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Venezia: I’m Still Here: controverso e intenso

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Continua la mostra d’arte cinematografica a Venezia. Oggi in programma Le Fosse di Wang Bing che a sorpresa è stato accolto positivamente dalla critica internazionale. A conti fatti un film cinese che sorprende a differenza dei titoli europei. I’m Still Here di Casey Affleck, documentario sull’anno folle del cognato Joaquin Phoenix

Box Office ITA al 06/09/2010

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Nessun titolo forte del nuovo weekend riesce ad abbattere l’orco Shrek, che regge in prima posizione e precede I Mercenari e Giustizia privata sul podio. Alquanto sottotono i risultati delle new entry.

Forse sarebbe opportuno parlare ancora di weekend estivo, benché siamo all’inizio di settembre e alle soglie della nuova stagione. Ma gli incassi complessivi di questo fine settimana si rivelano al di sotto delle previsioni. Probabilmente non vi era dubbio che Shrek e vissero felici e contenti avrebbe retto in prima posizione al suo secondo weekend, arrivando a 11,2 milioni totali con 2,8 milioni raccolti in questi tre giorni; tuttavia l’andamento della pellicola della Dreamworks è piuttosto sottotono rispetto ai capitoli precedenti, considerando inoltre la massiccia distribuzione in 3D.

Un titolo forte come I Mercenari – The Expandables si piazza secondo con 1,2 milioni, un risultato deludente rispetto alle aspettative del pubblico maschile. E Giustizia privata sorprende con il suo terzo posto raccogliendo 755.000 euro e arrivando a 2,8 milioni complessivi.

Altra new entry altra delusione: The Karate Kid: La leggenda continua ottiene ‘solo’ 724.000 euro, nonostante l’esposizione mediatica e il successo ottenuto negli Usa; che la pellicola abbia subito la concorrenza di Shrek, avendo più o meno lo stesso target?

L’apprendista stregone scende in quinta posizione con 601.000 euro e sfiorando i 6 milioni totali, un ottimo risultato per un film rivelatosi un bel flop in patria.

Non molto incoraggiante il debutto di Somewhere, il nuovo film dell’acclamata regista Sofia Coppola, presentato qualche giorno fa alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia: la pellicola, molto apprezzata dalla critica, ha ottenuto 474.000 euro nei suoi primi tre giorni; bisogna però considerare che il film non può ambire ad un’ampia fetta di pubblico, bensì appoggiarsi ai palati raffinati e agli aficionados del cinema della Coppola.

Nightmare conferma la sua pessima performance con altri 298.000 euro per un totale di 1,4 milioni. Segue Amore a mille… miglia, commediola che esordisce con 152.000 euro. Letters to Juliet precipita in nona posizione con 89.000 euro e arriva a 557.000 euro complessivi.

Chiude la top10 un’altra pellicola presentata a Venezia: Miral, di Julian Schnabel, raccoglie soltanto 66.000 euro dopo aver suscitato pareri contrastanti alla Mostra.

Olivia Thirlby in Judge Dredd

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Dopo la conferma di Karl Urban (Il Signore degli Anelli, Star Trek) come protagonista del film in 3D tratto dal fumetto Judge Dredd, già portato sullo schermo nel 1995 in una discussa versione con Sylvester Stallone, si aggiunge al cast il primo volto femminile.

Ancora problemi per il Don Chisciotte di Gilliam

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A quanto pare dopo lo sfortunato Parnassus, Terry Gilliam si trova di fronte ad altri problemi anche se di diversa natura.

Cameron documenta un (possibile) esodo

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James Cameron è rimasto colpito dalla resistenza che la tribù dei Xikrin-Kayapo sta opponendo in Brasile alla costruzione di una diga in Amazzonia.

Zhang Ziyi sarà Mulan

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Zhang Ziyi sarà Mulan

Jan de Bont (Speed, Twister, Tomb Raider) dirigerà un film live action dedicato alla mitica storia di Hua Mulan, eroina cinese che secondo la tradizione si arruolò in un esercito di soli uomini.

