Manca poco al ritorno di
Twin Peaks e di David Lynch in tv
e intanto il cinema aspetta il prossimo film del maestro che, però,
potrebbe non arrivare mai.
Il regista ha infatti rilasciato
delle dichiarazioni che lasciano intuire che non realizzerà mai più
un altro film. Secondo Lynch infatti l’industria cinematografica è
troppo cambiata negli ultimi anni, tanto da farlo sentire estraneo
alla stessa: “Le cose erano cambiate tantissimo. Così tanti
film non funzionavano al box-office anche se sembrava dovessero
essere grandi film, e le cose che andavano bene non erano quelle
che volevo fare.”
Rispetto alla domanda sull’ultimo
film girato, Inland Empire, David
Lynch ha confermato, dopo una breve pausa, che,sì, è
quello che chiederà la sua carriera.
A seguire, l’intervista verte su la
promozione di Twin Peaks, che si sta basando su
materiale delle stagioni precedenti. A sostegno di questa scelta di
marketing, il regista ha dichiarato: “Ormai la gente vuole
sapere tutto… finché non sa davvero tutto, e a quel punto non ci
tiene più veramente. Non voglio sapere nulla prima di vedere
qualcosa. Voglio che la mia esperienza sia completamente pura,
voglio catapultarmi in quel mondo e vedere cosa succede.”
La terza stagione di Twin
Peaks arriverà su Showtime a partire dal prossimo 21
maggio.
1993-2015. Ovviamente non sono le
date di nascita e di morte di qualche attore o personaggio
televisivo, ma quelle di inizio e di fine di uno degli show più
amati e seguiti negli States, nonché tra i più conosciuti in tutto
il mondo.
Il David Letterman
Show, in onda sulla CBS, all’Ed Sullivan Theater
a New York, ha chiuso ieri sera ufficialmente i battenti, ma
nonostante fosse una notizia risaputa da oltre un anno, le migliori
testate giornalistiche non parlano d’altro. In questi 22 anni
Letterman ha regalato agli spettatori interviste
originali, momenti comici esilaranti (celebre la sua ”Top Ten List”
di apertura), confezionando col tempo uno show perfetto nei tempi
comici e nei contenuti. Impossibile elencare tutti gli ospiti che
hanno partecipato al Late Show: da Barack
Obama a Julia Roberts, da Roberto
Benigni a Jim Carrey,
da Drew Barrymore a Jennifer
Lawrence.
Indimenticabile fu l’incontro con
Benigni, negli USA per la promozione del film
La Vita è Bella, così come quello con
Madonna nel 1994, in cui la cantante usò per ben
14 volte la parola ”fuck”, e ancora l’apparizione
dell’attore Joaquin Phoenix, con tanto di
barba e gomma da masticare, che all’epoca prendeva parte al
film I’m Still Here, e arrivò dunque
negli studi già calato nel personaggio, all’insaputa ovviamente del
presentatore.
Tanti i personaggi e ospiti che
hanno voluto dare l’addio a Letterman: alla puntata di ieri sera
hanno partecipato Bill Clinton, George Bush
Jr. e Barak Obama, in una gag in apertura
della serata, e poi Jim Carrey, Bill Murray
(uscito da una torta di panna gigante nella penultima
puntata), Alec Baldwin, Steve Martin e
Tina Fey.
“L’unica cosa che mi resta da
fare per l’ultima volta in un programma televisivo è dirvi grazie e
buona notte”, ha salutato il presentatore. Una carriera
iniziata nel lontano 1982 e che è terminata ieri dopo ben 6028
puntate (considerando anche gli 11 anni del Late Night alla NBC),
che hanno segnato senza dubbio la storia della televisione
statunitense e non solo.
Sembra assurdo, eppure è successo.
L’irriverente conduttore della trasmissione a suo nome, il David
Letterman Show, ha spoilerato il finale del film in diretta
nazionale
Il regista di The Fall Guy e Bullet TrainDavid Leitch è
in trattative per dirigere Ocean’s 14 per la
Warner Bros. La Smokehouse di George
Clooney è dietro il quarto film della
serie di Ocean’s, quindi è previsto che la star
tornerà al fianco di Brad Pitt, che è un
collaboratore di Leitch di lunga data, oltre ad aver recitato per
lui in Bullet Train.
La trilogia originale di
Ocean’s, diretta da Steven
Soderbergh, ha visto la partecipazione di Clooney e
Pitt al fianco di Matt Damon, Don
Cheadle,
Julia Roberts, Casey Affleck e molti altri attori. La
trilogia è stata lanciata nel 2001 con
Ocean’s Eleven, un film amatissimo da critica e un
successo commerciale con poco più di 450 milioni di dollari al
botteghino mondiale, ed è proseguita con Ocean’s Twelve del 2004 (362 milioni di dollari) e
Ocean’s Thirteen del 2007 (311 milioni di
dollari).
Uno spin-off incentrato sulle donne,
Ocean’s 8 del 2018, ha visto Sandra
Bullock nel ruolo della sorella di Danny Ocean di
George Clooney, insieme a Cate Blanchett,
Rihanna, Helena Bonham Carter, Sarah Paulson, Awkwafina, Mindy
Kaling e Anne Hathaway. Quel film ha
raggiunto il traguardo dei 297 milioni di dollari in tutto il
mondo.
Il franchise di Ocean’s continua a crescere
L’Ocean’s 14
diretto da David Leitch è un progetto diverso
rispetto a quello già annunciato, che vedrebbe Margot Robbie e Ryan Gosling di nuovo insieme dopo il successo
di
Barbie per un prequel di
Ocean’s Eleven diretto da Jay
Roach e scritto da Carrie Solomon. La
storia dovrebbe svolgersi nell’Europa degli anni ’60.
Leitch ha catturato l’attenzione del
cinema e l’affetto di molti appassionati di action firmando negli
ultimi anni alcuni dei titoli più indicativi del genere del cinema
contemporaneo, tra cui John Wick, Atomic Blonde, Deadpool
2 e Hobbs & Shaw.
George Clooney
in precedenza aveva stuzzicato l’attenzione con altri “Ocean’s” in
un’intervista del 2023 con Uproxx, dicendo all’outlet: “Adesso
abbiamo una sceneggiatura davvero buona per un altro ‘Ocean’s’,
quindi potremmo finire per farne un altro. In realtà è una
sceneggiatura fantastica”.
David Koepp:
l’America lo ama per le sue sceneggiature, che ottengono sempre
un’enorme successo di pubblico. Il suo lavoro agli script di famosi
film hollywoodiani, spesso caratterizzati da azione ed effetti
speciali, gli è però valso un consistente seguito in tutto il
mondo. La sua collaborazione ad una pellicola è insomma una sorta
di garanzia “sbanca botteghino”. In particolar modo, gli vengono
spesso affidati episodi di saghe e simili, specie laddove il
momento è delicato o difficile; dove c’è una svolta necessaria da
imprimere alla storia, dove occorre il cosiddetto “colpo di genio”,
oppure dove c’è da riprendere un discorso interrotto molti anni
prima.
