Arriverà a Febbraio nelle sale italiane Sconnessi,
il nuovo film con protagonisti Fabrizio
Bentivoglio, Ricky Memphis,
Carolina Crescentini. La ‘nomofobia’ indica “lo
stato ansioso che si manifesta quando non è possibile usare il
telefono cellulare”, un recente studio stima che a soffrirne sia
addirittura il 66% della popolazione*.
Ad affrontare quella che è
considerata una vera e propria patologia del nuovo millennio,
Fabrizio Bentivoglio, Ricky
Memphis, Carolina Crescentini,
Stefano Fresi e Antonia
Liskova, che durante un apparentemente tranquillo weekend
in montagna, si troveranno improvvisamente
Sconnessi.
Nella nuova commedia di
Christian Marazziti, sarà l’assenza di connessione
a mettere a nudo i protagonisti, con le loro insicurezze, segreti e
contrasti, dando vita a conseguenze inaspettate ed esilaranti. Nel
cast anche Eugenio Franceschini, Giulia
Elettra Gorietti, Benedetta Porcaroli e
il giovane Lorenzo Zurzolo. Sconnessi,
prodotto dalla Camaleo di Roberto Cipullo e Mario
Pezzi, arriverà nelle sale italiane distribuito da Vision
Distribution a partire dal 22 febbraio
2018.
Nel film Ettore (Fabrizio
Bentivoglio), noto scrittore, guru dell’analogico e nemico pubblico
di internet, in occasione del suo compleanno porta tutta la
famiglia nel suo chalet in montagna, e cerca di creare finalmente
un legame tra i suoi due figli, Claudio (Eugenio Franceschini),
giocatore di poker on line, e Giulio (Lorenzo Zurzolo), liceale
nerd e introverso, con la sua seconda moglie, la bella, giovane e
un po’ naif Margherita (Carolina Crescentini), incinta al
settimo mese. Al gruppo si uniscono anche Achille (Ricky Memphis),
fratellastro di Margherita appena cacciato di casa dalla moglie, e
Tea (Giulia Elettra Gorietti), giovane fidanzata di Claudio e
devota fan di Ettore. Arrivati allo chalet, trovano Olga (Antonia
Liskova), l’affidabilissima tata ucraina, con la figlia Stella
(Benedetta Porcaroli), adolescente dipendente dai social network. A
sorpresa arriva anche Palmiro (Stefano Fresi), il fratello bipolare
di Margherita e Achille, fuggito dalla casa di riposo. Quando il
gruppo rimane improvvisamente senza connessione internet, tutti
entrano nel panico…e le conseguenze saranno rocambolesche. I
segreti e le convinzioni dei protagonisti verranno presto
ribaltate, la “sconnessione” li metterà di fronte a tutte le loro
insicurezze e dovranno resettare e ripartire.
Marcello Macchia,
meglio noto come Maccio Capatonda, torna con
Sconfort Zone, una serie disponibile dal 20 marzo
su Prime
Video che rappresenta una svolta nella sua carriera, quasi una
auto analisi che Macchia trasforma in racconto semi serio di una
sua difficoltà personale. Conosciuto per il suo stile comico
surreale e dissacrante, Capatonda questa volta si spinge oltre i
confini della semplice parodia, esplorando il lato più intimo e
vulnerabile della sua creatività.
Di cosa parla Sconfort Zone?
La serie segue Maccio Capatonda nei
panni di sé stesso, alle prese con una profonda crisi creativa.
Incapace di scrivere una nuova sceneggiatura, si affida alle cure
del Professor Braggadocio (Giorgio Montanini), uno
psicologo dai metodi non convenzionali che lo sottopone a una serie
di esperimenti per aiutarlo a riscoprire la propria ispirazione.
Quello che inizia come un percorso di rinascita artistica si
trasforma presto in una vera e propria ridefinizione della sua
identità, portandolo a mettere in discussione non solo la sua
carriera, ma anche la sua intera esistenza.
Un esperimento metatestuale
Fin dalle prime immagini, Sconfort
Zone si presenta come un’opera metatestuale, giocando con la realtà
e la finzione. Il protagonista affronta prove che affondano in
riflessioni su temi profondi come la malattia, la morte e il senso
della propria arte. In un primo momento, questa virata verso un
tono più drammatico può lasciare spiazzati i fan abituati alle gag
esilaranti dell’attore abruzzese, ma man mano che la storia si
sviluppa, emerge un perfetto equilibrio tra momenti di riflessione
e la sua inconfondibile vena comica, mai del tutto abbandonata.
Anche nei momenti più drammatici risulta difficile non stare
allerta in attesa della prossima intrusione nel surrealismo tipico
della comicità di Maccio.
Uno degli elementi più riusciti
della serie è la presenza di Valerio Desirò nei
panni di un infermiere esuberante e sarcastico, capace di
alleggerire i momenti più tesi con battute taglienti e una efficace
cadenza romana. Il suo personaggio non è solo un elemento comico,
ma anche una figura che incarna il precariato e le difficoltà della
generazione contemporanea che si aggrappa alla risata come
esorcismo nei confronti della difficoltà. Il cast di supporto,
composto da Francesca Inaudi (compagna di Maccio
nella finzione), Luca Confortini, Camilla Filippi,
e il trio di comici Valerio Lundini, Edoardo
Ferrario e Gianluca Colucci, che
interpretano gli amici intimi del protagonista (uno specchio
deformato in cui Marcello/Maccio riflette le proprie insicurezze)
arricchisce ulteriormente il tessuto narrativo della serie,
offrendo interpretazioni autentiche e sfumate, continuamente
tentate dal superare la linea di demarcazione tra tono drammatico e
surreale
Citazioni pop accanto a riflessioni
sull’arte e sulla vita
Se Sconfort Zone si
distingue per il suo coraggio tematico, altrettanto audace è il suo
approccio stilistico. Maccio Capatonda fonde la
sua tipica ironia con un linguaggio più cinematografico,
impreziosendo la narrazione con riferimenti alla cultura pop e
citazioni colte. Alcune scene, tra cui una toccante sequenza che
richiama Ritorno al Futuro, dimostrano una maturità registica
sorprendente (Macchia dirige a quattro mani con Alessio
Dogana, che viene dal documentario). La serie riesce a
bilanciare il suo umorismo con momenti di pura introspezione,
creando un’esperienza coinvolgente e stratificata.
Ma ciò che rende Sconfort
Zone davvero speciale è la sua capacità di parlare a un
pubblico trasversale. Dietro la trama autobiografica e i
riferimenti ironici al mondo dello spettacolo, si cela una
riflessione più ampia sulla pressione creativa e
sull’identità nell’era della sovraesposizione digitale,
quando la necessità di creare contenuto a tutti i costi sovrasta
l’estro naturale e ispirato che alimenta la creatività di artisti e
attori. Capatonda non si limita a intrattenere, ma solleva
interrogativi su cosa significhi essere un artista oggi, in un
mondo in cui l’originalità sembra sempre più soffocata dalle
logiche di mercato.
Marcello Macchia
dimostra con Sconfort Zone di riuscire a gestire sia la
sua nota vocazione comica fondendola con un registro insolito per
lui, che mira a un’analisi più profonda, un viaggio dentro
la mente di un artista in crisi, che riesce in egual
misura a divertire e emozionare, offrendo spunti di riflessione e
aprendo porte sul mondo privato dell’autore.
Nel corso della sua lunghissima
carriera di Clint Eastwood, uno dei suoi personaggi più
celebri è senza dubbio quello di Harry Callaghan.
Nato dalla penna di Harry Julian Fink, il
personaggio è stato protagonista di ben cinque film usciti tra il
1971 e il 1988. Quinto ed ultimo film della saga è quello
intitolato Scommessa con la morte (in
originale The Dead Pool). Questo è diretto nel 1988 da
Buddy Van Horn, il quale aveva già collaborato con
Eastwood per film come La notte brava del soldato
Jonathan, Lo straniero senza nome e
Fai come ti pare. Anche questo capitolo si è affermato
come l’ennesima conferma del grande apprezzamento del personaggio
al cinema, merito anche del carisma di cui Eastwood lo ha
arricchito.
Al centro della trama vi è una nuova
indagine per l’irruento ispettore, che deve stavolta vedersela con
un pericoloso serial killer. Con una durata di soli 91 minuti,
Scommessa con la morte è il più breve dei film della saga.
Questo è stato inoltre uno dei film dal minor successo economico,
secondo solo al primo. Con un budget di circa 31 milioni di
dollari, il film riuscì infatti ad incassarne solo 37 a livello
globale. Questo ha segnato una battuta d’arresto nella serie. Il
precedente film, Coraggio… fatti
ammazzare! aveva infatti raccolto un totale di ben 67
milioni. Ciò non ha però impedito a questo quinto capitolo di
affermarsi a sua volta come un importante titolo del genere
poliziesco.
In un contesto statunitense sempre
più cupo e con la violenza dilagante, l’ispettore Callaghan incarna
perfettamente i malumori e i timori di un’intera popolazione. Anche
per questo in molti si aspettavano ulteriori film dedicati al
personaggio, ma fu proprio Eastwood ad infrangere ogni speranza a
riguardo. L’attore dichiarò che, pur apprezzando il personaggio,
non si sentiva più adeguato ad interpretarlo. Ciò pose dunque fine
alla saga, ricordata ancora oggi come una delle più affascinanti
del suo genere. Anche per questo quinto capitolo, sono diverse le
curiosità da scoprire, molte delle quali legate naturalmente al
cast di attori protagonisti.
Scommessa con la morte: la
trama del film
L’ispettore Harry
Callaghan è ora divenuto una vera e propria celebrità,
tanto per i suoi modi poco ortodossi quanto per il suo carattere
poco incline all’indulgenza. Grazie alla cattura del boss mafioso
Lou Janero, egli finisce su tutte le televisioni,
come anche nel mirino di nuovi pericolosi nemici. Come se non
bastasse, Callaghan si ritrova nuovamente affiancato ad un partner
indesiderato. Si tratta di Al Quan, il quale
dovrebbe tenere a bada i violenti modi di fare dell’ispettore. I
due si ritrovano da subito a dover collaborare su un caso molto
particolare. Un misterioso killer sta infatti seminando il terrore
in città uccidendo una serie di personaggi famosi secondo un
perverso gioco definito “bingo con il morto”.
Le regole di questo prevedono che a
vincere è chi, entro un certo limite di tempo, annovera nella
propria lista il maggior numero di morti. L’autore di tale follia
viene identificato in Peter Swan, regista di film
dell’orrore. Nella sua lista, compare tra gli altri proprio il nome
di Callaghan, il quale non è ovviamente lieto di ciò. Per poter
riuscire a prevalere, l’ispettore dovrà nuovamente utilizzare tutta
la sua astuzia, cercando di prevedere le mosse del rivale.
Anticipare queste sarà infatti l’unico modo con cui poter arrivare
a lui, fermandolo una volta per tutte. Nel compiere ciò, però,
Callaghan dovrà inoltre assicurarsi che nessun altro si faccia
male. Un compito stavolta particolarmente complesso.
Scommessa con la morte: il
cast del film
Chiamato a riprendere per la quinta
volta i panni di Callaghan, Clint Eastwood si
dichiarò entusiasta di questa offerta. Egli apprezzava il fatto di
avere un ruolo a cui poter tornare di tanto in tanto, definendolo
come un amico che non si vede da molto tempo. A convincere l’attore
fu anche l’accordo stretto con lo studios Warner Bros. Se egli
avesse interpretato nuovamente il personaggio, questo avrebbe
finanziato la realizzazione del suo nuovo film da regista,
Bird, uscito nello stesso anno. Per Eastwood, questo è
anche l’ultimo sequel in cui egli ha recitato nella sua carriera.
Nel film è poi presente l’attrice Patricia
Clarkson, recentemente vista nella trilogia di Maze Runner,
che interpreta la reporter Samantha Walker, la quale si trova a
lavorare a stretto contatto con Callaghan.
Nel film vi è anche la
partecipazione dell’allora semi sconosciuto Jim
Carrey. Questi interpreta il cantante rock Johnny
Squares, prima vittima del serial killer. Chiamato a sostenere un
provino per la parte, Carrey decise di non interpretare una delle
scene del film, bensì si lanciò nella sua celebre imitazione di
Elvis Presley. Questa suscitò grandi risate in Eastwood e nei
produttori, affidando immediatamente il ruolo al giovane attore.
Nel girare le sue scene, Carrey impiegò soltanto tre giorni. Tra le
sue scene più note vi è quella dove esegue in lip-sync il brano
Welcome to the Jungle della band Guns N’ Roses. Ad
interpretare Peter Swan, l’assassino del film, è l’attore Liam
Neeson, anch’egli all’epoca non ancora particolarmente
celebre. Evan C. Kim dà invece volto all’ispettore
Al Quan.
Scommessa con la morte: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per
chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Scommessa con la
morte è infatti presente nei cataloghi di
Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film verrà inoltre trasmesso in televisione nella giornata di
sabato 11novembre, alle ore
23:40 sul canale Rete 4.
Disney+
ha diffuso il trailer della commedia originale natalizia per
famiglie
Scivolando sulla Neve, che debutterà il 17
novembre in esclusiva sulla piattaforma streaming. Il film,
interpretato da Lil Rel Howery e Chris “Ludacris” Bridges, è una
storia esilarante e commovente di un assistente sociale del
dipartimento di polizia di Atlanta e del viaggio che compie durante
la Vigilia di Natale con la figlia che lo aiuta a ricordare la
gioia e la magia della stagione natalizia.
In
Scivolando sulla Neve Eddie Garrick (Chris
‘Ludacris’ Bridges) è un uomo di buon cuore che ha voltato le
spalle al Natale a causa di un’esperienza traumatica della sua
infanzia. Su richiesta di sua moglie, Allison Garrick (Teyonah
Parris), da cui è separato, Eddie porta sua figlia di 9 anni,
Charlotte (Madison Skye Validum), a lavorare con lui la Vigilia di
Natale e lì incontrano un misterioso uomo in un vestito rosso di
nome Nick (Lil Rel Howery). Eddie, che è un assistente sociale,
pensa che l’uomo non sia del tutto affidabile e abbia bisogno di
aiuto, ma quando scatena l’ira di un politico locale, Oscar Nuñez,
lui e sua figlia vengono coinvolti in un’avventura magica che
potrebbe riaccendere la sua fede nel Natale. Scivolando sulla
Neve, diretto da Tim Story e scritto da Scott Rosenberg, è
prodotto da John Jacobs e Will Packer, con Tim Story, Johanna Byer,
Ross Fanger e Zac Unterman come produttori esecutivi. Nel cast del
film figurano anche Mary Lynn Rajskub, Ravi V. Patel, Gina Brillon,
Kevin Connolly e Zulay Henao.
Ieri dal Thunder Stage del CCXP24 di
San Paolo, Brasile, Apple
TV+ ha presentato il trailer dell’attesissima
seconda stagione di Scissione,
con il creatore, scrittore e produttore esecutivo della serie Dan
Erickson, il protagonista e produttore esecutivo Adam Scott e le
star Britt Lower e Tramell Tillman che si sono uniti ai fan per
condividere un’esclusiva anticipazione di ciò che ci aspetta per
gli innies e gli outies delle Lumon Industries. La seconda stagione
di Scissione, composta da 10 episodi, farà il
suo debutto su Apple TV+ il 17
gennaio 2025 con il primo episodio seguito da nuove puntate ogni
venerdì fino al 21 marzo.
Il thriller ambientato sul posto di
lavoro acclamato dalla critica e vincitrice di un Emmy e di un
Peabody Award, è ideato dal produttore esecutivo e
regista Ben
Stiller ed è interpretato dal candidato
all’Emmy Adam Scott, Britt Lower, Tramell Tillman,
Zach Cherry, Jen Tullock, Michael Chernus, Dichen Lachman,
il vincitore dell’Emmy John Turturro, il
premio Oscar Christopher Walken e la
vincitrice dell’Oscar e dell’Emmy Patricia
Arquette e dà il benvenuto nella seconda stagione ai
nuovi series regular Sarah Bock e Ólafur Darri
Ólafsson.
La trama della seconda stagione
di Scissione
In Scissione Mark Scout (Adam Scott)
guida un team di lavoro della Lumon Industries i cui dipendenti
sono stati sottoposti a una procedura di scissione, che divide
chirurgicamente i loro ricordi professionali da quelli personali.
