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Il genio della truffa: trama, cast e curiosità sul film con Nicolas Cage

Nel corso della sua lunga carriera il regista Ridley Scott ha affrontato quasi ogni genere possibile, dalla fantascienza di Alien all’epica di Exodus – Dei e re. Nel 2003 ha invece dato vita a quella che è a tutti gli effetti la sua prima commedia. Si tratta di Il genio della truffa, un’opera insolita e inedita nella sua filmografia, che dimostra una volta di più le capacità del regista di adattarsi ad ogni storia e sue relative caratteristiche. Scritto da Nicholas e Ted Griffin, quest’ultimo anche autore del film Ocean’s Eleven, il film si configura così come una rocambolesca storia di imprevisti, che porteranno i personaggi sull’orlo del disastro.

Il film è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Eric Garcia, pubblicato nel 2002 e divenuto in breve un grande successo. Nel giro di un anno, infatti questo si è trasformato nel film in questione, arricchito da tutto il gusto per la messa in scena di Scott come anche da una serie di preziose interpretazioni. Forse poco noto rispetto ad altri titoli del regista, Il genio della truffa non sembra avere nulla da invidiare a questi, rivelandosi un grande esempio di come la comicità dosata in modo giusto possa rivelarsi un arma estremamente potente. Particolarmente apprezzato dalla critica, il film sembrava dunque destinato ad un grande successo al momento del suo arrivo in sala.

Costato ben 62 milioni di dollari, Il genio della truffa riuscì tuttavia ad incassare circa 65. Passato dunque in sordina, ha fortunatamente visto negli anni una crescita di popolarità, fino a diventare un titolo particolarmente ricercato. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il genio della truffa: la trama del film

Protagonista del film è Roy Waller, il quale insieme al socio Frank Mercer forma un’incallita coppia di truffatori professionisti. Svolgendo tale attività, Roy manifesta una sicurezza unica, che non possiede affatto nel resto della sua quotidianità. Al di fuori del suo lavoro, infatti, si trova a dover combattere con una serie infinita di paranoie, dall’agorafobia fino a numerose altre ossessioni al limite della maniacale. Per cercare di mantenere il controllo di sé e delle sue nevrosi, questi è solito prendere alcune medicine prescrittegli dal suo medico di fiducia. Il giorno che però questi non si dimostra reperibile, per Roy hanno inizio seri guai.

Nel tentativo di risolvere i suoi problemi, decide allora di contattare la sua ex moglie. Quello che otterrà, però, non è ciò che si aspettava. Roy scopre infatti di possedere una figlia mai conosciuta prima, di nome Angela. Acconsentendo a tenerla con sé per qualche giorno, la ragazzina si rivelerà da subito entusiasta e attratta dal vero lavoro del padre, chiedendo di poter partecipare alle sue truffe e anzi spingendolo a puntare più in alto. Sempre più paranoico, Roy finisce però con il commettere una serie di errori che rischieranno di far finire in seri guai sé stesso, il suo socio e la figlia. Tentare di rimediare sarà l’unica cosa sensata da fare.

Il genio della truffa cast

Il genio della truffa: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del protagonista, Roy Waller, vi è l’attore premio Oscar Nicolas Cage. Questi aveva da poco terminato le riprese di Il ladro di orchidee, dove interpreta un altro personaggio particolarmente problematico, affetto da numerose nevrosi. Cage portò dunque un po’ di quell’esperienza nella sua costruzione del protagonista di Il genio della truffa. Particolarmente apprezzato per la sua interpretazione, Cage diede così vita ad un altro caratteristico personaggio, che dimostra una volta di più la sua grandezza di interprete. Accanto a lui, nel ruolo del suo socio Frank Mercer, vi è invece l’attore Sam Rockwell. Oggi premio Oscar per il film Tre manifesti a Ebbing, Missouri, questi ha per la sua interpretazione in Il genio della truffa ricevuto la nomination come miglior attore non protagonista ai Satellite Award.

Star del film è inoltre l’attrice Alison Lohman, presente nei panni di Angela, la figlia di Roy. Nonostante avesse già all’attivo qualche apparizione cinematografica, questo fu il ruolo che la fece conoscere a livello internazionale. Ottenne la parte dopo essersi presentata all’audizione vestendo e comportandosi come un’adolescente. Fu soltanto in seguito che Scott scoprì che l’attrice aveva in realtà 23 anni. Grazie alla sua interpretazione, venne poi scelta per il ruolo della giovane Sandra Bloom in Big Fish – Le storie di una vita incredibile. Nel film sono poi presenti gli attori Bruce Altman nei panni del dottor Harri Klein, medico di Roy, e Bruce McGill in quelli di Chuck Frechette, arrogante uomo d’affari vittima di una delle truffe del protagonista. Infine, nei panni di Kathy, la nuova compagna di Roy, vi è l’attrice Sheila Kelley.

Il genio della truffa: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il genio della truffa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 10 dicembre alle ore 21:20 su canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Il Genio del secolo

Il Genio del secolo

Benvenuti alla Festa Internazionale del Film di Bangkok. Le piogge torrenziali hanno causato qualche disagio (Stefania del Kebab è andata dispersa lungo la fiumana ma qualcuno ha avvistato Christian Bale che la traeva in salvo) ma noi siamo qui pronti a lottare per voi. Oggi è la volta buona che c’è un ospite che mi interessa, il Robert Zemeckis di Ritorno al Futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit?. Ok, ha fatto anche un Beowulf in cui Ray Winstone (che di base è un barile) mostrava chiappe dure e finte in Cgi e Angelina Jolie interpretava un mostro con i tacchi a spillo, ma perché farsi del male? Rimozione, rimozione è la parola chiave. ritorno al futuroChe tra l’altro Zemeckis ci casca a pennello perché dopodomani è il 21 ottobre 2015, il giorno in cui Marty McFly sbarca nel futuro e secondo la teoria del film (datato 1989) in giro dovrebbe essere pieno di gente che gioca col volopattino e si veste come un deficiente. E invece, se ti guardi intorno, all’Auditorium non si vede nessuno che gioca col volopattino.

Ma vabbè, Zemeckis non poteva prevedere che i bruschi cambi climatici avrebbero arretrato il progresso tecnologico di 15 anni, del resto costruire microchip con l’umidità tropicale e le zanzare che ti si infilano nei circuiti non è facile.

Oggi comunque il grande Bob presenta il film su un genio del secolo scorso. No, no, fermi. So cosa state pensando. Non si tratta di Albert Einstein, che con la teoria della relatività ha rivoluzionato il modo di concepire l’Universo e di metterci in relazione con esso. No, non si tratta nemmeno di Alexander Fleming, che con la scoperta della Penicillina ha contribuito a curare milioni, ma che dico, miliardi di persone.

No.

Si tratta di un tizio che nel 1974 ha deciso di camminare su un filo teso tra le due Torri Gemelle rischiando di spiaccicarsi come un pomodoro maturo. Onestamente non conosco come è andata a finì la storia nella realtà, ma guardando il film tiferò che si spiaccichi. Lo merita.

sub zeroDetto questo, me volete male. Io è da sempre che confondo tutti sti registi che si chiamano Anderson, da quello de I Tenenbaum a quello di The Master a quello di Mortal Kombat e dei Tre Moschettieri in versione Steampunk. Per me so’ tutti la stessa persona. Te chiami Anderson, sei quello. Sarei capace, come ha fatto una volta Mirko Lomuscio (ma coscientemente, io no) di portare ad autografare un dvd dell’uno a uno degli altri. Ecco, m’avete messo in programmazione due di questi Anderson, uno con un documentario, uno con un incontro. E io non so quale cazzo dei due andrò ad intervistare. Speriamo che sia quello di Mortal Kombat almeno gli propongo un doppio. Io prendo Sub-Zero però, non rompesse il cazzo.

(Ang)

auditoriumBuongiorno anche da me cari affezionati lettori: stamattina mi sono svegliata e credevo di essere intrappolata dentro Suburra, è da ieri pomeriggio che un cielo grigio mi accompagna mentre percorro 400 chilometri da una stazione all’altra con Runtastic. Essì, ho un secondo abbandonato la Festa del cinema perché avrei pure da lavorare ad altro – ma non temete, tornerò presto, giusto il tempo di trovare un abito per la chiusura che non mi posso fa parla’ dietro, non vorrete che le foto sui giornali abbiano didascalie tipo ‘La matrigna, Valentina Pettinato, vestita demmerda’ o ‘vestita random’.

Sono comunque in filo diretto con la sala stampa, per cui continuerò a scrivere indiscrezioni, non preoccupatevi. Nel mentre state accanto ad Ang che lo vedo un po’ stanchino: tra sale, interviste, presentazioni e redazione ha più impegni lui a sto festival di Jude Law.

Io proporrei di fare un incontro in Petrassi dal titolo, ‘Ang, l’animatore della Festa del Cinema’. Altro che quelli della Pixar.

(Vì)

Il generatore di nomi di John Travolta

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john-travoltaUno degli inattesi protagonisti della Notte degli Oscar 2014 è stato senza dubbio John Travolta, invitato dall’Academy a presentare la cantante Idina Menzel, che si è esibita con la canzone nominata Let It Go, brano tratto da Frozen il regno di ghiaccio e che poi ha portato a casa il premio (qui trovate l’esibizione).

L’attore di Pulp Fiction era leggermente emozionato, o forse in stato confusionale, tanto che ha completamente sbagliato il nome della Menzel, che per magia è diventata Adele Dazeem; il momento è stato inserito senza possibilità di replica nei dieci momenti migliori della serata (qui i dieci migliori momenti della notte degli Oscar)!

