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The Killing of a Sacred Deer: trailer del film di Yorgos Lanthimos

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Ecco il primo trailer di The Killing of a Sacred Deer, il nuovo film diretto da Yorgos Lanthimos (The Lobster), presentato in Concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Protagonisti del thriller sono Colin Farrell, che torna a lavorare con Lanthimos dopo The Lobster, e Nicole Kidman. Il trailer è stato diffuso dalla A24, che distribuisce il film negli USA.

The Killing of a Sacred Deer recensione del film con Colin Farrell

Il film, ispirato ad una tragedia di Euripide, racconterà la storia di Steven (Farrell), un carismatico chirurgo, e di un giovane ragazzo che cerca di far integrare l’uomo nella sua famiglia problematica. Quando i comportamenti del ragazzo diventano sempre più strani,  la vita perfetta di Steven inizierà ad andare in frantumi, cosa che spingerà l’uomo a compiere un sacrifico impensabile.

Ed Guiney e Andrew Lowesi, che avevamo già prodotto The Lobster, si occuperanno anche della produzione di questo film.

The Killing of a Sacred Deer è solo il primo di una serie di progetti che Yorgos Lanthimos ha in cantiere di sviluppare con Element e Film4. Tra questi figura anche il dramma storico The Favourite che avrà come protagoniste Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz.

The Killing of a Sacred Deer: recensione del film con Colin Farrell

Affrontare un’operazione a cuore aperto non è mai facile per un paziente, anche dall’altro lato della barricata però non è certo uno scherzo. Anestesista e chirurgo dividono parte delle responsabilità totali, la percentuale più grande però è dominata dal caos, dal fato o dal destino, come chiamarlo si voglia. Yorgos Lanthimos per spiegare questo concetto decide di operare egli stesso a cuore aperto, e di scrivere un’opera dai tratti tanto folli quanto geniali chiamata simbolicamente The Killing of a Sacred Deer – l’assassinio del cervo sacro. Steven Murphy è un chirurgo di successo con una bellissima moglie e due figli, vive una vita apparentemente perfetta, nel suo passato però c’è un’operazione andata male, un paziente perso e un senso di colpa che non accenna a svanire. Quest’ultimo aspetto lo ha spinto a creare un particolare feeling con Martin, ragazzo adolescente figlio della vittima, con cui si vede spesso, a cui fa regali costosi, a cui bada come un padre adottivo – nei ritagli del suo tempo.

The Killing of a Sacred Deer, il film

In The Killing of a Sacred Deer il loro rapporto però diventa presto strano e ambiguo, il ragazzo richiede sempre più attenzioni, diventa sempre più un’ossessione, quando Steven decide di staccarsi però è troppo tardi e i piani macabri del ragazzo sono già avviati. Il suo obiettivo è far provare al chirurgo lo stesso dolore, lo stesso vuoto che ha sentito lui perdendo il padre, vuole che almeno un membro della famiglia Murphy muoia. Quello che può sembrare lineare e diretto, in realtà sullo schermo è completamente onirico e surreale. Il giovane Martin si muove come un’entità sovrannaturale, capace di controllare i corpi altrui a piacimento. elementi che fanno letteralmente impazzire Steven e con lui gli spettatori – che osservano tutto dallo stesso punto di vista. Non c’è un solo istante di The Killing of a Sacred Deer che passa senza la giusta tensione, un racconto serrato che non lascia respiro e genera dubbi, paure e incertezze – sentimenti e sensazioni amplificati da una colonna sonora dai toni bassi e oscuri e una fotografia impeccabile, cupa e claustrofobica. Il regista greco, che in Italia abbiamo conosciuto soprattutto grazie a The Lobster, ha ulteriormente perfezionato la sua già ottima tecnica e la forma, creando un’opera maestosa dal punto di vista visivo. Sul fronte dei temi invece la questione è più complessa, si discute di vendetta, di senso di colpa, ma soprattutto ci spiega per filo e per segno il funzionamento del caos.

Spesso, in quanto uomini che si credono onnipotenti, investiamo tutte le nostre forze per cambiare il corso di uno o più eventi, invece è il fato che gestisce la partita, sempre e comunque. In The Killing of a Sacred Deer, gli strumenti del mestiere nelle mani dell’autore non sono ovviamente i ferri chirurgici, bensì degli attori di talento che fanno in modo eccezionale il loro lavoro. Colin Farrell nei panni del protagonista è riuscito a raccogliere una tale intensità come non faceva da tempo, al suo fianco una Nicole Kidman passionale e carnale, di una bellezza senza tempo. Buona parte del lavoro però è svolta dai piccoli membri del cast, che recitano come adulti maturi e pienamente formati. Le immagini che passano su schermo non sono certo per chi ha lo stomaco debole, e lo si capisce sin dal torace aperto con un cuore battente a vista in apertura, neppure per chi soffre di attacchi di ansia e claustrofobia, tutti gli altri invece hanno la possibilità di godere di un’esperienza emozionante e visivamente sublime. 100 minuti in balia del caos e della follia umana, indimenticabili.

The Killing of a Sacred Deer: Alicia Silverstone con Colin Farrell

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Alicia Silverstone lavorerà al fianco di Colin Farrell e Nicole Kidman per il regista greco Yorgos Lanthimos, già autore dell’applaudito The Lobster (con protagonista proprio Farrell).

Il progetto in questione è The Killing of a Sacred Deer e vedrà Lanthimos occuparsi non solo della regia ma anche della sceneggiatura in collaborazione con Efthymis Filipou (già co-autore dello script di The Lobster).

Nicole Kidman moglie di Colin Farrell per Yorgos Lanthimos in The Killing of a Sacred Deer

Il film, ispirato ad una tragedia di Euripide, racconterà la storia di Steven (Farrell), un carismatico chirurgo, e di un giovane ragazzo che cerca di far integrare l’uomo nella sua famiglia problematica. Quando i comportamenti del ragazzo diventano sempre più strani,  la vita perfetta di Steven inizierà ad andare in frantumi, cosa che spingerà l’uomo a compiere un sacrifico impensabile.

Ed Guiney e Andrew Lowesi, che avevamo già prodotto The Lobster, si occuperanno anche della produzione di questo film.

The Killing of a Sacred Deer è solo il primo di una serie di progetti che Yorgos Lanthimos ha in cantiere di sviluppare con Element e Film4. Tra questi figura anche il dramma storico The Favourite che avrà come protagoniste Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz.The Killing of a Sacred Deer Yorgos Lanthimos

Fonte: COllider

The Killing Kind: trailer della nuova serie thriller sullo stalking

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Hulu ha pubblicato il trailer di The Killing Kind, una serie thriller in arrivo che mette in luce l’esperienza di stalking di un avvocato dopo aver difeso una persona dalle accuse di stalking. Lo streamer ha scelto lo show tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Jane Casey.

The Killing Kind era in precedenza un originale Paramount+ e da allora si è unito a una serie di show ritirati dal servizio di streaming, secondo quanto riportato da Deadline. Fortunatamente, Hulu ha deciso di salvare la serie originale britannica. In arrivo sulla piattaforma negli USA il 14 maggio (in Italia i contenuti HULU sono STAR, di Disney+) la prossima serie thriller sarà incentrata sull’avvocato difensore Ingrid Lewis, che è riuscita a difendere il suo cliente uomo d’affari, John Webster, dalle accuse di stalking.

Ingrid è stata la rappresentante di John quando l’ex fidanzata di quest’ultimo lo ha accusato di stalking. I due hanno poi intrapreso una relazione, che Ingrid ha deciso di chiudere. John, tuttavia, si rifiuta di farlo. Ingrid si trova presto coinvolta nella sua stessa esperienza di stalking, perpetrata dall’uomo che un tempo aveva difeso con successo. “The Killing Kind è incentrato su un’avvocatessa, Ingrid Lewis, che difende John Webster dalle accuse di stalking, solo che Webster si rivolge contro di lei“, si legge nel titolo.

Chi c’è dietro The Killing Kind?

The Killing Kind ha come protagonisti Emma Appleton (The Witcher) nel ruolo di Ingrid e Colin Morgan (The Living and the Dead) nel ruolo di John. Zara Hayes (Showtrial) ha diretto la serie. Hayes è stata anche una delle sceneggiatrici insieme a Jonathan Stewart di Meet You In Hell.

Il resto del cast comprende Elliot Barnes-Worrell, Olivia D’Lima, Sara Powell, Nicholas Rowe e Sophie Stanton. The Killing Kind sarà composta da sei episodi, in arrivo su Hulu il 14 maggio.

The Killing Joke: teaser trailer del film d’animazione DC

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The Killing Joke: teaser trailer del film d’animazione DC

Ecco teaser trailer di The Killing Joke, nuovo film d’animazione della DC/Warner in cui possiamo riascoltare le voci di Kevin Conroy e Mark Hamill, rispettivamente Batman e Joker.

https://www.youtube.com/watch?v=LvEZa_dY4Sc

The Killing Joke, prodotto dalla Warner Bros, vede tornare al doppiaggio Mark Hamill e Kevin Conroy. Con loro ci saranno anche Tara String per Barbara Gordon/Batgirl e Ray Wise come Commissario Gordon.

Hamill ha dichiarato: “Il fatto di lavorare di nuovo con Kevin Conroy, che è il mio Batman preferito, in quella che io considero la definitiva genesi di un villain così iconico è come un sogno che si realizza. Sono più che emozionato di tornare a essere il Joker in The Killing Joke.”

Conroy ha replicato: “Ho avuto il privilegio di essere Batman per più di due decenni e alcuni dei miei momenti preferiti in cabina di doppiaggio li ho passati con Mark. Lui è sempre in grado di farmi diventare un attore migliore. Sono felice che siamo tornati entrambi a lavorare insieme a una storia così importante per il binomio Batman/Joker.”