Per questo lo ha voluto Steven Spielberg, che gli ha affidato le
avventure nel celebre parco giurassico per ben due volte
(Jurassic Park e Il mondo perduto –
Jurassic Park), ma anche altri successi come il ritorno di
Indiana Jones nell’ultimo: Indiana Jones e il regno del
teschio di cristallo. Per questo, ha diretto lo
Spider-Man di Sam Raimi e c’è chi fa il suo nome
per un eventuale sequel di Biancaneve e il
Cacciatore. A rivolgersi a lui ad Hollywood, però, sono
stati anche Brian De Palma, per il quale ha firmato un cult come
Carlito’s Way e Mission:
Impossible, o Ron Howard, che dopo aver collaborato con
lui agli esordi, lo ha chiamato a tenere le fila della
trasposizione del romanzo di Dan Brown Angeli e
Demoni. Già, perché una specialità del nostro personaggio
sono proprio le trasposizioni cinematografiche da romanzi e
racconti. Non altrettanta fortuna ha avuto finora la sua carriera
di regista e su questo fronte, vedremo se saprà stupirci con
Senza freni, che potremo vedere dal prossimo 7
settembre.
David Koepp,
nativo del Wisconsin, classe ’63, studia recitazione e drammaturgia
alla locale università e poi alla School of Theatre, Film and
Television dell’Università della California. L’esordio alla
sceneggiatura è una collaborazione con Martin Donovan: assieme
scrivono l’ossatura di Apartment Zero (’88), un
giallo poi diretto dallo stesso Donovan, con Colin Firth e Fabrizio
Bentivoglio. Ma il primo vero successo di Koepp sarà la
sceneggiatura della commedia satirico-grottesca La morte ti
fa bella (’92), diretta da Robert Zemeckis sull’eterna
giovinezza e la paura della morte, che ha per protagonisti Meryl
Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis.
Il vero ingresso ad Hollywood
arriva però per Koepp l’anno seguente, quando è scelto da Steven
Spielberg per Jurassic Park, trasposizione sul
grande schermo di un romanzo di Michael Crichton. Koepp riesce a
dosare i giusti ingredienti: fantascienza, azione, thriller e
riportare rocambolescamente in vita i dinosauri ai giorni nostri,
dove ovviamente c’è qualcuno pronto a sfruttarli e farne un
business. Le avventure che seguono, con i grossi animali
preistorici che sfuggono al controllo umano e diventano una
minaccia, tengono lo spettatore amante del genere fantastico
incollato alla poltrona, grazie anche alla sapiente direzione di
Spielberg e alla giusta dose di effetti speciali. Il film è infatti
premiato con l’Oscar proprio per gli effetti speciali visivi e
sonori e per il suono. Del cast fanno parte
Sam Neill,Jeff Goldblum e Laura
Dern.
Dello stesso anno, un film
drammatico, anche se sempre caratterizzato da azione e ritmo, vede
Koepp alla sceneggiatura e inaugura la sua collaborazione con un
altro grande nome di Hollywood: è Carlito’s Way
di Brian De Palma. Il regista offre qui una
delle sue migliori prove, tratteggiando il ritratto umanissimo di
un ex malavitoso portoricano, Carlito Brigante/Al
Pacino, che dopo la galera è deciso a rifarsi una vita
ma verrà risucchiato dal vortice del crimine, in cui si sentirà
costretto a rientrare per aiutare l’avvocato che l’ha fatto uscire
di prigione, e suo migliore amico, David Kleinfeld/Sean
Penn corrotto e cocainomane. Assieme all’incalzante
regia di De Palma, Koepp orchestra abilmente l’andamento della
storia, narrata in flash back, che corre verso l’unico finale
possibile, con buona pace dello spettatore, che non può che
parteggiare per il protagonista, sinceramente ravvedutosi e ora reo
solo di non poter cancellare il proprio passato. Le interpretazioni
di Pacino e di Sean Penn fanno il resto, come pure, per
la versione italiana, il sempre impeccabile doppiaggio di
Giancarlo Giannini, premiato col Nastro
d’Argento.
L’anno dopo Koepp esordisce dietro
la macchina da presa, ma senza molto successo. Si ributta così
nella collaborazione con De Palma, all’insegna dell’azione e del
genere spionistico. I due danno vita al primo episodio di quello
che sarà un fecondo blockbuster d’ispirazione televisiva:
Mission: Impossible (’96). Film dal ritmo
adrenalinico che punta sui colpi di scena e gli effetti speciali,
tutto costruito attorno al protagonista, Tom Cruise nei panni dell’agente Ethan
Hunt.
Anche la seconda regia di Koepp non
è eclatante: si tratta del thriller Effetto
Blackout (’96), di cui cura pure la sceneggiatura. L’idea
di partenza è singolare e poteva essere efficace, ma il
lavoro è complessivamente debole e poco avvincente. Le cose vanno
decisamente meglio l’anno seguente, quando il nostro torna a
dedicarsi solo agli script: Spielberg lo vuole ancora con sé per
Il mondo perduto – Jurassic Park, che pur non
bissando gli esiti del primo episodio, porta comunque un
consistente numero di spettatori in sala.
Seguono altre due regie per Koepp,
sempre nei territori del thriller: una nel ’99 con Echi
mortali e l’altra nel 2004 con Secret
Window. Lo sceneggiatore e regista si avvale qui di due
protagonisti di tutto rispetto: nel primo caso, Kevin Bacon e nel secondo, Johnny Depp, coadiuvato anche da John Turturro. In entrambi i casi, riesce a
darci una maggiore suspense e risultati migliori della sua
precedente prova, pur non riuscendo a portare del tutto lo
spettatore dalla sua. Non riesce, insomma, a spezzare quella sorta
di maledizione, che lo vuole sempre un po’ in difficoltà nei suoi
passaggi dietro la macchina da presa.
La stella di Koepp brilla invece
per la maestria con cui orchestra l’avvincente trama del thriller
claustrofobico Panic Room (2002) di David
Fincher, sceneggiato e anche prodotto da Koepp, nonché ben
condotto a termine dal regista e da attori di grande valore come
Jodie Foster e Forest Whitaker. Nello stesso 2002 il nostro
mago degli script è chiamato a rinverdire i fasti della saga
cinematografica dell’Uomo Ragno assieme al regista Sam Raimi con
Spider-Man. L’operazione riesce e la pellicola è
premiata anche stavolta da buoni incassi. In quest’anno
particolarmente fortunato, Koepp lavora anche in tv, creando per la
CBS la serie televisiva Hack.
Nel 2005, nuova collaborazione con
Spielberg per il fantascientifico e ancora una volta avvincente
La guerra dei mondi, seguita da quella di tre anni
dopo che vede i due impegnati a riportare sul grande schermo le
avventure del mitico Indiana Jones in Indiana Jones e il
regno del teschio di cristallo. Risale invece al 2009 la
sua più recente collaborazione con Ron Howard, con
cui aveva già lavorato a metà anni ’90. Per dare un seguito a
Il Codice da Vinci (ma sarà in realtà un prequel),
anche questo come il precedente, tratto da un best seller di Dan
Brown, Howard si affida alla sceneggiatura di Koepp. Insieme
confezionano un thriller esoterico che si muove tra la Città Eterna
e il Vaticano.