Il regista produrrà la pellicola in maniera indipendente, in lingua inglese, con una star del cinema cinese (e mondiale) nei panni della protagonista: Zhang Ziyi, nota per la Tigre e il Dragone, Hero, 2046 e in Memorie di una Geisha. Scritto da John Blickstead, il film ha già un budget definito e le riprese sono fissate per questo autunno.

A produrre il kolossal sarà la canadese Movie Plus Production, l’inglese Global Film Finance e le cinesi Bona International Film Group e SIMF Pictures, con la stessa Zhang come produttrice assieme a Ling Lucas e Beaver Kwei. Produttori esecutivi saranno Paul Edwards e Jeffrey Chan della Bona, Fred Wang di Salon Films, e Jeff Kranzdorf, oltre che Mark Phillips, Ron Lynch, Steve Waterman e Christopher Brough.

Ricordiamo che nel 1998 la Disney produsse un omonimo lungometraggio di animazione ispirato proprio alla leggendaria eroina cinema.

Shia LaBeouf il più redditizio

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Shia LaBeouf il più redditizio

Forbes ha dichiarato Shia LaBeouf l’attore più redditizio per gli studios di Hollywood.

Venezia giorno 5!!

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Venezia giorno 5!!

 

Altri tre film accolti con buoni applausi per Venezia. Si tratta di Meek’s Cutoff, diretto dall’americana Kelly Reichardt, di Post mortem, del cileno Pablo Larrain, e Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flame di Tsui Hark.

Venezia giorno 5!!

Venezia giorno 5!!

 

Altri tre film accolti con buoni applausi per Venezia. Si tratta di Meek’s Cutoff, diretto dall’americana Kelly Reichardt, di Post mortem, del cileno Pablo Larrain, e Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flame di Tsui Hark.

Harry Potter e i Doni della Morte: nuove foto!

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Harry Potter e i Doni della Morte: nuove foto!

La Warner Bros. ha diffuso le versioni ufficiali delle immagini di Harry Potter e i Doni della Morte presenti nel set report pubblicato da Empire.

Foto Gallery Venezia 20101 Parte 1

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Foto Gallery Venezia 20101 Parte 1

Ecco i primi tre giorni a Venezia: artisti e personaggi dello spettacolo immortalati per voi direttamente dal red carpet del lido.

FotoGallery da Venezia 2010 parte I

FotoGallery da Venezia 2010 parte I

Ecco i primi tre giorni a Venezia: artisti e personaggi dello spettacolo immortalati per voi direttamente dal red carpet del lido.

Applausi per Sofia Coppola

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Sotto la pioggia, Sofia Coppola riceve i primi applausi di Venezia. La giornatoa odierna è stata  contrassegnata da due eventi principali: la presentazione in concorso dell’atteso nuovo film di Sofia Coppola, Somewhere, e l’assegnazione del Leone d’Oro alla Carriera ad uno dei più grandi nomi del cinema asiatico e mondiale, John Woo, che al Lido, fuori concorso, porta anche la sua ultima (co)regia Reign of Assassins.

Applausi per Sofia Coppola

Sotto la pioggia, Sofia Coppola riceve i primi applausi di Venezia. La giornatoa odierna è stata  contrassegnata da due eventi principali: la presentazione in concorso dell’atteso nuovo film di Sofia Coppola, Somewhere, e l’assegnazione del Leone d’Oro alla Carriera ad uno dei più grandi nomi del cinema asiatico e mondiale, John Woo, che al Lido, fuori concorso, porta anche la sua ultima (co)regia Reign of Assassins.

Ritorno al futuro in videogame

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Ritorno al futuro in videogame

I Telltale Games, specializzati nel trattare licenze famose per un pubblico di trentenni amanti dei videogiochi e non (Monkey Island, Bone e il prossimo Jurassic Park), dedicheranno una sequenza di cinque piccoli giochi narrativi, tecnicamente “avventure grafiche”, al celebre ciclo di Ritorno al futuro.

Liam Neeson contro i lupi

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Liam Neeson contro i lupi

Liam Neeson, che di recente abbiamo visto in Scontro tra Titani e A-Team, potrebbe tornare a lavorare con il regista di quest’ultimo, Joe Carnahan, in The Grey.

Brad Pitt o Johnny Depp per Nemesis?

