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Daniel Radcliffe: “Bevevo per affrontare la fama di Harry Potter”

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L’improvvisa e a volte violenta ondata di celebrità che investe i giovani attori può avere delle conseguenze spiacevoli sulla vita dei diretti interessati, proprio nel modo in cui questi gestiscono – o non riesco affatto – un’attenzione mediatica eccessiva, oltre che i giudizi e gli sguardi del pubblico. Lo sa bene Daniel Radcliffe, che a soli 11 anni si è ritrovato nell’occhio del ciclone grazie al ruolo da protagonista ottenuto nella saga di Harry Potter, personaggio che l’avrebbe poi accompagnato lungo tutta l’adolescenza fino alla matura età.

Proprio questo sguardo costante nei confronti dell’attore ha generato una crisi psicologica sfociata poi nella dipendenza dall’alcool, che Radcliffe ha definito la sua maniera per “affrontare la fama”:

C’è una consapevolezza con la quale ho davvero faticato, in particolare durante la mia adolescenza, quando potevo uscire per la prima volta da solo in posti dove mi sarei sentito osservato – o forse era soltanto nella mia testa – come un bar, o un pub. Nel mio caso, il modo più rapido per dimenticare quegli sguardi era ubriacarmi. E mentre lo facevo, mi rendevo conto che la gente mi stava guardando in maniera più ossessiva perché ero ubriaco…quindi credevo che avrei dovuto bere di più per ignorarlo ancora di più.

L’attore ha inoltre spiegato nell’intervista che le cose non sono mai davvero sfuggite di mano, ma che grazie al sostegno di persone care è stato capace di non oltrepassare il limite.

Bere non ha mai influito sul mio lavoro, soprattutto perché amavo ciò che stavo facendo e non avrei mai voluto smettere. Ed è così anche ora, e sono felice di interpretato Harry Potter.

Daniel Radcliffe: dieci cose che non sai sull’attore

Ri recente Radcliffe, attualmente impegnato con la promozione di Miracle Workers (serie tv che lo vede protagonista al fianco di Steve Buscemi), ha spiegato che il riavvio della saga sul maghetto al cinema è quasi “inevitabile“:

Sicuramente penso che ci sarà un’altra versione, almeno nei prossimi anni, e che sarà interessante da vedere. Al momento quei film hanno una sorta di aura sacra intorno a loro, ma credo che a un certo punto anche quella si consumerà…Sono solo curioso di vedere quando succederà.

Fonte: theoffcamerashow

Avengers: Endgame, il toccante messaggio di Gwyneth Paltrow a Tony Stark

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Protagonista della nuova cover di Variety, Gwyneth Paltrow ha annunciato il suo ritiro dal MCU dove ha vestito per ben sette volte (tre capitoli del franchise di Iron Man e quattro apparizioni in altri cinecomic) i panni di Pepper Potts, grande amore di Tony Stark e prima vera “eroina” dell’universo cinematografico.

E per celebrare l’addio al personaggio – senza però escludere eventuali cameo in futuro – l’attrice ha condiviso su Instagram un toccante messaggio dedicato alla sua “dolce metà” allegando un simpatico scatto relativo alle riprese di Avengers: Endgame:

Sapete che sarò la Pepper di questo ragazzo ogni volta che avrà bisogno di me” #pepperonyforever 

Le sorti di Pepper nel MCU sono effettivamente critiche: c’è chi pensa che Tony morirà sacrificandosi per i suoi amici, lasciando lei sola con una figlia, mentre alcune immagini trapelate dalla riprese sembrerebbero confermare la sua trasformazione in Rescue, la supereroina dei fumetti che indossa una delle armature di Iron Man.

Come andrà a finire? Ci sarà un lieto fine, almeno al cinema, per i due amanti?

https://www.instagram.com/p/BuIB-DOFO8j/?utm_source=ig_embed

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: Gwyneth Paltrow

Dune: tutti i dettagli sui personaggi del reboot

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Dune: tutti i dettagli sui personaggi del reboot

Ora che il cast di Dune è al completo, è tempo di dare uno sguardo alla galleria di personaggi che appariranno nel nuovo adattamento del romanzo di Frank Herbert affidato alla regia di Denis Villeneuve dopo che nel 1984 era già stato portato al cinema da David Lynch.

Timothée Chalamet è Paul Atreides

Spider-Man Timothée Chalamet

Nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica, Paul Atreides è il protagonista del romanzo che finirà ad Arrakis e diventerà una figura simile al Messia per gli indigeni del pianeta deserto, i Fremen.

Lì incontrerà e si innamorerà di una guerriera di nome Chani, e sarà costretto a scegliere tra l’amata e o abbracciare il terrificante destino predetto nelle sue visioni.

Zendaya è Chani Kynes

Spider-Man Homecoming

Guerriera della popolazione Fremen e interesse amoroso di Paul Areides, Chani è la figlia del planetologo Liet Kynes. Quando Paul arriva sul pianeta Arrakis, la ragazza sta servendo Stilgar come suo braccio destro ma presto si innamorerà del nuovo arrivato.

Rebecca Ferguson è Lady Jessica Atreides

rebecca ferguson

Lady Jessica è la concubina ufficiale del duca Leto Atreides I e futura madre di Paul. Fa parte della Bene Gesserit Sisterhood e possiede grandi abilità. Quando poi arrivò ad Arrakis, la donna venne accolta tra le fila dei Fremen insieme a suo figlio, accettando la posizione di nuova Reverenda Madre.

Oscar Isaac è Leto Atreides

wolverine oscar isaac

Il padre di Paul, Leto Atreides, inizia il suo percordo come governatore del pianeta Caladan, ma quando l’Imperatore gli chiede di prendere il controllo di Arrakis e di supervisionare la produzione di spezie del luogo, l’uomo deciderà di trasferirsi sul pianeta Dune con suo figlio e la concubina Jessica.

Leto è un sovrano generalmente benvoluto e rispettato da tutti i suoi sudditi per lo stile della sua leadership imparziale e compassionevole, tuttavia questa caratteristica sfocerà nella gelosia tra i suoi colleghi nobili delle altre Grandi Casate.

Stellan Skarsgård è Vladimir Harkonnen

Il principale antagonista del romanzo è il barone Vladimir Harkonnen, sovrano di Arrakis prima dell’arrivo di Leto e della sua famiglia. Questo cambio nel ruolo di potere manda in confusione l’uomo che dichiarerà guerra al Duca.

Il Barone è un intrigante, sadico e malevolo personaggio generalmente raffigurato come orribile in superficie, e così sovrappeso da richiedere dei sospensori montati sulla cintura che gli permettano di muoversi.

Dave Bautista è Glossu “The Beast” Rabban Harkonnen

Avengers Infinity War

Glossu “The Beast” Rabban Harkonnen è il brutale nipote del Barone e viene considerato ancora più crudele di suo zio. E mentre esercita il dominio sulla popolazione dei Fremen di Arrakeen attraverso la violenza e l’intimazione, il Barone progetta segretamente di sostituire il suo ottuso nipote con il fratello favorito, Feyd-Rautha.

Javier Bardem è Stilgar

Javier Bardem film

Stilgar Ben Fifrawi è un nobile leader di Sietch Tabr, una tribù dei Fremen di Arrakis, e uno dei più leali alleati di Paul Atreides. Quando Leto e la sua famiglia si trasferiscono suDune, Stilgar e il suo popolo sono inizialmente diffidenti nei confronti delle loro motivazioni, ma presto vedranno il figlio del Duca come il messia del deserto delle loro antiche profezie.

Charlotte Rampling è Gaius Helen Mohiam

Gaius Helen Mohiam è la potente Madre Reverendissima delle Bene Gesserit che ha addestrato Lady Jessica e che custodisce tutta la verità riguardo l’Imperatore all’inizio della storia.

Nel romanzo, Mohiam scopre il potere dormiente di Paul quando lo mette alla prova usando un “gom jabbar” prima della sua partenza per Arrakis.

