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Star Wars Episodio VIII: un ruolo importante per la figlia di Carrie Fisher?

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In Star Wars il Risveglio della Forza abbiamo visto Billie Lourd, figlia di Carrie Fisher, nei panni del Luogotenente Connix, ufficiale della Resistenza, e sappiamo che il personaggio tornerà in Star Wars Episodio VIII.

Quello che però era un cameo nel settimo film della saga, potrebbe essere un ruolo molto più ampio nell’Episodio VIII. Durante un’intervista, la Lourd ha infatti dichiarato che Connix tornerà “meglio di prima” nel prossimo capitolo galattico. La giovane attrice ha poi proseguito raccontando dell’esperienza di condividere lo schermo con sua madre Carrie Fisher e di quanto entrambe fossero molto più rilassate sul set del film di Rian Johnson rispetto all’esperienza con JJ Abrams.

Cosa vi aspettate da questo personaggio che sembra apparentemente marginale nella saga?

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Star Wars Episodio VIII sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

Nel film torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.

Trainspotting 2: ecco di nuovo Ewen Bremner come Spud

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Trainspotting 2: ecco di nuovo Ewen Bremner come Spud

Dopo Ewan McGregor che commenta il ritorno di Mark Renton, ecco anche Ewen Bremner nuovamente alle prese con il suo Spud in Trainspotting 2.

Sul sequel del film a 20 anni dal primo, Ewan McGregor ha dichiarato: “Questo film è diverso, perché ci sono 20 anni in più. È molto diverso perché non abbiamo provato a fare un remake, il che sarebbe stato un po’ triste.Si tratta di un animale diverso, e per questo speciale.

Trainspotting 2: Mark Renton selvaggio nel nuovo trailer

Il film Trainspotting 2 è basato sui personaggi del romanzo di Irvine Welsh che abbiamo conosciuto nel primo film. La sceneggiatura è scritta da John Hodge e tutti i protagonisti del film del 1996 torneranno. Si tratta di Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle di nuovo nei panni di Renton, Sick Boy, Spud e Begbie. Ilfilm è atteso per il 2017 al cinema, esattamente 21 anni dopo il primo film.

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Gotham City Sirens: le attrici che potrebbero essere Poison Ivy

Gotham City Sirens: le attrici che potrebbero essere Poison Ivy

Mentre per ora è Megan Fox l’unico nome che orbita intorno al ruolo di Poison Ivy per Gotham City Sirens, potrebbero in realtà essere molte le attrici adatte al ruolo, anche più di quanto non lo sia la Fox. Ecco di seguito 10 proposte alternative:

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Il denominatore comune è chiaramente quello del colore dei capelli. Sebbene sia un aspetto relativo, dati i magnifici miracoli che possono fare trucco e make-up al cinema, è comunque un incentivo per immaginare il personaggio.

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I primi dettagli, per la verità ancora scarsi, parlano ovviamente di un coinvolgimento di Margot Robbie e di un suo ruolo anche nella produzione del film. La sceneggiatura è affidata a Geneva Robertson-Dworet, che è stata reclutata anche per il nuovo film in sviluppo su Tomb Raider.

Gotham City Sirens è una serie della DC Comics scritta da Paul Dini e disegnata da Guillem March. Come accennato, le protagoniste della serie sono Catwomna, Poison Ivy e Harley Quinn. Il primo numero risale al 2009 lanciato come appendice di Batman Reborn.

Tutte le protagoniste sono approdate al cinema almeno una volta. Harley quest’anno con Margot Robbie, Poison Ivy con le fattezze di Uma Thurman e Catwoman con le tre diversissime interpretazioni di Michelle Pfeiffer, Halle Berry e Anne Hathaway.

Life – Non oltrepassare il limite: foto e e uscita del film con Jake Gyllenhaal

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La Warner Bros. ha diffuso la data di uscita e le prime foto del film Life – Non oltrepassare il limite, il nuovo thriller fantascientifico diretto da Daniel Espinosa, con Rebecca Ferguson, Ryan Reynolds e Jake Gyllenhaal.

Life – Non oltrepassare il limite uscirà al cinema 23 marzo 2017.

Life - Non oltrepassare il limiteLa trama di Life – Non oltrepassare il limite ruota intorno alla storia dell’equipaggio di una stazione spaziale internazionale in procinto di fare una delle scoperte più importanti della storia: raccogliere la prima prova di una vita terrestre su Marte. Quando l’equipaggio inizia a svolgere le prime ricerche sul campione, capirà di trovarsi di fronte una forma di vita più intelligente del previsto.

Life – Non oltrepassare il limite

Life – Non oltrepassare il limite si basa su una sceneggiatura scritta da Rhett Reese e Paul Wernick, la coppia di scrittori dietro al recente successo della 20th Century Fox, Deadpool e film Zombieland.

La pellicola è prodotto invece da Bonnie Curtis, David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Julie Lynn  e Vicki Dee Rock.

Rogue One: la colonna sonora di Michael Giacchino

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Rogue One: la colonna sonora di Michael Giacchino

Ha finalmente debuttato al cinema Rogue One A Star Wars Story, il primo atteso spin-off basato sul franchise Star Wars di George Lucas, e dopo avervi rivelato la recensione del film, ecco la colonna sonora composta per l’occasione da Michael Giacchino.

Rogue One a Star Wars Story guida ai nuovi personaggi

Alla colonna sonora in piccolissima parte ha contribuito anche la leggenda John Williams. 

TRACK LISTINGS della colonna sonora di Rogue One a Star Wars Story

1. He’s Here For Us
2. A Long Ride Ahead
3. Wobani Imperial Labor Camp
4. Trust Goes Both Ways
5. When Has Become Now
6. Jedha Arrival
7. Jedha City Ambush
8. Star-Dust
9. Confrontation on Eadu
10. Krennic’s Aspirations
11. Rebellions Are Built on Hope
12. Rogue One
13. Cargo Shuttle SW-0608
14. Scrambling the Rebel Fleet
15. AT-ACT Assault
16. The Master Switch
17. Your Father Would Be Proud
18. Hope
19. Jyn Erso & Hope Suite
20. The Imperial Suite
21. Guardians of the Whills Suite

Rogue One A Star Wars Story, il primo film di una nuova serie cinematografica ambientata nell’amato universo di Star Wars e interpretata da nuovi personaggi alle prese con storie inedite.

Rogue One A Star Wars Story racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che in un periodo di conflitto intraprende una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall’Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande.

Rogue One A Star Wars Story presenta un cast internazionale con attori provenienti da ogni parte del mondo, come Inghilterra, Australia, Cina, Messico, Danimarca e Stati Uniti: la candidata all’Oscar Felicity Jones (La Teoria del Tutto), Diego Luna (il film premio Oscar Milk, Cogan – Killing Them Softly, Ben Mendelsohn (Mississippi Grind, la serie Tv Bloodline), la star di Hong Kong di film d’azione e arti marziali Donnie Yen (Ip Man e Blade II), Jiang Wen (Let the Bullets Fly, Devils on the Doorstep), il premio Oscar Forest Whitaker (The Butler – Un Maggiordomo alla Casa Bianca, L’Ultimo Re di Scozia), Mads Mikkelsen (Il Sospetto, Casino Royale), Alan Tudyk (L’Ultima Parola – La Vera Storia di Dalton Trumbo, la serie Tv Con Man), la cui performance in Rogue One A Star Wars Story si avvale della tecnica di performance-capture, e Riz Ahmed (Lo Sciacallo – Nightcrawler, Four Lions).

In Italia fino al 18 gennaio 2017 i  fan avranno l’opportunità di mettersi alla prova partecipando al grande concorso “Star Wars Missions” che mette in palio tutti i giorni un premio instant win: gli utenti potranno unirsi ai Ribelli e affrontare diverse sfide distribuite all’interno di 3 livelli di gioco sul sito www.star-wars-missions.it. I giocatori più assidui avranno ogni settimana la possibilità di vincere un super kit Disney Store di gadget ispirati al film Rogue One A Star Wars Story.

Inoltre, acquistando almeno un prodotto Star Wars e inserendo sul sito i dati dello scontrino, gli utenti registrati avranno la possibilità di vincere ogni venerdì una Rogue One Google Cardboard, sbloccare un quarto livello del gioco e partecipare all’estrazione di un fantastico premio finale: un viaggio a Orlando per quattro persone in occasione di Star Wars Celebration 2017.

Titanic The Artifact Exhibition: la mostra evento del 2017

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Titanic The Artifact Exhibition: la mostra evento del 2017

Dai profondi abissi del mare la mostra, Titanic The Artifact Exhibition, che ha emozionato oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo, con pezzi autentici della nave, oggetti originali di proprietà dei passeggeri, la ricostruzione in scala reale di una cabina di prima classe ed una di terza classe, il celebre ponte principale, reperti e filmati dell’epoca…

Titanic The Artifact Exhibition – Per non perdere l’opportunità di riscoprire le atmosfere dell’epoca e i sogni dei passeggeri che si accingevano a compiere il viaggio inaugurale del transatlantico più famoso al mondo, sono disponibili fin da ora in prevendita i biglietti open sul sito: www.ticketone.it.

