Sotto la pioggia, Sofia Coppola riceve i primi applausi di Venezia. La giornatoa odierna è stata contrassegnata da due eventi principali: la presentazione in concorso dell’atteso nuovo film di Sofia Coppola, Somewhere, e l’assegnazione del Leone d’Oro alla Carriera ad uno dei più grandi nomi del cinema asiatico e mondiale, John Woo, che al Lido, fuori concorso, porta anche la sua ultima (co)regia Reign of Assassins.
Applausi per Sofia Coppola
Sotto la pioggia, Sofia Coppola riceve i primi applausi di Venezia. La giornatoa odierna è stata contrassegnata da due eventi principali: la presentazione in concorso dell’atteso nuovo film di Sofia Coppola, Somewhere, e l’assegnazione del Leone d’Oro alla Carriera ad uno dei più grandi nomi del cinema asiatico e mondiale, John Woo, che al Lido, fuori concorso, porta anche la sua ultima (co)regia Reign of Assassins.
Ritorno al futuro in videogame
I Telltale Games, specializzati nel trattare licenze famose per un pubblico di trentenni amanti dei videogiochi e non (Monkey Island, Bone e il prossimo Jurassic Park), dedicheranno una sequenza di cinque piccoli giochi narrativi, tecnicamente “avventure grafiche”, al celebre ciclo di Ritorno al futuro.
Liam Neeson contro i lupi
Liam Neeson, che di recente abbiamo visto in Scontro tra Titani e A-Team, potrebbe tornare a lavorare con il regista di quest’ultimo, Joe Carnahan, in The Grey.
Brad Pitt o Johnny Depp per Nemesis?
Il creatore della graphic novel da cui fu tratto Wanted, Mark Millar, ha raccontato che Tony Scott, regista designato per l’adattamento del suo altro fumetto Nemesis, gli ha domandato quali attori vedrebbe ideali per il film.
Paula Patton in Mission Impossible 4
Paula Patton (Precious) è stata scritturata nel cast del nuovo Mission: Impossible, che non avrà accanto al titolo il numero 4, trattandosi di un reboot, e la cui preparazione è stata a quanto pare accelerata.
Pirati dei Caraibi 4: immagini di Barbanera!
Continuano le riprese di Pirati dei Caraibi 4: on Stranger Tides alle Hawaii: ecco le primissime immagini di Ian McShane sul set, nei panni del Pirata Barbanera!
Unbreakable 2 diventa una Night Chronicle
Mentre si attende l’uscita di Devil, primo film delle sue “Night Chronicles”, da lui ideato e prodotto, M. Night Shyamalan ha rivelato a MTV che l’idea per un sequel di Unbreakable è stata rivista e adattata per il terzo film delle “Night Chronicles”, che arriverà dopo il secondo Twelve Strangers.
“Era un’idea perfetta per un cattivo ed era già nel copione originale di Unbreakable, ma era troppo. C’erano troppi cattivi, questo l’ho levato e mi son detto ‘me lo tengo per il sequel’.”
Devil uscirà in Italia il 12 novembre, mentre l’ultima fatica da regista di Shyamalan, L’ultimo dominatore dell’aria, arriva nelle nostre sale il 24 settembre.
Uscite al cinema del 3 Settembre 2010
I mercenari – The Expendables: Barney Ross (Sylvester Stallone) detto “The Schizo” è a capo di un gruppo di mercenari, gli Expendables, esperti nel combattimento corpo a corpo e professionisti dell’artiglieria.
Un giorno la figlia di un tale, Mr.
Church (Bruce Willis), viene uccisa da Gaza, il dittatore
dell’isola Vilena nel Sud America. Mr. Church decide così di
assoldare la squadra di mercenari per vendicare la morte della
figlia e porre fine alla dittatura di Gaza. Ross e i suoi si recano
sull’isola e prendono contatto con Sandra, una donna che fa parte
della resistenza locale. L’impresa non sarà facile, soprattutto
quando scoprono di avere alle calcagna l’agente della CIA Munroe,
la sua guardia del corpo, un ex Expendables e tutto l’esercito
generale.
