Si è aperto ieri con The Martian il Tiff 2015, Festival Internazionale di Toronto, prima grande vetrina internazionale per quella che sarà la stagione dei premi. Ecco di seguito un elenco dei film trai più attesi alla manifestazione.
Si è aperto ieri con The Martian il Tiff 2015, Festival Internazionale di Toronto, prima grande vetrina internazionale per quella che sarà la stagione dei premi. Ecco di seguito un elenco dei film trai più attesi alla manifestazione.
Protagonista dei primi giorni del Tiff (Toronto International Film Festival) con Our Brand is Crisis, Sandra Bullock entra di prepotenza nella Oscar-race, la corsa agli Oscar che si apre ufficialmente in territorio nord-americano con il festival canadese.
Ancora una volta, l’attrice, già premio Oscar per The Blind Side, ha mostrato di riuscire a svelare ogni volta livelli diversi e più profondi per le sue interpretazioni. Le prime impressioni sono state davvero entusiaste e aspettiamo quindi di vedere la Bullock molto spesso nei prossimi mesi.
Il Tiff 2015 si svolge a Toronto tra il 10 e il 20 settembre. Qui i film più attesi.
La trama: un candidato alla presidenza Boliviana fallimentare nei sondaggi recluta un team di Americani esperti in campagne elettorali, capitanati dalla brillante ma fuori di testa stratega “Calamity” Jane Bodine (Bullock). Jane, in ritiro auto-imposto dopo uno scandalo che portava il suo nome, viene persuasa a rimettersi in gioco con l’allettante proposta di sconfiggere il suo avversario di sempre, il ripugnante Pat Candy (Thornton), che si occupa dell’opposizione. Ma Candy non ha punti deboli, e questo getta Jane in una profonda crisi che verrà sfruttata dal partito per trarre un cospicuo vantaggio.
Drammatico, brillante e
condito con la giusta satira, Our Brand Is Crisis svela le ciniche
macchinazioni e le battaglie private della classe politica e di chi
lavora con loro, persone per cui nulla è sacro e ciò che importa è
solo vincere. Il film, riscritto dalla nomination Oscar
Peter Straughan (Tinker Tailor Soldier
Spy), è tratto da un documentario dal titolo omonimo
di Rachel Boynton, che ha sottolineato come
le strategie di marketing delle campagne elettorali Americane
siano ispirate da quella delle elezioni presidenziali
Boliviane del 2002.
Fonte: Variety
Continuano le riprese di Arrow 4, e mentre cresce l’attesa per la messa in onda della season première, oggi dal set arrivano nuove foto del cast a lavoro:
[nggallery id=1879]
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali.
E’ stato presentato oggi al Toronto Film Festival 2015, The Martian, l’atteso film di Ridley Scott che vede protagonista un cast d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
La pellicola presentata alla stampa internazionale è stata accolta con un applauso, convincendo anche i più scettici e sopratutto quelli rimasti molto delusi da Prometheus.
[nggallery id=1688]
Ecco la sinossi:
Durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non impossibile, missione di salvataggio.
The Martian vede protagonisti anche un cast d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
Un incidente aereo durante le riprese di Mena, film con protagonista Tom Cruise, è costato la vita a due persone, lasciando anche un ferito. La tragica vicenda è avvenuta venerdì notte a Medellin, in Colombia.
Cruise, pilota esperto, non era a bordo. La due persona rimaste uccise sono state identificate come i due piloti specializzati in stunt cinematografici, Alan David Purwin, americano, e Carlos Berl, colombiano. Jimmy Lee Garind, un altro pilota americano, è rimasto gravemente ferito.
Purwin aveva lavorato per film di grande impatto mediatico quali Transformers, Pearl Harbor e Pirati dei Caraibi.
Mena sarà finanziato da Cross Creek Pictures, nello specifico da Brian Oliver e Tyler Thompson, al fianco della Imagine Entertainment di Brian Grazer e Kim Roth e di Doug Davison per la Quadrant Pictures. Composito il cast tecnico e attoriale. Annunciati sono, infatti, Domhnall Gleeson, Sarah Wright, Jesse Plemons, Caleb Landry Jones, Jayma Mays, Benito Martinez, E. Roger Mitchell, Lola Kirke e Alejandro Edda.
L’uscita di Mena è prevista per il 6 gennaio 2017.