Era l’aprile del 1912 quando il Titanic, la nave dei sogni, come era chiamata all’epoca, il più grande e lussuoso transatlantico del mondo, a seguito della collisione con un iceberg durante il suo viaggio inaugurale affondò in poche ore. Oltre 2.200 passeggeri persero la vita in quella terribile tragedia marina, diventata 20 anni or sono (1997) un colossal cinematografico apprezzato da milioni di persone in tutto il mondo. Il film capolavoro diretto da James Cameron, ha così contributo a incrementare la notorietà di questa incredibile storia, unendo realtà e finzione cinematografica. Ma forse, non tutti sanno che i personaggi presenti sullo sfondo della pellicola sono realmente esistiti: i membri dell’orchestra, i marconisti, gli ufficiali, tutti i personaggi presenti nel film hanno il nome di persone realmente salite sul Titanic.

La mostra Titanic The Artifact Exhibition, in esposizione a Torino dal 18 marzo al 25 giugno presso Promotrice delle Belle Arti, via Balsamo Crivelli 11, offre la possibilità di conoscerli da vicino, condividere le loro storie personali, scoprire le ragioni del loro viaggio in America, attraverso i reperti in mostra appartenuti sia ai milionari della prima classe che agli immigrati della terza classe.

La drammatica e al contempo romantica storia del Titanic è così raccontata trascinando i visitatori in fondo al mare, la dove tra il 1987 ed il 1994 RMS Titanic organizzò numerose spedizioni per il recupero del relitto è porto alla luce oltre 4.000 oggetti. Pezzi autentici della nave, oggetti originali di proprietà dei passeggeri, la ricostruzione in scala reale di una cabina di prima classe ed una di terza classe, il celebre ponte principale, reperti e filmati dell’epoca.

Tutti questi oggetti compongono l’essenza di una mostra itinerante Titanic The Artifact Exhibition che ha commosso e continua a commuovere tutto il mondo. Uno straordinario successo che ha già affascinato oltre 10 milioni di visitatori e che per la primissima volta in assoluto arriva in Italia, con la produzione di Dimensione Eventi, su licenza Premier Exhibitions.

Blade Runner 2049: il teaser trailer in italiano

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Blade Runner 2049: il teaser trailer in italiano

La Sony Pictures Italia ha diffuso la versione italiana del teaser trailer (o announcement trailer) di Blade Runner 2049. Potete vedere il video a seguire.

Il teaser trailer italiano di Blader Runner 2049

Di seguito la prima sinossi del film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepolto che potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”

Blade Runner 2049: Ryan Gosling annuncia il contest per la visita al set

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Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro. 

Sono sempre stato attratto dai film sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è senza dubbio il miglior film del genere di tutti i tempi – commenta Denis Villeneuve, regista della pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola originale qualche decade dopo“.Blade Runner 2049

Burtonesque: il movimento dei ragazzi speciali di mister Tim Burton

L’ultimo film di Tim Burton, Miss Peregrine la Casa dei Ragazzi Speciali, ci porta dentro un modno di citazioni e riferimenti che appartengono al mondo del regista culto ma che hanno radici molto più profonde…

Spesso, la mancanza di cultura e di riferimenti  espressivi può portare alla creazione di luoghi comuni, ma a volte, tali semplificazioni, divengono così insistenti e reiterate da determinare delle vere e proprie mode e in rari casi addirittura delle correnti artistiche. È il caso di Tim Burton, che con il suo originale mondo strampalato, basato sulla diversità e sulla difficoltà di integrarsi in una società normale, ha dato il via a una schiera di imitatori, alcuni inconsapevoli, altri sinceri, altri ancora subdolamente plagiatori, che sotto la bandiera di capoccioni spropositati, magliettine a righe e spirali, ha alimentato l’immaginario popolare, arrivando a forgiare un vero e proprio fenomeno culturale: il Burtonismo, o Burtonesque, per dirlo alla francese.

Tim Burton e i pupazzi di Enoch

Tim Burton

E non si tratta di un fenomeno strettamente legato al cinema, ma che tocca un insieme correlato di diverse forme di espressione, come illustrazione, musica, letteratura, fotografia, ecc. Così, chiunque da più di un ventennio si ritrova a fare film, a illustrare libri, o semplicemente a scarabocchiare attorno a tematiche malinconiche, macabre, gotiche, facendo della sproporzione fisica e dell’incomunicabilità legata alla diversità  un marchio di fabbrica, si ritrova inesorabilmente etichettato come burtoniano.  E molto spesso, per ingenuità collettiva, vengono tacciati come tali quegli stessi riferimenti che il buon Tim Burton dissemina nelle sue opere, che invece il più delle volte sono cronologicamente antecedenti.

Quante volte è capitato di sentir dire che Edward Gorey è burtonianio? Tantissime, infinite. Anche se il macabro e originale illustratore americano sia nato nel 1925 e che tutta la sua opera sia diventata uno dei fondamenti dell’ispirazione di Tim Burton.the-gashlycrumb-tinies

A dire il vero esiste un vero e proprio movimento artistico denominato Pop Surrealism, evoluzione di una corrente chiamata Low Brown nata a los Angeles negli anni 70, nel quale Burton viene spesso collocato, anche se lui non ha mai ufficialmente dichiarato di aderire o di sentirsi rappresentato dalle istanze espressive di chi ne fa orgogliosamente parte, come Mark Ryden (in mostra ora a Malaga), Marion Peck, Ray Caesar, Elizabeth McGrath, Joe Sorren.

Mark Ryden
Mark Ryden

E il Pop Surrealism, già dal nome, richiama due elementi fondamentali della poetica burtoniana, ovvero il Surrealismo, l’ avanguardia artistica del novecento, che insieme all’Espressionismo tedesco è stato fin dalla giovinezza fonte di ispirazione per Burton e il suffisso Pop, inteso come popolarizzazione di una forma espressiva artistica regalata a tutti, utilizzando dispositivi visivi e comunicativi facilmente comprensibili, senza il bisogno di possedere una cultura o una formazione specifica.

Nel film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, sono disseminati tantissimi riferimenti ad autori e artisti che hanno influenzato Tim Burton, alcuni volutamente dichiarati e già omaggiati in vario modo come in altre pellicole, altri invece utilizzati disinvoltamente, senza curarsi del fatto che sono destinati ad essere riconosciuti solamente da un pubblico di nicchia o di addetti ai lavori.  Si va dai pionieri della fotografia che immortalavano fenomeni da freak-show, ai finti fotomontaggi con spettri dell’epoca vittoriana, direttamente richiamati dalla collezione di vecchie foto che il protagonista riceve in regalo dal nonno, fino ad arrivare alle sconvolgenti composizioni di Joel Peter Witkin, richiamato in maniera assai velata in alcuni momenti molto cupi del film.

Tutti avranno sicuramente colto e apprezzato il doveroso omaggio che viene fatto nei confronti del maestro assoluto della stop-motion americana Ray Harryhausen, che era gia stato chiamato in causa in passato; il pianoforte suonato ne La Sposa Cadavere era infatti di marca Harryhausen. Qui un’ armata di scheletri viventi e impavidi richiamano inequivocabilmente le gesta dei loro antenati ossuti che combattevano contro Giasone nel film Gli Argonauti del 1963.

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Ma non tutti quelli che sono rimasti morbosamente affascinati dalle peculiarità del cupo Enoch, un ragazzo in grado di infondere la vita a cose morte, avranno riconosciuto i riferimenti diretti ad altri due pilastri fondamentali dell’animazione a passo uno, ovvero Jan Svankmajer e i fratelli Quay, il primo, animatore ceco e costruttore di burattini fatti con crani,  ossa e pezzi di animali impagliati e i secondi, americani ma ormai europei per scelta, utilizzatori seriali di vecchie bambole di porcellana e di fantocci scricchiolanti. E se fino a un certo momento tale richiamo poteva sembrare casuale o legato a una fugace suggestione visiva del nostro Tim, nel momento in cui due creature si animano è la partitura musicale che non lascia più dubbi, poiché le note echeggiano ammiccando la partitura composta da Lech Jankowski per il meraviglioso cortometraggio dei Quay Street of Crocodiles del 1986. Mossa sicuramente rispettosa e devota da parte di Burton, che in questo modo ammette e dichiara tale filiazione visiva, ma decifrabile solo da chi ha avuto la fortuna di imbattersi in capolavori purtroppo estromessi dai normali circuiti cinematografici.

Ma la poetica e lo stile di un autore sono fatti anche di simili sottigliezze, diventando quasi un gioco andare a ricercarle tra i fotogrammi. E poi basta sapere che è stato proprio grazie a Tim Burton che l’animazione stop-motion è uscita finalmente allo scoperto, rianimandosi dal mortifico torpore nel quale l’industria cinematografica l’aveva relegata.

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La stanza di Enoch in Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi speciali

Quello che più fa riflettere sull’ultimo film di Tim Burton è l’allontanamento dello stesso autore da quello stile che lui stesso ha creato all’inizio della propria carriera e che si è evoluto negli anni insieme a lui, determinando mode, influenzando altri autori e arrivando a confluire in una vera e propria corrente espressiva. Cosa voluta, o inconsapevole?

