Dopo le action figure che vi
abbiamo mostrato qualche giorno fa che ritraevano le fattezze del
nuovo Superman (Henry Cavill) ecco la bambola di Faora,
interpretata nel film L’Uomo d’Acciaio da
Antje Traue.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Dopo le torbide ossessioni di
Viaggio Segreto e la parentesi documentaristica sul Maestro
Francesco Rosi, Roberto Andò torna al cinema con il film
Viva la libertà, tratto dal suo romanzo Il trono
vuoto. Enrico Olivieri, leader del principale partito politico
di opposizione, a ridosso delle elezioni, in seguito a numerosi
contestazioni fugge a Parigi da una vecchia fiamma conosciuta
durante la sua gioventù nel mondo del cinema. L’assistente e la
moglie decidono allora di ingaggiare come sostituto il fratello
gemello di Olivieri, un eccentrico filoso dimesso da poco da una
clinica psichiatrica, il quale ben presto, grazie alle sue idee
anticonformiste, intraprenderà una sfavillante carriera
politica.
In un clima di forte contestazione
come quello attuale, il film di Andò ha il merito di trattare con
spensieratezza e intelligenza la tematica dell’insicurezza delle
istituzioni, senza rinunciare ad una cinica e profonda riflessione
sui ruoli del potere e del desidero individuale. Straordinaria e
poliedrica prova d’attore per Toni Servillo, il quale riesce perfettamente nel
caratterizzare la duplice psicologia dei due fratelli, così diversi
tra loro, regalandoci anche una serie di gustose gag comiche che
servono però a nascondere una provocazione di fondo molto pesante,
incarnata dal fratello filosofo. In un cast di tutto rispetto
troviamo anche un Valerio Mastandrea leggermente impacciato e una
dolcissima Valeria BruniTedeschi, i quali vengono
ovviamente eclissati dalla mastodontica performance di
Servillo.
Pregevole e ricercatissima la
fotografia desaturata di Maurizio Calvesi, la quale scava
nel profondo della psicologia doppelganger del protagonista,
creando delle fortissime distinzioni cromatiche che differenziano
le esistenze dei due gemelli. Il lavoro più grande è comunque
quello di sceneggiatura compiuto da Andò, il quale non a caso si
focalizza sulle coalizioni politiche di una fittizia Sinistra
italiana che però risulta paurosamente simile a quella attuale,
rigirando più volte il coltello nella piaga riguardo la mancanza di
unità e di forza da parte dei suoi rappresentati. Pare quasi che il
regista voglia dirci che solo una mente folle, quella del filosofo,
è in grado di dare una scossa e di procedere su di una strada
libera da preconcetti e dagli interessi.
Andò compie inoltre un pregevole
lavoro metacinematografico, in quanto paragona la politica ad un
film dove in entrambi i casi la realtà e la bugia finiscono per
coesistere e confondersi tra loro. Se un politico decide di
diventare regista, può allora un filosofo pazzo diventare leader di
un paese?
Oggi è stato il giorno del film
Viva la libertà, un film
‘politico’, con un grande Toni
Servillo mattatore. La pellicola diretta
da Roberto
Andò è tratto dal romanzo Il trono vuoto
edito da Bompiani
Si è svolta ieri, 7 febbraio
2013, all’Empire Cinema in Leicester Square, l’anteprima
londinese del film
Die Hard – Un buongiorno per morire. Sul red
carpet sono intervenuti Bruce Willis (con la moglie Emma
Hemming), Jai Courtney, Sebastian Koch, il regista
John Moore e il produttore Alex Young.
Dopo essersi cimentato nella regia
di alcuni film davvero strampalati come The Big Tease
e Saving Grace, il comico Craing
Ferguson è tornato dietro la macchina da scrivere per una
nuova sceneggiatura dal titolo Out Last Man, tratta
dal romanzo thriller I Dodici di Stuart
Neville. Assieme all’assistenza di Ted
Mulkerin, il nuovo soggetto di Ferguson
racconta le vicende di un ex sicario dell’IRA uscito di prigione
dopo 20 e ossessionato dalla vendetta contro gli autori della sua
incarcerazione. Alla regia dovrebbe esserci Terry
Loan, mentre come protagonista si è optato immediatamente
per il fascino e il carisma di Pierce Brosnan. In
questi giorni le trattative per la vendita del soggetto si stanno
concludendo a Berlino, mentre Ferguson continua con
il suo talk show dal titolo The Late Late, edito
dalla CBS, in cui si intervista da solo.