Questo audace esperimento di “equilibrio tra lavoro e vita privata”
viene messo in discussione quando Mark si ritrova al centro di un
mistero da svelare che lo costringerà a confrontarsi con la vera
natura del suo lavoro… e di se stesso. Nella seconda stagione, Mark
e i suoi amici scoprono le terribili conseguenze derivanti
dall’aver giocato con la barriera della separazione, che li
trascinerà ulteriormente lungo un percorso di guai e dolore.
“Scissione” è prodotta
esecutivamente da Ben Stiller, che dirige anche cinque episodi
della nuova stagione, alternandosi alla regia con Uta Bresiewitz,
Sam Donovan e Jessica Lee Gagné. La serie è scritta, creata e
prodotta esecutivamente da Dan Erickson. La seconda stagione è
prodotta anche da John Lesher, Jackie Cohn, Mark Friedman, Beau
Willimon, Jordan Tappis, Sam Donovan, Caroline Baron, Richard
Schwartz, Nicholas Weinstock. Oltre a essere protagonisti, Adam
Scott e Patricia Arquette sono anche produttori esecutivi. Fifth
Season è lo studio.
La prima stagione
completa di Scissione, disponibile in streaming su
Apple
TV+, è stata acclamata dal pubblico e dalla critica
internazionale e, oltre a vincere gli AFI Awards, ha ottenuto 14
nomination agli Emmy, tra cui Outstanding Drama Series, Outstanding
Directing for a Drama Series (Ben Stiller), Outstanding Lead Actor
in a Drama Series (Adam Scott) e Outstanding Writing for a Drama
Series, aggiudicandosi i premi nelle categorie Outstanding Music
Composition for a Series e Outstanding Main Title Design. La serie
ha ottenuto anche due Writers Guild of America Awards come Miglior
nuova serie e Miglior serie drammatica, oltre a due nomination agli
Screen Actors Guild Awards e una nomination ai Producers Guild e ai
Directors Guild Awards.
La serie
thriller Scissione
(Severance) di Apple TV+ è
diventata la serie più vista di tutti i tempi sulla piattaforma di
streaming, detronizzando Ted
Lasso. Lo streamer ospita una serie di programmi di vari
generi, molti dei quali hanno ricevuto il plauso della critica. Tra
questi ci sono commedie come Ted
Lasso, commedie poliziesche come Bad
Monkeye altri spettacoli strabilianti come la
serie di fantascienza Dark
Matter. La piattaforma è diventata anche la sede di
molteplici franchise, come dimostra l’imminente Monarch:
Legacy of Monsters – stagione 2, parte del Monsterverse, e
l’espansione di For
All Mankind con uno spinoff, intitolato Star
City.
Sono le serie di fantascienza
come queste ultime due che hanno riscosso il maggior successo
suApple TV+, ottenendo
un alto numero di spettatori e premi per i suoi programmi del
genere. Ad esempio, le stagioni 3 e 4 di Silo sono state confermate dopo l’alto
numero di spettatori sulla piattaforma, incluse le numerose
nomination ai premi per la stagione 1. Altri grandi show di
fantascienza sulla piattaforma includono Fondazione, basato sulla serie di libri di
Isaac Asimov, e Invasion, che è stato rinnovato per la
terza stagione nonostante le recensioni contrastanti. Tuttavia, uno
show si è dimostrato il thriller di fantascienza di maggior
successo di Apple TV+ e ora è lo
show più popolare di sempre.
Scissione (Severance) è
diventato lo show più visto di sempre su Apple TV+
Secondo un nuovo
rapporto, “Severance”è diventato
il programma televisivo più visto nella storia di Apple
TV+. Il thriller fantascientifico segue un gruppo di
lavoratori della Lumon Industries che si sono volontariamente
sottoposti al processo di “separazione”, separando i loro ricordi
lavorativi da quelli esterni. Tuttavia, le vite interne ed esterne
del protagonista Mark Scout (Adam Scott) iniziano a scontrarsi
quando un amico di lavoro lo visita fuori, il catalizzatore di una
serie di eventi misteriosi che circondano l’azienda. La seconda
stagione di Severance è in corso, con cinque
episodi su dieci rilasciati al momento della stesura.
Ora, Deadline
Hollywood ha confermato
che Severance è la serie più vista di tutti i
tempi su Apple TV+,
superando Ted Lasso in termini di numero di
spettatori. L’affermazione del servizio di streaming è stata
supportata dai dati di Nielsen: la serie è riuscita a
totalizzare 589 milioni di minuti nei tre giorni successivi alla
messa in onda dell’episodio 1 della seconda stagione, di cui il
28% nell’episodio in questione. È stato anche accreditato un
aumento del 126% degli abbonati mensili alla piattaforma dal 1°
gennaio al 19 gennaio 2025, in coincidenza con il titolo da
record.
Cosa significa la popolarità di
Severance per la serie
La popolarità della serie non
sorprende, considerando che l’intervallo di tre anni tra una
stagione e l’altra ha fatto crescere l’attesa per il ritorno.
Anche Apple
TV+ ha fatto un’intensa attività di marketing, con
l’attrazione di attori come Scott e creativi dietro le quinte come
Ben Stiller che hanno contribuito a far conoscere la serie al
pubblico. Aiuta il fatto che la serie faccia progressi continui nei
suoi misteri ad ogni nuovo episodio, contribuendo alla sua
popolarità grazie alla promessa di risposte che alla fine
arriveranno.
Apple TV+
ha svelato oggi le prime immagini della seconda stagione di
Scissione (Severance), la
serie thriller ambientata sul posto di lavoro acclamata dalla
critica e vincitrice di un Emmy. Diretta e prodotta esecutivamente
da Ben
Stiller e creata, scritta e prodotta
esecutivamente da Dan Erickson, la seconda
stagione, composta da 10 episodi, farà il suo debutto su Apple TV+
il 17 gennaio 2025 con il primo episodio seguito da nuove puntate
ogni venerdì fino al 21 marzo.
Scissione 2: il primo trailer della serie Apple TV+
Scissione 2 – cosa sappiamo della
serie
La prima stagione completa di
“Scissione“, disponibile in streaming su Apple TV+,
è stata acclamata dal pubblico e dalla critica internazionale e,
oltre a vincere gli AFI Awards, ha ottenuto 14 nomination agli
Emmy, tra cui Outstanding Drama Series, Outstanding Directing for a
Drama Series (Ben Stiller), Outstanding Lead Actor
in a Drama Series (Adam Scott) e Outstanding
Writing for a Drama Series, aggiudicandosi i premi nelle categorie
Outstanding Music Composition for a Series e Outstanding Main Title
Design. La serie ha ottenuto anche due Writers Guild of America
Awards come Miglior nuova serie e Miglior serie drammatica, oltre a
due nomination agli Screen Actors Guild Award e una nomination ai
Producers Guild e ai Directors Guild Awards.
In “Scissione” Mark
Scout (Adam Scott) guida un team di lavoro della
Lumon Industries i cui dipendenti sono stati sottoposti a una
procedura di scissione, che divide chirurgicamente i loro ricordi
professionali da quelli personali. Questo audace esperimento di
“equilibrio tra lavoro e vita privata” viene messo in discussione
quando Mark si ritrova al centro di un mistero da svelare che lo
costringerà a confrontarsi con la vera natura del suo lavoro… e di
se stesso. Nella seconda stagione, Mark e i suoi amici
scoprono le terribili conseguenze derivanti dall’aver giocato
con la barriera della separazione, che li
trascinerà ulteriormente lungo un percorso di guai e
dolore.
La seconda stagione riunisce il cast
di star, tra cui il candidato all’Emmy Adam Scott, Britt
Lower, Tramell Tillman, Zach Cherry, Jen Tullock, Michael Chernus,
Dichen Lachman, il vincitore dell’Emmy John
Turturro, il premio Oscar® Christopher Walken e la
vincitrice dell’Oscar® e dell’Emmy Patricia Arquette e dà
il benvenuto alla nuova series regular Sarah Bock.
“Scissione” è
prodotta esecutivamente da Ben Stiller, che dirige anche cinque
episodi della nuova stagione, alternandosi alla regia con Uta
Bresiewitz, Sam Donovan e Jessica Lee Gagné. La serie è scritta,
creata e prodotta esecutivamente da Dan Erickson. La seconda
stagione è prodotta anche da John Lesher, Jackie Cohn, Mark
Friedman, Beau Willimon, Jordan Tappis, Sam Donovan, Caroline
Baron, Richard Schwartz, Nicholas Weinstock. Oltre a essere
protagonisti, Adam Scott e Patricia Arquette sono anche produttori
esecutivi. Fifth Season è lo studio.
Apple TV+
pubblica un nuovo inquietante teaser per la seconda stagione di
Scissione (Severance). Non è
stato mostrato molto in questo video promozionale, ma chi ha occhi
attenti potrebbe trovare un messaggio segreto che è stato messo in
atto per i fan. Sono passati due anni dalla messa in onda della
prima stagione di Severance e le immagini del secondo episodio
della serie sono state mostrate durante la recente presentazione
della Apple WWDC 2024.
Secondo il teaser condiviso su X
(ex Twitter), l’unica cosa contenuta nel video è il tema della
serie che suona in sottofondo e un video in penombra di quello che
potrebbe essere un ascensore delle Lumon Industries. Sebbene non
siano stati mostrati molti dettagli in questo teaser, c’è una
teoria secondo cui la luce rossa lampeggiante potrebbe essere un
messaggio segreto con la scritta “DOMANI”.
Le riprese della seconda stagione
di Scissione
(Severance) sono iniziate a gennaio
2024 e si sono concluse ad aprile. Finora, durante la
presentazione di Apple
TV+ a giugno, sono stati rilasciati scorci e spezzoni del
prossimo episodio dello show. Al momento non è ancora stato
confermato il rilascio del trailer ufficiale della seconda
stagione.
Cosa sappiamo della seconda
stagione di “Severance”?
La stagione 1 di Severance
è stata nominata per numerosi premi sin dalla sua prima uscita nel
febbraio 2022. Lo show ha ricevuto 6 nomination ai Primetime Emmy
Awards 2022, ha ottenuto 3 nomination agli Independent Spirit
Awards 2023 e ha vinto le categorie “Serie drammatica” e “Nuova
serie” ai Writers Guild of America Awards 2023.
L’ultimo episodio di
Severance è stato trasmesso l’8 aprile 2024. Prima della
messa in onda dell’ultimo episodio, Apple TV+ ha annunciato che
lo show era stato autorizzato per una seconda stagione.
Finora è stato confermato che Adam Scott
tornerà per riprendere il suo ruolo principale di Mark Scout.
Torneranno anche Patricia Arquette nel
ruolo di Harmony Cobel,John Turturro nel ruolo di Irving
Bailiff e Christopher Walken nel ruolo di Burt
Goodman, solo per citarne alcuni.
Inoltre, sono stati
annunciati nuovi membri del cast che si uniranno alla seconda
stagione. Si tratta di Bob Balaban
(Asteroid City), Robby
Benson (La bella e la
bestia), Stefano Carannante
(Blue Bloods),
Gwendoline Christie
(Wednesday), John
Noble (Il Signore degli Anelli: Il
ritorno del re), Ólafur Darri
Ólafsson (Eurovision Song Contest: The
Story of Fire Saga), Alia
Shawkat (Arrested
Development) e Merritt Wever
(The Walking Dead).
La seconda stagione
Scissione (Severance) non ha
ancora annunciato una data di uscita. Fino ad allora, è possibile
vedere in streaming tutti gli episodi della prima stagione su Apple
TV+. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti. Potete
vedere il teaser qui sopra.
Mentre gli altri membri del team MDR
sembrano non risentirne quando vanno a dormire, Irving soffre di un
incubo inquietante di Scissione –
stagione 2, episodio 4, che aiuta a rivelare uno dei più
grandi colpi di scena della serie. Anche se Scissione
– stagione 2, episodio 3, si è conclusa con il
reinserimento di Mark, la seguente uscita cambia ritmo quando
gli MDR Innies vengono portati a Woe’s Hollow, un luogo
di grande importanza per il retroscena e la filosofia di Kier
Eagan. Mentre scoprono la storia del fratello gemello di Kier,
Dieter, e di come ha domato “Woe”, la “gita” fornisce a MDR diverse
altre rivelazioni personali.
Da quando la storia di Helly sul suo
Outie ha menzionato un “giardiniere notturno”, Irving è
stato sospettoso nei confronti della sua collega.
In Scissione – stagione 2, nell’episodio 4,
affronta Helly sulle sue incoerenze e la accusa di essere un Outie,
con questa discussione che porta Irving a fuggire nel bosco con una
torcia. Mentre Helly e Mark diventano intimi nella sua
tenda, Irving si addormenta al freddo gelido, scivolando in
un incubo che coinvolge i numeri di MDR, Burt e la Sposa
Scarnificata della storia di Kier. Per quanto orribile diventi
l’incubo di Irving, alla fine gli dà le risposte che cercava su
Helly e Lumon.
Perché Irving vede “Woe” e Burt
nei cubicoli di MDR nel suo incubo
Woe e Burt sono stati aspetti
correlati della sua storia di fine rapporto, stagione 2,
finora
Nell’incubo di Irving, si ritrova a
indossare un completo mentre cammina attraverso una radura nel
bosco dove si trova il cubicolo MDR. Alla scrivania di Irving,
le falene sciamano sullo schermo del suo computer, mentre
Burt G. siede alla scrivania accanto a lui, aprendo e chiudendo
lentamente la parete divisoria. Direttamente di fronte alla
scrivania di Irving c’è la Sposa Macilenta, che rappresenta il
Disgusto nella filosofia dei Quattro Temperamenti di Kier Eagan.
Mentre Disgusto scrive alla sua scrivania, Irving nota numeri e
lettere che formano strani disegni sullo schermo del suo computer.
Improvvisamente, la sposa appare proprio accanto a lui, svegliando
Irving.
Le apparizioni di Burt e Woe
sembrano strane nell’incubo di Irving, ma hanno significati molto
diversi. Il fatto che Irving abbia recentemente sentito la storia
della Sposa spettrale a Woe’s Hollow ha senza dubbio contribuito
alla sua inclusione, mentre la presenza di Burt alla
scrivania può essere spiegata da quanto domini i pensieri
di Irving quando è sveglio: perché non dovrebbe apparire
anche nei suoi sogni? Questa è la prima volta che a Irving è stato
permesso di dormire completamente in Scissione, al di
fuori dei brevi sonnellini che gli erano stati sconsigliati nella
prima stagione, quindi i pensieri interiori del suo Innie si stanno
riversando in modi terrificanti.
Burt che apre e chiude i
divisori potrebbe essere un simbolo della loro storia
d’amore.
Durante Scissione – stagione
2, anche Irving è stato fortemente influenzato dalle emozioni
legate a Woe, a causa del pensionamento di Burt G. e della scoperta
che la sua Outie ha già una relazione. Il fatto che Burt apra e
chiuda i divisori potrebbe essere simbolico della loro storia
d’amore, che sembrava realizzabile durante i loro primi incontri,
per poi essere interrotta nel finale della prima
stagione di Scissione, solo per essere nuovamente
presente nella seconda stagione. Il Outie di Burt ha seguito il
Outie di Irving da quando si è presentato alla sua porta, quindi
l’incubo potrebbe essere quello di dire a Irving che la loro storia
non è finita.
L’apparizione di Guai, che è
associata alla tristezza e alla malinconia, potrebbe essere quella
di dire a Irving di incanalare la sua tristezza e la sua rabbia e
di usarla per scoprire la verità su ciò che sta accadendo a
Lumon.
Dopo che Woe inizia a digitare sul
suo computer, Irving guarda il suo e vede strani schemi nei numeri
e nelle lettere, che gli rivelano esattamente ciò che ha bisogno di
sapere sulla vera identità di Outie di Helly. Lei poi lo sveglia di
soprassalto, forse cercando di far uscire Irving dalla sua
malinconia e ispirarlo ad agire.
