Split,
il film di M. Night Shyamalan del 2016 interpretato da
James McAvoy, è finito sotto accusa. Secondo
quanto leggiamo su Screen
Rant, sarebbe stata lanciata infatti una petizione per chiedere
a Netflix di rimuovere il film. Il motivo? La
rappresentazione che nel film verrebbe fatta delle persone affette
da disturbo dissociativo della personalità.
Secondo gli utenti che hanno dato
il via alla petizione su Change.org,
la storia e i personaggi di Split offenderebbero chi
soffre di disturbo dissociativo dell’identità, dando un quadro
della malattia che non corrisponderebbe alla realtà. A sostegno
della campagna è esploso su Twitter anche l’hashtag
#GetSplitOffNetflix.
Al momento il colosso dello
streaming non ha commentato in alcun modo la vicenda: non sappiamo
quindi se il film verrà effettivamente rimosso o se
Netflix si limiterà ad anteporre ai titoli di
testa un disclaimer relativo all’autenticità o meno di quanto
rappresentato nella pellicola. Non è escluso che anche M. Night Shyamalan – molto attivo sui social –
possa intervenire personalmente sulla questione, magari rilasciando
una comunicazione ufficiale.
Split e la trilogia concepita da M. Night Shyamalan
In attesa di aggiornamenti, ricordiamo che il soggetto
di Split è
ispirato alla figura di Billy Milligan, un criminale statunitense
affetto da disturbo dissociativo della personalità. Il film fa
parte di una trilogia concepita dallo stesso Shyamalan, a cui
appartengono anche Unbreakable – Il predestinato (2000) e
Glass
(2019).
Dopo il successo al box office di
Split e
il twist finale, M. NightShyamalan è al lavoro da tempo sulla sceneggiatura
del sequel che sarà il suo prossimo film.
Su twitter, il regista ha lasciato ai suoi fan un
aggiornamento in merito allo sviluppo della sceneggiatura,
scrivendo quanto segue:
“Sono al lavoro sulla scrittura
del climax del nuovo film. Mi sono dovuto fermare. Avevo il cuore a
mille, ero troppo spaventato ed emozionato per i protagonisti. La
scrittura è davvero come la recitazione”.
Che cosa accadrà ai personaggi del
suo nuovo film?
Split 2 con ogni
probabilità rivedrà l’attore James McAvoy, e
l’attrice Anya
Taylor-Joy nuovamente protagonisti in quello che sarà
probabilmente un film molto diverso dal primo
capitolo.
Mentre il primo film sta incassando
milioni di dollari nel mondo, M Night Shyamalan
ritorna a stuzzicare i fan su Split 2, il sequel
che con ogni probabilità diventerà realtà.
Infatti Split,
oltre ad essere stato apprezzato dalla critica ha incassato fino ad
ora 112,5 milioni nel mondo a fronte di una spesa di 9 milioni
di dollari, il che lo rende un successo di pubblico e critica.
Oggi il regista nominato all’Oscar
ha twittato rivelando di avere undici pagine di trattamento nella
sua borsa e anche se non ha rivelato il titolo del film, ha
poi aggiunto “se avete visto Split”. Ecco il twitt di seguito:
I have an 11 page outline for my next film
in my bag. I can’t tell you what it is, but If you’ve seen #Split…
Infatti, il finale del film è un
chiaro rimando e collegamento
a Unbreakablee ad un seguito
probabile del film che vedeva protagonista Bruce
Willis in un moderno supereroe. Il film, è uno dei più
belli del regista, oltre ad essere considerato da molto uno dei
migliori cinecomics, anche se non è un vero e
proprio cinecomics dato che è una storia
totalmente originale.
Split 2
Di base è considerato da molti il
cinecomics per eccellenza per il modo nel quale
viene raccontata la genesi del supereroe, totalmente radicato in un
contesto reale e credibile, quello che poi Christopher Nolan riprenderà in
Batman Begins per raccontare la nascita di
Batman.
Split 2 con ogni
probabilità rivedrà l’attore James McAvoy, e
l’attrice Anya
Taylor-Joy nuovamente protagonisti in quello che sarà
probabilmente un film molto diverso dal primo
capitolo.
Oggi il regista
M Night Shyamalan durante un’intervista
rilasciata a Josh
Horowitz durante il suo programmaHappySadConfused è tornato a parlare del
film e della possibile trama.
Se avete visto Split saprete
già che la storia si collega nel finale ad uno dei film più noti
del regista. Evitiamo di citarvi il titolo del film per non
rischiare uno spoiler indesiderata ma per coloro che non
hanno visto SSplit, vi
consigliamo di non leggere quanto segue.
Split 2, il terzo capitolo di una
saga?
A tal proposito l’autore
commenta:
C’era un’altra versione della
sequenza finale che era un fumetto con immagini grafiche della
Bestia, di David Dunn e poi di Elijah e poi tutti mescolati
assieme. Quando l’ho vista realizzata ne ero entusiasta, ma poi
quando l’ho messa nel film non ha funzionato. C’era una sola cosa
da dire, “Avete appena visto una storia di origine” senza
aggiungere altri personaggi…David Dunn sta reagendo alla notizia
dell’Orda. Fine della storia. Se si devia da questo si inizia a
minare il film che si è appena visto.
Senza fare riferimento ad
Split 2 o Unbreakable
2, M Night
Shyamalan, rivela anche
alcuni dettagli su ciò che sta accadendo, il regista rivela di aver
incontrato già Samuel L. Jackson e che potrebbe tornare come L’Uomo
di Vetro:
Gli ho detto, “Sai si potrebbe
fare questo film e potrei combinare questi due film, non so se sei
interessato ad interpretare di nuovo L’Uomo di Vetro” e lui ha
risposto, “Muoio dalla voglia di interpretare L’Uomo di Vetro!
Continuo a dirtelo ogni volta che ti vedo!”.
Split 2 e Unbreakable 2
saranno un unico film?
Sull’idea di questo film
combinatoM Night
Shyamalan rivela:
Ho avuto quest’idea, ma non
prendetela come oro colato, che in realtà Elijah non sia mai uscito
dall’istituto psichiatrico. E’ solo un tizio che voleva credere in
questa cosa, ma David non gli ha mai creduto al 100%, lui pensa
solo di essere destinato a fare quello che fa. E’ tutto un po’
evanescente, come questa idea dei fumetti e di Elijah che afferma
che il mondo dei fumetti è basato sulla realtà, che è reale, ma non
c’è nessuna prova di questo. E’ un tizio folle che soffre di questa
patologia ossea e che si trova in un manicomio. Ma poi questa cosa
viene alla luce e lui pensa, “Oh mio Dio, avevo ragione”.
Split 2
con ogni probabilità rivedrà l’attore James McAvoy, e
l’attrice Anya
Taylor-Joy nuovamente protagonisti in quello che sarà
probabilmente un film molto diverso dal primo
capitolo.
Sheldon
Turner, sceneggiatore di
Everest, è stato ingaggiato per
riscrivere la sceneggiatura di Splinter
Cell, il film tratto dall’omonimo videogioco che sarà
diretto da Doug Lima e interpretato da Tom
Hardy.
Il video gioco che ha
debuttato
nel 2002 racconta le avventure di Sam Fisher, un
agente segreto assegnato a un’agenzia top-secret che si occupa di
protezione. La sceneggiatura è a cura di Eric
Singer Warren (The
International).
Risale al 2013 l’ultimo sequel della
saga del videogioco, Tom Clancy’s Splinter Cell:
Blacklist.
Di recente, inoltre, il capo
esecutivo della Ubisoft Motion Pictures, Jean-Julien
Baronnet, ha dichiarato di essere completamente coinvolto
nella produzione di questo film e di quello che speriamo si
realizzerà su Assassin’s Creed con
protagonista Michael Fassbender.
Tom Hardy ha
parlato del prossimo adattamento di Splinter
Cell, su cui stanno lavorando Ubisoft e il regista
Doug Liman. Gli è stato anche chiesto se, dopo
l’interpretazione di Bane in The Dark Knight Rises,
sarebbe interessato o no ad un altro ruolo tratto da un
fumetto.