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Il creatore della graphic novel da cui fu tratto Wanted, Mark Millar, ha raccontato che Tony Scott, regista designato per l’adattamento del suo altro fumetto Nemesis, gli ha domandato quali attori vedrebbe ideali per il film.

Paula Patton in Mission Impossible 4

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Paula Patton (Precious) è stata scritturata nel cast del nuovo Mission: Impossible, che non avrà accanto al titolo il numero 4, trattandosi di un reboot, e la cui preparazione è stata a quanto pare accelerata.

Pirati dei Caraibi 4: immagini di Barbanera!

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Pirati dei Caraibi 4: immagini di Barbanera!

Continuano le riprese di Pirati dei Caraibi 4: on Stranger Tides alle Hawaii: ecco le primissime immagini di Ian McShane sul set, nei panni del Pirata Barbanera!

Unbreakable 2 diventa una Night Chronicle

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Unbreakable 2 diventa una Night Chronicle

Mentre si attende l’uscita di Devil, primo film delle sue “Night Chronicles”, da lui ideato e prodotto, M. Night Shyamalan ha rivelato a MTV che l’idea per un sequel di Unbreakable è stata rivista e adattata per il terzo film delle “Night Chronicles”, che arriverà dopo il secondo Twelve Strangers.

“Era un’idea perfetta per un cattivo ed era già nel copione originale di Unbreakable, ma era troppo. C’erano troppi cattivi, questo l’ho levato e mi son detto ‘me lo tengo per il sequel’.”

Devil uscirà in Italia il 12 novembre, mentre l’ultima fatica da regista di Shyamalan, L’ultimo dominatore dell’aria, arriva nelle nostre sale il 24 settembre.

Uscite al cinema del 3 Settembre 2010

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Uscite al cinema del 3 Settembre 2010

I mercenari – The  Expendables: Barney Ross (Sylvester Stallone) detto “The Schizo” è a capo di un gruppo di mercenari, gli Expendables, esperti nel combattimento corpo a corpo e professionisti dell’artiglieria.

Un giorno la figlia di un tale, Mr. Church (Bruce Willis), viene uccisa da Gaza, il dittatore dell’isola Vilena nel Sud America. Mr. Church decide così di assoldare la squadra di mercenari per vendicare la morte della figlia e porre fine alla dittatura di Gaza. Ross e i suoi si recano sull’isola e prendono contatto con Sandra, una donna che fa parte della resistenza locale. L’impresa non sarà facile, soprattutto quando scoprono di avere alle calcagna l’agente della CIA Munroe, la sua guardia del corpo, un ex Expendables e tutto l’esercito generale.
Il 1° Settembre torna sul grande schermo Silvester Stallone che, nonostante abbia abbandonato i panni di Rocky Balboa e di John Rambo, mostra ancora i suoi muscoli circondato da altri grandi del genere; Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Dolph Lundgren, Jason Statham, Eric Roberts, Randy Couture e Jet Li…insomma tutti uomini duri a morire che si fanno strada con armi e pugni.

The Karate Kid – La leggenda continua: Dre Parker è un ragazzino di dodici anni che, insieme alla madre, è costretto a trasferirsi in Cina. Qui, a causa della sua diversità, viene preso di mira da un gruppo di bulletti che praticano in kung fu. Quando Dre viene attaccato da Cheng, un ragazzino che frequenta la sua stessa scuola, viene salvato dal signor Han, il responsabile della manutenzione del condominio in cui vive il ragazzo. Il signor Han è infatti un maestro di kung fu che, come da tradizione taoista, dissimula il suo valore. Dre decide di diventare il suo allievo e di intraprendere la strada che cambierà la sua vita.
Diretto da Harald Zwart e prodotto da Will Smith e moglie, il film è la versione riadattata dell’originale del 1984. Nei panni del ragzzino talentuoso troviamo il giovane Jaden Smith che vede realizzato così il suo desiderio: interpretare il protagonista della sua saga preferita, Mentre nei panni del saggio maestro troviamo il sempre più bravo, atletico e per certi versi comico Jackie Chan.