Cosa significano veramente i
numeri e le lettere sullo schermo del computer di Irving
Quando Irving fissa lo schermo del
computer dal reparto Macrodata Refinement del suo incubo, la prima
serie di numeri include “1”, “4”, “7” e “5”. Non è ancora chiaro a
cosa si riferiscano esattamente questi numeri, ma potrebbero essere
collegati a un file che verrà assegnato a uno dei raffinatori
in Scissione. In alternativa, questi numeri
potrebbero rappresentare coordinate o numeri in codice che Irving
avrebbe bisogno per accedere a certe parti di Lumon, forse
collegati ai dipinti di Irving del corridoio nero che conduce
all’ascensore del piano prove.
Il nome del file che appare sullo
schermo del computer di Irving è “Montauk”, dal nome di una città
dello stato di New York.
Le serie di lettere che appaiono
nell’incubo di Irving sono un po’ più chiare in termini di ciò che
gli rivelano. Lo schermo del computer mostra
diverse varianti delle lettere “E”, “A”, “G” e
“N”, che dovrebbero suggerire a Irving che le risposte di
cui ha bisogno sono collegate alla famiglia Eagan. Quando si
sveglia, Irving mette insieme i pezzi e si rende conto che “Helly”
non è solo la sua Outie, ma anche una Eagan. Come spiega Irving,
solo un Eagan avrebbe il potere di inviare il proprio Outie al
piano reciso invece del proprio Innie.
Sullo stesso schermo delle lettere
che compongono la parola “Eagan”, Irving vede ripetizioni dei
numeri “1”, “0”, “3” e “5”, in vari ordini. Come la precedente
serie di numeri, il significato simbolico di questi numeri come
gruppo non è molto ovvio. Il significato dei numeri di Macrodata
Refinement, in generale, è ancora in gran parte un mistero,
ma potrebbero essere collegati a un certo insieme di dati
che rivela di più sulle intenzioni di Lumon con il
file Cold Harbor di Scissione – stagione
2.
Il vero significato delle falene
che volano sullo schermo del computer di Irving
Mentre Irving si avvicina al
cubicolo nel suo incubo, scopre che le tarme sciamano intorno allo
schermo del suo computer. Certo, fuori è buio e le tarme sono
attratte dalle fonti di luce, ma c’è un significato più profondo
nella loro presenza. Le tarme sono spesso associate a
simboli di amore, morte e trasformazioni, temi che ben si
adattano ai viaggi dei personaggi principali
diScissione. Una possibile interpretazione è che
le falene rappresentino l’amore di Irving per Burt, il dolore per
la “morte” dell’innie di Burt e le trasformazioni successive a
quella perdita.
In alternativa, le
falene potrebbero simboleggiare la rivelazione che Helena
si è segretamente trasformata in Helly, e che questo colpo di scena
porterà alla “morte” dell’Innie di Irving quando verrà
licenziato. Un altro possibile significato della falena sullo
schermo del computer di Irving potrebbe essere collegato al file
Cold Harbor di Scissione – stagione
2. Potrebbero simboleggiare che Gemma non è
effettivamente morta, ma si sta trasformando in una persona
completamente nuova attraverso il perfezionamento dei dati e gli
esperimenti sul piano di prova.
Come l’incubo di Irving a Woe’s
Hollow riporta alla mente una storia della prima stagione di
Scissione
Anche se questo è il primo vero
incubo che l’Innie di Irving ha vissuto, non è l’unica volta che ha
ricevuto strani segnali mentre dormiva. Nella prima stagione
di Scissione, Irving aveva l’abitudine di arrivare
esausto e di fare un breve sonnellino in ufficio. Ogni
volta che si assopiva, Irving aveva delle allucinazioni di una
sostanza viscida nera che si formava sul suo computer e in tutto
l’ufficio. Solo più tardi si capì che si trattava di un
messaggio dell’Outie di Irving relativo ai dipinti a olio nero
dell’ascensore del piano prove, quindi l’Outie di Irving
probabilmente gli stava inviando un altro messaggio
di Scissione – stagione 2, episodio 4.
L’episodio 9 della seconda stagione
di Scissione
(Severance) prepara perfettamente il
terreno per il finale, dando un assaggio di come potrebbe
concludersi la storia di ogni personaggio principale. Nei primi
minuti, l’episodio 9 della seconda stagione rivela le grandi
aspettative che Jame Eagan ripone in Helena. Tuttavia, qualunque
cosa lei faccia, lui sembra deluso e persino infastidito dal fatto
che lei non mangi le uova crude come Kier. Dopo aver mostrato come
Helena sia schiacciata dalle aspettative del padre e dall’eredità
della sua famiglia, l’episodio 9 della seconda stagione di Severance fa
empatizzare gli spettatori con Huang, accennando al suo futuro alla
Lumon. Anche Dylan, l’innie, attraversa una delle fasi più
difficili della sua vita quando incontra di nuovo la moglie del suo
outie.
Nel frattempo, gli outie di Burt e
Irving parlano finalmente della relazione dei loro innies e vivono
una serie di emozioni complesse prima di separarsi. L’episodio
della seconda stagione di Scissione
(Severance) si conclude finalmente
con l’arrivo di Cobel, Mark e Devon al Damona Birthing Retreat,
dove Cobel spera di poter parlare con l’innie di Mark.
Perché Cobel vuole parlare con
l’innie di Mark nel finale dell’episodio 9 della seconda stagione
di Severance
Quasi per tutto l’episodio 9 della
seconda stagione di Severance, Mark non può fare a meno di
sospettare che Cobel voglia aiutarli. Il suo sospetto ha senso,
dato che Cobel è stata cresciuta da Lumon. Tuttavia, Mark alla fine
cede quando Cobel rivela che Gemma potrebbe essere ancora viva se
il suo innie non avesse finito di elaborare il file Cold Harbor.
Rendendosi conto che solo un ex insider come Cobel può aiutarli a
salvare Gemma, Mark accetta di seguire il suo consiglio.
Nell’ultima scena dell’episodio 9
della seconda stagione di Severance, Mark entra in una
capanna del Ramona Birthing Retreat e si trasforma nel suo alter
ego. Con sua grande sorpresa, trova Cobel ad aspettarlo, che gli
suggerisce di aiutare Gemma a fuggire dalla Lumon. Dopo essere
stata tradita e abbandonata da Lumon, Cobel sembra finalmente aver
capito quanto l’azienda si preoccupi poco del benessere delle
persone. Tuttavia, dato che non può più entrare nell’edificio
Lumon, non può fare molto per aiutare direttamente Mark. Pertanto,
sembra sperare di convincere l’innie di Mark ad aiutarli a salvare
Gemma.
Il futuro della signora Huang in
Lumon spiegato: perché Milchick le chiede di interrompere il
gioco
Milchick annuncia il completamento
della borsa di studio Wintertide della signorina Huang, che avrebbe
dovuto determinare il suo futuro alla Lumon. Proprio come Cobel è
diventata una dipendente a tempo pieno della Lumon dopo aver
completato la sua borsa di studio, anche Huang sembra poter fare lo
stesso. Milchick conferma che sarà trasferita al Gunnel Eagan
Empathy Center, dove continuerà a lavorare per la Lumon.
Sebbene la signorina Huang lavori duramente per completare la sua
borsa di studio, è triste per il trasferimento perché significa che
dovrà allontanarsi dai suoi genitori.
Il processo di distruzione del
totem non solo serve come simbolo per segnare la fine dell’infanzia
di Huang, ma è anche parte del processo di indottrinamento di Lumon
per spogliare le persone della loro identità e renderle parte del
culto che venera Kier.
Il suo tragico futuro alla Lumon
evidenzia come l’azienda costringa molti minori a lavorare
mascherando il lavoro minorile come un’opportunità di crescita
professionale. Anche Cobel ha vissuto un’esperienza simile quando
era molto più giovane. Milchick le fa anche capire la gravità del
suo ruolo alla Lumon facendola distruggere il suo amato gioco. Il
processo di distruzione del totem non solo serve come simbolo per
segnare la fine dell’infanzia di Huang, ma è anche parte del
processo di indottrinamento di Lumon per privare le persone della
loro identità e renderle parte del culto che venera Kier.
Cosa intende Jame Eagan quando
dice di vedere Kier in Helly
Jame Eagan ha detto la stessa
cosa a Helly e Harmony
Nell’arco narrativo finale
dell’episodio 9 della seconda stagione di Severance, Jame
Eagan si intrufola nel piano separato della Lumon e sembra voler
affrontare Helly. Tuttavia, più le parla, più diventa evidente che
vorrebbe che sua figlia fosse più simile a lei. Afferma di aver
visto Kier in Helena una volta, ma ora fatica a vedere la stessa
cosa.
La sua insoddisfazione nei confronti
della figlia emerge anche nei primi minuti dell’episodio, quando la
guarda con disappunto e afferma che vorrebbe che mangiasse le uova
crude come Kier.
La ribellione di Helly e la sua
volontà di costruirsi una propria strada e identità sembrano
ricordare a Jame Eagan Kier, suggerendo che preferirebbe avere
lei come erede al posto di Helena. Dato che Helena è già gelosa
della sorella, diventerà ancora più invidiosa di Helly se scoprirà
come la vede suo padre. Questo potrebbe non solo esacerbare
ulteriormente il rapporto già teso tra Helena e suo padre, ma anche
complicare il rapporto di Helly con Mark.
Perché il destino di Gemma
dipende dal completamento di Cold Harbor
Cobel dice a Mark che i numeri dei
file MDR sono sua moglie, suggerendo che il destino di Gemma è
sempre dipeso dal lavoro di Mark con l’MDR. Questo ha senso, dato
che l’episodio 7 della seconda stagione di Scissione
(Severance) ha stabilito che il nome di
ogni stanza del piano di test corrispondeva al nome di un file su
cui Mark aveva lavorato in precedenza. Gli sviluppi della trama
dell’episodio 7 sembrano aver stabilito che Mark stava
“creando” le innies individuali di Gemma lavorando sui file
nel reparto MDR.
Severance ha rivelato finora i nomi
delle seguenti stanze del piano di test:
Allentown
Dranesville
Siena
Lucknow
Loveland
Wellington
St. Pierre
Zurich
Cold Harbor
Per questo motivo, è difficile non
credere che il completamento di Cold Harbor creerà un altro
innies per Gemma, che si attiverà dopo che Gemma entrerà nella
stanza Cold Harbor nel piano di test. Cobel continua a insinuare
che Gemma sarebbe viva solo se l’innies di Mark non avesse
completato il file Cold Harbor. Questo potrebbe significare che una
volta che Lumon avrà testato la stanza finale su Gemma, la
uccideranno invece di liberarla? Il finale della seconda stagione
di Severance probabilmente fornirà ulteriori risposte.
Perché Burt costringe Irving a
lasciare la città di Kier
Burt rivela la sua storia con Lumon
nell’episodio 9 della seconda stagione di Severance,
confessando di non aver mai fatto del male direttamente a nessuno.
Ha solo accompagnato delle persone a Lumon, ma ha sempre saputo che
l’azienda stava facendo qualcosa di sbagliato. Si sente in colpa
perché ha facilitato le azioni illecite di Lumon. Come spiega, è
entrato a far parte di Lumon come dipendente separato perché
credeva che gli avrebbe dato l’opportunità di trovare una parvenza
di redenzione.
Irving prova empatia per lui e non
lo giudica per il suo passato. Si rende anche conto che
raccontandogli del suo passato con Lumon, Burt sta rischiando la
vita. Irv spera di esplorare il suo rapporto con Burt nel mondo
esterno, credendo che potrebbero potenzialmente avere lo stesso
rapporto che avevano da “innies”. Tuttavia, con suo grande
disappunto, Burt lo incoraggia ad andarsene, rendendosi conto che
Lumon è a conoscenza della sua operazione segreta contro di
loro.
Sebbene Irv cerchi di convincerlo a
lasciare la città di Kier con lui, Burt rifiuta l’offerta di
restare con il suo partner, Fields.
La decisione di Dylan di
dimettersi
Come altri lavoratori MDR, Dylan era
inizialmente motivato dai vantaggi che Lumon offriva a tutti i
dipendenti con prestazioni elevate. Tuttavia, il suo mondo è
crollato quando l’incidente dell’Overtime Contingency gli ha fatto
capire di avere una famiglia al di fuori dell’ufficio Lumon. Per
mantenerlo motivato, Milchick capì che avrebbe dovuto fargli
incontrare sua moglie, Gretchen. Poco dopo aver incontrato la
moglie del suo outie, Dylan trovò un nuovo motivo per rimanere
fedele alla Lumon. I suoi incontri occasionali con Gretchen
divennero il momento clou della sua vita, mentre gradualmente si
innamorava di lei.
Anche Gretchen gli ha dato speranza
quando lo ha baciato. Purtroppo, l’outie di Dylan non ha gradito
quando Gretchen gli ha detto di aver baciato il suo innie. Di
conseguenza, Gretchen ha deciso di interrompere gli incontri. Con
questo, l’unica cosa che spingeva Dylan a lavorare per Lumon
dopo gli eventi della prima stagione di Severance gli
è stata portata via. Pertanto, ha deciso di porre fine alla sua
esistenza scrivendo una lettera di dimissioni. Se le sue dimissioni
saranno accettate nel finale della seconda stagione di
Severance dipenderà interamente dal suo outie.
L’ottavo episodio della seconda
stagione di Scissione non
è come gli altri episodi della serie Apple TV+,
in quanto si concentra esclusivamente su Harmony Cobel, sul suo
passato e sui suoi piani futuri per abbattere Lumon. Anche se Cobel
è stata ritratta come uno dei personaggi chiave nella prima
stagione della serie di fantascienza di Apple
TV+, dopo i primi episodi della seconda stagione ha
avuto pochissimo tempo sullo schermo. Dopo non essere stata
autorizzata a gestire nuovamente il piano reciso, Cobel si è
rivoltata contro l’azienda che aveva lealmente adorato ed è
scomparsa prima che qualcuno potesse rintracciarla.
Anche se la seconda stagione
inizialmente accennava al fatto che si stava dirigendo verso un
luogo chiamato Salt’s Neck, non rivelava mai perché Cobel si stava
dirigendo lì e cosa aveva intenzione di fare dopo la sua partenza
da Lumon. Dopo aver mantenuto un’aria di ambiguità sulla sorte di
Cobel, la seconda stagione di Scissione le
dedica un intero episodio, rivelando tutto, dalla sua storia in
Lumon al vero motivo per cui si sentiva tradita dall’azienda. Una
grande rivelazione sul passato di Harmony
Cobel in Lumon cambia tutto ciò che si sapeva su di lei e sul
suo contributo all’azienda.
Perché Cobel accetta di
incontrare Mark nel finale dell’ottavo episodio della seconda
stagione di Scissione
Cobel è rimasta devastata quando
Lumon l’ha licenziata nel finale della prima
stagione di Scissione. Nonostante fosse stata
licenziata, mantenne la sua lealtà e aiutò Lumon a contenere il
caos causato dalla contingenza degli straordinari che ne seguì
nell’arco finale della prima stagione. Con suo sgomento, anche dopo
aver dimostrato la sua dedizione al servizio dell’azienda, Helena
non accettò di averla a bordo come responsabile del piano
licenziata e le offrì solo un profilo di lavoro alternativo in
azienda.
Questo creò un senso di dissonanza
nella mente di Helena, che si rese conto di come avesse
sprecato tutta la sua vita rimanendo fedele a un’azienda che
l’aveva buttata fuori come uno strumento scartato. Con
questo, Cobel poteva finalmente vedere quanto fosse malvagia Lumon,
spingendola a scappare a Salt’s Neck, la piccola città in cui era
cresciuta. Dopo aver ottenuto ciò che voleva dalla sua casa
d’infanzia, si allontana da Salt’s Neck e riceve una chiamata da
Devon. Invece di ignorare Devon e Mark e rimanere fedele a Lumon,
Cobel non si trattiene dall’aiutarli.
Nella scena finale dell’episodio 8
della seconda stagione di Scissione si rende conto di essere
stata programmata per credere nella visione di Lumon per tutta la
vita. Tuttavia, come i lavoratori tagliati fuori, anche lei era un
burattino che l’azienda sfruttava a proprio vantaggio. Questa
consapevolezza le fa odiare Lumon e la incoraggia a collaborare con
coloro che sono determinati a distruggerla.