L’implacabilità della rete ha fatto dell’errore di Travolta una moda, ed ecco arrivare alla ribalta il “generatore di nomi di John Travolta”, il Travoltified name.

Qual è il vostro nome Travoltiano? CLIKKA QUI per scoprirlo!

Fonte: slate

Il Generale Zod minaccia la Terra nel nuovo trailer de L’Uomo d’Acciaio

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Quando pensavamo di aver visto quanto bastava per prepararci poi alla visione completa de L’Uomo d’Acciaio, ecco che il Generale Zod diventa protagonista del nuovo adrenalinico trailer del film, in cui informa gli abitanti della Terra e di Metropolis che “non siamo soli”.

E’ uscito infatti un nuovo trailer de L’Uomo d’Acciaio che ci mostra l’altra parte del film, forse la sua seconda anima, ovvero il momento in cui Superman deve diventare “ciò che è nato per essere” e deve far fronte alla minaccia del Generale Zod , che potrebbe distruggere tutto ciò che lui stesso, da alieno, ha imparato ad amare.

Ecco il trailer:

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Fonte: CS.net

Il Generale Zod lancia un ultimatum alla Terra!

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Il Generale Zod lancia un ultimatum alla Terra!

Ancora gli Mtv Movie Awards 2013 hanno riservato sorprese per quanto riguarda gli attesissimi cine-fumetti di questa estate. Ecco infatti un video virale in cui il Generale Zod (Michael Shannon) lancia un ultimatum a Superman (parliamo ovviamente dell’atteso Uomo d’Acciaio).

Nel video non ci è dato di distinguere le fattezze del personaggio, ma questi si presenta chiaramente, reclamando il suo “conterraneo” Kal- El:

Il mio nome è Generale Zod. Da un po’ di tempo il vostro mondo ha nascosto uno dei miei cittadini. Richiedo che restituiate alla mia custodia questo individuo. A Kal-El dico questo: arrenditi entro 24 ore o guarda questo mondo pagarne le conseguenze.

Ecco di seguito il video:

 

Il video è apparso su un cartellone pubblicitario a Los Angeles, prima di essere proiettato durante la serata, e nasconde un messaggio cifrato che ha portato ad un sito IWillFindHim.com (lo troverò.com) sul quale compare un conto alla rovescia in cifre kryotoniane. Non sappiamo cosa succederà allo scadere delle 24 ore consentite al genere umano da Zod, ma sicuramente può trattarsi di nuovo materiale inerente al film, magari di un nuovo trailer.

Vi ricordiamo che il cast della pellicola comprende la quattro volte nominata all’Oscar Amy Adams (The Master) nei panni della giornalista del Daily Planet Lois Lane, mentre il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It) interpreta il suo caporedattore, Perry White. Nei panni dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, la candidata all’Academy Award Diane Lane (Unfaithful) e il vincitore dell’Oscar Kevin Costner (Balla coi lupi). A combattere contro il supereroe, altri due sopravvissuti kryptoniani, il malvagio Generale Zod, il candidato all’Oscar Michael Shannon (Revolutionary Road), e Faora, la sua spietata alleata, interpretata da Antje Traue. A interpretare i genitori kryptoniani di Superman Lara Lor-Van e Jor-el, troviamo Ayelet Zurer (Angeli e Demoni) e il premio Oscar Russell Crowe (Il Gladiatore).

Fonte: CBM

Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’Uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: L’Uomo d’AcciaioDi seguito la foto gallery completa del film:

Il Generale Leia nel banner e negli spot di Star Wars il Risveglio della forza

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Il Generale Leia (Carrie Fisher) è la protagonista del nuovo banner di Star Wars il Risveglio della Forza. Potete vedere l’immagine nella gallery, subito dopo i due nuovi spot del film in arrivo il 16 dicembre al cinema.

https://youtu.be/KWZVYl_19rk

https://youtu.be/yzyRF7BLAQs

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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Il generale Acacio di Pedro Pascal era un personaggio reale?

Il generale Acacio di Pedro Pascal era un personaggio reale?

Il generale Acacius è un personaggio fondamentale nel film Il gladiatore II, di Ridley Scott, e la performance di Pedro Pascal conferisce realismo a questa spettacolare pellicola. Data la sua importanza, molti spettatori sono naturalmente curiosi di sapere se sia realmente esistito. Sebbene il regista abbia spesso tratto ispirazione da eventi e personaggi storici reali, il generale Acacius è un personaggio di fantasia.

Oltre ad essere una copia oscura di Maximus in Il gladiatore, Acacio è un veicolo interessante per guidare la difficile situazione di Lucio e mettere in discussione le strutture di potere nella storia. Essendo un personaggio di fantasia, funge anche da sostituto del contesto storico in cui i generali erano effettivamente considerati delle celebrità nell’antica Roma. Gladiator II ha già battuto i record al botteghino di Ridley Scott, e l’equilibrio tra influenza storica e spettacolo cinematografico è parte di ciò che rende la sua narrazione così di successo.

Il generale Acacius di Il Gladiatore 2 non è basato su una persona reale

Il Gladiatore II – Paul Mescal e Pedro Pascal

Il personaggio di Pascal è romanzato ma scritto con la stessa gravitas

Il generale Acacius, il suo matrimonio con Lucilla e la sua ribellione sono interamente frutto di fantasia. Non esiste alcun generale Acacius nella storia romana. Il suo scopo nel cast di Il Gladiatore 2 è quello di fornire a Lucio qualcuno su cui vendicare la morte della moglie, il che riecheggia la vendetta di Massimo in Il Gladiatore. Il suo ruolo di generale è anche un modo per rappresentare il desiderio di dominio fine a se stesso degli imperatori Geta e Caracalla. Il personaggio, interpretato da Pedro Pascal, è ben scritto ed è un ottimo esempio del perché non tutto in Il gladiatore deve essere storicamente accurato.

[Ridley Scott] fonde la storia con la grandiosità cinematografica e studi approfonditi dei personaggi per creare storie commoventi…

Un altro motivo per cui il generale Acacius deve essere un personaggio di fantasia è che anche la storia di Lucio è romanzata. Lucio Vero II, figlio del co-imperatore Lucio Vero e di Lucilla, morì giovane insieme alla sorella Aurelia Lucilla. Nel film sopravvive e diventa un gladiatore come il padre immaginario, Massimo. I personaggi storici influenzano Ridley Scott, ma i suoi film non sono legati all’accuratezza storica. Piuttosto, fonde la storia con la grandiosità cinematografica e studi approfonditi dei personaggi per creare storie commoventi. Per il primo film ha avuto dei consulenti storici, ma a quanto pare non per Il gladiatore II (The Guardian), dando invece la priorità allo spettacolo e alla continuità narrativa.

Il generale Acacio potrebbe essere ispirato ad altri generali romani

Gli antichi romani avevano una cultura delle celebrità che idolatrava le figure militari

La priorità nel sequel è la visione di Ridley Scott e come si è sviluppata dopo Il gladiatore. Tuttavia, alcuni generali erano effettivamente considerati delle celebrità nell’antica Roma. Ad esempio, Gaio Giulio Cesare era in origine un generale. L’ascesa al potere di Cesare fu notevolmente favorita dal suo status di celebrità, derivante principalmente dalle sue conquiste militari. La cultura delle celebrità nell’antica Roma era l’opposto della nostra. Coloro che avevano un rango militare o politico erano celebrati; coloro che oggi considereremmo celebrità, come attori, musicisti o qualsiasi altro artista, erano afflitti dall’“infamia” per scoraggiare l’adorazione di queste figure (secondo la Princeton University Press).

Ciò è particolarmente rilevante per la rappresentazione dello spettacolo pubblico di Scott. I gladiatori erano popolari tra il pubblico e l’élite reagiva di conseguenza per preservare la propria presunta superiorità morale. Usavano il concetto di “infamia” per scoraggiare i cittadini romani liberi dall’entrare nell’arena per il proprio tornaconto. L’infamia li privava dei loro diritti ed era una sorta di morte sociale. Il modo in cui l’élite dirige la moralizzazione del pubblico è evidente in Gladiator II, quando il generale Acacius viene messo nell’arena a combattere per la propria vita. In precedenza era adorato come una celebrità militare, poi ridotto a un semplice intrattenitore.

Il Gattopardo: recensione della serie Netflix con Kim Rossi Stuart

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La storia de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa rivive sul piccolo schermo grazie alla nuova serie Netflix, disponibile dal 5 marzo 2025. A oltre sessant’anni dalla storica e sublime trasposizione cinematografica di Luchino Visconti, la produzione italo-britannica diretta da Tom Shankland, Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti si misura con un capolavoro della letteratura e del cinema italiano. Il cast, guidato dal carismatico Kim Rossi Stuart nel ruolo del principe Fabrizio di Salina, vede protagonisti i volti del giovanissimo cinema italiano Saul Nanni (Tancredi), Deva Cassel (Angelica), Benedetta Porcaroli (Concetta) e la partecipazione di Paolo Calabresi nel ruolo di padre Pirrone. 

L’impresa non è semplice: il testo originale è un romanzo storico, ma anche un affresco della Sicilia e dell’Italia intera nel delicato passaggio dall’Ancien Régime al nuovo ordine post-unitario, con un racconto che intreccia politica, società e sentimenti in una riflessione profonda sui cambiamenti storici e sul concetto di potere. Da questo punto di partenza, il progetto certamente ambizioso aveva un grande potenziale, ma il risultato finale lascia l’amaro in bocca.

