Home Blog Pagina 434

The Last of Us – Stagione 2, episodio 2: la spiegazione del finale

L’episodio 2 della stagione 2 di The Last of Us ha portato sullo schermo il momento più controverso del gioco e ha dato vita a un’importante sequenza di battaglia esclusiva della serie HBO. La seconda stagione, come noto, adatta il secondo capitolo della saga post-apocalittica con protagonisti Ellie (Bella Ramsey) e Joel (Pedro Pascal), acclamata dalla critica, e mentre molti si chiedevano se Joel sarebbe effettivamente morto così presto come accade nel gioco, l’episodio 2 conferma che gli episodi di questa seconda stagione appartengono davvero solo a Ellie.

L’episodio 2 riprende infatti subito dopo gli eventi dell’episodio 1 (qui la recensione e qui la spiegazione del finale), con la reazione al bacio di Dina ed Ellie ancora fresca nella mente di alcuni cittadini di Jackson. Queste piccole questioni diventano però irrilevanti quando una grande tempesta si avvicina a Jackson ed Ellie, Jesse, Joel e Dina si ritrovano fuori dalle mura di questo rifugio sicuro, mentre il gruppo di Abby (Kaitlyn Dever) è in agguato da qualche parte sulle montagne. Alla fine dell’episodio abbiamo Joel è morto e Jackson è in rovina dopo l’attacco di un’orda di infetti. Eventi che cambiano completamente la direzione della serie.

Perché Abby uccide Joel in The Last Of Us

Abby ha espresso chiaramente il suo desiderio di vendetta nel primo episodio della seconda stagione di The Last of Us. Dopo che Joel ha ucciso suo padre e il resto delle Lucciole a Salt Lake City, Abby era decisa ad assicurarsi che Joel soffrisse, e ha aspettato cinque lunghi anni per farlo. Nel frattempo, Abby e i suoi amici hanno trovato nuovi alleati e si sono uniti alla misteriosa organizzazione WLF. Anche se hanno la possibilità di uccidere Dina e persino Ellie, cosa che farebbe ancora più male a Joel, è chiaro che Abby vuole uccidere Joel per vendicare suo padre. Dina ed Ellie rimangono così vive alla fine dell’episodio, sconvolte dalla tragedia che si è consumata sulle montagne sopra Jackson.

LEGGI ANCHE: The Last of Us, Stagione 2: chi è Abby? La spiegazione del personaggio e cosa le accade nel gioco

Kaytlin Dever e Pedro Pascal in The Last of Us - Stagione 2 episodio 2
Kaytlin Dever e Pedro Pascal in The Last of Us – Stagione 2 episodio 2. Cortesia di Max.

Quanto è diversa la scena della morte di Joel rispetto al gioco

La domanda più grande che circondava The Last of Us – Stagione 2 era quanto la morte di Joel sarebbe stata accurata rispetto al gioco. Il fatto che la linea temporale sia stata estesa e riorganizzata ha fatto supporre a molti che la morte del personaggio di Pascal sarebbe avvenuta più avanti nella seconda stagione, e alcuni hanno persino pensato che potesse essere rinviata a una terza stagione. Con l’episodio 2, però, è chiaro che non è così. Joel è morto e la scena è estremamente simile a quanto accade nel gioco. Una differenza sostanziale è la persona con cui Joel muore.

Nel gioco, Tommy e Joel sono di pattuglia insieme quando salvano Abby, mentre nella serie Joel è con Dina. Per il resto, la scena della morte di Joel è abbastanza accurata, anche per quanto riguarda alcuni dialoghi pronunciati da Dever e Ramsay e l’arma che Abby usa per torturare Joel. Nonostante l’importante aggiunta dell’attacco di Jackson, Joel muore nello stesso modo in cui muore nel gioco, lasciando intendere che il resto della seconda stagione di The Last of Us rimarrà abbastanza fedele alla storia già raccontata.

Cosa significa la morte di Joel per il futuro di Ellie

La vita di Ellie cambierà irrimediabilmente dopo aver assistito alla brutale morte di Joel. Nonostante Ellie sia arrabbiata con lui quando Abby lo uccide, il suo amore per Joel è evidente quando gli urla di alzarsi prima di strisciare sul suo corpo senza vita. In un certo senso, Ellie perde il suo legame principale con la comunità di Jackson – anche se ha creato i suoi legami, questo la destabilizza in molti modi. La famiglia che ha trovato – Jesse, Dina, Tommy e Maria – le sarà sempre vicina, ma le conseguenze emotive potrebbero spingerla ad allontanare tutti quando ha più bisogno del loro sostegno.

LEGGI ANCHE: Perché Ellie è così arrabbiata con Joel in The Last of Us – Stagione 2?

Bella Ramsey in The Last of Us - Stagione 2 episodio 2
Bella Ramsey in The Last of Us – Stagione 2 episodio 2. Cortesia di Max.

Dove vanno Abby e il suo gruppo dopo aver ucciso Joel

Dopo il massacro a Salt Lake City, il futuro di Abby e dei suoi amici sembrava incerto. Sebbene Abby volesse dare subito la caccia a Joel, Owen la implorò di ragionare e di dare loro il tempo di riorganizzarsi prima di dargli la caccia. Se la serie continuerà a seguire il gioco, si scoprirà che Abby e i suoi amici sono andati a Seattle. Lì si sono uniti al Fronte di Liberazione di Washington, hanno affinato le loro abilità e si sono preparati a recarsi a Jackson cinque anni dopo per uccidere Joel. Dopo la morte di Joel nel gioco, Abby e i suoi amici tornano a Seattle, dove il WLF è impegnato in una guerra contro i Serafini, un culto religioso che ha conquistato parti della città.

Ellie cercherà Abby?

The Last of Us – Stagione 2 è in gran parte incentrato sui cicli di violenza e vendetta e, per affrontare questi temi, Ellie seguirà Abby e i suoi amici per mettere in atto il proprio. Nel secondo trailer della stagione 2, vediamo un breve filmato di due persone a cavallo che si avvicinano alla città di Seattle, quindi sembra che Ellie si dirigerà davvero verso ovest. Non è chiaro, però, chi ci andrà per primo. Nel gioco, Tommy decide di seguire per primo Abby e i suoi amici, cedendo al suo desiderio di vendetta e lasciando Jackson da solo. Come e quando Tommy raggiungerà Seattle nella serie, se lo farà, non è ancora chiaro.

Gli infetti attaccano Jackson

L’attacco a Jackson è invece la più grande deviazione dal gioco attuata da The Last of Us – Stagione 2 finora. Gli accenni al possibile arrivo di un attacco di questo tipo sono stati fatti nel corso dell’episodio 1, e l’indizio più grande sull’attacco è stato dato proprio alla fine dell’episodio 1 della stagione 2 di The Last of Us. Gli sforzi per espandere Jackson sono continuati nei cinque anni di distanza tra le stagioni 1 e 2 e questo include lo scavo delle infrastrutture costruite in precedenza. Una conduttura esposta, tuttavia, ha rivelato che una rete di cordyceps è cresciuta sotto la città.

Queste reti permettono agli infetti di comunicare tra loro e quando questa rete viene attaccata mentre si continua a costruire, gli infetti vengono chiamati a Jackson, spingendo l’orda a trovare la città murata, lasciando la devastazione nella loro scia. Il creatore Neil Druckmann ha precedentemente parlato di queste reti di cordyceps con Polygon, rivelando il loro funzionamento: “Volevamo che queste cose fossero interconnesse. Possono uscire contro di noi come una massa”.

Gabriel Luna in The Last of Us - Stagione 2 episodio 2
Gabriel Luna in The Last of Us – Stagione 2 episodio 2. Cortesia di Max.

Come Tommy sopravvive all’attacco dei Bloater

Uno dei momenti più emozionanti dell’attacco a Jackson è la lotta di Tommy con il famigerato Bloater, una mutazione massiccia degli infetti. Il Bloater è il modo in cui gli infetti si introducono a Jackson e, sebbene gli altri creino scompiglio, è questa creatura ad avere il potenziale per causare il maggior caos grazie alla sua forza bruta. Quando il Bloater ha messo gli occhi su Maria, Tommy lo distrae, allontanandolo dalla moglie, prima di ritrovarsi con le spalle al muro. Fortunatamente, Tommy è armato di un lanciafiamme ed è in grado di scatenare tutto ciò che ha contro il Bloater, riuscendo ad eliminare la minaccia.

Cosa succederà a Jackson dopo l’attacco degli infetti?

La comunità di Jackson non ha però perso solo Joel, ma anche innumerevoli civili e parti fondamentali della propria infrastruttura, il che significa che l’obiettivo principale sarà la ricostruzione dopo queste perdite devastanti. Come leader della comunità, Tommy e Maria saranno probabilmente combattuti tra ciò che è meglio per Jackson e il loro desiderio di vendetta. Dato il complesso sistema che hanno messo in piedi, la guarigione sembra possibile per Jackson. L’attacco, per quanto devastante, non è stato così grave come avrebbe potuto essere. Dato che è riuscita a resistere all’attacco, è probabile che Jackson ne uscirà rafforzata in The Last of Us.

The Last Of Us – stagione 2, episodio 2: la morte incombe su Joel, Ellie nel trailer dell’episodio

0

Dopo un episodio di apertura che reintroduce il pubblico nel mondo, un nuovo trailer della seconda stagione di The Last of Us anticipa gli episodi pieni di azione in arrivo. La serie di successo della HBO segue Joel ed Ellie, che si aiutano a vicenda per sopravvivere anni dopo che un’infezione fungina ha trasformato la maggior parte della popolazione mondiale in creature simili a zombie. In The Last of Us – stagione 2, Joel ed Ellie si sono stabiliti nella città di Jackson, nel Wyoming, ma il pericolo incombe ancora su di loro dopo i drammatici eventi della prima stagione dello show.

Dopo l’attesissima prima di The Last of Us, Max ha pubblicato un trailer per i prossimi episodi. Il trailer anticipa come Abby e le altre Lucciole porteranno a termine la loro vendetta contro Joel. Ellie e Dina partono insieme per una missione e la città di Jackson viene attaccata dagli infetti. Inoltre, nel trailer vengono anticipate anche nuove fazioni, che saranno importanti per la storia della seconda stagione di The Last of Us. Guarda il trailer completo qui sotto:

Cosa significa questo trailer per la seconda stagione di The Last of Us

The Last of Us

Ci sarà molta più azione

Ambientato cinque anni dopo la fine della prima stagione, l’episodio 1 della seconda stagione di The Last of Us introduce la trama della seconda stagione. Dopo che Joel decide di massacrare un gruppo di Lucciole per salvare la vita di Ellie, Abby e il suo gruppo cercano vendetta per la morte dei loro cari. Anche se l’episodio di apertura è più lento di quanto gli spettatori di The Last of Us siano abituati, le cose si faranno sicuramente più interessanti nell’episodio 2 ora che Abby ha rintracciato Joel, che vuole uccidere “lentamente”.

L’inclusione di Isaac nella seconda stagione di The Last of Us porterà a ulteriori rivelazioni su due nuovi importanti gruppi: il Fronte di Liberazione di Washington e i Serafini.

Questo nuovo trailer della seconda stagione anticipa anche che Jackson sarà attaccato da un’orda di infetti. Alla fine dell’episodio 1 della seconda stagione di The Last of Us, il fungo Cordyceps può essere visto nel tubo rotto a Jackson, che senza dubbio causerà grossi problemi alla città in crescita. Nel frattempo, il trailer offre anche un’occhiata a Isaac, interpretato da Jeffrey Wright nella serie. L’inclusione di Isaac nella seconda stagione di The Last of Us porterà a ulteriori rivelazioni su due nuovi importanti gruppi: il Fronte di Liberazione di Washington e i Serafini.

The Last of Us – Stagione 2, Episodio 2 “Through the Valley”: lo showrunner sulle riprese del momento clou

0

Attenzione: ci sono spoiler su The Last of Us – Stagione 2, Episodio 2 “Through the Valley”

Lo showrunner di The Last of Us, Craig Mazin, spiega come l’interpretazione di una star abbia reso il finale del secondo episodio della seconda stagione una delle sequenze più difficili da girare. Mentre l’episodio adattava gli strazianti eventi della morte di Joel, Mazin ha parlato a Entertainment Weekly dei momenti altrettanto emozionanti accaduti durante le riprese. Secondo lo showrunner, l’interpretazione di Bella Ramsey ha amplificato le emozioni dietro la sequenza grazie al legame con Pedro Pascal e al difficile percorso che avevano intrapreso per portare la storia sullo schermo.

“La parte più difficile è stata guardare Bella assistere a tutto questo. Pedro e Bella sono straordinariamente uniti. Lavoravano a braccetto, si tenevano profondamente l’uno all’altra. Se fingete di essere in quel momento, probabilmente è una cosa semplice, ma questa non è finzione. Posso dirvi solo stando in quella stanza, che sta succedendo: il dolore che [Ellie] prova lì e poi quella rabbia… Non è calcolato o artificiale. È stato difficile non avere la sensazione che stessimo rompendo qualcosa che avevamo dedicato così tanto tempo a costruire e far funzionare con tanta cura.