Fonte: Variety
Manca poco al debutto di Heroes Reborn, l’atteso reboot della serie televisiva del 2010. Ebbene oggi il network americano FOX ha diffuso una nuova foto con il cast al completo:
[nggallery id=1673]
La serie del 2006 Heroes continuerà grazie a Tim Kring che ritorna a sviluppare nuove strade del suo originale concetto di supereroe.
Questa miniserie molto
attesa di 13 episodi si riconnetterà agli elementi alla base della
prima stagione dello show in cui persone normali stavano rendendosi
conto di possedere straordinarie capacità. Questa serie sarà
preceduta da una nuova serie digitale che introdurrà al pubblico i
nuovi personaggi e le storie che porteranno il fenomeno di Heroes
in nuovi luoghi.
Heroes è una serie televisiva di fantascienza prodotta dalla NBC Universal in collaborazione con la Taiwild Productions e girata prevalentemente a Los Angeles, in California.
Negli Stati Uniti, paese di origine della serie, venne trasmessa sul canale televisivo NBC a partire dal 25 settembre 2006, mentre in Italia debuttò il 2 settembre 2007 su Italia 1. Da gennaio 2008 andò in onda anche su Steel, canale pay della piattaforma Mediaset Premium, dove venne trasmessa in prima visione dalla seconda stagione.
La serie racconta le storie di persone normali che scoprono di possedere capacità sovrumane, e di come queste hanno effetto nelle loro vite. Il programma è ideato e in gran parte scritto da Tim Kring, in passato già autore di serie come Providence e Crossing Jordan, e annovera tra gli autori anche Jeph Loeb, sceneggiatore specializzato in supereroi (ha scritto diversi episodi di Smallville e moltissimi fumetti della Marvel Comics e della DC Comics).
Negli Stati Uniti il primo episodio registrò l’indice di ascolto più alto per la fascia serale dell’emittente dell’ultimo quinquennio, e dopo solo poche settimane dall’inizio della programmazione la serie divenne oggetto di culto, raccogliendo negli anni anche vari premi televisivi. Durante la prima stagione, l’American Film Institute nominò Heroes uno dei dieci “programmi televisivi dell’anno”.
Durante la prima stagione sul sito della NBC venne resa disponibile Heroes 360 Experience, un’estensione internet-digitale della serie, rinominata durante la seconda stagione in Heroes Evolutions, che aveva lo scopo di diffondere e far comprendere meglio l'”universo” e la “mitologia” diHeroes, ossia quei misteriosi elementi di fantasia legati alla fantascienza e a fenomeni soprannaturali connessi alla serie. Sempre attraverso il sito internet ufficiale, negli anni erano stati resi disponibili anche riviste, action figures, giochi per cellulari, fumetti on-line e webseries. Per le prime tre stagioni inoltre, la BBC produsse un making of della serie: Heroes Unmasked.
Il network americano della ABC ha diffuso le foto promozionali di Grey’s Anatomy 12×01, l’episodio season première che si intitolerà “Sledgehammer”:
[nggallery id=2023]
Dopo avervi annunciato la short list di giovani attori che si sono contesi il ruolo di protagonisti in Ready Player One di Steven Spielberg, arriva la conferma che Olivia Cooke (Bates Motel) sarà il volto femminile del film.
Il personaggio sarà
quello di Art3mis, avatar della protagonista Evelyn Cook.
Ricordiamo che il film sarà basato sul romanzo culto omonimo di Ernest Cline.
La storia del libro vede come protagonista Wade Watts, un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui Wade partecipa scontrandosi con la realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il bottino.
Ready Player One è previsto al cinema per il 15 dicembre 2017.
Durante a promozione del nuovo spot degli snack Doritos per il Super Bowl, Zack Snyder è stato interrogato sul rumor che vuole George Miller (Mad Max) al timone del L’Uomo d’Acciaio 2.
Ecco cosa ha risposto il regista di Batman v Superman Dawn of Justice: “George farà uno dei film DC? Oh mio Dio, certamente! George può fare quello che vuole, secondo me. Non ne abbiamo parlato e a essere sinceri non sapevo nemmeno che lui volesse fare il prossimo. Ma se penso che lui è interessato, sono naturalmente felice di parlarne con lui”.
E dopo tutto, dopo il successo di Mad Max Fury Road come potrebbe dire il contrario?
