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School Spirits 3: si farà? tutto quello che sappiamo

School Spirits 3: si farà? tutto quello che sappiamo

La serie drammatica soprannaturale School Spirits di Paramount+ ha il potenziale per diventare un successo di lunga durata, ma lo show sarà presto rinnovato per la terza stagione? Creata da Megan e Nate Trinrud, la serie è incentrata su Maddie (Peyton List), un’adolescente di Split River, nel Wisconsin, che si ritrova bloccata nell’aldilà dopo essere apparentemente morta in circostanze strane. Con l’aiuto dei fantasmi che abitano anche nella sua scuola, Maddie deve arrivare al fondo del suo mistero, svelando un intero mondo di sorprese soprannaturali. Mescolando elementi di drammi scolastici con il soprannaturale, School Spirits è una sintesi affascinante.

La prima stagione ha ricevuto recensioni per lo più positive ed è stata rinnovata a metà del 2023. Purtroppo, gli scioperi di Hollywood del 2023 hanno tenuto la serie in disparte per il resto dell’anno, e non è tornata fino all’inizio del 2025. Nonostante questa enorme battuta d’arresto, la seconda stagione di School Spirits ha continuato lo slancio positivo del suo predecessore e ha già aggiunto una serie di nuove sfaccettature all’esperienza ultraterrena di Maddie. Tuttavia, resta da vedere se Paramount+ riporterà lo show per la terza stagione, e la decisione dipenderà in gran parte dal successo della seconda puntata.

Ultime notizie su School Spirits 3

Sebbene la notizia non riguardi direttamente una potenziale terza stagione, le ultime notizie confermano che la seconda stagione di School Spirits ha visto un enorme aumento del pubblico. Gli episodi di debutto della seconda stagione sono stati visti da 1,7 milioni di spettatori nei primi sette giorni, il che segna un miglioramento del 104% rispetto alla prima stagione. Con la messa in onda della prima stagione su un secondo servizio di streaming, Netflix, è chiaro che School Spirits ha effettivamente aumentato il suo pubblico durante il lungo periodo di inattività tra le stagioni. Non è chiaro se questo porterà a un rinnovo della terza stagione, ma sicuramente aiuta.

La terza stagione di School Spirits non è confermata

School Spirits ha ottenuto il rinnovo per la seconda stagione dopo un debutto acclamato dalla critica e l’ordine è arrivato piuttosto rapidamente, tutto sommato. A poche settimane dalla conclusione della prima stagione, il rinnovo della seconda stagione ha dimostrato che la serie ha fatto qualcosa di giusto durante la prima stagione per garantirne un’altra. I ritardi che hanno tenuto la serie fuori onda per tutto il 2024 sono stati scoraggianti, ma dati recenti mostrano che il pubblico della serie è effettivamente cresciuto durante la pausa. La seconda stagione di School Spirits ha debuttato con un pubblico più vasto rispetto al suo predecessore, un buon segno per il suo futuro.

Con un aumento così massiccio di spettatori (senza dubbio stimolato dall’arrivo della prima stagione su Netflix), Paramount+ probabilmente terrà d’occhio la stagione 2 di School Spirits man mano che procede. Uno degli svantaggi di un programma di uscite settimanali è che non c’è alcuna garanzia che gli spettatori rimangano nel tempo. Il binge-watching richiede meno impegno, ma a volte non è così accurato nel giudicare la vera popolarità di uno show. Se la seconda stagione di School Spirits mantiene il suo pubblico (o addirittura lo aumenta), la terza stagione è una certezza.

Dettagli del cast di School Spirits 3

Il cast di School Spirits è cresciuto nella seconda stagione e questa tendenza probabilmente continuerà anche nella terza. Tuttavia, è impossibile indovinare chi saranno i nuovi arrivati finché non emergeranno maggiori dettagli. Oltre a questo, è altamente probabile che il cast principale tornerà a riprendere i propri ruoli, anche se la seconda stagione promette ancora qualche colpo di scena. Maddie Nears, interpretata da Peyton List, è il fulcro della serie e tornerà sicuramente nella terza stagione. Insieme a lei ci sarà Kristian Ventura nel ruolo di Simon Elroy, il migliore amico di Maddie, l’unica persona in vita che può interagire con lei.

Milo Manheim tornerà probabilmente nei panni del fantasma Wally Clark, mentre Spencer MacPherson dovrebbe riprendere il ruolo di Xavier Baxter, l’ex fidanzato di Maddie. Anche Rhonda Rosen, l’adolescente assassinata, dovrebbe tornare nella terza stagione, e il suo cinico senso dell’umorismo è fornito da Sarah Yarkin nel ruolo del fantasma. Nick Pugliese interpreta il fantasma timido e amichevole, Charley, mentre Josh Zuckerman appare come il fantasma del misterioso signor Martin. A completare il cast dei vivi, Nicole Herrera è interpretata da Kiara Pichardo, una persona vicina a Simon e a Maddie quando era in vita.

Il cast della terza stagione di School Spirits includerà probabilmente:

  • Peyton List Maddie Nears
  • Kristian Ventura Simon Elroy
  • Milo Manheim Wally Clark
  • Spencer MacPherson Xavier Baxter
  • Sarah Yarkin Rhonda Rosen
  • Nick Pugliese Charley
  • Josh Zuckerman Mr. Martin
  • Kiara Pichardo Nicole Herrera

Dettagli della trama della terza stagione di School Spirits

La prima stagione si è conclusa con la sconvolgente rivelazione che Maddie non è morta e che uno spirito di nome Janet ha preso possesso del suo corpo. Anche se questa trama potrebbe concludersi nella seconda stagione, crea un precedente per ciò che ci si può aspettare dalla terza.

Il finale della seconda stagione ha già promesso di lasciare agli spettatori più domande che risposte (secondo Peyton List in un’intervista con Collider), e questo significa che un enorme colpo di scena scuoterà di nuovo le cose.

Quale sarà questo colpo di scena sarà impossibile da prevedere fino al finale della seconda stagione, ma probabilmente significa che Maddie non si riunirà al suo corpo fisico in tempi brevi. Con le regole dei fantasmi e dell’aldilà ancora da definire, non è chiaro cosa accadrebbe se Maddie tornasse alla normalità. Probabilmente significherebbe la fine della sua amicizia con i fantasmi, ma solo il tempo potrà dirlo. La terza stagione di School Spirits ha già molto su cui lavorare, ma la seconda stagione aggiungerà senza dubbio altro carburante al proverbiale fuoco della storia.

School Spirits – stagione 2, il finale spiegato dalle star

School Spirits – stagione 2, il finale spiegato dalle star

Jess Gabor, che interpreta Janet nella serie School Spirits Paramount+, spiega perché il suo personaggio sceglie di non passare oltre nel finale della seconda stagione. La serie drammatica soprannaturale vede Maddie (Peyton List) intrappolata nell’aldilà della Split River High dopo che Janet ha dirottato il suo corpo e si è avventurata fuori dalla scuola. Dopo molte riflessioni, Janet torna alla Split River High e offre a Maddie il suo corpo. Quando viene a galla la verità sulla sua morte, Janet sblocca l’uscita prendendo il controllo della sua cicatrice. Tuttavia, sceglie di rimanere piuttosto che passare oltre.

In un’intervista con The Wrap, Gabor parla della decisione di Janet di rimanere. Spiega come il tempo trascorso da Janet con gli amici di Maddie l’abbia cambiata in meglio e fa luce sulle dinamiche tossiche che ha con il signor Martin (Josh Zuckerman). Mentre Janet ha fatto pace con ciò che le è successo, l’attrice sottolinea anche come l’identità fondamentale del suo personaggio di scienziata entri in gioco nel suo processo decisionale dopo aver capito che potrebbe esserci dell’altro. Gabor sottolinea che Janet ha preso “una decisione coraggiosa” per aiutare i suoi amici. Ecco cosa ha detto:

Janet inizia finalmente a entrare in empatia con Maddie vedendola attraverso i suoi amici. Quando è nella capanna con tutti gli amici di Maddie, che chiaramente le vogliono abbastanza bene da rapirla, Janet non sa cosa significhi avere amici che ti coprono le spalle o cosa significhi fidarsi di nuovo di qualcuno. La persona su cui contava di più al mondo, il signor Martin (Josh Zuckerman), l’ha maltrattata e ha approfittato completamente di lei e della sua innocenza.

Si rende conto che quello che sta facendo non è il modo giusto di comportarsi e forse c’è un altro modo. Forse c’è una seconda possibilità di una seconda vita da qualche altra parte, ma non può essere rubando il corpo di Maddie.

È una scienziata. Vuole risposte. Vuole capire le cose. Anche se la sua porta è aperta e ha accettato il suo trauma e quello che le è successo, questo non significa che possa aiutare anche tutti gli altri a uscirne. Si rende conto che forse c’è di più nella vita di quanto pensasse. Forse non è tutto bianco o nero. Deve decidere: “Ci sto o non ci sto?” E fa questa scelta davvero coraggiosa di entrare nella zona grigia e aiutare questi nuovi amici a capire come possono uscirne anche loro.

Cosa significa questo per Janet in School Spirits

I commenti di Gabor offrono un po’ di chiarezza sull’arco del personaggio di Janet. Nello show, Janet scherza dicendo di avere “affari in sospeso” mentre decide di chiudere la porta di uscita per ora. In precedenza era stato anche rivelato che Janet potrebbe sapere di più su una potenziale minaccia che si sta profilando a Split River. Anche se il finale della seconda stagione non ha le risposte a queste domande, i commenti di Gabor rivelano che la decisione di Janet di rimanere alla fine della seconda stagione è motivata dal suo desiderio di svelare il mistero e aiutare i suoi amici, il che significa anche che il personaggio ha davvero voltato pagina.

