Arriverà al cinema a 40 anni
dall’originale Pete’s Dragon, il nuovo
remake della Walt Disney di cui oggi vi mostriamo il
poster. Nell’immagine promozionale, il piccolo protagonista, Pete
(Oakes Fegley), è seduto sulla lunga coda, verde e
pelosa, di Elliott.
Potete vedere il poster nella gallery:
[nggallery id=2680]
Nel cast del film l’attrice
BryceDallasHoward, che interpreta Grace, un
ranger del parco che scopre l’esistenza di Elliott. L’attore
Oakes Fegley invece è Pete. Wes
Bentley è Jack proprietario del mulino locale.
Karl Urban è invece il fratello di Jack, Gavin.
Oona Laurence è Natalie la ragazza che farà
amicizia con Pete. Il premio Oscar Robert Redford
è invece il padre di Grace.
Elliott il drago
invisibile è un film del 1977 diretto da Don
Chaffey e prodotto dalla Disney tramite tecnica mista (il drago
Elliott). Il film narra delle avventure di un ragazzino – Peter –
che si svolgono in un piccolo villaggio del Maine all’inizio del XX
secolo insieme al suo amico Elliott, un drago in grado di diventare
invisibile; particolarità questa che porta Peter ad avere guai con
la popolazione locale.
La trama: Per anni il signor Meacham
(Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha affascinato
i bambini della sua città raccontando le storie di un feroce drago
che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia
Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come
guardia forestale, queste storie non sono altro che leggende…
finché non incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso
bambino di dieci anni, senza casa né famiglia, che sostiene di
vivere nella foresta insieme a un gigantesco drago verde di nome
Elliott. Stando alle descrizioni di Pete, Elliott sembra
estremamente simile al drago presente nei racconti del signor
Meacham. Con l’aiuto dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia
di Jack (Wes Bentley) proprietario della segheria locale, Grace
deciderà di scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile
drago.
Pete’s
Dragon arriverà al cinema il 12 agosto 2016.
Ecco nuove clip di Pete’s
Dragon, il nuovo remake della Walt
Disney. In una delle clip di seguito
possiamo avere la possibilità di vedere da vicino Elliott, il drago
verde protagonista del film.
Nel cast del film l’attrice
BryceDallasHoward, che interpreta Grace, un
ranger del parco che scopre l’esistenza di Elliott. L’attore
Oakes Fegley invece è Pete. Wes
Bentley è Jack proprietario del mulino locale.
Karl Urban è invece il fratello di Jack, Gavin.
Oona Laurence è Natalie la ragazza che farà
amicizia con Pete. Il premio Oscar Robert Redford
è invece il padre di Grace.
Elliott il drago
invisibile è un film del 1977 diretto da Don
Chaffey e prodotto dalla Disney tramite tecnica mista (il drago
Elliott). Il film narra delle avventure di un ragazzino – Peter –
che si svolgono in un piccolo villaggio del Maine all’inizio del XX
secolo insieme al suo amico Elliott, un drago in grado di diventare
invisibile; particolarità questa che porta Peter ad avere guai con
la popolazione locale.
La trama: Per anni il signor Meacham
(Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha affascinato
i bambini della sua città raccontando le storie di un feroce drago
che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia
Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come
guardia forestale, queste storie non sono altro che leggende…
finché non incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso
bambino di dieci anni, senza casa né famiglia, che sostiene di
vivere nella foresta insieme a un gigantesco drago verde di nome
Elliott. Stando alle descrizioni di Pete, Elliott sembra
estremamente simile al drago presente nei racconti del signor
Meacham. Con l’aiuto dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia
di Jack (Wes Bentley) proprietario della segheria locale, Grace
deciderà di scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile
drago.
Pete’s
Dragon arriverà al cinema il 12 agosto 2016.
Pete’s
Dragon, remake
della Disney remake del classico del
’77, torna a mostrarsi attraverso una nuova clip ufficiale ed
un’interessante b-roll che ci porta dietro le quinte del film in
uscita il 12 agosto.
Nel cast del film l’attrice
BryceDallasHoward, che interpreta Grace, un
ranger del parco che scopre l’esistenza di Elliott. L’attore
Oakes Fegley invece è Pete. Wes
Bentley è Jack proprietario del mulino locale.
Karl Urban è invece il fratello di Jack, Gavin.
Oona Laurence è Natalie la ragazza che farà
amicizia con Pete. Il premio Oscar Robert Redford
è invece il padre di Grace.
Elliott il drago
invisibile è un film del 1977 diretto daDon
Chaffey e prodotto dalla Disney tramite tecnica mista (il drago
Elliott). Il film narra delle avventure di un ragazzino – Peter –
che si svolgono in un piccolo villaggio del Maine all’inizio del XX
secolo insieme al suo amico Elliott, un drago in grado di diventare
invisibile; particolarità questa che porta Peter ad avere guai con
la popolazione locale.
La trama: Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come
guardia forestale, queste storie non sono altro che leggende…
finché non incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso
bambino di dieci anni, senza casa né famiglia, che sostiene di
vivere nella foresta insieme a un gigantesco drago verde di nome
Elliott. Stando alle descrizioni di Pete, Elliott sembra
estremamente simile al drago presente nei racconti del signor
Meacham. Con l’aiuto dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia
di Jack (Wes Bentley) proprietario della segheria locale, Grace
deciderà di scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile
drago.
Pete’s
Dragon arriverà al cinema il 12 agosto 2016.
Pete Doherty interpreterà il poeta
e drammaturgo francese Alfred de Musset, in un film in costume al
fianco di Charlotte Gainsbourg. Al momento Doherty vive in Francia,
a causa di una sorta di ordinanza restrittiva verso Londra, città
natale del cantante, e proprio in Francia Pete ha colto questa
importante occasione.
Il presidente dei Pixar Animation
Studios, Jim Morris, ha dichiarato a Bloomberg che
lo studio sta valutando la possibilità di realizzare nuovi sequel
per i franchise di Alla ricerca di Nemo e Gli Incredibili, rimasti inattivi dopo Alla
ricerca di Dory del 2016 e Gli
Incredibili 2 del 2018. Secondo Pete
Docter, direttore creativo della Pixar che ha lavorato a
Alla ricerca di Nemo del 2003 come parte del gruppo di
cervelli originario, c’è un oceano di potenziale per un
Alla ricerca di Nemo3, dopo che
i due film hanno incassato quasi 2 miliardi di dollari al
botteghino globale.
“Dove altro non siamo andati
nell’oceano? L’oceano è un posto grande“, ha detto Docter a
Bloomberg. “Penso che ci
siano molte opportunità. Stiamo pescando in giro”. In seguito
alla recente ristrutturazione della società, la Pixar prevede di
realizzare tre film ogni due anni, alternando sequel e spinoff (gli
imminenti Inside Out
2 e Toy Story
5) a idee originali (Elio e un
progetto non ancora svelato della regista di
Red,Domee Shi).
Solo due franchise Pixar si sono
trasformate in trilogie – Toy Story e Cars – e nel primo caso, l’attesa tra gli ultimi due
sequel è stata di dieci anni. Ci sono voluti 13 anni perché la
Pixar facesse seguito a Alla ricerca di Nemo con Alla
ricerca di Dory, che finora è l’ultimo progetto del
regista Andrew Stanton presso lo studio. Sembra
però che Alla ricerca di Nemo 3 potrebbe
prima o poi divenire realtà, considerando il grande successo dei
primi due film e la già citata volontà della Pixar di tornare su
quei progetti rivelatisi particolarmente amati.
Arriva al cinema Pet
Sematary, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo
di Stephen King che per la seconda volta arriva
sul grande schermo, dopo il discusso film del 1989 a opera di
Mary Lambert (Cimitero
vivente).
Con l’avvento di
IT, di cui aspettiamo il secondo capitolo a ottobre, sono tornati
in auge gli adattamenti dal Re del Brivido che questa volta non si
pronuncia sull’esito del film tratto da uno dei suoi più famosi
racconti, una riflessione sulla morte che ha un risvolto cinico e
cruento. Esattamente come Pet Sematary diretto da
Kevin Kölsch e Dennis Widmyer,
che però si prende parecchie libertà rispetto alla trama originale,
decisione che si scontrerà per forza violentemente con i fan duri e
puri di King.
Il dottor Louis Creed si
trasferisce con la famiglia, moglie, due figli e un gatto, a
Ludlow, una cittadina isolata al limitare di un bosco, per sfuggire
alla frenetica vita che conduce un medico del pronto soccorso. La
proprietà acquistata dai Creed comprende un grande giardino che
diventa bosco, e proprio nel bosco c’è un inquietante piccolo
cimitero, dove i bambini vanno a seppellire i proprio animali
domestici. Oltre a scoprire il macabro ritrovo, i coniugi Creed e
la loro primogenita Ellie fanno la conoscenza anche di Jud
Crandall, l’anziano e solitario vicino, che sembra conoscere molto
bene quei luoghi.
Pet Sematary, il film
Kölsch e
Widmyer dividono la loro versione della storia
kinghiana in due parti: la prima è una specie di introduzione,
abbastanza fedele al materiale di partenza, che dispone le pedine e
si conclude con le scene che hanno per protagonista Church, il
gattino di Ellie. La seconda parte è caratterizzata da un netto
allontanamento dal romanzo, da una parte giustificato con il
desiderio di non realizzare un remake del film del ’89, che era per
contro molto fedele al libro, dall’altra forse spiegato con il
desiderio di stupire i fan anche di fronte a una storia le cui
svolte narrative sono ben note.
Il risultato è un film certamente
imperfetto, che non manca di fascino, ma che risulta fiacco nel
voler cercare la tensione e il brivido attraverso una costruzione
delle scene mai davvero efficace. È un peccato però, perché le
interpretazioni di Jason Clarke e John Lithgow sono intense e credibili,
nonostante il resto della messa in scena sia debole.
Protagonista assoluto sembra essere
il gattino Church, che nella seconda parte e nella sua seconda
vita, nel film, è il mezzo narrativo a cui si affidano tutte le
scene madre e lo strumento attraverso il quale si prova a
instillare la paura nello spettatore.
La riflessione di King sulla morte,
sui legami che oltrepassano i confini tra mondo dei vivi e mondo
dei morti e il desiderio di avere ancora un po’ di tempo con i cari
che ci vengono portati via arrivano annacquate e deboli, senza
riuscire davvero a dare spessore a una storia che, pur presentando
tutti gli elementi riconoscibili della letteratura dello scrittore
del Maine, si limita a giocare in superficie con paura, dolore,
elaborazione del lutto e perdita.
Arrivano da Entertainment
Weekly le prime immagini dell’adattamento, prodotto
da Paramount, di Pet Sematary, uno dei più oscuri
e terribili romanzo del Re del Brivido, Stephen King. Pubblicato nel 1983, è stato già
adattato nel 1989 e risale invece al 1992 un sequel. La nuova
versione è diretta da Kevin Kölsch e Dennis
Widmyer (Starry Eyes) con Jeff
Buhler e David Kajganich che hanno invece lavorato
all’adattamento del romanzo in sceneggiatura.
La storia scritta da King, ruota
intorno al Dr. Louis Creed e alla sua famiglia, dopo che da Chicago
si trasferiscono nella provincia del Maine. Presto scoprono che
l’idilliaca esistenza di campagna nasconde un segreto terrificante.
I segreti cominciano a rivelarsi quando il loro gatto viene ucciso
sulla statale che costeggia la loro fattoria, e Louis lo
seppellisce in uno spazio dove si seppelliscono animali morti, un
cimitero per animali domestici. Il gatto però torna in vita, ma non
è lo stesso animale di prima. Da qui in poi, le cose cominceranno a
diventare più oscure e spaventose per Louis, sua moglie e i suoi
figli.
In Pet Sematary
vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con
Amy Seimetz nei panni della moglie e John
Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e
personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua
interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a
EW in merito al suo personaggio:
“Lui è un solitario, ha scelto
di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata
completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro
non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura
c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per
Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una
relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo
ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”
Entertainment
Weekly ha diffuso le prime immagini di Pet Semetary, che
potete vedere di seguito:
Jason Clarke sta
per chiudere le trattative per diventare il protagonista di
Pet Sematary, il nuovo adattamento cinematografico
dell’omonimo romanzo horror di Stephen King.