[nggallery id=957]
“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
LEGGI ANCHE: Greg Silverman su Batman v Superman, Wonder Woman e…
LEGGI ANCHE: Rumors importanti su Lex Luthor
LEGGI ANCHE: Ecco il Batwing da vicino
GUARDA ANCHE: Batman v Superman, Joss Whedon: “Sono così eccitato”
Ricordiamo che Batman v Superman: Dawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Ray Fisher, Jason Momoa e Gal Gadot. Batman v Superman: Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Ecco un interessante video, realizzato dal talentuoso video maker Pablo Fernandez Eyre, in cui vengono messe a confronto le trilogie di Star Wars, le prime due, è il caso di specificare adesso.
Nel video si notano chiaramente paralleli e simmetrie piuttosto evidenti in situazioni, personaggi, coreografie e vicende.
Ecco il filmato:
Il settimo Mouse
d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a
Rabin, the Last Day di Amos Gitai, votato
il miglior film del Concorso dai collaboratori dei siti di cinema
che compongono la giuria, mentre il Mouse
d’Argento al miglior film fuori della competizione va a
Spotlight di Tom McCarthy.
La lucida, coraggiosa e potente ricostruzione filmica messa in scena da Amos Gitai ha da subito colpito i giurati, rapiti anche dalla sapiente classicità di un altro film coraggioso come quello di Tom McCarthy.
La premiazione ufficiale si terrà sabato 12 settembre alle ore 16.00 presso il Chiosco Studio Universal (Powered by I©Mojito), Lungomare Marconi Lido Venezia, primo chiosco dopo l’area della Mostra.
Un’ambientazione cara ai giurati, spesso luogo di accese chiacchierate al termine delle proiezioni della Mostra, che permetterà di mantenere un’atmosfera informale e conviviale. Interverranno i vincitori e Sara Sagrati, ideatrice e curatrice del premio, che consegnerà il tradizionale Mouse Pad commemorativo.
Nato nel 2009 su idea di Hideout.it, il Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e variegata per un totale di 83 siti italiani di cinema e oltre 100 giurati.
Il premio, nato per dare visibilità ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica, passione e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro “mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere d’accordo le diverse anime di un luogo vasto e variegato come il web. Un vero e proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico interessato al cinema.
I giurati singoli esprimono un voto numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La classifica viene stilata calcolando la media per sito di appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.
Nel frattempo è possibile seguire i lavori dei giurati sul sito Mousedoro.it, su Facebook e Twitter (@mousedoro).
L’elenco delle webzine aderenti è nella pagina successiva, mentre l’albo d’oro delle precedenti edizioni è consultabile online nel sito www.mousedoro.it.
È iniziata il 10
settembre la 20sima edizione del Milano Film Festival, creazione
dell’agenzia esterni che, negli anni, si è guadagnato un posto
rilevante nella vita culturale cittadina ma anche nazionale. Fin
dai primi anni di esistenza, il festival si è proposto come
luogo di scoperta di nuovi talenti e di sperimentazione. Le sedi
delle proiezioni sono sparse all’interno del cuore culturale della
città, il cui centro è il Teatro Strehler, in cui si svolgono
le proiezioni dedicate alla selezione internazionale dei
cortometraggi, e dove una delle sale, con architettura che ricorda
sia il Globe theatre shakesperiano che le tradizionali case di
ringhiera milanesi, è dedicata a un’attrice che è sintesi
della cultura milanese: Mariangela Melato, grande
attrice di teatro e cinema, recentemente scomparsa.
Il festival ha anche una sede all’aperto, nel mezzo del Parco Sempione, in cui si svolgono le proiezioni della sezione Video Espanso, dedicata agli sperimentatori della settima arte e una allo storico Spazio Oberdan.
Il Miff ha aperto con la proiezione dell’unico film etiope selezionato l’anno scorso al festival di Cannes, Lamb e prosegue fino al 20 Settembre. Il 17 alle 20.30 in proiezione gratuita verrà proposto l’ultimo film di Anton Corbjin, Life, con Robert Pattinson. Molti i documentari, come quello su Archie Shepp, uno dei creatori del free jazz, The sound before the fury o i film della sezione Colpe di stato, che si sofferma sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo, sempre attenta alla sperimentazione del linguaggio e alla documentazione del reale. Dieci titoli con relativi incontri. Si parte con Tell Spring Not To Come This Year di Saeed Taji Farouky e Michael McEvoy, che saranno presenti al festival, che ci trasporta sul campo di battaglia di una guerra mai finita, ma tragicamente non più raccontata. Nella zona pubblica del Parco Sempione, oltre che alle proiezioni gratuite, sono previsti dj set, serate tematiche come quella dedicata al gruppo di videomaker che è dietro al Terzo segreto di satira, oltre che gli aperitivi e il sunset dj set che avranno luogo sul sagrato del Teatro Strehler, dove ci saranno anche gli incontri con i registi.
