La star di This Is
Us,Mandy
Mooreha
recentemente preso parte al picchetto dello
sciopero SAG-AFTRAe ha rivelato di aver ricevuto
alcuni assegni residui incredibilmente piccoli. Parlando
con The Hollywood
Reporter, Moore ha discusso di come la natura dei residui sia
cambiata quando lo streaming è diventato prevalente e di come abbia
ricevuto alcuni piccoli assegni residui.
Cosa ha detto
Mandy Moore sui residui di streaming di This Is Us?
“Il problema del
residuo è un problema enorme“, ha dichiarato Moore dal
picchetto. “Siamo in posizioni incredibilmente fortunate
come attori che lavorano essendo stati in spettacoli che hanno
avuto un enorme successo in un modo o nell’altro… ma molti attori
nella nostra posizione per anni prima di noi sono stati in grado di
vivere con i residui o almeno pagare i loro conti.” Per
quanto riguarda i residui di streaming di This Is
Us, Mandy Moore ha dichiarato di aver ricevuto
assegni per uno o due centesimi. “Stavo parlando con il
mio business manager che ha detto di aver ricevuto un residuo per
un centesimo e due centesimi“, ha
rivelato l’attrice .
Mandy Moore ha recitato nella popolare serie
drammaticadella NBCThis Is
Us dal 2016 al 2022. Alcuni dei suoi altri ruoli più
riconoscibili includono Rapunzel in Tangled della Disney,
Lana Thomas in The Princess Diaries e Aerith
Gainsborough nel primo videogioco di Kingdom
Hearts.
Film da festival. Il parigino
Quentin Dupieux, alias Mr.Oizo per gli
appassionati di musica elettronica, è uno di quegli autori capace,
più di molti altri, di interpretare il senso di una manifestazione
cinematografica e di realizzare lungometraggi che rappresentano
guilty pleasure per gli appassionati di cinema
d’autore.
Mandibules, la
trama
Nel caso di
Mandibules, presentato fuori concorso alla 77esima
Mostra del Cinema di Venezia, la sua visione surreale e i suoi
concetti estremi, tuttavia molto semplici e immediati, si
materializzano sullo schermo nella rappresentazione di un insetto
gigante. Jean-Gab (David Marsais) e Manu
(Grégoire Ludig) , sempre alla ricerca di trovare
il modo di sopravvivere e di sbarcare il lunario, trovano
accidentalmente una mosca enorme nel bagagliaio di un’auto. Senza
scomporsi, dopo un attimo di perplessità, pensano di ammaestrarla
per poi farla esibire per guadagnare molti soldi.
Il film si gioca tutto fra il
rapporto fra i due e la loro “gallina dalle uova d’oro”. In questo
road movie surreale (Jean-Gab e Manu devono portare a termine una
missione) emerge la sincerità dell’amicizia che li lega e l’umanità
con cui trattano il mostro. Questi tre personaggi borderline
dimostrano di essere più vivi di tutti coloro che incontrano, e in
un certo senso ne escono vincenti. La loro esistenza, alla fine, è
fatta di espedienti, e ne sono totalmente consapevoli. In
Mandibules, Dupieux, utilizza il suo humor
dell’assurdo per mettere in scena situazioni paradossali mai
scontate, coincidenze e incontri casuali, in 77 minuti che si
rivelano la durata perfetta per evitare l’esagerazione.
Oltre ai due bravissimi
protagonisti, e alla mosca degna di un film scifi anni ’50, a
tenere la scena è Adèle Exarchoupoulos (La
vita di Adèle), nella parte di Agnes, una ragazza
impossibilitata a moderare il tono di voce a causa di un incidente
sugli sci. Sempre perché il mondo più reale è quello ai
confini.
Presentato fuori concorso alla
77esima edizione del Festival
del Cinema di Venezia, arriva al cinema con I WONDER PICTURES a
partire da giovedì 17 giugno la commedia surreale
Mandibules – Due uomini e una mosca di
Quentin Dupieux.
Mandibules – Due uomini e
una mosca vede tra i protagonisti
Adèle Exarchopoulos (La vita di Adèle), Dave Chapman e la
partecipazione eccezionale di Bruno Lochet, e racconta tra gag
spumeggianti e battute nonsense la bizzarra avventura vissuta da
Jean-Gab e Manu (Grégoire Ludig e David Marsais), due amici naïve,
fannulloni, perdigiorno e piuttosto ingenui, che un giorno trovano
dentro il bagagliaio di un’auto rubata una mosca gigante. Per nulla
impressionati dalla curiosa creatura, i due amici decidono di
addestrarla a rubare cibo e altri beni primari per conto loro, così
da poter stare al mondo senza faticare e continuare a non fare
niente nella vita. Un film sull’amicizia, goliardico, divertente e
surreale, che vuole essere un’ode all’irrazionale, ma anche un
ritratto surrealista di una società dominata da rapporti umani
stralunati, in cui gli unici portatori di uno sguardo autentico
sono i due losers protagonisti di questa commedia dell’assurdo.
Dopo il grande successo riscosso in
Francia dove ha debuttato un mese fa raccogliendo 22.000 presenze,
Mandibules – Due uomini e una mosca di Quentin
Dupieux sarà distribuito nei cinema italiani a partire dal 17
giugno grazie ad I WONDER PICTURES.
Mandibules – Due uomini e
una mosca è stato selezionato alla XI EDIZIONE RENDEZ-VOUS
FESTIVAL DEL NUOVO CINEMA FRANCESE ed è stato designato Film della
Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani –
SNCCI con la seguente motivazione: Un irresistibile esempio di
comicità surreale, zeppo di trovate impossibili che s’innestano
l’una sull’altra secondo una logica implacabile. Come in un
improbabile incrocio fra Cronenberg, Samuel Beckett e Gianni &
Pinotto, Dupieux firma un film comico e intelligentemente fuori
dagli schemi. Si ride, ma il disagio non abbandona mai la presa. E
la stupidità umana fa quasi tenerezza.
Guarda il Trailer completo del film
biopic Mandela, la pellicola interamente dedicata alla vita
incredibile di Nelson Mandela, per l’occasione
interpretata dal promettente attore Idris Elba. La pellicola
intitolata Mandela: Long Walk to
Freedom uscirà negli USA a novembre e nel casto
troviamo anche l’attricie Naomie Harris,
vista recentemente in SkyFall.
Il film, tratto dall’omonimo
libro scritto dal premio Nobel per la pace, ripercorre tutta la
vita di Madiba, dalle battaglie a difesa dei più deboli sino
all’elezione a presidente della nazione di Johannesburg.
Il politico e attivista premio Nobel
Nelson Mandela è stato raccontato più volte al
cinema. Uno dei film più noti a lui dedicati è Invictus,
diretto da Clint
Eastwood, dove a dare vita al presidente del Sud
Africa è stato l’attore premio Oscar Morgan
Freeman. Esiste però anche un altro apprezzato film
dedicato alla sua vita e alla sua lotta contro il segregazionismo
razziale. Questo è Mandela – La lunga strada verso la
libertà, diretto nel 2013 da Justin
Chadwick. All’interno di questo si racconta della sua
lunga attività, coinvolgendo tanto la vita pubblica quanto quella
privata. Ad interpretare Mandela è stavolta il noto Idris
Elba, oggi noto per film come Thor e
Beast of no Nation.
La storia, scritta dallo
sceneggiatore William Nicholson, è basata
sull’autobiografia Lungo cammino verso la libertà, scritta
da Mandela nel 1994. Al momento della sua pubblicazione, il
produttore sudafricano Anant Singh ne acquisì i
diritti, desideroso di trarne un film. Singh era infatti un grande
ammiratore del leader, ed ebbe anche modo di intervistarlo durante
il suo periodo di prigionia. Il film prese però vita soltanto dopo
diversi anni dopo, ed uscì al cinema nello stesso anno in cui
Mandela venne a mancare. Non è noto se egli fece o meno in tempo a
vedere la pellicola, che risulta comunque particolarmente fedele a
quanto da lui narrato nel libro.
Al momento della sua uscita in sala,
il titolo ottenne un’accoglienza critica generalmente positiva. In
particolare, si lodavano le interpretazioni dei protagonisti. Elba,
nello specifico, è stato indicato come un possibile candidato al
premio Oscar, ma l’attore finì con il non ricevere la nomination.