Tom Hanks, che interpreta ancora una volta il
professore di semiologia Robert Langdon, in questa avventura è
chiamato a indagare sulla scomparsa improvvisa di quattro
cardinali, proprio i favoriti che potrebbero salire al soglio
pontificio. Si sta infatti per eleggere il nuovo Papa. Non mancano
azione e suspense, non manca neppure la minaccia della setta degli
Illuminati, che sconvolge gli equilibri della Chiesa. Tema di fondo
è sempre la diatriba (e qui possibile conciliazione) tra scienza e
fede. La pellicola ottiene un notevole successo al botteghino, come
nella migliore tradizione di Koepp.
Ma lo sceneggiatore non ha
accantonato la regia, riuscendo nel 2008 ad ottenere buoni
risultati con un radicale cambio di genere. Abbandonati il thriller
e l’avventura, vira verso la commedia dai toni romantici con il
gradevole Ghost Town. Protagonista l’introverso e
asociale Dottor Pincus/Ricky Gervais, che si
ritrova alle prese con i fantasmi: rischia che tutti quelli che ci
sono a New York – anime che non possono riposare in pace perché
hanno conti in sospeso sulla terra – continuino a tormentarlo, se
non aiuterà almeno uno di loro, Frank Herlihy/Greg
Kinnear ad impedire il matrimonio della sua vedova
Gwen/Téa Leoni. La commedia si muove piuttosto
agevolmente tra sviluppo romantico, seppure di una certa
prevedibilità, e momenti ironici e genuinamente divertenti,
sorretta da due buone interpretazioni. Koepp ripropone, sì, il tema
dell’uomo da far ravvedere tramite l’incontro con dei fantasmi, già
esplorato in letteratura, cinema e tv, ma riesce a darcene una
versione senz’altro godibile.
L’ultima fatica di Koepp regista,
invece, vede la luce proprio in questo 2012, ed è un ritorno al
film d’azione con Senza freni. Protagonista un
giovane fattorino (Joseph
Gordon-Levitt) che trasporta una misteriosa busta e si
troverà inseguito per le strade della Grande Mela, impegnato in
corse mozzafiato in bicicletta. Il film sarà nelle sale americane
dal prossimo 24 agosto e nelle nostre dal 7 settembre.
L’ultima volta che il produttore
David Heyman ha collaborato con la Warner Bros è
stato per l’adattamento cinematografico della serie dei romanzi di
Harry Potter. Ora però la major annuncia di aver
acquistato i diritti di un romanzo del 1962 dello scrittore JG
Ballare dal titolo The Drowned World e di aver
chiesto la partecipazione e il supporto di Heyman. Il libro, seppur
datato, rappresenta uno scenario distopico in cui le radiazioni
solari hanno sciolto le calotte polari e anno causato un nuovo
diluvio universale.
Il racconto si focalizza sulle
vicende del il dottor Robert Kerans, impegnato come subacqueo in
lacune ricerche in una Londra ormai sommersa, dove la popolazione è
affetta da gravi forme di disturbo emotivo e dove le ribellioni si
fanno sempre più pressanti. Per il momento non si sa chi adatterà
il romanzo di Ballare, ma sicuramente l’autore dietro a
Crash ed Empire Of The Sun ha lasciato
molto materiale su cui lavorare.
David Heyman, famoso per aver
prodotto la saga di Harry Potter e alla ricerca di un nuovo
personaggio che prenda il posto del maghetto occhialuto, e sembra
aver trovato un nuovo progetto…
David Hasselhoff si scaglia contro la
Marvel e il personaggio di
Nick Fury. L’attore ha dichiarato di essere stato
il primo ad interpretare Fury (nel film del 1988) e di essere lui
la persona adatta a rendere sullo schermo il character del
fumetto:
Stan Lee venne sul set e mi disse ‘sei il Nick Fury definitivo’.
E’ uno dei più grandi complimenti che mi abbiano mai fatto. Spero
di poterlo interpretare nuovamente in futuro.
Hasselhoff si è poi letteramente scagliato contro il Nick Fury
degli ultimi film Marvel, criticando aspramente la
resa del personaggio:
Sapete, quello non è Nick Fury. Hanno preso il personaggio e lo
hanno tramutato in quel che volevano sfortunatamente, avrebbero
dovuto chiamare Stan Lee sul set. Chiunque abbia diretto The
Avengers ha deciso di andare verso quella direzione. Samuel è
comunque un grande attore. E’ stato bravo nel ruolo ma quello non è
Nick Fury, il personaggio dei fumetti.
Il Nick Fury della Marvel, comunque, è stato
preso dei fumetti della serie Ultimate, in cui il
personaggio è leggermente diverso dai fumetti classici e
effettivamente in linea con quello interpretato da Samuel
L. Jackson. Possiamo vedere i due attori accanto alle due
versioni di Nick Fury nelle immagini che vi proponiamo:
David Harbour è uno
di quegli attori che sin da subito ha saputo trovare un suo posto
nel mondo del cinema, riuscendo a conquistare una larga fetta di
pubblico con le sue interpretazioni in molti film di successo.
Famoso ai più per essere apparso nella serie Stranger
Things, Harbour ha dimostrato di saperci fare e di essere
un attore versatile e con i fiocchi.
2. Ha recitato anche per il
piccolo schermo. Harbour ha recitato anche per la
televisione prendendo parte a Law & Order – I due volti della
giustizia (1999), per poi apparire in serie tv come The
Book of Daniel (2006), Lie to Me (2009), Royal
Pains (2009), Pan Am (2012), Elementary
(2013), Manhattan (2014), The Newsroom
(2014), Rake (2014), State of
Affairs (2015) e Crisis in Six Scenes (2016). Al
di là di queste apparizioni, il suo ruolo rimasto maggiormente
scolpito nell’immaginario comune è quello di Jim Hopper, l’agente
della fortunata serie Stranger
Things, dove recita accanto a Winona Ryder e
Millie Bobby
Brown. Ha inoltre dato voce a Frankenstein nella serie
animata Creature
Commandos.
David Harbour in Stranger Things
3. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti per il suo ruolo nella serie. In Stranger
Things, uno dei titoli di punta della piattaforma Netflix, Harbour ricopre il ruolo di Jim Hopper, il
protettivo poliziotto che prende sotto la propria custodia la
giovane Undici. L’interpretazione di questopersonaggio da parte di
Harbour è una delle cose più apprezzate della serie, passando egli
dall’essere comico all’essere estremamente commovente, senza
perdere la propria aura di duro. Per la sua performance, l’attore è
poi stato candidato ad importanti premi, tra cui gli Emmy.
David Harbour è Hellboy
4. Si è allenato molto per
ilruolo. Harbour ha descritto il suo
Hellboy come una versione adolescente rispetto al personaggio visto
nei precedenti due film – che ha dunque cercato di non imitare – e
dunque molto più segnato da crisi esistenziali. Per poter incarnare
il personaggio, egli si sottopose poi ad un rigido allenamento,
raggiungendo un’ottima forma fisica. Ciò gli ha anche permesso di
poter sopportare il peso del trucco prostetico applicatogli
addosso. Allo stesso tempo ha portato avanti diverse ricerche sul
personaggio, in collaborazione con Mignola.