Dopo le fatiche de Il
cavaliere oscuro – Il ritorno, Tom Hardy ha
firmato per il ruolo di protagonista nel nuovo action-thriller di
Steven Knight dal titolo Locke.
Knight, dopo aver scritto numerose sceneggiature tra
cui Dirty Pretty Things, Amazing Grace
e La promessa dell’assassino, recentemente è
diventato regista con il suo soggetto di Hummingbird,
ed ora è pronto per il suo secondo lungometraggio che tratta le
vicende di Ivan Locke, uomo normale che vede la sua tranquilla
esistenza stravolta da una corsa contro il tempo lunga novanta
minuti che sembra proprio girata in tempo reale.
Le riprese sono fissate per la fine
del mese, e in questi giorni Knight e i produttori
della IM Global sono a Berlino per trattare i diritti
con la European Film Market. Il regista ha inoltre
assicurato che Hardy sarà ancora meglio di
Johnny Depp in Nick Of Time o di
Al Pacino in 88 minuti.
Mentre si attende con ansia
l’uscita di The Railway Man diretto da Jonathan
Teplitzy, Colin Firth e Nichole
Kidman potrebbero tornare a recitare fianco a fianco nel
nuovo thriller Before I Go To Sleep, tratto dal
romanzo omonimo di S.J. Watson. La storia racconta le
vicende di una donna che, a causa di una particolarissima forma di
amnesia, si sveglia ogni mattina senza ricordarsi chi sia ed è
costretta a tenere un diario con l’aiuto del marito. Ma ben presto
emergono starni ed inquietanti scoperte. Affianco ai due premi
Oscar ci sarà anche Anne-Marie Duff, mentre la casa
di produzione Scott Free del regista Ridley
Scott ha annunciato di voler produrre il film, le cui
riprese inizieranno a fine mese a Londra.
Mentre è ancora impegnato a
lavorare in una galassia lontana lontana, J.J. Abrams è intervenuto ad una
conferenza della società Design Innovate Communicate
Entertain assieme al co-fondatore Gabe
Newell, annunciando la sua intenzione di produrre e
dirigere l’adattamento cinematografico di due videogiochi creati
dalla grande multinazionale dal titolo Half-Life e
Portal.
Secondo l’ambizioso progetto di
Abrams, l’uscita dei due film
dovrebbe seguire la messa in commercio dei rispettivi videogiochi,
in modo tale da creare una sorta di parallelismo tra diverse forme
di comunicazione e di intrattenimento. Se però
Half-Life è un progetto in cantiere già dal 2003, di
Portal non si sa ancora nulla di preciso, anche se ci
si aspetta di sicuro un’opera multimediale e innovativa. D’altronde
Abramas sembra ormai a suo agio negli ambienti
intersetllari !
Già nel 2010 gli sceneggiatori
Thomas Lennon e Robert Ben Garant
avevano comunicato di essere al lavoro su una nuova sceneggiatura,
ma è solo in questi giorni che la 20th Century Fox ha
annunciato per il Natale 2014 l’uscita nelle sale del
terzo capitolo della saga Una Notte al Museo. A
vestire di nuovo i panni del custode Larry Danley
sarà quasi sicuramente ancora una volta Ben Stiller,
mentre alla ragia è stato interpellato di
nuovo Shawn Levy. Delle nuove
avventure del museo più pazzo del mondo i due sceneggiatore non
hanno voluto dire ancora nulla, ma hanno lasciato intendere che si
potrebbe assistere alla prima trasferta fuori continente della
scatenata combriccola (Louvre? Guggenheim?). Attendiamo con ansia
!
Attesissimo debutto alla regia per
Ellen Page, la quale ha annunciato la sua intenzione
di dirigere l’adattamento cinematografico del romanzo Miss
Stevens dell’autrice Julia Hart (già
all’attivo con la sceneggiatura di The Keeping Room,
le cui riprese sono previste per quest’anno).