Un confronto impossibile con Il Gattopardo di Visconti

Chiunque affronti Il Gattopardo sullo schermo deve inevitabilmente confrontarsi con la titanica versione di Visconti, con le sue immagini sontuose, la ricostruzione storica impeccabile e interpretazioni che hanno segnato la storia del cinema. Il confronto, ovviamente, è impari. Se invece si fa lo sforzo di aggirare il confronto con il capolavoro del ’63, questa nuova versione appare un’opera dignitosa, soprattutto dal punto di vista della cura nei dettagli della messa in scena, dei costumi in particolare modo e dell’interpretazione di Kim Rossi Stuart al cui fascino è difficile rimanere indifferenti: il suo principe di Salina ha tutta la gravitas di cui il personaggio necessita, compresa una modernità nello sguardo che lo traghetta nell’oggi con credibilità.

Intorno al protagonista, si muovono i tre giovani rampolli attorno ai quali ruota la parte principale del racconto. Saul Nanni dà il volto a Tancredi; non ha nulla da invidiare all’estetica del suo illustre predecessore Alain Delon, se non un pizzico di talento e una presenza scenica più adulta e grave che forse arriverà con l’esperienza. Alla piccola diva per diritto di nascita, Deva Cassel, invece spetta il ruolo della bella Angelica e certamente l’attrice sostiene adeguatamente il ruolo che fu di Claudia Cardinale, anche se la scrittura trasforma la vitale e esuberante Sedara in una femme fatale dotata di consapevolezza, ambizione e disincanto, spogliando il ruolo della poesia quasi adolescenziale che il corrispettivo cinematografico portava con sé. Discorso diverso invece va fatto per la Concetta di Benedetta Porcaroli. La migliore del cast di giovani, Porcaroli si trova a essere il vettore principale della storia, il punto di vista (progressista e femminista) da cui ci viene concesso di seguire la storia; e la riscrittura del suo personaggio è l’unico momento di modernità e vicinanza che viene concesso allo spettatore moderno, certamente ormai lontano dal punto di vista del mondo dei nobili in declino che venivano raccontato nel romanzo originale e che nel film di Visconti assumevano una dimensione esistenziale, oltre a un sentimento politico molto più evidente e sentito.

Completano il cast Francesco Colella e Francesco Di Leva, come sempre estremamente efficaci e credibili in ognuna delle loro interpretazioni, siano esse da protagonisti o da spalle. In particolare l’arrivista Sedara di Colella è un personaggio a prima vista sgradevole che però non evita una crisi dello spettatore, dimostrandosi molto più vicino e riconducibile al sentire contemporaneo che promuove l’impegno e l’ambizione come strumenti per la scalata sociale, non certo un diritto divino dato alla nascita (posizione inamovibile del Principe di Salina).

Una modernizzazione maldestra del classico

Il Gattopardo Kimmi Rossi Stuart
Credits: Netflix/Lucia Iuorio

Il principale difetto de Il Gattopardo in versione Netflix è la sua ri-lettura in chiave moderna. Nonostante il formato seriale consenta di approfondire i personaggi e le dinamiche storiche, la serie fatica a sviluppare un racconto coeso e avvincente. Il ritmo è incerto, e le scelte narrative privilegiano la componente sentimentale a scapito della profondità storica e politica del romanzo, con degli episodi molto buoni nella parte centrale e un finale piatto, che perde il tempo di climax del racconto.

Il vero punto di forza del romanzo e del film è il tema del cambiamento storico e della lotta tra vecchio e nuovo, incarnato nella celebre frase: «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi». Questo concetto, centrale nell’opera originale e per Visconti, viene relegato in secondo piano nella serie, a una ripetizione della storica citazione, mentre si preferisce concentrarsi su dinamiche romantiche e individuali, sacrificando la portata politica e sociale della storia, probabilmente perché in un contesto politico e sociale governato dalla sfiducia nel futuro è difficile assumere una posizione che possa essere anche solo vagamente sfidante.

Sicilia, dove sei?

Dave Cassel in Il Gattopardo

La Sicilia, barocca e struggente dall’atmosfera decadente, è un elemento chiave del romanzo e del film, e in parte riesce a ritagliarsi un suo spazio anche in questa produzione, sfociando a volte troppo nella “promozione del territorio” e meno in quel personaggio ingombrante ma profondamente amato dei predecessori. Qui, invece, la sua presenza è marginale, ridotta a scenari di sfondo e mai realmente approfondita nelle sue sfumature culturali, storiche e linguistiche. Anche la componente dialettale, che avrebbe potuto dare maggiore autenticità ai dialoghi, è quasi del tutto assente.

Netflix aveva tra le mani un materiale straordinario, ma ha scelto di trasformarlo in un dramma romantico patinato, dimostrandosi non in grado di gestire la complessità e la ricchezza della storia originale. La serie rimane comunque un prodotto fruibile, grazie a una buona produzione e ad alcune interpretazioni solide, ma non riesce a essere incisiva.

Il Gattopardo: Netflix condivide le prime immagini dalla nuova serie

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Netflix è lieta di annunciare l’inizio delle riprese oggi a Roma de Il Gattopardo, la serie tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il cast vede come protagonisti Kim Rossi Stuart (Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina), Benedetta Porcaroli (Concetta), Deva Cassel (Angelica) e Saul Nanni (Tancredi). Nel cast anche Paolo Calabresi, Francesco Colella, Astrid Meloni e Greta Esposito.

La serie, in sei episodi, è prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen e Benedetto Habib per Indiana Production e da Will Gould, Frith Tiplady e Matthew Read per Moonage Pictures e arriverà solo su Netflix.

Il regista Tom Shankland riscoprirà tutta la modernità di un racconto, quello del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e di oggi. Shankland, che dirigerà gli episodi 1-2-3-6, sarà affiancato sul set dai registi Giuseppe Capotondi (episodio 4) e Laura Luchetti (episodio 5). La serie è scritta da Richard Warlow, che ne è anche creatore ed executive producer, assieme a Benji Walters.

Il direttore della fotografia è Nicolaj Bruel. I costumi della serie sono a firma di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono di Paolo Buonvino. Le riprese dureranno oltre quattro mesi, e si svolgeranno tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma.

Il Gattopardo, la trama

Basato su uno dei più grandi romanzi italiani di tutti i tempi, Il Gattopardo è un racconto epico, sorprendente e sensuale, ambientato in Sicilia durante i moti del 1860. Al cuore della serie troviamo Don Fabrizio Corbera, l’indimenticabile Principe di Salina, che conduce una vita intrisa di bellezza e privilegio. Ma l’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana, e Fabrizio si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo. Per non soccombere, Fabrizio sarà costretto a stringere nuove alleanze, anche se questo significherà andare contro ai suoi principi, fino a trovarsi di fronte ad una scelta che pare impossibile. Don Fabrizio avrà il potere di organizzare un matrimonio che salverebbe il futuro della sua famiglia, quello tra la ricca e bellissima Angelica e suo nipote Tancredi ma, facendolo, spezzerebbe il cuore della sua adorata figlia Concetta. La serie esplora con lo sguardo di oggi temi che si tramandano da secoli e sono universali: il potere, l’amore e il costo del progresso.

Il Gattopardo: il film capolavoro di Luchino Visconti

Il Gattopardo: il film capolavoro di Luchino Visconti

Il Gattopardo è il film capolavoro di Luchino Visconti del 1963 con protagonisti Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Romolo Valli, Mario Girotti, Pierre Clémence, Lucilla Morlacchi, Giuliano Gemma, Ida Gallo, Ottavia Piccolo.

  • Anno: 1963
  • Regia: Luchino Visconti
  • Cast: Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Romolo Valli, Mario Girotti, Pierre Clémence, Lucilla Morlacchi, Giuliano Gemma, Ida Gallo, Ottavia Piccolo.

Il Gattopardo, trama

Palermo, 1860. La preghiera del pomeriggio che insinua nelle calde e silenziose stanze del palazzo un leggero e sommesso brusio, è bruscamente interrotta dalle grida della servitù.

Il corpo esanime di un giovane soldato borbonico è stato rinvenuto nel giardino, tra i roseti. Sono i giorni dello sbarco a Marsala dei mille prodi agli ordini del gen. Garibaldi e per un distaccato ma fedele suddito di re Franceschiello come il principe Fabrizio Salina (Burt Lancaster) la situazione non è facile da comprendere.

Per evitare che la famiglia venga coinvolta nei tumulti di Palermo, il principe Fabrizio decide di trasferirsi anzitempo e con tutto il parentado nella dimora estiva di Donnafugata, nell’agrigentino. Da lì osserverà impassibile e disilluso il passaggio da un regno ad un altro e da uomo saggio e sagace comprenderà prima degli altri l’inizio di un lento quanto inevitabile tramonto di quel mondo aristocratico di cui si ritiene uno degli ultimi leoni, uno degli ultimi “gattopardi”.

L’analisi del film Il Gattopardo

Luchino Visconti dirige questo film che esce nelle sale cinematografiche italiane nel 1963 conquistando critica e consensi ma sopratutto la palma d’oro al Festival di Cannes oltre ad una nomination per l’Oscar ai costumi l’anno successivo.

Il Gattopardo è un maestoso ed elegantissimo affresco storico di un mondo che con l’Unità d’Italia inizia il suo lento declino: il mondo dell’antica nobiltà terriera. Il protagonista del film, il principe Fabrizio Salina, interpretato magistralmente da un grande Burt Lancaster, è il simbolo di questo passaggio tra due mondi e due generazioni che si passano il testimone della storia.