The Killing Joke sarà presentato quest’estate al Comic Con di San Diego, prima della release ufficiale il prossimo anno.The Killing Joke

The Killing Joke: svelata la data d’uscita del film

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The Killing Joke: svelata la data d’uscita del film

Dopo i primi trailer finalmente la DC Entertainment ha svelato la data di uscita di The Killing Joke, l’attesissimo adattamento animato dell’omonimo fumetto. Infatti su Amazon scopriamo che il film uscirà direttamente in home video il 2 agosto 2016, una settimana prima dell’uscita nelle sale americane di Suicide SquadEcco la copertina dell’edizione USA:

The Killing Joke: il trailer vietato con la voce di Mark Hamill

The Killing Joke

Batman The Killing Joke, prodotto dalla Warner Bros, vede tornare al doppiaggio Mark Hamill e Kevin Conroy. Con loro ci saranno anche Tara Strong per Barbara Gordon/Batgirl e Ray Wise come Commissario Gordon.

Hamill ha dichiarato: “Il fatto di lavorare di nuovo con Kevin Conroy, che è il mio Batman preferito, in quella che io considero la definitiva genesi di un villain così iconico è come un sogno che si realizza. Sono più che emozionato di tornare a essere il Joker in The Killing Joke.”

Conroy ha replicato: “Ho avuto il privilegio di essere Batman per più di due decenni e alcuni dei miei momenti preferiti in cabina di doppiaggio li ho passati con Mark. Lui è sempre in grado di farmi diventare un attore migliore. Sono felice che siamo tornati entrambi a lavorare insieme a una storia così importante per il binomio Batman/Joker.”

Batman The Killing Joke sarà presentato quest’estate al Comic Con di San Diego, prima della release ufficiale il prossimo anno.

Batman The Killing JokeVia CBM

The Killing Joke: Mark Hamill tornerà a prestare la voce al Joker

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The Killing Joke“Tutto quello che serve è una sola brutta giornata per ridurre il più sano di mente in un lunatico… sola una brutta giornata”. Il Joker sta tornando e avrà di nuovo la voce di Mark Hamill.

L’attore ha ufficialmente annunciato su Twitter che tornerà a prestare la voce alla nemesi di Batman nell’adattamento d’animazione di The Killing Joke, in lavorazione alla Warner Bros. Con lui ci sarà anche Kevin Conroy che tornerà a far parlare l’Uomo Pipistrello. Con loro ci saranno anche Tara String per Barbara Gordon/Batgirl e Ray Wise come Commissario Gordon.

Hamill ha dichiarato: “Il fatto di lavorare di nuovo con Kevin Conroy, che è il mio Batman preferito, in quella che io considero la definitiva genesi di un villain così iconico è come un sogno che si realizza. Sono più che emozionato di tornare a essere il Joker in The Killing Joke.”

Conroy ha replicato: “Ho avuto il privilegio di essere Batman per più di due decenni e alcuni dei miei momenti preferiti in cabina di doppiaggio li ho passati con Mark. Lui è sempre in grado di farmi diventare un attore migliore. Sono felice che siamo tornati entrambi a lavorare insieme a una storia così importante per il binomio Batman/Joker.”

The Killing Joke sarà presentato quest’estate al Comic Con di San Diego, prima della release ufficiale il prossimo anno.

The Killing Joke: il trailer vietato con la voce di Mark Hamill

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The Killing Joke: il trailer vietato con la voce di Mark Hamill

Ecco il trailer vietato di The Killing Joke, film d’animazione della Warner, adattamento (a quanto pare fedele) dell’omonima storia a fumetti che vede protagonista Batman e la sua nemesi, il Joker.

Ecco il video:

https://www.youtube.com/watch?v=SnTSqgJPVl8

Batman The Killing Joke, prodotto dalla Warner Bros, vede tornare al doppiaggio Mark Hamill e Kevin Conroy. Con loro ci saranno anche Tara Strong per Barbara Gordon/Batgirl e Ray Wise come Commissario Gordon.

Hamill ha dichiarato: “Il fatto di lavorare di nuovo con Kevin Conroy, che è il mio Batman preferito, in quella che io considero la definitiva genesi di un villain così iconico è come un sogno che si realizza. Sono più che emozionato di tornare a essere il Joker in The Killing Joke.”

Conroy ha replicato: “Ho avuto il privilegio di essere Batman per più di due decenni e alcuni dei miei momenti preferiti in cabina di doppiaggio li ho passati con Mark. Lui è sempre in grado di farmi diventare un attore migliore. Sono felice che siamo tornati entrambi a lavorare insieme a una storia così importante per il binomio Batman/Joker.”

Batman The Killing Joke sarà presentato quest’estate al Comic Con di San Diego, prima della release ufficiale il prossimo anno.

Batman The Killing Joke

The Killing Joke, Mark Hamill: “Non fatelo vedere ai bambini”

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The Killing Joke, Mark Hamill: “Non fatelo vedere ai bambini”

Ospite d’onore alla Star Wars Celebration 2016 a Londra, Mark Hamill, che da pochi giorni ha concluso le riprese di Star Wars Episodio VIII, ha parlato di The Killing Joke, il nuovo adattamento animato delle storie di Batman in cui, come già capitato in passato, presta la voce al Joker.

Di seguito il video delle sue dichiarazioni in merito:

Hamill dichiara in maniera inequivocabile che il film non sarà per bambini e che non seguirà alla lettera le tavole di Alan Moore, ma che sarà un progressivo e inevitabile tunnel che trascinerà lo spettatore verso una realtà sempre più violenta. La storia, oltre ovviamente al Joker e a Batman, vedrà coinvolta anche Batgirl.

The Killing Joke: il trailer vietato con la voce di Mark Hamill

Batman The Killing Joke, prodotto dalla Warner Bros, vede tornare al doppiaggio Mark Hamill e Kevin Conroy. Con loro ci saranno anche Tara Strong per Barbara Gordon/Batgirl e Ray Wise come Commissario Gordon.

Hamill ha dichiarato: “Il fatto di lavorare di nuovo con Kevin Conroy, che è il mio Batman preferito, in quella che io considero la definitiva genesi di un villain così iconico è come un sogno che si realizza. Sono più che emozionato di tornare a essere il Joker in The Killing Joke.”

Conroy ha replicato: “Ho avuto il privilegio di essere Batman per più di due decenni e alcuni dei miei momenti preferiti in cabina di doppiaggio li ho passati con Mark. Lui è sempre in grado di farmi diventare un attore migliore. Sono felice che siamo tornati entrambi a lavorare insieme a una storia così importante per il binomio Batman/Joker.”

Batman The Killing Joke sarà presentato quest’estate al Comic Con di San Diego, prima della release ufficiale il prossimo anno.

Batman The Killing JokeFonte: Flicks And The City

The Killing Joke recensione del film con la voce di Mark Hamill

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The Killing Joke recensione del film con la voce di Mark Hamill

La DC/Warner sarà riuscita nell’impresa di realizzare un film animato basato sulla celeberrima storia di Alan Moore e Brian Bolland, The Killing Joke?

“Basta una giornata storta per trasformare il migliore degli uomini in un folle.”

Era impossibile tratte un intero film utilizzando esclusivamente il materiale originale della graphic novel, per cui è stato necessario aggiungere delle parti completamente inedite, un compito difficile, affidato a Brian Azzarello, uno degli scrittori di punta della DC Comics. Il film è diviso in due parti e soltanto nella seconda inizia il racconto vero e proprio della graphic novel.

La prima parte è stata utilizzata per introdurre Barbara Gordon, alias Batgirl. L’idea di base è solida, dato che il personaggio è centrale nelle vicende della pellicola ed è importante che tutti gli spettatori riescano a empatizzare con lei anche senza aver letto fumetti sul suo conto. Purtroppo però l’inserimanto di una sottotrama azzardata farà storcere il naso ai puristi e non, dal moemnto che ci troviamo di fronte a vicende caratterizzanti senza che si provveda a fornire una motivazione alle azioni. Ai fini del film, questa scelta non ha senso, perdendosi nella seconda parte senza il benché minimo tentativo di giustificazione.

Nella seconda parte ci sono delle piccole aggiunte efficaci, tra cui qualche easter egg (perfino su Una Morte in Famiglia!), altre di cui non si sentiva il bisogno, come alcune aggiunte che coinvolgono in maniera cruenta Gordon e snaturano il concetto dell’opera di Moore.

The Killing Joke, Mark Hamill: “Non fatelo vedere ai bambini”

Lo stile di disegno è una versione più matura e realistica di quello visto nelle classiche serie animate DC/Warner e purtroppo non rende giustizia al tratto di Bolland. Il Joker è quello che ne esce peggio, troppo diverso e cartoonesco rispetto a quello della graphic novel. Fortunatamente attraverso dei giochi di luci e ombre si è riusciti comunque a rendere giustizia al personaggio nei momenti più topici. Purtroppo neanche i colori utilizzati contribuiscono, poiché si discostano troppo da quelli originali che tendevano all’utilizzo eccessivo del rosso e del giallo. La regia di Sam Liu è funzionale alla trama e dà il meglio di sé nelle scene di combattimento.

Il punto forte del film è sicuramente il doppiaggio di Kevin Conroy e Mark Hamill, entrambi di altissimo livello. The Killing Joke è godibile, ma chiaramente non tiene il confronto con l’opera originale, rivelandosi quindi un’occasione sprecata.

di Marco Stefanini (Giù al Nerd)

The Killing 4: trailer dell’ultima stagione

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Netflix ha rilasciato il primo atteso trailer di The Killing 4, l’atteso quarto e ultimo ciclo di episodi dello show che sarà composto da sei episodi.