David Dastmalchian è Piter De Vries

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Piter De Vries è un altro antagonista, spietato e mentalmente instabile della Casata Harkonnen, e nel romanzo di Frank Herbert fa parte di una specie di computer umani, ed è un servitore del Barone istruito per porre fine alla famiglia Atreides.

Jason Momoa è Duncan Idaho

spider-man homecoming

Duncan Idaho è un abile maestro spadaccino fedele alla Casata Atreides che addestrerà il giovane Paul in vari stili di combattimento. Nel romanzo, Leto lo invia ad Arrakis per studiare la popolazione nomade dei Fremen, e mentre è lì, Idaho stringe amicizia con Stilgar.

Josh Brolin è Gurney Halleck

Lo spietato, ma nobile maestro della guerra della casata Atreides è Gurney Halleck, uno dei principali insegnanti di Paul insieme a Duncan durante i suoi primi anni su Caladan. È un guerriero eccezionale, descritto come “un brutto pezzo di uomo” nel romanzo originale.

Fonte: CBM

Ghostbusters 3 sarà una “lettera d’amore all’originale”

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Ghostbusters 3 sarà una “lettera d’amore all’originale”

Come annunciato – a sorpresa – il mese scorso, Jason Reitman dirigerà Ghostbusters 3, terzo capitolo della serie sugli acchiappafantasmi lanciata nel 1984 dal padre Ivan e che tornerà sul grande schermo dopo la parentesi “rosa” di Paul Feig del 2016 (che vedeva un cast tutto al femminile e che non fu particolarmente lodato dal pubblico).

Così, ospite del Monday Morning Podcast di Bill Purr, il regista ha parlato del progetto e di come ha lavorato per consegnare ai fan la perfetta lettera d’amore alla pellicola degli anni Ottanta con cui sono cresciuti:

Questa sarà una lettera d’amore al Ghostbusters originale. Amo questo franchise e sono cresciuto guardandolo. Posso considerarmi il primo fan di Ghostbusters…Avevo sette anni quando uscì quel film e lo adoro ancora. Quindi la mia intenzione è realizzare un film dedicato ai fan di Ghostbusters.

Non stupisce affatto questo legame affettivo nei confronti di un titolo che ha segnato l’infanzia di molti, compreso il figlio del regista che lo diresse. Da diverso tempo Reitman stava cercando di realizzare un sequel diretto dell’originale e dopo aver concentrato la sua carriera su produzioni indipendenti come Juno e Tra le nuvole, è arrivato finalmente il momento di gettarsi in questa nuova ed esaltante impresa.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

“Rust City” il titolo di lavorazione di Ghostbusters 3. Le riprese inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.

Bill Murray e Dan Aykroyd torneranno nei panni dei personaggi interpretati nei due capitoli di Ivan Reitman, ma la produzione sta cercando quattro attori adolescenti (due ragazzi e due ragazze) da affiancare al cast originale.

“Ho sempre pensato a me stesso come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan. Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”, ha raccontato Reitman a Entertainment Weekly.

Sony Pictures ha stabilito l’uscita del film per l’estate 2020, con l’intenzione di iniziare le riprese entro pochi mesi.

Reitman ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Gil Kenan e conta di iniziare le riprese nella seconda metà dell’anno, probabilmente nei mesi estivi. Fonti attendibili spiegano che la trama seguirà gli eventi della pellicola del 1984 e non avrà alcun collegamento con il reboot al femminile del 2016 diretto da Paul Feig con Melissa McCarthy e Kristen Wiig.

Ghostbusters 3: Leslie Jones accusa il film di “trumpismo”, interviene Paul Feig

Fonte: Monday Morning Podcast

Captain Marvel connessa ad Iron Man, Cap e Thor nel nuovo spot

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Captain Marvel connessa ad Iron Man, Cap e Thor nel nuovo spot

Alcuni eroi sono costruiti, altri sono fatti, altri ancora nascono tali. Il nuovo spot tv di Captain Marvel inserisce Carol Danvers in una schiera di eroi incredibili, che l’hanno preceduta sul grande schermo ma dei quali lei fa parte da sempre.

Leggi la recensione di Captain Marvel

Nonostante la maggior parte dei fan del MCU stia aspettando con impazienza l’uscita del film, sembra che le decisioni di Brie Larson di avere un press tour inclusivo si siano rivoltate contro di lei, dando a dito a polemiche le l’hanno ingiustamente tacciata di razzismo e sessismo. Tuttavia, sembra che il film non risentirà troppo di questa recente discussione, svoltasi prevalentemente sui social, e che sarà un altro incasso di successo per i Marvel Studios.

La Marvel, con questo spot, sembra volerci dire che senza il personaggio di Carol non c’è Marvel Cinematic Universe e che, nonostante sia stata “un’aggiunta” dell’ultimo minuto, agli occhi degli spettatori, ha sempre fatto parte dei piani.

Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Copia Originale, recensione del film con Melissa McCarthy

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Copia Originale, recensione del film con Melissa McCarthy

Alla sua seconda prova da regista, Marielle Heller si cimenta con il biopic, e dopo aver raccontato l’adolescenza con Diario di una teenager, con Copia Originale (titolo italiano di Can you ever forgive me?) prova a portare in scena un argomento altrettanto complesso e sfaccettato: la paura dello scrittore di talento di uscire allo scoperto e di mettere la faccia e il nome su quello che scrive.

Lo spunto nasce dall’autobiografia di Lee Israel, scrittrice newyorkese che negli anni ’80 ebbe discreto successo come autrice di biografie di personaggi famosi e che all’inizio degli anni ’90 attraversò un periodo buio e difficile, emotivamente ed economicamente, che la spinse a commettere un crimine molto particolare. Forte del suo talento e della sua conoscenza delle vite delle dive del passato, Lee cominciò a falsificare lettere private di star, rivendendole come originali. Non arrivò mai ad arricchirsi, ma riuscì per un periodo a pagarsi l’affitto e, scoperta, scontò la sua pena. Alla fine, decise finalmente di metterci la faccia, scrivendo la sua stessa storia e liberando finalmente il suo talento.

Copia Originale racconta di un’outsider che non è mai stata interessata a piacere agli altri, cinica e respingente, una donna che vive in un mondo che sta scomparendo, una New York immersa in una luce calda che sembra costantemente volgere al tramonto, un personaggio che non si limita mai, con le parole e con i bicchieri, tanto che saranno queste le cause principali della sua “rovina”.

Questo personaggio così anti-glamour non solo è in contrasto con l’immagine vincente e accattivante di molte delle protagoniste di commedie e film di rivincita/rinascita, ma si distingue anche da tutta una serie di personaggi “negativi” e misantropi. Lo fa grazie alla delicatezza dell’interpretazione di Melissa McCarthy. L’indimenticata Sookie di Una mamma per amica riesce a tirare fuori dalla sua Lee Israel delle vene di malinconia, una simpatia intima, nel senso lessicale di connessione, con lo spettatore che non si indentifica certo con lei, ma che sente il suo disagio, il suo fastidio, il suo sentirsi inadeguata, ma anche la sua voglia feroce di far capire al mondo che è davvero brava.

Spogliandosi finalmente della maschera comica sopra le righe con cui ha trovato la fortuna negli ultimi anni, la McCarthy offre ai suoi fan la sua migliore performance in carriera e fa, innegabilmente, la fortuna del film, che pure si avvale di una fine sceneggiatura firmata da Nicole Holofcener.

Al suo fianco, un altrettanto delicato e malinconico Richard E. Grant aggiunge un personaggio davvero interessante e complesso al panorama di caratteri che l’attore stesso ha interpretato nel corso della sua carriera: un omosessuale indeciso tra l’esibizionismo sfacciato e la pudica discrezione, un’altra anima dolce, malinconica e sofferente, l’unico personaggio abbastanza “sgradevole” da riuscire a stare vicino alla Lee della McCarthy.

