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Mademoiselle, recensione del film di Park Chan-wook

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Mademoiselle, recensione del film di Park Chan-wook

Dopo il passaggio nel concorso di Cannes 2016, arriva anche nelle sale italiane Mademoiselle (The Handmaiden) di Park Chan-wook. Il film, raffinato e rifinito, si presenta con un gioco di scatole cinesi, dove niente è come sembra e dove la morbosità e l’erotismo vengono mostrati sotto una lente asettica.

1930, la Corea vive un lungo periodo di occupazione giapponese. Sook-hee, una ragazza di umili origini, viene assunta come cameriera dalla nobile e ricca famiglia del conte Kouzuki per servire la nipote Hideko, che vive una vita solitaria nella grande tenuta di campagna con il bizzarro e autoritario zio e tutore. Ma la cameriera nasconde un segreto: è un’abile borseggiatrice ingaggiata da un truffatore che si finge un nobile giapponese. Dovrà aiutarlo a sedurre Hideko e convincerla a fuggire da casa: dopo averle sottratto l’eredità, il piano prevede di rinchiuderla in un manicomio. Tutto sembra procedere come previsto, ma Sook-hee e Hideko scoprono di provare una reciproca attrazione…

Il regista della Trilogia della vendetta, dopo l’inquietante parentesi anglofona con Stoker, torna al coreano, inserendo in un contesto storico preciso una storia di tradimenti morbosi, vizi e virtù, inganno, sesso e passione, ma anche di meschinità, ingordigia e complottismo. Davvero tante, troppe cose per una sola storia che, seppure con grande eleganza, si ferma alla superficie e tacco tutto senza affondare la sua bella lama in nulla.

La levigata patina lussuriosa del film si solleva senza lasciar vedere carne e sangue, senza diventare viva e vivida come era accaduto in capolavori del calibro di Oldboy, ma rimanendo un giorno anestetizzato per spettatori senza pulsioni.

Abile costruttore della messa in scena e capacissimo regista, con Mademoiselle, Park Chan-wook si lascia distrarre dalla moltitudine dei temi e degli argomenti, rimanendo sulla superficie di una bellissima scatola vuota.

Venezia 76, Leone d’Oro a Pedro Almodovar: “Una giustizia politica del tempo”

Una giustizia politica ottenuta grazie al tempo, così Pedro Almodovar ha parlato del suo Leone d’Oro alla carriera, riconoscimento che gli viene assegnato nell’ambito di Venezia 76. Il regista, uscito in sala lo scorso maggio con Dolore e Gloria, ha ricordato della sua prima volta alla Mostra e di come proprio al Lido è stato consacrato come regista internazionale.

“All’epoca della mia prima volta a Venezia, nel 1983, il direttore era Gianluigi Rondi e al governo c’era la Democrazia Cristiana. Il mio film era L’indiscreto fascino del peccato ed era stato considerato troppo osceno, ma la stampa ne parlò così tanto che fu impossibile, poi, toglierlo dalla selezione. Questo generò grande empatia e quindi ho un buon ricordo del mio primo Festival.”

Almodovar è poi tornato al Lido nel 1988, con il vitale Donne sull’orlo di una crisi di nervi: “Ricordo la mia seconda volta a Venezia come una festa. Ricordo le attrici, i colori dei loro vestiti, la loro varietà e l’immagine così vitale che davano della Spagna di allora. Abbiamo vinto il premio alla migliore sceneggiatura, quell’anno.”

Il suo ultimo film, Dolore e Gloria, è stato presentato al Festival di Cannes 2019, conquistando il premio alla migliore interpretazione maschile, Antonio Banderas, e ricevendo il plauso della critica internazionale e buone possibilità di arrivare anche agli Oscar.

“Dolore e gloria riassume parole per cui provo pudore, non voglio lamentarmi del dolore né mi piace vantarmi della gloria. Questo Leone d’Oro è un premio importantissimo. Qui a Venezia sono nato come regista, questa è un’emozione speciale. Se si vive abbastanza a lungo, il tempo diventa un elemento importante nella considerazione di ciò che ci accade. Nel ’88, quando ho presentato il film qui, il presidente di giuria era Sergio Leone, e con lei c’era anche Lina Wertmuller. Li ho incontrati per strada, in giro, e mi dissero quanto era importante per loro vedere film come il mio alla Mostra di Venezia. Mi piace considerare questo Leone come un segno di giustizia, poetica e politica, dopo 31 anni da quell’incontro.”

Ma Pedro Almodovar non è solo il regista che racconta di sesso e tabù, è quel regista che lo fa offrendo al pubblico di tutto il mondo una grande lente sulla società spagnola, rappresentando da sempre una grandissima libertà di espressione, di genere, di orientamento.

“Quando ho iniziato a fare il regista, non si parlava affatto di diversità. Gli anni ’80, in Spagna, hanno celebrato la fine di una dittatura di 40 anni e la cosa davvero importante per la popolazione era aver finalmente perso la paura e poter godere di una libertà mai vista prima. Il mio potere da regista mi ha permesso di imporre la varietà della vita che vedevo intorno a me, i miei personaggi stravaganti rappresentavano la vita e tutti gli orientamenti sessuali. Come artista il mio potere è quello di dare libertà morale ai miei personaggi. Quando ho cominciato, la cosa che più mi affascinava era proprio questo cambiamento, che ho visto e assorbito dalle strade, dalle infinite notti di Madrid. Io mi sono formato a questa università e questa ho raccontato, in un tempo in cui la democrazia in Spagna era reale.”

Star Wars IX: il cast parla del ritorno dell’Imperatore

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Star Wars IX: il cast parla del ritorno dell’Imperatore

Come ormai noto, Star Wars IX: L’Ascesa di Skywalker riporterà sul grande schermo il personaggio dell’Imperatore. Il mistero riguardo il come ciò avverrà non sarà probabilmente risolto fino al debutto nelle sale del film.

Intervistato a riguardo, il regista J.J. Abrams ha chiarito alcuni interrogativi a riguardo, dichiarando che “Il suo ritorno è parte di ciò su cui il film si basa. E’ nella locandina per un motivo ben preciso.”

“E’ il più grande cattivo nella storia di Star Wars. Ora che abbiamo concluso la storia, posso solo dire che non poteva andare diversamente. – dichiara invece l’attrice Daisy Ridley ha invece espresso il suo parere a riguardo. – “E’ perfettamente funzionale alla trama del film. Non si tratterà solo di come apparirà, ma tutto verrà spiegato.”