Alistair Petrie e David Harbour in Hellboy. Foto di Mark
Rogers
David Harbour nel mondo Marvel con
Black Widow e Thunderbolts*
5. Si è trasformato
fisicamente per il ruolo. Nel film del 2021 Black Widow, Harbour
interpreta Guardiano Rosso, la controparte russa di Captain
America. Per tale ruolo, l’attore si è sottoposto ad una drastica
trasformazione fisica. Oltre a vantare già una lunga barba, fatta
crescere per la quarta stagione di Stranger
Things, ha infatti deciso di ingrassare per il ruolo,
raggiungendo i 127 chili. Nel corso delle riprese, ha poi perso 27
chili per le sequenze dedicate ai flashback.
6. Ha ripreso il ruolo nel
nuovo film Marvel. Dopo essere
apparso in Black Widow, Harbour ha
ripreso il ruolo di Guardiano Rosso in Thunderbolts*, dove si unisce al gruppo guidato da
Yelena Belova per affrontare una pericolosa minaccia. Harbour si è
detto entusiasta di poter interpretare nuovamente questo
personaggio, preparandosi anche in questo caso a livello fisico per
l’esperienza. Come noto, l’attore tornerà in tali vesti anche per
Avengers:
Doomsday.
David Harbour è su Instagram
7. Ha un profilo Instagram
molto seguito. Nell’epoca dei social, anche David Harbour
ha deciso di stare al passo dei suoi colleghi attori, tanto da
aprire un proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 8,3
milioni di persone. Dalla bacheca del suo account si evince quanto
David sia ricco di ironia e di autoironia, ma anche di come
nasconda un cuore ricolmo di amore e di affetto vero il suo
pubblico, la sua fidanzata e il cast di Stranger
Things, diventato come se fosse una vera famiglia.
8. David Harbour è fidanzato
con Alison Sudol. La vita sentimentale di David Harbour è
stata protagonista di un certo interesse da parte di fan,
ammiratori e riviste di gossip, soprattutto da quando si è
presentato, nel gennaio del 2018, insieme ad Alison
Sudol (famosa per aver interpretato
Queenie in Animali Fantastici) durante i Critics’Choice Award. I
due, tuttavia, si sono separati nel 2019. In precedenza, invece, è
stato legato a Julia Stiles, con cui ha condiviso
quattro anni assieme (dal 2011 al 2015), e Maria
Thayer, con cui si frequentato dal 2009 al 2011.
9. Si è sposato e
separato. Poco dopo essersi separato dalla Sudol, nello
stesso 2019 l’attore intraprende una relazione con la cantante
inglese Lily Allen, nota per singoli quali
Smile, Not Fair, The Fear e Fuck You. I
due si sono poi sposati il 7 settembre del 2020. Prima di Harbour,
la Allen era stata sposata dal 2011 al 2015 con un certo Sam
Cooper, con la quale ha avuto anche due figlie. La loro relazione
sembra essere finita per via di diversi tradimenti da parte di lei.
Nei primi mesi del 2025, invece, è stato riporto che Harbour e
Allen si sono separati, apparantemente per infedeltà di lui.
David Harbour ha dei figli?
Ad oggi, l’attore non ha avuto figli
da nessuna delle donne a cui è stato legato né dalla moglie Lily
Allen. Harbour ha infatti dichiarato di volersi dedicare
principalmente alla propria carriera da attore.
L’età e l’altezza di David Harbour
10. David Harbour è nato il
10 aprile 1975 a White
Plains, New York, StatiUniti. L’attore è
alto complessivamente 1,90 metri.
David
Harbour è tornato a parlare del suo personaggio in
Black Widow,
l’atteso cinecomic Marvel con protagonista Scarlett Johansson che – nonostante
l’emergenza Coronavirus – è ancora atteso nelle sale di tutto il
mondo per il prossimo maggio. Nel film Harbour interpreterà
Red Guardian: l’attore ha parlato delle sue
motivazioni e lo ha descritto come un narcisista.
In una recente intervista con
EW, David
Harbour ha rivelato qualche dettaglio in più a
proposito del suo personaggio. Dopo aver dichiarato che, dal suo
punto di vista, Alexei è il miglior personaggio del MCU, Harbour ha motivato così
questa sua convinzione:
“Penso di essere di parte, ma
credo che sia il miglior personaggio di tutto l’Universo
Cinematografico Marvel. Voglio dire, è un
narcisista; è appropriato che sia io a pensarlo, dal momento che lo
sto interpretando. Ha davvero tante sfaccettature. Per certi
aspetti, è il classico supereroe, il tipico badass… ma quando lo
conosci, scopri ha questo bisogno di essere apprezzato: vuole
essere considerato divertente, un pezzo grosso… ma non lo
è.”
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden
di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico
Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
L’imminente quinta stagione
di Stranger
Things sarà l’ultima dello show e,
prima della sua conclusione, la star David Harbour ha rivelato di essere pronto a
dire addio a uno dei più grandi spettacoli di sempre.Parlando con Discussing
Film , Harbour – che interpreta l’ufficiale
di polizia Jim Hopper nella serie – ha detto che mentre
inizialmente non pensava che avrebbe mai voluto che la serie
finisse, ora pensa che sia giunto il momento per la serie di
finire.
“La cosa
divertente è che quando ho iniziato la serie, non avrei mai voluto
che finisse. Ecco perché amo la serie. Penso che sia un grande
spettacolo, anche se non c’ero io”, ha detto Harbour. “Adesso
che sono passati quasi nove anni dalle riprese della prima stagione
penso che sia ora che finisca“. David Harbourha detto che la
serie che sta per finire avrà un finale “molto
agrodolce“, ma che pensa che sia giunto il momento
per tutti di “lasciare quel nido” e
iniziare a provare altre cose.
“Ma è,
ovviamente, molto agrodolce. Sai, c’è una certa tristezza
lì”, ha spiegato Harbour. “Ma anche,
siamo tutti cresciuti. È tempo per noi di lasciare quel nido e
provare altre cose e progetti diversi. E lasciare che anche i
Duffer Brothers provino cose diverse. Voglio dire, quei
ragazzi sono così talentuosi. Voglio vedere cosa inventeranno
dopo. Quindi è agrodolce, ma è decisamente il
momento.”
Stranger
Things è ambientato negli anni ’80 nella città
immaginaria di Hawkins, nell’Indiana. Quando un ragazzino scompare,
una piccola città scopre un mistero che coinvolge esperimenti
segreti, terrificanti forze soprannaturali e una strana
ragazzina.La serie è attualmente interpretata da
Winona Ryder, David
Harbour, Finn
Wolfhard, Millie
Bobby Brown, Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb
McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton,
Sadie Sink,
Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman
.
La quarta
stagione di Stranger
Things ha stabilito un record per
Netflix, essendo stata vista per oltre 287 milioni di
ore durante la settimana dal 23 al 30 maggio. Questo non è
solo un ottimo risultato per il primo posto della settimana per
Netflix, ma è anche più che sufficiente per battere il record per
il più grande fine settimana di premiere della piattaforma di
streaming per una serie in lingua inglese, che era precedentemente
detenuto dalla
seconda stagione diBridgerton(193 milioni di ore).
David
Harbour, che interpreterà Alexei Shostakov, ossia
Guardiano Rosso, nell’attesissimo Black Widow, ha rivelato che
amerebbe vedere sul grande schermo uno scontro tra il suo
personaggio e Captain America.