Bella Ramsey in The Last of Us - Stagione 2 episodio 2
Bella Ramsey in The Last of Us – Stagione 2 episodio 2. Cortesia di Max.

Come verrà percepita la morte di Joel per tutta la stagione

La morte di Joel è un punto di non ritorno

Nonostante la spiegazione di Mazin, lo showrunner sottovaluta in qualche modo l’incredibile impatto che la morte di Joel ha sul mondo di The Last of Us. Essendo stato il protagonista della serie sin dalla prima stagione, il pubblico è stato messo nei panni di Joel per gran parte della storia, fatta eccezione per brevi intermezzi, rendendolo il personaggio con cui gli spettatori si identificano di più, anche nei suoi momenti più dubbi. Pertanto, la sua morte ha un impatto incredibile, poiché il pubblico perde la sua prospettiva e si ritrova perso tanto quanto i suoi cari all’interno della serie.

Questo non significa sminuire l’impatto effettivo che la morte di Joel ha sul resto del cast, poiché la sua perdita trascina altri personaggi in una spirale che alla fine li porterà alla rovina. Rimasta con poco da perdere, Ellie è determinata a vendicare suo padre, replicando il ciclo in cui Joel ha messo Abby (Kaitlyn Dever) e mettendo le due in rotta di collisione. Tuttavia, nonostante abbia commesso un atto efferato, la controversa storia di Abby non è finita, poiché le esplorazioni successive la renderanno il personaggio più complicato della stagione.

Fonte: Entertainment Weekly

The Last Of Us – Stagione 2, episodio 1, spiegazione del finale: Dove è diretto il gruppo di Abby?

Finalmente è arrivato l’episodio 1 della seconda stagione di The Last of Us. Ecco cosa succede alla fine della prima puntata della seconda stagione, compresa una spiegazione di dove si sta dirigendo il gruppo di Abby. La stagione 2 di The Last of Us è il tanto atteso adattamento della HBO del sequel del videogioco The Last of Us Part II, che continua la storia dell’adattamento della HBO del primo gioco. La storia di The Last of Us Part II è incredibilmente controversa, il che ha portato molti fan di The Last of Us ad essere ansiosi di vedere cosa farà la HBO con molte delle trame del gioco.

L’episodio 1 (la nostra recensione) della seconda stagione di The Last of Us si apre con un promemoria della bugia di Joel a Ellie, per poi saltare cinque anni nel futuro. Una volta lì, si scopre che Joel ed Ellie hanno deciso di rimanere a Jackson, nel Wyoming, diventando membri fondamentali della comunità. Joel è il capo della costruzione a Jackson, mentre Ellie è desiderosa di andare in missioni di ricognizione. La maggior parte dell’episodio è dedicata all’esplorazione delle ramificazioni della misteriosa rottura di Joel con Ellie, mentre il pericolo si prepara sullo sfondo grazie all’esistenza di Abby.

Perché Abby e il Fronte di Liberazione di Washington vogliono trovare e uccidere Joel

Una delle prime scene della seconda stagione di The Last of Us, episodio 1, si svolge a Salt Lake City e si concentra su un gruppo di nuovi personaggi. Abby, interpretata da Kaitlyn Dever, insieme a molti dei suoi amici Firefly, piange la morte dei suoi compagni Firefly, uccisi da Joel nel finale della prima stagione di The Last of Us. Uno dei medici dei Firefly che è stato ucciso era il padre di Abby, uno degli individui che stava lavorando a una cura per il virus cordyceps. Joel ed Ellie hanno lasciato rapidamente Salt Lake City dopo aver devastato l’insediamento dei Firefly, lasciando Abby in cerca di vendetta.

Tra i Firefly visti nella seconda stagione di The Last of Us, episodio 1, Abby è quella più decisa a vendicarsi. Alcuni degli altri vogliono solo andare avanti, ma Abby non è d’accordo. Abby propone di usare le informazioni che hanno per cercare Joel, solo per dargli una morte lenta e dolorosa. Così, Abby e i suoi amici (noti in The Last of Us Part II come membri del Fronte di Liberazione di Washington) partono alla ricerca di Joel per ucciderlo.

La spiegazione del litigio tra Joel ed Ellie

The last of us 2 Joel (Pedro Pascal)
Pedro Pascal è Joel in The last of us 2 – Cortesia di Sky

La seconda stagione di The Last of Us, episodio 1, presenta un salto temporale di cinque anni e sono successe molte cose tra gli eventi della prima e della seconda stagione di The Last of Us. Uno dei cambiamenti più significativi si verifica all’interno della relazione tra Joel ed Ellie. Nonostante siano incredibilmente vicini, Joel ed Ellie hanno litigato, e interagiscono a malapena. Questo sta divorando Joel, che va in terapia nel tentativo di affrontare questo cambiamento nel loro rapporto. Il suo terapeuta afferma che Joel sta mentendo su qualcosa che potrebbe essere alla base di questa lite, anche se non viene rivelato esplicitamente di cosa si tratti.

La spiegazione più ovvia ha a che fare con la grande bugia di Joel alla fine della prima stagione. Quando le Lucciole prendono Ellie, rivelano che dovranno ucciderla per creare la cura per il cordyceps. Quindi Joel uccide le Lucciole e salva Ellie. Joel poi mente a Ellie, coprendo le sue tracce dicendo che la cura non ha funzionato. Se questa bugia è al centro della loro rottura, significa che Ellie ha scoperto la bugia di Joel nel lasso di tempo di cinque anni. Ellie sembrava già sospetta della spiegazione di Joel nella prima stagione, quindi non sarebbe esagerato dire che questo è successo.

Chi è Eugene (e perché Joel lo ha ucciso)

Nella seconda stagione di The Last of Us, Catherine O’Hara interpreta la terapista di Joel, un personaggio che non è presente nel gioco originale. Parlando con Joel, alla fine rivela che Joel ha ucciso suo marito, un uomo di nome Eugene. Probabilmente si tratta di Eugene Linden, un personaggio del gioco. Eugene era un poliziotto di Jackson che possedeva una piantagione di marijuana, il che significa che alcuni di questi dettagli combaciano. Nel gioco, tuttavia, Eugene è morto per un ictus. Nella serie The Last of Us, Joel ha sparato a Eugene. Non viene rivelato il motivo, ma dato che Joel non è in prigione, probabilmente ha a che fare con l’infezione di Eugene.

Come sono cambiati gli infetti durante l’intervallo di 5 anni di The Last of Us

The Last Of Us 2

A quanto pare, anche gli infetti sono cambiati durante l’intervallo di tempo di 5 anni della stagione 2 di The Last of Us. Durante un pattugliamento, Ellie e Dina rimangono intrappolate in un supermercato dove incontrano diversi infetti. Uno di questi sembra essere uno Stalker, anche se mostra segni di incredibile intelligenza. Ellie e Dina raccontano al consiglio di Jackson del pensiero strategico di questo infetto, sottolineando il fatto che gli infetti si stanno evolvendo. Ciò significa che Jackson potrebbe essere ancora più in pericolo, poiché i cadaveri zombificati sono più letali che mai.

Cosa sta succedendo nella relazione tra Ellie e Dina?

La relazione tra Ellie e Dina è un’altra grande trama introdotta nella seconda stagione di The Last of Us, episodio 1. Sembra che tra loro stia sbocciando una storia d’amore, come segnalato dalla loro danza condivisa alla festa di Capodanno. Sebbene Ellie sappia che Dina ha avuto una relazione con Jesse, i due sembrano tenere l’uno all’altra. Questo è un adattamento della loro relazione in The Last of Us Part II, e sarà interessante vedere quanto la serie HBO si attenga alla loro storia romantica originale.

Quanto è diversa la seconda stagione di The Last Of Us, episodio 1, dal gioco

The Last of Us Stagione 2 – Bella Ramsey – Cortesia Warner Bros Discovery

Aggiunge nuove scene, ma rimane abbastanza accurata

La prima stagione di The Last of Us è stata incredibilmente fedele al primo gioco acclamato dalla critica. Poiché The Last of Us Part II è così controverso, molti fan sono curiosi di vedere quanti cambiamenti saranno apportati nella seconda stagione. La seconda stagione, episodio 1, riprende a malapena la storia di The Last of Us Part II, concentrandosi principalmente su piccoli momenti dei personaggi Joel ed Ellie. Per questo motivo, la maggior parte dell’episodio è composta da scene originali, come Joel che va in terapia.

Per quanto riguarda i momenti salienti, tuttavia, l’episodio 1 rimane fedele al gioco. La caccia di Abby a Joel, la scena d’azione al supermercato e persino l’interazione di Ellie e Dina con l’uomo omofobo al ballo provengono direttamente dal gioco. Anche se l’ordine e il ritmo sono leggermente cambiati, l’episodio 1 è un segno che la seconda stagione di The Last of Us rimarrà fedele al materiale originale.

The Last Of Us – Stagione 2 Episodio 2: la spiegazione della canzone “Through The Valley” sul finale

Attenzione: questo articolo contiene spoiler sull’episodio 2 della seconda stagione di The Last of Us e piccoli spoiler su The Last of Us Parte II

La canzone che si sente nella colonna sonora alla fine di The Last Of Us – Stagione 2 Episodio 2 è più importante di quanto sembri e ha un collegamento con un videogioco. L’aspetto più memorabile di questo episodio è, ovviamente, il momento tanto temuto in cui Abby mantiene la sua promessa e uccide Joel per vendicare le Luci cadute e suo padre. Alla fine dell’episodio, proprio come nel videogioco, Abby attira Joel nel suo chalet, lo sorprende con un colpo di fucile e lo tortura a morte con una mazza da golf.

Ma dopo quel momento devastante, l’episodio si conclude con una canzone splendidamente cupa. Si sente su un montaggio che mostra le conseguenze degli eventi ricchi d’azione dell’episodio. Ellie giace accanto al corpo di Joel, le strade di Jackson sono disseminate di cadaveri e detriti e, negli ultimi istanti dell’episodio, Ellie, Jesse e Dina tornano in città con un sacco per cadaveri al seguito. La scelta di questa canzone non è solo appropriata perché il suo tono solenne e malinconico si adatta alle emozioni strazianti dell’episodio, ma ha anche un legame più profondo con il materiale originale.

Ashley Johnson, interprete originale di Ellie, canta “Through The Valley”- la cover era già presente nel videogioco

The Last of Us Stagione 2 – Pedro Pascal – Cortesia Warner Bros Discovery

La canzone che si sente alla fine dell’episodio è una cover di Through the Valley di Shawn James, interpretata da Ashley Johnson, l’attrice che in originale presta la voce a Ellie nel gioco. Ellie sta ascoltando la versione originale di James quando viene introdotta per la prima volta in The Last of Us Parte II. Quando Joel porta per la prima volta la chitarra a Ellie, si sente vagamente “Through the Valley” nelle sue cuffie prima che lui la interrompa. La commovente cover di Johnson della canzone viene suonata durante i titoli di coda del gioco. Through the Valley è anche il titolo dell’episodio.

Questa canzone ha fatto parte di questa storia fin dalla campagna marketing. In uno dei primi trailer di The Last of Us Parte II, Ellie suona “Through the Valley”. Mentre la telecamera si allontana, rivela lentamente che Ellie è coperta di sangue e circondata dai cadaveri delle persone che ha ucciso. Joel si presenta sulla soglia e giura di ucciderli “fino all’ultimo”. Johnson dovrebbe essere familiare agli spettatori della serie TV, perché è stata scelta per interpretare la madre di Ellie, Anna, nel finale della prima stagione.

Il testo di “Through The Valley” si adatta perfettamente ai temi e alle emozioni della storia

C’è un motivo per cui “Through the Valley” è stata usata così spesso in The Last of Us Parte II e nel suo adattamento televisivo; il testo della canzone racchiude perfettamente i temi e le emozioni di questa storia. La serie TV la inserisce alla fine dell’episodio 2 perché, con la tragica morte di Joel, la storia è ormai in pieno svolgimento. Ellie si concentrerà presto unicamente sulla vendetta contro i responsabili della morte di Joel, perdendo gradualmente la sua umanità. Il testo di “Through the Valley” attinge a questi temi di violenza e vendetta.

La ricerca di vendetta di Ellie gradualmente eroderà la sua umanità e la trasformerà in ogni frammento del mostro omicida che crede che Abby sia, il che si riflette nel verso “Non posso camminare sul sentiero della ragione perché ho torto”. La svolta oscura e violenta di Ellie è telegrafata ancora più chiaramente nel verso “So che ucciderò i miei nemici quando arriveranno”. Il verso tematicamente più significativo della canzone – “Come puoi salvare il mondo da se stesso?” – evidenzia il futile ciclo di violenza che questa storia esplorerà in tragica profondità.

The Last of Us – stagione 2 debutterà ad Aprile 2025, ecco un teaser trailer!