La storia tratterebbe le vicende di
una professoressa di liceo allo sbando, impegnata in una gita
scolastica con i suoi alunni, durante la quale riuscirà a ritrovare
il proprio equilibrio e la sicurezza di se. Accreditata come
possibile protagonista della pellicola vi è AnnaFaris, che dopo l’esperienza accanto a
Sacha Baron Cohen ne Il dittatore, si
prepara a prestare la sua voce per il secondo capitolo del film di
animazione Piovono polpette. Prima di passare dietro
alla macchina da presa, la Page sarà di nuovo sugli
schermi nel ruolo di Kitty Pryde in X-Men: Days
Of Future Past e lavorerà nel dramma
Freeheld.
In concomitanza con il Carnevale,
Disney anticipa l’arrivo del nuovissimo film Il
Grande e Potente Oz, in uscita nelle sale italiane il
prossimo 7 marzo, con l’esclusivo concorso fotografico “Colora la
tua foto con Oz”, per il quale mette in palio come primo premio un
viaggio a Londra per due persone per assistere alla Première
europea del film.
Diretto da Sam
Raimi e interpretato da un cast stellare, tra cui
James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz e
Michelle Williams, il film è una fantastica
avventura in cui si immaginano le origini del popolare mago creato
da L. Frank Baum. Il look del film è stato affidato al production
designer premio Oscar® Robert Stromberg (Alice in
Wonderland, Avatar) il quale, con uno stile in parte
ispirato all’Art Deco, ha dato vita a incredibili paesaggi, alcuni
dei quali fortemente caratterizzati dalla presenza di brillanti
tonalità di verde e giallo, come l’iconica Città di Smeraldo e la
Strada di Mattoni Gialli.
Da queste suggestive scenografie,
che potrete scoprire visitando i siti http://www.disney.it/il-grande-e-potente-oz
e www.findyourwaytooz.com
trae spunto il concorso “Colora la tua foto con Oz”, con il quale
tutti gli appassionati di fotografia potranno inviare entro e non
oltre il 17 febbraio il proprio scatto ispirato al “verde smeraldo”
e/o “giallo”. L’autore della foto vincitrice del concorso potrà
volare a Londra in occasione della Première europea del capolavoro
Disney Il Grande e Potente
Oz che si terrà il 28 febbraio e assistere
all’anteprima del film.
Con
James Franco,
Michelle Williams,
Mila Kunis,
Rachel Weisz,
Abigail Spencer e Zach Braff e
diretto da Sam Raimi (Spider-Man). Il
Grande e Potente Oz arriva in Italia al cinema a marzo
2013. Quando Oscar Diggs (James Franco), il mago di un piccolo
circo, grazie ad un trucchetto di troppo, si ritrova nel fantastico
mondo di Oz, dovrà trasformarsi davvero nel grande e potente Mago,
oltre che in un uomo migliore.
Arriva al cinema distribuito da
M2 PicturesNoi Siamo Infinito (The
perks of being a Wallflower), il film di Stephen
Chbosky e con protagonisti
Logan Lerman e
Emma Watson
In Noi Siamo
Infinito Charlie (Logan
Lerman) è un ragazzino molto solo che sta cercando di
ritagliarsi un posto nel mondo. Con un passato pesante alle spalle
e un presente non del tutto roseo si trascina da casa a scuola,
scrivendo lettere al suo migliore amico e sforzandosi di non
apparire troppo triste per non preoccupare i suoi familiari.
Un giorno, però, la vita gli
riserva una sorpresa, che si materializza nei panni di Sam
(Emma
Watson) e Patrick (Ezra
Miller), due fratelli che lo prendono sotto la loro
ala facendolo entrare nel loro circolo dei ‘giocattoli rotti’.
Finalmente Charlie si sente parte di un gruppo, coglie l’affetto
dietro ad ogni piccolo gesto e impara a tenere a bada i fantasmi
della sua mente che ancora lo assalgono. Un idillio che finirà
presto, poiché i suoi amici, all’ultimo anno, sono prossimi a
partire per il college e a lasciarlo di nuovo in balìa del suo
passato…
Noi Siamo
Infinito, tratto dal romanzo omonimo di
Stephen Chbosky, che si riserva anche il ruolo di
sceneggiatore e regista, nonostante le buone intenzioni non riesce
a trasmettere l’intensità che vorrebbe. Le vicende di Charlie e dei
suoi amici sembrano trattate con superficialità e, talvolta, in
maniera frettolosa, come se il regista non avesse voluto tagliare
troppo il suo romanzo. Il sacrificio di certe scene, però, forse
sarebbe stato utile, se non vitale, ad una migliore resa della
storia e all’approfondimento di alcuni personaggi.