Maggiori informazioni sul sito: milanofilmfestival.it
Da Ruttopedia> “Il ‘malincojonimento’ è un sentimento tipicamente festivaliero, che il giornalista di cinema – meno l’avventore casuale, per quanto anch’esso non se ne possa dire totalmente immune – può esperire nel corso della fase conclusiva di una kermesse lunga e impegnativa come ad esempio la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Trattasi di sentore misto, sospeso tra il desiderio che tutto si concluda presto con conseguente rilassamento delle stanche membra – o degli stanchi membri, per chi ha trovato anche modo di copulare copiosamente – e la nostalgia canaglia che ti attanaglia nella prospettiva di lasciare un luogo in cui ha speso giorni intensi ma stimolanti, magari in compagnia di amici cari, colleghi stimati e gente simpatica”.
Ragazzi, ci siamo. Questo sarà
l’ultimo post dal Lido ed è un po’ così che ci sentiamo, inutile
negarlo. Che se è vero, come vi abbiamo spiegato, che un Festival
inizia molto prima della data ufficiale, con programmi e
preparativi, è anche vero che inizia a finire un po’ prima del
previsto, sgretolandosi pezzettino alla volta, lentamente ma
inesorabilmente. Oggi molti colleghi hanno già fatto la valigia –
che della premiazione, comprensibilmente, se ne sbattono le ciglia,
a meno che non la debbano seguire per lavoro come me – e si sono
trovati di fronte a quel mistero dell’Universo che vuole che la
roba entrata in borsa all’andata – la stessa, identica – non ne
voglia sapere di far lo stesso al rientro, e pare ingrassata anche
lei per i troppi Spritz e aperitivi a buffo. Il
viale è più silenzioso, per quanto s’attenda ancora, per questa
sera, l’arrivo di Vasco Rossi per un documentario
che è stato già lodato dalla critica per l’asciuttezza e la sintesi
dei dialoghi (“eeeeh”, “già”, “eeeeh” ripetuto per due ore).
Presto nemmeno il
Lion Bar esisterà più che, si sa, lo smontano già
la sera del sabato, e se il giorno dopo vuoi andare a farci
colazione prima dell’imbarco ci trovi un muro di mattoni, come il
negozietto Safarà di Dylan Dog.
Ma in generale, si ha l’impressione che tutto il Lido sia un po’
come il paesino di Brigadoon, che
compariva per un solo giorno ogni cento anni. Qui lo fanno una
volta l’anno – consoliamoci – ma il concetto è quello.
E insomma un po’ tristi lo siamo, ma anche parecchio sfranti (da qui il ‘cojonimento’) perché alla fine, crediateci, qui se ci vieni per lavoro, si fatica tanto. Non fate quelle facce. Non è un “lamento griffato”. Personalmente sono cosciente del fatto che il mio sia il lavoro più bello del mondo dopo la rockstar alcolizzata, il fumettista porno e lo slacciatore qualificato di quinte di reggiseno, ma sono anche corse continue, pasti saltati o consumati male, sonno perso e soprattutto tanti giorni lontano da casa e dai propri affetti. Che anche noi critici ce l’abbiamo, un cuore, sepolto da strati di celluloide e tartine. Quasi mai finiamo per vedere davvero il film che volevamo, perché alla fine lo scelgono per noi i nostri capi, il destino cinico e baro o semplicemente la nostra vescica. Certo è meglio dell’altoforno, ma dopo dodici giorni la stanchezza la senti. Quindi dopotutto, questo ritorno a casa un po’ lo rifuggi e un po’ lo desideri, che tanto sai che ritrovi più o meno tutto e tutti qui (speriamo senza quei fottuti petali sul red carpet che ormai hanno scassato la minchia di brutto) l’anno prossimo. Perché Venezia è bella, sì, ma sinceramente non ci vivremmo, ve lo abbiamo sempre detto.
Voi non disperate, che Ang & Vì non vi abbandonano. Non ancora. La prossima settimana, a mente lucida (ma non troppo, non sia mai) vi lasceremo un ultimo post di bilancio post-premiazione, che se è come quella degli ultimi anni fa ride parecchio. Si vocifera che vinca il capolavoro di Amos Gitai, Rabin – The Last Day. Quindi vincerà un film demmerda che piace solo al presidente di Giuria. Magari Guadagnino o quel famigerato documentario sullo scarabeo stercorario. E poi, se proprio non potete fare a meno di noi – è retorico, certo che non potete – tra manco un mese (come ha molto umanamente ricordato la collega Marilena Vinci, che tra l’altro paga col mal di pancia lo scotto di avermi preso per il culo tutta la prima settimana per il mio volermi astenere dall’alcool. Però guarisci presto Mari) c’è il Festival di Roma, e si ricomincia tutto daccapo. Noi ci saremo, e voi?
