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Two Sisters: recensione del film di Ji-woon Kim

Two Sisters: recensione del film di Ji-woon Kim

Two Sisters  (Janghwa, Hongryeon) è il film horror coreano del 2003 diretto da Ji-woon Kim

La trama di Two sisters

Due sorelle, Su-mi ( Lim Soojung ) e Su-Yeon ( Moon Geun-young ) tornano alla casa di campagna dove il loro padre vive con la loro matrigna, Eun Joo ( Jung-ah Yum ). Tra le ragazze e la matrigna c’è un grande odio. Tutto sembra legarsi a presenze soprannaturali e minacciose che popolano la casa.

Raccontare la storia di Two Sisters significa in buona parte raccogliere tasselli e indizi disseminati dalla regia ( pillole, armadi, parole ), trovare rispondenze e incoerenze per dare un senso a tutto ciò che si vede. Storia di fantasmi o di una mente paranoica?  Entrambe le cose? Di chi è questa mente? Di chi i “fantasmi”? In questo film ( si può anche parlare di tipologia di film ) lo spettatore avverte fin da subito lo “strano” e il “perturbante” (traspare dalle primissime scene in cui le “two sisters” arrivano nella casa, grazie anche ad un ottima recitazione “deformante” della matrigna (la Yum).

Lo spettatore più che dalla “paura” è preso  dal  bisogno di capire, che si lega ad un vago senso di inquietudine. Con lo scorrere del film, non può che affastellare congetture su congetture che di volta in volta le scene confermano, smentiscono o, cosa che chi ha familiarità con film lynchani avrà provato spesso, “confermano in parte”, e sì! perché c’è sempre, o quasi, qualcosa che non torna! L’orrore in Two Sisters è affidato a poche scene propriamente “horror”:  a quelle atmosfere alla “vedo la gente morta” stile “Il Sesto Senso” (con apparizioni dal fuori campo annesse ) e a un paio di scene che danno fondo al repertorio “orientale” di bambine alla “Samara di the Ring” (non resta che scegliere se avvicinarsi alla vittima con steady o camera a mano).

Ma chi cerca un “The Ring” non può restare soddisfatto da un “Two sisters“. Del resto è una diversa tipologia di horror. I punti di forza, e le tensioni del film sono in altre scelte: nel senso di enigma attraverso un montaggio che lega scene di apparizioni o sevizie ad altre che lasciano avvertire una tragedia più “intima” e “metaforica”, nelle sequenze complesse (ancor più se riviste col senno di poi) aperte da dettagli significativi o evocativi ( l’occhio in dettaglio di Soo-mi o il calice inquadrato con grandangolo che occupa l’intero schermo e si  riempie di vino rosso aprendo una perturbante cena con parenti ).

L’angoscia e l’orrore iniziano a emergere negli ultimi minuti del film, per l’accumulo di tensione e di enigmi che si “sciolgono”. In Two sisters ci sono pochi personaggi, legati da una rete di conflitti ad eventi passati cui si accenna continuamente ma che non vengono mai affrontati direttamente ( ottimo sviluppo del concetto di “perturbante” da parte Ji-woon Kim, sia in qualità di regista che di sceneggiatore ).  Le primissime scene sono curate con grandi dote estetiche ( molto bella l’opposizione lirica dei paesaggi naturali con gli ambienti chiusi della casa ).

Le musiche di Byung-woo Lee, pochi temi ben dosati e ricorrenti, che creano suggestioni e avvolgono gli eventi in una rassegnata e dolorosa malinconia, aprono i poetici titoli di testa. Per far tornare i conti in “Two Sisters” serve più di una visione, senza la garanzia di venire poi appagati da una vera coerenza. Se non altro una seconda visione è invogliata anche dalle pregevoli qualità estetiche del film.

Parto col folle: recensione del film con Robert Downey jr.

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Parto col folle: recensione del film con Robert Downey jr.

Todd Phillips torna in sala con Parto col folle, una brillante commedia che si presenta come piccolo intervallo fra il suo grande successo Una notte da leoni e l’attesissimo sequel previsto per questa primavera. Ma Phillips non permette ai suoi fan più accaniti di disperarsi nell’attesa e anche questa volta butta dentro il film il divertente e amato (nonostante il nome impronunciabile) Zach Galifianakis, il cognato dello sposo de Una notte da leoni per intenderci.

Protagonista di Parto col folle questa volta è il carismatico Robert Downey jr. che visti i successi degli ultimi anni (da Iron Man a Sherlock Holmes) può permettersi di guardare al futuro e lasciarsi alle spalle le vicissitudini giudiziarie che l’hanno coinvolto nei primi anni del 2000 e che gli regalarono anche un calo di popolarità. Peter Highman, architetto in trasferta, riceve la notizia dell’imminente nascita del suo bambino, intenzionato a prendere il primo volo per Los Angeles si imbatte nel curioso Ethan, aspirante attore, con cui ha una serie di imprevisti che gli faranno saltare il volo. Paradossalmente da qui in poi sarà proprio Ethan l’unico con cui potrà viaggiare on the road fino all’ospedale di Los Angeles in una corsa contro il tempo piena di situazioni “anomale”.

Parto col folle, Robert Downey jr. e Zach Galifianakis in stato di grazia

Formula già vista e ben rodata, Phillips utilizza l’ennesima strana coppia per l’ennesimo film on the road pieno zeppo di spunti comici, malintesi, equivoci e situazioni irritanti. I due attori tengono bene il film, Downey ha finalmente la possibilità di mettere i suoi costumi da detective/supereroe nell’armadio mentre Galifianakis ripropone con pochissime varianti il personaggio di Alan Garner della precedente pellicola di Phillips. Il regista dal canto suo, si rifà molto al suo datato ma sempre molto divertente Road Trip.

