La Columbia Pictures ha svelato il
titolo ufficiale del prossimo film scritto e diretto da
Cameron Crowe. Il film, che uscirà nelle sale
americane il prossimo 29 maggio, si intitolerà
Aloha.
Nella pellicola, in cui sono
protagonisti Emma Stone e Bradley
Cooper, ci sono anche Rachel McAdams, Alec
Baldwin, Jay Baruchel, Michael Chernus e Ivana
Milicevic. Non si ha ancora una sinossi ufficiale del
film, ma pare che i protagonisti, Stone e Cooper, siano dei
militari impegnati a sventare una minaccia bellica. I due, nella
loro missione, si innamoreranno, avranno a che fare con un computer
parlante e con la magia di un’isola soprannaturale.
Il regista premio Oscar
Cameron
Croweè al lavoro su un film biografico su
Joni Mitchell, una delle cantautrici più influenti
nella storia della musica. Le sue canzoni sono profondamente
personali e incorporano una varietà di stili musicali nella sua
sensibilità folk, diventando ispirazione per alcuni dei suoi più
grandi colleghi, da Bob Dylan ad Alanis
Morissette e persino Prince. È stata
inserita nella Rock & Roll Hall of Fame nel 1997 e
i suoi testi trascendenti e poetici rimangono impareggiabili. Senza
esagerare, “A Case of You” è onestamente la
canzone più romantica mai scritta, e non ci si avvicina
nemmeno.
Come ha sottolineato anche Above the Line, che per primo ha
riportato la notizia, Cameron Crowe ha scritto di
Joni Mitchell per decenni. “Ogni giornalista
ha la sua lista dei sogni di soggetti da intervistare. Il mio era
Marvin Gaye, Neil Young e Joni Mitchell. Non sono mai arrivato a
Marvin Gaye, ma Joni Mitchell ha più che compensato”, ha detto
Crowe come introduzione alla ristampa di la sua intervista del 1979
con lei. “La mia ultima storia di copertina per la rivista, e
ancora la mia preferita.”
Il lavoro di Crowe dà il meglio di
sé quando è semi-autobiografico e, sebbene non sia certamente
Joni Mitchell, si sente squisitamente qualificato
a raccontare la sua storia. Dopotutto, lo fa già da molto tempo.
Crowe scriverà e dirigerà il film della sua vita e, secondo quanto
riferito, lo sta sviluppando con Mitchell da oltre due anni. Il
film viene descritto come un film biografico non convenzionale,
“simile a un’autobiografia“. È chiaro che Mitchell avrà il
controllo della propria narrativa, una benedizione spesso non
fornita ai grandi della musica… di solito perché sono morti prima
che avessero la possibilità di raccontare la propria storia con le
proprie parole.
Above the Line riferisce
che Crowe ha iniziato a lavorare a questo progetto in segreto
durante la pandemia, e sarà il suo film più personale dai tempi di
Quasi Famosi. Sembra che il film coprirà l’arco
della vita di Mitchell, con la possibilità che più attori
potrebbero essere presi in considerazione per il ruolo, in base al
periodo della vita.
E’ partita ufficialmente la
produzione della nuova commedia romantica di Cameron
Crowe. Le riprese del film, che annovera nel cast
Emma Stone, Bradley Cooper, Rachel McAdams e
Alec Baldwin, sono cominciate qualche giorno fa
alle Hawaii, come dimostra la seguente immagine dal set sbucata in
rete qualche ora fa.
Eric Gautier, noto
per il suo lavoro in Into the Wild, figura come direttore
della fotografia. Il progetto, che non ha ancora un titolo, al
momento viene identificato come Untitled Hawaii
Project e dovrebbe raccontare la storia di un
consulente militare (Cooper) che ha il compito di supervisionare un
lancio di armi satellitari dalle Hawaii; lavorando a stretto
contatto con uno dei capi dell’operazione, un pilota donna dell’Air
Force One (Stone), l’uomo finirà per innamorarsi di lei.
Ci sono personaggi del mondo dello
spettacolo che il destino ci porta via troppo presto. E’ questo il
caso di Cameron Boyce, giovanissimo attore
americano scomparso a soli vent’anni. Se non conoscete l’attore e
la sua breve ma intensa carriera, restate con noi e venite a
scoprire tutto quello che c’è da sapere su Cameron
Boyce.
Cameron Boyce film: gli inizi
della sua carriera
10. Nato il 28
maggio 1999 a Los Angeles, in California, Stati Uniti, Cameron
Boyse ha origini ebree e afro-caraibiche. La carriera di Cameron
comincia subito, all’età di sette anni, quando appare per la prima
volta nel catalogo promozionale della Disney.
Camercon Boyce da piccolo partecipa anche a numerosi spot
pubblicitari per la Nestlé, per la
Kraft e molte altre aziende.
9. Nel 2008 viene
scelto per partecipare al video musicale That Green
Gentleman dei Panic at the Disco in cui
interpreta il chitarrista Ryan Ross, versione ‘baby’. A
quell’ingaggio segue, sempre nello stesso anno, la partecipazione
ai video musicali di Ya’ll Know How I Am di
Ice Cube e Whip My Hair di
Willow Smith.
8. Nello stesso
anno Cameron Boyce debutta al cinema con il film Riflessi
di Paura (2008) – film in cui recita al fianco di Kiefer
Sutherland – e Eagle Eye (2008).
Diretto da D.J.
Caruso, il film racconta la storia di Jerry Shaw (Shia
LaBeouf), un giovane problematico ancora in lutto per
la morte del fratello. Un giorno, all’improvviso, l’FBI fa
irruzione in casa sua e lo arresta con l’accusa di terrorismo. La
stessa cosa capita a Rachel Holloman (Michelle
Monaghan), madre single accusata di terrorismo.
Responsabile degli arresti di Jerry e Rachel è ARIA, un
supercomputer creato dal governo americano per la lotta contro il
terrorismo e per prevenire gli attacchi al presidente degli Stati
Uniti. Ma qualcosa all’interno del programma ARIA sembra non
funzionare e saranno proprio Rachel e Jerry a subirne le
conseguenze.
7. Negli anni
successivi vediamo Cameron nel cast di Un weekend da
bamboccioni (2010), Judy Moody and the Not Bummer
Summer (2011), Un weekend da
bamboccioni 2 (2013) e Runt (postumo
– 2020).
Cameron Boyce in Jessie: nel mondo
delle serie tv
6. Parallelamente
alla sua carriera al cinema, dal 2008 Cameron Boyce muove i primi
passi anche sul piccolo schermo. Il suo primo ingaggio televisivo
riguarda infatti uno del medical drama americani più famosi,
General Hospital: Night Shift. Cameron partecipa a
ben sette episodi per poi proseguire la sua carriera con altri
progetti. Successivamente lo vediamo anche in Buona fortuna
Charlie (2011), A tutto ritmo (2011) e
nella famosa serie Jessie (2011).
5. Creata e
prodotta da Pamela Eells O ‘Connell – produttore esecutivo e autore
di Zack e Cody sul ponte di Comando -,
Jessie è una sit-com americana targata
Disney Channel andata in onda dal 2011 al 2016 per
4 stagioni e 98 episodi.
Cameron Boyce nella serie Jessie – Fonte: IMDB
La serie racconta la storia di
Jessie (Debby Ryan), una ragazza di appena
diciotto anni che vive in una zona sperduta del Texas. Un giorno
Jessie decide di trasferirsi a New York per poter intraprender la
carriera d’attrice ma lì trova lavoro come tata di una famiglia
molto ricca, i Ross, che vivono in una grande casa con tanto di
maggiordomo. Jessie quindi comincia il suo nuovo lavoro ma nel
frattempo fa di tutto per realizzare il suo sogno.
Nella serie Cameron Boyce interpreta il ruolo di Lucas
“Luke” Philbert Ross, uno dei dispettosi figli dei coniugi
Ross, datori di lavoro di Jessie.
4. Negli anni
successivi, Cameron Boyce partecipa alle serie tv Gamers
Mania (2015-2016), Liv e
Maddie (2015), Code
Black (2015) e Summer Camp (2016),
spinoff della serie Jessie. L’ultima serie tv per Cameron
è stata Mrs
Fletcher, andata in onda nel 2019 dopo la morte
dell’attore.