In un’intervista separata, lo showrunner Oliver Goldstick ha rivelato che la seconda stagione di School Spirits ha quasi avuto un finale diverso, in cui Janet avrebbe trovato la sua via d’uscita. Tuttavia, la scelta di rimanere dimostra che Janet è diventata una persona a sé stante, che ha il potere di aiutare gli altri e di scegliere come apportare un cambiamento, anche nell’aldilà. Il colpo di scena è un momento di empowerment nell’arco del personaggio, e anche di redenzione.

School of Rock: Jack Black si dice “pronto” per un sequel

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School of Rock: Jack Black si dice “pronto” per un sequel

A più di due decenni dall’uscita dell’amata commedia musicale School of Rock, diretta da Richard Linklater nel 2003, l’attore Jack Black ha recentemente dichiarato a JOE di essere “pronto” a riprendere il suo ruolo di energico musicista e insegnante Dewey Finn. “Vorrei che ci fosse School Of Rock 2 Electric Boogaloo“, ha detto, riferendosi al titolo del film del 1984, sequel di Breakin’. Black ha anche ammesso che gli piacerebbe che lo sceneggiatore del film originale, Mike White, tornasse a scrivere la sceneggiatura dell’ipotetico sequel.

Tuttavia, ha ricordato che White, che ha interpretato il coinquilino di Dewey, Ned Schneebly, è attualmente molto impegnato a scrivere e dirigere la sua serie HBO vincitrice di un Emmy, The White Lotus.”Sapete che Mike White ha scritto il primo film ed è un genio“, ha detto Black. “E ci piacerebbe che Mike White tornasse in sella, ma ora è molto impegnato con The White Lotus, la migliore serie della TV“. The White Lotus, che nelle passate stagioni ha visto un cast ricco di star, tra cui Jennifer Coolidge, Sydney Sweeney e Theo James, ha iniziato le riprese della terza stagione.

Le riprese si svolgeranno in una catena alberghiera in Thailandia. Non ci sono dunque conferme per un sequel di School of Rock, di cui si è a lungo vociferato senza che si arrivasse però mai alla sua realizzazione. Nickelodeon ha però creato una serie televisiva basata sul film, che è andata in onda per tre stagioni dal 2016 al 2018 ed è poi stato realizzato un adattamento teatrale del musical, inaugurato a Broadway nel 2015. Di recente, tuttavia, c’è stata una reunion del cast per il 20° anniversario che ha riacceso le speranze dei fan. Nonostante l’interesse di Black, tuttavia, ad oggi non si è ancora ufficialmente parlato di un sequel.

Di cosa parla School of Rock?

School Of Rock segue il rockettaro Dewey, che si vede costretto a diventare supplente in una rigida scuola elementare privata dopo essere stato cacciato dal suo gruppo rock. Ma lungo il suo percorso come insegnante, non potrà ignorare il richiamo del rock e deciderà di trasformare la sua classe in un gruppo rock tutto suo con cui partecipare ad un contest. Oltre che da Jack Black nei panni di Deway, il film è interpretato anche da Mike White, Joan Cusack, Adam Pascal, Lucas Papaelias, Chris Stack, Sarah Silverman e Miranda Cosgrove.

School of Rock: Jack Black conferma la reunion del cast per il 20° anniversario

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La notizia era nell’aria da tempo e finalmente l’attore Jack Black, intento a promuovere il film di Super Mario Bros., ha confermato i piani per una reunion ventennale del cast di School of Rock. Black non ha però specificato se la reunion sarà un film, uno speciale televisivo o semplicemente un incontro privato, ma la cosa ha naturalmente generato un certo entusiasmo nei fan della commedia musicale, una delle più apprezzate nella carriera dell’attore. “Tutti quei bambini – ha dichiarato Black – avevano 10 anni quando abbiamo realizzato quel film e ora hanno tutti, tipo, 30 anni“.

“Ci riuniremo e festeggeremo i 20 anni del film. Ci piace anche fare jam sessions e suonare insieme. Non vedo l’ora di vedere tutti gli ormai adulti membri della School of Rock” – ha poi affermato. Black ha inoltre promesso di condividere foto e video di qualsiasi reunion sui social media entro la fine dell’anno. Il film School of Rock del 2003, come noto, ha per protagonista l’insegnante supplente Dewey Finn (interpretato da Black), che forma un gruppo rock con la quinta elementare in cui insegna per partecipare ad una sfida tra bande. Il film ha incassato più di 130 milioni di dollari in tutto il mondo contro costi di produzione stimati di appena 35 milioni di dollari.

In passato ci sono già stati discorsi su una possibile reunion. Il cast è tornato insieme per una proiezione in occasione del decimo anniversario, mentre è poi stata realizzata una produzione di Broadway basata sul film e una sitcom di Nickelodeon che ha debuttato nel 2016 per una durata di tre stagioni e 45 episodi. Per anni i fan hanno tuttavia atteso un sequel del film originale o quantomeno una reunion ufficiale del cast. Sembra proprio che quest’ultima opzione stia ora per concretizzarsi.

Fonte: Deadline

School of Mafia: trailer del film con Guglielmo Poggi

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School of Mafia: trailer del film con Guglielmo Poggi

01 Distribution ha diffuso il trailer di School of mafia, il film diretto da Alessandro Pondi con Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi, Maurizio Lombardi, Giulia Petrungaro, Giulio Corso, Mario Pupella, Tony Sperandeo, Monica Vallerini e con Gianfranco Gallo, con la partecipazione di Paola Minaccioni e con Nino Frassica. Prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema.

School of mafia, la trama

New York – giorni nostri. Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono tre ragazzi newyorkesi. Hanno sogni, aspirazioni, progetti per la propria vita: Nick è un chitarrista che sta per entrare nel talent show più famoso d’America, Joe è un cadetto dell’accademia di polizia e Tony è un insegnante di danza. Un ostacolo li separa dalla realizzazione dei loro sogni: sono i figli dei tre boss mafiosi che si spartiscono i traffici illegali della città, determinati a farli diventare, volenti o nolenti, gli eredi dei loro affari. I tre padri, dunque, rapiscono i loro figli per portarli in Sicilia, alla scuola di Don Turi ‘u Appicciaturi, il Padrino più temuto, che dovrà addestrarli a diventare dei veri boss. Sarà un duro percorso per tutti e tre, ma sarà anche un percorso di crescita personale che permetterà a Tony, Nick e Joe di definirsi e capire ciò che sono e ciò che potranno diventare.

Schmigadoon!, svelato il trailer della seconda stagione

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Schmigadoon!, svelato il trailer della seconda stagione

Oggi Apple ha svelato il trailer della seconda stagione di Schmigadoon!, la serie comedy musicale del co-creatore Cinco Paul vincitrice di Emmy e AFI Award, che tornerà con canzoni originali e nuove guest star il 5 aprile su Apple TV+. La nuova stagione farà il suo debutto con i primi due dei sei episodi totali, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì, fino al 3 maggio.

Dopo aver trovato il vero amore nella città di Schmigadoon, la seconda stagione della serie ritroverà Josh (Keegan-Michael Key) e Melissa (Cecily Strong) a Schmicago, il mondo rivisitato dei musical degli anni ’60 e ’70. La nuova stagione, che includerà nuovi brani originali del co-creatore e produttore esecutivo Cinco Paul, ritrova protagonisti Cecily Strong, Keegan-Michael Key, Ariana DeBose, Martin Short, Dove Cameron, Jaime Camil, Kristin Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada, Jane Krakowski e Aaron Tveit; a loro si uniranno Tituss Burgess e Patrick Page.

https://youtu.be/C75Fkp7RWIo

Schmigadoon! è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio e prodotta da Universal Television, una divisione di Universal Studio Group e Broadway Video. Cinco Paul è anche showrunner e ha scritto tutte le canzoni originali della serie, mentre Lorne Michaels e Micah Frank sono produttori esecutivi, come pure Andrew Singer per conto di Broadway Video.

Fin dal suo debutto, “Schmigadoon!” ha ottenuto consensi e riconoscimenti in tutto il mondo, ottenendo, tra gli altri, le vittorie agli Emmy e agli AFI Award e una nomination ai Critics Choice Award per Kristin Chenoweth come Miglior Attrice non protagonista.
La prima stagione completa di “Schmigadoon!” è disponibile in streaming su Apple TV+.

Schmigadoon! recensione della serie Apple tv+

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Schmigadoon! recensione della serie Apple tv+

Prendete i musical della MGM degli anni ’40, un inizio alla Grey’s Anatomy, coreografie trascinanti, musica allegra, colori sgargianti e una coppia in crisi: sono questi gli ingredienti principali di Schmigadoon! la nuova serie Apple TV+ che arriva sulla piattaforma con i primi due episodi il 16 luglio e con un episodio a settimana, ogni venerdì, fino al 13 agosto.

Schmigadoon!, la storia

Ideata da Cinco Paul e Ken Daurio e diretta da Barry Sonnenfeld, la serie vede protagonisti Cecily Strong e Keegan-Michael Key nei panni di Melissa e Josh. Durante un campeggio per coppie in crisi, i due si perdono e finiscono a Schmigadoon, una cittadina bloccata in un musical anni ’40, dove tutte le comunicazioni avvengono tramite coretti e coreografie di gruppo. La cittadina fuori dal tempo reagirà in maniera più o meno violenta all’arrivo di questi estranei moderni e progressisti, mettendo in moto una reazione a catena che toccherà tutti gli abitanti di Schmigadoon, lasciandoli per sempre cambiati.

