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Prima foto dei protagonisti di Breaking Dawn

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A grande sorpresa Access Hollywood ha annunciato che sul prossimo numero di Entertainment Weekly verrà pubblicata la prima immagine ufficiale di Breaking Dawn che ritrae Robert Pattinson e Kristen Stewart.

I due personaggi sono ritratti durante la luna di miele che occuperà la prima parte del film.

Prima foto de Lo Hobbit: la desolazione di Smaug!

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Prima foto de Lo Hobbit: la desolazione di Smaug!

Guarda la prima foto del film Lo Hobbit: la desolazione di Smaug. L’immagine arriva da EW e ritrae Bilbo (Martin Freeman) nella Tana del Drago Smaug piena di monete d’oro.

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, il film

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, secondo capitolo della trilogia uscirà al cinema il 12 dicembre 2013. Lo Hobbit: La desolazione di Smaug è il secondo capitolo della Trilogia di Peter Jackson tratta dall’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien. La pellicola uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia ed è scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. La terza parte, invece intitolata Lo Hobbit: Racconto di un ritorno è atteso per il 14 Dicembre 2014. Il cast del film comprende Martin FreemanBenedict CumberbatchIan McKellenEvangeline LillyLuke EvansRichard ArmitageElijah WoodOrlando BloomCate Blanchett,Hugo WeavingChristopher Lee e Andy Serkis

Trama: Le avventure di Bilbo Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia, formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago Smaug.

Prima foto dal set, ecco Luke Cage

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Prima foto dal set, ecco Luke Cage

Sono iniziate le riprese di Luke Cage, la nuova serie televisiva targata Netflix, che avrà come protagonista il noto personaggio della Marvel. Ed ecco oggi arrivare la prima foto dal set:

JESSICA JONES, FOTO SET: JESSICA INSIEME A LUKE CAGE!

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Prima foto dal set di The Dark Knight Rises?

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chis nolan

Christopher Nolan ha cercato di mantenere la produzione su The Dark Knight Rises più segreta possibile, ma la prima  foto del set potrebbe essere già trapelata.

Prima foto dal set di The Dark Knight Rises?

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Prima foto dal set di The Dark Knight Rises?

Christopher Nolan ha cercato di mantenere la produzione su The Dark Knight Rises più segreta possibile, ma la prima  foto del set potrebbe essere già trapelata.

La foto mostra il set del manicomio di Arkham su quello che sembra essere un palcoscenico. La persona che ha postato la foto dice “il mio buon compagno che sta lavorando sul set a Cardington mi ha inviato questa.” E’ possibile che questo sia un residuo di set da quello di Batman Begins e Il cavaliere oscuro, ma non si sa ancora con certezza!

Ecco la foto:

Fonte: collider.com

Prima Featurette per Beautiful Creatures – La Sedicesima Luna!

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Prima Featurette per Beautiful Creatures – La Sedicesima Luna!

Arriva da MTV la prima featurette di Beautiful Creatures – La Sedicesima, la nuova saga pronta a raccogliere l’eredità di Twilight. La serie è tratta dai cinque romanzi di Kami Garcia e Margaret Stohl. Il film, diretto da Richard LaGravanese sarà presentato in anteprima mondiale all’edizione 2012 di Alice nella città, sezione autonoma del Festival Internazionale del film di Roma 2012.

Il cast del film comprende  Alden EhrenreichAlice Englert, Jeremy Irons, Viola Davis, Emma Thompson, Emmy Rossum e Thomas Mann.

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Prima di mezzanotte 2: due nuovi sceneggiatori e Brett Ratner alla regia

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La Universal Pictures ha reclutato David Elliot e Paul Lovett per riscrivere la sceneggiatura di Prima di mezzanotte 2, realizzata lo scorso

Prima di Domani: trailer e poster del thriller teen

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Prima di Domani: trailer e poster del thriller teen

Eagle Pictures è lieta di annunciare la data di uscita italiana del film Prima di Domani, pellicola diretta da Ry Russo-Young (Nobody Walks, You Won’t Miss Me) e tratta dal romanzo young adult fantasy della scrittrice prodigio Lauren Oliver e pubblicato nel nostro paese da Piemme Freeway.

Cosa succederebbe se oggi fosse l’ultimo giorno per il resto della tua vita? Da questa domanda inizia il viaggio di Samantha Kingston detta Sam. Sam (Zoey Dutch) ha una vita perfetta, un ragazzo stupendo e tre amiche fantastiche. Tutto sembra andare per il verso giusto finché non realizza di rivivere lo stesso giorno più volte senza riuscire ad andare avanti.

Zoey Deutch interpreta l’eroina di questa nuova commedia dark teen, tratta dal best seller della scrittrice prodigio Lauren Oliver, precedentemente edito in Italia con il titolo “E finalmente ti dirò addio”. Un thriller senza via di uscita con Zoey Deutch (Nonno Scatenato), Halston Sage (Cattivi Vicini) e Logan Miller (The Walking Dead). Prima di Domani arriverà nelle sale italiane il 19 luglio con Eagle Pictures.

Di seguito il poster italiano del film:

Prima di domani recensione del film con Zoey Deutch

Prima di domani recensione del film con Zoey Deutch

Arriva il 19 luglio in sala Prima di domani, diretto da Ry Russo-Young, basato sul successo letterario E finalmente ti dirò addio di Lauren Oliver.

Non possiamo controllare il futuro, per cui a fare la differenza dovrà essere il presente. Sam è una ragazza come tante, circondata da una famiglia comune e da amiche fin troppo spumeggianti. La sua sembra essere confezionata come una vita perfettamente ordinaria, anche perché Sam è fidanzata con il belloccio della scuola e niente sembra intaccare la sua bolla di felicità. Finché nel giorno dei Cupidi, una ricorrenza scolastica con la quale vengono donate delle rose alla persona che si ammira, la vita di Sam si ferma.

Si ferma perché muore, ma in realtà non ancora. Sam è incastrata in una sorta di limbo che la costringe a rivivere lo stesso giorno fino alla nausea. Un giorno che inizia e finisce più o meno nello stesso identico modo.