Nonostante tali apprezzamenti, il film passò in sordina al cinema e
non ottenne un particolare successo di box office. A fronte di un
budget di circa 35 milioni di euro finì con l’incassarne solo 28 a
livello mondiale. Mandela – La lunga strada verso la
libertà rimane comunque un ottimo modo per conoscere il
celebre attività e le battaglie condotte nel corso della sua vita,
ed è per questo un film da recuperare quanto prima.
Mandela – La lunga strada verso
la libertà: la trama del film
La storia ha inizio con i primi anni
di attività di Mandela come avvocato a
Johannesburg. Ben presto egli viene sempre più coinvolto
dall’intensificarsi della violenza dei bianchi nei confronti dei
neri, cosa che porta all’inasprimento delle misure dell’apartheid.
Opponendosi a tutto ciò, Mandela diventa la figura centrale nella
ribellione contro tale discriminazione. A causa della sua posizione
politica, egli si ritrova ad essere arrestato e imprigionato a
Robben Island, dove è condannato all’ergastolo. Qui Mandela si
trova a vivere il periodo più duro della sua vita, costretto a
passare dietro le sbarre ben 27 anni. La sua forza di volontà viene
messa a dura prova dai soprusi dei carcerieri come anche
dall’isolamento a cui è costretto.
A permettergli di resistere a tutto
ciò è l’incondizionato amore nei confronti di sua moglie
Winnie, la quale a sua volta continua a combattere
per i diritti dei neri. Dopo vent’anni, Mandela viene trasferito in
un carcere meno severo, e con il passare del tempo una
mobilitazione mondiale in suo favore spinge le autorità a liberarlo
nel 1990. Mandela è ora un uomo libero, ma la strada verso la
libertà è ancora lunga. Candidatosi alla presidenza del Sud Africa,
egli aspira a sconfiggere una volta per tutte l’apartheid,
professando la pace e un paese dove tutti possano coesistere senza
più conflitti. Nonostante i numerosi impedimenti, ancora una volta
il leader dimostrerà una volta inattaccabile, che troverà
soddisfazione solo con il raggiungimento degli obiettivi
prefissati.
Mandela – La lunga strada verso
la libertà: il cast del film
Interpretare una personalità come
Mandela è compito estremamente rischioso per un attore, il quale è
chiamato a dar vita ad un’interpretazione che renda onore e merito
a questi. Per questo i produttori intrapresero un lungo processo di
selezione, aspirando a trovare l’interprete più adeguato al ruolo.
La scelta ricadde su Idris Elba, divenuto sempre
più popolare in quegli anni. L’attore non nascose un certo timore
nell’assumere tale ruolo, ma si dichiarò anche estremamente grato
dell’opportunità. Per poter assumere i panni di Mandela, Elba
studiò quanto più possibile la sua vita e il contesto in cui
crebbe. Decise anche di trascorrere una notte nella stessa prigione
dove l’attivista si trovò rinchiuso per 27 anni. La sua
interpretazione fu poi lodata come particolarmente convincente e
fedele a ciò che era stato Mandela.
Per il ruolo di sua moglie Winnie,
personaggio particolarmente importante all’interno del film, venne
scelta l’attrice Naomie
Harris. Questa sarebbe in seguito divenuta nota anche
grazie al film Moonlight, con il quale ottenne la sua
prima nomination all’Oscar. Interpretare Winnie Mandela si è però
rivelata la sfida più grande della sua carriera. L’attrice ha
infatti dichiarato molto per poter essere fedele alla vera donna, e
che ritrovò una grande complessità nel carattere e nell’animo di
lei. Come Elba, anche la Harris si dichiarò grata di aver potuto
dare voce e corpo ad una donna tanto importante nella lotta per i
diritti delle persone di colore. Nel film vi è poi l’attore
Gys de Villiers nel ruolo di Frederik de
Klerk, il quale fu presidente del Sud Africa prima di Mandela dal
1989 al 1994.
Mandela – La lunga strada verso
la libertà: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di una delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Mandela – La
lunga strada verso la libertà è infatti presente
su Infinity. Per poter usufruire del film,
sarà necessarie sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in
tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di
tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per
lunedì 24 luglio alle
ore 21:00 sul canale
Iris.
Annunciato durante il Comic-Con come
uno dei titoli più attesi della Fase 4, Shang-Chi and the
legend of the Ten Rings farà luce sulle origini e
l’aspetto del “vero” Mandarino, personaggio già
introdotto nel MCU grazie al colpo di scena di
Iron Man 3 (dove era interpretato da Ben
Kingsley).
Ma cosa sappiamo del celebre villain? Ecco qualche
curiosità:
È stato principalmente un
antagonista di Iron Man
Il Mandarino si è scontrato con
diversi personaggi dei fumetti Marvel, ma possiamo riconoscere che
Iron Man sia stato il suo principale avversario
nel corso degli anni. Tony Stark ha infatti ostacolato più volte i
tentativi del villain di dominare il mondo, ed è in un certo senso
un riflesso contorto dell’eroe in quanto dotato di un’intelligenza
incredibile e dell’accesso a tecnologie avanzate.
Sfortunatamente però non abbiamo mai
visto uno scontro tra Iron Man e il vero Mandarino nel MCU.
Ognuno dei dieci anelli ha un
potere specifico
Tolta l’intelligenza e l’abilità in
diverse arti marziali, il Mandarino utilizza anche dieci
anelli di cui ognuno è in grado di esprimere un potere
specifico: dall’emissione di onde fredde al riordino della materia,
queste armi offrono al villain un’infinità di strumenti per
combattere gli avversari e provengono da un relitto di una nave
appartenente a un alieno chiamato Axonn-Karr.
Visto il titolo del film su
Shang-Chi, è logico supporre che anche il Mandarino del MCU userà
gli anelli per i suoi scopi.
Ha mentito sulle sue origini
Nella storia originale il
Mandarino viene ritratto come il figlio di ricco
cinese e di una nobildonna inglese (discendente di Gengis Khan),
morti poco dopo la sua nascita, motivo per cui viene cresciuto da
sua zia maturando un odio vero il mondo. Il personaggio usa quindi
tutta la sua eredità per allenare il suo corpo e la sua mente, e
una volta lasciata la Cina scova l’astronave di Axonn-Karr nella
Valle degli Spiriti, diventando ufficialmente il Mandarino.
Il vero colpo di scena arriva più
tardi, quando i fumetti rivelano che ogni dettaglio sul suo passato
è stato inventato. Grazie alla run di Iron Man
scritta da Matt Fraction infatti scopriamo che il
Mandarino ha rapito un regista per girare un film sulla sua vita, e
che questa persona realizza durante le ricerche che l’uomo era in
realtà il figlio di una prostituta.
Un figlio problematico
I fumetti ci presentano anche il
figlio del Mandarino, Temugin, cresciuto in un
monastero sull’Himalaya senza avere contatti con il padre. Quando
il genitore muore durante uno scontro con Iron Man, il ragazzo
riceve un pacco contenente le sue mani mozzate e tutti i potenti
anelli, iniziando così a preparare la vendetta verso Tony
Stark.
Ora, supponiamo che il Mandarino del
MCU finisca per essere il padre di Shang-Chi , sarebbe altamente
improbabile vedere questo personaggio nel film, mentre potrebbe
diventare una buona occasione per dare a Shang-Chi un fratello
nascosto.
Gli indizi nel MCU
La presenza del Mandarino nel MCU si
è respirata fin dall’inizio, quando il gruppo di terroristi che
rapisce Tony Stark viene chiamato appunto “I Dieci Anelli”. I
membri di quell’organizzazione sono tornati in Iron Man
2 e Ant-Man, e infine in Iron Man
3 dove il villain si è ufficialmente rivelato sotto forma
di inganno.
Grazie al corto All Hail the
King, dove vediamo Trevor Slattery in prigione ricevere la
visita di Jackson Norriss, sono stati svelati tutti i segreti
relativi al vero Mandarino e del suo arrivo imminente.
Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli introdurrà
finalmente il personaggio del Mandarino (quello vero!) nel MCU. Tuttavia, il celebre villain
che vedremo nell’attesissimo cinecomic di Destin Daniel
Cretton potrebbe essere un po’ diverso rispetto a quello
che i fan della Marvel si aspettano, almeno secondo il produttore
del film.