Durante la conferenza stampa di
presentazione del film che si è tenuta lo scorso venerdì,
Deadline ha riferito che alla star di Stranger Things è stato chiesto se gli sarebbe
piaciuto vedere il suo personaggio affrontare il primo Vendicatore
della Marvel. Harbour è apparso
entusiasta all’idea, suggerendo che un prequel che esplori la
relazione del suo personaggio con Steve Rogers sarebbe “un grande
concept che potrebbe essere esplorato in futuro, magari in un nuovo
prequel.”
“La cosa divertente di Alexei è
che c’è questo intervallo lungo 25 anni su cui non sappiamo nulla
(nel film). Lo vediamo in Ohio e in prigione. E anche prima della
prigione, c’è stato un tempo in cui era Guardiano Rosso, deve aver
indossato di nuovo il costume, è certo! C’è questo periodo di tempo
in cui ne ha vissute veramente tante. È discutibile se siano reali
o meno.”
Parlando nello specifico di Captain
America, ha aggiunto: “Penso che la classica cosa della Guerra
Fredda sia divertente. Penso che crei una dinamica molto divertente
tra questi due ragazzi, soprattutto in merito al fatto che alla
fine ne sono usciti come due testate nucleari, come se avessero
partecipato insieme ad una corsa agli armamenti.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Durante una diretta Instagram che
risale allo scorso 22 marzo, Harbour ha espresso il desiderio di
poter finalmente vedere il film per intero (cosa che non ha ancora
fatto) e ha rivelato che, se dipendesse da lui, penserebbe
seriamente ad una distribuzione sulla piattaforma di streaming che
in Italia ha debuttato lo scorso 24 marzo. Queste le dichiarazioni
complete dell’attore in merito:
“Non vedo l’ora di vedere
Black Widow, se mai saremo
in grado di far uscire quel film al cinema. Non l’ho ancora visto e
mi piacerebbe avere la possibilità di farlo. Ho visto alcune cose
in ADR e la qualità mi sembrava davvero buona. Sono davvero
entusiasta del film e mi piacerebbe poter vedere quello che ho
fatto. Dannazione, lo guarderei anche su
Disney+.”
Nonostante
anche i fan abbiamo chiesto la release di Black Widow su
Disney+, la fruizione in streaming non garantirebbe alla
multinazionale i medesimi guadagni che invece sarebbero certi
grazie all’arrivo al cinema: quindi, destinare un film del MCU esclusivamente a
Disney+ significherebbe condannarne il successo e
garantire alla Casa di Topolino una grave perdita in termini
economici.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Se
c’è un attore impegnato nell’universo dei cinecomics quello è David Harbour. Dal 2021, lo sceriffo di
Stranger Things è l’amatissimo
Red Guardian del MCU, ruolo che riprenderà in
Thunderbolts*,
e a breve esordirà come parte del cast vocale di
Creature Commandos, progetto animato del
nascente DCU di James
Gunn e Peter Safran.
L’obiettivo di James
Gunn per il DC
Universe è creare un mondo condiviso che si sviluppi attraverso
film, televisione, animazione e videogiochi. Mentre il lancio
ufficiale del DCU avverrà con Superman del
prossimo anno, Creature
Commandos promette di dare ai fan un assaggio di ciò
che verrà dai DC Studios. Gunn ha detto che quei personaggi
appariranno in live-action, cosa che è stata confermata dal ruolo
pianificato di Frank Grillo come Rick Flag
Sr. nella stagione 2 di Peacemaker e in
Superman.
Parlando con ComicBook.com, all’attore
David Harbour è stata chiesta la possibilità di
portare il personaggio di Frankenstein in un’ambientazione
live-action. “Non so se sto aspettando la telefonata”, ha
ammesso. “Voglio dire, non c’è ancora niente di specifico o
almeno non ho sentito niente di specifico… Penso che Frank [Grillo]
si sia già trasferito in Peacemaker. Ho la sensazione che
probabilmente verrà fuori. Il progetto è davvero buono. Ne
parleremo al New York Comic Con, ma è come se fosse molto speciale,
molto divertente. (…) Tutti quei personaggi, il dottor
Phosphorus e la sposa… non riesco a immaginare che non vogliano
farlo dal vivo, ma dovremo vedere. È tutto nella mente del bizzarro
e brillante James Gunn.”
David Harbour commenta la possibilità di un
Frankenstein live-action
Per quanto riguarda il modo in cui
pensa che un Frankenstein live-action potrebbe
prendere vita, Harbour ha ammesso di non essere entusiasta di
indossare un costume e ha osservato: “Penso che potrebbero fare
la cosa CGI che hanno fatto con Taika [Waititi] in Thor: Ragnarok. Penso che probabilmente ci
siano tante possibilità al giorno d’oggi. Penso che la roba
pratica, anche se la adoro, stia davvero cadendo un po’ nel
dimenticatoio”.
Ovviamente, la star di
Stranger Things fa anche parte dell’MCU. I prossimi progetti Marvel per lui sono
What
If…? e Thunderbolts*, e l’attore ha confermato
di sapere cosa c’è dietro quel misterioso asterisco.
“Voglio dire, hanno inserito
retroattivamente l’asterisco [nel titolo]. L’asterisco era un’idea
che qualcuno aveva. Cosa posso dire che non mi metterà nei guai?
L’asterisco è molto bello. Capisco perché le persone potrebbero
mettere un asterisco lì [Ride]. Sono emozionato che anche gli
spettatori lo vedano. Ma io, di nuovo, non posso dire
altro”.
Ha aggiunto: “Sono molto
orgoglioso di questo film, di quello che abbiamo girato. Ho sentito
che sta andando bene internamente e sono emozionato che le persone
lo vedano. Penso che sorprenderà davvero. Penso che le persone
l’abbiano visto dal trailer, dalle riprese. Penso che sia una
direzione piuttosto bella che il MCU sta prendendo ora. E sono
emozionato di farne parte”.
Continuano a circolare voci secondo
cui il piano è che questa squadra prenda il posto dei Vendicatori
nella forma dei Dark Avengers, un’intrigante svolta che dovrebbe
aumentare notevolmente l’interesse per Thunderbolts* se i Marvel Studios lo renderanno noto in anticipo.
Creature Commandos debutterà il 5 dicembre;
Thunderbolts*, nel frattempo, uscirà
nelle sale il 5 maggio.
David
Harbour è stato ospite dello show di
Jimmy Kimmel, dove ha avuto modo di parlare non solo di
Black
Widow ma anche dell’attesissima quarta stagione
di Stranger Things. Nel corso dell’intervista,
Harbour ha rivelato che il look del capo della polizia Jim Hopper
che vedremo nei nuovi episodi è stato influenzato in parte dal
desiderio di renderlo assai diverso da quello di Guardiano Rosso,
il personaggio che interpreterà nel cinecomic Marvel.
“Avevo iniziato a farmi crescere
i capelli, ma poi sono stato scritturato in Black Widow, dove interpreto un prigioniero
russo. Avevo i capelli lunghi, la barba, ero grosso… così ho
pensato: ‘Non posso essere lo stesso ragazzo con gli stessi capelli
lunghi e la stessa barba nella stessa prigione’. Così ho iniziato a
scattarmi foto del set di Black Widow senza dare nell’occhio e le
ho inviate ai fratelli Duffer, assicurandomi che tutto sarebbe
stato diverso nella serie, dai colori del set al look, fino ad
arrivare agli abiti”, ha rivelato Harbour.