Cameron Boyce in Descendants: i
film musical di Disney Channel
3. Nel 2015,
Cameron Boyce viene scelto per partecipare al
nuovo film musical targato Disney Channel, dal
titolo Descendants.
Diretto da Kenny
Ortega, il film racconta della avventure dei figli, o
discendenti, dei più famosi personaggi della
Disney, come Malefica,Crudelia De Mon, Jafar,Cenerentola, Aurora e molti altri ancora.
Cameron Boyce in Descendants 2 – Fonte: IMDB
Dopo il matrimonio di Belle e la
Bestia, tutti i regni delle fiabe vengono unificati negli
Stati Uniti di Auradon. Nel regno sono
ammessi sono i personaggi buoni delle fiabe mentre i cattivi sono
esiliati e imprigionati nell’Isola degli Sperduti.
Attorno all’isola c’è una barriera magica che impedisce ai villain
di scappare.
Sono passati vent’anni e Ben
(Mitchell Hope), figlio di Belle e la Bestia, sta
per diventare re. Uno dei suoi primi progetti come regnante è
quello di richiamare i figli di alcuni dei prigionieri dell’isola
nel regno di Auradon per permettere loro di frequentare la
prestigiosa accademia Auradon Prep, diretta dalla
Fata Smemorina (Melanie Paxson) di Cenerentola.
Così, Carlos (Cameron Boyce), figlio di Crudelia
De Mon, Jay (Booboo Stewart), figlio di Jafar,
Evie (Sofia Carson), figlia della Regina Cattiva
di Biancaneve e Mal (Dove Cameron), figlia di
Malefica, accettano la proposta di Ben con il solo
scopo di rubare la bacchetta della Fata Smemorina e liberare i loro
genitori dall’isola.
Cameron Boyce in Descendants – Fonte: IMDB
Il film ha avuto un grandissimo
successo, tanto che Disney Channel ha ordinato a
Kenny Ortega di dirigere altri due film, Descendants
2 e Descendants
3, trasformando il tutto in una trilogia Disney per
adolescenti. Oltre alla trilogia di Descendants, la Disney ha anche
prodotto uno spinoff animato dal titolo Descendants: Wicked
World, una serie fatta da 33 cortometraggi in cui ogni
attore di Descendants ha
prestato la voce al proprio personaggio.
Cameron Boyce malattia: una morte
improvvisa
2. Il 6 agosto del
2019, purtroppo, Cameron Boyce è venuto a mancare
a causa di un violento attacco epilettico. La sua
morte, così improvvisa ha lasciato sotto shock il mondo della tv e
del cinema. Boyce aveva infatti appena vent’anni ed era
malato di epilessia, condizione che l’attore
cercava di tenere sotto controllo grazie a cure specifiche.
L’epilessia è una
condizione neurologica permanente e incurabile caratterizzata da
alcuni episodi, detti ‘crisi epilettiche‘, che
possono avere una durata variabile. Durante queste crisi, un gruppo
più o meno esteso di neuroni rilascia un’intensa scarica
‘elettrica’ che causa forti convulsioni e un
momentaneo blackout. Uno di questi attacchi,
purtroppo, è stato fatale per Cameron Boyce, morto all’età di soli
vent’anni. Dopo l’autopsia, la famiglia ha deciso di non celebrare
il funerale per evitare lo sciacallaggio mediatico; il corpo
dell’attore è stato cremato e le ceneri restituite ai
familiari.
1. A causa di questo tragico evento
la Walt Disney Company il 22 luglio del 2019
decide di annullare la premiere del film Descendants 3 e di
fare una donazione alla Thrist
Project, un’organizzazione filantropica alla quale
Cameron era molto legato. La donazione, col permesso della famiglia
Boyce, viene fatta proprio a nome dell’attore alla cui memoria sarà
anche dedicata la messa in onda del terzo film di Descendants.
La famiglia Boyce, inoltre, ha creato una fondazione benefica in
memoria di Cameron, intitolata Cameron Boyce
Foundation, associazione che aiuta i giovani vittime
di violenza a trovare la propria strada nel mondo dell’arte e dello
spettacolo.
Quanti e quali cameo si nascondo al
cinema e nei film di supereroi, pieni di personaggi e di maschere
dietro le quali nascondersi? Abbiamo elencati 25
cameo, comparsate, anche soltanto “presta voce” di
personaggi molto famosi che si nascondono nei cinecomic.
Miley Cyrus in Guardiani della
Galassia Vol. 2
La popstar è la voce originale
di Mainframe, un membro dei Ravagers e uno dei Guardiani
originali.
Matt Damon in Thor: Ragnarok
L’attore interpreta a sua volta un
attore che ha il ruolo di Loki nella recita che apre la prima scena
ambientata ad Asgard. Nella stessa scena c’è Luke Hemsworth,
fratello di Chris nei panni di Thor, e Sam Neil in quelli di
Odino.
Paul Reubens in Batman – Il
Ritorno
Noto con il personaggio
di Peewee Herman, Reubens interpreta Tucker
Cobblepot, il papà di Pinguino, villain del film.
Elon Musk in Iron Man 2
Si tratta del
corrispettivo reale di Tony Stark. I suoi progressi
tecnologici superano probabilmente qualsiasi altro scienziato
indipendente sul pianeta.
Peter Dinklage in Avengers:
Infinity War
L’attore, idolo dei fan di Game of
Thrones, interpreta Eitri nel film dei Russo.
Chris O’Dowd in Thor: The Dark
World
L’attore, illustre esponente della
commedia statunitense, è uno degli appuntamenti al buio di Jane
Foster.
Jerry Hall in Batman
Si tratta del love
interest di Jack Napier, prima che diventi il Joker.
Hugh Jackman in X-Men –
L’Inizio
La scena in questione ha
strappato più di un applauso ed è davvero celebre nel franchise
Fox. I giovani Xavier e Magneto a caccia di mutanti per formare la
loro prima versione degli X-Men, vengono mandati a quel paese da
Wolverine.
Rob Zombie in Guardiani della
Galassia Vol. 2
Amico di James
Gunn, il regista e musicista è la voce del sistema di
navigazione di una nave dei Ravages.
En Vogue in Batman Forever
En Vogue era un gruppo di R&B
tutto al femminile negli anni ’90. Il gruppo compare nel film
quando Dick Grayson / Robin ruba la Batmobile.
Peter Billingsley in Iron Man
L’attore, forse poco noto
al pubblico italiano, è trai protagonisti di A Christmas
Story e nel film interpreta uno degli scienziati che
lavorano per Stane.
James Gunn in Guardiani della
Galassia
Il regista del film si è ritagliato
un cameo nascosto. Lui è uno dei Sakaarans, gli scagnozzi di
Ronan.
Jack Gleeson in Batman Begins
L’attore, reso celebre da Game of
Thrones, è il bambino in difficoltà nel film di Christopher
Nolan.
Natalie Dormer in Captain America:
Il Primo Vendicatore
L’attrice di cui tutta
Westeros è innamorata, interprete di Margaery Tyrell, era già
presente in uno dei primi film Marvel, in versione bionda e
tentatrice per l’ingenuo Steve Rogers.
Stan Lee in Big Hero 6
The Man della Marvel è presente in ogni film
della Casa delle Idee, anche prima che questa venisse formata
(vedete gli Spiderman di Raimi), ma forse in molti non hanno notato
la sua presenza anche in Big Hero 6.
Jeff Goldblum in Guardiani della
Galassia Vol. 2
L’icona del cinema anni
’80 e ’90 è stato naturalmente il Gran Maestro in Thor: Ragnarok, ma il suo personaggio è anche
apparso brevemente nel titoli di coda di Guardiani 2, tra una scena
post credits e l’altra.
Elle Macpherson si Batman e
Robin
La top model australiana
interpreta Julie Madison, il love interest del Bruce Wayne di
George Clooney, facile da dimenticare, come il film…
Octavia Spencer in Spider-Man
L’attrice premio Oscar è
la receptions della competizione da wrestler a cui si iscrive Peter
Parker per testare i suoi nuovi poteri.
Nathan Fillion in Guardiani della
Galassia
La star di Castle si
nasconde dietro le sembianze aliene del mostro bluastro che si
confronta con Star Lord in prigione, prima dela rocambolesca
evasione dei Guardiani.
Lauren Cohan in Batman v Superman
L’icona di The Walking
Dead è Martha Wayne nel film di Zack Snyder.
