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Cannes 2016, Steven Spielberg presenta The BFG: “Abbracciate la diversità”

Il firmamento del cinema è costellato di autori enormi, veri e propri giganti del mestiere più e meno autoritari, più e meno schivi, più e meno disponibili. Fra questi ve n’è uno tuttora in attività che può esser chiamato senza problemi umile, inarrivabile, dal potere decisionale e artistico pressoché supremo. Un autentico Gigante Gentile, esattamente come il protagonista del suo nuovo lavoro The BFG, tratto in modo diretto dal libro omonimo per ragazzi di Roald Dahl. Steven Spielberg è arrivato al Festival di Cannes numero 69 fuori concorso, ma con un’aura fantastica e surreale attorno talmente forte da abbracciare l’intero talentuoso cast del film. Con lui ci sono infatti Kathleen Kennedy, Jermaine Clement, Rebecca Hall, Penelope Wilton, Ruby Barnhill e Frank Marshall, capitanati da un Mark Rylance in elegante cappello nero. Per chi non fosse cresciuto con il capolavoro dello scrittore britannico, ricordiamo che Il Grande Gigante Gentile è la storia – diretta, ironica e ricca di metafore, poiché indirizzata chiaramente a un pubblico giovanissimo – di una piccola orfanella rapita da un gigante buono, l’unico nella Terra dei Giganti che non ama divorare gli uomini, solo ortaggi, enormi cetrioli per essere più precisi; per questo motivo è bullizzato e ghettizzato dai suoi “simili”, violenti e brutali che non accettano la sua diversità.

Perché The BFG spiega proprio questo ai bambini, che non c’è nulla di male nell’essere diversi, nel pensarla in modo differente dagli altri, soprattutto all’interno di una comunità con principi sbagliati. “Ho scelto di fare questo film perché ci insegna ad abbracciare la diversità, neppure mi importa delle voci che vorrebbero Dahl antisemita (come alcuni hanno avanzato in conferenza stampa, ndr.), mi sono basato solo sulla storia che ha scritto”. A scrivere la sceneggiatura di questo nuovo film spielberghiano Melissa Mathison, già autrice di E.T., che lo stesso Steven ha ricordato con commozione: “È il suo ultimo regalo, vista la scomparsa nello scorso novembre; sin dal primo momento abbiamo avuto intenzione di affidare a lei questo nuovo screenplay, anche se non scriveva da qualche anno. Abbiamo iniziato a parlare di questo progetto sin dall’uscita del libro, nel 1982, era rimasta subito folgorata.”

L’intero film ha dunque preso una piega nostalgica, malinconica, per la morte della Mathison, motivo in più per i membri del cast di sentirsi onorati di esserne parte. Per Rylance, che regala volto e voce a un commovente BFG, è il secondo di tre film con Spielberg, in arrivo per lui c’è anche l’atteso Ready Player One, opera che ruota attorno al mondo dei videogiochi: “Mi sono sentito fortunato ad averlo incontrato, mi sono sentito ancor più fortunato quando siamo diventati amici” ha detto il regista su di lui, “sono poche le persone che dalla vita professionale ho portato nella vita privata, lui è una di queste, ci divertiamo un sacco insieme”.

La Wilton, che molti ricorderanno per il suo personaggio downstairs in Downton Abbey, si è invece scherzato sul suo ruolo nel BFG: “È stato splendido interpretare la Regina D’Inghilterra, finalmente ho avuto una parte aristocratica nella mia carriera”. Pedina fondamentale dell’intera pellicola è però la piccola Ruby Barnhill, di soli 11 anni, che insieme al Gigante Gentile emoziona e commuove: “L’unica cosa che ho fatto prima di questo film è stato andare a scuola di recitazione per anni, oltre a un piccolo programma televisivo per bambini. Vedere dove sono adesso è come sognare ad occhi aperti.” Chissà che il gigante buono dispensa-sogni non sia passato anche da lei, negli ultimi tempi.

Cannes 2016, red carpet della cerimonia di apertura

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Cannes 2016, red carpet della cerimonia di apertura

È ufficialmente aperta la 69esima edizione del Festival di Cannes 2016. La cerimonia di apertura della kermesse ha visto sfilare sulla montée des Marches i prestigiosissimi nomi del mondo del cinema ospiti alla manifestazione, oltre ovviamente ai protagonisti di Cafè Society, Blake Lively, Kristen Stewart, Jesse Eisenberg, film di Woody Allen che inaugura le danze.

La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese. La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

 

Cannes 2016, Pedro Almodòvar sul Concorso: “Non sono ancora una mucca sacra”

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Pedro Almodovar 7Pedro Almodòvar ha presentato oggi al Festival di Cannes 2016 il suo film in Concorso Julieta. In conferenza stampa il regista ha discusso della sua presenza al Festival, sempre in concorso. A quanto pare il regista non si sente pronto, per così dire, per il fuori concorso.

“Fino a che sono a Cannes, credo che sia più interessante partecipare alla competizione, per me e anche per la stampa. Non sono ancora una mucca sacra. Non sono al livello dei registi che portano i loro film Fuori Concorso” ha dichiarato il regista premio Oscar in conferenza.

Leggi la recensione di Julieta

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La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, oggi The Neon Demon, l’Horror di Nicolas Winding Refn

Continua il Festival di Cannes 2016, e oggi arriva The Neon Demon, l’horror di Nicolas Winding Refn, assidua frequentatore della kermesse.