Nel 2017 sono arrivati molti
adattamenti da King, dal flop de La torre nera, al
grande successo di IT, fino alla serie tv
The Mist e il film di NetflixGerald’s Game.
Adesso THR riporta che Clarke è in
trattative per diventare il Dottor Louis Creed
nell’adattamento di Pet Sematary. Di seguito la
trama del romanzo:
In una limpida giornata di fine
estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo
residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro
casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei
cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondariato, secondo
un’antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma
ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una
serie di episodi inquietanti e dall’improvviso ridestarsi di forze
oscure e malefiche.
Abbiamo visto di recente
Jason Clarke in La vedova
Winchester e in Mudbound. Lo vedremo
presto in The Aftermath, in compagnia di
Keira Knightley.
È stato diffuso il trailer ufficiale
in italiano di Pet Sematary, il nuovo adattamento
cinematografico da un romanzo di Stephen King. A dirigere
c’è Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, in
produzione Lorenzo di Bonaventura, Steven Schneider,
Mark Vahradian.
In Pet Sematary
vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con
Amy Seimetz nei panni della moglie e John
Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e
personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua
interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a
EW in merito al suo personaggio:
“Lui è un solitario, ha scelto
di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata
completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro
non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura
c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per
Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una
relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo
ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”
Ecco la sinossi del
film: tratto dal racconto dell’orrore di Stephen
King, Pet Sematary racconta la storia del dottor Louis
Creed (Jason Clarke) che, dopo essersi trasferito da Boston in una
zona rurale del Maine con la moglie e i suoi due figli, scopre un
misterioso cimitero nascosto nel bosco vicino alla nuova casa.
Quando una tragedia improvvisa colpisce la sua famiglia, Louis si
rivolge al suo bizzarro vicino, Jud Crandall (John Lithgow),
portandolo a commettere azioni che scateneranno malefiche
conseguenze.
È stato diffuso il primo trailer di
Pet Sematary, il nuovo adattamento cinematografico
da un romanzo di Stephen King. A dirigere
c’è Kevin Kölsch e Dennis Widmyer, in
produzione Lorenzo di Bonaventura, Steven Schneider,
Mark Vahradian.
In Pet Sematary
vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con
Amy Seimetz nei panni della moglie e John
Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e
personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua
interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a
EW in merito al suo personaggio:
“Lui è un solitario, ha scelto
di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata
completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro
non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura
c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per
Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una
relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo
ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”
Ecco la sinossi del
film: tratto dal racconto dell’orrore di Stephen
King, Pet Sematary racconta la storia del dottor Louis
Creed (Jason Clarke) che, dopo essersi trasferito da Boston in una
zona rurale del Maine con la moglie e i suoi due figli, scopre un
misterioso cimitero nascosto nel bosco vicino alla nuova casa.
Quando una tragedia improvvisa colpisce la sua famiglia, Louis si
rivolge al suo bizzarro vicino, Jud Crandall (John Lithgow),
portandolo a commettere azioni che scateneranno malefiche
conseguenze
Paramount+ ha rivelato le prime foto
di Pet
Sematary: Bloodlines, il film prequel di Pet
Sematary basato sull’omonimo adattamento di Stephen King. Pet
Sematary: Bloodlines debutterà su
Paramount+ il 6 ottobre negli Stati Uniti, Canada,
America Latina e Brasile. Sarà presentato in anteprima il giorno
successivo in altri mercati internazionali il 7 ottobre, compreso
l’Italia. Le prime foto evidenziano il cast di Bloodlines, tra cui
David Duchovny, Henry Thomas ,
Isabella Star LaBlanc, Forrest Goodluck, Jackson White, Jack
Mulhern e Pam Grier. Paramount+ ha anche svelato
il poster ufficiale.
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Cosa aspettarsi in Pet Sematary:
Bloodlines?
“Nel 1969, un giovane Jud
Crandall sogna di lasciarsi alle spalle la sua città natale di
Ludlow, nel Maine, ma presto scopre sinistri segreti sepolti al suo
interno ed è costretto ad affrontare un’oscura storia familiare che
lo terrà per sempre legato a Ludlow“, si legge nella sinossi
ufficiale. . “Unendosi insieme, Jud e i suoi amici
d’infanzia devono combattere un antico male che ha attanagliato
Ludlow sin dalla sua fondazione e, una volta dissotterrato, ha il
potere di distruggere tutto ciò che incontra. Basato
sul capitolo non raccontato di Pet Sematary, l’agghiacciante
romanzo di Stephen King, Pet Sematary: Bloodline è un terrificante
prequel e la storia non raccontata del perché a volte la morte è
meglio…”
Pet
Sematary: Bloodlines è diretto da Lindsey
Beer al suo debutto alla regia. Beer, meglio
conosciuto per aver scritto la sceneggiatura di Sierra
Burgess is a Loser, ha scritto Pet Sematary:
Bloodlines con Jeff Buhler. Lorenzo
di Bonaventura e Mark Vahradian sono i produttori del progetto.
Scritto da King , Pet Sematary è un romanzo horror del 1983 su un
cimitero che resuscita i morti. Il romanzo è stato adattato due
volte: un film del 1989 e un film del 2019.
30 anni dopo, Pet Sematary –
Cimitero vivente il film originale basato sul terrificante
romanzo di
Stephen King fa ritorno restaurato in 4k.
Scritto per lo schermo dall’autore
acclamato in tutto il mondo,
Stephen King, e basato sul suo iconico romanzo
bestseller, l’intenso Pet Sematary – Cimitero vivente
della regista Mary Lambert ha stupito ed entusiasmato il pubblico
all’uscita in sala nel 1989, guadagnando oltre 57 milioni di
dollari e diventando così il maggiore incasso per un film horror a
quei tempi.
30 anni dopo, la terrificante
rappresentazione del male assoluto fa ritorno in una nuova edizione
restaurata in occasione dell’anniversario nei formati Dvd,
Blu-ray e Steelbook 4k Ultra HD edizione limitata Mondo, a
partire dal 17 aprile con Universal Pictures Home Entertainment
Italia. In arrivo giusto in tempo per godersi il classico
originale prima del debutto al cinema del remake in arrivo al
cinema il 9 maggio.
Restaurato a nuovo in 4k Ultra HD
sotto la supervisione della stessa Mary Lambert, le versioni
Blu-ray e 4k Ultra HD presentano inoltre nuovissimi contenuti
speciali inediti, tra cui una conversazione con il cast e la troupe
del nuovo film che tratta l’impatto del film originale ed il
retaggio che quella storia ha lasciato; una nuova intervista con
Mary Lambert sui ricordi della produzione del
film, il restauro e la persistente influenza di Stephen
King; in più, nuove immagini dal dietro le quinte, gli
storyboard originali e annunci vintage. Entrambi i dischi
comprendono inoltre il commento al film di Lambert, un tour guidato
delle location sotto la guida dell’autore Stephen King ed
un’esplorazione delle origini del romanzo, un’introduzione al cast
e ai personaggi ed uno sguardo dietro le quinte alla realizzazione
del film.
Per il restauro, Lambert ha messo
mano al negativo originale del film, scannerizzandolo per catturare
nuovamente i dettagli originali. Secondo Lambert, “le ombre sono
molto più morbide ed i colori più ricchi… ed è bellissimo a
vedersi”.
Pet Sematary – Cimitero vivente CONTENUTI SPECIALI
ESCLUSIVI NEI FORMATI BLU-RAY E 4K ULTRA HD:
Pet Sematary: Paura e ricordi — Uno sguardo indietro a
questo grande classico con il cast e la crew di Pet
Sematary del 2019.
Pet Sematary: Rivisitazione — Nuova intervista con Mary
Lambert
3 nuove gallerie di immagini del dietro le
quinte: •Un’introduzione agli
storyboard di Mary Lambert
•Storyboard – Mai visti prima!
•Dietro le quinte
•Marketing
Il territorio di Stephen King
I personaggi
Filmare l’orrore
Commento al film della regista Mary Lambert
Pet Sematary – Cimitero vivente,
la trama
La terrificante storia di Stephen
King è un amato adattamento di uno dei migliori romanzi mai scritti
dall’autore. Nuovamente rimasterizzato per il 30° Anniversario, Pet
Sematary segue le tragiche vicende della famiglia Creed. Dopo la
terribile perdita del loro gatto, uno dei vicini suggerisce di
seppellirlo in un misterioso cimitero per animali situato vicino
casa. Quando il gatto riappare, è solo l’inizio di una serie di
eventi inquietanti e di forze oscure che si ridestano. Talvolta è
meglio essere morti.
Il nuovo agghiacciante adattamento
del romanzo di Stephen King Pet Sematary è in arrivo
l’11 settembre in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures
Home Entertainment Italia.
Le edizioni casalinghe in formato
Blu-ray e Steelbook 4k Ultra HD, in particolare, contengono oltre
90 minuti di contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese
da brividi, uno scioccante finale alternativo, uno sguardo ai
personaggi principali, materiale dal dietro le quinte, interviste
al cast e molto di più. Un pezzo imperdibile per ogni fan di
Stephen King che si rispetti, Pet Sematary (recensione)
è un viaggio emozionante, perverso e terrificante.
Il film sarà inoltre disponibile
nell’imperdibile formato steelbook 4k Ultra HD, che contiene anche
il disco Blu-ray, in esclusiva presso i principali rivenditori
online e in-store: Amazon, Feltrinelli, Mediaworld, IBS e
Mondadori.
Pet Sematary, la trama
Dopo che la famiglia Creed si
trasferisce da Boston alla campagna dei Maine, scoprono presto un
antico cimitero nascosto nei boschi vicino alla loro nuova casa.
Quando la sua famiglia viene colpita da una tragedia, una reazione
a catena scatena terribili conseguenze. Alcuni segreti sono meglio
lasciati sottoterra.
Pet Sematary CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI DVD,
BLU-RAY e 4k ultra HD:
Finale alternativo
Scene eliminate ed estese
Terrore notturno
La storia di Timmy Baterman
E molto altro all’interno del disco Blu-ray!
Pet Sematary BLU-RAY
Genere: Horror
Dischi: 1
Durata: 1 ora e 41 minuti ca.
Video:Formato Panoramico ad Alta
Definizione (2.39:1) Letterbox
Pet
Sematary, tra i film più attesi dell’anno, arriva in
anteprima nazionale a COMICON. L’horror movie,
basato sull’omonimo romanzo e best seller internazionale di
Stephen King, sarà mostrato al pubblico del
Comicon il 25 aprile, alle 15:30, presso l’Auditorium del
Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, grazie alla
collaborazione con 20th Century Fox.
Ad aprire la proiezione del film, la
preview del documentario Stephen King – Maestro
dell’horror, che sarà poi in onda in prima TV
assoluta su Paramount Network, canale 27 del digitale terrestre e
tivusat, il 1° maggio, giornata dedicata dal canale al maestro
dell’horror.
A introdurre la proiezione della
pellicola, in sala dal 9 maggio, e del documentario, in TV il 1°
maggio, ospiti d’eccezione due registi e un autore di
fumetti: i Manetti bros. e Tito Faraci, appassionati ed
estimatori del genere.
Diretto da Kevin Kölsch e Dennis
Widmyer, Pet Sematary è interpretato da Jason Clarke, Amy
Seimetz, Jeté Laurence, Hugo and Lucas Lavoie, e John Lithgow.
Pet Sematary segue le
vicende del Dr. Louis Creed (Jason Clarke) che, dopo aver
traslocato insieme alla moglie Rachel (Amy Seimetz) e i loro due
figli da Boston in una località rurale del Maine, scopre un
misterioso cimitero vicino alla sua nuova casa. Quando una tragedia
colpisce la sua famiglia, Louis si rivolge al suo bizzarro vicino,
Jud Crandall (John Lithgow), scatenando una pericolosa reazione a
catena dalle conseguenze terribili.