L’attore
Jeffrey Dean Morgan già visto nei panni del Comico in Watchmen
è Thomas Wayne nel film di Zack Snyder.
Seth Green in Guardiani della
Galassia
Il cameo in questione è
difficile da perdere, tuttavia il difficile è identificare Green.
Ebbene, basta guardare oltre la maschera di Howard il papero!
Billy Dee Williams in Batman
Primo di Aaron Eckhart e
Tommy Lee Jones, c’era lui, il leggendario Lando di Star
Wars a ricoprire il ruolo di Harvey Dent nel film di
Burton.
Kate Mara in Iron Man 2
Prima di diventare
l’attrice ben nota a tutti, la più grande delle sorelle Mara ha
recitato la parte di una delle conquiste di Tony Stark. Salvo poi
rivelarsi un’agente governativa.
Zack Snyder in Wonder Woman
Il regista compare sullo sfondo
nella celebre foto del film di Patty Jenkins, che ritrae Diana con
i suoi compagni d’avventura.
Capita sempre più spesso a attori
famosi di vedere i ruoli che li hanno resi celebri, o che comunque
hanno interpretato in giovinezza, riassegnati ad altri attori, in
nome dell’ennesimo remake, reboot, sequel, prequel e via
discorrendo. Qualche volta, questi attori reagiscono male
all’operazione di ‘re-casting’, altre volte invece stanno al gioco
e addirittura si prestano per delle brevi apparizioni all’interno
del nuovo film. Ecco una serie di Camei celebri che abbiamo visto
di recente sul grande schermo.
[nggallery id=861]
Alcuni di questi sono molto famosi, altri invece
sono passati quasi in sordina. Non è certo il caso di David
Soul e Paul Michael Glaser, che per
Starsky & Hutch si sono prestati ad una
bellissima scena finale dal sapore amarcord. Molto meglio ha fatto
Leonard Nimoy, che non solo ha fatto la sua
speciale apparizione nello Star Trek di
JJ Abrams, ma ha anche ripetuto l’esperienza con
Into Darkness. Cameo particolare è quello
di Judi Dench in Casino
Royale; l’attrice britannica ha fatto da traino per
il franchise che passava, non senza qualche scossa, dall’era
Pierce Brosnan a quella Daniel
Craig e aveva bisogno di un punto di connessione, punto
che è stato magistralmente interpretato da lei. Folta è la schiera
dei camei celebri da serie tv che si sono trasformate poi in film,
vedi il caso di Charlie’s Angels più che
mai, che l’apparizione quasi angelica di
Jaclyn Smith, tra gli ‘angeli’ originali, oppure
quella di Johnny Depp in 21 Jump
Street, che è tornato così a partecipare al franchise
che lo ha reso famoso da ragazzo, quando la storia era raccontata
in forma di serie tv e non come un film. Infine ricordiamo i cameo
di Elijah Wood e Ian Holm in
Lo Hobbit un Viaggio Inaspettato, in cui
i due riprendono i ruoli di Frodo e Bilbo, che avevano già
interpretato per Il Signore degli
Anelli.
Arrivato il
18 giugno su Amazon Prime Video, Cambio
tutto! è la nuova commedia one woman show con
Valentina Lodovini che, partendo da una
condizione comune a molte donne nella società odierna, prova a
offrire un riscatto, una vita d’uscita, un modo nuovo, diverso,
indipendente di affrontare la vita e i problemi.
Cambio
tutto! cerca di fotografare una realtà estremamente
comune per molte donne lavoratrici, una condizione di vita che si
basa sul preconcetto che la donna, nella coppia, nella società, nel
lavoro, è l’essere paziente, sottomesso, docile, che abbraccia
qualsiasi difficoltà con modestia e mansuetudine, arrivando a farsi
mettere i piedi in testa. È così per molte donne che non riescono
ad emanciparsi da questa situazione quotidiana, ed è così anche per
Giulia, una bella quarantenne un po’ sciatta, non certo per volontà
sua, ma per uno stile di vita che le impedisce di prendersi cura di
sé come vorrebbe.
La donna deve essere generosa e
mansueta: Cambio tutto!
Ha un compagno assente,
pigro e supponente, che vive a casa sua e che si è portato dietro
anche il figlio adolescente al quale si rifiuta di fare da padre e
che Giulia prova ad aiutare come può; ha un lavoro in cui è brava,
ma per il quale non è gratificata né da un punto di vista economico
né umano, tanto che viene addirittura superata, per decisione
aziendale, da una ventenne influencer che vorrebbe
toglierle il posto; ha un’ossessione per il suo peso, nonostante
sia una donna più che normale; ha amiche distratte e sorelle poco
attente; ha vicini molesti e ogni giorno fa i conti con tutto
questo da sola, mentre il mondo le rema contro. Fino al giorno in
cui decide di dare una svolta alla sua vita, rivolgendosi ad un
guru che le insegnerà a distruggere la sua vita e a costruirsene
una nuova, in cui sarà lei artefice del cambiamento che vuole nel
mondo.
Cambio tutto!
percorre nella maniera più tradizionale possibile gli step della
storia di formazione, solo che in questo caso non si tratta di un
adolescente che diventa adulto, ma di una donna che prende
coscienza di sé, del suo valore, del suo merito e della sua
volontà, imparando a non subire, a non dipendere da uomini che non
la valorizzano e non sanno starle accanto. Giulia dovrà urlare,
lottare e sgomitare, ma per fortuna, sebbene in alcuni casi la
sceneggiatura sia ai limiti della banalità, riesce sempre ad
evitare l’isteria che tanto frequentemente dilaga in certo cinema
italiano. La Lodovini è fin troppo bella e carismatica per
interpretare la donna in difficoltà, sottomessa e mansueta, e per
fortuna, da metà film in poi, esplode in tutta la sua
femminilità.
Qualche cliché ma consapevolezza
della storia
Punteggiato di cliché e qualche
situazione non troppo originale, Cambio Tutto!
riesce però a conservare una sua autenticità, soprattutto in alcune
scelte e dialoghi nella parte finale del film, che mostra identità
e consapevolezza della storia che si voleva raccontare e
soprattutto chiarezza nel messaggio che si vuole consegnare:
l’autodeterminazione è una conquista individuale.
Sarà disponibile su Amazon Prime
Video dal 18 giugno Cambio
tutto, il film diretto da Guido
Chiesa e con protagonisti
Valentina Lodovini,
Neri Marcorè, Libero De Rienzo, Nicola Nocella, Dino Abbrescia,
Andrea Pisani, Claudio Larena, Flora Canto, Chiara Spoletini,
Valeria Perri, Valentina D’Agostino.
Cambio tutto è una produzione
COLORADO FILM in collaborazione con MEDUSA
FILM prodotto da MAURIZIO TOTTI e
ALESSANDRO USAI.
Cambio tutto: la trama
In Cambio tutto
Giulia ha 40 anni e vive nella frenesia di una grande città
sottoposta a ogni tipo di stress. Ogni giorno si trova a dover
combattere contro tutti: un nuovo capo senza alcuna esperienza e
troppo incline a subire il fascino delle giovani impiegate, un
compagno pittore squattrinato e approfittatore con un irrequieto
figlio adolescente, una migliore amica presa solo da se stessa e
dai suoi amori immaginari, e per non parlare della maledetta
bilancia che segna sempre lo stesso peso nonostante la
faticosissima dieta… Giulia abbozza, trangugia, si piega, del tutto
incapace di farsi rispettare. A nulla servono i tranquillanti che
prende da tempo e, stremata, decide di rivolgersi a un counselor
olistico, la cui faccia da un po’ di tempo inspiegabilmente le
appare ovunque. Quello che succede a Giulia quando esce dallo
studio del carismatico terapeuta è una vera e propria deflagrazione
e tutte le umiliazioni e la rabbia tenute dentro per troppo tempo
rimbalzano all’esterno con centuplicata energia. Ma nella vita di
Giulia sarà davvero tutto da cambiare?
Una produzione Colorado Film in
collaborazione con Medusa Film, Cambio Tutto! è diretto da
Guido Chiesa e prodotto da Maurizio Totti e Alessandro Usai. Il
cast è composto da Valentina Lodovini, Libero De Rienzo, Dino
Abbrescia, Andrea Pisani, Nicola Nocella, Claudio Larena, Flora
Canto, Chiara Spoletini, Valeria Perri, Valentina D’Agostino con la
partecipazione di Neri Marcorè.