Chi arriva a casa di Sissy Cobel
nel finale dell’ottavo episodio della seconda stagione di
Scissione
Dopo essere arrivata a Salt’s Neck
nell’ottavo episodio della seconda
stagione di Scissione, Cobel teme di essere
seguita. Inoltre, teme che Sissy non la faccia entrare in casa se
vede la sua auto parcheggiata fuori. Pertanto, chiede aiuto a
Hampton e gli chiede di lasciarla in silenzio a casa di Sissy.
Verso la fine dell’episodio, Cobel trova finalmente ciò che stava
cercando, ma Hampton vede da lontano un’auto che si avvicina alla
casa di Sissy. Anche se l’episodio non rivela chi è arrivato a casa
di Sissy, sembra ovvio che si trattasse di qualcuno della
Lumon.
Sissy Cobel aveva precedentemente
rivelato che dopo che Harmony aveva lasciato Lumon, Drummond
l’aveva chiamata per raccontarle della sfida di Harmony. Mentre
Harmony trascorre del tempo nella stanza di sua madre e ricorda la
sua tragica scomparsa, Sissy sembra tradirla informando le autorità
di Lumon del suo arrivo a casa sua. Questo spiegherebbe come Lumon
sia venuta a conoscenza di dove si trovasse Cobel. Poiché anche
Hampton sembra aver avuto una storia traumatica con Lumon, esprime
il suo odio verso l’azienda dicendo “Venite a domare questi
temperamenti, stronzi”, mentre l’auto di Lumon si avvicina alla
casa di Sissy.
Cosa cerca Harmony nella casa di
Sissy Cobel
Harmony cerca in particolare un
taccuino nella casa di Sissy che apparentemente contiene intricati
disegni di qualcosa che ha creato lei. Dopo aver cercato in tutta
la sua stanza e in quella di sua madre, Cobel si rende conto che
Sissy non avrebbe mai buttato via le sue cose. Con questo, si rende
conto che Sissy potrebbe aver conservato le sue cose in cantina.
Quando va in cantina, trova finalmente il taccuino che stava
cercando, che contiene intricati disegni di tutti i protocolli e le
procedure di override che Lumon utilizza per creare le barriere di
separazione nei cervelli dei propri dipendenti.
I disegni nel taccuino di Cobel
spiegati: perché James Eagan li ha rubati?
I progetti nel taccuino di Cobel
rivelano che la procedura di separazione e le sue numerose
componenti erano frutto del suo ingegno. Era la mente dietro
tutte le procedure che Lumon utilizza sui suoi lavoratori.
Tuttavia, non le è mai stato dato il merito che meritava per il suo
lavoro. Invece, Jame Eagan ha rivendicato come sue le sue
invenzioni e si è preso tutto il merito per i suoi contributi a
Lumon. La storia di Cobel e Jame Eagan ricorda la leggenda
che circonda Thomas Edison e Nikola Tesla.
La rivelazione di Cobel spiega
perché Harmony si sentì così distrutta dopo che Lumon la allontanò
dal piano di separazione. Era orgogliosa di aver contribuito alla
crescita di Lumon inventando e studiando la procedura di
separazione, ma l’azienda glielo portò via.
È opinione diffusa che Thomas Edison
abbia brevettato le invenzioni di Tesla solo a suo nome e le abbia
presentate agli azionisti senza dare a Tesla il giusto merito per i
suoi contributi. Anche se non ci sono prove che Edison abbia rubato
a Tesla, il retroscena di Cobel mette in evidenza come le potenti
forze dietro Lumon gestiscano l’azienda come una setta. Manipolano
lavoratori come Cobel facendogli credere che il loro unico scopo è
servire Kier, mettendo a tacere qualsiasi riconoscimento dei loro
contributi individuali.
La spiegazione della storia di
Harmony Cobel alla Lumon
L’ottavo episodio della seconda
stagione di Scissione non solo rivela la verità
sui contributi di Harmony Cobel alla Lumon, ma svela anche come è
stata assunta dall’azienda quando era solo una bambina. Come la
signorina Huang, anche Cobel era minorenne quando fu assunta
dall’azienda come stagista. Come la Huang, anche lei
partecipò al prestigioso programma Wintertide
Fellowship di Lumon e fu ritenuta meritevole di tale borsa
di studio solo dopo aver dimostrato quanto fosse laboriosa durante
il suo periodo di lavoro in una fabbrica Lumon.
Sebbene l’episodio non approfondisca
i dettagli del viaggio di Cobel a Wintertide, suggerisce che anche
Hampton abbia lavorato con lei nella fabbrica Lumon. Hampton
continua a sottolineare come Lumon li abbia costretti a lavorare
come bambini, rivelando la triste verità sulla storia di
sfruttamento di giovani menti impressionabili da parte
dell’azienda. Quando Cobel e Hampton si drogano, Cobel ricorda
anche di aver fumato etere per la prima volta quando aveva solo
nove anni. Questo suggerisce che Cobel e Hampton erano
costantemente esposte all’etere e ai suoi effetti inebrianti quando
lavoravano nelle fabbriche di etere della Lumon da bambine.
La spiegazione del ruolo di
Celestine “Sissy” Cobel nella Lumon
Anche se l’episodio 8 della seconda
stagione di The Divide non menziona esplicitamente
il ruolo di Sissy Cobel in Lumon, mette in evidenza come anche lei
sia accecata dalla sua devozione all’azienda. Per alcuni secondi,
l’episodio mostra anche una foto di una targa su una delle pareti
della casa di Sissy, che rivela che lei era la “Maestra
apprendista dei giovani”. Mostra anche che era stata
etichettata come la “Quarterly Striver” nel “4th
Quarter”, suggerendo che aveva legami profondi con l’azienda
come sua dipendente per un bel po’ di tempo.
Cosa è successo alla madre di
Harmony Cobel
L’episodio 8 della seconda stagione
di Scissione rivela che la madre di Cobel aveva una malattia
terminale. Cobel accettò di lavorare per Lumon in giovane età
perché credeva che l’azienda l’avrebbe aiutata a pagare le cure per
sua madre. Tuttavia, mentre era via per lavoro per Lumon, sua madre
morì. Come si vede nell’episodio di Scissione
– stagione 2, Cobel rimane traumatizzata dalla morte di
sua madre e porta persino con sé il suo tubo per la
respirazione.
La stagione 2 di
Scissione dovrebbe avere un totale di 10 episodi, con l’ultimo
episodio in uscita il 21 marzo 2025.
Cobel cerca di incolpare Celestine
per la morte di sua madre sostenendo che non si è presa cura di
lei. Tuttavia, con grande sorpresa di Harmony, Celestine sostiene
che sua madre è morta dopo che lei stessa ha scollegato il tubo di
respirazione dal suo macchinario di supporto vitale. Sebbene
Harmony si rifiuti di credere alle affermazioni di Sissy Cobel, la
rivelazione la sconvolge profondamente.
L’impatto e l’influenza di Lumon
su Salt Neck spiegati
Anche se l’ottavo episodio della
seconda stagione di Scissione non approfondisce
l’influenza di Lumon su Salt’s Neck, accenna a come l’azienda abbia
distrutto la città. Molti cittadini sembrano soffrire di gravi
problemi di salute e utilizzare tubi per respirare, il che
suggerisce che Lumon abbia fortemente inquinato l’aria e l’acqua.
Per fare spazio alla sua crescita, l’azienda sembra anche aver
costretto molte persone a trasferirsi, mentre quelle rimaste sono
state costrette a lavorare per Lumon.
Scissione di Apple TV+, creata
da Dan Erickson e diretta
da Ben
Stiller, sta per tornare. A partire dal 17 gennaio
sarà disponibile sulla piattaforma il primo episodio per
accompagnare il pubblico a scoprire ciò che aspetta gli Innies e
gli Outies delle Lumon Industries con una nuova puntata ogni
venerdì fino al 21 marzo.
La prima stagione
di Scissione, con Adam Scott,
Britt Lower, Patricia Arquette, Dylan Cherry, Tramell Tillman, Jen
Tullock, Micheal Chernus, John Turturro, Christopher Walken, Dichen
Lachman e altri, è arrivata a febbraio 2022. La
seconda stagione ha aggiunto anche diversi grandi nomi al suo cast
che senza dubbio contribuiranno ai misteriosi corridoi
della Lumon Industries e alla città al di là
di essa.
Ma dove eravamo rimasti? Ecco un
recap della Stagione 1 di Scissione
La prima stagione dello show si è
aperta con Helly R. (Lower) che era sdraiata su un tavolo della
sala conferenze mentre Mark S. di Scott le parlava tramite una
radio. Le ha fatto una serie di domande per determinare se la
procedura di licenziamento avesse avuto successo sul suo cervello.
Alcune di queste domande riguardavano fatti basilari come il suo
nome, mentre altre erano stranamente specifiche come la colazione
preferita di Kier Eagan (il fondatore di Lumon).
Lumon Industries, l’azienda per cui
lavorano sia Mark che Helly, richiede la procedura di licenziamento
per i dipendenti di un certo piano nel seminterrato del reparto
Macrodata Refinement (MDR). Non è chiaro quali dati smistano oltre
ai “numeri spaventosi”. È così che Mark e i suoi colleghi
descrivono i set di dati a Helly: i lotti di numeri sembreranno
spaventosi e imploreranno di essere ordinati. Helly si mette subito
al lavoro sul file Siena, mentre Dylan (Cherry) è entusiasta del
suo file, che ha quasi finito all’inizio della serie.
Ciò che la procedura
di Scissione comporta è il consenso
della persona nel mondo esterno, l’”outie” per sottoporsi
all’operazione in cui viene inserito un chip nel cervello che
reagisce a una sorta di barriera tra il piano terra e il
seminterrato di Lumon. Il dipendente che lavora nel seminterrato
diventa l’”innie”.
Lumon Industries di
Scissione
Lumon è stata fondata da Kier Eagan,
i cui eredi sono stati CEO dopo di lui. Rimane una specie di idolo
misterioso che i suoi dipendenti adorano in un certo senso come un
dio. Lumon comprende anche il reparto Ottica e Design e altro
ancora. Il signor Milchick (Tillman) è al servizio della signora
Cobel come coordinatore dell’inserimento e delle nuove assunzioni,
nonché delle attività quotidiane e delle ricompense, dalle feste
del melone alle feste dei waffle.
Lumon ha due modi per gestire i
lavoratori poco performanti: la sala relax e il benessere. La sala
relax è uno stretto corridoio buio dove i dipendenti problematici
vanno a leggere le scuse tutte le volte che il signor Milchik
determina prima che loro le formulino davvero. Il benessere è il
settore in cui la signora Casey (Dichen Lachman)
opera come una specie di terapeuta, curando i pazienti leggendo
loro fatti piacevoli sul loro aspetto fisico che dovrebbero
apprezzare allo stesso modo, oppure chiedendo loro di scolpire i
loro sentimenti nell’argilla.
La signora Cobel, capo di
Mark, è anche la vicina di Mark
Patricia
Arquette interpreta il capo di Mark alla Lumon, ma è
anche la vicina di Mark, la signora Selvig, in un alloggio
separato. Lei stessa non è separata. Per tutta la
stagione 1, la signora Cobel ha tenuto d’occhio Mark S. dentro e
fuori dall’ufficio. È persino arrivata a fare da consulente per
l’allattamento per la sorella di Mark, Devon (Tullock), che aveva
difficoltà a far attaccare la figlia.
La signora Cobel deve spesso
rispondere al “Consiglio”, un misterioso gruppo o forza che
raramente parla via radio durante le riunioni, ma è l’autorità
suprema a Lumon.
Petey ha avvisato
Mark
Petey “Petey” Kilmer (Yul
Vazquez) era a capo del Dipartimento MDR, che includeva
Mark, Dylan e Irving Baliff (Turturro). Petey ha scelto di
sottoporsi alla reintegrazione, ma al lavoro, questa ragione non è
stata fornita per la sua partenza. Helly ha sostituito Petey come
nuovo raffinatore.
Petey ha fatto visita a Mark fuori
dal lavoro per condividere una lettera con lui e avvertirlo che
aveva nascosto una mappa del pavimento reciso nell’ufficio di
Lumon. Mark ha trovato la mappa, che Helly ha subito interpretato
come un segnale che avrebbero dovuto esplorare e ribellarsi, ma
l’ha fatta a pezzi. Ci è voluto che Petey morisse perché Mark
cambiasse idea. La signorina Cobel è andata al funerale di Petey
per recuperare il suo chip cerebrale, il che ha comportato che lei
gli trapanasse di nuovo il cranio.
La ribellione di
Helly
L’innie di Helly non è una fan della
buonuscita o di Lumon. Fa più tentativi di lasciare il lavoro, dal
lasciare biglietti sulle braccia al cercare di ingoiarne uno e
farlo uscire di nascosto. Filma dei video per la sua outie per
accettare le sue dimissioni, ma la sua outie le invia un video
brutale in cui afferma che lei, l’outie, è una persona, e Helly
l’innie, non lo è. A un certo punto Helly ha persino tentato di
impiccarsi per vendetta.
Burt e Irv
Irv, di cui gli spettatori scoprono
in seguito dipingere ripetutamente un misterioso corridoio, è un
ferreo sostenitore delle regole della Lumon, ma anche lui si unisce
alla ribellione. Si è anche innamorato di un dipendente di O&D,
Burt Goodman (Walken), e i due fraternizzano per un po’ prima che
le cose prendano una piega diversa. Burt ha anche avvisato Irv che
O&D erano più di due persone, anche se inavvertitamente. Irv lo
scopre andando al dipartimento da solo e ascoltando da una porta da
cui proveniva molto rumore. Poi ha visto quante persone c’erano
davvero dietro la porta a lavorare su grandi macchinari.
La signorina Casey ha
un’altra identità
Mark esce a intermittenza con la
doula di sua sorella Alexa (Nikki M. James)
durante la prima stagione, e gli spettatori scoprono che ha scelto
di sottoporsi all’intervento chirurgico di buonuscita perché sua
moglie Gemma è morta. Ma come rivelato più avanti nello show, Gemma
è in realtà ancora viva. Lei è la signorina Casey! Qualunque cosa
fosse quella storia di insabbiamento dell’incidente d’auto,
speriamo di saperne di più nella seconda stagione.
Dopo l’ultima valutazione del
benessere di Mark alla fine del trimestre, Cobel chiede che la
signorina Casey venga mandata al piano di prova per riavviare
presumibilmente alcune cose. Questo è un altro corridoio buio che
porta a un ascensore con una freccia rossa rivolta verso il
basso.
La contingenza per gli
straordinari
La contingenza per gli
straordinari è una procedura utilizzata per le
emergenze che consente a Lumon di svegliare i propri dipendenti
fuori dall’orario di lavoro quando sono nei loro corpi fuori. Dylan
l’ha sperimentata per la prima volta con Milchick, che ha attivato
l’OTC per recuperare qualcosa che Dylan aveva rubato da O&D. Ha
anche scoperto durante la contingenza di avere un figlio. Questo lo
ha portato a mordere Milchick, quando Milchick ha provocato Dylan e
non gli ha detto il nome di suo figlio.
Insieme, i quattro dipendenti MDR si
uniscono per attivare l’OTC in modo che possano provare a farsi
un’idea migliore di cosa sta succedendo a Lumon. Questo li sveglia
ciascuno in momenti distinti e importanti. Mark è alla lettura del
cognato Ricken (Chernus) del suo nuovo libro, The You You
Are, che è arrivato a Lumon perché la signora Cobel lo ha
preso dal portico di Mark quando ha sospettato che Mark ospitasse
Petey. La signora Cobel, che opera come la signora Selvig quando è
nella forma di vicina di Mark fuori dal lavoro, ha assistito alla
lettura e si rende conto che Mark è il suo innie quando lui
commette un errore e la chiama signorina Cobel alla festa.
Irv va subito a trovare Burt perché
ha una rubrica di tutti i dipendenti Lumon. Vede anche che ha un
cane di nome Radar ed è un po’ spaventato da tutti i suoi dipinti
di quella che potrebbe essere la Break Room o l’ascensore che porta
al Testing Floor. Vede che Burt ha un marito e sembra felice. Irv
ha iniziato a bussare alla porta di Burt per attirare la sua
attenzione, ma la storia si è interrotta prima che gli spettatori
potessero vedere cosa era successo.