Già a partire dal titolo, che cita espressamente Brigadoon (musical del 1947 di Vincent Minnelli), Schmigadoon! rivela la sua anima fortemente derivativa e, allo stesso tempo, non si esaurisce in quello. Raccontando principalmente la crisi di una coppia che si perde per poi, forse, ritrovarsi, la serie estremizza le situazioni e prende anche un po’ in giro il genere a cui appartiene, rivelando, sotto la glassa della confessione, un cuore grande e una molteplicità di storie che appassionano e divertono con leggerezza e intelligenza.

Il merito va anche ad una scrittura eccellente, che si fa forte di un cast eccezionale, battute esilaranti e un ritmo incalzante.

Schmigadoon!, i personaggi

La serie tratteggia una serie di personaggi memorabili che, partendo dai tropi della commedia e del musical, trasforma in mondi a parte: c’è il sindaco sorridente e gentile, che nasconde una omosessualità estremamente evidente; c’è la ragazza da fattoria, estremamente procace per la sua giovane età ma con un padre severissimo pronto a prendere a fucilate chiunque le si avvicini sprovvisto di anello e di intenzioni matrimoniali; c’è l’insegnante, dolce, intelligente e gentile, sveglia ma con un enorme segreto; c’è la moglie del pastore, rigida osservatrice delle regole religiose, ansiosa di trasmettere a tutti il suo rigore; c’è il ragazzaccio, che gestisce un piccolo parco di divertimenti e si diverte a fare gli occhi dolci alle signore, senza però mai spingersi oltre ciò che è consentito.

Insomma, Schmigadoon è piena di questi caratteri che recitano un ruolo e che, ad un certo punto, per effetto del loro scontro con Josh e Melissa, elementi estranei al loro modo di essere e di pensare, acquistano consapevolezza e esplodono in veri e propri personaggi sfaccettati e moderni.

Composizioni, costumi, scenografie, coreografie sono state seguite e curate da alcune delle migliori menti che lavorano tra cinema, teatro e tv, e il risultato è assolutamente brillante, arricchito da un cast in splendida forma, basti citare la radiosa Cecily Strong, nei panni di Melissa, e Aaron Tveit, volto noto e amato di Broadway, che il cinema conosce grazie al suo Enjolras in Les Misérables di Tom Hooper.

Schmigadoon! è un viaggio divertente ed emozionante dentro alle relazioni, al loro evolversi, un inno all’autenticità, all’essere fedeli a se stessi ed a lasciare andare quello che non possiamo aggiustare.

Schmigadoon! La nostra intervista ai protagonisti

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Schmigadoon! La nostra intervista ai protagonisti

Ecco la nostra intervista ai protagonisti di Schmigadoon!, la nuova serie Appletv+ disponibile in piattaforma con i primi due episodi dal 16 luglio e con un episodio nuovo ogni venerdì, fino al 13 agosto. Abbiamo incontrato Dove Cameron (Betsy), Aaron Tveit (Danny), Ann Harada (Florence) e Cecily Strong (Melissa).

Schmigadoon! trama e cast

“Schmigadoon!”, una parodia di musical iconici della Golden Age, vede protagonisti Strong e Key nei panni di una coppia che si mette in viaggio con lo zaino in spalla per rinvigorire la propria relazione, finché non si imbatte in una città magica in cui tutti si comportano come se fossero in un musical degli anni ’40. I due scoprono anche che non possono lasciare la città finché non troveranno il “vero amore”. La prima stagione vede nel cast anche Alan Cumming, Kristin Chenoweth, Aaron Tveit, Dove Cameron, Ariana DeBose, Fred Armisen, Jaime Camil, Jane Krakowski, Ann Harada e Martin Short come guest star.

Ideata da Broadway Video e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group, “Schmigadoon!” è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio. Cinco Paul, che è anche showrunner, ha scritto tutte le canzoni originali della serie. Barry Sonnenfeld dirige la serie e ne è produttore esecutivo. Oltre a recitare, Cecily Strong è produttrice, mentre Ken Daurio è produttore consulente e scrittore. Andrew Singer è produttore esecutivo con Lorne Michaels per conto di Broadway Video.

Schmigadoon! La nostra intervista ai filmmaker

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Schmigadoon! La nostra intervista ai filmmaker

Ecco la nostra intervista a Cinco Paul, creatore, e a Barry Sonnenfeld, regista di Schmigadoon!, la nuova serie Appletv+ disponibile in piattaforma con i primi due episodi dal 16 luglio e con un episodio nuovo ogni venerdì, fino al 13 agosto.

Schmigadoon! trama e cast

“Schmigadoon!”, una parodia di musical iconici della Golden Age, vede protagonisti Strong e Key nei panni di una coppia che si mette in viaggio con lo zaino in spalla per rinvigorire la propria relazione, finché non si imbatte in una città magica in cui tutti si comportano come se fossero in un musical degli anni ’40. I due scoprono anche che non possono lasciare la città finché non troveranno il “vero amore”. La prima stagione vede nel cast anche Alan Cumming, Kristin Chenoweth, Aaron Tveit, Dove Cameron, Ariana DeBose, Fred Armisen, Jaime Camil, Jane Krakowski, Ann Harada e Martin Short come guest star.

Ideata da Broadway Video e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group, “Schmigadoon!” è co-creata da Cinco Paul e Ken Daurio. Cinco Paul, che è anche showrunner, ha scritto tutte le canzoni originali della serie. Barry Sonnenfeld dirige la serie e ne è produttore esecutivo. Oltre a recitare, Cecily Strong è produttrice, mentre Ken Daurio è produttore consulente e scrittore. Andrew Singer è produttore esecutivo con Lorne Michaels per conto di Broadway Video.

Schmigadoon! 2: la recensione della seconda stagione della serie Apple Tv+

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Dopo il successo della prima stagione, con Emmy e AFI all’attivo, torna Schmigadoon! 2 per una seconda stagione ricca di sorprese. Dal 5 aprile su Apple TV+, il nuovo ciclo farà il suo debutto con i primi due episodi, e con un episodio nuovo a settimana, fino al 3 maggio.

Schmigadoon! 2, la trama

Non si lascia mai davvero un posto che ci ha aiutato a ritrovarci e a stare bene, e Josh e Melissa lo sanno bene: dopo aver lasciato Schmigadoon! un po’ a malincuore, ma rinnovati nel loro amore, i due si trovano di nuovo a fare i conti con la vita di tutti i giorni, con un lavoro che ciclicamente li mette di fronte alle loro sconfitte, con una realtà di coppia che è difficile da mantenere viva, con un grigiore e una quotidianità che non ha più niente a che vedere con i colori e la vitalità respirata in quel luogo magico sospeso nel tempo, in un musical anni ’40.

Così, Josh e Melissa si mettono in cammino e provano a raggiungere la cittadina nel cuore del bosco, ma si accorgeranno presto che è complicato tornare dove sono stati così bene, e che il luogo che li accoglie non solo ha un nome diverso, ma ha un’anima nera che loro due non sono pronti ad affrontare. Josh e Melissa arrivano a Schmicago! Là dove Schmigadoon! Riproponeva una serie di stereotipi e luoghi comuni di un genere allegro e colorato, questa nuova città si rifà ai musical degli anni ’60 e ’70, sulla scia di Chicago, appunto, e qui c’è spazio per mafia, prostitute, omicidi e figli dei fiori. Ancora una volta Josh e Melissa metteranno il loro amore a dura prova per portare la felicità nel mondo complicato e contraddittorio in cui finiscono.

I toni cupi dei musical degli anni ’60 e ’70

Anche Schmigadoon! 2 è un grande omaggio al musical, con una serie di composizioni e brani originali del co-creatore e produttore esecutivo Cinco Paul, che questa volta si concentra sui toni più cupi e licenziosi di un diverso tipo di racconto che tende a tirare fuori tutta una serie di colori e toni che erano estranei al mondo latte e miele che abbiamo visto nella prima stagione. Ed è proprio lì che Melissa vorrebbe ritornare con tentativi vani che la costringono invece a fare i conti con il gangster di quartiere, omicidi, accuse ingiustificate, maniaci omicidi e tutta una serie di traumatiche esperienze che alla fine le faranno capire cosa davvero è importante.

Con una coerenza narrativa molto inferiore rispetto alla prima stagione, Schmigadoon! 2 è più efficace nella sua componente di omaggio ai vari musical che come storia a se stante, in quanto i pretesti per far andare avanti la storia non sono troppo efficaci e l’arco della narrazione si esaurisce quindi in una serie di siparietti, più o meno comici, che costruiscono un puzzle che si prefigge di far comprendere ai due protagonisti, trascinati in questo vortice di eventi, che la loro vita è già ricca di amore e di colore e che anzi dovranno essere loro a diffonderne nel mondo.

Tutto il cast di ritorno

Insieme a Keegan-Michael Key e Cecily Strong che tornano a interpretare i due protagonisti, la serie riporta scena, con ruoli differenti, i volti della prima stagione, a partire da Ariana DeBose, che nel frattempo ha anche vinto un premio Oscar, passando per Martin Short, Dove Cameron, Jaime Camil, Kristin Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada, Jane Krakowski e Aaron Tveit, questa volta nei panni di un libertino figlio dei fiori assolutamente irresistibile.

Nonostante un’efficacia inferiore rispetto alla prima stagione, anche Schmigadoon! 2 è un prodotto televisivo di altissimo livello artistico e produttivo, che mette in scena competenze e doti strepitose, non solo dei producer, degli scenografi, costumisti, produttori e compositori, ma anche di un cast di superstar in stato di grazia.

Se nella prima stagione si imparava ad accogliere il cambiamento e la leggerezza, in questa seconda stagione Melissa e Josh riscopriranno la forza del loro legame oltre ogni ostacolo e impareranno che tutto sommato anche la quotidianità ha i suoi colori, e la nostra coppia imparerà ad apprezzare proprio questo.

Schindler’s List Blu-ray Special Edition dal 10 Aprile!