Il 1° Settembre torna sul grande schermo Silvester Stallone che,
nonostante abbia abbandonato i panni di Rocky Balboa e di John
Rambo, mostra ancora i suoi muscoli circondato da altri grandi del
genere; Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Dolph Lundgren, Jason
Statham, Eric Roberts, Randy Couture e Jet Li…insomma tutti uomini
duri a morire che si fanno strada con armi e pugni.
The Karate Kid – La
leggenda continua: Dre Parker è un ragazzino di dodici
anni che, insieme alla madre, è costretto a trasferirsi in Cina.
Qui, a causa della sua diversità, viene preso di mira da un gruppo
di bulletti che praticano in kung fu. Quando Dre viene attaccato da
Cheng, un ragazzino che frequenta la sua stessa scuola, viene
salvato dal signor Han, il responsabile della manutenzione del
condominio in cui vive il ragazzo. Il signor Han è infatti un
maestro di kung fu che, come da tradizione taoista, dissimula il
suo valore. Dre decide di diventare il suo allievo e di
intraprendere la strada che cambierà la sua vita.
Diretto da Harald Zwart e prodotto da Will Smith e moglie, il film
è la versione riadattata dell’originale del 1984. Nei panni del
ragzzino talentuoso troviamo il giovane Jaden Smith che vede
realizzato così il suo desiderio: interpretare il protagonista
della sua saga preferita, Mentre nei panni del saggio maestro
troviamo il sempre più bravo, atletico e per certi versi comico
Jackie Chan.
Somewhere:
l’attore Johnny Marco vive a Hollywood nell’Hotel Chateau Marmont,
conduce una vita sregolata fatta di pasticche e di un via vai di
ragazze. Senza la minima preoccupazione e senza alcun senso di
responsabilità Johnny vive “tranquillamente” la sua vita finchè un
giorno arriva all’hotel sua figlia undicenne, Cleo, nata dal suo
matrimonio fallito. Johnny man mano che conosce Cleo inizia a porsi
delle domande e a riflettere sulla sua vita mettendo in discussione
tutto ciò che ha fatto.
Un film commovente questo di Sofia Coppola che affronta in maniera
coinvolgente il tema del rapporto delicato, dolce e a volte
difficile tra padre e figlia.
Amore a mille… miglia: Erin, un aspirante giornalista, e Garrett,
da poco single, sono due estranei che per puro caso si incontrano
in un bar. Tra una birra, due chiacchiere e quattro risate i due
scoprono di piacersi e trascorrono sei settimane di divertimento a
New York. Nessuno però pensa che sia una cosa seria, credono si
tratti di un amore estivo e quindi passeggero….ma, quando Erin
torna a San Francisco mentre Garrett rimane a New York, scopriranno
che ciò che li lega è ben più di una banale storiella. Nonostante
la lontanaza, il no degli amici di lui e l’iperprotettiva sorella
di lei…la coppia riesce a cavarsela con una montagna di sms e
telefonate notturne.
Diretto da Nanette Burstein, interpretato dalla dolce Drew
Barrymore e dal simpatico Justin Long, il film è la classica
commedia romantica che parla di amori ostacolati dalla lontananza a
da coloro che credono non possano durare…ma che alla fine riescono
a diventare grandi storie.
L’amore buio: a
Napoli quattro ragazzi, dopo una giornata di sole e divertimenti,
approfittano di una ragazza, Irene. Il giorno seguente Ciro, uno
dei violentatori, denuncia sè stesso e gli altri ragazzi. La pena
che dovranno scontare è: due anni di carcere. Nel frattempo anche
Irene si sente come in una prigione, confinata nella grande casa di
famiglia dalla quale sembra voler fuggire. Con gli stessi problemi
e frequentando vari psicologi Irene e Ciro cominceranno pian piano
ad avvicinarsi…
Il regista Antonio Capuano ancora una volta ci propone temi
difficili: la dura vita nei quartieri pericolosi di Napoli; la
violenza e la difficoltà nell’affrontare un grave fatto come lo
stupro ed anche la vita borghese tutta fatta di noia e inutili
conflitti.