The Killing è una serie televisiva statunitense poliziesca prodotta da Fox Television Studios e da Fuse Entertainment per la rete televisiva via cavo AMC, che l’ha trasmessa dal 3 aprile 2011.

Remake della serie televisiva danese ForbrydelsenThe Killing è incentrata sulle vicende che ruotano attorno l’omicidio di una giovane ragazza e la conseguente indagine della polizia. La serie ha debuttato in Italia su Fox Crime il 3 novembre 2011.

Dopo due stagioni prodotte, la serie era stata inizialmente cancellata dal network statunitense il 27 luglio 2012,ma dopo delle trattative avviate dalla casa di produzione Fox Television Studios con la società Netflix e la stessa AMC, le quali si divideranno i costi di produzione, è stato deciso di produrre una terza stagione che ha debuttato il 2 giugno 2013. Il 10 settembre 2013, AMC cancella ufficialmente la serie. Due mesi dopo la cancellazione della serie, Netflix ha acquistato i diritti per produrre una quarta e ultima stagione composta da 6 episodi per il 2014

A Seattle una giovane ragazza, Rosie Larsen, viene uccisa. La trama intreccia tre aspetti connessi all’omicidio: le indagini della detective Sarah Linden, affiancata dal collega Stephen Holder; il dolore che colpisce la famiglia della vittima; e un gruppo di politici locali che rischia di vedersi compromessa la campagna elettorale. Con la prosecuzione della storia, diventa chiaro che non ci sono casualità e ognuno dei personaggi coinvolti si porta dietro un segreto che gli impedisce di poter voltare pagina. Nell’ultimo episodio della seconda stagione viene rivelato che ad uccidere Rosie Larsen è stata Terry Marek che, non sapendo che fosse la nipote la ragazza rinchiusa nel bagagliaio, spinse l’auto nel lago per aiutare Jamie Wright, il capo staff di Darren Richmond, a sbarazzarsi del problema che si era creato quando Rosie assistette per caso a qualcosa che non avrebbe dovuto sentire. Sarà poi Holder a uccidere Jamie, dopo che questi aveva sparato allo specchio che rifletteva l’immagine di Linden.

The Killing 4: due sanguinosi poster della nuova stagione

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Netflix ha rilasciato due sanguinosi poster di The Killing 4, l’atteso quarto e ultimo ciclo di episodi dello show che sarà composto da sei episodi.

The Killing 4-1

The Killing 4-2

The Killing è una serie televisiva statunitense poliziesca prodotta da Fox Television Studios e da Fuse Entertainment per la rete televisiva via cavo AMC, che l’ha trasmessa dal 3 aprile 2011.

Remake della serie televisiva danese ForbrydelsenThe Killing è incentrata sulle vicende che ruotano attorno l’omicidio di una giovane ragazza e la conseguente indagine della polizia. La serie ha debuttato in Italia su Fox Crime il 3 novembre 2011.

Dopo due stagioni prodotte, la serie era stata inizialmente cancellata dal network statunitense il 27 luglio 2012,ma dopo delle trattative avviate dalla casa di produzione Fox Television Studios con la società Netflix e la stessa AMC, le quali si divideranno i costi di produzione, è stato deciso di produrre una terza stagione che ha debuttato il 2 giugno 2013. Il 10 settembre 2013, AMC cancella ufficialmente la serie. Due mesi dopo la cancellazione della serie, Netflix ha acquistato i diritti per produrre una quarta e ultima stagione composta da 6 episodi per il 2014

A Seattle una giovane ragazza, Rosie Larsen, viene uccisa. La trama intreccia tre aspetti connessi all’omicidio: le indagini della detective Sarah Linden, affiancata dal collega Stephen Holder; il dolore che colpisce la famiglia della vittima; e un gruppo di politici locali che rischia di vedersi compromessa la campagna elettorale. Con la prosecuzione della storia, diventa chiaro che non ci sono casualità e ognuno dei personaggi coinvolti si porta dietro un segreto che gli impedisce di poter voltare pagina. Nell’ultimo episodio della seconda stagione viene rivelato che ad uccidere Rosie Larsen è stata Terry Marek che, non sapendo che fosse la nipote la ragazza rinchiusa nel bagagliaio, spinse l’auto nel lago per aiutare Jamie Wright, il capo staff di Darren Richmond, a sbarazzarsi del problema che si era creato quando Rosie assistette per caso a qualcosa che non avrebbe dovuto sentire. Sarà poi Holder a uccidere Jamie, dopo che questi aveva sparato allo specchio che rifletteva l’immagine di Linden.

The Killer: una prima immagine di Michael Fassbender nel film di David Fincher

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Dopo essere stato annunciato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, The Killer, il nuovo film diretto da David Fincher dopo Mank, si mostra ora con una prima foto ufficiale svelata tramite Empire. Rilasciata da Netflix, che distribuirà il film nel proprio catalogo a partire dal 10 novembre, l’immagine ci offre un primo sguardo a Michael Fassbender, protagonista del film, mentre nei panni dell’assassino del titolo guarda fuori dalla finestra di un appartamento con un cannocchiale, probabilmente intento a pedinare una delle sue vittime.

Accanto a Fassbender, in The Killer ritroveremo in un ruolo da protagonista anche Tilda Swinton. La logline ufficiale fornita da Netflix recita: “dopo un incidente quasi fatale, un assassino combatte i suoi datori di lavoro e se stesso, mentre porta avanti una caccia all’uomo internazionale che insiste non avere nulla di personale“. Sono dunque ancora vaghi i dettagli sulla trama del film, adattamento dell’omonima graphic novel francese di Alexis Nolent e Luc Jacamon, con una sceneggiatura di Andrew Kevin Walker.

The Killer, il cast del film

Come già riportato, Michael Fassbender e Tilda Swinton interpreteranno i protagonisti, ma il cast include anche Kerry O’Malley nei panni di Dolores e Charles Parnell (Top Gun: Maverick) nei panni di Hodges, Arliss Howard (Full Metal Jacket) e la star brasiliana Sophie Charlotte nel film. Il direttore della fotografia Erik Messerschmidt (Mindhunter) collabora ancora una volta con Fincher per il film, mentre il regista torna a collaborare con Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network, Millennium, Gone Girl, Mank) per comporre la colonna sonora di The Killer. Sappiamo inoltre che la durata del film è pari a 113 minuti, il che lo rende il secondo film più corto nella filmografia di Fincher dopo Panic Room.

The Killer: trailer del film di David Fincher con Michael Fassbender

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Ecco il teaser trailer di The Killer, il nuovo film di David Fincher con protagonista Michael Fassbender e che sarà presentato in Concorso alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 80. Scritto da Andrew Kevin Walker e diretto da Fincher, il film è basato sulla graphic novel  “The Killer” scritta da Alexis Nolent (a.k.a Matz) e illustrata da Luc Jacamon, originariamente pubblicata in francese da Editions Casterman e vede protagonisti Michael Fassbender, Charles Parnell, Arliss Howard, Sophie Charlotte e Tilda Swinton.

Dopo un tragico incarico quasi fallito un assassino affronta i suoi mandanti e se stesso in una caccia all’uomo internazionale che crede non sia affatto personale. The Killer sarà a ottobre nei cinema italiani e dal 10 novembre su Netflix.

The Killer: recensione del film di David Fincher con Michael Fassbender #Venezia80

Attieniti al tuo piano. Anticipa, non improvvisare. Non fidarti di nessuno. Non cedere mai un vantaggio. Combatti solo le battaglie per cui sei pagato. È questo il mantra che l’assassino interpretato da Michael Fassbender in The Killer si ripete ogni volta prima di eliminare gli obiettivi che gli vengono assegnati. A rivelarci queste regole è proprio lui, grazie all’accesso privileggiato alla sua mente che il regista del film, David Fincher, ci permette di avere. Dopo aver raccontato di serial killer in Se7en, Zodiac e Mindhunter, egli decide infatti stavolta di assumere il loro punto di vista, alla scoperta del loro codice e del modo in cui la loro realtà possa differire dalle aspettative.

Presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, The Killer segna dunque il ritorno di Fincher al mondo criminale, dopo la parentesi sul mondo del cinema di Mank. Ma è un ritorno estremamente particolare, lontano da ciò che ci si potrebbe aspettare e che pertanto potrebbe scontentare chi si aspetta un film su tale argomento simile alle opere del regista poc’anzi citate. Perché con The Killer non ci confrontiamo con un intricati complotti o sorprendenti colpi di scena, né con ritmi esagitati o frequenti scene d’azione. Insomma, non è il classico dramma basato sulla trama, bensì qualcosa di molto più esistenziale e filosofico di quanto possa sembrare ad una prima visione.

The Killer… preparati, attendi, uccidi, ripeti

Non c’è dunque molto da dire riguardo la storia del film, volutamente molto esile, la quale semplicemente ha per protagonista un assassino (Michael Fassbender) che, dopo un disastroso passo falso di cui rimane sorpreso egli stesso, si trova a dover sfidare i propri committenti intraprendendo una caccia all’uomo su scala globale che egli giura non avere niente di personale. Ma è davvero così? Oppure sta ingannando sé stesso per primo? Quanto è disposto a tradire le proprie regole pur di ristabilire il proprio status quo e quanto la realtà intorno a lui può sfuggire al suo controllo? Prenderà così forma un disperato tentativo di riparare ai propri errori.

