Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che l’attrice britannica
Naomi Ackie è stata scelta come interprete di
Whitney Houston nell’annunciato biopic dedicato
all’icona della musica mondiale, tragicamente scomparsa nel 2012
all’età di 48 anni.
Naomi Ackie ha
raggiunto la fama internazionale grazie al ruolo di Anna nel film
Lady Macbeth di William Oldroyd al fianco di
Florence Pugh. Lo scorso anno l’abbiamo vista nei panni di
Jannah, un’alleata della Resistenza, in Star Wars: L’ascesa di Skywalker di
J.J. Abrams. In tv ha preso parte all’acclamata serie
Il biopic si
intitolerà I Wanna Dance with Somebody, in
onore della celebre hit della cantate datata 1987, e sarà diretto
da Stella Meghie, regista di The
Photograph con Issa Rae e Lakeith Stanfield. Gli eredi
della cantante, la società Primary Wave e Clive
Davis (il celebre produttore che scoprì la Houston)
collaboreranno attivamente al biopic.
Il coinvolgimento della Houston
Estate permetterà al film di poter utilizzare le canzoni originale
della cantante: il film, dunque, impiegherà i più grandi successi
che hanno contribuito a rendere la Houston una delle più amate
interpreti a livelli mondiale, come Saving All My Love for
You, Greatest Love of All e I Will Always Love
You.
“Abbiamo trascorso la stragrande
maggioranza dell’ultimo anno alla costante ricerca di un’attrice
che potesse incarnare Whitney Houston”, ha spiegato alla fonte
la regista. “Naomi Ackie ci ha impressionato durante ogni fase
del processo di casting. Sono stata catturata dalla sua enorme
capacità di incarnare la presenza scenica di un’icona globale. Mi
ha commessa vedere il modo in cui è riuscita a portare l’umanità
nella sua vita interiore.”
I Wanna Dance with
Somebody sarà sceneggiato e prodotto da Anthony
McCarten, già sceneggiatore e produttore di Bohemian
Rhapsoy, il biopic con Rami
Malek nei panni di Freddie Mercury. Sony e TriStar dovrebbero
distribuire il film a novembre del 2022.
A proposito del
biopic, Clive Davis aveva dichiarato: “In
base alla mia esperienza personale e professionale con Whitney,
dalla sua adolescenza fino alla sua tragica e prematura scomparsa,
so per certo che la sua storia non è ancora stata raccontata per
intero. Sono davvero felice che Anthony McCarten si sia impegnato
per realizzare una sceneggiatura senza alcun tipo di preclusione,
musicalmente ricca, che rivela finalmente la vera Whitney,
un’artista la cui voce ha profondamente influenzato il mondo,
mentre lei stessa combatteva contro quei demoni che sarebbero stati
poi la sua rovina.”
La storia di Whitney Houston
Whitney
Houston è stata una delle donne di maggior successo
discografico, la quarta donna per numero di vendite negli Stati
Uniti, con circa 55 milioni di dischi certificati
dalla RIAA. Le sue vendite complessive di album e
singoli sono di 200 milioni di copie. Tra gli altri record, detiene anche il
primo posto nella classifica degli artisti di colore di maggior
successo insieme a Michael Jackson, e nel
2006 il Guinness dei Primati l’ha
dichiarata “l’artista più premiata e famosa di tutti i
tempi”.
Si e spenta soli 48 anni
Whitney Houston, una delle regine della musica pop tra gli anni ’80
e ’90. Il corpo della cantante e attrice è stato trovato ieri
pomeriggio in un hotel di Beverly Hills, a Los Angeles. “Alle 15:55
ora locale (00:55 di oggi in Italia, ndr) Whitney Houston è stata
dichiarata morta nel Beverly Hilton hotel”, afferma il portavoce
della polizia Mark Rosen. L’artista era ormai tossicodipendente da
anni.
L’Antartide è da sempre un luogo
particolarmente significativo per il cinema. Con le sue distese di
ghiaccio è tanto inospitale quanto silenziosa, teatro perfetto per
storie di orrore e paura, con la consapevolezza di essere soli in
mezzo al nulla. Già John Carpenter ambientò lì nel
1982 il suo capolavoro La cosa, e di recente con la serie Amazon The Head si è tornati ad
esplorare quei luoghi. Tra queste due opere si colloca però
Whiteout – Incubo bianco, thriller del 2009
diretto da Dominc Sena, noto per
film come Fuori in 60 secondi e L’ultimo dei Templari.
Con quest’opera, il regista porta lo spettatore a scontrarsi con un
contesto particolarmente difficile.
Il film è la trasposizione
cinematografica dell’omonima graphic novel di Greg
Rucka e Steve Lieber. Di grande successo,
già dal 1999 si era provato ad adattarla per il grande schermo,
senza però concreti risultati. Fu solo con l’interesse della Warner
Bros che il film riuscì infine a prendere vita. Sena, dichiaratosi
un grande amante dell’opera letteraria ottenne la regia,
impegnandosi per ricostruire fedelmente l’ambientazione e
l’atmosfera cupa che questa emana. Girato in Canada, tra il
Manitoba e a Montréal, Whiteout – Incubo bianco è
costato 35 milioni di dollari, ed ha regalato ai fan del genere
un’opera che sfrutta l’ambientazione per raccontare qualcosa di più
sulla vicenda.
Il film tuttavia non ottenne il
risultato sperato, finendo così per passare in sordina al momento
della sua uscita in sala. Nonostante i suoi difetti, però, si
tratta di un’opera che presenta diversi elementi di interesse,
costruendo una vicenda thriller da non sottovalutare. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Whiteout – Incubo bianco. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Carrie Stetko, sceriffo federale che ormai un paio
di anni si trova a lavorare in una solitaria e gelida base di
controllo nell’Antartico. Qui, dove per sei mesi all’anno non sorge
il sole, la donna ha trovato il suo luogo ideale, sfuggendo ai
fantasmi del passato per abbracciare la tranquillità più totale. Il
fatto che nulla di significativo avvenga in quel luogo ad altri
potrebbe renderlo noioso, ma per Carrie è invece un’oasi di pace.
Tutto ciò verrà però stravolto nel momento in cui un cadavere viene
rintracciato tra i ghiacci. Per il dottore del luogo, John
Fury, non vi sono dubbi che si tratti di omicidio. Carrie
è così costretta ad intraprendere delle indagini.
A peggiorare le cose vi è il fatto
che stanno per iniziare i temuti sei mesi di buio, che renderanno
dunque il caso più complesso, impedendo anche a quanti li presenti
di lasciare la zona. A turbare maggiormente la donna vi è il fatto
che si ritrova affiancata nelle indagini dall’agente Robert
Pryce, inviato speciale delle Nazioni Unite. Restia a
fidarsi degli altri, Carrie cercherà di condurre autonomamente le
indagini, ma ben presto si renderà conto di avere bisogno di aiuto.
L’assassino è lì tra loro, pronto a colpire nuovamente. Trovarlo e
fermarlo sarà l’unico modo per poter rimanere vivi in quel contesto
di ghiaccio.
Il cast del film
Come anticipato, il progetto era in
programma da molti anni e inizialmente a recitare nel ruolo della
protagonista era stata chiamata l’attrice Reese
Witherspoon. Con il subentro di Sena alla regia, però,
questi volle l’attrice Kate Beckinsale
nel ruolo di Carrie Stetko. Resasi celebre grazie alla saga di
azione horror Underworld, questa fu
lieta di potersi cimentare in un ruolo nuovo. Per prepararsi al
ruolo, l’attrice ebbe modo di approfondire la routine che si ha
nelle basi di ricerca in Antartide. Attraverso un’apposita
preparazione, ebbe inoltre modo di poter affrontare tutte le sue
scene, considerando anche i rigidi climi sul luogo.
Accanto a lei, nei panni del collega
Rober Pryce, vi è invece l’attore Gabriel Macht,
celebre per il ruolo dell’avvocato Harvey Specter nella serie
Suits. Il dottor John Fury ha invece il volto di
Tom Skerritt, celebre per i suoi ruoli in noti
film come M*A*S*H,Alien, Top Gun e La zona morta. Sono poi
presenti Columbus Short nei panni di Delfy, pilota
di elicotteri che aiuterà Stetko nelle sue indagini, e Alex
O’Loughlin nei panni del biologo Russell Haden.
Shawn Doyle, infine, è Sam Murphy, il manager
della stazione dove il gruppo si ritrova. In vista delle riprese,
tutti gli attori hanno dovuto seguire corsi per comprendere le
attività che si svolgono in tali luoghi, come anche i modi per
evitare il freddo.
Nel finale, grazie a un fax spedito
da Sam, Carrie confronta il materiale rimasto alla base con le
informazioni appena ricevute e scopre i cadaveri ai quali, durante
l’indagine, non aveva dato il permesso di rientro; scucendo però le
suture del primo cadavere (le quali, realizza la donna, erano state
eseguite da John) Carrie vi trova dei diamanti giganteschi, capendo
che l’amico è coinvolto. John, infatti, le confessa tutto: avendo
sacrificato la sua vita per ritrovarsi in un posto isolato, aveva
accettato di far parte di un traffico di diamanti. Pur di non
affrontare le conseguenze, decide di suicidarsi consegnandosi al
gelo del posto.