Cambio di denominazione per One
Shot, film diretto da John Craven e interpretato da Tom Cruise, la
cui uscita sugli schermi è prevista per il prossimo 28 dicembre: il
nuovo titolo farà diretto riferimento al personaggio interpretato
da Cruise.
Al momento non sono state ancora
offerte motivazioni ufficiali per il cambio, tuttavia è probabile
che si sia voluto creare un legame più diretto tra il film e il
personaggio, uscito dalla penna dello scrittore Lee Child, il cui
lavoro è stato adattato per il grande schermo da Christopher
McQuarrie. La storia vedrà Reacher / Cruise coinvolto nella vicenda di un
soldato accusato della morte di cinque pesone. Rosamund Pike,
Robert Duvall, Richard Jenkins, David Oyelowo e Werner Herzog
completano il cast.
Cambio della guardia alla
sceneggiatura del remake di Robocop: dopo aver preso in
considerazione Josh Zetumer, il regista Jose Padilha sta ora
valutando di collaborare con Nick Schenk, che ha tra l’altro
lavorato su Gran Torino di Clint Eastwood. Per chi ama il gioco dei
‘gradi di separazione’, Robocop si potrebbe collegare a Eastwood
attraverso Judge Dredd: quest’ultimo infatti, ispirato per molti
versi all’ispettore Callaghan, costituisce una sorta di antecedente
fumettistico dello stesso Robocop.
Schenk ha peraltro già lavorato
assieme a Padilha, per la sceneggiatura di un action movie a sfondo
politico intitolato Tri-Border, al momento non ancora realizzato:
sancirebbe quindi una collaborazione già ben avviata. La
realizzazione del film ha già subito vari incidenti di percorso, il
più grave dei quali è stato l’abbandono del progetto da parte di
Darren Aronofsky, inizialmente scelto per la regia; per sostituirlo
era stato fatto, tra gli altri, il nome di Robert Rodriguez, ma la
scelta è poi caduta su Padilha. Il regista brasiliano,
semisconosciuto all’estero, ha però sbancato il botteghino in
patria con Elite Squad, che con 11 milioni di spettatori ha
superato addirittura Avatar. Sul cast, al momento non vi è alcuna
notizia certa: Padilha ha affermato che gli piacerebbe
dirigere (molto originale…) Michael Fassbender.
Cambiano le date
d’uscita di due attesi film, ormai sta diventando una prassi
consolidata quella di cambiare data d’uscita, quindi dopo Reality,
Prometheus e molti altri cambiano anche quelle
di Resident Evil: Retribution 3D
La Universal Pictures International
Italy ha deciso di anticipare l’uscita di Super 8, probabilmente in
seguito alle lamentele dei fan di J.J. Abrams che sbramano a
ragione di vedere il suo prossimo misterioso film.
The Bourne Legacy, rilancio della
saga portata al successo da Matt Damon, che vedrà stavolta Jeremy
Renner vestire i panni del protagonista, cambia data di uscita,
ritardandola di una settimana, al 10 agosto. Il motivo principale è
che l’originaria data di uscita sarebbe coincisa con quella di un
altro action movie, peraltro molto più atteso, ossia il remake di
Total Recall; l’anticipazione permette inoltre al film di
distanziarsi ulteriormente dall’uscita nelle sale di The Dark
Knight, permettendogli così di reggere meglio la
concorrenza del terzo capitolo delle avventure del Cavaliere
Oscuro. The Bourne Legacy dovrà ora affrontare la concorrenza di
film di genere molto diverso, come la commedia The
Campaign, con Wioll Ferrell e Zach Galifianakis political e
con Hope Springs, con Meryl Streep, Steve Carell e Tommy Lee
Jones.
Cambio di data di uscita al cinema
per Fast
and Furious 6, il nuovo film di
Justin Lin arriverà al cinema da Mercoledì
22 Maggio.
Da quando Dom (Diesel) e Brian
(Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sgominando l’impero di un
boss malavitoso, lasciando la loro squadra con 100 milioni di
dollari, sono spariti nel nulla. Col tempo però, il non poter
tornare a casa e la latitanza finiranno per render loro la vita
impossibile.
Intanto Hobbs (Johnson) segue il
caso di un’organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi,
il cui capo è affiancato da uno spietato braccio destro, che si
rivela essere la donna amata da Dom, che credeva morta: Letty
(Rodriguez). L’unico modo per fermare questa pericolosa
organizzazione, è quello di sfidarli e batterli sulla strada: così
Hobbs propone a Dom di rimettere insieme la sua squadra speciale di
Londra. In compenso, verranno assolti da tutti i loro crimini e
potranno tornare a casa dalle loro famiglie.
Fast and Furious 6, il film
Da quando Dom (Diesel) e Brian
(Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sgominando l’impero di un
boss malavitoso, lasciando la loro squadra con 100 milioni di
dollari, sono spariti nel nulla. Col tempo però, il non poter
tornare a casa e la latitanza finiranno per render loro la vita
impossibile.Intanto Hobbs (Johnson) segue il caso di
un’organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi, il cui
capo è affiancato da uno spietato braccio destro, che si rivela
essere la donna amata da Dom, che credeva morta: Letty (Rodriguez).
L’unico modo per fermare questa pericolosa organizzazione, è quello
di sfidarli e batterli sulla strada: così Hobbs propone a Dom di
rimettere insieme la sua squadra speciale di Londra. In compenso,
verranno assolti da tutti i loro crimini e potranno tornare a casa
dalle loro famiglie.
Inizieranno nel mese di maggio in
Francia le riprese di Cambiare l’acqua ai
fiori, il film tratto dal romanzo
bestseller di Valérie Perrin diventato un
successo mondiale con oltre due milioni di copie vendute tra
Francia e Italia, tradotto in ventotto lingue, vincitore del Prix
Maison de la Presse e del Prix des Lecteurs du Livre de Poche
e pubblicato in Italia da Edizioni e/o.
A dirigere l’adattamento
cinematografico di uno dei romanzi più iconici e amati degli ultimi
anni, il regista Jean-Pierre Jeunet (Il
favoloso mondo di Amélie,
Una lunga domenica di passioni), mentre a
interpretare il ruolo della protagonista Violette Toussaint ci sarà
l’attrice Leïla Bekhti, vincitrice nel 2011 del
César Award come miglior promessa femminile.
Cambiare l’acqua ai fiori è una
produzione Palomar, con la francese 24 25 Films, entrambe società
del Gruppo Mediawan. Un film coprodotto e distribuito da
StudioCanal, con il supporto di Canal+ e Netflix.
La trama del romanzo Cambiare
l’acqua ai fiori
Violette Toussaint è la
guardiana di un cimitero. Passanti e clienti abituali vanno a
riscaldarsi nella sua casa, dove risate e lacrime si mescolano tra
una tazza di caffè e l’altra. La sua routine quotidiana è scandita
dalle loro confidenze. Un giorno, un uomo bussa alla sua porta. Si
chiama Julien Seul ed è un commissario di polizia che ha delle
domande su una coppia che riposa nel cimitero. La sua indagine ha
inizio e i legami tra i vivi e i morti vengono alla luce, e alcune
anime che si pensavano oscure si rivelano luminose.
Non deve essere
difficile avviare una carriera da attore se il tuo primo ruolo è
quello di un personaggio sgradevole e “cattivo”. Deve pensarla così
Cam Gigandet, che (apparentemente suo malgrado)
deve la sua fama a Kevin Volchok, personaggio di The
O.C. che l’attore ha interpretato per una parte della
serie tv ambientata ad Orange County. Intervistato di recente da
Elle, Cam si è preso qualche soddisfazione, apparendo fin
troppo ben disposto a parlare male dei suoi ex colleghi di set, a
partire da Ben McKenzie, atteso adesso con grande
trepidazione per il suo exploit nei panni di James Gordon in
Gotham.
In pratica, alla domanda se fosse
rimasto in contatto con Ben, Mischa Barton e gli
altri, Cam ha risposto: “No. A dire il vero, Ben McKenzie era
una specie di miserabile per me … Non gli avevo fatto nulla eppure
si comportava da stronzo. Ma gli voglio bene. Penso sia un valido
attore e amo Southland.”