Oltre ai due attori che recitano a tutto campo sono senz’altro da segnalare le altre presenze del film, Jamie Foxx, Juliette Lewis e RZA, attori che curiosamente svolgono tutti e tre la duplice carriera di cantante/attore, chi più e chi meno bilanciato da una parte e dall’altra. Un Jamie Foxx, qui nei panni dell’amico Jim, che ritrova per la terza volta Robert Downey jr.  dopo Kiss Kiss Bang Bang e il bellissimo film di Joe Wright: Il solista. Chiude la fila Michelle Monaghan fresca del film Somewhere di Sofia Coppola che qui interpreta la moglie di Peter, donna incinta in attesa dell’arrivo di suo marito.

Ottima anche la colonna sonora per lo più a tinte rock dove spiccano nomi come Cream, Wolfmother, Rod Stewart, Neil Young e Pink Floyd.

Ecco il trailer del film su Amanda Knox

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E’ stato rilasciato il trailer del film che ripercorre la vicenda di Amanda Knox, girato in Italia dal regista Robert Dornhelm, sara’ trasmesso in prima mondiale negli USA il 21 febbraio dalla rete televisiva.

Ecco il Poster di Capitan America

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Ecco il Poster di Capitan America

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Marvel Studios ha reso noto il manifesto di Capitan America: The First Avenger, che uscirà in 3D e in 2D nei cinema il 22 luglio.

Werner Herzog e Naomi Watts insieme?

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Werner Herzog sarebbe in trattativa con Naomi Watts per affidarle il ruolo da protagonista in un suo prossimo lavoro intitolato Queen of the Desert.

Secondo alcuni rumors sembrerebbe proprio di si. Il film racconterà la storia di Gertrude Bell, personaggio realmente esistito, una donna inglese dalla vita ricca e avventurosa che, all’alba del XX secolo, fu viaggiatrice, scrittrice, archeologa, esploratrice, cartografa, agente segreto e diplomatica per conto dell’Impero Britannico. La Bell, inoltre, fu una specie di Lawrence d’Arabia al femminile, svolgendo attività a sostegno della Rivolta araba nel corso della Prima Guerra Mondiale ed ebbe un ruolo di primo piano nella creazione di stati arabi come l’Iraq e la Giordania.

Fonte:comingosoon

James Cameron: Tom Cruise vuole Le montagne della follia!

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Arrivano notizie fresche dul film tratto da Le montagne della follia di Lovecraft ed è  James Cameron in persona, produttore del film ad aggiornare la situazione. l regista Guillermo del Toro sta lavorando allo script, e Tom Cruise vuole far parte del cast…

Intervistato da MTV Cameron ha dichiarato:

Tom vuole partecipare al film. Non credo che sia già stato fatto un contratto, ma la nostra speranza è quella di raggiungere un accordo presto. Guillermo sta lavorando come un pazzo alla nuova sceneggiatura, speriamo di girare a giugno o luglio.

Attendiamo la fine della stesura definitiva dello script per iniziare a parlare con grande interesse del progetto.

Fonte: MTV

http://www.cinefilos.it/site/film/data-base-artisti.html?task=detay&id=28&katid=1

Ghostbuster 3: parla lo sceneggiatore Eisenberg

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Ghostbuster 3: parla lo sceneggiatore Eisenberg

Sembra proprio che le riprese del terzo Ghostbusters siano destinate a ritardare. La Sony pensava di farlo uscire per l’estate del 2012 ma questa data è sempre più in bilico. Il tutto dovuto come avevamo già segnalato alla risposta che tarda ad arrivare sullo script di Bill Murray. Sia la Sony Pictures, che Harold Ramis, Dan Aykroyd e Ivan Reitman hanno già dato la loro approvazione allo script di Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky. Ora arrivano dichiarazioni dallo stesso Lee Eisenberg che spiega un po’ la situazione:

Al momento, abbiamo uno script sul quale ormai non mettiamo mano da due mesi: stiamo aspettando che Bill Murray lo legga. La gente sembra entusiasta, e anche la Sony. Siamo molto fieri di questo script, ci abbiamo lavorato duramente e penso che il film sarà molto divertente. Abbiamo lavorato assieme a Ivan Reitman per un paio di anni, e abbiamo coinvolto molto anche Dan Aykroyd. Harold Ramis ha un credit sulla storia assieme a noi. Poi abbiamo riscritto la sceneggiatura, in realtà è stata riscritta molte volte, diventando sempre più brillante e divertente. C’è voluto un po’ per capire realmente il tono di un film come Ghostbusters: è spaventoso scrivere un film con i personaggi con cui sei cresciuto, l’ultima cosa che vuoi fare è deludere.

Anche il produttore Joe Medjuck dice la sua:

La Sony ci ha detto che volevano farlo, e tutti sembrano adorare lo script. Bill ha saputo che la sceneggiatura è buona, ma non l’ha letta. Bill è fatto così: dice a tutti che non ha tempo. Harold racconta sempre una storia molto divertente sui mesi passati a convincere Bill a leggere Il Giorno della Marmotta. Ogni settimana Bill andava da Harold e gli diceva: “Sai… ho letto dieci pagine, sembrano ottime. Sarà ottimo anche il resto?”

Per quel che ne so, non ha ancora letto nemmeno dieci pagine dello script di Ghostbusters 3. Per quanto riguarda i primi due film, Bill diede subito la sua disponibilità. Andò in India a girare The Razor’s Edge; non aveva ancora letto lo script di Ghostbusters ed era già pronto per le riprese!

Rimaniamo in attesa di ulteriori notizie! 