I due protagonisti e la scrittura, più di qualsiasi altra cosa, rendono Copia Originale una storia a suo modo romantica, ma anche eroica, sul coraggio di spogliarsi dagli schermi e dagli schemi e di far sentire la propria voce e scrivere le proprie parole.

Il trailer di Copia Originale

Chris Hemsworth sarà Hulk Hogan nel biopic di Todd Phillips

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Chris Hemsworth, attore australiano dalle proporzioni divine, famoso non a caso per essere il Dio del Tuono Thor, nel Marvel Cinematic Universe, interpreterà Hulk Hogan nel biopic in produzione, diretto da Todd Phillips.

Il regista di Una Notte da Leoni, al momento impegnato sul set del nuovo Joker con Joaquin Phoenix, dirigerà su una sceneggiatura di Scott Silver e il film vedrà alla produzione Bradley Cooper, che con Phillips ha già co-prodotto A star is Born. Alla squadra produttiva si aggiungono Eric Bischoff e lo stesso Hemsworth.

Secondo THR, il film parlerà della controversia legata alla causa legale di Hogan con Gawker, sostenuta da Peter Thiel. Il ruolo arriva inaspettato per l’attore che è attivissimo e super impegnato. Al momento sono infatti due i titoli di grande richiamo che vedranno Chris Hemsworth trai protagonisti.

Il primo è naturalmente Avengers: Endgame, che lo vedrà ricoprire, forse per l’ultima volta, il ruolo di Thor, personaggio che lo ha portato al successo e che ha segnato per sempre la sua carriera. Il secondo è Men In Black: International, nel quale porta avanti il franchise che diede il successo cinematografico a Will Smith e che lo vede tornare a far squadra con Tessa Thompson, già sua partner in Thor: Ragnarok di Taika Waititi.

The Hollywood Reporter non dà altri dettagli sul film, ma sembra che Hogan sia stato molto felice della scelta di Hemsworth come interprete di se stesso nel biopic in produzione. Non è stato ancora chiarito se il film troverà distribuzione in sala o se uscirà direttamente su Netflix.

Il progetto si inserisce, come accennato, in un periodo molto ricco di inziative per l’attore che, oltre a portare avanti la carriera di attore, Chris Hemsworth è anche molto impegnato nella promozione delle location australiane, essendo ambasciatore del turismo del suo Paese. Oltre a questo impegno, l’attore si mobilita anche per cause umanitarie e ambientali, oltre a continuare l’attività di testimonial di prodotti sportivi e marchi di moda.

Attori da Oscar 2019: i nominati di quest’anno in numeri

Attori da Oscar 2019: i nominati di quest’anno in numeri

Si avvicina la notte degli Oscar 2019, mai come quest’anno preceduta da polemiche e critiche, causate anche da decisioni infelici dell’Academy, poi ritrattate. Le polemiche però corrono il rischio di distogliere l’attenzionedai veri protagonisti della serata, gli attori nominati e le loro straordinarie performance.

Di seguito, proviamo a raccontarveli “in numeri”: quante nomination hanno avuto in carriera? Quanti premi Oscar già conquistati? Qual è la performance per la quale concorrono? Saranno “degni” successori degli straordinari vincitori dello scorso anno (Frances McDormand, Gary Oldman, Allison Janney, Sam Rockwell)?

Miglior attrice protagonista

Ereditare lo scettro di un’attrice dal carisma e il talento di Frances McDormand non è cosa semplice, ma le cinque candidate di quest’anno sembrano essere tutte all’altezza, forti di ruoli complicati in film magnifici. Sono Yalitzia Aparicio, Glenn Close, Olivia Colman, Lady Gaga e Melissa McCarthy.

Yalitzia Aparicio è la protagonista del film più nominato, Roma, che con 10 candidature promette di portarsi a casa moltissimi premi, soprattutto tra quelli importanti. La sua nomination è arrivata a sorpresa ed è la prima della sua carriera. Non male per il suo ruolo d’esordio sul grande schermo.

La favorita della notte del 24 febbraio è Glenn Close. La straordinaria attrice è arrivata alla sua settima nomination, senza mai aver conquistato una statuetta. La prima candidatura è arrivata per Il Mondo secondo Garp, nel 1983, seguita da una doppietta (1984 e 1985) per Il migliore e Il grande freddo. Nell’88 e nell’89, l’attrice riceve due meritatissime nomination per Attrazione Fatale e Le relazioni pericolose. Quest’ultimo ruolo è considerato la sua migliore interpretazione in carriera. Dopo anni di “silenzio”, la Close torna nelle grazie dell’Academy con Albert Nobbs, ma è quest’anno, con The Wife, che dovrebbe finalmente portare a casa il premio. Non che un’attrice così abbia bisogno di una tale consacrazione, ma sarebbe certamente bello per lei, e per tutti i suoi fan. L’Oscar si piazzerebbe accanto al Golden Globe e al SAG (pari merito con Lady Gaga).

La bravissima attrice inglese, alla sua prima nomination per La Favorita, potrebbe effettivamente un’insidia per la Close. La performance di Olivia Colman le ha già fatto guadagnare un Golden Globe e la Coppa Volpi a Venezia 75. La sua patria l’ha premiata con un BAFTA, ma chissà se anche Hollywood la apprezzerà così tanto.

Lady Gaga è arrivata quest’anno alla sua terza nomination. Ebbene sì, perché anche se questa è la sua prima volta da attrice, per A Star is Born, la pop star ha anche collezionato, sempre quest’anno, la nomination alla migliore canzone originale (premio che ha già in tasca) e, nel 2016, per The Hunting Ground, sempre nella categoria musicale. La sua Ally ha vinto un SAG, condiviso con Glenn Close. Riuscirà a spuntarla?

Talento comico di punta della Hollywood al femminile, Melissa McCarthy è alla sua seconda nomination con Copia Originale. La sua intensa e tormentata performance le ha ritagliato, per la seconda volta, un posto tra le migliori di Hollywood, secondo l’Academy. La prima volta è stata per Le amiche della sposa nel 2012.

Migliore attore protagonista

Lo scorso anno, Gary Oldman ha finalmente conquistato il suo premio Oscar per l’interpretazione di Winston Churchill in L’Ora più Buia. Quest’anno il suo successore sarà scelto tra Christian Bale, Bradley Cooper, Willem Dafoe, Rami Malek e Viggo Mortensen.

Attore amatissimo dal pubblico generalista e da quello “cinefilo”, Christian Bale è alla sua quarta nomination agli Oscar. Dopo la prima nomination nel 2011, che gli valse anche il premio Oscar, per The Fighter di David O. Russell, l’attore ha ricevuto altre tre nomination: per American Hustle, sempre di Russell; per La grande scommessa di Adam McKay; per Vice, quest’anno, ancora di McKay.

La storia d’amore di Bradley Cooper con gli Oscar comincia nel 2013, con la sua prima nomination in Il Lato Positivo di David O. Russell. Sempre lo stesso regista lo ha portato alla sua seconda nomination, per American Hustle nel 2014. La svolta arriva nel 2015, quando Cooper riceve due nomination, per la migliore performance maschile e per il miglior film, in veste di produttore: American Sniper, di Clint Eastwood. Quest’anno, Cooper è da record, con tre nomination: attore, produttore e sceneggiatore per A Star is Born.

Poker di nomination, quest’anno, per il grande Willem Dafoe, che è reduce da una bellissima stagione e che ha regalato agli amanti del cinema una bellissima interpretazione nei panni di Van Gogh, che gli ha fatto anche vincere la Coppa Volpi a Venezia 75. La sua prima nomination però risale al 1987, con Platoon di Oliver Stone. Replica nel 2001 con L’Ombra del Vampiro, di E. Elias Merhige, mentre dell’anno scorso è la sua terza nomination, per il bellissimo The Florida Project di Sean Baker.