Sei mesi dopo Carrie, Pryce e Delfy,
ormai guarito del tutto, vivono ancora in armonia nella base e
pronti a lasciarla appena si potrà. La Stetko chiede finalmente il
trasferimento, pronta ad affrontare la normale vita da poliziotta
senza farsi condizionare dai traumi vissuti in precedenza. Il film
termina con la donna che, guarita da ciò che la teneva ancora
legata al pasato, esce per una ricognizione e osserva, finalmente,
il sorgere del sole, segno di una nuova vita pronta per
iniziare.
Il trailer di Whiteout –
Incubo bianco e dove vedere il film in streaming e in
TV
In attesa di vedere tale sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Whiteout – Incubo bianco è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple
TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 9 luglio alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Netflix
ha diffuso il trailer dell’atteso nuovo film di Noah
Baumbach, White
Noise, che verrà come Film d’Apertura e in Concorso
alla 79esima Mostra d’Arte Cinematografica di
Venezia. Nel cast protagonisti sono
Adam Driver, Greta
Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola,
Lars Eidinger, Andre Benjamin, Jodie Turner-Smith. Scritto
e diretto da Noah BaumbachWhite
Noise è prodotto da Noah Baumbach, p.g.a.,
David Heyman, p.g.a., Uri Singer.
La trama
Terribile ed esilarante, poetico e
assurdo, ordinario e apocalittico, White Noise racconta i tentativi
di una famiglia americana moderna di affrontare i conflitti della
vita quotidiana e allo stesso tempo comprendere i misteri
universali dell’amore, della morte e della felicità in un mondo
pieno di incertezza. Basato sul romanzo di Don DeLillo.
Oggi al via la 79esima
Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, ad aprire il
concorso sarà White
Noise di Noah Baumbach prodotto da
NBGG Pictures (Noah Baumbach), Heyday Films (David Heyman), Uri
Singer. Protagonisti del film Originale Netflix sono
Adam Driver, Greta
Gerwig,
Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May
Nivola, Jodie Turner-Smith, André L. Benjamin, Lars
Eidinger.
La trama
Esilarante e
terrificante, lirico e assurdo, semplice e apocalittico allo stesso
tempo, White Noise racconta i tentativi di una
famiglia americana contemporanea di affrontare i banali conflitti
della vita quotidiana, confrontandosi con i misteri universali
dell’amore, della morte e con la possibilità di essere felici in
un mondo incerto.
Il commento del regista
Ho letto il romanzo di Don DeLillo
all’università, alla fine degli anni Ottanta e mi è sembrato come
se fosse adesso, o meglio, l’adesso di allora. Il libro cattura
perfettamente l’assurdità, l’orrore e la follia dell’America di
quel periodo. L’ho riletto nei primi mesi del 2020 e mi è sembrato
come se fosse adesso. Ma l’adesso di oggi. Poche settimane dopo, il
mondo si è chiuso. Ho deciso di adattare il libro perché volevo
fare un film che fosse folle come il mondo mi appariva. Non è solo
il ritratto di un Paese, è anche la storia di una famiglia, del
caos che cerca di nascondere, dei disastri da cui vengono travolti,
del modo in cui fanno squadra e sopravvivono. Come scrive De Lillo,
“Traendola da un persistente senso di disastro su larga scala,
continuavamo a inventare la speranza”.
Ci sono fenomeni paranormali molto
difficili da spiegare e che pongono in seria crisi le leggi della
razionalità che dovrebbero invece governare il mondo. La maggior
parte di questi fenomeni hanno spesso a che fare con l’aldilà, con
ciò che non è più visibile nel mondo terreno. Proprio su uno di
questi si basano il film del 2005 White Noise – Non ascoltate e il suo sequel del 2007
White Noise – The Light, ovvero sul
fenomeno delle voci elettroniche. Questo fenomeno
riguarda la manifestazione di voci di origine apparentemente non
umana in registrazioni, ricezioni o amplificazioni tramite
strumentazione elettronica. Secondo esperti di paranormale, tale
fenomeno permetterebbe di entrare in contatto con i defunti e
l’aldilà.
La cosa non ha mai trovato credito
presso la comunità scientifica, ma ha naturalmente dato vita ad un
ampio immaginario di racconti, come quello raccontato nei due
White Noise. Dopo che il primo si affermò come un
grandissimo successo di pubblico, venne dunque realizzato il sequel
con sottotitolo The Light, diretto da Patrick
Lussier, il quale presenta però un cast e una
vicenda completamente diversi da quelli del primo film. Se nel
titolo del 2005 il protagonista era Michael Keaton, in questo seguito è invece
Nathan Fillion. In realtà questo sequel non
riprende esattamente il fenomeno delle voci elettroniche,
concentrandosi piuttosto sulla capacità di prevedere la morte da
parte del protagonista.
Contrariamente al suo predecessore,
questo White Noise – The Light è stato ben accolto
dalla critica, ma si è rivelato un insuccesso di pubblico.
Distribuito direttamente in home-video e passato dunque in sordina,
è però un valido titolo horror da recuperare se si è appassionati
di questo genere di storie ricche di elementi soprannaturali. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà utile
approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di White Noise – The
Light
Protagonista del film è Abe
Dale, la cui vita viene sconvolta radicalmente quando
assiste al brutale omicidio della moglie e del figlio, e il
conseguente suicidio dell’assassino. Tempo dopo la tragedia, Abe,
distrutto dal dolore, tenta di uccidersi con una massiccia dose di
sonnifero, ma viene salvato in tempo. Quando ritorna alla vita
normale, qualcosa però appare cambiato. Infatti Abe vede una strana
aura luminosa intorno alle persone che di lì a poco moriranno.
Decide allora di sfruttare questo suo “dono” per salvare più vite
possibili, senza rendersi conto che in realtà sta gettando sulle
persone salvate una terribile maledizione.
Ad interpretare il protagonista, Abe
Dale, vi è l’attore Nathan Fillion, noto per il ruolo protagonista
di Richard Castle nella serie televisiva Castle e per
essere la voce di Hal Jordan/Lanterna Verde, nelle serie e film di
animazione della DC Comics. Accanto a lui, nel film, vi sono
Craig Fairbrass nel ruolo dell’assassino Henry
Caine, Katee Sackhoff nel ruolo dell’infermiera
Sherry Clarke e Kendall Cross
e Joshua Ballard in quelli di Rebecca e
Danny Dale, moglie e figlio di Abe. Completano il cast
Adrian Holmes nel ruolo di Marty Bloom,
Teryl Rothery in quelli di Julia Caine e
William MacDonald in quelli del dr. Karros.
La spiegazione del finale del film
Nel corso del film Abe scopre che
Henry Caine, l’assassino della sua famiglia, compiendo quel gesto
ha in realtà salvato l’anima di sua moglie e di suo figlio da una
possessione demoniaca. Questo perché anche Henry aveva la capacità
di prevedere la morte altrui. Volendo saperne di più su Henry, Abe
visita la sua casa e scopre che egli è sopravvissuto al proprio
suicidio ed era a quel punto venuto a conoscenza del fenomeno del
“Tria Mera”, il terzo giorno quando Cristo è risorto ingannando la
morte. Il terzo giorno è però anche quello in cui il diavolo si
impossessa dei mortali che hanno ingannato la morte.
Queste possessioni costringono
dunque coloro che sono sopravvissuti a strappare delle vite per
compensare le anime che sono state sottratte alla morte. Senza che
Abe lo sapesse, pochi giorni prima di commettere l’omicidio della
sua famiglia Henry aveva salvato il figlio e la moglie di Abe da
una tragedia stradale. Così facendo li ha però condannati ad
un’imminente possessione, dalla quale decide di liberarli
rimediando a quel suo salvataggio. Abe tenta a quel punto di
fermare quanti aveva fino a quel momento salvato, tra cui
l’infermiera Sherry.
Nel tentativo di fermare la sua
possessione Abe muore, ma riesce comunque a far sì che Sherry si
salvi e possa serenamente giungere in paradiso. La missione di Abe
è stata completata e finalmente vede una luce bianca e brillante
davanti a sé con la sua famiglia che lo aspetta in lontananza,
libero di raggiungerla. Il film si chiude però con Henry, che
impazzisce ulteriormente incontrando nella sua cella tutte le
vittime di coloro che sono morti per mano delle persone che ha
salvato e che lui non ha saputo liberare dalla possessione. Così
facendo, il film si chiude con un lieto fine ma anche con una velo
di tetraggine.
Il trailer di White Noise –
The Light e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 30 agosto alle ore 21:15
sul canale Italia 2. Di conseguenza, per un
limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma
Mediaset Play, dove quindi lo si potrà vedere
anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere
alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far
partire la visione.