Introdotto per la prima volta
nell’universo Marvel nel 1964, il Mandarino è
diventato in breve tempo uno dei cattivi più importanti e
famigerati del franchise. Il personaggio è stato il principale
antagonista di Iron Man nel corso dei decenni, sebbene abbia
affrontato anche un certo numero di altri eroi Marvel. Nei fumetti,
il Mandarino possiede potenti armi conosciute come i Dieci Anelli,
che sono il risultato dell’adattamento di una tecnologia aliena
avanzata. Il Mandarino è apparso per la prima volta nel MCU nel
2013, in Iron Man
3, soltanto che quel personaggio, alla fine, si è
rivelato essere soltanto un impostore.
I fan del Mandarino vedranno
finalmente il vero cattivo sul grande schermo in Shang-Chi, ma il
produttore Jonathan Schwartz ha spiegato che potrebbero rimanere
sorpresi dalla versione del personaggio interpretato da
Tony Leung. Intervistato da
EW, Schwartz ha dichiarato che il nuovo Mandarino sarà diverso
dalla controparte fumettistica. “Penso che le persone si
aspettano dal Mandarino un tipo di cose molto specifiche ogni volta
che si parla del personaggio. Tuttavia, quello che vedremo nel film
potrebbe non essere ciò che in realtà si aspettano”, ha
spiegato Shcwartz.
“La speranza è che al pubblico
piaccia quest’interpretazione del personaggio molto più complessa e
stratificata, qualcosa che forse non assocerebbero direttamente al
personaggio”. Dato il contraccolpo generato dal “falso”
Mandarino in Iron Man
3, cambiare nuovamente il celebre villain
potrebbe rivelarsi un rischio per la Marvel. Tuttavia, aggiungere
più sfumature e complessità al personaggio non può che essere un
elemento a vantaggio della storia e del film in generale.
D’altronde, una nuova interpretazione del Mandarino dovrebbe essere
eccitante da guardare, a prescindere da tutto.
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Come riportato da Variety,
Pedro Pascal è il primo ad entrare nel
cast d iThe
Mandalorian, nuova serie tv spin-off di
Star
Wars che approderà il prossimo anno sulla piattaforma
streaming Disney + insieme agli altri titoli in
programma (una serie dedicata al personaggio di Cassian Andor e le serie sui supereroi Marvel).
La storia di The
Mandalorian racconterà di Jango e
Boba Fett, guerrieri dell’universo di Star
Wars e sarà ambientata dopo la caduta dell’Impero e
prima dell’emergere del Primo Ordine, ruotando attorno il
travagliato percorso di un pistolero solitario nella parte esterna
della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.
The Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore
e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah
Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas
Howard ( Solemates )
e Taika Waititi( Thor:
Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars
Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore
esecutivo.
Riguardo a Mandalorian: I
Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una
società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La
loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra
visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei
Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano
spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli
ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un
prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
Dopo mesi dall’annuncio la
produzione della serie tv live action Mandalorian
– Star Wars Series entra nel vivo. Come molti di voi
già sapranno la storia racconterà di Jango e Boba Fett, guerrieri
dell’universo di Star
Wars.
The
Mandalorian è ambientato dopo la caduta dell’Impero e
prima dell’emergere del Primo Ordine. La storia ruota attorno il
travagliato percorso di un pistolero solitario nella parte esterna
della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.
ECCO la prima foto ufficiale della serie diffusa oggi:
La serie The
Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e
attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah Chow
( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas Howard
( Solemates ) e Taika Waititi
( Thor:
Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars
Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore
esecutivo.
Riguardo a Mandalorian: I
Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una
società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La
loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra
visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei
Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano
spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli
ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un
prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
Il
calcio è senza dubbio lo sport più amato dagli italiani e a cui
tanti giovani guardano con occhi sognanti. Costruire una carriera
in tale sport può infatti aprire numerose porte e occasioni di
riscatto. Ma ci sono anche aspetti negativi di questo mondo, che
può fagocitare e risputare senza troppi complimenti chi lo
intraprende. Il film del 2022 Mancinonaturale, intrepretato da Claudia Gerini e diretto da Salvatore
Allocca, proprone proprio questi due poli opposti.
Il film si concentra infatti sul
mostrare anche gli aspetti negativi di questo ambito, talvolta
legati ad un sostegno non del tutto sano da parte dei genitori dei
giovani calciatori. Troppo spesso questa passione si trasforma
infatti in un’ossesione capace di rovinare ciò che di buono e bello
lo sport cerca invece di insegnare. Non manca però in
Mancino naturale un messaggio di speranza che
rende la storia di questi protagonisti ancor più coinvolgente.
In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a Mancino
naturale. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
location dove sono state effettuate le riprese.
Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel proprio
catalogo.
Protagonista del film è
Isabella, residente in un quartiere popolare di
Latina, in cui trascorre una vita per niente appagante. Isabella ha
perso il marito tre anni prima e ora si trova a crescere da sola
suo figlio adolescente Paolo, chiamato così dal
padre per rendere omaggio al suo idolo calcistico Paolo Rossi. Il
ragazzo ha una caratteristica in comune con il grande calciatore:
ha un piede sinistro straordinario e dopo la morte di suo marito,
Isabella cercherà in tutti i modi di far sì che suo figlio diventi
un calciatore professionista.
Per far sì che ciò si avveri, lo
iscrive ad un torneo molto importante per il suo futuro. Un sogno,
questo, che non tarderà però a trasformarsi in ossessione. Isabella
si troverà così a prendere scelte sbagliate e dovrà affrontare
molte avversità, tra cui alcuni tormenti provenienti direttamente
dal suo passato. Per sua fortuna, però, potrà contare sul supporto
del vicino Fabrizio, che si preoccuperà di
prendersi cura di Paolo e di aiutare lei a prendere le giuste
scelte.
Il cast di attori e le location
dove è stato girato il film
Ad interpretare Isabella vi è
l’attrice Claudia Gerini, mentre il figlio Paolo è
interpretato dal giovane Alessio Perinelli, mentre
Francesco Colella interpreta Fabrizio, vicino di
casa di Isabella che si rende disponibile ad aiutare Paolo con la
scuola. Completano il cast la soprano Katia
Ricciarelli nel ruolo di Maria, la suocera di Isabella, e
Massimo Ranieri nel ruolo di Marcello D’Apporto,
un malavitoso che si offre di aiutare Isabella sfruttandone in
realtà l’ingenuità.
Claudia Gerini in Mancino naturale.
Per quanto riguarda le location, la
città di Latina è la principale ambientazione. Si
possono infatti ritrovare qui diversi bar (quello dove Isabella
incontra Marcello si trova sotto i portici di Piazza della
Libertà), e il campo da calcio dietro il centro
commerciale Latina Fiori, dove si svolgono gli
allenamenti di Paolo. Nel quartiere Nicolosi,
invece, si ritrova l’abitazione dove abita la protagonista. Lì
vicino si trovano anche le autolinee dove Paolo
aspetta di essere preso dalla madre dopo scuola. Le scene del
finale, invece, sono state girate a Vicenza. Tra
le location utilizzate vi sono lo stadio Menti,
piazza dei Signori, il piazzale della
Stazione e il quartiere Villaggio del
Sole.
Il film è tratto da una storia vera?
La risposta è no, Mancino
naturale non è ispirato ad alcuna storia vera. Il film
comprende però elementi di vita reale, dagli omaggi al calciatore
Paolo Rossi (campione del mondo con la nazionale italiana del 198)
fino alle vicende di quei genitori che puntano su un futuro
calcistico per i propri figli. Come raccontato dal regista, uno
degli sceneggiatori, Massimo De Angelis, si è
infatti ispirato a suoi ricordi di quando da giovane giocava a
calcio. Nonostante ciò, le vicende del film sono da considerarsi
del tutto originali.
Il trailer di Mancino
naturale e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Mancino naturale grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Apple TV,
Google Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 29 maggio alle ore
21:30 sul canale Rai 1.
Manchester-By-The-Sea, il nuovo film diretto da
Kenneth Lonergan ed interpretato dal trio composto
da Michelle Williams, Kyle
Chandler e Casey Affleck si
mostra in una serie di immagini ufficiali.