Miral: Miral è una
ragazza palestinese che vive in Israele e, dopo che sua zia compie
una grave attentato, suo padre decide di allontanarla dalla
famiglia. Miral viene mandata in un collegio – orfanotrofio e le
viene cambiato il cognome in modo tale da non essere ricollegata
alla zia. L’orfanotrofio che la accoglie è l’ Al – Tifi Al – Arabi
(la casa dei bambini) fondato nel 1948 da Hindi Husseini e divenuto
simbolo di speranza e di salvezza per i bambini travolti dal
conflitto. Qui Miral si impegna moltissimo nello studio, si
interessa del conflitto e delle vicende che porteranno agli
accordi di Camp David. Man mano che cresce la ragazza partecipa
attivamente alla causa palestinese finché un giorno decide di
lasciare la sua terra.
Ispirato al libro di Rula Jebreal “La strada dei fiori di Miral”,
questo film, diretto da Julian Schnabel, affronta in maniera decisa
ed intensa la storia della Palestina travagliata dalla guerra,
della gente, dei bambini e delle donne colpiti dalla violenza.
The American: recensione del film con George Clooney
Non si può dire che George Clooney sia uno che non mantiene le promesse. Dopo il terremoto che ha scosso l’Abruzzo e sopratutto L’Aquila nell’aprile del 2009, Clooney aveva promesso di girare un film nella regione in tempi brevi. Si calcola che la pellicola abbia portato nella casse della regione circa 4 milioni e mezzo di euro come indotto lavorativo derivante dalla manovalanza italiana nel cast. The American è stato girato tra la Svezia e l’Italia, le scene italiane sono state girate tra Sulmona, Calascio, Castel del Monte e Castelvecchio Calvisio.
Ecco quindi che dopo circa un anno e mezzo sta per arrivare nelle sale The American, spy story tratta dal romanzo “A very private gentleman” di Martin Booth con la regia dell’ex fotografo e regista di video musicali Anton Corbijn con protagonisti George Clooney e Violante Placido. C’era la possibilità che The American fosse il film d’apertura al Festival di Venezia ma alla fine non è stato invitato, forse perché George Clooney stesso è stato presente al lido negli ultimi tre anni forse per altro, non è dato a noi saperlo purtroppo.
The American, tra Italia e svezia
Grave errore comunque visto che senza giri di parole questo è un gran film. La storia è semplice: Jack (George Clooney) è un killer a pagamento, molto bravo a manipolare armi da fuoco, un vero e proprio artigiano. Quando però il suo rifugio in Svezia termina con degli omicidi non previsti, confida al suo contatto Larry (Bruce Altman) che il prossimo sarà il suo ultimo lavoro.
Larry gli comunica in seguito di trasferirsi in uno sperduto paesino abruzzese (Castel del Monte) dove costruirà ed in seguito consegnerà un fucile di precisione ad una misteriosa donna belga chiamata Mathilde.
Nonostante Jack debba nascondersi da una organizzazione criminale svedese, gira spesso per le strade del paese e fa prima amicizia con Padre Benedetto (Paolo Bonacelli), un simpatico uomo di chiesa socievole e chiacchierone ed in seguito con Clara (Violante Placido), giovane lucciola che si affezionerà molto a lui e con cui condividerà gli unici momenti in cui Jack non è occupato nel suo lavoro.Nonostante l’ambiente (apparentemente) tranquillo, sulle pagine dei giornali locali si legge di un misterioso serial killer che ha come obiettivi proprio le prostitute della zona….
The American è un noir teso, oscuro e silenzioso che fa dell’ambiente circostante (prima la Svezia e dopo l’Abruzzo) uno dei suoi punti di forza. Jack è un personaggio introverso e schivo che però sente la necessità di una figura femminile accanto, che usa come valvola di sfogo dalla sua vita da vita nascosta. Verrà quindi travolto dalla passione per Clara, lucciola con la metà dei suoi anni a cui nasconderà il suo “mestiere” per non metterla in pericolo.