The Neon Demon: trailer italiano del film di Nicolas Winding Refn

Diretto dal cineasta danese che ne ha curato la sceneggiatura insieme a Mary Laws, “The Neon Demon” è stato girato a Los Angeles e approderà in sala nei prossimi mesi: è concepito come un horror ambientato nel mondo della moda, e vedrà come protagonisti Keanu Reeves (“Matrix”), Elle Fanning (“Maleficent”), Jena Malone (“Hunger Games: La ragazza di fuoco”), Bella Heathcote (“Dark Shadows”) e la top model Abbey Lee (“Mad Max: Fury Road”).

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La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, Nicolas Winding Refn racconta i suoi demoni: “Le donne devono dominare il mondo”

Se ieri vi facevamo notare come un passaggio sulla Croisette di Xavier Dolan non passasse inosservato, anche Nicolas Winding Refn non è stato da meno, lasciando il suo segno inconfondibile anche sull’edizione 69 del Festival di Cannes. Il suo The Neon Demon ha infatti diviso in maniera quasi chirurgica tutta la stampa internazionale, generando urla di giubilo o versi di disappunto. Si tratta infatti di un film complesso da vedere, sicuramente non per stomaci deboli, dalle forti luci al neon come assordante musica elettronica; vengono toccati generi come l’horror, il thriller, il dramma, viene scomodata la necrofilia, il gore, tutto in onore del demone dell’apparenza, che divora chiunque voglia intraprendere una carriera nel patinato mondo della moda. A differenza di Drive e Only God Forgives, dove Ryan Gosling era mattatore assoluto, questa volta protagoniste assolute sono le donne, Elle Fanning prima di ogni altra: “La Fanning potrebbe essere una reincarnazione di Gosling, il vecchio combattente è morto ma ha ritrovato la vita nel corpo di una sedicenne. Anche la protagonista di The Neon Demon si ritrova a lottare contro un mondo violento e chi vuole farla fuori professionalmente, l’idea della reincarnazione non è affatto campata in aria” ha detto Refn, abbastanza sicuro di se e pronto a controbattere ogni critica negativa.

“Io adoro le donne, sono estremamente più interessanti degli uomini. L’avrete sicuramente notato, ma adoro mettere i miei attori in una sorta di realtà aumentata, allucinata, e le donne di norma sono come allucinazioni. La loro bellezza ha sempre qualcosa di misterioso, di irreale, si inserisce alla perfezione nel tipo di estetica che cerco. Questo capita paradossalmente anche negli attori uomini, quanto più provi a far uscire il lato virile di Gosling o Mikkelsen, più il loro lato femminile esce fuori. Anche la creatività è estremamente femminile, potrei dire che anch’io ho scoperto la mia femminilità girando i miei film.”

Il film racconta di un girone infernale all’interno del quale l’apparenza e l’aspetto fisico sono tutto, basta una virgola fuori posto per essere messi da parte, rimpiazzati, un’opera sulla nostra ossessione dell’apparire sempre in ottima forma: “Il nostro corpo, che lo vogliamo o meno, invecchia anno dopo anno, anche se ce ne dimentichiamo. Cosa succede il giorno in cui ci vediamo allo specchio e scopriamo di essere diversi rispetto a ciò che pensavamo? Sapremo accettare questa cosa o diventeremmo talmente stupidi da trasformarci in mostri? Elle Fanning rappresenta questo, la purezza divorata da chi ha paura di essere sottomessa da lei. Come sempre, anche questa volta ho scelto di raccontare il tutto con il linguaggio della favola, tramite cui riesco a esprimere molta angoscia.”

Refn ha dunque girato un film tutto al femminile, gli uomini sono solo sullo sfondo, quasi inutili, inoltre ha mostrato tutta la durezza di un mondo – quello della moda – che esercita una pressione sulle donne davvero notevole, obbliga alcuni canoni estetici ecc. Si potrebbe quasi parlare di un film femminista, che mira a cercare qualche compromesso in più pur di abbandonare l’ossessione: “Vivo con una femminista, quindi potrei quasi dire di esserlo anch’io. Quando dico che odio gli uomini non lo dico per provocazione, penso proprio che le donne dovrebbero dominare il mondo, forse ogni cosa andrebbe meglio. Quando si tratta di arte, non credo molto alla parità, poiché la creatività si manifesta al di là del sesso di appartenenza. In tutti gli altri ambiti professionali però ci dovrebbe essere una uguaglianza assoluta. Le donne dovrebbero avere sempre gli stessi vantaggi e svantaggi degli uomini, gli stessi diritti. Anche se ho dipinto il mondo della moda in maniera famelica, è un quadro estremamente realista, tanto che alcune storie sono vere. Mi ha aiutato Abbey Lee Kershaw, una modella che ha lavorato al film, molte cose arrivano dalla realtà. C’è dunque qualcosa in questa industria che dovrebbe profondamente cambiare.”

 

Cannes 2016, Marion Cotillard presenta Mal de Pierres: “Creare un personaggio è come innamorarsi”

Per un regista, un attore, poter calcare il red carpet di Cannes per presentare un film in concorso al Festival è sempre un goal dal valore inestimabile; se poi a questo mondo si ha la fortuna di chiamarsi Marion Cotillard, allora può succedere di avere addirittura due titoli in competizione. L’attrice francese è sbarcata sulla Croisette con il suo primo, Mal de Pierres, pellicola diretta dall’attrice e regista Nicole Garcia, un antipasto di ciò che avverrà invece il 19 maggio, con l’arrivo del rampollo prodigio Xavier Dolan e la sua ‘fine del mondo’.