La voce fuori campo del
protagonista stesso, inoltre, contribuisce ad annacquare la vicenda
e non consente, a parte a tratti, di cogliere quel tipo di
emozioni, libere da vincoli, piene, senza limiti, che solo gli
adolescenti riescono a provare e che nel film appaiono solo
accennate. È come se Chbosky facesse pregustare al pubblico una
pietanza che non verrà mai servita. Al contrario la sua bravura con
le parole è ampiamente dimostrata in alcuni dialoghi e,
soprattutto, nei pensieri che la voce fuoricampo di Charlie
condivide con la sala prima dei titoli di coda, ma un film non e’
fatto (solo) di parole.
Gli attori, invece, sono tutti
all’altezza della parte: da Logan Lerman, perfetto nei panni dello
sventurato Charlie, a Emma Watson, che cerca con buoni risultati di
scrollarsi di dosso la seconda pelle di Hermione, fino a
Ezra Miller, talmente bravo nelle vesti dell’amico gay
da essere quasi un co-protagonista.
Tra i film per adolescenti in
circolazione però, Noi Siamo Infinito ha
il pregio di veicolare una visione della vita totalmente
condivisibile. Senza esagerare con il dramma o la commedia e senza
identificarsi con la trasgressione o il conformismo prova
semplicemente a dire che la vita può essere vissuta in modo non
convenzionale, che ognuno ha il diritto di fare le proprie scelte,
che il passato e il dolore ci cambiano ma non in modo irrimediabile
e che gli amici, spesso, possono salvarci.
La notizia che la Disney aveva
acquisito la Lucasfilm ha gettato nel panico i fan della saga
lucasiana che ha paura di vedere edulcorati ulteriormente i loro
preziosi film,
Dopo le cover di questa mattina ecco tutte le foto dallo
speciale di EW di Into
Darkness – Star Treksecondo
capitolo della saga targato J.J. Abrams. Nelle
foto gran parte dei protagonisti del film:
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
The Grandmasters di Wong Kar-Wai inaugura stasera il
festival di Berlino (7-17 febbraio). Kar-Wai che sarà anche il Presidente
di giuria, ha impiegato 5 anni per realizzarlo
Guarda il Trailer
Originale di Into The White di
Petter Naess con protagonista Rupert
Grint, l’attore noto per la saga di Harry
Potter. Completano il cast del
film Florian Lukas, David Kross, Stig Henrik
Hoff e Lachlan Nieboer.
Manca ormai poco
all’uscita del quinto capitolo di Die Hard: un buon giorno per
morire che segna il ritorno di John
MacLaine. Oggi arriva una notizia che farà la felicità
Ormai l’uscita di Into
Darkness – Star Trek non è più un miraggio tanto
lontano e iniziano ad arrivare i primi servizio sul film. Oggi vi
proponiamo le cover di EW sul film per l’App.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
L’attore Bryan
Cranston e l’attrice Elizabeth Olsen
sono in trattative per entrare a far parte del cast del nuovo film
di Godzilla di Gareth
Edwards, il giovane regista del film
Monsters. Questo è quanto sostiene oggi Variety,
che aggiunge che l’attore Aaron Johnson è
ancora in lizza per ricoprire il ruolo di protagonista maschile. La
pellicola dovrebbe uscire a Maggio del 2014 negli USA ed è
basato sul classico mostro di Toho Co. Godzilla è uno dei
mostri cinematografici più ampiamente riconosciuto in tutto il
mondo, essendo apparso in oltre 25 film, programmi televisivi
multipli, videogiochi e serie di libri.
Cranston, meglio
conosciuto per il suo ruolo di primo piano nella serie AMC
“Breaking Bad”, ed è stato di recente sul grande schermo nel reboot
di Len Wiseman di Total
Recall e in Argo di Ben Affleck.
Olsen, invece sarà sul grande schermo in
Oldboy di Spike Lee. Il film è prodotto da Warner Bros.
Pictures e Legendary Pictures, e si baserà su una sceneggiatura
di David S. Goyer, Frank Darabont, Max
Borenstein.