Helly, scoprono gli spettatori, non
è altri che Helena Eagan! Figlia dell’attuale CEO Jame Eagan. Come
Helena, era pronta a fare un discorso entusiasmante e zuccheroso
sulla sua Severed Story, ma una volta che il suo innie è stato
attivato, tutto è andato in rovina. Helly ha colto l’occasione per
dire la verità su come vengono torturati al lavoro.
L’episodio finale
di Scissione si è concluso con Mark che
urla “È viva!”, intendendo che aveva fatto il collegamento che la
signorina Casey fosse Gemma.
La WGA (Writers Guild Awards) ha
confermato che venerdì si riunirà con l’AMPTP (Alliance of Motion
Pitcture and Television Producers) per cercare di porre fine allo
sciopero degli sceneggiatori in corso dal 2 maggio. La gilda ha
infatti inviato una nota ai suoi membri martedì stasera che diceva:
“L’AMPTP, attraverso Carol Lombardini, oggi ha contattato la
WGA e ha chiesto un incontro questo venerdì per discutere i
negoziati”. Ciò viene confermato dopo che Deadline aveva anticipato che le
due parti stavano pianificando di riavviare i negoziati prima del
centesimo giorno di sciopero.
Sono queste notizie incoraggianti,
che potrebbero anticipare una nuova fase di negoziati durante i
quali le due parti potrebbero giungere ad un accordo soddisfacente
per entrambe. Ciò porrebbe fine almeno allo sciopero degli
sceneggiatori, mentre per quello relativo al sindacato SAG-AFTRA relativo agli attori
non vi sono ancora novità. Le fonti avvertono però che questo non
significa che ci sarà immediatamente un accordo, ma di certo
rappresenta un primo passo significativo verso un’auspicata
risoluzione.
Ovviamente c’è ancora molto da
discutere, inclusi argomenti come il personale minimo, la durata
dell’impiego, un residuo di streaming basato sugli spettatori e
l’intelligenza artificiale. Temi che hanno portato ad un blocco
totale delle attività di scrittura, con conseguente ritardo nella
produzione di serie televisive, film e ogni altra tipologia di
prodotto che richiede un testo scritto, tanto per ribadire
l’importanza degli scrittori troppo spesso tenuti nell’ombra. Non
resta dunque che attendere novità dall’incontro fissato per
venerdì, nella speranza che da questo possano emergere notizie
incoraggianti.
Il sindacato SAG-AFTRA riprenderà
ufficialmente le trattative con gli studi la prossima settimana,
potenzialmente avvicinando Hollywood alla ripresa della produzione
di film e programmi TV. La notizia arriva a pochi giorni dalla
conclusione dello sciopero WGA,
ovvero degli sceneggiatori, i quali hanno infine raggiunto un
accordo giudicato soddisfacente. A partire da quel momento, non c’è
voluto molto prima che il SAG-AFTRA e l’AMPTP si accordassero a
loro volta per tornare al tavolo dei negoziati.
Per fortuna, sembra che ciò stia
accadendo anche prima del previsto, poiché le due parti hanno
annunciato che si incontreranno per “contrattare” lunedì 2
ottobre. SAG-AFTRA ha poi rilasciato la seguente
dichiarazione: “SAG-AFTRA e AMPTP si incontreranno per le
contrattazioni lunedì 2 ottobre. Saranno presenti diversi dirigenti
delle aziende associate all’AMPTP. Man mano che le trattative
procedono, vi segnaleremo direttamente eventuali aggiornamenti
sostanziali. Apprezziamo le incredibili dimostrazioni di
solidarietà e sostegno da parte di tutti voi negli ultimi 76 giorni
di questo sciopero“.
Il comunicato prosegue poi con
“vi esortiamo a continuare a presentarvi ai picchetti
con forza e grandi numeri ogni giorno! Un giorno in più. Un giorno
più forti“. Ad ogni modo, proprio come avvenutoo per le
trattative con la WGA, solo perché SAG-AFTRA si incontrerà lunedì
con i rappresentanti dell’AMPTP non significa che un nuovo
contratto verrà concordato lo stesso giorno. Potrebbe infatti
volerci qualche giorno prima che tutto si finalizzi e si stipuli un
nuovo accordo che soddisfi entrambe le parti. Si spera in ogni caso
che SAG-AFTRA riesca a ottenere un accordo per offrire ai propri
iscritti accordi equi che consentiranno a Hollywood di iniziare a
tornare alla normalità.
Secondo quanto riferito, gli studi
dell’AMPTP sarebbero pronti a sospendere le
trattative per la conclusione dello sciopero
SAG-AFTRA fino al 2024, qualora non si raggiungesse un
accordo a breve. I negoziati tra AMPTP e SAG erano ripresi in
seguito alla conclusione dello sciopero degli
sceneggiatori, ma sono rapidamente falliti all’inizio di
questo mese. Dal 24 ottobre, però, sono in corso dei nuovi
negoziati, su cui grava però ora quest’ultimatum posta dai
produttori. TheWrap riferisce infatti che gli studi cinematografici
sarebbero disposti a posticipare le trattative direttamente a
gennaio 2024 se non sarà raggiunto un accordo con la gilda degli
attori entro la fine di questa settimana.
La possibile decisione è influenzata
dal fatto che, se un accordo non verrà raggiunto presto, le nuove
produzioni non potranno in ogni caso iniziare prima del 2024. Per
questo motivo, gli studi cinematografici potrebbero spingere più in
là per delle trattative, poiché anche in caso di risoluzione a
novembre, la produzione rimarrà comunque bloccata fino a gennaio
del nuovo anno. Questo naturalmente sconvolgerebbe Hollywood in
modo ancor più profondo, costringendo a rimandare ulteriormente una
grande quantità di prodotti pronti a partire. Come noto, lo
sciopero degli attori ha già portato molti film a nuove date di
uscita, tra cui Mission: Impossible 8
previsto per il luglio 2024 e ora rimandato al 2025.
Nonostante questo nuovo rapporto, i
negoziati del SAG-AFTRA con l’AMPTP sembrano per ora essere ancora
in corso, senza però alcuna parola ufficiale su quanto siano vicini
o meno a un accordo. Non resta dunque che attendere per capire se
le due parti, tenendo in considerazione il possibile slittamento al
2024 di ulteriori trattative, cercheranno in tutti i modi di
trovare una soluzione che metta tutti d’accordo. Gli attori, in
sciopero da ormai 104, chiedono come ormai noto una giusta
retribuzione, i residui dello streaming e una regolamentazione
dell’intelligenza artificiale, insieme ad anche altri
obiettivi.
Dopo meno di due settimane, le
ultime trattative tra il sindacato SAG-AFTRA e gli studi studi di
produzione si sono ora interrotte e sono state “sospese, secondo
quanto riportato da Deadline. “Dopo
conversazioni significative, è chiaro che il divario tra AMPTP e
SAG-AFTRA è troppo grande e le conversazioni non ci stanno più
portando in una direzione produttiva“, ha dichiarato mercoledì sera il gruppo guidato da Carol
Lombardini. Il fallimento delle trattative, almeno per il
momento, sembra essere stato preceduto oggi da una proposta della
corporazione degli attori che l’AMPTP ha deciso di non
accettare.
Il sindacato ha dunque accusato gli
studi di portare avanti delle “tattiche intimidatorie”,
esprimendo “profonda delusione” per questi ultimi sviluppi,
esortando infine i membri a presentarsi ai posti di sciopero per
esprimere la loro solidarietà. Il principale ostacolo a un accordo
sembra essere stato il desiderio del sindacato SAG-AFTRA di
condividere le entrate derivanti da spettacoli in streaming.
Definendo la richiesta di ripartizione degli utili, che si stima
costituisca circa il 2% dei profitti potenziali, un “onere
economico insostenibile”, il team negoziale guidato dai CEO
degli studi ritengono che tale proposta costerebbe loro “più di
800 milioni di dollari all’anno”.
Sin da quando tale proposta è stata
messa sul tavolo dei negoziati per la prima volta, per l’AMPTP si è
rivelata intrattabile. “Ci auguriamo che il SAG-AFTRA
riconsideri la situazione e ritorni presto a negoziati
produttivi“, è quanto dichiarato dal sindacato dei produttori.
Ad ora però non è noto quando potranno riprendere le trattative, ma
è certo che le due parti sembrano trovarsi ancora molto lontane dal
raggiungere un accordo. Le problematiche denunciate dagli attori,
che vanno dalle percentuali dei ricavi dei prodotti in streaming
all’uso dell’intelligenza artificiale, sembrano infatti presentare
maggiori difficoltà di risoluzione rispetto a quanto avvenuto con
gli sceneggiatori, che hanno ora ufficialmente terminato il loro
sciopero.
Con più di tre mesi di sciopero alle
spalle, al sindacato SAG-AFTRA è stato ora
presentato un accordo da parte degli studi che si dice essere
“l’ultima, migliore e definitiva
offerta“. La gilda degli attori, come noto, è
in sciopero da luglio nella
speranza di ottenere una migliore retribuzione per i propri membri
e stabilire un sistema più strutturato per determinare i residui
dalle piattaforme di streaming. Il sindacato, con questo sciopero
SAG-AFTRA si batte inoltre per prevenire un’ulteriore
implementazione dell’intelligenza artificiale nelle produzioni,
volendo garantire che gli attori non vengano sostituiti da
ricreazioni digitali.
Come noto, le trattative con
l’AMPTP, ovvero l’alleanza dei produttori cinematografici e
televisivi, sono riprese di recente con la
minaccia però che, qualora non si giunga a breve ad un accordo,
le prossime trattative potrebbero
non avvenire prima di gennaio 2024. Ora l’account Twitter
ufficiale SAG-AFTRA ha offerto un aggiornamento sui colloqui di
sciopero attualmente in corso, comunicando che: “abbiamo
ricevuto un’offerta dall’AMPTP che hanno definito “l’ultima,
migliore e definitiva”. La stiamo rivedendo e stiamo considerando
la nostra risposta nel contesto delle questioni critiche affrontate
nelle nostre proposte“.
Un aggiornamento di Variety emerso subito dopo
l’annuncio ha poi offerto ulteriori informazioni sui dettagli di
questa offerta “finale”, che si dice includa il più grande
incremento nei compensi minimi garantiti da oltre 40, ma anche
bonus residui più grandi per gli attori con progetti su piattaforme
di streaming, compresi quelli che fanno parte degli spettacoli più
visti che otterrebbero il doppio dei loro tassi residui standard.
L’altro elemento importante che si dice sia incluso nel nuovo
accordo offerto riguarda una “protezione completa sull’intelligenza
artificiale”, anche se non è stato rivelato cosa essa
comprenda.
Anche se l’annuncio del sindacato di
non aver ancora accetto l’offerta potrebbe essere visto come
un’indicazione che essa non è ancora all’altezza degli standard per
cui stanno attualmente scioperando, questo tempo extra può in
realtà servire a garantire che ogni membro abbia la possibilità di
esaminare i termini proposti ed esprimere le proprie opinioni,
prima di procedere con la risposta. L’incontro fissato nel fine
settimana potrebbe dunque essere il momento decisivo per porre
idealmente fine allo sciopero SAG-AFTRA, che rischirebbe altrimenti
di proseguire fino a fine anno.
La Writers Guild of America e la SAG-AFTRA stanno spingendo i legislatori della
California a concedere sussidi di disoccupazione ai lavoratori in
sciopero. In California, i lavoratori attualmente non ricevono
l’indennità di disoccupazione quando sono in sciopero. Ma i
legislatori statali stanno lavorando a un disegno di legge, SB 799,
che estenderebbe i benefici ai lavoratori che sono in sciopero da
almeno due settimane.
Se convertito in legge, il disegno
di legge entrerebbe in vigore il 1° gennaio. Se gli scioperi WGA e
SAG-AFTRA fossero risolti entro quella data, il disegno di legge
non avrebbe alcun effetto su questi membri del sindacato. Ma
potrebbe avere un ruolo negli scioperi futuri, sia a Hollywood che
in altri settori.
Il senatore Anthony
Portantino, l’autore principale, ha sostenuto in
un’intervista che il disegno di legge aiuterà l’economia e
estenderà la sicurezza ai lavoratori, livellando al tempo stesso il
campo di gioco tra lavoro e management.
I sindacati di Hollywood hanno
tenuto una manifestazione giovedì fuori alla sede di Amazon a
Culver City per esprimere sostegno al disegno di legge. Hanno
notato che New York e New Jersey già estendono i sussidi di
disoccupazione ai lavoratori in sciopero. “Quattro mesi senza
lavoro sono emotivamente brutali e finanziariamente
disastrosi”, ha affermato Meredith Stiehm,
presidente della WGA West. “Le aziende ovviamente lo sanno e
hanno sfruttato l’insicurezza economica e l’ansia personale dei
nostri membri”.
Kayla
Westergard-Dobson, coordinatrice del lotto WGA presso
Sony, ha sostenuto che l’Alleanza dei produttori cinematografici e
televisivi si è rifiutata di negoziare un contratto equo,
costringendo i membri a scioperare. “Anche se siamo
disoccupati, nessuno di noi può accedere alla disoccupazione”,
ha detto. “Sono passati quasi 130 giorni e sto andando in
rovina. I miei risparmi si sono ridotti quasi a zero. Faccio
affidamento sull’aiuto finanziario della mia famiglia e visito le
banche alimentari per fare la spesa”.
“Questa assicurazione dovrebbe
essere lì per noi quando non possiamo lavorare”, ha detto.
“Che senso ha il fatto che non vi abbiamo accesso ora che ne
abbiamo più bisogno? Se potessi ottenere un impiego durante questa
interruzione del lavoro, proprio come qualsiasi altra pausa o
periodo trascorso senza lavoro, lo stress dello sciopero non
peserebbe così pesantemente. Non dovrei rimandare le visite dal
dentista, o portare il mio gatto dal veterinario o anche solo
tagliarmi i capelli. Non dovrei vedere i miei risparmi toccare il
fondo mentre devo ancora pagare l’affitto.”
L’AMPTP ha rifiutato di commentare.
La Motion Picture Association, che rappresenta gli interessi degli
studi cinematografici a Sacramento, ha rivolto domande alla Camera
di commercio della California. In un’udienza della scorsa
settimana, un rappresentante della Camera ha sostenuto che il
disegno di legge potrebbe portare a centinaia di milioni di dollari
in pagamenti ai lavoratori in sciopero.
Il rappresentante, Robert
Moutrie, ha sostenuto che ciò eserciterebbe ulteriore
pressione sul programma statale di disoccupazione, che già deve al
governo federale più di 18 miliardi di dollari a causa della
pandemia, e costringerebbe le imprese californiane nel loro
complesso a farsi carico del conto sotto forma di premi più
alti.
Moutrie ha affermato che anche i
lavoratori in sciopero si trovano in una situazione diversa
rispetto ai lavoratori che ottengono benefici perché sono stati
licenziati. “Qualcuno che è in sciopero ha un lavoro e sceglie
di non lavorare per creare pressione economica sul proprio datore
di lavoro”, ha detto Moutrie. “Si tratta di una situazione
fondamentalmente diversa rispetto a quella di qualcuno che viene
lasciato andare e non ha idea di quando o se lavorerà di
nuovo”.
Secondo un’analisi dello staff
dell’Assemblea, tra il 2012 e il 2022 in California si sono
verificati 56 scioperi, di cui solo due sono durati più di due
settimane. Il SAG-AFTRA è
iniziato il 14 luglio e tiene il punto ormai da otto settimane,
mentre lo sciopero della WGA è alla sua diciannovesima
settimana.
Il disegno di legge è stato
approvato giovedì dalla Commissione per gli stanziamenti
dell’Assemblea e dovrà essere approvato da entrambe le camere della
legislatura entro il 14 settembre. Il governatore Gavin Newsom non
ha specificato se lo trasformerà in legge.
Un disegno di legge simile, che
avrebbe concesso l’indennità di disoccupazione dopo tre settimane
di sciopero, è stato approvato dall’Assemblea nel 2019 ma per due
voti mancanti non è passato al Senato statale.
Trieste torna ad essere la capitale della fantascienza a partire
da domani, mercoledì 29 ottobre, con la quattordicesima
edizione del Trieste Science+Fiction Festival, manifestazione
internazionale organizzata da La Cappella Underground nel capoluogo
giuliano, che, superati i primi cinquant’anni di vita (dalla prima
edizione dello storico Festival Internazionale del Film di
Fantascienza), si appresta a mettere in scena un’edizione davvero
straordinaria.