“Il Lato Oscuro è quello che è per mano sua, per i suoi piani e le sue azioni. – afferma John Boyega“Averlo nuovamente implica dover combattere nuovamente contro il più grande nemico di sempre. Sarà entusiasmante.”

Per attendere maggiori informazioni bisognerà attendere il prossimo trailer, ancora senza data d’uscita, nel quale potrebbe venir mostrato di più a riguardo.

Si ricorda che Star Wars IX – L’Ascesa di Skywalker arriverà nei cinema il 19 dicembre 2019. Alla regia ci sarà J.J. Abrams, già regista dell’episodio VII, mentre faranno parte del cast gli attori Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Mark Hamill, Richard E. Grant, Anthony Daniels, Billy Dee Williams, Carrie Fischer e Ian McDiarmid.

Fonte: ComicBookMovie

Pelikanblut, recensione del film di Katrin Gebbe #Venezia76

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Pelikanblut, recensione del film di Katrin Gebbe #Venezia76

In apertura nella sezione Orizzonti di Venezia 76, la regista tedesca Katrin Gebbe presenta Pelikablut, la sua opera seconda, un interessante progetto che gioca con la mescolanza dei generi e si concentra su una visione estrema, esasperata, totalizzante della maternità.

Wiebke vive con la figlia adottiva di nove anni, Nicolina, in un maneggio, dove addestra cavalli per la polizia, da utilizzare durante le manifestazioni. Dopo aver atteso molto tempo, ora ha la possibilità di adottare Raya, bambina di cinque anni, traumatizzata, per dare a Nicolina una sorella. Le prime settimane trascorrono in armonia, con Nicolina che gioca alla sorella maggiore e Raja che risponde con dolcezza alle sollecitazioni della nuova sorella. Ma poco dopo, Raya diventa sempre più aggressiva, tanto che la donna ricorre subito ad uno specialista e poi, di fronte ad atteggiamenti sempre più aggressivi, si rivolge addirittura a una sciamana.

Il concept si innesta un quella tradizione cinematografica che mescola il thriller psicologico al registro drammatico, tuttavia la durata eccessiva del film ne sfilaccia l’intensità emotiva, e la trama si arricchisce di sottotesti e similitudini ingenue che invece di rafforzare l’idea di partenza la annacquano.

Pure lo stile registico, così preciso all’inizio, diventa sciatto e lascia andare la tensione attentamente costruita nella prima parte del film. Quello che però lascia davvero spiazzati è l’ingenuità con cui la regista sceglie di concludere la storia, scivolando vertiginosamente nella giustificazione della superstizione, nella risoluzione del trauma e nello scioglimento dei noti in maniera semplicistica.

Pelikablut presenta un’intuizione vincente, che potrebbe portare il film in direzioni interessanti, anche solo per la scelta di generi tanto differenti da mettere insieme nella stessa storia, ma che manca clamorosamente il centro del bersaglio.

The Irishman: rivelata la durata del film di Martin Scorsese

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The Irishman: rivelata la durata del film di Martin Scorsese

Dopo un primo trailer, e l’annuncio delle date di distribuzione, viene ora finalmente svelata la durata complessiva del nuovo film di Martin Scorsese, intitolato The Irishman.

Stando a quanto riportato, il film avrà una durata di 210 minuti, ben al di sopra delle tre ore di The Wolf of Wall Street, fino ad ora il film più lungo del regista. Una notizia in parte prevedibile, considerando che più volte Scorsese ha dichiarato che il film prevede un numero di scene particolarmente sopra alla media dei suoi soliti film. Oltre al citato film con protagonista Leonardo DiCaprio, tra gli altri film di Scorsese con un elevato minutaggio si contano Quei bravi ragazzi, dalla durata di 146 minuti, The Aviator, che ne conta 170, e Silence, con i suoi 161 minuti.

The Irishman è basato sul romanzo I Heard You Paint Houses, scritto da Charles Brandt e basato sulla vita di Frank Sheeran, sicario della mafia e veterano della seconda guerra mondiale. Diventato ormai vecchio, Sheeran si trova a riflettere sugli eventi che hanno definito la sua carriera di sicario, e in particolare il ruolo che ha avuto nella scomparsa del leader sindacalista Jimmy Hoffa.

Ad interpretare Sheeran vi sarà Robert De Niro, che torna a collaborare con Scorsese a 24 anni da Casinò, mentre nel ruolo di Jimmy Hoffa ci sarà Al Pacino, alla sua prima collaborazione con il regista newyorkese. Tra gli altri interpreti si annoverano Joe Pesci, Harvey Keitel, Bobby Cannavale e Anna Paquin. The Irishman verrà presentato in anteprima il 27 settembre 2019 al New York Film Festival, per poi debuttare in alcuni cinema selezionati e su Netflix dal mese di novembre.

Fonte: CinemaBlend

The Laundromat: il primo trailer del film di Steven Soderbergh

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The Laundromat: il primo trailer del film di Steven Soderbergh

Contrariamente a quanto annunciato qualche anno fa, il regista Steven Soderbergh sembra ben lontano dal ritirarsi dal cinema. In questi anni il premio Oscar ha infatti realizzato film come La truffa dei Logan, Unsane, e High Flying Bird.

Ora il regista è pronto a tornare al cinema, e su Netflix, con il suo nuovo film intitolato The Laundromat. Il film è basato sul libro “Secrecy World”, del giornalista Jake Bernstein ed è incentrato sullo scandalo dei Panama Papers.

Il film ha per protagonista la vedova Ellen Martin, la quale inizia ad indagare su una frode assicurativa che la conduce ad uno studio legale di Panama City, gestito dai soci in affari Jurgen Mossack e Ramon Fonseca. La donna scoprirà presto che il suo caso è solo una piccola parte di milioni di file che contengono informazioni su società offshore impegnate in attività di riciclaggio.

Ad interpretare Ellen Martin ci sarà la tre volte premio Oscar Meryl Streep, mentre nei ruoli di Mossack e Fonseca ci saranno rispettivamente Gary Oldman e Antonio Banderas.

The Laundromat sarà presentato in anteprima al Festival di Venezia 2019, dove competerà per il Leone d’oro al miglior film. Il film verrà poi distribuito in alcune selezionate sale cinematografiche prima di approdare il 18 ottobre 2019 sulla piattaforma streaming Netflix. Così facendo potrà rientrare nella stagione dei premi cinematografici che conduce fino agli Oscar, previsti per il febbraio 2020.