Nel
film Affleck interpreta un uomo che si
trova costretto a tornare nella propria città natale dove dovrà
relazionarsi con la propria moglie (Michelle
Williams) ed un grave lutto familiare. Kyle
Chandler interpreterà per l’occasione il fratello
di Affleck.
Le riprese di
Manchester-By-The-Sea sono iniziate lo scorso
marzo nel New England. Al cast si è aggiunta recentemente anche
Michelle Williams, che interpreterà la moglie di Casey
Affleck. Kevin Walsh, Chris MooreeMatt
Damon, coinvolti nel progetto inizialmente come
attori, compaiono, per ora, solo nel ruolo di produttori.
Nei film il più delle volte i
personaggi riescono a venire a patti con le cicatrici o i traumi
che si portano dietro, voltando poi pagina verso una nuova vita.
Nella realtà, però, raramente superare certi ostacoli è così
semplice. Le ferite non spariscono mai del tutto e richiedono anni,
se non un’intera vita, per essere metabolizzate. È proprio a
partire dalla volontà di dar vita ad una storia che raccontasse
questa difficoltà che il regista e sceneggiatore Kenneth
Lonergan ha costruito quello che è ad oggi il suo
capolavoro artistico, Manchester by theSea (qui la recensione), uscito con
gran successo in sala nel 2016.
All’interno di questo si parla di
lutto, della difficoltà e del tempo che questo richiede per essere
processato. Un tempo che il regista rende evidente attraverso una
serie di potenti metafore, tra cui l’impossibilità di seppellire il
defunto a causa del terreno invernale troppo freddo. Attraverso i
dialoghi, il montaggio, il sonoro e diverse situazioni anche
comiche, il regista riesce così a concretizzare un’opera delicata
che permette davvero di identificarsi con il dolore del
protagonista. Il suo non risolvere i propri conflitti al termine
del film è quanto di più vicino alla realtà ci possa essere. Per
questi motivi, Manchester by the Sea è stato tra i titoli
più acclamati del suo anno.
Rivelatosi un grandissimo successo
economico, il film ha guadagnato riconoscimenti in ogni dove,
arrivando anche ad ottenere 6 nomination al premio Oscar e a
vincere quello per la miglior sceneggiatura originale. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio
catalogo.
Manchester by the Sea: la trama del film
Protagonista del film è Lee
Chandler, un tuttofare che conduce una vita riservata e
solitaria a Boston. Allontanatosi da tutto e tutti, egli si
dimostra continuamente restìo a stringere un qualsiasi rapporto con
quanti cercano di interagire con lui. Al massimo, si lancia in
qualche improvvisa scazzottata nei pub, forse per il desiderio di
provare ancora qualcosa. Un giorno, però, Lee si vede richiamato
nella sua città natale, Manchester-by-the-Sea, dalla quale si era
allontanato da tempo. Il motivo è la morte di suo fratello
Joe, dovuta ad un attacco cardiaco. Nonostante
egli non abbia nessuna voglia di tornare in quei luoghi, si vede
costretto a farlo per organizzare il funerale del fratello.
Una volta in città, Lee inizia a
scontrarsi con i fantasmi del suo passato, che non fanno altro che
riaprire le vecchie ferite che lo hanno portato ad essere la
persona apatica che è oggi. Con sua grande disapprovazione, Lee
scopre di essere anche stato nominato tutore del figlio di Joe,
l’irrequieto Patrick. Riluttante all’idea di fare
da padre al ragazzo, egli inizia a cercare delle soluzioni,
consapevole però di doversene nel frattempo prendere cura. Il
rapporto che nascerà tra i due permetterà però ad entrambi di
relazionarsi con quel dolore, ricercando non una soluzione quanto
il principio di un percorso di rinascita.
Manchester by the Sea: il cast del film
Ad interpretare il complesso ruolo
di Lee Chandler vi è l’attore Casey Affleck, il quale
per la sua struggente interpretazione ha poi vinto il premio Oscar
come miglior attore. Affleck si è confrontato a lungo con Lonergan
circa le azioni di Lee, optando infine per un forte minimalismo che
lasciasse trasparire il profondo dolore interno del personaggio.
L’attore convinse inoltre il regista a tenere nel film diverse
scene da lui giudicate fondamentali, come ad esempio quella della
confessione di Lee. Alla fine, Affleck aveva raggiunto un livello
tale di immedesimazione con Lee, da scoppiare realmente a piangere
durante la scena del funerale. Il regista decise di tenere poi
questa sua reazione nel montaggio finale del film.
Accanto ad Affleck, nei panni del
giovane Patrick, vi è l’attore Lucas Hedges. Pur
vantando diverse precedenti esperienze recitative, fu proprio
questo ruolo a consacrarlo definitivamente, portandolo anche ad
essere nominato come miglior attore non protagonista agli Oscar.
Hedges, che conosceva Lonergan sin da bambino, dovette superare
diversi provini per ottenere la parte. Egli si preparò poi alle
scene più emotive evitando ogni contatto e comunicazione con altre
persone per diverse ore, sviluppando un senso di solitudine. Ad
interpretare Randi Chandler, ex moglie di Lee, vi è invece la
candidata all’Oscar Michelle Williams, che
compare in realtà nel film solo per pochi minuti. Kyle
Chandler è invece Joe, il fratello di Lee e padre di
Patrick.
Manchester by the Sea: il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Manchester by the
Sea è infatti disponibile nel catalogo
di Rakuten TV, Chili,
Google Play, Apple iTunes,
Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 23 giugno alle ore
21:00 sul canale Iris.
Guarda il trailer italiano
di Manchester By The Sea, il film
che vede protagonisti Casey
Affleck, Michelle
Williams, Kyle Chandler
e Lucas Hedg.
Scritto
e diretto da Kenneth
Lonergan Manchester By The Sea sarà
presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016 e arriverà al cinema
dal 1 Dicembre 2016.
Manchester By The
Sea
Il
film racconta la storia dei Chandler, una famiglia della
classe operaia del Massachusetts. Dopo la morte improvvisa del
fratello maggiore Joe (Kyle Chandler), Lee (Casey Affleck) diventa
il tutore legale del nipote (Lucas Hedges). Lee è costretto ad
affrontare il tragico passato che lo separava da sua moglie Randi
(Michelle Williams) e dal paese in cui è nato e
cresciuto.
La
pellicola è ambientato nel North Shore del Massachusetts ed è il
nuovo film scritto e diretto da Kenneth Lonergan (Conta su di me,
Margaret).
Arriva in sala il 16 febbraio
Manchester By The Sea, il magnifico film
di Kenneth Lonergan con protagonista Casey Affleck e candidato a sei premi
Oscar.
La perdita di una persona cara può
indurci a non provare più alcun tipo di interesse nei confronti del
mondo. Esiste allora un modo per continuare a vivere o – come
spesso di usa dire quando ci travolgono tragedie del genere – a
sopravvivere?
La risposta è no. Tutto quello che
possiamo fare è semplicemente (e tristemente) andare avanti,
imparare a convivere con una ferita che si riaprirà più e più
volte, colpendoci sempre di sorpresa e riportando a galla quel
dolore che impara a tacere, ma che in realtà non si placa mai.
Manchester by the Sea: trailer italiano del
film con Casey Affleck
Questo è quello che Kenneth
Lonergan ci racconta con delicatezza e grande coscienza
nella sua terza creaturea cinematografica, Manchester by
the Sea, dramma che si è già fatto strada in numerosi
Festival di prestigio (inclusi il Sundance e il
Toronto Film Festival). La pellicola racconta la
storia di Lee Chandler, un idraulico di Boston che, dopo la morte
del fratello maggiore, si vede costretto a tornare nella sua città
natale, dove scopre di essere stato nominato tutore del nipote
sedicenne. L’uomo, segnato da una tragica esperienza, si
ritroverà a dover fare i conti con un passato dal quale
non riesce a liberarsi.
Lonergan dimostra una maturità e
una padronanza nell’utilizzo del mezzo cinematografico come
espressione per raccontare il lutto e il suo superamento che si
eleva al di sopra della media dei cineasti che già in passato
avevano trattato un argomento così inflazionato (specie al cinema),
costruendo un film che ha nel montaggio il suo maggior punto di
forza: è infatti la narrazione alternata fra il presente e il
passato della vita di Lee a far sì che lo spettatore riesca a
entrare in empatia con la storia e con il suo protagonista,
nonostante la pellicola risenta di alcuni momenti eccessivamente
dilatati e di una lunghezza ingiustificata.