Nella prima parte del film, il lato da seduttore di George Clooney è messo sotto ghiaccio donando allo spettatore solo un uomo che vuole vendetta e ad allo stesso tempo non vuole più stringere relazioni sociali con chicchessia, nella seconda parte la sceneggiatura viaggia a vele spiegate su un percorso sicuramente meno originale donando a questa seconda parte meno fascino della prima. Forse troppo spazio sui media è stato dato come al solito alle scene d’amore tra i due attori, che tutto sono tranne che così determinanti per la godibilità della pellicola.
The American ricorda le atmosfere tristi e desolanti di gran film come “Frank Costello faccia d’angelo” di Melville, quindi una parabola epica e dolorosa di un protagonista che ha un’unica strada da percorrere e la deve portare a termine nonostante tutto. Clooney poche volte è entrato in un personaggio così perfettamente in tutta la sua carriera: è tormentato, estatico, sempre in guardia da chi lo bracca mentre la Placido, è la sua musa, l’unica luce nella tormenta che lo guiderà fino ad un punto del percorso pericoloso per entrambi.
Anton Corbijn che era prettamente un regista di videoclip musicali si fa artefice qui di un’ottima prova regalando spesso e volentieri allo spettatore splendide inquadrature dei paesaggi abruzzesi e campi lunghi che arricchiscono le belle scene di Jack e Clara al fiume ad esempio, rendendo bene l’atmosfera del tipico paese abruzzese fatto di gente semplice e accogliente.
Quindi una pellicola assolutamente consigliata, un noir coi fiocchi come non si vedeva da tempo, che si piazza tra le opere migliori di quest’anno e a cui il Festival di Venezia avrebbe dovuto concedere senza dubbio una possibilità.
I mercenari: recensione del film con Sylvester Stallone
Ed eccolo qui, il super progetto revival action I mercenari, messo in piedi da Sylvester Stallone che tutti i fan di un certo modo di fare cinema aspettavano come si aspetta un’oasi in un deserto africano.
Le prime voci di questo progetto vennero fuori dopo la distribuzione di “John Rambo”, e man mano che il cast veniva annunciato di attore in attore l’attesa tra i fan si è fatta spasmodica; in effetti a livello strettamente mediatico le scelte del casting sono state assolutamente azzeccate, andando a includere seppur solo in un piccolo cameo addirittura l’attuale governatore della California Arnold Schwarzenegger in una scena che peraltro è una delle più spassose del film.
Oltre all’ex culturista austriaco sono presenti nel film: Jet Li, Sylvester Stallone, Jason Statham, Dolph Lundgren, Terry Crews, Steve Austin e Mickey Rourke nella squadra de i mercenari, ruoli più o meno importanti li hanno poi: Bruce Willis, Eric Roberts (una certezza nelle parti da cattivo), David Zayas (famoso per il serial Dexter) e la bella modella brasiliana Giselle Itiè. Per vari motivi invece molte star non hanno potuto parteciparvi tra cui l’inossidabile Jackie Chan, Kurt Russel e Jean Claude Van Damme.
I mercenari, sacrificabili eroi
Il battage pubblicitario è stato enorme: Stallone era dappertutto negli ultimi mesi, compresa una comparsata a Wall Street. Per non parlare di un videogioco 8 bit sulla pellicola e la creazione di una delle locandine più belle della storia del cinema. La storia ruota intorno alle gesta di un gruppo de i mercenari (i cosiddetti Expendables = I Sacrificabili) capitanati da Barney Ross (Sylvester Stallone) a cui viene chiesto da un agente CIA che vuole vendicare la figlia uccisa chiamato Church (Bruce Willis) di rovesciare un dittatore del Sud America segretamente supportato da un ex agente della CIA.