Egli è un disilluso esponente di una nobiltà destinata a lasciare campo ad una borghesia cinica e avida di danaro e potere. Nel film essa prende il volto di uno straordinario Paolo Stoppa che, nei panni di don Calogero Sedara, raffigura egregiamente lo stereotipo del borghese in ascesa politica e sociale, capace di sfruttare a suo vantaggio la confusa contigenza storica. Il principe di Salina lo disprezza ma capisce che è su uomini come lui che si dovrà contare per rimanere attaccati al denaro e al potere. Sarà così che spingerà il nipote prediletto Tancredi (Alain Delon) tra le braccia della bella Angelica (Claudia Cardinale) figlia di Sedara, e il tutto a scapito della timida Concetta (Lucilla Morlacchi) perdutamente innamorata del cugino.

Il Gattopardo è tratto dall’omonimo e celeberrimo romanzo del 1956 di Giuseppe Tomasi di Lampedusa il quale, come il regista, proviene da una famiglia nobile. Questa estrazione aristocratica che accomuna scrittore e regista si somma nella versione cinematografica in quanto assume una certa evidenza lo sforzo immane di Visconti nel riprodurre fedelmente ed in ogni più minuzioso dettaglio le atmosfere e le ambientazioni descritte nel romanzo. Il film è estremamente didascalico e descrittivo, una sorta di galleria d’arte che giustappone quadri meravigliosi per stile ed eleganza.

Un omaggio ad un mondo, quello nobiliare, per il quale il regista così come l’autore del romanzo, prova un’evidente nostalgia. E’ ovvio che questa ostinata ricerca estetica voluta e cercata da Visconti, vada a scapito del ritmo narrativo rendendo il film, in alcuni tratti, eccessivamente lento.

Una delle poche scene di battaglia e di azione, la presa di Porta Termini a Palermo, non appare riuscitissima e sicuramente non raggiunge la perfezione registica delle sequenze dialogiche o descrittive. I dialoghi, sopratutto i vari monologhi del principe Fabrizio, sono probabilmente il fiore all’occhiello del film in quanto si stagliano nella sceneggiatura come vere e proprie pietre miliari del cinema italiano.

Oltre ad un cast di attori di prim’ordine, di cui abbiamo detto, è doveroso segnalare le importanti collaborazioni tecniche che hanno contribuito alla stesura del film: per la sceneggiatura Visconti si è avvalso del talento e della bravura di Suso Cecchi d’Amico e Pasquale Festa Campanile, due colonne portanti del cinema di quegli anni, autori delle sceneggiature più significative del neorealismo e della commedia italiana. Splendida la fotografia diretta da Giuseppe Rotunno.

Il produttore Goffredo Lombardo insieme alla Titanus hanno reso possibile un film costato, per quei tempi, una cifra spropositata mettendo in piedi un set mastodontico affollato da un esercito di comparse. Uno sforzo da cui la Titanus non saprà risollevarsi.

Il Gattopardo è un film a tratti troppo barocco forse ed eccessivamente autocelebrativo anche ma che ci ha regalato un’inarrivabile quadro della Sicilia e dell’Italia di quegli anni oltre a sequenze incredibili e dialoghi indimenticabili che si stagliano alte nel firmamento del cinema mondiale.

”Hanno voluto cambiare tutto perché tutto rimanesse uguale…” dice il Gattopardo in una delle sue frasi più celebri; di immutato, di sicuro, è rimasto il mito di questo film.

Il gattopardo di Luchino Visconti alla Cineteca Milano

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Il gattopardo di Luchino Visconti alla Cineteca Milano

In occasione dei sessant’anni dalla realizzazione de Il gattopardo di Luchino Visconti, Cineteca Milano propone presso Cineteca Milano Arlecchino la versione restaurata da Cineteca di Bologna, Titanus, Pathé e Twentieth Century Fox – con il sostegno finanziario di Gucci e della The Film Foundation di Martin Scorsese – del capolavoro tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il film, della durata di 205 minuti, sarà proposto con diverse proiezioni dal 10 dicembre al 7 gennaio.

In coda al film, inoltre, sarà proiettato il documentario I due gattopardi di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice (2013, 13′). Il filmato ripercorre le complesse vicende che portarono alla realizzazione del capolavoro di Luchino Visconti a partire dalle traversie subite dal romanzo, uscito postumo dopo il rifiuto di due grandi editori. Parte sostanziale del documentario sono le scene inedite, ritrovate da Anile e Giannice, tagliate da Visconti dopo alcuni mesi di regolare distribuzione in sala e da allora dimenticate e mai più viste.

Non solo film, però. Nelle mattine di sabato 2, 9 e 16 dicembre, nel foyer del cinema Arlecchino sarà organizzato un corso di valzer di 90 minuti, per un numero ristretto di coppie, le cui modalità saranno specificate nei prossimi giorni.

UNA TRAMA AVVINCENTE

Regia: Luchino Visconti. Sceneggiatura: Luchino Visconti, Suso Cecchi d’Amico, Enrico Medioli, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, dal romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Fotografia.: Giuseppe Rotunno. Montaggio.: Mario Serandrei. Musiche: Nino Rota. Interpreti.: Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Serge Reggiani, Mario Girotti (Terence Hill). Italia/Francia, 1963, 205’.

Le vicende di una nobile famiglia siciliana durante il Risorgimento, nei pressi di Palermo. Mentre nel 1860 Garibaldi sbarca a Marsala, il Principe Fabrizio di Salina assiste rassegnato al declino dell’aristocrazia e all’annessione dell’isola e del suo feudo allo Stato Sabaudo. Nonostante gli sconvolgimenti in atto, il Principe, come di consueto, si reca con tutta la famiglia nella residenza estiva di Donnafugata dove si è insediato un nuovo sindaco, Calogero Sedera, un ricco borghese di umili origini, la cui figlia Angelica fa innamorare Tancredi, il nipote prediletto del Principe. Fabrizio ha sempre sperato di vederlo sposato con sua figlia, la principessina Concetta, ma suo malgrado favorisce il fidanzamento dei due giovani. Il Principe, troppo legato al vecchio mondo siciliano, rifiuta l’importante carica di senatore del nuovo Regno d’Italia, ed è sempre più tristemente consapevole della necessità di accettare il passaggio dai Borboni ai Savoia. L’unione tra la nuova borghesia e la decadente aristocratica è un fatto irrevocabile e ne avrà prova durante il grandioso ballo dove le due realtà festeggiano insieme la rivoluzione…

Il punto di vista di Martin Scorsese

«Cosa fai quando il mondo che ti circonda sta cambiando, quando hai la sensazione che tutto ciò che conosci e ami lascerà il posto a un nuovo ordine? Ti opponi? Lo accetti? E come lo accetti? Con risentimento? Con grazia? Forse con tutt’e due. Chi può lasciarsi alle spalle il mondo che lo ha formato, senza addolorarsi per il tempo che passa? Queste domande, queste sensazioni che sono alla base della condizione umana si ritrovano in ogni inquadratura de Il Gattopardo, il magnifico adattamento di Luchino Visconti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa su un principe siciliano al tempo del Risorgimento, il quale si rende conto che il suo ruolo storico, e quello della sua intera classe sociale, è di ritirarsi nell’ombra», scrive Martin Scorsese, fondatore e presidente, The Film Foundation che si è occupata del restauro del film.

«Visconti – continua il grande regista – passò molti anni a tentare un adattamento di Proust per il grande schermo. In un certo senso ci riuscì con questo stupefacente arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola, la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza richiama in vita un mondo perduto. Il Gattopardo è un’epica del tempo, e la sua lentezza, che culmina in un maestoso crescendo nella lunga sequenza del gran ballo, è governata dai ritmi di vita dell’aristocrazia fondiaria siciliana, con i suoi costumi e abitudini, la sua coltivazione dell’agio e della riflessione, i suoi viaggi stagionali. È un’epica della storia, in cui assistiamo con i nostri occhi alle trame del cambiamento: sui campi di battaglia, nelle vie e nei salotti dove i notabili si riuniscono per decidere chi muoverà i fili del potere. È anche il ritratto di un uomo, il Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster. All’epoca della lavorazione del film ci fu chi mise in dubbio questa scelta di cast, ma dopo aver visto Il Gattopardo risulta impossibile immaginare qualcun altro nei panni del Principe. È un’interpretazione eccezionale, profondamente toccante. In definitiva, Il Gattopardo è un grande inno sinfonico alla Sicilia, al suo popolo, ai suoi profumi e al suo paesaggio, alla sua bellezza e alla sua violenza. Il film di Visconti è una delle più grandi esperienze visive della storia del cinema, e nel corso degli anni i restauri si sono rivelati estremamente difficili. Sono molto felice che la Film Foundation, con il sostegno finanziario di Gucci, abbia contribuito a rendere possibile questo straordinario restauro. Ci è stato così restituito uno dei nostri tesori più preziosi, in tutta la sua gloria».

LA PROGRAMMAZIONE
Domenica 10 dicembre ore 15.00
Giovedì 14 dicembre ore 17.00
Sabato 16 dicembre ore 15.00
Venerdì 22 dicembre ore 20.00
Martedì 26 dicembre ore 15.00
Venerdì 29 dicembre ore 17.00
Domenica 31 dicembre ore 20.00
Mercoledì 3 gennaio ore 20.00
Venerdì 5 gennaio ore 17.00
Domenica 7 gennaio ore 14.30

Il Gattopardo a Cannes restaurato

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47 anni dopo aver conquistato la Palma d’Oro al Festival di Cannes – era il 1963 – Il Gattopardo, capolavoro di Luchino Visconti tratto dal romanzo Giuseppe Tomasi Di Lampedusa, è tornato protagonista sulla Croisette in una versione restaurata. A riportare la pellicola al suo antico splendore è stata la Cineteca di Bologna per conto della Film Foundation di Martin Scorsese. Abbiamo intervistato il grande regista americano e i due protagonisti del film, Alain Delon e Claudia Cardinale, presenti a Cannes. A sorpresa arriva George Lucas.