Il documentario Stephen King –
Maestro dell’horror racconta gli esordi della carriera del più
grande esponente letterario del genere horror.
La difficile infanzia,
caratterizzata dall’abbandono del padre e il precoce interesse per
lettura sono idue elementi che lo hanno maggiormente
caratterizzato. Le difficoltà di gestire la pressione e le
aspettative che si erano create intorno a lui dopo i primi successi
letterari, lo spinsero a rifugiarsi nell’abuso di alcool e di
droghe, ma la vicinanza della sua famiglia lo aiuta a
disintossicarsi ed a concentrarsi sulla sua grande passione per la
scrittura. Nel documentario compaiono anche i registi di Pet
Sematary oltre al biografo di Stephen King (George Beahm) e critici
cinematografici.
I romanzi di
Stephen King sono da anni spunti per sceneggiatori e registi
cinematografici. In attesa di
Chloe Grace Moret nei
panni della protagonista e Julianne
Moorein
quelli della sua fanatica madre, il prossimo film in uscita,
dedicato ai romanzi di King, sarà Pet
Sematary.
Pet Sematary aveva
già avuto una sua versione nel 1989, sotto la direzione
di Mary Lambert, ed un seguito nel 1992. Il film era già stato
da tempo annunciato, ora si è trovato anche il regista. La scelta è
caduta su Juan Carlos Fresnadillo, regista di
28 settimane dopo e
Intruders, che lavorerà su uno script
di Matt Greenberg e David
Kajganich.
Questa la trama del romanzo
Pet Sematary: In una limpida giornata
di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo
sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla
loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero
dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondariato, secondo
un’antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma
ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una
serie di episodi inquietanti e dall’improvviso ridestarsi di forze
oscure e malefiche.
L’oceano è una distesa d’acqua
contenente mille specie di pesci diversi. E si sa, nel ciclo
naturale della vita, i più piccoli, gli indifesi, vengono mangiati
da quelli più grandi. Ma alcuni, che sono magari veloci e hanno
grandi riflessi, riescono a fuggire e a sopravvivere.
Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget, la prima
serie comedy dei The Jackal, gruppo comico napoletano in
attività da ben diciotto anni, può essere introdotta con questa
metafora sulla fauna marina. Lo dice già il titolo, questa
è una storia che racconta tante storie, in cui i
protagonisti sono pesci piccoli che devono nuotare in un mare molto
vasto e spesso profondo, nel quale cercano, nonostante le
difficoltà, di non essere inghiottiti, per evitare di scivolare
nell’oscuro abisso.
Pesci piccoli. –
Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è una produzione
interamente The Jackal, insieme a Mad
Entertainment e in collaborazione con Amazon Prime
Video. Al timone della nave, o proprietario
dell’acquario per rimanere in tema, Francesco
Ebbasta, che dirige tutti e sei gli episodi, riuscendo a
far spiccare di ogni personaggio la sua personalità, in un
eterogeneo racconto corale. Per i The Jackal questo è il
debutto ufficiale su una piattaforma streaming e
il passaggio a un altro medium determina, per tutti loro, un nuovo
ed entusiasmante inizio, consolidando una carriera già molto
redditizia. Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee.
Poco budget arriva in esclusiva su Amazon Prime
Videodall’8 giugno.
Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte
idee. Poco budget, la trama
Dopo uno spot andato male con
Achille Lauro, Martina, creativa dell’agenzia Tree
of Us, viene spostata in una sede provinciale più piccola, nella
quale l’atmosfera e il metodo lavorativo usato sono completamente
diversi da quelli ai quali è abituata. Ogni membro del team,
composto principalmente da Fabio, Aurora, Ciro e
Gianluca, si approccia alla pubblicità in maniera
differente, ognuno con le sue idee e le sue soluzioni, non seguendo
delle linee guida specifiche. La convivenza all’interno
dell’agenzia risulta all’inizio difficile per Martina, abituata ad
altri equilibri e ritmi e soprattutto a seguire determinate regole,
cosa che li non sembra esistere. Imparerà, però, con il tempo ad
adattarsi al nuovo contesto, sforzandosi di aprirsi e conoscere i
suoi colleghi, tutti dalle stravaganti personalità.
Il mondo dei pesci piccoli
Il primo episodio di
Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget setta il tone of voice e si
caratterizza di tutti gli elementi costitutivi del gruppo: ilarità,
gioco, tradizioni e dialetto napoletano, sguardo critico sul
lavoro. Ogni tassello che nel tempo ha delineato – e formato – i
The Jackal ora si trasferisce sul piccolo schermo e nelle
immagini del racconto, diventato trasposizione seriale e
materica di quello che è sempre stato il gruppo comico.
Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget è i The Jackal, possiede la loro identità e
mantiene la loro leggerezza, e forse è proprio per questo che
funziona. Senza sottrarre spazio ad attimi più profondi.
Come ogni rappresentazione comica
che si rispetti, anche nelle più semplici e veloci battute, i temi
che vengono sciorinati sono posti sotto la lente giudicante sia di
chi li porta come narrazione sia di chi, dall’altra parte, osserva
e assimila. Ogni inside joke all’interno della serie – ce
ne sono tanti ma non troppi – è infatti innescato con
l’obiettivo di far luce su un problema, una difficoltà, un
cruccio. Nei primi due episodi l’agenzia deve affrontare l’arrivo
di un creativo, Martina, che rappresenta il metodo, l’anarchia,
anche la solitudine. Ma ha davanti un gruppo di persone coese, che
lavorano insieme, si aiutano, guardano al futuro e al nuovo e
vogliono appendere al muro il vecchiume che impedisce al grande
motore dell’agenzia di fare bene. Di fare meglio.
Di emanciparsi dagli schemi
standardizzati e lenti, in qualche modo. Ed è proprio nel
divertissement, nei momenti più goliardici in cui si ride fino alle
lacrime, che i The Jackal inseriscono con saggezza un insegnamento.
Lo introducono in una battuta, il ritmo ironico e compassato
retrocede per dare spazio a una riflessione sulla vita,
sull’esistenza di ognuno di noi, sul condividere il proprio spazio
con gli altri e sul credere in se stessi, per poi concludersi di
nuovo con dell’humor. Un’operazione alla Zerocalcare, potremmo
dire, in cui anche i The Jackal ci dimostrano di saper
padroneggiare il racconto, senza cadere in orribili
stereotipi o sbavature.
Da soli mai, uniti sempre
Oltre la bravura di saper
equilibrare ironia e serietà, in una bella altalena di emozioni, i
The Jackal cercano di contaminare il loro progetto con serie a
noi già conosciute, tipo The Office, a cui – a detta del
regista – ci sarà un riferimento esplicito nel quarto episodio, ma
dall’altra parte tentano anche di allontanarsi dal solito pattern
delle sitcom e non solo. Perché, a quanto pare, Pesci
piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget
attingerà da diversi generi, pur avendo le ossa di una comedy.
Anche in questo caso il gruppo riesce a distinguersi, a farsi in
qualche modo beffa delle solite linee guida da seguire quando si
realizzano prodotti del genere, regalando delle chicche molto
simpatiche che movimentano l’azione. Come, per esempio, il voice
over di Fru, che commenta con un microfono luccicante le vite dei
suoi colleghi imitando il narratore extradiegetico nel secondo
episodio.
Appurato, quindi, il genio creativo
dei The Jackal già da questi primi due episodi e confermata la loro
attitudine a questo tipo di racconti che sanno dialogare con il
pubblico e fidelizzarlo, si capisce nell’immediato dove vuole
focalizzarsi la serie: su quei lavori che non si vedono ma
che sono indispensabili, e sul gap presente
all’interno che è figlio del personalismo. È chiaro sin da
subito, e le restanti quattro puntate solidificheranno il discorso
iniziato con le prime due: i Jackal vogliono porre l’accento su
quelle categorie di lavoratori che operano nell’ombra, che a volte
non vengono neppure riconosciuti, molti perché troppo piccoli
rispetto alla concorrenza che vanta grandi nomi e di conseguenza
maggiore visibilità.
Ma che, nonostante tutto, sono
persone dignitose, che spingono dal basso la macchina aziendale, e
che in quella continua lotta nel rimanere vivi senza farsi divorare
dai più grandi, riescono a realizzare grandi cose pur rimanendo
piccoli. Trovando, nel gruppo, la forza per andare avanti. Perché,
in fondo, Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget lo sottolinea subito: solo insieme si può
cambiare il mondo.
S’intitola Pesci piccoli
– Un’agenzia. Molte idee. Poco budget la prima serie
comedy di The Jackal le cui inedite immagini saranno
presentate in anteprima assoluta a
COMICON Napoli venerdì 28 aprile nel corso di un
esclusivo e divertente incontro durante il quale i The Jackal
racconteranno curiosità e aneddoti legati a questo atteso progetto,
da loro ideato e prodotto.
Protagonisti di questo grande
evento, che arricchisce il programma Cinema & Serie TV di
COMICON 2023, sono Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora
Leone, Ciro Priello e il regista della serie
Francesco Ebbasta che incontreranno il pubblico al
Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. Prodotta da The
Jackal con Mad Entertainment e in collaborazione con Prime Video, Pesci piccoli –
Un’agenzia. Molte idee. Poco budget sarà
disponibile in esclusiva su Prime Video dall’8
giugno.
SINOSSI PESCI PICCOLI –
UN’AGENZIA. MOLTE IDEE. POCO BUDGET
Nell’epoca delle star di TikTok e di
vite di successo incorniciate nei social, cosa c’è di bello nel
fare ogni giorno una vita normale? E se questa vita normale si
svolgesse in una piccola agenzia di comunicazione social? Ciro,
Fabio, Fru e Aurora sono amici e colleghi immersi nel sottobosco
digital fatto di brand provinciali sfigati e piccoli influencer
tragicomici, ma anche fatto di gesti di amicizia, flirt tra
colleghi e riti di gruppo. L’arrivo di una nuova manager declassata
ma decisa a dimostrare il suo valore porterà un’ondata di novità, e
insegnerà loro che anche un’esistenza normale, senza successi
garantiti da milioni di follower, nasconde qualcosa di prezioso se
hai gli amici giusti.
Prime Video ha presentato al COMICON Napoli –
International Pop Culture Festival le prime esclusive immagini
della serie comedy Pesci
piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget,
prodotta e ideata dalla content factory The
Jackal. Ciro Priello, Fabio Balsamo, Aurora Leone,
Gianluca Fru e il regista Francesco
Ebbasta hanno mostrato ai fan il loro ultimo
lavoro con alcune clip della serie in anteprima e svelato
i retroscena che hanno portato la serie a realizzazione. La serie
in sei episodi racconta le vicende di una piccola agenzia digital
che sogna in grande ma alla fine sopravvive tra clienti
stravaganti e le difficoltà di una modesta realtà
di provincia. Pesci piccoli sarà
disponibile in esclusiva su Prime Video dall’8 giugno. Nel cast
protagonisti gli sciacalli Fabio Balsamo, Gianluca Fru,
Aurora Leone, Ciro Priello e con Martina
Tinnirello.
Nell’epoca delle star di TikTok e di
vite di successo incorniciate nei social, cosa c’è di bello nel
fare ogni giorno una vita normale? E se questa vita normale si
svolgesse in una piccola agenzia di comunicazione social? Ciro,
Fabio, Fru e Aurora sono amici e colleghi immersi nel sottobosco
digital fatto di brand provinciali sfigati e piccoli influencer
tragicomici, ma anche fatto di gesti di amicizia, flirt tra
colleghi e riti di gruppo. L’arrivo di una nuova manager declassata
ma decisa a dimostrare il suo valore porterà un’ondata di novità, e
insegnerà loro che anche un’esistenza normale, senza successi
garantiti da milioni di follower, nasconde qualcosa di prezioso se
hai gli amici giusti.