0

Il mese di uscita della seconda stagione di The Last of Us è stato rivelato in un nuovo teaser trailer. La stagione 1 è uscita nel 2023 ed è stata accolta con favore dalla critica, anche per l’interpretazione di Pedro Pascal nel ruolo di Joel e di Bella Ramsey in quello di Ellie. La storia di The Last of Us – stagione 2 continuerà a seguire Joel ed Ellie, ma si concentrerà anche su un nuovo personaggio, Abby (Kaitlyn Dever). La seconda stagione è già stata confermata per l’uscita nel 2025, ma non è ancora stata annunciata una data o un mese specifico.

Max ha ora pubblicato un nuovo teaser trailer che rivela che la seconda stagione di The Last of Us debutterà ad aprile. Oltre al mese di uscita, vengono mostrati Joel (Pedro Pascal), Ellie (Bella Ramsey), Abby (Kaitlyn Dever), il nuovo personaggio di Jeffrey Wright, Isaac, e il ritorno del fratello di Joel, Tommy (Gabriel Luna). Anche gli infetti sono presenti, compresa un’inquadratura in cui si lanciano contro le mura di protezione di una comunità. Guardate il trailer qui sotto:

Nel teaser si vede per la prima volta Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby, un personaggio nuovo per lo show ma che ha avuto un ruolo chiave nella serie di videogiochi “The Last of Us”. “Non importa se hai un codice come me”, dice dopo averla vista camminare lungo un corridoio buio, con la pistola in mano. “Ci sono cose che tutti concordano sul fatto che siano sbagliate”.

Cosa significa per The Last Of Us

The Last Of Us stagione 2

L’attesa per la seconda stagione è quasi finita

L’annuncio del mese di uscita conferma che l’attesa per la seconda stagione diThe Last of Us non sarà molto lunga. Era possibile che la serie finisse per debuttare nella seconda metà del 2025, ma ora mancano solo tre mesi alla sua ripresa. Mentre chi ha giocato ai videogiochi sa cosa succede a Joel ed Ellie dopo il finale della stagione 1 di The Last of Us, molti spettatori aspettano da due anni di scoprire cosa succederà dopo.

Tuttavia, come si è visto con la stagione 1, in particolare con l’emozionante storia di Bill (Nick Offerman) e Frank (Murray Bartlett), ci saranno sorprese in serbo per tutti gli spettatori, rendendo il mese di uscita confermato ancora più allettante. L’avvicinarsi dell’uscita della seconda stagione è una buona notizia anche per Max, che con la seconda stagione di The Last of Us è probabilmente il suo show più importante dopo il finale della seconda stagione di House of the Dragon dello scorso agosto. Il tanto atteso ritorno della serie porterà probabilmente a un aumento significativo degli abbonamenti ad aprile.

The Last of Us – seconda stagione: Young Mazino nel cast!

0
The Last of Us – seconda stagione: Young Mazino nel cast!

Secondo Deadline, Young Mazino ha ottenuto il ruolo di Jesse nella seconda stagione di The Last of Us. Nei videogiochi da cui è tratta la serie televisiva di successo, Jesse ha un conflitto molto personale con Ellie (Bella Ramsey) a causa di una relazione del suo passato, ma resta da vedere se l’adattamento seguirà alla lettera la storia del gioco. La produzione dei nuovi episodi dello show creato da Craig Mazin e Neil Druckmann inizierà il mese prossimo e la prima puntata è prevista per un debutto su Max e SKY nel 2025.

Young Mazino si unisce a Kaitlyn Dever, che ha ottenuto il ruolo di Abby all’inizio di questa settimana. I due personaggi sono stati molto importanti per la trama del secondo gioco della serie, il che suggerisce dove potrebbe andare la premessa dei prossimi episodi. Anche Pedro Pascal e Bella Ramsey riprenderanno i loro ruoli dalla prima stagione di The Last of Us, con Joel ed Ellie che continueranno il loro viaggio attraverso un mondo in apocalisse. Il tempo ci dirà se riusciranno a sopravvivere all’ambiente ostile in cui vivono o se la tragedia colpirà i protagonisti dello show.

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. La prima stagione di The Last of Us è attualmente in streaming su NOW.

The Last of Us – Seconda stagione: nuove aggiunte al cast

0
The Last of Us – Seconda stagione: nuove aggiunte al cast

Il cast della seconda stagione di The Last of Us si arricchisce di quattro nuovi membri. Danny Ramirez (Top Gun: Maverick, The Falcon and the Winter Soldier), Ariela Barer (“Come far saltare in aria un oleodotto”, “Runaways”), Tati Gabrielle (“You”, “Le terrificanti avventure di Sabrina” ) e Spencer Lord (“Riverdale”, “Family Law”) si sono tutti uniti alla seconda stagione della serie di successo della HBO.

Ramirez interpreterà Manny, descritto come “un soldato leale il cui sguardo solare smentisce il dolore di vecchie ferite e la paura di deludere i suoi amici quando hanno più bisogno di lui”. Barer interpreterà Mel, che si dice sia “un giovane medico il cui impegno nel salvare vite umane è messo alla prova dalla realtà della guerra e del tribalismo”.

Gabrielle è stata scelta per il ruolo di Nora, “un medico militare che lotta per venire a patti con i peccati del suo passato”. E Lord apparirà nei panni di Owen, “un’anima gentile intrappolata nel corpo di un guerriero, condannato a combattere un nemico che rifiuta di odiare”.

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. Pedro Pascal e Bella Ramsey riprenderanno poi i loro ruoli di Joel e Ellie.

The Last of Us – Seconda stagione: Isabela Merced ha iniziato le riprese

0

L’attrice Isabela Merced sta vivendo un momento particolarmente brillante della sua carriera, essendo attualmente coinvolta in grandi progetti come Madame Web, Superman: Legacy dove interpreterà Hawkgirl e l’attesa seconda stagione di The Last of Us. In quest’ultimo progetto interpreterà un personaggio chiave del secondo gioco, Dina, che finirà per diventare l’interesse amoroso di Ellie con il progredire della storia. Parlando con Variety sul red carpet della première di Madame Web, Merced ha ora confermato che la produzione della seconda stagione dell’adattamento del videogioco della HBO è in corso a Vancouver e ha aggiunto di aver già girato la sua prima scena.

Non sappiamo con esattezza quale fosse la sequenza in questione, ma sembra che si tratti di un momento che coinvolge Dina e Abby, visto che Merced definisce Kaitlyn Deveruna delle attrici più talentuose con cui abbia mai lavorato“. “Le stelle si stanno davvero allineando. Al cast si sono uniti diversi amici con cui ho lavorato a lungo in questo settore. Non posso dire chi si è appena unito. Ma è fantastico. È una futura superstar e ai miei occhi è già una superstar. Abbiamo avuto un giorno di riprese per me come Dina e devo dire che abbiamo spaccato, non voglio mentire.” L’attrice alimenta dunque la curiosità e l’attesa dei fan, promettendo grandi cose per questa seconda stagione.

https://twitter.com/Variety/status/1757273965817372872?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1757273965817372872%7Ctwgr%5Ebdac12c7ab65862cadd6f2f1b832a067a6d1c8fb%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fspider_man%2Fmadame-web%2Fmadame-web-star-isabela-merced-on-filming-her-first-scene-as-dina-for-the-last-of-us-season-2-a209371

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. Pedro Pascal e Bella Ramsey riprenderanno poi i loro ruoli di Joel e Ellie.

The Last of Us – seconda stagione: Isabela Merced nel cast

0
The Last of Us – seconda stagione: Isabela Merced nel cast

La HBO ha confermato oggi che Isabela Merced è entrata a far parte del cast della seconda stagione di The Last of Us. Si tratta dell’ultima delle tre importanti aggiunte al cast della serie che adatta l’omonima serie di videogiochi di successo di Naughty Dog.

Merced entra a far parte del dramma post-apocalittico insieme ai già annunciati Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby e Young Mazino in quello di Jesse. La star di Madame Web interpreta Dina, il nuovo interesse romantico di Ellie e l’ex di Jessie. Viene descritta come “uno spirito libero la cui devozione a Ellie sarà messa alla prova dalla brutalità del mondo in cui vivono“. Chi ha giocato a The Last of Us Part II ricorderà che Dina è un personaggio di supporto importante nel sequel.

Dina è dolce, brillante, selvaggia, divertente, morale, pericolosa e immediatamente amabile“, hanno dichiarato oggi in un comunicato congiunto Craig Mazin e Neil Druckmann, co-creatori, scrittori, produttori esecutivi e registi di The Last of Us.

Si può cercare all’infinito un attore che incarni senza sforzo tutte queste cose, oppure si può trovare subito Isabela Merced. Non potremmo essere più orgogliosi di averla nella nostra famiglia“.

Shannon Woodward ha interpretato Dina nel gioco e The Last of Us segnerà una sorta di riunione per Dever e Merced, che hanno recitato insieme nel film Rosaline del 2022. Isabela Merced è forse più nota per aver recitato in Dora e la città d’oro perduta e al fianco di Jason Momoa in Sweet Girl. Recentemente, ha prestato la sua voce a Migration della Illumination e ha in programma una serie di ruoli cinematografici importanti.

Tra questi Alien: Romulus, Ballerina Overdrive (da non confondere con l’imminente spin-off di John Wick) e il ruolo di Hawkgirl in Superman: Legacy. Come sicuramente saprete, la seconda stagione di The Last of Us  non ha ancora una data di debutto confermata, ma dovrebbe tornare nel 2025.

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. La prima stagione di The Last of Us è attualmente in streaming su NOW.

The Last of Us – Seconda stagione: Catherine O’Hara nel cast

0
The Last of Us – Seconda stagione: Catherine O’Hara nel cast

Secondo quanto appreso da Variety, l’attrice Catherine O’Hara è stata scritturata per la seconda stagione di The Last of Us della HBO. I dettagli sul personaggio che la O’Hara interpreterà non sono però stati resi noti. L’attrice si unisce così ai protagonisti Pedro Pascal e Bella Ramsey nella serie di successo, insieme ai nuovi membri del cast Isabela Merced nel ruolo di Dina, Young Mazino nel ruolo di Jesse e Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby.

O’Hara è una delle attrici comiche più celebri dei tempi moderni, avendo esordito durante la sua partecipazione all’acclamata serie di sketch comedy “SCTV”. Di recente è nota soprattutto per il suo ruolo di protagonista nella serie comica “Schitt’s Creek“, in cui ha interpretato Moira Rose per tutte le sei stagioni dello show. Per questa serie ha vinto il premio come miglior attrice in una commedia nel 2020 per la stagione finale. Ha poi recitato in celebri film come Beetlejuice – Spiritello porcello, Mamma ho perso l’aereo e Mamma ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York. A settembre di quest’anno tornerà al cinema con Beetlejuice 2.

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. La prima stagione di The Last of Us è attualmente in streaming su NOW.

The Last of Us – seconda stagione ingaggia il regista di Succession e altri 3 registi

0

La rosa dei registi di The Last of Us – seconda stagione è cresciuta: Mark Mylod, regista di Succession, è uno dei quattro registi rivelati oggi.

Deadline ha riportato che Mylod, Nina Lopez-Corrado di Perry Mason, Stephen Williams di Watchmen e Kate Herron di Loki Stagione 1 si uniranno ai registi Peter Hoar e ai co-creatori della serie Craig Mazin e Neil Druckmann per la seconda stagione dell’adattamento del videogioco. La Herron è stata segnalata per la prima volta da The InSneider la scorsa settimana come parte della formazione registica della seconda stagione.

Il sito fa notare che non è chiaro quali registi si occuperanno di un episodio o di più episodi, anche se la prima stagione era composta da nove episodi che alla fine sono stati divisi tra sette registi.

Cosa sappiamo su The Last of Us

The Last of Us è attualmente interpretato da Pedro Pascal nel ruolo di Joel, Bella Ramsey nel ruolo di Ellie, Gabriel Luna nel ruolo di Tommy Miller e Rutina Wesley nel ruolo di Maria. La seconda stagione dovrebbe essere basata sull’acclamato sequel del videogioco The Last of Us Part II di Naughty Dog, che presenterà un significativo salto temporale introducendo una Ellie ormai cresciuta. Recentemente sono stati assegnati diversi nuovi ruoli per la seconda stagione, tra cui quello dell’antagonista Abby. I nuovi ingressi già annunciati saranno Kaitlyn Dever, Young Mazino e Isabela Merced

La prima stagione ha visto la partecipazione di Nico Parker, Anna Torv, Melanie Lynskey, Murray Bartlett, Nick Offerman e Storm Reid. La serie The Last of Us ha visto la partecipazione come guest-star degli attori del videogioco originale, Jeffrey Pierce, Merle Dandridge, Troy Baker e Ashley Johnson, che hanno interpretato nuovi personaggi.

La serie The Last of Us è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

The Last of Us – seconda stagione ingaggia il regista di Loki

0
The Last of Us – seconda stagione ingaggia il regista di Loki

Kate Herron, regista di Loki, si è unita alla serie HBO per dirigere la seconda stagione di The Last of Us.

Jeff Sneider di The InSneider ha dato la notizia che la Herron sarà una dei registi che lavoreranno a The Last of Us – seconda stagione, dichiarando che dirigerà “almeno un” episodio della prossima stagione dell’adattamento del videogioco.