Ci sono fenomeni paranormali molto
difficili da spiegare e che pongono in seria crisi le leggi della
razionalità che dovrebbero invece governare il mondo. La maggior
parte di questi fenomeni hanno spesso a che fare con l’aldilà, con
ciò che non è più visibile nel mondo terreno. Proprio su uno di
questi si basa il film White Noise – Non
ascoltate, diretto nel 2005 da Geoffrey
Sax, regista anche di Stormbreaker e Frankie
& Alice, e scritto da Niall Johnson,
sceneggiatore anche del film La famiglia omicidi.
Quello alla base del loro film, in particolare, è
il fenomeno delle voci elettroniche.
Conosciutio anche con il nome di
psicofonia o transcomunicazione
strumentale, questo fenomeno riguarda la manifestazione di
voci di origine apparentemente non umana in registrazioni,
ricezioni o amplificazioni tramite strumentazione elettronica.
Secondo esperti di paranormale, tale fenomeno permetterebbe di
entrare in contatto con i defunti e l’aldilà, permettendo dunque un
dialogo con una dimensione metafisica. Tale fenomeno non ha mai
trovato credito presso la comunità scientifica, ma ha naturalmente
dato vita ad un ampio immaginario di racconti, come quello
raccontato in White Noise – Non ascoltate.
Il film venne accolto in modo molto
negativo dalla critica, ma ottenne invece uno straordinario
successo di pubblico. Ciò ha portato anche alla realizzazione di un
sequel, White Noise: The Light, il quale però non ha
ottenuto lo stesso successo del primo film. Prima di intraprendere
una visione di questo, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
White Noise – Non ascoltate: la trama del film
Protagonista del film è
Jonathan Rivers, un architetto di successo che
conduce una tranquilla vita di successo, diviso tra il lavoro e la
famiglia, composta dalla moglie Anna e dal figlio
Mike. Il suo paradiso in terra viene però
tragicamente sconvolto nel momento in cui l’amata moglie perde la
vita in un drammatico incidente d’auto. Per Jonathan da qui inizio
un profondo periodo di declino e depressione, che lo porta a
perdere interesse per qualunque cosa. Il suo unico desiderio è
quello di poter riavere la sua amata Anna tra le sue braccia. Una
speranza sembra accendersi inaspettatamente quando viene contattato
da misterioso uomo.
Questi si presenta come
Raymond Pryce, esperto di paranormale, il quale
afferma di poter entrare in contatto con i defunti grazie alla
transcomunicazione strumentale. Si tratta di un fenomeno che
avviene tramite le onde radio o video e permette di ascoltare i
messaggi dell’aldilà. Inizialmente scettico, l’architetto sembra
piano piano convincersi sempre più che la voce che sente in alcune
registrazioni sia realmente quella della moglie. In breve ne
diventa ossessionato, inconsapevole del fatto che una serie di
malvagie entità stanno in realtà cercando di manifestarsi nel mondo
terreno per spargere orrore e morte.
White Noise – Non ascoltate: il cast del film
Ad interpretare il ruolo del
protagonista, l’architetto Jonathan Rivers, vi è l’attore candidato
all’Oscar Michael Keaton. Prima
di tornare alla ribalta grazie a Birdman, questi ha
recitato in una serie di film a basso costo, tra cui proprio
White Noise – Non ascoltate. Ad averlo interessato di
questo progetto è stato il concept di base e il fenomeno
paranormale qui trattato, sul quale l’attore si è a lungo
documentato. Nel ruolo della moglie Anna Rivers vi è invece
l’attrice Chandra West, nota per aver interpretato
il personaggio di Holly Gribbs nella serie CSI – Scena del
crimine. Il piccolo Mike Rivers è invece interpretato da
Nicholas Elia.
L’attore britannico
IanMcNeice, noto per le
serie Doc Martin e Doctor Who,
interpreta invece Raymond Pryce, l’uomo che aiuta Jonathan a
parlare con gli spiriti. L’attrice Keegan Connor
Tracy, celebre per essere stata la Fata Madrina nella
serie C’era una volta, interpreta la psichica Mirabelle
Keegan. Nella realtà, l’attrice è laureata in psicologia. Nel film
si ritrova poi anche l’attrice Deborah KaraUnger, vista nei film Crash e The
Game – Nessuna regola, ricopre il ruolo di Sarah Tate, una
donna reduce da un lutto e anche lei intenta a stabilire un
contatto con il suo caro venuto a mancare. In ultimo, nel film si
ritrovano gli attori Mike Dopud nel ruolo del
detective Smits e Sarah Strange in quelli di
Jane.
White Noise – Non
ascoltate: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. White Noise – Non
ascoltate è infatti disponibile nei cataloghi di
Microsoft Store e Mediaset Play.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio
si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il
titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
sabato 27 agosto alle ore 21:00
sul canale Iris.
Disney ha diffuso il trailer di
White Men Can’t Jump, la nuovissima commedia che
debutterà il 19 maggio in esclusiva su Star all’interno di
Disney+ in Italia, su Hulu
negli Stati Uniti e su Star+ in America Latina.
White Men Can’t
Jump è una rivisitazione in chiave moderna
dell’iconico film del 1992 che celebra la cultura dello streetball
di Los Angeles. Sinqua Walls interpreta Kamal, ex promessa del
basket che ha buttato via la sua carriera, mentre la superstar del
rap multiplatino Jack Harlow fa il suo debutto come attore nel
ruolo di Jeremy, un’ex star di questo sport la cui ascesa è stata
bloccata dagli infortuni. Alle prese con relazioni incerte,
pressioni finanziarie e gravi lotte interne, i due giocatori,
apparentemente cosi diversi, scoprono di avere in comune più di
quanto credano.
Diretto da Calmatic, il film è
interpretato anche da Teyana Taylor, Laura Harrier, Vince Staples,
Myles Bullock e Lance Reddick. Il film è scritto da Kenya Barris e
Doug Hall. White Men Can’t Jump è prodotto da Kenya Barris
e Paul Hall; i produttori esecutivi sono Blake Griffin, Ryan Kalil,
Noah Weinstein, Calmatic, Doug Hall, E. Brian Dobbins e James
Powers.
HBO ha
rilasciato un trailer ufficiale di White
House Plumbersper l’imminente serie commedia
politica basata su uno dei più grandi scandali politici della
storia americana. Il video mostra E. Howard
Hunt interpretato daWoody Harrelson e G. Gordon Liddy interpretato
daJustin Theroux mentre pianificano
la rielezione presidenziale di Nixon dopo essere stato assunto per
fare ciò che serve per assicurarsi la sua vittoria. La
miniserie dovrebbe debuttare il 1 maggio.Dai
un’occhiata al trailer ufficiale di
White House Plumbers qui sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=QuKM2sTTmHg
White House
Plumbers è creato e prodotto
esecutivamente dagli ex allievi
di Veep Alex
Gregory e Peter Huyck, con la regia di David Mandel. Insieme a
Theroux e Harrelson ci sono Lena Headey, Judy Greer, Domhnall
Gleeson, Toby Huss, Ike Barinholtz, Kathleen Turner, Kim Coates,
Yul Vazquez, Alexis Valdés, Nelson Ascencio, Tony Plana, Zoe Levin,
Liam James, Kiernan Shipka, Tre Ryder, David Krumholtz, F. Murray
Abraham, Rich Sommer e John Carroll Lynch.
“Racconta la storia di
come i sabotatori politici di Nixon e le menti del Watergate, E.
Howard Hunt e G. Gordon Liddy, abbiano accidentalmente rovesciato
la presidenza che stavano cercando di proteggere con zelo“, si
legge nella didascalia.I produttori esecutivi sono
Harrelson, Theroux, Mandel, Ruben Fleischer, Gregg Fienberg, David
Bernad di The District e Frank Rich, insieme a Paul Lee, Nne Ebong
e Mark Roybal di Wiip e Len Amato di Crash&Salvage.
Nuova immagine direttamente dal set
di White House
Down, con protagonisti l’attore Channing Tatum e il regista
Roland Emmerlich. Il
creatore di Indipende Day riporta ancora
una volta gli Stati Uniti sotto assedio, con la Casa Bianca teatro
principale degli avvenimenti. La produzione ha anche annunciato
l’uscita di un nuovo trailer, prevista per la prossima
settimana.
Ricordiamo anche la trama di
White House
Down, che dovrebbe uscire nei nostri cinema il 28
giugno:
L’agente della polizia
di Washington John Cale, si vede negato il lavoro dei suoi sogni
con i Servizi Segreti per la protezione del Presidente James
Sawyer. Non volendo deludere la sua bambina, John la porta a fare
una visita alla Casa Bianca, quando l’intero complesso viene preso
d’assalto da un gruppo armato paramilitare. Con il governo
nazionale nel caos ed il tempo che scorre inesorabile, ora sta a
Cale salvare il Presidente, sua figlia, e il
Paese.
Roland Emmerich continua a riempire
le caselle del cast di White House Down, ultima aggiunta in ordine
di tempo: Garcelle Bauvais, che condividerà in particolare il set
con Jamie Foxx. Quest’ultimo sarà il Presidente degli Stati Uniti,
mentre Bauvais avrà il ruolo della First Lady. La scelta
dell’attrice non appare casuale, dato che lei e Foxx hanno
interpretato per cinque anni una coppia di fidanzati nello show
televisivo dell’attore e dunque la loro collaborazione è già
ampiamente rodata.