The Killer Michael Fassbender
Michael Fassbender in The Killer. Cr. Netflix ©2023

Nella mente del serial killer

Essere un assassino non è facile come viene raccontato nei film, dove spesso viene offerta una rappresentazione romantica o avvincente della loro vita, per quanto ciò che compiono rimanga inaccettabile. Fincher, che con ogni suo film cerca di smarcarsi dai cliché, si pone dunque nella mente del serial killer per cercare di studiarne i pensieri, la routine, la gestualità. Il suo assassino senza nome non è un uomo dotato di particolari gadget e per ottenere ciò che gli serve, che sia un travestimento o un accessorio, si rivolge a negozi online quale può essere Amazon. Insomma, quello di The Killer è un personaggio che cerca di rimanere il più possibile nell’anonimità e per farlo sa di dover seguire un preciso codice.

Le sue missioni, inoltre, non sono per nulla avventure caratterizzate da epici scontri o dinamici inseguimenti. Lo dimostra la sequenza d’apertura del film, dove il killer deve attendere  l’arrivo del suo obiettivo rimanendo nascosto in un appartamento di Parigi. In tale frangente egli ci rende partecipi dei suoi pensieri, riempiendo dunque di parole scene nelle quali sostanzialmente non avviene nulla se non l’atto di attendere, intervallato da attività come lo stretching, l’andarsi a comprare del cibo e naturalmente il dormire. Una sequenza che potrebbe scoraggiare quanti ricercano ben altri ritmi e atmosfere, ma se si fa attenzione è diffiicile non rimanere catturati dalla messa in scena che Fincher propone.

Con una calma metodica e grande attenzione ai particolari, il regista inquadra il tutto con un gusto per la composizione e una precisione da vero serial killer, rendendo tutto ciò così attraente che è difficile non venire rapiti da questo modo di raccontare per immagini. Sono infatti queste ad avere la priorità assoluta sul film, persino sul racconto in sé, ridotto qui al suo grado più elementare per ricercare tanto un senso di distacco coerente con quello che il protagonista porta avanti nei confronti della realtà, quanto per far emergere la sua percezione delle cose quale vero e proprio cuore pulsante di The Killer.

The Killer Michael Fassbender
Michael Fassbender in una scena di The Killer. Cr. Netflix ©2023.

The Killer è uno dei film più importanti dell’anno

The Killer lavora dunque sulla scissione esistente tra realtà e soggettività, proponendocela non solo tramite la voice over del protagonista, ma anche con un preciso lavoro sulla fotografia, il montaggio e il sonoro, con il quale si punta anche a costruire un senso di crescente disagio e ansia. Quando ad esempio il killer è in controllo della situazione, tutto scorre fluidamente, ma basta un attimo perché la realtà si riveli differente, lasciando spazio ad una maggiore rigidità che disorienta e annulla tutto ciò che credevamo di sapere. Capiamo dunque che quello di Fincher è un narratore inattendibile, costretto egli stesso a scontrarsi con l’imprevisto e portarci a riflettere sul nostro rapporto con esso e con ciò che lui è chiamato a compiere.

Semplicemente perfetta si rivela allora la scelta di Fassbender nel ruolo del protagonista. L’attore non solo torna a regalarci un’interpretazione di alto livello dopo diversi passi falsi, ma con il suo volto glaciale riesce a raccontarci tutto il distacco e all’occorrenza anche la paura del suo personaggio. E ciò che lui prova impariamo a provarlo anche noi, scontrandoci con un film che richiede assolutamente molteplici visioni, necessarie per rapportarsi in modo approfondito con il gusto per le immagini che Fincher da sempre possiede e con le quali ci intrattiene. Di certo, però, già a primo impatto The Killer risulta una delle opere più dense di significati e valori viste quest’anno.

The Killer: la spiegazione del finale del film di David Fincher

The Killer: la spiegazione del finale del film di David Fincher

The Killer (qui la recensione) è il thriller neo-noir del celebre regista David Fincher (Fight Club, Zodiac, Gone Girl), disponibile dal 10 novembre su Netflix. Presentato in anteprima lo scorso settembre all’80esima Mostra del Cinema di Venezia, il film vede protagonista l’attore Michael Fassbender (Shame, 12 anni schiavo, Steve Jobs) nei panni di un paranoico sicario, un assassino senza nome. La sua vita è dettata da un codice ben preciso e iterativo, finché – dopo aver fallito una missione uccidendo la persona sbagliata – il killer si ritrova in una caccia all’uomo internazionale dove è costretto ad affrontare i suoi committenti e sé stesso. Il film, basato sull’omonima serie di graphic novel francese (titolo originale “Le Tueur”) illustrata da Luc Jacamon e scritta da Matz (Alexis Nolent) presenta dunque un racconto ambiguo e più complesso di quel che potrebbe sembrare.

La trama di The Killer

The Killer Michael Fassbender
Michael Fassbender in una scena di The Killer. Cr. Netflix ©2023.

Il cupo e teso film di Fincher si apre con la visione dell’anonimo killer che temporeggia all’ultimo piano di un ufficio WeWork a Parigi. Dalla sua finestra spia la suite dell’edificio sul lato opposto della strada, attendendo il suo obiettivo. Inizia dunque un monologo interiore in cui il protagonista racconta le sue abilità e le modalità con cui lavora: è un uomo disciplinato, fermo, deciso, imperturbabile. Segue gli ordini per cui è pagato bene senza curarsi delle conseguenze. Ma quando poco dopo sbaglia il tiro, uccidendo l’amante del suo bersaglio, sul suo volto cala improvvisamente un velo di terrore e smarrimento. Raccatta tutto ciò che può nel breve tempo possibile e fugge via dell’edificio, organizzando un volo per casa in Repubblica Dominicana. Al suo arrivo però scopre che il suo committente lo ha già punito: la sua compagna Magdala (Sophie Charlotte) è stata aggredita e torturata. Ferito e in collera, il Killer inizia una caccia vendicativa in cui fa fuori chiunque si sia macchiato del sangue di lei.

Come finisce The Killer?

The Killer Netflix
Michael Fassbender in una scena di The Killer. Cr. Netflix ©2023.

Il Killer comincia la sua spietata ricerca uccidendo Hodges (Charles Parnell), il suo misterioso datore di lavoro. Successivamente convince la segretaria Dolores (Kerry O’Malley) a svelare il cliente mandante che lo sta cercando e i due aggressori che hanno torturato Magdala. Ricevuto i nomi, parte prima per Miami per uccidere i due scagnozzi: un uomo chiamato il Bruto (Sala Baker) e una donna conosciuta come L’Esperto (Tilda Swinton). Attraversa poi Chicago per trovare il Cliente, Claybourne (Arliss Howard). Quando i due si ritrovano faccia a faccia, Claybourne gli spiega che è stato lo stesso Hodges a suggerirgli di eliminare il Killer dal consiglio per l’inefficienza del suo caso. Non c’era, quindi, “nulla di personale”. Soddisfatto della sua vendetta e di aver scoperto la verità, il Killer decide di non eliminarlo e partire via con Magdala.

Cosa si cela dietro il finale di The Killer?

The Killer David Fincher
Michael Fassbender in una scena di The Killer. Cr. Netflix ©2023.

Fin dal primo minuto, Fincher dipinge il protagonista come una persona meticolosa, calcolatrice, pacata e fredda. Persino quando fallisce la sua missione, colpendo la persona sbagliata, riesce a contenere le proprie emozioni molto più di quanto sarebbe in grado chiunque altro. Ed è proprio questa sua consapevole e tanto orgogliosa impassibilità e indolenza che crolla a poco a poco nel film. Se inizialmente si considera “uno dei pochi”, solo alla fine si rende conto di essere in realtà “uno dei molti”. Sotto tutti quei travestimenti e false identità, dunque, non c’è semplicemente una spietata macchina per uccidere ma un uomo. Un uomo come tanti altri che – oltre l’anonima espressione gelida da assassino – sente il bisogno di amare ed essere amato. E ciò che lo scuote dal suo ruolo di inalterabile assassino è il trovare la donna che ama malridotta e morente a causa del suo lavoro. Una scena che lo porta a fargli desiderare di avere una vita normale e tranquilla con lei.

The Killer racconta dunque una storia di evoluzione: il protagonista alla fine del film non è lo stesso uomo che è stato presentato al pubblico nel suo spoglio ufficio a Parigi. E questo viene messo in risalto anche dalla sua controversa scelta di non uccidere Claybourne. Se da un lato questa decisione pare indicare un punto di svolta nella vita del Killer e al fatto che sia davvero cambiato; dall’altro lascia alcuni interrogativi che alludono a un possibile secondo fine: risparmiare quel potente committente potrebbe tornargli utile professionalmente in futuro? È davvero cambiato o – come per tutto il resto del film – anche questa scelta nasconde un piano ben studiato?

I comandamenti del Killer: “Attieniti al piano

The Killer Michael Fassbender
Michael Fassbender in The Killer. Cr. Netflix ©2023

“Attieniti al piano. Non fidarti. Niente empatia. Gioca d’anticipo, non improvvisare. Mai concedere un vantaggio. Combatti solo se sei pagato per combattere. Attieniti al piano”. Questo è ciò che il Killer recita più volte a sé stesso durante il film, un vero e proprio mantra di concentrazione e fermezza che lo accompagna in ogni sua metodica mossa. Quasi una preghiera che lo rende invulnerabile e privo di tutte quelle emozioni che potrebbero intaccare il suo operato. Il protagonista di Fincher sembra credere fedelmente a quelle parole, finché le conseguenze del suo lavoro non bussano alla porta di casa, l’unico luogo in cui sembrano custoditi i suoi sentimenti più puri. Infatti, è ciò che prova per Magdala a mettere in moto il suo blitz di vendetta che si conclude con una decisione inaspettata. Il Killer non si attiene al piano né quando sbaglia bersaglio né probabilmente quando risparmia Claybourne, eppure alla fine del film sembra essere sollevato e soddisfatto accanto alla donna che ama.