Fonte: Empire

 

IT – Capitolo Due: secondo il regista c’è materiale per altri sequel

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Con l’uscita di IT – Capitolo Due nei cinema il prossimo 5 settembre si conclude la trasposizione cinematografica del romanzo di Stephen King ad opera di Andy Muschietti.

Eppure stando alle parole del regista, ci sarebbe ancora molto materiale legato alle origini della creatura comunemente chiamata IT che potrebbe essere esplorato in uno o più sequel.

“C’è un’intera mitologia legata al libro. – ha dichiarato Muschietti in un’intervista – E la mitologia offre numerose opportunità all’esplorazione. IT ha vissuto sulla terra per milioni di anni, è stato in contatto con gli umani per centinaia di secoli, ogni 27 anni. Immaginate quindi quanto materiale ci sarebbe da poter approfondire.”

Le parole del regista farebbero dunque pensare ad un universo cinematografico basato sull’opera di King, ma sempre Muschietti ci tiene a ribadire che per quanto sia bello fantasticare sulla mitologia, per il momento non ci sono sequel o prequel in lavorazione.

Dopo il successo del primo capitolo, che ha incassato 700 milioni di dollari, divenendo il film horror con il maggior incasso nella storia del cinema, IT – Capitolo Due promette una nuova epica avventura, dove il gruppo denominato Perdenti si scontrerà nuovamente contro il malvagio Pennywise, tornato in cerca di vendetta.

Il cast del film è composto da Bill Skarsgard, James McAvoy, Jessica Chastain, Jay Ryan, Bill Hader, Isaiah Mustafa, James Ransone, Xavier Dolan, Sophia Lillis, Jeremy Ray Taylor, Finn Wolfhard, Jaeden Lieberher, Will Beinbrink, Chosen Jacobs e Nicholas Hamilton.

Fonti: ComicBookResource

Black 5: Michael Bay alla regia del nuovo film Sony

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Black 5: Michael Bay alla regia del nuovo film Sony

Il regista Michael Bay (Bad Boys, Transformers, 13 Hours) dirigerà il nuovo film programma per la Sony, dal titolo Black 5. Benché per ora cast e trama non siano stati rivelati, una prima descrizione del film riporta che sarà ricco d’azione, il che è una costante nella filmografia di Bay.

La sceneggiatura del film è stata scritta da Ehren Kruger (The Talisman). Lo stesso Bay avrà anche il ruolo di produttore insieme al socio Erwin Stoff, con cui ha già collaborato per 13 Hours. L’inizio della produzione del film è prevista per i primi mesi del 2020.

Black 5 andrà così ad arricchire la filmografia del regista, specializzato in sequenze ad alto tasso esplosivo e dinamico. Tra i titoli per cui è più celebre si citano inoltre Armageddon, Pearl Harbor, The Island, e Pain & Gain.

Prima dell’annunciato film Sony, Bay tornerà al cinema con il film 6 Underground, con protagonista Ryan Reynolds e attualmente in post-produzione, ed il film Robopocalypse, un thriller sci-fi scritto da Drew Goddard ambientato in un futuro distopico dove i robot hanno preso il sopravvento sull’umanità.

Tra gli imminenti film in uscita per la Sony si annoverano invece Piccole donne, diretto da Greta Gerwig, Zombieland: Double Tap, Charlie’s Angel e Bad Boys for Life, terzo film della trilogia con Will Smith e Martin Lawrence.

Fonte: ComingSoon.net

The New Pope: il primo trailer della serie di Paolo Sorrentino

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The New Pope: il primo trailer della serie di Paolo Sorrentino

In procinto di essere presentata in anteprima al Festival di Venezia 2019, The New Pope, la nuova stagione della serie di Paolo Sorrentino si svela attraverso un primo accattivante teaser trailer.

La nuova miniserie è il sequel diretto di The Young Pope, trasmessa su Sky Atlantic dal 21 ottobre al 18 novembre 2016. Per questa nuova stagione Sorrentino ha arricchito il cast, affiancando a Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando attori come John Malkovich, Jane Fonda e Marilyn Manson.

Negli episodi andati in onda nel 2016 facevamo la conoscenza di Lenny Belardo (Jude Law), giovane cardinale statunitense, mite e dallo scarso peso politico. Eletto pontefice con il nome pontificale di Pio XIII, egli si dimostrerà un papà controverso e per nulla incline a farsi comandare, rivelando un carattere machiavellico e manipolatore.

Stando a quanto riportato da Sorrentino, regista di tutti gli episodi, la nuova stagione ripartirà esattamente da dove terminava la precedente, esplorando i temi lì solo accennati. Ancora non si sa molto della trama, che il regista ha voluto tenere il più segreta possibile, ma dal titolo e da quanto mostrato nel teaser sembra proprio che un nuovo papa, incarnato dall’attore John Malkovich, prenderà il posto di Lenny Belardo.

Come detto, la serie verrà inizialmente presentata in anteprima a Venezia, per poi ottenere una distribuzione televisiva su Sky Atlantic a partire dall’autunno.

https://www.youtube.com/watch?v=g1Gm_txfh_s

Fonte: Empire

Christopher Nolan, Martin Scorsese e altri presentano la “Filmmaker Mode”

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Vedere i film sul televisore di casa propria è ormai una pratica ampiamente diffusa. Spesso però proprio su questo vengono a modificarsi una serie di parametri che inficiano sulla visione. Per questo motivo è nata una coalizione tra alcuni dei maggiori autori cinematografici per porre rimedio a questi inconvenienti, preservando la qualità di un film riprodotto sul televisore.

Martin Scorsese, Christopher Nolan, James Cameron, J.J. Abrams, Rian Johnson e altri ancora sono attualmente in aperta collaborazione con UHU Alliance per stabilire un nuovo standard per la TV in 4K chiamato “Filmmaker mode”.

“Attraverso questa modalità sarà infatti possibile preservare quanto originariamente realizzato dai registi, – ha dichiarato Christopher Nolandagli aspetti tecnici al modo in cui è stato ultimato in cabina di montaggio. Questo permetterà allo spettatore una fruizione come l’autore la desidera.”

“Le moderne televisioni offrono numerose possibilità in termini di capacità tecniche, ma questo significa anche che occorre preservare l’intento originale del regista, affinché non venga snaturato nella riproduzione in home video. La “Filmmaker Mode” avrà proprio questo compito.” Conclude sempre Nolan.