Ad Hardy, che al momento sta
effettuando il tour promozionale di
Locke, è stato chiesto, inanzitutto, se
la sceneggiature, che al momento sta subendo un’ulteriore
riscrittura da parte di Sheldon Turner, sarà pronta
per iniziare a girare ad agosto:
Non so dirlo. Non si può mai sapere
con queste cose. Mi piacerebbe poterlo dire ma dipende anche da
questioni finanziarie e cose simili…
Per quanto riguarda l’ultima
riscrittura Tom Hardy ha affermato:
Ogni bozza è stata diversa, è
cresciuta, è cambiata e quant’altro. Sta diventando davvero
favolosa!
Gli è stato poi chiesto se vorrebbe
interpretare un altro personaggio dei fumetti e se gli è pervenuta
qualche offerta del genere. L’attore britannico ha risposto di
essere interessato ad un progetto simile, ma di non aver ricevuto
chiamate a riguardo.
Vi ricordiamo che Tom
Hardy sarà protagonista di
Locke, film che arriverà in sala il
prossimo 30 aprile con Good
Films e che ha già colpito positivamente il pubblico del
Festival di Venezia.
Locke è ambientato tutto all’interno
di un’autovettura: racconta la storia di Ivan Locke, padre di
famiglia e gran lavoratore che riceve una telefonata inaspettata.
Parte così un viaggio contro il tempo che porterà il protagonista a
raggiungere Londra in macchina da Birmingham per adempiere al suo
ruolo di padre. Durante il viaggio l’uomo dovrà far fronte, sempre
dall’abitacolo della sua autovettura, a diversi problemi, tra cui
un’importante consegna lavorativa che potrebbe cambiare la sua
carriera.
Mentre lo streamer si prepara alla
prima di un altro adattamento del gioco, l’anime
Splinter Cell di Netflix
ha ricevuto un sorprendente aggiornamento del cast. Basato sul
franchise d’azione stealth di Ubisoft, approvato dallo scrittore di
romanzi militari Tom Clancy, i vari tentativi di
adattare i giochi per lo schermo hanno languito per quasi
vent’anni, con Tom Hardy che era stato proposto come
protagonista di un film live-action che è apparentemente morto
nell’inferno dello sviluppo. L’anime di Splinter Cell è
stato annunciato per la prima volta a metà del 2020, con il
creatore di John Wick Derek Kolstad incaricato di
dirigere e produrre la serie.
Durante una recente intervista con
The Nerd Shepherd per il suo prossimo film
1242:Gateway to the West, a Michael Ironside è
stato chiesto del prossimo anime di Splinter Cell . Oltre
a confermare che non riprenderà il suo ruolo di Sam Fisher nei
videogiochi, Ironside ha apparentemente annunciato che
Liev Schreiber diRay
Donovanè stato scritturato per interpretare
l’iconico protagonista, e ha anche indicato che la serie è
“fatta e pronta”. Ecco cosa ha detto Ironside qui di
seguito:
Netflix possiede Sam Fisher.Hanno già girato
la miniserie, una serie estesa con Liev Schreiber che interpreta
Sam.E credo che sia già pronta.Hanno anche una
serie anime con Sam, che hanno intenzione di lanciare per
prima.Il COVID e lo sciopero del SAG hanno ritardato un po’
tutto, ma no, sono sicuro che avrò 75 anni in primavera.Non
è possibile che io interpreti Sam Fisher.Non posso far
parte della serie perché se apro bocca sapranno che si tratta di
Sam.
Quando uscirà l’anime di Splinter
Cell?
Mentre alcuni potrebbero
interpretare la nota di Ironside sull’arrivo dell’anime prima della
miniserie come se ci fossero due serie di Splinter Cell in
sviluppo presso Netflix, sembra più probabile che lo streamer
consideri l’anime come una serie limitata. Quando è stato
annunciato per la prima volta, si è detto
che l’adattamento sarebbe stato una produzione di due
stagioni composta da 16 episodi. Netflix ha fatto una cosa
simile con l ‘imminente Tomb Raider:The Legend of
Lara Croft, che ha trascorso anni in produzione prima di
ottenere una data di uscita nell’ottobre 2024.
Con l’apparente conferma da parte
di Ironside che la produzione dell’anime di Splinter Cell
è in gran parte completata, la questione diventa ora quando la
serie sarà effettivamente trasmessa su Netflix. Alcuni membri
vicini alla produzione avevano già commentato sui social media che
la serie era stata annunciata abbastanza
prematuramente, con uno staff che aveva assicurato nel
maggio 2024 che ci stavano “lavorando duramente”.
Tuttavia, dopo quattro anni dall’annuncio, sembra probabile che la
première avverrà prima del previsto, anche se tutti i 16 episodi
sono stati realizzati in anticipo.
Con Edge fo
Tomorrow ormai in dirittura di arrivo nelle sale
americane il prossimo 6 giugno (mentre nel nostro paese è
disponibile dal 29 maggio), il regista Doug
Liman è proiettato verso la sua nuova creatura:
l’adattamento cinematografico della serie Splinter
Cellideata dallo
scrittore Tom Clancy.
Se tempo fa vi avevamo anticipato
che sarebbe stato l’attore Tom Hardy a
prestare il proprio volto al famoso agente Sam
Fisher, nuovi succulenti dettagli in merito al film ci
giungono direttamente dalla voce del regista, attualmente impegnato
alla riscrittura dellos cript a quattro mani con lo
stesso Hardy.
Queste le dichiarazioni
di Doug Liman rilasciate
ad IGN Movies:
“Sto lavorando allo script con
Tom Hardy. Penso che abbiamo capito come farne un film
eccezionale.”
Il regista, inoltre, ha confermato
di aver intenzione di andare a ritroso, alle origini della
serie:
“Tutto ciò che riguarda Splinter
Cell sarà più giovane. Abbiamo la possibilità di ricavarne un
franchise che sia più fresco, nuovo e giovane e Tom Hardy è un
attore incredibile.”
Circa, invece, la presenza del
visore notturno resa ormai un elemento iconico della serie:
“Parte dell’equipaggiamento del
gioco sarà sicuramente nel film, tuttavia parte del divertimento
deriverà dalla possibilità di perderlo. Togliergli questi oggetti e
far sì che il personaggio debba cavarsela senza di essi.”
Passi in avanti, dunque, per uno
degli adattamenti cinematografici più attesi per i fan della saga
videoludica che, a quanto pare, cercherò di portare una ventata
d’aria fresca senza però perdere di vista gli elementi fondamentali
alla base di SplinterCell.
Splinter
Cell ha trovato il suo regista. Si tratta di
Doug Lima, già al timone di The Bourne
Identity e Edge of
Tomorrow. Il film, adattamento dell’omonimo
videogioco, è stato annunciato nel 2012 e a fine 2013 avevamo dato
notizia della scelta di Tom Hardy come
protagonista del film.
Il video gioco che ha
debuttato
nel 2002 racconta le avventure di Sam Fisher, un
agente segreto assegnato a un’agenzia top-secre che si occupa di
protezione. La sceneggiatura è a cura di Eric
Singer Warren (The
International).
Risale al 2010 l’ultimo sequel della
saga del videogioco, Tom Clancy’s Splinter Cell:
Conviction.
Di recente, inoltre, il capo
esecutivo della Ubisoft Motion Pictures, Jean-Julien
Baronnet, ha dichiarato di essere completamente coinvolto
nella produzione di questo film e di quello che speriamo si
realizzerà su Assassin’s Creed con
protagonista Michael Fassbender.
La Geeked Week di Netflix ci ha regalato molte prime visioni, tra cui
adesso anche un emozionante teaser di Splinter Cell:
Deathwatch. Diversi adattamenti live-action di Tom
Clancy’s Splinter Cell non sono riusciti a decollare nel corso
degli anni, quindi una serie animata dovrà essere sufficiente per
il momento. Tuttavia, sembra che il look e il tono del longevo
franchise di Ubisoft siano stati decisamente azzeccati.
La serie avrà come protagonista
Liev Schreiber (X-Men
le origini: Wolverine) come voce di Sam Fisher, in una
scelta di casting che sembra perfetta. Purtroppo sono stati
rivelati pochi dettagli sulla trama, ma una bara con inciso
“Douglas Shetland” suggerisce che la storia si svolgerà tra gli
eventi di Splinter Cell: Chaos Theory e Splinter Cell:
Double Agent.