Protagonista della pellicola è Zoey Deutch, che in precedenza interpretò Rose in Vampire Academy. La Deutch dona al suo personaggio quell’aria pacifica che ne facilita l’empatia: tutto ciò che Sam prova, riesce ad arrivare al pubblico. Confusione, rabbia, tristezza. E forse anche felicità.

Prima di domani è pieno di cliché, partendo dall’ambientazione liceale. Sam è la classica eroina che non sa schierarsi, vive all’ombra di un’amica che in realtà esercita un terribile terrorismo psicologico nei confronti di chiunque non reputi alla sua altezza. Anziché ascoltare le necessità del proprio cuore, Sam ragiona con gli ormoni dell’adolescenza e si lascia soggiogare dalle opinioni delle amiche restando al fianco del fidanzato belloccio.

Prima di Domani: trailer e poster del thriller teen

Sam attraversa diverse fasi durante la storia che la portano ad affacciarsi su scenari alternativi, finché non capisce che nella sua vita c’è sempre stato qualcosa di marcio e che, in fondo, è stata colpa sua. Essere bullo o essere cooperativo di un bullo, anche in modo passivo, non ti rende ugualmente tale?

Il film esplora tematiche trite e ritrite – così come personaggi scontati e ambientazioni scarne – ed è facile paragonarlo ad altre punte di diamante nel contesto teenager. Tuttavia, nonostante sia un uragano di cliché, Prima di domani fa riflettere su un tema, il bullismo, che è alla ribalta della cronaca quotidiana, con risvolti, nella realtà, a volte tragici. E, siccome è rivolto prettamente a un target adolescenziale, è un film delicato che ha inviato il messaggio giusto. Non bisogna aspettare di arrivare all’irreparabile per compiere una buona azione.

Siamo tutti di eguale importanza, non c’è bisogno di creare false differenze soltanto per alleviare il proprio dolore. Un messaggio essenziale, magari guardando questo film, da domani qualcuno inizierà a vedere la propria vita uguale a quella degli altri, senza avvertire il bisogno di sentirsi più importante o indispensabile. In fondo è vero il detto: non rimandare a domani, quello che potresti fare oggi.

Prima di diventare famosi: i volti di Hollywood nascosti nei grandi film

Cosa facevano le star contemporanee di Hollywood prima di diventare famosi? Esattamente quelloche fanno adesso, recitare, solo che non erano poi così note come la fortuna gli ha concesso più avanti.

Ecco alcuni volti, oggi molto noti, che si nascondono in film, anche molto famosi:

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Prima di andare via: recensione del film con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera

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Le vite di Luca (Riccardo Maria Manera) e Giulia (Jenny De Nucci) erano destinate a incrociarsi. Massimo Cappelli dirige Prima di andare via, questo dramma adolescenziale che ricorda Colpa delle stelle o Io prima di te per l’importanza dei temi trattati. I due giovani protagonisti sembrano legati da un destino inesorabile: un tumore inoperabile che ha devastato le loro vite a soli vent’anni. Ci sono diversi modi per reagire al dolore e all’interno del film la vivacità e la positività di Giulia trova l’abbraccio del tenebroso Luca, che inaspettatamente si ritrova a dover cambiare prospettiva.

Ad aiutarli, Samuel (interpretato da Emanuele Turetta) il goffo e strampalato coinquilino di Luca con cui condivide la sua vita da studente fuori sede. Entrambi i ragazzi fanno di tutto per arrivare a fine mese: Luca si arrangia con le consegne a domicilio e proprio durante una di queste consegne rivede la sua ex fidanzata storica, Sofia. Di ritorno alla pizzeria, sovrappensiero il ragazzo ha un’incidente e viene portato in ospedale. Così ha inizio Prima di andare via, il nuovo film Prime Video originale italiano con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera che sarà disponibile in piattaforma dal 26 maggio.

Prima di andare via, la trama

L’incidente di Luca darà il via a una serie di eventi che riassunti in un’ora e mezza di film sembrano trattati in maniera quasi precipitosa. Al ragazzo viene diagnosticato un tumore inoperabile e fuori dall’ospedale conosce Giulia, anche lei con la stessa diagnosi. Il personaggio interpretato da Jenny De Nucci cerca di conferire positività e allegria, la vediamo mentre durante il gruppo di ascolto cerca di far imparare agli altri un balletto su TikTok ma nasconde comunque delle paure. Luca è un ragazzo che la vita, un po’, la subisce. Ha un migliore amico da tenere sotto controllo, un esame difficile da superare e un’ex ragazza che gioca con lui come il gatto col topo. Quando scopre di avere il tumore e conosce Giulia la sua vita cambia prospettiva.

Tutti i problemi che nei primi minuti sembrano insormontabili come l’affitto, gli esami universitari e l’ex ragazza sono diventano minuscoli in confronto a quello che gli sta capitando. Nel film questa spensieratezza che emana Giulia arriva dritta allo spettatore che anche se per poco smette di pensare per un attimo al dolore dietro la malattia e alla retorica della lotta contro un male incurabile. Luca e Giulia sono due ragazzi, due adulti che si stanno conoscendo. Hanno degli appuntamenti fuori dall’ordinario, e lì dove Luca vuole solo bere una birra cercando goffamente di sorprenderla, lei invece organizza cene a lume di candela super romantiche.

Prima di andare via film

Un palloncino

Il racconto di Prima di andare via corre spedito verso la fine e nasconde una verità dolceamara. Si scopre presto che in realtà la diagnosi di Luca deriva da un errore medico: sono state scambiate le cartelle con un omonimo. Questo Luca non lo sa, è un segreto che solo Samuel e lo spettatore conoscono. Il coinquilino ha preferito tenere per sé questa notizia “l’ho fatto per te”, gli dirà, perché vede nell’amico un modo diverso di affrontare la vita.  Solo quando la situazione di Giulia cambia e peggiora, i due conosceranno la verità. Così da complici, amici, confidenti Giulia e Luca diventano praticamente estranei. Luca cambia casa dopo aver litigato con Samuel e torna alla sua vita che, senza Giulia, perde vitalità. Il film rincorre sé stesso perché dopo poco il personaggio di Jenny De Nucci muore e senza di lei il film cambia tono.