Fondamentalmente i veri protagonisti sono Stallone e Statham (ottima la sua prova) e agli altri vengono lasciate apparizioni più o meno lunghe e più o meno riuscite (buone quelle di Rourke, Swarzy e Lundgren meno quella di altri tra cui Jet Li). Era infatti poco credibile che tutti avessero lo stesso spazio nell’arco di novanta minuti, ciò non toglie che la pellicola lasci aperte molte vie percorribili per i due seguiti già in progettazione.
Come succede spesso nei film action, la storia de I mercenari è solo un pretesto per girare scene ad alto tasso adrenalinico e qui veramente non si può chiedere di meglio; è tutto così roboante, tamarro, esagerato che le parti semplicemente dialogate saranno un decimo della durata totale.
Proprio a fronte di questo, il punto debole della pellicola è fondamentalmente la storia; nessuno si aspetta un documentario sui moti lunari o la scissione dell’atomo ma è così dannatamente trita e ritrita anche nei suoi sviluppi da ricalcare almeno qualche decina di film d’azione degli anni ottanta. Rileggere un genere vecchio di trent’anni senza un minimo di brio nella storia basandosi quasi esclusivamente sulle scene vorticose e spettacolari ha i suoi rischi, principalmente quello di non piacere a chi del genere action non è mai stato un estimatore, se poi Stallone dichiara di avere cento bozze di sceneggiatura, viene il dubbio su come fossero brutte le altre.
Sia chiaro che io adoro quel genere, e per chi è cresciuto a pane e Commando sarà una gioia per gli occhi e per le orecchie godersi gli ultimi 30 minuti di pellicola, praticamente un combattimento esplosivo continuo e senza esclusione di colpi (in cui Stallone ci ha pure rimesso una vertebra cervicale durante una scena di lotta col wrestler “Stone Cold” Steve Austin).
Come accennavo poco fa, la storia non è particolarmente brillante, non sviluppando nessuna sottotrama al di fuori di quella del coprotagonista Lee Christmas (Jason Statham) alle prese con la sua ragazza (interpretata dalla defunta quanto bellissima Brittany Murphy) che tutto sommato spezza positivamente il ritmo dalla trama principale. Per quanto riguardo il lato strettamente tecnico, I mercenari, forte degli 82 milioni di dollari di budget offre scene appassionanti e frenetiche frutto di un uso sapiente della grafica computerizzata in 3D, su tutte l’attacco dell’idrovolante al porto con Statham e Stallone che creano un casino “infuocato”.
In fondo è quello che volevano tutti i fans e non importa se la sceneggiatura è claudicante, se Jet Li dice frasi senza senso, se un gruppo di cinquantenni suonati uccida un esercito intero, in fondo il cinema è sognare e loro ci regalano questo, i sognatori quindi apprezzeranno. E gli altri? Non hanno la capacità di sognare.
Le giurie di Venezia 2010
Sarà Quentin Tarantino a presiedere la giuria del Concorso internazionale di lungometraggi del Festival di Venezia 2010.
Apre Venezia 2010
Dopo la pre-apertura di ieri segnata dal primo omaggio a Vittorio Gassman a 10 anni dalla sua scomparsa con la proiezione della versione restaurata di Profumo di donna di Dino Risi, si apre ufficialmente questa sera alle 19h la 67ma Mostra del Cinema di Venezia.
Ghostbusters si, Ghostbusters no
Qualche tempo fa Bill Murray aveva liquidato la possibilità di un terzo Ghostbusters con un’ironia crudele.
In realtà pare che il progetto cerchi ancora di non soccombere ad una stasi nella fase creativa iniziale del progetto (“development hell”). Ora gli sceneggiatori Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky avrebbero avuto l’idea di rendere protagonista della pellicola il figlio ventunenne di Venkman, ipotizzando che fosse suo l’infante che Dana Barrett ebbe. La Weaver e Rick Moranis pare siano stati già contattati per tornare sul set. Chissà come si evolverà la situazione e se soprattutto Murray farà marcia indietro.
Fonte: comingsoon.it
Ghostbusters si, Ghostbusters no
Qualche tempo fa Bill Murray aveva liquidato la possibilità di un terzo Ghostbusters con un’ironia crudele.