E’ il terzo giorno di produzione
per The Amazing Spider-Man
2di Marc
Webb . Il regista ha appena twittato una nuova foto
dietro le quinte del film che mette in mostra un armadietto
metallico.
Attenzione possibili SPOILER!!!!!
Le riprese sembrano essere da qualche parte nel laboratorio
Oscorp e probabilmente è un diretto riferimento al numero
di Brian Michael Bendis e Mark Bagley “Ultimate Spider-Man”
dove Peter Parker e Eddie Brock scoprono l’esperimento di Venom.
Webb potrebbe quindi aver rivelato un arco inaspettato di storia
che sarà presente nel film.
ecco il confronto con il fumetto:
Venom precedentemente è apparso
Spider-Man 3 di in Sam Raimi ed era interpretato da
Topher Grace. Inoltre sappiamo che la Sony Pictures sta cercando di
creare uno spin-off dedicato esclusivamente a Venom, che stiano
tentando di creare un universo legato come quello della fase
1 della Marvel?
Tratto dall’omonimo romanzo di
Federico Baccomo, Studio Illegale è
diretto dal quasi esordiente Umberto Carteni
(fattosi notare nel 2009 con Diverso da
chi?). Commediola goliardica, la seconda pellicola
del giovane regista vuole rappresentare una realtà ben precisa:
quella dei giovani avvocatucci della Milano bene, arrivisti e
scaltri, privati della morale per inseguire la gloria e il
successo. Uno sguardo malinconico che rimane però sguardo di
superficie, delineando un semplice abbozzo di un ambiente che non
viene mai del tutto sviscerato e compreso.
In Studio Illegale
la vita di Andrea Campi (Fabio Volo), avvocato
rampante in un prestigioso studio milanese, si trascina tra
interminabili giornate di lavoro, feste notturne e serate “etniche”
con bande di giapponesi intenti a divorare sushi mentre seguono le
partite dell’Inter. Un’esistenza noiosa e apatica, in cui gli
affetti sono quotidianamente sacrificati di fronte alla possibilità
di sfondare, una volta per tutte, nella carriera.
La svolta decisiva sembra arrivare
quando un collega si butta dalla finestra atterrando sulla lussuosa
utilitaria del nostro, al quale verrà affidato un importante caso:
l’acquisizione di una ditta farmaceutica di Pinarolo da parte di
una multinazionale con sede a Dubai. E per l’occasione, il boss gli
affianca il nuovo arrivato Tiziano (Nicola
Nocella), praticante ingenuo dall’aria sorniona che Andrea
dovrà istruire a dovere per fare di lui un vero e proprio
“squalo”.
Ma la mediocrità del protagonista
viene messa a nudo dalla splendida Emilie (Zoé
Felix), avvocatessa francese ultra-chic della controparte.
La soluzione è semplice: sedurre la spocchiosa avversaria.
Gli stessi personaggi sono
tratteggiati attraverso poche e fugaci battute, fino a sembrare dei
simpatici cliché, più che dei veri caratteri – a partire
dal capo Sobreroni (interpretato da Ennio
Fantastichini), classico volgarone di bassa lega dalla
barzelletta pronta, che non perde occasione per rendersi ridicolo
di fronte ai clienti. Anche Emilie non è altro che l’incarnazione
della francese glaciale e snob, cui però basta una riunione di
lavoro soddisfacente per ricredersi su Andrea e accettare il suo
invito galante. Volo mutua l’apatia che caratterizza la vita
di Andrea per trasferirla nella propria interpretazione, risultando
così poco incisivo nel ruolo dell’eterno single, incapace di fare
quel “salto” che lo porterebbe ad una definitiva maturità
personale.
Studio
Illegale prende le mosse da un’idea, tutto sommato,
carina e da intenti meritevoli, ma non riesce a sviluppare il tutto
in maniera adeguata, data l’assenza di una sceneggiatura solida e
di dialoghi originali. Ottima la colonna sonora, con le
canzoni perfettamente incorporate nelle diverse scene.