 

Il Gattopardo a Cannes restaurato

47 anni dopo aver conquistato la Palma d’Oro al Festival di Cannes – era il 1963 – Il Gattopardo, capolavoro di Luchino Visconti tratto dal romanzo Giuseppe Tomasi Di Lampedusa, è tornato protagonista sulla Croisette in una versione restaurata. A riportare la pellicola al suo antico splendore è stata la Cineteca di Bologna per conto della Film Foundation di Martin Scorsese. Abbiamo intervistato il grande regista americano e i due protagonisti del film, Alain Delon e Claudia Cardinale, presenti a Cannes. A sorpresa arriva George Lucas

 

Il gatto e il cappello matto: Warner Bros. al lavoro sul nuovo film d’animazione

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La Warner Bros. è al lavoro per riportare sul grande schermo le storie de Il gatto e il cappello matto, il romanzo illustrato del Dr. Seuss già adattato per il grande schermo nel 2003 con Mike Myers nei panni del protagonista. Il nuovo progetto, fa sapere l’Hollywood Reporter, sarà invece un film d’animazione, sulle orme dell’ottimo Lorax prodotto dalla Illumination (che tra poco tornerà con Il Grinch) e uscito nelle sale pochi anni fa.

Il Grinch: ecco la prima foto del protagonista da piccolo

Il gatto e il cappello matto è solo il primo di una serie di titoli che la casa di produzione svilupperà a partire da oggi, con la speranza di rilanciare il franchise mantenendo intatto lo spirito del Dr. Seuss (cosa che non si può dire abbia fatto il precedente adattamento con Myers).

Fonte: THR

Il gatto con gli stivali: trama, cast e curiosità sul film d’animazione

Quando nel 2001 il film Shrek arrivò nei cinema di tutto il mondo, l’animazione cinematografica cambiò per sempre. Con l’uscita dei successivi tre sequel, quello di Shrek diventa un vero e proprio fenomeno globale, dando vita ad uno dei franchise animati più redditizi di sempre. Grazie ai suoi numerosi riferimenti alla cultura di massa, come anche l’utilizzo di una comicità scorretta e cinica, si è affermato come un vero e proprio apri pista per i numerosi imitatori venuti negli anni a seguire. Nel 2011 è poi uscito il primo spin-off, Il gatto con gli stivali, scritto da Tom Wheeler e diretto da Chris Miller.

Un film dedicato all’amato felino spadaccino era in programma sin dalla comparsa del personaggio in Shrek 2. Originariamente, questo sembrava essere destinato a diventare un titolo direct-to-video, saltando l’uscita in sala. Il crescente apprezzamento nei confronti del personaggio ha però spinto i produttori a concepire il film per il grande schermo. Tale lungometraggio si è poi discostato molto dal mondo già visto nei film di Shrek, presentando non solo nuovi personaggi ma anche nuove ambientazioni.

Come i film della serie principale, anche questo si affermò come un grandissimo successo, arrivando anche ad essere candidato ai premi Oscar come miglior film d’animazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il gatto con gli stivali: la trama del film

La storia del Gatto con gli stivali ha inizio in un orfanatrofio spagnolo. Qui egli cresce insieme ad Humpty Alexander Dumpty, un uovo dalle sembianze umane. I due amici per la pelle coltivano un grande sogno, ovvero quello di trovare i famosi fagioli magici per poter arrivare all’oca dalle preziose uova d’oro. Crescendo, però, le loro strade sono destinate a dividersi. Humpty, geloso del suo compagno d’infanzia, diventa un criminale, in coppia con la scaltra gattina Kitty “Zampe di Velluto”, mentre Gatto si ritrova ad essere un irresistibile latin-lover benvoluto da tutti in seguito ad un eroico salvataggio.

Coinvolto con l’inganno in una rapina, Gatto si ritrova però improvvisamente ad essere un fuorilegge. Alla ricerca di un modo per riscattare il proprio nome, viene infine a sapere che dei criminali si sono appropriati dei leggendari fagioli magici. Decide allora di unire le forze con il suo ex amico Humpty e la gattina Kitty, con l’intento di recuperare il bottino. Inizia così per lui un lungo viaggio, ricco di imprevisti e pericoli, dove dovrà imparare a fidarsi di chi gli sta intorno e dove avrà modo di dar prova del suo grande valore e delle sue abilità di spadaccino.

Il gatto con gli stivali cast

Il gatto con gli stivali: il cast e i personaggi del film

A dar voce al personaggio di Gatto con gli stivali non poteva che esserci Antonio Banderas, che lo aveva già interpretato in Shrek 2 e Shrek Terzo. Banderas ha poi doppiato il protagonista anche per la versione italiana del film. L’attrice messicana Salma Hayek dà invece voce a Kitty “Zampe di Velluto”, mentre Zach Galifianakis è Humpty Dumpty, l’amico fraterno di Gatto. Sono poi presenti attori come Billy Bob Thornton per la voce di Jack e Amy Sedaris per quella di Jill. Questi due personaggi sono due omicidi e tra i principali villain del film. L’attrice Constance Marie dà voce a Imelda, la madre umana adottiva di Gatto. Il regista premio Oscar Guillermo del Toro, anche produttore del film, compare nei panni di Comandante.

Il gatto con gli stivali: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Affermatosi a sua volta come un grande successo, Il gatto con gli stivali era pronto ad avere anche un suo sequel. I produttori del film hanno infatti confermato la volontà di dar vita ad un nuovo film incentrato sulle avventure dell’affascinante protagonista. Tuttavia, a causa di una ristrutturazione aziendale interna alla DreamWorks Animation, questo venne temporaneamente sospeso. Il progetto ha poi ripreso vita nel 2018 e nel marzo del 2021 è stato annunciato che il film avrà il titolo Il gatto con gli stivali – L’ultimo desiderio ed è previsto al cinema per il settembre del 2022. Banderas, ovviamente, tornerà a dar voce al protagonista, mentre Joel Crawford firmerà la regia.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il gatto con gli stivali è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video, Now e Tim Vision. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 10 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Il Gatto con gli Stivali: recensione del film spin-off di Shrek

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Il Gatto con gli Stivali: recensione del film spin-off di Shrek

Era il 2004 quando al cinema arrivò Shrek 2 e con lui fece la sua comparsa anche Gatto con gli Stivali, una simpatica rivisitazione del famoso gatto magico delle fiabe, qui armato di fioretto, munito di cappelli con tanto di piuma e ovviamente dei fantastici stivali.

Dopo sette anni arriva al cinema lo spin-off dedicato al misterioso personaggio, con tanto di tuffo nel suo passato burrascoso e nella sua triste storia di orfano. Il Gatto con gli Stivali è un bel film d’animazione: colorato, umoristico con battute e situazioni dedicate al pubblico adulto, ben confezionato, con un buon 3D abbastanza luminoso e con un divertentissimo doppiaggio di Antonio Banderas, che come già in Shrek 2, 3 e 4 presto la voce (anche quella italiana) al rosso felino, passionale amatore.

La storia di Gatto è quella di un’amicizia infranta e tradita a causa della quale il povero micio è ricercato dalle guardie della sua città d’adozione. Gatto incontra di nuovo il suo losco amico, l’uovo Humpty Dumpty, dopo sette anni (che per gli umani sono quasi 35), che in compagnia della misteriosa Kitty cerca di realizzare il sogno di una vita rubando i fagioli magici a Jack e Jill, due terribili figuri che si aggirano nel deserto alla ricerca del luogo giusto per piantare i legumi miracolosi e raggiungere l’Oca d’Oro. Riusciranno le abilità e il buon cuore di Gatto a salvarlo dall’inganno che gli è stato teso?

Chris Miller ci racconta questa rocambolesca storia in perfetto stile DreamWorks in cui ad una fiaba se ne accavalla un’altra e si sprecano le citazioni cinematografiche (su tutte quella di Fight Club!). L’aspetto davvero interessante di questo strano felino protagonista è che riesce a prendersi sul serio soprattutto quando fa le ‘cose da gatto’, come inseguire le lucine o bere il latte, apparendo tenero e divertente ma senza mai scomporre il suo atteggiamento di Gatto coraggioso, furbo e soprattutto gran seduttore. I punti in comune con il suo doppiatore Banderas vanno molto oltre la voce!

Con lui in questa avventura troviamo Kitty, doppiata da Salma Hayek, prorompente gattina dalla mano di velluto che creerà diversi problemi al nostro, proprio a causa dell’inguaribile amore che Gatto ha per le donne, hops  … per le gatte!

I bambini ridono, e i grandi pure, in un film del quale forse non si sentiva la necessità, ma che senza dubbio regala 90 minuti di buon intrattenimento con il solo inconveniente degli occhialini 3D sul naso.

Il Gatto con gli Stivali: in uscita il 3 aprile il Blu-ray e DVD

Il Gatto con gli Stivali: in uscita il 3 aprile il Blu-ray e DVD

Il Gatto Con Gli Stivali è l’epico prequel della Saga di Shrek e racconta l’avvincente storia di uno dei personaggi più amati dell’universo DreamWorks.

Impreziosito dalle voci di Antonio Banderas e Salma Hayek, il film si è rivelato un successo strepitoso al box office natalizio con oltre 16 milioni di euro incassati solo in Italia, confermando il grande appeal del franchise Shrek, che ha venduto più di 1.500.000 prodotti tra Blu-ray e DVD. Il DVD e Blu-ray de Il Gatto Con Gli Stivali uscirà in Italia il prossimo 3 aprile.