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Schindler’s List Blu-ray Special Edition dal 10 Aprile!

Schindler’s List-blu-rayUniversal Pictures Italia celebra il 20° Anniversario di Schindler’s List con un’esclusiva edizione in versione Blu-ray® restaurata in digitale – disponibile dal 10 aprile – e con un’iniziativa declinata in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma nella ricorrenza di Yom Ha Shoah.

Domenica 7 aprile una videoinstallazione raffigurante la bambina col cappotto rosso, figura indimenticabile nel film, sarà proiettata sulla facciata di Largo 16 Ottobre dove sono apposte le targhe che commemorano la deportazione degli ebrei romani e i bambini che non hanno mai cominciato a vivere.

Saranno inoltre accese più di 300 candele dai presenti e i membri della Comunità Ebraica di Roma in una cerimonia commemorativa che avrà inizio alle ore 20.00.

A seguire, alle ore 21 presso il Cinema Farnese in Piazza Campo de’ Fiori si terrà l’esclusiva proiezione-evento del film in alta definizione, destinata alla raccolta fondi per l’Associazione Daniela Di Castro – Amici del Museo Ebraico di Roma.

YOM HA SHOAH

Yom ha Shoah è il giorno in cui l’ebraismo ricorda la tragedia della Shoah. Secondo il calendario ebraico la ricorrenza cade ogni anno il giorno 27 del mese di Nissan, in memoria della rivolta nel Ghetto di Varsavia del 1943 contro la ferocia nazista, iniziata nella prima sera della Pasqua (Pesach) e mossa  da migliaia di uomini, donne e ragazzi ebrei. In questa giornata di riflessione e di ricordo, l’esempio  di Oskar Schindler ci riporta alla domanda che il mondo deve continuare a porsi: cosa avrebbe potuto fare l’Uomo per illuminare quel periodo così buio della Storia in cui milioni di persone persero la vita o videro la propria esistenza spegnersi come una candela consumata, giorno dopo giorno? Yom Ha Shoah riporta l’Uomo sulla via della riflessione, è il giorno in cui sono ricordati quanti lottarono contro il nazismo, in quel Ghetto di Varsavia, e quanti non hanno avuto il coraggio di ribellarsi al nazismo per evitare lo sterminio di milioni di esseri umani.

Schindler’s List Blu-ray-1INFORMAZIONI SUL FILM

L’edizione Blu-ray® del film – Schindler’s List 20th Anniversary Definitive Edition – meticolosamente restaurato sotto la supervisione di Steven Spielberg a partire dalla pellicola originale – comprende:

– il film in alta definizione

– l’e-Copy del film scaricabile sul proprio computer

– un libro fotografico di 16 pagine

– cartoline da collezionare

– un’ora di Contenuti Speciali che presentano sotto una nuova luce la storia di Oskar Schindler, membro del  partito nazista che ha rischiato la propria vita per salvare più di 1100 ebrei durante l’Olocausto.

Adattato dal romanzo di Thomas Keneally e uscito nelle sale cinematografiche nel 1993, Schindler’s List si è aggiudicato 12 Nomination e 7 Premi Oscar®: Miglior Film e Miglior Regia a Steven Spielberg, Miglior Sceneggiatura (Steven Zaillian), Miglior Colonna Sonora (John Williams), Miglior Fotografia (Janusz Kaminiski), Miglior Scenografia (Allan Starski ed Ewa Braun) e Miglior Montaggio (Michael Kahn).

Grazie alla sua memorabile interpretazione di Oskar Schindler, Liam Neeson ha ricevuto la nomination all’Oscar® come Miglior Attore, mentre Ralph Fiennes è stato candidato all’Oscar® come Miglior Attore Supporter per la sua straordinaria performance nei panni del crudele comandante nazista Amon Goeth.

Nel 2007 è stato inserito dall’American Film Institute all’ottavo posto nella classifica dei 100 migliori film americani nella storia del cinema.

Schindler’s List: il film di Steven Spielberg sull’Olocausto

Schindler’s List: il film di Steven Spielberg sull’Olocausto

Nel giorno della memoria, il 27 gennaio di ogni anno, si commemorano le vittime dell’Olocausto, il genocidio di cui furono responsabili le autorità naziste nei confronti di tutte quelle categorie di persone ritenute “inferiori”. Anche il cinema, nel corso della sua storia, ha dato vita a numerosi film attraverso cui poter ricordare e riflettere su quanto avvenuto. Uno dei più memorabili ed esemplari è Schindler’s List, diretto nel 1993 da Steven Spielberg. All’interno di questo si racconta la vera storia di Oskar Schindler e del suo impegno nel salvare oltre mille ebrei dallo sterminio della Seconda guerra mondiale.

Ispirato al romanzo La lista di Schindler, di Thomas Keneally, questo film ha permesso a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione nel mondo del cinema. Schindler’s List è infatti un attenta ricostruzione degli eventi, ma anche un film estremamente delicato e sofferto, dove si racchiude l’idea di umanità secondo il regista. Chi salva una vita salva il mondo, è il tema principale del film e di tutta la filmografia di Spielberg, qui portato al massimo della sua potenza. Ancora oggi considerato uno dei migliori film della storia del cinema, fu questo un caso eclatante tanto nella sua concezione stilistica quanto nell’impatto culturale scaturito dalla sua visione.

Pochi film come questo sono in grado di rendere importante il ricordo di quanto avvenuto, permettendo però di riflettere anche sul presente. La forza di Schindler’s List, come nelle intenzioni di Spielberg e dei suoi collaboratori, è quella di essere un’opera senza tempo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai premi vinti. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Schindler’s List e lo stile del film

Protagonista del film è l’imprenditore tedesco Oskar Schindler, il quale tenta di sfruttare il nascere del conflitto tra la Germania nazista e la vicina Polonia per far fruttare i suoi affari. L’uomo, infatti, avvia una fabbrica impiegata nella produzione di tegami e pentole con cui rifornire l’esercito tedesco. All’interno di questa, grazie ai suoi rapporti con il contabile ebreo Itzhak Stern, dà impiego a oltre mille ebrei, salvati così dai campi di concentramento. Schindler porta dunque avanti la sua attività, forte anche della protezione da parte delle SS. L’arrivo dello spietato ufficiale Amon Goeth, però, rischia di spezzare questo equilibrio, portando Schindler a comprendere meglio l’orrore perpetrato dai nazisti e a nutrire il desiderio di poterne salvare quanti più possibile.

Fatta eccezione per alcune simboliche scene, il film è interamente in bianco e nero. Per Spielberg l’Olocausto fu vita senza luce, ed è per questo che un qualsiasi film che voglia raccontare di quegli orrori non può che essere in bianco e nero. Gli unici elementi di colore sono dati dalle candele all’inizio e alla fine del film, dove se le prime si spengono, le seconde si riaccendono, fornendo un segnale di speranza. Iconica poi è la bambina con il cappotto rosso. Per Spielberg quella presenza di colore era da intendersi come il simbolo di quanti pur consapevoli del massacro degli ebrei non fecero nulla per impedirlo. Il regista, inoltre, realizzò il film con uno stile documentaristico, girato per buona parte con camera a mano o comunque privo di artifici tecnici che avrebbero potuto spettacolarizzare la vicenda.

Schindler's List premi

Schindler’s List: il cast del film, da Liam Neeson a Ralph Fiennes

Ad interpretare Oskar Schindler vi è l’attore Liam Neeson, all’epoca ancora non estremamente celebre. Spielberg voleva infatti evitare la presenza di interpreti troppo conosciuti, che avrebbero potuto distrarre dalla storia del film. Inizialmente, però, lo stesso Neeson pensò di non essere adatto alla parte. Al momento del provino egli si convinse di essere andato male e pertanto accettò un nuovo lavoro per uno spettacolo a Broadway. Al suo debutto, lo stesso Spielberg insieme alla moglie e alla suocera andarono a vederlo, per poi incontrarlo a fine spettacolo nel camerino. Neeson, colto di sorpresa, abbracciò la suocera di Spielberg in un modo così spontaneo e sentito da far convincere il regista di aver trovato il suo protagonista. Ad oggi, quella di Schindler è l’unica interpretazione ad aver fatto guadagnare a Neeson una nomination all’Oscar.

Accanto a lui, nel ruolo dello spietato nazista Amon Goth vi è l’attore Ralph Fiennes, anche lui all’epoca poco conosciuto. Per il ruolo, l’attore ingrassò di circa 13 chili, raggiungendo una somiglianza particolarmente inquietante con il vero Goth. L’attore inoltre ebbe modo di parlare con quanti conobbero realmente il nazista, arrivando a comprendere aspetti di lui che lo svelavano come un uomo fragile e da compatire. Una sopravvissuta dei campi di concentramento, incontrandolo sul set, ammise di essersi sentita a disagio per la somiglianza tra i due. Il premio Oscar Ben Kingsley interpreta invece il collaboratore di Schindler Itzhak Stern. L’attore fu fortemente voluto da Spielberg dopo che il regista lo vide recitare in Gandhi. Fa poi parte del cast principale l’attrice Caroline Goodall nei panni di Emilie Schindler, la moglie di Oskar.

Schindler’s List: i premi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Schindler’s List ricevette al momento della sua uscita il plauso universale della critica e del pubblico. Il film ha ad oggi ricevuto circa 91 premi in tutto il mondo, tra cui si annoverano in particolare quelli conferiti dal Chicago Film Critics Association, dai Bafta Awards, dove il film ottenne 7 premi, e i Golden Globe, dove vinse come miglior film drammatico, miglior regia e miglior sceneggiatura. Ai premi Oscar fu poi il titolo che la fece da padrone, ottenendo 7 statuette tra cui quella per il miglior film, la miglior regia, la sceneggiatura, la fotografia e la colonna sonora. Furono invece candidati ma non vinsero sia Neeson che Fiennes.