A vestire i panni di Lee troviamo
uno straordinario Casey
Affleck, perfetto nel catturare l’essenza del suo
personaggio e nel restituire l’aspetto più schivo e tormentato di
un uomo incapace di ricominciare perché schiacciato da un dolore
che non riesce a superare. A fargli da spalla, una meravigliosa
Michelle Williams che si conferma una
controparte femminile intensa e – come è nel suo stile – molto
calibrata.
Manchester by the
Sea parla attraverso un’umanità disarmante (prendendosi i
suoi tempi e senza mai utilizzare toni esasperati) di ferite
indelebili che non spariranno mai, di persone divorate dalla
solitudine e rese vulnerabili dal dolore, che perdono e si sforzano
di andare avanti, di sopravvivere.
Il due volte nominato all’Oscar per
la miglior Sceneggiatura originale Kenneth
Lonergan (Gangs of Ney York, Conta su di
me) torna dietro la macchina da presa per dirigere
Matt
Damon in
Manchester-By-The-Sea (i due avevano già
lavorato insieme a Margaret nel 2011),
film che seguirà la storia di un idraulico di Boston che in seguito
alla morte del fratello dovrà occuparsi del nipote sedicenne tra
mille difficoltà, tra cui un segreto che sta per tornare alla
luce.
Il film è stato sceneggiato dallo stesso Lonergan che inizierà le
riprese già quest’autunno.
Ecco il trailer di
Manchester by the Sea con protagonisti
Casey Affleck e Michelle
Williams. Il film è diretto da Kenneth Lonergan e a completare il
cast ci sono Lucas Hedges, Kyle Chandler, Gretchen
Mol e C.J. Wilson.
Ecco il video:
Nel
film Affleck interpreta un uomo che si
trova costretto a tornare nella propria città natale dove dovrà
relazionarsi con la propria moglie (Michelle
Williams) ed un grave lutto familiare. Kyle
Chandler interpreterà per l’occasione il fratello
di Affleck.
Le riprese di Manchester By
The Sea sono iniziate lo scorso marzo nel New England.
Kevin Walsh, Chris MooreeMatt
Damon, coinvolti nel progetto inizialmente come
attori, compaiono nel ruolo di produttori.
La Universal ha diffuso le foto e
il poster ufficiale di Manchester By The
Sea, il film che vedrà
protagonisti Casey Affleck e Michelle
Williams.
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Nel
film Affleck interpreta un uomo che si
trova costretto a tornare nella propria città natale dove dovrà
relazionarsi con la propria moglie (Michelle
Williams) ed un grave lutto familiare. Kyle
Chandler interpreterà per l’occasione il fratello
di Affleck.
Le riprese
di Manchester By The Sea sono iniziate lo
scorso marzo nel New England. Kevin Walsh, Chris
Moore eMatt
Damon, coinvolti nel progetto inizialmente come
attori, compaiono nel ruolo di produttori.
Si nomina Boston, si parla di film,
spunta fuori il nome di Matt
Damon ed è impossibile non pensare subito alla sua
grande amicizia con Ben
Affleck. E non si sbaglia a pensare a questa amicizia
anche nel caso di Manchester By The Sea, anche se
degli Affleck non c’è il grande, piuttosto quello
piccolo, Casey, cresciuto all’ingombrante ombra
del famoso fratello.
Ma la storia dietro
Manchester By The Sea non è così semplice come
sembra: nato come film indipendente, grazie al debutto oltre un
anno fa al Sundance Film Festival, un offerta
altissima da parte degli Amazon Studios per la
distribuzione e con un passaggio presso i festival più popolari,
tra cui Toronto Film Festival, BFI London
Film Festival e la nostra Festa del Cinema di
Roma, è diventato uno di quei film di cui se ne sente
parlare tanto e bene da tempo, in particolare dalla critica. E
finalmente è arrivato anche su gli schermi italiani, a 10 giorni
esatti dalla cerimonia degli Academy Awards per cui ha ben sei
nomination, tra cui Miglior Film.
Manchester by the
Sea è il nome dell’omonima cittadina del Massachussets,
città natale di Lee Chandler (Casey Affleck), un
luogo in cui è costretto a tornare quando viene informato della
morte del fratello Joe (Kyle Chandler). Per lui la
visita doveva essere breve, pronto a tornare alla sua monotona vita
di custode a Quincy, ma scopre di essere stato nominato tutore del
nipote di sedici anni, Patrick (Lucas Hedges,
nominato come Miglior Attore Non Protagonista a gli Oscar). Mentre
cerca di capire cosa fare con il ragazzo, stabilire un contatto nel
peggior momento della sua vita e organizzare la sepoltura del
fratello, Lee rincontra l’ex-moglie Randi (Michelle
Williams), che aveva lasciato in quella città diverso
tempo prima. Un semplice spaccato di vita: dolorosa, comune ma allo
stesso tempo unica.
Ma allora perché nominare
Matt Damon, se in questa storia figura solo tra i
produttori? Perché Manchester By The Sea è il
perfetto esempio di come un idea possa nascere in un luogo, essere
presa, modellata, lasciata andare, fatta respirare e infine trovare
una nuova casa, in questo caso quella di Kenneth
Lonergan. La storia di questo film infatti ebbe inizio
oltre sei anni fa, grazie ad una conversazione tra Damon e un altro
attore simbolo di Boston, John Krasinski e la loro
voglia di fare un film insieme, scriverlo, produrlo, dirigerlo e
interpretarlo. L’idea stessa alla base del film era proprio di
Krasinski ispirato dal suo rapporto con i nipoti e dal senso di
famiglia e dovere che ti viene nel crescere in una piccola
comunità. Lui doveva vestire i panni del protagonista Lee
Chandler e Matt Damon doveva debuttare
alla regia. Ma cosa è andato storto? Tutto e niente, in fin dei
conti.
Il regista newyorkese di
Conta su di me e Margaret, è
entrato nel quadro solo in un secondo momento dopo esser stato
chiamato a lavorare alla sceneggiatura e l’autore ci ha messo
talmente tanto di se stesso e ci ha dedicato talmente tanto tempo,
da dargli una nuova forma rispetto all’idea iniziale di Damon e
Krasinski: una forma decisamente più complessa a livello di
emozioni ma anche un po’ più cupa e decisamente tragica, che è
piaciuta subito a tutti. Forse il punto di vista esterno vincente
che serviva. Gli impegni lavorativi di Krasinski lo hanno forzato
ad uscire dal progetto (rimanendo solo come produttore esecutivo) e
anche Matt Damon, che sperava di mettersi alla
prova come regista, si è ritrovato a supplicare
Lonergan di prendere in mano la storia, unico e
solo uomo che poteva capire la loro idea iniziale e dargli vita
sullo schermo.
Nel frattempo Casey
Affleck, che era stato già interpellato da Matt
Damon per avere un opinione sul copione, si è ritrovato da
un giorno all’altro sul set ad interpretare questo personaggio
complesso e bellissimo: il tipo di personaggio che non gli era mai
stato proposto ma che sognava di fare da tempo. Uno di quei ruoli
che può cambiarti la vita. Accanto a lui troviamo la meravigliosa
Michelle Williams, che nonostante il poco spazio sullo schermo, ha
ottenuto una nomination dall’Academy per la sua performance in un
film che ha accettato senza nemmeno leggere il copione tanto si
fidava di Lonergan e dei suoi dialoghi “che ti
entrano sotto la pelle”.
Molto acclamato dalla critica,
Manchester By The Sea è stato senza dubbio un
acquisto vincente per gli Amazon Studios, che grazie a questo film
sono entrati nella storia degli Academy Award
diventato la prima piattaforma di streaming ad avere un prodotto in
lizza come Miglior Film. Ma anche in termini di
investimento ci hanno visto lungo: con 10 milioni di dollari hanno
comprato i diritti di un opera che ne è costata solo 8,5 milioni di
dollari e ad oggi, l’incasso nelle sale ha superato i 56 milioni di
dollari in tutto il mondo. A vedere questi numeri adesso, forse
Krasinski e Damon si sono
segretamente pentiti di aver lasciato andare così facilmente un
idea nonostante siano orgogliosi del percorso fatto, ma senza
Lonergan e Affleck,
probabilmente, o quasi sicuramente, non sarebbe stata la stessa
cosa.