Ispirata in maniera molto libera a Mal di Pietre, il libro dell’italiana Milena Agus, l’opera si riscopre su grande schermo in maniera molto cambiata, a partire soprattutto dal setting, spostato dalla Sardegna a un paesino sperduto nel sud della Francia. Una scelta quasi obbligata, poiché parliamo di un progetto di totale fattura francese, unico intruso Alex Brendemühl, spagnolo di Barcellona nel ruolo del marito della Cotillard. Il Premio Oscar per La Vie En Rose è Gabrielle, una donna considerata isterica, nevrotica, di facili costumi; nonostante l’ardente desiderio, è per lei difficile trovare un uomo, viene instradata in un matrimonio combinato e poi spedita in una clinica privata per curare il suo ‘mal di pietre’, un calcolo che le rende difficile qualsivoglia gravidanza. “Quando ho letto il libro, mi sono subito innamorata della storia. È così arcaica e parla di differenti sfaccettature dell’amore, che è sempre sofferto, ambiguo, proprio questi dettagli mi hanno incantato” ha detto la regista Nicole Garcia. L’amore in ogni sua declinazione dunque, capace di dare profondo piacere e un attimo dopo enorme dolore, di prosciugare ogni speranza e poi regalare magnifiche illusioni.

Tutto questo vive e respira nel personaggio di Marion Cotillard, per cui non è stato affatto facile accettare il copione: “Ci ho messo tanto a rispondere, quando ho finito di leggere per la prima volta la sceneggiatura ero piuttosto preoccupata. Ci sono molte scene esplicite, inoltre Gabrielle soffre tantissimo per diversi motivi che scoprirete nel film, io che somatizzo tantissimo ero scettica sull’accettare. Poi però mi sono innamorata della storia, anche se mi sono presa un anno di riposo Nicole mi ha aspettato. Nonostante la follia di Gabrielle, amo comunque la sua passione, vive con un costante istinto primordiale, animalesco quasi, dal punto di vista attoriale mi dava davvero molti spunti per mettermi in gioco.

È importante raccontare storie simili anche per far capire cosa significa vivere con persone affette da disturbi psichici o della personalità. È un progetto onorevole.” Ma come ci si prepara davvero per un ruolo simile? Mai pacato, mai regolare, costantemente cangiante e dinamico? “Ovviamente dietro c’è tanta preparazione, lavorare a un personaggio simile è come innamorarsi di qualcuno. L’innamoramento ha i suoi tempi, le sue pause, se tante cose avvengono in modo naturale, c’è anche una parte volontaria di me che lavora senza sosta perché io processo avvenga. Poi ci sono i registi, c’è chi parla tantissimo, chi ti dice poco e niente, chi ti fa ripetere fino alla sfinimento. La cosa importante è sempre capire a fondo il ruolo che ti hanno affidato e dargli vita, in pratica devi costruire una nuova personalità da zero. Se ho bisogno di guardare nella mia vita per costruire un personaggio? Può succedere, ma fortunatamente non è stato questo il caso.”

Cannes 2016, Ken Loach dalla parte dei più deboli: “Il Welfare è una piaga europea”

A due anni da Jimmy’s Hall, presentato a Cannes nel 2014, Ken Loach torna sulla Croisette con un nuovo lavoro dalla parte degli ultimi, come del resto il regista britannico ha fatto dall’inizio della sua carriera. Girato a Newcastle con molti attori non professionisti, con i due protagonisti alla loro prima esperienza cinematografica o quasi, I, Daniel Blake fa della sua semplicità la sua forza, della sua umanità la sua emozionante qualità. A finire sotto i riflettori del set una storia di attesa e disperazione, quella di un 59enne malato di cuore troppo fragile per lavorare, troppo sano per raggiungere i punti necessari a ottenere un sussidio di invalidità. Per Daniel, il personaggio principale incarnato da Dave Johns, inizia così un calvario fatto di uffici, di ricorsi, di grandi rinunce e di morsi della fame; nonostante questo però non rinuncia a dispensare il suo amore per chi è ancor più in difficoltà di lui, come Rachel (Hayley Squires), madre single con due figli da sfamare. Il regista de Il Vento che Accarezza l’Erba tocca così lo scottante tema delle politiche del welfare in Inghilterra, raccontando un problema che però è diffuso praticamente in tutta Europa. “Al centro della nostra rappresentazione doveva esserci l’uomo, la sua umanità, per questo motivo abbiamo scelto una scenografia ridotta all’osso, allo stesso modo abbiamo optato per una fotografia essenziale, volevamo al centro della scena solo i personaggi. La storia è ambientata nel mio Paese, ma quello dell’assistenza alle persone più deboli della nostra società, più vulnerabili, è un problema europeo. Il numero di disoccupati, in attesa di un sussidio, cresce purtroppo a dismisura nel nostro continente, allo stesso tempo crescono i suicidi, un dramma enorme e scioccante” ha detto il regista incontrando la stampa del Festival.

Ken Loach 3

Regista che, come tradizione, ama lavorare con attori non professionisti, presi “dalla strada” o quasi, dagli stessi luoghi che poi va a raccontare su schermo: “Non è complicato lavorare in questo modo, con gente che non fa cinema in modo professionale. Ad esempio le persone del banco alimentare che si vede nel film sono davvero impiegati di quel posto, così come le persone che si vedono negli uffici avevano avuto esperienze simili in passato, è un processo davvero molto naturale, è la tecnica del neorealismo italiano, è una disperata ricerca di realtà”. Da questo meccanismo non si salvano neppure i due protagonisti, Dave Johns ad esempio è alla sua prima esperienza su grande schermo, il suo mondo è solitamente altrove, nei piccoli club, nel teatro underground della stand-up comedy, per Hayley Squires invece la recitazione è un mestiere relativamente nuovo: “È qualche anno che lavoro come attrice ma non ho mai fatto grandi ruoli. Quando il mio agente mi ha chiesto se conoscessi Ken Loach ho sgranato gli occhi, ho risposto CERTO. Così l’ho incontrato, abbiamo parlato per svariati minuti, mi ha chiesto della mia vita, dei miei figli, abbiamo improvvisato qualche dialogo preso dal copione, è stata davvero un’esperienza magnifica.”