Il confronto con l’Esperto (Tilda Swinton) in The Killer

The Killer Tilda Swinton
Tilda Swinton è L’Esperto in The Killer. Cr. Netflix ©2023

L’uccisione più elegante e significativa del film è senz’altro quella del secondo lacchè, l’Esperto. Con il suo iconico savoir-faire, Tilda Swinton, nel confronto col personaggio di Michael Fassbender, dà vita a una delle scene più accattivanti e interessanti del film. L’Esperto – con una favola cupa e bizzarra in cui spiega che ciò che muove un cacciatore a uccidere un orso non è la preda stessa ma la caccia in sé – cerca disperatamente di dissuadere il Killer dall’ucciderla. Un momento di tensione in cui il personaggio della Swinton suggerisce al pubblico una morale che in fondo si rispecchia nelle loro vite: il lavoro del sicario è una caccia all’uomo mossa solamente dal denaro e dal piacere di uccidere, non riguarda niente di personale.

Con chi sta realmente parlando il Killer?

The Killer
Michael Fassbender in The Killer. Cr. Netflix ©2023.

Tutto in The Killer è ridotto ai minimi termini, persino i dialoghi. Infatti, ciò che davvero accompagna la narrazione è il monologo interiore del protagonista. Un continuo flusso di coscienza che tenta di incoraggiare lo spettatore a guardare il mondo con gli stessi occhi del Killer. Ma, di fatto, a chi si rivolge il Killer? Per chi esegue questo monologo interiore? Queste sono le stesse domande che Erik Messerschmidt, direttore della fotografia, ha posto al regista: “Per comprendere meglio a chi si rivolge il protagonista, Fincher mi suggerì di guardare ‘Le Samourai’ (thriller poliziesco del 1967 diretto da Jean-Pierre Melville), spiegandomi che questo film francese mi avrebbe fatto comprendere ciò che si prova a essere oggettivamente un fantasma in una stanza. Come ci si sente quando si ha davanti qualcuno che non permette mai a nessuno di stargli accanto?” – ha raccontato il collaboratore. In altre parole, il monologo del Killer è tanto rivolto al pubblico quanto a sé stesso, un dialogo intimo e personale che permette di conoscere la psiche del personaggio e comprenderne la storia.

Cosa ha detto David Fincher riguardo al finale di The Killer?

The Killer
Michael Fassbender in The Killer. Cr. Netflix ©2023.

The Killer è una pellicola tremendamente elegante e algente, al punto da non essere semplice per il pubblico provare empatia nei suoi confronti. A riguardo, al Festival del Cinema di Venezia, il tre volte candidato all’Oscar David Fincher ha spiegato che quando ha dato vita a questo personaggio non voleva che fosse simpatico o spaventoso. In realtà, ciò che davvero spera di suscitare nel pubblico è l’irritabilità verso il prossimo o, stando alle sue parole: “La mia speranza è che qualcuno veda questo film e diventi nervoso pensando alla persona che si trova dietro di lui in una qualunque fila“, lasciando dunque intendere che chiunque potrebbe essere un assassino, proprio come il protagonista del film e la sua ricerca dell’anonimato dimostra.

The Killer: concluse la riprese del nuovo film di David Fincher

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The Killer: concluse la riprese del nuovo film di David Fincher

David Fincher ha concluso le riprese del suo prossimo film, The Killer, realizzato con Netflix. The Killer è un film d’azione neo-noir basato su una graphic novel francese con lo stesso titolo che segue la vita di un assassino senza nome. Il nuovo film Netflix è diretto da David Fincher e vede nei ruoli principali Michael Fassbender e Tilda Swinton.

Di seguito, il post di Instagram che conferma la conclusione delle riprese di The Killer, con particolari ringraziamenti al Direttore della Fotografia Erik Messerschmidt e ai protagonisti Swinton e Fassbender.

The Killer: 10 dettagli che saltano all’occhio a una seconda visione

L’ultimo film di David Fincher, The Killer, ha ricevuto il plauso della critica per il suo stile narrativo a lento rilascio ma incredibilmente metodico, che ha nascosto alcuni dettagli in maniera molto intelligente, i quali si fanno notare solo ad una seconda visione. Con lo stile caratteristico del regista e l’eccellente interpretazione di Michael Fassbender nel ruolo del protagonista, questo film Netflix racconta di un meticoloso sicario impegnato in una caccia all’uomo internazionale che giura non essere personale. Un’azzeccata metafora del modus operandi di Fincher, i cui film sono progettati al millimetro e includono un’incredibile attenzione ai dettagli strutturali e narrativi, proprio come dimostrano questi dettagli nascosti in The Killer che abbiamo selezionato per voi.

Il primo appostamento

L’assassino pianifica meticolosamente l’assassinio del suo primo bersaglio dalla sua postazione in un ufficio WeWork abbandonato e fatiscente, di fronte alla camera d’albergo parigina in cui alloggia la sua vittima, in compagnia di una dominatrice. Questo abbinamento tra l’ufficio di un capitalista in bancarotta e lo squallido mondo criminale abitato dal protagonista è un classico dello stile di David Fincher. L’accostamento tra il suo imminente tentativo di assassinio e l’azienda in cui si trova mette in evidenza le connessioni tra questo killer freddo e insensibile e il mondo degli affari: l’ambiente in cui l’assassino fallisce è una metafora del suo imminente fallimento.

I riferimenti ai film classici

Come in tutti i film di Fincher, emerge fin da subito la sua incredibile attenzioni ai dettagli, curati perfettamente anche nella fotografia. Come spettatori, seguiamo il punto di vista dell’assassino mentre osserva il mirino cercando l’angolazione perfetta per passare all’azione, segmento che viene ripreso con non pochi rimandi all’iconico thriller di Alfred Hitchcock del 1954, La finestra sul cortile. Questo omaggio al cinema classico è solo il primo di una serie nei confronti di pellicole che sono state d’ispirazione per The Killer, tra cui il classico della Nouvelle Vague francese Frank Costello faccia d’angelo, La conversazione di Francis Ford Coppola e, naturalmente, il leggendario film di Hitchcock.

La frequenza cardiaca del killer

La narrazione di The Killer ci dà un’idea delle prospettive del nostro protagonista sena nome e della sua filosofia. Tuttavia, a differenza della maggior parte dei sicari solitari del cinema, egli abbraccia la tecnologia e utilizza persino uno smartwatch per servirsi di maggiore precisione. Mentre si prepara a mirare al bersagio, l’assassino dice al pubblico che la sua frequenza cardiaca deve essere inferiore a 60 bpm per poter colpire il bersaglio, mentre attende lentamente il momento perfetto prima di decidere di procedere con l’uccisione. Tuttavia, l’ultima inquadratura dell’orologio dell’assassino mostra una frequenza cardiaca di 65 bpm, il che dà al pubblico il primo indizio del fatto che le cose potrebbero non andare secondo i piani.

La mancanza di dialoghi

The Killer presenta raramente dialoghi e, per la maggior parte, è guidato dalla narrazione del personaggio principale. Si tratta di una componente principale del film, ma alla prima visione potrebbe non essere evidente quanto poco parli il personaggio di Michael Fassbender. Grazie a una forte colonna sonora, a un ritmo eccellente e a un’emozionante struttura a episodi, il fatto che questo film sia essenzialmente The Killer che si muove con calma e attenzione da un luogo all’altro con pochissima interazione umana non risulta noioso. Quando si immerge nel mondo di questo racconto, il pubblico potrebbe essere perdonato per non aver notato la scarsità dei dialoghi.

L’empatia dell’assassino aumenta con l’avanzare del film

La prospettiva priva di emozioni dell’assassino trova eco nel mantra che ripete a se stesso: “Vietato provare empatia. L’empatia è debolezza. La debolezza è vulnerabilità“. Questa filosofia nichilista richiama alla mente pensatori come Friedrich Nietzsche e l’occultista Aleister Crowley anche se, con l’avanzare del film, notiamo che queste restrizioni autoimposte dal killer iniziano a crollare. Quando l’assassino ottiene l’identità di altri assassini dall’amministratrice dell’ufficio, Dolores, questa gli chiede di procurarle una morte rapida e non sospetta, in modo che la sua famiglia abbia diritto a un’assicurazione sulla vita. La sua volontà di esaudire questo ultimo desiderio spingendola giù da una rampa di scale indica che è difficile per il killer rifuggire sempre questa regola contro l’empatia.

Gli pseudonimi dell’assassino sono personaggi classici delle sitcom

The Killer Michael Fassbender
Michael Fassbender in una scena di The Killer. Cr. Netflix ©2023.

The Killer fa continui riferimenti al settore del branding aziendale, ai film e ai videogiochi e presenta una serie di Easter egg e dettagli nascosti che gli spettatori più attenti potranno scoprire a una seconda visione. Una pratica interessante di The Killer è il come decide i suoi diversi alias visti nel corso del film: tra questi, vi sono una serie di nomi in codice di serie televisive classiche, tra cui La strana coppia, Happy Days e Cin cin. Questi diversi pseudonimi possono essere visti sui documenti d’identità falsi, sui passaporti e sulla documentazione dell’assassino nel corso del film per imbarcarsi sui voli, noleggiare auto e farsi strada nel mondo.