Funny or Die ha pubblicato questo
divertente video che ci mostra gli “esplosivi” effetti visivi di
Manchester By The Sea. Chiaramente il film è privo
di artifici digitali e l’ilarità del video si basa proprio su
questo!
Il film ha conquistato due Oscar importanti
agli Academy Awards 2017: il premio alla migliore sceneggiatura
originale e il premio al migliore attore protagonista Casey
Affleck.
Il
film racconta la storia dei Chandler, una famiglia della
classe operaia del Massachusetts. Dopo la morte improvvisa del
fratello maggiore Joe (Kyle Chandler), Lee (Casey Affleck) diventa
il tutore legale del nipote (Lucas Hedges). Lee è costretto ad
affrontare il tragico passato che lo separava da sua moglie Randi
(Michelle Williams) e dal paese in cui è nato e
cresciuto.
La
pellicola è ambientato nel North Shore del Massachusetts ed è il
nuovo film scritto e diretto da Kenneth Lonergan (Conta su di me,
Margaret).
Secondo il National Board of
Review è Manchester By the Sea il miglior
film del 2016. La pellicola, vista alla Festa del Film di Roma
2016, vede protagonista Casey Affleck ed è diretta
da Kenneth Lonergan. L’associazione lo ha
decretato vincitore anche nelle categorie del miglior attore
(Affleck), migliore sceneggiatura e
performance-rivelazione (il giovanissimo Lucas
Hedges). Ma ormai è senza ombra di dubbio algli Oscar che
punta il lavoro di Lonergan.
Il premio alla migliore attrice è
andato a Amy Adams per Arrival di
Denis Villeneuve, il premio al miglior film
d’animzione è andato a Kubo e la Spada Magica,
mentre per la regia è stato premiato Barry Jenkins
per Moonlight.
La trama di Manchester By
the Sea: Dopo l’improvvisa morte del fratello maggiore,
Lee Chandler (Casey Affleck), un idraulico di
Boston, si vede costretto a tornare nella sua città natale, dove
scopre di essere stato nominato tutore del nipote sedicenne.
Manchester by the
Searecensione del film con Casey
Affleck
Il National Board of Review of
Motion Pictures (più comunemente National Board of
Review, abbreviato in NBR) è un’organizzazione no profit
newyorkese dedicata al cinema inteso sia come arte che come
intrattenimento, alla celebrazione dell’eccellenza artistica e al
sostegno della libertà d’espressione nei film. Non ha alcun legame
commerciale con l’industria cinematografica.
I membri, che comprendono
insegnanti, studenti, storici, professionisti dell’industria
cinematografica, cinefili nel senso più ampio del termine, vedono e
valutano ogni anno quasi trecento film. Spesso le visioni sono
seguite da dibattiti approfonditi con registi, attori, produttori e
sceneggiatori. A fine anno attraverso apposite schede di votazione
determinano i vincitori dei premi annuali.
Considerato uno dei massimi
interpreti del cinema mondiale, il due volte premio Oscar Denzel Washington si nei primi anni Duemila
dedicato ad alcuni celebri film di genere thriller. Da Training
Day ad Out of Time, si è così
dimostrato particolarmente a suo agio in tale genere, sfoggiando
una presenza scenica unica. Tra i titoli più apprezzati di quegli
anni vi è Man on Fire – Il fuoco della
vendetta, diretto nel 2004 da Tony
Scott e scritto da Brian Helgeland. Al
centro di questo vi è un uomo che non conosce limiti intento a
ricercare una bambina misteriosamente rapita.
Questo è basato sull’omonimo romanzo
di A. J. Quinnell, da cui era già stato tratto un
film nel 1987, Un uomo sotto tiro, con Scott
Glenn nei panni del protagonista. Per questa nuova
trasposizione, però, Scott decise di apportare sostanziali
modifiche, aggiornando di fatto il contesto e i temi trattati.
Contrariamente al primo film ambientato, come il romanzo, in
Italia, Man on Fire – Il fuoco della vendetta si svolge
ora a Città del Messico, località tristemente nota per il suo alto
tasso di rapimenti e criminalità. Così facendo Scott ha dunque
potuto dar vita ad una versione inedita della storia, pur
mantenendo inalterate le sue tematiche di fondo.
Affermatosi come un buon successo,
con 130 milioni di dollari di incasso a fronte di un budget di 70,
Man on Fire – Il fuoco della vendetta è ancora oggi un
titolo particolarmente apprezzato dai fan del genere, attratti
tanto dalla sua tensione narrativa quanto dalle sequenze più
d’azione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ed alla
storia vera dietro tale racconto. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Man on Fire – Il fuoco della vendetta
Protagonista del film è l’ex agente
della CIA JohnCreasy, uomo
burbero e tormentato tanto dall’alcol quanto dal suo doloroso
passato. Dopo un periodo di pausa in cui ha girato il mondo, in
cerca di distrazioni e di un nuovo sé, John torna in Messico per
incontrare un suo vecchio amico, Paul Rayburn.
Questi gestisce ora un’agenzia di guardie del corpo, i cui
principali clienti sono famiglie facoltose desiderose di ricevere
particolari protezioni. Paul propone allora a John di svolgere per
lui un caso delicato, ovvero quello di prendersi cura della piccola
Pita, figlia dei coniugi Ramos. Pur se
inizialmente riluttante all’idea di tale impegno, John finisce per
accettare.
Egli inizia così a seguire ovunque
la bambina, accompagnandola tanto a scuola quanto in altri giri.
Pur se inizialmente infastidito dalle sue numerose domande sul suo
lavoro, John inizia lentamente a sviluppare un certo affetto per la
piccola, divenendo infine per lei un amico. La loro tranquillità
viene però bruscamente spezzata nel momento in cui la piccola viene
rapita sotto gli occhi di John, il quale ferito non riesce ad
impedire tale evento. Carico di odio e di desiderio di vendetta,
per John è l’inizio di una lunga ricerca che lo porterà a far
uscire nuovamente il suo carattere da inarrestabile macchina
assassina. Egli è pronto a tutto pur di ritrovare e salvare la
bambina.
Man on Fire – Il fuoco della
vendetta: il cast del film
Ad interpretare il personaggio di
John Creasy vi è, come anticipato, l’attore Denzel
Washington. Questi ottenne la parte dopo aver
incontrato casualmente Scott in uno studio medico. Rimasto
affascinato dalla fisicità dell’attore, il regista decise di
affidargli la parte. Per prepararsi al personaggio, Washington
consultò diverse guardie del corpo, apprendendo da loro i segreti e
i pericoli del mestiere. Allo stesso tempo si esercitò nell’uso
delle armi e rimase sempre nel personaggio quando si trovava sul
set. Accanto a lui, nei panni della piccola Pita, vi è una
giovanissima Dakota Fanning.
Questa lasciò particolarmente impressionato Washington per via del
suo talento. Per il personaggio, inoltre, l’attrice prese lezioni
di piano, nuovo e spagnolo.
Il premio Oscar Christopher
Walken interpreta invece il personaggio di Paul Rayburn,
l’amico di Creasy. All’attore era in realtà originariamente stato
offerto il ruolo di Jordan Kalfus, l’avvocato dei Ramos, ma preferì
non assumere tali panni avendo interpretato già fin troppi cattivi
in quegli anni. Ad avere il ruolo di Kalfus fu dunque Mickey Rourke,
il quale durante il film non ebbe buoni rapporti con Washington,
rendendo ancor più vero il conflitto tra i loro personaggi. I
genitori di Pita, Lisa Martin e Samuel Ramos, sono invece
interpretati dagli attori Radha Mitchell e
Marc Anthony. Infine, è presente anche l’attore
italiano Giancarlo Giannini nei panni di Miguel
Manzano, direttore del Federal Ministerial Police.
La storia vera dietro Man on Fire – Il fuoco della
vendetta
Pur non essendo una storia vera,
quella di Man on Fire – Il fuoco della vendetta è però
ispirata ad una serie di episodi di rapimenti realmente accaduti.