Fonte:badtaste

Ghostbuster 3: parla lo sceneggiatore Eisenberg

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Ghostbuster 3: parla lo sceneggiatore Eisenberg

Sembra proprio che le riprese del terzo Ghostbusters siano destinate a ritardare. La Sony pensava di farlo uscire per l’estate del 2012 ma questa data è sempre più in bilico. Il tutto dovuto come avevamo già segnalato alla risposta che tarda ad arrivare sullo script di Bill Murray. Sia la Sony Pictures, che Harold Ramis, Dan Aykroyd e Ivan Reitman hanno già dato la loro approvazione allo script di Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky. Ora arrivano dichiarazioni dallo stesso Lee Eisenberg che spiega un po’ la situazione:

Al momento, abbiamo uno script sul quale ormai non mettiamo mano da due mesi: stiamo aspettando che Bill Murray lo legga. La gente sembra entusiasta, e anche la Sony. Siamo molto fieri di questo script, ci abbiamo lavorato duramente e penso che il film sarà molto divertente. Abbiamo lavorato assieme a Ivan Reitman per un paio di anni, e abbiamo coinvolto molto anche Dan Aykroyd. Harold Ramis ha un credit sulla storia assieme a noi. Poi abbiamo riscritto la sceneggiatura, in realtà è stata riscritta molte volte, diventando sempre più brillante e divertente. C’è voluto un po’ per capire realmente il tono di un film come Ghostbusters: è spaventoso scrivere un film con i personaggi con cui sei cresciuto, l’ultima cosa che vuoi fare è deludere.

Anche il produttore Joe Medjuck dice la sua:

La Sony ci ha detto che volevano farlo, e tutti sembrano adorare lo script. Bill ha saputo che la sceneggiatura è buona, ma non l’ha letta. Bill è fatto così: dice a tutti che non ha tempo. Harold racconta sempre una storia molto divertente sui mesi passati a convincere Bill a leggere Il Giorno della Marmotta. Ogni settimana Bill andava da Harold e gli diceva: “Sai… ho letto dieci pagine, sembrano ottime. Sarà ottimo anche il resto?”

Per quel che ne so, non ha ancora letto nemmeno dieci pagine dello script di Ghostbusters 3. Per quanto riguarda i primi due film, Bill diede subito la sua disponibilità. Andò in India a girare The Razor’s Edge; non aveva ancora letto lo script di Ghostbusters ed era già pronto per le riprese!

Rimaniamo in attesa di ulteriori notizie!

Fonte:badtaste

Julia Roberts in trattative per il film di Biancaneve

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A quanto pare  Julia Roberts è ufficialmente entrata in trattative per interpretare la matrigna cattiva in The Brothers Grimm: Snow White, l’adattamento della favola di Biancaneve diretto da Tarsem Singh…

Sembra che a Hollywood impazzi la moda di Biancaneve. Infatti sono tre i progetti che prendono spunto dalla famosa favola. Oltre al progetto Snow And The Seven, si aggiunge quello della Universal e oggi si è saputo che Kristen Stewart è vicina a ottenere il ruolo di Biancaneve. Il film si intitolerà  Snow White and the Hunstman.

Mentre quello che vedrà, se le trattative andranno in porto, Julia Roberts si intitolerà The Brothers Grimm: Snow White ele riprese dovrebbero iniziare questa primavera in 3D, ma resta ancora da vedere se effettivamente la Disney, la Universal e la Relativity decideranno di procedere con tre progetti così simili nello stesso anno.

Staremo a vedere.

Fonte:badtaste.it

Taxi Driver: recensione del film di Martin Scorsese

Taxi Driver: recensione del film di Martin Scorsese

La recensione del film cult del 1976, Taxi Driver diretto da Martin Scorsese e con protagonisti Robert De Niro, Jodie Foster e Harvey Keitel.

altTaxi Driver è un film del 1976 diretto da Martin Scorsese e scritto da Paul Schrader, vincitore della Palma d’oro al 29º Festival di Cannes.  Il primo film-denuncia sugli effetti negativi della guerra in Vietnam sui reduci, benché non lo faccia in modo esplicito, ma in modo brillantemente sottinteso. La nevrosi di Trevis è talmente ben raffigurata da De Niro che pare materializzarsi e poter essere toccata con mano. Una certa polemica viene destinata anche all’universo femminile, a volte eccessivamente auto-idealizzato e verso la politica e la sua ipocrisia. La colonna sonora di Bernard Herrmann fa il resto.

Travis, ex marines in Vietnam, si fa assumere come tassista notturno poiché da quella brutta avventura non riesce più a dormire serenamente. Vive così la strada di notte, con i suoi “mostri” e i suoi “fantasmi”, che egli senza mezze misure ritiene rifiuti della società. Non riesce nemmeno a frequentare o anche semplicemente a parlare con qualche donna, e soffoca questa incapacità recandosi spessissimo ad un Cinema porno. Nota però una donna dall’aspetto angelico. Betsy, che lavora nello staff di un senatore candidato alle presidenziali, l’on. Palantine; e per avvicinarsi a lei finisce anche per appassionarsi alla politica di quest’ultimo, sebbene non ne conosca minimamente le idee politiche. Ben presto però la solitudine tornerà a fargli compagnia, ma riuscirà anche a farsi valere.

Taxi Driver, il capolavoro di Martin Scorsese

altConsiderato da molti uno dei più importanti e controversi film del cinema statunitense, è stato acclamato per le sue scene di forte impatto e per il suo ruvido realismo. Il film ha reso celebri entrambi i suoi attori protagonisti, Robert De Niro e Jodie Foster, quest’ultima solo tredicenne quando il film fu distribuito. Di spessore anche l’interpretazione della bella Cybill Shepherd e di Harvey Keitel, che Scorsese aveva già reso celebre nel film Mean Streets.

Taxi Driver fu un successo commerciale, ricevette diverse nomination al Premio Oscar e fu premiato al Festival di Cannes con la Palma d’oro. Negli anni successivi è stato inserito al 47º posto nella lista AFI’s 100 Years… 100 Movies redatta dall’American Film Institute. Nel 1994 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. È stato inserito da Quentin Tarantino nella lista dei suoi 12 film preferiti al terzo posto. A colpire molto la critica e il pubblico sono stati due fattori: la sparatoria finale, per l’epoca, molto intensa; la quale ha mantenuto il suo impatto visivo ancora oggi. Nel tentativo di evitare il massimo divieto della censura, Scorsese desaturò i colori della pellicola, rendendo il rosso del sangue meno appariscente. In alcune interviste rilasciate in seguito, Scorsese commentò che col tempo aveva apprezzato il cambiamento dei colori, considerandolo un miglioramento rispetto al girato originale (che non è possibile vedere perché andato perduto).