Il regista Allen
Hughes si separa momentaneamente dal fratello e
collaboratore Albert (con cui aveva portato sullo schermo
La vera storia di Jack lo Squartatore e
Codice Genesi) e dirige
Broken City, un thriller politico
ambientato a New York con protagonisti Russell Crowe e
Mark Wahlberg. Quest’ultimo nel film è Billy, un
detective di Brooklyn assunto dal sindaco (Crowe) per scoprire
l’uomo che va a letto con sua moglie. Il detective trova l’uomo in
questione, ma appena ne comunica il nome al sindaco, il presunto
amante viene trovato morto, e così Billy inizia a indagare su un
contesto più ampio che coinvolge il sindaco stesso e una profonda
rete di corruzione che attraversa tutta la città.
Broken City è un
film che spicca per la sua regia, Hughes conduce con grande
maestria la macchina da presa in mezzo ai personaggi, mostrandoci
inoltre una città lontana dalla patina di glamour con cui siamo
abituati a guardare al cinema la Grande Mela. Il regista scende nei
vicoli, sotto i ponti e nell’anima nera della città più famosa del
mondo, aiutandoci a capire su quali meccanismi oscuri si basano le
realtà quotidiane di cittadini ignari. In contrapposizione alla
regia però il film presenta dei difetti in sceneggiatura che ne
rallentano il ritmo, facendo perdere il film in preamboli verbosi
che non ne facilitano l’ascolto. Nel momento in cui nel film
abbiamo la svolta, il ritmo diviene più incalzante e la trama
comincia a coinvolgere maggiormente, anche se mai completamente, lo
spettatore.
A sorpresa, nei confronti a due,
Mark Wahlberg, particolarmente a suo agio nei
panni dell’eroe metropolitano, batte il più blasonato e carismatico
Russell Crowe, che appare imbolsito rispetto
alla sua recente interpretazione in
Les Misérables. Accanto ai due protagonisti che
rappresentano due facce della stessa medaglia un cast di tutto
rispetto che tra nomi noti e meno noti riesce a compensare le
mancanze di sceneggiatura: Catherine Zeta-Jones,
Jeffrey Wright, Natalie Martinez, Kyle Chandler, Barry
Pepper e Justin Chambers. Il film ricorda
alcune atmosfere del cinema anni ’80, rivelandosi così
pericolosamente in bilico tra l’omaggio ad un certo tipo di cinema
e l’anacronismo involontario.
Broken
City è un film dignitoso, che pur non brillando si
prende la sua fetta di gradimento soprattutto perché fa affidamento
su un protagonista molto in parte e un cast di insieme
efficace.
Come ogni anno, torna
puntuale dal 1 al 3 marzo 2013, al Palalottomatica, Roma Comics and
Games, la fiera romana del fumetto. Lo fa ancora una
volta con il sorriso, muovendosi
intelligentemente tra gli spazi del gioco e le mostre
d’approfondimento, tra le sfilate spontanee
dei colorati cosplayers e gli
immancabili espositori…quest’anno con la “gradita” compagnia di
alcuni “ospiti speciali”: gli Zombie.
Sarà proprio la lunga
marcia dei morti viventi il 1 marzo ad “aprire le
danze” di questa attesa edizione del Roma Comics and
Games.
Zombie e non
solo. Il Roma Comics and Games 2013 è pronto a
dare vita al più grande torneo nazionale di
Ruzzle, una sfida aperta a tutti
gli appassionati del gioco che nel giro
di pochissimo tempo ha raccolto fan in ogni parte del
globo. Perché il gioco, quando è intelligente e condiviso
è più bello, diventa costruttivo e fa,
sotto tutti i punti di vistaCultura.
Dal 1 al 3 marzo, il
Palalottomatica si trasformerà così in una vera e
propria piattaforma di gioco, virtuale e
tangibile in cui troverà spazio il Museo
del Videogioco, ma anche il gioco di ruolo, il videogames
e una mega area dedicata al Lego e alle
costruzioni…per coinvolgere il giovane, meno giovane e
giovanissimo cultore dell’intrattenimento
sano.
E per chi proprio non ne vuole
sapere di giocare, saranno tante le occasioni di
approfondimento e d’incontro all’insegna dell’eccellenza
italiana, con una mostra dedicata al fumetto e al
calendario di Guardia di Finanza e
Polizia disegnato da alcune delle penne nostrane più
interessanti, ma anche le vetrine internazionali con
l’immancabilegemellaggio Italo-Nipponico con
OchaCafè.