Chi frequenta i Festival del cinema internazionali sa bene che i film proiettati presentano sempre dei sottotitoli, poiché in lingua originale. Nel caso di Cannes sono sempre presenti i sottotitoli francesi, in caso di lingua diversa dall’inglese sono presenti anche i sottotitoli inglesi. I, Daniel Blake è però un caso particolare: nonostante la lingua inglese, è stato presentato al pubblico e alla stampa comunque con il doppio sottotitolo francese/inglese. “Io vengo dal nord dell’Inghilterra” ha detto Dave Johns sorridendo, “e non sempre il mio accento è perfettamente comprensibile dagli stessi inglesi. Con il doppio sottotitolo abbiamo voluto aiutare il pubblico di Cannes”.

Cannes 2016, Jeff Nichols presenta Loving: “È la storia d’amore più pura della storia americana”

Il grande pubblico ha iniziato ad amarlo grazie ai sogni visionari e ai tornado di Take Shelter, al fango e al volto severo di Matthew McConaughey in Mud, al bimbo prodigio (e un po’ alieno…) di Midnight Special, Jeff Nichols questa volta sorprende un po’ tutti e a Cannes 69 porta un lavoro incredibilmente lineare e sincero, come nessuno si aspettava. Loving ha infatti poco a che fare con la filmografia a cui il regista dell’Arkansas ci ha abituati sinora, non è altro che la vera storia di Richard e Mildred Loving, due pionieri dei diritti civili in Virginia negli anni ’60. Due persone come tante, innamorate l’uno dell’altra e desiderose di metter su famiglia, di avere una casa grande e comoda con un grande terreno per lasciar giocare i figli. Perché dunque sono stati protagonisti di numerose battaglie nei tribunali americani, sino ad arrivare davanti alla Corte Costituzionale? Soltanto perché lui ha la pelle di colore chiaro, lei di colore scuro, e i matrimoni “misti” in Virginia non sono tollerati dalla legge; come non bastasse, gli viene contestato anche il reato di essersi sposati in uno Stato diverso da quello di residenza, il District of Columbia. Dalla notte in cui lo sceriffo della Contea di King and Queen fa irruzione nella loro camera da letto, inizia per loro un calvario fatto di fughe, avvocati d’ufficio, lettere, ansie e preoccupazioni.

Loving“È stato da subito un film speciale per me” ha raccontato lo stesso Jeff Nichols, “abbiamo avuto accesso a tantissimo materiale, abbiamo conosciuto la famiglia Loving e ci siamo appassionati a questa storia. Solitamente Hollywood prende la verità e la modella a suo piacere, questa volta invece volevo che sullo schermo finissero i fatti in modo semplice e diretto. Non ci sono molte congetture da fare, idee da rimettere insieme o altro, chi ha visto il film ha capito che ciò che si vede è ciò che conta vedere, niente di più semplice. Sicuramente attraverso la sceneggiatura parlo di politica e di diritti civili, ma non avevo intenzione di fare un film politico, noioso come un discorso; mi premeva raccontare la storia d’amore fra Richard e Mildred, che credo sia una delle storie d’amore più pure della storia americana. Sulle loro vicende esiste anche un documentario della HBO, quando ho visto il trailer prima di iniziare la scrittura del film mi è venuto da piangere; l’ho subito inviato a mia moglie che al telefono mi ha detto ‘Jeff io ti amo, ma se non fai questo film chiedo il divorzio’. Così sono andato avanti con estrema convinzione”.

Richard e Mildred Loving hanno avuto nella loro vita tre figli, anche se solo Peggy è ancora in vita oggi, “sono stato a casa sua” ha continuato Nichols, “c’era un’atmosfera strana, c’era della musica nella casa e moltissime informazioni sulla famiglia Loving. Mostrarle la sceneggiatura è stata la parte più difficile della lavorazione, avevo paura del suo giudizio, in fondo parlavo di suo padre e sua madre, della ‘sua gente’. Lei ha sfogliato pesantemente pagina dopo pagina, poi a un certo punto ha iniziato a piangere, ho capito che probabilmente avevo fatto centro. È il mio modo di onorare queste persone, che nella loro semplicità hanno fatto cose immense. Spero anzi che questo film dia il via a nuovi dibattiti sulla questione, non bisogna mai mettere da parte i diritti civili.” Protagonista del film insieme a un’intensa Ruth Negga un clamoroso Joel Edgerton, nel ruolo del complesso Richard Loving, un uomo rude ma gentile, dalle cento sfumature; la sua è un’interpretazione talmente convincente che molti hanno già iniziato a scomodare la parola Oscar, “in realtà ho già un discorso pronto, qui nel taschino” ha scherzato lo stesso Edgerton. Chissà che la stampa della Croisette non porti fortuna.