Slade e Aronofsky per Wolverine 2,
Continua la ricerca di un regista che si occupi del sequel di Wolverine. Da quanto emerge dalle ultime voci che si rincorrono a contendersi la regia ci sono ora David Slade e Darren Aronofsky, ma la decisione finale spetta a Hugh Jackman.
Deadline rivela che David Slade, incontrerà Jackman (che, da produttore, prenderà la decisione finale) nei prossimi giorni. A contendergli la cabina di regia ci sarà anche il regista Darren Aronofsky (Black Swan, The Fountain, The Wrestler) che la Fox ha contattato nei giorni scorsi e che ha già incontrato Jackman per discutere del film. Deadline spiega che, dalla situazione attuale, sembra che la scelta ricadrà su Slade – ma non è detta l’ultima parola. Nelle prossime settimane sapremo sicuramente qualcosa in più.
Si complica invece lo Spin-off nato da questo film: Deadpool. Nonostante di recente il creatore del carismatico mercenario Marvel, Rob Liefeld, avesse scritto sul suo twitter che, al contrario delle ultime voci, il progetto andava avanti, sembra che la Fox stia avendo dei problemi con le due stelle del film: il protagonista Ryan Reynolds e il regista Robert Rodriguez, entrambi molto (forse troppo) impegnati per poter lavorare al progetto in tempi brevi.
Nei prossimi mesi Reynolds dovrà infatti lavorare a Lanterna Verde 2 e Safe House, un film con Denzel Washington; mentre Rodriguez non è da meno in quanto impegnato nella promozione di Machete e nella produzione di Spy Kids 4.
Fonte:deadline, Badtaste
Un regista per Scontro tra Titani 2
Sarà Jonathan Liebesman, regista di Battle: Los Angeles, a dirigere il sequel di Scontro tra Titani, che verrà girato in stereoscopia nel 2011. Nel cast torneranno Sam Worthington e Gemma Arterton.
Nuove foto da The Tempest
Helen Mirren è la protagonista de La Tempesta, trasposizione cinematografica dell’ultima opera di Shakespeare.
John Cusack è Poe
John Cusack (2012) sarà Edgar Allan Poe nel thriller The Raven, diretto dal James McTeigue di V per Vendetta.
Cooper e Reynolds insieme per ridere
Ryan Reynolds (il prossimo Lanterna Verde e già Deathpool in X-Men) e Bradley Cooper (fantastico Sberla in A-Team) interpreteranno una commedia d’azione scritta da Sheldon Turner, già autore di Tra le nuvole.
La Rossellini presidente a Berlino
L’attrice e regista Isabella Rossellini sarà la presidente di giuria del 61esimo Festival di Berlino, previsto dal 10 al 20 febbraio 2011.
“E’ fantastico che Isabella Rossellini sarà presidente – ha detto il direttore Dieter Kosslick – è un’artista dalle mille sfaccettature con grande esperienza nel cinema internazionale”. Figlia di Roberto Rossellini e dell’attrice svedere Ingrid Bergman ha iniziato la sua carriera negli anni ’70 a New York, come stilista e giornalista. Il suo esordio come attrice nel 1976 in Nina di Vincente Minnelli, insieme alla madre. Ha lavorato con registi del calibro di David Lynch, Robert Zemeckis, Paolo e Vittorio Taviani, Peter Weir, Abel Ferrara o Peter Greenaway. La vedremo presto nelle sale, e alla Mostra di Venezia, nell’adattamento di Saverio Costanzo del romanzo La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano.
Resident Evil: Afterlife – locandina
Uscirà in Italia in contemporanea con gli Stati Uniti Resident Evil: Afterlife 3D, quarto episodio della serie di film tratti dai videogame Capcom e primo a essere stato girato in stereoscopia.
Anticipazioni su Roma 2010
Last Night di Massy Tadjedin con Keira Knightley, una storia romantica tra sesso, attrazione, tradimenti e gelosia aprirà il prossimo Festival Internazionale del Film di Roma che si svolgerà dal 28 ottobre al 5 novembre 2010 all’Auditorium Parco della Musica.
