Mamma ballerina, papà doppiatore (è
la voce francese di Ned Flanders dei Simpson),
nonni materni editori di poster di film. L’arte – soprattutto
quella cinematografica – ce l’ha nel sangue, Mélanie
Laurent; e alle sue origini è legato anche il ruolo che le
cambierà la carriera, quello di Shoshanna Dreyfus in Bastardi
senza gloria. Come lei, anche Mélanie è ebrea e c’è di più:
suo nonno è un vero sopravvissuto delle deportazioni naziste.
Fortunatamente la ragazza nasce in
tempi più felici, esattamente nel 1983 a Parigi, e, malgrado
respiri arte sin dal primo vagito, arriva al cinema solo da
adolescente, quando nel 1998 va con l’amica del cuore sul set di
Asterix & Obleix contro Cesare a vedere il padre di
lei recitare. Un signore di nome Gérard Depardieu la nota
subito e le chiede se per caso non voglia provare a fare l’attrice.
La risposta di Mélanie è uno scanzonato “Perché no?”, e il gioco è
fatto. Prima Gérard le dà qualche consiglio da veterano, ovvero non
studiare recitazione (è già dotata quanto basta), non imparare le
battute troppo in anticipo e non sentirsi mai ridicoli quando si
interpreta un ruolo. A questo punto la fanciulla è pronta per il
debutto in Un pont entre deux rives di
Auburtin, coprodotto da Depardieu, appunto.
Non scordiamoci che Mélanie va
ancora a scuola ma, una volta presa la maturità classica, può
dedicarsi al cinema full time, e sembra prenderlo molto sul serio
perché, fra il 1999 e il 2009, appare più o meno in una ventina di
film. Tra i tanti titoli, nel 2005 attira l’attenzione con
Tutti i battiti del mio cuore di Jacques
Audiard, e l’anno successivo si aggiudica il ruolo da
protagonista in Je vais bien, ne t’en fais pas di
Philippe Lioret, che le fa guadagnare numerosi
riconoscimenti, primo fra tutti il Premio César per la miglior
promessa femminile. Durante le riprese del film, mademoiselle
Laurent incontra anche quello che sarà il suo compagno per quattro
annetti buoni, Julien Boisselier (salvo poi troncare nel
2009, e sposarsi nel 2012 con un giovanotto dall’identità ignota,
che nel 2013 le regalerà il suo primo bebé, Léo). La svolta vera
arriva nel 2009 col già citato Bastardi senza gloria: Mr
Quentin Tarantino, infatti, la sceglie come protagonista
femminile in un cast di maschioni rudi e pronti a tutto. Anche la
sua Shoshanna, comunque, non scherza e l’intensa interpretazione di
Mélanie – un mix di dolce fragilità e invincibile forza d’animo –
lascia senza fiato.
Nello stesso anno la ragazza mette
a segno un altro colpaccio, Il concerto di
Radu Mihăileanu, e le lodi vanno da sé. Nel frattempo, però,
è riuscita anche a sperimentare la regia con un paio di
cortometraggi, De moins en moins, selezionato a
Cannes 2008, e l’erotico À ses pieds. Avrebbe dovuto
debuttare come regista anche a teatro e al cinema, ma poi si è
messo di mezzo Tarantino col suo filmetto e lei ha dovuto
rimandare. Il 2010 è la volta di Vento di primavera e
Beginners; il 2011 è l’anno del Festival
di Cannes, che la sceglie come madrina, ma anche di
Dior, che la vuole per la campagna del profumo Hypnotic
Poison, e di Damien Rice, che collabora alla
realizzazione del primo disco di Mélanie, En
t’attendant (e quando la ospita a casa sua in Irlanda, non
la inizia solo alla musica, ma pure al compostaggio domestico e al
cibo organico). Recentemente abbiamo visto la Laurent in
Treno di notte per Lisbona e nell’hollywoodiano
Now You See Me – I maghi del crimine, ma non finisce
certo qui.
Bellezza e grazia concentrate in
appena 157 centimetri (si sa, nelle botti piccole c’è il vino
buono) e un talento pronto a esplodere in ogni ruolo. Questa è
M.lle Laurent. E ha solo 31 anni. BON ANNIVERSAIRE MÉLANIE!