Partenza all’insegna di una grande serata di apertura con
l’anteprima di Predestination di Michael e Peter Spierig, tratto
dal racconto di fantascienza Tutti i miei fantasmi (All You
Zombies) di Robert A. Heinlein, edito per la prima volta in Italia
nel 1965. Nella pellicola australiana, Ethan Hawke interpreta un
Agente Temporale che, per assicurarsi una carriera come difensore
della legge, affronta un’intricata serie di viaggi nel tempo. Per
il suo compito finale, l’agente dovrà inseguire un criminale
sfuggitogli nel tempo.
Ma già nel pomeriggio, la quattordicesima edizione di Trieste
Science+Fiction regalerà una prima sorprendente esperienza, in
collaborazione con la SISSA – International School for Advanced
Studies di Trieste, con la conversazione animata tra Noam Chomsky e
Michel Gondry Is the Man who is Tall Happy? Attraverso una serie di
interviste, Michel Gondry illustra le teorie di Noam Chomsky in un
documentario di animazione dove la creatività e l’immaginazione del
regista sono al servizio del rigore intellettuale del linguista.
Chomsky ha memoria, sapere scientifico, storia, un senso logico che
sono al tempo stesso senza rivali e schiaccianti, e che ci vengono
rivelati dai disegni animati di Gondry, naif e complessi al tempo
stesso. Il dialogo con Chomsky – vivace, talvolta tortuoso, spesso
toccante e sempre molto umano – e visualizzato nel flusso naturale
dell’animazione soggettiva di Gondry. Con l’uso di disegni animati,
Michel Gondry porta alla luce Noam Chomsky sia come eminente
professore che come uomo.
Quattro le Mostre che animeranno questa edizione. La prima verrà
inaugurata domani alla Stazione Rogers. Gotico italiano. Incubi di
carta, mostra di 10 manifesti cinematografici originali di
capisaldi del terrore. E al Cinema Ariston, gli spettatori potranno
assaporare atmosfere Bessoniane con Becoming Lucy, gli studi per
alcune delle scene più mozzafiato e hi-tech di Lucy, l’ultimo film
di Luc Besson, nati dal genio triestino Daniele Auber. Molto più
che semplici bozzetti, poesie dell’era digitale.
E a notte fonda, la prima Sci-Fi Night, un fitto programma
notturno di eventi-off che si apre al Teatro Miela con la Notte
degli ultracorpi 3.0, festa di apertura del Festival animata
quest’anno dalla Toa Mata Band, gruppo di musica elettronica di
otto elementi. Nulla di speciale per un festival della
fantascienza, se non fosse che i musicisti sono dei robot
giocattolo: ogni membro e costruito utilizzando dei pezzi di LEGO
Bionicle e animato da un ingegnoso sistema di motori elettrici,
elastici e pulegge che gli permette di suonare dal vivo
sintetizzatori, drum machine, percussioni acustiche e altre
macchine vintage come la Nintendo DS. I robot sono controllati da
un processore Arduino 1 collegato a un iPad con un sequencer MIDI
Clavia Nord Beat pilotato da Ableton Live: un cortocircuito in cui
le note divengono impulsi elettrici e ritorno. Toa Mata Band e un
progetto di “meccatronica” avviato da Giuseppe Acito, compositore
di musica elettronica ed esperto sound designer. La jam session tra
la robot band e il suo “deus ex machina” trova il suo apice nella
cover di Everything Counts dei Depeche Mode dal loro album, e non a
caso, Construction Time Again. A seguire, come da tradizione, il dj
set incendiario del collettivo Electrosacher.
La sede principale del Trieste Science+Fiction, per il terzo
anno consecutivo, sarà la Sala Tripcovich, grazie alla
collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi.
L’adiacente palazzo della Casa del Cinema, sede delle principali
associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier
generale dell’organizzazione e, con la collaborazione del Teatro
Miela, ospiterà le sezioni collaterali del festival. Inoltre una
selezione dei film premiati del festival troverà spazio a partire
da questa edizione nella sala d’essai del Cinema Ariston, gestito
da quest’anno da La Cappella Underground.
La kermesse è organizzata dal centro ricerche e sperimentazioni
cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con il
contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali –
Direzione Generale Cinema, della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste, della
Camera di Commercio di Trieste, dell’Università degli Studi di
Trieste, della Fondazione CRTrieste, della Fondazione Kathleen
Foreman Casali, della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, di
LaREA – ARPA FVG.
PROGRAMMA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE:
17h30 – Tripcovich (Evento Speciale)
IS THE MAN WHO IS TALL HAPPY? Michael Gondry
France, 2014, 88’, Blu Ray, v.o ing / sub ita in copia
In collaborazione con Sissa
Attraverso una serie di interviste, Michel Gondry illustra le
teorie di Noam Chomsky in un documentario di animazione dove la
creatività e l’immaginazione del regista sono al servizio del
rigore intellettuale del linguista. Chomsky ha memoria, sapere
scientifico, storia, un senso logico che sono al tempo stesso senza
rivali e schiaccianti, e che ci vengono rivelati dai disegni
animati di Gondry, naif e complessi al tempo stesso. Il dialogo con
Chomsky – vivace, talvolta tortuoso, spesso toccante e sempre molto
umano – e visualizzato nel flusso naturale dell’animazione
soggettiva di Gondry. Con l’uso di disegni animati, Michel Gondry
porta alla luce Noam Chomsky sia come eminente professore che come
uomo.
20h30 – Tripcovich (NEON – ASTEROIDE)
PREDESTINATION Michael e Peter Spierig
Australia, 2014, 97’, DCP, v.o ing / sub ita elec.
Sceneggiato e diretto dai gemelli Spierig, è tratto dal racconto di
fantascienza Tutti i miei fantasmi (All You Zombies) di Robert A.
Heinlein. Racconta la vita di un Agente Temporale che, per
assicurarsi una carriera come difensore della legge, affronta
un’intricata serie di viaggi nel tempo. Per il suo compito finale,
l’agente dovrà inseguire un criminale sfuggitogli nel tempo.
23h00 – Teatro Miela (Sci-Fi Nights)
LA NOTTE DEGLI ULTRACORPI 3.0
Trieste torna ad essere la capitale della
fantascienza dal 29 ottobre al 3 novembre
2014 con la quattordicesima
edizione del TriesteScience+Fiction
Festival 2014, manifestazione
internazionaleorganizzata da La
Cappella Underground nel capoluogo giuliano, che,
superati i primi cinquant’anni di vita (dalla prima edizione dello
storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza), si
appresta a mettere in scena un’edizione davvero straordinaria.
Trieste
Science+Fiction, festival della fantascienza nato
nell’anno 2000, è una manifestazione dedicata all’esplorazione dei
mondi del fantastico, dei linguaggi sperimentali e delle nuove
tecnologie nelle produzioni di cinema, televisione, arti visive e
dello spettacolo. La kermesse è organizzata dal centro ricerche e
sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La
Cappella Underground con il contributo
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali –
Direzione Generale Cinema, della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia,
della Provincia di Trieste,
del Comune di Trieste,
della Camera di Commercio di Trieste,
dell’Università degli Studi di Trieste,
della Fondazione CRTrieste,
della Fondazione Kathleen Foreman Casali,
della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe
Verdi, di LaREA – ARPA FVG.
La sede principale
del Trieste Science+Fiction, per il terzo
anno consecutivo, sarà la Sala Tripcovich,
grazie alla collaborazione del Comune di
Trieste e della Fondazione Teatro Lirico
Giuseppe Verdi. L’adiacente palazzo
della Casa del Cinema, sede delle principali
associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier
generale dell’organizzazione e, con la collaborazione
del Teatro
Miela,ospiterà le sezioni
collaterali del festival. Inoltre una selezione dei film premiati
del festival troverà spazio a partire da questa edizione nella sala
d’essai del Cinema Ariston, gestito da
quest’anno da La Cappella Underground.
Ospite d’onore di questa edizione
di Trieste Science+Fiction sarà il regista
cileno Alejandro Jodorowsky, a cui verrà
assegnato ilPremio alla Carriera Urania
d’Argento (in collaborazione con la rivista Urania
edita da Mondadori). Jodorowsky arriverà in Italia in occasione
dell’attesissimo ritorno alla regia, dopo 23 anni dal suo ultimo
film, con il visionario La danza della
realtà. L’autore di film cult
come La montagna sacra, El
Topo e Santa Sangre, sarà a Trieste il
prossimo 31 ottobre e offrirà al pubblico del Trieste
Science+Fiction la possibilità di assistere a una sua
conferenza-spettacolo dal vivo, nella tradizione del suo
celebre Cabaret Mystique. A
completare l’omaggio all’autore, sarà proiettato in anteprima
nazionale il documentario Jodorowsky’s Dune di Frank Pavich (presente in
sala), in collaborazione con Disney Media Distribution. Il film
racconta il fantastico, incredibile e delirante mondo di Alejandro
Jodorowsky e il suo progetto di realizzare un adattamento
cinematografico di Dune, il capolavoro di Frank
Herbert. Mick Jagger, Orson Welles, Salavador Dalì, Moebius, H.R.
Giger, Pink Floyd, Mike Olfield sono solo alcuni dei mancati
protagonisti di una pellicola che avrebbe cambiato per sempre
l’universo della fantascienza.
Ma Alejandro Jodorowsky non sarà
l’unico atteso ospite di questa edizione. Anche Marina Ann Hantzis,
in arte Sasha Grey, sarà ospite d’eccezione
della quattordicesima edizione del Festival. La celebrità americana
arriverà da Los Angeles per presentare l’anteprima italiana
di Open Windowsdi Nacho
Vigalondo, thriller ipertecnologico – già definito “La finestra
sul cortile dell’era digitale” – nel quale interpreta una
famosa attrice perseguitata da un misterioso maniaco.
Come da tradizione, il cinema
sarà al centro del programma festivaliero,
con anteprime nazionali e
internazionali delle migliori produzioni nel
genere science fiction, fantasy e horror. La
selezione ufficiale presenterà due concorsi
internazionali: film-makers indipendenti da tutto il mondo
si contenderanno
il Premio Asteroide per il miglior
lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per
il Premio Méliès d’Argent al
miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è organizzata
in collaborazione con la E.F.F.F.F. – European
Fantastic Film Festivals Federation. Anche quest’anno
il cartellone presenta una selezione dei migliori film di
genere provenienti dai cinque continenti, mentre la
sezione corti apre le porte ai film-makers del futuro, la
sezione Spazio Italia, riservata alle
produzioni nazionali e alle web-series, rappresenta lo stato
dell’arte nel nostro paese, e gliincontri di
futurologia intrecciano contenuti scientifici
e racconti del mondo di domani.
I topics affrontati sono quelli canonici, e
non deluderanno gli appassionati del genere: alieni e
creature, zombie e mutanti, ultracorpi e robot, viaggi nel
tempo e su mondi e pianeti lontani.
Premio nuovo di zecca,
il Premio Wonderland, istituito in
collaborazione con Wonderland, il magazine di Rai 4 dedicato
all’immaginario fantascientifico. Un premio che suggella la
media partnership tra la kermesse triestina e la produzione del
canale Rai. Il film vincitore del
premio Wonderland sarà scelto dalla
redazione del programma tra i titoli della selezione ufficiale del
Festival e verrà preso in considerazione per un’eventuale passaggio
televisivo all’interno dello spazio di programmazione di Rai 4 del
venerdì, storicamente dedicato al cinema fantastico. Torna
anche quest’anno il Premio Nocturno – Nuove
Visioni, il riconoscimento assegnato ad uno dei film
nella selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction dalla
redazione di Nocturno, la rivista più quotata in Italia per gli
appassionati del cinema di genere.Il Premio
Nocturno – Nuove Visioni premierà un’opera significativa e
originale per l’evoluzione del cinema di genere. E torna
il Premio del Pubblico che, attraverso
delle schede di voto consegnate ad ogni proiezione, avrà la
possibilità di premiare il suo film favorito all’interno della
selezione ufficiale Neon.
Appartengono alla selezione
ufficiale – concorso (Asteroide e Méliès) quattordici film inediti
sugli schermi italiani, di cui nove in anteprima
nazionale: Honeymoon, film di debutto della
regista americana Leigh Janiak, dramma di coppia che incrocia
elementi mystery, sci-fi e
soprannaturali; Coherence dell’americano
James Ward Byrkit (tra gli sceneggiatori di Rango),
“mind-bender” dalle prospettive insolite sulla meccanica
quantistica, la fisica teoretica e gli universi
paralleli; Extraterrestrial firmato dai
The Vicious Brothers (coppia di registi del
pluripremiato horror found-footage ESP – Fenomeni
Paranormali anche loro graditissimi ospiti di questa
edizione del festival), già premiato al Tribeca Film Festival,
thriller-horror a sfondo fantascientifico, pieno zeppo di alieni
spaventosi e letali; The Last Days on
Mars dell’irlandese Ruairi Robinson, storia di
astro-zombie ambientata sul Pianeta Rosso, adattamento del racconto
di fantascienza The Animators di Sydney J.
Bounds; l’horror fantasy Nymph,
interpretato da Franco Nero, Kristina Klebe, Natalie Burn e
Dragan Mićanović, del regista serbo Milan
Todorović (ospite del festival, autore, regista e produttore
di Zone of the Dead, primo zombie-movie made in
Serbia); 2030(Nuoc) diretto
da Nghiem-Minh Nguyen-Vo, film vietnamita scelto per
inaugurare la sezione Panorama del prestigioso festival di Berlino,
un post-apocalittico di atmosfera le cui premesse sono il
riscaldamento globale e il rapido aumento del livello del
mare; Open Windows dello spagnolo Nacho
Vigalondo (già vincitore nel 2007 del premio Asteroide
con Los Cronocrimenes), tecno-thriller già
ribattezzato come “La finestra sul cortiledell’era
digitale”, interpretato da Elijah Wood e l’ospite d’onore Sasha
Grey; Robot Overlods di Jon
Wright, primo capitolo di una trilogia dedicata a un pubblico
teen in cui i protagonisti dovranno vedersela contro giganteschi
robot provenienti da un’altra galassia, interpretato da Ben
Kingsley e Gillian Anderson; Time
Lapse di Bradley King, alle prese con un gruppo di
ragazzi che scopre una macchina fotografica in grado di scattare
polaroid del futuro; Reality di Quentin
Dupieux, co-produzione franco-belga che trasforma 48 ore della vita
di un cameraman in un vero e proprio
incubo; Predestination (film di
apertura del Festival) di Michael e Peter Spierig, in cui
Ethan Hawke interpreta un agente particolare alle prese con una
serie di intricati viaggi nel tempo; Earth to
Echo di Dave
Green, adventure fantascientifico in cui una
piccola comunità del Nevada è sconvolta da segnali extraterrestri
in un simpatico mix tra E.T. e Super
8; l’attesissimo Le streghe son
tornate (Las brujas de Zugarramurdi/Witching and
Bitching) di Álex de la Iglesia, vincitore di 9 premi Goya
(gli Oscar spagnoli), in uscita sugli schermi italiani nel 2015;
infine Index Zero di Lorenzo Sportiello,
incluso anche nella sezione Spazio Italia, produzione indipendente
italiana con ambizioni internazionali che usa la fantascienza come
metafora del presente.
Saranno presentati fuori
concorso: l’australiano These Final
Hours (film di chiusura del
Festival) di Zak Hilditch (nelle sale dal 20
novembre, distribuito dalla Indie
Pictures), presentato alla Quinzaine des Realizateurs
dell’ultimo festival di Cannes, film che
racconta l’ultimo giorno sulla Terra, dodici ore prima che un
evento catastrofico metta fine alla vita come noi la
conosciamo; eper la prima volta in Italia il film
collettivo ABCs of Death 2 in cui 26
registi, tra i quali figurano autori del calibro di Shion Sono e
Vincenzo Natali, interpretano 26 irriverenti modi per morire,
formando una pazza e terrificante versione dell’alfabeto.
Nella sezione Sci-Fi
Classix figura invece Non aprite quella
porta (The Texas Chainsaw
Massacre)di Tobe Hooper, a quarant’anni
dalla sua uscita in sala, riproposto per l’occasione in un
nuovissimo restauro digitale in collaborazione con Cult Media.