Solo durante il funerale ci rendiamo conto dell’eredità lasciata da Giulia alle persone a lei più care. In particolare, ai membri del gruppo di ascolto che ha stimolato a reagire alla malattia piuttosto che subirla. Loro la omaggiano sulle note di Amore disperato con la coreografia che la ragazza stava preparando. Un simbolo del film è il palloncino che vola attraverso l’opera di Bansky e assume un significato di liberazione per Giulia. Luca ricorderà per sempre il palloncino e alla fine del film, dopo il funerale, quando ne vede uno volare ha consapevolezza del fatto che la presenza di Giulia vivrà per sempre nei suoi ricordi.

Prima di andare via, intervista ai protagonisti del film

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Prima di andare via, intervista ai protagonisti del film

Ecco la nostra intervista a Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera, i protagonisti di Prima di Andare via, il nuovo film Prime Video disponibile in piattaforma dal 26 maggio 2023.

Prima di andare via – la trama

Luca è un ragazzo che la vita, un po’, la subisce. Ha un migliore amico da tenere sotto controllo, un esame difficile da superare e un’ex ragazza che gioca con lui come il gatto col topo. Ma la sua vita gli piace così com’è e quando scopre di avere un male incurabile il mondo gli crolla addosso. Può la malattia cambiare la vita di una persona in meglio? Sì, se incontri Giulia, che si trova nelle tue stesse condizioni. Grazie a lei, Luca capirà che è giunto il momento di prendere in mano quello che resta della propria esistenza.

Prima di andare via: recensione del film con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera

Prima di andare via, dal 26 maggio su Prime Video. Ecco il trailer

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Sarà disponibile dal 26 maggio in esclusiva su Prime Video il film Prima di andare via di Massimo Cappelli.

Il film, interpretato da Riccardo Maria Manera, Jenny De Nucci, Tiziana Foschi, Mirko Frezza e con Marina Suma, è prodotto da Valentina Di Giuseppe e Massimiliano Leone per Lime Film ed è distribuito da Adler Entertainment.

Prima di andare via, la trama

Luca è un ragazzo che la vita, un po’, la subisce. Ha un migliore amico da tenere sotto controllo, un esame difficile da superare e un’ex ragazza che gioca con lui come il gatto col topo. Ma la sua vita gli piace così com’è e quando scopre di avere un male incurabile il mondo gli crolla addosso. Può la malattia cambiare la vita di una persona in meglio? Sì, se incontri Giulia, che si trova nelle tue stesse condizioni. Grazie a lei, Luca capirà che è giunto il momento di prendere in mano quello che resta della propria esistenza.

Prima dell’alba recensione del film di Richard Linklater

Prima dell’alba recensione del film di Richard Linklater

Prima dell’alba è un film del 1995 di Richard Linklater con protagonista Ethan Hawke e Julie Delpy e film indipendente americano.

Trama: Jesse è uno studente americano di ritorno a casa. Celine una ragazza francese diretta a Parigi. Si incontrano su un treno e subito si piacciono. Jesse propone di scendere insieme a Vienna, dove lui deve aspettare una coincidenza fino all’indomani mattina. Celine si fa convincere. Passano le ore successive a conoscersi; parlano di tutto, confrontando sogni e visioni della vita. S’innamorano, sapendo che all’alba dovranno separarsi. L’indomani alla stazione si salutano, ma decidono di darsi appuntamento a quello stesso binario dopo sei mesi.

Prima dell’albaAnalisi: Prima dell’alba  è per il suo regista, l’americano Richard Linklater, una scommessa vinta: nato come piccolo progetto indipendente, il suo successo ne travalica abbondantemente i confini. Linklater è premiato come miglior regista al Festival di Berlino e il film è oggi un cult del cinema romantico degli ultimi vent’anni, che ha dato vita a una trilogia (Prima del tramonto – 2004 e Before Midnight, 2013). A questa riuscita commedia sentimentale va anche il merito di aver dato la popolarità ai due protagonisti: Ethan Hawke e Julie Delpy. Il primo, già apparso ne L’attimo fuggente e Giovani, carini e disoccupati. La seconda, scoperta in Francia da Godard, poi diretta da Kieslowski e infine approdata ad Hollywood.

Prima dell’alba recensione del film di Richard Linklater

Prima dell’albaI motivi della sua fortuna sono vari: innanzitutto, la spontaneità e naturalezza dei due attori, rivelatisi una perfetta coppia cinematografica, capace di sostenere sulle proprie spalle l’intero film, sulla carta non facile da rendere entusiasmante.

La pellicola si basa infatti sui lunghi dialoghi che i protagonisti si scambiano mentre passeggiano per le vie di Vienna, e che hanno per oggetto le più svariate tematiche (amore, ma anche religione, famiglia, e quant’altro). Dunque una struttura limitata, che riesce però a coinvolgere lo spettatore per l’estrema autenticità dei protagonisti, dovuta anche al fatto che gli attori (qui solo Delpy, ma successivamente anche Hawke) scrivono parte delle battute dei loro personaggi, cercando di restituire in esse le proprie vere convinzioni.

Il metodo trasforma il lavoro in un’opera ancor più collettiva, in cui gli attori sono anche sceneggiatori. Vedendo Jesse e Celine scambiarsi opinioni ed esperienze, fare bislacchi incontri per le vie di una Vienna cornice ideale – romantica ma anche piccola e raccolta attorno ai protagonisti, affascinante ma non così tanto da rubare loro la scena – si riesce a respirare quell’atmosfera di speranza e apertura al futuro tipica dei vent’anni ed anche quel tanto d’incoscienza e ingenuità che rende possibile vivere una storia d’amore in poco più di dodici ore.

Altro aspetto curioso e intrigante per lo spettatore è proprio la ristretta unità di tempo in cui si svolge l’azione e il luogo prescelto, Vienna appunto, città di passaggio per entrambi. Limiti spazio temporali ben precisi, che circoscrivono la vicenda, rendendola una parentesi stra-ordinaria nelle vite dei protagonisti, sospesa al di fuori delle normali regole dell’esistenza, in cui perciò tutto può accadere. Il finale aperto lascia poi spazio alle congetture su se e come l’avventura romantica possa continuare.

Lo stile rimanda più alla tradizione europea  – e francese in particolare, come la sua protagonista –  che a quella della commedia americana.