È possibile fruire di Schindler’s List grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 28 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Schindler’s List in tv per la Giornata della memoria

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Schindler’s List in tv per la Giornata della memoria

Schindler's ListPer la Giornata della memoria su IRIS vi segnaliamo il film premio Oscar Schindler’s List di Steven Spielberg con tre straordinari attori come Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes. La pellicola del leggendario regista andrà in onda in prima serata sul canale IRIS di Mediaset, alle 21:11.

 

Schindler’s List è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg, interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes e dedicato al tema della Shoah.

Ispirato al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla vera storia di Oskar Schindler, permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi, vincendo l’Oscar per il miglior film e la miglior regia.

Caratteristica saliente del film è quello di esser stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene: la prima è la scena iniziale, in cui si vedono due candele spegnersi, così come, simbolicamente, la fiammella di altre due candele riacquista colore verso il termine della storia. La seconda e la terza scena in bianco e nero, dove appare una bambina con un cappotto, solo quest’ultimo colorato di rosso, dapprima durante il rastrellamento del ghetto, poi durante la riesumazione delle vittime. Esiste infine tutta una sequenza nel finale del film, interamente a colori, quando, ai giorni nostri, vengono rispettosamente deposti i sassi sulla tomba del vero Oskar Schindler presso il cimitero di Gerusalemme.

Nel 2004 questo film è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per essere preservato nel National Film Registry.

A seguito dell’enorme interesse suscitato, Spielberg utilizzò parte degli incassi per creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, organizzazione no-profit per la collezione audio-video delle testimonianze di circa 52.000 sopravvissuti. Alcune di queste interviste compaiono nei contenuti extra del DVD di Schindler’s List.

Schermi Cinema Multipiazza: torna la rassegna itinerante da luglio a settembre 2025

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Torna Schermi Cinema Multipiazza, la rassegna cinematografica itinerante organizzata dall’associazione Divina Mania con la direzione artistica di Mauro Lamanna e la collaborazione di Gianmarco Saurino, che dal 2018 trasforma i quartieri popolari e le periferie d’Italia in arene cinematografiche a cielo aperto. 

Dopo il successo degli anni precedenti, che avevano coinvolto le piazze e i quartieri della città di Catanzaro, per la quinta edizione il progetto si espande e allarga i propri confini, coinvolgendo quattro regioni – Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio – e toccando sei città – Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Foggia, Nicosia e Longone Sabino – per oltre venti appuntamenti gratuiti da luglio a settembre.

Fulcro del progetto, che negli anni ha visto crescere la qualità e la quantità dell’offerta proposta, è sempre quello di portare il grande cinema in luoghi in cui la programmazione culturale è limitata o spesso assente. Il Cine-furgone, con il suo schermo installato lateralmente, attraversa le periferie creando spazi di incontro, di formazione e di festa, con un ricco palinsesto di proiezioni, ma anche laboratori, workshop e masterclass, coinvolgendo direttamente le comunità locali e animando le piazze delle città. 

Tantissimi anche quest’anno gli ospiti d’eccezione che accompagneranno le proiezioni di Schermi Cinema Multipiazza, contribuendo a trasformare ogni tappa della rassegna in un momento unico di incontro tra cinema, territorio e comunità.

La quinta edizione prenderà il via a Catanzaro con tre serate consecutive: lunedì 21 luglio, nel quartiere Gagliano, con la proiezione de I due marescialli di Sergio Corbucci e la partecipazione di Giuseppe Scoditti; martedì 22 luglio, in Viale Isonzo, con La ricerca della felicità di Gabriele Muccino introdotto da Giancarlo Commare; mercoledì 23 luglio, nel quartiere di Santa Maria, Vincenzo Nemolato presenterà la proiezione di The Departed di Martin Scorsese.

La programmazione per il mese di luglio si sposterà in Lazio a Longone Sabino per una serata realizzata in collaborazione con U Cinemittu, il cinema più piccolo d’Italia, dove domenica 27 luglio Luca Marinelli incontrerà il pubblico prima della proiezione di un classico della nostra commedia come I vitelloni di Federico Fellini. 

Giovedì 31 luglio il Cine-furgone approderà in Sicilia, a Nicosia, con Le sorelle Macaluso di Emma Dante alla presenza di una delle protagoniste del film, Donatella Finocchiaro.

Nel corso della lunga estate di Schermi Cinema Multipiazza 2025, saranno tanti altri i volti del cinema e della cultura che attraverseranno le piazze della rassegna, accompagnando le proiezioni e incontrando il pubblico. Tra i protagonisti già confermati Laura Adriani, Antonella Attili, i Fratelli D’Innocenzo, Anna Foglietta, Pilar Fogliati, Mariachiara Giannetta, N.A.I.P., Filippo Luna, Davide Manca, Pierpaolo Spollon, Giuseppe Spata, Gianmarco Saurino, Giacomo Triglia, e altri ospiti ancora da annunciare.  

Si conferma per la quinta edizione la collaborazione con MUBI, piattaforma globale di streaming, distribuzione e produzione cinematografica, che andrà ad arricchire la programmazione di alcuni degli appuntamenti in cartellone con le proiezioni dei  cinque cortometraggi finalisti ai David di Donatello 2025, disponibili in esclusiva su MUBI: DOMENICA SERA di Matteo Tortone, LA CONFESSIONE di Nicola Sorcinelli, LA RAGAZZA DI PRAGA di Andree Lucini, MAJONEZË di Giulia Grandinetti, THE EGGREGORES’ THEORY di Andrea Gatopoulos.

Il calendario completo con tutte le date, gli ospiti e le proiezioni sarà disponibile a breve sui canali ufficiali della rassegna.

Scheletro Femmina: Fabula Pictures acquista i diritti di sfruttamento cinematografico

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La casa di produzione di Nicola e Marco De Angelis, Fabula Pictures, annuncia di aver chiuso un accordo con la casa editrice Mondadori per l’opzione dei diritti per l’adattamento cinematografico di Scheletro Femmina di Francesco Cicconetti.

Il libro, autobiografia romanzata dell’autore, racconta la storia della sua transizione di genere, mescolando vita reale ed elementi di finzione. Una storia d’amore, di crescita e cambiamento, unica e allo stesso tempo universale come metafora della lotta che chiunque affronta per scoprire chi è veramente.

Dal punto di vista produttivo, il progetto percorrerà vie innovative per ridurre l’esclusività sia nei ruoli creativi sia artistici, ancora tutti da definire.

Siamo felici di aver l’opportunità di lavorare a un progetto come questo che ci permetterà di tradurre in immagini una storia potente e di grande ispirazione che porta con sé l’opportunità di scardinare una serie di sovrastrutture che hanno impedito l’accesso all’industria cinematografica delle persone trans”, ha dichiarato Nicola De Angelis, CEO e responsabile sviluppo e co-produzioni internazionali di Fabula Pictures.

“Scheletro Femmina nasce con l’intento di voler rappresentare un ragazzo trans reale, non raccontato in maniera distorta attraverso il filtro dello sguardo cisgender, e, pur avendo un punto di vista soggettivo, è una storia per molti tratti universale, nella quale sia persone transgender che cisgender possono riconoscersi. Il progetto audiovisivo ha la stessa ambizione: avvicinare, stimolare l’empatia e normalizzare il percorso di affermazione di genere”. Questa la dichiarazione dell’autore Francesco Cicconetti.

Schegge di paura: la spiegazione del finale del film con Richard Gere

Gli anni Novanta sono stati un decennio particolarmente importante per il genere thriller. In quegli anni, infatti, hanno calcato il grande schermo alcuni titoli particolarmente importante nel ridefinire i canoni e le caratteristiche di tale tipologia di racconti. Tra i più importanti vi è senza dubbio Schegge di paura, uscito nel 1996 e capace con il suo finale di spingere a riconsiderare tutto ciò che si era visto fino a quel momento. Questo è stato diretto da Gregory Hoblit, qui alla sua prima regia e in seguito affermatosi con altre celebri opere thriller come Il caso Thomas Crawford e Nella mente del serial killer.

Il film in questione è tratto dal romanzo Prima Fear, dello scrittore William Diehl. Pubblicato nel 1993, questo divenne da subito un best seller del suo genere, attraendo tanto per la sua complessa trama quanto per l’ambiguità dei protagonisti. Adattato per il cinema da Steve Shagan e Ann Biderman, il film ha saputo riproporre tali centrali elementi, affermandosi a sua volta come un grande successo di critica e pubblico. Grazie a questo film, inoltre, si è affermato un nuovo attore sul panorama cinematografico: Edward Norton.

Complesso, cupo, intricato e infine sconvolgente, Schegge di paura è ancora oggi un brillante esempio di come un film possa portare ad infrangere le aspettative dello spettatore, lasciandolo con un misto di soddisfazione e turbamento. In questo articolo approfondiamo alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Richard Gere in Schegge di paura
Cortesia di Paramount Pictures

La trama e il cast di Schegge di paura

La vicenda del film ha inizio a partire dall’assassinio dell’arcivescovo Richard Rushman, brutalmente assalito da uno dei suoi protetti, il giovane Aaron Stampler. Balbuziente e timido, il ragazzo si dichiara però innocente e di ciò si convince anche l’avvocato Martin Vail. Nel corso delle sue indagini, però, questi arriva a scoprire una serie di motivi che potrebbero aver effettivamente portato il ragazzo a compiere l’omicidio. Tuttavia, ci sono ben altri segreti con cui Martin dovrà scontrarsi, tra cui il fatto che Aaron potrebbe essere realmente innocente, ma non nei modi che ci si aspetterebbe.

