard e molti altri (di seguito è disponibile l’elenco
completo).
I fan saranno i primi a
ricevere notizie inedite e a vedere anteprime, nuovi trailer e clip
esclusive di titoli Netflix durante i panel interattivi e le
conversazioni con star e creativi, che includono:
I fan sono invitati a effettuare il co-streaming e a
commentare l’evento Tudum in tempo reale. Dai un’occhiata a questa
guida su come eseguire il
co-streaming su Twitch. Registrati per il co-streaming su TUDUM.com. Visita Tudum.com per le ultime novità e
informazioni.
Sabato 24 settembre torna
Tudum, l’evento virtuale globale organizzato da
Netflix per i fan, che
lo scorso anno ha raggiunto oltre 25 milioni di visualizzazioni
in 184 paesi in tutto il mondo. Nell’arco di un’entusiasmante
giornata all’insegna di novità esclusive, trailer e anteprime,
oltre a interviste con i principali ideatori e con le più grandi
star di Netflix, si svolgeranno cinque eventi globali. L’evento
virtuale gratuito è un omaggio ai fan di Netflix ed è dedicato alla
condivisione di news su oltre 100 popolari serie TV, film e
speciali da tutto il mondo.
Il 24 settembre Tudum
coprirà quattro continenti con cinque eventi, portando i fan in un
vorticoso viaggio in giro per il mondo:
Il 24 settembre alle 4:00, Tudum
avrà inizio con uno show dalla Corea.
Il 24 settembre alle 7:30, i fan
avranno l’opportunità di vedere alcune anteprime dall’India.
Il 24 settembre alle 19:00, i fan
riceveranno novità esclusive su serie TV e film di prossima uscita
negli Stati Uniti e in Europa e potranno assistere a un evento
aggiuntivo che annuncerà numerosi titoli in arrivo dall’America
Latina.
Il 25 settembre alle 6:00, le star
di Netflix dal Giappone concluderanno Tudum con un evento dedicato
all’intrattenimento giapponese.
Tudum sarà disponibile su
tutti i canali YouTube di Netflix in varie
lingue. Per le ultime novità su questo evento e per ottenere
ulteriori dettagli sull’elenco dei titoli e delle celebrità è
possibile visitare il sito ufficiale Tudum.com/event.