SINOSSI

Molto prima di incontrare Shrek, il noto combattente, seduttore e fuorilegge Gatto Con Gli Stivali diventa un eroe, quando, per salvare la sua città, si imbarca in un’avventura con la tosta e intelligente gattina di strada Kitty Zampe Di Velluto e il cervellone Humpty Dumpty. A complicargli le cose lungo la strada ci penseranno i famigerati fuorilegge Jack e Jill, pronti a tutto per far fallire l’impresa di Gatto e la sua banda.

RECENSIONE

Era il 2004 quando al cinema arrivò Shrek 2 e con lui fece la sua comparsa anche Gatto con gli Stivali, una simpatica rivisitazione del famoso gatto magico delle fiabe, qui armato di fioretto, munito di cappelli con tanto di piuma e ovviamente dei fantastici stivali.

Dopo sette anni arriva al cinema lo spin-off dedicato al misterioso personaggio, con tanto di tuffo nel suo passato burrascoso e nella sua triste storia di orfano. Il Gatto con gli Stivali 3D è un bel film d’animazione: colorato, umoristico con battute e situazioni dedicate al pubblico adulto, ben confezionato, con un buon 3D abbastanza luminoso e con un divertentissimo doppiaggio di Antonio Banderas, che come già in Shrek 2, 3 e 4 presto la voce (anche quella italiana) al rosso felino, passionale amatore.

La storia di Gatto è quella di un’amicizia infranta e tradita a causa della quale il povero micio è ricercato dalle guardie della sua città d’adozione. Gatto incontra di nuovo il suo losco amico, l’uovo Humpty Dumpty, dopo sette anni (che per gli umani sono quasi 35), che in compagnia della misteriosa Kitty cerca di realizzare il sogno di una vita rubando i fagioli magici a Jack e Jill, due terribili figuri che si aggirano nel deserto alla ricerca del luogo giusto per piantare i legumi miracolosi e raggiungere l’Oca d’Oro. Riusciranno le abilità e il buon cuore di Gatto a salvarlo dall’inganno che gli è stato teso?

Chris Miller ci racconta questa rocambolesca storia in perfetto stile DreamWorks in cui ad una fiaba se ne accavalla un’altra e si sprecano le citazioni cinematografiche (su tutte quella di Fight Club!). L’aspetto davvero interessante di questo strano felino protagonista è che riesce a prendersi sul serio soprattutto quando fa le ‘cose da gatto’, come inseguire le lucine o bere il latte, apparendo tenero e divertente ma senza mai scomporre il suo atteggiamento di Gatto coraggioso, furbo e soprattutto gran seduttore. I punti in comune con il suo doppiatore Banderas vanno molto oltre la voce!

Con lui in questa avventura troviamo Kitty, doppiata da Salma Hayek, prorompente gattina dalla mano di velluto che creerà diversi problemi al nostro, proprio a causa dell’inguaribile amore che Gatto ha per le donne, hops  … per le gatte!

I bambini ridono, e i grandi pure, in un film del quale forse non si sentiva la necessità, ma che senza dubbio regala 90 minuti di buon intrattenimento con il solo inconveniente degli occhialini 3D sul naso.

CONTENUTI SPECIALI DEL DVD:

  • Il Gatto Con Gli Stivali: I Tre Diablos;
  • Accoppiate purr-fette: Le Voci dietro la leggenda;
  • Scene eliminate;
  • Trailer di Madagascar 3;
  • Trailer del videogioco de “Il Gatto con gli Stivali”; 
  • Il Mondo della DreamWorks Animation: Shrek, Dragon Trainer, Kung Fu Panda, Madagascar, Megamind.

CONTENUTI SPECIALI DEL BLU-RAY:

  • Il Gatto Con Gli Stivali: I Tre Diablos;
  • L’Angolo degli animatori (Contenuto Esclusivo del Blu-ray): Storyboards, musiche e interviste a creatori, animatori, cast e troupe;
  • Quiz e Curiosità (Contenuto Esclusivo del Blu-ray);
  • Da gattino a gatto: l’evoluzione del Gatto con gli Stivali (HD);
  • Scene eliminate (HD);
  • Gattino cleptomane (HD);
  • Accoppiate purr-fette: Le voci dietro la leggenda (HD);
  • Cassa da ballo: la sfida! (HD);
  • Tanti altri giochi e GATTività!

LA VERSIONE BLU-RAY 3D COMPRENDE:

  • Disco 1: Blu-ray 3D con Il Gatto Con Gli Stivali + Il Gatto Con Gli Stivali: I Tre Diablos;
  • Disco 2: Blu-ray con Il Gatto Con Gli Stivali + Il Gatto Con Gli Stivali: I Tre Diablos + extra del Blu-ray;
  • E-Copy: Il Gatto Con Gli Stivali in Formato Digitale

Il gatto con gli stivali: in arrivo la home release!

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Il gatto con gli stivali, spin-off di Shrek che dallo scorso ottobre ha battuto con successo le sale cinematografiche, entrerà

Il Gatto con gli stivali e il suo tour pasquale, a Roma e Milano!

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Universal Pictures Italia, in occasione dell’uscita in Blu-ray, DVD e Blu-ray 3D de Il Gatto con gli Stivali il 3 Aprile 2012, è lieta di annunciare che i fan di “Gatto,

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, il terzo trailer

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Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, il terzo trailer

Per la prima volta dopo dieci anni, DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge, il Gatto con gli Stivali, pagherà un prezzo alto per la sua famigerata passione per il pericolo e la noncuranza per la sicurezza. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle si imbarcherà in un’impresa colossale.

Nella versione originale, il candidato all’Oscar® Antonio Banderas torna a dar voce al famoso Gatto accompagnandolo in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (la candidata all’Oscar® Salma Hayek).

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro (Harvey Guillén, “Vita da vampiro – What We Do in the Shadows”). Insieme, il nostro trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro (il candidato all’Oscar® Florence Pugh, “Black Widow”) e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner (il vincitore agli Emmy John Mulaney, “Big Mouth”), e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo (Wagner Moura, “Narcos”).

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio” ha nel cast la vincitrice di un Oscar®Olivia Colman, Ray Winstone (Black Widow), Samson Kayo (Sliced), il candidato agli Emmy Anthony Mendez (Jane the Virgin) e la candidata ai Tony Awards Da’Vine Joy Randolph (Trolls: World Tour).

“Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio”, il tanto atteso seguito del film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar®, è diretto da Joel Crawforde prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO di Illumination.

Il personaggio del Gatto con gli stivali è apparso per la prima volta nel 2004 nel film nominato agli Oscar® Shrek 2 e immediatamente il pubblico di tutto il mondo lo ha amato. Il Gatto inoltre, è stato co-protagonista di altri due sequel di Shrek prima del suo film da protagonista, comparendo anche in diversi video di animazione e serie TV DreamWorks. I film di “Shrek” e de “Il Gatto con gli Stivali” hanno incassato complessivamente più di 3,5 miliardi di dollari nel mondo.

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, dal 23 febbraio in Home Video

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Dopo una attesa di dieci anni, Dreamworks Animation presenta un’avventura tutta nuova all’interno dell’universo di Shrek con IL GATTO CON GLI STIVALI 2 – L’ULTIMO DESIDERIO, disponibile in digital download dal 9 febbraio e in BLU-RAY™, DVD e Collezione 2 film in DVD dal 23 febbraio 2023 con Universal Pictures Home Entertainment. Nominato per il miglior film d’animazione sia agli Academy Awards® che ai BAFTA Film Awards, l’ultima avventura del Gatto con gli stivali ora include oltre un’ora di contenuti speciali, compreso un nuovissimo cortometraggio animato esclusivo “Il Tridente”, scene eliminate, un lyric video , e un cast di personaggi.

Il vostro intenditore di leche preferito, il più spavaldo e impavido felino, Il Gatto Con Gli Stivali ritorna in una nuova avventura dall’universo di Shrek, in cui l’audace fuorilegge pagherà un prezzo alto per la sua famigerata passione per l’avventura e le missioni eroiche. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle indietro Il Gatto Con Gli Sivali si imbarcherà nella sua più grande impresa che lo porterà attraverso la Foresta Nera alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri. Con una sola vita rimasta, il Gatto è costretto a umiliarsi e a chiedere aiuto alla sua ex compagna e nemesi: Kitty “Zampe di Velluto”. Si unisce al loro viaggio un randagio allegro e chiacchierone di nome Perro. Insieme, il nostro trio di eroi dovrà stare un passo avanti rispetto ai criminali più astuti del regno delle fiabe, tra cui Riccioli d’oro e i tre orsi.

Il film è diretto da Joel Crawford (I Croods 2 – Una nuova era), prodotto da Mark Swift (I Croods 2 – Una nuova era e la saga di Madagascar) co-diretto da Januel Mercado, e scritto da Paul Fisher (I Croods 2 – Una nuova era) e Tommy Swerdlow e interpretato da Antonio Banderas, Salma Hayek Pinault, Harvey Guillén, Florence Pugh, Olivia Colman, Ray Winstone, Samson Kayo, John Mulaney, Wagner Moura. La colonna sonora è di Heitor Pereira.