Stando a quanto riportato nel video di presentazione del progetto, la Filmmaker Mode disabiliterà il livellamento del movimento, e preserverà invece l’originale aspect ratio, il bilanciamento dei colori e il frame rate di un film.

Per questa nuova modalità non è ancora prevista una data di lancio, ma per ogni amante del cinema ben presto sarà un fattore da verificare al momento dell’acquisto di un nuovo televisore.

Fonte: Empire

Venezia 76: Ad Astra e Marriage Story per il primo giovedì della Mostra

Dopo il maestro orientale Kore-eda, Venezia 76 torna a quello che è stato il trend degli ultimi anni, i grandi registi americani. Arrivano oggi in laguna Noah Baumbach e James Gray che presentano, rispettivamente, Marriage Story e Ad Astra.

Con i due registi arriva anche una delegazione di superstar, con Baumbach che porta con sé i suoi protagonisti, Scarlett Johansson e Adam Driver, e Grey che invece ha diretto Brad Pitt, già avvistato ieri al Lido.

Se Baumbach si concentra sulla quotidianità e in particolare sul dolore legato alla separazione di una coppia, Gray proietta lo spettatore in un viaggio fantascientifico oltre le stelle, come aveva già fatto, con grande successo, Alfonso Cuaron, che proprio qui a Venezia aveva presentato Gravity.

Le verità: recensione del film di Hirokazu Kore-eda #Venezia76

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Le verità: recensione del film di Hirokazu Kore-eda #Venezia76

Ai registi di fama internazionale e di livello artistico riconosciuto può capitare di sentirsi disorientati nel momento in cui decidono di dirigere un film in un’altra lingua e di produrre film in un territorio che non è il loro di origine, e il timore era lo stesso anche per Hirokazu Kore-eda con Le verità, titolo di apertura, in Concorso, di Venezia 76.

Il regista di Un affare di famiglia poteva inciampare nello scalino su cui sono caduti autori del calibro di Asghar Farhadi e Ingmar Bergman, fino al recente caso di Xavier Dolan, e invece riesce ad aggirare l’ostacolo, senza consegnare al suo pubblico il suo film migliore, ma regalando comunque il suo tocco personale alla storia.

Le verità, basato su una piece teatrale, racconta di Fabienne, grande star del cinema francese che volge ai 70 anni, e del rapporto che ha con la figlia, sceneggiatrice che è dovuta scappare negli USA per allontanasi dalla presenza ingombrante della madre. Nel loro rapporto conflittuale si inseriscono molti personaggi, dal passato e dal presente, ad arricchire e scombussolare ancora di più la loro relazione.

Le verità è un film di un umorismo sottile, un racconto fluido in cui Kore-eda riesce a diluire i temi che gli sono cari, in particolare quelli legati all’ambito familiare, con un tono ironico che non sempre gli appartiene ma che si sposa alla perfezione con i tempi degli attori, in particolare della magnifica Catherine Deneuve e dell’altrettanto brava Juliette Binoche.

Il regista giapponese riesce a infondere nella storia, soprattutto nel personaggio della giovanissima Charlotte, una dolcezza che arriva allo spettatore con grande immediatezza ed è direttamente mutuato dal modo che ha Kore-eda di raccontare.

La scelta del titolo, che in italiano è declinato al plurale, sembra stare ad indicare tutti quei segreti, quegli atteggiamenti, quelle scelte che nel corso della vita hanno condizionato e ostacolato le due donne nel loro approccio reciproco. La verità è quello che nessuna delle due conosce sull’altra ed è quella che non si riesce mai a dire, soprattutto per Fabienne, attrice anche nella vita vera.

Il tono controllatissimo del film non lascia trasparire la furia che la sensibilità di un altro regista avrebbe potuto scatenare, dato l’argomento, ma si ha l’impressione che tutto questo controllo penalizzi l’emozione, ed è un peccato, data la grande capacità che il cineasta giapponese ha di controllarle e di lasciarle fluire attraverso le sue storie.

Venezia 76, red carpet: il gala di apertura all’insegna della bellezza

La madrina Alessandra Mastronardi, ma anche la giuria presieduta da Lucrecia Martel, gli ospiti e i protagonisti del film di apertura, in Concorso, Le verità.

Il tappeto rosso del gala di apertura di Venezia 76 è stato ricco di volti, abiti, glamour, e di seguito ecco il nostro racconto della serata in foto:

Joker: il trailer finale italiano del film con Joaquin Phoenix

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Joker: il trailer finale italiano del film con Joaquin Phoenix

Sarà presentato a Venezia 76 sabato 31 agosto Joker, di Todd Phillips, il nuovo film con protagonista Joaquin Phoenix, che promette di dare un nuovo sguardo sulla nascita del personaggio che tutti conoscono come la nemesi di Batman.

La Warner Bros ha diffuso il trailer italiano ufficiale.

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Roman Polanski e parità di genere dominano la conferenza di apertura di Venezia 76

Mentre il Concorso di Venezia 76 si aprirà tra poche ore con Le verità di Hirokazu Kore-eda, Alberto Barbera e la giuria ufficiale, guidata da Lucrecia Martel hanno già scaldato i motori con una conferenza di apertura all’insegna della discussione dei temi caldi che hanno affollato le pagine dei giornali di settori all’indomani dell’annuncio del programma della Mostra di quest’anno.

L’incontro è stato dominato dal dibattito sull’inclusione nel concorso del festival di J’accuse, di Roman Polanski, nonché sul fatto che solo due cineaste donne sono state selezionate per il concorso ufficiale.

Per quanto riguarda Polanski, Barbera ha ribadito di essere “convinto che dobbiamo separare necessariamente tra l’artista e l’uomo. La storia dell’arte è piena di artisti che hanno commesso crimini di diversa natura, tuttavia abbiamo continuato ad ammirare le loro opere d’arte. Lo stesso vale per Polanski, che secondo me è uno degli ultimi maestri ancora attivi nel cinema europeo”.

Lucrecia Martel ha preso una posizione diversa, dicendo: “Non separo l’uomo dall’artista. Penso che emergano aspetti importanti del lavoro nell’uomo.” In merito alla condanna di Polanski del 1977 per sesso illegale con un minore, la regista ha detto: “Un uomo commette un crimine di queste dimensioni e viene poi condannato con la vittima si ritiene soddisfatta del risarcimento, è una situazione difficile da giudicare… È difficile definire quale sia l’approccio giusto che dobbiamo adottare con le persone che hanno commesso determinati atti e sono state giudicate per essi. Penso che queste domande facciano parte del dibattito dei nostri tempi.”