 

Ad interpretare il protagonista del film, l’avvocato Martin Vail, vi è l’attore Richard Gere. Accanto a lui, si ritrovano poi numerosi altri celebri nomi del cinema statunitense. La candidata all’Oscar Laura Linney ricopre il ruolo di Janet Venable, assistente distrettuale incaricata del caso, mentre Stanley Anderson dà volto all’arcivescovo Richard Rushman. La premio Oscar Frances McDormand è la dottoressa Molly Arrington, e Terry O’Quinn, noto per il ruolo di John Locke nella serie Lost, interpreta Bud Yancy. Alfre Woodard, infine, è il giudice Miriam Shoat.

Di particolare importanza, però, è il personaggio di Aaron Stampler. La ricerca del giusto attore per questo fu particolarmente lunga e complessa. Tra i tanti che vennero considerati per il ruolo vi sono stati Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Pedro Pascal, Wil Wheaton, James Marsden e James Van Der Beek. Alla fine, però, ad ottenere la parte fu l’esordiente Edward Norton, il quale venne scelto tra più di duemila candidati. Questi, infatti, aveva dimostrato di poter interpretare entrambe le differenti personalità del personaggio. Grazie a questa interpretazione, Norton ottenne numerose prestigiose nomination a svariati premi, tra cui l’Oscar.

Richard Gere e Laura Linney in Schegge di paura
Cortesia di Paramount Pictures

La spiegazione del finale del film

Nella scena finale, Vail va a trovare Aaron in prigione e il ragazzo ringrazia il suo avvocato per avergli salvato la vita in aula. Tuttavia, proprio mentre sta per andarsene, Vail si accorge che il ragazzo sta mentendo. Vail capisce infatti che Aaron non stava dicendo la verità quando gli ha detto di porgere le sue scuse per l’aggressione subita in aula dal pubblico ministero Janet Venable. Aaron ha affermato che ogni volta che “Roy” si impadronisce della sua mente e inizia a fare del male alle persone, perde i sensi e non ne conserva alcun ricordo.

Ma quando Aaron chiede a Vail di scusarsi per aver attaccato Venable, significa che deve aver ricordato ciò che ha fatto. All’inizio Vail pensò che questo significasse che non era mai esistito un Roy, ma il suo subdolo cliente lo corregge: “Non c’è mai stato un Aaron”. Il personaggio violento di Roy è sempre stato la vera personalità di Aaron, e il chierichetto dolce e ingenuo che si è presentato a Vail era solo una recita. Aaron si sentiva a suo agio nel rivelare la verità a Vail perché il giudice aveva già sciolto la giuria e aveva deciso di dichiararlo non colpevole per infermità mentale.

Il che significa che sarebbe stato mandato in una struttura psichiatrica, non in prigione. Dal punto di vista tematico, dunque, Schegge di paura è incentrato sulla dualità del genere umano. L’esempio più evidente è quello di Aaron e del suo lato oscuro Roy – Aaron è in grado di recitare la parte di un ragazzo dolce e innocuo, mentre Roy è capace di infliggere atti di violenza indicibili – ma può essere visto anche in Vail. Vail mette in scena la sua facciata di avvocato famoso che attira l’attenzione dei media facendo uscire dai guai criminali infami, ma nelle conversazioni con Aaron inizia ad abbandonare la recita e rivela di avere davvero a cuore i suoi clienti.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Schegge di paura è infatti disponibile nei cataloghi di  Apple TV+, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Scenes From A Marriage: Oscar Isaac e Jessica Chastain sulla serie HBO a Venezia 78

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Oscar Isaac e Jessica Chastain hanno partecipato all’attività stampa di Scenes From A Marriage, la serie evento presentata a Venezia 78. Adattata dalla lodata miniserie svedese del 1973 di Ingmar Bergman, la miniserie HBO riesamina l’iconica rappresentazione di amore, odio, desiderio, monogamia, matrimonio e divorzio di Bergman attraverso il punto di vista di una coppia americana contemporanea.

Chastain interpreta Mira, una dirigente tecnologica fiduciosa e ambiziosa lasciata insoddisfatta dal suo matrimonio. Isaac è Jonathan, un professore di filosofia cerebrale e accomodante nel disperato tentativo di mantenere intatta la loro relazione. Il nuovo dramma è diretto dall’acclamato regista e sceneggiatore televisivo israeliano Hagai Levi, noto per serie tra cui In Treatment, The Affair e Our Boys, ma è innegabile che i riflettori siano tutti per la coppia d’oro di protagonisti.

Chastain ha ammesso che il progetto è stato intenso da realizzare: “Mi è sembrato incredibilmente intimo, è stato difficile tornare a casa e lasciare il ruolo di Mira al lavoro. Dentro c’era una parte di me stesso”.

Chastain e Isaac hanno collaborato altre volte e soprattutto condividono un’amicizia che risale ai tempi della Julliart, la scuola di recitazione che entrambi hanno frequentato a New York. Nonostante quell’amicizia, l’intensità dello show ha richiesto ai due una sfida davvero importante.

Chastain ha continuato: “Scherzavamo dicendo che la nostra amicizia è stata una benedizione e una maledizione. È una benedizione perché c’è fiducia immediata. Non devi preoccuparti di offendere o di creare una connessione. Puoi essere molto onesto. La cosa difficile è che a volte ci leggevamo nel pensiero. Era come “uscire dalla mia testa”. Quindi, ho sentito che in questo lavoro non c’era nessun momento di riposo”.

Isaac – che è ha portato al Festival anche Dune e Il collezionista di carte – ha aggiunto: “È ben detto. Professionalmente, è fantastico quando conosci qualcuno così bene perché non devi preoccuparti di molte cose di cui di solito ti preoccupi. Tuttavia, con un progetto così intenso tieni così tanto alla persona, che è come lavorare con la famiglia. Se non conosci qualcuno così bene, ottenere il tuo spazio non è così difficile.”

Chastain ha commentato le scene intime della serie: “In termini di intimità fisica, abbiamo avuto un coordinatore e HBO è stato davvero fantastico per noi che abbiamo avuto conversazioni su ciò con cui ci sentivamo a nostro agio. Oscar e io siamo molto a nostro agio l’uno con l’altro, quindi abbiamo parlato separatamente con questi responsabili. È stato utile.” Ha aggiunto, ridendo: “C’è comunque una percentuale di imbarazzo, quindi il bourbon ha aiutato molto. Ma il livello di fiducia era alto”.

Jessica Chastain ha poi proseguito: “Per quanto mi riguarda, sono davvero entusiasta di guardare la serie in termini di ruoli di genere. L’originale esamina i ruoli di genere in quel periodo di tempo, questa versione lo esamina attraverso la contemporaneità in termini di stipendio, chi sostiene la famiglia, cosa significa essere una madre, il rapporto di una donna con il sesso, la fertilità, ci sono tanti aspetti”.

Il regista israeliano Hagai Levi ha parlato della sua ispirazione per il progetto: “Sono rimasto scioccato quando ho visto per la prima volta la versione di Bergman. Ero davvero giovane. Mi ha fatto capire che la TV può essere arte. È diventato un punto di riferimento per me quando ho lavorato ad altri show, come In Treatment. Quando sono stato avvicinato dal figlio di Ingmar Bergman, Daniel, ero spaventato ed eccitato, ma sapevo che dovevo provare ad affrontare questa sfida”.

Sceneggiatura: le note più stupide fatte dai produttori agli script

Prima che un film arrivi alla fase di riprese, ci sono diversi step da seguire, e una parte importantissima della pre-produzione è l’approvazione della sceneggiatura. Per farlo, gli sceneggiatori si devono confrontare naturalmente con i produttori e con gli executive. Di seguito vi proponiamo le testimonianze dei candidati ai WGA di quest’anno, alle prese con le note e i commenti più stupidi ricevuti da un executive.

Damien Chazelle

La la Land Oscar 2017Era una nota per Whiplash, che finisce con un lungo assolo di batteria, che è poi tutto il senso del film. E la nota diceva di sbarazzarsene. C’era scritto: “È bravo con la batteria, l’abbiamo capito.”

Allison Schroeder

Ero molto eccitata, stavo scrivendo questo thriller con due protagoniste donne, sullo spionaggio. L’executive disse: “Oh che bello!  Ci piace. Puoi modificarlo con un incesto o con due uomini?” E io: “Se davvero mi assumessi? Si”.

Theodore Melfi

La maggior parte delle note le scrivono gli attori. Sono cattivi. Questa persona alla Fox disse: “Ci deve essere così tanta matematica?” Quindi ho finto di essere interessato, ma no, riguarda la matematica. E poi Kevin Costner mi ha chiamato e mi ha detto: “Sto pensando di farmi una stempiatura” “Perché?” E lui: “Credo che questo personaggio sia stempiato”. Così ho chiamato lo studio perché adoro torturarli, e ho detto che Kevin voleva una stempiatura, e sono impazziti, dicendo che volevano Kevin esattamente com’è. E così ho detto a Kevin che tutti allo studio pensavano che l’avrebbe fatto sembrare vecchio. Così ha chiesto se almeno poteva masticare una gomma.

Rhett Reese e Paul Wernick

Abbiamo scritto una parodia dei Soprano dal titolo I Pomodori (in inglese Sopranos e Tomatoes crea una simpatica assonanza che si perde in traduzione, ndt) Era tutta impersonata da frutta e verdura. Erano i Pomodori contro le Banane. La nota di produzione diceva: “Ci piace, ma devono essere per forza frutta e verdura?

Kenneth Lonergan

Sto cercando di pensare a una nota molto brutta che ho ricevuto, ma negli ultimi 20 anni sono entrato in una specie di trans ipnotica che mi faceva rispondere “Oh è interessante” a ogni nota che ricevevo dalla produzione. Una volta scrissi una commedia e mi chiesero: “Dov’è il divertimento?” Risposi che non lo sapevo.