CONTENUTI SPECIAL DISPONIBILI IN BLU-RAY™, DVD E COLLEZIONE 2 FILM IN DVD:

  • MINI-FILM ESCLUSIVO “IL TRIDENTE” – Quando sei il leggendario Gatto con Gli Stivali, la vita e la morte vanno a braccetto. In questo epico cortometraggio originale, il Gatto racconta una delle sue più pericolose sfide di sempre.
  • SCENE ELIMINATE
    • L’ORA DEI BISOGNINI
    • AMORE E MORTE
    • LA PARETE SERPENTINA
  • UN CAST DI PERSONAGGI – Conosci le loro voci, ora guarda le face dietro tutti gli amati personaggi de IL GATTO CON GLI STIVALI.
    • GATTO CON GLI STIVALI
    • KITTY ZAMPE DI VELLUTO
    • RICCIOLI D’ORO E GLI ORSI
    • JACK HORNER
  • ALL’INIZIO – Vieni dietro le quinte con i filmmaker de IL GATTO CON GLI STIVALI 2 – L’ULTIMO DESIDERIO e scopri come hanno dato vita a questa grande storia.
  • NEI PANNI DI JACK HORNER – Jack Horner dice tutto in questa serie di fuori scena.
  • “UNA LEGGENDA” LYRIC VIDEO – Canta anche tu da casa!
  • DISEGNA IL GATTO CON GLI STIVALI – Impara con il regista Joel Crawford e il Co-Regista Januel Mercado a disegnare i nosti personaggi preferiti.
    • GATTO CON GLI STIVALI
    • KITTY ZAMPE DI VELLUTO
  • CREA IL PERRITO DI CARTA – Tutti gli eroi hanno bisongo di un aiutante e questo tutorial ti aiuterà a creare il tuo personale.
  • SOTTO L’OCCHIO DI KITTY – Siediti, rilassati e relax and goditi un festoso gruppo di gattini mentre si divertono e giocano.
  • COMMENTO AL FILM – con il regista Joel Crawford, il co-regista Januel Mercado, il produttore Mark Swift, il montatore James Ryan e la sceneggiatrice Heidi Jo Gilbert

FILMMAKERS
Cast: Antonio Banderas, Salma Hayek Pinault, Harvey Guillén, Florence Pugh, Olivia Coleman, Ray Winstone, Samson Kayo, John Mulaney, Wagner Moura, Da’Vine Joy Randolph, e Anthony Mendez.

Colonna Sonora di: Heitor Pereira
Soggetto di: Tommy Swerdlow e Tom Wheeler
Scenggiatura di: Paul Fisher e Tommy Swerdlow
Produttori esecutivi: Andrew Adamson e Chris Meledandri
Prodotto da: Mark Swift p.g.a
Co-regista: Januel P. Mercado
Diretto da: Joel Crawford

Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo Desiderio, secondo trailer ufficiale

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La Universal Pictures ha diffuso il nuovo trailer di Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo Desiderio, il tanto atteso seguito del film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar, è diretto da Joel Crawford e prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO di Illumination.

A dicembre, il vostro intenditore di leche preferito, il più spavaldo e impavido felino è pronto a tornare. Per la prima volta dopo dieci anni, DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge, il Gatto con gli Stivali, pagherà un prezzo alto per la sua famigerata passione per il pericolo e la noncuranza per la sicurezza. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle si imbarcherà in un’impresa colossale.

Nella versione originale, il candidato all’Oscar Antonio Banderas torna a dar voce al famoso Gatto accompagnandolo in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per riappropriarsi delle vite perdute. Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (la candidata all’Oscar Salma Hayek).

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro (Harvey Guillén, “Vita da vampiro – What We Do in the Shadows”). Insieme, il nostro trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro (il candidato all’Oscar Florence Pugh, “Black Widow”) e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner (il vincitore agli Emmy John Mulaney, “Big Mouth”), e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo (Wagner Moura, “Narcos”).

Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo Desiderio ha nel cast la vincitrice di un Oscar Olivia Colman, Ray Winstone (Black Widow), Samson Kayo (Sliced), il candidato agli Emmy Anthony Mendez (Jane the Virgin) e la candidata ai Tony Awards Da’Vine Joy Randolph (Trolls: World Tour).

Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo Desiderio, il tanto atteso seguito del film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar, è diretto da Joel Crawford e prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO di Illumination.

Il personaggio del Gatto con gli stivali è apparso per la prima volta nel 2004 nel film nominato agli Oscar Shrek 2 e immediatamente il pubblico di tutto il mondo lo ha amato. Il Gatto inoltre, è stato co-protagonista di altri due sequel di Shrek prima del suo film da protagonista, comparendo anche in diversi video di animazione e serie TV DreamWorks. I film di “Shrek” e de “Il Gatto con gli Stivali” hanno incassato complessivamente più di 3,5 miliardi di dollari nel mondo.

Il gatto con gli Stivali 2: L’ultimo desiderio in prima tv su SKY e NOW

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Dopo il successo al box office, arriva su Sky l’attesissimo nuovo capitolo della saga di Shrek di Dreamworks Animation, con protagonista l’impavido felino spadaccino, Il gatto con gli Stivali 2: L’ultimo desiderio, in prima tv lunedì 4 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Shrek), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Candidato come miglior film animato ai BAFTA Awards del 2023 e agli Oscar 2023 come miglior film d’animazione, vede alla regia Joel Crawford e un cast di doppiatori superstar come Antonio Banderas, Salma Hayek Pinault, Olivia Colman, Harvey Guillén, Samson Kayo, Anthony Mendez, Wagner Moura, John Mulaney, Florence Pugh, Da’ Vine Joy Randolph e Ray Winstone, che, nella versione originale, prestano le loro voci ai divertenti personaggi di questa avventura. Il film è tratto da una storia di Tommy Swerdlow e Tom Wheelere la sceneggiatura è di Paul Fisher e Tommy Swerdlow.

La trama di l gatto con gli Stivali 2: L’ultimo desiderio

Per la prima volta dopo più di dieci anni, DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge Gatto con gli Stivali scopre che la sua passione per il pericolo e la sua noncuranza per la prudenza prendono il sopravvento. Sebbene abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle, dovrà intraprendere la più grande impresa di sempre.

Il candidato agli Oscar Antonio Banderas ritorna per dar voce al famigerato Gatto con gli Stivali, impegnato nel compiere un viaggio epico nella Foresta Nera alla ricerca della mitica Stella dei Desideri e nel tentativo di riappropriarsi delle vite perdute. Ma con una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (la candidata all’Oscar® Salma Hayek Pinault).

Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da uno sgangherato, loquace e gioioso cane randagio di nome Perro (Harvey Guillén). Insieme, il nostro trio di eroi dovrà mantenersi un passo avanti rispetto a Riccioli d’Oro (la candidata all’Oscar Florence Pugh) e alla Famiglia del Crimine dei Tre Orsi: Mamma orso (la vincitrice dell’Oscar®Olivia Colman), Papà orso (Ray Winstone) e Piccolo orso (Samson Kayo), “Grande” Jack Horner (il vincitore agli Emmy John Mulaney) e il grosso e malvagio cacciatore di taglie, il Grande Lupo cattivo (Wagner Moura), che ha preso di mira il Gatto. Il film può contare anche su un cast stellare di comici che include il medico del Gatto con gli Stivali (il candidato all’Emmy Anthony Mendez) e Mama Luna (il candidato al Tony Award Da’ Vine Joy Randolph).

in occasione della prima visione IL GATTO CON GLI STIVALI 2 – L’ULTIMO DESIDERIO da lunedì 4 a venerdì 8 settembre Sky Cinema Collection (canale 303) si trasforma in SKY CINEMA SHREK, con tutti i film del franchise dedicato al simpatico orco verde e il primo capitolo IL GATTO CON GLI STIVALI. Tutti i film saranno disponibili anche in streaming su NOW e on demand.

La saga si apre nel 2001 con il primo memorabile SHREK, capolavoro che ha rivoluzionato il mondo delle favole e che ha vinto l’Oscar per il miglior film d’animazione. Racconta la storia di un orco verde, scorbutico ma dal cuore buono, che deve liberare la principessa Fiona, segregata in un castello, che gli farà battere il cuore. Il divertimento continua con il secondo capitolo campione d’incassi, SHREK 2. Questa volta Shrek e Fiona devono affrontare le ire dei genitori di lei, poco propensi ad accettare un “mostro” come genero. In SHREK TERZO nel regno di Molto Molto Lontano è morto il re e bisogna trovare il cugino di Fiona, Arthur, erede del trono per linea di successione. L’orco verde, insieme agli amici Ciuchino e Gatto con gli Stivali, parte alla sua ricerca, ma una sorpresa li attende. Il quarto e ultimo capitolo della saga d’animazione, SHREK E VISSERO FELICI E CONTENTI, vede Shrek alle prese con i problemi di un padre di famiglia e una forte nostalgia dei vecchi tempi. Complice la trappola che gli tende il nano Tremotino, l’orco finirà per vivere un’altra avventura indimenticabile. Non manca infine IL GATTO CON GLI STIVAL, primo capitolo della rocambolesca animazione che vede protagonista il personaggio reso famoso dalla saga di Shrek. In questa divertente avventura l’amicizia fra il beffardo Gatto con gli Stivali e Humpty Dumpty si rompe in seguito a una rapina finita male, ma il destino li riunisce sulla strada verso la famigerata Oca dalle uova d’oro.

Il gatto con gli stivali (1969): recensione del film di Kimio Yabuki

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Anno:
1969

Regia: Kimio Yabuki

Con le voci di: Carlo Romano e Fabrizio Vidale (il gatto Pero nel 1968 e nel 2004), Paolo Torrisi e Alessio Puccio (Pierre nel 1968 e nel 2004), Francesca Fossi e Veronica Puccio (la principessa Rosa nel 1968 e nel 2004), Riccardo Garrone e Roberto Pedicini (Lucifero nel 1968 e nel 2004), Roberto Bertea e Sergio Tedesco (il Re nel 1968 e nel 2004).