Sia ben chiaro, Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali è un film assolutamente riuscito (qui la recensione), che rende perfettamente giustizia al fortunato romanzo di Ransom Riggs, anche se strutturalmente modificato per assumere una struttura filmica auto-concludente e che non desse il via all’ennesima saga cinematografica young-adult. Ma è anche vero che la caratteristica principale dello stile di Burton consiste nella creazione di un mondo stralunato e nella descrizione puntuale e originale dei personaggi che lo popolano, non è certo sottolineato da una calligrafia registica perfettamente riconoscibile, come quella di un Wes Anderson o un Terry Gilliam ( per capirci e mantenerci su un versante commerciale, senza chiamare in causa misconosciuti autori), quindi non bastano svariati stilemi disseminati tra le immagini, come gli alberi a forma di animale per esempio, a far diventare a colpo d’occhio Burton il vero Burton.

Miss Peregrine la Casa dei ragazzi specialiTim Burton

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Manca inoltre un elemento essenziale per la riconoscibilità di stile, ovvero il connubio indissolubile con un compositore che crei un unico elemento comunicativo fatto di immagine e musica, quel fortunato caso in cui l’uno rafforza l’altro e viceversa, rendendolo perfettamente identificabile dopo una manciata di fotogrammi. In poche parole manca da troppi film quel Danny Elfman che tanto aveva dato al cinema di Tim Burton, da Pee-wee’s Big Adventure e Beetlejuice – Spiritello porcello passando per Tim Burton’s Nightmare Before Christmas e La Sposa Cadavere fino a Big Eye uno dei film meno burtoniani del buon Tim, insieme a Il Pianeta delle Scimmie. D’altronde la stessa sorte è toccata a molte coppie sullo schermo, come  Peter Greenaway e Michael Nyman o Jean Pierre Jeunet e Yann Tiersen

Non si può dire se questo allontanamento dal Burtonesque sia un bene o un male per Tim Burton, perché rappresenta sicuramente una fase matura e ben riuscita di una forma cinematografica complessa, che apre nuove forme di sperimentazione e allontana l’autore dal pericolo dell’auto-manierismo, cosa successa a molti suoi colleghi. Ma viene anche naturale riflettere sulle derive del grande cinema, sempre più blindato nei confronti dell’autore e impegnato a sfornare strutture e modelli già visti, al limite del prevedibile, a differenza di altre forme di espressione dove un movimento artistico come il Pop Surrealism dimostra che è possibile cercare e trovare una sana e funzionale forma di compromesso.

Se Tim Burton si affacciasse oggi timidamente nel mondo della produzione cinematografica, gli sarebbe permesso di fare film? E se si, potrebbe imporre tutto il suo meraviglioso mondo fino ad arrivare a diventare un icona di stile e a dettare le regole di una corrente espressiva? Forse si, perché il ragazzaccio di Burbank è pur sempre geniale, originale e pieno di risorse, ma dovrebbe sicuramente rivedere le tappe della sua biografia, iniziata casualmente con l’abitare a poca distanza dagli studi Disney e disseminata da non pochi fortunati eventi.enoch

Tim Burton, bambino speciale, racconta Miss Peregrine – leggi tutto

Guardiani della Galassia: Hasbro rivela la nuova linea completa di gadgets e action figure

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A partire dall’inizio di dicembre 2016 la nota azienda di giocattoli Hasbro ha svelato al grande (e piccolo) pubblico la sua nuova linea di prodotti legati al franchise di Guardiani della Galassia, i quali comprendono una vasta gamma di gadget e di action figure ispirate al film in live-action. Tra le proposte spiccano i modellini raffiguranti Star-LordDraxYondu, oltre a delle new entry da poco aggiunte al catalogo.

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Rifacendosi direttamente al nuovo Guardiani della Galassia Vol. 2 la linea di prodotti Hasbro offre una ricca collezione ispirata alle ormai celebri Titan Hero Figures da 12 pollici, oltre a includere molte maschere di ruolo modellate sulla fisionomia degli attori della pellicola. Da segnalare l’inclusione all’interno dell’offerta di prodotti anche del personaggio di Gamora, soprattutto dopo il piccolo scandalo scoppiato in casa Hasbro in seguito alla decisione iniziale di non includere personaggi femminili all’intento della batteria di action figures. A rassicurare ulteriormente le fan di Guardiani della Galassia circa una maggiore inclusione di “quote rosa” vi è la dichiarazione da parte del regista James Gunn circa la volontà di fare pressione affinché in futuro anche Nebula possa entrare a far parte della linea di giocattoli.

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Guardiani della Galassia: Jennifer Lawrence vorrebbe un cameo di Mystica

È inotre stata rivelata intenzione da parte di Hasbro di realizzare una variante del noto gioco Bop It con protagonista nientemeno che il simpatico Groot.

In Guardiani della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy Flanagan Chris Sullivan.

Fonte: screenrant

Lion – La strada verso casa: al cinema la storia vera di Saroo Brierley

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Immaginate un bambino indiano di cinque anni perso negli slum di Calcutta, adottato poi da una coppia australiana, e che venticinque anni dopo ritrova la via di casa per riabbracciare i suoi familiari. Potrebbe essere la trama di un semplice spot natalizio, invece è l’incredibile storia vera di Saroo Brierley, e il film in questione è Lion di Garth Davis. Tratto dal libro di memorie La lunga strada per tornare a casa, scritto in prima persona proprio dal protagonista, Lion si presenta come un film emozionante che scalderà i cuori di chi crede ancora nei sogni e nel lieto fine, o alimenterà la speranza di chi, nonostante tutto, continua a non arrendersi alle avversità della vita. Saroo (Sunny Pawar, da bambino – Dev Patel, da adulto) è un bambino di cinque anni che vive con i genitori e i fratelli in un paesino dell’India. Un giorno, per sbaglio, sale su un treno e si ritrova, tutto solo, nella metropoli di Calcutta.

Lion – La strada verso casa: al cinema la storia vera di Saroo BrierleyLion Dev Patel

Riesce a sopravvivere, finché le autorità lo trovano e lo danno in affidamento a una coppia australiana (Nicole Kidman, David Wenham). Venticinque anni dopo, supportato dalla famiglia, dalla fidanzata Lucy (Rooney Mara) e con l’aiuto di Google Earth, riesce a ritrovare la via di casa. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, dove ha conquistato il secondo posto al Premio del Pubblico, il film sta continuando a ricevere consensi sia di pubblico sia di critica, grazie soprattutto alle interpretazioni dei suoi interpreti, Dav Patel e una Nicole Kidman di nuovo in auge, con tanto di nomination ai Golden Globe (quattro totali: miglior film, miglior colonna sonora, miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista), ai Critics’ Choise Awards e ai Screen Actor Guild, solo per citarne alcuni. Nel cast, oltre ai già citati Patel e Kidman, troviamo un’autentica sorpresa nel bambino Saroo interpretato da Sunny Pawar, Rooney Mara nei panni della fidanzata Lucy, David Wenham in quelli di John Brierley, Nawazuddin Siddiqui è Rawa, Priyanka Bose interpreta Kamla, Tannishtha Chatterjee è Noor, mentre Deepti Naval sarà Saroj Sood. lionLa sceneggiatura è stata scritta da Luke Davies, la fotografia è di Greg Faiser, il montaggio di Alexandre de Franceschi, mentre la colonna sonora è affidata a Dustin O’Halloran e Volker Bertelmann. Distribuito da Eagle Pictures, Lion vi aspetta al cinema dal 22 dicembre, con una storia vera che difficilmente dimenticherete.

di Martina Farci

Rogue One: Garteh Edwards parla di un finale alternativo

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Rogue One: Garteh Edwards parla di un finale alternativo

Durante una recente intervista rilasciata a Empire Podcast (ripresa da Heoric Hollywood) il regista Garteh Edwards ha discusso a lungo dello sviluppo di Rogue One A Star Wars Story, descrivendo come il progetto è cambiato nel corso del tempo e rivelando la presenza di una versione iniziale della sceneggiatura che avrebbe previsto un finale differente rispetto a quello in seguito incluso nella pellicola.

Rogue One: K-2SO protagonista a sorpresa di famosi film e serie tv

Discutendo sulla genesi di Rogue One e delle varie peripezie accorse in durante le varie fasi di realizzazione del progetto, Garteh Edwards ha affermato che “si tratta di una grande tradizione della Disney. Per ogni singolo personaggio è prevista l’opzione dell’happy end in tutti i loro film. Credo ci fosse una prima versione della sceneggiatura che riguardava l’opzione di lasciare Jyn Erso e il Capitano Cassian Andor in vita. Tuttavia è ormai noto il fatto che non siamo riusciti realizzare questa condizione e non credo che la useremo in futuro. Quindi stiamo cercando di capire come finirà davvero questo racconto presente in Rogue One. Ci siamo chiesti a lungo se questi due personaggi dovessero realmente morire o se si potesse trovare il modo di lasciarli vivere felici e contenti. A un certo punto è intervento persino Kathleen Kennedy e tutti alla Disney erano dell’idea che si potesse realizzare un finale del genere, in linea con il titolo di Star Wars Episodio VII Una nuova speranza. E così da quel momento in poi abbiamo avuto via libera e abbiamo continuato a lavorare nella direzione di poter vedere Jyn e Cassian vivi e su un altro pianeta… ma alla fine questo non è avvenuto, e nessuno ci ha più dato feedback in senso contrario“.