Il film comunque offrirà ben poco
spazio per il romanticismo, dato che ruoterà attorno a un assalto
paramilitare contro la Casa Bianca: del cast fanno parte tra gli
altri Channing Tatum, Maggie Gyllenhaal, Jason Clarke, Lance
Reddick. L’inizio delle riprese è previsto a breve, a Montreal;
l’uscita del film è fissata per il novembre 2012, evitando la
concorrenza col simile Olympus has fallen, protagonista Rerard
Butler.
Ecco un nuovo adrenalinico trailer
internazionale per White House Down, il nuovo
attesissimo action-thiller condito di sana fantapolitica del
veterano Roland Emmerich.
Nel film, l’agente della polizia di
Washington John Cale (Channing Tatum), si vede
negato il lavoro dei suoi sogni con i Servizi Segreti per la
protezione del Presidente James Sawyer (Jamie
Foxx). Non volendo deludere la sua bambina, John la porta
a fare una visita alla Casa Bianca, quando l’intero complesso viene
preso d’assalto da un gruppo armato paramilitare. Con il governo
nazionale nel caos ed il tempo che scorre inesorabile, ora sta a
Cale salvare il Presidente, sua figlia, e il Paese.
Nonostante un
esordio al botteghino abbastanza sottotono per White
House Down e nonostante per il film si profili
all’orizzonte una grossa perdita in termini economici, la Sony
Pictures ha appena annunciato che il 4 luglio ad ogni militare o
veterano (in USA ovviamente) che deciderà di andare a vedere il
film verranno offerti due biglietti gratuiti per andare a vedere il
film.
“Pensiamo che White House Down
sia il miglior action movie dell’estate e così, per il 4 Luglio,
invitiamo tutti i militari e i veterani a vedere il film con un
accompagnatore” questo il comunicato ufficiale dello
Studio.
Anche se questo può essere un
incentivo per riempire le sale, è sicuro che, invitando la gente
gratis al cinema, gli incassi del film non saliranno di certo!
White Hot. L’ascesa e la
caduta di Abercrombie & Fitch è un documentarioNetflix
che mostra tutto ciò che sta dietro il noto marchio di vestiti
americano. Testimonianze di commessi, modelli, addetti ai lavori e
membri dei piani alti di Abercrombie svelano
l’intera macchina dell’impresa, costruita interamente su apparenze
e discriminazioni.
Di cosa parla White Hot?
Nel 1988, un noto marchio di moda
nato cento anni prima e specializzato in abbigliamento sportivo ed
escursionistico viene rilevato da Micheal F.
Jeffries. Si tratta di Abercrombie &
Ftich. Jeffries, come presidente e
amministratore delegato, porta il marchio ad un nuovo livello di
notorietà. Puntando principalmente su un audience giovane, bianca e
americana, l’Abercrombie & Fitch spopola tra gli
studenti universitari. Viene addirittura quotata in borsa,
diventando negli anni Novanta una delle più grandi aziende
d’abbigliamento degli Stati Uniti.
Dietro alla grande impresa però, si
nasconde un modello di business che, per fare presa su una
specifica clientela, discrimina ogni forma di diversità e di
bellezza non canonica. White Hot racconta,
attraverso le parole di chi ha fatto parte dell’azienda a tutti i
livelli, l’ascesa, il crollo vertiginoso e il cambio di direzione
di Abercrombie & Fitch, ripercorrendo trent’anni
di un marchio che ha è stato specchio e modello dell’industria
della moda.
Cosa si cela dietro al successo di
Abercrombie & Fitch?
Il brand nasce nel 1892 per opera
dell’imprenditore David Abercrombie e del socio
Ezra Fitch come produttore di materiale ed
abbigliamento sportivo. Nel corso del Novecento, i capi di
Abercrombie vengono indossati da personaggi
come Teddy Roosvelt, Greta Garbo
e John F. Kennedy.
White Hot
rivela il collegamento tra l’idea originaria del fondatore e il
cambio di rotta apportato all’Abercrombie &
Fitch da Micheal F. Jeffries. Il
nuovo CEO dell’azienda ne cambia completamente i connotati, sotto
ogni aspetto. Il cliente a cui si rivolge è lo studente
universitario bianco americano di vent’anni, che ambisce ad
indossare gli abiti del marchio per sentirsi come i modelli che lo
promuovono. Abercrombie diventa l’emblema della
bellezza americana, fatta di fisici scolpiti, sorrisi e pelli
bianchissime e lineamenti perfetti.
Il mondo impeccabilmente costruito
dalle campagne pubblicitarie, realizzate ad hoc in collaborazione
con il fotografo Bruce Weber, dai modelli-commessi
nei negozi e dagli indumenti aderenti, è un ”American dream” a cui
tutti gli adolescenti ambiscono ma a cui nessuno sembra riuscire ad
arrivare…
Svelati gli
scandali dietro ad Abercrombie & Fitch
Attraverso le testimonianze di chi
ha toccato con mano la costruzione del marchio, White
Hot riporta non solo la bella patina che avvolge il brand,
ma anche gli aspetti più razzisti e perversi della macchina
Abercrombie & Fitch. Dal CEO
Jeffries a Bruce Weber, sono
diverse le personalità che hanno spinto la società allo stesso
tempo verso il successo e verso la cattiva reputazione. Standard
altissimi e discriminatori per l’assunzione del personale,
bluewashing e pinkwashing hanno portato la società ad affrontare
controversie legali e, negli ultimi anni, ad un ambio di
direzione.
White hot è un collage
I più giovani conoscono le iconiche
immagine legate al brand: torsi nudi, surfisti, ragazze esili,
capelli perfetti. Guardando White Hot, ci si rende
conto che l’essenza di Abercrombie & Fitch non è
molto più di questo. Il
documentario mostra i prodotti, i modelli, i negozi e le famose
shopping bag del brand, illustra come sono cambiati nel corso degli
anni e svela tutto ciò che sta dietro alle immagini così
impeccabili e patinate.
In un montaggio
documentaristico fatto di filmati originali, interviste e
montaggio a collage stile Le Iene, White
Hot è un prodotto interessante e rivelatorio, che fa
riflettere non solo su Abercrombie, ma sull’intera
macchina della moda.
Ungheria, giorni nostri. Dopo il
divorzio dei genitori, la giovane Lili (Zsofia
Psotta) vive insieme al padre, Daniel (Sandor
Zsoter), severo ed intransigente; unica consolante
compagnia, Hagen, il suo cane. Improvvisamente il
governo impone una nuova tassa sui cani meticcio così Daniel è
costretto ad abbandonare Hagen, dividendolo dalla sua padroncina.
Iniezierà per il simpatico quadrupede una lunga quanto travagliata
odissea che passera per fughe dagli accalappiacani, visite a canili
fatiscenti e lotte all’ultimo sangue imposte da uomini senza
scrupoli. Un branco di cani randagi sarà la sua salvezza, la sua
nuova dimensione; con loro parteciperà alla rivolta verso la razza
umana, ma Lili…
Nonostante la giovane età,
Kornèl Mandruzco è già giunto al suo quinto lungo,
e anche questo suo nuovo White God ha
ricevuto importanti riconoscimenti, così come gli altri.
White God – sinfonia per Hagen è stato
infatti premiato al Festival di Cannes 2014 nella categoria
“Un certain Reguard” e come gli altri lavori del regista ungherese,
conferma il talento e la stoffa del suo creatore.
Il film racconta una storia dal
forte valore simbolico in quanto la figura del cane in fuga e in
perenne lotta contro un padrone oppressivo, può essere vista come
la trasposizione di tutte le minoranze etniche e sociali tanto
minacciate nell’Europa di oggi e nell’Ungheria di Mandruzco in
particolare. Il “dio bianco” del titolo può essere visto come
l’uomo, il padrone, che decide della vita e della morte dei cani, i
quali ad un certo punto si ribellano a questa situazione e
dichiarano guerra alla razza umana. Il regista utilizza questa
sorta di metafora per riferirsi, in realtà, ai movimenti di massa
che in alcune parti dell’Europa si sono recentemente sollevate
contro il potere pre-costituito.
Un film dal forte impatto emotivo
che rapisce lo spettatore anche grazie all’ausilio di una colonna
sonora coinvolgente, splendida la Rapsodia ungherese numero 2, ed
una serie di riprese a campo aperto molto suggestionanti.
White God – Sinfonia
per Hagen è emozionante e commovente ma che non
lesina scene violente e forti che ci fanno consigliare il film
stesso per un pubblico sì giovane ma non giovanissimo.
Sebbene non si possa che parlare
bene dei due protagonisti “umani” Sandor Zsoter e
soprattutto l’angelica Zsofia Psotta, al suo
esordio cinematografico assoluto, il vero protagonista e mattatore
del film è Hagen, straordinario cane attore scelto da Mandruzco. Ci
fa piacere sottolineare come gli oltre 200 cani utilizzati per le
scene del film, siano stati scelti tutti da diversi canili
ungheresi, e tutti hanno trovato sistemazione al termine delle
riprese.