Il Gatto col Cappello: trailer del film d’animazione Warner Bros. Pictures Animation

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Scopri Il Gatto col Cappello come non l’hai mai visto prima! Dal meraviglioso e stravagante mondo di Dr. Seuss, Il Gatto col Cappello arriva per la prima volta sul grande schermo da protagonista di un film d’animazione: un’avventura epica, inedita e piena di brio, dove regnano magia, caos e tanta allegria. Facendo ciò che gli riesce meglio, il Gatto – doppiato in originale da Bill Hader – porta gioia ai bambini con il suo umorismo esilarante, unico e irriverente, trasportandoli in un viaggio fantastico verso un mondo mai visto prima.

Nel film, il nostro eroe affronta la sua missione più difficile di sempre per conto dell’I.I.I.I. (Istituto per l’Istituzione dell’Immaginazione e dell’Ispirazione Srl): rallegrare Gabby e Sebastian, due fratelli alle prese con il trasferimento in una nuova città. Famoso per esagerare sempre un po’ troppo, questa potrebbe essere l’ultima occasione per il nostro agente del caos di dimostrare il suo valore… o rischiare di perdere il suo magico cappello!

Accanto a Bill Hader, nel cast vocale originale troviamo Xochitl Gomez, Matt Berry, Quinta Brunson e Paula Pell, insieme a Tiago Martinez, Giancarlo Esposito, America Ferrera, Bowen Yang e Tituss Burgess.

Diretto da Alessandro Carloni ed Erica Rivinoja, Il Gatto col Cappello è il primo lungometraggio animato di Warner Bros. Pictures Animation e arriverà nelle sale italiane dal 26 febbraio 2026, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Il Gambit di Reid Carolin: lezioni di illusionismo per Channing Tatum

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Reid Carolin, il produttore di Magic Mike XXL, ha svelato qualche dettaglio sul nuovo film Gambit durante un’intervista a Screen Rant per la promozione della sua più recente collaborazione con Channing Tatum, che in questa occasione diventerà l’abile truffatore che si avvale dell’arte dell’illusionismo. Carolin ha già prodotto buona parte dei film di Tatum in passato e si occuperà anche della sua prima incursione nel mondo dei supereroi: ha dichiarato che le riprese avranno inizio in autunno e che il copione è stato decisivo per il suo interessamento a questa pellicola. Ecco le sue parole:
“Confermo che gireremo in autunno, probabilmente inizieremo le riprese tra fine Ottobre e Novembre, a New Orleans. Il nostro regista Rupert Wyatt è davvero mitico, ed il copione ottimo! Ad essere onesto non guardo molti film di grandi produzioni nel tempo libero, ma questo script mi ha convito talmente che ho deciso di investire in questo progetto.”
Tra le domande, non si sono risparmiate quelle sulle lezioni di accento Cajun di Channing, che l’attore sta prendendo molto seriamente ed ha dichiarato essere fondamentali per la credibilità del suo personaggio. Ma Carolin non ha saputo aggiornarci in merito, al contrario, ha però fornito notizie su un’ennesima importante sfida di questo film in cui l’attore deve cimentarsi per calarsi in tutto e per tutto nel ruolo del perfetto Remy LeBeau:
“Per quanto riguarda l’accento, dovreste chiedere a lui, ma secondo me non credo che ci sia ancora arrivato. Ieri sera invece eravamo con un mio amico del college, David Kwong, che è un mago incredibile e che ha insegnato a Chan come lanciare le carte, fare giochi di mano e altri trucchetti simili.”
Il chiaramente non-fan dei blockbuster movies Reid Carolin sembra assolutamente fiducioso nel fatto che Gambit potrà rivelarsi una pellicola speciale, ma potremo scoprire se ha ragione solo a partire dal 7 Ottobre 2016.

Il Gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene

Il Gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene

Il Gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene, Germania 1920 – Il racconto di un’agghiacciante storia che vede come protagonista il dottor Caligari, oscuro signore dall’aspetto sinistro, e Cesare, sonnambulo in grado di predire il futuro che viene presentato come una vera e propria attrazione dal dottore. Arrivati in un piccolo paese tedesco, simultaneamente al loro arrivo iniziano a verificarsi una serie di morti sospette.

“Film precursore” di diverse situazioni, correnti, generi e modi di dirigere, è targato Robert Wiene, cineasta tedesco che deve a questa pellicola la sua fama e che ha diretto qualche altro titolo nel periodo d’oro dell’espressionismo tedesco che trova n questo film il suo più grande punto di riferimento.

Interpretato magistralmente da Conrad Veidt, attore tedesco con alle spalle decine di film e che reciterà in  altrettanti numerosi film negli anni a seguire concludendo la sua carriera in un altro film storico quale Casablanca (sua penultima apparizione cinematografica). Veidt porta sul grande schermo un personaggio, quello del sonnambulo Cesare, caratterizzato e atipico per l’epoca (e anche per il nostro presente). Insieme a lui Werner Krauss, nei panni del personaggio che da il titolo al film, un ambiguo quanto inquietante dottore “proprietario” del sonnambulo. Attore che diventerà uno degli artisti di maggior rilievo della cultura nazista ai tempi di Adolf Hitler.

L’atmosfera che si sente durante la visione de Il gabinetto del dottor Caligari unica nel suo genere, è in grado di catturare lo spettatore e avvolgerlo completamente calandolo all’interno del film stesso e soffocandolo lentamente anche grazie alle tenebrosa colonna sonora che fa dimenticare che in realtà si tratta di un film muto.

Il Gabinetto del dottor Caligari

Le scenografie poi rendono questa pellicola inimitabile, la geometria distorta degli edifici, delle strade e di tutto ciò che troviamo al suo interno non fa che aumentare il senso di soffocamento, gli stessi visi dei personaggi mostrano una realtà troppo distante per essere considerata tale e il montaggio di Wiene riesce nell’ardua impresa di amplificare il tutto.

Accostabile a livello di “anomale scenografie” solamente a film come Thaïs di Bragaglia e Dogville di Lars von Trier, nel complesso ci si trova di fronte ad uno dei primi horror importanti della storia del cinema e come già detto ad un punto di riferimento per l’espressionismo tedesco, oltre ad essere un capolavoro che ancora resiste e insegna a distanza di quasi un secolo.

Il futuro visto con gli occhi del cinema [Video]

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Il futuro visto con gli occhi del cinema [Video]

Un incredibile video montaggio ci mostra il futuro della razza umana attraverso gli occhi del cinema di fantascienza.  Gustatevi questo video che riprende scene memorabili da film come Blade Runner, Ritorno al Futuro, Terminator:

https://youtu.be/wcHBB_q1LPQ

via GeekTyrant

Il Futuro recensione

il-futuro Tratto dall’opera “Un romanzetto canaglia” dello scrittore cileno Roberto Bolaño, Il Futuro racconta le vicende di due fratelli, Bianca/Manuela Martelli e Tomás/Luigi Ciardo, rimasti completamente soli dopo l’indicente stradale in cui muoiono i genitori. I due passano le giornate davanti alla tv, abbandonano la scuola e cercano un lavoro, perdendo man mano il controllo sulla loro vita fino al punto di ospitare in casa due giovani bodybuilder (Nicolas Vaporidis e Alessandro Giallocosta), che si fingono amici di Tomás. I soldi sono sempre di meno e i due ragazzi escogitano un piano: far entrare Bianca in casa del vecchio e cieco Maciste/Rutger Hauer, ex-stella del cinema, per trovare la cassaforte e rubarne il contenuto. La vita migliore, che lei e il fratello avrebbero con quei soldi, spinge Bianca ad accettare senza riserbo il ruolo di concubina, ma il tempo trascorso con Maciste, uomo ancora affascinante e dal cuore grande, la aiuterà a crescere e a vedere con chiarezza il suo futuro.

il futuro filmIl film esordisce con una sequenza che sembra proiettarci in un noir d’altri tempi: la musica, i titoli di testa, la voce off della protagonista che spiega come la sua storia ha avuto inizio. Tuttavia, non ci sono omicidi su cui investigare e assassini da fermare, l’unico mistero da svelare è il futuro di Bianca. Le due parti in cui si divide il film, prima e dopo l’incontro con Maciste, non sono distinte da un cambio di ritmo, la narrazione rimane fluida, segue il pensiero della protagonista e a volte si ferma con esso. Il disagio di Bianca si manifesta nella fotosensibilità che acquisisce dopo la morte dei genitori e che, di rimando, influenza la fotografia del film. I posti in cui la ragazza si sente al sicuro sono la sua stanza sempre buia e la casa tenebrosa di Maciste, in cui va di notte. Invece, i luoghi ampi, luminosi di Roma evidenziano l’insicurezza di Bianca, che riconosce il fallimento e la criminalità in quello che sta facendo.

La sceneggiatrice e regista cilena Alicia Scherson (Play, Turistas) ci regala un nuovo sguardo su Roma e, nell’insieme, un prodotto intimo, vitale e coraggioso, come l’interpretazione della protagonista, anch’essa cilena, Manuela Martinelli. Gli interpreti maschili, Hauer (Blade Runner), Ciardo (L’Estate di Martino), Vaporidis (Notte prima degli esami) e Giallocosta (Matrimonio e altri disastri), si dimostrano adatti ai rispettivi ruoli, rappresentando concretamente gli ostacoli e le opportunità sul cammino di Bianca.

Da vedere per chi apprezza prodotti internazionali che danno nuovo respiro alle piccole ma comuni storie adolescenziali.

Al cinema dal 19 Settembre.