Prodotta da The
Jackal con Mad Entertainment e in collaborazione con Prime
Video, Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget si divide in sei episodi diretti da Francesco
Ebbasta, ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan che hanno
scritto il soggetto e la sceneggiatura con Luca Vecchi e Stefano Di
Santi. Completano il cast di Pesci piccoli Amanda Campana,
Anna Ferraioli Ravel, Angelo Spagnoletti, Veronica Mazza, Giovanni
Anzaldo, Sergio Del Prete, Flavio Pellino, Sara Penelope, Dino
Porzio, Francesca Romana Bergamo, Alessia Santalucia, Gianni
Spezzano, Marina Zanchi, Mario Zinno.
Prime
Video ha svelato il trailer di Pesci
piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget, la prima serie comedy prodotta e ideata dalla
content factory The Jackal, disponibile in
esclusiva su Prime Video dall’8 giugno. Pesci Piccoli.
Un’agenzia. Molte idee. Poco Budget è l’ultima novità per
i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano
di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso
Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o
€4,99/mese.
Nel cast protagonisti gli sciacalli
Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone, Ciro
Priello e con Martina Tinnirello. Tra le sorprese che
arricchiranno i sei episodi che compongono la prima serie anche sei
inaspettate special guest: Herbert Ballerina, Achille Lauro, Giovanni Mucciaccia,
Gabriele Vagnato, Valentina Barbieri e Mario “Il Ginnasio”
Terrone.
Nell’epoca delle star
di TikTok e di vite di successo incorniciate nei social, cosa c’è
di bello nel fare ogni giorno una vita normale? E se questa vita
normale si svolgesse in una piccola agenzia di comunicazione
social? Ciro, Fabio, Fru e Aurora sono amici e colleghi immersi nel
sottobosco digital fatto di brand provinciali sfigati e piccoli
influencer tragicomici, ma anche fatto di gesti di amicizia, flirt
tra colleghi e riti di gruppo. L’arrivo di una nuova manager
declassata ma decisa a dimostrare il suo valore porterà un’ondata
di novità, e insegnerà loro che anche un’esistenza normale, senza
successi garantiti da milioni di follower, nasconde qualcosa di
prezioso se hai gli amici giusti.
Prodotta da The Jackal
con Mad Entertainment e in collaborazione con Prime Video,
Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budgetsi divide in sei episodi diretti da
Francesco Ebbasta, ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan
che hanno scritto il soggetto e la sceneggiatura con Luca Vecchi e
Stefano Di Santi. Completano il cast di Pesci piccoli
Amanda Campana, Anna Ferraioli Ravel, Angelo Spagnoletti, Veronica
Mazza, Giovanni Anzaldo, Sergio Del Prete, Flavio Pellino, Sara
Penelope, Dino Porzio, Francesca Romana Bergamo, Alessia
Santalucia, Gianni Spezzano, Marina Zanchi, Mario Zinno.
Pesci
piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budgetsi unirà a migliaia di film, show e serie
già presenti nel catalogo di Prime Video tra cui le produzioni
italiane Original The Bad Guy, Prisma, Bang
Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho
Más, Laura Pausini – Piacere di
conoscerti, The Ferragnez – La
serie, All or Nothing: Juventus, Anni
da cane, Dinner Club, Vita da
Carlo, FERRO, le prime 3 stagioni
di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo e
di LOL: Chi ride è fuori ; le serie
pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs.
Maisel e i grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere,
Citadel, Argentina 1985, Jack
Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film
cinema, Il principe cerca figlio, Senza
Rimorso, Good Omens e Carnival Row,
oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 paesi e
territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16
migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre
che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altre
produzioni Original già annunciate sono il capitolo italiano
dell’universo Citadel, Everybody Loves
Diamonds e The Ferragnez – La Serie Stagione 2.
Nella cornice colorata del
Cinema Barberini, dopo la proiezione dei primi due
episodi di Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee.
Poco budget,
serie prodotta e ideata dai The Jackal con
Mad Entertainment, e in collaborazione con
Amazon
Prime Video, abbiamo incontrato in conferenza stampa
il gruppo comico partenopeo – Fabio Balsamo,
Gianluca Fru, Aurora Leone,
Ciro Priello – con la protagonista Martina
Tinnirello e il regista Francesco
Ebbasta. Il cast è approdato a Roma per presentare la
prima serie comedy dei The Jackal che, come dimostra l’anteprima
dei primi due episodi, ha un animo vivace e pieno di estro. I The
Jackal, arrivati con quel loro sorriso bonaccione illuminando
l’intera sala 4, prima di condividere il piccolo schermo come
colleghi, sono amici da una vita. Veri e sinceri. E il loro legame,
come in tutti gli altri medium nei quali abbiamo ritrovato i loro
volti – a partire dalle web series – è sempre stato la loro carta
vincente, ed è la chiave di volta anche di Pesci
piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget.
Per il loro debutto in piattaforma,
che ricordiamo sarà su Amazon Prime
Video l’8 giugno, il titolo della
serie è alquanto curioso e particolare e suscita,
inevitabilmente, molto interesse. È Ciro Priello, componente del
gruppo, a spiegare subito come è nato questo nome: “Non avevamo
idea di come chiamare la serie. Un giorno arrivò Aurora
(Leone, ndr) sul set e ci propose di chiamarla Pesci piccoli
come metafora del fatto che siamo una piccola agenzia in un mare di
agenzie più grandi. La motivazione ci è piaciuta e il titolo è
stato dato. Noi poi abbiamo fatto altri lavori in passato, però per
definizione questa è la prima serie comedy che va su una
piattaforma streaming, che è Amazon Prime.” “A differenza
dei nostri altri progetti, questa è la prima volta che i The
Jackal, come azienda, producono una serie. Non ci siamo solo noi
come volti, ma tutta la squadra costituita da venti persone”,
conclude Gianluca Fru, altro cuore del gruppo.
Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte
idee. Poco budget: un gruppo che si conosce
Il segreto del loro successo, e
dunque anche della
serie stessa, va perciò ricondotto alla loro forte e duratura
amicizia, che per questo progetto è stata il vero grande motore. A
far funzionare la nuova macchina seriale di Pesci
piccoli.- Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è
soprattutto il fatto che i The Jackal non hanno filtri l’uno con
l’altro. “Ci vediamo talmente tanto, e tutti i giorni, che
quello che ci diciamo tutto quotidianamente. Sul set siamo sempre
stati molto trasparenti, e non ci sono stati particolari
disaccordi. Le visioni che abbiamo, anche discordanti, le viviamo
tutti i giorni. La serie l’abbiamo affrontata con grande emozione,
perché per noi è un progetto molto importante, ma rimanendo quelli
di sempre”, dice Fabio Balsamo, una delle figure più
caratteristiche dei The Jackal. “La nostra fortuna è che
parliamo sempre di tutto, anche delle cose che ci piacciono meno.
Credo che sia la nostra più grande forza”, conclude Ciro
Priello.
Essendo un gruppo così consolidato,
l’interazione lavorativa con coloro che non ne fanno parte poteva
perciò essere un rischio o un problema. Eppure per il regista
Francesco Ebbasta non ci sono state difficoltà nell’entrare
dentro questo nucleo familiare molto stretto e intimo, ma
anzi il lavoro svolto con i The Jackal gli ha permesso di far
risaltare con facilità, ed equamente, tutte e quattro le
ingombranti personalità. “Il motivo per cui sono un gruppo così
stretto sta, secondo me, nel requisito per poter accedervi. Conosco
tutti i Jackal dal loro giorno zero, e ciò che mi sorprende
lavorando con loro non è tanto il talento eterogeneo che hanno, ma
la capacità e la sensibilità molto rara di riuscire a riconoscere,
anche dopo quindici anni di esperienza, di avere bisogno di una
squadra per lavorare al meglio. Questo è un grande talento, e loro
ce l’hanno.”
Fra tradizioni napoletane e
lavoro
Nel guardare i primi episodi, poi, è
stato chiaro sin da subito quali fossero veramente i due
protagonisti indiscussi: la Napoli delle
tradizioni, dei modi di dire e di fare, che funge anche da
sfondo, e il lavoro, in questo caso specifico
relativo alla comunicazione e all’agenzia, che costituisce in
generale la cifra tematica ricorrente nei prodotti del gruppo
comico. “La serie racconta un’altra sfumatura del lavoro”,
dice Francesco Ebbasta, “volevamo parlare di quei piccoli
contesti lavorativi, di provincia, in cui decine di persone
lavorano tutti i giorni nella comunicazione, che si svegliano
prestissimo la mattina per andare a fare il tik tok per la
paninoteca all’angolo. Dato che anche noi siamo partiti da un
contesto molto piccolo, per l’appunto provinciale, ci siamo chiesti
come facessero questi esseri umani, nell’epoca in cui tutti sono
famosi e tutti sono delle star, a convivere con questi esempi molto
alti di riferimento, ma nonostante questo svegliarsi la mattina
tutti i giorni alle 7, leggere una moltitudine di e-mail, e fare il
proprio lavoro. Pur consapevoli del fatto che quello che fanno non
cambierà il mondo. Questi erano un po’ gli eroi che
volevamo raccontare, quelli che riescono a
ritagliarsi dei rituali all’interno dello stesso ufficio
come la ball delle merendine o il karaoke, e riescono a
sopravvivere in questo contesto di supereroi, di influencer famosi,
continuando ad andare avanti, a far bene, a innamorarsi fra loro.
Si trattava, quindi, di raccontare la capacità di vivere il
quotidiano e di farlo all’interno di un gruppo, che è la cosa più
importante quando fai questo lavoro.”
Mentre per quanto riguarda Napoli,
il discorso è molto più d’identità che paesaggistico: “Napoli
ce l’abbiamo nel sangue”, continua il regista, “questo non
significa che dobbiamo per forza raccontare la città, che nella
serie fa comunque da sfondo, però i personaggi se la portano dietro
perché è parte di loro, per esempio nell’accento, che io preferisco
portare in scena perché dà loro verità, o nelle scelte musicali.
Abbiamo voluto conservare questo rimando alla tradizione pur
trattando un argomento che è tutto fuorché tradizionale, perché
questo tema delle web agency non era mai esploso prima. Non
riusciamo, anche trattando generi diversi o storie diverse, a fare
a meno di essere napoletani: ce l’abbiamo dentro e ci
appartiene.”
Elementi nuovi,
inserti autobiografici
In Pesci piccoli. –
Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, la protagonista,
Martina Tinnirello, non fa parte del gruppo comico
e questa è una vera e propria sorpresa per il pubblico. A spiegare
le ragioni di tale scelta ci pensa il regista: “L’innesco di
ogni prodotto di sitcom a cui siamo affezionati, e la serie ha
tanti riferimenti e omaggi anche a quelle con cui siamo cresciuti,
avviene sempre per un elemento esterno che viene introdotto
nell’equilibrio oramai stabile. A noi piaceva l’idea che un nuovo
elemento, ossia il meta testo, andasse in qualche modo a innescare
una serie di dinamiche all’interno di un gruppo consolidato”.
“Inserirsi in un gruppo consolidato non è per niente
semplice”, gli fa eco Aurora Leone aggiungendosi al discorso,
“ e quello che ci è piaciuto di Martina è stata la sua capacità
di interpretare un ruolo che è di rottura e dovrebbe risultare
antipatico, con una capacità espressiva molto sviluppata e una tale
ironia da farlo diventare il personaggio che piace.”
Nonostante ci sia una protagonista
estranea al gruppo, Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte
idee. Poco budget è comunque un prodotto che parla
dei The Jackal, e che ha al suo interno molti inserti
autobiografici. “L’ispirazione di tutto quello che accade nella
serie viene dalla nostra vita reale. Anche gli aneddoti”, dice
Gianluca Fru, “alcune cose sono vere, tipo la ball delle
merendine, un elemento che abbiamo davvero nei nostri uffici,
mentre altre cose sono solo vagamente ispirate da racconti di
terzi. Però in linea generale abbiamo raccontato il nostro
quotidiano. Noi ci siamo sentiti dei pesci piccoli con tante idee e
poco budget.” “In realtà ci identifichiamo ancora in pesci
piccoli perché non è solamente il budget a determinarci, ma anche
l’atteggiamento verso il lavoro”, conclude Fabio Balsamo,
“essendo un gruppo riusciamo ad equilibrarci sempre, sia quando
ci esaltiamo che quando ci abbattiamo troppo. Quindi la
mentalità è sempre quella di imparare e crescere, in un
mondo che ha tanto ancora da offrirci. E noi dobbiamo ancora
evolvere. Quindi saremo sempre dei pesci piccoli.”