Non ci va più leggero con la Barton,
che Gigandet sostiene addirittura di non ricordare affatto.
“Mischa? Era davvero lì? Non ho nessun ricordo di
lei”.
Per concludere in bellezza questo
quadretto, Cam chiosa: “Ho imparato molto, ma ciò che ricordo è
che nessuno di loro fosse granché. Era solo la terza e quarta
stagione, ma quei ragazzi erano dei miserabili del cazzo. Non
facevano che dimenticare le loro battute di proposito. Erano
giovani. Detto questo, non parlo con nessuno con cui abbia mai
lavorato.” Che il problema sia di quelli che lavorano con lui,
o che sia Cam Gigandet ad avere un caratterino
difficile?
ComingSoon.net ha diffuso alcune nuove immagini
di Calvary, prossimo progetto della Fox
Searchlight Pictures scritto e diretto da John Michael
McDonagh.
[nggallery id=925]
Nel cast del film ci sono
Brendan Gleeson, Chris O’Dowd, Kelly Reilly, Aidan Gillen,
Dylan Moran, Isaach De Bankolé, M. Emmet Walsh, Marie-Josée Croze,
Domhnall Gleeson, David Wilmot, Pat Shortt, Gary Lydon, Killian
Scott, Orla O’Rourke, Owen Sharpe e David
McSavage.
Il film uscirà il primo agosto e
vede protagonista Gleeson nei panni di Padre James alle prese con
una comunità che non si sente in grado di guidare.Riconosciamo nel
cast anche la bella Kelly Reilly, il figlio di
Gleeson, Domhnall, che vedremo presto anche in
Star
Wars Episodio VII, e Aidan
Gillen, divenuto celeberrimo nei panni di Ditocorto in
Game of Thrones.
In
CalvarioPadre James è il taciturno
e riflessivo parroco di uno sperduto villaggio dell’Irlanda
meridionale. La vita di tutti sembra passare monotona e
inflessibile fino al giorno in cui il sacerdote, durante una
confessione, viene minacciato di morte da un misterioso individuo,
intenzionato ad ucciderlo per vendicarsi di abusi sessuali subiti
da un prete durante l’infanzia. Avendo a disposizione una settimana
per mettere a posto i propri affari, padre James dovrà cercare di
scoprire chi fra i suoi parrocchiani, tutti apparentemente
cordiali, è l’autore delle minacce, dovendo però scontrarsi con
vecchi rancori e rapporti sociali non proprio idilliaci, scoprendo
lui stesso di non esse quello che credeva.
Dopo l’esordio comico-grottesco di
Un poliziotto da Happy Hour e una discreta
carriera da sceneggiatore, John M. McDonagh cambia
radicalmente rotta e stile, immergendosi totalmente in una brumosa
e perturbante storia di segreti e bugie incastonata nella piovosa e
gelida atmosfera campestre di un paese dove tutto appare il
contrario di tutto, un microcosmo apparentemente felice in cui
ognuno rivela progressivamente una diversa sfaccettatura nascosta
della propria persona.
Calvario, il film
Scegliendo un intreccio che ricorda
alla lontana i temi prediletti da Hitchcock (il mistero che si cela
dietro la apparente normalità), il film si muove con un ritmo lento
e contemplativo, seguendo il difficile percorso fisico e spirituale
compiuto da padre James, interpretato da un misurato e stupendo
Brendan Gleeson, verso la ricerca di una verità
che non si ferma alla semplice identità del suo assassino, ma che
lo condurrò in una vera e propria inchiesta sociologica di
confronto diretto con i propri concittadini, scoprendo di non
essere poi così rispettato e amato come credeva.
Lo stesso sacerdote dimostra di
essere sommerso dai sensi di colpa e dalle incertezze, rivelano un
rapporto contrastato con il proprio Dio e con gli amici/nemici più
cari, a incominciare dalla sorella Fiona, una posata e tagliente
Kelly Reilly, traccia di un passato che lui
stesso non sa bene se considerare di piacere o dolore.
Calvario compensa brillantemente l’andamento
estatico delle sue atmosfere con situazioni per nulla prevedibili
che catturano progressivamente l’attenzione dello spettatore,
immergendolo in una pericolosa ricerca. James è un uomo comune, con
i suoi vizi e debolezze, e l’essere diventato confessore
involontario del suo futuro carnefice gli dà la forza per tirare le
somme della propria vita, ecclesiastica e privata, rivelando strati
incrostati di umanità tutto inaspettati.
Il calvario che dà
il titolo al film non è solo quello di Cristo, non è il percorso di
penitenza di padre James, non è il trauma infantile di un uomo; è
il calvario di ogni essere vivente messo dinnanzi alla faticosa
vita di tutti i giorni, una vita in cui, come nel paese di questo
racconto, i segreti e le menzogne prima o poi escono dalla patina
di sporcizia di cui sono coperti.
I BAFTA hanno celebrato il maggior
numero di donne bianche anziane nominate come miglior attrice ai
Television Awards, a fronte di un forte calo della
diversità etnica nelle shortlist delle performance.
Tutte e sei le candidate nella
categoria Attrice protagonista sono bianche, con alcuni che hanno
osservato che Ambika Mod è stata trascurata per la
sua interpretazione nella serie della BBC/AMC This Is Going
To Hurt, serie che invece è stata nominata in altre sei
categorie.
Alla domanda se i BAFTA avessero
sperato in un risultato diverso, l’amministratore delegato Jane
Millichip ha dichiarato: “C’è rappresentazione in quella
categoria nel fatto che se si guarda all’età delle attrici e ai
ruoli scritti per loro, otteniamo un dato straordinario. È qualcosa
di cui abbiamo discusso a lungo nel mondo televisivo e
cinematografico: i ruoli sono scritti per donne di età superiore ai
40 anni? Questo è un risultato davvero impressionante”.
Imelda Staunton (67
anni) è stata nominata per la sua interpretazione della Regina
Elisabetta II in The Crown. Altri nominati includono Kate Winslet (47) per I Am
Ruth, Billie Piper (40) per I
Hate Suzie Too, Maxine Peake (48) per
Anne, Sarah Lancashire (58) per
Julia e Vicky McClure (39) per
Without Sin.
Tutte e sei le attrici sono molto
amate dai BAFTA. Staunton ha vinto un BAFTA nel 2005 ed è stata
nominata altre tre volte; Winslet ha tre vittorie e cinque
nomination precedenti; Lancashire ha due vittorie e altre tre
nomination; McClure ha una vittoria e due nomination precedenti;
Peake ha due nomination precedenti; Piper ha due nomination per le
prestazioni precedenti.
Sara Putt,
vicepresidente dei BAFTA e presidente del comitato televisivo,
ha affermato che tutte le
candidate donne “meritano” il loro posto nella rosa dei candidati.
Mod non è invece riuscita ad arrivare alla nomination pur essendo
stata riconosciuta come una delle migliori interpreti della
stagione. È stata nominata come attore non protagonista ai Royal
Television Society Awards, mentre la Broadcasting Press Guild l’ha
nominata come migliore attrice.
Putt ha dichiarato: “I nostri
premi sono un barometro di ciò che sta accadendo nel settore…
Prenderemo i dati e le statistiche dai premi di quest’anno –
nomination e vincitori – e questo farà parte delle nostre
conversazioni su ciò che faremo l’anno prossimo. È una
conversazione in corso.”
Il calo della diversità etnica segue
la preoccupazione per i BAFTA Film Awards 2023, durante i quali 47
dei 49 vincitori sono stati bianchi. L’unica star nera sul palco
era la co-conduttrice Alison Hammond.
Calls,
nuova miniserie Apple
TV+, rinominata come “thriller acustico”, traccia una nuova
frontiera dell’audiovisivo, risultando un esperimento mirabolante e
da non perdere. Calls, la nuova
serie Apple TV+,
ricalca le basi di una omonima produzione francese creata da
Timothée Hochet. Reinventata quasi totalmente in questa
versione americana, prodotta da Studiocanal e Bad Hombre, è diretta
da Fede Álvarez, conosciuto per il remake de La casa e per Man in the Dark.