(Ang)
Cari ragassuoli, ha ragione Ang. Qua al Festival iniziano a partire un po’ di persone, i trolley trascinati sul Lido che tra un po’ ci allontaniamo ancora di più come effetto butterfly e ci dovete recuperare dentro al triangolo delle bermuda. Persino i petalidemmerda del red carpet so’ caduti, niente, è tutto come dire, molto decadente. Ormai siamo tutti bipolari, passiamo dalla voglia di restare, ve prego, fatece vedè qualcosa ancora, pure il filmino della comunione di Cuaròn, a oddio quando finisce sta tortura? Oggi ho visto gente che piangeva e rideva nello stesso momento, ristoratori del Lido che mettevano all’asta le ultime gocce di Spritz, ormai tutto fluisce verso il viale del tramonto.
Oggi vi racconto di quel momento in
cui il Festival inizia a diventare un reparto di gastroenterologia
qualunque. Di solito succede poco prima della chiusura. Il primo
critico più fragilino inizia a sentirsi male, ma, stoico, continua
a entrare in sala stampa. Da quel momento in poi è
pandemia: inizia a inoculare il virus in tutte le
sale in cui entra, a tutte le proiezioni e cene coi colleghi. Da
quel momento in poi succedono due cose: le discussioni vertono
tutte su Oki, antispasmici, e Enterogermine
varie. Persino a cena, tutti
sono stile Raniero in Viaggi di Nozze,
niente, si improvvisano primari e ti cominciano a somministrare
qualsiasi medicina, o consigliarti qualsiasi tipo di rimedio. Un
mio collega una volta ha fatto un mix di medicinali per non
scontentare nessuno e si è pietrificato come il Leone al -1. Ancora
oggi, passando, la gente si inginocchia e lo ricorda, come massimo
esempio di diplomazia festivaliera che qua serve. E qui mi
ricollego alla seconda cose che succede: le sale so’ piene di gente
incappucciata, insomma non è che ti senti proprio a tuo agio quando
entri. Ma questo è il meno, il più è quando a causa di cappelli,
berretti, ombrelli e ingombri vari in spazi angusti iniziano gli
scontri a fuoco. Perché quando il festival finisce, la pazienza è
ormai al limite, e la rissa te scatta in un attimo. Ieri abbiamo
assistito a una scena pazzesca: un tipo voleva una pizza, e il
proprietario del locale in effetti gliel’ha data, solo che gliel’ha
tirata in faccia. Peccato che voleva magnà, insomma c’aveva fame.
Ma non è che puoi stare a sindacare, pure quella era ‘na pizza, poi
se tu lo chiami schiaffo so cavoli tuoi. Lo sai, qua ti devi
adattare, te lo abbiamo detto più volte, sciocchino.
Comunque ieri sono entrata in farmacia e me pareva la fila per la sala Perla, tant’è che ho chiesto ‘ma che film danno?’. Si è girato ed era Scamarcio, anche lui in preda a una non meglio identificata forma di mal di pancia. Io un sospetto ce l’ho, ma vi lascio vedere il film.
Comunque vi stupirò dicendovi, con meraviglia, che sono ancora una donna felice. Per cui vi saluto e vado a vedere Per amor vostro un film in cui la Golino prova a vincere la Coppa Volpi. Ce la farà?
Non lo so, nel dubbio prendo l’antistaminico.
(Vì)
Sicuramente non saremo i soli a cui sarà venuto in mente Pino Daniele, e a quando cantava Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole, e allora sì ti cercherei forse per sognare ancora, sì, ancora. Sarà una canzone tornata alla mente a molti, non solo perché Per Amor Vostro è profondamente legato a Napoli e alla napoletaneità, ma soprattutto perché la protagonista Anna è un’anima in pena, sofferente, in cerca del suo personale riscatto. Nei confronti di un passato affatto giusto, di un presente libero solo a metà, fra un lavoro conquistato con i denti e un marito orco e delinquente. Si sa, le grandi conquiste della vita richiedono coraggio, cieca spavalderia, ma è più difficile quando si rischia di prendere botte pesanti come macigni, se non di essere uccisi, quando in gioco ci sono le vite di tre figli adolescenti e la loro stabilità.