Cannes 2016, i fratelli Dardenne ancora al femminile: “Le donne sono il futuro”

Una grande pubblicità della nostra infanzia diceva sempre “Che mondo sarebbe, senza Nutella?”, ma si può dire praticamente la stessa cosa del Festival di Cannes senza i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, che tornano anno dopo anno e di palme d’oro ne hanno già vinte due nella loro carriera. I due registi simbolo del Belgio, a 365 giorni quasi esatti dalla presentazione di Due Giorni, Una Notte con Marion Cotillard, tornano a raccontare una storia al femminile con protagonista Hadèl Haenel: La Fille Inconnue (qui la nostra recensione). La giovane attrice del cinema francese si fa portavoce e megafono di un concetto tanto nobile quanto fondamentale: non bisogna mai tirarsi indietro, quando si tratta di aiutare il prossimo. Nel film interpreta infatti un medico freddo, quadrato, una grande professionista ma attenta alle formalità, agli orari d’ufficio. La morte di una giovane donna vicino il suo studio medico, dopo una richiesta d’aiuto non ascoltata, le fa cambiare radicalmente modo di vedere la vita e il lavoro.

“Le donne sono il futuro dell’umanità, sono loro a spingere avanti la nostra società, per questo motivo è stato naturale affrontare un’altra storia al femminile” hanno detto i due registi incontrando la stampa, “parliamo di una donna che sente una responsabilità civile, mentre tutti attorno a lei non percepiscono niente.” Per molti rappresenta, almeno per gran parte del film, quei tanti europei che di fronte alla crisi dell’immigrazione tendono a voltare lo sguardo: “Noi raccontiamo storie individuali, ci interessano i personaggi e gli spettatori, ma ovviamente poi ognuno può vedere qualsiasi messaggio fra le righe dei nostri film. In questo caso in particolare raccontiamo di una donna che decide di non voltarsi, di sentire e perseguire la sua responsabilità, ma se qualcuno vede il nostro film e decide di non dover sentire niente, va bene uguale. Noi non vogliamo diffondere alcuna tesi. Cerchiamo di filmare la vita, ogni nostro film è un inno alla vita. Vogliamo che questo arrivi fino allo spettatore.”

Cannes 2016, foto: tutti i vincitori della 69esima edizione

Ecco tutte le immagini dei vincitori del Festival di Cannes 2016 e della Giuria Internazionale che ha assegnato i riconoscimenti.

GUARDA IL NOSTRO SPECIALE DA CANNES 2016

Cannes 2016 Ken Loach

Cannes 2016, foto: Steven Spielberg asso del fuori concorso

Ha presentato la sua ultima fatica, The BFG, nel Fuori Concorso di Cannes 2016 Steven Spielberg, il monumento del cinema hollywoodiano che, con il tradizionale appela giovane e cordiale, ha partecipato al photocall mattutino al Festival francese.

Leggi anche – Cannes 2016, Steven Spielberg presenta The BFG: “Abbracciate la diversità”

Ecco le foto di seguito:

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La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, foto: Ryan Gosling, Russell Crowe, Matt Bomer…

Ryan Gosling e Russell Crowe sono state le superstar che hanno animato il tappeto rosso del Festival di Cannes 2016 durante la serata di domenica sera. Con loro, a sfilare per la premiere di The Nice Guys, anche il produttore Joel Silver, Matt Bomer, il regista e sceneggiatore Shane Black, Murielle Telio e la giovane Angourie Rice.

La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, foto: Ryan Gosling e Russell Crowe mattatori sulla Croisette

Ryan Gosling e Russell Crowe sono i veri mattatori di questa giornata di Cannes 2016, durante il quale hanno presentato The Nice Guys, buddy comedy diretta e scritta da Shane Black.

Di seguito le foto dal photocall in cui gli attori sono stati affiancati dal regista e dai colleghi Matt Bomer e Angourie Rice:

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La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

 

Cannes 2016, foto: Marion Cotillard sulla Croisette

Marion Cotillard è la stella di questa nuova giornata di Cannes 2016. L’attrice francese premio Oscar presenta in concorso Mal de Pierres. Di seguito gli scatti del photocall mattutino:

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La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, foto: Marion Cotillard e Louis Garrell sulla Montée des Marches

Marion Cotillard e Louis Garrell sono i protagonisti di questa serata al Festival di Cannes 2016. I due attori hanno portato in concorso al Festival Mal de Pierres di Nicole Garcia.

La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, Foto: Kristen Stewart, Blake Lively, Woody Allen, e …

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Si è aperto ufficialmente oggi il Festiva di Cannes 2016 e a presentare il film d’apertura tutti i protagonisti,  Kristen Stewart, Woody Allen, Jesse Eisemberg, Blake Lively e tutti gli altri interpreti di Cafè Society.

La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 20 maggio nella cittadina francese. La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Il Festival di Cannes è un festival cinematografico che si svolge annualmente, a maggio, per la durata di due settimane nella città di Cannes.

Festiva di Cannes 2016

Poiché garantisce una formidabile copertura da parte dei media, al Festival garantiscono la loro presenza molte star del cinema che si mostrano alla passerella (Montée des Marches) dell’ingresso nella sala delle proiezioni. Molti produttori scelgono questa occasione per lanciare le loro ultime realizzazioni e per vendere i diritti a distributori che vengono da tutto il mondo.

Cannes 2016, foto: Kirsten Dunst, Vanessa Paradis, Valeria Golino …

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La giuria del Festival di Cannes 2016 si è presentato oggi al festival e George Miller insieme ai componenti ha sfiato d’avanti ai fotografi. Ecco le foto

Cannes 2016La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 20 maggio nella cittadina francese. La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Il Festival di Cannes è un festival cinematografico che si svolge annualmente, a maggio, per la durata di due settimane nella città di Cannes.

Festiva di Cannes 2016

Poiché garantisce una formidabile copertura da parte dei media, al Festival garantiscono la loro presenza molte star del cinema che si mostrano alla passerella (Montée des Marches) dell’ingresso nella sala delle proiezioni. Molti produttori scelgono questa occasione per lanciare le loro ultime realizzazioni e per vendere i diritti a distributori che vengono da tutto il mondo.