Di cosa parla Splinter Cell?
Splinter Cell è un
videogioco d’azione stealth sviluppato da Ubisoft e pubblicato per
la prima volta nel 2002. Segue Sam Fisher, un agente altamente
qualificato che lavora per l’agenzia fittizia Third Echelon, una
divisione dell’NSA. La serie è nota per la sua enfasi su furtività,
spionaggio, intrighi politici e tecnologia avanzata.
Quando uscirà Splinter Cell:
Deathwatch?
L’anime di Splinter Cell è
stato annunciato per la prima volta a metà del 2020, con il
creatore di John Wick Derek Kolstad incaricato di dirigere e
produrre la serie. Quando è stato annunciato, si è detto che
l’adattamento sarebbe stato una produzione di due stagioni composta
da 16 episodi. Netflix ha fatto una cosa simile con l‘imminente
Tomb Raider:The Legend of Lara Croft, che ha
trascorso anni in produzione prima di ottenere una data di uscita
nell’ottobre 2024.
Con l’apparente conferma che la
produzione dell’anime di Splinter Cell è in gran parte
completata, la questione diventa ora quando la serie sarà
effettivamente trasmessa su Netflix. Alcuni membri vicini alla
produzione avevano già commentato sui social media che la serie era
stata annunciata abbastanza prematuramente, con uno staff che aveva
assicurato nel maggio 2024 che ci stavano “lavorando
duramente”. Tuttavia, dopo quattro anni dall’annuncio, sembra
probabile che la première avverrà prima del previsto, anche se
tutti i 16 episodi sono stati realizzati in anticipo.
La
Ubisoft ha annunciato la data di uscita del nuovo
episodio video ludico Splinter Cell:
Blacklist sarà il 20 Agosto 2013. Ecco un nuovo
trailer del gioco e pare sia una delle principali fonti
L’annunciato Splinter Cell è uno
degli adattamenti più attesi del prossimo futuro al cinema e oggi
secondo quanto apprendiamo da Deadline sembra
che l’attore e sceneggiatore Frank John
Hughes sia stato ingaggiato per riscrivere la
sceneggiatura.
Sul film o la trama ancora si sa
pochissimo. Dovrebbe essere confermato alla regia il
regista Doug Liman, mentre al momneto no si
hanno notizie sul coinvolgimenti do Tom Hardy come attore.
Il film sarà prodotto
da New Regency e UbisoftconBasil Iwanyk della Thunder
Roade John Julian, Dave Bartis e Doug
Liman per un’uscita prevista per il 2017.
Arriva un’interessante
notizie per gli appassionati dei video game. Infatti, Deadline ha
annunciato che si profila la possibilità di un nuovo adattamento
tratto da un videogioco di successo come Splinter
Cell.
In Splice due
scienziati, Clive e Elsa, sono alle prese con la scoperta del
secolo: l’ibridazione umano-animale a scopi di medicina genetica.
Dal loro esperimento nasce DREN, una creatura antropomorfa con un
DNA misto tra umano e animale, un mostro, con una fisicità anomala
e con un’indole ancora più misteriosa e complessa. Così come il
mostro può spingersi al di là dei confini ammissibili dalla natura,
così anche l’uomo può valicarli, arrivando a diventare a sua volta
mostro.
Questo a grandi linee il
significato di Splice, film di Vincenzo
Natali, con protagonista
Adrien Brody. Tuttavia laddove il tema portante del
film è così complesso ed oscuro, è anche troppo facile cadere nella
banalità. Ed è qui che Splice trova il suo punto
debole: la morale è sempre la stessa, l’uomo è cattivo e non si
addossa le proprie responsabilità, va contro la natura e questa le
si rivolta contro per vendetta.
Splice è un film
che per la prima metà convince, per ritmo, dialoghi e impostazione
narrativa; tuttavia la seconda parte precipita inevitabilmente. A
partire da una ripresa filologica del complesso di Edipo anticipato
da una sindrome di Elettra, il film non si sforza di elaborare il
tema, ma lo espone nudo e crudo, pedissequamente ancorato ai suoi
schemi, senza una vera e propria necessità narrativa né tantomeno
argomentata.
Splice, il film thriller con
Adrien Brody
In un finale che annuncia un
probabile sequel (a seconda dell’esito al botteghino) e sulla scia
di un ben più fortunato film quale Alien si ha il coronamento di
quello che si diceva poco più sopra: l’essere umano, disposto a
tutto, può raggiungere vette ancora più mostruose dei mostri veri e
propri, che sono in parte giustificati dalla loro natura il più
delle volte bestiale. Seppure provvisti di una loro
caratterizzazione, i due scienziati si ritrovano a recitare un
gioco delle parti che in un primo momento mette Clive
(Adrien
Brody) al centro di un triangolo amoroso, e subito
dopo i vertici cambiano e al centro c’è la caparbia Elsa
(Sarah Polley) che è la prescelta per la
fecondazione della nuova specie, lei che già qualcosa di suo aveva
messo nel corpo di DREN.
Altro tema appena accennato ma
sicuramente importante universalmente è la questione etica legata
alla ricerca scientifica sul corpo umano, sulla genetica e sulla
clonazione. Anche qui il tema viene sfiorato, esposto e
accantonato, senza un approfondimento o una ragione sostanziale che
ne sostenesse la congruità rispetto al rapporto reciproco dei
personaggi, e a loro volta in rapporto alla creatura.
In uno scenario freddo e innevato,
i due protagonisti si trovano a combattere contro la loro stessa
creatura, ad essere sfidati secondo il classico schema della
creatura che si rivolta contro il creatore, che assaggia la libertà
e che non la vuole più lasciare andare; ancora una volta qualcosa
di già visto e non sviluppato. Un progetto forse ambizioso per
Natali che questa volta, dopo la buona provo con
The Cube, mette decisamente troppa carne al fuoco.
Splendor – Ospiti della puntata Fabio Troiano, tra i
protagonisti di Prima di lunedì, i registi
di Mine Fabio
Guaglione e Fabio Resinaro, Antonio Catania presto al cinema
con Attese e cambiamenti, e Gaia De Laurentiis, di
nuovo in teatro con “L’inquilina del piano di sopra”
Continua il viaggio nel mondo del cinema dalle sfumature
inedite con Splendor, programma di suoni e visioni, cultura e
intrattenimento condotto dal critico cinematografico
Mario Sesti – in onda sabato 8 ottobre alle 24.00
su Iris e la domenica alle 21, su MYmovies.it.
Ecletticità, versatilità, multitasking: sono queste le vere
forme della creatività? Sono, in ogni caso, gli indizi del
tracciato di questo nuovo appuntamento che per primo
ospita Fabio Troiano, tra i protagonisti
di Prima di lunedì (nelle sale dal 22 settembre
distribuito da Koch Media) diretto da Massimo Cappelli, con cui
l’attore ha inoltre scritto la sceneggiatura: “La mia idea era
quella di realizzare un road movie che però non parte
mai a causa della scomparsa di un oggetto del contendere: un
uovo”. Al suo fianco Martina Stella, un’imprevedibile Sandra Milo e
Vincenzo Salemme, con cui Troiano condivide la passione sfrenata
per il teatro: “Essere sul set con Vincenzo è stato di grande
insegnamento, si trasforma, è molto concentrato e dietro questa sua
sicurezza interpretativa si cela un equilibrio inaspettato e una
precisione inaudita. Nei momenti di improvvisazione ti porge le
battute e tu sei involontariamente portato a dargli le risposte che
lui si aspetta, tanto da diventare involontariamente la
sua spalla”. Dopo aver studiato allo Stabile di Torino,
Fabio Troiano ha avuto molte esperienze in tv dove ha potuto
affinare la sua tecnica e capire che “il personaggio che preferisco
è quello che svela le sue ansie allo spettatore, è una
interpretazione che ti avvicina alla realtà e allora chi ti ascolta
capirà che non stai solo recitando”.
I
registi e sceneggiatori di Mine, Fabio
Guaglione e Fabio Resinaro, hanno parlato
della loro seconda opera lunga di finzione dopo il
thriller True Love e le prime esperienze
nell’universo dei cortometraggi (The Silver
Rope e E:D:E:N).