Il secondo fattore è la presenza di un’attrice appena tredicenne, nel ruolo di una giovane prostituta. Trattasi di Jodie Foster. In particolare, a destare scalpore è la presenza della ragazzina nella sopra citata scena della sparatoria finale; ma come lei stesso affermò, fu eseguito con un occhio di riguardo per lei, che non ne rimase traumatizzata e che il backstage di preparazione degli effetti speciali suscitò in lei molto interesse.

Tra le varie curiosità che esso ha suscitato, si ricorda la scena finale che ritrae Travis aggiustare nervosamente lo specchietto retrovisore non appena Betsy (la collaboratrice del Senatore Palantine, interpretata dall’affascinante Cybill Shepherd) lascia il taxi a pochi fotogrammi dai crediti finali. Scorsese ha commentato i momenti finali del film dicendo che il rapido sguardo quasi nevrotico di Travis allo specchietto potrebbe rappresentare la possibilità che Travis possa soffrire di nuovo di depressione e scatti d’ira in futuro. Questo finale quasi aperto è stato paragonato a quello di Arancia meccanica di Stanley Kubrick, in cui Malcolm McDowell nei panni di Alex DeLarge sembra riconquistare il suo lato sociopatico nella sua battuta finale: «Ero guarito, eccome!».

Tra le altre curiosità sul film ricordiamo: inizialmente Martin Scorsese scelse Dustin Hoffman per la parte di Travis Bickle, ma l’attore rifiutò e la parte andò a De Niro. Quando nel film Iris si accinge a slacciare i pantaloni a un Travis riluttante, a recitare fu la sorella maggiore della Foster (allora diciannovenne), quasi sua sosia, per evitare la partecipazione di una minore a scene ad alto tasso di eccitazione sessuale. La Foster, come detto allora dodicenne, dovette passare quattro ore con uno psichiatra prima di ottenere la parte (la quale era stata prima offerta a Melanie Griffith, che rifiutò). Furono utilizzate dal regista modalità di ripresa alquanto innovative per l’epoca come quando Travis telefona e la telecamera si sposta al corridoio, o quando De Niro è nel deposito dei taxi e l’inquadratura smette di seguirlo per soffermarsi su altri particolari. Infatti il raccordo di sguardo a semi-soggettiva, non segue tradizionalmente il protagonista nel deposito, ma la telecamera compie un giro panoramico, per poi ritrovare il protagonista più avanti.

Taxi Driver

De Niro recitava parallelamente sia nel film di Scorsese sia in Novecento di Bertolucci, girato in Italia proprio nello stesso periodo. Inoltre l’attore ha lavorato come tassista nei sei mesi antecedenti alle riprese, e ha studiato le malattie mentali. Nel film compare anche Martin Scorsese, il quale interpreta la parte del marito che osserva sua moglie dal taxi di Travis. L’attore che doveva recitare quella parte fu costretto a rifiutare a causa di un infortunio. Martin Scorsese si vede anche quando Betsy entra nell’ufficio, seduto vicino alle scale.

La scena più famosa del film è probabilmente quella in cui Travis fa pratica con la pistola davanti allo specchio ed inizia un monologo in cui si rivolge alla sua immagine riflessa: «Ma dici a me? Ma dici a me? … Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui». Questa scena non era prevista nel copione, che indicava solo «Travis guarda in uno specchio», ma De Niro decise di aggiungere delle battute per calarsi nella personalità di Travis. A Scorsese piacque così tanto che decise di tenerla nel montaggio finale.

L’autore della colonna sonora è come detto il celebre Bernard Herrmann (1911-1975), noto per la sua collaborazione con Alfred Hitchcock (in particolare per Psycho). Fu la sua ultima composizione, poiché Herrmann morì prima che il film uscisse nelle sale. Taxi Driver è dedicato alla sua memoria. Il pezzo principale è “Twisted nerve”, capolavoro in chiave jazz. Il finale ha lasciato spazio a molte fantasie riguardo ad un sequel. Voci tornate in auge anche nel corso del 2010. Scorsese ha dichiarato più volte di non avere intenzione di realizzarlo. Ma visto che proprio nel 2010 molti sono stati i sequel anche a distanza di decenni, non si esclude un ritorno di Trevis e le sue manie.

Una fiction sui Casalesi

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Una fiction sui Casalesi

IMG_CASALESI_548x345Ultimo clan ad essere oggetto di attenzioni cinematografiche sarà quello dei Casalesi, pare con particolare attenzione alla figura di “Sandokan” Schiavone. Regista sarà lo stesso de “Il Capo dei capi”, Pietro Valsecchi.

Water for Elephants: la locandina

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Water for Elephants: la locandina

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E’ uscito il primo poster ufficiale di Water for Elephants, il film che vedrà per la prima volta sullo schermo la coppia Robert Pattinson – Reese Witherspoon.

perFiducia: Terza edizione

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perFiducia: Terza edizione

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Questa mattina alla Casa del Cinema si è tenuta la terza edizione di perFiducia, un progetto cinematografico sostenuto da Intesa Sanpaolo che ha come padri fondatori tre dei più rinomati registi del Cinema italiano: Ermanno Olmi, Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino. In questa edizione sono stati presentati tre cortometraggi di registi esordienti italiani, Laura Bispori con Biondina, Marco Chiarini con Omero bello-di-nonna e Paolo Zucca alla regia di Cuore di Clown.

Senna rivive sullo schermo

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Senna-movie

Un film documentario su un mito odierno è l’ultimo lavoro del regista Inglese, di origini indiane, Asif Kapadia. Il mito è quello di Ayrton Senna, campione brasiliano di Formula Uno. Il film Senna, premiato in America al Sundence Film Festival, è uscito prima in Brasile ( la terra natale che lo ama alla pari di Pelé e Garrincha ) e in Giappone ( dove Ayrton è tuttora un idolo per aver portato i motori Honda della Mclaren alla conquista di tre mondiali: ’88 , ’90 e ’91 ).