Tuttavia, la Martel ha aggiunto che non intende partecipare a una cena organizzata per il film di Polanski che sarà proiettato durante il terzo giorno di Venezia 76. La regista argentina ha dichiarato: “Non mi congratulo con lui, ma penso che sia corretto che il suo film sia qui in questo festival, dobbiamo sviluppare il nostro dialogo e questo è il miglior posto possibile per proseguire con questo tipo di discussione”.

Inoltre, in merito alle questione del genere, la Martel ha sostenuto l’idea di quote per aumentare la parità nei festival. Ha permesso che la quote rosa non sono un’espediente soddisfacente, ma ha detto, “non ci sono altre soluzioni per garantire l’inclusione delle donne o per dare alle donne il posto che meritano. Le quote rose sono pertinenti per il momento. Mi piacciono? No. Ma non credo di conoscere nessun altro sistema che costringerebbe questo settore a pensare in modo diverso e prendere in considerazione i film diretti da donne”.

Barbera prende una posizione opposta. “Sono completamente contrario alle quote rosa nella selezione di un festival cinematografico. Dovremmo pensare a quote in diversi settori – per l’ammissione a scuole di cinema o finanziamenti – in cui il pregiudizio è ancora in atto. Introdurre quote rosa (a un festival) sarebbe offensivo perché andrebbe contro gli unici criteri che dobbiamo considerare, che è la qualità del singolo film.”

Venezia 76: Catherine Deneuve e Juliette Binoche le prime dive della Mostra

Catherine Deneuve e Juliette Binoche sono le prime dive a sbarcare a Venezia 76. Le due attrici francesi sono le protagonista di Le verità, il film di Hirokazu Kore-eda che apre il concorso 2019.

Eccole al photocall:

Venezia 76: Hirokazu Kore-eda apre il Concorso con Le verità

Venezia 76: Hirokazu Kore-eda apre il Concorso con Le verità

Lo abbiamo visto in sala con il bellissimo Un affare di Famiglia, vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2018 e arrivato in sala a settembre dello stesso anno, adesso Hirokazu Kore-eda apre il concorso di Venezia 76 con il suo ultimo film, l’esordio in una produzione non giapponese, Le verità (Le verite), con Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke.

A quanto dichiarato dallo stesso regista, la scelta di questo film come esordio fuori dai confini domestici è stata casuale, in quanto è dal 2011 che Juliette Binoche lo ha invitato a collaborare con lei e il testo teatrale da cui è tratto il film è stato il prescelto per attuare questa collaborazione.

Per Juliette Binoche “girare con Kore-eda era un sogno, sono 14 anni che aspetto di stare in un film con lui. Sono stata felicissima di incontrarlo e lavorare con lui, è stata la realizzazione di tutti i miei sogni. Poi per me Catherine è il simbolo della femminilità, ero piccolissima quando mi innamorai di lei. Con questo film ho realizzato i miei sogni più remoti e lontani. Per me è una consacrazione viva e preziosa.”

E Catherine Deneuve ha ricambiato la curiosità e il desiderio di lavorare con la collega: “Anche io ho sempre voluto lavorare con Juliette ma non ci eravamo mai incontrate prima. Questa occasione è stata una grossa sorpresa.”

Come molti dei film del maestro Kore-eda, anche Le verità parla di famiglia, insolita, disfunzionale, traumatizzata e sgangherata, ma non per questo meno affettuosa verso i suoi membri. Per Kore-eda però si tratta più di una storia di due donne che di quella di una famiglia: “L’elemento family drama è presente e importante, ma in questo film in realtà volevo raccontare una storia tra madre e figlia, che non trovano una risposta ai loro problemi, e che mantengono una loro esistenza accettandosi a vicenda. È una storia di due donne, e intorno a loro si muovono altre donne e degli uomini, non per forza legati dal sangue, e così che si crea una magia, ma anche la bugia di questi stessi rapporti. E così si evolve la mia storia, ed è esattamente questo che volevo raccontare.”

Star Wars IX: Daisy Ridley parla di “Dark Rey”

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Star Wars IX: Daisy Ridley parla di “Dark Rey”

Uno dei momenti più scioccanti dell’ultimo trailer rilasciato per Star Wars IX – L’Ascesa di Skywalker è stato senza dubbio la comparsa di “Dark Rey”, la versione Sith del personaggio interpretato da Daisy Ridley protagonista della nuova trilogia.

In un’intervista rilasciata a Yahoo al D23, l’attrice si è divertita a stuzzicare i fan, desiderosi di sapere se quanto visto è reale o meno.

“L’evidenza è sullo schermo. – ha dichiarato l’attrice – Prendete queste prove come preferite, ma ricordate che non c’è fumo senza fuoco.”

Nessuna conferma o smentita dunque. Secondo molti fan, la presenza di “Dark Rey” potrebbe far parte di un sogno o di una visione. Va inoltre considerato che la Lucasfilm tende a non inserire spoiler all’interno dei propri materiali marketing, ed è quindi probabile che si tratti soltanto di un tranello per i fan.

Ma stando alle parole della Ridley, potrebbe effettivamente esserci del vero in quanto visto. Ciò rappresenterebbe un clamoroso plot twist nella nuova trilogia, che potrebbe o meno rivelarsi controproducente.

Per attendere maggiori informazioni bisognerà attendere il prossimo trailer, ancora senza data d’uscita, nel quale potrebbe venir mostrato di più a riguardo.

Si ricorda che Star Wars IX – L’Ascesa di Skywalker arriverà nei cinema il 19 dicembre 2019. Alla regia ci sarà J.J. Abrams, già regista dell’episodio VII, mentre faranno parte del cast gli attori Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Mark Hamill, Richard E. Grant, Anthony Daniels, Billy Dee Williams, Carrie Fischer e Ian McDiarmid.

Fonte: ScreenRant

Netflix: annunciate le date di distribuzione dei prossimi film

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Netflix: annunciate le date di distribuzione dei prossimi film

Netflix ha finalmente annunciato le date di rilascio di alcuni dei suoi più attesi film, prevedendo come stabilito da recenti regole una distribuzione iniziale nelle sale cinematografiche ed un successivo approdo sulla piattaforma streaming.