Ospiti d’eccezione di Roma Comics
and Games 2013 saranno i K-ble
Jungle che animeranno il Palalottomatica portando
la musica giapponese di qualità, mescolando
J-Pop e sigle di anime, ma soprattutto le loro amatissime canzoni
originali, già sigle di trasmissioni TV di culto. Sullo schermo
proiezione di opere di artisti che collaborano con i K-ble Jungle:
Shoko Okumura, Tomoko Nagao, Naoya Yamaguchi.
Se Roma Comics and Games ha sempre
rappresentato un appuntamento imperdibile per appassionati,
famiglie, adolescenti e semplici curiosi, per questo 2013 si
conferma unevento ludico e intelligente in grado di unire
le tante anime che popolano il mondo dell’intrattenimento
costruttivo e autoironico.
Non resta che aspettare l’esito
delle elezioni per scoprire quale la sarà lo zombie più
gettonato…
Roma Comics and Games 2013,
Palalottomatica, Piazzale dello Sport 1, dall’1 al 3 marzo,
ingresso 5-10 euro.
Ryan Gosling ha deciso che la
sua collega e compagna Eva Mendes partecièerà al
suo debutto dietro la macchina da presa. L’attore amatissimo dalle
fan ha infatti
Impegnato nella realizzazione di
The World’s End, Edgar Wright ha parlato di recente del suo
coinvolgimento in Ant-Man, prossimo progetto in fase di sviluppo
della
Zero Dark Thirty – Per un intero
decennio, un team di alto livello lavora in gran segreto per
un’operazione di sicurezza militare che si snoda in tutto il mondo
con un solo obiettivo: eliminare Osama Bin Laden. Dopo Hurt Locker,
la regista e produttrice Kathryn Bigelow e lo sceneggiatore Mark
Boal si uniscono nuovamente per raccontarci la storia della più
grande caccia all’uomo più pericoloso degli ultimi tempi.
E’ stato presentato al The Space
Cinema Moderno di Roma il film Studio
illegale, secondo film da regista di Umberto
Carteni. Alla conferenza stampa erano presenti il regista,
l’autore del libro da cui è stata tratta la pellicola Federico
Baccomo, e gran parte del cast: Fabio Volo, Zoe Felix,
Ennio Fantastichini, Nicola Nocella e Pino
Micol.
Cristoph Waltz,
Philip Seymour Hoffman, Robert de Niro, Alan Arkin, Tommy Lee
Jones. Nomi di tutto rispetto quest’anno per quanto
riguarda la categoria di Miglior attore non protagonista degli
Accademy Awards. Una delle cinquina più straordinarie degli ultimi
tempi considerato che tutti i candidati hanno già ricevuto, durante
la loro carriera, almeno un Oscar per ruoli sia di protagonisti che
di comprimari.
Il super favorito è
sicuramente Cristoph Waltz, consacrato al mondo
hollywoodiano grazie alla statuetta vinta nel 2009 per la
straordinaria interpretazione dello spietato Colonnello Hans Landa,
militare delle SS impegnato a combattere i Bastardi
senza Gloria di Quentin
Tarantino. È grazie allo stesso regista che si
assicura la seconda nomination per un ruolo che pare scritto
apposta per lui: l’ironico cacciatore di taglie Dr. King Shultz,
che libera lo schiavo Django per aiutarlo nella sua lotta, ben
remunerata, contro il crimine. A soli tre anni dal suo ingresso nel
cinema americano Waltz si è già conquistato il rispetto e il
riconoscimento non solo del pubblico, ma anche della critica,
chissà che non sia proprio il ritorno alla recitazione con il
regista che lo ha “scoperto” a concedergli la seconda
statuetta.
Un personaggio
altrettanto controverso e affascinante è quello grazie al quale
Philip Seymour Hoffman
conquista la prima nomination come miglior attore non protagonista,
ovvero quello di Lancaster Dodd, capo carismatico di una misteriosa
setta, chiamata La Causa, blandamente ispirata a
Scientology. L’Accademy aveva già premiato Hoffman per
Truman Capote – A Sangue Freddo nel quale
interpreta il ruolo dello scrittore americano nel periodo di uscita
del suo romanzo più famoso e problematico. Sono questi, a quanto
pare, i ruoli che Hoffman esprime con maggior successo,
considerando anche che l’altra statuetta per il quale era stato
nominato, questa volta mancata e strappatagli proprio da Waltz, fu
nel 2009 per Il Dubbio diretto da
John Patrick Shanley.