Prima dell’alba 2

Prima dell’alba: tutto quello che c’è da sapere sul film di Richard Linklater

Il cinema di Richard Linklater, nei suoi esempi migliori, riflette continuamente su elementi come la memoria, il tempo e il suo inesorabile trascorrere nella vita di ognuno di noi. Se relativamente a questi temi il suo film Boyhood è considerato il suo capolavoro artistico, altrettanto importante e significativa è la cosiddetta Trilogia Before, composta da Before Sunrise, Before Sunset e Before Midnight. Realizzati nell’arco di quasi vent’anni, questi tre film strutturalmente molto semplici affrontano le relazioni umane attraverso due personaggi colti in tempi e luoghi differenti. Il primo film, in Italia distribuito con il titolo Prima dell’alba, è a tal proposito una straordinaria dichiarazione d’intenti.

Uscito al cinema nel 1995, questo è ispirato ad un incontro che Linklater ebbe anni prima con una donna in un negozio di giocattoli. Conosciutisi per caso, i due conversarono fino a notte fonda passeggiando per tutta la città. A partire da questo spunto, il regista texano maturò dunque il desiderio di dar vita ad un film che proponesse un semplice lungo dialogo tra due personaggi, portato in scena attraverso un lungo pianosequenza che restituisse la realtà del momento, senza tagli né ellissi temporali di altro tipo. Prima dell’alba è allora il puro scorrere del tempo nel corso di un incontro tra due esistenze destinate a cambiarsi la vita.

Affermatosi negli anni come uno dei maggiori cult del cinema indipendente degli anni Novanta, Prima dell’alba può dunque sembrare un film molto semplice, ma è proprio da questa apparente semplicità che emergono tutti i principali interessi filosofici ed esistenziali di Linklater relativamente agli incontri che si fanno e al modo in cui questi possono influenzarci. Tematiche che nella loro evidente universalità si aprono all’intera umanità, facendo di questo un film ancora oggi amato e studiato. Decisamente un perfetto esempio di quanto il cinema di Linklater sia profondamente impegnato nello scandagliare l’animo umano attraverso il filtro del tempo e delle esperienze.

Prima dell’alba: la trama e il cast del film

Protagonisti del film sono Jesse, venticinquenne statunitense, e Céline, ventitreenne francese, imbattutisi l’uno nell’altro sul treno diretto a Vienna. Jesse, il mattino dopo, dovrebbe ripartire con l’aereo alla volta di casa, mentre la ragazza dovrebbe proseguire, con lo stesso treno, verso Parigi. Tuttavia, poco prima di salutarla, avendo intuito una certa sintonia con la ragazza, Jesse la invita a sostare con lui a Vienna per una notte e la convince a scendere dal treno. I due trascorrono così la notte passeggiando per la città, tra confidenze, giochi, sguardi e un’intesa che diviene sempre più forte e sorprendente. Quando l’alba è ormai prossima, per loro sarà il momento di stringere una sentita promessa.

Ad interpretare Jesse e Céline vi sono gli attori Ethan Hawke e Julie Delpy, entrambi ancora non particolarmente noti. Hawke, inizialmente, era stato ritenuto troppo giovane da Linklater, il quale però cambiò idea dopo averlo visto recitare a teatro. La francese Delpy viene invece scelta per dar vita all’incontro tra personaggi di nazionalità diverse. I due attori hanno poi attivamente partecipato alla creazione dei personaggi e alla riscrittura di significative porzioni di dialogo. Nonostante siano stati dunque in parte autori della sceneggiatura, i due attori non vennero inclusi come sceneggiatori nei crediti del film. Ciò avvenne però per i successivi due film della trilogia.

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Prima dell’alba: i sequel del film

Inizialmente concepita per essere raccontata in un unico lungometraggio, la storia di Jesse e Céline viene poi ripensata per dar vita ad una vera e propria trilogia. Prima dell’alba era dunque considerato un film autoconclusivo, nonostante il finale aperto, ed è solo con la volontà di realizzare un sequel che Linklater sviluppa un racconto molto più complesso. A nove anni di distanza, dunque, arriva al cinema Before Sunset – Prima del tramonto, dove i due personaggi vengono colti in un nuovo momento della loro vita, successivo al primo, andando a raccontare cosa è cambiato rispetto al loro primo incontro. Per questo secondo capitolo, Linklater decide poi di spingersi ancora oltre rispetto a quanto fatto con Prima dell’alba.

Egli gira infatti il film integralmente in tempo reale, limitando al minimo il montaggio per dar vita ad un vero e proprio flusso narrativo interrotto. Emergono così con ancor più forza gli elementi del tempo e della spontaneità che avevano decretato il successo del primo film. Nel 2013, infine, dopo altri nove anni, viene distribuito Before Midnight – Prima di mezzanotteSi tratta di un capitolo conclusivo molto meno leggero rispetto ai precedenti due. I due protagonisti, ormai persone di mezz’età, non parlano più di futuro ma riflettono sul passato, sugli errori commessi e le occasioni perse. L’amore idealizzato dei precedenti film lascia dunque qui spazio ad un sentimento affrontato sotto un punto di vista molto più realistico.

Prima dell’alba: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Prima dell’alba grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 14 dicembre alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

Prima dell’alba: Ethan Hawke tornerebbe “sicuramente” se Richard Linklater scrivesse un nuovo sequel

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Ethan Hawke è pronto a tornare nella serie di film Prima dell’alba se il regista Richard Linklater lo desidera, come ha recentemente rivelato l’attore.

Parlando con IndieWire, Ethan Hawke ha detto che sarebbe “sicuramente” pronto per un quarto film, a patto che sia Linklater – che ha scritto e diretto tutti e tre i film – che Julie Delphy tornino per il progetto.

Il motivo per cui quei film hanno funzionato come hanno funzionato è che tutti e tre avevamo la stessa mentalità. Dovevamo essere tutti e tre a sentire lo stesso impulso“, ha dichiarato Ethan Hawke.

Ethan Hawke ha recitato nella trilogia di Before insieme a Julie Delpy, in Prima dell’alba del 1995, Prima del tramonto del 2004 e Before Midnight del 2013. La trilogia è stata ambientata e girata a intervalli di nove anni e racconta la relazione romantica tra Jesse (Hawke) e Céline (Delpy) in diversi periodi della loro vita.