Dal 13 giugno Prime
Video riapre le porte della Tree of Us,
l’agenzia di comunicazione e marketing in cui Ciro, Fabio, Greta,
Aurora, Gianluca e tanti altri cercano di sopravvivere al mondo e a
loro stessi. Proprio così, Pesci
Piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco
budget torna con un nuovo ciclo di episodi per una seconda stagione
che porta avanti tutte le particolarità del primo ciclo,
sconfinando nei territori dell’assurdo e del sentimentalismo, senza
perdere la sua natura.
Pesci Piccoli –
Stagione 2: dove eravamo rimasti?
Nella seconda
stagione Greta (Martina
Tinnirello) spinge l’azienda verso sfide su scala
nazionale con la complicità del producer Fabio, che continua a
essere estremamente gentile con lei, nonostante la giovane donna
non sembri meritare queste attenzioni (così pare, all’inizio).
Intanto, Aurora si impegna per superare l’addio di Alessio
all’agenzia, cercando di concentrandosi sull’agenzia e su quello
che sa fare meglio: preoccuparsi per i suoi colleghi/amici.
Intanto, Fru e Ciro affrontano i traumi del loro passato, imparando
sempre più ad accettarsi e a guardarsi in faccia da adulti risolti
(più o meno).
Pesci
Piccoli – Un’agenzia. Molte idee – Stagione
2 è ideata da Francesco
Ebbasta e Alessandro
Grespan, che firmano anche la sceneggiatura con
Alessandro Bosi e
Mary Brugiati, e diretta
da Francesco Ebbasta, Alessandro
Grespan, Danilo
Carlani e Alessio
Dogana. La squadra ha fatto tesoro del successo
della
prima stagione e senza sedersi su quel successo, ha cercato di
spingere oltre i confini di quello che si può fare in quel
microcosmo dell’agenzia, location (quasi) unica della serie, piena
di casi umani disperati, ma anche di tanto cuore e buone
intenzioni.
Pesci Piccoli – Stagione 2 – Cortesia di Prime Video
Profondità emotiva e senso
dell’assurdo
Dopo un paio di episodi
che arrancano, la seconda stagione comincia a entrare nel vivo,
mettendo al centro del racconto le trame orizzontali che portano
avanti lo sviluppo dei personaggi e abbandonando a poco a poco la
struttura episodica verticale che non fa molto bene alla
narrazione. Più che nella
prima stagione, le citazioni abbondano e gli omaggi si
sprecano, in un mondo costruito da millennials che faticano a
lasciarsi alle spalle la loro parte bambina ma che provano a
sopravvivere in un mare di squali.
Come accennato, questo
ciclo spinge l’acceleratore sul piano dell’assurdo, mettendo in
scena situazioni totalmente non plausibili eppure divertenti e che
si inseriscono con armonia nel tessuto del racconto. Basti pensare
ai “funerali in ufficio” oppure all’episodio 4, un viaggio su piani
mentali e temporali che fa impallidire Inception di Nolan e
proietta tutti, letteralmente, nel Fantabosco di Tonio
Cartonio.
Ma Pesci Piccoli
– Stagione 2 non teme la sua stessa crescita riuscendo
anche a ritagliarsi momenti di riflessione, sviluppando i
personaggi che, lungi dall’essere cartonati bidimensionali,
continuano però a corrispondere ai “tipi comici” che il gruppo
creativo napoletano porta avanti da quando è nato. E allora Fabio
sarà quello un po’ più burbero ma adulto e consapevole, Ciro quello
buono a tutti i costi, Aurora la crocerossina sempre un po’ in
difficoltà quando si tratta di prendersi cura di se stessa, Fru
meschino che vota il suo ingegno a futili e spesso distruttivi
fini. Questa tipizzazione viene arricchita da una dimensione più
profonda e emotiva che rende la serie, soprattutto nella seconda
parte, un prodotto valido, decisamente migliore rispetto al primo
“giro di prova”.
Pesci Piccoli – Stagione 2 – Cortesia di Prime Video
I pesci piccoli sono cresciuti
I “pesci piccoli” della
serie però non sono più così tanto piccoli e infatti fanno gola a
molte Guest che popolano gli otto episodi con frequenza e costanza.
Dal Maestro Peppe Vessicchio, a Maurizio
Merluzzo, passando per Stefano Rapone e
Danilo Bertazzi, fino addirittura a Paolo
Calabresi, gli ospiti illustri di questa stagione sono
tantissimi, tutti perfettamente collocati in flussi di racconto che
amalgamano perfettamente senso della comicità e dell’assurdo.
Una terza stagione, che
molto plausibilmente arriverà tra un paio di anni, dovrà fare i
conti con un fatto inequivocabile: questi Pesci Piccoli
sono decisamente cresciuti e dovranno (e dovremo) tutti tenerne
conto.
Anche alla
60° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ci sarà
spazio per vedere e parlare di calcio, ma non sarà la solita
partita. La sezione del Festival Muro del Suono propone
infatti un’esperienza calcistica del tutto inedita con l’evento
ITALIA-SPAGNA: VINCE CHI PERDE. La partita del Campionato europeo
2024 Italia-Spagna sarà trasmessa in diretta a Palazzo Gradari alle
ore 21.00 ma senza commento audio e diventerà un’inusuale
performance artistica grazie alle originali sonorizzazioni di
ANTINORIDELFERRONDEDEI e in cui i giocatori saranno loro malgrado
protagonisti inconsapevoli di un film.
Cosa succede se si toglie
la telecronaca ad una partita di calcio? Scopriamolo assieme
nell’ultima notte al ritmo del Muro del Suono.
ANTINORIDELFERRONDEDEI sono una fresca formazione di musica
contemporanea. Arrangiano, con dovizia tecnica ed intenzionale,
standard di musica quoti-diana e barocca, che poi utilizzano come
sound shaped landscapes in occasione di mostre, festival e fiere.
Denotano, fin dai loro primi lavori nel 1993, una spiccata
propensione per il gesto non concluso e l’assenza di qualsivoglia
attitudine seduttiva nei confronti dello spettatore. Singolarmente
hanno una lunga esperienza musicale, che ora mettono al servizio
del collettivo, sperando con questo di trovare pace.
Da San Paolo del Brasile,
arriva il primo film in concorso di quest’anno, una commedia nera,
una storia sul lavoro che diventa un noir, diretto dalla
ventinovenne Juliana Rojas e dal trentunenne Marco Dutra.
Attivista, detenuto, partigiano,
politico integerrimo e infine Presidente della Repubblica, il “più
amato dagli italiani”: questo e molto altro è stato Sandro
Pertini, come ci racconta il nuovo film ‘documento’
Pertini – Il combattente.
Scritto e diretto da
Graziano Diana e Giancarlo De
Cataldo, prodotto da Gloria Giorgianni
con Cesare Fragnelli e Tore
Sansonetti, il film arriva al cinema come evento
cinematografico, a febbraio,
distribuito da Altre Storie.
Giancarlo De
Cataldo – autore del libro Il combattente –
Come si diventa Pertinia cui il film si ispira –
ripercorre, anche come narratore presente in scena, la vita di
Pertini attraverso i racconti di testimoni illustri come
Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Gad
Lerner, Eugenio Scalfari,
Domenico De Masi e Gherardo
Colombo ma anche di molti personaggi dello spettacolo e
dello sport come Antonello Venditti,
Raphael Gualazzi, Ricky Tognazzi
e Dino Zoff. Un inedito mosaico di opinioni,
racconti e aneddoti accompagnato dalle tante canzoni dedicate al
Presidente da artisti italiani di generi ed epoche diverse.
Un ritratto non convenzionale in cui
le testimonianze si mescolano con repertorio d’epoca e linguaggi
innovativi che catturano l’attenzione anche delle nuove
generazioni, come la graphic novel animata, a cura
dell’illustratore Manuelle Mureddu, e il fumetto,
con i richiami al celebre avatar di Pertini creato da
Andrea Pazienza.
Pertini – Il
combattenteè una produzione
Anele, in collaborazione con Altre
Storie e Sky Cinema, in collaborazione
con Rai Cinema. Scritto e diretto da
Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo, prodotto da
Gloria Giorgianni con Cesare
Fragnelli e Tore Sansonetti e distribuito
in sala da Altre Storie, il film è tratto dal
libro di Giancarlo De Cataldo Il combattente – Come si
diventa Pertini (Rizzoli, 2014).
Arriva su Netflixun nuovo
adattamento del romanzo di Jane AustenPersuasione. Dopo la celebre opera di George
Mitchell del 1995 e dopo il film del 2007 con protagonista
Sally
Hawkins, ecco la versione Netflix di
Persuasione. Il film, diretto da Carrie
Cracknell, segue in modo abbastanza fedele la storia
originaria di Anne Elliot, interpretata da una principesca
Dakota
Johnson (Cinquanta sfumature,
La figlia oscura).
La trama di
Persuasione
Chi ha letto il
libro di Jane Austen conosce la trama del film.
Siamo nell’Ottocento. Anne Elliot (Dakota
Johnson), nobile dama inglese, è innamorata persa di
Frederick Wentworth (Cosmo Jarvis), un
povero ufficiale di sotto marina. Per la differenza di classe,
Anne è costretta dalla sua famiglia a rompere il
fidanzamento con l’uomo che, affranto, se ne va.
Otto anni dopo, Anne è
una 27enne zitella che pensa ancora al primo amore. Il mondo
attorno a lei è andato avanti, le sorelle sono inserite in società,
ma Anne non fa che disperarsi e confidarsi con l’amica
della madre defunta Lady Russell (Nikki
Amuka-Bird). Il caso vuole però che Frederick
Wentworth torni nella vita di Anne.
Frederickè ora un uomo ricco, ma non sembra
più interessato a corteggiare Anne. Tra questioni
economiche, ricevimenti galanti e corteggiamenti, Anne e
Frederick si riavvicinano lentamente, scoprendo un nuovo
tipo di affetto.
Un film in costume su misura per
Netflix
Come abbiamo detto,
non è la prima volta che il romanzo ottocentesco viene adattato in
un film. A differenza di altri prodotti però,
Persuasione è stato realizzato appositamente per
Netflix e per l’home video. Non a caso, il
lungometraggio ricorda Bridgerton,
la celebre serie in costume che ha spopolato sulla piattaforma.
Anche in questo caso gli elementi storici si mescolano ai tratti
distintivi delle commedie romantiche Netflix,
fatte di belle immagini e tratti stereotipati. In effetti, un
romanzo ottocentesco ben si presta a questo tipo di narrazione.
Sicuramente, il livello della
recitazione in Persuasione non è folgorante:
la protagonista Dakota Johnson, come anche gli altri
personaggi, è molto enfatica nelle battute e nelle espressioni. È
un effetto voluto? O forse è un modo per rendere con le immagini lo
stile di scrittura della Austen? È probabile, ma
questo aspetto ostacola la credibilità della storia e rende
difficile l’immedesimazione.
Adattare un romanzo di Jane
Austen
Persuasione è privo di
quell’interpretazione storica, leggiadra ma non frivola, che
troviamo, ad esempio, nel
filmEmma. (2020) di Autumn de Wilde.
Anche quest’ultimo è tratto da un romanzo della
Austen, ma risulta molto più interessante per il
pubblico odierno. La donna solitaria protagonista di
Emma., interpretata dalla sofisticata Anya
Taylor-Joy è un personaggio più curioso e più
stravagante dell’Anne di Persuasione. E,
probabilmente, la colpa non è di Jane Austen. Non
parliamo poi dei celeberrimi adattamenti con cui
Persuasione non regge il confronto: da Orgoglio e Pregiudizio (Joe
Wright) a Ragione e
sentimento (Ang
Lee).
Virtuosismi registici e
narrativi
Nonostante tutto,
la regista di Persuasione fa del suo meglio: le
immagini del film sono incredibilmente belle e variopinte, come
anche i costumi dei personaggi e le ambientazioni, da quelle più
regali a quelle più umili. La presenza di personaggi di varie etnie
è un punto a favore per il film: questo dettaglio, oltre a
rimandare agli attori di Bridgerton,
dà un tocco di modernità all’opera originale.