White God – sinfonia per
Hagen è un film che merita di essere visto e che
potrete trovare nelle nostre sale a partire dal 09 di aprile,
distribuito da Bolero Film.
Grazie a IndieWire vi mostriamo oggi il trailer di
White Girl, opera prima di
Elizabeth Wood presentata all’ultimo Sundance Film
Festival. Protagonisti del film Morgan Saylor, Chris
North e Justin Bartha.
Ecco il video:
La storia è ispirata a una vicenda
realmente accaduta che racconta di una ragazza del college che
insieme al fidanzato rimane coinvolta in un pericoloso giro. I due
cercano di comprare dell’erba da un loro vicino ma le cose vanno
male è lui viene arrestato davanti agli ochci di lei. In seguito
lei cercherà nello spaccio di cocaina i soldi necessari per la
cauzione.
White Girl
arriverà al cinema negli USA il 26 agosto, per un’uscita limitata,
e poi il 9 settembre su tutto il territorio statunitense. Non
sappiamo se il film arriverà mai in Italia.
Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a
partecipare ad una serie di film di genere d’azione
e
thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Survive the
Night, Trauma Center e Hard Kill. Un altro
recente titolo, simile a questi, a cui ha partecipato, è
White Elephant: Codice criminale, diretto da
Jesse V.
Johnson, noto per aver lavorato a lungo come
controfigura e stuntman. Nel film, in realtà, la partecipazione di
Willis è marginale e altri sono gli interpreti protagonisti. Data
la sua popolarità come attore, però, la promozione del film si è
costruita sulle sue spalle.
White Elephant: Codice
criminale è inoltre uno degli ultimi film con protagonista
Bruce Willis, che si è ora ritirato dalla
recitazione perché gli è stata diagnosticata una
demenza frontotemporale. Il regista, che in precedenza, quando
lavorava come stuntman, aveva collaborato con Willis, ha detto al
Los Angeles Times che “era chiaro che non era il Bruce che
ricordavo“. Le battute di Willis sono state girate a un ritmo
più veloce su suggerimento del suo assistente, Stephen J.
Eads, così da nascondere i difetti di pronuncia
dell’attore.
In seguito a Johnson è stato chiesto
se voleva girare un altro film con Willis, ma il regista ha
rifiutato l’offerta, affermando: “Siamo tutti fan di Bruce
Willis e l’accordo sembrava sbagliato e in definitiva una fine
piuttosto triste per una carriera incredibile, con la quale nessuno
di noi si sentiva a proprio agio“. Di certo White
Elephant: Codice criminale non contiene la miglior
performance della carriera di Willis e probabilmente non verrà mai
citato tra i suoi lavori migliori, ma per i fan dell’attore e gli
appassionati del genere si tratta comunque di un film da non
perdere.
La trama di White Elephant: Codice
criminale
Arnold
Solomon è un ricco e potente speculatore del settore
immobiliare, con legami con la criminalità organizzata e intento
ora a trattare un accordo con i russi. Per stare tranquillo ed
evitare interferenze da parte del suo rivale, Luis
Velasquez, a capo di un Cartello messicano, Arnold affida
al suo fidato sicario e caro amico Gabriel “Gabe”
Tancredi, un ex marine ora al servizio della criminalità,
il compito di gestire le negoziazioni. All’incontro con Velasquez,
Gabe si presenta con il suo aiutante Carlos
Garcia. Quando però le trattative con Velasquez
falliscono, Garcia decide di eliminarlo.
Gli agenti della polizia
investigativa Vanessa Flynn e Walter
Koschek, appostati per sorvegliare Velasquez, vedono
Carlos uscire di corsa e scampare per un pelo all’esplosione
dell’ufficio del boss messicano. Appreso dell’esistenza dei
testimoni, Arnold ordina a Gabe di eliminarli. Koschek viene allora
ucciso a casa sua da Gabe e Carlos, mentre per l’agguato a Vanessa,
Carlos si porta dietro alcuni amici per aiutarlo. L’ex marine
decide però di infrangere il codice criminale e aiuta la Flynn a
sfuggire all’aggressione mortale. Da quel momento per loro la
situazione si complica e si troveranno a dover fermare i suoi
nemici prima che essi fermino lei.
Il cast del film
Ad interpretare il ricco e potente
speculatore del settore immobiliare Arnold Solomon vi è, come
anticipato, l’attore Bruce Willis. Negli
ultimi anni abituato ad interpretare ruoli piuttosto marginali,
questo accettò di partecipare al film a patto di girare tutte le
proprie scene nel minor numero possibile di giorni. Per via della
malattia di cui inizia a soffrire in modo sempre più evidente,
Willis ebbe però diverse difficoltà sul set, ad esempio nel
ricordare le proprie battute. Vero e proprio protagonista del film,
nei panni di Gabriel Tancredi è però Michael Rooker,
meglio noto per aver interpretato Yondu nei film di Guardiani della Galassia.
Olga Kurylenko,
protagonista femminile del film, è invece impegna ad interpretare
la poliziotta Vanessa Flynn. Prima di questo film l’attrice è
divenuta celebre grazie a titoli come Quantum of
Solace, dove interpretava la Bond girl Camille
Montes, To
the Wondere La
corrispondenza. Completano poi il cast gli attori
Vadhir Derbez nei panni di Carlos Garcia e
Louie Ski Carr in quelli di Luis Velasquez.
L’attore candidato agli Oscar John Malkovich
ricopre invece il ruolo di Glen Follett.
Il trailer di White
Elephant: Codice criminale e dove vederlo in streaming e
in TV
Il film è presente unicamente sulla
piattaforma streaming Infinity+. È però presente
presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 5 giugno alle ore
21:20 sul canale Italia 1. Di
conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche
sulla piattaforma Mediaset Play, dove quindi lo si
potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
White Elephant – Codice
criminale si inserisce nella fase conclusiva della
carriera di Bruce Willis, segnata da una lunga
serie di action thriller a basso budget realizzati tra il 2019 e il
2022, prima del suo ritiro dalle scene per motivi di salute. In
questo periodo, l’attore ha partecipato a numerosi progetti in
ruoli secondari o marginali, spesso interpretando figure di
autorità come poliziotti, detective o ex militari. Il film diretto
da Jesse V.
Johnson segue questa tendenza, ma si distingue per una
maggiore cura formale e per l’attenzione alla costruzione dei
personaggi, rispetto ad altri titoli simili della stessa fase.
Confrontato a pellicole come
Survive the
Night, Trauma Center e Hard Kill, questo film
mostra un respiro narrativo leggermente più ampio. Mentre negli
altri film Willis appare spesso relegato a semplici comparse con
poco spazio d’azione, qui il suo personaggio, un potente boss
criminale, ha un ruolo più attivo e influente sulla trama. La
storia ruota attorno a un sicario in crisi morale che si trova
diviso tra l’obbedienza agli ordini del proprio capo e il desiderio
di proteggere una testimone scomoda. Il conflitto etico e il
rapporto tra mentore e allievo offrono spunti che arricchiscono la
narrazione, pur restando nei limiti dell’action da home video.
Nel complesso, White
Elephant – Codice criminale rappresenta un tassello
interessante della recente filmografia recente di Willis, in cui
l’attore offre una performance coerente con la sua immagine di duro
imperturbabile, ma con sfumature più ciniche e crepuscolari. Pur
non raggiungendo le vette dei suoi successi passati, il film riesce
a coinvolgere grazie a un ritmo solido e a un tono da noir moderno.
Nel resto dell’articolo analizzeremo più nel dettaglio il finale
del film, spiegandone il significato e le implicazioni per i
personaggi principali.
La trama del film
Arnold
Solomon (Bruce
Willis) è un ricco e potente speculatore del
settore immobiliare, con legami con la criminalità organizzata e
intento ora a trattare un accordo con i russi. Per stare tranquillo
ed evitare interferenze da parte del suo rivale, Luis
Velasquez, a capo di un Cartello messicano, Arnold affida
al suo fidato sicario e caro amico Gabriel “Gabe”
Tancredi
(Michael
Rooker), un ex marine ora al servizio della
criminalità, il compito di gestire le negoziazioni. All’incontro
con Velasquez, Gabe si presenta con il suo aiutante Carlos
Garcia. Quando però le trattative con Velasquez
falliscono, Garcia decide di eliminarlo.
Gli agenti della polizia
investigativa Vanessa Flynn (Olga
Kurylenko) e Walter Koschek,
appostati per sorvegliare Velasquez, vedono Carlos uscire di corsa
e scampare per un pelo all’esplosione dell’ufficio del boss
messicano. Appreso dell’esistenza dei testimoni, Arnold ordina a
Gabe di eliminarli. Koschek viene allora ucciso a casa sua da Gabe
e Carlos, mentre per l’agguato a Vanessa, Carlos si porta dietro
alcuni amici per aiutarlo. L’ex marine decide però di infrangere il
codice criminale e aiuta la Flynn a sfuggire all’aggressione
mortale. Da quel momento per loro la situazione si complica e si
troveranno a dover fermare i suoi nemici prima che essi fermino
lei.