Somewhere: l’attore Johnny Marco vive a Hollywood nell’Hotel Chateau Marmont, conduce una vita sregolata fatta di pasticche e di un via vai di ragazze. Senza la minima preoccupazione e senza alcun senso di responsabilità Johnny vive “tranquillamente” la sua vita finchè un giorno arriva all’hotel sua figlia undicenne, Cleo, nata dal suo matrimonio fallito. Johnny man mano che conosce Cleo inizia a porsi delle domande e a riflettere sulla sua vita mettendo in discussione tutto ciò che ha fatto.
Un film commovente questo di Sofia Coppola che affronta in maniera coinvolgente il tema del rapporto delicato, dolce e a volte difficile tra padre e figlia.
Amore a mille… miglia: Erin, un aspirante giornalista, e Garrett, da poco single, sono due estranei che per puro caso si incontrano in un bar. Tra una birra, due chiacchiere e quattro risate i due scoprono di piacersi e trascorrono sei settimane di divertimento a New York. Nessuno però pensa che sia una cosa seria, credono si tratti di un amore estivo e quindi passeggero….ma, quando Erin torna a San Francisco mentre Garrett rimane a New York, scopriranno che ciò che li lega è ben più di una banale storiella. Nonostante la lontanaza, il no degli amici di lui e l’iperprotettiva sorella di lei…la coppia riesce a cavarsela con una montagna di sms e telefonate notturne.
Diretto da Nanette Burstein, interpretato dalla dolce Drew Barrymore e dal simpatico Justin Long, il film è la classica commedia romantica che parla di amori ostacolati dalla lontananza a da coloro che credono non possano durare…ma che alla fine riescono a diventare grandi storie.

L’amore buio: a Napoli quattro ragazzi, dopo una giornata di sole e divertimenti, approfittano di una ragazza, Irene. Il giorno seguente Ciro, uno dei violentatori, denuncia sè stesso e gli altri ragazzi. La pena che dovranno scontare è: due anni di carcere. Nel frattempo anche Irene si sente come in una prigione, confinata nella grande casa di famiglia dalla quale sembra voler fuggire. Con gli stessi problemi e frequentando vari psicologi Irene e Ciro cominceranno pian piano ad avvicinarsi…
Il regista Antonio Capuano ancora una volta ci propone temi difficili: la dura vita nei quartieri pericolosi di Napoli; la violenza e la difficoltà nell’affrontare un grave fatto come lo stupro ed anche la vita borghese tutta fatta di noia e inutili conflitti.

Miral: Miral è una ragazza palestinese che vive in Israele e, dopo che sua zia compie una grave attentato, suo padre decide di allontanarla dalla famiglia. Miral viene mandata in un collegio – orfanotrofio e le viene cambiato il cognome in modo tale da non essere ricollegata alla zia. L’orfanotrofio che la accoglie è l’ Al – Tifi Al – Arabi (la casa dei bambini) fondato nel 1948 da Hindi Husseini e divenuto simbolo di speranza e di salvezza per i bambini travolti dal conflitto. Qui Miral si impegna moltissimo nello studio, si interessa del conflitto e delle vicende che porteranno  agli accordi di Camp David. Man mano che cresce la ragazza partecipa attivamente alla causa palestinese finché un giorno decide di lasciare la sua terra.
Ispirato al libro di Rula Jebreal “La strada dei fiori di Miral”, questo film, diretto da Julian Schnabel, affronta in maniera decisa ed intensa la storia della Palestina travagliata dalla guerra, della gente, dei bambini e delle donne colpiti dalla violenza.

The American: recensione del film con George Clooney

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The American: recensione del film con George Clooney

Non si può dire che George Clooney sia uno che non mantiene le promesse. Dopo il terremoto che ha scosso l’Abruzzo e sopratutto L’Aquila nell’aprile del 2009, Clooney aveva promesso di girare un film nella regione in tempi brevi. Si calcola che la pellicola abbia portato nella casse della regione circa 4 milioni e mezzo di euro come indotto lavorativo derivante dalla manovalanza italiana nel cast. The American è stato girato tra la Svezia e l’Italia, le scene italiane sono state girate tra Sulmona, Calascio, Castel del Monte e Castelvecchio Calvisio.