Anna però non demorde, come non ha mai fatto e mai farà, anzi la sua determinazione è simbolo di una città intera che resiste nonostante tutto. Nonostante la camorra, il marcio che serpeggia fra le sue strade lastricate di sudore e sangue, i sacrifici enormi pe campà e tirà annanz. Un luogo immortale fatto di contrasti, di luoghi sotterranei e oscuri come le catacombe, i cimiteri, opposti all’estrema vitalità della superficie, fatta di mare, sole, cielo e passione. Un mondo in bianco e nero in costante lotta con il colore, immaginato da Giuseppe M. Gaudino in maniera dinamica, onirica, sanguigna, con sfumature nostalgiche prese a piene mani dal neorealismo italiano e la nouvelle vague francese. Contaminazioni che generano immagini straordinarie, pregne di emozione in ogni fotogramma, anche se non tutto è oro colato.
La sensazione è che il regista e scenografo partenopeo, al suo secondo lungometraggio dopo Giro di Lune tra Terra e Mare del 1997, volendo creare un lavoro incredibilmente somigliante all’animo estroverso della sua terra e della sua gente, abbia strafatto. I momenti onirici appaiono infatti troppo marcati, così come gli sbalzi da un mood all’altro, per terminare in un finale smaccatamente pomposo. Troppi elementi di disturbo, troppe spiegazioni di una storia che ormai lo spettatore ha messo insieme nel corso dell’intera durata. Bisogna però sottolineare come, alla fin della fiera, l’obiettivo prefisso dal soggetto venga ampiamente raggiunto; non solo si riconsegna ad Anna la sua corretta dimensione, si racconta come tante, tantissime cose in quel di Napoli siano ancora ferme e cristallizzate a decenni fa.
Dalle attività criminali alla semplicità delle persone, dalle tradizioni alle credenze popolari, senza un qualsivoglia retrogusto critico. Si prende semplicemente atto della realtà, bella o brutta che sia, lodandone i suoi tratti distintivi e caratteristici. Veicolo del messaggio il volto segnato di Valeria Golino, i suoi capelli crespi, la sua voce affannata, che probabilmente porta a casa il miglior lavoro della sua carriera sino ad ora, oscurando i compagni di viaggio Massimiliano Gallo e Adriano Giannini. Una donna come tante che si eleva a Madonna, a portatrice della croce e dei peccati del mondo, mediatrice insieme al figlio Gesù della resurrezione dagli inferi.
Per celebrare i suoi 10 anni di attività, il canale Youtube How It Should Have Ended ha pubblicato un video parodia utilizzando come testo “corretto” il brano di Taylor Swift Bad Blood e intitolandolo Bat Blood in onore del vocalist di turno, ovvero Batman.
Nel video parodia il Cavaliere Oscuro recluta una squadra strabiliante per sconfiggere Superman!
Il riferimento è chiaramente a Batman v Superman e risponde in modo scherzoso alla domanda che tutti si fanno: come farà Batman, un uomo anche se dotato di abilità sopra la media, ad affrontare l’ultimo figlio di Cripton senza rimanere ucciso?
Guarda il nuovo inquietante teaser trailer American Horror Story 5 Hotel, l’atteso quinto ciclo di episodi della serie televisiva trasmessa dal FX:
https://www.youtube.com/watch?v=JUYa9aymBO0
ScreenCrush ha intervistato Joss Whedon che ha svelato un interessante easter egg, un riferimento o dettaglio nascosto, in Avengers: Age of Ultron.
Whedon ha fatto riferimento alla scena della visione di Thor, in cui il dio del tuono vede Asgard e incontra una serie di personaggi misteriosi e bislacchi. In una scena in particolare si notano tre uomini con delle maschere rispettivamente da lupo, ariete e cervo (wolf, ram e hart).
Ebbene, durante la conversazione è venuto fuori che si tratta di un riferimento a Angel, spinoff di Buffy l’ammazzavampiri, la serie ideata sempre da Whedon. “In Angel, il Lupo, l’Ariete e il Cervo erano un antico trio di demoni che, nei giorni moderni, erano senior partner dello studio legale Wolfram & Hart (wolf+ram e hart, appunto). Attraverso questa organizzazione, il trio metteva in atto la sua opera malvagia, rappresentando assassini e altri individui maligni”.