In particolare, Quinnell, autore del romanzo, rimase
particolarmente colpito da due eventi. Il primo riguarda il
rapimento del figlio di un ricco uomo di Singapore, il quale si
rifiutò di pagare il riscatto portando inevitabilmente alla morte
del figlio. Il secondo, invece, è il celebre caso del rapimento di
John Paul Getty, avvenuto nel 1973 a Roma e raccontato poi
da Ridley
Scottin Tutti
i soldi delmondo. Essendo frequenti casi del
genere nell’Italia dell’epoca, lo scrittore decise pertanto di
ambientare lì il suo romanzo. Tale problematica realtà è oggi
maggiormente diffusa in Messico e a Città del Messico, dove dunque
Scott ha preferito ambientare la sua versione.
Il trailer di Man on Fire – Il
fuoco della vendetta e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Man on Fire – Il fuoco
della vendetta è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Prime Video, Disney+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 6 febbraio
alle ore 21:20 sul canale Rai
2.
John Creasy (Denzel
Washington), il protagonista di Man on
Fire – Il fuoco della vendetta di Tony Scott,
non è basato su una persona reale. Washington e Scott hanno una
lunga storia di collaborazioni cinematografiche alle spalle. Hanno
trascorso del tempo su un sottomarino nucleare in Crimson Tide,
hanno evitato il deragliamento di un treno in Unstoppable e in Man
on Fire hanno salvato una ragazza innocente dalle grinfie di una
banda di criminali. In Man on Fire, Creasy è un ex agente del
SAD/SOG fallito, il cui frivolo lavoro di guardia del corpo per
Lupita (Dakota Fanning) si trasforma in una cospirazione ricca di
azione dopo che la ragazza viene rapita.
Man on Fire – Il fuoco della
vendetta mostra Denzel Washington al suo meglio nei film
d’azione e vedere Creasy passare da agente della CIA scoraggiato e
suicida, con gli anni migliori ormai alle spalle, a un uomo
rinvigorito dalla vita grazie alla gentilezza e all’amicizia di una
ragazzina è emozionante e commovente. Washington ha interpretato
molti personaggi reali nella sua carriera, tra cui Malcolm X,
Herman Boone, Frank Lucas e altri ancora. Tuttavia, John Creasy non
è uno di loro, sorprendentemente. Nonostante sia uno dei migliori
personaggi di qualsiasi film di Tony Scott, non è un personaggio
originale.
John Creasy era inizialmente un
personaggio del romanzo
Ma la sua storia è ispirata a
due rapimenti realmente accaduti
Man on Fire non è una storia
originale di Tony Scott. È basato su un libro del 1980 di A. J.
Quinnell con lo stesso titolo, con protagonista John Creasy, un
personaggio immaginario. Creasy è poi diventato protagonista di
altri quattro libri dello stesso autore: The Perfect Kill
(1992), The Blue Ring (1993), Black Horn (1994) e
Message From Hell (1996). Il motivo per cui spesso si crede
erroneamente che il personaggio sia reale è che la storia è
ispirata a due rapimenti realmente avvenuti e di grande
risonanza.
Il primo è stato il rapimento del
figlio maggiore di un uomo d’affari di Singapore a scopo di
estorsione (via The Sun). Temendo che gli altri figli potessero essere
presi di mira se avesse pagato, l’uomo ha rifiutato e suo figlio è
stato ucciso. La seconda fonte di ispirazione è una storia
famigerata che riguarda una delle famiglie più ricche d’America, i
Getty. Il sedicenne John Paul Getty III, nipote del magnate del
petrolio Paul Getty, fu rapito a Roma nel 1973. Dopo cinque
mesi di prigionia, Getty III perse un orecchio per mano dei suoi
rapitori prima che il nonno, famoso per la sua avarizia, pagasse a
malincuore il riscatto (via People).
La storia dei Getty è stata
trasformata in un film e in una serie TV. La serie, Trust, è
stata trasmessa per la prima volta su FX nel 2018, con Donald
Sutherland nel ruolo di Paul Getty e Harris Dickinson in quello di
Getty III. Il fratello di Tony Scott, Ridley Scott, ha diretto l’adattamento
cinematografico, All the Money in the World, con Christopher
Plummer nel ruolo del vecchio Getty e Charlie Plummer in quello del
giovane. Non c’è alcuna parentela tra Christopher e Charles
Plummer.
Tutti i film e le serie tv su
Man On Fire
Netflix sta progettando una
serie TV
Tony Scott non è l’unico ad essere
stato ispirato dalla storia di Quinnell, poiché ci sono stati
numerosi adattamenti di Man on Fire, compresi alcuni stranieri. C’è
stato persino un adattamento uscito prima di quello di Scott: Man
on Fire del 1987, con Scott Glenn nel ruolo di Christian Creasy, il
cui nome è stato cambiato, e diretto dal regista francese Élie
Chouraqui.
Ek Ajnabee, un adattamento in
hindi, uscito un anno dopo il film di Scott, vede Amitabh Bachchan
nei panni del colonnello Suryaveer “Surya” Singh, il Creasy del
film.
Lo stesso anno è seguito rapidamente
un adattamento in lingua tamil, Aanai, con Arjun Sarja nel ruolo di
“Vijay”. Oltre a questi adattamenti cinematografici, è in programma
una serie televisiva Man on Fire per Netflix, annunciata nel 2023, che racconterà i primi
due romanzi di Quinnell, Man on Fire e The Perfect Kill.
E’ stato diffuso il trailer di
Man on a Ledge, thriller prodotto dalla Summit Entertainment con
Sam Worthington, Elizabeth Banks, Jamie Bell, Kyra Sedgwick,
Anthony Mackie e Ed Harris.
Celebre interprete di film come
L’avvocato del diavolo, Matrix, Constantine e John Wick,
Keanu Reeves è uno
degli attori più amati attualmente in attività. Non tutti sanno
però che oltre alla recitazione, in una occasione egli si è
cimentato anche con la regia, esperienza ad oggi ancora non
ripetuta. Il film che lo ha visto cimentarsi con questo ruolo è
Man of Tai Chi, film d’azione basato
sulle arti marziali cinesi, con cui Reeves ha l’occasione di dar
vita a spettacolari sequenze di combattimento, da lui molto amate,
omaggiando i tanti film appartenenti a questo genere.
Scritto da Michael G.
Cooney, il film è inoltre caratterizzato anche dal suo
essere recitato in più lingue, dall’inglese al mandarino e fino al
dialetto cantonese di Hong Kong. Al momento della sua uscita
Man of Tai Chi è stato molto apprezzato dalla critica, che
ha indicato come grandi punti di forza le sequenze di lotta ma
anche la storia in sé e in particolare la regia di Reeves.
L’attore, presente naturalmente anche con un ruolo tutto suo, si è
infatti ispirato ai registi con cui aveva collaborato negli anni
per comporre un ritmo energico unito ad una storia con elementi da
crime.
Nonostante questi elementi, il film
si affermò come un insuccesso di pubblico, guadagnando molto meno
del suo budget di circa 25 milioni di dollari. Negli anni,
fortunatamente, i fan di Reeves hanno riscoperto il film portandolo
ad essere uno di quei titoli da riscoprire, specialmente se si è
amanti del genere. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Man of Tai Chi: la trama
del film
Protagonista del film è
‘Tiger’ Chen Lin Hu, giovane determinato e
ribelle, ultimo erede del Tai Chi, antica arte marziale cinese, che
richiede meditazione e lentezza nei movimenti. Tiger di giorno
lavora a Pechino come fattorino e durante il tempo libero indossa
le vesti del combattente, cercando di raffinare le tecniche del Tai
Chi grazie all’aiuto del suo anziano maestro. Il ragazzo col tempo
diventa una stella nascente nel campo delle arti marziali e
partecipa all’importante torneo di Wulin Wang. Durante la
manifestazione viene notato da Donaka Mark,
disonesto uomo d’affari alla ricerca di nuovi lottatori da inserire
in un circuito d’incontri clandestini da lui gestito.
Il potente Donaka è al centro di
un’indagine della polizia guidata dall’investigatrice Suen
Jing-Si, che lavora per un’unità anti-criminalità
organizzata. Quando l’antico tempio del maestro di Tiger viene
dichiarato instabile dagli ispettori edili e rischia di essere
demolito, Donaka offrirà a Tiger, la possibilità di combattere per
denaro e salvare il tempio. Tiger attirato dalla facile ricompensa
e dal forte desiderio di combattere che è insito dentro di lui,
accetta l’offerta. Andando contro tutte le regole e la filosofia
stessa del Tai Chi, Tiger si troverà coinvolto in un’oscura realtà
dalla quale non sarà facile uscire.