Calls – una nuova
modalità di fruizione del racconto
La miniserie consta di 9
episodi della durata di 20 minuti ciascuno, che coinvolgono
emotivamente e sensorialmente lo spettatore, trascinandolo in una
dimensione altra, visionaria e allucinatoria, in cui si intrecciano
storie di individui apparentemente svincolate tra di loro, ma che
si riveleranno poi interconnesse. Calls oltrepassa i limiti
dell’audiovisivo, proponendo una nuova modalità di fruizione del
racconto, da gustare in una sola visione e munendosi di cuffie, per
potersi isolare dalla realtà circostante e immergersi totalmente
nel ritmo serrato e conciso del racconto, in un turbinio vorticoso
di mistero, rivelazioni e suspense.
Calls: linee di
dialogo in cui nulla deve sfuggire
Calls scardina il metodo
di visione canonica per lo spettatore, che deve mettere in moto la
propria immaginazione per seguire una narrazione incalzante e in
continuo mutamento, che tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo
secondo. Noi spettatori assistiamo come degli infiltrati a
conversazioni telefoniche tra due o più persone mentre sullo
schermo appaiono i dialoghi scritti, supportate da onde sonore
psichedeliche e allucinatorie che cambiano di intensità, dimensione
e colore a seconda del tipo di racconto a cui stiamo assistendo.
Sono quindi i dialoghi e le onde sonore a pervadere lo schermo e
irretire lo spettatore: non assistiamo a nessuna performance di
attori in carne d’ossa, siamo guidati solo linee di dialogo da
seguire attentamente. Particolarità delle onde è poi che spesso
rendono graficamente la forma dell’ambiente in cui avviene la
telefonata: una casa, una prigione, un aereo, per meglio poter
visualizzare azioni e luoghi.
Le ambientazioni e i
volti dei protagonisti possono quindi fluttuare tra i nostri
pensieri, cambiando a seconda del punto di vista che ci viene
presentato e mettendo in moto la nostra immaginazione. I dialoghi
vengono interrotti ripetutamente da delle interferenze che avranno
ripercussioni sulle vite dei protagonisti, e lo spettatore diventa
co-partecipe di questo dramma, presentato inizialmente come
privato, ma che si rivela essere esistenziale, comunitario. La
tensione cresce di episodio in episodio, in un crescendo di carica
emotiva che ognuna delle voci prelevate dal cast corale della serie
riesce a trasmettere.
Rosario Dawson, Nick Jonas,
Karen Gillian, Jaeden Martell, Stephen Lang, Aubrey Plaza,
Aaron Taylor-Johnson,
Lily Collins, Riley Keough, Mark Duplass, Paul Hauser e
Pedro Pascal sono gli attori chiamati a prendere parte a
questo progetto incredibile, dalla narrazione mirabolante e
vorticosa, scandita da un montaggio concitato, che non conosce
tregua, proprio come i protagonisti degli episodi, trascinanti nel
vortice incessante e delirante in cui diventano vittime, carnefici
o pedine di un disegno più grande, apocalittico.
Un’esperienza
immersiva e psichedelica
Ad ogni episodio, e
quindi conversazione telefonica a cui assistiamo, si associa il
terrore dell’ignoto, di una dimensione altra e sconosciuta che
prende il sopravvento senza alcun avvertimento. La trama di “Calls”
ha a che fare con viaggi astrali, sdoppiamenti di personalità,
fenomeni fisici e naturali apparentemente incomprensibili, ma il
cui intento narrativo è condurre in una precisa direzione, ben
stabilita dalla scrittura efficace di ogni episodio.
Nota di merito
aggiuntiva della serie sono le tracce musicali, un comparto sonoro
ottimale per poter intessere la narrazione in un futuro incerto,
degenerativo e al di là di ogni limite esistenziale. Ogni traccia
sonora amplifica la disperazione, l’impotenza e l’incredulità dei
personaggi di fronte agli avvenimenti fantascientifici che
testimoniano. Le sonorità e gli effetti grafici da cui è
impossibile
staccare gli occhi consegnano allo spettatore piano piano dettagli
impercettibili, che però si riveleranno fondamentali di fronte al
quadro complessivo della nuova frontiera cinematografica tracciata
dalla serie. Anche ciascun timbro vocale degli attori protagonisti,
il lavoro di modulazione del tono di voce e dell’interazione con
chi sta dall’altra parte del telefono, sono fattori chiave e
vincenti per condurci in un’esperienza visiva mirabolante. I
personaggi presentatici sono figure che vanno
sgretolandosi, auto-distruggendosi, arrivano a lasciarsi alle
spalle qualsiasi forma di umanità, di fronte ad avvenimenti
indefinibili. Esistenze distanti eppure incrociate, lutti, drammi e
fenomeni inspiegabili che vanno ad intrecciarsi, convogliate in un
disegno più grande, che va oltre la capacità umana di
comprendere.
Riusciamo a tracciare le
fila del racconto soltanto una volta conclusa l’intera miniserie.
Non a caso, il regista ha consigliato agli spettatori di guardare
gli episodi nell’ordine in cui appaiono su Apple
Tv+, per potere ripercorrere i propri passi e
tracciare un quadro complessivo di ciò a cui hanno assistito, una
volta terminata la visione.
Secondo Comicbookmovie l’attore
potrebbe comparire in altri progetti legati allo S.H.I.E.L.D. Il
sito sostiene infatti che il prossimo film dedicato a Capitan
America possa essere fortemente influenzato da una miniserie di
fumetti intitolata Nick Fury VSS.H.I.E.L.D., scritta da Bob Harras e Paul
Neary, in cui l’organizzazione subisce l’infiltrazione di alcune
forze malefiche che la corrompono all’interno. Solo Nick Fury
capirà cosa sta succedendo. Questi avvenimenti potrebbero essere
raccontati parzialmente proprio in Capitan America: The Winter
Soldieroltre che nella serie televisiva
Agents Of S.H.I.E.L.D.
Nel mondo MarvelCallan
Mulvey interpreta infatti Jack Rollins, un agente
dello S.H.I.E.L.D. che è centrale delle vicende raccontate da
questa particolare miniserie di fumetti. Il ruolo di Mulvey
potrebbe dunque non esaurirsi con questi due film.
Ricordiamo che 300 L’Alba di un
Imperoracconterà la storia del generale greco
Temistocle che guiderà gli ateniesi contro gli invasori persiani,
in una battaglia avvenuta simultaneamente a quella delle
Termopili, vista nel primo film. Dietro la macchina da presa, ancora una
volta, Zack
Snyder.
Per quanto
riguarda Captain America The Winter
Soldier, La storia si riaggancerà alla
fine di The Avengers, continuando a seguire il Captain America
impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la
modernità. Come detto, l’uscita del film è prevista per il 4 aprile
del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili
nel nostro speciale: Captain America: The Winter
Soldier. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America: The Winter
Soldier.
Stefano
Sollima, con molte probabilità, dirigerà il primo capitolo
dell’universo cinematografico ispirato a Call of
Duty prodotto dalla Activision Blizzard
Studios. Si tratterebbe del secondo progetto
internazionale per il regista romano, dopo Soldado
(sequel di Sicario), in uscita nei prossimi
mesi.
E per quanto riguarda un
eventuale cast, Sollima sembra avere le idee chiare come dichiarato
ieri a Metro UK durante la presentazione del corto girato per
Campari:
“Vorrei
Tom Hardy, perché mi piacciono quasi tutti i film
in cui ha recitato e aspetto con ansia di vedere il suo Venom.
Anche in Mad Max, è stato fantastico.“
“Oppure
Chris Pine, che è un tipo tosto, ma anche
intelligente e può avere senso dell’umorismo e senso del dramma. Mi
piace quando senti che qualcuno può recitare con sfumature e toni
diversi perché questo significa che è un buon
attore“.
Giunge notizia che Dwayne
Johnson(The Rock) ha dichiarato di avere in mente una riduzione
cinematografica del videogioco Call of Duty. Sembra che sia
seriamente intenzionato a trarre un film dal famoso videogame per
console.
Il videogame di Call of
Duty ha riscosso da subito grande successo, già a partire
dalla data di lancio, nel 2003, per cui il desiderio del cinema di
raccontare quella storia non sorprende davvero.
Nel 2015 Activision
Blizzard Studios ha annunciato l’idea di portare sullo
schermo il gioco con ambizioni molto alte.