Fin dalle prime indiscrezioni Rogue One era stato descritto come un “grintoso dramma di guerra” ispirato alla Seconda Guerra Mondiale e ai combattimenti in Vietnam, dunque come un perfetto miscuglio fra macismo e sentimentalismo che alla fine ha ripagato più che dignitosamente gli sforzi messi in campo. Tuttavia sembra proprio che un finale diverso in cui Jyn Erso Cassian Andor fossero rimasti in vita non avrebbe forse avuto lo stesso impatto drammatico della loro morte sacrificale annunciata come alla fine si è vista sullo schermo.

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris WeitzRogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Fonte: Heroic Hollywood

Mortal Kombat: ecco il primo trailer onesto

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Mortal Kombat: ecco il primo trailer onesto

In perfetto tempismo con il rilascio cinematografico di Assassin’s Creed avvenuto negli Stati Uniti proprio questa settimana sembra ora sul punto di rinvigorirsi l’interessi per gli adattamenti di celebri videogiochi di culto, tendenza che Hollywood ha faticato non poco ad affermare nel corso degli anni passati, molto spesso con esiti non proprio felici. Tra li esempi di come la realtà videoludica, se non opportunamente controllata, rischi di essere mal trasposta sul grande schermo vi è sicuramente Mortal Kombat, sfortunata pellicola targata Warner Bros. diretta nel 1995 da Paul W. S. Anderson e tratta dal celebre videogioco della Midway Games, il quale possiede oggi grazie a Screen Junkies il suo primo trailer onesto.

Malgrado un incasso ragguardevole di oltre 23 milioni di dollari alla sua unisca negli Stati Uniti e un introito complessivo di 120 milioni di dollari nel mondo, l’adattamento cinematografico di Mortal Kombat non ha mai riscosso grande successo fra lo zoccolo duro dei fan videludici, i quali hanno avuto molto da ridire sia riguardo a una narrazione considerata troppo scialba e infantile così come verso l’impiego di effetti speciali che, anche per l’epoca, vennero considerati al limite del B-movie.

Mortal Kombat è stato uno dei franchise più popolari e redditizi di tutto il mondo fin dal suo debutto originale nel lontano 1992, tuttavia il suo adattamento cinematografico che narra di un gruppo di combattenti giunti in un duello multidimensionale senza esclusione di colpi non ottenne il successo sperato, malgrado la presenza di personaggi iconici come Sub-ZeroScorpion Goro, oltre ovviamente al protagonista Raiden interpretato da Christopher Lambert.

Malgrado la nome tutt’altro che lusinghiera sembra che il destino cinematografico di Mortal Kombat sia destinato a rinvigorirsi molto presto grazie alla decisone della New Line Cinema di assoldare James Wan per produrre un reboot 2.0, mentre si è alla ricerca di un regista da mettere alla guida del progetto. Tuttavia è notizia recente che l’esordiente Simon McQuoid sarebbe attualmente in trattative per prendere in mano le redini della situazione.

Mortal Kombat: il reboot della New Line ha un regista

Mortal Kombat è una serie di videogiochi creata nel 1992 da Midway Games. In seguito al fallimento della Midway, il marchio è stato acquisito dalla Warner Bros.. Dal 2011 i videogiochi della serie sono sviluppati dalla NetherRealm Studios.

Oltre a numerosi videogiochi per diverse piattaforme, dalla serie sono stati tratti due lungometraggi, Mortal Kombat e Mortal Kombat – Distruzione totale, un cortometraggio dal titolo Mortal Kombat: Rebirth, il telefilm Mortal Kombat: Conquest e una serie animata, Mortal Kombat: Defenders of the Realm.

Midway Games ha creato diversi seguiti per le console, computer e Arcade. Uno dei punti salienti della saga di Mortal Kombat è la violenza e ad ogni seguito ha incrementato la brutalità e gli altri valori della serie. Con Mortal Kombat 4 la serie è passata alla grafica tridimensionale, abbandonando così la digitalizzazione dei personaggi. Mortal Kombat: Deadly Alliance è stato il primo a non essere pubblicato per le sale giochi, ma solo per il mercato casalingo. Mortal Kombat: Deception ha introdotto nuove modalità, una simile al gioco Tetris, una di avventura e una di scacchi. In Mortal Kombat: Armageddon sono presenti la Modalità konquista con protagonista Taven e la Modalità Kombat Motori, cioè Motor Kombat. Con Mortal Kombat 9 avviene il reboot della sagaː essa ritorna alle origini con le due dimensioni. Mortal Kombat X introduce i tre stili di combattimento per ogni personaggio e raffina il gameplay e le meccaniche di gioco.

Fonte: Screen Junkies

Alien Covenant: Katherine Waterston come Ripley in una nuova immagine dal set

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Il grande mistero che negli ultimi tempi circonda il progetto di Alien Covenant sembra infittirsi giorno dopo giorno, anche se alcuni sporadici barlumi di chiarezza vengono rilasciati a intervalli tutt’altro che regolari, così come accade a una nuova immagine pubblicata da EW che mostra Katherine Waterston armata di tutto punto e intenta a vestire i panni di Daniels, membro dell’equipaggio di una nave spaziale colonica approdata su un nuovo pianeta apparentemente ospitale per la vita ma già abitato da minacciose creature aliene.

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Come si può notare dall’immagine qui proposta Katherine Waterston in Alien Covenant sembra chiaramente ammiccare ai tratti mascolini e nervosi della storica Ripley che fu Sigourney Weaver, incominciando da un rustico abbigliamento a canotta grigia e imbracciando un fucile d’assalto. Tuttavia, in perfetta linea con la recente filosofia criptica voluta espressamente da Ridley Scott, nulla di più è dato sapere circa la natura dell’immagine e della porzione di girato a cui essa fa riferimento.

Alien Covenant: una nuova immagine della Colonial Marine nasconde un messaggio segreto?

Il fatto che il look di Katherine Waterston in Alien Covenant fosse alquanto simile a quello di Sigourney Weaver nella saga originale di Alien era già emerso a inizio 2016 attraverso la pubblicazione di alcune fotografie in bianco e nero che ritraevano Daniels accovacciata nel mezzo di un corridoio, già provvista del classico taglio di capelli corto alla militare che non poteva che confermare una tale linea di continuità tra i due personaggi, arrivando al punto di ipotizzare che, così come molti ancora oggi sostengono a gran voce, Daniels potrebbe essere addirittura la madre di Ripley.

Alien Covenant uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John Logan e Jack Paglen.

Bill Cudrup (Spotlight), Jussie Smolett (Empire), Amy Seimetz (You’re Next), Carmen Ejogo (Selma), Benjamin Rigby e Callie Hernandez (Machete Kills) sono le ultime new entry nel cast di Alien Covenant che sarà diretto da Ridley Scott e sarà ambientato in un momento cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheus e quelle di Alien.

I dettagli dei personaggi per adesso sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal personaggio interpretato da Katherine Waterston. Anche Demian Bichir e Danny McBride fanno parte del cast che vedrà tornare Michael Fassbender nei panni dell’androide David.

Ricordiamo che il film originale era incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus, che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.

Fonte: EW

Rogue One: alcuni easter eggs rivelano le connessioni con Star Wars Rebels

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In una recente intervista rilasciata a EW Dave Filoni,  produttore esecutivo di Star Wars Rebels – la nota serie televisiva animata prodotta da Lucasfilm che narra le vicende che precedono di cinque anni gli eventi della saga originale di Star Wars e dunque successivi di quattordici anni a La vendetta dei Sith –  ha fatto sapere che sarebbero presenti alcuni indizi nascosti capaci di connettere gli eventi narrati in Rogue One con quelli della serie Rebels.

Secondo quanto riportato da Dave Filoni all’interno di Rogue One, malgrado non siano comparsi i personaggi di Kanan Ezra provenenti da Star Wars Rebels, la connessione più evidente fra i due universi sarebbe da individuare nel design della nave spaziale impiegata dal gruppo di ribelli per portare a termine la propria missione (molto simile dunque al velivolo Phantom di Rebels), oltre alla possibilità di intravedere sul lato sinistro dello schermo il droide Chopper (C1-10P) durante la scena di dialogo con Mon Mothma. Quest’ultimo easter egg sarebbe in realtà stato voluto direttamente da Filoni in persona, presente sul set di Rogue One durante le fasi di ripresa del cameo del piccolo robottino.

Rogue One: Felicity Jones ha un’opzione per un sequel

Come se non bastasse – e probabilmente qui si per un caso fortuito – durate le riprese in cui compare il droide Chopper sarebbe stato introdotto un ulteriore aggancio con l’universo di Star Wars Rebels, ovvero il riferimento a un certo Generale Syndulla, il quale però è stato rivelato non essere direttamente Cham, il padre di Hera Syndulla. A chiarire la questione è intervento proprio Dave Filoni, il quale ha affermato che “il riferimento a cui si fa accenno riguarda Hera e non suo padre. Rogue One dà un indizio in quella direzione, ma avrei preferito avere tutti i riferimenti a mia disposizione per guidare lo spettatore verso questo tipo di interpretazione. Hera finirà per diventare un generale dell’Alleanza Ribelle alla fine“.