Tra gli pseudonimi utilizzati dall’assassino ci sono: Felix Unger (La strana coppia), Archibald Bunker (Tutto in famiglia), Oscar Madison (La strana coppia), Howard Cunningham (Happy Days), Reuben Kincaid (La famiglia Partridge), Lou Grant (Mary Tyler Moore Show / Lou Grant), Sam Malone (Cin cin), George Jefferson (I Jefferson) e Robert Hartley (Bob Newhart Show).

Michael Fassbender non ha mai sbattuto le palpebre

Un dettaglio incredibile in The Killer che dimostra l’incrollabile impegno di Michael Fassbender per questo ruolo è il fatto che non abbia mai sbattuto le palpebre davanti alla telecamera durante l’intera produzione. Il direttore della fotografia Erik Messerschmidt, vincitore di un Oscar, ha confermato che l’attore non ha sbattuto le palpebre nemmeno una volta durante le riprese. Fassbender è noto per il suo approccio metodico alla recitazione e per dedicarsi anima e corpo a ogni ruolo che accetta. In passato, ha dichiarato che ripassa le battute centinaia di volte e che per lui è importante riuscire a entrare nella mente del personaggio che sta interpretando.

La musica degli Smiths allude all’umanità sepolta dell’assassino

The Killer David Fincher
Michael Fassbender in una scena di The Killer. Cr. Netflix ©2023.

Quando non ascolta la colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Rose, il killer opta per una playlist composta quasi interamente dalle canzoni degli Smiths. A primo impatto, potrebbe sembrare una scelta strana come band preferita di un killer freddo e menefreghista, ma in realtà ha perfettamente senso. I testi cantati dal frontman degli Smiths, Morrissey, sono quelli di un’anima tormentata che cerca di non provare empatia, ma che non riesce a fare a meno di preoccuparsi. Canzoni come “How Soon Is Now?” contengono versi come “I am human and I need to be loved” (sono umano e ho bisogno di essere amato), che fanno pensare che il killer stia cercando di riappacificarsi al suo senso di compassione sepolto lungo la strada del suo cammino omicida nella vita.

L’uccisione finale è metaforica

The Killer è diviso in sei capitoli, ognuno dei quali si concentra su una particolare uccisione nel corso della sua vendetta. Il primo è il suo sfortunato colpo mancanto, che risulta nell’omicidio della dominatrice a Parigi. Il secondo è il tassista nella Repubblica Dominicana. Il terzo vede l’assassino prendere di mira un avvocato a New Orleans. Il quarto è una violenta rapina in Florida. Nel quinto, fa fuori l’esperta assassina di Tilda Swinton a New York. Tuttavia, l’ultimo capitolo non contiene alcuna uccisione fisica, poiché l’assassino lascia vivere il Cliente che stava cercando. Si tratta invece di un’uccisione spirituale, in cui il Killer si lascia alle spalle la sua vita di assassino.

Il tic finale del killer allude alla sua rinnovata umanità

Il finale di The Killer vede il nostro protagonista fare ritorno in Repubblica Dominicana e riunirsi con la fidanzata Magdala, pronto a godersi la pensione. L’arco caratteriale di The Killer lo posiziona come una persona che crede di poter controllare la propria vita, che sia attraverso il modo in cui mangia, si sente o agisce. Vuole differenziarsi dalla massa e rifiutare lo stile di vita ordinario. Tuttavia, nell’inquadratura finale di The Killer gli spettatori possono vedere che le cose potrebbero essere cambiate, come racconta lui stesso: “Forse sei proprio come me. Uno dei tanti“. A questo segue un sottile battito di ciglia che allude a un riavvicinamento alla sua parte più umana e empatica.

The Killer, Guillermo del Toro elogia il film di David Fincher: “agile, preciso e divertente”

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Dal 10 novembre è disponibile su Netflix il nuovo film di David Fincher, The Killer (qui la nostra recensione), incentrato su un serial killer senza nome interpretato da Michael Fassbender che in seguito ad un proprio errore si vede costretto ad eliminare quanti potrebbero minacciare la sua esistenza. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, il film è stato accolto positivamente dalla critica e dal pubblico, che lo ha ora portato ad essere uno dei titoli più visti sulla piattaforma streaming. Alle tante lodi che il film sta ricevendo si è ora aggiunta anche quella del regista premio Oscar Guillermo del Toro.

Tramite il proprio account X (ex Twitter), il regista di La forma dell’acqua Pinocchio ha infatti recensito con entusiasmo il nuovo thriller di Fincher, elogiando il regista e paragonando il film ad altre opere. “The Killer è un bellissimo film di Bronson, scritto da Sartre e girato da Melville con l’irruenza di Siegel. Adoro, adoro, adoro quando Fincher fa colpo con un film di genere bello cattivo. Agile, preciso e divertente. È il film più leggero che abbia visto da molto tempo a questa parte. È bello quando si può vedere un film e una pellicola allo stesso tempo“, ha scritto del Toro.

Il regista, nella sua ultima affermazione, scrive “film” e “movie”, sottolineando dunque di aver apprezzato The Killer sia  come interno all’industria che come semplice spettatore, ovvero avvendolo gradito in ogni suo aspetto e possibile interpretazione, ma riferendosi anche alla capacità di questo film di essere tanto un’opera d’autore quanto un prodotto commerciale. Come noto, del Toro, da grande appassionato della settima arte, non si tira mai indietro dall’elogiare il lavoro dei suoi colleghi e dal proporre proprie riflessioni sui film di oggi che più apprezza. Per il nuovo lungometraggio di Fincher si tratta dunque di un ennesimo riconoscimento di valore, offerto da un regista tra i più competenti e premiate dell’attuale scena cinematografica.

The Kidnapping of Freddie Heineken con Anthony Hopkins

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The Kidnapping of Freddie Heineken con Anthony Hopkins

Secondo la notizia pubblicata da Variety.com, la produzione del film con Anthony Hopkins The Kidnapping of Freddie Heineken partirà il prossimo mese in Europa. Voci dicono che le riprese verranno effettuate tra Parigi e Amsterdam.

La produzione sarà dell’ Informant Media, già produttori di Crazy Heart, e la regia dello svedese Daniel Alfredson, che ha raggiunto il successo con Millenium-La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta.

Il film, scritto da William Brookfield, racconterà la ricostruzione del crimine del secolo, ovvero il rapimento del presidente dell’ Heineken, interpretato da Hopkins. Avvenuto nel 1983, il presidente venne sequestrato da quattro amici d’infanzia e dal suo autista, incluso Willem Holleeder il padrino del crimine olandese. Dopo essere stato rinchiuso in un magazzino per settimane, venne rilasciato con una richiesta di riscatto di 16 milioni di euro. Alla fine i rapitori furono tutti rintracciati e condannati, anche se i soldi ricevuti non furono mai ritrovati dalle forze dell’ordine.

Nel cast, oltre a Anthony Hopkins, ci sarà anche l’australiano Tom Cocquerel, che interpreterà uno dei sequestratori di Heineken.

Fonti: Variety.com

The Kid: il primo trailer del western diretto da Vincent D’Onofrio

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“Non importa cosa è vero, importa cosa raccontano una volta che sei morto.” Sono queste le parole che lo sceriffo interpretato da Ethan Hawke pronuncia nel trailer di The Kid, il primo film da regista di Vincent D’Onofrio.

Il film racconterà la storia di Billy The Kid, già diverse volte declinata sul grande schermo. Il personaggio principale sarà interpretato da Dane DeHaan. Oltre a Billy, la storia si concentra anche su un giovane ragazzo, Rio (Jake Schur), che è costretto a mettersi in fuga attraverso il sud-ovest americano in un tentativo disperato di salvare sua sorella (Leila George) dal suo cattivo zio (Chris Pratt in un raro ruolo di cattivo). Lungo la strada, incontra lo sceriffo Pat Garrett (Hawke), a caccia del famigerato fuorilegge.

D’Onofrio ha sostanzialmente radunato alcuni amici, in particolare parte del cast de The Magnificent Seven del 2016, forse per accescere l’atmosfera di western.

The Keys To The Street di Christopher Nolan diventerà un film

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The Keys To The Street di Christopher Nolan diventerà un film

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Christopher Nolan e Michael Stokes hanno recentemente completato la scrittura della sceneggiatura di The Keys To The Street basata sull’omonimo romanzo thriller di Ruth Rendell. Il film, che vedrà fra i protagonisti Gemma Arterton e Tim Roth e sarà diretto dal regista ceco Julius Sevcik , dovrà essere propagandato ai compratori internazionali dalla Myriad Pictures che si occuperà di instaurare le trattative per i diritti di distribuzione al di fuori del Regno Unito.

L’inizio dei lavori attorno alla realizzazione della pellicola è previsto per il primo trimestre del 2014. Il film sarà prodotto da Pretty Pictures e Apollo Productions e si tratterà di un thriller psicologico le cui vicende gireranno attorno alla storia di una donna che, fuggita da un matrimonio violento, avrà una storia d’amore con un uomo che non è ciò che sembra. Kirk D’amico della Myriad, che sarà accreditato come produttore esecutivo, ha dichiarato:

Noi pensiamo che il pubblico amerà il modo in cui Christopher Nolan e Michael Stokes hanno adattato questo popolare romanzo giallo inglese.

Attualmente il film, pronto per entrare in produzione nel Regno Unito, rimane quindi in attesa delle offerte da parte dei distributori esteri per trovare una sua giusta collocazione anche nel mercato europeo e statunitense nonostante si possa già dare per scontato che l’apporto di Christopher Nolan al progetto darà senz’altro a quest’ultimo la sua giusta cassa di risonanza.