In passato si è parlato di un quarto film di Before.

Linklater, Hawke e Delpy hanno già discusso in passato della possibilità di realizzare un quarto film della serie; tuttavia, nel 2021 Delpy ha dichiarato a Variety che probabilmente il progetto non si sarebbe realizzato.

È successo che noi, tutti e tre, ci siamo trovati d’accordo sul fatto che non saremmo riusciti a trovare qualcosa di buono per un quarto film“, ha detto. “È così semplice. Non abbiamo litigato. Non siamo in cattivi rapporti. Siamo tutti felici… È un dramma per nulla. Semplicemente non ci è venuta una buona idea“.

Richard Linklater ha detto a Collider nel 2022 a proposito di un potenziale quarto film di Before: “Non si dice mai. Penso che abbiamo perso la nostra finestra. Dovrebbe uscire, o avremmo dovuto… Dovrebbe uscire ora, ma non l’abbiamo fatto… La grande idea non si è concretizzata. Credo che l’ultimo ci abbia tolto molto. Non lo so“.

Prima del tramonto recensione del film di Richard Linklater

Prima del tramonto recensione del film di Richard Linklater

Prima del tramonto è un film del 2004 diretto da Richard Linklater con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy.

Prima del tramonto recensione posterTrama: Da ragazzi, Jesse e Celine si erano incontrati per caso, conosciuti e amati a Vienna e si erano lasciati dandosi appuntamento di lì a sei mesi.

Invece, non si sono più rivisti. Ora, dopo nove anni, Jesse è diventato uno scrittore, raccontando la sua storia con Celine. Lei, riconosciutasi nella protagonista del libro, va alla presentazione a Parigi, dove vive, per incontrare Jesse. I due hanno a disposizione ancora un pomeriggio per stare insieme. Rimetteranno in discussione sé stessi e le loro vite, cercando di capire se davvero sono fatti l’uno per l’altra.

Prima del tramonto

Analisi: Secondo capitolo della trilogia di Richard Linklater. A nove anni dal precedente, il regista punta sulla stessa squadra che aveva portato al successo Prima dell’alba. Torna a scommettere soprattutto sulla spontaneità dei due protagonisti, vere e proprie colonne portanti del film. Ciò che sembra avvenire davvero davanti agli occhi dello spettatore, è in realtà il risultato di un lavoro meticoloso sulle sfumature e sui dettagli, volto a raggiungere il risultato più “naturale” possibile.

La formula utilizzata è sempre imperniata sui lunghi dialoghi tra i due (riguardo la propria vita in quei nove anni, le proprie relazioni, i reciproci sentimenti) che non risultano affatto noiosi, ma coinvolgenti e in alcuni casi perfino toccanti. Nonostante la sua struttura, il film ha un buon ritmo e una durata che lo rende efficacemente compatto.

Rispetto al precedente lavoro, questo è più realista perché rispecchia l’evoluzione dei personaggi, entrati ormai a pieno titolo nella vita adulta, nel mondo delle responsabilità e degli impegni –  Jesse è sposato ed ha un figlio – sono in un certo senso più cinici, o tali si sforzano di essere.

C’è un senso di rassegnazione alla realtà, al fatto di aver lasciato da parte ciò che li poteva rendere davvero felici. Hawke e Delpy rendono abilmente questo mix di frustrazione e rabbia (a questo proposito, la sequenza nel taxi è emblematica, e tra le più belle del film). Ma ci sono anche la paura  e la voglia di riaprire un capitolo, lasciando alle spalle la vita cui sono ormai abituati; la paura di cambiare, soffrire e far soffrire; oltre alla quasi certezza che tutto sia, di nuovo, effimero. Proprio perché temono, i due esitano anche solo a sfiorarsi, frenano i propri sentimenti, in parte, li nascondono.

Prima del tramonto recensione

Assente il romanticismo sdolcinato e fine a sé stesso, com e la banalità nei dialoghi, che sono al contrario originali e capaci davvero di restituirci due personalità. Presenti invece, momenti leggeri e ironici. I due attori offrono ottime prove e sono stavolta entrambi sceneggiatori dei loro personaggi, assieme a Linklater. Delpy  è anche autrice della canzone A waltz for a night, che canta in una scena di Prima del tramonto, e di altri due brani presenti nella colonna sonora.

L’ambientazione parigina consente di esplorare più da vicino l’universo di Celine. Il finale di Prima del tramonto è ancora una volta aperto: suggerisce l’immediato futuro, ma non gli sviluppi più ad ampio raggio. Inoltre, è forse tra i più efficaci in un film romantico: maliziosamente divertente, con i due attori al loro meglio.

Le Migliori frasi di Prima del tramonto

La gente che oggi ha un’avventura, perfino un rapporto serio, quando rompe dimentica, passa oltre, come se cambiasse marca di cereali. Io non sono mai riuscita a dimenticare gli uomini con cui sono stata. Ogni persona aveva le sue specifiche qualità e non si può rimpiazzare nessuno. Colgo dei particolari in loro dei dettagli che mi colpiscono e di cui poi sento la mancanza a volte per sempre. Non puoi rimpiazzare nessuno perché ognuno porta con sé dettagli magnifici e unici. 

Ci sono persone che coltivano visioni utopistiche, che sognano di diventare leader capaci di plasmare un mondo migliore, ma amano la metà non il percorso.

È curioso, pensa: ognuno dei miei ex si è sposato. Uscivano con me, ci separavamo e si sposavano. Mi chiamavano per ringraziarmi d’aver fatto loro conoscere l’amore e d’aver insegnato loro a trattare le donne con rispetto. Li ucciderei! Perché non hanno voluto sposare me? Avrei detto no, ma avrebbero dovuto chiedermelo!

Sai pensavo che sarà meglio che io non veda più le cose in chiave troppo romantica, è una chiave che mi ha sempre fatto soffrire.
Ho ancora molti sogni, ma non riguardano.

“La memoria é una bella cosa, se non devi fare i conti col passato.”

Sono davvero felice solo quando sto per conto mio, del resto stare da soli è meglio che stare con un’amante e sentisi soli. Per me ora è difficile essere romantica, all’inizio sei motivata, ma dopo aver preso tante fregature tu chiudi in un bel cassetto tutte le tue grandi illusioni e raccogli quello che la vita ti mette davanti.