La spiegazione del finale del film
Nel terzo atto, la tensione esplode quando Gabriel Tancredi, ormai
in conflitto tra il proprio codice morale e la lealtà verso il boss
Arnold Solomon, decide di proteggere l’agente Vanessa, testimone di
un tentato omicidio orchestrato da Solomon. I colpi di scena
aumentano quando Solomon, informato della defezione di Gabriel,
ordina un massiccio assalto alla sua villa. In un crescendo di
scene d’azione, uomini armati irrompono tra corridoi bui,
esplosioni e colpi di arma da fuoco, in uno stile vicino alle
sequenze dei primi John Wick.
Durante l’assalto, Gabriel e Vanessa, alleati dallo spirito,
affrontano l’intera squadra di sicari nel cortile e all’interno
della villa. I combattimenti sono crudi, con effetti sanguinolenti
decisamente più improntati al “pratico” che al digitale.
Vanessa dimostra la sua abilità militare affrontando con freddezza
i sicari, mentre Gabriel ribadisce il proprio cammino verso la
redenzione. Solomon, resosi conto del fallimento, tenta la fuga, ma
viene fermato e giustiziato da Gabriel, che chiude così i conti con
il proprio passato. Il film si conclude con Gabriel e Vanessa che
si allontanano dal luogo del massacro, feriti ma vivi, lasciando
intendere un possibile inizio per entrambi al di fuori della
violenza e della criminalità.
Queste scene finali incarnano il tema centrale del film: la
possibilità di redenzione e il peso del proprio passato. Gabriel
decide di proteggere Vanessa non solo per affetto, ma per espiare
le azioni violente compiute, un vero punto di rottura con il
proprio codice da killer senza scrupoli. Solomon rappresenta invece
il passato che rifiuta il cambiamento, incarnando la brutalità
inamovibile del potere criminale. Il contrasto tra la
decisione morale di Gabriel e l’intransigenza del boss amplifica il
conflitto etico alla base della narrazione.
Inoltre, la distruzione della villa simboleggia lo smantellamento
del mondo oscuro in cui Gabriel ha vissuto per anni. La complicità
tra Gabriel e Vanessa, legate da traumi militari e personali, crea
un legame che va oltre la semplice alleanza: diventa manifestazione
di fiducia reciproca e supporto. Il loro confronto contro
l’organizzazione malavitosa trova, nel climax, un’impronta quasi
rituale: il vecchio sistema viene abbattuto per lasciar spazio a
una vita nuova, basata sulla protezione anziché sulla violenza.
Si è chiuso con discreto successo
la serie televisiva White Collar, con
protagonista Matt Bomer e trasmessa dal USA Network, che dopo sei
stagioni ha deciso di porre fine allo show. Ebbene oggi proprio
Bomer ritorna a parlare sulla possibiltà di continuare la storia in
un lungometraggio:
Sotto alcuni aspetti, il finale
mi ha soddisfatto, ma in qualche modo mi sarebbe piaciuto
esplorare anche altre strade. C’erano ancora direzioni verso le
quali andare, ma penso che il modo in cui lo hanno concluso sia
stato ben fatto, nel senso che non hanno cercato di impacchettare
il tutto con un bel fiocco. Alcune cose sono state concluse con dei
finali aperti, lasciando così molto all’immaginazione dei
telespettatori, e penso sempre che questo sia più potente di
qualsiasi altra cosa tu possa buttare giù su un pezzo di
carta.
White Collar è
una serie televisiva statunitense trasmessa
dal 2009 sulla rete USA Network. Creato da Jeff
Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim
DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio
della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente
dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha
debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime,
e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le
prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia
1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene
trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione
andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua
italiana della prima stagione è avvenuta col
titolo White Collar – Fascino criminale, mentre
dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in
italiano col solo titolo originale.
New York. Neal Caffrey è
un giovane ed affascinante mago della truffa, geniale e
spavaldo. Peter Burke è invece un esperto agente
dell’FBI che fa parte della sezione White Collar Crime
Unit, una divisione dell’agenzia che si occupa di crimini non
violenti, quali truffe, frodi, falsificazioni e furti d’arte,
perpetrati per la massima parte da persone di stato sociale medio
alto e spesso nell’ambito della loro professione.
I due sono agli antipodi, ma non
potrebbero conoscersi meglio: infatti, dopo anni di indagini ed
inseguimenti, l’agente federale Burke è stato l’unico capace di
catturare faticosamente Caffrey e consegnarlo alla giustizia. Pur
di non rimanere in prigione, Neal si offre come consulente a
Peter per aiutare l’FBI nei suoi casi irrisolti, chiedendo come
ricompensa la libertà. Sulle prime l’agente rifiuta, poi però
capisce che l’esperienza di Caffrey nel settore potrebbe rivelarsi
molto preziosa per risolvere le indagini della sua divisione.
Neal ottiene così il rilascio sotto
la custodia di Burke e, pur tra alti e bassi, la loro partnership
funziona così bene che Neal viene presto confermato come consulente
fisso dell’FBI. Il ragazzo trova però difficile adattarsi al suo
nuovo ruolo dall’altra parte della barricata, rischiando spesso di
ricadere nelle vecchie abitudini; allo stesso modo, pur
concedendogli molto credito, Peter non riesce mai a nutrire piena
fiducia nell’operato di Caffrey, mostrandosi spesso sospettoso e
prevenuto nei suoi confronti. La semilibertà ottenuta è
indispensabile a Neal per scoprire dove sia finita Kate, la donna
di cui è innamorato, che dopo un ultimo colloquio in carcere è
misteriosamente scomparsa.
Il reboot di White
Collar, di cui si parlava da tempo, sta ufficialmente
andando avanti: il creatore della serie Jeff
Eastin ha scritto la sceneggiatura del progetto.
Matt Bomer, Tim DeKay e Tiffani Thiessen sono tutti
confermati per tornare e riprendere i rispettivi ruoli di Neal
Caffrey, Peter Burke ed Elizabeth Burke.
La notizia è stata annunciata
durante il TV Fest di Variety, confermando anni di speculazioni
sulla serie originale di USA Network. White
Collar, un poliziesco che ha debuttato nell’ottobre 2009 e
che è durato sei stagioni, era incentrato sul talentuoso artista
della truffa di
Matt Bomer e sull’agente speciale dell’FBI di DeKay
che lavoravano insieme per risolvere i crimini.
Cosa sappiamo del reboot di White
Collar
Sebbene non si conoscano ancora
dettagli specifici sulla trama del reboot, DeKay ha accennato al
fatto che il progetto si rivolgerà sia ai fan dell’originale che ai
nuovi spettatori. “È una sceneggiatura fantastica che risponde
a tutte le domande che ci si pone guardando la serie“, ha
dichiarato l’attore a Variety, “e che introdurrà la serie anche
a coloro che non l’hanno vista. Entrambe le parti della spada sono
affilate“.
Eastin ha parlato di ciò che ha
aiutato il reboot a prendere slancio, citando la rinascita di Suits
in streaming: “Se si arriva al finale, con Neal [Bomer] che
cammina a Parigi, quella è sempre stata l’idea. L’ho sempre
lasciata aperta e, con il passare degli anni, sembrava sempre più
una speranza lontana. Ma ringraziamo Suits per aver dato il via a
questa tendenza dello streaming. Stavano andando alla grande e
hanno fatto sì che la gente guardasse White Collar ora su Netflix. Sta andando molto, molto bene. Da lì è nata
l’idea di farne un’altra“.
È stato inoltre confermato che il
nuovo White Collar renderà omaggio al defunto
Willie Garson, interprete di Mozzie in tutte e
sei le stagioni del procedurale e scomparso nel settembre
2021.
“Onora anche Willie, in modo
profondo“, ha detto DeKay. Thiessen ha aggiunto: “Dopo
averlo finito, ho detto a Jeff che ero letteralmente emozionato, ma
allo stesso tempo avevo le lacrime agli occhi – per una buona
ragione. Hai catturato la suspense, il brivido, i personaggi e
l’amore in quel reboot“.
Non è ancora stata fissata una
piattaforma per il reboot di White Collar, anche
se la speranza è che possa finire su un servizio di streaming. La
notizia è l’ultimo esempio di un rinnovato interesse per i
procedurali trasmessi da USA Network negli anni 2010. Dopo il
record di ascolti in streaming, la NBC sta lavorando a uno spin-off
di Suits. È stato inoltre riferito che USA Network sta cercando di
tornare agli show sceneggiati.
Oltre a Bomer, DeKay,
Thiessen e Garson, il cast regolare di White
Collar comprendeva anche Marsha Thomason, Natalie
Morales, Hilarie Burton, Sharif Atkins, Diahann Carroll e,
durante la prima stagione, Natalie Morales. Tra
gli ospiti ricorrenti, Diahann Carroll, James Rebhorn,
Bridget Regan e Gloria Votsis. L’originale è stato
prodotto dai Fox Television Studios, con Eastin, Nick Thiel e Jeff
King come produttori esecutivi.