Addio a Maria Schneider

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Addio a Maria Schneider

E’ morta l’attrice francese Maria Schneider, protagonista fra l’altro di ‘Ultimo tango a Parigi’. La Schneider, 58 anni, e’ morta questa mattina dopo una lunga malattia.

A comunicare la notizia i familiari dell’attrice. La Schneider è rimasta legata al ruolo di Jeanne nell’Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci nell’immaginario collettivo, per sempre abbracciata a Marlon Brando, nelle sequenze memorabili del film. Nessuna delle sue interpretazione successive e precedenti è servita a cancellare quel personaggio così misterioso.

Ha partecipato, tra gli altri, a Professione Reporter di Michelangelo Antonioni, Notti selvagge, Jane Eyre e Qualcosa in cui credere. La sua ultima apparizione è stata invece quella nel film di Josiane Balasko Cliente, del 2008. La salma sarà seppellita nel cimitero di Pere-Lachaise dopo il funerale religioso.

Fonte: comingsoon.it

Superman: Loise Laine da Olivia Wilde a Kirsten Stewart

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Superman: Loise Laine da Olivia Wilde a Kirsten Stewart

Il casting di Loice Laine, dopo aver archiviato quello di Clark Kent, sembra essere in grande fermento. Da alcuni rumors è uscita una prima shortlist composta da nomi di attrici del calibro di Kristen Stewart, Rachel McAdams, Jessica Biel, Dianna Agron, Malin Akerman, Olivia Wilde, e anche Mary ELizabeth Winstead e Kristen Bell

A quanto pare fra questi nomi uno era in vantaggio, quello di Kristen Stewart. E’ quanto riferisce WhatsPlaying.au, la giovane protagonista della saga di Twilight avrebbe incontrato Zack Snyder e la produttrice Deborah Snyder, ma a quanto pare sembra non essere interessata a ingabbiarsi in una nuova saga dopo Twilight, preferirebbe dedicarsi più a ruoli in piccoli film indipendenti. Anche se quest’ultimo rumors è stato categoricamente smentito dagli stessi agenti dellea Stewart.

Ad ogni modo attendiamo altre notizie. Ricordiamo che Superman è stato scritto da David S. Goyer e diretto da Zack Snyder, e uscirà a natale 2012. Prodotto da Christopher Nolan e Emma Thomas, e la sceneggiatura è basata su una storia di Goyer e di Nolan.

Boris il film: tantissime foto!

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boris_copy

La 01 Distribution ha pubblicato tantissime foto di Boris il film. Le foto mostrano momenti dietro le quinte, ma anche scatti durante le riprese. Per vederle …

Woody Allen aprirà Cannes 2011

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Woody Allen aprirà il festival di Cannes con il suo ultimo film, Midnight in Paris.

Si tratta di una commedia romantica che racconta le avventure di una famiglia in viaggio per affari nella capitale francese: tra i vari personaggi c’è anche una giovane coppia di fidanzati le cui vite verranno profondamente cambiate nel corso del viaggio. Nel cast di Midnight in Paris, Adrien Brody, Marion Cotillard, Rachel McAdams, Owen Wilson, Carla Bruni e molti altri.

Fonte: comingsoon.it

Uscite al Cinema del 4 Febbraio 2011

I fantastici viaggi di Gulliver: Lemuel Gulliver è un fattorino della posta di un grande giornale di New York…la sua è una vita lavorativa piatta, senza responsabilità e senza una possibilità di promozione. Nonostante non abbia alcuna possibilità, Lamuel, è da anni segretamente innamorato di Darcy, la caporedattrice della sezione viaggi, e fantastica sempre su di lei.

Un giorno per errore Darcy crede che Lamuel sia un grande reporter e lo manda nel mezzo del triangolo delle bermuda per scrivere un pezzo. Lamuel coglie al volo l’occasione ma quando arriva sul posto un onda anomala catapulta Lamuel su una strana isola con strani abitanti….si tratta dell’isola di Lilliput abitata dai Lillipuziani, piccoli omini laboriosi. Inizialmente Gulliver viene imprigionato ma quando salva al vita del Re conquista la fiducia del piccolo popolo. Diventato il loro idolo Gulliver li aiuta nella lotta contro i loro acerrimi nemici, i Blefuschiani, inoltre dovrà scontrarsi con i giganti…soprattutto con una bambina che lo usa come bambola!!

Rob Letterman dirige questo adattamento de “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift…anche se del libro c’è ben poco soprattutto perché viene trattata solo la parte iniziale sull’isola Lilliput, per non parlare poi dei significati nascosti dell’opera originale che qui non trovano spazio. L’unico tema che viene affrontato è che a seconda della prospettiva con cui guardi al mondo ogni cosa può cambiare, come ogni cosa è cambiata al protagonista guardando il mondo dall’alto della sua statura…la sua vita ha acquistato senso e consistenza. Al di là di questo il resto del film è puro divertimento con il sempre più comico Jack Black.

Biutiful: Uxbal dopo la separazione dalla moglie Marambra che soffre di bipolarismo ottiene la custodia dei loro due bambini, Mateo e Ana. Si mantiene grazie al lavoro clandestino di immigrati cinesi e africani e possiede un dono, quello di parlare con i morti, che sfrutta per alzare qualche soldo in più. Quando scopre di avere un cancro alla prostata incurabile la sua vita cambia…inizia ad interessarsi dei problemi degli immigrati e cerca di aiutarli, vuole a tutti i costi occuparsi dei figli e garantire loro una sicurezza futura, ma soprattutto non vuole essere dimenticato dai suoi bambini come lui ha dimenticato suo padre!
Alejandro Gonzalez Inarritu dirige Javier Bardem in questo film drammatico che ci mostra gli ultimi mesi di vita di uomo che cerca di affrontare i suoi problemi e i problemi delle persone che gli stanno accanto. Si affrontano temi importanti come l’immigrazione e l’integrazione delle comunità straniere nei paesi ospiti e il rapporto padre figli pieno di contraddizioni.