Discutibile è invece la scelta di
far parlare la protagonista direttamente allo spettatore: più
volte Dakota
Johnson, introducendo se stessa e i vari personaggi,
guarda in macchina e fa appello direttamente al pubblico. Questa
presa di posizione di Carrie
Cracknellnei confronti delle
regole narrative del cinema non convince fino in fondo e
sicuramente non dà nessun valore aggiunto a
Persuasione.
Personal Shopper –
Nonostante l’uomo si creda l’essere più evoluto dell’universo, con
la sua tecnologia avanzata, la sua letteratura, le sue società,
esistono domande appartenenti al cosmo a cui ancora non riesce a
dar soluzione. Cos’è l’umanità, da dove viene, qual è lo scopo
dell’esistenza? Nessuno può rispondere, eppure ognuno ha qualcosa
da fare, qualcosa da compiere nel mondo lungo la sua intera vita.
Chi nasce però ha da subito, in una visione macabra dell’esistere,
la morte costantemente alle spalle; lei osserva, lei aspetta, lei
sceglie, e quando nella sua testa risuona il Rien ne va
plus è tutto finito, che il nostro compito sulla Terra sia
terminato o meno.
Lasciare conti in sospeso con il
mondo tangibile però significa il più delle volte rimanere
intrappolati sotto forma di energia, di entità che da sempre per
nostra comodità chiamiamo fantasmi, spiriti. Questi possono
prendere possesso dei luoghi che li hanno ospitati in vita, possono
diventare l’ombra di persone a loro care rimaste ad affrontare il
vuoto del lutto, possono continuare ad amare, possono inseguire,
possono ossessionare. In Personal Shopper Maureen
è una medium, una persona estremamente sensibile in grado di
percepire presenze, di vedere ombre dal passato, un dono che
dall’esterno può sembrare un vero privilegio, un sogno ad occhi
aperti, ma che dal profondo la fa soffrire, la prosciuga, la
confonde. Ancor più dopo la scomparsa improvvisa di suo fratello
Lewis, l’ossessione di ritrovarlo, di rivederlo, di ascoltare le
sue ragioni la fa sprofondare in un labirinto di azioni prive di
senso e ansie ingiustificate, e trascina in modo diretto anche lo
spettatore oltre lo schermo.
Personal Shopper, il film
Olivier Assayas dà
una sferzata violenta alla sua filmografia e scrive un thriller
d’autore con pesanti sfumature horror, che finisce per essere più
nevrotico e instabile della sua stessa protagonista. Se
Kristen Stewart ha trovato il ruolo della sua vita,
una ragazzetta solitaria, ansiosa, instabile ma incredibilmente
attraente, il regista di Sils Maria – pur invocando
Victor Hugo e la pittrice Hilma Af
Klint – non riesce a dare una direzione alle sue idee.
Fra le righe di
Personal Shopper si trova tanta
spiritualità, tanto gusto per la scoperta come tanto fascino per
l’occulto, per l’invisibile, per la conoscenza; peccato soltanto
che fra questi temi importanti vengano incastrati anche degli
omicidi brutali, un ladro psicopatico, una ricerca dell’io condotta
a tappe casuali. Un peccato immane, poiché Assayas non è certo il
primo degli sprovveduti: molte scene e sequenze sono girate con
grande tensione e classe, persino alcune trovate di montaggio sono
di splendida fattura e gli attori sono diretti in modo impeccabile.
Ad essere più sforacchiata di una fetta di emmenthal è la
sceneggiatura, che avrà pure le sue buone ragioni, ma sono messe
sul tavolo in malo modo e neppure con una visione d’insieme se ne
riesce a cavare una storia appassionante.
Al contrario restano molti dubbi
d’intenti, primo fra tutti: che l’autore di
Aprés-Mai abbia strafatto, calcando la
mano su temi troppo lontani dal suo essere? Sarebbe bello poterlo
chiedere a uno spirito che conosce più di noi, dal fondo della
stanza potrebbe sempre risuonare un tonfo sinistro, spettrale, a
indicare un Si o un No. È che non tutti hanno voglia di conoscere
le risposte, quando le domande hanno poco interesse.
Dopo il successo riscosso in
occasione della presentazione avvenuta allo
scorso Festival di
Cannes, Personal
Shopper, thriller che vede
protagonista Kristen Stewart, torna a
mostrarsi in un nuovissimo trailer.
https://www.youtube.com/watch?v=Q1KzhMm7z8c
Diretto da Olivier
Assayas, il film è una ghost story ambientata in
quel di Parigi, dove il personaggio interpretato
da Kristen Stewart svolge il lavoro di
personal shopper. La vita della donna, tuttavia, sarà stravolta
quando comincerà a vedere il fratello morto poco tempo addietro ed
a ricevere misteriosi messaggi da una fonte ignota
(qui la nostra
recensione).
I personaggi Star Wars sono
tra i beniamini più amati della cultura popolare.
I Personaggi Star Wars: nomi e
curiosità
I personaggi di Star
Wars buoni, tra Repubblica, Jedi e Alleanza
Ribelle:
Anakin Skywalker: facciamo che mettiamo il suo nome
originario tra i buoni. Chiamato “Ani”, il nome è quello di un tipo
di uccello, e quindi viene associato al volo così come
“Skywalker“.
Era infatti un eccellente pilota.
Padme Amidala: suona come “Padma”, Sanscrito
per “loto”. Amidala, invece, sembra essere un impreciso anagramma
per “Dalai Lama”: e anche lei è stata scelta da giovanissima per
governare il suo popolo.
Luke Skywalker: un gioco di parole che
riprende il cognome del creatore: Lucas. Skywalker fa pensare a
qualcuno di cos potente che può camminare sull’aria. Inoltre, gli
Skywalker sono tutti piloti eccellenti.
Han Solo: Il suo nome implica il fatto che sia un
solitario. Un “cowboy dello spazio”, era originariamente un
mercenario.
Yoda: Il maestro che insegna a Luke
Skywalker (il suo ultimo Padawan, o allievo) tutto quello che
sa. Il nome ricorda la parole “yoga”, o “yogi”, che è un guru o
maestro e guida spirituale.
I Personaggi cattivi di Star
Wars:
Darth Vader: è il supercattivo della serie,
passato alla storia. Il nome diventò Darth Fener nelle traduzioni
italiane dei film originali. È il titolo di Anakin Skywalker una
volta passato al lato oscuro della Forza. Darth è un titolo
che significa “dark”, o “oscuro”.
Generale Tarkin: il comandante della Morte
Nera, la nave distruttrice delle dimensioni di un pianeta, di
proprietà dell’Impero.
Boba Fett: un cacciatore di taglie, e una
delle icone della trilogia originale.
Darth Sidious: o Scheeve Palpatine. Ha
ricreato l’ordine dei Sith e distrutto quello dei Jedi. Vive una
doppia vita, era infatti un Senatore. Il nome si riferisce al suo
carattere insidioso.
Personaggi Star Wars: Il risveglio
della forza, i nuovi arrivi
Ci sono tantissimi
personaggi nuovi in
Star Wars: Il risveglio della forza , con nomi nuovi,
che hanno portato alla ribalta nuove star. Come si chiamano, e che
significato hanno i loro nomi? Chi sono? Da dove vengono? Il
regista J.J. Abrams li ha spiegati a
Entertainment Weekly:
Personaggi Star Wars: Il risveglio
della forza – I buoni della Resistenza:
Rey e Finn. (Daisy
Ridley e John Boyega) A differenza di tutti gli altri
personaggi Star Wars, non conosciamo i cognomi dei due protagonisti
della nuova trilogia. Il regista Abrams ha detto che il mistero è
intenzionale. Che ci siano rivelazioni all’orizzonte?
Poe Dameron (Oscar
Isaac) è un pilota, un personaggio scapestrato e
intrepido parte della Resistenza. Inoltre, Abrams racconta che
qualcuno gli ha ricordato che Poe era il nome di peluche della
figlia. Sarà per quello che il nome gli suggeriva una certa
dolcezza.
BB-8. Il carattere rotondo e dinamico del
personaggio ha portato all’invenzione di un nome fatto di lettere
curve e suoni vivaci: “L’ho chiamato BB-8 perché è quasi
un’onomatopea.”
Personaggi Star Wars: Il risveglio
della forza I cattivi del Primo Ordine:
Generale Hux è il leader del Primo Ordine
ed è interpretato da
Domhnall Gleeson. È giovane e ambizioso. Abrams,
purtroppo ha difficoltà a ricordarsi l’origine del suo nome.
Capitano Phasma, il capitano cromato dei
Trooper, interpretato da Gwendoline
Christie, ha qualcosa a che fare con un film horror
del 1979 diventato cult: Phantasm. L’armatura
del soldato ha ricordato al regista del film.
Kylo Ren (Adam
Driver). “Ren”, come “Darth”, è un titolo onorifico.
Kylo Ren viene da “Knights of Ren” (I cavalieri di Ren). E il suo
nome originale? Il personaggio è circondato dal mistero, e Abrams
ha l’abitudine di tenersi stretti certi segreti.
Personaggi Star Wars: lego e
giocattoli
Una galassia lontana lontana, e una
vastissima gamma di merchandise e giocattoli dei personaggi
Star Wars.
Tra i migliori personaggi
Star Wars giocattoli spicca il droide telecomandato BB-8
di Hasbro. Ma non solo: LEGO ha prodotto un’intera
serie di personaggi Star Wars LEGO: tra Storm
Troopers, ufficiali della Resistenza, delinquenti, comparse,
colonnelli, droidi, e protagonisti. C’è tutta la galassia. Trovate
l’intera gamma di personaggi sul sito ufficiale di LEGO Star Wars.
Il reboot della saga ha
riportato i personaggi che i fan di Star Wars avevano più a
cuore: da Han Solo, a Chewbacca, alla principessa Leila
(la scomparsa Carrie
Fisher). Ma la squadra della Resistenza di
Star Wars 7 si è allargata: ecco i nomi dei nuovi
arrivi completi di spiegazioni.
Star Wars: la trama
Prima di tutto, un bel ripassone
per chi la saga la segue o l’ha seguita, e una piccola introduzione
per chi non l’ha mai vista (per quanto incredibile possa sembrare,
sì, quelle persone esistono).
La saga è ambientata in una
galassia (lontana lontana). Ogni episodio del film è aperto dalla
classica “opening crawl”: un testo che introduce lo spettatore al
preciso contesto dell’episodio, in caratteri gialli che si
allontanano man mano scorrono. In generale, ogni episodio vede una
lotta tra due ordini che sono l’incarnazione del bene e del male: i
Jedi e i Sith. Questi attengono dei poteri straordinari da
un’energia mistica chiamata Forza. I due ordini collaborano con
degli schieramenti: infatti, c’è sempre un regime autoritario
(l’Impero o il Primo Ordine) e, a contrastarlo, un gruppo che si
batte per la libertà (l’Alleanza Ribelle e la Resistenza).
Marvel è sinonimo di
supereroi. Il Marvel Cinematic
Universe, infatti, ha dato nuova vita ai personaggi
più famosi dei fumetti, imponendosi come uno dei franchise
cinematografici più amati (o forse, diventando proprio il franchise
cinematografico per eccellenza). I personaggi
Marvel sono tantissimi, e l’universo di supereroi sta
diventando sempre più intricato. Tra i tanti comparsi sul grande
schermo e su quello piccolo con le serie oggi distribuite, ce ne
sono però alcuni che si impongono per una loro maggiore importanza
all’interno dell’MCU.
Prima però è bene mettere le cose
in chiaro: Batman, Wonder Woman, Superman, Lanterna
Verde e Aquaman non sono Marvel, bensì
appartengono alla DC Comics. Inoltre, non
tutti i supereroi Marvel sono parte del
Team Avengers: ci sono personaggi che si rifiutano di
unirsi al gruppo, personaggi le cui strade non si sono ancora
incrociate. Ma non è detto che non succederà. Per fare un po’ di
ordine, vediamo insieme i principali personaggi Marvel, con gli
elenchi per sezioni dell’Universo e le schede dei più famosi.