Cannes 2016, foto: Julia Roberts, George Clooney, Jodie Foster…

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Secondo giorno al Festival di Cannes 2016, e oggi alla kermesse sono arrivi i primi grandi divi Julia Roberts, George Clooney, insieme alla regista Jodie Foster, per presentare il suo ultimo film, Money Monster.

cannes 2016La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese. La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Festival di Cannes 2016

Cannes 2016, foto: Joel Edgerton, Ruth Negga e Jeff Nichols

Joel Edgerton, Ruth Negga e Jeff Nichols hanno presentato al Festival di Cannes 2016 Loving, nuovo film del regista dell’Arkansas sui diritti civili e basato su una storia vera (qui la nostra recensione).

Ecco gli scatti dal photocall cannense:

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La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, foto: Jeff Nichols con Joel Edgerton e Ruth Negga

Ecco Jeff Nichols, regista in concorso a Cannes 2016 con Loving (leggi la recenisone), e i suoi due protagonisti, Joel Edgertone  e Ruth Negga, percorrere la Montée des Marches prima della premiere al Festival della pellicola.

La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, foto: George e Julia star da red carpet per Money Monster

Ecco le foto dal red carpet di Cannes 2016 di Money Monster. Insieme alla regista Jodie Foster e al co-protagonista Jack O’Connell, hanno percorso la Montées des Marches anche Julia Roberts e George Clooney, vere star della serata. Ma anche tanti ospiti e membri delle giurie tra cui Jessica Chastain, Julianne Moore e Eva Longoria.

cannes 2016La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese. La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, foto: Adam Driver troneggia sulla Croisette

Adam Driver è il protagonista del primo red carpet di oggi, 16 maggio, al Festival di Cannes 2016. L’attore, che ha raggiunto la fama internazionale con Star Wars nei panni del villain Kylo Ren, torna al cinema indipendente che lo vede sempre molto impegnato. Al Festival, Driver ha presentato Paterson, film di Jim Jarmusch che gareggia in concorso.

La 69esima edizione del Festival di Cannes 2016 si svolge dall’11 al 22 maggio nella cittadina francese.

cannes 2016La giuria internazionale della Selezione Ufficiale del Festival di quest’anno vede protagonisti Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland. Il presidente di giuria è George Miller. Trai registi più attesi di questa edizione ci sono Nicholas Widing Refn, Xavier Dolan, Park Chan-Wook, Steven Spielberg e Pedro Almodovar.

Cannes 2016, Bellocchio emoziona la Quinzaine: “Il cinema italiano è in perfetta forma”

Escluso totalmente dal concorso ufficiale, a differenza dello scorso anno che ha visto ben tra italiani in lizza per la Palma d’Oro, il nostro cinema in questo 2016 ha trovato spazio a Cannes in sezioni collaterali come Un Certain Regard e la Quinzaine des Realisateurs, magari meno prestigiose ma ugualmente interessanti rispetto alla competizione. Con il Festival iniziato ufficialmente appena ieri 11 maggio, è proprio la Quinzaine des Realisateurs a partire con i fuochi d’artificio e uno dei nostri migliori autori. Parliamo di Marco Bellocchio, che nel Teatro della Croisette situato nelle viscere dell’Hotel Marriott ha presentato il suo Fai Bei Sogni, film tratto dal best seller di Massimo Gramellini. Accolto da numerosi applausi, il regista de I Pugni in Tasca ha convinto l’intera stampa internazionale, tanto che il Q&A post-proiezione in realtà ha avuto più apprezzamenti che vere e proprie domande. Fra queste, la questione scottante – diciamo così – degli italiani scartati dal concorso, che arriva forse nel momento migliore del cinema nostrano da anni a questa parte: “Non ci vedo nessun caso internazionale, può succedere, inoltre nonostante questo il cinema italiano sta godendo davvero di ottima salute” ha detto lo stesso Bellocchio, emozionato e pregno di orgoglio, “i giovani d’oggi possono giovare di un sistema produttivo molto più snello rispetto a quando è iniziato, è molto più facile fare film, girare opere prime, per questo motivo stiamo vedendo moltissimi lavori, molte opere prime di qualità. Chiunque può decidere di girare qualcosa, dobbiamo essere grati di questa democrazia artistica. Se mi chiedete qualche nome però preferisco essere cauto, ci sono tantissimi autori e tutti abbastanza permalosi, funziona così in questo mestiere, dimenticherei qualcuno senza volerlo e ne soffrirei.”

IMG_1748Con Fai Bei Sogni, il regista di Bobbio torna a raccontare temi a lui molto cari come la fede, l’amore assoluto fra madre e figlio, il passato; proprio quest’ultimo elemento vive nell’opera tramite simboli assoluti, che inquadrano la trama in un preciso momento storico, pensiamo al Belfagor di Claude Barma, a Canzonissima di Raffaella Carrà, alla tragedia di Superga che ha coinvolto il grande Torino, immagini e ricordi che passano sulle TV del film. “Belfagor è stato messo nel film perché c’era già nel libro, ci è sembrato una figura cardine, che il piccolo Massimo (il protagonista ndr.) elegge a suo protettore per non impazzire. È dunque si un fantasma che in superficie può spaventare, ma può anche essere una figura positiva. Inoltre rappresenta uno degli ultimi momenti di Massimo con la madre, per questo diventa così importante per lui e per noi, tanto che lo abbiamo inserito più e più volte sullo schermo.”