Splendor
Questo
lavoro resta una sfida ed è ancora indefinibile: “in realtà è un
film di guerra – ha spiegato Guaglione -, un conflitto esterno che
però diventa intimo, al tempo stesso può definirsi una pellicola
teatrale, con un solo attore in scena costantemente sotto l’occhio
della camera”. Per questo film hanno voluto coinvolgere una star
internazionale, Armie Hammer: “Non eravamo convinti all’inizio – ha
spiegato Resinaro -, il nostro è un personaggio chiuso, introverso
e considerando le sue passate interpretazioni lo immaginavamo
lontano dal nostro soldato. Quando poi l’abbiamo incontrato abbiamo
capito che era giusto per il ruolo e insieme abbiamo costruito il
personaggio”. Fabio & Fabio hanno girato per cinque settimane, un
tempo brevissimo, e poi in post produzione hanno risolto tutti gli
inconvenienti così da rendere una grande spiaggia in un deserto.
“Come sempre accade abbiamo molto litigato – ha concluso Guaglione
– soprattutto prima delle riprese, e dopo in fase di montaggio. Ma
il confronto anche teso ci dà modo di confrontarci per poi giungere
a una visione comune”.
La
carriera di Antonio Catania, anche lui ospite della nuova
puntata di “Splendor”, è un altro esempio di poliedricità. Divisa
tra teatro, cinema e televisione la sua vita professionale è nata
per caso: “durante gli anni del liceo accompagnai un mio amico a
dei provini e alla fine presero anche me. Non sapevo nulla di
teatro, durante il primo periodo milanese mi chiamavano ‘Marocco’”.
Poi c’è stata la straordinaria avventura con Gabriele Salvatores
che lo volle nel memorabile Mediterraneo, che si
aggiudicò l’Oscar per la categoria Miglior Film Straniero nel 1992.
“Ho avuto la fortuna di prendere parte a quella straordinaria
cordata e per un po’ di tempo mi hanno chiamato per interpretare le
parti di imbroglioni o di tipi poco affidabili, simili al tenente
La Rosa. Ma la fortuna di questo lavoro è che puoi cambiare e
allora, oltre al furbo, posso rifugiarmi in altri personaggi dalle
caratteristiche totalmente differenti”. Antonio Catania è inoltre
tra i protagonisti di Attese e Cambiamenti film di
Sergio Colabona nelle sale dal 13 ottobre, una commedia che narra
in maniera reale, scientifica, ma soprattutto divertente, anche
attraverso studi medici e psicologici, come e cosa cambia durante
il periodo della gravidanza nel comportamento umano, fisico e nelle
relazioni interpersonali.
Giulia Lazzarini e Lina
Volonghi hanno determinato invece la carriera artistica di
Gaia De Laurentiis, attrice teatrale e televisiva, che a 14
anni vide queste due artiste esibirsi in uno spettacolo emozionante
e meditativo di Marsha Norman. Poi a vent’anni l’ha accolta il
Piccolo Teatro di Milano e da allora non ha più smesso di recitare:
“Il teatro fa parte di me, è la mia dimensione – confida -. Sul
palco sono a mio agio, mi diverto, mi emoziono ed è fondamentale
non mettere mai da parte queste sensazioni”. In questi giorni la De
Laurentiis è al Teatro Golden di Roma con la commedia “leggera e
divertente” dal titolo “L’inquilina del piano di sopra”, ma non
esclude un ritorno in Tv: dopo il grande successo ottenuto con la
conduzione del rotocalco televisivo “Target”, che la rese celebre
al pubblico del piccolo schermo come la ragazza spigliata e dal
linguaggio innovativo, quasi una sexy mutante uscita da un racconto
di Philip K. Dick, con il suo atipico taglio di capelli, Gaia
ha svelato che “ci sono dei progetti che sto valutando, sicuramente
non sono adatta ad una tipologia di conduzione statica, ma potrebbe
esserci qualche innovativo progetto che potrebbe
riguardarmi”.
Ospite
musicale della quinta puntata è Nicolò Carnesi, ventinove anni ed
al suo terzo album, il cantautore palermitano ha interpretato due
dei nuovi brani che compongono la sua ultima raccolta: “Bellissima
noia” e “Lo spazio vuoto”, che confermano la sua anima poliedrica
che si esprime attraverso una scrittura autentica. Al centro di
questo suo ultimo lavoro “c’è la solitudine esistenziale
dell’individuo che vive il disagio di non riuscire a sentirsi parte
di un sistema. I personaggi delle canzoni sono individui che si
sentono soli, pur essendo circondati da una moltitudine infinita di
persone, immagini, luoghi. È una solitudine corale
caratterizzata dall’incomunicabilità”.
Prodotto da ERMA Pictures e Istituto Luce Cinecittà in
collaborazione con DGCinema MiBACT, Splendor è un programma
ideato e curato da Sabina Ambrogi, Max De Carolis, Mario Sesti,
scritto insieme a Nicole Bianchi, Fabio Luzietti e Gabriele Niola,
con il coordinamento produttivo di Cristina Scognamillo, e
Margherita Bordino e Valeria Santori in produzione.
In una recente intervista con la
CNBC, il produttore Brian Grazer ha annunciato che
la Image Entertainment ha in cantiere un remake di
Splash Una Sirena a Manhattan, la
commedia diretta nel 1984 da Ron Howard.
Grazer, che del film originale aveva
scritto il soggetto, ha dichiarato: “Ho intenzione di rifare
Splash. Ho intenzione di farlo raccontando la storia dal punto di
vista di… non posso ancora svelarlo. C’è già una star del cinema
coinvolta, ma non è ancora stata annunciata”.
Facendo poi riferimento alla prima
versione del film di Howard (dal titolo
Wet) che raccontava la storia dal punto
di vista della sirena protagonista, il produttore ha aggiunto:
“Ci baseremo su quella versione, ma non posso rivelarvi il
colpo di scena”.
Splash Una sirena a
Manhattan è un film del 1984 diretto da Ron
Howard, con protagonisti Tom Hanks e
Daryl Hannah. Per la sceneggiatura del film Brian
Grazer, insieme a Lowell Ganz, Babaloo Mandel e Bruce Jay Friedman,
aveva ricevuto una nomination agli Oscar del 1985 per la Miglior
Sceneggiatura Originale.
Il film originale racconta la storia
di una bionda sirena che appare un giorno dalle rocce sotto alla
Statua della Libertà a New York. Non ha la coda, ma splendide gambe
– nude come tutto il resto – per cui la portano al più vicino posto
della polizia. La incontra Allen, titolare con il fratello Freddy
un commercio di frutta e verdura al mercato all’ingrosso. Allen non
può certo riconoscere in lei la
sirenetta intravista sott’acqua, una volta che da bambino era
piombato in mare da un traghetto. Eppure è proprio lei (che, tra
l’altro, gli ha salvato una seconda volta la vita da adulto). E’
venuta a cercarlo, concedendo a se stessa sette giorni di vacanza e
imponendosi di non rivelargli nulla della sua natura. Così la
fanciulla, che Allen battezza Madison, gli si installa in casa…
A giugno vi abbiamo riportato la
notizia che la Walt Disney Pictures e la Image Entertainment hanno
in cantiere un remake di Splash Una Sirena a
Manhattan, la commedia diretta nel 1984 da Ron
Howard.
Oggi sono stati annunciati i nomi
dei due attori che prenderanno parte al nuovo film in qualità di
protagonisti: Deadline, infatti, annuncia che saranno
Channing Tatum e Jillian
Bell (che al fianco di Tatum aveva già recitato in
22 Jump Street) ad apparire nel film e a
raccogliere l’eredità di Tom
Hanks e Daryl Hannah (che recitarono
nella pellicola originale).
La vera notizia è però che il remake
offrirà una variante della storia raccontata nel film di Howard
piuttosto insolita: sarà infatti Channing Tatum ad interpretare il
ruolo che fu di Daryl Hannah (personaggio che da sirena verrà
trasformato in tritone), mentre Jillian Bell interpreterà la
versione femminile del personaggio di Tom Hanks.
Cosa ne pensate?