Celine (Julie Delpy)

Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett: il trailer ufficiale italiano

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Dal regista Premio Oscar® James Marsh (Man on Wire, La Teoria del tutto), arriva Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett, il biopic che racconta la storia, i successi, gli amori, le amicizie e gli aspetti meno noti del gigante della letteratura Samuel Beckett, una delle figure più rivoluzionarie e influenti del Novecento, autore di capolavori come Aspettando Godot, Giorni Felici e Finale di Partita. Nel ruolo di Samuel Beckett il vincitore del Golden Globe Gabriel Byrne (In Treatment, I soliti sospetti).

Presentato in anteprima al San Sebastian Film Festival e al Torino Film Festival, Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett sarà al cinema dal 1 febbraio distribuito da BiM Distribuzione.

Partendo dalla “catastrofica” vittoria del Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, Beckett rievoca gli eventi salienti della sua vita in un dialogo immaginario con la personificazione della sua coscienza, lasciando emergere i temi e le riflessioni che hanno reso grandi le sue opere. Ne risulta un ritratto poco conosciuto della sua personalità: buongustaio, solitario, marito infedele, combattente della Resistenza francese e anche grande amico di James Joyce, qui interpretato da Aidan Gillen (Il Trono di Spade).

Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett: recensione

Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett: recensione

James Marsh torna dietro la macchina da presa con Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett , biopic su uno degli scrittori più influenti del Novecento, che rivoluzionò il modo di fare teatro, dando corpo alle insicurezze e alle fragilità umane attraverso il teatro dell’assurdo e per i suoi meriti ricevette nel 1969 il Nobel per la letteratura. Protagonista l’irlandese Gabriel Byrne, portatore di innegabile somiglianza e altrettanta misura.

James Marsh, il privato dietro le grandi storie

Documentarista e regista di finzione, James Marsh vinse l’Oscar con il documentario Man on wire, prima di arrivare a tracciare ne La teoria del tutto: la parabola umana più che scientifica di un genio della fisica come Stephen Hawking (2015). Qui l’Oscar andò a Eddie Redmayne come miglior attore protagonista. Ha proseguito poi cambiando genere, con King of thieves (2018), su un gruppo di truffatori alle prese con la rapina del secolo, sempre tratto da una storia vera. Quello che, infatti, Marsh non ha mai abbandonato è la curiosità di scoprire ciò che si cela dietro vicende realmente accadute, con protagonisti più o meno noti. Che sia la vita privata di un genio della fisica, o come in Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett quella di un grande scrittore contemporaneo, o quella del funambolo tra le Torri Gemelle, Philippe Petit. Una volontà di scoprire la persona dietro al personaggio, che Marsh si porta dietro dalla sua lunga esperienza di documentarista.

La trama di Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett

1969. Cerimonia per la consegna dei premi Nobel. Un Beckett basito, Gabriel Byrne, bolla l’aver ricevuto il premio più prestigioso per la letteratura come “una catastrofe”. Da qui inizia un lungo confronto con il suo doppio. Beckett e Beckett ripercorrono assieme la propria vita, analizzandola da punti divista differenti. Le fasi dell’esistenza dello scrittore irlandese sono scandite principalmente dal rapporto con le donne della sua vita. Vediamo dunque Beckett bambino molto legato al padre, con un rapporto a dir poco difficile con una madre anaffettiva e svalutante. Il giovane Beckett, Fionn O’Shea, si trasferisce quindi a Parigi, stringe amicizia con Joyce, Aidan Gillen, e inizia una relazione con la figlia Lucia, che avrà però breve durata. Vi è poi l’incontro con Suzanne, che diventerà sua moglie. Arriva la guerra e Beckett sceglie di partecipare alla resistenza. Lo si ritrova poi già maturo. Ha sposato Suzanne, Sandrine Bonnaire, e sta iniziando ad assaporare il riconoscimento cui ha sempre aspirato, sebbene la notorietà non si confaccia a un solitario come lui. Incontra Barbara Bray, Maxine Peake, traduttrice e critica con cui intraprende una relazione. La conflittualità tra le due donne della sua vita segnerà gli ultimi anni. E non gli mancheranno i sensi di colpa. I suoi capolavori, su tutti Aspettando Godot, restano sullo sfondo.

Samuel Beckett: un uomo segnato dai sensi di colpa?

Lo stratagemma del doppio, il dialogo con la propria coscienza fa emergere un ritratto di Beckett martoriato dai sensi di colpa. Nei confronti della madre, che sente di aver abbandonato, pur cosciente di che donna difficile fosse. Colei che lo aveva iniziato alla poesia, all’amore per la letteratura, ma lo faceva sentire incapace, inadatto, con quel mantra dal quale Samuel era fuggito lontano, portandone però con sé l’eco: “che spreco!”. Negatività per esorcizzare la quale Beckett aveva presto imparato l’uso dell’ironia e del nonsense, che avrebbero poi caratterizzato la sua scrittura. Senso di colpa verso le sue donne: Lucia, la più fragile, avvicinata più per ammirazione di Joyce che per autentico trasporto; Suzanne, che gli è sempre stata accanto e che lui ha tradito, Barbara, cui non ha potuto dare quanto avrebbe voluto. Ma anche l’amico Alfred e Joyce stesso. Beckett sembra sentirsi in colpa verso tutti.

Prima danza, poi pensa. Scoprendo BeckettCarica su di sé tutti i fardelli possibili, tutte le responsabilità. Allo spettatore questa appare come una forzatura. Ci si chiede se Beckett fosse davvero così, dal momento che sembra non si sia, poi, fatto bloccare dai suoi sensi di colpa. Ha vissuto la sua vita a pieno, ottenendo anche grandi risultati, affrancandosi dal giogo ella madre, diventando uno dei drammaturghi più importanti del Novecento. Allora perché questo scontento, questo continuo rovello? Il regista sembra voler far emergere, attraverso il dialogo con il doppio, la visione di Marsh stesso, più che quella di Beckett. Il doppio, infatti, spinge il protagonista a lasciar andare i rimpianti e agire sul presente, l’unico che si può ancora cambiare. Lo spinge ad avere un po’ di indulgenza verso sé stesso e infine, a dare valore alle gioie della vita che si nascondono nella quotidianità. Una vita che, come recita il titolo del film, va innanzitutto vissuta e forse un po’ meno ri-pensata.