Barry Jenkins

Dove sono i bianchi?

Eric Heisserer

Era l’inizio della storia, e io dissi: “C’è una spia e sua moglie”, e l’executive: “Non c’è nessuna moglie, continua”.

Taylor Sheridan

Comincia a sembrare la voce dell’insegnante dei Peanuts. Ero a un incontro, era un pilota per la AMC, eravamo tutti seduti e mi davano tutti le loro note, e io ascoltavo, poi a un certo punto dissi: “Di che cazzo state parlando?” e loro “Taylor, devi cercare le note dentro le note” e io “Ok, ma perché semplicemente non mi date le note?” E loro mi guardarono seriamente: “Non sappiamo cosa siano le note.”

Todd Black

Abbiamo fatto un western intitolato I Magnifici 7. La più grande nota di produzione e di riprese è stata “Devono indossare cappelli da cowboy e avere barba e baffi?” e io: “Vuoi che non abbiano nemmeno i cavalli?” Questa fu la nota più importante.

Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione

Scene tagliate in Harry Potter e i doni della morte parte 1

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Nonostante l’ultimo capito della saga del maghetto più famoso del mondo sia stata girata e scritta in due parti, oggi apprendiamo da David Heyman (produttore) intervistato da Collider,  che malgrado la divisione in due film si sono resi necessari vari tagli al montaggio finale di Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1.

In particolare, ecco due scene eliminate dal film e che probabilmente saranno inserite nei contenuti speciali dell’home video:

* Una scena presente nel libro, girata per il film e poi tagliata: il momento in cui Dudley Dursley stringe la mano a Harry. Heyman rivela che la scena era molto bella (“Riassume uno dei messaggi più profondi di HP: che spesso le persone sono diverse da come appaiono”), ma è stata tagliata perché rallentava troppo la parte iniziale del film (“Era come se il film iniziasse troppe volte”). Nel film vedremo la partenza dei Dursley, ma senza questa stretta di mano tra i due ragazzi.

* Una scena che non è nel libro, ma che era stata ideata per il film e poi è stata tagliata: Harry e Ron danno la caccia a un coniglio. Ron è frustrato, e i suoi rapporti con Harry iniziano a incrinarsi; gli sembra che Harry non abbia un vero piano e stia trascinando lui e Hermione in un’avventura pericolosa e inutile. Durante la battuta di caccia, i due ragazzi discutono e quasi vengono alle mani.

Diretto da David Yates, Harry Potter e i Doni della Morte – parte 1 uscirà il 19 novembre 2010, mentre Harry Potter e i Doni della Morte: parte II uscirà  il 15 luglio 2011.

Fonte: Collider

Scene eliminate di The Avengers

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Scene eliminate di The Avengers

Il 29 agosto uscirà in Italia il Dvd e Blu-ray di The Avengers, il cinecomic che ha visto riuniti i big della Marvel è che ha battuto ogni record incassando il terzo maggiore incasso di tutti i tempi.

Scene di vero sesso gay in Cruising di James Franco

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Scene di vero sesso gay in Cruising di James Franco

Pochi giorni fa vi abbiamo annunciato la presenza di bollenti minuti di sesso reale in Nymphomaniac di Lars Von Trier; oggi vi comunichiamo che ci sarà vero sesso anche in Cruising di James Franco, remake dell’omonimo film del 1980 con Al Pacino. In particolare, essendo il film una crime story ambientata nel mondo gay, si tratterà di sesso tra uomini e potrebbe vedere coinvolto James Franco stesso, impegnato anche davanti alla macchina da presa. Il 34enne Adone californiano realizzerà il remake di Cruising assieme a Travis Mathews, premiato filmmaker i cui lavori fanno fuoco – così recita il suo sito – “sugli uomini gay e sull’intimità”. Ecco quanto dichiarato da Mathews in merito al sodalizio con JF:

“[James Franco] sapeva di voler vero sesso gay nel suo film. I suoi collaboratori stavano cercando un filmmaker che avesse filmato sesso reale tra omosessuale, qualcuno, credo, che gli fosse complementare. Abbiamo parlato del suo interesse verso il film e più generalmente verso altre storie e suggestioni sul mondo dell’omosessualità”

L’uscita del film è prevista per i primi mesi del 2013.

Fonte: Indiewire

 

Scene di sesso al tempo del COVID-19: Hollywood pensa alla CGI?

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Scene di sesso al tempo del COVID-19: Hollywood pensa alla CGI?

Nonostante gli allentamenti delle restrizioni a seguito del lockdown mondiale per cercare di arginare il contagio da COVID-19, è chiaro che il rischio di contagio è ancora alto, dato che il virus, seppur apparentemente mutato, persiste e il vaccino non è ancora disponibile. Ovviamente, i set cinematografici sono rimasti chiusi per due mesi, e ora che si prova a ripartire sotto l’egida di un protocollo rigidissimo, ogni reparto della filiera produttiva è chiamato a fare qualche sforzo in più, pur di riprendere a lavorare. Ma questa è la situazione italiana.

Gli Stati Uniti rimangono l’epicentro di COVID-19 con 2 milioni di infetti e almeno 122.000 morti per il virus, ma questo non ha impedito alla maggior parte dei governatori di riaprire i loro stati e riportare le persone al lavoro, decisione perfettamente in linea con uno Stato che ha al vertice un leader sovranista. A seguito di questa decisione, il governatore della California, Gavin Newsom, ha concesso agli studi di Hollywood la possibilità di riprendere le attività il 12 giugno, purché si impegnino a rispettare le linee guida previste in merito al distanziamento sociale.

La riapertura dei set e le nuove norme di sicurezza

Queste linee guida richiederanno a tutti i lavoratori sul set di indossare maschere, visiere e altre attrezzature per contribuire a ridurre il rischio di trasmissione del virus. La Task Force del Comitato per la sicurezza della gestione del lavoro in tutto il settore dei produttori cinematografici e televisivi dell’Alleanza ha inoltre raccomandato di adottare “considerazioni speciali” per tutti gli attori coinvolti nelle scene ravvicinate, arrivando al punto di dichiarare che registi e i montatori debbano prendere in considerazione “modifiche di script o utilizzo di effetti digitali”.

Sembra probabile che queste direttive vogliano dire che i registi devono impegnarsi a fare del loro meglio per ridurre le scene ravvicinate, ma visto che in molte storie non è possibile eliminare del tutto i momenti di intimità, sembra chiaro che si sta considerando l’idea di sostituire le scene intime, di sesso o di baci, con la CGI. Oltre a far lievitare i costi di produzione, già in rialzo a causa delle ulteriori necessità di sanificazione e implemento delle attrezzature protettive, sembra davvero una decisione estrema, che potrebbe essere aggirata in altri modi, come la garanzia, tramite tampone, della negatività degli attori che si troveranno ad interagire.

COVID-19: il protocollo per la ripresa in sicurezza del lavoro sul set

Fonte: Decider

Scene da un matrimonio: recensione della miniserie con Jessica Chastain e Oscar Isaac

Alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, viene presentato, nella sezione Fuori Concorso, Scene da un matrimonio, miniserie tv di cinque puntate che in Italia uscirà il 20 settembre su Sky Atlantic.

A dirigerla è Hagai Levi, regista e sceneggiatore israeliano, che viene dalla creazione di In Treatment nel 2008 e The Affair del 2014. La serie è una rivisitazione di quella omonima del ’73 di Ingmar Bergman, dove la trama e le fila principali delle tematiche non si discostano molto dalla versione svedese, ma possiedono fondanti distinzioni che mostrano chiaramente l’ambientazione ai giorni nostri.

In Scene da un matrimonio Mira (Jessica Chastain) e Jonathan (Oscar Isaac) sono due ex sposi che si incontrano in momenti diversi, principalmente nella casa dove abitavano quando erano moglie e marito, e discutono molto, a ondate, passandosi di volta in volta il testimone dell’egoismo, del bisogno, del vuoto e della dipendenza.

Scene da un matrimonio, un racconto aggiornato ai tempi

Nonostante negli anni ’70, quando era uscito Scene da un matrimonio, stessero iniziando le prime rivoluzioni d’idee e ruoli – anzi: forse soprattutto per questo –, a prendere la decisione di andarsene era stato Johan (Erland Josephson), così come ad avere reazioni fisiche violente e ad avere il ruolo talvolta più distaccato.

Nel dramma riscritto da Hagai Levi, invece, le situazioni sono quasi del tutto invertite, non fosse altro perché oggi a subire la scelta del partner è il marito, che si trova quindi a dover gestire ogni anfratto del proprio mondo emotivo, fino a quel momento pressoché sconosciuto.

La ricchezza del riaccostarsi alla triste storia di un matrimonio che finisce, riadattandola alla mentalità di oggi, sta prevalentemente nel fatto che non c’è spiegazione o matassa che possa veramente sbrogliarsi e ricevere finalmente la luce, ed è una questione che vale da che mondo è mondo. Perché il punto principale è sempre uno, e uno solo: è difficile e ci vuol pazienza.

La sintonia armoniosa con cui Jessica Chastain e Oscar Isaac si muovono e danzano nel corso delle sequenze, racconta in maniera perfetta l’andatura di ogni fase che si attraversa quando ci si lascia, ma non ci si vuole lasciare. I protagonisti incastrano gli stati emotivi, alternandoli, raccontandone lo smarrimento, e parlando di qualcosa che conosciamo tutti molto bene – certo: chi più chi meno.

L’universalità dei sentimenti di Scene da un matrimonio

Ma è buffo, per alcuni aspetti, osservare come tutto il mondo (dei sentimenti) sia paese, quando si parla di amore, e quando si capisce che non ci si capisce più, ma in fondo ancora ci sia ama. E poi, come riconoscere se ancora ci si ama veramente? C’è da ammettere che fiumi d’arte si son sprecati su un argomento di tale portata, e tanti ancora ne scorreranno.