Osservando attentamente le immagini di Rogue One ecco però saltar fuori altri chiari riferimenti a Star Wars Rebels, come ad esempio la già citata nave ribelle e una sua gemella molto simile a quelle di Rebels che compare per alcuni secondi nella porzione in alto a destra dello schermo durante le fasi di atterraggio sulla piattaforma Yavin 4, la stessa che appare invece in assetto da combattimento affianco al velivolo del Generale Raddus. Il produttore John Knoll ammette di essersi confrontato con David Filoni sulla possibilità di usare quest’ultimo punto come un appiglio per un possibile contatto fra i due universo narrativi, affermando che  “ho già alcune teorie circa la storia che si cela dietro questi indizi. Posso immaginare di far si che tutta la battaglia di Scarif si possa svolgere dal punto di vista dei ribelli situati nella navetta Phantom“.

Il fatto che all’interno di Rogue One siano dunque presenti moltissimi easter eggs capaci di rivolgersi più o meno direttamente all’universo di Star Wars Rebels avvalora dunque la teoria secondo cui Lucasfilm sia sempre più rivolta a interconnettere le varie dimensioni del franchise di Star Wars, così come confermato dall’inclusione del personaggio di Saw Gerrera proveniente da Star Wars The Clone Wars.

La terza stagione di Star Wars Rebels uscirà negli Stati Uniti a partire dal 7 gennaio 2017 trasmessa da Dinsey XD.

Fonte: EW

Avengers Infinity War: nuovi personaggi provenienti da Captain Marvel e Guardiani della Galassia?

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In una recente pubblicazione ad opera di Film Casting Call (ripresa da Omega Underground) si è a lungo parlato della tanto annunciata – e in parte già realizzata – Fase 3 con la quale Marvel Studios punta ad aumentare esponenzialmente il numero dei supereroi presenti sullo schermo (ben 12 nel recente Captain America Civil War), spostando però ora l’attenzione sulle attese prossime uscite di Avengers Infinity War fissato per il 2018 e il relativo follow-up sugli Avengers, per il momento ancora senza titolo. Ebbene, secondo quanto riportato, alcune recentissime indiscrezioni hanno fatto trapelare quello che appare essere un nuovo ricco cast di personaggi presenti proprio in Infinity War, tra cui i nomi più illustri e quotati sono quello di Brie Larson (già confermata per Captain Marvel in uscita nel 2019) oltre che a Karen Gillian alias Nebula.

Avengers Infinity War: un ruolo considerevole per Star Lord?

Marvel Studios sembrerebbe dunque voler creare Avengers Infinity War e il relativo follow-ip partendo dalla volontà di includere punti più personaggi possibili del MCU all’interno di una stessa pellicola, e già si mormorano alcuni nomi illustri tra cui Tom Holland nei nuovi panni di Spider-ManVin Diesel e il suo Groot, il celebre Iron Man di Robert Downey Jr.Chris Evans alias Captain AmericaChris Hemsworth nelle vesti nordiche di Thor. Tuttavia, fatta eccezione che per Brie Larson Karen Gillian prossimi alla conferma definitiva, il casting per Infinity War rimane tutt’ora ancora aperto e nessuna presenza è stata confermata ufficialmente.

La produzione di Avengers Infinity War dovrebbe avere ufficialmente inizio a partire da gennaio 2017, dunque molti di questi rumors riguardo a una possibile confluenza dei personaggi MCU provenienti da Captain Marvel (e in parte anche da Guardiani della Galassia) potrebbero presto trovare un riscontro positivo. Brie Larson Karen Gillian potrebbero dunque essere i portabandiera dei rispettivi universi di provenienza e trovare un punto d’incontro proprio in queste pellicole destinate a mescolare ulteriormente l’immenso e variegato mondo Marvel.

Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Fonte: Movie Casting Call

Rogue One: K-2SO protagonista a sorpresa di famosi film e serie tv

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Il grade successo di critica e di pubblico che ha piacevolmente accolto la recente uscita cinematografica di Rogue One A Star Wars Story ha avuto come diretta conseguenza quella di consacrare nell’immaginario popolare una nuova ricca serie di personaggi derivati facente parte dell’universo antecedente di Star Wars, tra cui il più amato risulta già da ora il droide imperiale riprogrammato K-2SO, divenuto in primissimo tempo una vera e propria star. A dare misura della sua immediata popolarità all’interno dell’universo fandom ecco ora pubblicati da Vulture una serie di strambi manifesti elaborati digitalmente che ritraggono il personaggio interpretato (vocalmente e in motion capture) da Alan Tudyk quale protagonista di alcuni famosi film e programmi televisivi.

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Lo scherzoso e creativo progetto grafico ad opera di Vulture dimostra non solo le ottime competenze nel saper padroneggiare programmi di ritocco grafico come Photoshop ma rivela anche un chiaro gusto per la cultura fandom nella quale un nuovo personaggio iconico come K-2SO proveniente da uno spin-off di successo come Rogue One può tranquillamente convivere nel vasto mondo della pop culture immettendosi direttamente nell’immaginario visivo che tutti abbiamo in qualche modo assorbito, tra famose pellicole e serie televisive diventate anch’esse iconiche.

Rogue One: inediti concept alternativi dal nuovo libro illustrato

Da notare in particolare come K-2SO compaia in alcuni famosi titoli quali RavenI Married an Axe Murderer, I Soprano piuttosto che X-Pax, Pirati dei Caraibi, Non è un pese per vecchiSnowpiercer in cui il personaggio è incorporato ad hoc all’interno del design originale del manifesto. Che dire? Un interessantissimo e riuscito esperimento di manipolazione grafica che esprime tutto l’amore della cultura popolare per questo nuovo ma già amato personaggio, consacrato grazie a Rogue One e forse destinato a un ben più roseo futuro cine-televisivo.

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris WeitzRogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Fonte: Vulture

Justice League: Batman, Wonder Woman e Flash nella nuova foto

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Justice League: Batman, Wonder Woman e Flash nella nuova foto

Mentre abbiamo saputo che il nuovo trailer d Justice League arriverà a breve, entro la fine del mese, ecco una nuova foto dal film di Zach Snyder che ritrae Ezra Miller come Flash, Ben Affleck nei panni di Batman e Gal Gadot tornare a essere Wonder Woman.

Justice League

Ecco il primo trailer dal Comic Con

Justice League sarà diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Fonte

LEGO Batman Il Film: rilasciati sei nuovi character posters

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LEGO Batman Il Film: rilasciati sei nuovi character posters

Proseguendo in grande stile la più che riuscita campagna promozionale in vista dell’uscita dell’atteso LEGO Batman Il Film la Warner Bros. ha rilasciato ben sei character posters dedicati ai personaggi principali della pellicola il cui stile irriverente e parodistico ha già conquistato milioni di fan in tutto il mondo ancor prima del rilascio ufficiale sul grande schermo.

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LEGO Batman Il Film: Batman e Robin augurano buone feste nel nuovo promo

Nel cast vocale di LEGO Batman – Il Film ci saranno Will Arnett (che doppierà il Cavaliere Oscuro), Michael Cera (Robin), Rosario Dawson (Batgirl), Zach Galifianakis (The Joker), Mariah Carey (Gordon) e Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth). Lo spin-off del successo del 2014 The Lego Movie, sarà diretto dal supervisore all’animazione Chris McKay. La sceneggiatura è stata scritta da Seth Grahame-Smith, creatore di Abraham Lincoln: Vampire Hunter. A produrre il film, insieme a Dan Lin, saranno Phil Lord e Chris Miller, registi di The Lego Movie (attualmente occupati nella realizzazione di una versione animata di Spider-Man per la Sony).

Dai creatori della grande avventura The LEGO Movie.

In merito a LEGO Batman Il Film, Arnett ha dichiarato: “La Batcaverna è meglio di quanto ricordassi. Ma mi piace molto anche scoprire cosa vuol dire essere Batman e combattere il crimine giorno per giorno. Mi diverte davvero molto il fatto che Batman dorma oltre l’orario della sveglia, lo umanizza in qualche modo”.

Fonte: ComingSoon.net

Thor Ragnarok: il pianeta Sakaar sarà fondamentale

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Thor Ragnarok: il pianeta Sakaar sarà fondamentale

Dopo le recenti indiscrezioni riguardo alla possibilità di includere all’intento del nuovo Thor Ragnarok alcuni elementi fondamentali provenuti dalla saga di Planet Hulk, durante un’intervista rilasciata a Total Film  (ripresa all’interno di MCU Exchange) il regista Taika Waititi ha confermato la centralità che pianeta Sakaar assumerà nella nuova attesa pellicola.

Durante l’intervista in cui si è lungamente discusso a proposito dell’universo che verrà modellato in Thor Ragnarok, Taika Waititi ha affermato che “Sakaar era solo un folle  sperduto luogo futuristico, ed è stato il più grande cambiamento legato al mondo in cui i personaggi di questo film hanno dovuto imparare a muoversi“. A proposito della grande influenza esercitata dall’artista Jack Kirby sullo stile visivo del film, il regista ha inoltre dichiarato che “personalmente ero molto emozionato quando Kevin e il resto della Marvel sono entrati nel progetto con l’idea di usare Kirby quale grande influenza nella progettazione della pellicola. La cosa veramente difficile è stata per lui rimanere autentico in base al proprio stile“.