A competere per l’Oscar
in questa categoria è anche il veterano Robert De
Niro, ormai alla sua settima nomination e con due
statuette già all’attivo (la prima, nel 1975 come non protagonista
per Il Padrino – Parte II e la seconda, sei
anni dopo, per il ruolo principale in Toro
Scatenato). Questa volta l’attore italo-americano è
candidato per la sua interpretazione in Silver Lining Playbook
che a sorpresa è risultato uno dei film con il maggior numero di
nomination (miglior film, miglior regia, miglior attore
protagonista e non protagonista, miglior attrice protagonista e non
protagonista, miglior sceneggiatura non originale e miglior
montaggio). Una personaggio un po’ in ombra il suo, padre ossessivo
e violento di un altrettanto complicato Bradley Cooper alle prese con una
difficile redenzione. Un ruolo, insomma, non all’altezza delle
potenzialità dell’attore.
Il più anziano del
gruppo, Alan Arkin, che dopo una pausa dalle
nomination dell’Accademy durata ben trentotto anni (l’ultima fu per
L’Urlo del Silenzio del 1969) si è
completamente riscattato nel 2007 con la statuetta vinta per
Little Miss Sunshine, film indipendente,
amatissimo da pubblico e critica che gli ha regalato una nuova
notorietà e importanti riconoscimenti come un premio BAFTA e un
premio agli Indipendent Spirit Awards. Nel terzo lungometraggio
diretto da Ben Affleck ha la parte di Lester
Siegel, un determinato produttore cinematografico ingaggiato dalla
CIA per sovvenzionare un progetto cinematografico che dovrà servire
da copertura alla liberazione di alcuni ostaggi americani in Iran
durante la rivoluzione islamica del 1979. Il film ha già raccolto
numerose nomination e si è meritato due Golden Globe consegnati
durante la cerimonia del 13 gennaio a Beverly Hills.
Infine, ultima
nomination annunciata, è quella di Tommy Lee Jones
per la parte di Thaddeus Stevens nel colossal storico di
Steven SpielbergLincoln che
ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e che risulta come il film
con più nomination dell’edizione 2013 degli Accademy Awards. La
parte del senatore repubblicano che si batte per far approvare al
consiglio il tredicesimo emendamento, che si prefigge di abolire la
schiavitù, durante il turbolento periodo della guerra di secessione
americana è sicuramente una prova d’attore difficile ed impegnativa
per l’attore texano già vincitore di una statuetta dorata per il
suo ruolo del tenente Samuel Gerard ne Il
Fuggitivo. Alla sua quarta nomination, la seconda come
attore non protagonista, è sicuramente uno dei favoriti anche se il
suo sforzo interpretativo è stato in parte adombrato dalla
magnificenza e la profondità della performance di Daniel
Day-Lewis come sedicesimo presidente degli Stati Uniti
d’America.
Grande escluso è Leonardo
Di Caprio, che per la sua interpretazione del
villain Calvin Candie in Django
Unchained avrebbe sicuramente meritato una nomination
e forse, chissà, anche la statuetta. Tutto ciò a parte aspettiamo
trepidanti il 24 febbraio per sapere quale di questi incredibili
attori si aggiudicherà il prestigioso premio.
La notizia che Sean
Bean parteciperà al prossimo film dei
Wachowski suscita spontanea la domanda: quanto
resisterà il suo personaggio? Bean è infatti noto per il fatto che
raramente i suoi personaggi vedono la fine della storia raccontata
nei film morendo puntualmente in corso d’opera…
In Jupiter
Ascending gli esseri umani sono arrivati ad un vicolo
cieco evolutivo: la protagonista, interpretata da Mila
Kunis, è una giovane donna, perseguitata dopo aver perché
costituisce una minaccia all’ordine instaurato dalla Regina
dell’Universo.
Del cast faranno parte anche
Channing Tatum ed Eddie Redmayne;
per Sean Bean sarebbe previsto un ruolo in stile Han Solo; l’attore sarà prossimamente
sugli schermi con Percy Jackson: Sea Of
Monsters, nel ruolo di Zeus.