Questa nuova strategia consente infatti ai film targati Netflix di poter competere all’interno della “Award Season”, e potendo così essere eleggibili anche per i prestigiosi premi Oscar. Proprio alla scorsa edizione, avvenuta nel febbraio 2019, il film Roma di Alfonso Cuaron riuscì ad ottenere tre premi mentre era già disponibile in streaming.

Quest’anno Netflix ci riprova, puntando su più di un film, alcuni dei quali già presenti nel concorso di diversi Festival, e altri in procinto di entrare nella stagione dei premi.

Nei prossimi mesi arriveranno infatti ben dieci film targati Netflix nelle sale cinematografiche. Il più atteso di questi è senza dubbio The Irishman, il nuovo film di Martin Scorsese con Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci e Harvey Keitel. Il film sarà distribuito a partire dal 1 novembre nei cinema, per arrivare poi in streaming dal 27 dello stesso mese.

Stessa sorte toccherà al nuovo film di Steven Soderbergh, The Laundromat, nelle sale il 7 settembre e su Netflix dal 18 ottobre. Grazie al colosso streaming avverrà anche l’atteso ritorno dell’attore Eddie Murphy, con il film Dolemite Is My Name, nelle sale dal 4 ottobre e in streaming il 25 dello stesso mese.

Sono invece due i film che avranno la loro anteprima al Festival di Venezia. Sono The King, con Timothée Chalamet, che arriverà poi l’11 ottobre al cinema e il 1 novembre su Netflix, e il nuovo film di Noah Baumbach, Marriage Story, con protagonisti Adam Driver e Scarlett Johansson. Tra gli altri titoli annunciati vi sono anche Earthquake Bird, Klaus, I Lost My Body, Atlantics e The Two Popes.

Fonte: ScreenRant

Venom 2: confermato il ritorno di Woody Harrelson

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Con le riprese di Venom 2 sempre più vicine, una serie di conferme e ritorni stanno rendendo sempre più ricco questo sequel del film campione d’incassi nel 2018. Dopo le conferme di Tom Hardy e Michelle Williams, la nomina di Andy Serkis come nuovo regista, e del premio Oscar Robert Richardson come direttore della fotografia, un nuovo nome sembra ormai dato per certo.

È lo stesso Richardson a confermare che Woody Harrelson tornerà nel ruolo di Cletus Kasady, alias Carnage, la nemesi di Venom.

Harrelson comparve per la prima volta nei panni del personaggio durante una scena post-credit del film Venom, anticipando così il debutto cinematografico del celebre villain. Ora, stando alle parole di Richardson, con il sequel ci sarà la possibilità di far esplodere quanto nel primo film solo accennato.

L’ingresso di Serkis e Richardson nella produzione del film fa certamente ben sperare. Il primo è il maestro della motion capture, tecnica che dalla trilogia de Il Signore degli Anelli a quella de Il piante delle scimmie ha saputo perfezionare, portandola ai massimi splendori con il film da lui diretto Mowgli: Legend of the Jungle. Venom 2 sarà la terza regia per Serkis, dopo il già citato film tratto da Il libro della giungla ed il film Breath con Andrew Garfield.

Nonostante le critiche prevalentemente negative, il primo film dedicato al personaggio di Venom ha guadagnato complessivamente in tutto il mondo la cifra di 855 milioni di dollari. Il suo sequel è previsto nelle sale cinematografiche il 2 ottobre 2020.

Fonte: ComingSoon.net

The King: il primo trailer del film con Timothée Chalamet

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The King: il primo trailer del film con Timothée Chalamet

E’ stato ufficialmente rilasciato il primo trailer del film The King, diretto dal regista David Michod con protagonista assoluto Timothée Chalamet, già apprezzato in Chiamami col tuo nome.

Scritto da Michod stesso insieme a Joel Edgerton, la storia è ispirata all’opera Enrico V di William Shakespeare. Protagonista è il giovane Hal (Chalamet), riluttante erede al trono che preferisce vivere tra la sua gente piuttosto che nella corte reale. Alla morte del tirannico padre, egli si trova tuttavia a dover affrontare tumulti e tensioni politiche all’interno del suo regno. Incoronato nuovo re, con il nome di Enrico V, si vedrà così costretto ad assumere quel poter a cui sperava di sfuggire. Chiamato al dovere, il giovane Enrico dovrà così gestire il caos e le guerre ereditate dal padre, aiutato tuttavia dal suo caro amico e mentore Falstaff, interpretato da Edgerton.

Nel cast del film sono presenti anche gli attori Ben Mendelsohn, Robert Pattinson, Lily-Rose Depp e Sean Harris. The King verrà presentato in anteprima fuori concorso il 2 settembre al Festival del Cinema di Venezia, che si svolgerà dal 27 al 7 settembre. Successivamente il film otterrà una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi dall’11 ottobre, per poi approdare sulla piattaforma streaming Netflix dall’1 novembre 2019.

Di seguito è possibile trovare il trailer ufficiale.

Fonte: Empire

Tenet: Himesh Patel si unisce al cast del nuovo film di Christopher Nolan

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In Italia sarà protagonista sul grande schermo a partire dal 26 settembre con il film Yesterday, diretto da Danny Boyle, ma intanto l’attore Himesh Patel si è unito al cast del nuovo film di Christopher Nolan, intitolato Tenet.

Patel si aggiunge ad un già ricco cast, che comprende attori alla loro prima esperienza con Nolan come John David Washington, Elizabeth Debicki, Robert Pattinson, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy, e attori già apparsi nei precedenti film del regista come Michael Caine e Kenneth Branagh.

La data di distribuzione del film è fissata al 17 luglio 2020, e come è solito nel caso di Nolan, ancora non si sa nulla riguardo la trama del film.

Gli unici dettagli trapelati descrivono il film come un’epica avventura che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan è anche autore della sceneggiatura e realizzerà il film con un mix di IMAX e pellicola in 70mm.

Stando ad alcune voci, il film potrebbe addirittura nascondere un collegamento con il film Inception, che Nolan diresse nel 2010 con Leonardo DiCaprio protagonista. Il film potrebbe allora espandere la storia raccontata in quell’occasione, consentendo l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Per ora però si tratta solo di congetture.

Tenet, una produzione Warner Bros. Pictures, per la regia di Christopher Nolan, è un film epico d’azione che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan dirige il film da una sua sceneggiatura originale, e verrà realizzato con un mix di IMAX e pellicola in 70mm. Il cast internazionale coinvolto è formato da John David Washington al fianco di Robert PattinsonElizabeth DebickiDimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh. Tenet è prodotto da Christopher Nolan ed Emma Thomas, con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo. Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson. Musiche ad opera del compositore Ludwig Göransson. Warner Bros. Pictures distribuirà Tenet in tutto il mondo.