Thor Ragnarok promo art: il Dio del Tuono e i Gigante di Giada nell’arena

Le connessioni che rendono il pianeta Sakaar così importante nel mondo filmico di Thor Ragnarok derivano in realtà dalla trama stessa di Planet Hulk, nella quale il pianeta si trovava in un wormhole spaziale nel quale si rifugiavano moltissimi esuli proventi da ogni parte della galassia, dando vita a una suggestiva battaglia fra gladiatori.

Thor Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue JasmineCenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum(Jurassic ParkIndependence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (CreedSelma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

Fonte: MCU Exchange

Alien Covenant: una nuova immagine della Colonial Marine nasconde un messaggio segreto?

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Un recente immagine pubblicata sull’account Twitter di Alien Anthology ha scatenato subito un intenso tam tam mediatico fra i fan della saga di Alien, i quali si sono trovati dinanzi un doppio rompicapo: da una parte la possibilità che Ridley Scott possa effettivamente fare ritorno alle radice horror della sua celebre saga sci-fi e introdurre una nuova versione della Colonial Marine all’intento di Alien Covenant, dall’altra una misteriosa serie di cifre che accompagnano la fotografia e che forse nascondo un significato oscuro connesso al franchise.

Alien Covenant

Ad accompagnare l’immagine tratta da Alien Covenant che mostra le silhouette di un gruppo di militari armati di tutto punto  – presumibilmente interi a stanare qualche stana creatura aliena – vi è la sequenza numerica 220512052104, apparentemente senza alcun senso ma che potrebbe nascondere molteplici informazioni. Le cifre potrebbero ad esempio essere un semplice timestamp che indica quando l’immagine è stata catturata all’intento della finzione del racconto (quindi potrebbe essere una fotografia scattata alle 22:04 del 5 dicembre 2104 e del 12 maggio  2014).

Alien Covenant: Michael Fassbender confronta gli androidi David e Walter

Il mistero tuttavia avvolge anche il contenuto stesso dell’immagine tratta da Alien Covenant, la quale potrebbe da un lato confermare la presenza del corpo dei Colonial Marine quale esercito regolare oppure trattarsi del reclutamento dei Weyland-Yutani, squadrone di giovani coraggiosi interessati a viaggiare per il cosmo e conoscere (e combattere) nuove forme di vita. Tuttavia dalla vegetazione che si intravede nel buio pare che il gruppo di militari si trovi in qualche luogo sperduto della Terra piuttosto che in un avamposto stellare sconosciuto. 

L’atmosfera tetra che si respira dall’immagine qui riportata sembra in linea con le recenti parole di Michael Fassbender, il quale ha descritto il nuovo Alien Covenant come nettamente più cupo e spaventoso rispetto a Prometheus, in linea dunque con un deciso ritorno allo stile originale della saga.

Alien Covenant uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John Logan e Jack Paglen.

Bill Cudrup (Spotlight), Jussie Smolett (Empire), Amy Seimetz (You’re Next), Carmen Ejogo (Selma), Benjamin Rigby e Callie Hernandez (Machete Kills) sono le ultime new entry nel cast di Alien Covenant che sarà diretto da Ridley Scott e sarà ambientato in un momento cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheus e quelle di Alien.

I dettagli dei personaggi per adesso sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal personaggio interpretato da Katherine Waterston. Anche Demian Bichir e Danny McBride fanno parte del cast che vedrà tornare Michael Fassbender nei panni dell’androide David.

Ricordiamo che il film originale era incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus, che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.

Fonte: screenrant

Mary Poppins Returns: confermata la presenza di Dick Van Dyke

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Superate le più che comprensibili perplessità iniziali circa l’efficacia di un sequel legato a una pellicola di culto per grandi e piccini, Mary Poppins Returns si trova ora in piena fase di attività e si arricchisce di nuove gustose novità, tra le quali spicca la recente conferma rilasciata da Dick Van Dyke in persona circa la sua presenza accanto a Emily BluntLin-Manule Miranda nel nuovo film diretto da Rob Marshall.

In una recente intervista rilasciata a THR Dick Van Dyke ha più volte avuto modo di parlare del suo rapporto con l’originale Mary Poppins e di quale sia la sua opinione riguardo a un possibile sequel, affermando che “c‘è stato uno spirito di amicizia e familiarità fin dall’inizio. Ricordo che Walt Disney mi aveva interpellato di persona per il ruolo dello spazzacamino Jack, e ho avuto modo di vedere le scene visualizzate in anteprima sullo storyboard appeso al muro prima che il film fosse iniziato. Questo si eredita un personaggio e lo si porta avanti per 20 anni e più ci si accorge infine che quelli che in origine erano dei bambini ora sono tutti cresciuti. Ho accettato con molto piacere di prendere parte a Mary Poppins Returns perché credo si tratti di un ottimo progetto con un grande cast, tra cui Meryl Streep, Angela Lansbury e quel simpatico ragazzo di Hamilton [Lin-Manuel Miranda N.d.r]“.

Mary Poppins Returns: Colin Firth nel cast

Al momento non si hanno ancora informazioni certe riguardo al ruolo di Dick Van Dyke in Mary Poppins Returns, in quanto potrebbe trattarsi di un semplice cameo oppure di una parte più ampia e consistente, quest’ultima tesi avvalorata da recenti indiscrezioni che vorrebbero Lin-Manule Miranda comparire proprio come un protetto di Van Dyke. All veneranda età di 91 anni Dick Van Dyke appare tuttavia ancora arzillo e in piena forma canora, dunque sarebbe davvero bello rivederlo intento nelle prodezze musicali che tanto lo resero celebre affianco a Julie Andrews nell’originale del 1964 diretto da Robert Stevenson.

Il cast di Mary Poppins Returns comprende già Emily Blunt, nel ruolo che fu di Julie AndrewsLin-Manuel Miranda, creatore del musical di grandissimo successo Hamilton, e il tre volte premio Oscar Meryl Streep, che interpreterà il ruolo della cugina Topsy. Ben Whishaw (Spectre, The Zero Theorem, Paddington) interpreterà invece Michael Banks da adulto, mentre Emily Mortimer sarà Jane Banks adulta. Di recente è stata inoltre confermata la presenza di Colin Firth.

Il film arriverà in sala il 25 dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.

La sceneggiatura sarà scritta da David Magee; per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony Award Scott Wittman scriverà nuove canzoni originali.

A dirigere il film è stato chiamato un esperto di musical, Rob Marshall. L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la famiglia Banks.

Fonte: THR

Dunkirk: il prologo in IMAX proiettato in alcuni cinema selezionati

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Dopo il rilascio dell’attesissimo full-trailer ufficiale di Dunkirk avvenuto nei giorni scorsi, il prologo del nuovo film di Christopher Nolan è stato recentemente proiettato in edizione limitata in alcuni cinema IMAX americani e internazionali accuratamente selezionati per offrire un assaggio di ciò che la nuova pellicola storica di uno dei registi più visionari di Hollywood sarà in grado di offrire agli spettatori.

Secondo quanto riportato dai corrispondenti di Cinema Blend presente a una delle proiezioni in IMAX selezionate, il prologo di sette minuti di Dunkirk rivela allo spettatore la presenza di ben tre racconti in parallelo che hanno luogo simultaneamente. Il tutto ha inizio con i rintocchi di un grande orologio che immettono lo spettatore nell’immediata atmosfera di sacralità del film, a cui segue un gruppo di soldati britannici intenti a trasportate un alleato rimasto ferito su di una barella lungo una spiaggia verso una barca di trasporto nel mezzo di uno scontro a fuoco.

Dunkirk: trailer ufficiale del film di Christopher Nolan

Il prologo in IMAX  di Dunkirk mostra inoltre l’attore Mark Rylance intento a fare spazio all’interno di un vascello ad uso militare armeggiando con un gran numero di giubbotti di salvataggio, mentre allo stesso tempo Tom Hardy si trova a pilotare un aeromobile in fuga assieme a un alleato da un temibile velivolo tedesco pronto ad abbattere entrambi.

Le tre narrazioni parallele mostrate nel prologo di Dunkirk finiscono per intrecciarsi nel momento in cui la tensione di ciascun micro-racconto raggiunge il culmine, proprio nel momento in cui il suono inquietante di un velivolo Stuka tedesco irrompe nell’inquadratura e si fonde alla colonna sonora, rivelando infine il titolo del film. Ma ecco che, subito dopo lo sfumare del titolo di testa, alcune immagini residue mostrano l’aereo pilotato da Tom Hardy scendere pericolosamente in picchiata nel cielo.

La Warner Bros. Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast del film sono confermati Mark RylanceKenneth Branagh, Fionn Whitehead, Harry StylesCillian MurphyTom Hardy.

Dunkirk sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione Dynamo.

La Warner Bros. Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.

L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran Bretagna.

Fonte: Cinema Blend

Power Rangers: Jason David Frank comparirà in un cameo?

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Power Rangers: Jason David Frank comparirà in un cameo?

A pochi mesi dall’uscita ufficiale dell’attesissimo Power Rangers in grado di riattivare il celebre franchise anni ’90 e a pochi giorni dalle rivelazioni riguardo al fantastico look del perfido Goldar il sito ComicBook annuncia a sorpresa che, secondo alcune recenti indiscrezioni, il celebre attore Jason David Frank (interprete originale del Green Rangerpotrà comparire nel nuovo film attraverso un cameo.