Kate Herron ha diretto tutti gli episodi della prima stagione di Loki, nonché quattro episodi di Sex Education di Netflix e un episodio della serie Daybreak del 2019. Ha anche diretto diversi cortometraggi, tra cui Frank del 2010, Open House del 2013 e Fan Girl del 2016.

The Last of Us è attualmente interpretato da Pedro Pascal nel ruolo di Joel, Bella Ramsey nel ruolo di Ellie, Gabriel Luna nel ruolo di Tommy Miller e Rutina Wesley nel ruolo di Maria. La seconda stagione dovrebbe essere basata sull’acclamato sequel del videogioco The Last of Us Part II di Naughty Dog, che presenterà un significativo salto temporale introducendo una Ellie ormai cresciuta. Recentemente sono stati assegnati diversi nuovi ruoli per la seconda stagione, tra cui quello dell’antagonista Abby. I nuovi ingressi già annunciati saranno Kaitlyn Dever, Young Mazino e Isabela Merced

La prima stagione ha visto la partecipazione di Nico Parker, Anna Torv, Melanie Lynskey, Murray Bartlett, Nick Offerman e Storm Reid. La serie The Last of Us ha visto la partecipazione come guest-star degli attori del videogioco originale, Jeffrey Pierce, Merle Dandridge, Troy Baker e Ashley Johnson, che hanno interpretato nuovi personaggi.

La serie The Last of Us è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

The Last of Us – Parte 2: Bella Ramsey entusiasta di tornare nei panni di Ellie e della trama di Dina

0

In una recente intervista con Collider, la star di The Last of Us Bella Ramsey ha espresso quanto sia entusiasta di girare finalmente il prossimo capitolo del dramma horror di successo della HBO, rivelando che è pronta a fare altre acrobazie con Ellie.

Sì, molte cose. Sono emozionato per le cose davvero intense, perché ovviamente ho fatto un po’ di queste cose nella prima stagione, ma ne farò di più“, ha commentato la Ramsey. “E in realtà scene più fisiche perché Ellie è ovviamente più in forma fisicamente nella seconda stagione. Adoro le acrobazie e mi piace svegliarmi con dei lividi il giorno dopo e ritrovarmi con un occhio nero, solo perché è così bello aver fatto questo.”

La star de Il trono di spade (Game of Thrones) ha anche condiviso quale trama di The Last of Us – Parte II di Naughty Dog non vede l’ora di vedere. Bella Ramsey ha continuato: “Quindi non vedo l’ora di fare quella roba, e anche la trama di Dina. Perché ovviamente ho avuto un episodio nella prima stagione con Ellie e Riley, ma averlo come trama principale per tutta la seconda stagione è davvero emozionante.

Quando inizieranno le riprese della seconda stagione di The Last of Us?

Dopo la fine degli scioperi di Hollywood, HBO sta attualmente pianificando l’inizio della produzione della seconda stagione di The Last of Us all’inizio del 2024. Le riprese dovrebbero iniziare il 7 gennaio a Vancouver, in Canada. Al momento, la data di uscita del prossimo capitolo non è stata ancora fissata, ma HBO spera che la serie possa tornare sugli schermi nel 2025.

Attualmente The Last of Us – Parte II vede protagonisti Pedro Pascal nei panni di Joel, Bella Ramsey nei panni di Ellie, Gabriel Luna nei panni di Tommy Miller e Rutina Wesley nei panni di Maria. Si prevede che la seconda stagione di The Last of Us sarà basata sull’acclamato sequel del videogioco di Naughty Dog The Last of Us Part II, che presenterà un significativo salto temporale introducendo una Ellie ormai adulta. A causa dello sciopero degli attori durato 118 giorni, non sono ancora stati fatti nuovi annunci sul casting per la seconda stagione.

La serie The Last of Us  è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions. La prima stagione è ora disponibile per lo streaming su NOW.

The Last of Robin Hood: Kevin Kline è Errol Flynn nel trailer del film

0

Samuel Goldwyn Films ha diffuso on line il trailer di  The Last of Robin Hood, diretto da Richard Glazer e interpretato da Kevin Klive che ha avuto l’onore di interpretare nientemeno che Errol Flynn. Accanto a Cline ci sono anche Susan Sarandon e Dakota Fanning.

[iframe id=”cs006_951583″ src=”http://cms.springboardplatform.com/embed_iframe/71/video/951583/cs006/comingsoon.net/10/1/” width=”640″ height=”386″ frameborder=”0″ scrolling=”no”][/iframe]

The Last of Robin HoodIl film segue gli ultimi anni di vita del famoso attore Errol Flynn, prima della sua prematura scomparsa avvenuta a cinquant’anni per arresto cardiaco. In questo periodo della sua vita l’attore aveva stretto una relazione intima con l’attrice Beverly Aadland allora diciassettenne. Secondo alcune indiscrezioni l’attore avrebbe sedotto la ragazza quand’essa aveva solo quindici anni. The Last of Robin Hood è un film sul desiderio di fama e sul prezzo che questa ha nella vita di tutti i giorni.

Il film uscirà il 29 agosto negli Stati Uniti e speriamo che trovi anche da noi in Italia una buona distribuzione.Fonte: CS

The Last Movie Stars di Ethan Hawke arriva su SKY e NOW

0
The Last Movie Stars di Ethan Hawke arriva su SKY e NOW

Arriva in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW The Last Movie Stars, l’attesissima docu-serie HBO Max diretta da Ethan Hawke e prodotta da Martin Scorsese. Un’epica storia in sei episodi che celebra una delle grandi coppie di Hollywood: Paul Newman e Joanne Woodward.

Il progetto, in onda dal 26 dicembre alle 21.15 su Sky Documentaries e in streaming solo su NOW, parte dalle sbobinature dattiloscritte di audiocassette registrate dallo stesso Newman – e poi andate distrutte – a cui grandi attori di Hollywood, tra cui George Clooney e Laura Linney, hanno ridato vita con la propria voce.

La docu-serie in sei episodi intreccia testimonianze e tracce d’archivio a sequenze memorabili di grandi film. Ethan Hawke esplora la storia d’amore tra le due leggende di Hollywood con le letture, a lungo perdute, di momenti più intimi e familiari dei due attori, partner sullo schermo e nella vita. The Last Movie Stars dipinge un ritratto intenso di una coppia duratura, intrecciata per sempre con la storia del cinema americano.

Negli anni ’50, un giovane Paul e un’ancor più giovane Joanne si recano a New York per iniziare la loro carriera di attori, e incrociano fatalmente i loro percorsi come sostituti a Broadway. C’è solo un problema: Paul è già sposato. Resa finalmente pubblica la loro relazione, i novelli sposi Paul e Joanne trovano successo insieme, e Joanne porta a casa un Oscar come migliore attrice. La serie ripercorre le loro vite, tra le glorie e le difficoltà, in un rapporto in cui oltre al cinema c’era molto altro.

The Last Kingdom: sette re devono morire, recensione del film Netflix

La serie tv The Last Kingdom si è conclusa nel 2022 dopo cinque stagioni e 46 episodi, ma riservando un regalo speciale ai fan: la storia di Uhtred di Bebbanburg è infatti al centro di The Last Kingdom: sette re devono morire, un episodio speciale di due ore che funziona anche in maniera autonoma, come film, ma che vi piacerà molto di più se siete fan dell’eccellente serie televisiva. Diretto da Edward Bazalgette, scritto da Martha Hillier, basato sul’opera “The Saxon Stories” di Bernard Cornwell e disponibile su Netflix, la trama di questo progetto si colloca diversi anni dopo la fine della serie, quando Uhtred (Alexander Dreymon) reclama finalmente il suo insediamento di Bebbanburg. Siamo di fronte a un racconto epico che, senza puntare troppo in alto né variare i propri stilemi di una virgola, è consapevole di ciò che ha da offrire e che soddisfa le aspettative del pubblico come appendice di un racconto con tanti affezionati fan.

The Kingdom: sette re devono morire, la trama

In una sala da pranzo addolcita dai caldi bagliori delle candele e dai vivaci spiriti, Uhtred siede a capotavola. Cibo e bevande – in abbondanza, naturalmente – lo accompagnano insieme alla sua gente e a uno dei suoi compagni più fidati, Finan (Mark Rowley). Tra risate, sorrisi e racconti delle avventure passate, c’è spazio per una profezia pronunciata dalla moglie di Finan, Ingrith (Ilona Chevakova): “Sette re devono morire“. Il loro incontro festoso viene presto interrotto quando arriva la notizia che Re Edoardo è morto. Temendo per la sicurezza del figlio, la regina Eadgifu (Elaine Cassidy) e il figlio Edmund (Zak Sutcliffe) si rifugiano a Bebbanburg.

The Kingdom: sette re devono morire entra subito nel vivo del conflitto, quando il pubblico viene trasportato su una costa invasa da Re Anlaf (Pekka Strang). Le notizie sulla salute di Re Edoardo si susseguono rapidamente. Sapendo che la morte di un re può portare a una divisione sul suo successore, Anlaf pensa che si tratti del momento perfetto per scatenare il caos e mette a punto un piano. Rispecchiando la tensione tipica del precedente prodotto televisivo, il film mantiene alto il ritmo a cui sono abituati gli spettatori ponendo in primo piano l’urgenza di agire.

The Last Kingdom: sette re devono morire Netflix

Sfide narrative da affrontare

Quando la quinta stagione di The Last Kingdom si è conclusa nel 2022, i lettori della saga dello scrittore Bernard Cornwell sapevano già di non trovarsi esattamente di fronte alla fine: c’erano ancora tre libri da coprire quando è stato stabilito che la quinta stagione della produzione Netflix sarebbe stata l’ultima.

Anche se i tre libri finali sono stati lasciati fuori dallo sviluppo diretto della serie, le storyline sono proseguite senza troppi intoppi e giungendo a conclusioni piuttosto soddisfacenti per il pubblico. Nelle ultime due stagioni, Brida (Emily Cox) è stata una villain coi fiocchi, che ha tenuto saldamente in piedi i conflitti della serie. La sua morte e quella di Osferth (Ewan Mitchell) hanno confermato lo spirito di chiusura di un ciclo che la quinta stagione proponeva. Uhtred (Alexander Dreymon) ha compiuto il suo destino accanto alla sua progenie e a Bebbanburg: era inevitabile, dunque, chiedersi cosa sarebbe rimasto da affrontare in questo nuovo progetto. È qui che entrano in gioco gli aspetti storici che hanno circondato la serie fin dal suo inizio. Non possiamo dimenticare che la storia di Uhtred si interseca in un qualche modo con la realtà: il personaggio vive nel periodo storico che avrebbe portato alla formazione dell’attuale Regno Unito, tra guerre e invasioni responsabile della demarcazione di quei territori. Tuttavia, Uhtred non è esistito secondo la visione di Cornwell, che si è preso diverse libertà creative quando si è trattato di stabilire chi sarebbe stato il protagonista di questa storia.

Da queste premesse si dipana la trama di The Last Kingdom: sette re devono morire, che assume i contorni di un dramma storico, sequel della serie in cui Sassoni e Danesi si aggiravano in un’Inghilterra non ancora unificata e governate da molti re. Ogni momento di pace è interrotto dalle idee di conquista e dal brivido della battaglia. Tradimenti, battaglie e morte muovono le azioni dei personaggi di The Last Kingdom: sette re devono morire: ciò che ha tenuto in piedi questo titolo per così tanto tmpo sono, indubiamente il legame e le lotte condivise dai personaggi. Di fronte a un’ambientazione così vasta, un territorio sconfinato da conquistare, ogni personaggio lotta per qualcosa in cui crede.

La crescita di Uhtred

Il personaggio di Uhtred ha affrontato molte difficoltà e, per questo, il suo arco è ancora più completo. In The Last Kingdom: sette re devono morire, siamo testimoni di questa crescita rispetto alla sua introduzione nella serie. Esercita maggiore pazienza, compassione e comprensione, soprattutto nei confronti di un Aethelstan smarrito (Harry Gilby). Appesantito dall’idea di essere peccatore e impuro, Aethelstan rivisita la visione di suo nonno Re Alfredo di unificare le terre per creare l’Inghilterra come espiazione anche se, nel farlo, decisioni tiranniche mettono a repentaglio la pace che si è stabilita sui territori. Nonostante ciò, Uhtred continua a cercare di raggiungere Aethelstan. Anche quando Uhtred si inginocchia sinceramente davanti a lui, rivelandogli una dura verità, Uhtred mantiene il contegno conquistato.

Il pubblico riceve una chiusura più adeguata attraverso The Last Kingdom: sette re devono morire rispetto alla sua controparte in serie. Nel corso della serie, Uhtred ha affrontato una lunga e ardua battaglia per reclamare la sua casa, ma gli spettatori non hanno mai potuto posare lo sguardo sull’altra faccia di quella storyline: l’unificazione dell’Inghilterra. Sebbene il sangue, il sudore e le lacrime della serie non si trasferiscano completamente al film, i neofiti potrebbero trovarla comunque un’opera emozionante, che si muove a un ritmo veloce senza inciampare troppo su se stessa.