Splash Una sirena a
Manhattan è un film del 1984 diretto da Ron
Howard, con protagonisti Tom Hanks e
Daryl Hannah. Per la sceneggiatura del film Brian
Grazer, insieme a Lowell Ganz, Babaloo Mandel e Bruce Jay Friedman,
aveva ricevuto una nomination agli Oscar del 1985 per la Miglior
Sceneggiatura Originale.
Il film originale racconta la storia
di una bionda sirena che appare un giorno dalle rocce sotto alla
Statua della Libertà a New York. Non ha la coda, ma splendide gambe
– nude come tutto il resto – per cui la portano al più vicino posto
della polizia. La incontra Allen, titolare con il fratello Freddy
un commercio di frutta e verdura al mercato all’ingrosso. Allen non
può certo riconoscere in lei la
sirenetta intravista sott’acqua, una volta che da bambino era
piombato in mare da un traghetto. Eppure è proprio lei (che, tra
l’altro, gli ha salvato una seconda volta la vita da adulto). E’
venuta a cercarlo, concedendo a se stessa sette giorni di vacanza e
imponendosi di non rivelargli nulla della sua natura. Così la
fanciulla, che Allen battezza Madison, gli si installa in casa…
Nel corso della sua carriera il
premio Oscar Ron Howard si è cimentato nella regia
di film di genere continuamente diverso. Dal sentimentale Cuori ribelli al dramma spaziale Apollo 13,
dal biografico A Beautiful Mind al thriller Il codice Da
Vinci, dal western The Missing al fantascientifico Solo: A Star Wars Story. Nella sua filmografia si
possono però ritrovare anche opere di genere commedia fantasy con
elementi da film sentimentale, tra cui spicca in particolare
Splash – Una sirena a Manhattan, da lui realizzato
nel 1984.
Prima che venisse realizzato, il
produttore Brian Grazer, storico collaboratore di
Howard, aveva proposto il film a numerosi studios, ma era stato
ripetutamente rifiutato fino a quando la Walt Disney Productions
accettò di produrlo. La chiave del successo della proposta fu che
Grazer cambiò la descrizione della premessa, passando dall’idea di
una sirena che si adatta alla vita a New York a quella di una
storia d’amore di un uomo comune che incontra una sirena a New
York. La storia venne apprezzata a tal punto da ricevere poi la
candidatura al Premio Oscar come Miglior sceneggiatura
originale.
Per gli appassionati del genere, si
tratta dunque di un cult da recuperare assolutamente qualora non lo
si sia già visto, capace di regalare emozioni e risate. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Splash – Una sirena a Manhattan.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Il film racconta la storia di un
amore speciale tra una sirena e un giovane ragazzo. Tutto ha inizio
a Capo Cod, dove un ragazzino si butta in acqua da una barca: nel
mare incontra una piccola sirenetta che sta nuotando. Quando si
risveglia scopre di essere stato salvato da un marinaio e riportato
a bordo. Passano vent’anni e Allen, un ragazzo che
vende frutta e verdura ai mercati generali di Manhattan col
fratello Freddie, è triste perché la sua fidanzata
lo ha mollato. Così arriva a Capo Cod e, cadendo da una barca,
finisce in mare, rischiando di annegare.
Viene portato in salvo a riva da una
bella sirena, oggetto delle ricerche di uno strano scienziato, il
dottor Walter Kornbluth. Da quel momento, la
creatura decide di seguire il giovane in città, dove in breve i due
si innamorano. La sirena, però, custodisce un terribile segreto che
non può rivelargli e, non appena la luna sarà piena, dovrà
obbligatoriamente ripartire. A complicare ulteriormente le cose ci
pensa lo scienziato che, riconoscendo la foto della creatura marina
sul giornale, decide di raggiungerla per svelare a tutti la sua
vera identità.
Il cast del film
Per il ruolo di Allen Bauer si pensò
ad attori come Bill Murray e John Travolta, ma il ruolo venne alla fine
affidato al meno conosciuto Tom Hanks, ritenuto più adatto ad interpretare
un uomo qualunque. Hanks ha in seguito rivelato di aver avuto
difficoltà nelle scene sott’acqua, poiché in quanto fumatore non
riusciva a trattenere il fiato troppo a lungo. Nel ruolo di suo
fratello Freddie Bauer vi è invece l’attore John
Candy, mentre lo scienziato Walter Kornbluth è
interpretato da Eugene Levy, celebre per aver poi
interpretato il padre del protagonista di American
Pie.
Per il ruolo della sirena Madison,
invece, vennero prese in considerazione le attrici Michelle Pfeiffer, Diane Lane e Sharon Stone, ma il ruolo venne infine
affidato a Daryl Hannah. La coda da sirena da lei
indossata era perfettamente funzionante e le permetteva di nuotare
così velocemente che era difficile tenere il passo con lei.
Tuttavia, la coda del film, eccezionalmente dettagliata, era molto
difficile da rimuovere e così l’attrice la dovette spesso tenere
anche durante le pause, cosa che la costringeva a restare nella
vasca e a farsi portare il pranzo lì dai suoi colleghi.
Dato il successo del film, nel 1988
è stato realizzato un sequel per la televisione intitolato
Splash, Too, diretto da Greg
Antonacci. Pur presentando gli stessi personaggi del film
di Howard, ponendosi dunque a tutti gli effetti come un suo seguito
diretto, nessuno degli attori originali del cast tornò ad
interpretare il proprio ruolo. Questo sequel, inoltre, contraddice
la rivelazione finale del primo film secondo cui se Allen va a
vivere nel mare, non può più tornare. Nel giugno 2016, il
produttore Brian Grazer ha invece annunciato di essere al lavoro su
un remake dell’originale Splash – Una sirena a
Manhattan.
Come da lui rivelato, questa nuova
versione verrebbe raccontata dal punto di vista della creatura
marina, più in linea con le prime bozze del film originale. Stando
a quanto inizialmente riportato, gli attori Jillian
Bell e Channing Tatum avrebbero
interpretato rispettivamente una donna umana e un tritone, ma di
ciò ad oggi non vi è una conferma ufficiale. Nel febbraio 2023, è
stato poi riferito che Sarah Rothschild scriverà
la sceneggiatura, ma da quel momento non si sono avuti altri
dettagli riguardo a questo progetto.
Il trailer di Splash – Una
sirena a Manhattan e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di Splash
– Una sirena a Manhattan grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 7 agosto alle ore
21:30 sul canale Rai 1.
Da Apple Original Films
arriva Spirited, una moderna interpretazione
musicale della classica storia natalizia di Charles
Dickens“A Christmas Carol”, ecco le
prime immagini:
1 di 4
Regia:
Sean Anders
Sceneggiatori: Sean Anders, John
Morris
Cast:
Will Ferrell,
Ryan Reynolds, Octavia Spencer, Patrick Page,
Sunita Mani, Loren Woods, Joe Tippett, Marlow Barkley, Jen
Tullock
Produttori:
Sean Anders, John Morris, Ryan Reynolds, George
Dewey,
Will Ferrell, Jessica Elbaum, David Koplan
Oggi Apple Original Films ha
presentato il teaser trailer dell’attesa commedia musicale
natalizia Spirited – Magia di Natale, interpretata
da
Will Ferrell,
Ryan Reynolds e
Octavia Spencer.
Ogni vigilia di Natale, il Fantasma
del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un’anima perduta da
redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha
scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds)
stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si
ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la
prima volta, “A Christmas Carol” viene raccontato dal punto di
vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del
classico racconto di Dickens.
Dal regista Sean Anders (“Daddy’s Home”, “Instant Family”),
scritto da Sean Anders e John Morris, con canzoni originali
dei Premi Oscar® Benj Pasek e Justin Paul (“La La Land”) e le
coreografie di Chloe Arnold (“The Late Late Show with James
Corden”), “Spirited – Magia di Natale” è una dolce e piccante
delizia natalizia.