“Ho continuato a inviare loro
queste foto. Alla fine avevamo programmato che Jim dovesse essere
molto simile a Red Guardian nel look, ma io ho detto: ‘Ragazzi, non
possiamo farlo. Sto girando questo film Marvel. Non posso avere barba e
capelli anche nella serie’. Quindi abbiamo pensato ad un look
completamente diverso per lui e gli abbiamo fatto rasare la
testa.”
Sempre nel corso dell’ospitata da
Kimmel, David Harbour ha spiegato di aver chiesto ai Marvel Studios di far parlare Guardiano Rosso
in russo, ma a quanto pare lo studio non ha accettato la sua
proposta: “È russo. Si trova in Russia. Parlerebbe russo. Per
l’interno film dovrei parlare in russo con i sottotitoli. Lo so che
non è il massimo per un film Marvel. La mia proposta non è stata
accolta bene dai produttori quando ne ho parlato”, ha
dichiarato l’attore.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Durante una recente intervista con
Insider, David
Harbour ha espresso il desiderio di tornare nei
panni di Guardiano Rosso, il personaggio interpretato in
Black Widow,
in una storia che lo mostrerebbe dare la caccia a Occhio di
Falco.
La star di Stranger Things ha spiegato di voler continuare a
esplorare la sua relazione con Natasha in qualità di figura paterna
e che, probabilmente, il fatto di inseguire Clint Barton lo
renderebbe di nuovo quel soldato serie che era all’inizio, quando
era stato reclutato in cerca di vendetta.
“Ho due idee”, ha spiegato
l’attore. “Una è vedere Guardiano Rosso tornare al suo apice.
Sarebbe interessante per me. L’altra, invece, è allontanarsi da
questa storia e continuare, invece, ad esplorare il suo rapporto
con Natasha. Forse non sa come sono andate realmente le cose su
Vormir. Forse ha sentito cose sbagliate e proprio per questo vuole
vendicarla. Potrebbe davvero funzionare.”
In un’altra intervista con
Collider, invece, David
Harbour ha poi rivelato che, effettivamente, ci sono
state delle discussioni in merito ad un ritorno di Guardiano Rosso
nel MCU, ma che nulla di concreto è
stato ancora deciso.
“Ci sono state delle discussioni
in merito ad alcune cose”, ha spiegato. “Eravamo piuttosto
concentrati su Black Widow, in realtà. Hanno un sacco di cose
tra le mani e un sacco di cose diverse che si stanno preparando ad
esplorare. Diciamo che sono state discussioni che non hanno dato un
senso reale a cosa sarebbe successo dopo. Eravamo focalizzate su
questo film. Diciamo che erano speculazioni su eventuali
possibilità…”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Da quando ha scritto e interpretato
Rocky (1976), Sylvester Stallone
è stato un pilastro del genere d’azione a Hollywood. Il suo ultimo
progetto, Levon’s Trade, ha appena scelto la star
di Stranger Things
David Harbour, insieme ad altri grandi nomi, per
arricchire il suo cast.
Secondo Deadline, Harbour si è unito
al cast di Levon’s Trade insieme a Michael
Peña, Jason Flemyng e Arianna Rivas. Il
film sarà diretto da David Ayer, che ha molta
esperienza nel genere. Ayer ha diretto Harsh Times
(2005), End of Watch (2012), Suicide Squad (2016) e The
Beekeeper (2023).
La sceneggiatura di Levan’s
Trade è stata scritta da Stallone e
rivista da Ayer, ed era basata sul romanzo omonimo
dell’autore di fumetti Chuck Dixon, meglio
conosciuto per il suo lavoro con la Marvel su The
Punisher e con la DC su personaggi come Batman, Nightwing,
e Robin. Il romanzo adattato da Stallone e Ayer è il primo degli
undici libri della serie di romanzi gialli di Levon
Cade.
La sinossi ufficiale recita:
“Levon Cade (Statham) ha lasciato la sua ‘professione’ alle
spalle per andare dritto e lavorare nell’edilizia. Vuole vivere una
vita semplice ed essere un buon padre per sua figlia (Gie). Ma
quando la figlia adolescente del suo capo, Jenny (Rivas) scompare,
è chiamato a impiegare nuovamente le abilità che lo hanno reso una
figura leggendaria nell’oscuro mondo delle operazioni segrete. La
sua caccia allo studente universitario scomparso lo porta nel cuore
di una sinistra cospirazione criminale che crea un reazione a
catena che minaccerà il suo nuovo modo di vivere.”
Peña, Harbour e Jason
Statham, scelto per il ruolo principale, hanno già
collaborato e hanno una storia lavorativa con David
Ayer. Peña e Harbour hanno recitato in End of
Watch, un thriller d’azione in stile documentario che
segue il personaggio di Peña e quello di Jake
Gylenhaal mentre pattugliano uno dei quartieri più
pericolosi di Los Angeles.
David Harbour è diventato famoso nel 2016 con
l’uscita dello show di successo di NetflixStranger
Things. Da allora,
l’attore ha continuato a recitare in ruoli importanti, come
assumere il ruolo principale in Hellboy (2019). Ha
anche interpretato una versione molto arrabbiata e molto bellicosa
di Babbo Natale in Violent Night (2022). Harbour
ha recitato in Gran Turismo (2023) e ha doppiato Eric
Frankenstein nel film animato Creature Commandos
della DC. L’attore apparirà anche nel film Marvel del 2025, Thunderbolts, nel ruolo di Red
Guardian.
È stato già confermato che il
personaggio di Yelena Belova interpretato da Florence
Pugh tornerà nella serie Hawkeye in
arrivo prossimamente su Disney+. Per quanto riguarda il futuro
degli altri personaggi di Black Widow, invece, non ci
sono ancora dettagli in merito.
Durante una recente intervista con
ComicBook, è stato proprio Harbour a rivelare di aver parlato
proprio di questo con la regista di Black Widow, Cate
Shortland, e sembra che entrambi abbiano un’idea ben
precisa. “La cosa divertente di tutta questa storia è che alla
fine noi siamo tornati indietro per costruire la base di qualcosa
di nuovo”, ha spiegato l’attore. “Tutti questi contenuti
aiutano con tutte queste informazioni sui film aiutano a portare
avanti questi nuovi progetti, questa nuova fase. Aiutano ad
introdurre questi nuovi personaggi.”
Poi ha aggiunto: “Cate Shortland
ed io abbiamo parlato a lungo di dove potesse trovarsi Guardiano
Rosso durante gli eventi di Endgame, su cosa gli fosse accaduto.
Abbiamo pensato ad un sacco di idee divertente, anche se non ne ho
mai parlato direttamente con Kevin Feige. Lo farò più
tardi.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
In una recente intervista con
Collider per parlare del suo
film d’azione natalizio
Una Notte Violenta e Silenziosa,
David Harbour afferma che girerà Stranger Things 5 e
Thunderbolts
contemporaneamente nel 2023. L’attore ha dichiarato che entrambe le
produzioni dovranno “condividerlo”, e che ci sarà una sorta di
programmazione tra i due produttori, Netflix e Marvel, per consentire a Harbour di
essere pienamente coinvolto in entrambi i progetti.