The Last Five Years: primo trailer con Anna Kendrick

0

The Last Five Years

Rilasciato il primo trailer del nuovo musical The Last Five Years, con Anna Kendrick e Jeremy Jordan. Il film è un adattamento dell’omonimo celebre musical di Broadway di Jason Robert Brown, che racconta una storia d’amore e di matrimonio, che si svolge nel corso di 5 anni. Jamie Wellerstein (Jordan) è un giovane, talentuoso scrittore emergente che si innamora di Cathy Hiatt (Kendrick), un’attrice in difficoltà economiche. La loro storia è raccontata quasi interamente attraverso il canto. Tutte le canzoni di Cathy iniziato alla fine del loro matrimonio e si muovono a ritroso nel tempo sino  all’inizio della loro storia d’amore,  mentre le canzoni di Jamie partono dall’inizio della loro relazione e vanno avanti sino alla fine del loro matrimonio. Loro si incontraranno così nel mezzo, quando Jamie le chiede di sposarlo.

Diretto da Richard LaGravenese (P.S. I Love You), The Last Five Years verrà rilasciato giusto in tempo per San Valentino il 13 febbraio 2015.

Fonte: CS

The last face: trailer del film di Sean Penn con Charlize Theron

0
The last face: trailer del film di Sean Penn con Charlize Theron

Il canale Youtube JFID JaguarFilmInternationalDistribution ha diffuso il primo trailer di The last face, il film da regista di Sean Penn che vede protagonista Charlize Theron al fianco di Javier Bardem.

Il trailer di The last face

Leggi la recensione del film

Il film è stato già presentato al Festival di Cannes 2016 e vede nel cast anche Adèle Exarchopoulos e Jean Reno.

La pellicola racconta di Miguel, un coraggioso medico spagnolo, ha fatto del suo lavoro una missione, portando aiuto alle vittime delle sollevazioni militari in Africa. In Liberia incontra Wren, portavoce di un’organizzazione internazionale che fornisce assistenza medica ai paesi in via di sviluppo. Sullo sfondo di una guerra civile, tra i due nascerà un’appassionata storia d’amore.

Fonte: IndieWire

The Last Face: recensione del film di Sean Penn

The Last Face: recensione del film di Sean Penn

L’Africa è ancora oggi un continente martoriato dalle guerre, dalla violenza, dal sangue e dai morti, così come dai feriti e i rifugiati sopravvissuti. Un panorama brutale, sconsolante, tenuto in vita – solo per alcuni versi ovviamente – da tutte quelle organizzazioni umanitarie, le Nazioni Unite, quei medici senza frontiere che sacrificano la loro vita per metterla nelle mani di chi ne ha bisogno. In The Last Face Miguel e Wren sono due di loro, due dottori che operano in Liberia, uno dei Paesi più colpiti dell’intero territorio africano. Al suo interno vige soltanto il caos, la disperazione, l’aggressività, l’insicurezza, poiché nessun luogo è al riparo da attacchi, dai proiettili, dall’angoscia; una terra dal presente talmente orribile che all’orizzonte non si palesa nessun futuro, anche perché le generazioni più giovani non esistono più, i pochi sprazzi che sopravvivono sono fagocitati dai pirati o dagli insetti.

The Last Face, il film

Sean Penn ha deciso di raccontare tutto questo seguendo da vicino la storia d’amore fra i due medici protagonisti, che fra i colpi dei kalashnikov e le amputazioni forzate hanno il bisogno di trovarsi, di stare insieme, di rincorrersi e lottare costantemente con i loro fantasmi. Perché rimanere sul campo di guerra non è affatto facile, a meno che non si abbia una fede spropositata nel lavoro che si va a compiere tutti i giorni; se Miguel è abbastanza certo del suo destino, tanto da metterlo davanti ai sentimenti quando necessario, Wren è infinitamente più titubante, motivo per cui arrivata al limite estremo decide di abbandonare tutto, di tornare alla più sicura vita d’ufficio. L’ultimo volto, la The Last Face del titolo, è il ricordo di Miguel, lontano e altrove.

Anche se dalle poche righe di sinossi può sembrare un’opera impegnata, dall’alto valore sociale, il risultato è al di sotto di ogni possibile aspettativa. Al di là dell’idea di rappresentare il trauma della guerra tramite una storia d’amore fra due medici bellocci e passionali, che può apparire fuori luogo se non di cattivo gusto, è la fattura del progetto che copre di ridicolo i suoi autori. Il budget a disposizione ovviamente fa sì che la qualità delle immagini, della fotografia, della regia, sia sempre ottimale, peccato però che tutto sembri un enorme spot alle Nazioni Unite, o all’Otto per Mille della Chiesa Cattolica, a una qualsiasi associazione umanitaria impegnata davvero sul campo. Tutto è rappresentato in modo esagerato, osceno, non si ha rispetto per il dramma che i liberiani vivono sulla loro pelle tutti i loro difficili giorni. Sotto i riflettori vi è costantemente il sangue e la lotta interiore di ogni singolo medico, mai sicuro di continuare la strada intrapresa (inoltre vista la scelta finale di Wren, si fa ancora più fatica a digerire il tutto).

Non aiutano le interpretazioni di Javier Bardem e Charlize Theron, belli e affascinanti insieme, ma con in mano personaggi dallo spessore irrilevante, quasi fastidioso a tratti; non pervenuti poi i frutti della co-produzione francese, che ha imposto alla produzione americana due dei suoi attori nazionali, Jean Reno e Adèle Exarchopoulos. Solo poche battute imbarazzanti per loro, in grado di suscitare l’ilarità del pubblico in momenti in cui ridere dovrebbe essere l’ultima cosa. The Last Face è dunque una vera ecatombe cinematografica, un modo ignobile di trattare temi dalla grande importanza umana e civile, senza carattere e con una irritante patina da spot televisivo. La vera pubblicità suscita ben più interesse.

The Last Face: Javier Bardem nel cast

0
The Last Face: Javier Bardem nel cast

Javier Bardem, oltre al probabile ruolo di Barbanera in Pan di Joe Wright, ha appena raggiunto il casto di un nuovo film. Si tratta di The Last Face, prossimo progetto da regista di Sean Penn. Prima di lui erano già stati coinvolti Charlize Theron e Adele Exarchopoulos (già vista quest0’anno come coprotagonista nel film La vita di Adele).

A sette anni dal suo ultimo lavoro da regista, Sean Penn racconterà la storia di un medico in missione in Africa, più precisamente in Sudan, che sarà costretto a scegliere tra l’amore e il suo lavoro. Il progetto nasce da uno script di Erin Dignam, precedentemente intitolato The Last Space.

Fonte: Collider

The Last Exorcism – Liberaci dal male: il film è tratto da una storia vera?

A prima vista, The Last Exorcism può sembrare un documentario su un orribile esorcismo, ma in realtà il film è completamente inventato. I produttori di questo film horror soprannaturale in stile found footage del 2010 volevano infatti far credere al pubblico che fosse basato su una storia vera, per questo è stato girato come un documentario. Di conseguenza, il film ha avuto un enorme successo al botteghino, in quanto gli spettatori si sono precipitati nelle sale per vedere se la storia era vera o inventata. Nel 2013 è poi arrivato un sequel, girato con la stessa tecnica e intitolato The Last Exorcism – Liberaci dal male.

Entrambi i film hanno sfruttato il successo di altri titoli horror in found footage come The Blair Witch Project, la serie di film Paranormal Activity o titoli come  Il quarto tipo The Gallows – L’esecuzione per assicurarsi un buon risultato al botteghino. Non è stato il primo del suo genere a utilizzare la strategia “girato come un documentario” per aumentare i propri incassi, ma ha funzionato ugualmente. Come quelli che l’hanno preceduto, la pubblicità di The Last Exorcism – Liberaci dal male ha portato la gente in sala e il suo contenuto l’ha fatta rimanere.

Ancora oggi, a distanza di oltre un decennio, si tratta di un duo di film particolarmente apprezzato dai fan dell’horror, che possono ritrovare qui tutti gli elementi più avvincenti del sottogenere dedicato alle possessioni demoniache. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Last Exorcism – Liberaci dal male. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alla storia vera e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ashley Bell, Julia Garner, Erica Michelle Singleton e Sharice A. Williams in The Last Exorcism - Liberaci dal male
Ashley Bell, Julia Garner, Erica Michelle Singleton e Sharice A. Williams in The Last Exorcism – Liberaci dal male © 2013 – CBS Films

La trama di The Last Exorcism – Liberaci dal male

Nell Sweetzer, la ragazza al centro dell’esorcismo raccontato nel primo capitolo, viene ritrovata in uno stato inquietante e catatonico, e dopo il ricovero in ospedale viene affidata alle cure di una casa famiglia che accoglie ragazze problematiche. Grazie al direttore della struttura Frank Merle (Muse Watson), Nell ritrova un suo equilibrio, ambientandosi nella casa e riuscendo anche a trovare un impiego come cameriera di un albergo. Ma un giorno, mentre è fuori con le amiche, inizia ad avere il raccapricciante presentimento che il demone Abalam, lo stesso che l’aveva posseduta in precedenza, la stia cercando.

The Last Exorcism – Liberaci dal male è tratto da una storia vera?

Il trailer de L’ultimo esorcismo ha fatto credere che il film fosse basato su una storia vera, poiché mostrava le riprese del film e presentava una voce drammatica fuori campo dell’attore principale, Patrick Fabian, che interpretava il reverendo Cotton Marcus. Il trailer è stato montato proprio come un’anteprima di un documentario, il che ha indotto molti a credere che il film fosse, in realtà, una non-fiction. Inoltre, per promuovere il film la Lionsgate ha utilizzato Chatroulette, un sito di chat online in cui gli utenti possono comunicare con persone a caso di tutto il mondo.

La pubblicità ha poi fatto leva sul richiamo “basato su una storia vera” già presente nel film del 2010. Grazie a questi strategemmi, il film ha guadagnato 67,7 milioni di dollari al botteghino a fronte di un budget di 1,8 milioni di dollari e ha ricevuto recensioni per lo più positive. Gli spettatori sono stati attratti dal progetto proprio perché la possibilità che fosse reale era una domanda a cui volevano risposta. Naturalmente, il tutto si è rivelato assolutamente fittizio, ma l’approccio dei produttori alla realizzazione del film ne ha determinato il successo.

Ashley Bell è Nell in The Last Exorcism - Liberaci dal male
Ashley Bell è Nell in The Last Exorcism – Liberaci dal male © 2013 – CBS Films

Il finale del film

Come da lei temuto, lo spirito maligno inizia a perseguitare le persone care a Nell, spingendole al suicidio o ad una morte violenta. Nell cerca aiuto e lo trova nell’Ordine della Mano Destra, un’associazione religiosa che cerca di praticare un esorcismo ma senza successo, poiché il demone è troppo forte; considerando la ragazza troppo pericolosa per lasciarla andare, i membri dell’ordine decidono di ucciderla per sconfiggere in questo modo Abalam, ma quando tutto sembra finito, il demone offre la salvezza a Nell in cambio della sua anima.

Nell accetta e il demone si impossessa di lei uccidendo i membri dell’Ordine della Mano destra. In seguito, torna alla casa famiglia e decide di bruciare l’abitazione e tutte le sue compagne. La scena finale vede Nell, ormai sotto il controllo demoniaco girare in macchina per la città dando fuoco a tutto con il semplice potere del suo pensiero. Si tratta dunque di un finale estremamente cupo, che dimostra come la possessione sia ormai completa e il potere del demone sia apparentemente inarrestabile. Una conclusione dunque amara per Nell e la sua speranza di salvarsi.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Last Exorcism – Liberaci dal male grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Prime Video, Tim Vision e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6 febbraio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

The Last Duel: recensione del film di Ridley Scott

The Last Duel: recensione del film di Ridley Scott

Ridley Scott ormai è una rassicurante certezza. Giunto alla nobile età di ottantatré anni, appena nel 2017 ci consegnava il suo ultimo film, anzi, i suoi due, per esser precisi: Tutti i soldi del mondo e Alien: Covenant. Arriva dunque alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia presentando fuori concorso la sua nuova pellicola The Last Duel, dal sapore non troppo dissimile dai suoi vecchi titoli in costume, dall’atmosfera epica, trionfante e piovosa.

The Last Duel, tratto da una storia vera

I macro temi affrontati girano sempre attorno all’eterna lotta tra oppressori e oppressi che, a dispetto del lontano contesto storico, sono talmente attuali da risultare quasi manipolati. Invece, soprattutto in questo caso, è tutto vero. The Last Duel infatti copre gli ultimi anni del 1300 ed è la trasposizione cinematografica di un saggio storico scritto nel 2004 da Eric Jager, dove si tratta di un fatto realmente accaduto in Francia che vide lo svolgersi dell’ultimo duello – appunto – legalmente approvato, dopo il quale la pratica iniziò progressivamente a cadere in disuso, anche per la crescente opposizione della Chiesa riguardo a un tale genere di risoluzione giudiziaria. La specificità del combattimento consisteva nel fatto che, in mancanza di prove, l’esito della contesa – dunque chi dei due sarebbe morto – sarebbe stata decisione di Dio.