Rami Malek non è solo il novellino di categoria, ma è anche il favorito. La sua interpretazione mimetica di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody gli ha già fatto vincere un Golden Globe, un SAG e un BAFTA. Sembra molto probabile che l’attore arriverà a conquistarsi anche questo premio Oscar!

Salito alla ribalta del grande pubblico nei panni di Aragorn, nella trilogia de Il Signore degli Anelli, che ha conquistato 17 statuette vinte per e ben 30 nomination agli Oscar, Viggo Mortensen si è costruito una carriera molto lontana dalle atmosfere fantasy di Peter Jackson. Quella di Green Book è la sua terza nomination. La prima è stata quella per la sua intensa interpretazione in La promessa dell’Assassino di David Cronenberg (2008), mentre la seconda è stata per Captain Fantastic di Matt Roos, nel 2017.

Migliore attrice non protagonista

La giunonica Allison Janney conquistò lo scorso anno un premio Oscar meritatissimo, ringraziando prima di tutto se stessa. Quest’anno, mirano ad essere le sue ideali eredi Amy Adams, Marina De Tavira, Regina King, Emma Stone e Rachel Weizs.

Amy Adams è la veterana del gruppo. Nominata a sei premi Oscar, il posto sulla mensola di casa per la statuetta è ancora inspiegabilmente vuoto, visto che si tratta di una delle attrici più talentuose di questo secolo. E la prima volta, l’Academy la notò nel 2006, con Junebug. A intervalli regolari (2009, 2011, 2013, 2014, 2019) Amy è stata nominata per Il Dubbio, The Fighter, The Master, American Hustle e quest’anno per Vice, di Adam McKay. Certo, l’Academy l’ha ignorata nell’anno di Animali Notturni e Arrival, per cui se non dovesse vincere nemmeno quest’anno, non rimarremmo sorpresi.

Come quella di Yalitzia Aparicio, anche la nomination a Marina De Tavira è arrivata a grande sorpresa, per una interpretazione intensa e dolorosa che l’attrice ha offerto al bellissimo Roma di Alfonso Cuaron. Sono pochissime le possibilità di vittoria, ma la sua presenza nella cinquina è siccuramente il simbolo di una Hollywood che si sta aprendo a linguaggi e colori differenti.

La favorita della lista è l’intensa Regina King di Se la strada potesse parlare. Alla sua prima nomination agli Oscar, la King può vantare una performance intensa in un film di grande valore e troppo poco nominato, che segna il ritorno di Barry Jenkins. Dopo i Golden Globes, l’attrice corre veloce verso gli Academy Awards.

Amatissima dal grande pubblico e già premiata dall’Academy per La la Land, Emma Stone è alla sua terza nomination, compresa quella del 2017 che le è valsa la statuetta accettata dalle mani di Leonardo DiCaprio. La prima nomination è del 2015, per Birdman di Alejandro G. Inarritu, mentre quest’anno è stato Yorgos Lanthimos a dirigerla ne La Favorita.

Completa il trittico di attrici nominate per il film di Lanthimos Rachel Weizs. Come la Stone, anche lei ha già vinto un Oscar nel 2006, per The Constant Gardener – La cospirazione, e questa è la sua seconda nomination. Nonostante il BAFTA in categoria conquistato poche settimane fa, l’attrice non ha molte possibilità di vincere contro la King (o magari contro la Adams), ma la sua è una delle migliori perfomance dell’anno.

Migliore attore non protagonista

Outsider di lusso, lo scorso anno Sam Rockwell ha conquistato il premio per il migliore non protagonista in Tre Manifesti a Ebbing, Missouri. Quest’anno, non pago di quanto raggiunto nel 2018, ha deciso di riprovarci, o meglio, l’Academy ha deciso per lui, visto che l’attore compare anche quest’anno nella categoria dei non protagonisti, insieme a Mahershala Ali, Adam Driver, Sam Elliot e Richard E. Grant.

In Green Book, Mahershala Ali ci ha consegnato una performance incredibile, delicata e divertente. Per l’attore californiano si tratta della seconda nomination. Nel 2017 è stato nominato (e ha vinto) per Moonlight. Da allora la sua carriera è decollata e sembra che anche le sue doti di attore si siano man mano affinate.

Adam Driver fa parte della lista di attori che quest’anno hanno conquistato la loro prima nomination. L’attore, noto al grande pubblico per la nuova trilogia di Star Wars, ha conquistato un giusto riconoscimento per BlackkKlansman, il film di Spike Lee che meriterebbe molti più premi di quanti ne vincerà, senza dubbio.

Incredibile ma vero, Sam Elliot è alla sua prima nomination. Il suo piccolo ruolo in A Star is Born gli ha fatto guadagnare l’attenzione dell’Academy, nonostante nel corso della sua carriera abbia già collezionato diverse interpretazioni notevoli. Potrebbe addirittura avere delle possibilità di vittoria!

Richard E. Grant è un attore incredibile. Tra cinema e tv, ha recitato in produzioni davvero importanti e la sua interpretazione in Copia Originale gli ha fatto guadagnare la sua prima nomination agli Oscar. La sua candidatura va ad impreziosire una delle categorie più interessanti di questi Oscar 2019.

Già vincitore lo scorso anno, Sam Rockwell guadagna la sua seconda nomination per Vice, in cui dà corpo a George W. Bush. Interpretazione mimetica ma anche carismatica, la sua, che aggiunge prestigio ad una carriera di grande spessore, con o senza Oscar.

Tolkien: ecco il trailer del biopic sul Professore

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Tolkien: ecco il trailer del biopic sul Professore

Fox Searchlight ha diffuso il primo trailer di Tolkien, il biopic sullo scrittore inglese che sarà interpretato da Nicholas Hoult e Lily Collins.

Fox Searchlight ha annunciato che il prossimo film biografico sull’autore – intitolato, semplicemente, Tolkien – arriverà nei cinema il 10 maggio 2019. Diretto da Dome Karukoski, il film biografico sarà incentrato sugli anni formativi del Professore, noto ai più per aver creato la Terra di Mezzo. Il film racconterà gli anni della formazione, in cui J.R.R. Tolkien incontra l’amicizia, l’amore e l’ispirazione per la letteratura, prima della Prima Guerra Mondiale.

Era lì, nelle trincee della Francia e nei campi di battaglia di la Somme, che Tolkien sperimentò sia l’orrore e la solidarietà della guerra in prima persona. Vedere uomini di diversa estrazione combattere e morire insieme è stato fonte d’ispirazione per la Compagnia dell’Anello – così come lo era il gruppo originale di amici di Tolkien, molti dei quali sono morti durante la Grande Guerra.

Tolkien è diretto da Dome Karukoski e scritto da David Gleeson e Stephen Beresford. Oltre a Hoult, il cast include Lily Collins, Colm Meaney, Anthony Boyle, Patrick Gibson, Tom Glynn-Carney, Craig Roberts, Laura Donnelly, Genevieve O’Reilly, Pam Ferris e Derek Jacobi.

Tolkien: le prime foto ufficiali dal biopic sul Professore

Fonte: Fox Searchlight

Highwaymen – L’Ultima Imboscata, il trailer con Kevin Costner e Woody Harrelson

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È stato diffuso il trailer di Highwaymen – L’Ultima Imboscata, il nuovo film di John Lee Hancock, con protagonisti Kevin Costner e Woody Harrelson, disponibile su Netflix dal 29 marzo prossimo.

I fuorilegge fanno notizia. I poliziotti fanno la storia. Dal regista John Lee Hancock (The Blind Side), HIGHWAYMEN – L’ULTIMA IMBOSCATA segue la storia mai raccontata dei detective leggendari che hanno fermato definitivamente Bonnie e Clyde. Quando l’intero FBI e le ultime tecnologie forensi non sono sufficienti per catturare i criminali più noti della nazione, due ex-Texas Rangers (Kevin Costner e Woody Harrelson) devono fare affidamento sul loro istinto e sulle loro abilità per portare a termine la missione.