Power Rangers: l’action figure rivela il look di Goldar

La notizia sembrava in un primo momento provenire dal profilo Instagram dell’attore Blake Foster interprete della serie Power Rangers Turbo proprio affianco a Jason David Frank – il quale, dopo aver elargito senza alcuna remora le sue critiche riguardo al look di Goldar nel nuovo Power Rangers aveva fatto sapere tra le righe che il collega JDF sarebbe stato presente nella pellicola. In seguito però lo stesso Foster ha corretto la sua originale affermazione, precisando che la frase da lui pronunciata era in realtà uscita da una ricerca effettuata in rete tramite Siri durante un viaggio in macchina in cui lo stesso Foster avrebbe chiesto all’app di trovare informazioni circa la presenza o meno di Jason David Frank nel nuovo Power Rangers. Dunque al momento nulla di ufficiale è stato confermato in tal senso.

Questi rimors riguardanti un possibile cameo di Jason David Frank nel nuovo Power Rangers fanno pensare tuttavia che nelle intenzioni degli autori e produttori vi sia quantomeno la volontà di mantenere una certa coerenza e continuità con i capitoli originali del franchise, il tutto con l’intenzione di trovare un possibile equilibrio fra passato e futuro.

Jason, Trini, Zack, Billy e Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter Jones, David Yost e Amy Jo Johnson avranno il volto di Dacre Montgomery(Betrand The Terrible), Naomi Scott (The Martian), Ludi Lin (Marco Polo), RJ Cyler (Me And Earl And The Dying Girl) e Becky Gomez (Empire). Elizabeth Bankssarà Rita Repulsa. Bryan Cranston presta il suo volto a Zordon.

Ecco la trama: Power Rangers segue cinque ragazzi delle superiori, piuttosto ordinari, che devono diventare qualcosa di straordinario quando scoprono che la loro piccola città, Angel Grove, insieme a tutto il mondo, è minacciata da una potenza aliena. Scelti dal destino, i nostri eroi capiranno presto che sono gli unici che possono salvare il pianeta. Ma per farlo, devono imparare a gestire la loro vita di tutti i giorni con l’essere un Power Ranger.

CORRELATI:

Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono cominciate le riprese del reboot sui Power Rangers, film diretto da Dean Israelite e scritto da Ashley Miller e Zack Stenz, che hanno all’attivo le sceneggiature di X-Men L’Inizio e di Thor.

Fonte: Comic Book

Suicide Squad è il film più popolare del 2016 per IMDB

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Suicide Squad è il film più popolare del 2016 per IMDB

Secondo quanto recentemente riportato da Variety il noto sito IMDB avrebbe eletto Suicide Squad quale film più popolare della rete per il 2016, attraverso una classifica stilata a partire dalle ricerche effettuate dagli utenti e il numero di pagine web visitate, dando il via a una recente e innovativa modalità attraverso la quale saggiare il gradimento da parte del pubblico 2.0 riguardo a una certa pellicola.

Malgrado le numerose polemiche partite direttamente dai fan e un incasso che, malgrado la considerevole somma di 745 milioni di dollari, non è riuscito a imporsi su concorrenti ben più agguerriti (vedi Captain America Civil War e la sorpresa Deadpool), Suicide Squad sale in vetta alla Top Ten 2016 dei film più poplari di IMDB, seguita a ruota da altri importanti cinecomics quali X-Men ApocalypseBatman V Superman Down of Justice. Fuori dalla lista si trova Doctor Strange, in realtà penalizzato dal fatto di essere uscito così tardi rispetto ai suoi concorrenti.

Suicide Squad: Harley Quinn e Joker inediti in un nuovo scatto

Il podio conquista da Suicide Squad nella classifica dei film più popolari del 2016 è sicuramente una gradita notizia per DC Warner Brosintenti a rintuzzare le problematicità seguite dal rilascio cinematografico con la nuova Extended Cut Edition in prossima uscita nell’edizione Blu-ray del film. Allo stesso modo IMDB aumenta la sua popolarità fra i siti d’informazione cinematografica e guadagna ancora più terreno rispetto al rivale Rotten Tomatoes, salito agli onori della cronica proprio in concomitanza dell’uscita di Suicide Squad e della conseguente petizione emanata da un agguerrito gruppo di fan per chiederne la chiusura in seguito ai durissimi giudizi elargiti in occasione degli ultimi film appartenenti al DCEU.

In attesa di vedere se effettivamente questo “premio” ottenuto da Suicide Squad possa di fatto aumentarne ancora di più la popolarità, il regista David Ayer è in fase di elaborazione dell’atteso spin-off dedicato al personaggio di Harley Quinn nel quale Margot Robbie sarà affiancata da Catwoman e Poison Ivy nel progetto annunciato di Gotham City Sirens. Ma questo è solo uno degli spin-off proposti, così come è ancora aperta la questione che riguarda una possibile pellicola standalone improntata sul Deadshot di Will Smith.

La trama di Suicide Squad

Trama: Un’agenzia governativa segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai componenti il leader della squadra Rick Flagg, la sua spada giurata, la samurai Katana e il dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il Joker, che comparendo sia nel presente che in alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller e di ricongiungersi con il suo vero amore, Harley.

Nel cast del film Jared Leto, Ben Affleck, Will Smith, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Adam Beach, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Jay Hernandez, Karen Fukuhara, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Viola Davis, Common, Jim Parrack, Ike Barinholtz, Corina Calderon.

Fonte: IMDB

Captain America Civil War: per Mark Millar è un film dimenticabile

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Nonostante il il successo più che dignitoso di critica e pubblico ottenuto da Captain America Civil War, in una recente dichiarazione di accompagnamento alla stesura della sua personale Top Ten cinematografica del 2016 il fumettista  Mark Millar – autore dell’opera da cui Civil War è stato tratto – ha confessato di non aver sviluppato una particolare stima nei confronti della pellicola diretta da Joe e Anthony Russo, in quanto la ritiene un pò troppo tetra e narrativamente priva d’interesse, etichettandola come “senza alcun mordente“.

Captain America Civil War: il Regno di Wakanda nel video sugli VFX

Analizzando la struttura di Captain America Civil War in relazione alla storia originale a fumetti da lui stesso elaborata, Mark Millar ha infatti affermato che “Civil War ha avuto una buona apertura nei primi venti minuti, ma poi onestamente non riesco a ricordare ciò che il film ha proposto in seguito. É interessante il fatto che i fratelli Russo abbiamo un background di comedy, perché stranamente è proprio ciò che manca in queste immagini, che altrimenti sarebbero state sicuramente migliori e più incisive. Spero davvero che questo squallore non si estenda anche nella realizzazione degli Avengers, perché ciò che ha reso i primi lavori così interessanti era proprio il contatto tra luce e ombra, tra buoni e cattivi, e io sarò davvero molto triste se tutto questo sarà sacrificato come è accaduto per Captain America Civil War“.

Escludendo completamente Captain America Civil War dalla sua personale Top Ten 2016 Mark Millar ha dunque consegnato nelle mani dei fan un argomento davvero scottante di cui discutere, soprattutto in base al fatto che gran parte del successo della pellicola è dipeso, secondo quanto rivolto dallo stesso pubblico, dal sapiente miscuglio di dramma e umorismo che i fratelli Russo sarebbero riusciti comunque a infondere al racconto. Millar tuttavia si è invece dimostrato molto entusiasta e benevolo nei confronti dell’adattamento di Doctor Strange ad opera di Scott Derrickson, facendolo dunque rientrare nella sua classifica dei dieci migliori film dell’anno.

Fonte: screenrant

Star Wars: il modellino originale della Morte Nera rischiava di essere distrutto

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La storia del cinema è piena di leggende e di eventi che rasentano l’incredibile, soprattutto quando questi accadimenti riguardano alcuni degli oggetti più famosi e iconici mai comparsi nelle pellicole divenute fenomeni di culto per più generazioni di spettatori. Anche la saga si Star Wars vanta un racconto “epico” in tal senso che riguarda nientemeno che il modellino di scena della celebre Morte Nera usato durante le riprese della trilogia originale creta nel 1977 da George Lucas e che, secondo recenti indiscrezioni, rischiava di finire nel bidone dell’immondizia una volta terminato il suo compito.

A rivelare l’assurda questione è stato il collezionista Gus Lopez che, intervenuto durante l’esplosione dei gadget di Star Wars avvenuta a Siattle, afferma in post dal titolo “Salvare la Morte Nera: come il modello originale è stato perso e ritrovato” pubblicato sul blog Starwars.com di aver ricostruito minuziosamente la genesi del modellino di scena orinale della Morte Nera – ora incluso gelosamente nella sua sterminata collezione – fin dalla sua comparsa sul set, oggetto che, come molti altri meno fortunati, sarebbe stato destinato dalla produzione ad essere gettato nel cassonetto dell’immondizia ed eliminato definitivamente piuttosto che essere conservato in costosi alloggi di stoccaggio di proprietà degli studios americani.