La storia perciò narra precisamente di un tragico caso del genere, che coinvolse una moglie (Jodie Comer) che venne violentata da un vecchio amico del marito (Adam Driver l’uno e Jodie Comer l’altro), e decise di denunciare l’episodio, con tutta la valanga di conseguenze del caso, tra cui, naturalmente, l’incredulità dell’intero Paese. Per tamponare il pubblico ludibrio e salvare il proprio orgoglio, il marito, quindi, sfida l’uomo al duello del titolo. Il vincitore sarà il portatore della verità, che significherà la condanna a morte della donna, qualora fosse il marito a morire.

Scritto a sei mani

Scritto proprio da Jodie Comer, Ben Affleck (che si cala anche nei panni del conte Pierre) e Nicole Holofcener, il film è strutturato in tre parti che raccontano, in sequenza, i tre punti di vista sull’andamento dei fatti. L’inizio è quello del cavaliere Jean de Carrouges (Damon), il successivo è dell’amico Jacques Le Gris (Driver) e l’ultimo di Marguerite de Carrouges (Comer).

Il modo in cui ogni attore incarna la propria versione dei fatti attraverso le sfumature recitative, è nettamente un elemento degno di nota, perché gran parte dell’intero corpo del film è splendidamente sostenuto dalle tre figure dei protagonisti. Su tutti spicca la personalità di Adam Driver, che però non oscura minimamente i due colleghi, al contrario. Ciascuno si avvale dell’altro per costruire la sua singola ondulazione narrativa, e così creare il quadro perfetto di una storia, in fondo, veramente triste.

The Last DuelUna storia, tre punti di vista

La scelta di portare alla luce un episodio più unico che raro – figuriamoci per quei tempi – è naturalmente di un’attualità che è quasi scontato sottolineare. Fa chiaramente riflettere molto, specialmente per questo. Ad ogni modo, Ridley Scott sa dirigere i tre episodi, e di conseguenza tutto l’impianto, con una perfetta armonia. E ogni contrasto creato dai differenti punti di vista, viene montato con chiarezza e crescente ritmo, che giunge all’apice con lo sguardo di Marguerite de Carrouges, per poi culminare con la battaglia finale tra i due contendenti visivamente spettacolare e che condensa, forse, più di ogni altro momento l’impronta del regista.

Il penoso evento raccontato, è reso ancor più doloroso dal progressivo dischiudersi di come stiano le cose in realtà, poiché, in un modo o nell’altro, la protagonista femminile è sostanzialmente sola e usata in ogni caso e la sua non è una condizione eccezionale ma, anzi, è un aspetto culturale di cui sono intrisi millenni di storia. Ciò che, però, è mostrato in maniera evidente e delicata, è la forza dolce e ostinata con cui Marguerite de Carrouges porta avanti la sua decisione di difendersi, il suo personale duello, che non avviene affatto con un suo pari, com’è invece nel caso dei due uomini. La sua è una lotta impari, tra lei e un sistema intero.

Ma quello che alcune donne lasciano indelebile nel tempo, non è solo un esempio da seguire, ma la consapevolezza che le cose si possano cambiare operando delle scelte concrete. Accettando, in certi momenti, di combattere da sole, con una forza la cui potenza si propaga nel tempo.

The Last Duel: la conferenza stampa internazionale del film

0
The Last Duel: la conferenza stampa internazionale del film

Dopo la presentazione in pompa magna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2021, il 14 ottobre arriva al cinema The Last Duel, il nuovo film di Ridley Scott che è stato scritto da Matt Damon, Ben Affleck con il fondamentale contributo di Nicole Holofcener.

Abbiamo incontrato i tre sceneggiatori, insieme alla meravigliosa protagonista Jodie Comer, per una conferenza stampa che ha sviscerato i segreti del film e della scrittura dietro ad una storia così attuale nonostante sia avvenuta così tanto tempo fa, durante la Guerra dei Cent’Anni.

La struttura del film ricorda quella di Rashomon, in cui lo stesso racconto viene esposto attraverso diversi punti di vista. Ecco, proprio per questa scelta precisa, è stata necessaria una scrittura a sei mani, per dare la giusta voce e la giusta prospettiva a ogni punto di vista, soprattutto a quello della protagonista, Marguerite. Il film è infatti basato su un libro che racconta la storia, davvero accaduta, di Marguerite moglie del cavaliere Jean de Carrouges, stuprata da Jacques Le Gris, amico del marito, che decide di denunciare lo stupro con il rischio di morire sul rogo. La legge dell’epoca prevedeva infatti un duello all’ultimo sangue tra il marito della donna stuprata e lo stupratore, dove solo la vittoria, per il volere di Dio, accertava il suo stare dalla parte della verità. Se il marito avesse perso, anche la moglie sarebbe stata uccisa.

Questa storia, dai toni epici e cavallereschi ma anche estremamente attuali, ha fatto sì che The Last Duel venisse etichettato come un film femminista, non a torto. Gli sceneggiatori hanno infatti dichiarato di essere loro stessi tutti femministi e di aver preteso la presenza di Nicole Holofcener alla scrittura proprio per dare al personaggio di Marguerite un linguaggio e un comportamento che rendesse giustizia all’esperienza femminile.

The Last Duel, recensione del film di Ridley Scott

Holofcener ha dichiarato in merito al suo coinvolgimento: “Ero lusingata ed elettrizzata e, non ero sicura di potercela fare, ma l’ho fatto. Gli mandavamo delle pagine e ci sedevamo insieme e lavoravamo. Lavoreremmo sulle scene l’uno dell’altro. Praticamente ho scritto il terzo atto, ma anche loro hanno avuto una mano. Perché doveva far parte dell’intero film. E quando gli scrittori intelligenti hanno delle idee, uno dovrebbe prenderle. E così, tra Jodie e loro è stato davvero un processo collaborativo, anche con tutti gli attori. Quindi, a volte, scrivevamo a parte, altre insieme.”

Matt Damon, in merito al testo originale e al contesto in cui è ambientata la storia, ha dichiarato: “Il punto di partenza era che il mondo delle donne è totalmente ignorato e trascurato ed è invisibile per i primi due atti del film. E poi viene rivelato nel terzo atto. E quello era, in realtà, il motivo per cui Ben e io stavamo adattando un libro, mentre Nicole stava davvero scrivendo una sceneggiatura originale. Perché gli uomini dell’epoca erano molto… prendevano appunti molto meticolosi su ciò che accadeva, ma non registravano ciò che facevano le donne.”

E Ben Affleck ha aggiunto: “Ma questo non sarebbe accaduto se Jodie non fosse stata così intelligente, coraggiosa e complicata nella sua performance. Dal momento che lei è stata disposta, e non sono sicuro che ogni attore sarebbe stato, a interpretare un altro punto di vista del personaggio che lei stessa interpretava (…) E poiché lo fa in modo così perfetto, non hai la sensazione che, sia una versione esagerata di una persona. Sembrano versioni di donne che abbiamo già visto nei film. E volevamo sfruttare il fatto che, storicamente, le persone sono in gran parte abituate al fatto che le donne siano personaggi secondari e terziari. E lei era disposta a farlo e questo rende la rivelazione, credo, molto più potente ed elegante, di vedere la differenza tra una persona essenzialmente bidimensionale e un essere umano completamente realizzato e tridimensionale.”

Quello che rimane del film, alla fine, è una performance di Jodie Comer davvero incredibile. L’attrice di Killing Eve che si cimenta per la prima volta con un film di questa scala e con un regista di questa portata, sigla definitivamente il suo ingresso nel mondo delle grandi interpreti di questi anni, con una performance raffinata, stratificata e molto intensa.

The Last Duel arriva al cinema il 14 ottobre, diretto da Ridley Scott, con Jodie Comer, Matt Damon, Adam Driver e Ben Affleck.

Venezia 78: Ben Affleck, Matt Damon e Jodie Comer presentano The Last Duel

The Last Duel: il trailer italiano del film di Ridley Scott

0
The Last Duel: il trailer italiano del film di Ridley Scott

Arriva il 14 ottobre al cinema The Last Duel, il nuovo film di Ridley Scott con protagonisti Jodie Comer, Adam Driver, Matt Damon e Ben Affleck.

Diretto da Ridley Scott, The Last Duel è un’appassionante storia di tradimento e vendetta che racconta la brutalità e l’oppressione femminile nella Francia del XIV secolo e uscirà in Italia il 14 ottobre. Targato 20th Century Studios, il film storico vede protagonisti il vincitore dell’Oscar Matt Damon e il due volte candidato all’Academy Award Adam Driver nei panni di due uomini, entrambi nobili di nascita, che devono affrontarsi in un duello all’ultimo sangue per risolvere i propri rancori. The Last Duel vede nel cast anche la vincitrice dell’Emmy Jodie Comer e il vincitore di due Premi Oscar Ben Affleck.

the last duel

The Last Duel: Ben Affleck, Matt Damon e Adam Driver sul set

0
The Last Duel: Ben Affleck, Matt Damon e Adam Driver sul set

Sono comparse su Twitter le prime immagini dal set di The Last Duel, il film in costume diretto da Ridley Scott che vede schierato un cast di superstar, a partire da Ben Affleck e Matt Damon, di nuovo insieme sul grande schermo. Con loro, nelle immagini, anche Adam Driver, reduce da una candidatura agli Oscar per Storia di un Matrimonio.

https://twitter.com/AdamDriverBRA/status/1233063981092425730?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1233063981092425730&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2020%2F02%2F28%2Fthe-last-duel-adam-driver-matt-damon-e-ben-affleck-biondo-sul-set-del-film-di-ridley-scott%2F419408%2F

https://twitter.com/BstOfAffleck/status/1233228811078074369?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1233228811078074369&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2020%2F02%2F28%2Fthe-last-duel-adam-driver-matt-damon-e-ben-affleck-biondo-sul-set-del-film-di-ridley-scott%2F419408%2F

https://twitter.com/AdamDriverFiles/status/1233068672773582848?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1233068672773582848&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.badtaste.it%2F2020%2F02%2F28%2Fthe-last-duel-adam-driver-matt-damon-e-ben-affleck-biondo-sul-set-del-film-di-ridley-scott%2F419408%2F

 

The Last Duel è interpretato da Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer e Ben Affleck con la regia di Scott. La sceneggiatura è di Ben Affleck, Matt Damon e Nicole Holofcener. Jennifer Fox produce al fianco di Scott, Kevin Walsh e Nicole Holofcener. Damon e Affleck saranno i produttori esecutivi con Drew Vinton e Kevin Halloran.

Ambientato nella Francia del 14° secolo, il film è un racconto epico di tradimento e giustizia, raccontato da tre punti di vista distinti: due cavalieri (Damon e Driver) il cui legame è messo alla prova dal tradimento e una giovane donna (Comer) costretta a vivere nella brutale e oppressiva cultura dell’epoca per sopravvivere. Lo studio ha anche assegnato una data d’uscita al thriller con Ben Affleck, Deep Water, che è diretto da Adrian Lyne, andandolo a piazzare il 13 novembre 2020.

The Last Duel è interpretato anche da Ana De Armas e si basa su un romanzo omonimo del 1957 di Patricia Highsmith. La storia segue una coppia di una piccola città che vive in un matrimonio senza amore in cui la moglie è autorizzata ad avere degli amanti, purché non diserti mai i suoi obblighi familiari. Tuttavia, sorgono complicazioni quando il marito si interessa all’omicidio irrisolto di uno degli ex amanti della moglie.

The Last Duel, la storia vera: cosa racconta il film di Ridley Scott

Ridley Scott ha in programma di far uscire alcuni nuovi film entro il prossimo anno, tra cui il tanto atteso dramma storico The Last Duel (la nostra recensione). Insieme a House of Gucci, The Last Duel è il primo lungometraggio di Scott da All the Money in the World e il film di fantascienza di Ridley Scott che è stato Alien: Covenant nel 2017, lasciando il pubblico desideroso di vedere il suo cinema di nuovo in azione. Il nuovo film di Scott è tratto dal libro The Last Duel: A Story of Trial by Combat in Medieval France di Eric Jager, che racconta la storia vera di un duello del XIV secolo tra un cavaliere francese e il suo scudiero, dopo che il primo ha accusato il secondo di aver violentato sua moglie.

Dato il contenuto controverso del film, ha sorpreso molti studi che la Disney non abbia mai venduto i diritti di produzione. Tuttavia, la Disney si rese conto di quanto gli studios stessero cercando di accaparrarsi i diritti del film, quindi andò avanti aggiungendo il film medievale e assicurandosi Scott come regista. The Last Duel era originariamente previsto per l’uscita nelle sale nel gennaio 2021, ma la pandemia di COVID-19 ha causato notevoli ritardi nella produzione, spostando la data di uscita ora ufficiale al 15 ottobre 2021.