Ecco quindi che dopo circa un anno e mezzo sta per arrivare nelle sale The American, spy story tratta dal romanzo “A very private gentleman” di Martin Booth con la regia dell’ex fotografo e regista di video musicali Anton Corbijn con protagonisti George Clooney e Violante Placido. C’era la possibilità che The American fosse il film d’apertura al Festival di Venezia ma alla fine non è stato invitato, forse perché George Clooney stesso è stato presente al lido negli ultimi tre anni forse per altro, non è dato a noi saperlo purtroppo.

The American, tra Italia e svezia

Grave errore comunque visto che senza giri di parole questo è un gran film. La storia è semplice: Jack (George Clooney) è un killer a pagamento, molto bravo a manipolare armi da fuoco, un vero e proprio artigiano. Quando però il suo rifugio in Svezia termina con degli omicidi non previsti, confida al suo contatto Larry (Bruce Altman) che il prossimo sarà il suo ultimo lavoro.

Larry gli comunica in seguito di trasferirsi in uno sperduto paesino abruzzese (Castel del Monte) dove costruirà ed in seguito consegnerà un fucile di precisione ad una misteriosa donna belga chiamata Mathilde.

Nonostante Jack debba nascondersi da una organizzazione criminale svedese, gira spesso per le strade del paese e fa prima amicizia con Padre Benedetto (Paolo Bonacelli), un simpatico uomo di chiesa socievole e chiacchierone ed in seguito con Clara (Violante Placido),  giovane lucciola che si affezionerà molto a lui e con cui condividerà gli unici momenti in cui Jack non è occupato nel suo lavoro.Nonostante l’ambiente (apparentemente) tranquillo, sulle pagine dei giornali locali si legge di un misterioso serial killer che ha come obiettivi proprio le prostitute della zona….

The AmericanThe American è un noir teso, oscuro e silenzioso che fa dell’ambiente circostante (prima la Svezia e dopo l’Abruzzo) uno dei suoi punti di forza. Jack è un personaggio introverso e schivo che però sente la necessità di una figura femminile accanto, che usa come valvola di sfogo dalla sua vita da vita nascosta. Verrà quindi travolto dalla passione per Clara, lucciola con la metà dei suoi anni a cui nasconderà il suo “mestiere” per non metterla in pericolo.

Nella prima parte del film, il lato da seduttore di George Clooney è messo sotto ghiaccio donando allo spettatore solo un uomo che vuole vendetta e ad allo stesso tempo non vuole più stringere relazioni sociali con chicchessia, nella seconda parte la sceneggiatura viaggia a vele spiegate su un percorso sicuramente meno originale donando a questa seconda parte meno fascino della prima. Forse troppo spazio sui media è stato dato come al solito alle scene d’amore tra i due attori, che tutto sono tranne che così determinanti per la godibilità della pellicola.

The American ricorda le atmosfere tristi e desolanti di gran film come “Frank Costello faccia d’angelo” di Melville, quindi una parabola epica e dolorosa di un protagonista che ha un’unica strada da percorrere e la deve portare a termine nonostante tutto. Clooney poche volte è entrato in un personaggio così perfettamente in tutta la sua carriera: è tormentato, estatico, sempre in guardia da chi lo bracca mentre la Placido, è la sua musa, l’unica luce nella tormenta che lo guiderà fino ad un punto del percorso pericoloso per entrambi.

Anton Corbijn che era prettamente un regista di videoclip musicali si fa artefice qui di un’ottima prova  regalando spesso e volentieri allo spettatore splendide inquadrature dei paesaggi abruzzesi e campi lunghi che arricchiscono le belle scene di Jack e Clara al fiume ad esempio, rendendo bene l’atmosfera del tipico paese abruzzese fatto di gente semplice e accogliente.

Quindi una pellicola assolutamente consigliata, un noir coi fiocchi come non si vedeva da tempo, che si piazza tra le opere migliori di quest’anno e a cui il Festival di Venezia avrebbe dovuto concedere senza dubbio una possibilità.

I mercenari: recensione del film con Sylvester Stallone

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I mercenari: recensione del film con Sylvester Stallone

Ed eccolo qui, il super progetto revival action I mercenari, messo in piedi da Sylvester Stallone che tutti i fan di un certo modo di fare cinema aspettavano come si aspetta un’oasi in un deserto africano.