 

Fonte: Empire

Mortal Kombat: due nuovi attori nel cast del reboot

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Mortal Kombat: due nuovi attori nel cast del reboot

Il cast del reboot di Mortal Kombat continua ad arricchirsi. Dopo i recenti ingressi, due nuovi nomi si uniscono al cast. Sono quelli di Chin Han (The Dark Knight, Skyscraper) che andrà a ricoprire il ruolo di Shang-Tsung, il malvagio mutaforma, e Hiroyuki Sanada (The Wolverine, Avengers: Endgame), che darà vita al temuto ninja noto come Scorpion.

I due attori si uniscono al cast già composto da Joe Taslim (Sub Zero), Mehcad Brooks (Jax), Ludi Lin (Liu Lang), Jessica McNamee (Sonya) e Josh Lawson (Kano). Come riportato, anche Lewis Tan, famoso per la serie Marvel Iron Fist, è entrato a far parte del cast, ma non è ancora stato rivelato il ruolo che andrà a ricoprire. Si pensava gli fosse stato affidato proprio il personaggio di Scorpion, ma con la notizia di oggi sappiamo non essere così.

Anche sulla trama del film non sono stati resi noti ulteriori dettagli, ma si ipotizza che seguirà la struttura del classico videogioco, dove un gruppo di spietati e pericolosi guerrieri sono chiamati a competere in un torneo all’ultimo sangue per proteggere la terra dalle demoniache forze dell’Outworld.

L’inizio delle riprese di Mortal Kombat sono previste per gli ultimi mesi del 2019 nel sud dell’Australia, per una distribuzione nelle sale cinematografiche prevista per il 5 marzo 2021. Mortal Kombat sarà tratto dall’omonima serie di videogiochi di genere picchiaduro a incontri. Questa è stata ideata e realizzata nel 1992, il cui marchio è stato in seguito acquisito dalla Warner Bros. Dalla serie sono già stati tratti due lungometraggi, un telefilm e una serie animata.

Fonte: ComicBookMovie

Taika Waititi: il regista in trattative per un ruolo in The Suicide Squad

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E’ un periodo particolarmente impegnato per il regista e attore Taika Waititi. Nei prossimi mesi sarà infatti impegnato nella promozione del suo film intitolato Jojo Rabbit, dove recita accanto all’attrice Scarlett Johansson. Waititi ha poi una parte recitata nella serie The Mandalorian, dedicata all’universo di Star Wars, ed è poi confermato il suo ritorno alla regia per il quarto capitolo dei film Marvel dedicati al dio Thor, intitolato Thor: Love e Thunder, dove accanto a Chris Hemsworth e Tessa Thompson vi sarà anche la premio Oscar Natalie Portman.

Arriva ora la notizia secondo cui Taika Waititi sarebbe in trattative per entrare a far parte del film The Suicide Squad, diretto da James Gunn, già regista di Guardianni della Galassia per il Marvel Cinematic Universe. Tuttavia ancora non è stato reso noto quale sarà la parte che Waititi andrebbe a ricoprire in caso di conferma.

Se le trattative dovessero andare a buon fine, Waititi si aggiungerebbe al già ricco cast composto da Idris Elba, John Cena, David Dastmalchian, Daniela Melchior, Storm Reid, e le star già apparse nel precedente film Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney e Viola Davis, che riprenderebbero dunque i loro ruoli.

L’inizio della produzione di The Suicide Squad è attesa per la fine del mese di settembre, con una data di distribuzione nei cinema prevista per il 6 agosto 2021. The Suicide Squad sarebbe la prima incursione nell’universo dei DC Comics per James Gunn, atteso poi nuovamente alla regia di Guardiani della Galassia vol. 3 per il MCU.

Fonte: ComicBookMovie

Venezia 76: il primo giorno è all’insegna di Kore-eda Hirokazu

Venezia 76: il primo giorno è all’insegna di Kore-eda Hirokazu

Sarà Kore-eda Hirokazu ad aprire Venezia 76, con il suo primo film europeo, La vérité (The Truth). In controtendenza con le passate edizioni sotto l’egida di Alberto Barbera, la Mostra non sceglie un titolo americano ma dà spazio a uno degli ultimi vincitori della Palma d’Oro (nel 2018 con Un affare di famiglia), per incantare, emozionare ed intrattenere il Lido nel giorno di apertura.

La vérité (The Truth), diretto da Kore-eda Hirokazu (Un affare di famiglia; The Third Murder; Like Father, Like Son), è interpretato da Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke. Il film farà parte del Concorso ufficiale e quindi è candidato ai Leoni che verranno assegnati a fine festival, nella serata del 7 settembre prossimo.

“Apprendo con gioia immensa  – ha dichiarato il regista Kore-eda Hirokazu all’annucnio che il suo film avrebbe aperto Venezia 76 – che il mio nuovo film La vérité è stato selezionato in apertura del concorso della Mostra di Venezia. Sono estremamente onorato. Desidero esprimere la mia sincera gratitudine a tutto lo staff della Mostra. Le riprese si sono svolte lo scorso autunno a Parigi in dieci settimane. Come già è stato ufficialmente annunciato, il cast è prestigioso, e il film racconta una piccola storia di famiglia che si sviluppa principalmente in una casa. È all’interno di questo piccolo universo che ho provato a far vivere i miei personaggi con le loro menzogne, orgogli, rimpianti, tristezze, gioie e riconciliazioni. Spero sinceramente che il film vi piaccia”.

Venezia 76: Alessandra Mastronardi, madrina 2019

Venezia 76: Alessandra Mastronardi, madrina 2019

La pre-apertura della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 76 si è aperta con il photocall più tradizionale della storia del festival. La madrina, quest’anno Alessandra Mastronardi, che raccoglie il testimone di Michele Riondino, ha posato con leggerezza e grazie sulla spiaggia dell’Hotel Excelsior.

Ecco gli scatti di Luigi de Pompeis e Aurora Leone:

Venezia 76 si svolge al Lido dal 28 agosto al 7 settembre.