Diretto da  John Lee Hancock e scritto da John Fusco, Highwaymen – L’Ultima Imboscata vede protagonisti Kevin Costner, Woody Harrelson, Kathy Bates, Kim Dickens.

Avengers: Endgame, 10 fumetti da leggere prima del film

Avengers: Endgame, 10 fumetti da leggere prima del film

Non c’è niente di meglio di un ricco ripasso di fumetti originali in vista dell’arrivo nelle sale di Avengers: Endgame, capitolo che chiuderà la Fase 3 e il primo vero ciclo di storie dell’universo condiviso dei Marvel Studios.

Ecco le 10 migliori proposte da leggere:

Infinity Gauntlet

Il Guanto dell’Infinito (The Infinity Gauntlet) è una miniserie a fumetti composta di sei albi, pubblicata da luglio a dicembre 1991, scritta da Jim Starlin e principalmente incentrata sui personaggi di Adam Warlock, Silver Surfer e Thanos.

L’incipit vede Lady Morte assegnare a Thanos un compito: secondo questa l’equilibrio dell’universo è sbilanciato dal numero troppo alto di vite, dunque dovrà essere il Titano a uccidere la metà degli esseri senzienti di tutto l’universo, e affinché possa riuscirci la Morte aumenta i suoi già grandi poteri.

Thanos è spinto dall’ambizione ma anche dall’amore, e grazie al Pozzo dell’Infinito riesce a  localizzare le sei gemme dell’infinito.

Infinity War

Le battaglie che coinvolgono il guanto dell’infinito non si esauriscono con la sconfitta di Thanos ma anzi, continuano con la trama di Adam Warlock, il nuovo villain che Vendicatori dovranno abbattere per sopravvivere.

È questa la storia originale di Infinity War, seguito dell’epopea di Infinity Gauntlet, dove Thanos non è la più grande minaccia ma auta gli eroi a far cadere questo potente nemico.

Infinity

Pubblicata nel 2013, la miniserie di Infinity ruota attorno alla misteriosa minaccia dei Costruttori, enigmatiche entità aliene forse responsabili della creazione dell’universo che intendono distruggerlo, e a quella presentata da Thanos, motivato ad attaccare la Terra per recuperare tutte le gemme dell’infinito rubate dai Vendicatori.

Il Titano riesce a penetrare nel nostro pianeta grazie all’assenza di gran parte dei supereroi impegnati invece nella battaglia contro i Costruttori.

Avengers Forever

Pubblicata nel 1998, Avengers Forever Avengers Forever è una serie limitata di dodici numeri di fumetti scritta da Kurt Busiek e Roger Stern e disegnata da Carlos Pacheco e Jesus Merino.

Tra queste pagine si racconta di Immortus che invia il suo servitore Tempus ad uccidere Rick Jones, il proprietario della “Destiny Force” (una potente abilità utilizzata durante la trama di Kree-Skrull War). Rick viene salvato da Kang il Conquistatore e l’Intelligenza Suprema Kree lo spinge ad usare la forza del destino per chiamare aiuto: arriveranno quindi i Vendicatori dal passato, presente e futuro.

Avengers: Disassembled

Vendicatori divisi (anche conosciuto come Avengers Disassembled) è una saga a fumetti scritta da Brian Michael Bendis e pubblicata nel 2004, facendo parte di un progetto editoriale insieme alle successive saghe House of M e Civil War. Si tratta di un crossover, che in realtà non include tantissimi incroci narrativi o influenze fra le varie serie, ma che condividono sostanzialmente i temi trattati.

La storia parte dalla violazione del perimetro della base dei Vendicatori a New York ad opera di Jack Hart aka Fante di Cuori, mentre il secondo Ant-Man, Scott Lang, lo crede morto. Nell’esplosione delle mura di cinta Scott muore e Tony Stark, ora segretario della Difesa degli Stati Uniti, sta tenendo un discorso di fronte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite quando inaspettatamente attacca il delegato della Latveria. Da lì parte una sequenza di eventi inaspettati.

Secret Wars (1984)

Secret Wars è stato il primo crossover della Marvel Comics, pubblicato nel 1984 con un titolo che fu nuovamente utilizzato per un altro fumetto evento uscito nel 2015. Si tratta di una miniserie di 12 numeri scritta da Jim Shooter e disegnata da Mike Zeck i cui eventi sono considerati tra i più importanti della storia Marvel.

La serie è ambientata su un pianeta alieno e vede alcuni noti colpi di scena come la morte di Wasp e l’ascesa al potere del Dottor Destino o eventi che hanno cambiato profondamente la realtà del mondo Marvel, come il ritrovamento del costume nero di Spider-Man (futura origin story di Venom) e la nuova formazione dei Fantastici 4 con She Hulk al posto della Cosa.

Annihilation

Annihilation è la saga di fumetti pubblicata nel 2006 ideata da Keith Giffen sviluppando alcune idee dalla miniserie dedicata Drax il Distruttore del 2005.

La trama prende piede dopo un’evasione di massa alle Kyln, le prigioni intergalattiche più antiche del Big Bang, quando una flotta di astronavi a forma di insetti attacca le celle distruggendole. Xandar, il pianeta natale dei Nova Corps, non esiste più e l’universo è nel caos: l’unico sopravvissuto è Richard Rider, Nova Primo, che entra in possesso di tutta la forza Nova.

Dopo questi attacchi l’onda Annilathion colpirà l’impero Skrull, passando poi a quello dei Kree, con la scoperta che il vero comandante della flotta è Annihilus e che Thanos è il suo alleato.

Captain Marvel: Higher, Further, Faster, More

Alcune delle storie di Captain Marvel: Higher, Further, Faster, More, riavvio della saga di Carol Danvers ad opera di Kelly Sue DeConnick e Christopher Sebela con i disegni di Dexter Soy, Emma Rios Filipe Andrade, sono contenute nell’edizione italiana “Capitan Marvel: Ms. Marvel Smascherata” pubblicata in Italia da Panini Comics lo scorso Maggio.

Carol Danvers, l’eroina che debutterà a Marzo nel MCU, ha finalmente deciso di assumere l’identità di Captain Marvel – il suo vecchio “mentore” Mar-Vell – dal quale ha assimilato tutti i poteri; come convive con questa nuova responsabilità è il cuore e la spinta narrativa delle storie della DeConnick, dal 2012 al timone della serie e principale fonte di ispirazione per il film con Brie Larson.

Thanos Vol 2: The God Quarry

Thanos come non l’abbiamo mai visto prima, impotente e solo, è il protagonista di questa serie a fumetti pubblicata nel 2017 e intitolata Thanos Vol 2: The God Quarry, nella quale il Titano Pazzo è disposto a fare qualsiasi cosa per sopravvivere, anche accettare l’aiuto dai personaggi più improbabili.

Quando poi emerge una minaccia peggiore di se stesso, ogni vita umana e non solo dipenderà dalle sue scelte.

Captain America: Reborn

Captain America: Reborn è una serie di sei numeri pubblicata dalla Marvel Comics nel 2009, scritta da Ed Brubaker e illustrata da Bryan Hitch. In questa raccolta si indagano le ragioni della morte dell’originale Cap, Steve Rogers facendolo rivivere nel contemporaneo Marvel Universe.

Nel primo anniversario della scomparsa dell’eroe, i cittadini americani contestano la possibilità di celebrarlo come un patriota che ha servito con onore il paese o odiarlo per essere stato un traditore. Durante tutta la trama, Sharon Carter usa un dispositivo fornitole da Nick Fury per rintracciare l’agente che fornì la pistola a Steve.