Fai bei sogniSe a dare il volto al Massimo adulto, ormai cresciuto e quarantatreenne, è Valerio Mastandrea, suo medico e confidente, per non dire unica amica, è Berenice Bejo, l’attrice francese che ha caratterizzato l’indimenticabile The Artist. La moglie del regista Michel Hazanavicius, che ha girato le sue scene nel sud della Francia, recita insospettabilmente in italiano, lingua per lei semi sconosciuta. Oltre al francese e all’inglese, possiede infatti solo un’infarinatura di spagnolo, per questo motivo ha studiato per oltre un mese le battute del copione. “Sono arrivata sul set capendo bene l’italiano, ma senza parlarlo alla perfezione, è infatti capitato qualche errore che ha suscitato l’ilarità di tutti”. Lo sa bene Mastandrea, che ha raccontato la prima scena girata con la Bejo in coppia: “Alla mia battuta lei doveva rispondere SI, invece durante un take se n’è uscita dicendo PRONTO, ho pensato ‘chi è che sta telefonando?’”. Co-prodotto da Italia e Francia, il film è ancora alla ricerca di una data esatta di uscita, per il momento per Marco Bellocchio e i suoi attori tocca “accontentarsi” del calore del pubblico della Croisette.

Cannes 2016 vincitori: il palmarès della 69esima edizione

Cannes 2016 vincitori: il palmarès della 69esima edizione

Cannes 2016La Giuria Internazionale del Festival di Cannes 2016, presieduta da George Miller e composta da Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino, Mads Mikkelsen, László Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland ha assegnato i premi della 69esima edizione della manifestazione cinematografica.

Ecco di seguito i vincitori:

  • Palma d’oro: I, Daniel Blake di Ken Loach
  • Grand Prix Speciale della Giuria: Juste la fin du monde di Xavier Dolan
  • Prix de la mise en scène: Cristian Mungiu per Bacalaureat, Olivier Assayas per Personal Shopper
  • Prix du scénario: Ashgar FarhadiLe Client
  • Prix d’interprétation féminine: Jaclyn JoseMa’ Rosa di Brillante Mendoza
  • Prix d’interprétation masculine: Shahab HosseiniLe Client di Ashagar Farhadi
  • Premio della giuria: American Honey – Andrea Arnold

Tutte le foto dal Festival:

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Cannes 2015: Youth La Giovinezza di Sorrentino divide

E’ stato proiettato al Festival di Cannes 2015 l’ultimo film di Paolo SorrentinoYouth La Giovinezza e da quanto apprendiamo sembra che il film abbia suscitato due pareri contrastanti, da un lato l’applauso e l’ovazione e dall’altro alcuni buu che si sono sollevati in una folta schiera di detrattori.

Rimanete sintonizzati con noi per la recensione a breve online.

Il film partecipa in concorso alla kermesse francese e vedrà arrivare sulla croisette, tra gli altri, anche Michael Caine, protagonista “toniservillizzato” del film. Torna anche Rachel Weisz, già fotografata a inizio Festival per The Lobster.

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youth la giovinezza micheal caineTra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato.

Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

Cannes 2015: Woody Allen e The Lobster

Cannes 2015: Woody Allen e The Lobster
Emma Stone e Joaquin Phoenix
Emma Stone e Joaquin Phoenix

Dopo i fasti di Mad Max Fury Road e di Il racconto dei racconti, oggi la croisette diventa un po’ metropolinata e americana, grazie all’attesissimo arrivo al Festival di Cannes 2015 di Irrational Man, film di Woody Allen che partecipa alla kermesse fuori concorso. Con lui sono attesi Emma Stone e Joaquin Phoenix, protagonisti del film.

Il concorso invece ha già visto la presentazione del suo unico esordio alla regia, Son of Saul, opera prima dell’ungherese László Nemes, mentre sempre per oggi aspettiamo la proiezione, anch’essa molto attesa, The Lobster di Yorgos Lanthimos, il folle regista gresco di Kynodontas e Alps.

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Tra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato. Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

Cannes 2015: Variety dà i numeri… al Concorso

Cannes 2015: Variety dà i numeri… al Concorso

Ci è voluto in po’ di tempo ai critici di Variety per rimettersi in sesto dopo i faticosi 11 giorni di Festival di Cannes 2015. Spente le polemiche e i disappunti scaturiti dalla premiazione di domenica sera, ecco la classifica dei film in concorso secondo Justin Chang, Peter Debruge, Scott Foundas, Guy Lodge, Jay Weissberg e Maggie Lee, le penne della celebre rivista.

Leggi anche: Cannes 2015: il sacco di Roma, Red Weddings e altre tragedie

Il palmarès del Festival di Cannes 2015

Cannes 2015Come si poteva facilmente intuire, il film più apprezzato è stato Carol, mentre quello più blastato The Sea of Trees. Interessante invece notare come la Palma d’Oro Dheepan sia al 15esimo posto su 19 titoli in gara, mentre Mia Madre di Nanni Moretti è il film italiano che meno è piaciuto al gruppo di Variety, con un 17esimo posto. Poco meglio se l’è cavata Paolo Sorrentino, che compare al 13esimo posto con La Giovinezza, preceduto di sole due posizioni da Matteo Garrone e da Il Racconto dei Racconti, film tricolore più apprezzato.