The Guardian ha parlato con i
co-presidenti dello studio, Stacey Sher e
Nick van Dyke, in merito al futuro di questo
progetto, e le risposte sono state decisamente interessanti. I
produttori hanno confermato non solo l’esistenza di un progetto
legato a un film, ma anche l’opzione di trovare abbastanza idee per
un universo cinematografico sul modello della Marvel o di Star
Wars.
Cara Delevingne e Michael
B. Jordan nel trailer live action di Call of Duty: Black Ops
III
Sher: “Abbiamo pianificato diversi
anni. Abbiamo messo insieme un gruppo di sceneggiatori per parlare
di dove stavamo andando. Hanno messo a punto una storia che sembra
raccontare la storia dietro la storia stessa. La
serie Modern Warfare guarda a come è combattere con gli occhi
del mondo su di te. E così forse qualcosa che è più di un ibrido,
cerchiamo le operazioni private, sotto copertura, mentre quelle
pubbliche sono sotto gli occhi di tutti.”
Van Dyke: “Avrà lo stesso profilo
adrenalinico ed estetico del gioco, ma non sarà un adattamento
letterale. Sarà più inclusivo, da un punto di vista globale… un
grande blockbuster alla maniera dei film Marvel.”
Call of Duty (conosciuta anche come
CoD) è una popolare serie di videogiochi del tipo sparatutto in
prima persona pubblicata da Activision Blizzard e sviluppata in
rotazione da Infinity Ward, Sledgehammer Games e Treyarch. Oggi è
composta da tredici capitoli ufficiali e da sei spin-off. I giochi
sono ambientati nella seconda guerra mondiale, nella guerra fredda,
in un’ipotetica guerra contemporanea e in una guerra futura.
Continuano ad arrivare aggiornamenti
dall’ E3 oggi arrivano due gameplay dell’atteso Call
of Duty Ghosts. Come di consueto noi di Cinefilos.it vi
proponiamo i contenuti videoludici che riteniamo essere vicini al
mondo del cinema e Call of Duty Ghosts è uno
di questi.
Si avvicina il debutto della
seconda stagione di Call My Agent – Italia, la
serie Sky Original remake del cult Dix pour
cent che come annunciato dai sei teaser
appena rilasciati tornerà con i nuovi episodi in esclusiva
su Sky e in streaming solo su NOW da marzo.
Prodotta da Sky Studios e da
Palomar, la nuova stagione della serie su segreti, manie, vizi e
virtù dei protagonisti del nostro showbiz è diretta da Luca Ribuoli
e scritta da Lisa Nur Sultan con Federico Baccomo e Dario
D’Amato.
In sei nuovi episodi, la seconda
stagione promette di tornare a divertire svelando nuovi aspetti del
dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Luci e ombre, humour e
glamour. Al centro ancora le vicissitudini della CMA, la Claudio
Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma,
e le disavventure dei suoi soci, sempre alle prese con le carriere
dei più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide:
un nuovo capo, storie d’amore inaspettate, tormenti imprevisti e
tante nuove, straordinarie, special guest.
Tornano tutti i protagonisti della
prima stagione: Michele Di Mauro, Sara
Drago, Maurizio Lastrico e l’appena
scomparsa Marzia Ubaldi, a cui sarà dedicato il
primo episodio, ancora nei ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed
Elvira, talentuosi, instancabili e appassionati agenti di alcuni
fra i più grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano. E i loro
assistenti: Monica, interpretata da Sara Lazzaro,
Pierpaolo (Francesco Russo) e Camilla
(Paola Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche
Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist
dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una
delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora
alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado
Guzzanti.
A dare filo da torcere agli agenti
e ai loro assistenti con le loro tragicomiche vicende fra lavoro e
vita privata, anche per questa stagione dei grandissimi nomi del
nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata nei panni di se
stessi.
Le due guest del primo episodio
saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un
nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno
gli agenti a salvarle dal flop?
Mattatore assoluto del secondo
episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia
come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco
Tognazzi.
Claudio Santamaria è la guest star del terzo
episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da lui
molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy.
Volano scintille fra le guest del
quarto episodio Serena Rossi e Davide
Devenuto, suo marito. Stremati da una frenetica maratona
di interviste, si sveleranno segreti inconfessabili.
La magica voce di
Elodie potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi,
anche riportare in vita il giovane Giuliano. Ma anche i fan più
adoranti possono rivelarsi un incubo.
Sabrina Impacciatore madrina del Festival di Venezia è la star del sesto
episodio. Calcare quel palco è per lei un sogno che si avvera, ma
Lea sa che questo ruolo non consentirà a Sabrina alcun margine di
errore.
Elodie è la guest
star del quinto episodio di “Call My Agent – Italia”, la serie
prodotta da Sky Studios e Palomar sul dietro le quinte dello
showbiz italiano remake del cult “Dix pour cent”. La cantante è in
ospedale per visitare un fan in coma per un brutto incidente. Dopo
ripetute richieste della mamma del ragazzo, Elodie intona la sua
hit “Bagno a Mezzanotte” vicino al lettino, quando all’improvviso
avviene un miracolo che però le si ritorcerà contro… Gli ultimi
episodi di “Call My Agent – Italia” su Sky e in streaming su NOW da
venerdì 5 aprile.
Sabrina
Impacciatore, madrina del Festival
di Venezia, attrice di fama ormai internazionale, e Luana
Pericoli (una strepitosa Emanuela Fanelli), che quella fama
insegue, sfiora ma non riesce mai ad afferrare. Sono loro le
protagonista dell’ultimo episodio della seconda stagione di “Call
My Agent – Italia”, disponibile – insieme a quello con Elodie, il
quinto – da venerdì 5 aprile in esclusiva su Sky e in streaming
solo su NOW. Ambientato al Lido di Venezia durante l’ultima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica, il gran finale vede le due
attrici confrontarsi sulle loro vite e i rispettivi progetti. Due
carriere all’opposto, due donne determinate e brillanti e una
lampante differenza fra la serenità di chi ha già centrato
l’obiettivo e la frustrazione di chi però non molla. “Call My Agent
– Italia” è una serie prodotta da Sky Studios e da Palomar, tutti i
venerdì su Sky Serie.
La seconda stagione
Tornano tutti i
protagonisti della prima stagione: Michele Di
Mauro, Sara Drago, Maurizio
Lastrico e l’appena scomparsa Marzia
Ubaldi, a cui sarà dedicato il primo episodio, ancora nei
ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, talentuosi,
instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più grandi nomi
del mondo dello spettacolo italiano. E i loro assistenti: Monica,
interpretata da Sara Lazzaro, Pierpaolo
(Francesco Russo) e Camilla (Paola
Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche
Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist
dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una
delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora
alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado
Guzzanti.
A dare filo da
torcere agli agenti e ai loro assistenti con le loro tragicomiche
vicende fra lavoro e vita privata, anche per questa stagione dei
grandissimi nomi del nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata
nei panni di se stessi.
Le due guest del
primo episodio saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un
nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno
gli agenti a salvarle dal flop? Mattatore assoluto del secondo
episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia
come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco
Tognazzi. Claudio Santamaria è la guest star del
terzo episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da
lui molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy. Volano
scintille fra le guest del quarto episodio Serena
Rossi e Davide Devenuto, suo marito.
Stremati da una frenetica maratona di interviste, si sveleranno
segreti inconfessabili. La magica voce di Elodie
potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi, anche riportare in vita
il giovane Giuliano. Ma anche i fan più adoranti possono rivelarsi
un incubo. Sabrina
Impacciatoremadrina del
Festival di Venezia è la star del sesto
episodio. Calcare quel palco è per lei un sogno che si avvera, ma
Lea sa che questo ruolo non consentirà a Sabrina alcun margine di
errore.
Ecco la nostra intervista a
Paola Buratto, Sara Lazzaro e
Kaze, tra le interpreti di
CALL MY AGENT – ITALIA, disponibile su Sky e NOW dal
20 gennaio.
CALL MY AGENT – ITALIA è l’attesissimo remake di
Dix pour cent (Call My Agent!). Scritto da Lisa
Nur Sultan (Sulla mia pelle, 7 donne e un
mistero, Studio Battaglia), per la regia di
Luca Ribuoli (Speravo de morì prima,
La mafia uccide solo d’estate, Noi),
l’adattamento italiano del cult francese è una serie
Sky
Original in sei episodi prodotta da Sky Studios e
Palomar, dal 20 gennaio con due episodi a settimana ogni
venerdì su Sky Serie (episodi che saranno ovviamente disponibili
anche on demand).