Certo è che il lavoro fatto da Hagai Levi è scritto in maniera efficace e chiara, e lo sviluppo del canone naturalistico è reso, appunto, in modo sempre scorrevole dagli attori, che si rimpallano il bisogno di riconoscimento reciproco, con una complicità tale che a volte quasi sfugge loro di mano.

In Scene da un matrimonio Chastain e Isaac traducono un amore di coppia della durata di diciassette anni con la capacità di un talento interpretativo raro, che fu anche del duo formato dalla musa di Ingmar Bergman, Liv Ullmann, e di Erland Josephson. Così come era stato per Storia di un matrimonio di Noah Baumbach, presentato in anteprima sempre a Venezia nel 2019, e per gran parte delle coppie raccontate in chiave assurda da Woody Allen. La potenza di tali storie si sorregge sulla forza del dialogo di chi le interpreta, anche e in modo particolare di quel dialogo che non è espresso. Quasi a voler mostrare, mettendolo in scena, ciò che nella vita parrebbe così complicato da realizzare.

Scena commovente nel Il Cavaliere Oscuro: Oldman e Tom Hardy parlano del film!

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Arrivano nuove interviste dei protagonisti de Il cavaliere Oscuro. Oggi a rilasciare dichiarazioni sul film sono Gary Oldman e Tom Hardy. 

Scemo e piu’ Scemo 2: teaser trailer italiano con Jim Carrey

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Vent’anni dopo il grande successo di Scemo e piu’ Scemo 2Jim Carrey e Jeff Daniels tornano nei panni dei leggendari Lloyd ed Harry nel sequel del film che e’ diventato un cult della commedia mondiale. 

 

E’ passato molto tempo, ma in realta’ nessuno e’ mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finche’ uno dei due scoprira’ di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…  Dai fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), il film arriverà nelle sale il 3 dicembre distribuito da 01 Distribution

Scemo e più scemo, Jeff Daniels parla del sequel

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Scemo e più scemo, Jeff Daniels parla del sequel

Con un’intervista allo show “Late Night with Jimmy Fallon”, Jeff Daniels ha parlato del sequel di Scemo e più Scemo. Daniels ha cominciato a fornire qualche data e qualche ulteriore dettaglio  capace di far salire le aspettative del film ad un buon livello. Del resto, chi non vorrebbe rivedere una delle coppie più idiote della storia del cinema, cimentarsi ancora  con valigette piene di soldi, furgoni a forma di cane, merli che volano,  nella splendida cornice delle montagne rocciose?

scemo e piu scemo

Il film si chiamerà Dumb & Dumber To, ma non si hanno indicazioni per la traduzione italiana. Le riprese cominceranno dopo l’estate, a Settembre, sotto il segno della Universal Pictures, dopo che il film è stato rifiutato dalla Warner Bros.  Questo consentirà al sequel di uscire nel 2014, vale a dire festeggiando il 20th anniversario dall’uscita del primo capitolo.

Era il 1994 infatti quando Peter e Bobby Farrelly portavano sullo schermo lo storico Scemo e più Scemo, diventato poi un cult per il genere, con alcune battute storiche entrate e ripetute nei locali di mezzo mondo. I due registi dirigeranno anche il seguito del film che vedrà anche la presenza, ci fosse bisogno di specificarlo, di Jim Carrey, per ripristinare la coppia originale.

Vi lasciamo con una frase pronunciata da Daniels, che ha definito la sceneggiatura del film come “hysterical”, durante l’intervista, che…aggiunge succosi particolari alla trama: “Nel film saremo uomini di mezza età…uomini di mezza età e ancora così stupidi”.

Fonte: Comingsoon.net

 

Scemo e più scemo 2: ufficializzata la data di uscita

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scemo-e-più-scemo-2-3Ci siamo, finalmente la Universal Pictures ha sciolto gli indugi circa la data di rilascio di Scemo e più scemo 2, sequel dell’omonima pellicola del 1994 che vedeva come protagonista l’esilarante duo Jim Carrey e Jeff Daniels.

L’arrivo nelle sale cinematografiche americane del film tanto atteso dai nostalgici degli anni ’90 è stato programmato per il 14 novembre 2014. Le riprese, invece, hanno avuto inizio lo scorso settembre, ancora una volta sotto l’attenta supervisione dei fratelli Peter e Bobby Farrelly, già autori/produttori del primo film della serie.

Scemo e più scemo 2 vedrà Jim Carrey e Jeff Daniels calarsi nuovamente nei panni e nelle buffe acconciature di Lloyd ed Harry, la coppia folle che permise al film di conquistarsi il titolo di must fra gli appassionati del genere.

Vi ricordiamo che, in seguito alla crescente popolarità acquisita dalla pellicola, nel 1995 fu realizzata una serie televisiva a cartoni animati dedicata a Lloyd ed Harry e prodotta dalla Hanna-Barbera. È di data più recente (2003) un improbabile e quanto mai deludete prequel che vide Derek Richardson e Eric Christian Olsen ereditare i ruoli da Carrey e Daniels.

Il cast di Scemo e più scemo 2 sarà composto oltre che da Jim Carrey e Jeff Daniels anche da Rob Riggle, Rachel Melvin, Laurie Holden, Steven Tom e Kathleen Turner. È previsto, inoltre, un cammeo di Jenniger Lawrence che interpreterà una versione giovanile del personaggio di Kathleen Turner.

Fonte: Hollywoodreporter.com

Scemo e più Scemo 2: trailer italiano del sequel con Jim Carrey

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Vent’anni dopo il grande successo di Scemo e più Scemo, Jim Carrey e Jeff Daniels tornano nei panni dei leggendari Lloyd ed Harry nel sequel del film che è diventato un cult della commedia mondiale.

scemo-e-più-scemo-2È passato molto tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…

Dopo il grande successo ottenuto durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo e più Scemo 2: scopriamo il nuovo Harry [Video]

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Leone Film Group e Rai Cinema presentano  due nuove clip italiane di Scemo e più Scemo 2 insieme ad una featurette dedicata a Harry – Jeff Daniels che introduce la trama del nuovo episodio e spiega com’è lavorare con Jim Carrey. Il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo & + scemo 2 - posterÈ passato molto tempo, ma in realtà nessuno è mai cresciuto. Lloyd ed Harry sono rimasti due ragazzacci. Finchè uno dei due scoprirà di avere una figlia ed insieme affronteranno un viaggio per ritrovarla, combinandone di tutti i colori…

Dopo il grande successo ottenuto durante il primo weekend di programmazione negli Stai Uniti dove SCEMO & + SCEMO 2 si è posizionato in cima alla classifica del Box Office con oltre 38 milioni di dollari incassati, il film dei fratelli Farrelly (Tutti Pazzi per Mary), si appresta ad arrivare nelle sale italiane dal 3 dicembre distribuito da 01 Distribution.

Scemo e più scemo 2: recensione del film con Jim Carrey

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Scemo e più scemo 2: recensione del film con Jim Carrey

Sono passati 20 anni dall’ultima volta che abbiamo visto Harry e Lloyd insieme, ora tutto sembra essere cambiato, tranne la loro idiozia in Scemo e più scemo 2. Quando Harry, che ha bisogno di un trapianto di rene, scopre di avere una figlia di cui ignorava l’esistenza scuote Lloyd dal torpore in cui è caduto da quando è stato lasciato da Mary, e i due partono per una nuova avventura.

Difficile fare un seguito che sia potente come la prima versione di un blockbuster come nel 1994 fu Scemo & più scemo, i fratelli Farrelly non sbagliavano un film e Jim Carrey era una delle stelle lanciate nel firmamento della commedia demenziale, grazie al Saturday Night Live e alla saga di Ace Ventura che lo aveva consacrato come star mondiale. Jeff Daniels dal suo canto affrontava il ruolo di Harry come una novità, il suo curriculum fino a quel momento annoverava lavori con Jonathan Demme, Milos Forman e Woody Allen.

Venti anni dopo Daniels è reduce dal successo televisivo di The newsroom, Jim Carrey ha sfiorato l’Oscar  ed ha convinto tutti delle sue capacità attoriali, mentre i Farrelly non azzeccano un film dai tempi di Amore a prima svista.

Scemo & più scemo 2 2

Scemo & più scemo 2 (in inglese è uno sgrammaticato Dumb&dumber to) ha dalla sua il fatto di essersi creato un pubblico che negli Stati Uniti è corso in sala nella prima settimana, per vedere di nuovo Harry e Lloyd dare vita sullo schermo al dodicenne che è in ognuno di noi: anarchico, ignorante e totalmente scorretto. Già la missione che i due devono affrontare va contro ogni etica (ritrovare una figlia che Harry non pensava di avere per chiederle un rene), ma i mezzi con cui i due arriveranno allo scopo sono ancora più squinternati.

Anarchia in Scemo e più scemo 2

Anarchia, così come nelle slapstick delle origini del cinema, con Fatty Arbuckle e Harold Lloyd di cui i due con i loro nomi sembrano dare un’involontaria citazione. Incredibilmente, si ride, anche nelle situazioni più parossistiche, come ad esempio quella di cui è protagonista un’anziana signora detentrice di un prezioso apparecchio acustico.

In venti anni si sono aggiornate anche le situazioni in cui i due si trovano, merita la citazione il coinquilino di Harry che attinge all’immaginario di Breaking Bad, di cui i due non si curano più di tanto. Harry e Lloyd viaggiano in parallelo con l’altro film, a determinare la continuità della demenza negli anni, che ha anche una rassicurazione finale, che però arriva al termine dei titoli di coda. Il film uscirà in sala a partire dal prossimo 3 Dicembre