Infine, la
ricca Selezione di cortometraggi fantastici
europei(European Fantastic
Shorts) – in collaborazione con l’E.F.F.F.F. –
finalizzata anche quest’anno al Méliès
d’Argent per il
migliorcortometraggio fantastico europeo,
che concorrerà successivamente per il prestigioso
premio Méliès d’Or.
La sezione Spazio
Italia ospiterà cortometraggi, documentari,
lungometraggi e web-series di genere fantastico di produzione
nazionale. Tra i titoli in risalto il già citato Index
Zero, il post-apocalittico nostalgico tributo all’action
movie anni ’80 2047 – Sights of Death di
Alessandro Capone, che annovera nel cast vecchie glorie del genere
come Rutger Hauer, Daryl Hannah, Michael Madsen e
Danny Glover. Tra i documentari: La
zuppa del demonio di Davide Ferrario, film che
racconta l’ottimistica e spessoingenua
speranza che in Italia lo sviluppo industriale e
tecnologicosarebbe stato perenne e
sostenibile; Ultima chiamata, premiata opera
di Enrico Cerasuolo cheverrà presentata con
il sostegno dell’ARPA LaRea FVG.
Per la prima volta
quest’anno Spazio Italia apre la
programmazione a tutte quelle opere che trovano la loro via
distributiva attraverso il web e la tv. Sarà questa l’occasione di
conoscere in anteprima alcune web series come F*ck the
Zombies! di Luca Nicolai e Daniele
Barbiero; Under –
The Series, in cui il romanzo di
Giulia Gubellini prende vita grazie a Ivan
Silvestrini; Blackout the Series di
Davide Valolao; Vera Bes di Francesco Mazza e Riccardo Milanesi; il
progetto Sidera di Lorenzo
Bianchini.
Eventi speciali della rassegna
saranno: la proiezione in anteprima di Vittima degli
eventi, il fan film realizzato da Claudio Di Biagio dei
Jackal, dedicato a Dylan Dog, uno dei più
notipersonaggi bonelliani; e, in
collaborazione con Rai4, il comic motion
di Orfani, uno dei più amati fumetti italiani
degli ultimi anni.
Il festival darà la giusta
attenzione anche alle produzioni brevi, con Spazio
Corto, programma interamente dedicato ai cortometraggi
difantascienza di produzione nazionale o
diretti da autori italiani: Acronos di
MaicolBorghetti, The Age of
Rust di Alessandro Mattei e Francesco
Aber, Cetacea, di Eugen
Bonta, Through Your Lips di
FedericoScargiali, Kosmodrome di
YoucefMahmoudi, Los Rosales di Daniel
Ferreira.
Tra i programmi speciali in
cartellone, un omaggio e tavola
rotonda dedicate a Mario Bava nel
centenario della nascitadell’indimenticato maestro del
cinema di genere italiano. Interverranno, tra gli
altri, Lamberto Bava, Gabriele Acerbo, Carlos
Aguilar, Lorenzo Codelli, Giuseppe Lippi, Renato Pestriniero; i
titoli che scorreranno sullo schermo saranno gli
imperdibili Cani
arrabbiati e La maschera del
demonio e il documentario prodotto da Sky Arte
HD Mario Bava: operazione paura di
Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni.
Tra gli eventi Extra, la proiezione
di Hard to be a God, capolavoro postumo del
cineasta russo Aleksei Guerman, acclamato allo scorso Festival
Internazionale del Film di Roma e che ha in Umberto Eco uno dei più
grandi sostenitori.
In collaborazione con la SISSA – International School
for Advanced Studies di Trieste la conversazione animata tra Noam
Chomsky e Michel Gondry Is the Man who is Tall
Happy?
Infine gli spettatori del Trieste Science+Fiction Festival
avranno l’opportunità di entrare nel film interattivo dei Kissinger
TwinsCinematic Labyrinths dove saranno le
decisioni del pubblico in sala a determinare lo svolgimento di
questa esperienza cinematografica.
Altra novità di questa edizione del
Festival è il programma di film e laboratori per
bambini Space Kids. L’1 e il 2 novembre il
Festival apre le porte ai più piccoli con due matinée al Cinema
Ariston, due intramontabili classici della fantascienza in
collaborazione con Studio Universal: E.T.
l’Extra-terrestre e Ritorno al
futuro. I film saranno seguiti nel pomeriggio da due
laboratori a tema A spasso con
l’alieno e Piccoli crononauti nella
città del futuro.
Tra gli eventi-off, ampio spazio, quest’anno, è dedicato ai
dopo-festival, con le Sci-Fi Night: un fitto
programma notturno di feste che si apre con la Notte
degli ultracorpi 3.0 al Teatro Miela, dove ad animare
la serata ci saranno i LEGO-robot della Toa Mata Band (a seguire dj
set di Electrosacher).
Immancabili,
infine, gliIncontri di
Futurologia dedicati
alla scienza e
alla letteratura, in collaborazione con le
principali istituzioni scientifiche del territorio e ospitati
nella suggestiva cornice dell’antico Caffè San Marco.
Nasce quest’anno Future
Environment una serie di eventi che amplia il
sodalizio del Trieste Science+Fiction Festival con il Laboratorio
Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA FVG, collaborazione
che prosegue con successo da diverse edizioni.
Fanno parte dell’iniziativa i
film 2030 (Nuoc), Ultima
chiamata, La zuppa del demonio, il
cortometraggio The Age of Rust, gli Incontri di
futurologia Hitorizumo e Eventi climatici
estremi: quando il cielo ci cade sulla testa, e il laboratorio di
didattica degli audiovisivi, piccoli crononauti nella città del
futuro.
Alcune delle sedi del Festival saranno arricchite da speciali
mostre dedicate ai temi e ai protagonisti della kermesse
fantascientifica. Alla Stazione Rogers sarà
allestita Gotico italiano. Incubi di carta,
mostra di 10 manifesti cinematografici originali di capisaldi del
terrore. Al Teatro Miela saranno presentate due mostre legate al
film Il ragazzo invisibile ultima fatica di
Gabriele Salvatores girato a Trieste: La città
visibile. Trieste negli scatti di Claudio Iannone, con
foto di scena del set del film; Il ragazzo invisibile:
il fumetto con le tavole della graphic novel tratta
dal film. Infine, Becoming Lucy al
Cinema Ariston dà un saggio del lavoro di Daniele Auber, concept
designer triestino residente a Los Angeles: vengono proposte le
tavole che hanno ispirato due delle sequenze del
film Lucy di Luc Besson.
Il manifesto del festival è
un disegno originale realizzato
dall’illustratore e fumettista triestino Mario
Alberti, e rappresenta il secondo segmento di una trilogia
di immagini iniziata l’anno scorso, che si concluderà nella
prossima edizione del 2015. Alberti è noto al grande pubblico come
disegnatore per la casa editrice Bonelli di numerosi albi delle
collane di Nathan Never e Legs
Weaver, autore con Luca Enoch della
serie Morgana per l’editore francese Les
Humanoides Associes, collaboratore della Dc Comics e della Marvel (ha realizzato le tavole
delle serie limitate X-Men &
Spider-Man e Spider-Man & The Fantastic
Four), fra i realizzatori di Les Chroniques de
Légion per le edizioni francesi Glenat, attualmente
all’opera sulla mini-serie Cutting Edge, scritta
da Francesco Dimitri e pubblicata da Delcourt.
Il Premio Asteroide per il miglior
film è stato quest’anno ideato e realizzato dall’artista
triestino Davide Comelli, attivo sia in
Italia che all’estero nei campi della grafica, dell’illustrazione e
della decorazione murale.
Con la collaborazione
dello Stormbornstudio e il video
interattivo preparato per questa occasione, il festival regala al
suo pubblico l’esperienza dell’Oculus Rift, casco
con uno schermo e dei sensori e un giroscopio per calcolare il
movimento della festa che permette di spostare la visuale nel mondo
virtuale girando il capo come nella realtà.
Media Partner anche RAI4, che realizzerà
durante il Festival una puntata speciale di Wonderland. Grandi
collaborazioni, dunque, come quella con Studio
Universal per Space Kids,
sezione dedicata ai più piccoli. Come quella
con Panini Comics, Rai Cinema, Indigo Film e Napoli
COMICON per la mostra Il ragazzo invisibile.
Il fumetto, e quella con Indigo
Film per la mostraLa città invisibile. Trieste
negli scatti di Claudio Iannone, in collaborazione
con Friuli Venezia Giulia Film
Commission.
Nel clima festoso dei giorni che circondano Halloween,
Trieste Science+Fiction aprirà nuovamente le porte e darà il
benvenuto al suo fantapubblico di fronte al grande spettacolo
della vita, della scienza, del sogno e del mistero.
Per sei giorni e sei notti, ancora una volta, Trieste e
Fantascienza.
Regista di capolavori di genere
fantastico, fantascientifico e horror, come La notte dei
morti viventi, La città verrà distrutta
all’alba, Martin, Creepshow, La
metà oscura, il cineasta americano George
Romero sarà a Trieste dal 10 al
13novembre
Quando il fandom da semplice
passatempo diventa mortale. Sciame, la
nuova serie thriller-horror di Prime Video in uscita sulla piattaforma
dal 17 marzo ci mostra fin dove ci si è pronti a spingere per i
propri idoli. La protagonista di questa storia è
Dre (interpretata da Dominique Fishback) che ha un idolo: la
fittizia icona pop Ni’jah, che per molti veri ha
ricordato la Regina del Pop, Beyoncé. Il suo livello di attrazione
verso il personaggio di Ni’jah la porta a
comportarsi in modo pericoloso. In sette episodi assisteremo al
viaggio di Dre, un viaggio anche emotivo che la
ragazza affronta prima del grande concerto della sua pop star
preferita.
Il vincitore dell’Emmy Donald Glover ha co-creato la serie insieme
alla sua co-produttrice esecutiva di Atlanta, Janine Nabers e Jamal Olori. Hanno
messo insieme una serie di guest star di talento, tra cui
Chlöe Bailey nel ruolo della sorella di
Dre, Marissa, e Damson
Idris nel ruolo del fidanzato di Marissa,
Khalid. Tra gli altri membri del cast figurano
Rickey Thompson, Paris Jackson, Kiersey Clemons e Byron
Bowers.
Sciame, la recensione
“Chi è il vostro artista
preferito?” per Dre la risposta a questa
domanda è facilissima: Ni’jah. Gestisce un fan
account in onore dalla pop star, chiacchiera con i membri del
fandom di quanto sia fantastica Ni’jah, guarda
video del suo idolo fino a tarda notte ed è disposta a tutto pur di
andare a un suo concerto dal vivo. L’attenzione maniacale verso
questi dettagli, il modo in cui Dre mette il suo
idolo su un piedistallo rasenta l’ossessione. Purtroppo le cose
sono destinate a peggiorare perché una tragedia personale che la
riguarda da vicino metterà Dre a dura prova. Le
tinte di questa serie erano già state tratteggiate dal trailer di
presentazione:
La storia di Dre ha
evocato un fenomeno odierno e reale del rapporto tra fan e idolo,
che non riguarda solo l’ossessione ma anche il terrore che questo
idolo non sia come ce lo siamo sempre immaginato. Il personaggio
della pop star Ni’jah è stato accostato a quello
di Beyoncé che ha uno dei fandom più accaniti al mondo, pronto a
fare una esecuzione a chiunque osi insultare il suo idolo. Fino a
che punto si spingerà Dre per dimostrare il suo
impegno nei confronti del culto di Ni’Jah? Sciame
da proprio la risposta a questa domanda alla fine del primo
episodio della serie, quando ancora conosciamo poco i personaggi,
il primo sconvolgimento di trama mette Dre davanti a una
scelta.
Senza addentrarci negli spoiler
lasciando che lo spettatore si goda a pieno questa avventura,
alcuni episodi di Sciame sono volutamente
inquietanti e violenti e si intervallano a momenti caratterizzati
da black humor. Tutto nella norma, ma la serie di
Prime Video è anche una scoperta dal punto di
vista del cast dato che più andate avanti con la visione più
verrete a conoscenza della quantità di guest star famose presenti
nella serie – tra cui Rory Culkin presente nella
prima puntata. Ma la guest star più eclatante è davvero una
sorpresa per chi avrà il coraggio di arrivare fino al quarto
episodio dopo tutto questo sangue versato.
Idoli e follia
Quando Sciame però
entra nel vivo, già a metà di questa prima stagione della serie
Prime Video, ci accorgiamo che non lascia
spazio ai giudizi. La storia che si tinteggia del rosso sangue non
cerca di identificare un colpevole – anche se lo spettatore capirà
fin da subito di chi si tratta. La serie non tenta di condannare
l’aggressore ma cerca in tutti i modi di dare una spiegazione a
cosa è il fandom, soprattutto trattato in questo modo così
aggressivo e violento. La stessa Dre viene
descritta come un’adolescente problematica che idolatra la sua
cantante preferita ma senza cercare di renderla simpatica o
giustificabile.
Il sesto episodio è quello che più
sconvolge i canoni narrativi di questa prima stagione di
Sciame. Utilizzando una tecnica molto cara al
cinema del passato, la serie tv di Glover porta lo spettatore su un
altro livello della storia di Dre. Ne vediamo le
sfaccettature e i contorni, anche se ancora abbiamo qualche dubbio
su dove voglia andare a parare. Ma come abbiamo detto, Sciame non
tende a giudicare ma accoglie tutti nel suo alveare.
Chi è il tuo cantante
preferito?
Questa domanda incessante, nelle
nostre menti e nella mente di Dre si ripercuote
per tutta la durata della serie. Sciame ci mette di fronte alle
debolezze dell’animo umano e lo fa con violenza, freddezza e una
lucidità che non lascia scampo. Sciame ci invita a
vedere gli idoli – qualunque essi siano – come persone reali. Pero
allo stesso tempo, durante il corso degli episodi – sette della
durata di 30 minuti – le persone reali, quelle che ci circondano
ogni giorno diventano oggetto dei nostri giudizi, delle nostre
violenze e rancori.
Sciame fa anche
questo. Serve a ricordare che, per quanto si possa essere pazzi o
letteralmente fuori di testa per la propria celebrità preferita,
c’è sempre qualcuno più pazzo e più fuori di testa di te. Lo sciame
che ci creiamo interno non ci salverà, ma nella rappresentazione
della denuncia alla società odierna Donald Glover ne fa veramente il suo tratto
caratteristico, così come ha già fatto egregiamente in
Atlanta. La serie dimostra cosa sia l’ossessione e
cosa sia l’ossessione per la banalità e di come sia facile caderne
vittime. Il faro di punta in questo sciame di api è sicuramente la
protagonista, Dominique Fishback. Poliedrica in
tutte le varie trasformazioni che il suo personaggio,
Dre, assume lungo la durata della serie. A tratti
ironica, ma spietata. Lunatica e fredda allo stesso tempo:
Dominique Fishback. Non fatela diventare il vostro idolo però.
Poche volte ormai capita di uscire
dal cinema con la faccia tirata da un sorriso di soddisfazione,
soprattutto quando non ti aspetti di vedere un film che ti piacerà.
Ma questo è quanto succede con Scialla! (stai
sereno), esordio alla regia di Francesco
Bruni, già sceneggiatore di successo con film importanti
alle spalle (vedi La prima cosa bella, Tutta la vita
davanti), inaspettata commedia ‘scialla’, ovvero
rilassata, comoda e incredibilmente divertente, anche se attenta a
problemi importanti e temi che toccano il quotidiano e la vita dei
giovani e dei meno giovani.
In Scialla! (Stai
Sereno) Luca è un coatto tipico, è svogliato, è un po’
scontroso e non ha ambizioni. La sua vita si incrocia con quella di
Bruno, ex docente di lettere e impantanato in un lavoro
(ghost-writer di biografie altrui) che sembra non dargli molta
soddisfazione, che gli fa ripetizioni. Ben presto però una
rivelazione porterà i due ad avvicinarsi così tanto, da cambiare
per sempre il corso delle loro stesse vite. Bruni porta al cinema
prima di tutto una bellissima sceneggiatura, con personaggi
minuziosamente costruiti, verosimili e incredibilmente simpatici
che coronano perfettamente l’idea di commedia che un ottimista
amante di cinema ha nella testa.