The Last Duel segnerà il ritorno dei frequenti collaboratori Matt Damon e Ben Affleck , quest’ultimo nel ruolo del cavaliere Jean de Carrouges. Tra gli altri membri del cast figurano Adam Driver nel ruolo opposto a quello di Damon, lo scudiero Jacques Le Gris, l’attrice di Killing Eve Jodie Comer nel ruolo della moglie di Jean e Alex Lawther nel ruolo di re Carlo VI. Mentre Ridley Scott affronta la memorabile battaglia all’ultimo sangue del XIV secolo, ecco tutto ciò che sappiamo sulla storia vera che sta dietro a The Last Duel.

L’epoca de The Last Duel: la guerra dei cent’anni spiegata

The Last Duel è ambientato nella Francia del XIV secolo, con la data specifica del duello culminante che si svolge il 29 dicembre 1386. La trama si svolge nell’Europa medievale, quando la Guerra dei Cent’anni era solo al cinquantesimo anno dei suoi 116 anni di durata. Una delle battaglie più sanguinose e più lunghe della storia, simile alle battaglie vichinghe, la Guerra dei Cent’anni consisteva in una serie di conflitti tra Inghilterra e Francia, principalmente per la corona francese rivendicata dalla Casa di Valois francese e dalla Casa di Plantageneto inglese.

Adam Driver in The Last Duel (2021)

Con il proseguire della guerra, il conflitto si trasformò in un sentimento nazionalista che divise ulteriormente le nazioni dell’Europa occidentale e in una lotta per un potere più ampio. Cinque generazioni di re delle famiglie rivali cercarono di conquistare la corona e un ampio controllo dell’Europa, contribuendo a un prolungato sentimento di nazionalismo che separò l’unità all’interno dell’Europa occidentale e facendo affidamento sul concetto di cavalleria in guerra del Medioevo. Mentre gli spettatori aspettano di scoprire dove The Last Duel si collochi tra i film di Ridley Scott, di certo si svolge nella seconda fase generalizzata della guerra alla fine della guerra delle due rose, che vide la morte di re Carlo V e l’ascesa al trono nel 1380 del figlio Carlo VI, di soli 11 anni. Solo nel 1453 gli inglesi furono sconfitti e la Francia mantenne il controllo sulla propria corona, anche se ciò segnò la fine delle monarchie francese e inglese tradizionalmente intrecciate.

La storia vera dietro a The Last Duel: l’accusa di Marguerite de Carrouges

The Last Duel

La moglie di Jean de Carrouges era una figura controversa in quanto figlia di Robert de Thibouville, un signore normanno che si era schierato contro diversi re francesi in dispute territoriali. Carrouges la sposò nella speranza di avere un erede e tentò di utilizzare la sua nuova rivendicazione sulla proprietà di suo suocero per riconquistare un pezzo di terra dal suo rivale Jacques Le Gris (Adam Driver). La rivendicazione andò in tribunale contro il conte Pierre, che possedeva la proprietà e la diede a Le Gris, anche se dopo che Carrouges perse la causa, la sua reputazione presso la corte di Pierre diminuì e la sua faida con Le Gris crebbe. Dopo altri due tentativi falliti di far crescere la sua rivendicazione territoriale, Carrouges incolpò Le Gris delle sue sconfitte. Circa un anno dopo, gli uomini si ricollegarono e giurarono di porre fine alla loro faida, dopodiché Carrouges presentò Le Gris a sua moglie.

Dopo una serie di sconfitte francesi nella Guerra dei Cent’anni, Carrouges tornò a casa al verde e sconfitto, mentre Le Gris divenne più ricco e si guadagnò la reputazione di donnaiolo. Un giorno in cui Marguerite fu lasciata a casa da sola senza la madre o la servitù, una rarità nel Medioevo per le nobildonne, Le Gris si presentò a casa sua sostenendo di amarla disperatamente. Lei protestò, così Le Gris si introdusse in casa sua e le chiese di avere una relazione. Quando lei rifiutò di nuovo, lui la violentò violentemente con l’aiuto del suo amico Adam Louvel. Lui le disse che l’avrebbe uccisa se l’avesse detto a qualcuno, così lei rimase in silenzio fino al ritorno del marito, dopodiché confessò a lui e a un consigliere quello che era successo con Le Gris.

Jean de Carrouges contro Jacques Le Gris: cosa accadde nella vita reale?

Matt Damon e Jodie Comer in The Last Duel (2021)

Dopo che il conte Pierre aveva assolto Le Gris da tutte le accuse e aveva accusato Marguerite di essersi inventata l’intera faccenda, Carrouges fece appello al giovane re Carlo VI in persona. Carrouges credeva che non avrebbe trovato un altro equo processo penale, quindi chiese un duello all’ultimo sangue in cui il duellante sopravvissuto sarebbe stato considerato da Dio il legittimo pretendente. I giudici del processo preliminare non riuscirono a decidere chi fosse colpevole, quindi il caso passò a un processo per duello, una pratica un tempo comune in Francia ma diventata piuttosto rara alla fine del XIII secolo.

Il duello tra Carrouges e Le Gris divenne uno spettacolo per tutta Parigi, con centinaia di cittadini che vennero a guardare in un’arena ufficiale, con il re Carlo VI che lo trasformò in un evento all’interno della sua serie di feste e celebrazioni. Gli uomini salirono a cavallo sul campo con un’ascia, un pugnale, un’armatura, una spada lunga e una lancia ciascuno, affrontando quattro round di cariche a cavallo prima di uccidere i rispettivi destrieri e passare al clou del duello in stile Hamilton a piedi. Le Gris pugnalò Carrouges alla coscia, spingendolo a reagire con forza animalesca mentre inchiodava Le Gris a terra e lo trafiggeva ripetutamente con una spada che scalfiva solo l’armatura. Carrouges strappò con rabbia la maschera di Le Gris e gli chiese di ammettere la sua colpevolezza, al che Le Gris rispose che in nome di Dio era innocente. Questa risposta fece infuriare Carrouges, che pugnalò Le Gris al collo e lo uccise sul colpo.

Fu davvero The Last Duel? Quando la Francia vietò i duelli

The Last Duel Ben Affleck

Sebbene l’evento sia passato alla storia come The Last Duel in Francia, The Last Duel non è tecnicamente una descrizione accurata. Il duello era diventato piuttosto raro in Francia quando Carrouge e Le Gris si affrontarono, quindi fu uno spettacolo raro con nomi importanti che attirò una grande folla. Il film di Ridley Scott documenta l’ultimo duello giudiziario permesso da un re francese e dal Parlamento di Parigi, ma non fu il vero ultimo duello della Francia in senso letterale. I duelli furono ancora consentiti per quasi due secoli in Francia, anche se non sarebbero stati ufficialmente autorizzati per verdetti giudiziari sotto il re e il Parlamento.

Secondo l’Enciclopedia Britannica, fu solo nel XVI secolo che Carlo IX emanò un decreto sui duelli d’onore in cui chiunque fosse coinvolto sarebbe stato messo a morte, anche se ciò non avrebbe scoraggiato i parigini. Il duello continuò a essere praticato in Francia e nel 1626 re Luigi XIII emanò un editto ufficiale contro i duelli. La pratica diminuì nei secoli successivi, ma l’ultimo vero duello in Francia ebbe luogo nel 1967, quando due politici si sfidarono dopo essersi scambiati insulti. Anche se The Last Duel mostra la pratica legale nel suo periodo di massimo splendore, non è ancora l’ultimo duello della Francia fino ad oggi.

The Last Duel, la spiegazione del finale del film di Ridley Scott

The Last Duel è l’epopea storica del 2021 di Ridley Scott: ecco il finale del dramma medievale e il destino di Marguerite. The Last Duel è basato su un libro di Eric Jager intitolato The Last Duel: A Story of Trial by Combat in Medieval France, a sua volta basato su eventi reali. I personaggi principali di The Last Duel sono esistiti e molte delle loro preoccupazioni e azioni mostrate nel film sono realmente accadute. Scott, Matt DamonBen Affleck e Holofcener si sono assicurati che molti costumi e pratiche medievali fossero mostrati accuratamente nel film.

Sebbene l’approccio in tre parti del film alla narrazione abbia portato a una conclusione soddisfacente, le prospettive in conflitto di Jean de Carrouges, Jacques le Gris e Marguerite de Carrouges a volte confondono alcuni aspetti contestuali della storia. Anche se il racconto di Marguerite su ciò che le è accaduto nel film è certamente la verità (come il film si preoccupa di sottolineare con una didascalia), ci sono aspetti della rivalità di de Carrouges con le Gris e del trattamento di Marguerite che meritano di essere approfonditi. Questo è particolarmente vero in quanto si riferiscono anche alla vera storia de The Last Duel.

Perché la terra che Le Gris aveva preso era così importante per de Carrouges?

Matt Damon e Jodie Comer in The Last Duel (2021)

Nel primo atto di The Last Duel, si vede Jean de Carrouges sconvolto per aver perso la terra a favore di Le Gris per ragioni molto cavalleresche, ma questo si rivela ben lontano dalla verità. Ciò che in realtà è emerso è stata una battaglia di desideri, costumi e legalità che ha posto le basi per la rivalità tra de Carrouges e Le Gris. Jean de Carrouges riteneva che la terra, la tenuta di Aunou-le-Faucon, gli spettasse di diritto, in quanto il padre di Marguerite, Robert de Thibouville, aveva promesso di includerla nella dote di de Carrouges.

Poiché all’epoca le donne erano considerate essenzialmente come beni produttori di eredi, una dote era un dono di ricchezza o di terra aggiuntiva destinato a rendere più desiderabile una potenziale sposa. Come vedovo senza eredi e incapace di pagare i suoi debiti, il personaggio di Matt Damon rischiava già di sminuire il suo nome sposando la figlia di un uomo caduto in disgrazia, e voleva ottenere più “valore” dall’accordo.

De Carrouges vede le cose in bianco e nero e l’idea che Jacques le Gris abbia beneficiato di qualcosa che era eticamente sbagliato agli occhi di de Carrouges ha creato un divario tra lui e il personaggio di Adam Driver, nella prima grande frattura della loro amicizia.

La terra in questione, tuttavia, fu confiscata dal conte Pierre in cambio del pagamento dei debiti insoluti di de Thibouville e donata a Jacques le Gris prima che de Carrouges si sposasse, annullando così qualsiasi diritto che de Carrouges potesse avervi. Poiché Jean de Carrouges è ritratto come un uomo con un codice d’onore interno molto rigido, questa mossa lo irritò nonostante non fosse tecnicamente illegale.

De Carrouges vede le cose in bianco e nero e l’idea che Jacques le Gris abbia beneficiato di qualcosa che era eticamente sbagliato agli occhi di de Carrouges ha creato un solco tra lui e il personaggio di Adam Driver, nella prima grande frattura della loro amicizia. Naturalmente, de Carrouges si dimostra anche una persona impulsiva, oltre che al verde dopo che la peste ha portato via metà del suo personale e dei suoi raccolti, quindi le sue rivendicazioni di onore e diritti potrebbero semplicemente mascherare il fatto che l’uomo finanziariamente indigente si sentiva offeso oltre che disperato.

Perché la corte non credette alla storia di Marguerite

Una delle scene più sorprendenti de The Last Duel è quella in cui la corte non crede alla versione di Marguerite de Carrouges sul suo stupro. Questo non è affatto incredibile, tuttavia, dati i pregiudizi nei confronti delle donne all’epoca (e, purtroppo, anche oggi). Come evidenzia il film, lo stupro in sé è visto come un reato contro la proprietà di Jean de Carrouges piuttosto che come un atto orribile commesso contro Marguerite stessa. Lo stato mentale di Marguerite, il suo disagio visibile e il suo benessere semplicemente non interessavano alla corte, a meno che non avessero un impatto diretto su Jean de Carrouges. Come mostrato in precedenza nel film con una scena tra le Gris e un’altra donna, il consenso di una donna non era certo una cosa che gli uomini sentivano di dover considerare all’epoca.

Un’altra questione importante per Marguerite nel film di Ridley Scott era che rimase incinta dopo essere stata violentata da le Gris, anche se il film chiarisce che avrebbe potuto rimanere incinta a seguito di un trattamento simile subito dal suo stesso marito poco dopo. Nel XIV secolo era diffusa la convinzione che le donne dovessero godere del sesso per rimanere incinte e, secondo la logica medievale, se Marguerite si fosse goduta il suo incontro con le Gris non poteva essere stato uno stupro. Questo modo di pensare trova un precedente in un’antica teoria greca (il modello galenico della riproduzione) secondo cui entrambi i partner dovevano godersi il sesso per concepire un figlio.

Perché il corpo di Le Gris fu spogliato nudo e appeso

Le Gris non solo fu ucciso da de Carrouges nel duello, ma il suo cadavere fu successivamente spogliato nudo, trascinato dai cavalli attraverso la piazza della città e appeso a testa in giù affinché tutti lo vedessero. Questo non è stato contestualizzato né da Ridley Scott né dalla sceneggiatura, e sembra quasi una coda inutile alla morte di Jacques le Gris. Tuttavia, questo evento si è effettivamente verificato dopo la morte del vero Jacques le Gris, ed è stato un deliberato tentativo di infangare ulteriormente il nome e la reputazione di le Gris.