Una sceneggiatura disomogenea e poco coinvolgente

Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett ha un andamento diseguale. La prima parte, che si concentra sul giovane Beckett, è più movimentata e non priva di alcuni guizzi ironici e divertenti, che rimandano allo stile del Beckett scrittore, lasciando intravedere ciò da cui può aver tratto ispirazione. Questa vena di vivacità, però, si perde nella seconda parte. Il film diventa piuttosto monotono e stanco. Un grosso salto temporale catapulta lo spettatore agli anni della maturità, poveri di accadimenti, se non una infedeltà, i dubbi sui pro e i contro del successo e gli immancabili rimpianti. La sensazione è che ci sia poco materiale, o che il regista non abbia scelto i momenti più significativi, o ancora che non sia riuscito a renderlo in modo coinvolgente.

L’interpretazione di Gabriel Byrne

La somiglianza senza dubbio non difetta a Gabriel Byrne per calarsi nei panni di Samuel Beckett. Bisogna dire che l’attore irlandese – divenuto famoso con I soliti sospetti di Brian Singer, ma visto anche più di recente in serie tv come Zerozerozero, o nell’americana In treatment – interpreta con misura il personaggio. Forse però, quello che manca, già in fase di scrittura, è la scintilla, la volontà di scompaginare e anche di stupire, che certo ha caratterizzato il drammaturgo suo conterraneo. Elemento questo che avrebbe dato al solido attore la possibilità di cimentarsi con un personaggio più interessante, variegato e complesso rispetto a quello immaginato da Marsh. È così che, nel complesso, un po’ di quel regret di cui si parla in Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett, rimane anche addosso allo spettatore, per aver perso l’occasione di vedere un racconto davvero appassionante su una figura dirompente nel panorama letterario del Novecento europeo. Presentato in anteprima al Torino Film Festival, Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett, è nelle sale dal 1 febbraio.

Prima clip ufficiale di Oldboy

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Prima clip ufficiale di Oldboy

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La prima clip ufficiale di Oldboy è finalmente disponibile. Il film, remake dell’omonima pellicola di Park Chan-wook, è diretto da Spike Lee ed è atteso nei cinema statunitensi il 27 novembre. Ecco dunque la clip, in attesa di poter vedere il film nelle sale:

Ricordiamo che Oldboy è un film del 2003 diretto da Park Chan-wook, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2004. È tratto dal manga omonimo di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya. Fa parte della cosiddetta “trilogia della vendetta” del regista, iniziata nel 2002 da Mr. Vendetta e conclusa nel 2005 da Lady Vendetta.

Nel remake firmato Spike Lee vedremo un cast comprendente gli attori Josh Brolin, Elizabeth Olsen, Sharlto Copley, Samuel L. Jackson e James Ransone. 

Dopo essere stato tenuto prigioniero per 15 anni, senza una ragione apparente, da un misterioso rapitore, un uomo viene improvvisamente liberato. Da quel giorno, la sua unica ragione di vita sarà la vendetta.

Tutte le foto del film:

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Prima Clip ufficiale de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato!

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Prima Clip ufficiale de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato!

Arriva la prima Clip ufficiale de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, in attesa della premiere mondiale che avverrà mercoledì a Wallington. Nel filmato vediamo Gandalf che consegna Pungolo a Bilbo: 

Prima Clip sorprendente per Cosmopolis con Robert Pattinson!

Prima Clip sorprendente per Cosmopolis con Robert Pattinson!

Arriva la prima clip di Cosmopolis, nuovo film di David Cronenberg con protagonista Robert Pattinson. La clip introduce da subito il tono del film. Vi ricordiamo che venerdì il film sarà proiettato a Cannes.

Prima Clip per Project X prodotto da Todd Phillips

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Prima Clip per Project X prodotto da Todd Phillips

Arriva la prima clip del film Project X prodotto da Todd Phillips, regista e sceneggiatore di Una notte da leoni. 

Prima clip per Men in Black 3!

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Apriamo la settimana con un video che soddisferà la curiosità di quanti sono in trepida attesa di Men in Black 3, al cinema dal 23 maggio: oggi vi presentiamo infatti la prima clip in italiano tratta dal film.

Prima clip in italiano di Machete Kills

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Prima clip in italiano di Machete Kills

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Machete Kills è pronto ad essere presentato in Italia, al Lucca Comics & Games 2013, una settimana prima di uscire sugli schermi del nostro paese. Per l’occasione la Lucky Red ha rilasciato la prima clip in lingua italiana del film, nella quale vediamo protagonisti Danny Trejo, Lady Gaga e Sofia Vegara, in uno spezzone ribattezzato “l’inseguimento”.

Eccovi la clip:

Mel Gibson, Lady Gaga, Antonio Banderas, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Charlie Sheen, Cuba Gooding Jr e Sofia Vergara è il cast all-star di Machete Kills, il nuovo film di Robert Rodriguez che segna il ritorno del mercenario più irriverente del cinema americano, Machete Cortez (Danny Trejo).
Dopo il successo del primo “Machete,” diventato un autentico cult cinematografico in tutto il mondo, il visionario regista di Sin City, Robert Rodriguez, torna con uno dei film più attesi della nuova stagione: Machete Kills, dal 7 novembre al cinema.
L’ex-agente Federale Machete viene ingaggiato dal governo degli Stati Uniti per eliminare un pazzo rivoluzionario e un eccentrico trafficante d’armi miliardario (Mel Gibson) il cui piano è diffondere guerra e anarchia in tutto il pianeta.

Diretto da Robert RodriguezMachete Kills uscirà nel 2013. Nel cast oltre a , anche Sofia Vergara , ,  Lady Gaga.

Ecco la Trama: Il governo degli Stati Uniti recluta Machete mandandolo in Messico per rintracciare e eliminare un trafficante d’armi che cerca di lanciare un’arma nello spazio.

Ecco tutta la Foto Gallery del film:

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Prima clip in anteprima per American Pie: ancora insieme!

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Jim parla con il padre in questa clip italiana di American Pie: Ancora insieme, che vede il ritorno del cast al completo di American Pie. Al cinema nel 2012. 