Fonte: Variety

Cannes 2015: tutti i film della selezione ufficiale, presenti Moretti, Sorrentino e Garrone

Il Festival di Cannes ha finalmente svelato i titoli della selezione ufficiale dell’edizione numero 68, che prenderà il via il 13 maggio prossimo per continuare fino al 24. Confermati tanti rumors delle scorse settimane, a darsi amichevole battaglia anche tre grandi italiani: Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Matteo Garrone. E ancora i francesi Jacques Audiard, Stéphane Brizé, Valérie Donzelli, Todd Haynes insieme alle sue protagoniste Rooney Mara e Cate Blanchett, Denis Villeneuve e Gus Van Sant. Mancano all’appello ancora dei titoli che verrano annunciati nelle prossime settimane, nel frattempo ecco tutti i film ufficiali di Cannes 2015.

IN COMPETIZIONE

Film d’apertura
Emmanuelle BERCOT LA TÊTE HAUTE
Fuori Concorso
2h00
***
Jacques AUDIARD DHEEPAN (TITOLO PROVVISORIO) 1h49
Stéphane BRIZÉ LA LOI DU MARCHÉ 1h32
Valérie DONZELLI MARGUERITE ET JULIEN 1h50
Matteo GARRONE IL RACCONTO DEI RACCONTI
(LE CONTE DES CONTES)
2h05
Todd HAYNES CAROL 1h58
HOU Hsiao Hsien NIE YINNIANG
(THE ASSASSIN)
2h00
JIA Zhang-Ke SHAN HE GU REN
(MOUTAINS MAY DEPART)
2h00
KORE-EDA Hirokazu UMIMACHI DIARY
(NOTRE PETITE SOEUR)
2h03
Justin KURZEL MACBETH  1h53
Yorgos LANTHIMOS THE LOBSTER 1h58
MAÏWENN MON ROI 2h10
Nanni MORETTI MIA MADRE 1h42
László NEMES SAUL FIA
(LE FILS DE SAUL)
1h47
Paolo SORRENTINO YOUTH 1h58
Joachim TRIER LOUDER THAN BOMBS 1h45
Gus VAN SANT THE SEA OF TREES 1h50
Denis VILLENEUVE SICARIO  1h45

UN CERTAIN REGARD

Neeraj GHAYWAN MASAAN 2h00
Grímur HÁKONARSON HRÚTAR 
(RAMS)
1h30
KUROSAWA Kiyoshi KISHIBE NO TABI
(VERS L’AUTRE RIVE)
2h08
Laurent LARIVIÈRE JE SUIS UN SOLDAT 1h36
Dalibor MATANIC ZVIZDAN 
(SOLEIL DE PLOMB)
2h03
Roberto MINERVINI THE OTHER SIDE 1h30
Radu MUNTEAN UN ETAJ MAI JOS
(L’ÉTAGE DU DESSOUS)
1h33
OH Seung-Uk MU-ROE-HAN
(THE SHAMELESS)
1h58
David PABLOS LAS ELEGIDAS
(THE CHOSEN ONES)
1h45
Ida PANAHANDEH NAHID 1h44
Corneliu PORUMBOIU COMOARA
(LE TRÉSOR)
1h30
Gurvinder SINGH CHAUTHI KOOT
(LA QUATRIÈME VOIE)
1h55
SHIN Suwon MADONNA 2h01
Alice WINOCOUR MARYLAND 1h40

FUORI COMPETIZIONE

Woody ALLEN IRRATIONAL MAN 
(UN HOMME IRRATIONNEL)
1h36
Pete DOCTER
Ronaldo DEL CARMEN
INSIDE OUT
(VICE-VERSA)
1h42
George MILLER MAD MAX : FURY ROAD 2h00
Mark OSBORNE
THE LITTLE PRINCE
(LE PETIT PRINCE)
1h48

PROIEZIONI DI MEZZANOTTE

HONG Won-Chan O PISEU
(OFFICE)
1h49
Asif KAPADIA  AMY 2h07

PROIEZIONI SPECIALI

Samuel BENCHETRIT ASPHALTE 1h40
Souleymane CISSE  OKA 1h50
Elad KEIDAN HAYORED LEMA’ALA
(L’ESPRIT DE L’ESCALIER)
1h45
Natalie PORTMAN SIPUR AL AHAVA VE CHOSHECH
(UNE HISTOIRE D’AMOUR ET DE TÉNÈBRES)
1h35
Barbet SCHROEDER AMNESIA 1h36
Pavle VUCKOVIC PANAMA 1h45

Cannes 2015: tripudio per Inside Out della Pixar

Cannes 2015: tripudio per Inside Out della Pixar

E’ finita da pochi minuti al Festival di Cannes 2015,  proiezione riservata alla stampa di Inside Out, l’ultimo film Disney Pixar a cui  è stato riservato un vero e proprio tripudio di applausi, e c’è chi già lo definisce il Capolavoro definitivo firmato Pixar.

Rimanete sintonizzati con noi per leggere la recensione. Tutte le foto del film: [nggallery id=1579]

Il cast vocale originale di Inside Out è composto da Joy (Amy Poehler), Fear (Bill Hader), Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

InsideoutPete Docter è il regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e Up. La sinossi ufficiale di Inside Out, per chi ancora non la conoscesse è la seguente:

Crescere può essere faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a San Francisco.

Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana.

Mentre Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.

Cannes 2015: tiepida accoglienza per Chronic con Tim Roth

Cannes 2015: tiepida accoglienza per Chronic con Tim Roth

Continua il concorso del Festival di Cannes 2015 e oggi tocca a Chronic, il film di Michel Franco con Tim Roth che da quanto apprendiamo ha suscitato una tiepida accoglienza della stampa accreditata. Chronic è la prima pellicola girata in inglese dal regista messicano, che vede come protagonista un infermiere depresso, ha dovuto affrontare un ruolo non semplice, essendo il personaggio sempre a contatto con storie di malati terminali, dalle quali viene emotivamente sempre più coinvolto

Tra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato.Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

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