Man of Tai Chi: il cast del film
Come anticipato, lo stesso Reeves
recita nel film con il ruolo del criminale Donaka Mark. Per
l’attore si è trattato di un ruolo da cattivo, cosa piuttosto
inusuale per lui, il più delle volte impegnato nei panni dell’eroe
di turno. Nei panni del protagonista, Tiger Chen Linhu vi è invece
Tiger Hu Chen, qui al suo primo ruolo di rilievo.
Egli era infatti fino a quel momento lavorato principalmente come
coreografo di film come Matrix, dove conosce Reeves e
diviene suo grande amico, Charlie’s Angels e Kill Bill: Volume 1. È
stato proprio Chen a fare da maestro a Reeves per le arti marziali
e i due si sono allenati insieme per questo film.
L’attrice cinese Karen
Mok, principalmente nota come cantante, recita qui nel
ruolo di Sun Jinghi, ufficiale della polizia di Hong Kong, alle
prese con un’indagine su Donaka Mark. Il suo superiore, il
sovrintendente Wong, è invece interpretato da Simon
Yan, noto a livello internazionale per aver recitato nei
film Tomb Raider – La culla della
vita e Ip Man. Fanno poi parte del cast anche
Iko Uwais nel ruolo di Gilang Sanjaya,
Silvio Simac nei panni di Uri Romanov e
Sam Lee in quelli di Tak Ming. Essendo fortemente
incentrato sulle arti marziali e i combattimenti, per questo film
Reeves si è avvalso della collaborazione del maestro e coreografo
Yuen Wo Ping, noto per il lavoro svolto nelle
scene di lotta di Matrix
Man of Tai Chi: il trailer
e dove vedere il film in streaming
È possibile fruire di
Man of Tai Chi grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 15 settembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Keanu Reeves ha rivelato il
primo trailer del suo debutto alla regia, Man of Tai
Chi, al Festival Internazionale del Cinema di Pechino
e ora disponibile anche in rete.
Mentre ci avviciniamo sempre di più
al giorno di uscita di L’Uomo
d’Acciaio la quinta clip dedicata all’Uomo D’Acciaio è
stata distribuita ieri. Il video vede due dei personaggi
principali, il Generale Zod, interpretato da Michael
Shannon, e il padre di Superman Jor-El, che avrà il
volto di Russel Crowe. Al centro della
loro discussione c’è il futuro di Krypton, paese natale di
Superman. Ecco la clip:
Vi ricordiamo che la pellicola
uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e nel cast ci
sono Henry
CavilleRussell
Crowe,AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner, Laurence
Fishburne, Michael Shannon. L’uomo
d’Acciaio è diretto da Zack
Snyder.
Ecco la trama del film. Ne
L’Uomo
d’Acciaio diretto da Zack Snyder, troviamo Henry
Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman. Il film è interpretato
anche da Amy Adams nel ruolo della giornalista del Daily Planet
Lois Lane, e da Laurence Fishburne in quello del direttore del
giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark
Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono Diane Lane e Kevin Costner. A
combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani
sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato da Michael
Shannon e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer e il padre Jor-El, interpretato dal
premio Russell Crowe. Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del
Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello
Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures hanno pubblicato on line la prima immagine ufficiale di
Henry Cavill nei panni di Superman in Man of Steel di Zack Snyder.Nel cast del
film anche Amy Adams, Laurence Fishburne nei panni rispettivamente
di Lois Lane e Perry White. Diane Lane e Kevin Kostner saranno i
coniugi Kent, genitori terrestri di Clark. Michael Shannon sarà
invece il Generale Zod, villain di turno. Russel Crowe o Julia
Ormond saranno i genitori kryptoniani di Superman.
Sembrerebbe essere la prima
immagine di Amy Adams nei panni di Lois Lane
quella inserita in un booklet distribuito in occasione
di un evento organizzato nei giorni scorsi in onore dell’attrice.
La foto è stata rilanciata sul web dal sito spagnolo
DesdeHollywood.
Pur mancando conferme ufficiali in
merito la foto, che come si nota, ritrae l’attrice mentre imbraccia
un tablet sullo sfondo di un ufficio, potrebbe benissimo ritrarre
Lois Lane all’interno della redazione del Daily Planet.
Firmato da Zack
Snyder, Man of Steel seguirà l’inizio
della carriera supereroistica di Clark Kent (Henry Cavill), descritto come un alieno
che pur essendo stato cresciuto come un terrestre, resta comunque
uno ‘straniero in terra straniera’, separato dagli altri esseri
umani dai suoi incredibili poteri, che si chiede il significato del
suo arrivo della Terra e cerca di capire quale debba essere il suo
ruolo in un mondo sull’orlo del precipizio; l’arrivo di
un’ulteriore minaccia lo condurrà a prendere delle decisione e a
scegliere definitivamente la propria strada.
Il cast del film comprende, oltre a
Cavill e Adams, anche Russell Crowe, Kevin
Costner, Diane Lane, Michael
Shannon, Antje Traue, Ayelet
Zurer e Laurence Fishburne.
Un nuovo poster di
Man of SteelL’Uomo
d’Acciaio è stato rilasciato dalla Warner
Bros, a poco più di un mese dall’uscita del film, che sarà
disponibile nelle sale a partire dal 20 giugno. Man of
Steel, ricordiamo, è il reebot sul supereroe più
celebre della DC Comics, Superman.
Ecco il nuovo teaser poster
rilasciato dalla Warner Bros:
Ricordiamo anche la sinossi ufficiale del
film Man of Steel:
Nel pantheon dei supereroi,
Superman è il personaggio più conosciuto e venerato di tutti i
tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane giornalista che si
sente alienato dai suoi poteri dallo straordinario potenziale.
Trasportato anni fa sulla Terra dal pianeta Krypton, Clark deve far
fronte a una drammatica domanda ‘Perché sono qui?’. Plasmato dai
valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Jessica Lane)
eJonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che avere abilità
straordinarie significa prendere decisioni difficili. Quando il
mondo ha un disperato bisogno di stabilità, una minaccia terribile
si fa sempre più vicina. Clark deve diventare l’Uomo d’Acciaio, per
proteggere le persone che ama e brillare come faro di speranza per
il mondo intero nei panni di Superman
L’Uomo
d’Acciaio uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e nel
cast ci sono Henry Cavill, Russell
Crowe,AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael
Shannon. L’uomo
d’Acciaioè diretto da Zack
Snyder.
Gli appassionati di
Superman sono ormai
pronti per rivederlo, nelle nuove vesti disegnate per lui da
Zack Snyder. Un look completamente rinnovato,
sulla scia di quanto fatto da Nolan con Batman. Ma
può esserci un Superman senza Lex Luthor?
Sembrava infatti che il personaggio
più celebre della serie, dopo l’eroe ovviamente, non dovesse
prender parte a questa nuova ripartenza. Ora giunge invece una voce
dall’ AICN, secondo la quale Luthor potrebbe fare una sua
apparizione. Il sito e i fan sostengono che Mackenzie
Gray, che ha interpretato Luthor in TV con Smallville,
potrebbe ora essere “an ambitious, ego driven and
cold version of Luthor.”
Effettivamente lo stesso
sceneggiatore di
Man of Steel, L’Uomo
d’Acciaio David S. Goyer, ha
recentemente aggiunto benzina sul fuoco, quando ha ricordato che
nessuno ha mai confermato di non aver incluso Lex Luthor allo
script.
Altri siti sono invece scettici
riguardo questa voce, sottolineando come Gray sia relativamente
sconoscuito per un ruolo così importante, soprattutto in relazione
al grande cast che si è formato. Anche se, quando già un anno fa si
parlava del possibile Lex Luthor, scomodando nomi come
Bradley Cooper e Kevin Spacey,
Snyder disse che, nel caso, avrebbe preferito lanciare uno
sconosciuto.
Si attendono dunque ulteriori
novità sulla presenza o meno della nemesi più importante dell’uomo
d’acciaio.