Anticipazioni su Roma 2010
Last Night di Massy Tadjedin con Keira Knightley, una storia romantica tra sesso, attrazione, tradimenti e gelosia aprirà il prossimo Festival Internazionale del Film di Roma che si svolgerà dal 28 ottobre al 5 novembre 2010 all’Auditorium Parco della Musica.
I Tre Moschettieri in 3D: teaser poster
KinoGallery ha pubblicato un teaser poster de I Tre Moschettieri in 3D, il film che Paul W.S. Anderson sta girando in stereoscopia in Germania, e del quale appena ieri abbiamo pubblicato nuove foto dal set tedesco.
Continuano i lavori de Lo Hobbit
Dopo mesi di rumour, Sylvester McCoy ha confermato che il casting dello Hobbit procede, e che avrà una parte nel film.
L’attore – noto per aver interpretato il Dr. Who nella serie inglese – ha parlato al Dunoon Observer, quotidiano della sua cittadina natale:
Al momento siamo in trattative – siamo in due ad essere stati presi in considerazione per la parte. Non è il ruolo di Bilbo Baggins, ma potrebbe essere qualcosa di più grosso.
Dalla sicurezza con cui parla, sembra che se non otterrà quella particolare parte, finirà comunque per apparire nel film. Il sito sostiene che la parte in questione è quella di uno dei due stregoni del film: sappiamo, da alcuni rumour, che nello script di Guillermo del Toro/Peter Jackson/Fran Walsh/Philippa Boyens lo stregone Radagast il Bruno avrà un ruolo molto più importante: potrebbe trattarsi proprio di lui. Al momento Peter Jackson è in trattative con la Warner Bros. per dirigere il film, e la Warner sta cercando di definire con la MGM (attualmente in fase di acquisizione da parte della Spyglass) le modalità con cui si porterà avanti il progetto. A quanto pare il progetto non è ancora seppellito e tutti i fan aspettano fiduciosi notizie concrete.
Fonte: badtaste.it
Continuano i lavori de Lo Hobbit
Dopo mesi di rumour, Sylvester McCoy ha confermato che il casting dello Hobbit procede, e che avrà una parte nel film.
Cameron dice NO all’horror in 3D
Durante un’intervista alla rivista Vanity Fair, il regista James Cameron (Avatar, Titanic) ha risposto ad alcune domande su “Piranha 3D”.
non solo perché era in 3D, ma anche perché Cameron ha diretto il secondo capitolo del franchise, “Piranha Parte seconda: La deposizione delle uova”, nel 1981. Il regista pluripremiato ha addirittura sottolineato che pur avendo lavorato al secondo Piranha, non lo annovera nemmeno nella sua filmografia ufficiale. Cameron ha continuato: “In realtà,vorrei sottolineare che queso 3D è di pessima qualità, e i film horror spesso lo usano per sopperire mancanza di contenuto. Il 3D usato in questo modo svilisce il film ancora di più invece di impreziosirlo, perchè ricorda quel 3D fatto male degli anni ’70 e ’80, come ‘Venerdì 13 3-D. Quando i film arrivano al fondo del barile della loro creatività e all’ultimo respiro della loro vita finanziaria, fanno una versione 3D per ottenere le ultime gocce di sangue dalla rapa. “
Fonte: WrostPreviews.com
Kristen Kreuk in Mission: Impossible 4?
Ora che la Paramount Pictures ha fatto firmare i contratti agli attori Tom Cruise e Jeremy Renner (The Hurt Locker) per il quarto episodio di “Mission: Impossible”, lo studio si concentra sulla scelta dell’attrice che ricoprirà il classico ruolo di giovane donna, probabilmente da salvare (o a seconda delle varianti da rincorrere).
Prima immagine di Ellen Page in Super
Sono uscite due nuove immagini di Super, il film supereroistico a basso costo diretto da James Gunn con Rainn Wilson e Liv Tyler.