Scialla! (Stai Sereno), il film
Con Scialla! (stai
sereno) si ride e si riflette e il merito, oltre che alla
sceneggiatura, va agli attori. Fabrizio Bentivoglio nei panni del professore
Bruno riesce a trasmettere tutta la pigrizia, il senso di rinuncia
e anche un po’ il disfattismo di un certo tipo di persona che
arrivato alla soglia dell’anzianità si sente fallito, riuscendo poi
piano piano a ringiovanire, nei movimenti, nell’abbigliamento ma
anche e soprattutto nell’animo. Fa da contraltare un bravissimo
Filippo Scicchitano, per la prima volta sullo
schermo nei panni di Luca, che riesce a dare dolcezza e simpatia ad
un prototipo di persona, l’adolescente medio romano, che il più
delle volte, se incontrato per strada riesce a suscitare solo forte
irritazione. Nel cast anche Barbora
Bobulava (qui straordinariamente somigliante a
Toni Collette) che interpreta l’ex prono diva
dell’est Tina, amica di Bruno e per certi versi sua salvatrice.
I rapporti tra padre e figlio, la
difficile adolescenze che i ragazzi vivono cercando di fare scelte
diverse da quelle della massa, l’importanza del rispetto dovuto e
non solo preteso, fanno di questa commedia un ottimo prodotto del
nostro cinema, soprattutto perché la leggerezza e il non prendersi
troppo sul serio sono il filo conduttore del film.
Bellissimo il piccolo ruolo
ritagliato per Vinicio Marchioni, che qui interpreta un
criminale soprannominato ‘er Poeta’, molto convincente nel
prendersi in giro, il Freddo di Romanzo
Criminale – la serie regala nella bonus scene alcune
delle risate migliori.
I personaggi secondari non sono
sempre e solo figure accessorie dei protagonisti. Molti di loro
hanno un enorme seguito a livello di pubblico e non mancano gli
aiutanti che, grazie alla recitazione di un attore o al ruolo nella
storia, rubano la scena ai principali. Nello specifico, le
serie di fantascienza e fantasy collezionano
personaggi secondari amatissimi dai fan: alcuni perché sono
estremamente divertenti, altri perché così crudeli da far
rabbrividire. Vediamo dieci non-protagonisti degli show
Sci-Fi che sono in grado di mettere in ombra i
protagonisti!
Star Trek: Deep Space 9 –
Quark
Quark,
interpretato dall’attore Armin Shimerman, è l’alieno barista
della stazione spaziale in cui è ambientata la serie Star Trek:
Deep Space Nine. Appartenendo alla specie Ferengi,
Quark è geneticamente un avido accumulatore di
denaro, ma ha un animo leale ed è spesso portato a
superare i suoi impulsi di base.
A seconda dell’episodio,
Quark può essere visto come un eroe o come un cattivo. Se
i suoi piani più sinistri prendono forma all’inizio dello show, le
sue trame diventano via via più comiche e leggere. Visto lo
sfondo scuro della guerra interstellare che domina le ultime tre
stagioni, Star Trek: Deep Space Nine ha bisogno di
Quark: il personaggio è una via di fuga da quella
realtà desolante, sia per i personaggi che per gli spettatori.
Star Trek: Prodigy
– Jankom Pog
Nella serie animata
Star Trek: Prodigy, Jankom Pog è l’ingegnere a
capo della USS Protostar. Gli scrittori di
Prodigy hanno reso Jankom Pog un
Tellarite, un membro di una specie nota per la spiccata
vena polemica. Il personaggio ruba la scena di questa serie
di fantascienza non solo grazie alle sue battute, ma anche
per le sue abilità tecniche.
Anche se nella scena introduttiva
Jankom viene quasi lasciato fuori dall’equipaggio
protagonista, Pog è un’incredibile risorsa sia per i
personaggi che per il giovane pubblico di Star Trek:
Prodigy. Grazie ad un braccio trasformante infatti,
Pog ha delle capacità tecniche e tecnologiche superiori a
chiunque nell’equipaggio.
Star Wars: The Mandalorian –
Peli Motto
Peli Motto,
interpretata da Amy Sedaris, è un membro
essenziale del cast della serie di fantascienzaThe Mandalorian. È una meccanica addetta alla baia di
attracco presente su
Tatooine. Viene assunta dal Mandaloriano per
aggiustare la sua nave e spesso svolge lavori strani per il
cacciatore di taglie.
Con le sue battute secche e
taglienti, Motto è un personaggio secondario stravagante e
curioso, in grado di conquistare la scena. Quando è in campo
insieme al Mandaloriano, è lei a guidare il dialogo e
l’azione. Inoltre, è Peli Motto che, grazie alle sue
riparazioni, permette a Mando di viaggiare nella galassia.
Anche ne Il
libro di Boba Fett, Sedaris ha una
parte rilevante nella battaglia per riunire Baby Yoda con
The Mandalorian.
Star Wars: Rebels – Ahsoka
Tano
Dopo essere stata
protagonista di Star Wars: The Clone
Wars, Ahsoka Tano compare nella serie
di fantascienzaRebels. Grazie all’apparizione
nello show animato, Tano è diventato uno degli
Jedi più venerati del franchise di Guerre
stellari. Nel corso delle varie stagioni, il
personaggio muore, cambia identità e duella anche con il suo
vecchio maestro, Darth Vader.
Grazie ad Ahsoka,
l’ambientazione di Rebels si espande oltre ai confini di
un pianeta e scopre un’intera galassia: è infatti Tano che
dà a Ezra, Sabine e agli altri ribelli di
Lothal incarichi fuori dal proprio mondo. Sempre
attraverso Ahsoka, i ribelli incontrano una serie di
leader chiave, come Bail Organa e Mon Mothma.
Battlestar Galactica – Kara
“Scorpion” Thrace
All’interno dell’universo
fantascientifico di Battlestar
Galactica, il personaggio di Kara ”Scorpion” Trace è
il corrispondente femminile del Tenente Scorpion della
serie televisiva originale Galctica (1978).
La posizione di Scorpion
nello show è cruciale: la donna è responsabile della difesa dei
sopravvissuti dell’umanità. La svolta del personaggio da scettica a
fervente credente è uno dei cambiamenti più avvincenti della serie.
Inoltre, Starbuck è servita come forza trainante per
la realizzazione di un degno finale di Battlestar
Galactica. È lei che permette il ritrovamento della
Terra, dando all’umanità la possibilità di ricominciare da
capo dopo una guerra catastrofica.
Loki – Mobius M.
Mobius
Nella serie di
fantascienzaDisney+Loki, il
personaggio Mobius M. Mobius è interpretato dal mitico
Owen
Wilson. In quanto agente della Time Variance
Authority, Mobius ha il compito di rintracciare
le varianti pericolose che potrebbero danneggiare il tempo.
Inizialmente, anche grazie al
personaggio di Mobius, gli autori di Loki fanno credere
al pubblico che la TVA sia una forza positiva, che usa il
proprio potere per alterare il tempo in vista di un bene più
grande. Sempre attraverso il personaggio, si scoprirà che le reali
intenzioni della TVA sono tutt’altro che benevole. Il
viaggio interiore di Mobius da leale agente a
disilluso combattente per la libertà è pieno di eroismo ed
emotività, ed è per questo una delle migliori storie dello
show.
Stargate SG-1 – George
Hammond
Nella serie di fantascienza
Stargate SG-1, il generale George Hammond assume
il comando del progetto Stargate dopo aver subito
l’aggressione delle guardie serpente di Apophis.
Hammond è responsabile dell’assegnazione di incarichi
diplomatici e militari che si svolgono attraverso la galassia.
Con il suo grido focoso
“Yee-Haw!“, Hammond annuncia la sua presenza sul
campo di battaglia e afferma la sua crucialità nella
serie. Stargate è infatti uno show che si basa
sull’azione, motivo per cui il generale è così importante.
Hammond è anche determinante nel proteggere il
progetto dalle interferenze esterne. Anche se è l’SG-1 a
svolgere la maggior parte dei combattimenti e delle esplorazioni,
la squadra non esisterebbe senza il mitico generale
Hammond.
Stranger Things – Jim
Hopper
Jim Hopper è un
personaggio della serie Netflix horror di
fantascienzaStranger
Things. È il capo della polizia di
Hawkins ed è colui che indaga sugli strani
avvenimenti che accadono in città. Hopper è interpretato
da David Harbour.
Jim è il padre
adottivo di Jane/El, un papà divertente che regala grandi
momenti umoristici. Ma è il potente background ed il viaggio
emotivo e intimo di Hopper con El che lo rendono
così avvincente. La rivelazione che Jim ha perso sua
figlia anni prima di incontrare El aggiunge profondità
alla loro relazione e dà a Hopper la motivazione di fare
qualsiasi cosa per proteggere gli amici e la famiglia.
WandaVision – Agatha
Harkness
In
WandaVision, Agatha Harkness è una strega
malvagia attratta dall’energia magica di Wanda Maximoff. Agatha è l’unico personaggio
(oltre a Wanda) a non venire influenzato completamente
dall’incantesimo che Maximoff usa per creare la città
immaginaria di Westview.
Agatha è un elemento
cruciale dello show di fantascienza: è l’unica
variabile all’interno dell’illusione di Wanda che può di
modificare l’illusione stessa, causando tutta una serie di
problematiche al sistema. Non solo nella serie,
Harkness, mostrando lati di Wanda che
invadono l’intero MCU, pone le basi per gli avvenimenti del
prossimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
The Umbrella Academy –
Herb
Herb è un
personaggio catalizzatore della serie di
fantascienzaThe Umbrella
Academy. Viene introdotto come un analista di poco
conto della Commissione Temps, l’organizzazione
responsabile del corretto flusso del tempo, ma, anche se di piccola
statura, ha un ruolo enorme nel fermare l’apocalisse.
In particolare, nella seconda
stagione Herb mostra a Diego quali
eventi sono la causa della guerra del 1963 e lo aiuta a rendersi
conto della responsabilità dell’Umbrella Academy nel
disastro. Alla fine gli eventi riescono a raddrizzarsi, ma senza
l’aiuto di Herb ciò non sarebbe stato possibile.
Anche nella terza stagione, Herb ha una funzione
essenziale: fornisce agli Hargreeve una valigetta che li
riporta all’anno giusto, ma nell’universo sbagliato.
Quest’anno Mad Max Fury
Road e Sopravvissuto – The
Martian sono rappresentanti di generi fantasy e
sci-fi nella categoria del miglior film agli Oscar 2016. I due
titoli compaiono quindi su una lista esclusiva di film Sci-Fi,
Horror e Fantasy che l’Academy ha riconosciuto e elevato con una
nomination o anche con una vittoria in una delle categorie
principali.
Ecco di seguito tutti i film Sci-Fi,
Horror e Fantasy mai nominati (o vincitori) agli Oscar.
[nggallery id=2524]
Molti dei film presenti nell’elenco
hanno vinto il premio per i migliori effetti speciali, come
Guerre Stellari e 2001
Odissea nell Spazio, ma i premi presi in
considerazione in questa sede, lo specifichiamo, sono quelli
relativi alle categorie principali (migliore regia, migliori attori
protagonisti e non protagonisti, miglior film, migliore
sceneggiatura originale e non originale).
Nella storia degli Oscar, trai film
di genere Sci-Fi, Horror e Fantasy, solo Il
Signore degli Anelli Il Ritorno del Re ha vinto
la statuetta più ambita, quella a miglior film, durante una
serata/mnopolio in cui il film di Peter Jackson
portò a casa 11 premi su 11 nomination. Riusciranno quest’anno
Mad Max Fury Road oppure
Sopravvissuto – The Martian e unirsi al
Ritorno del Re per tenere alta la
categoria dei film di genere iridati?
Giornaletti con le foto di
body-builder dal fisico oliato e poster di uomini palestrati
affissi alle pareti avevano destato i sospetti della madre
Chi lo avrebbe mai detto. Il simbolo della mascolinità per
eccellenza negli anni ’80-’90, creduto un gay dalla madre quando
era adolescente. Parliamo di Arnold Schwarzenegger, che da poco ha
concluso (con scarso successo) il suo mandato come Governatore
della California.
A destare i sospetti della madre sono stati i tanti giornaletti
attraverso cui Schwarzy ammirava omaccioni muscolosi dal fisico
oliato; dei quali possedeva anche molti poster che aveva affisso
fieramente sulle pareti della sua camera. Normali passioni di un
adolescente, che di lì a poco avrebbe cominciato a frequentare
assiduamente la palestra, trasformando il suo fisico in un
invidiabile corpo statuario. Lo stesso che ha dato la sagoma a
personaggi quali Konan il barbaro o Terminator.
La madre di Schwarzy non si è limitata alle preoccupazioni, ma
lo ha portato anche da un medico. Quest’ultimo però le ha
scherzosamente risposto: “non si preoccupi signora, tanti hanno i
poster dei Beatles nella propria stanza, ma non per questo sono
gay. Eppure quelli sì che sono uomini”.
A sorpresa arriva la
notizia che il sequel dei Gemelli, commedia cult di Ivan Reitman
del 1988 nella quale Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito
scoprivano di essere fratelli gemelli, avrà un sequel.
I rumors sono insistenti da mesi e
potrebbero essere fondati: Arnold Schwarzenegger potrebbe tornare
sul grande schermo. Dopo la lunga parentesi politica che lo ha
visto Governatore della California per 8 anni nelle fila dei
Repubblicani, e che terminerà a gennaio (per la cronaca, il suo
successore sarà però un democratico), Schwarzy sente la mancanza
dello “showbiz” e avrebbe intenzione di lasciare la carriera
politica per dedicarsi di nuovo a quella di attore.
“Terminator
Genisys non è un reboot.” Arnold
Schwarzenegger precisa che la storia è cambiata e che il
suo personaggio è “una combinazione dei personaggi che avete visto
nel passato. Un robot potente e potenzialmente malvagio che può
essere distruttivo se rileva un pericolo o un ostacolo alla
vittoria contro le macchine, ma che può anche essere protettivo”.
Questo, ovviamente, a seconda del punto della storia in cui lo si
incontra.
Già, perchè il nuovo film dello storico franchise
Terminator, vedrà il suo protagonista
Kyle Reese (Jai Courtney) tornare indietro nel
tempo inviato dal leader della resistenza umana John Connor
(Jason Clarke), per salvare sua madre Sarah
(Emilia Clarke) e il futuro dell’umanità. Ma il
passato che visiterà potrebbe aver subito delle variazioni, e gli
alleati potrebbero non essere più gli stessi.
Schwarzenegger in
un’intervista per Empire confessa: “Non sapevo, quando ho fatto il
primo Terminator, che sarebbe diventato così popolare. Ma non lo si
sa mai quando si fa un tipo di film come questo, che non possiede
già un franchise come invece è stato per Superman o
Batman.”
La pellicola, diretta dal regista
di Thor: The Dark World, Alan
Taylo, uscirà nelle sale il 9 luglio. Ecco alcune
immagini inedite del film diffuse da Empire.
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Nel cast di
Terminator Genisys sono presenti, oltre
al già citato Arnold Schwarzenegger, anche
Jason
Clarke, Jai Courtney, Emilia Clarke, Matt Smith, Byung-hun Lee,
Courtney B. Vance e J.K.
Simmons.
La trama di Terminator
Genisys è la seguente: Quando Kyle Reese viene
mandato indietro nel tempo da John Connor per salvare la madre,
minacciata dagli androidi di Skynet, nulla è come ci ricordiamo: il
luogotenente scoprirà finalmente la vera storia di Sarah Connor,
adottata proprio da Terminator, e cresciuta sotto la sua
protezione, addestrata ad affrontare un destino a cui fino
all’ultimo cercherà di ribellarsi.
Terminator
Genisys uscirà nelle sale cinematografiche
statunitensi il primo luglio 2015, mentre in quelle italiane il 9
luglio. Durante il Super Bowl domenica prossima sarà proiettato uno
spot del film.
Il sito TheArnoldfans.com
ha diffuso la notizia che Arnold Schwarzenegger ha
ripreso a pieno regime il suo lavoro da attore. Lui stesso ha
affermato che ha addirittura da leggere 15 copioni e che presto
annuncerà il titolo di un suo sicuro progetto futuro che
riguarderebbe un cine-fumetto.