Star Wars: Riz Ahmed difende i prequels

Nel suo articolo Gus Lopez fa notare che, malgrado il franchise di Star Wars sia diventato col tempo il più redditizio al mondo – oltre ad aver di fatto fondato il cosiddetto “introito parallelo” al guadagno delle proiezioni in sala – la Lucasfilm possedeva (e possiede tuttora) un immenso magazzino-discarica chiamato “Dollar Moving and Storage” nel quale moltissimi props e oggetti provenienti dal set sono stati ammassati e infine distrutti, poiché considerati non più necessari. Per nostra fortuna invece un dipendete di nome Doug W. avrebbe ravvisato un certo valore nel modellino di scena della Morte Nera e in pochi altri oggetti, tanto da impossessarsene di nascosto e salvandoli dunque dal macero.

Gus Lopez afferma che dopo il fortunato salvataggio il modellino di scena della Morte Nera avrebbe cambiato proprietario almeno un paio di volte nel corso degli anni ’80, finendo in un negozio di antiquariato prima di entrare a far parte di uno spettacolo fandom dal titolo Star World. L’avventurosa genesi dell’arma imperiale si conclude con l’acquisto d parte di un collezionista privato e infine l’entrata ufficiale nella collezione di Lopez. Da quel momento il giovane ha esposto il celebre oggetto al centro della sua abitazione privata, oltre a farlo presenziare al Museo di Cultura Popolare di Seattle, del quale egli afferma: “l‘EMP ha dato ampia visibilità al modellino della Morte Nera, mettendolo in primo piano al centro di una delle sale principali. Ho ascoltato con piacere  le conversazioni provenienti dai visitatori che raccontano le loro storie su ciò che Star Wars ha significato per loro. E ora la Morte Nera è tornata a casa, dove tutti la possono ammirare ogni giorno. E quando la guardo sono ancora stupito del fatto che sia sopravvissuta a un lungo viaggio e che ora è esposta proprio di fronte a me!“.

Fonte: screenrant

Wonder Woman: per Gal Gadot le polemiche sessiste sono inutili

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Wonder Woman: per Gal Gadot le polemiche sessiste sono inutili

Durante una recente intervista pubblicata da Time  l’attrice Gal Gadot ha espresso la sua personale opinione riguardo alle numerose polemiche sorte a partire dal mese di ottobre in seguito alla decisone avanzata dalle Nazioni Unite di nominare Wonder Woman Ambasciatore Onorario per l’Emancipazione di Donne e Ragazze, decisone presa in concomitanza delle celebrazioni per i 75 anni dalla nascita del noto personaggio targato DC a cui è subito seguita una repentina petizione online nella quale si chiedeva a gran voce al segretario generale Ban Ki-Moon di revocare la decisione poiché considerata esempio di ennesimo stereotipo nei confronti della figura femmine.

Wonder Woman: la costruzione di un’eroina multidimensionale

Entrata ufficialmente nell’universo dei cinecomics proprio grazie a un’inedita e agguerrita versione di Wonder Woman nel controverso Batman V Superman Down of JusticeGal Gadot si è detta rammaricata dalla revoca del titolo di Ambasciatore Onorario UE avvenuta all’inizio di dicembre, in particolare del fatto che il personaggio non abbia potuto dare seguito al tanto decimato progetto “Sustainable Development Goal 5” con cui aumentare la consapevolezza attorno alla questione femminile. Tuttavia, proprio a riguardo dell’ormai famosa petizione nella quale Wonder Woman veniva portata quale esempio di una visione tutt’altro che femminista – e anzi, a detta di molti, anche eccessivamente sessualizzata e per nulla inclusiva dell’intero universo rosa – Gal Gadot ha definito tali polemiche del tutto inutili e fuori luogo in confronto ai molti problemi attuali che il nostro mondo sta affrontando.

Parlando a lungo di tale questione Gal Gadot ha infatti affermato che “ci sono così tante cose orribili che sono in atto in tutto il mondo, e questo è davvero quello per cui ci sentiamo di protestare, sul serio? Quando le persone sostengono che Wonder Woman dovrebbe essere rappresentativa dell’intero universo femminile, allora non hanno capito del tutto la natura del personaggio… Molti affermano che se lei è forte e intelligente, allora non può essere anche sexy. Non è giusto. Perché non può essere entrambe le cose?“.

Le parole di Gal Gadot fanno dunque riflettere su quella che, solo apparentemente, sembra essere una contraddizione, ovvero il fatto che se Wonder Woman vuole essere davvero un personaggio inclusivo non può essere di fatto rappresentativo di tutto l’universo femminile, in quanto il suo essere forte, intelligente e anche bella non è un fattore che annulla automaticamente il suo valore. La posizione di Gal Gadot sembra inoltre scagliarsi contro l’estremismo di alcuni gruppi femministi, gli stessi che avevano già in passato criticato alcune ambasciatrici UE accusate di essere solo “carne e sangue” in pasto alla cultura maschilista internazionale, tra cui Graça Machel del Mozambico, Alaa Murabit della Libia, Leÿcmah Gbowee della Liberia, la regina Mathilde del Belgio, oltre a Emma Watson e al messaggero di pace Charlize Theron.

In ogni caso, un’altra petizione è stata lanciata per ripristinare Wonder Woman come ambasciatore, in modo che l’ONU possa eventualmente rivedere e riconfermare la sua decisione iniziale. Gal Gadot sarà invece molto presto impegnata nell’atteso film in solitaria dedicato proprio a Wonder Woman previsto per il 2017.

Fonte: Time

Rogue One: inediti concept alternativi dal nuovo libro illustrato

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A una settimana dal rilascio cinematografico dell’atteso spin-off Rogue One A Star Wars Story i fan di tutto il mondo stanno ora analizzando con molta cura il prodotto finito alla ricerca di informazioni e indizi che colleghino la pellicola con i capitoli della saga originale, nel mentre in cui moltissime nuove informazioni riguardo alla realizzazione del film. Dopo la pubblicazione di alcuni disegni che mostrano il design alternativo del droide K-2SO, grazie a EW (tramite Filmio9) è ora possibile visionare altri succosi concept alternativi dei personaggi di Rogue One provenienti direttamente dal volume in prossima uscita The Art of Rogue One.

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Il nuovo volume The Art of Rogue One sebra già apparire come un prezioso oggetto da collezione per tutti i fan di Star Wars e per i nuovi adepti, illustrando minuziosamente l’universo di Rogue One attraverso immagini illustrate capaci di gettare una serie di sguardi alternative sul film e sulla sua genesi. Com’è possibile notare alcune illustrazioni riguardano delle piccole variazioni subite dall’aspetto dei personaggi principali rispetto alla loro effettiva forma finale, altre invece introducono un design originariamente del tutto differente e inedito.

Rogue One: per Mark Hamill “più di un grande film di Star Wars”

Osservando attentamente le immagini provenienti da The Art of Rogue One è possibile notare notare ad esempio tutte le varie transizioni subite dal concept dell’eroine Jyn Erso, oltre a una bizzarra versione iniziale di Saw Gerrera e alcuni strano alieni dalle zampe lunghissime guidati dagli Stormtroopers. Pezzo forte della collezione sono poi alcune prove grafiche alternative legate al deride K-2SO e molti altri personaggi non umani che popolano, seppur di sfuggita, l’universo di Rogue One.

Dopo solo una settimana dalla sua uscita cinematografica Rogue One sta già svelando al popolo degli adepti moltissime informazioni legate alla sua genesi e ai suoi segreti tecnici più nascosti, precisa strategia attivata da Lucasfilm con cui mantenere alto – e se possibile incrementare ulteriormente  – l’interesse e la curiosità dei fan, ora in trepidante attesa di gustare l’attesissimo teaser di Star Wars Episodio VIII annunciato per la primavera 2017.

Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris WeitzRogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn. 

Fonte: EW

John Wick Chapter 2: il primo trailer del film con Keanu Reeves

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John Wick Chapter 2: il primo trailer del film con Keanu Reeves

Come avevamo annunciato, ecco il primo trailer ufficiale di John Wick Chapter 2, diffuso dal canale Youtube della Lionsgate. Protagonista dell’adrenalinico trailer è Keanu Reeves.

Il trailer di John Wick Chapter 2

In John Wick Chapter 2, le cui riprese si sono svolte anche in Italia, a Roma, torna il personaggio dell’affascinante sicario interpretato da Keanu Reeves che, nel 2014, conquistò un ottimo risultato al botteghino.

Il sequel sarà diretto da Chad Stahelski, regista del primo film insieme a David Leitch. Dal primo fortunato action thriller abbiamo Bridget MoynahanJohn Leguizamo, Lance Reddick e Ian McShane, a cui si affiancano Common, nel ruolo del villain, Ruby RosePeter Stormare, Riccardo Scamarcio e Laurence Fishburne.

La Lionsgate ha annunciato che John Wick 2 sarà nelle sale il 10 febbraio 2017.

Blade Runner 2049: ecco la prima sinossi ufficiale

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Dopo il primo emozionante teaser trailer, ecco la prima sinossi ufficiale di Blade Runner 2049, diretto da Denis Villeneuve e interpretato da Ryan Gosling e Harrison Ford.

“Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepolto che potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”

Che ne pensate?

Blade Runner 2049: Ryan Gosling annuncia il contest per la visita al set

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Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro. 

Sono sempre stato attratto dai film sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è senza dubbio il miglior film del genere di tutti i tempi – commenta Denis Villeneuve, regista della pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola originale qualche decade dopo“.Blade Runner 2049Fonte: TrailerTrack

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