I personaggi Marvel più
importanti
Personaggi Marvel: gli Avengers
Tra i primi in elenco ci sono
naturalmente gli Avengers, dai sei membri originali fino ai nuovi
entrati nel gruppo. Si tratta di un gruppo di supereroi che si
riuniscono per combattere le più grandi minacce del mondo e
dell’intera galassia. Sono questi i supereroi migliori al mondo,
dotati di innumerevoli risorse e forti legami.
Spider-Man
È forse il supereroe più conosciuto
di sempre. È stato all’origine della rinascita del genere dei
supereroi all’inizio degli anni Duemila, facendo avvicinare una
nuova generazione al genere. Si chiama Peter Benjaming
Parker, e acquista i suoi nuovi poteri quando viene morso
da un ragno radioattivo. Al cinema, è stato interpretato da
Tobey Maguire, Andrew Garfield e
Tom Holland. L’ultimo
capitolo cinematografico del supereroe è Spider-Man: No Way
Home, uscito nel 2021. Per quanto riguarda l’MCU, il
personaggio è però comparso prima in Capitan America: Civil
War, per poi divenire uno dei personaggi più
importanti delle attuali fasi narrative.
Si chiama in realtà Bruce
Banner, è ha una forza incredibile. Era uno scenziato, che
ha preso parte all ri-creazione dei poteri di Capitan America. Ma
quando testa il risultato del proprio lavoro su se stesso, le
conseguenze sono disastrose: quello che lo fa scattare è la rabbia,
al che si ingigantisce e cambia d’aspetto. Nel tempo, ha imparato a
controllare la propria trasformazione. Al cinema, è interpretato da
Mark Ruffalo.
Thor
Ha una forza incredibile, vola, e
ha un’arma speciale: un martello magico chiamato Mjolnir. È
comparso per la prima volta nel film a lui dedicato, Thor, nel quale scopre
di essere membro di una razza di divinità che vive nello spazio, in
un posto chiamato Asgard. Al cinema, è interpretato da Chris
Hemsworth.
Vedova Nera
Si chiama Natasha
Romanoff, ed è interpretata da Scarlett
Johansson. È una superspia eroica e carismatica, con
bellissimi e sexy capelli rossi. Non ha superpoteri: ma è
particolarmente brillante, agile e misteriosa. Nel 2021 ha infine
avuto un film tutto per sé, Black Widow, dove è
stato esplorato il suo passato.
Capitan America
È il nome di Steve
Rogers, interpretato da Chris Evans. Un
buon soldato e un uomo dall’animo gentile, ha forza, velocità e
resistenza fuori dal comune che sono il risultato di esperimenti
militari avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu congelato
e riportato indietro appena prima degli eventi che coinvolgono gli
Avengers.
Iron Man
Aka Tony Stark è il ricco e affascinante
personaggio interpretato da Robert Downey
Jr. È il personaggio con la storia più lunga tra tutti
gli Avengers. Intelligentissimo, ha ereditato un’azienda di
sviluppo di armi dal padre: con le risorse a disposizione, è
riuscito a inventare un congegno che permette al suo cuore di
continuare a funzionare dopo un incidente nel quale ha rischiato di
perdere la vita.
È interpretato al cinema da
Benedict
Cumberbatch. Conosciuto dal pubblico come studioso
dell’occulto, ha invece poteri di magia mistica e telepatia.
Inoltre, indossa l’Occhio di Agamotto, un amuleto che irradia una
sorta di ‘luce della verità’ in grado di svelare menzogne e
illusioni, leggere la mente, e aprire portali verso altre
dimensioni.
Occhio di Falco
Non ha superpoteri, ma è l’arciere
del gruppo. È apparso per la prima volta in Thor come
agente S.H.I.E.L.D., e in Avengers. Gli viene dato più
spazio in Avengers: Age of
Ultron. Interpretato da Jeremy Renner,
il personaggio ha avuto grande importanza negli ultimi film
dell’MCU, ottenendo poi una sua serie dal titolo Hawkeye.
Falcon
Si chiama Sam
Wilson, ed è apparso per la prima volta in Capitan America: Soldato
d’inverno. Ha delle gigantesche ali di metallo che gli
permettono di essere particolarmente agile e veloce in battaglia.
Interpretato da Anthony Mackie,
è uno dei nuovi pilastri per il futuro del Marvel Cinematic
Universe.
Visione
È interpretato da Paul Bettany, ed è
stato creato da Ultron, intenzionato ad usarlo come arma finale
contro gli Avengers. Il personaggio ha fatto la sua comparsa in
Avengers:
Age of Ultron, per poi acquisire sempre più importanza e
potere, fino a trovare un’apparente conclusione del suo arco
narrativo nella serie WandaVision.
Altri personaggi Marvel
importanti
Ecco invece altri importanti
personaggi del Marvel Cinematic Universe, alcuni dei quali ancora
non ufficialmente introdotti nella grande linea narrativa ma
prossimi al loro ingresso ufficiale. Altri, invece, sono volti noti
per i fan dell’MCU, i quali non fanno però parte degli Avengers,
lavorando principalmente in proprio.
Loki
È interpretato da Tom Hiddleston,
ed è il fratello cattivo di Thor. Ha poteri magici, è il dio
dell’inganno ed è il primo principale nemico degli Avengers, avendo
egli deciso di invadere la Terra usando un’energia cosmica chiamata
Tesseract. Inizialmente proposto come villain, Loki ha acquisito
sempre più fascino e apprezzamenti, fino a diventare un vero e
proprio antieroe. Sopravvissuto a mille pericoli, oggi è
protagonista della serie Loki, che esplora la
sua nuova vita nel Multiverso.
Daredevil
Si chiama in realtà Matthew
“Matt” Michael Murdock. Un ragazzino modello, un giorno
salva un uomo da un comion di sostanze tossico, e l’incidente gli
costa la vista. Ma i suoi altri sensi si sviluppano oltre i limiti
dell’umano. È un eroe tormentato, che dopo essere stato
interpretato al cinema da Ben
Affleck è tornato in TV con una serie omonima, dove il
nuovo interprete è Charlie Cox. Il
personaggio è comparso brevemente in Spider-Man: No Way
Home, segno che il suo ingresso ufficiale nel Marvel Cinematic
Universe è prossimo. Presto ritornerà in azione nell’annunciata
serie tv Daredevil:
Born Again.
È uno dei più tragicomici
(anti)eroi Marvel. Si distingue per la sua ironia e per il suo
essere politicamente scorretto. All’uomo viene diagnosticato un
cancro incurabile: se non per una misteriosa cura sperimentale, che
gli salverà la vita, gli darà superpoteri, ma causerà anche
parecchi danni. Interpretato da Ryan Reynolds,
conta già due film: il terz è in fase di lavorazione e lo
introdurrà nel Marvel Cinematic Universe.
Fantastici
Quattro
Non si sono ancora incrociati con
il Marvel Cinematic Universe e non accadrà fino al 2025, quando
finalmente uscirà il nuovo film Fantastici
Quattro, ma Mister Fantastic, la
Donna Invisibile, la Torcia Umana
e la Cosa sono prossimi al loro ingresso. Contano
però già tre film, di cui i primi due usciti nel primo decennio
degi anni Duemila e il terzo, Fantastic 4 – I Fantastici
Quattro, uscito 2015, con un nuovo cast e un’estetica più
raffinata. Si tratta di uno dei gruppi più famosi dell’universo
Marvel, noto per la varietà dei poteri dei componenti e il loro
gioco di squadra.
Wolverine
Uno dei personaggi più iconici, se
non il più iconico, a non aver ancora fatto il suo ingresso nel
Marvel Cinematic Universe, ma l’attesa sta per finire perché
Hugh Jackman
farà il suo debutto nell’MCU nell’attesissimo Deadpoo &
Wolverine, il nuovo film prodotto dai Marvel Studios
che debutterà al cinema il 25 luglio 2024.
Wolverine è il frutto di un esperimento che ha
reso un mutante capace di estrarre artigli dalle mani ancor più
potente. Con uno scheletro di metallo indistruttibile, egli è uno
dei più potenti guerrieri dell’universo Marvel. Pur non essendo
ancora entrato a far parte dell’MCU, il personaggio è già comparso
al cinema in numerosi film, dove è sempre stato interpretato
dall’attore Hugh
Jackman.
Blade
Blade, il cui vero nome è Eric
Brooks, noto anche come il cacciatore di vampiri, l’ammazzavampiri
o il “Diurno”, è un personaggio immaginario dei fumetti pubblicati
negli Stati Uniti d’America dalla Marvel Comics e creato da Marv Wolfman e Gene
Colan nel 1973. E’ in pre produzione un film presso i Marvel
Studios dal titolo Blade che sarà interpretato dal premio Oscar
Mahershala Ali.
Winter Soldier
James Buchanan Barnes, detto
“Bucky”, noto anche come il Soldato d’Inverno (Winter Soldier), è
un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Joe Simon (testi)
e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Timely Comics (in seguito
Marvel Comics). La sua prima apparizione avviene in Captain America
Comics (Vol. 1[1]) n. 1 (marzo 1941). Al cinema è interpretato da
Sebastian Stan.
Shang Chi
Shang Chi, maestro di una variante
Kung Fu che utilizza le armi, è costretto ad affrontare il suo
passato dopo essere stato convinto ad unirsi alla misteriosa
organizzazione dei Dieci Anelli. Il personaggio è apparso in
Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ,il venticinquesimo
film del Marvel Cinematic Universe e ha come protagonista Simu Liu
nel ruolo di Shang-Chi.
Gli Eterni
Gli
Eterni (Eternals)
sono un gruppo di personaggi dei fumetti pubblicati dalla Marvel
Comics. Sono una specie di esseri immortali (il fittizio nome
scientifico degli Eterni nell’universo Marvel è “Homo immortalis”)
e dotati di superpoteri. Ideati da Jack Kirby (testi e disegni) e
pubblicati dalla Marvel Comics, sono apparsi la prima volta in The
Eternals (prima serie) n. 1 (luglio 1976). Sono un ramo del genere
umano manipolato geneticamente dai Celestiali, in continua lotta
con la loro controparte malvagia, i Devianti.
Personaggi Marvel Femminili
Sono le nuove eroine del femminismo
contemporaneo pop, che combinano grande intelligenza e indipendenza
ad un fascino irresistibile. I personaggi femminili dell’Universo
Marvel sono tante, tra Avengers,Fantastici
Quattro, Guardiani della Galassia e
X-Men, tra gli altri:
ve le elenchiamo qui, le eroine e i modelli al femminile di una
nuova generazione.
Captain Marvel
Interpretata al cinema da Brie Larson, Captain Marvel è il nome da
supereroina di Carol Danvers, la quale entra in
possesso di poteri cosmici che la rendono tra le entità più potenti
di tutto il Marvel Cinematic Universe. Il film Captain
Marvel ci ha mostrato il suo infinito potere, poi riproposto
anche in Avengers: Endgame. Nel 2023, il
personaggio tornerà al cinema con il sequel TheMarvels.
Jean Grey
Personaggio dei fumetti creato da
Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato a partire dal
1963. Jean Grey è una mutante di livello omega
appartenente al gruppo degli X-Men ed è trai supereroi più potenti
dell’universo Marvel. Nell’universo Marvel targato FOX, e
recentemente ritornato ai Marvel Studios il personaggio è
interpretato da Sophie Turner.
In passato Jean Grey è stato interpretato da Famke Janssen
da adulta. Jean è il personaggio che conta il più alto numero di
morti e rinascite sotto vari aspetti nella storia del gruppo
mutante.
Tempesta
Tempesta (Storm),
il cui vero nome è Ororo Munroe è un personaggio
creato da Len Wein (testi) e Dave Cockrum (disegni) nel 1975.