Femmine contro maschi: Anna e Pietro sono sposati da molto tempo e vivono la noia di un matrimonio monotono, lei è piemontese e sempre alla ricerca di trasformare lui nell’uomo dei suoi sogni, lui è calabrese, donnaiolo e un po’ ignorante. Dopo un incidente Pietro perde la memoria e per Anna arriva finalmente l’occasione di plasmare il marito a suo piacimento…almeno finché lui non riacquista la memoria!! Altre due coppie invece sono legate dalla passione che Michele e Rocco hanno per i Beatles e dal fatto che fanno parte di una cover band. Entrambe le loro mogli sono ostili verso la band e vogliono porre fine a questa sciocchezza della musica. Così Michele e Rocco mentono spudoratamente per poter continuare a coltivare la loro passione….un giorno però un serio litigio tra Rocco e sua moglie porta l’uomo a trasferirsi da Michele…le bugie pian piano vengono a galla!! Ed infine l’ultima coppia è formata da Marcello, chirurgo plastico, e Paola che sono divorziati da diversi anni ma fingono di essere ancora una famiglia felice quando vanno a trovare la madre di lui, una ottantenne che ha pochi giorni di vita. Come ultimo desiderio la madre di Marcello vuole vivere i suoi ultimi attimi con la famiglia, nella stessa casa. Così la coppia deve fingere per tutto il tempo per far felice la vecchietta.
Fausto Brizzi ci presenta ancora le varie difficoltà nei rapporti sentimentali presentando questa volta gli uomini come eterni bambini, un po’ mammoni e molto pigri, mentre le donne sono sempre alla disperata ricerca dell’uomo perfetto e per questo diventano un po’ manipolatrici. Le risate certo non mancano grazie alla presenza di Luciana Littizzetto, della coppia Ficarra-Picone e di Claudio Bisio.

Another Year: Tom, geologo, e Gerri, psicologa, sono felicemente sposati, hanno un figlio trentenne avvocato, Joe, che si lamenta continuamente del fatto che tutti i suoi amici si stanno per sposare mentre lui non riesce a trovare una compagna. In primavera la coppia invita Mary, una collega di Gerri, nella loro casa e dopo qualche bicchiere la donna inizia a lamentarsi della sua vita sentimentale. In estate è la volta di Ken, vecchio amico di Tom, anche lui dopo qualche bicchiere dà libero sfogo alle sue frustrazioni. Durante un barbecue in famiglia, a cui partecipano anche Ken e Mary, lui ci prova spudoratamente con lei, ma lei è attratta da Joe. Le sue speranze però vengono infrante l’autunno successivo, quando Joe presenta ai suoi genitori la fidanzata Katie…questo fa ingelosire Mary che si rivolge a Katie in maniera molto sgarbata. Quando, in inverno, Gerri e Tom si recano al funerale della moglie del fratello maggiore di Tom, Ronnie, la situazione degenera….il figlio di Ronnie ha un carattere molto particolare e durante il funerale si scontra con il padre creando imbarazzo, poi arrivano Mary e Katie…Gerri teme una reazione sgarbata di Mary ma fortunatamente le cose non vanno così.
Mike Liegh mette in scena un anno di vita di una famiglia come tante, analizza i rapporti interpersonali, studia i problemi che ognuno di noi deve affrontare nel vivere quotidiano. Tutto questo lo fa seguendo lo scorrere delle stagioni di un anno al termine del quale alcuni dei personaggi riescono a crescere e ad imparare dalle esperienze vissute, mentre altri no.

 

Il Cigno Nero: recensione del film con Natalie Portman

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Il Cigno Nero: recensione del film con Natalie Portman

La recensione del film Il Cigno Nero diretto da Darren Aronofsky con protagonista Natalie PortmanMila Kunis e Vincent Cassel.

Una giovane ballerina è pronta a sbocciare, il ruolo della vita, del debutto da solista, sta per arrivare e vuole fare di tutto per fare bene, per essere perfetta. Con questa premessa entriamo nel mondo de Il Cigno Nero, thriller psicologico che vede una straordinaria Natalie Portman al centro di una vicenda oscura che non manca di sorprendere. La bella Nina (Portman) si trova alle prese con un doppio ruolo, sarà lei la protagonista de Il Lago dei Cigni, e interpreterà sia il cigno bianco che quello nero.

Il Cigno Nero recensione del film di Darren Aronofsky

E proprio qui Nina incontrerà le sue prime difficoltà, come farà la dolce e delicata creatura, perfezionista del balletto e maestra di disciplina a lasciarsi andare alle emozioni sensuali che dovrà esprimere per rendere vivo il cigno nero? Darren Aronofsky ci racconta una storia molto avvincente che però sullo schermo presenta non poche lacune. A partire dalla costruzione del personaggio principale, che viene mostrato già all’inizio del film come disturbato, il suo sgretolamento psicologico non comincia con la difficoltà relativa al ruolo che deve interpretare, ma è già cominciato, seguendo dei piccoli segnali, come le ferite sul suo corpo, che poi ci verranno rivelati essere delle sue ‘cattive abitudini’.

Per cui siamo di fronte probabilmente ad una psicologia già provata dall’eccessiva ricerca della perfezione fisica e armonico delle sue forme in movimento. A testimoniare questa teoria c’è anche la semi-anoressia della ragazza che rifiuta il cibo e spesso lo vomita. Nonostante una buona costruzione della suspance Aronofsky finisce intrappolato nel suo stesso film, regalandoci un ritratto incompleto, senza spiegare il disagio della protagonista, ma lasciandolo indovinare allo spettatore (è probabile che il personaggio della madre, ballerina mancata e iper-protettiva possa aver minato lo sviluppo della ragazza, ma è solo una congettura).