“Dovranno fare un avanti e
indietro con me. Dovranno in qualche modo condividermi. E quindi è
un po’ come, non so esattamente come ci stanno lavorando, ma credo
che alterneranno le settimane di lavoro, qualcosa del genere in cui
andrò avanti e indietro. Entrambi vengono girati ad Atlanta.
Potrebbe anche essere stato strutturato in questo modo, ma sì, si
farà così, quindi posso letteralmente girare una scena in
Stranger Things e salire in macchina e correre
verso la scena Marvel per girare una scena lì,
forse.”
In Stranger
Things, serie a cui Harbour deve la sua notorietà,
l’attore interpreta lo sceriffo Jim Hopper, padre putativo di
Undici e protagonista di una storia d’amore con Joice, nonché eroe
action atipico ma fondamentale per la lotta contro il Sottosopra.
In Thunderbolts,
David Harbour tornerà a interpretare il
Guardiano Ross, personaggio che ha esordito in Black Widow nel 2021.
Vedremo presto David Harbour al cinema in Gran
Turismo, l’adattamento del leggendario gioco per
PlayStation, che vede un giovane giocatore messo in pista sul serio
per guadagnarsi il titolo, ma trai suoi prossimi progetti c’è anche
Creature
Commandos, la serie della DC che è destinata a essere
la prima serie animata all’interno della nuova timeline DCU sotto la guida di James
Gunn.
Nella serie animata, il team di
Creature Commandos lavorerà sotto la
supervisione di Amanda Waller di Viola Davis, la
coordinatrice di The
Suicide Squad, che è apparsa anche nel suo spin-off
Peacemaker e che avrà una sua propria
serie su Max. Harbour è stato scelto per il ruolo di Eric
Frankenstein. Nel contesto dei Creature
Commandos, Frankenstein non è il famoso personaggio
letterario creato da Mary Shelley, ma un soldato
rianimato e potenziato artificialmente. È il capo dei
Creature Commandos e funge da figura eroica.
James Gunn ha accennato al fatto che, nella sua
idea, gli attori che doppiano i personaggi d’animazione saranno poi
gli stessi che li interpretano, per garantire coerenza su tutta la
linea. Ciò significherebbe che, se lo spettacolo avesse successo, i
talenti di Harbour sarebbero richiesti di più.
Harbour non è estraneo al genere dei
fumetti/supereroi. Ha interpretato Alexei Shostakov/il Guardiano
Rosso, il super soldato russo controparte di Steve Rogers nel
Marvel Cinematic Universe, che
appare in Black Widow come padre adottivo di
Natasha Romanoff di Scarlett Johansson. Riprenderà il
ruolo insieme ai co-protagonisti di Black WidowFlorence Pugh, Julia Louis-Dreyfus e Olga
Kurylenko in Thunderbolts, un film corale della
Marvel che uscirà il prossimo
anno.
Parlando con Steve
Weintraub di Collider prima dello sciopero
SAG-AFTRA, Harbour – meglio conosciuto per il suo ruolo di Hopper
in Stranger Things, e recentemente
visto nella commedia d’azione natalizia, Una notte violenta
e silenziosa – ha raccontato che la
sua esperienza con la Marvel gli ha permesso di
avvicinarsi al progetto con gli occhi ben aperti, ammettendo di
aver parlato liberamente con Gunn della prospettiva di essere
legato allo stesso ruolo per un lungo periodo di tempo, un obbligo
contrattuale che – per alcuni attori – sembra quasi come una sorta
di reclusione, che impedisce loro di spiegare le loro ali creative
e di essere vincolati a progetti che li vedono poco entusiasti
durante il processo, il che è ovvio per il pubblico quando il
prodotto finito viene distribuito. Dopo aver detto che non
conosceva il personaggio di Eric
Frankenstein ha spiegato:
“Ho iniziato a documentarmi, e
questo personaggio è così ricco, esilarante e stratificato che è
stato eccitante. Ancora una volta, sembra che sia questo nuovo
mondo in cui non ti rinchiudono più. Sento che la Marvel ha imparato quella lezione.
Se non vuoi farlo, non credo che ti faranno fare 20 film. Ma penso
che sia qualcosa che amo fare, e per me è una gioia lavorare con
qualcuno così creativo, anche per molto tempo. Quindi, se vogliono
che faccia questo personaggio da otto a dieci anni, lo farò senza
problemi, cercando sempre di avere dei margini di
libertà”.
Di cosa parla Creature
Commandos?
La serie animata Creature
Commandos è uno dei progetti sviluppati da
James Gunn e Peter Safran come
parte della loro trama DCU unificata. Lo spettacolo in sette episodi si
concentrerà su un’insolita squadra di personaggi DC, spesso
chiamati mostri. È giusto, quindi, che Creatures
Commandos sia una delle parti centrali dell’arco
“Gods
and Monsters“ del nuovo DCU, il primo capitolo di una storia in due parti
che verrà raccontata nel prossimo decennio.
Il cast vocale del film vedrà
Sean Gunn nei panni di
Weasel, a cui si uniranno Frank
Grillo nei panni di Rick Flag Sr.,
Maria Bakalova nei panni della principessa
Ilana Rostovic, Indira Varma nei
panni di The Bride, Zoe Chao nei
panni di Nina Mazursky, Alan
Tudyk come Dr. Phosphorus, David Harbour come Eric
Frankenstein, Sean Gunn come G.I. Robot,
con Steve Agee che riprende il ruolo di
John Economos.
David Harbour e Lily Allen hanno
aperto le porte della loro casa di New York a Architectural
Digest. La coppia, sposata dal 2020, ha condotto le
telecamere in un tour della loro casa, descrivendo arredo e scelte
architettoniche, fino ad arrivare nella cabina armadio di Harbour,
dove, con grande sorpresa, si è scoperto che l’attore conserva,
incorniciata, una foto del suo Hellboy.
Mostrando l’ambiente alla camera,
l’attore prende la cornice, la mostra alla camera e dice:
“Questa la tengo perché, quando mi sento particolarmente bene,
mi ricordo da dove vengo”. C’è sicuramente molta autoironia in
questo!
L’adattamento di Hellboy che ha
visto protagonista
David Harbour è stato un insuccesso di critica e
pubblico, e non ha aiutato il fatto che gli spettatori avrebbero
preferito vedere un terzo film di Guillermo del
Toro con Ron Perlman invece che un
reboot. Harbour ha avuto molta più fortuna in altre serie, sia sul
grande schermo, con il ritratto di Guardiani Rosso che tornerà in
Thunderbolts per
Marvel Studios, sia sul piccolo schermo, con
il ruolo ormai iconico di Jim Hopper, lo sceriffo di Hawkins in
Stranger Things, per Netflix.
David Harbour ha ufficialmente confermato che la
produzione di Thunderboltsè
attualmente sospesa a seguito dello sciopero deglisceneggiatori della WGA.