Prima Clip di Prometheus di Ridley Scott

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Prima Clip di Prometheus di Ridley Scott

Finalmente arriva la prima clip di Prometheus, l’attesissimo ritorno di Ridley Scott allo SCI-Fi, con cast stellare: Michael Fassbender, Noomi Rapace, Charlize Theron, Idris Elba. Ecco il filmato:

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Prima clip di Lovelace con Amanda Seyfried

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Prima clip di Lovelace con Amanda Seyfried

LovelaceDal 31 gennaio prossimo, la bella Amanda Seyfried arriverà sui nostri schermi con i casti e puri panni di Cosette, una dei protagonisti di Les Misérables.

Prima clip da Breaking Dawn – Parte 2!

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Prima clip da Breaking Dawn – Parte 2!

In occasione del Party organizzato ieri nei punti vendita Target per l’uscita in Bluray e Dvd di the Twilight Saga Breaking Dawn parte 1, è stata trasmessa una clip esclusiva da Breaking Dawn parte 2, ultimo capitolo della saga che uscirà nei cinema il prossimo 16 novembre.

La clip, in qualità non eccelsa, è preceduta da una feaurette e mostra Bella, ormai vampira, parlare preoccupata con Edward delle sue sensazioni dopo la trasformazione.

 

Prigione 77: la vera storia dietro al film spagnolo

Prigione 77: la vera storia dietro al film spagnolo

Quello del prison movie è un sottogenere particolarmente popolare e apprezzato, che negli anni ha regalato al cinema film divenuti iconici come Papillon, Le ali della libertà o Il miglio verde. In anni più recenti sono poi stati realizzati altri titoli come Escape Plan – Fuga dall’inferno, Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi o Il ribelle. Relativamente a questa tipologia di film, dalla Spagna è arrivato nel 2022 il film Prigione 77 (qui la recensione), liberamente ispirato ad una storia vera.

Diretto da , questo film (il cui titolo originale è Modelo 77), ha infatti raccontato di un preciso e delicatissimo momento della storia della Spagna, concentrandosi in particolare su quanto avveniva all’interno delle carceri. Prigione 77 è dunque un film che oltre a proporre una vicenda non a tutti nota, si pone l’obiettivo di affrontare un tema urgente ancora oggi – le condizioni delle carceri e dei detenuti – e sul quale vige troppo spesso il silenzio.

Si tratta dunque di un film da non perdere, che agli elementi più attraenti del prison movie unisce un commento social tutt’altro che banale. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Prigione 77. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Prigione 77 cast

La trama e il cast di Prigione 77

Ambientato nella Spagna del 1977, Prigione 77 racconta la storia di Manuel, un ragazzo che lavora come contabile, condannato a vent’anni di carcere per aver intascato una cifra pari a 1200 euro. Insieme al suo compagno di cella Pino, il giovane riuscirà a mettersi a capo di un movimento comune a tutte le prigioni, che combatte per la libertà. Quest’unione avrà un forte impatto non solo sul diritto penitenziario, ma sull’intera società.

All’interno vi sono persone incarcerate a causa del loro orientamento sessuale, del loro credo politico, del loro status economico o professionale. Scontano tutti pene esagerate e vivono in condizioni al limite dell’umanità e privati di ogni diritto in quella che è definita come un “prigione modello” sovraffollata. All’esterno le strade e le piazze sono piene di gente che celebra la democrazia dopo un quarantennio di dittatura, non sapendo che il sistema legale è completamente corrotto.

Ad interpretare Manuel, vi è l’attore Miguel Herrán, noto per il ruolo di Rio nella serie La casa di carta. Accanto a lui, nel ruolo di José Pino vi è invece l’attore Javier Gutiérrez, noto per i film Sotto lo zero e Assassin’s Creed. Completano il cast Jesús Carroza nel ruolo di El Negro, Fernando Tejero (recentemente visto anche nel film Ballo Ballo) in quello di Marbella e Catalina Sopelana in quello di Lucía.

Prigione 77 trama film

La vera storia dietro al film

Prigione 77 propone il ritratto di un paese nel bel mezzo di una difficile transizione alla democrazia dopo gli anni del franchismo. In particolare, ci si concentra qui su quanto accanduto nelle carceri spagnole sul finire di quel decennio. A seguireo delle violenze e dei soprusi commessi nei confronti dei detenuti da parte dei secondini spagnoli, un gruppo di prigionieri con il sostegno di un gruppo di avvocati diedero vita nel 1976 al Prisoner’s Prison Coordinator (COPEL).

L’obiettivo era quello di cambiare le regole e lo stato delle carceri. Il 23 gennaio 1977, infatti, il COPEL pubblicò una dichiarazione in cui presentava le sue richieste, tra cui si annoverano: abolizione della tortura e dei trattamenti che violano i diritti umani; soppressione dell’isolamento indefinito; cibo e cure decenti; istituzione di visite intime; fine della censura nella corrispondenza; riforma del codice penale per adeguare le sanzioni alla realtà sociale; miglioramento delle strutture carcerarie; accesso all’istruzione e diritto alle biblioteche.

Dal febbraio di quello stesso anno sono poi state organizzate una serie di azioni di protesta, la più celebre delle quali si è svolta nel carcere di Carabanchel il 18 luglio 1977. In tale occasione, circa un migliaio di prigionieri, organizzati e incoraggiati dalla COPEL, salirono sui tetti delle carceri per rendere noti a tutti la loro lotta e le loro richieste. Nei giorni successivi, altre migliaia di detenuti di oltre venti carceri nel resto della Spagna agirono in modo simile.

Nel 1978, il detenuto Agustin Rueda Sierra, anarchico di 25 anni e membro del COPEL, morì a causa delle percosse ricevute dagli agenti penitenziari per aver ottenuto informazioni su un tentativo di fuga. A seguito di questo caso, il direttore del centro penitenziario, Eduardo Cantos Rueda, fu licenziato e processato. Quello stesso anno, il 29 dicembre, entrò in vigore la Costituzione e con l’approvazione della Legge organica penitenziaria del 1979, molte delle richieste della COPEL vennero approvate e attuate.

Il trailer di Prigione 77 e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Prigione 77 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 8 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

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