Regia: Sean
Anders
Sceneggiatori:
Sean Anders, John Morris
Cast:Will
Ferrell, Ryan Reynolds, Octavia Spencer, Patrick Page, Sunita Mani,
Joe Tippett, Marlow Barkley, Jen Tullock
Produttori: Sean
Anders e John Morris attraverso Two Grown Men, David Koplan e
George Dewey attraverso Maximum Effort Productions Will Ferrell e
Jessica Elbaum attraverso Gloria Sanchez
Produttori
esecutivi: Diana Pokorny, Benj Pasek e Justin Paul
Rivisitando il capolavoro
letterario in chiave moderna, adattandolo cioè non soltanto alla
società contemporanea con le sue contraddizioni ma anche alle
esigenze di un pubblico sempre più smaliziato, Spirited – Magia di Nataleporta
a compimento un’operazione che fonde con pienezza e coerenza
classico e nuovo, creando una commistione che sprizza energia e
vitalità da ogni fotogramma. A partire proprio dai numeri musicali
e coreografici che rappresentano il meglio della confezione del
film: già le prime due sequenze che presentano i rispettivi
protagonisti – il fantasma del presente interpretato da
Will Ferrell e lo Scrooge dei nostri giorni che invece
ha volto e fisico di
Ryan Reynolds – regalano al pubblico momenti che
appartengono di diritto al miglior musical contemporaneo.
Uno spettacolo “sprecato” per lo
streaming
La messa in scena è
elegante nelle scenografie, moderna nei costumi, curata nella
fotografia: una confezione che permette ad Anders di “liberare” la
propriainventiva e
costruire col montaggio uno spettacolo che appare quasi sprecato
per lo schermo ridotto di un televisore o ancor peggio di un
computer. Spirited è chiaramente stato ideato e
realizzato senza alcun risparmio di inventiva o energia, sia a
livello visivo che nella costruzione narrativa: ci troviamo infatti
finalmente di fronte a un prodotto le cui continue trovate,
capovolgimenti e sorprese non solo volti solamente
all’intrattenimento vorticoso quanto piuttosto a creare una trama
che permetta lo sviluppo preciso dei due personaggi principali.
Pur risultando un film
che non ci spaventa definire scatenato, Spirited
possiede una sua progressione narrativa ben precisa e soprattutto
ci permette di scoprire scena dopo scena due psicologie che, magari
non nuovissime, sono comunque dotate di un arco narrativo solido,
coinvolgente. E pur trattandosi di un film che vuole portare al
pubblico un messaggio positivo, quello di Anders non è
assolutamente buonista, tutt’altro.
La novità della trasposizione
cinematografica
La novità di questa
trasposizione contemporanea sta nel raccontare che in fondo non si
deve necessariamente cambiare in toto per risultare persone
migliori. Anche accettando la propria natura, per quanto cinica, si
può riuscire a vedere il lato migliore della vita. Un discorso
affatto scontato e soprattutto sviluppato con intelligenza e una
discreta dose di tatto.
E questo ci porta a
scrivere di Ferrell e Reynolds, due interpreti per molto, forse
troppo tempo abbiamo visto sprecare la loro innata simpatia andando
incontro al facile consenso del pubblico. Per carità, in qualche
occasione hanno entrambi azzeccato film di genere con un certo
spessore e qualcosa da dire: ma chi non ci è riuscito a Hollywood?
Ebbene, con Spirited – Magia di Natale fronteggiano il
possibile preconcetto di chi scrive – perché, meglio ammetterlo, di
questo potrebbe trattarsi… – offrendo due prove maiuscole, complete
sotto ogni punto di vista: i due riempiono lo schermo grazie a
un’alchimia impossibile da ignorare, si esibiscono in notevoli
numeri musicali così come in scene di forza emotiva indubbia. Ad
aiutarli un cast di supporto encomiabile, in cui dobbiamo citare la
sempre efficace
Octavia Spencer e una carismatica Sunita
Mani.
Lo spirito di Dickens viene
rispettato e abbracciato
Realizzato per Apple TV
+, Spirited è probabilmente il miglior musical
americano dai tempi di The Greatest Showman. Lo
spirito del romanzo di Charles Dickens viene
abbracciato in pieno da questo lungometraggio, che lo trasporta nel
nostro presente con una freschezza e una lucidità ammirevoli. Si
affrontano tematiche piuttosto importanti nell’opera di Anders,
arrivando a toccare sia i nervi scoperti del nostro tessuto sociale
che il cuore del pubblico. Un prodotto impeccabile, che si rivela
capace di soddisfare gli amanti del genere, coloro che
semplicemente cercano svago e intrattenimento ma anche quella parte
di pubblico desiderosa di qualcosa che sappia andare più in
profondità e scaldare gli animi senza retorica. Speriamo che
l’imminente stagione dei premi non si “dimentichi” di questo
piccolo gioiello, in particolar modo di
Will Ferrell e Ryan
Reynolds. Due attori verso i quali speriamo di aver
fatto la dovuta ammenda con questo articolo…
Ogni vigilia di Natale, il Fantasma
del Natale Presente (Will
Ferrell) sceglie un’anima perduta da redimere
attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo
Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan
Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite
fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e
futuro. Per la prima volta, “A Christmas Carol” viene raccontato
dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione
musicale del classico racconto di Dickens.
Dal regista Sean Anders (“Daddy’s Home”, “Instant Family”),
scritto da Sean Anders e John Morris, con canzoni originali
dei Premi Oscar® Benj Pasek e Justin Paul (“La La Land”) e le
coreografie di Chloe Arnold (“The Late Late Show with James
Corden”), “Spirited – Magia di Natale” è una dolce e piccante
delizia natalizia.
Regia:
Sean Anders
Sceneggiatori: Sean Anders, John
Morris
Cast:
Will Ferrell, Ryan Reynolds,
Octavia Spencer, Patrick Page,
Sunita Mani, Joe Tippett, Marlow Barkley, Jen Tullock
Produttori:
Sean Anders e John Morris attraverso Two Grown
Men,
David Koplan e George Dewey attraverso Maximum Effort
Productions
Will Ferrell e Jessica Elbaum attraverso Gloria Sanchez
Produttori esecutivi: Diana Pokorny, Benj Pasek
e Justin Paul
È Il Caso
Spotlight a portare a casa la vittoria e il maggior
numero di riconoscimenti agli Spirit Awards 2016, l’ultimo
prestigioso premio prima della notte degli Oscar (leggi le nomination), per la quale mancano
ormai solopoche ore. Di seguito la lista completa dei
vincitori:
Best Feature
Anomalisa
Beasts of No Nation
Carol Spotlight — WINNER
Tangerine
Best Director
Sean Baker, Tangerine
Cary Joji Fukunaga, Beasts of No Nation
Todd Haynes, Carol
Charlie Kaufman & Duke Johnson, Anomalisa Tom McCarthy, Spotlight — WINNER
David Robert Mitchell, It Follows
Best Screenplay
Charlie Kaufman, Anomalisa
Donald Margulies, The End of the Tour
Phyllis Nagy, Carol Tom McCarthy & Josh Singer, Spotlight — WINNER
S. Craig Zahler, Bone Tomahawk
Best First Feature
The Diary of a Teenage Girl — WINNER
James White
Manos Sucias
Mediterranea
Songs My Brothers Taught Me
Best First Screenplay
Jesse Andrews, Me and Earl and the Dying Girl
Jonas Carpignano, Mediterranea Emma Donoghue, Room — WINNER
Marielle Heller, The Diary of a Teenage Girl
John Magary, Russell Harbaugh, Myna Joseph, The Mend
Best Male Lead
Christopher Abbott, James White Abraham Attah, Beasts of No Nation —
WINNER
Ben Mendelsohn, Mississippi Grind
Jason Segel, The End of the Tour
Koudous Seihon, Mediterranea
Best Female Lead
Cate Blanchett, Carol Brie Larson, Room — WINNER
Rooney Mara, Carol
Bel Powley, The Diary of A Teenage Girl
Kitana Kiki Rodriguez, Tangerine
Best Supporting Male
Kevin Corrigan, Results
Paul Dano, Love & Mercy Idris Elba, Beasts of No Nation — WINNER
Richard Jenkins, Bone Tomahawk
Michael Shannon, 99 Homes
Best Supporting Female
Robin Bartlett, H.