Il gioco di specchi e riflessi, metafora fin troppo palese e abusata, risulta dopo un po’ fastidioso, dal momento che se è vero che in un’accademia di danza è plausibile che ci siano tutti quegli specchi, specie nelle aule, è quantomeno strana e straniante la presenza dei numerosi specchi nella vita di Nina. Il film si basa quindi sulla doppia identità, sul lato oscuro che nel caso dell’immaginario di Nina, viene rappresentato e incarnato da Lily (Mila Kunis), altra ballerina irriverente e passionale che non ha paura di perdere il controllo e che diventa la vera e propria ossessione della protagonista.

Le due attrici, la Portman e la Kunis, offrono davvero delle interpretazioni interessanti: la Kunis si rivela un’ottima giovane attrice, che comincia adesso a farsi conoscere dal mondo (lo scorso ano è stata al cinema con Codice Genesi), la Portman invece, già da tempo stimata oltre che per la sua bellezza anche per la sua bravura di interprete, sfodera qui una tensione drammatica davvero notevole, oltre ad aver la possibilità di fare sfoggio delle sue doti di danzatrice (non è certo una etoile ma infondo è un’attrice mica una ballerina!). il suo cigno nero nasce dal suo stesso corpo e il suo viso, così sofferente per tutta la durata del film, assume fattezze mostruosamente belle nel finale, confermando la grande interpretazione che le è valsa la candidatura agli Oscar di quest’anno.Nel cast anche Vincent Cassel che si conferma attore di classe, perfetto nel ruolo ambiguo del regista dello spettacolo, e Wynona Rider che interpreta Beth, ballerina ormai giunta a fine carriera e che per Nina diventa un’altro specchio dentro al quale distorce la sua realtà.

Nell’insieme Il Cigno Nero non può considerarsi certo un brutto film, resta tuttavia l’amaro in bocca per quello che sembra lo spreco di una storia con grosse potenzialità, e purtroppo se di un colpevole si vuole parlare è giusto e doveroso puntare il dito contro il regista, che non riesce bene a tenere le fila del racconto, costruendo sul filo della tensione un thriller psicologico che si risolleva solo nel finale ma che resta sbilanciato e poco coeso.

Woody Allen aprirà Cannes 2011

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Woody Allen aprirà il festival di Cannes con il suo ultimo film, Midnight in Paris.

Inception premiato per gli effetti visivi

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Continua la stagione dei premi e continuano anche le decisioni , più o meno discusse , delle varie giurie. E’ ora il turno dei Visual Effects Society Awards , per i quali il film maggiormente premiato portando a casa quattro premi tra cui il principale, quello per il miglior film basato sugli effetti digitali, è stato l’Inception di Christopher Nolan.

Per l’animazione vince il delizioso Dragon Trainer con tre riconoscimenti. La cerimonia si è svolta al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles. Come in molti casi, questi premi sono significativi anche per gli Oscar, se si pensa che dal 2002, data della prima edizione, ogni anno, con sole due eccezioni, il vincitore del premio principale si è poi portato a casa la statuetta.

Fonte: comingsoon

Boris Il Film dal 1 aprile al cinema

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La Wildside e Raicinema, in collaborazione con Sky Cinema, annunciano la data d’uscita di Boris: Il Film. Sarà l’1 aprile 2011!

Il film, distribuito da 01 DISTRIBUTION, avrà tra i protagonisti: (in ordine alfabetico) LUCA AMOROSINO . VALERIO APREA . NINNI BRUSCHETTA . PAOLO CALABRESI . ANTONIO CATANIA . CAROLINA CRESCENTINI . MASSIMO DE LORENZO . CARLO DE RUGGIERI . ALBERTO DI STASIO . ROBERTA FIORENTINI . CATERINA GUZZANTI . FRANCESCO PANNOFINO . ANDREA SARTORETTI . PIETRO SERMONTI . ALESSANDRO TIBERI . GIORGIO TIRABASSI

In “BORIS  IL FILM” il regista René Ferretti molla la brutta fiction tv che ha fatto per anni e tenta il grande salto: un film d’autore, per il cinema. Insomma, la libertà artistica dopo una carriera asservita al conservatorismo televisivo. Ma il mondo del cinema con i suoi snobismi può essere perfino peggio di quello della tv. Soprattutto per una troupe, quella di Ferretti, a dir poco estranea all’Arte con la “a” maiuscola. Tra cinematografari snob, attrici nevrotiche, sceneggiatori modaioli, eroinomani, squali e improvvisati vari, “BORIS IL FILM” mette a nudo un mondo, quello del cinema italiano, che aspira a una nuova giovinezza e vive invece solo una perenne immaturità. E la Grande Commedia incombe. Con lo stesso cast della serie e gli stessi autori: Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo che firmano anche la regia.

 

Il Truffacuori: recensione del film

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Il Truffacuori: recensione del film

La recensione del film Il Truffacuori di Pascal Chaumeil (L’arnacoeur), presentata allo scorso Tribeca Film Festival con il titolo Heartbreaker. Il Truffacuori – “La vostra unica figlia è follemente innamorata di un ostinato imbecille? Vostra sorella si è appena fidanzata con un rozzo bruto? La vostra miglior amica esce con uno stronzo? C’è un uomo che può ancora salvare la situazione. Il suo nome: Alex Lippi. La sua professione: sabotatore di coppie. Il suo metodo: la seduzione!”

Così comincia Il Truffacuori, la commedia di Pascal Chaumeil (L’arnacoeur), presentata allo scorso Tribeca Film Festival con il titolo Heartbreaker. Alex (Romain Duris), la sorella Melanie (Julie Ferrier) e il marito Marc (Francois Damiens), insieme costituiscono una troupe imbattibile. Il loro mestiere? Mandare all’aria relazioni sentimentali di donne infelici. Ogni mezzo è opportuno pur di raggiungere l’obiettivo della missione: nascondigli, intercettazioni, false identità, paesaggi romantici come dune sabbiose sorvolate da uccelli rarissimi (appena liberati da una voliera), frasi appassionate, sorrisi smaglianti e pianti al momento giusto.