Ma a che pro introdurre un riferimento così articolato con la serie Angel in un film Marvel? Considerando il contesto, si potrebbe trattare di un indizio su quello che saranno le difficoltà di Thor nel prossimo Thor Ragnarok.
Ricordiamo che nel cast di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Evans, Chris Hemsworth, Aaron Taylor-Johnson, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Stellan Skarsgård, Cobie Smulders, Andy Serkis, Idris Elba, James Spader, Hayley Atwell, Paul Bettany, Don Cheadle, Thomas Kretschmann.
La trama ufficiale del film diretto da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.
Avengers: Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima, il 22 aprile 2015
Il network americano della ABC ha diffuso una nuova foto di Jennifer Morrison in Once Upon a Time 5, l’atteso quinto ciclo di episodio. Nella foto anche l’attore Robert Carlyle:
[nggallery id=1836]
ONCE UPON A TIME 5×01: PRIME SCENE DALL’EPISODIO “THE DARK SWAN”
C’era una volta (Once Upon a Time) è una serie televisiva statunitense di genere fantasy, in onda sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe, ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici. Nel 2013 ne è stato tratto uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Il network americano della The CW ha diffuso le foto promozionali di The Vampire Diaries 7×01, il primo episodio e season première che si intitolerà “Day One of Twenty-Two Thousand, Give or Take”
THE VAMPIRE DIARIES 7: ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA DELLA SETTIMA STAGIONE
[nggallery id=1987]
Dopo tanti rumors legati a un possibile cross over trai due mostri più famosi del cinema, arriva finalmente la conferma autorevole. Deadline riferisce che la Warner Bros e la Legendary Pictures stanno prendendo accordi per realizzare in collaborazione un mash up tra Godzilla e King Kong.
I piani sono quelli di far uscire al cinema sia il sequel del Godzilla di Gareth Edwards, sia Kong Skull Island (ancora senza titolo ufficiale) e poi di lavorare insieme a un sequel ideale per entrambi i film in cui i due mostri si scontreranno. Questo implica che le cose andranno fatte comunque per gradi, anche se secondo quanto riporta Deadline, le pratiche si stanno svolgendo molto velocemente.
Lo scontro King Kong vs Godzilla era già stato visto al cinema nel 1962, ma si trattava di due persona dentro a tute di gomma. Adesso le cose sono cambiate, tecnicamente parlando, e siamo sicuri che chi ama il grande spettacolo al cinema può cominciare a fregarsi le mani.
Il network americano della CBS ha diffuso le foto promozionali di The Big Bang Theory 9×02, il secondo episodio dell’atteso nono ciclo che si intitolerà “The Separation Oscillation”:
[nggallery id=1979]
La storia legata alla saga di Pirati dei Caraibi è molto particolare nel suo genere. Il primo film del 2003, basato su un’attrazione, ha sbancato i box office e ha dato vita a un lungo franchise che, come spesso accade, ha offerto una qualità inversamente proporzionale agli incassi, man mano che i capitoli procedevano.
Sembra però che, arrivati al quinto capitolo, alla Disney si siano fatti qualche domanda e abbiano provato a cambiare le cose, dal punto di vista qualitativo.
A dirlo è Kaya Scodelario, protagonista femminile di Pirati dei Caraibi 5, che ha dichiarato che questo nuovo capitolo delle avventure di Jack Sparrow sarà molto più vicino alle atmosfere e allo spirito del primo film. “I produttori vogliono tornare alle origini – ha dichiarato Kaya – vogliono che sia di nuovo un viaggio epico che possa avere senso tenendo insieme tutte le storie, ma anche proporre nuovi racconti”.
La Scodelario ha anche anticipato qualcosa del suo personaggio, Carina Smyth: “Carina è un’astronoma, un’accademica. Combatte per avere il diritto di studiare all’università, perché le donne non potevano farlo all’epoca. Quindi lei ha il suo viaggio da compiere, cercare il tridente di Poseidone, e ha un diario con degli indizi e nel suo viaggio incontra Jack, che ovviamente incasina tutto, come al solito. È divertente!”
[nggallery id=1773]
Dopo La maledizione della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto capitolo della saga: Dead Men Tell No Tales.
Le
riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate
a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal set. La produzione
tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come da programma, per
il luglio del 2017.
In questo film, vedremo il Capitano Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al possessore il controllo totale dei mari.
La Lionsgate ha diffuso il primo teaser poster di The Divergent Series Allegiant Parte 1, l’atteso epilogo con diviso in due parti del franchise con Shailene Woodley.