The Karate Kid: scelto il nuovo giovane protagonista del film

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The Karate Kid: scelto il nuovo giovane protagonista del film

Dopo una lunga ricerca, è stato scelto il nuovo protagonista di Karate Kid, remake in cui sono già coinvolti Ralph Macchio e Jackie Chan. Distribuito originariamente nel 1984, The Karate Kid racconta la storia di un maestro di arti marziali che insegna a un adolescente l’arte del karate. Il film ha tre sequel, un riavvio e una continuazione televisiva con Cobra Kai, e sarà presto adattato in un altro film.

Secondo The Hollywood Reporter, l’imminente film di Karate Kid ha trovato la sua nuova stella. Si tratta dell’attore di American Born Chinese Ben Wang. Dopo un processo di audizione, gli addetti ai lavori hanno affermato che il casting di Wang è stato determinato dal suo profondo legame emotivo con il personaggio e alla sua fluidità in mandarino.

Il casting di Wang in The Karate Kid è un’impresa titanica considerando il processo di casting della produzione. Nel novembre del 2023, Sony Entertainment ha lanciato un casting per il protagonista di Karate Kid, oltre a confermare lo sviluppo del film. Dopo l’annuncio, la società ha ricevuto oltre 10.000 audizioni. Wang aveva già recitato nella serie American Born Chinese.

Al momento la trama di The Karate Kid è ancora nascosta. Voci precedenti indicavano che la storia si concentrerà su un adolescente cinese-americano che cresce attraverso l’arte del karate, con l’aiuto di un maestro. Analogamente al riavvio di The Karate Kid del 2010, il film Karate Kid del 2024 non sarà un remake esatto del film originale del 1984, ma piuttosto prenderà in prestito la struttura generale della trama e i temi.

Macchio riprenderà il ruolo di Daniel LaRusso, che ha interpretato nella trilogia cinematografica originale di Karate Kid iniziata nel 1984 e ripreso nella serie Cobra Kai di Netflix, che ha da poco annunciato la sua sesta e ultima stagione. Chan tornerà nel ruolo di Mr. Han, un maestro di kung fu ispirato al personaggio del Maestro Miyagi, che ha allenato Dre Parker di Jaden Smith nel film remake del 2010.

The Jungle Book: al via le riprese del film di Andy Serkis

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The Jungle Book: al via le riprese del film di Andy Serkis

La Warner Bros. ha annunciato l’inizio delle riprese di The Jungle Book, nuovo adattamento cinematografico del popolare romanzo di Rudyard Kipling ad opera di Andy Serkis (Il Signore degli Anelli, Apes Revolution: Il pianeta delle scimmie).

Per Serkis, che del film sarà anche produttore insieme a Steve Kloves (Harry Potter), si tratta del debutto dietro la macchina da presa. Il film, la cui uscita è fissata per il 6 ottobre 2017, annovera nel cast Benedict Cumberbatch (Shere Khan), Rohan Chand (Mowgli), Christian Bale (Bagheera), Cate Blanchett (Kaa), Naomie Harris (Nisha), Tom Hollander (Tabaqui), Eddie Marsan e Peter Mullan (Akela).

Lo stesso Serkis parteciperà al film in qualità di attore, interpretando l’Orso Baloo. Ricordiamo che la pellicola mescolerà live action e performance capture. La sceneggiatura porterà la firma di Callie Kloves, nipote del sopracitato Steve.

Ricordiamo che anche la Walt Disney sta sviluppando un nuovo adattamento de Il libro della giungla, diretto da Jon Favreau (Iron Man, Chef) su sceneggiatura di Justin Marks (Street Fighter: The Legend of Chun-Li). Il cast comprende nomi importanti, come quelli di Lupita Nyong’o e Scarlett Johansson, ma anche Idris Elba, Bill Murray e Ben Kingsley.

The Jump, recensione del film di Giedrė Žickytė #RFF15

The Jump, recensione del film di Giedrė Žickytė #RFF15

Fa parte della Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma The Jump, il film lituano della regista Giedre Zickyte, documentarista nota in patria – e produttrice del film con la sua Moonmakers, assieme a  VFS Films e Faites Un Voeu, in associazione con Naked Edge Films – le cui opere sono state scelte per diversi festival internazionali. Tanto è vero che The Jump arriva a Roma dopo essere stato presentato in prima mondiale al Warsaw International Film Festival.

Quella che la regista sceglie di raccontare è una storia di disperata ricerca di libertà da parte di un uomo vissuto sotto il regime sovietico. Regime che lei stessa ha conosciuto da bambina, essendo la Lituania tornata indipendente quando aveva 10 anni, nel 1990. E’ quella voglia di libertà e quell’America sognata come un paradiso, ma troppo difficile da raggiungere che si vuole raccontare.

La trama di The Jump, diserzione, detenzione e infine di libertà

E’ il 23 novembre del 1970 quando una motovedetta della Guardia Costiera americana e una nave sovietica si incontrano a largo della costa orientale degli Stati Uniti per discutere di diritti di pesca nell’Atlantico. I comandanti sovietici salgono a bordo della nave Usa ed è lì che il marinaio lituano Simas Kudirca decide di tentare il tutto per tutto e fare lo stesso. Le due navi sono vicinissime e lui con un balzo è sulla nave americana, dove chiede asilo politico. In un primo momento gli americani danno rifugio a Simas, ma poi sono costretti da ordini superiori a restituirlo ai sovietici. Sarà processato per tradimento e condannato a 10 anni, spedito poi sugli Urali nei campi di lavoro. Nel frattempo in Usa si moltiplicano le proteste di piazza e i movimenti che chiedono la liberazione di Simas. Quando ormai sembra non ci sia più nulla da fare, un fatto nuovo promette di spalancare al marinaio le porte della tanto sognata libertà e quelle degli Stati Uniti.

Il racconto di protagonista e testimoni

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E’ lo stesso Simas, oggi novantenne, ad accompagnare lo spettatore lungo tutta la sua storia, sono la passione e il trasporto nei suoi occhi azzurri lucidi e sgranati, l’autentica commozione, ma  al tempo stesso la grande forza che promana da quest’uomo a coinvolgere lo spettatore. Inoltre, la regista fa una scelta vincente: servirsi dell’energia di Simas e della sua voglia di rendere il pubblico partecipe, mettere in atto una vera e propria ricostruzione degli eventi nelle loro fasi salienti, tornando con l’anziano marinaio sui luoghi della vicenda. Le concitate fasi della tentata fuga sulla nave americana Vigilant hanno il ritmo avvincente di un film d’azione e la suspense di un thriller, con l’anziano trascinato quasi da un furor mentre le racconta e le rivive. I corridoi della prigione  di Vilnius, dove fu rinchiuso, e la cella 13, che Simas definisce “la sua casa”, mentre ricorda la durezza della prigionia. Poi il campo di lavoro, il gelo e le privazioni. Ma non c’è solo la sua voce. Vi sono anche il comandante della nave Usa, Ralph W. Eutis, sospeso dopo l’inchiesta che venne aperta sull’accaduto, e altri membri dell’equipaggio come Paul E. Pakos. Vi sono le voci delle attiviste che si spesero tantissimo per creare un movimento per la liberazione di Simas, Daiva Kezis e Grazina Peagle, fino alle testimonianze di politici del calibro di Henry Kissinger.

La seconda parte del documentario, che ripercorre il soggiorno statunitense di Simas e della sua famiglia, durato fino al 2007, quando l’anziano ha fatto ritorno in Lituania dove oggi vive, è meno avvincente, come prevedibile. Manca la tensione della prima parte e la narrazione è più lenta. Colpiscono però alcune dichiarazioni rilasciate da Simas alle tv Usa, dove era invitato come una celebrità, trattato da eroe. Egli, conscio di cosa significassero povertà e privazioni, invitava gli americani a riflettere sul proprio benessere, a non sprecare e non dare nulla per scontato.

I materiali inediti e i filmati d’epoca

La ricostruzione è interessante non solo per la passione trascinante che il protagonista mette nel racconto, ma anche per la modalità in cui questo si dipana, alternando i ricordi dei testimoni a materiale di repertorio eterogeneo e spesso inedito, abilmente montato. Dalle  foto ai documenti d’epoca, ai filmati delle manifestazioni, a quelli dei discorsi di un imbarazzato Nixon che non sa come giustificare il comportamento della democratica America, patria della libertà, che in piena Guerra Fredda restituisce un richiedente asilo all’Urss. Fino a un vero e proprio film di finzione, The Defection of Simas Kudirca,  che raccontò la vicenda negli anni Settanta, protagonista Alan Arkin. Moltissimo materiale, ben assemblato nel montaggio efficace di Thomas Ernst e Danielius Kokanauskis, che spinge a una riflessione sui diritti umani e civili in Russia, in America e ad ogni latitudine, indagando però soprattutto il rapporto degli Usa con questi temi.

The Jump è il racconto di un sogno di libertà infine realizzato. Un racconto coinvolgente da un testimone prezioso, diretto da una talentuosa regista, i cui lavori sono da riscoprire e che farà ancora parlare di sé.

The Judge: trailer e poster del film con Robert Downey Jr.

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The Judge: trailer e poster del film con Robert Downey Jr.

Arrivano online, dopo la prima immagine ufficiale, anche il trailer ed il poster di The Judge, thriller con protagonisti Robert Downey Jr. e Robert Duvall. Eccoli per voi di seguito:

LEGGI ANCHE: The Judge Robert Downey Jr. è un avvocato nella prima foto ufficiale

The Judge, il film

The Judge con  il candidato agli Oscar Robert Downey Jr. (“Chaplin”, “Tropic Thunder”) e il Premio Oscar Robert Duvall (“Tender Mercies-Un tenero ringraziamento”), insieme per la prima volta sul grande schermo.  Il film è interpretato anche dalla candidata agli Oscar Vera Farmiga  (“Tra le nuvole”) e dal premio Oscar Billy Bob Thornton (“Lama tagliente”) ed è diretto da David Dobkin. Nel film Robert Downey Jr. interpreta il ruolo di Hank Palmer, avvocato in una grande città, che torna nei luoghi della sua infanzia dove il padre, con cui non ha più rapporti da anni e che è il giudice della cittadina (Duvall), è sospettato di omicidio.  Decide allora di scoprire la verità e in questo percorso ricostruisce i legami con la famiglia da cui si era allontanato anni prima.