Poiché nel Medioevo non c’era separazione tra Chiesa e Stato, questo atto si ricollega a una credenza chiamata “iudicium Dei”, il giudizio di Dio. All’epoca si credeva che in qualsiasi processo o prova per determinare la colpevolezza, Dio avrebbe protetto gli innocenti dal male, quindi chiunque avesse vinto il duello tra Jean de Carrouges e Jacques le Gris sarebbe stato dichiarato innocente. Le Gris perse il duello, il che significava che Dio aveva visto la sua colpevolezza e non lo aveva protetto. Agli occhi della corte e di chi stava a guardare, Le Gris divenne immediatamente un comune criminale. Anche se Ridley Scott crea sempre morti memorabili, il trattamento del corpo di Le Gris dopo il duello, in questo caso, doveva riflettere il suo nuovo status di criminale e portare vergogna all’uomo e al suo nome.

Perché Marguerite doveva essere bruciata sul rogo

The Last Duel Ben Affleck

Naturalmente, il discutibile sistema giudiziario di The Last Duel si rivela ancora peggiore quando l’attenzione si concentra su Marguerite de Carrouges. Proprio come Le Gris era stato dichiarato colpevole in virtù della sua morte, una vittoria di Jacques Le Gris sarebbe stata vista come la prova per tutti i presenti che le accuse contro di lui erano false. Poiché era stata Marguerite de Carrouges a muovere un’accusa contro Le Gris, questo avrebbe rivelato che era una bugiarda secondo, ancora una volta, la credenza medievale dell’iudicium Dei, permettendole così di essere punita per falsa testimonianza.

Sebbene le punizioni per falsa testimonianza nella Francia del XIV secolo non fossero sempre così severe da prevedere la condanna al rogo, il fatto che questo fosse il destino di Marguerite era un altro segno di come il valore degli uomini fosse giudicato immensamente superiore a quello delle donne in quell’epoca. Sia il destino dell’esecuzione che il suo modo orribile riguardavano tanto la punizione di una donna per aver danneggiato la reputazione di un uomo quanto la menzogna. Anche se non fosse stata condannata al rogo, la vita di Marguerite de Carrouges sarebbe sicuramente finita in un modo o nell’altro se suo marito avesse perso il duello.

Cosa significa l’ultimo primo piano sul viso di Marguerite

The Last Duel si conclude con una scena pacifica in cui Marguerite veglia sul figlio che cresce, realizzata dal regista Ridley Scott. La telecamera si concentra sul volto di Marguerite prima che il film sfumi nel nero e, sebbene la scena possa essere interpretata in vari modi, ciò che mostra e ciò che non mostra è certamente degno di nota, dato il focus del film sulla prospettiva. Gli elementi chiave della scena sono la posizione di Marguerite (è in un campo, con un castello sullo sfondo) e la notevole assenza di Jean de Carrouges.

Questa scena alla fine di The Last Duel offre a Marguerite un momento di riposo dai ruoli opprimenti che la politica, le norme sociali e gli uomini hanno svolto nella sua vita fino a quel momento. Questa idea è sottolineata dai cartelli che seguono, che rivelano che Jean de Carrouges morì in battaglia pochi anni dopo il duello e che Marguerite non si risposò mai.

Il vero messaggio e significato de L’ultimo duello spiegato

The Last Duel film 2021

Parlando con Vanity Fair, la co-sceneggiatrice di The Last Duel  di Matt Damon e Ben Affleck, Nicole Holofcener, ha dichiarato: “ …è davvero un film molto femminista. Abbiamo subito coinvolto alcuni gruppi #MeToo e il gruppo di Geena Davis per consigliarci e ascoltarci”. L’ultimo duello si distingue davvero dagli altri film epici medievali per la sua prospettiva fresca, che utilizza la sua storia per far luce su questioni come lo stupro e la misoginia. Ciò è dovuto in primo luogo alla sua struttura unica a tre prospettive che lascia abilmente per ultima la storia di Marguerite de Carrouges.

Mentre nei documenti storici ci sono molte informazioni sia su Jean de Carrouges che su Jacques le Gris, la storia di Marguerite è molto meno dettagliata, il che rafforza ulteriormente il concetto di donne come attori secondari all’epoca. The Last Duel finalmente dà voce a Marguerite, e una voce che dipinge un quadro molto duro e accurato degli uomini nella sua vita. Inoltre, aggiunge sfumature alla sua storia che, a differenza di molti altri film ambientati nel Medioevo, fornisce un resoconto accurato e stimolante di come le donne venivano trattate all’epoca, ma anche oggi.

La struttura de The Last Duel parla anche di come, ancora oggi, le donne stiano combattendo una dura battaglia per essere ascoltate quando si tratta di accuse di stupro e molestie sessuali.

The Last Duel parla anche di come, ancora oggi, le donne stiano ancora combattendo una dura battaglia per essere ascoltate quando si tratta di accuse di stupro e molestie sessuali. Le recenti storie di uomini potenti e di alto profilo licenziati da un progetto o portati in tribunale per violenza sessuale possono creare la percezione che sia facile nell’era post-#MeToo per le donne ottenere giustizia, ma questa è un’ipotesi errata. In realtà, è ancora incredibilmente difficile per le donne parlare di stupro o violenza sessuale. Spesso non è così per le donne né davanti all’opinione pubblica, né in tribunale, dove gli uomini pericolosi spesso se la cavano grazie a cavilli legali; basta guardare al recente esempio di Bill Cosby che è stato rilasciato dal carcere a causa di una scappatoia.

Il finale de The Last Duel illustra anche come, ancora oggi, in qualsiasi scenario basato su dichiarazioni contraddittorie, si tenda a dubitare della storia della donna, ma a prendere più sul serio gli uomini. Nella mente di de Carrouges, egli crede di essere un marito amorevole e un uomo onorevole che difende Marguerite nel momento del bisogno; in realtà, non le crede immediatamente e anche allora lo vede solo in termini di offesa nei suoi confronti da parte di Le Gris. Le Gris si considera una figura altamente desiderabile: la cosa più inquietante è come nel suo racconto dello stupro di Marguerite, lei sia quasi giocosa e non necessariamente riluttante.

Le Gris menziona persino le sue “solite proteste” più avanti nel film, ma la sua prospettiva lo inquadra come se Marguerite avesse inviato segnali contrastanti. La prospettiva di Marguerite abbatte ogni illusione e si concentra sulla sua lotta e sui maltrattamenti subiti in un mondo dominato dagli uomini. L’inquadratura della triplice prospettiva illustra come gli uomini di ogni epoca giustifichino azioni spaventose e come il peso sia sempre sulle donne per raggiungere uno standard di prova più elevato, nonché gli effetti della misoginia interiorizzata. Si spera che The Last Duel ispiri anche film futuri ad essere altrettanto riflessivi.

Come è stato accolto il finale di The Last Duel

The Last Duel è stato un successo clamoroso per il regista di Il gladiatore, Ridley Scott, e il film del 2021 è diventato un successo sia di critica che di pubblico, come dimostrano gli 85% di Tomatometer e l’81% di Popcornmeter su Rotten Tomatoes. Se le interpretazioni del cast, le scene e le capacità di regia di Ridley Scott sono stati tutti fattori chiave del successo, anche la trama e il finale de The Last Duel sono stati incredibilmente importanti. In particolare, molti critici hanno sottolineato il duello finale di The Last Duel, mentre personaggi come Roger Ebert e Glenn Kenny hanno elogiato questo momento specifico:

“E [l’atto finale de L’ultimo duello] porta tutti al duello finale che, anche per gli elevati standard stabiliti dal Gladiatore di Scott, è quello che si potrebbe definire un capolavoro.”

Data la struttura in tre atti de The Last Duel, il finale è anche notato nella maggior parte delle recensioni perché si concentra su Marguerite. È considerato la sequenza più scioccante di tutte, soprattutto per come mostra senza esitazioni l’aggressione sessuale di Marguerite dal suo punto di vista. Anche i critici che non hanno risposto in modo eccessivamente positivo hanno elogiato il terzo atto de The Last Duel. Ad esempio, nella sua recensione a 3 stelle per The Guardian, Mark Kermode nota l’efficacia con cui il finale di The Last Duel cattura i temi centrali del film:

“Infine, e in modo molto coinvolgente, abbiamo il racconto di Marguerite, una versione del tutto più illuminante in cui Jean e Jacques trattano le donne come beni mobili, ridotte dalla legge e dalla consuetudine allo status di proprietà. Le scene di montaggio equino sono pesantemente giustapposte ai tentativi infruttuosi di Jean di generare un erede (“Confido che la tua ‘piccola morte’ sia stata memorabile e produttiva”, dichiara quando è esausto), mentre le visioni narcisistiche di Jacques di sguardi civettuoli si rivelano semplici sorrisi diplomatici. Questa volta è la malignità di un mondo in cui solo gli uomini hanno potere a essere in primo piano, presagendo una resa dei conti tanto assurda quanto brutale, che lascia Marguerite in pericolo di essere bruciata viva per il crimine di aver osato parlare.

In definitiva, il finale deThe Last Duel  è la parte più importante del film e del messaggio che cerca di trasmettere. È nel terzo e ultimo atto che i molti temi centrali del film si uniscono e vengono esplorati con la più incrollabile onestà. Anche tra i critici che non hanno apprezzato The Last Duel, il finale è ancora citato come forte da molti. Sì, c’è chi ritiene che il messaggio sia stato un po’ troppo pesante, ma questi sono la minoranza anche tra le voci più critiche.

The Last Disturbance of Madeline Hynde, cresce il cast del nuovo thriller di Kenneth Branagh

0

Il mistero che avvolge il nuovo film di Kenneth Branagh, The Last Disturbance of Madeline Hynde, diventa ogni giorno più chiaro. Secondo Deadline, un altro cast ha ufficialmente firmato per partecipare al thriller psicologico. Patricia Arquette, Michael Sheen, Tom Bateman, Vicky McClure, Michael Balogun e Kristina Tonteri-Young si sono aggiunti al cast. Essi si aggiungono alla già annunciata Jodie Comer (The Bikeriders). Secondo Deadline, il nuovo film di Branagh è finanziato in modo indipendente. Si tratta di un thriller psicologico contemporaneo, ma i dettagli non sono stati resi noti.

Branagh si riunisce ai suoi produttori di Belfast Tamar Thomas, Laura Berwick e Becca Kovacik, oltre che a Matthew Jenkins, Ashley Fox e Johnny Pariseau. I thriller e i misteri sembrano essere il pane quotidiano di Branagh negli ultimi tempi. Ha interpretato il ruolo dello sleuth di Agatha Christie Hercule Poirot. Ha interpretato Poirot in tre film, l’ultimo dei quali è stato A Haunting in Venice, in cui ha recitato e diretto. Branagh è anche la mente dietro a molti adattamenti iconici di Shakespeare degli anni ’90 e 2000, come Much Ado About Nothing e Hamlet.

Sapevate che Kenneth Branagh ha diretto questi altri film iconici?

Nel corso della sua carriera, Branagh si è cimentato praticamente in tutti i generi cinematografici. Ha diretto tutti e tre i misteri di Poirot con la Disney e, oltre ai film di Shakespeare, ha diretto anche il primo film di Thor nel 2011. Branagh è stato anche alla regia di un altro film Disney, l’adattamento live-action di Cenerentola del 2015. Il film, di grande impatto visivo, vedeva protagonisti Lily James e Richard Madden nei panni di Cenerentola e del suo principe.

Anche per quanto riguarda la recitazione, il suo repertorio è altrettanto stuzzicante e vario. Oltre agli adattamenti di Shakespeare che ha diretto, ha anche recitato in alcuni di essi, in particolare al fianco di Emma Thompson in Much Ado About Nothing. Recentemente Branagh ha recitato in Oppenheimer di Christopher Nolan nel ruolo di Niels Bohr, un fisico danese vincitore del Premio Nobel. Branagh affiancherà anche Ryan Reynolds (che attualmente sta facendo notizia con il successo al botteghino di Deadpool & Wolverine) nel prossimo film Mayday.

Anche se non si conoscono ancora i dettagli della trama, il thriller psicologico The Last Disturbance of Madeline Hynde avrà sicuramente le caratteristiche di un film di Kenneth Branagh e sarà quindi da tenere d’occhio.

The Last Days on Mars trailer internazionale

0
The Last Days on Mars trailer internazionale

Last Days on Mars trailerEcco il trailer internazionale di The Last Days on Mars, thriller ambientato nello spazio con protagonisti Liev Schreiber, Elias Koteas, Romola Garai, Olivia Williams e Tom Cullen. Il film, diretto da Ruairi Robinson, sarà disponibile On Demand dal 31 ottobre prima di raggiungere i cinema a partire dal 6 dicembre.

Ecco il trailer internazionale:

Trama: Vincent è un astronauta in missione su Marte e allocato sulla base Tantalus. Un giorno un membro del suo equipaggio individua un elemento che può mutare radicalmente le nostre teorie sull’origine della vita: su Marte esistono batteri attivi. Il dubbio, che rápidamente si traduce in realtà, è che siano molto pericolosi. Le trasformazioni che provocano negli esseri umani sono da incubo.

Fonte: CS

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità