Guarda due clip in italiano dell’atteso film Scemo e
più scemo 2, il sequel dei fratelli Farrelly in
arrivo nei cinema italiani il prossimo 3 dicembre.
È passato molto tempo, ma
in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due
ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed
insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di
tutti i colori…
Dopo il grande successo ottenuto
durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove
SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla
classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari
incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si
appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito
da 01 Distribution.
Il regista culto Ridley
Scott ritorna al grande cinema epico con l’atteso
Exodus Dei e Re, film che vede
protagonista Christian Bale nei panni della figura
biblica di Mosé, colui che restituì la libertà al popolo eletto
dopo la schiavitù d’Egitto. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di
vedere ben quaranta minuti della pellicola presentati e commentati
nientemeno che dal regista in persona, Ridley Scott.
La prima lunga sequenza mostrataci
ritrae i due protagonista Rhamses II (Joel
Edgerton) e Mosé (Christian Bale)
scegliere la propria spada con la quale andranno successivamente in
battaglia. Le immaigini proseguono con i due protagonisti pronti a
partire mentre il popolo d’Egitto li saluta portandoli in trionfo.
Le sequenze successive sono un sanguinoso scontro con alcune tribù
ribelli. Le clip sono frenetiche e mozzafiato, con una messa in
scena portentosa e epica come già Scott aveva saputo fare in film
come l’ultimo Roobin Hood. Il rapporto
tra i due fratelli è costruito abilmente e anche in battaglia i due
dialogano a suon di occhiate, colpi e affondi. Ma il vero cuore del
film arriva nelle clip successive, in una serie di dialoghi tra
Rhamses II e Mosé. Le sequenze sono ben costruite e di grande
effetto. Succassivemente vediamo una scena di Mosé che incontra per
la prima volta Nun (Ben Kingsley) che gli rivela
la sua vera natura e il suo destino. Nelle altre scene invece
vediamo che ormai il rapporto fra Rhamses II e Mosé è teso, fino a
che l’erede d’Egitto ossessionato dalle voci obbliga Mosé a
confessare di essere Ebreo, in una sequenza carica di tensione e
adrenalina. Infine nelle sequenze conclusive ammiriamo Mosé
combattere l’Impero d’Egitto, arrivano le piaghe che mettono in
ginocchio il popolo egiziano; si tratta di scene visivamente di
grande fattura.
Assistiamo stupefatti all’incredibile metamorfosi di Chrisian Bale,
che all’inizio del film ha un fisico da guerriero e lottatore e
alla fine appare dimagrito e provato dall’esperienza spirituale che
lo ha portato a condurre il popolo eletto a scontrarsi con l’impero
d’Egitto. Dalle premesse la pellicola sembra davvero un gran film,
a metà tra il classicismo hollywoodiano dei film epici alla De
Mille e all’avanguardia visiva del cinema contemporaneo, con un
rispetto per la storie e per la filologia ebraica quasi inediti.
Inoltre, positiva anche la scelta di concentrare molto del racconto
sui dialoghi fra personaggi.
Exodus Dei e
Re racconta di colui che nella
tradizione ebraica ha restituito la libertà al popolo eletto dalla
schiavitù d’Egitto. Come da tradizione, quando il faraone
ordina di uccidere ogni primo nato del popolo ebraico, la madre di
Mosè lo affida alle acque del Nilo, al sicuro in una cesta. Qui il
bimbo viene ritrovato dalla figlia del Faraone che lo alleva come
suo insieme al figlio stesso del Faraone, quello che diventerà
Rhamses II. Cresciuti i due sono amici, ma la scoperta da parte di
Mosè delle sue vere origini farà cambiare completamente i loro
rapporti e il loro futuro. La storia, celebre nella Bibbia, è stata
portata sul grande schermo con immenso successo nel 1956 da Cecil
B. De Mille, I Dieci Comandamenti, con protagonista
Charlton Heston nei panni di Mosè.
Exodus Dei e
Re diretto da Ridley
Scott su sceneggiatura di Bill Collage,
Adam Cooper e Steven
Zaillian vede nel cast Christian Bale,
Ben Kingsley, Joel Edgerton, John Turturro, Sigourney Weaver,
Indira Varma e Aaron Paul. Il
film uscirà il 5 dicembre 2014 nel Regno
Unito e il 15 gennaio 2015 in Italia.
È lo stesso
Mark Ruffalo, direttamente dal set del film, ad
annunciare l’inizio delle riprese di Now You See Me 2. L’attore riprenderà il ruolo
del primo film, accanto al vecchio cast e a qualche new entry
d’eccezione.
Arriva al cinema Magic
in the Moonlight, il nuovo film diretto e scritto dal
regista
Woody Allen, con protagonisti nel cast
Colin Firth e Emma Stone.
Magic in the
Moonlight, la trama: 1928, Sud della Francia. Il celebre
smascheratore di falsi sensitivi, Stanley Crawford, viene
incaricato da un amico di scoprire gli inganni della giovane
Sophie, una avvenente americana, sedicente sensitiva, che è in
procinto di far sborsare alla ricca famiglia Catledge una grossa
somma di denaro in cambio di presunti servigi spiritici. Nella
romantica e bellissima cornice della Provenza, Sophie e Stanley
cominciano a passare del tempo insieme, e da subito i due caratteri
si scontrano con forza: lei è apparentemente molto ingenua e
genuina, lui un misantropo senza speranza, pessimista, burbero,
razionale e caustico. Riuscirà la bella Sophie a scalfire la
corazza di pregiudizio di Stanley e fargli ammettere che esiste il
mondo degli spiriti e soprattutto quello dell’amore?
I sentieri verdeggianti in Magic in the
Moonlight
Trattandosi di un film di Woody Allen, conosciamo bene la risposta alla
domanda e sappiamo quale sarà il finale di Magic in the
Moonlight, o meglio possiamo intuirlo. Il buon
regista newyorkese ci accompagna per mano, attraverso sentieri
verdeggianti e vedute panoramiche della Costa Azzurra, fino
all’aspettato, prevedibile e non per questo meno romantico
epilogo.
Una perfetta commedia anni ’30
Magic in the
Moonlight appartiene a quel filone pseudo magico del
cinema di Allen, che partendo da un pretesto di ciarlataneria (i
poteri extrasensoriali di Sophie) raggiunge poi il suo scopo nel
mettee in scena l’unica vera nota di magia che può esistere in
questa (unica) vita: l’amore. Allen si perde nei suoi arzigogolati
dialoghi carichi di sprezzante cinismo e tagliente ironia,
prendendosi in giro e facendosi beffe anche dello spettatore che
ascolta incantato i giri di parole dei protagonisti. Colin Firth e
Emma Stone sono ovviamente straordinari e l’alchimia
che si crea sullo schermo è dovuta non solo alla brillante (come al
solito) scrittura di Allen, ma anche alla loro naturale propensione
per la commedia. In particolare Emma Stone offre una delle sue migliori
performance, aiutata anche da una regia e da una fotografia che
sembrano avere come unico scopo quello di renderla ancora più
incantevole.
Woody Allen realizza una perfetta commedia
anni ’30: le luci, i costumi, la musica, tutto contribuisce a
creare la giusta atmosfera e a impacchettare un ottimo prodotto che
segna uno dei momenti più alti da un punto di vista tecnico della
carriera del produttivo regista. Certo manca il guizzo di novità,
l’ispirazione e la volontà di raccontare il nuovo, ma ormai lo
sappiamo, Woody Allen è una tradizione, per gli
argomenti che racconta, per i personaggi e le nevrosi che mette in
scena. Ma chi ha detto che la tradizione sia per forza una brutta
cosa?
Uno spot esteso per Lo
Hobbit La Battaglia delle Cinque Armate ripercorre la
saga diretta da Peter Jackson che ha fatto la
storia e che si prepara al leggendario finale.
http://www.youtube.com/watch?v=6REK_HD4WUs
Lo Hobbit: la Battaglia delle
Cinque Armate, il film
Trama:
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate porta
all’epica conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin
Scudodiquercia e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la
propria terra al drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente
scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la
sua ira ardente dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di
Pontelagolungo. Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo
tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre
Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà
compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più
grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando
le sue legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria. Mentre
l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e
Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover lottare
insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover lottare
per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia epica dei
Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in bilico.
Matthew
McConaughey potrebbe essere tra gli attori che entreranno
a far parte del cast per L’Ombra dello
Scorpione, l’adattamento cinematografico (che sarà
diviso in quattro film) della grande opera del Re dell’horror
Stephen King.
L’attore premio Oscar è stato
infatti considerato per il ruolo di Randall Flagg, il cattivo della
storia. A seguito della notizia trapelata in rete però, il regista
Josh Boone ha negato la cosa, dichiarando che non
c’è ancora nulla di ufficiale, e aggiungendo invece che McConaughey
era stato considerato per il ruolo del protagonista Stu Redman,
mentre per Flagg aveva ipotizzato il nome di Christian
Bale.
Adesso però The Guardian conferma
la notizia iniziale, overo che Matthew McConaughey sarebbe in
trattative per interpretare Randall Flagg.
Leggi anche: Jim Parsons
vorrebbe un ruolo nell’Ombra dello Scorpione
Già nel 1994 L’ombra
dello scorpione era stato adattato per la tv in una
mini serie, adesso invece tocca al cinema. Restiamo in attesa di
avere maggiori dettagli.
L’ombra dello
scorpione (The Stand) è un
romanzo post-apocalittico scritto da Stephen King
pubblicato nel 1978. Il romanzo sviluppa l’ambientazione già
presente nel racconto Risacca notturna e presenta per la prima
volta l’antieroe per eccellenza di King, Randall Flagg, che
apparirà anche in Gli occhi del drago e nella saga della Torre
Nera. Nel 1990 ne è stata pubblicata una “Edizione integrale” (The
Stand: The Complete & Uncut Edition), datata febbraio 1975 –
dicembre 1988.
Mentre cresce l’attesa per la messa
in onda The Originals 2×09, episodio
finale midseason oggi il network americano della The CW ha diffuso
il nuovo promo esteso dell’episodio che chiuderà la prima parte di
stagione e che si intitola “The Map of Moments “:
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The
Originals è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, creata
da Julie Plec, che ha debuttato il 3
ottobre 2013 sul network The CW. Si tratta di
uno spin-off della serie televisiva The Vampire
Diaries, il cui backdoor pilot è stato
trasmesso il 25 aprile 2013 come ventesimo episodio
della quarta stagione della serie principale.
La serie è ambientata nel quartiere
francese della città di New Orleans e segue le vicende
dell’ibrido Originale Klaus e dei suoi due
fratelli Elijah eRebekah.
Niklaus Mikaelson è
l’ibrido appartenente alla famiglia dei Vampiri Originali che
si trasferisce dalla cittadina di Mystic Falls (Virginia)
a New Orleans, città che lui e i suoi fratelli contribuirono a
costruire ma che poi abbandonarono per fuggire da loro padre, che
gli dava la caccia. Con il suo ritorno, Klaus scopre
che Marcel, vampiro che lui stesso trasformò secoli prima,
detiene il controllo del quartiere francese della città e di tutte
le creature sovrannaturali che lo abitano, comprese le streghe che
non possono praticare la magia senza il suo permesso. Quest’ultime,
guidate dalla giovane strega Sophie Deveraux, vogliono
stipulare un patto con Klaus: se lui le aiuterà ad eliminare Marcel
loro proteggeranno Hayley, la giovane licantropa che aspetta
un figlio da lui. Klaus, spinto dalla voglia di rubare il controllo
della città a Marcel e convinto dal fratello maggioreElijah,
accetta il patto e decide di rimanere a New Orleans. Mesi dopo,
anche Rebekah, la sorella di Klaus ed Elijah, giunge in città
e si ricongiunge con i suoi fratelli.
Arriva il primo “First look” della
nuova serie televisiva di fantascienza Ascension, scritta e creata
da Philip Levens (Smallville) e trasmessa
dal network americano SyFy.
Ascension vede
protagonisti l’attore Brian Van Holt, nel ruolo
del capitano della nave spaziale, e Tricia Helfer
(Battlestar Galactica) che interpreterà la moglie
dell’uomo. Ambientata nel 1963 segue il viaggio, della durata di un
secolo, compiuto da seicento persone a bordo di un’astronave-arca
lanciata nello spazio dal governo. I protagonisti hanno infatti
lasciato la Terra durante la Guerra Fredda per salvare l’umanità e
popolare un nuovo pianeta.
Cresce l’attesa per l’arrivo della
unova serie televisvia Marvel Studios,
Agent Carter, spin-off televisivo
incentrato su Peggy, personaggio dal film Captain
America Il primo vendicatore. Ebbene oggi l’ABC ha
rilasciato un nuovo promo intitolato BadAss:
http://www.youtube.com/watch?v=4g7Ofd4UtB8
In Agents
Carter vediamo Hayley Atwell come
Agent Peggy Carter, Chad Michael Murray
come SSR Agent Jack Thompson, Enver Gjokaj come
SSR Agent Daniel Sousa, James D’Arcy come Edwin
Jarvis e Shea Whigham come SSR Chief Roger
Dooley.
Nel corso dell’ultimo TCA Press
Tour sono stati diffusi nuovi interessanti dettagli riguardanti la
prossima serie tv della Marvel Television, Agent Carter. Questo
titolo sarà sicuramente noto ai fan di cinecomic, dato che è lo
stesso di un corto presente all’interno del Blu-Ray di Iron Man 3
nella sezione dei contenuti speciali. A parlarne è stato il
presidente della ABC Paul Lee, che ha approfittato dell’occasione
per annunciare che lo script è stato messo a punto dagli
sceneggiatori di Captain America: The Winter Soldier Christopher
Markus e Stephen McFeely, mentre la scelta delle showrunner è
caduta su Tara Butters e Michele Fazekas (Reaper). Lee ha anche
svelato che il volto della soldatessa protagonista Peggy Carter
sarà quello dell’attrice Hayley Atwell. La vicenda si pone come
prosecuzione di quella di Capitan America: Il primo vendicatore, e
ruota attorno alla fidanzata di Steve Rogers che decide di
intraprendere la strada di agente segreto. Si tratta di una
consistente dose di news, se consideriamo che in realtà non è stato
ancora ordinato l’episodio pilota della serie. Lo stile Marvel,
insomma, colpisce ancora.
Ogni
tanto le previsioni si avverano e infatti l’uscita del del
nuovo Hunger games: Mockinjay part 1
sbaraglia i concorrenti e domina la classifica dei dieci film più
visti al box office USA di questa settimana con un incasso di 121
milioni di dollari, un buon esordio. In seconda posizione rimane
stabile il film di animazione Big hero 6 che
incassa altri 20 milioni di dollari portando il suo totale a 130 e
al terzo posto si attesta Interstellar che
alla terza settimana di sala raggiunge l’incasso
di Hunger games di questa sola
settimana: 120 milioni di dollari, di cui 15 questa settimana. Il
quarto posto è occupato da Dumb and dumber to
fuori dal podio dei tre film più visti dopo la fiammata iniziale
della scorsa settimana. Il film ha incassato 14 milioni di dollari
per un totale di 57. In quinta posizione troviamo Gone
girl da due mesi nella classifica dei dieci film più visti
nelle sale nordamericane, che questa settimana ha incassato quasi 3
milioni di dollari portando il suo totale a 156. Il film
romantico Beyond the lights resta nella zona
bassa della classifica, al sesto posto, con un incasso di 2 milioni
di dollari per un totale di 10. Segue in settima
posizione St. Vincent, che incassa 2 milioni
di dollari per un totale di 36. Resiste, dopo sei settimane di
uscita anche Fury che incassa 2 milioni
di dollari portando il suo totale a 79. Sale nella classifica, a
sei settimane dall’uscita anche Birdman che
questa settimana incassa 2 milioni portando il suo totale a 14 e
guadagnandosi così la nona posizione. Esordisce in classifica, dopo
3 settimane di uscita in sala, in decima posizione, il bio-pic su
Stephen Hawking con Eddie Redmaine nei panni del
cosmologo; The theory of
everything incassa 1 milione di dollari portando il
suo totale a quasi 3.
La prossima settimana
usciranno: Horrible bosses
2, Penguins of
Madagascar e The imitation
game
Mentre cresce l’attesa per la messa
in onda di The Mentalist 7, oggi arriva
una notizia che farà felici e non poco i fan. Infatti, come molti
di voi sapranno, la settima stagione in teoria chiuderà lo show
della CBS. Ebbene oggi però arrivano le parole di
Bruno Heller che fanno intendere quanto sia
piuttosto reale la possiiblità che la serie prosegui su un’altra
emittente:
Potrebbe darsi. Non c’è motivo
per cui non vada avanti. Questo è un business. Ed è stato una parte
meravigliosa della mia vita, di quella di Simon e anche di
Robin e di Tim . Nessuna delle persone coinvolte sta andando via
gettando per terrà il microfono e dicendo “Fa***lo a tutti, io ho
chiuso con questa cosa.” E’ stata una esperienza straordinariamente
felice. Ma quando hai fatto sette anni e hai una data di
chiusura la gente si concentra su quella. Per il pubblico è
importante dare una fine. Per un altro livello, dipende da Simon. E
io farei quello che Simon vuole fare.
Per The Mentalist
7 la CBS concluderà la settima stagione con un doppio
episodio incentrato su un serial killer che si fa chiamare
Lazarus. Un assassino psicopatico che nasconde
tutto dietro un volto scialbo.
The Mentalist è una
serie televisiva statunitense creata da Bruno Heller e prodotta dal
2008. La serie viene trasmessa in prima visione assoluta negli
Stati Uniti da CBS dal 23 settembre 2008. In lingua italiana, la
messa in onda si divide tra quella in Italia, sui canali Mediaset,
e quella in Svizzera, su RSI LA1, entrambe dal 2009.
Patrick Jane è consulente al
California Bureau of Investigation (CBI), dove aiuta la squadra
investigativa coordinata da Teresa Lisbon e formata da Kimball Cho,
Wayne Rigsby e Grace Van Pelt usando il suo particolare talento di
mentalista. La sua dote gli permette di notare ogni piccolo
dettaglio, ogni sfuggevole particolare all’apparenza inutile, che
per Patrick diventa un prezioso tassello del puzzle che lo porterà
a risolvere caso dopo caso. Il suo talento, però, non gli ha sempre
portato solo successi. Ha un passato segnato da una tragedia,
causata dalla spavalderia nello sfruttare la sua dote fingendosi
sensitivo, che ha provocato le ire di John il Rosso, un assassino
seriale che ha sterminato la sua famiglia provocandogli un crollo
psicologico. Proprio a causa sua si noterà il lato oscuro di
Patrick, persona apparentemente solare e serena, ma nel profondo
turbata e desiderosa di vendicare la sua famiglia.
È una battaglia a
suon di fondoschiena quella che si sta consumando oltreoceano tra
la prosperosa Kim Kardashian e la magnifica 45enne
(oggi) Jennifer Aniston. Dopo le foto della showgirl che lasciavano molto
poco all’immaginazione, la Aniston ha di recente ricordato che
in tempi non sospetti è statalei la prima a mostrare il
fondoschiena su una cover.
Ovviamente tutti ricordiamo la
bellissima e maliziosa copertina di Rolling Stones di
Jennifer Aniston, in cui la bella attrice,
all’epoca star di Friends, mostrava le sue grazie. Commentando la
copertina, la Aniston ha detto: “Io sono stata l’originale,
capito Kim Kardashian?”.
Se c’è una cosa che ha sempre
distinto la Aniston nel panorama del cinema e dello spettacolo
hollywoodiano, è il suo spirito e la sua intelligenza, oltre ad un
corpo che sembra ignorare lo scorrere del tempo. Ebbene questa
volta la filiforme attrice ha decisamente messo all’angolo la
prosperosa signora West!
Grande accoglienza con molti
applausi per l’attrice Emma Stone che ieri ha
debuttato a Broadway nel ruolo di Sally Bowles nelinCabaret. La ventiseienne ha raccolto
l’eredità lasciata da Michelle Williams e
nelmusicaldi successodi
Broadway recita al fianco delgrandeAlanCummingnel ruolodiEmcee.
Vi ricordiamo che Emma
Stone sarà al cinema tra poco con
Magic in the Moonlight, l’ultimo film di Woody
Allen nel quale recita al fianco di a Eileen Atkins,
Colin Firth, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater, Simon
McBurney e Jacki Weaver. Ambientato nella
Riviera del sud della Francia negli anni ‘20, MAGIC IN THE
MOONLIGHT di Woody Allen è una commedia romantica che narra di
un grande prestigiatore (Colin Firth) che prova a smascherare una
sedicente medium (Emma Stone).
L’illusionista cinese Wei Ling Soo
è il più celebrato mago della sua epoca, ma pochi sanno che il
suo costume cela l’identità di Stanley Crawford (Firth), uno
scorbutico ed arrogante inglese con un’altissima opinione di sé
stesso ed un’avversione per i finti medium che dichiarano di essere
in grado di realizzare magie. Convinto dal suo vecchio amico,
Howard Burkan (Simon McBurney), Stanley si reca in missione nella
residenza della famiglia Catledge, in Costa Azzurra: Grace la madre
(JackiWeaver), Brice il figlio (Hamish Linklater) e Caroline la
figlia (Erica Leerhsen). Si presenta come un uomo d’affari di nome
Stanley Taplinger per smascherare la giovane ed affascinante
chiaroveggente Sophie Baker (Stone) che risiede lì insieme a
sua madre (Marcia Gay Harden). Sophie arriva a villa
Catledge su invito di Grace, la quale è convinta che Sophie la
possa aiutare ad entrare in contatto con il suo ultimo marito
e, una volta giunta lì, attira l’attenzione di Brice, che si
innamora di lei perdutamente. Già dal suo primo incontro con
Sophie, Stanley la taccia di essere una mistificatrice facile da
smascherare. Ma, con sua grande sorpresa e disagio, Sophie si
esibisce in diversi esercizi di lettura della mente che sfuggono a
qualunque comprensione razionale e che lasciano Stanley sbigottito.
Dopo qualche tempo, Stanley confessa alla sua adorata zia Vanessa
(Eileen Atkins) di aver iniziato a chiedersi se i poteri di Sophie
siano reali davvero. Se così fosse, Stanley si renderebbe conto,
che tutto sarebbe possibile e le sue convinzioni verrebbero a
crollare.
Quello che segue è una serie di
eventi magici nel vero senso della parola e che sconvolgeranno le
vite dei personaggi. Alla fine, il migliore trucco messo in mostra
in MAGIC IN THE MOONLIGHT è quello che inganna tutti quanti
noi.
Abbiamo ascoltato la bella voce di
Jennifer Lawrence in Hunger Games il
Canto della Rivolta Parte I, in cui la sua Katniss
canta L’Albero degli Impiccati in una scena piuttosto commovente.
L’attrice ha sempre dichiarato di essere stata molto a disagio nel
cantare davanti alla troupe a i colleghi, ma quello che ha scoperto
la CNN è che l’attice premio Oscar non è nuova al canto dal
vivo.
Il Presidente degli Stati Uniti
Barack Obama ha insignito Meryl
Streep della Presidential Medal of
Freedom, una delle più alte onorificenze per un
cittadino americano.
Con l’attice 65enne sono stati
premiati Stevie Wonder e Tom
Brokaw. Durante la cerimonia il Presidente ha dichiarato:
“Io amo Meryl Streep, suo marito lo sa, e anche Michelle. Io
amo Meryl Streep”.
La medaglia consegnatale dal
Presidente è solo l’ultimo, in ordine di tempo, trai tantissimi
riconoscimenti che la Streep ha ottenuto grazie alle sue indiscusse
doti artistiche, e c’è persino qualcuno che vocifera che l’attrice
stia preparando la sua cavalcata trionfale per il quarto Oscar in
carriera grazie alla sua straordinaria performance in
Into the Woods.
Si intitola How to Lose a Mom
in Ten Days, The Mindy Project 3×09,
la nona puntata dell’attesa terza stagione della serie televisiva
di successo trasmessa dal network americano FOX.
http://www.youtube.com/watch?v=NxENjLrSWKM
In The Mindy
Project 3×09 Mindy organizza alla mamma di Danny
un appuntamento al buio, ma le cose si complicano
quando la vita sentimentale di Annette inizia ad andare troppo
bene.
The Mindy Project è
una serie televisiva statunitense del 2012, in onda dal 25
settembre su Fox. La commedia, creata e interpretata da Mindy
Kaling, è la prima sitcom statunitense ad avere come protagonista
una donna di origini sud-asiatiche.
Dopo aver ordinato l’8 ottobre 2012
una stagione di 22 episodi per The Mindy Project,
l’emittente Fox il successivo 19 ottobre ordinò la creazione di
altri due episodi, portando così l’ordine ad un totale di 24
episodi. Il 4 marzo 2013 la serie è stata rinnovata per una seconda
stagione per un totale di 22 episodi conclusi il 6 maggio
2014. Il 7 marzo 2014 The Mindy Project è stata
rinnovata per una terza stagione di 15 episodi, portata poi a
21.
Vi avevamo già informato che la
Sony aveva abbandnato il progetto su Steve
Jobs e che la Universal era interessata a
occuparsene. Via Variety abbiamo oggi la conferma
che la Universal ha rilevato il progetto in maniera ufficiale.
I produttori hanno recentemente
scelto Michael Fassbender per interpretare il
fondatore della Apple, dopo che Christian Bale ha
lasciato il progetto. Seth Rogen potrebbe
interpretare invece Steve Wozniak.
Basato sulla biografia Steve
Jobsdi Walter
Isaacson, il biopic sarà diretto dal premio Oscar
Danny Boyle e scritto da Aaron
Sorkin. Scott Rudin produrrà il film con
Mark Gordon della Guymon Casady.
Nata dalla penna immortale di
Georges Simenon, e riadattata in chiave
contemporanea da Mathieu
Amalric che firma regia e sceneggiatura, la storia de
La Chambre Bleue risplende su grande schermo con
estrema eleganza e timbro autoriale. Selezionata al
Festival
di Cannes numero 67 nella sezione Un Certain
Regard, e ora nella vibrante cornice del Torino Film
Festival 32, la pellicola mescola alla perfezione la
calma e il dettaglio del romanzo con la forza visiva del
cinema.
In La Chambre
Bleue Una grande finestra aperta che affaccia su una
strada tranquilla, silenziosa, in un paesino della Loira. Se ne sta
immersa in una tale quiete che i soli rumori che svolazzano
nell’aria appartengono alle tende spostate dal vento e ai baci
degli amanti. Julien Gahyde è rannicchiato al
sicuro nel suo paradiso artificiale, stringendo la donna che ha
riacceso in lui una passione ormai in macerie,
Esther. A casa, nella più totale solitudine, lo
aspetta invece una moglie diventata inutile, superflua, che
improvvisamente viene brutalmente assassinata. La camera blu di
Julien, riparo nel quale è al sicuro da ogni cosa, si trasforma
dunque in un inferno fatto di aule di tribunale, di celle
preventive e interrogatori infiniti poiché è il primo sospettato
dell’omicidio.
La Chambre Bleue, il film
Il talentuoso regista francese,
anche attore nella parte del protagonista Julien, mostra per
l’ennesima volta il suo incredibile talento davanti e
sorprendentemente dietro la macchina da presa, scegliendo con
estrema cura le sue inquadrature, i suoi colori pittorici e i suoi
tempi narrativi. L’unico errore risiede forse nella troppa
sicurezza, spezzare in modo netto il film in due parti è funzionale
al racconto, ma non al ritmo generale. Ci ritroviamo così un primo
segmento etereo, poetico, girato con occhio sopraffino eppure
dinamico, contro un secondo tempo più statico costituito perlopiù
da lunghi dialoghi e ricostruzioni.
Una visione di stampo teatrale, che
nel buio della sala spezza però la tensione in maniera troppo
marcata. A correre in soccorso una durata contenuta, 75 minuti, che
evita un ingiusto e immeritato naufragio. A spalleggiare in modo
impeccabile l’artista francese ci sono Stéphanie
Cléau, complice sulla scena e nella vita, poiché c’è anche
il suo zampino nella stesura della sceneggiatura, e Léa
Drucker, attrice dall’infinita esperienza che incarna con
glaciale talento la moglie abbandonata e solitaria.
Un prodotto dunque che incarna in
maniera impeccabile due elementi chiave del cinema d’oltralpe,
inoltre intoccabili al pubblico francese, il tema poliziesco e
l’eleganza della messa in scena. Un film da gustare come un
bicchiere di buon vino fra le mani, con le guance illuminate dal
fuoco che crepita nel camino e con delle castagne appena sfornate
sul tavolo di legno.
È in arrivo
un nuovo progetto televisivo che avrà come soggetto principale il
bellissimo romanzo di Robert Louis StevensonLo strano caso del Dottor Jekyll e di Mr.Hyde. Dopo lo
show del 2007 di Steven Moffat, ci penserà
Charlie Higson a ideare una storia che riporta per
l’ennesima volta in vita la storia del doppio e dell’istinto
animale nascosto in ognuno di noi.
Higson partirà da una versione
moderna del racconto, in cui Robert Jekyll è il nipote
dell’originale dottore del 1930. Gli esperimenti del nonno hanno
lasciato una maledizione sulla famiglia, maledizione che Robert ha
ereditato. In genere mite e semplice, scivola verso uno
sdoppiamento della personalità quando è minacciato, alla Hulk, per
capirci. Diventa un supereroe con la superforza, super velocità e
invulnerabilità che vive in nome del rischio. I due aspetti
combattono di continuo per il controllo della vita di Jekyll.
Colin Teaguedirigerà la serie in
India, a gennaio, e a Londra fino a Luglio.
Ouija è il film del 2014 diretto da
Stiles White e scritto da Juliet Snowden e
Stiles White.
La trama di Ouija
In seguito all’inaspettato suicidio
della cara amica Debbie, avvenuto in circostanze poco chiare, la
giovane Laine tenta di trovare un modo per comunicare con le anime
dei defunti. Decide così di ricorre alla tavola Ouija, il quadrante
medianico usato per l’invocazione degli spiriti, e durante una di
queste sedute qualcuno sembra risponderle.
Ben presto però Laine e i suoi
amici incominciano ad essere perseguitati da eventi oscuri e
soprannaturali, eventi che fanno capire loro che forse non è
l’anima di Debbie ad essere stata evocata dall’aldilà. Fantasmi,
spiritelli e demoni intasano ormai da tempo le nostre pellicole di
genere, a volte regalandoci gradite sorprese ed altre sfornando
opere discutibili e dedite al riciclo di materiali ormai stantii ed
abusati.
Ouija, la
pellicola che segna l’esordio alla regia di Stiles
White, già sceneggiatore avvezzo a creare spavento con
Boogyman e The
Possession, sembra rientrare appieno nella seconda
categoria, dimostrando scarsa capacità narrativa e di messa in
scena all’interno di un film che vuole spaventare nelle intenzioni
ma che nella pratica strappa solo sbadigli e molte perplessità.
In primo luogo c’è da chiedersi se
la storia non avesse potuto quantomeno osare in un minimo di
originalità, piuttosto che accomodarsi all’interno di migliaia di
luoghi comuni e di schemi che il genere della ghost-story
ha di fatto già ingurgitato e digerito da secoli, dando vita ad un
racconto dal ritmo sincopato in cui ogni cosa accade al momento
giusto e seguendo uno schema didattico che fa a dir poco sorridere
per la sua ingenuità. In seconda analisi poi, quello che lascia
interdetti anche gli afecionados più accaniti è il cercare
di capire dove stiano (e se ci siano veramente) dei momenti di
paura, dato che la narrazione appare fin dall’epilogo affossata da
una staticità che è essa stessa a fare spavento e a disorientare
chi si aspetterebbe un sincero ed onesto film di fantasmi.
Olivia
Cooke, volto nuovo con alle spalle un’eccellente
partecipazione nella serie Bates Motel,
assieme ad un cast di volti giovani e quasi tutti anonimi, regge
praticamente da sola l’intera durata di una pellicola in cui i
personaggi rispecchiano appieno la piattezza generale, incapaci
loro stessi di provare alcuno spavento sincero per quanto gli
accade attorno.
Calcando troppo la mano su certe
atmosfere ed iconografie da manuale di regia per principianti
(angoli oscuri, luci intermittenti, evocazioni al buio attorno ad
un tavolo), White ci presenta un ennesimo insipido racconto di
presenze senza pace che tornano dal passato attraverso il canale
offerto da una seduta spiritica, il tutto però senza nemmeno
tentare di rinfrescare e rinvigorire un tòpos che appare vecchio,
stanco e cadaverico quanto le anime evocate dalla tavola che dà il
titolo al film.
Tutto appare confezionato come in
una ricetta di cucina in cui vengano usati sempre gli stessi
ingredienti, con qualche sporadico guizzo di regia e flebili
tentativi di far paura con ciò che già si è visto, condito da
inutili e grezzi supporti di effetti speciali. Tutto il resto è
noia.
Per ogni avventura cinematografica nella Terra di Mezzo, la
rivista Empire ha sempre dato il
meglio di sè, realizzando cover da collezione su cui i magnifici
protagonisti di Tolkien e di Peter
Jackson potessero splendere nella loro bellezza.
Per Lo Hobbit La Battaglia delle Cinque
Armate, Empire non è venuto meno al
suo impegno, e infatti nella gallery a seguire potete ammirare le
nuove cover da collezione per il film:
Lo Hobbit: la Battaglia delle
Cinque Armate, il film
Trama:
Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate porta
all’epica conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin
Scudodiquercia e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la
propria terra al drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente
scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la
sua ira ardente dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di
Pontelagolungo. Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo
tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre
Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà
compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più
grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando
le sue legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria. Mentre
l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e
Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover lottare
insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover lottare
per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia epica dei
Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in bilico.
La città di Tuszyn,
in Polonia, ha bandito il personaggio della Disney
Winnie the Pooh perchè rappresenta un
chiaro esempio di ‘mancata definizione sessuale e propensione alla
nudità’. Sarebbe a dire che l’orsacchiotto immaginario goloso di
miele non è chiaramente maschio o femmina e non porta i
pantaloni.
Ufficialmente l’orsetto è stato
definito di “dubbia sessualità” e di andare in giro
“vestito inappropriatamente” per essere un riferimento per
i più piccoli, tanto da essere definito “mezzo nudo“.
“Il problema con l’orsetto è che
non ha un abbigliamento completo. È mezzo nudo, cosa che per i
bambini è completamente inappropriata.” ha dichiarato uno dei
partecipanti al cincilio cittadino.
Un’altra dichiarazione ufficiale
riporta: “Winnie the Pooh non indossa mutande perchè non ha
sesso. È un ermafrodito.”
Ancora, Hanna
Jachimska, cittadina di Tuszyn, ha criticato addirittura
l’autore e ideatore di Winnie the Pooh,
A.A. Milne, per aver “tagliato i testicoli
all’orso a causa dei suoiproblemi con la sessualità“.
Adesso, il grande problema dei
cittadini di Tuszyn sarà trovare un personaggio per sostituire le
immagini di Winnie al parco giochi per bambini. Sicuramente
Paperino, in quanto privo di pantaloni, non verrà preso in
considerazione!
Ecco due nuovi character poster di
Spongebob Fuori dall’Acqua, in cui i
protagonisti sembrano imitare i supereroi portati al cinema dai
Marvel Studio!
A dieci anni di distanza dal primo
film, esce il sequel diSpongeBob – Il film, che vedrà
coinvolti la famosa spugna marina e i suoi amici in nuove avventure
acquatiche. Il cast dei doppiatori originali
include Antonio Banderas, Tom Kenny, Clancy Brown,
Rodger Bumpass, Bill Fagerbakke, Carolyn Lawrence e
Douglas Lawrence. Il film è basato sulla serie
animata creata da Stephen Hillenburg.
È ufficiale: il cast di True
Detective 2 continua a
crescere e ad incuriosire i fan che dopo essere stati stregati da
Woody Harrelson e Matthew
McConaughey, aspettano con ansia la seconda stagione dello
show HBO.
Proprio la HBO ha confermato oggi
che Rachel McAdams (Questione di Tempo,
Midnight in Paris), Taylor Kitsch
(John Carter) e Kelly Reilly
(Flight, Sherlock Holmes) si sono
uniti a Colin Farrell e Vince Vaughn nel cast della serie.
La notizia era già trapelata, ma
solo ora è stata ufficializzata dall’emittente.
Nella seconda stagione, tre
poliziotti e un criminale dovranno affrontare una ragnatela di
cospirazioni dopo aver scoperto un omicidio.