CORRELATO – Avengers: Endgame, 10 personaggi che potrebbero morire nel film

Fonte: CBR

Avengers: Endgame teoria, Hank Pym giocherà un ruolo chiave

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Avengers: Endgame teoria, Hank Pym giocherà un ruolo chiave

Come molti altri personaggi dell’universo cinematografico Marvel, anche Hank Pym (interpretato sullo schermo da Michael Douglas) figura tra le vittime della Decimazione di Thanos: la sua ultima apparizione risale alla scena post credits di Ant-Man and The Wasp, dove gli effetti dello schiocco hanno colpito lui, la moglie ritrovata Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) e la loro figlia Hope (Evangeline Lilly), ormai nuova Wasp, lasciando Scott Lang intrappolato nel Regno Quantico.

Una recente teoria esposta sul forum Reddit però attribuirebbe a Pym un ruolo chiave all’interno della trama di Avengers: Endgame, prossimo capitolo sui Vendicatori in uscita ad aprile e ambientato nella realtà post-apocalittica voluta dal Titano Pazzo. Per rimediare agli eventi gli eroi dovranno ricorrere ad un piano speciale per tornare indietro nel tempo e impedire al villain di attuare il suo terribile piano. Ma come?

Secondo quest’ultima ipotesi, Ant-Man tornerà – oltre che al momento della Battaglia di New York di The Avengers, come suggerito dalle foto dal set – anche nel 1983 per incontrare l’allora giovane Hank Pym: ecco allora spiegato il motivo per cui lo scienziato, da sempre reticente a svelare a terzi le sue fantastiche e avanzate tecnologie, ha ceduto il suo costume a Scott con tanta facilità nel primo film del franchise.

I due si sono già incontrati in un’altra realtà e per questo Hank si fida così ciecamente dell’eroe? È possibile che sia Pym la chiave dell’impresa di Ant-Man, vera arma segreta dei Vendicatori? Che ne pensate?

Avengers: Endgame, cosa ci dice la nuova foto ufficiale sul film

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: Reddit

Captain Marvel: una chiave di lettura per le due scene post credits

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Captain Marvel avrà due scene post credits. E questa, più che una notizia sembra una conferma. Tuttavia sembra che il film abbia in serbo anche delle interessanti declinazioni di lettura all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Le prime reazioni dei giornalisti che hanno già visto il film sono genericamente buone, tuttavia qualche commento più acuto di altri ci spinge a offrire una chiave di lettura che potrebbe essere utile per guardare con la giusta ottica il film con Brie Larson.

Leggi la recensione di Captain Marvel

Le scene bonus saranno due, una a metà e l’altra alla fine dei credits. Stando però a quanto riporta su Twitter, sembra che il film abbia molto in comune con il primo Captain America, cosa che avevamo già ipotizzato in un’altra sede.

“Captain Marvel è a tutti gli effetti un prequel per Avengers, nello stesso modo in cui lo è stato il primo film su Captain America. È una pro-donna senza essere eccessivo, e ha due scene post credits che mi hanno fatto piangere e mi hanno fatto venire la pelle d’oca, rispettivamente.”

Il film dovrebbe quindi servire a impostare quello che Nick Fury chiama “Progetto Avengers”, visto che sarà lui a parlare dell’idea di mettere insieme questi esseri straordinari. Il film potrebbe quindi porti perfettamente in continuity e dare allo spettatore un altro tassello importante di quello che è stato prima della grande Battaglia di New York, che ha dato inizio a tutto e che rivedremo in qualche misura anche in Avengers: Endgame.

Per quanto riguarda le due scene post-credits, invece, possiamo immaginare che almeno una sarà riferita a Endgame e che avremo tutte le risposte necessarie a giustificare l’assenza di Carol Danvers durante l’attacco di Thanos e durante tutti questi anni.

Infine, è stato detto che il film troverà spazio e modo per un toccante omaggio a Stan Lee, un omaggio che lascerà probabilmente i fan con gli occhi lucidi.

Captain Marvel: Brie Larson accusata di razzismo e sessismo dai “maschi bianchi”

Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Zachary Levi avrebbe voluto una trilogia sui Tre Guerrieri di Thor

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L’esperienza di Zachary Levi nel MCU non è stata idilliaca come quella dei suoi colleghi (visto che in un’intervista si è detto “felice di non farne più parte“, motivando il suo pensiero). Tra pochi mesi lo rivedremo come protagonista di Shazam! mentre i fan della Marvel lo ricorderanno per aver interpretato Fandral, uno dei Tre Guerrieri, in Thor: The Dark World e Thor: Ragnarok.

L’attore è tornato a parlarne in una recente intervista con Empire, tra rimpianti per una trilogia sognata e mai avverata e qualche velata frecciatina:

Credo che quei personaggi non siano stati sfruttati al meglio delle loro capacità. Thor e i Tre Guerrieri avevano il potenziale di una trilogia dedicata a questa squadra davvero fantastica […] Quando sono stato preso per interpretare Fandral sapevo già che questi eroi erano così divertenti che andavano sviluppati a fondo, cosa mai successa. Né in The Dark World e né in Ragnarok. Eppure avevamo girato delle grandi scene che sono state scartate dalla versione definitiva dei film… “.

Anche quando Fandral è stato ucciso, c’era dell’altro in quella scena” ha continuato a spiegare Levi. “Magari mi avessero concesso qualche minuto in più, perché sapevo che il personaggio aveva qualcosa da dire. La verità è, volendo essere onesti, che se Fandral fosse ancora vivo, sarebbe potuto comparire anche in Avengers: Infinity War, o meglio, sarei stato ad Atlanta per tre mesi senza fare quasi nulla mentre tutti giravano le loro cose.

Zachary Levi: “Sono felice di non essere più nel MCU”

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Rivedremo Levi in Shazam!, cinecomic  atteso nelle sale ad aprile 2019. Nel cast anche Asher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

La sinossi ufficiale:

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Fonte: Empire

Avengers: Endgame, Tom Holland conferma una teoria popolare

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Avengers: Endgame, Tom Holland conferma una teoria popolare

Una celebre intervista di Benedict Cumberbatch e Tom Holland risalente alla promozione di Avengers: Infinity War è tornata sotto l’occhio del ciclone a causa di un possibile spoiler rivelato dal più giovane degli attori a proposito della trama di Avengers: Endgame, nuovo capitolo dei Vendicatori che chiuderà la Fase 3 del MCU.

Holland è il “re” delle involontarie rivelazioni sui film, aveva dichiarato che le battute di Cumberbatch erano molto più difficili da imparare delle sue perché il suo personaggio doveva parlare di così tanto di “roba del Regno Quantico“. È lì che era intervenuto tempestivamente il collega, riferendosi al commento con “roba…solo roba.

Ovviamente chi segue i retroscena e le teorie su Endgame relative ai viaggi nel tempo, saprà che il Regno Quantico dovrebbe essere l’ultima carta da giocare contro Thanos e che il suo ruolo all’interno della trama potrebbe diventare centrale. Di certo le parole di Holland lasciano intendere che sia proprio Doctor Strange a guidare, o per lo meno illustrare, gli eroi sulla discesa nella realtà quantistica mostrata nel franchise di Ant-Man.

Sarà davvero così? Che ne pensate?

Avengers: Endgame, tutte le teorie suggerite dal trailer

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Tom Holland: tutte le volte che Benedict Cumberbatch gli ha impedito di fare spoiler su Infinity War

Fonte: Access

Rocketman: Taron Egerton canta Tiny Dancer nella nuova sneak peek

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Paramount Pictures ha diffuso una nuova sneak peek di Rocketman in cui Taron Egerton, che interpreta il protagonista, Elton John, intona Tiny Dancer. Il film è diretto da Dexter Fletcher, che è subentrato a Bryan Singer in Bohemian Rhapsody.

Ecco di seguito il video:

Rocketman, il biopic su Elton John in cui Taron Egerton interpreta la popstar inglese negli anni più fervidi e rivoluzionari della sua carriera musicale. A dirigere il film c’è Dexter Fletcher, mentre nel cast compaiono anche Jamie Bell, Richard Madden, Gemma Jones e Bryce Dallas Howard.