Nel cast di The Judge anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Dax Shepard, Leighton Meester, Ken Howard, Emma Tremblay, Balthazar Getty e David Krumholtz. The Judge è prodotto da Susan Downey, David Dobkin e David Gambino, con Herbert W. Gains, Robert Downey Jr., Jeff Kleeman e Bruce Berman come produttori esecutivi.  La sceneggiatura è di Nick Schenk e Bill Dubuque, il soggetto di Dobkin & Schenk. Nel team dei collaboratori di Dobkin troviamo il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Salvate il soldato Ryan”, “Schindler’s List”), lo scenografo Mark Ricker, il montatore Mark Livolsi e la costumista Marlene Stewart.  Le musiche sono del compositore candidato 12 volte agli Oscar  Thomas Newman (“Saving Mr. Banks”, “Skyfall”).

Fonte

The Judge: Trailer del film con Robert Downey Jr

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The Judge: Trailer del film con Robert Downey Jr

In attesa di trovarlo nuovamente alle prese con JARVIS e le innumerevoli armature di Iron Man in Avengers Age of Ultron, potremo vedere nuovamente al cinema Robert Downey Jr il prossimo ottobre nel film The Judge, pellicola drammatica diretta da David Dobkin.

 La pellicola, che giungerà nei cinema italiani il prossimo 23 ottobre, è stata recentemente anticipata da un nuovo trailer internazionale che vi proponiamo qui di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=9J7kMW-bOc4

The Judge, il film

The Judge con  il candidato agli Oscar Robert Downey Jr. (“Chaplin”, “Tropic Thunder”) e il Premio Oscar Robert Duvall (“Tender Mercies-Un tenero ringraziamento”), insieme per la prima volta sul grande schermo.  Il film è interpretato anche dalla candidata agli Oscar Vera Farmiga  (“Tra le nuvole”) e dal premio Oscar Billy Bob Thornton (“Lama tagliente”) ed è diretto da David Dobkin. Nel film Robert Downey Jr. interpreta il ruolo di Hank Palmer, avvocato in una grande città, che torna nei luoghi della sua infanzia dove il padre, con cui non ha più rapporti da anni e che è il giudice della cittadina (Duvall), è sospettato di omicidio.  Decide allora di scoprire la verità e in questo percorso ricostruisce i legami con la famiglia da cui si era allontanato anni prima.

Nel cast di The Judge anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Dax Shepard, Leighton Meester, Ken Howard, Emma Tremblay, Balthazar Getty e David Krumholtz. The Judge è prodotto da Susan Downey, David Dobkin e David Gambino, con Herbert W. Gains, Robert Downey Jr., Jeff Kleeman e Bruce Berman come produttori esecutivi.  La sceneggiatura è di Nick Schenk e Bill Dubuque, il soggetto di Dobkin & Schenk. Nel team dei collaboratori di Dobkin troviamo il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Salvate il soldato Ryan”, “Schindler’s List”), lo scenografo Mark Ricker, il montatore Mark Livolsi e la costumista Marlene Stewart.  Le musiche sono del compositore candidato 12 volte agli Oscar  Thomas Newman (“Saving Mr. Banks”, “Skyfall”).

Fonte: CBM Tailers

The Judge: spot tv del film con Robert Downey Jr

The Judge: spot tv del film con Robert Downey Jr

Uno nuovo spot italiano di The Judge è stato pubblicato online da Warner Bros Italia. Il film vedrà protagonista Robert Downey Jr. Ecco lo spot:

The Judge, il film

The Judge con  il candidato agli Oscar Robert Downey Jr. (“Chaplin”, “Tropic Thunder”) e il Premio Oscar Robert Duvall (“Tender Mercies-Un tenero ringraziamento”), insieme per la prima volta sul grande schermo.  Il film è interpretato anche dalla candidata agli Oscar Vera Farmiga  (“Tra le nuvole”) e dal premio Oscar Billy Bob Thornton (“Lama tagliente”) ed è diretto da David Dobkin. Nel film Robert Downey Jr. interpreta il ruolo di Hank Palmer, avvocato in una grande città, che torna nei luoghi della sua infanzia dove il padre, con cui non ha più rapporti da anni e che è il giudice della cittadina (Duvall), è sospettato di omicidio.  Decide allora di scoprire la verità e in questo percorso ricostruisce i legami con la famiglia da cui si era allontanato anni prima.

Nel cast di The Judge anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Dax Shepard, Leighton Meester, Ken Howard, Emma Tremblay, Balthazar Getty e David Krumholtz. The Judge è prodotto da Susan Downey, David Dobkin e David Gambino, con Herbert W. Gains, Robert Downey Jr., Jeff Kleeman e Bruce Berman come produttori esecutivi.  La sceneggiatura è di Nick Schenk e Bill Dubuque, il soggetto di Dobkin & Schenk. Nel team dei collaboratori di Dobkin troviamo il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Salvate il soldato Ryan”, “Schindler’s List”), lo scenografo Mark Ricker, il montatore Mark Livolsi e la costumista Marlene Stewart.  Le musiche sono del compositore candidato 12 volte agli Oscar  Thomas Newman (“Saving Mr. Banks”, “Skyfall”).

The Judge: Robert Downey Jr. è un avvocato nella prima foto ufficiale

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Grazie a Entertainment Weekly siamo in grado di mostrarvi la prima foto di The Judge, thriller con protagonisti Robert Downey Jr. e Robert Duvall.

The Judge, il film

The Judge con  il candidato agli Oscar Robert Downey Jr. (“Chaplin”, “Tropic Thunder”) e il Premio Oscar Robert Duvall (“Tender Mercies-Un tenero ringraziamento”), insieme per la prima volta sul grande schermo.  Il film è interpretato anche dalla candidata agli Oscar Vera Farmiga  (“Tra le nuvole”) e dal premio Oscar Billy Bob Thornton (“Lama tagliente”) ed è diretto da David Dobkin. Nel film Robert Downey Jr. interpreta il ruolo di Hank Palmer, avvocato in una grande città, che torna nei luoghi della sua infanzia dove il padre, con cui non ha più rapporti da anni e che è il giudice della cittadina (Duvall), è sospettato di omicidio.  Decide allora di scoprire la verità e in questo percorso ricostruisce i legami con la famiglia da cui si era allontanato anni prima.

Nel cast di The Judge anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Dax Shepard, Leighton Meester, Ken Howard, Emma Tremblay, Balthazar Getty e David Krumholtz. The Judge è prodotto da Susan Downey, David Dobkin e David Gambino, con Herbert W. Gains, Robert Downey Jr., Jeff Kleeman e Bruce Berman come produttori esecutivi.  La sceneggiatura è di Nick Schenk e Bill Dubuque, il soggetto di Dobkin & Schenk. Nel team dei collaboratori di Dobkin troviamo il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Salvate il soldato Ryan”, “Schindler’s List”), lo scenografo Mark Ricker, il montatore Mark Livolsi e la costumista Marlene Stewart.  Le musiche sono del compositore candidato 12 volte agli Oscar  Thomas Newman (“Saving Mr. Banks”, “Skyfall”).

The Judge: Robert Downey Jr nella Clip Smettila di fissarmi

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The Judge: Robert Downey Jr nella Clip Smettila di fissarmi

Guarda la nuova clip dell’atteso film The Judge, di David Dobkin con protagonisti Robert Downey Jr, il Premio Oscar Robert Duvall e Vera Farmigada giovedì 23 ottobre al cinema.

The Judge, il film

The Judge con  il candidato agli Oscar Robert Downey Jr. (“Chaplin”, “Tropic Thunder”) e il Premio Oscar Robert Duvall (“Tender Mercies-Un tenero ringraziamento”), insieme per la prima volta sul grande schermo.  Il film è interpretato anche dalla candidata agli Oscar Vera Farmiga  (“Tra le nuvole”) e dal premio Oscar Billy Bob Thornton (“Lama tagliente”) ed è diretto da David Dobkin. Nel film Robert Downey Jr. interpreta il ruolo di Hank Palmer, avvocato in una grande città, che torna nei luoghi della sua infanzia dove il padre, con cui non ha più rapporti da anni e che è il giudice della cittadina (Duvall), è sospettato di omicidio.  Decide allora di scoprire la verità e in questo percorso ricostruisce i legami con la famiglia da cui si era allontanato anni prima.

Nel cast di The Judge anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Dax Shepard, Leighton Meester, Ken Howard, Emma Tremblay, Balthazar Getty e David Krumholtz. The Judge è prodotto da Susan Downey, David Dobkin e David Gambino, con Herbert W. Gains, Robert Downey Jr., Jeff Kleeman e Bruce Berman come produttori esecutivi.  La sceneggiatura è di Nick Schenk e Bill Dubuque, il soggetto di Dobkin & Schenk. Nel team dei collaboratori di Dobkin troviamo il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Salvate il soldato Ryan”, “Schindler’s List”), lo scenografo Mark Ricker, il montatore Mark Livolsi e la costumista Marlene Stewart.  Le musiche sono del compositore candidato 12 volte agli Oscar  Thomas Newman (“Saving Mr. Banks”, “Skyfall”).