Marin Ireland, Glass Chin
Jennifer Jason Leigh, Anomalisa
Cynthia Nixon, James White Mya Taylor, Tangerine — WINNER
Best Documentary
(T)error
Best of Enemies
Heart of a Dog The Look of Silence — WINNER
Meru
The Russian Woodpecker
Best International Film
A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence
Embrace of the Serpent
Girlhood
Mustang Son of Saul — WINNER
Best Cinematography
Beasts of No Nation Carol — WINNER
It Follows
Meadlowland
Songs My Brothers Taught Me
Best Editing
Heaven Knows What
It Follows
Manos Sucias
Room Spotlight — WINNER
John Cassavetes Award (Best Feature Under
$500,000)
Advantageous
Christmas, Again
Heaven Knows What Krisha — WINNER
Out of My Hand
Robert Altman Award (Best Ensemble)
Spotlight
Kiehl’s Someone to Watch Award
Chloe Zhao Felix Thompson — WINNER
Robert Machoian & Rodrigo Ojeda-Beck
Piaget Producers Award
Darren Dean Mel Eslyn — WINNER
Rebecca Green and Laura D. Smith
Gli Independent Spirit Awards sono premi cinematografici
statunitensi assegnati annualmente a partire dal 1986
dall’organizzazione no-profit IFP/West per sostenere e promuovere
il cinema indipendente.
Unisciti a Lucky, Abigail e Prue in
Spirit
– Il Ribelle, un viaggio indimenticabile che racchiude
famiglia, amicizia e sana avventura da rivedere tutte le volte che
vorrai. Il nuovo film sarà disponibile dal 14 ottobre in Dvd e
Blu-ray grazie a Universal Pictures Home Entertainment e
Dreamworks. L’uscita è ricchissima di contenuti speciali per
oltre un’ora di materiale da scoprire, tra cui scene eliminate,
attività da fare a casa insieme a Spirit, interviste al cast,
karaoke e molto altro!
Spirit
– Il Ribelle è il nuovo capitolo dell’amata serie che
parla di avventura, famiglia e amicizia. Lo spirito libero Lucky
Prescott si trasferisce a Miradero per ricongiungersi con il padre.
Non è molto contenta della vita sonnolenta della cittadina, finché
non scopre un legame molto particolare con la madre scomparsa, che
era un’impavida cavallerizza acrobata. In breve tempo si affeziona
ad un mustang ribelle di nome Spirit e conosce due nuove amiche che
condividono con lei la stessa passione per i cavalli. Quando un
mandriano senza scrupoli vuole catturare Spirit e la sua mandria,
Lucky intraprende insieme alle amiche un viaggio avventuroso per
salvare il cavallo che le ha fatto scoprire l’indissolubile legame
con l’eredità della madre.
Spirit
– Il Ribelle presenta nel cast originale Isabela Merced
(Dora e la Città Perduta), Marsai Martin
(Little), Mckenna Grace (Captain Marvel), Walton Goggins
(Justified), Andre Braugher (Brooklyn Nine-Nine),
Eiza González (Fast & Furious Presents: Hobbs and Shaw), con
Julianne Moore (Kingsman: The Golden Circle) e Jake
Gyllenhaal (Spider-Man: Far From Home). Il film è diretto da
Elaine Bogan (Trolhunters: Tales of Arcadia) e co-diretto da
Ennio Torresan (Baby Boss). E’ prodotto da Karen Foster
(Dragon Trainer) e le musiche originali del
film e la canzone “Fearless” è ad opera di Amie Doherty
(Marooned).
In occasione dell’uscita home
video, Spirit
– Il Ribelle si lega a FISE (Federazione
Italiana Sport Equestri) per sottolineare l’importanza del
rapporto uomo-cavallo. “Siamo felici” – dichiara il Presidente
FISE Marco Di Paola – “di partecipare al lancio del film
Spirit – Il Ribelle in uscita in Dvd e Blu-ray. Ci fa
piacere raccontare la storia di Spirit, perché il cavallo per noi è
un fedele compagno di sport e di giochi”.
FISE, fondata nel 1926, è unica
rappresentante degli sport equestri a livello olimpico per
l’Italia, nonché la sola Federazione autorizzata a disciplinare
l’attività equestre in Italia in tutte le sue espressioni
formative, agonistiche, ludiche ed addestrative. Con una struttura
capillare con centri ippici su tutto il territorio nazionale, FISE
è sinonimo di autorevolezza, esperienza e competenza quando si
parla di cavallo e sport equestri.
Così come Lucky e Spirit, il
cavallo “insieme all’uomo instaura un rapporto speciale, sempre
unico, ed è un silenzioso alleato capace di trasportare il proprio
cavaliere o amazzone in un mondo esclusivo creato per due. Campione
a tutti gli effetti e atleta al pari dell’uomo, il cavallo è un
compagno di avventure in campi di gara, in scuderia o in splendidi
scenari di una passeggiata nel verde”.
Innumerevoli i benefici e gli
insegnamenti che possiamo trarre dall’equitazione. “Ai ragazzi il
cavallo sa insegnare il rispetto e la gentilezza nei confronti
degli altri, che il modo in cui ci si muove o si parla vicino a lui
lo influenza e che è fondamentale preservare l’ambiente in cui
viviamo”, afferma Di Paola. Importante anche l’utilizzo del cavallo
in ippoterapia, paziente aiuto nei percorsi di sostegno alla
disabilità: “Straordinario terapeuta, sa accompagnare con saggezza
il percorso di bambini e adulti con disabilità, regalando loro la
possibilità di scoprire le emozioni delle attività in sella, della
preparazione e cura dell’animale e dell’intimità di una
carezza”.
Spirit – cavallo
selvaggio è il film d’animazione del 2002
diretto da Kelly Asbury e Lorna Cook che vede
nel cast delle voci Matt
Damon/Giorgio Borghetti (Spirit); James
Cromwell/Massimo Rossi (il colonnello); Daniel Studi/Fabio
Boccanera (Piccolo Fiume)
Spirit – cavallo selvaggio
– Amicizia, amore, libertà. Questo non è soltanto un
film d’animazione, ma è forse la trasposizione cinematografica
dell’amicizia e dell’amore più autentici, la ricerca incessante di
una libertà negata , la voglia di rischiare per la conquista di un
sogno.
La trama
di Spirit – cavallo selvaggio– Spirit è un cavallo che vive allo stato
brado con il suo branco e che un giorno, dopo essersi spinto a
ridosso di un accampamento di soldati, viene catturato. I tentativi
di domarlo si rivelano però del tutto vani. Spirit è uno stallone
nato libero ed è pronto a dimenarsi con tutte le sue forze pur di
non essere montato. Così, con l’intento di renderlo debole, Spirit
viene legato ad un palo e lasciato senza cibo né acqua per
giorni.
Nel frattempo un indiano, Piccolo
Fiume, fatto prigioniero, viene anche lui messo al palo ma,
l’indomani, grazie ad un coltello, riesce a liberarsi e a far
scappare Spirit. L’animale viene condotto ad un campo indiano dove
conosce Pioggia, una cavalla di proprietà di Piccolo Fiume, e della
quale si innamora. Ma qui Spirit rifiuta, ancora una volta, di
farsi montare.
Ed allora l’umano decide di
lasciarlo andare, restituendogli la sua libertà. La cattura
improvvisa di Spirit e l’attacco dei soldati porteranno però
Piccolo Fiume e lo stesso Spirit a combattere fianco a fianco. Fin
quando, dopo essersi lasciato finalmente cavalcare, Spirit tornerà
ad assaporare la libertà e, certo di lasciarsi dietro un’amicizia
profonda (quella di Piccolo Fiume), ritroverà, assieme a Pioggia,
nella natura selvaggia la sua vera vita. Per sempre.
Ciò che colpisce
in Spirit – cavallo selvaggio è la
capacità di raccontare, attraverso una storia semplice ma intensa,
il valore dell’amicizia tra uomo e animale, nonché il senso
profondo della libertà.
In Spirit – cavallo
selvaggio gli unici dialoghi sentiti sono quelli tra
uomini mentre, abilmente, si sceglie di non far parlare
direttamente i cavalli e di esprimere i loro sentimenti/pensieri
attraverso i testi delle canzoni. Il risultato è un’avventura che
finisce con l'”accarezzare” il cuore degli spettatori, suscitando
indimenticabili emozioni.
Ha ricevuto una nomination al
Premio Oscar come miglior film d’animazione nel 2003.
La tecnica usata è quella
dell’animazione 2D, ma è stata usata anche l’animazione 3D per gli
sfondi e i paesaggi immensi.