Rocketman arriverà nelle sale nel 2019 ed è prodotto da Matthew Vaughn, David Furnish, Adam Bohling, David Reid. Elton John compare anche trai produttori esecutivi del film, al fianco di Steve Hamilton Shaw, Michael Gracey, Claudia Schiffer. Il film ripercorrerà le fasi cruciali della vita pubblica e privata di Elton John, dagli inizi come grande talento al pianoforte alla consacrazione come artista internazionale, passando per gli eccessi e il periodo in cui collaborò con il compositore Bernie Taupin pubblicando i suoi più grandi successi.

Kitbull: ecco il nuovo cortometraggio Disney-Pixar

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Kitbull: ecco il nuovo cortometraggio Disney-Pixar

La Disney-Pixar ha presentato il nuovo cortometraggio, Kitbull, disponibile on-line. Il corto è il nuovo risultato del progetto SparkShort, che lo Studio ha pensato e costruito allo scopo di scoprire nuovi talenti e di mettere a punto nuove tecniche d’animazione.

Il cortometraggio è diretto da Rosana Sullivan e prodotto da Kathryn Hendrickson. Nei poco più di otto minuti, Kitbull racconta la storia di un’amicizia improbabile tra un gattino randagio e un pitbull.

Di seguito potete invece vedere il video ufficiale della presentazione del progetto SparkShort:

Willem Dafoe: “Ho amato interpretare Green Goblin”

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Willem Dafoe: “Ho amato interpretare Green Goblin”

Più di dieci anni dopo aver smesso i panni di Norman Osborn aka Green Goblin nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, Willem Dafoe è tornato a parlare del personaggio e dell’esperienza sul set di un progetto che l’attore conserva ancora con grande affetto e memorabili ricordi professionali.

Intervistato da GQ, Dafoe ha ripercorso la sua carriera al cinema commentando ogni titolo e performance, e questo è ciò che ha raccontato di Spider-Man:

Ho amato quei film e più di tutto interpretare il doppio ruolo di Goglin. Tutti si concentrano sulla controparte con i poteri, che è divertente, quando invece la parte più interessante è stata entrare nei panni del padre, Norman Osborn. Avevo l’opportunità di recitare queste scene dove commedia e dramma viaggiavano sulla stessa linea…Ci sono un paio di scene che ancora mi fanno ridere, perché hanno una doppia chiave di lettura, tra il drammatico e il comico. […] 

Mi ricordo che mi diede da leggere Lo strano caso del dottor Jekyll e di mr. Hyde prima di girare la famosa scena dello specchio. Fu molto divertente, e la girammo in un solo ciak. Poi nel montaggio finale decisero di spezzarla in più parti …per me fu come un gioco, perché dovevo alternare le due personalità con la cinepresa che doveva trovarsi in un punto preciso davanti allo specchio e io che dovevo muovermi in un certo modo, quasi danzando”

Sul film in generale e sull’alba del genere supereroistico, l’attore ha invece spiegato:

Sam [Raimi] ha davvero compiuto un miracolo, rendendo personale un film piuttosto colossale e pieno di effetti speciali. Era l’inizio per i cinecomic, e all’epoca non c’era alcun modello a cui fare riferimento.”

Fonte: GQ

Obi-Wan Kenobi: la Lucasfilm sta lavorando alla serie?

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Obi-Wan Kenobi: la Lucasfilm sta lavorando alla serie?

Voci su un possibile spin-off interamente dedicato a Obi-Wan Kenobi si sono rincorse per anni fin dall’acquisizione dei diritti di Star Wars da parte della Disney senza mai trovare conferme ufficiali e aggiornamenti che risultassero per lo meno attendibili. Lo stesso Ewan McGregor si è sempre mostrato aperto all’idea di tornare nei panni del maestro jedi e sembra che l’occasione potrebbe arrivare molto presto ma non nella forma che ci si aspettava.

A quanto pare, come riporta il sito Star Wars News, la Lucasfilm starebbe già sviluppando una serie televisiva su Obi-Wan destinata alla piattaforma streaming Disney + e che questo progetto rientrerebbe nelle priorità assolute della casa di Topolino in merito ai titoli da portare sul proprio servizio on demand che lancerà nel corso del 2019.

Lo show dovrebbe essere composto da almeno sei episodi e questa sarebbe la prima sinossi:

Obi-Wan vive come un eremita su Tatooine ma segretamente veglia su un bambino di nome Luke Skywalker che aveva consegnato a suo zio, Owen. Le tensioni tra gli agricoltori locali e una tribù di Sabbipodi – capeggiati da uno spietato capo della guerra – costringeranno Obi a nascondersi…

Sarà davvero così e i fan avranno lo spin-off che hanno sempre sognato?

Obi-Wan Kenobi sarà in Star Wars: Episodio IX?

Vi ricordiamo che Obi-Wan Kenobi è, ad oggi, l’unico personaggio della saga a comparire in tutti e sei i film “tradizionali” in diverse vesti. In Guerre Stellari è chiaramente il vecchio Ben Kenobi, mentre ne L’Impero e ne Il Ritorno appare in forma di spirito, di Forza, a Luke, nei suoi momenti di difficoltà. In questo caso ha le sembianze di Alec Guinness. Nei tre prequel è interpretato, come detto, da Ewan McGregor, fino al finale della Vendetta dei Sith in cui mette in salvo i gemelli Skywalker.

Non tutti sanno che la voce di Obi-Wan si può ascoltare anche ne Il Risveglio della Forza, nel momento in cui Rey tocca per la prima volta la spada di Luke: tra le immagini confuse e le visione della giovane, si possono ascoltare le voci fuse si Guinness e McGregor in persona.

La prima serie originale della Lucasfilm, The Mandalorian, è stata scritta e prodotta dal produttore e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre stellari: Guerre dei cloni , Star Wars Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi saranno Deborah Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa ( Dope ), Bryce Dallas Howard ( Solemates ) e Taika WaititiThor: Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore esecutivo.

Fonte: Star Wars News

Wonder Woman: Gal Gadot ricorda il primo incontro con Zack Snyder

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L’addio di Ben Affleck al DCEU e il messaggio d’amore consegnato da Zack Snyder sembrano aver riaperto una finestra sul passato dai contorni sentimentali, o almeno è ciò che si evince dal recente tweet di Gal Gadot, la Wonder Woman dell’universo DC, che ha ricordato il primo incontro con il regista attraverso due scatti.

Il primo, pubblicato dallo stesso Snyder su Vero, ritraeva l’attrice in posa durante il provino per il ruolo dove aveva già conquistato la sua fiducia; il secondo invece mostra la Gadot nel primo shooting ufficiale di Batman v Superman: Dawn of Justice, quando la Warner Bros. rivelò al pubblico l’aspetto e il nome della futura Diana Prince.

Wow, questa immagine mi riporta indietro nel tempo. Lo straordinario Zack Snyder me la scattò al nostro primo incontro. Credette che potessi diventare una supereroina, e poi sono diventata Wonder Woman“, ha scritto l’attrice.

Wonder Woman 1984: Patty Jenkins promette un film “sensazionale”

Wonder Woman 1984, nuovo capitolo delle avventure di Diana Prince, sempre diretto da Patty Jenkins sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere la storia dell’eroina.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Wonder Woman 1984 vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Fonte: Gal Gadot

Spider-Man: Far From Home, MJ avrà un’arma?

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Come al solito sono i prodotti relativi al merchandise ufficiale a svelare alcuni gustosi dettagli sui film, specialmente quando si tratta di cinecomic Marvel: stavolta è il turno di Spider-Man: Far From Home, al quale la Funko dedicherà una serie nuova di zecca sui personaggi principali del sequel, ovvero Peter Parker, Happy Hogan (che sia in arrivo un ruolo più importante del previsto per il braccio destro della Stark Industries?) e MJ, aka Michelle.

Se date un’occhiata alle Funko Pop infatti, noterete che l’interesse amoroso di Peter, interpretato nel MCU da Zendaya, sembra brandire un’arma; e non un esemplare tecnologico progettato dallo S.H.I.E.L.D., ma una medievale mazza appuntita.