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Mortal Kombat: tre nuovi nomi si aggiungono al cast

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Mortal Kombat: tre nuovi nomi si aggiungono al cast

Tre nuovi nomi si aggiungono al cast dell’imminente reboot di Mortal Kombat, e sono Jessica McNamee (The Meg), che ricoprirà il ruolo di Sonya Blade, Josh Lawson (House of Lies), nel ruolo della sua nemesi Kano, e l’attore Lewis Tan (Iron Fist, Deadpool 2), il cui ruolo non è ancora stato rivelato, ma secondo alcune fonti potrebbe essere il personaggio noto come Scorpion.

I tre attori si aggiungono ai già confermati Joe Taslim, nel ruolo di Sub Zero, Mehcad Brooks, nel ruolo di Jax, e Ludi Lin, nel ruolo di Liu Lang.

Ancora avvolta nel mistero è anche la trama del film, che si ipotizza seguirà ad ogni modo la struttura del classico videogioco, dove un gruppo di spietati e pericolosi guerrieri sono chiamati a competere in un torneo all’ultimo sangue per proteggere la terra dalle demoniache forze dell’Outworld.

L’inizio delle riprese di Mortal Kombat sono previste per gli ultimi mesi del 2019 nel sud dell’Australia, per una distribuzione nelle sale cinematografiche prevista per il 5 marzo 2021. Mortal Kombat sarà tratto dall’omonima serie di videogiochi di genere picchiaduro a incontri. Questa è stata ideata e realizzata nel 1992, il cui marchio è stato in seguito acquisito dalla Warner Bros. Dalla serie sono già stati tratti due lungometraggi, un telefilm e una serie animata.

Fonte: ComicBookMovie

Kit Harington: l’attore avrà un lungo futuro nel MarvelUniverse

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Kit Harington: l’attore avrà un lungo futuro nel MarvelUniverse

Kit Harington, celebre per il ruolo di Jon Snow nella serie Il Trono di Spade, farà il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe andando ad intrepretare Black Knight nel film The Eternals. Ambientato milioni di anni prima rispetto a quanto visto accadere nell’MCU, il cinecomic narrerà degli esseri cosmici noti come i Celesti, che fecero esperimenti genetici sugli umani, creando individui super potenti noti come i Devianti. I due gruppi di creature entrarono ben presto in conflitto per stabilire quale delle due sarebbe stata la razza definitiva.

Ora, durante una recente intervista, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ci ha tenuto a ribadire che il personaggio interpretato da Harington apparirà anche in più di un film.

“E’ un ottimo attore – ha sottolineato Feige – Siamo stati estremamente felici che abbia accettato a partecipare a questo film, ed il suo è un ruolo che può crescere ed evolvere anche in modo inaspettato nel futuro.”

Bisognerà tuttavia attendere il debutto del film, previsto per il 2020, per sapere quale sarà l’esatta natura del personaggio e come potrebbe ripresentarsi nel futuro dell’Universo Marvel.

Ad arricchire il cast del film ci saranno inoltre Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Icarus), Gemma Chan (Sersi), Barry Keoghan (Druig), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Fonte: ComicBookMovie

Anthony Michael Hall nel cast di Halloween Kills

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Un nuovo nome si aggiunge al casting di Halloween Kills, ed è quello di Anthony Michael Hall. Il film sarà il sequel diretto dell’Halloween diretto da David Gordon Green uscito nel 2018, e Hall prenderà il ruolo di Tommy Doyle.

Il piccolo Doyle compariva già nel film originale del 1978, ed era rispettivamente uno dei bambini a cui Laurie Strode, interpretata da Jamie Lee Curtis, faceva da babysitter. Il personaggio apparve nuovamente anche nel film del 1995 Halloween: La maledizione di Michael Myers, dove era interpretato da un giovane Paul Rudd. Nel film, Doyle aiutava il dottor Loomis a catturare proprio il serial killer protagonista.

Il ruolo era stato offerto nuovamente proprio all’attore oggi celebre per il personaggio di Ant-Man, ma Rudd ha rifiutato in quanto già impegnato sul set del nuovo Ghostbuster diretto da Jason Reitman. A dare nuovamente vita al personaggio sarà dunque l’attore celebre per i suoi ruoli in Breakfast Club, Edward mani di forbice e Il cavaliere oscuro.

David Gordon Green scriverà nuovamente la sceneggiatura insieme a Danny McBride e Scott Teems, tornando anche alla regia del film previsto per l’ottobre 2016. L’anno successivo è invece atteso il capitolo successivo, Halloween Ends, che porrà fine alla nuova trilogia dedicata a Michael Myers. L’attore Anthony Michael Hall è inoltre accreditato per entrambi i film.

Fonte: Empire

Sophia Lillis è Gretel nella prima foto dal film Gretel & Hansel

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La Orion Pictures ha rilasciato una prima foto della giovane attrice Sophia Lillis nei panni di Gretel per il film Gretel & Hansel, riadattamento della classica fiaba dal gusto dark. Il film è stato scritto da Rob Hayes e sarà diretto da Osgood Perkins, già regista dell’horror I Am the Pretty Thing that Lives in the House.

Ambientato in un lontano villaggio fatato, il film seguirà le vicende di una giovane ragazza, Gretel, che in compagnia del suo fratello minore Hansel, si addentrerà in oscuro bosco, in cerca di un lavoro e del cibo. Qui i due scopriranno invece che le fiabe e le leggende che venivano loro raccontate sono più reali, e minacciose, di quello che si potrebbe immaginare.

Oltre alla Lillis, il film include nel suo cast anche attori come Sammy Leakey (MotherFatherSon) nel ruolo di Hansel, Alice Krige (Silent Hill), Jessica De Gouw (Arrow) e Charles Babalola (The Legend of Tarzan).

sophia-lillis-gretel

Una nuova sfida con l’oscurità per Sophia Lillis, divenuta celebre nel ruolo della giovane Beverly Marsh nel film It, diretto da Andy Muschietti e distribuito nel 2017. L’attrice sarà a breve nuovamente nelle sale, quando il 5 settembre riprenderà il ruolo nella seconda parte tratta dal romanzo di Stephen King, It – Capitolo II.

La giovane attrice è stata lodata da pubblico e critica per la sua interpretazione delicata e solare, tanto da ottenere un ruolo nella miniserie HBO Sharp Object, dove dava vita alla versione giovane di Camille Preaker, interpretata nella sua versione adulta dall’attrice Amy Adams.

Gretel & Hansel è previsto nei cinema americani per il 31 gennaio 2020, mentre ancora non si conosce la data di distribuzione italiana.

Fonte: Comingsoon.net

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