In True Detective
2, Vince Vaughn interpreterà Frank
Semyon, un criminale che prova a rimettersi in carreggiata, mentre
Colin Farrell interpreterà un detective di nome
Ray Velcoro. Anche Taylor Kitsch, ultima aggiunta
al cast, sarà un detective. True Detective
2 è scritto dal creatore della serie e sceneggiatore
della prima stagione, Nick Pizzolatto. Nel cast ci
sono confermati Colin Farrell,Vince
Vaughn,Rachel McAdams, Taylor
Kitsch, Kelly Reilly.
I primi due episodi di
True Detective 2 saranno diretti da
Justin Lin, mentre per l’ultimo si parla
addirittura del coinvolgimento di William
Friedkin.
Ecco il final trailer del discusso
The Interview, film con Seth
Roger e James Franco, in cui incontraimo
addirittura Kim Jong-Un! Guardate per credere!
Nel film i
protagonisti sono Seth Rogen, James Franco e
Lizzy Caplan. The Interview è la nuova
delirante commedia della coppia Rogen-Goldberg che
tenteranno di replicare il divertentissimo risultato di
This is the End.
The
Interview racconterà la storia di 2 conduttori di
Talk Show rimasti coinvolti in un attentato ai danni del
leader della Corea del Nord: Lizzy Caplan
interpreterà l’agente della CIA Lacey.
I Walt Disney Studiospuntano
moltissimo su Into the Woods. Il film
sembrerebbe il frontrunner dello studio nella corsa alle
nomination, e quando hai Meryl Streep in squadra è
normale sperarci! La featurette di seguito ci mostra proprio la
Streep sul set, alle prese con la toccante interpretazione di
Stay With Me.
Ecco il video:
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Into the
Woods Tutte le foto del film di Rob
Marshall con Meryl Streep, Anna Kendrick, Chris
Pine, Emily Blunt, Johnny Depp, James Corden e Daniel
Huttlestone.
La storia del musical, così come
quella del film, è incentrata sul desiderio da parte di un
fornaio (Cordan) e di sua moglie (Blunt) di avere un bambino. Ad
aiutare la coppia contro una terribile strega (Streep), ci saranno
alcuni dei personaggi più amati delle favole dei Fratelli Grimm,
come Cenerentola (Kendrick) e il Principe Azzurro (Pine); Johnny
Depp, invece, vestirà i panni del Lupo Cattivo.
Il film verrà rilasciato nei cinema americani
il 25 dicembre 2014.
Ecco un nuovo trailer
dell’horror The Pyramid di
Gregory Levasseur (sceneggiatore di
Maniac,Alta Tensione e Le
Colline Hanno gli Occhi, qui alla sua opera prima da
regista). Il film narra di un gruppo di archeologi americani,
arrivati a scoprire una nuova piramide nel bel mezzo del deserto
egiziano in cui però troveranno numerosi segreti letali alla
compagnia. Il cast del film è composto Denis O’Hare, Ashley
Hinshaw, James Buckley e Amir K.
Il film è prodotto da
Alexandre Aja che con Levasseur aveva già
collaborato in Alta Tensione e Le Colline Hanno Gli Occhi, essendo
il regista di questi due film.
Ecco un nuovo spot per la versione Home Video di
Guardiani della Galassia.
Guardiani della Galassia, il
film
La sinossi di
Guardiani della Galassia: L’audace esploratore
Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato
una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
Mentre cresce
l’attesa della messa in onda dei prossimo episodi di Agents
of SHIELD 2, oggi arrivano alcune anticipazioni
sull’atteso finale midseason. Infatti, secondo i produttori
esecutivi dello show dopo la midseason cambierà ogni cosa e lo
hanno spiegato a Entertainment Weekly:
Il dottore dovrà lavorare con Ward
(Brett Dalton), che ha perso un po’ il controllo dopo aver ucciso
suo fratello e sua madre. Negli episodi si sono inserite delle
alleanze complicate e in questo caso entrambi sono uomini
complicati, di cui non si conoscono bene le vere intenzioni e con
comportamenti sgradevoli e imprevedibili. Maurissa ha rivelato che
vederli collaborare sarà molto interessante.
La storia dei genitori di Skye è un elemento della trama che gli
autori stanno costruendo fin dalla prima stagione e l’intenzione è
quella di esplorare quella parte degli eventi in profondità prima
della fine della seconda stagione.
Grant aveva offerto un ritratto molto negativo di suo fratello
Christian (Tim DeKay) e tutti gli avevano creduto. Dopo aver
conosciuto Christian, però, sono sorti dubbi perché sembrava un
uomo onesto e con una prospettiva molto diversa su quanto accaduto
rispetto a Grant. Poi Grant ha fatto diventare Christian una
vittima, obbligandolo ad ammettere la verità. Saranno gli
spettatori a dover decidere se Ward è un sociopatico o Christian
abbia finalmente detto la verità.
Gareth Edwards ha
firmato la regia di uno dei maggiori successi al box office
dell’anno. Parliamo naturalmente di
Godzilla, il 30esimo film con
protagonista il lucertolone preistorico, e c’è da dire che gran
parte dell’efficacia del film è stata ottenuta granzie adun lavoro
certosino e impeccabile di effetti visivi.
Di seguito un video che ci racconta
la realizzazione del VFX di Godzilla:
http://www.youtube.com/watch?v=xMAuX9WuFiY#t=23
Godzilla, il film
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.