Le prime voci di questo progetto vennero fuori dopo la distribuzione di “John Rambo”, e man mano che il cast veniva annunciato di attore in attore l’attesa tra i fan si è fatta spasmodica; in effetti a livello strettamente mediatico le scelte del casting sono state assolutamente azzeccate, andando a includere seppur solo in un piccolo cameo addirittura l’attuale governatore della California Arnold Schwarzenegger in una scena che peraltro è una delle più spassose del film.

I mercenari recensione

Oltre all’ex culturista austriaco sono presenti nel film: Jet Li, Sylvester Stallone, Jason Statham, Dolph Lundgren, Terry Crews, Steve Austin e Mickey Rourke nella squadra de i mercenari, ruoli più o meno importanti li hanno poi: Bruce Willis, Eric Roberts (una certezza nelle parti da cattivo), David Zayas (famoso per il serial Dexter) e la bella modella brasiliana Giselle Itiè. Per vari motivi invece molte star non hanno potuto parteciparvi tra cui l’inossidabile Jackie Chan, Kurt Russel e Jean Claude Van Damme.

I mercenari, sacrificabili eroi

Il battage pubblicitario è stato enorme: Stallone era dappertutto negli ultimi mesi, compresa una comparsata a Wall Street. Per non parlare di un videogioco 8 bit sulla pellicola e la creazione di una delle locandine più belle della storia del cinema. La storia ruota intorno alle gesta di un gruppo de i mercenari (i cosiddetti Expendables = I Sacrificabili) capitanati da Barney Ross (Sylvester Stallone) a cui viene chiesto da un agente CIA che vuole vendicare la figlia uccisa chiamato Church (Bruce Willis) di rovesciare un dittatore del Sud America segretamente supportato da un ex agente della CIA.

Fondamentalmente i veri protagonisti sono Stallone e Statham (ottima la sua prova) e agli altri vengono lasciate apparizioni più o meno lunghe e più o meno riuscite (buone quelle di Rourke, Swarzy e Lundgren meno quella di altri tra cui Jet Li). Era infatti poco credibile che tutti avessero lo stesso spazio nell’arco di novanta minuti, ciò non toglie che la pellicola lasci aperte molte vie percorribili per i due seguiti già in progettazione.

Come succede spesso nei film action, la storia de I mercenari è solo un pretesto per girare scene ad alto  tasso adrenalinico e qui veramente non si può chiedere di meglio; è tutto così roboante, tamarro, esagerato che le parti semplicemente dialogate saranno un decimo della durata totale.

Proprio a fronte di questo, il punto debole della pellicola è fondamentalmente la storia; nessuno si aspetta un documentario sui moti lunari o la scissione dell’atomo ma è così dannatamente trita e ritrita anche nei suoi sviluppi da ricalcare almeno qualche decina di film d’azione degli anni ottanta. Rileggere un genere vecchio di trent’anni senza un minimo di brio nella storia basandosi quasi esclusivamente sulle scene vorticose e spettacolari ha i suoi rischi, principalmente quello di non piacere a chi del genere action non è mai stato un estimatore, se poi Stallone dichiara di avere cento bozze di sceneggiatura, viene il dubbio su come fossero brutte le altre.

Sia chiaro che io adoro quel genere, e per chi è cresciuto a pane e Commando sarà una gioia per gli occhi e per le orecchie godersi gli ultimi 30 minuti di pellicola, praticamente un combattimento esplosivo continuo e senza esclusione di colpi (in cui Stallone ci ha pure rimesso una vertebra cervicale durante una scena di lotta col wrestler “Stone Cold” Steve Austin).

Come accennavo poco fa, la storia non è particolarmente brillante, non sviluppando nessuna sottotrama al di fuori di quella del coprotagonista Lee Christmas (Jason Statham) alle prese con la sua ragazza (interpretata dalla defunta quanto bellissima Brittany Murphy) che tutto sommato spezza positivamente il ritmo dalla trama principale. Per quanto riguardo il lato strettamente tecnico, I mercenari, forte degli 82 milioni di dollari di budget offre scene appassionanti e frenetiche frutto di un uso sapiente della grafica computerizzata in 3D, su tutte l’attacco dell’idrovolante al porto con Statham e Stallone che creano un casino “infuocato”.