Il mese si sta concludendo con una
nota positiva per i fan di White
Collar, poiché è emerso un
nuovo aggiornamento sul revival della serie. In particolare, è
stato confermato che l’agente speciale dell’FBI Clinton Jones,
interpretato da Sharif Atkins nel corso
delle sei stagioni del police procedural, farà parte del reboot,
anche se i dettagli rimangono poco chiari. Atkins lo ha rivelato a
TVLine meno di una settimana dopo che il creatore
Jeff Eastin ha rilasciato un importante aggiornamento
sulla nuova serie, compreso il suo presunto titolo,
White Collar:Renaissance, e quello dell’episodio
pilota “Masquerade”.
Di recente, Atkins ha detto del
coinvolgimento del suo personaggio nella prossima serie di White Collar: “Ho parlato
con [il creatore] Jeff Eastin un po’ qua e là, e sì, Jones è ancora
nel mondo”. Pur non avendo rivelato altro, l’attore ha
commentato la sceneggiatura dello show, lasciando intendere che
Jones ha ottenuto una promozione. Ha proseguito:
“Sono curioso di sapere cosa sta
facendo Jones in questi giorni.Quale dipartimento
dirige?Quale squadra sta guidando?È davvero
eccitante.Ho sentito dire che la sceneggiatura è di
altissimo livello.Rende omaggio, in modo splendido, al
compianto Willie Garson e riprende il discorso da
dove era stato interrotto in termini di arguzia, eccitazione e
relazioni.Io stesso non vedo l’ora di vederlo”.
L’attore di
ER ha poi riflettuto sulla serie
originale di White Collar, descrivendo l’esperienza
vissuta nello show per più di mezzo decennio come “un bel momento”.
Ha aggiunto: “C’è qualcosa di speciale nel lavorare in una città
come New York. È qualcosa che ti lega davvero e l’esperienza, per
tutti noi, è qualcosa che, sicuramente, non dimenticheremo
mai”.
L’originale White Collar è stato un successo per un motivo
preciso
Creata da Eastin, la serie
originale White Collar ha come protagonisti Tim
DeKay nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Peter Burke
e
Matt Bomer in quello di Neal Caffrey, un
affascinante e poliedrico truffatore che lavora sia come
informatore di Burke che come consulente dell’FBI. La
serie ha debuttato su USA Network il 23 ottobre 2009 ed è
durata sei stagioni, concludendosi il 18 dicembre 2014.
Al fianco di DeKay e Bomer in
White Collar recitavano Willie Garson nel
ruolo del migliore amico truffatore di Neal, Mozzie,
Tiffani Thiessen nel ruolo della moglie di Peter,
Elizabeth, Marsha Thomason nel ruolo dell’agente
speciale dell’FBI Diana Berrigan e Atkins nel ruolo dell’agente
speciale dell’FBI Clinton Jones. Inoltre, Hilarie
Burton ha interpretato l’interesse amoroso di Neal,
l’investigatrice assicurativa Sara Ellis, mentre Diahann
Carroll ha vestito i panni di June Ellington, una ricca
vedova con cui Neal fa amicizia e con cui finisce per convivere.
White Collar:Renaissance è ancora in
lavorazione, mentre la serie originale è in streaming su
Netflix.
Si è chiusa con un gran finale la serie White
Collar, show di successo targato Usa Network e con
protagonista l’attore Matt Bomer. Ebbene oggi a commentare il
finale è stato Tim DeKay che ha rivelato:
ATTENZIONE SEGUONO SPOILER.
Nel finale Peter si unisce alle Pink
Panthers, ecco il suo commento:
Diciamo che ha imparato molto da Neal, ma ho fatto in modo
che per Peter fosse qualcosa da prendere o lasciare. Non gli
importa molto delle Panthers, con quella sicurezza, le Panthers non
dubitano di lui.
Non mi sarebbe dispiaciuto interpretare qualcuno di più dark
o fare una sitcom, l’unica costante dello show è che Peter ha fatto
sempre la cosa giusta. Credo che gli autori l’avessero sempre
saputo, non abbiamo nessun obbligo morale e la copertura di White
Collar può cadere con facilità.
È interessante per il pubblico vederli lavorare insieme a
una truffa dopo sei anni in cui hanno fatto avanti-indietro
rispetto a una vita che ti mette nei guai. Peter insieme a Neal
nell’ultima truffa li unisce per il series finale.
Neal e Peter sono molto legati, si trovano interessanti ed è
interessante incontrare qualcuno più intelligente di te. Sono molto
diversi, ma mentre Peter sarà felice per Neal, gli mancherà
tantissimo il suo migliore amico.
White Collar è
una serie televisiva statunitense trasmessa
dal 2009 sulla rete USA Network. Creato da Jeff
Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim
DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio
della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente
dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha
debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime,
e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le
prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia
1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene
trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione
andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua
italiana della prima stagione è avvenuta col
titolo White Collar – Fascino criminale, mentre
dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in
italiano col solo titolo originale.
New York. Neal Caffrey è
un giovane ed affascinante mago della truffa, geniale e
spavaldo. Peter Burke è invece un esperto agente
dell’FBI che fa parte della sezione White Collar Crime
Unit, una divisione dell’agenzia che si occupa di crimini non
violenti, quali truffe, frodi, falsificazioni e furti d’arte,
perpetrati per la massima parte da persone di stato sociale medio
alto e spesso nell’ambito della loro professione.
I due sono agli antipodi, ma non
potrebbero conoscersi meglio: infatti, dopo anni di indagini ed
inseguimenti, l’a
Si intitola Au Revoir,
White Collar 6×06, il sesto episodio della sesta stagione della
serie della serie televisiva di successo con protagonista Matt
Bomer.
https://www.youtube.com/watch?v=7BrWp8ESpE8
In White Collar
6×06 Al fine di aiutare Neal effettuare una rapina
rischiosa, Peter deve coinvolgere se stesso in una truffa
pericolosa
Si intitola All Is Fair,
White Collar 6×04, la quarta puntata
dell’atteso sesto e ultimo ciclo di episodi della serie televisiva
di successo trasmessa dal network americano di USA Network.
https://www.youtube.com/watch?v=kRQTPbvK3AI
In White Collar 6×04 Peter e Neal
si concentrano su di un caso che ha a che fare con
qualcuno del passato di Mozzie
White
Collar è una serie
televisiva statunitense trasmessa
dal 2009 sulla rete USA Network. Creato da Jeff
Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim
DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio
della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente
dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha
debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime,
e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le
prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia
1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene
trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione
andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua
italiana della prima stagione è avvenuta col
titolo White Collar – Fascino criminale, mentre
dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in
italiano col solo titolo originale.
New York. Neal Caffrey è
un giovane ed affascinante mago della truffa, geniale e
spavaldo. Peter Burke è invece un esperto agente
dell’FBI che fa parte della sezione White Collar Crime
Unit, una divisione dell’agenzia che si occupa di crimini non
violenti, quali truffe, frodi, falsificazioni e furti d’arte,
perpetrati per la massima parte da persone di stato sociale medio
alto e spesso nell’ambito della loro professione.
I due sono agli antipodi, ma non
potrebbero conoscersi meglio: infatti, dopo anni di indagini ed
inseguimenti, l’agente federale Burke è stato l’unico capace di
catturare faticosamente Caffrey e consegnarlo alla giustizia. Pur
di non rimanere in prigione, Neal si offre come consulente a
Peter per aiutare l’FBI nei suoi casi irrisolti, chiedendo come
ricompensa la libertà. Sulle prime l’agente rifiuta, poi però
capisce che l’esperienza di Caffrey nel settore potrebbe rivelarsi
molto preziosa per risolvere le indagini della sua divisione.
Neal ottiene così il rilascio sotto
la custodia di Burke e, pur tra alti e bassi, la loro partnership
funziona così bene che Neal viene presto confermato come consulente
fisso dell’FBI. Il ragazzo trova però difficile adattarsi al suo
nuovo ruolo dall’altra parte della barricata, rischiando spesso di
ricadere nelle vecchie abitudini; allo stesso modo, pur
concedendogli molto credito, Peter non riesce mai a nutrire piena
fiducia nell’operato di Caffrey, mostrandosi spesso sospettoso e
prevenuto nei suoi confronti. La semilibertà ottenuta è
indispensabile a Neal per scoprire dove sia finita Kate, la donna
di cui è innamorato, che dopo un ultimo colloquio in carcere è
misteriosamente scomparsa.
Si intitola Uncontrolled
Variables, White Collar 6×03, la
terza puntata dell’atteso sesto e ultimo ciclo di episodi della
serie televisiva di successo con protagonista Matt Bomer e
trasemssa dal network americano della USA Network.
https://www.youtube.com/watch?v=54C86T_xYqI
In White Collar
6×03 Ora che sanno Keller lavora come
informatore per l’Interpol, Neal e Peter
tentativo di identificare il suo mandante. Diventa subito chiaro
che l’FBI e l’Interpol hanno bisogno di lavorare
insieme altrimenti richia di saltare l’intero
caso. Nel frattempo, il Panthers da il compito a Neal e Keller di
rubare un file da una società ad alta tecnologia.