Le vicissitudini di
una potente agenzia di spettacolo e le storie dei suoi soci, alle
prese con le carriere delle più grandi star del cinema italiano,
per un viaggio ironico e dissacrante dietro le quinte del nostro
showbiz. Nella versione italiana, infatti, l’agenzia di management
di attori al centro del racconto, la CMA (Claudio Maiorana
Agency), si sposta da Parigi a Roma, e così le vicende,
fra lavoro e vita privata, dei suoi carismatici agenti e dei loro
assistenti.
Michele Di
Mauro (Studio Battaglia, I delitti del
BarLume, Santa Maradona), Sara Drago
(La grande abbuffata, Jezabel, S/HE),
Maurizio Lastrico (America Latina,
Fedeltà, Don Matteo) e Marzia
Ubaldi (I predatori, Suburra – La serie,
L’allieva) interpretano gli agenti di alcuni fra i più
grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano, tutti alle prese
con tragicomiche problematiche da risolvere in ciascun episodio, in
una escalation di conflitti.
Straordinario il
cast di guest star: nei panni di loro stessi saranno Stefano
Accorsi, Paola
Cortellesi, Matilda
De Angelis, Pierfrancesco
Favino e Anna
Ferzetti, Corrado
Guzzanti e Paolo Sorrentinoa
dare filo da torcere agli agenti e ai loro assistenti, questi
ultimi interpretati da Sara
Lazzaro (Doc – Nelle tue mani, 18
regali, Volevo fare la rockstar), Francesco
Russo (L’Amica Geniale, A
Classic Horror Story), Paola
Buratto (Bang Bang Baby). E
con Kaze (Anni da cane) nel
ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia,
ed Emanuela Fanelli in quello di una
delle più “stravaganti” attrici della CMA.
Call My Agent –
Italia, la trama
Benvenuti dietro le
quinte dello show business italiano dal punto di vista di chi si
occupa di gestire le carriere – e le vite – delle star, gli agenti.
Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira sono l’anima della CMA e a questa
danno l’anima, pronti a tutto pur di far brillare le loro stelle.
Manager, amici, confidenti e psicologi: un buon agente è tutto
questo e anche di più. E loro, ognuno col proprio stile, sono i
migliori. Tra giornate frenetiche e nottate mondane, a rimetterci è
la loro vita privata… Ma in fondo si divertono troppo per
accorgersene. Ma con la partenza del fondatore Claudio Maiorana le
cose si faranno un po’ più complicate.
A un mese dal
debutto in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, si mostra
oggi nelle immagini del trailer ufficiale
CALL MY AGENT – ITALIA, l’attesissimo remake di
Dix pour cent (Call My Agent!). Scritto da Lisa
Nur Sultan (Sulla mia pelle, 7 donne e un
mistero, Studio Battaglia), per la regia di
Luca Ribuoli (Speravo de morì prima,
La mafia uccide solo d’estate, Noi),
l’adattamento italiano del cult francese è una serie
Sky
Original in sei episodi prodotta da Sky Studios e
Palomar, dal 20 gennaio con due episodi a settimana ogni
venerdì su Sky Serie (episodi che saranno ovviamente disponibili
anche on demand).
Le vicissitudini di
una potente agenzia di spettacolo e le storie dei suoi soci, alle
prese con le carriere delle più grandi star del cinema italiano,
per un viaggio ironico e dissacrante dietro le quinte del nostro
showbiz. Nella versione italiana, infatti, l’agenzia di management
di attori al centro del racconto, la CMA (Claudio Maiorana Agency),
si sposta da Parigi a Roma, e così le vicende, fra lavoro e vita
privata, dei suoi carismatici agenti e dei loro assistenti.
Michele Di
Mauro (Studio Battaglia, I delitti del
BarLume, Santa Maradona), Sara Drago
(La grande abbuffata, Jezabel, S/HE),
Maurizio Lastrico (America Latina,
Fedeltà, Don Matteo) e Marzia
Ubaldi (I predatori, Suburra – La serie,
L’allieva) interpretano gli agenti di alcuni fra i più
grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano, tutti alle prese
con tragicomiche problematiche da risolvere in ciascun episodio, in
una escalation di conflitti.
Straordinario il
cast di guest star: nei panni di loro stessi saranno Stefano
Accorsi, Paola
Cortellesi, Matilda
De Angelis, Pierfrancesco
Favino e Anna
Ferzetti, Corrado
Guzzanti e Paolo Sorrentinoa
dare filo da torcere agli agenti e ai loro assistenti, questi
ultimi interpretati da Sara
Lazzaro (Doc – Nelle tue mani, 18
regali, Volevo fare la rockstar), Francesco
Russo (L’Amica Geniale, A
Classic Horror Story), Paola
Buratto (Bang Bang Baby). E
con Kaze (Anni da cane) nel
ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia,
ed Emanuela Fanelli in quello di una
delle più “stravaganti” attrici della CMA.
Call My Agent –
Italia, la trama
Benvenuti dietro le
quinte dello show business italiano dal punto di vista di chi si
occupa di gestire le carriere – e le vite – delle star, gli agenti.
Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira sono l’anima della CMA e a questa
danno l’anima, pronti a tutto pur di far brillare le loro stelle.
Manager, amici, confidenti e psicologi: un buon agente è tutto
questo e anche di più. E loro, ognuno col proprio stile, sono i
migliori. Tra giornate frenetiche e nottate mondane, a rimetterci è
la loro vita privata… Ma in fondo si divertono troppo per
accorgersene. Ma con la partenza del fondatore Claudio Maiorana le
cose si faranno un po’ più complicate.
In
esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 marzo
la
seconda, attesissima stagione di Call my agent –
Italia, la serie Sky Original remake del cult Dix pour
cent, come annunciato dal trailer appena
rilasciato.
Prodotta da Sky
Studios e da Palomar, la nuova stagione della serie su segreti,
manie, vizi e virtù dei protagonisti del nostro showbiz è diretta
da Luca Ribuoli e scritta da Lisa Nur
Sultan con Federico Baccomo e
Dario D’Amato.
In sei nuovi
episodi, la seconda stagione promette di tornare a divertire
svelando nuovi aspetti del dietro le quinte del mondo dello
spettacolo. Luci e ombre, humour e glamour. Al centro ancora le
vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria
agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le disavventure dei suoi
soci, sempre alle prese con le carriere dei più grandi protagonisti
dello showbiz e pronti a nuove sfide: un nuovo capo, storie d’amore
inaspettate, tormenti imprevisti e tante nuove, straordinarie,
special guest.
Tornano tutti i
protagonisti della prima stagione: Michele Di
Mauro, Sara Drago, Maurizio
Lastrico e l’appena scomparsa Marzia
Ubaldi, a cui sarà dedicato il primo episodio, ancora nei
ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, talentuosi,
instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più grandi nomi
del mondo dello spettacolo italiano. E i loro assistenti: Monica,
interpretata da Sara Lazzaro, Pierpaolo
(Francesco Russo) e Camilla (Paola
Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche
Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist
dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una
delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora
alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado
Guzzanti.
A dare filo da
torcere agli agenti e ai loro assistenti con le loro tragicomiche
vicende fra lavoro e vita privata, anche per questa stagione dei
grandissimi nomi del nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata
nei panni di se stessi.
Le due guest del
primo episodio saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un
nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno
gli agenti a salvarle dal flop? Mattatore assoluto del secondo
episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia
come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco
Tognazzi. Claudio Santamaria è la guest star del
terzo episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da
lui molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy. Volano
scintille fra le guest del quarto episodio Serena
Rossi e Davide Devenuto, suo marito.
Stremati da una frenetica maratona di interviste, si sveleranno
segreti inconfessabili. La magica voce di Elodie
potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi, anche riportare in vita
il giovane Giuliano. Ma anche i fan più adoranti possono rivelarsi
un incubo. Sabrina
Impacciatoremadrina del
Festival di Venezia è la star del sesto
episodio. Calcare quel palco è per lei un sogno che si avvera, ma
Lea sa che questo ruolo non consentirà a Sabrina alcun margine di
errore.