Supereroina mutante, ha fatto parte degli X-Men per poi parteggiare
per i Vendicatori. Tempesta ha il potere di controllare il clima e
gli elementi, inoltre possiede un certo potenziale magico ereditato
da alcuni suoi antenati. Tempesta compare nella saga cinematografica degli
X-Men interpretata dall’attrice premio Oscar Halle Berry da
adulta e, in versioni più giovani, da April Elleston
Enahoro e Alexandra Shipp.
Mystica
Mystica è stata
creata da Chris Claremont (testi) e Jim Mooney (disegni) nel 1978.
Personaggio misterioso e ambiguo, soprattutto opportunista, fa
parte dell’universo narrativo degli X-Men in quanto mutante
mutaforma. Ha utilizzato numerosi pseudonimi: Raven Darkhölme,
Foxx, Helmut Stein, Mallory Brickman, B. Byron Biggs, Surge, Ronnie
Lake, Holt Adler, Leni Zauber e Raven Wagner. Ha il potere di
spostare gli atomi del proprio corpo per trasformarlo completamente
assumendo l’aspetto (inclusi gli abiti) di qualsiasi essere umano,
umanoide o semi-umanoide di qualsiasi sesso. Al cinema è stata
interpretata dall’attrice Rebecca Romijn da adulta
mentre Jennifer
Lawrence la interpreta da adolescente nella saga
prequel.
Donna Invisibile
La Donna Invisibile, all’anagrafe
Susan “Sue” Storm Richards, è stata creata da Stan
Lee e Jack Kirby nel 1961. È un membro dei Fantastici Quattro.
Sorella di Johnny Storm (la Torcia Umana) e moglie di Reed Richards
(Mister Fantastic) è capace di rendere il suo corpo e le cose che
tocca invisibili e di creare campi di forza praticamente
indistruttibili. Il personaggio è stato interpretato al cinema
prima da Jessica Alba
nei primi due film del 2005 e del 2007. Successivamente nel reboot
del 2015 è stata interpretata da Kate Mara.
Elektra
Interpretata da Elodie
Yung nella serie Netflix e da Jennifer Garner
nel film del 2003 con Ben
Affleck, è una delle anti-eroine più importanti delle storie di
Daredevil, una guerriera nonché interesse romantico di Matt
Murdock, nonostante spesso abbiano combattuto l’uno contro
l’altro.
Jane Foster
La dottoressa e scienziata e nonché
interesse romantico di Thor è stata interpretata da Natalie Portman
in Thor e in Thor: The Dark
World, salvo poi scomparire per problemi contrattuali
di Portman stessa con la Marvel. Dell’estate del 2019 è la notizia
che Natalie Portman tornerà però nel Marvel Cinematic Universe con
Thor: Love and Thunder, dove
assumerà l’identità di Mighty Thor, dotata dunque di poteri simili
al dio del tuono.
Peggy Carter
Probabilmente il personaggio
femminile più bello dei fumetti Marvel, agente fondatore dello
SHIELD è stata interpretata da Hayley Atwell
fino al cameo in Avengers:
Endgame. Lei è stata anche protagonista di due stagioni
della serie ABC a lei dedicata, protagonista di un One Shot Marvel
e interesse amoroso di
Steve Rogers.
Personaggio a cavallo tra il mondo
degli
X-Men e quello degli Avengers, è uno dei personaggi più potenti
in assoluto dei fumetti Marvel, figlia di Magneto e sorella di
Quicksilver. Elizabeth Olsen l’ha portata al cinema dalla
scena post credits di The Winter Soldier, in poi. Fa parte dei Nuovi
Avengers ed è protagonista di una delle serie Marvel
Disney+, WandaVision,
dedicata proprio a alla sua vita dopo gli eventi di Endgame.
Shuri
Shuri è un personaggio dei fumetti
statunitensi creato da Reginald Hudlin e John Romita Jr.,
pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in
Black Panther n. 2. Il personaggio di Shuri è interpretato
dall’attrice Letitia Wright e viene introdotto nella Fase 3
del Marvel Cinematic Universe a partire dal diciottesimo film della
saga cinematografica, intitolato “Black
Panther“. Da allora Wright è tornata ad interpretare
Shuri nei seguenti titoli della saga: Avengers:
Infinity War, Avengers:
Endgame e Black Panther:
Wakanda Forever di cui è la protagonista principale.
Yelena Belova
Yelena Belova (interpretata da
Florence Pugh) è una spia e assassina altamente addestrata che
si è allenata nella Stanza Rossa come una Vedova Nera ed è la
sorella adottiva di
Natasha Romanoff. Nel 2016, lavora con Romanoff, Alexei
Shostakov e Melina Vostokoff per fermare il generale Dreykov dopo
che ha riattivato il programma Stanza Rossa.
Kate Bishop
Kate Bishop, nota
anche come Occhio di Falco, è un personaggio dei fumetti
statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Creata da Allan Hinberg e
Jim Cheung, la sua prima apparizione avviene in Young Avengers n.
1. Apparsa per la prima volta nella serie tv Hawkeye
interpretata da
Hailee Steinfeld.
Kamala Khan
Kamala Khan è il
personaggio interpretato da Iman Vellani per la prima volta nella
serie tv Miss Marvel e
riprese nel film TheMarvels che è
uscito al cinema nel 2023. Kamala Khan è un
personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics
creato dagli editori Sana Amanat e Stephen Wacker, dalla scrittrice
G. Kamala è una ragazza americo-pakistana da Jersey City, New
Jersey con la capacità di modellare il proprio corpo che scopre di
avere il gene inumano[2] al termine del fumetto Inhumanity e assume
l’identità di Ms. Marvel succedendo al suo idolo, Carol Danvers,
dopo che quest’ultima è diventata Capitan Marvel.
Maria Rambeau
Maria Rambeau è è interpretato
dall’attrice Lashana Lynch e viene introdotto nella
Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire del
ventiduesimo film in assoluto della saga cinematografica,
intitolato “Captain Marvel”. Lynch torna a interpretare il ruolo
anche nel suo sequel, TheMarvels. Presso
la Edwards Air Force, Maria conobbe la collega Carol Danvers e le
due divennero molto amiche, aiutandosi a vicenda durante tutto il
periodo dell’addestramento.
Jennifer Walters / She-Hulk
She-Hulk, il cui vero nome è
Jennifer Walters, è un personaggio dei fumetti creato dallo
scrittore Stan Lee e dal disegnatore John Buscema nel 1980,
pubblicato dalla Marvel Comics. E’ apparsa per la prima volta nella
serie tv She-Hulk
interpretata da
Tatiana Maslany.
I prossimi mesi saranno ricchi di
Film appartenenti al MCU e i personaggi
Marvel che sbarcheranno in sala saranno gli eroi a cui il
pubblico ormai è molto affezionato. Tuttavia, la
Marvel che ci tiene molto a che i suoi fan siano
sempre felici e curiosi di entrare in sala, sta preparando una
folta schiera di personaggi nuovi, che potrebbero entrare nel cuore
degli appassionati.
I personaggi Marvel
che potrebbero diventare i preferiti dai fan
Thor Ragnarok, Black Panther, Guardiani della Galassia Vol. 2
saranno una magnifica vetrina per nuovi eroi, personaggi secondari
e villain che affolleranno ancora di più le schiere del MCU. Di
seguito i dieci personaggi più interessanti che potrebbero fare
breccia nel cuore di tutti gli spettatori. Molte delle new entry
sono personaggi femminili Marvel, una bella novità data la
maggioranza dei protagonisti uomini nel MCU
fino a questo momento.
Erik Killmonger (Black
Panther)
Si tratta del cattivo principale di
Black Panther. Nei fumetti è uno dei più vecchi nemici del sovrano
di Wakanda, è un guerriero molto dotato, grande stratega e persino
un economista, politico con poteri mentali. Killmonger sarà
interpretato da Michael B. Jordan, che ha già lavorato con
Ryan Coogler in Fruitvale Station e in Creed.
Serita (Black
Panther)
Letitia Wright, che vedremo in
Ready Player One, è stata scelta per un ruolo al momento
sconosciuto, sempre in Black Panther. Il nome provvisorio del
personaggio, Serita, non indica nessun personaggio dei fumetti.
Qualche rumors però ce la indica come un membro giovane
del Dora Milaje, mentre altre voci interessanti ce ne parlano
come di Shuri, sorella di T’Challa.
M’Baku (Black
Panther)
M’Baku è uno dei nemici più feroci
di Black Panther, nonchè uno dei membri più potenti del culto del
Gorilla Bianco. Conosciuto nei fumetti come Man-Ape, è uno dei più
grandi guerrieri wakandiani, secondo solo allo stesso Black
Panther. Dopo aver mangiato la carne e fatto il bagno nel sangue di
un Gorilla Bianco geneticamente migliorato con il vibranio, M’Baku
venne dotato di superumane abilità che lo hanno reso capace di
rivaleggiare con Black Panther o Captain America.
Il Dora Milaje
(Black Panther)
Visto brevemente in Captain America
Civil War, il Dora Milaje è la guardia del corpo speciale del
re T’Challa. Un membro della squadra si è scontrata con Vedova Nera
nel terzo film di Cap. Quel personaggio, Ayo, tornerà nel film
interpretato da Florence Kasumba. Le attrici Lupita Nyong’O e Danai
Gurira sono anche tra le attrici del cast che potrebbero
interpretare i membri dell’elite, rispettivamente Nakia e
Okoye.
Valkyrie (Thor:
Ragnarok)
Nel suo terzo film, Thor non
riceverà aiuto solo da Hulk e da Doctor Strange, ma anche da
Varkiria/Brunilde, nuovo personaggio che avrà il volto di Tessa
Thompson. Si tratta della principessa dell’armata Wrlstead,
scelta da Odino in persona per guidare le Valkirie, gruppo di
guerriere asgardiane, nei fumetti. Nel film potrebbe essere il
nuovo love interest di Thor, mentre nei fumetti lavora
occasionalmente al fianco dei Difensori e degli Avengers. Questo
per la Thompson sarà l’esordio in un blockbuster, ma non abbiamo
dubbi sul fatto che il pubblico la amerà.
Hela (Thor:
Ragnarok)
Colpo grosso per la Marvel,
l’essere riuscita a ingolosire la due volte premio Oscar Cate Blanchett per il ruolo di Hela,
supercattiva contro cui si scontrerà Thor. Si tratta della dea
asgardiana della morte e senza dubbio sarà un personaggio molto
affascinante.
Simon “Wonder Man” Williams (Guardians of the
Galaxy, Vol 2)
Non sarebbe un film di James
Gunn senza il cameo di Nathan Fillion, e così, stando ai primi
rumors, l’attore di Castle sarebbe atteso nel piccolo ruolo di
Simon Williams, alias Wonder Man, personaggio che ha ottenuto i
suoi poteri in seguito a un esperimento di Tony Stark.
Ayesha (Guardians of the Galaxy, Vol
2)
Non si sa molto del personaggio
nell’ambito del film di James Gunn, se non che sarà interpretato
dall’affascinante Elizabeth Debicki (Il grande Gatsby) e che sarà la villain
della storia. Per i fan dei fumetti invece è nota come la
controparte femminile di Adam Warlock. Fu creata da scienziati di
un Eclavve con la speranza di dare alla luce un essere perfetto per
i loro scopi nefasti.
Ego Il Pianeta Vivente (Guardians of the
Galaxy, Vol 2)
Sarà interpretato da Kurt Russell. Snake Plissken sta per essere
un pianeta vivente che non solo crea se stesso, ma che è stato
anche capace di generare un figlio. Questo dettaglio della vita di
Peter Quill è stato modificato rispetto ai fumetti, ma scommettiamo
che ci sarà comunque spazio per l’originalità e la storia ben
raccontata.
Mantis (Guardians of the Galaxy, Vol
2)
Nei fumetti, Mantis
fa parte per un po’ dei Guardiani nelle vesti di consigliera del
gruppo, date le sue doti empatiche. Oltre a questo è anche molto
dotata nelle arti marziali. Come abbiamo visto nel primo trailer,
il suo personaggio sarà veicolo di ilarità trai personaggi Marvel
del film e la sua pelle non sarà verde come nei fumetti, forse per
avere un maggior contrasto con Gamora.
Quali dei nuovipersonaggi Marvel vi
incuriosisce di più?