Il Truffacuori

Una vera squadra di 007 dell’amore, o meglio, della separazione. Nessuna complicazione sentimentale. Questa è la regola principale. Alex è perfetto nel suo ruolo da adorabile scavezzacollo, riesce a conquistare tutte le donne cui mira, per poi tirarsi indietro al momento giusto. Poi però arriva Juliette (Vanessa Paradis), una giovane e affascinante ereditiera, colta ed emancipata. Tra dieci giorni sposerà un giovane e ricco inglese, Jonathan (Andrew Lincoln). Il padre di Juliette (Jacques Frantz) teme che sua figlia possa annoiarsi a morte in questo matrimonio e quindi chiede ad Alex di occuparsi di lei. Inizialmente al trio dei Truffacuori, appare una missione improbabile, sia per il poco tempo a disposizione, ma soprattutto perché Juliette sembra veramente innamorata del suo futuro sposo.

Decidono comunque di inseguire questa missione e partono verso il Principato di Monaco, dove Juliette sta organizzando il matrimonio. Inizia così, una Mission Impossible di seduzione in cui Alex scoprirà a sue spese che il piano perfetto non esiste e che non sempre è semplice ritirarsi al momento giusto. Il truffacuori, primo lungometraggio del regista televisivo Pascal Chaumeil, è una commedia fresca, con una sceneggiatura semplice che fa scorrere il film con ritmo e leggerezza. Ad ogni modo, ciò che rende gradevole il film è l’interpretazione del carismatico ed espressivo Romain Duris, (il nostro Luca Argentero francese), il quale riempie lo schermo e ci fa sorridere con le sue espressioni smaliziate. Indimenticabile la scena in cui i due protagonisti ballano sulle note di Dirty Dancing. In definitiva è un film piacevole se si è disposti a fantasticare senza fare troppe domande sulla trama, perché come ogni commedia romantica, lo spettatore conosce fin dall’inizio quale sarà il destino dei personaggi.

Ma forse è per questo che ha avuto in Francia così successo (prima in classifica nel box office con oltre 20 milioni di euro e 3 milioni di spettatori), e probabilmente lo avrà in altri Paesi, perché a volte gli spettatori hanno voglia di sognare e soprattutto di vedere le cose a loro modo, senza alcuna sorpresa. Il film uscirà in Italia l’11 febbraio 2011.

Katherine Heigl sostituisce Halle Berry

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Garry Marshall, alle prese con la sua rom-com New Years’Eve, ha effettuato un cambio nel suo cast di superstar. Pare infatti che il ruolo che doveva essere di Halle Berry, sia stato poi assegnato a Katherine Heigl, che avrebbe già dovuto lavorare con Marshall per Appuntamento con l’Amore uscito lo scorso anno.

Nel film la Heigl sarà la ex di una rock star interpretata da Jon Bon Jovi, che si ritrova ad interpretare quindi il ruolo di se stesso. I due si ritroveranno a fare i conti l’uno con l’altro dopo una tormentata storia d’amore.

Fonte: badtaste.it

Anche Gordon-Levitt in The Dark Knight Rises?

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Anche Gordon-Levitt in The Dark Knight Rises?

A quanto pare Nolan ama lavorare con gli stessi attori da un film all’altro, e così come è accaduto per Christian Bale e Michael Caine, anche Tom Hardy ha seguito il gruppo nel cast del terzo Batman del regista britanico.

A quanto pare adesso, dopo le voci di qualche tempo fa, pare che anche Joseph Gordon-Levitt sia coinvolto nel casting di questo terzo episodio dell’uomo pipistrello.

Non si sa ancora se l’attore veràà scelto o meno, ma al momento sicuramente non sta con le mani in mano. Dopo il successo di Inception Gordon-Levitt  è tornato a lavorare col regista di Rian Johnson per Looper, e ha finito le riprese del prossimo film di David Koepp, Premium Rush.

Fonte: comingsoon

Anche Gordon-Levitt in The Dark Knight Rises?

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A quanto pare Nolan ama lavorare con gli stessi attori da un film all’altro, e così come è accaduto per Christian Bale e Michael Caine, anche Tom Hardy ha seguito il gruppo nel cast del terzo Batman del regista britanico.

A quanto pare adesso, dopo le voci di qualche tempo fa, pare che anche Joseph Gordon-Levitt sia coinvolto nel casting di questo terzo episodio dell’uomo pipistrello.

Non si sa ancora se l’attore veràà scelto o meno, ma al momento sicuramente non sta con le mani in mano. Dopo il successo di Inception Gordon-Levitt  è tornato a lavorare col regista di Rian Johnson per Looper, e ha finito le riprese del prossimo film di David Koepp, Premium Rush.

Fonte: comingsoon

Qualche notizia su The Dark Knight Rises

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Qualche notizia su The Dark Knight Rises

Wally Pfister, storico collaboratore di Christopher Nolan sarà il direttore della fotografia di The Dark Knight Rises. Bleeding Cool ci ha fatto quattro chiacchiere, e sono venute fuori cose molto interessanti, soprattutto riguardo all’ultima arrivata del cast, la bella Anne Hathaway.

Pfister ha abbozzato qualche parola sul terzo Batman di Nolan: la pre-produzione è ormai avanzata, e  la sceneggiatura è pronta, il film verrà girato per la maggior parte con cineprese IMAX, e la sequenza d’apertura sarà “impressionante”, più de Il Cavaliere Oscuro. Pfister si è diplomaticamente dichiarato ‘all’oscuro d molte cose’:

Riuscirebbero a sorprendere anche me, è già successo in passato. Quando mi sono reso conto della quantità di ragazze che stavano provinando prima di scegliere Anne Hathaway… non sapevo nemmeno quale nome era vero e quale falso, finché Emma Thomas non me l’ha confermato due giorni prima dei provini.

Pfister ha confermato di aver girato il provino di Anne Hathaway lasciandosi andare a qualche commento: E’ fenomenale con quel costume – ma subito dopo – Verrei licenziato se ne parlassi, e così non potrei nemmeno girare il film. Non posso davvero parlarne…

Insomma è stato detto tutto e il contrario di tutto, speriamo soltanto che le alte aspettative legate al film non vengano disattese.

Fonte: badtaste.it

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