In fondo è quello che volevano tutti i fans e non importa se la sceneggiatura è claudicante, se Jet Li dice frasi senza senso, se un gruppo di cinquantenni suonati uccida un esercito intero, in fondo  il cinema è sognare e loro ci regalano questo, i sognatori quindi apprezzeranno. E gli altri? Non hanno la capacità di sognare.

Le giurie di Venezia 2010

Sarà Quentin Tarantino a presiedere la giuria del Concorso internazionale di lungometraggi del Festival di Venezia 2010.

Apre Venezia 2010

Dopo la pre-apertura di ieri segnata dal primo omaggio a Vittorio Gassman  a 10 anni dalla sua scomparsa con la proiezione della versione restaurata di Profumo di donna di Dino Risi, si apre ufficialmente questa sera alle 19h la 67ma Mostra del Cinema di Venezia.

 

Ghostbusters si, Ghostbusters no

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Ghostbusters si, Ghostbusters no

Qualche tempo fa Bill Murray aveva liquidato la possibilità di un terzo Ghostbusters con un’ironia crudele.

In realtà pare che il progetto cerchi ancora di non soccombere ad una stasi nella fase creativa iniziale del progetto (“development hell”). Ora gli sceneggiatori Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky avrebbero avuto l’idea di rendere protagonista della pellicola il figlio ventunenne di Venkman, ipotizzando che fosse suo l’infante che Dana Barrett ebbe. La Weaver e Rick Moranis pare siano stati già contattati per tornare sul set. Chissà come si evolverà la situazione e se soprattutto Murray farà marcia indietro.

Fonte: comingsoon.it

Ghostbusters si, Ghostbusters no

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Ghostbusters si, Ghostbusters no

Qualche tempo fa Bill Murray aveva liquidato la possibilità di un terzo Ghostbusters con un’ironia crudele.

Slade e Aronofsky per Wolverine 2,

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Continua la ricerca di un regista che si occupi del sequel di Wolverine. Da quanto emerge dalle ultime voci che si rincorrono a contendersi la regia ci sono ora David Slade e Darren Aronofsky, ma la decisione finale spetta a Hugh Jackman.

Deadline rivela che David Slade, incontrerà Jackman (che, da produttore, prenderà la decisione finale) nei prossimi giorni. A contendergli la cabina di regia ci sarà anche il regista Darren Aronofsky (Black Swan, The Fountain, The Wrestler) che la Fox ha contattato nei giorni scorsi e che ha già incontrato Jackman per discutere del film. Deadline spiega che, dalla situazione attuale, sembra che la scelta ricadrà su Slade – ma non è detta l’ultima parola. Nelle prossime settimane sapremo sicuramente qualcosa in più.

Si complica invece lo Spin-off nato da questo film: Deadpool. Nonostante di recente il creatore del carismatico mercenario Marvel, Rob Liefeld, avesse scritto sul suo twitter che, al contrario delle ultime voci, il progetto andava avanti, sembra che la Fox stia avendo dei problemi con le due stelle del film: il protagonista Ryan Reynolds e il regista Robert Rodriguez, entrambi molto (forse troppo) impegnati per poter lavorare al progetto in tempi brevi.

Nei prossimi mesi Reynolds dovrà infatti lavorare a Lanterna Verde 2 e Safe House, un film con Denzel Washington; mentre Rodriguez non è da meno in quanto impegnato nella promozione di Machete e nella produzione di Spy Kids 4.

Fonte:deadline, Badtaste

Un regista per Scontro tra Titani 2

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Un regista per Scontro tra Titani 2

Sarà Jonathan Liebesman, regista di Battle: Los Angeles, a dirigere il sequel di Scontro tra Titani, che verrà girato in stereoscopia nel 2011. Nel cast torneranno Sam Worthington e Gemma Arterton.

 

Nuove foto da The Tempest

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Helen Mirren è la protagonista de La Tempesta, trasposizione cinematografica dell’ultima opera di Shakespeare.