La colonna sonora
di Spirit – cavallo selvaggio è stata
curata da Hans Zimmer e Bryan
Adams. Di seguito, le tracce contenute nell’album:
Here I Am
(End Title)
I Will Always
Return
You Can’t Take
Me
Get Off My
Back
Brothers Under The
Sun
Don’t Let Go
(feat. Sarah McLachlan)
This Is Where I
Belong
Sound The
Bugle
Run Free
Homeland
Rain
The Long Road
Back
Nothing I’ve Ever
Known
Nella versione italiana le canzoni
di Spirit – cavallo selvaggio e la
traduzione dei testi è stata affidata a Zucchero.
Di seguito, le canzoni in italiano:
Una mente sadica mette in atto una
contorta forma di giustizia in SPIRAL, il nuovo adrenalinico
capitolo della saga di SAW. Lavorando all’ombra di uno stimato
veterano della polizia (Samuel L. Jackson), lo sfrontato detective
Ezekiel “Zeke” Banks (Chris Rock) e il suo partner alle prime armi
(Max Minghella) si occupano di una sconvolgente indagine su omicidi
che ricordano l’inquietante passato della
città. Inconsapevolmente intrappolato in un mistero che si
infittisce sempre di più, Zeke si trova al centro del morboso gioco
dell’assassino.
Spiral – L’eredità di Saw è diretto da Darren
Lynn Bousman e scritto Josh Stolberg & Pete Goldfinger.
Un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con
Rai Cinema
Quella di Spiral –
L’eredità di Saw, fin dagli albori, quando debuttò nei
cinema nel 2004 con ben otto capitoli, è sempre stata una saga basata principalmente sulle torture
sanguinanti e dalle immagini forti e attorno a queste veniva creata
una storia. Oggi con Spiral – L’eredità di
Saw diretto da Darren Lynn Bousman si cambia registro e ci si
avvia verso un nuovo genere di Saw più virato al thriller
poliziesco e meno splatter, con più giochi di inganno da svelare e
meno macchine mortali.
Spiral – L’eredità di Saw, la trama
Questa volta ci troviamo a South
Metro e un poliziotto insegue un borseggiatore lungo la
metropolitana, ma a un certo punto viene cloroformizzato.
Svegliatosi, si accorge di essere stato collegato a uno strano
macchinario e di avere la lingua bloccata da una morsa. Su un
televisore ai suoi piedi appare un pupazzo con le sembianze di un
maiale (notiamo già il distacco dalla saga originale e vediamo che
non viene più utilizzato il fantoccio Billy) che gli spiega che
l’unico modo che ha per liberarsi è strapparsi la lingua, la stessa
lingua che in tribunale ha usato per mentire. È solo l’inizio di
una serie di avvenimenti che il detective Zeke
Banks dovrà risolvere, perché sembra proprio che
JigSaw sia tornato.
Zecke, figlio del capo della
polizia dal passato glorioso, è l’unico poliziotto a essere sempre
stato fedele al corpo, ma in un mondo corrotto è difficile essere
onesti. Gli viene assegnato il caso del poliziotto trovato morto in
metropolitana e presto scopre che l’uomo che credeva conoscere da
una vita, in realtà era un uomo corrotto che mentiva regolarmente,
motivo per cui Saw ha deciso di punirlo. Ma come è possibile
che sia tornato realmente l’enigmista a mietere vittime in città
dopo tutto questo tempo? Non era morto? Troppe cose non lo
convincono e assieme al suo nuovo collega decide di proseguire le
indagini ma sta per scoprire che quella è solo la prima di una
moltitudine di attacchi mirati alla polizia.
Il nuovo volto di Saw in
Spiral – L’eredità di Saw
Darren Lynn
Bousman, regista già di Saw 2 e
Saw 3, decide di rilanciare definitivamente il
franchise rinnovandolo, ma tenendo alcuni aspetti che lo hanno
caratterizzato in passato e che tutt’ora lo contraddistinguono.
Troviamo infatti tanti elementi vecchi ma con una veste nuova, la
stessa colonna sonora che accompagnava ogni momento del film, come
l’apparizione della macchina della tortura non è più così forte e
ripetitiva, rimane di sottofondo giusto nel finale come per farci
capire che sì è Saw ma un nuovo Saw.
Nuove sono le dinamiche delle uccisioni, se prima
JigSaw dava sempre una chance ai suoi prigionieri,
questo nuovo Saw li intrappola per punirli delle cattive azioni
fatte senza regalare loro la possibilità di redimersi. La stessa
spirale simbolo del film è un segno del cambiamento, di nuovo
inizio che si vuole dare nel creare una nuova saga puntando più sul
genere poliziesco che sull’horror, dando più importanza alla
trama.
Questo nuovo capitolo ha come
protagonista un Chris Rock che riesce perfettamente a centrare
l’obiettivo; attore dalla carriera prevalentemente votata al genere
comico, Rock si cimenta ora in un genere per lui assolutamente
nuovo, incuriosendo il pubblico. Pochi sanno infatti che l’attore è
un grandissimo fan della saga e che questo lo ha aiutato nel
calarsi meglio nel personaggio, mescolando la comicità che lo
contraddistingue all’horror della saga. Altra
figura importantissima nel film è Samuel
L. Jackson, nei panni del padre di
Zecke, ex-capo della polizia in congedo che man
mano che la storia prosegue, assumerà sempre maggior peso nella
trama.
Spiral – L’eredità di
Saw sposta il suo occhio dalla degenerazione della società
e si concentra sulla problematica della corruzione nella polizia e
sulla vendetta per torti subiti da una giustizia marcia, sul
cattivo funzionamento della giustizia, accompagnandoci lentamente
per poi accelerare con un finale adrenalinico e mozzafiato aperto a
un probabile sequel.
Al cinema dal 16 giugno,
Spiral – L’Eredità di Saw ci riporta dentro alla
saga che ha fatto la storia dell’horror. Ecco cosa hanno da
raccontare sul film il regista Darren Lynn Bousman
e la protagonista femminile, Marisol Nichols.
Arriverà al cinema dal 16 Giugno
Spiral – L’eredità di Saw, il nuovo film del franchise horror di
SAW scritto da Josh Stolberg & Pete Goldfinger. Diretto da Darren
Lynn Bousman nel cast protagonisti sono
Chris Rock, Max Minghella, Marisol Nichols e
Samuel L. Jackson. Un’esclusiva per
l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema.
Nel film Una mente sadica mette in
atto una contorta forma di giustizia in SPIRAL, il nuovo
adrenalinico capitolo della saga di SAW. Lavorando all’ombra di uno
stimato veterano della polizia (Samuel L. Jackson), lo sfrontato
detective Ezekiel “Zeke” Banks (Chris Rock) e il suo partner alle
prime armi (Max Minghella) si occupano di una sconvolgente indagine
su omicidi che ricordano l’inquietante passato della
città. Inconsapevolmente intrappolato in un mistero che si
infittisce sempre di più, Zeke si trova al centro del morboso gioco
dell’assassino.
Al cinema dal 16 giugno,
Spiral – L’Eredità di Saw ci riporta dentro alla
saga che ha fatto la storia dell’horror. Ecco cosa hanno da
raccontare sul film Chris Rock e Max
Minghella. Rock ha contribuito anche alla sceneggiatura e
alla produzione.
Arriverà al cinema dal 16 Giugno
Spiral – L’eredità di Saw, il nuovo film del franchise horror di
SAW scritto da Josh Stolberg & Pete Goldfinger. Diretto da Darren
Lynn Bousman nel cast protagonisti sono
Chris Rock, Max Minghella, Marisol Nichols e
Samuel L. Jackson. Un’esclusiva per
l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema.
Nel film Una mente sadica mette in
atto una contorta forma di giustizia in SPIRAL, il nuovo
adrenalinico capitolo della saga di SAW. Lavorando all’ombra di uno
stimato veterano della polizia (Samuel L. Jackson), lo sfrontato
detective Ezekiel “Zeke” Banks (Chris Rock) e il suo partner alle
prime armi (Max Minghella) si occupano di una sconvolgente indagine
su omicidi che ricordano l’inquietante passato della
città. Inconsapevolmente intrappolato in un mistero che si
infittisce sempre di più, Zeke si trova al centro del morboso gioco
dell’assassino.