Quando i Marvel Studios hanno finalmente annunciato
Thunderbolts,
i fan sono rimasti entusiasti della notizia. Sfortunatamente,
l’elenco dei personaggi scelti si è rivelato un po’ divisivo. Con
una squadra composta da Yelena Belova, Bucky Barnes, Red
Guardian, US Agent, Ghost e Taskmaster,
si tratta per lo più Super Soldiers, il che significa che il gruppo
manca di varietà e di molti degli eroi / cattivi che invece
compaiono nei fumetti di Thunderbolts.
Di conseguenza, il film ora sembra
più un sequel di Black Widow e The Falcon and The Winter
Soldier, prodotti molto realistici nell’ambito del
MCU, che un vero debutto per la
squadra che molti lettori di fumetti conoscono e amano dal
materiale originale.
Nonostante ciò, il progetto sembra
comunque interessante e degno di interesse, anche perché molti dei
personaggi coinvolti sono trai nuovi preferiti dei fan del MCU. Tuttavia è stato recentemente
riferito che la produzione sia di Thunderbolts
che di Wonder Man è stata sospesa “a tempo
indeterminato” per lo sciopero WGA in corso.
Sfortunatamente, la star
David Harbour ha confermato che è così in un
recente post sui social media. Come molti film dei Marvel Studios, supponiamo che le
camere inizieranno a girare senza una sceneggiatura completamente
finita. Con gli sceneggiatori non autorizzati a lavorare su film e
programmi TV durante lo sciopero, probabilmente non c’era modo di
iniziare la produzione quando la storia probabilmente non è stata
ancora cominciata.
Instancabile David S.
Goyer, lo sceneggiatore, attualmente impegnato alla
realizzazione di Batman vs
Superman, non si accontenta del
contratto di esclusiva recentemente firmato con la Warner
Bros(con cui ha in programma la stesura
della sceneggiatura per il film riguardante
la Justice League) ed ha così avviato i
lavori per la produzione di The
Forest. Prodotto in collaborazione
con Lava Bears (il cui CEO
è David Linde), TheForest sarà un film horror dalle atmosfere
nipponiche e si svolgerà interamente nella foresta di Aokigahara in
Giappone. Dunque, di quello che fino a poco tempo fa era noto come
il progetto senza nome di David S. Goyer, non
solo è stato rivelato il titolo, ma anche il
regista: Jason Zada.
Per Jason Zada,
sinora impegnato principalmente con pubblicità, videoclip musicali
e cortometraggi interattivi (Take this
lollipop), sarà il banco di prova con una produzione
cinematografica. Per quanto concerne la sceneggiatura, su cui
inizialmente era al lavoro lo
stesso Goyer, si è cominciata una fase
di riscrittura, il cui incarico è toccato a Sarah
Cornwell, romanziera che per la prima volta si cimenterà
col lavoro di sceneggiatrice. Le riprese di The
Forestavranno il via la
prossima estate e saranno supervisionate da Tory
Metzger, presidente della Lava
Bear.
A intrigare i fan dell’Uomo
d’Acciaio è lo sceneggiatore David Goyer, che
riferendosi ai teaser e ai trailer recentemente lanciati per
annunciare il film, ha dichiarato che costituiscono solo la punta
dell’iceberg e che c’è tantissimo che il pubblico ancora non
sa.
Goyer ha sottolineato in proposito che si è voluto seguire
l’esempio di Nolan e dei suoi film dedicati a
Batman, sul quale fino all’ultimo il regista ha voluto mantenere
più segreti possibile.
Riguardo la supposta oscurità del
film, Goyer ha affermato che realistico non vuol dire per forza
‘dark’, spiegando che affrontare il personaggio come se fosse stato
il Cavaliere Oscuro sarebbe stato un errore: i film di Batman sono
molto più nichilisti; quella di Superman è invece sempre stata una
storia all’insegna della speranza.
Superman uscirà il prossimo 14
giugno in 3D, 2D e Imax; del cast fanno parte Henry
Cavill, Amy Adams, Michael
Shannon, Kevin Costner, Diane
Lane, Laurence Fishburne, Antje
Traue, Ayelet Zurer, Christopher
Meloni, Russell Crowe, Michael
Kelly, Harry Lennix e Richard Schiff.
Tutte le info utili nella nostra Scheda
Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le
news nel nostro speciale: Superman: Man of
steel. Di seguito la foto gallery completa del
film:
David Gordon Green
dirigerà Stronger, film che racconterà
l’attentato durante la maratona di Boston del 2013.
Si intitolerà
Stronger e racconterà i fatti della
Maratona di Boston del 2013. E’ il nuovo progetto della Lionsgate
che, come anticipa Variety, avrà come protagonista Casey
Affleck, bostoniano DOC. Non ci sono indicazioni sulla
rivista in merito al personaggio che Affleck interpreterà, ma il
film è incentrato sulla storia vera di Jeff
Bauman, un sopravvissuto alla tragedia, che nonostante la
perdita di entrambe le gambe, ha contribuito alla caccia all’uomo
che ha portato alla cattura dei terroristi coinvolti.
Il libro di Bauman, intitolato
Stronger (scritto a quattro mani con Bret
Whitter), sarà la traccia su cui basare la sceneggiatura
del film, che sarà scritta dall’esordiente John Pollono.
Il libro comincia con l’esplosione
della prima bomba, e tutto è raccontato dal punto di vista del
protagonista, testimone. Alla linea d’arrivo della maratona esplode
il primo ordigno, e dopo giorni, Jeff si sveglia in ospedale. Non
riesce a camminare, non ha più le gambe. Si toglie i tubi che lo
aiutano a respirare e prova a parlare, non ci riesce. Chiede
l’occorrente carta e penna e scrive: “Ho visto l’uomo. Mi ha
guardato in faccia.” Ha così inizio una caccia all’uomo, una
delle più grandi della storia del Paese. E inizia così anche la
lunga strada di Jeff verso la guarigione.
A far tremare le vene dei polsi ai
fan di Dario Argento, basterebbero titoli come Pineapple Express
(uscito in Italia come Strafumati) e The Sitter (Lo
Spaventapassere); che David Gordon Green si sia messo in testa di
lavorare a un remake di Suspiria non è certo una novità (se ne
parla da almeno un paio d’anni), tuttavia (sempre che il nostro non
decida di imbarcarsi in un’altra pregevole commedia) sembra che il
momento per il decollo del progetto sia finalmente arrivato… Green
ha già scritto il film assieme Chris Gebert, rivisitando la vicenda
della studentessa americana che, iscritta ad una famosa accademia
di danza in Europa, si troverà di fronte ad una serie di omicidi
particolarmente cruenti… A voi giudicare, se questa sia
effettivamente una buona notizia… o forse no…
Dopo la serie tv Eastbound
& Down, David Gordon Green (Strafumati,
Joe) e Don Johnson torneranno a lavorare
insieme. L’occasione sarà un film ambientato nel mondo del college
football degli anni ’80.
La pellicola, che si intitolerà
Score, vedrà Johnson nei panni di un
allenatore fuori dagli schemi che decide di infrangere tutte le
regole della NCAA reclutando nella sua squadra una banda di
criminali. Johnson si occuperà anche della sceneggiatura del film.
Prossimamente vedremo Gordon Green alla regia di Manglehorn, film che vedeAl Pacino nei panni del
protagonista.