Nel cast, oltre a Shailene Woodley, Theo James, il premio Oscar Octavia Spencer e Naomi Watts vi sarà Jeff Daniels, che interpreterà il villain di turno, e ritorneranno membri del cast quali Ray Stevenson, Zoë Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Maggie Q, Keiynan Lonsdale e Jonny Weston, così come Mekhi Phifer e Daniel Dae Kim. I nuovi membri del cast sono Nadia Hilker e Bill Skarsgård.
Allegiant – Parte 1 sarà diretto da Robert Schwentke e scritto da Noah Oppenheim, Adam Cooper, Bill Collage e Stephen Chbosky.
I primi due film della saga hanno incassato più di 550 milioni dollari al box office mondiale e sono i film della Lionsgate di maggior successo nazionale al di fuori del franchising The Hunger Games e Twilight. Con i due capitoli in cantiere riusciranno a raggiungere il traguardo del miliardo di dollari?
Ricordiamo che la Lionsgate distribuirà Allegiant – Parte 1 nelle sale americane il 18 marzo 2016. Il quarto capitolo della serie, Allegiant – Parte 2, è previsto per il 24 marzo 2017.
Il network americano della The CW ha diffuso il promo ufficiale di The Vampire Diaries 7, l’attesissimo settimo ciclo di episodi della serie televisiva con protagonisti Ian Somerhalder e Paul Wesley:
THE VAMPIRE DIARIES 7: NUOVA FOTO UFFICIALE DI LILY SALVATORE
Il network americano della The CW ha diffuso le foto promozionali di The Originals 3×01, il primo atteso episodico che si intitolerà “For the Next Millennium”:
[nggallery id=1986]
Il network americano FX ha diffuso le foto promozionali di Sleepy Hollow 3×01, l’atteso primo episodio del terzo ciclo di puntate che si intitolerà “I, Witness”:
[nggallery id=2021]
Rebecca Ferguson, affascinante attrice svedese protagonista femminile di Mission Impossible Rogue Nation, ha già rifiutato il ruolo al fianco di Channing Tatum in Gambit, ma sembra che i cinecomics non siano lontani dai suoi progetti.
Sembra infatti che la Ferguson sia tra le nuove favorite al ruolo di Carol Danvers in Captain Marvel.
Si tratta per ora solo di un rumor e non si sa nemmeno se è stata davvero fatta un’offerta.
Considerando il suo
ottimo lavoro al fianco di Tom
Cruise nei panni di una spia inglese, la Ferguson
potrebbe avere l’appoggio dei fan, coniugando nella sua bella
figura grazia, potenza e un certo grado di mistero che addice a un
supereroe con una doppia identità, oltre a essere estremamente
credibile nel ruolo di una donna capace di mettere KO qualunque
avversario.
Per il momento sono solo rumors ma speriamo di avere presto notizia più chiare in merito.
Vi ricordiamo che Capitan Marvel arriverà al cinema il 2 Novembre 2018. Al momento non è stato ufficializzato né regista né attrice protagonista.
Guarda il nuovo promo di un minuto di Arrow 4, l’attesa nuova stagione che partirà ad ottobre sul network americano The CW. Il nuovo contributo video si intitola “Embrace Your Dark Side”:
[nggallery id=1879]
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali.
Ecco alcune immagini che ci mostrano meglio i protagonisti di X-Men Apocalypse. Nei nuovi scatti, i protagonisti sono Psylocke e Arcangelo, insieme alle loro controfigure, oltre a Apocalisse, Jean Grey, Ciclope e Nightcrawler in immagini leakate.
[nggallery id=1460]
Guarda – X-Men Giorni di un futuro passato: tutte le differenze con il fumetto
Leggi anche – X-Men Apocalypse: Magneto innamorato e paterno
Con Bryan Singer alla regia e allo script, in X-Men Apocalypse tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.
Inoltre ci sono anche
già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film
sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un
Futuro Passato e rappresenta un passo successivo
nella storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha
causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita
di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto
(Michael Fassbender),
Raven/Mistica (Jennifer Lawrence), Wolverine
(Hugh Jackman) e Hank/Bestia (Nicholas
Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey
e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico,
una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse
come mai si è verificato nella storia dell’umanità.Oscar Isaac è stato scelto per interpretare
Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie
Turner (Jean Grey), Tye Sheridan
(Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta),
Kodi Smit-McPhee (Nightcrwaler), Lana
Condor (Jubilee), Olivia Munn
(Psylocke).