Keller organizza un piano e sceglie l’obiettivo, una dolce,
ignara giovane donna che non sta bene con Neal. Ed
Elizabeth si preoccupa che l’esigente programma di lavoro di Peter
potrebbe aumentare il tempo che lui la lascia da
sola con loro figlio.
White Collar è una
serie televisiva statunitense trasmessa dal 2009 sulla rete USA
Network. Creato da Jeff Eastin, lo show vede protagonisti Matt
Bomer e Tim DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane
genio della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per
l’agente dell’FBI Peter Burke. In Italia la serie ha debuttato in
prima visione satellitare su Fox Crime, e dalla seconda stagione
viene trasmessa da Fox; in chiaro le prime tre stagioni sono state
trasmesse da Italia 1 dal 2011, mentre dalla
quarta stagione viene trasmessa da Top Crime mentre la sesta e
ultima stagione andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua italiana
della prima stagione è avvenuta col titolo White Collar –
Fascino criminale, mentre dalla seconda stagione lo show
viene trasmesso in italiano col solo titolo originale.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di White Collar 6×06, l’episodio che
chiuderà definitivamente la serie con protagonista Matt Bomer e
trasmessa dal USA Network che oggi ha diffuso il promo ufficiale di
“Au Revoir”:
White
Collar è una serie
televisiva statunitense trasmessa
dal 2009 sulla rete USA Network. Creato da Jeff
Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim
DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio
della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente
dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha
debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime,
e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le
prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia
1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene
trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione
andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua
italiana della prima stagione è avvenuta col
titolo White Collar – Fascino criminale, mentre
dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in
italiano col solo titolo originale.
New York. Neal Caffrey è
un giovane ed affascinante mago della truffa, geniale e
spavaldo. Peter Burke è invece un esperto agente
dell’FBI che fa parte della sezione White Collar Crime
Unit, una divisione dell’agenzia che si occupa di crimini non
violenti, quali truffe, frodi, falsificazioni e furti d’arte,
perpetrati per la massima parte da persone di stato sociale medio
alto e spesso nell’ambito della loro professione.
I due sono agli antipodi, ma non
potrebbero conoscersi meglio: infatti, dopo anni di indagini ed
inseguimenti, l’agente federale Burke è stato l’unico capace di
catturare faticosamente Caffrey e consegnarlo alla giustizia. Pur
di non rimanere in prigione, Neal si offre come consulente a
Peter per aiutare l’FBI nei suoi casi irrisolti, chiedendo come
ricompensa la libertà. Sulle prime l’agente rifiuta, poi però
capisce che l’esperienza di Caffrey nel settore potrebbe rivelarsi
molto preziosa per risolvere le indagini della sua divisione.
Neal ottiene così il rilascio sotto
la custodia di Burke e, pur tra alti e bassi, la loro partnership
funziona così bene che Neal viene presto confermato come consulente
fisso dell’FBI. Il ragazzo trova però difficile adattarsi al suo
nuovo ruolo dall’altra parte della barricata, rischiando spesso di
ricadere nelle vecchie abitudini; allo stesso modo, pur
concedendogli molto credito, Peter non riesce mai a nutrire piena
fiducia nell’operato di Caffrey, mostrandosi spesso sospettoso e
prevenuto nei suoi confronti. La semilibertà ottenuta è
indispensabile a Neal per scoprire dove sia finita Kate, la donna
di cui è innamorato, che dopo un ultimo colloquio in carcere è
misteriosamente scomparsa.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di White Collar 6×06, l’episodio che
porrà fine allo show di successo con protagonista Matt Bomer.
Ebbene oggi Usa Network ha diffuso una clip della puntata:
White
Collar è una serie
televisiva statunitense trasmessa
dal 2009 sulla rete USA Network. Creato da Jeff
Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim
DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio
della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente
dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha
debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime,
e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le
prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia
1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene
trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione
andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua
italiana della prima stagione è avvenuta col
titolo White Collar – Fascino criminale, mentre
dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in
italiano col solo titolo originale.
New York. Neal Caffrey è
un giovane ed affascinante mago della truffa, geniale e
spavaldo. Peter Burke è invece un esperto agente
dell’FBI che fa parte della sezione White Collar Crime
Unit, una divisione dell’agenzia che si occupa di crimini non
violenti, quali truffe, frodi, falsificazioni e furti d’arte,
perpetrati per la massima parte da persone di stato sociale medio
alto e spesso nell’ambito della loro professione.
I due sono agli antipodi, ma non
potrebbero conoscersi meglio: infatti, dopo anni di indagini ed
inseguimenti, l’agente federale Burke è stato l’unico capace di
catturare faticosamente Caffrey e consegnarlo alla giustizia. Pur
di non rimanere in prigione, Neal si offre come consulente a
Peter per aiutare l’FBI nei suoi casi irrisolti, chiedendo come
ricompensa la libertà. Sulle prime l’agente rifiuta, poi però
capisce che l’esperienza di Caffrey nel settore potrebbe rivelarsi
molto preziosa per risolvere le indagini della sua divisione.
Neal ottiene così il rilascio sotto
la custodia di Burke e, pur tra alti e bassi, la loro partnership
funziona così bene che Neal viene presto confermato come consulente
fisso dell’FBI. Il ragazzo trova però difficile adattarsi al suo
nuovo ruolo dall’altra parte della barricata, rischiando spesso di
ricadere nelle vecchie abitudini; allo stesso modo, pur
concedendogli molto credito, Peter non riesce mai a nutrire piena
fiducia nell’operato di Caffrey, mostrandosi spesso sospettoso e
prevenuto nei suoi confronti. La semilibertà ottenuta è
indispensabile a Neal per scoprire dove sia finita Kate, la donna
di cui è innamorato, che dopo un ultimo colloquio in carcere è
misteriosamente scomparsa.
Si intitola Whack-a-Mole,
White Collar 6×05, la quinta puntata del
sesto e ultimo ciclo di episodi della serie televisiva di successo
trasmessa da USA Network.
White
Collar è una serie
televisiva statunitense trasmessa
dal 2009 sulla rete USA Network. Creato da Jeff
Eastin, lo show vede protagonisti Matt Bomer e Tim
DeKay, e narra le vicende di Neal Caffrey, un giovane genio
della truffa che si ritrova a lavorare come consulente per l’agente
dell’FBI Peter Burke.
In Italia la serie ha
debuttato in prima visione satellitare su Fox Crime,
e dalla seconda stagione viene trasmessa da Fox; in chiaro le
prime tre stagioni sono state trasmesse da Italia
1 dal 2011, mentre dalla quarta stagione viene
trasmessa da Top Crime mentre la sesta e ultima stagione
andrà in onda prossimamente su Fox.
La messa in onda in lingua
italiana della prima stagione è avvenuta col
titolo White Collar – Fascino criminale, mentre
dalla seconda stagione lo show viene trasmesso in
italiano col solo titolo originale.
New York. Neal Caffrey è
un giovane ed affascinante mago della truffa, geniale e
spavaldo. Peter Burke è invece un esperto agente
dell’FBI che fa parte della sezione White Collar Crime
Unit, una divisione dell’agenzia che si occupa di crimini non
violenti, quali truffe, frodi, falsificazioni e furti d’arte,
perpetrati per la massima parte da persone di stato sociale medio
alto e spesso nell’ambito della loro professione.
I due sono agli antipodi, ma non
potrebbero conoscersi meglio: infatti, dopo anni di indagini ed
inseguimenti, l’agente federale Burke è stato l’unico capace di
catturare faticosamente Caffrey e consegnarlo alla giustizia. Pur
di non rimanere in prigione, Neal si offre come consulente a
Peter per aiutare l’FBI nei suoi casi irrisolti, chiedendo come
ricompensa la libertà. Sulle prime l’agente rifiuta, poi però
capisce che l’esperienza di Caffrey nel settore potrebbe rivelarsi
molto preziosa per risolvere le indagini della sua divisione.
Neal ottiene così il rilascio sotto
la custodia di Burke e, pur tra alti e bassi, la loro partnership
funziona così bene che Neal viene presto confermato come consulente
fisso dell’FBI. Il ragazzo trova però difficile adattarsi al suo
nuovo ruolo dall’altra parte della barricata, rischiando spesso di
ricadere nelle vecchie abitudini; allo stesso modo, pur
concedendogli molto credito, Peter non riesce mai a nutrire piena
fiducia nell’operato di Caffrey, mostrandosi spesso sospettoso e
prevenuto nei suoi confronti. La semilibertà ottenuta è
indispensabile a Neal per scoprire dove sia finita Kate, la donna
di cui è innamorato, che dopo un ultimo colloquio in carcere è
misteriosamente scomparsa.