Questo significa che vedremo MJ in azione durante il viaggio in Europa, magari al fianco di Spidey contro la furia degli Elementali? Probabile. Ora non ci resta che aspettare il film per scoprire le sorti del personaggio.

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Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le domande poste dal trailer

Fonte: Funko

Dune: David Dastmalchian sarà il villain del reboot

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Dune: David Dastmalchian sarà il villain del reboot

L’ultimo arrivato nel già ricchissimo cast di Dune è David Dastmalchian, che secondo quanto riportato da Deadline ricoprirà il ruolo del villain Piter De Vries nel nuovo adattamento di Denis Villeneuve prodotto da Legendary.

L’attore è apparso di recente in Ant-Man and The Wasp e nel successo targato Netflix Bird Box al fianco di Sandra Bullock e aveva già lavorato con l’autore franco canadese in Prisoners e Blade Runner 2049.

Vi ricordiamo che i nomi finora confermati per Dune sono Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacJason MomoaZendayaJosh BrolinJavier BardemJason Momoa si trova attualmente in trattative per interpretare il ruolo di Duncan Idaho, lo spadaccino fedele alla famiglia Atreides che nella versione di Lynch aveva il volto di Richard Jordan.

Dune: cosa pensa Kyle MacLachlan del reboot?

Villeneuve, reduce da Blade Runner 2049, ha specificato tempo fa che il film non sarà un remake dell’originale di David Lynch ma una lettura personale del romanzo di Frank Herbert. Il regista ha poi parlato dei dettagli sulla lavorazione e della possibilità di trasformare Dune in un franchise:

Probabilmente ci vorranno due anni per finire Dune. L’obiettivo però è realizzare almeno due film“.

Questo invece il suo commento delle scorse settimane riguardo l’errata definizione di remake:

Il film non sarà in nessun modo collegato a quello del 1984. Tornerò al romanzo e cercherò di tirare fuori le immagini che le pagine mi ispireranno” ha commentato Villeneuve. “Sia chiaro, ho il massimo rispetto per David Lynch, che considero tra i più grandi registi viventi, però ricordo che all’epoca il suo adattamento aveva deluso le mie aspettative e tradito i miei sogni. Per questo proverò a fare il film dei miei sogni“.

Fonte: Deadline

Captain Marvel: ecco le prime reazioni della stampa americana

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Captain Marvel: ecco le prime reazioni della stampa americana

Embargo scaduto in America, e via ai primi commenti della stampa su Captain Marvel, l’atteso cinecomic che vede protagonista il premio oscar Brie Larson nei panni dell’eroina Carol Danvers.

Le reazioni sembrano generalmente positive, con un occhio di riguardo alle performance sorprendenti dell’attrice e di Ben Mendelsohn (interprete dello Skrull Talos). Di seguito ne ne riportiamo alcune tradotte:

I fan dei fumetti di Captain Marvel adoreranno il film. Chiaro e semplice.

Leggi la recensione di Captain Marvel

Il film ha dei momenti musicali che chi è stato ragazzo negli anni Novanta troverà davvero incredibili. La trasformazione di Carol in eroina è un evento catartico e fedele all’esperienza femminile. Dunque ora il MCU sembra più completo con Captain Marvel.

Captain Marvel è pura gioia. Le nuove generazioni di bambine cresceranno con lei come eroina.

Mi è piaciuto davvero Captain Marvel. A volte è un po’ traballante, ma solo perché è così ambizioso. È anche magnificamente costruito, divertente e offre molte sorprese. Brie Larson ovviamente spacca, ma Ben Mendelsohn è la vera sorpresa.”

Il film non è quello che mi aspettavo, almeno basandomi sul marketing. È praticamente una space opera con tantissime cose, ed è molto più strano di quanto mi aspettassi. Ben Mendelsohn è fantastico nei panni di Talos.

Captain Marvel è immerso in una fantastica atmosfera fantascientifica anni ’90 con un tono diverso da qualsiasi altro film Marvel. È retrò e vivace, misterioso e buffo. Riesce a divertire in modi sorprendenti ed è cazzuto in tutti i posti giusti.

Il trailer di Captain Marvel dal Super Bowl

Captain Marvel è una gradita aggiunta al MCU. Il film è davvero ben fatto con alcuni bei momenti. Ben Mendelsohn ruba quasi totalmente la scena a tutti e Brie Larson brilla letteralmente nel ruolo. Siamo pronti per Avengers Endgame.

Captain Marvel è una grande storia di origini. La chimica da buddy movie tra Brie Larson e Samuel L. Jackson è davvero divertente e il rapporto tra Carol e Maria Rambeau è il vero cuore della storia.”

Il film si apre con un commovente tributo a Stan Lee che i fan della Marvel adoreranno.”

Attenzione: ci sono un sacco di divertenti easter eggs nel film che collegano la storia di Captain Marvel agli altri titoli del MCU in. Guardate attentamente.”

Captain Marvel è un film strano. La prima metà è lenta e priva di ispirazione, mentre la seconda migliora decisamente. Sembra che i registi non siano sfuggiti (o non hanno potuto) alla classic formula Marvel.

Captain Marvel? Beh, Thanos è fottuto.

Tutto quello che posso dire è che ogni bambino sulla Terra dovrebbe vedere questo film. Ragazzi, ragazze, tutti hanno bisogno di vedere i vari ritratti di forza, coraggio, eroismo e tradimento.

Captain Marvel: Brie Larson accusata di razzismo e sessismo dai “maschi bianchi”

Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Fonte: Twitter

The Front Runner – il Vizio del Potere, Jason Reitman parla del film

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In occasione del London Film Festival, Jason Reitman (Juno) ha presentato il suo ultimo film, The Front Runner – il Vizio del potere, con protagonista Hugh Jackman. Di seguito il nostro servizio dal tappeto rosso dell’evento:

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The Front Runner, recensione del film con Hugh Jackman

Il candidato all’Oscar Hugh Jackman protagonista del thriller drammatico The Front Runner nel ruolo del carismatico politico Gary Hart. Il film, diretto dal regista candidato all’Oscar Jason Reitman, segue l’ascesa e la caduta del senatore Hart, capace di catturare l’immaginazione dei giovani votanti e considerato il favorito tra i democratici alle elezioni del 1988. La sua campagna passa in secondo piano a causa della relazione extraconiugale che intrattiene con Donna Rice.

Quando la vita privata si mescola con quella politica, il senatore Hart è costretto a rinunciare alla sua candidatura – un evento che ha un impatto durevole e profondo nella politica americana ma anche in quella mondiale. Nel cast anche Vera Farmiga, J.K. Simmons e Alfred Molina.

Diabolik sono io: al cinema l’11, 12 e 13 marzo, il trailer

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Diabolik sono io: al cinema l’11, 12 e 13 marzo, il trailer

Sarà nelle sale l’11, 12, 13 marzo Diabolik sono io, il docu-film che propone un inedito identikit del mitico ladro creato dalle sorelle Giussani. Un’indagine avvincente sul mistero del primo disegnatore di Diabolik, inspiegabilmente scomparso senza lasciare tracce dopo aver consegnato le tavole del primo albo della saga. Scritto da Mario Gomboli e Giancarlo Soldi

Con rari materiali d’archivio e la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Gianni Bono, Andrea Carlo Cappi, Massimo Cantini Parrini, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Carlo Lucarelli, Milo Manara, i Manetti bros.

Nato nel 1962 dalla fantasia di Angela e Luciana Giussani e protagonista dell’omonima testata, DIABOLIK è tuttora uno dei fumetti più venduti in Italia e un’icona assoluta del mondo della letteratura disegnata. Ora, per la prima volta, la storia di questo straordinario personaggio verrà raccontata in un docu-film prodotto da Anthos Produzioni con Rai Cinema in collaborazione con la casa editrice Astorina.

Diabolik sono io verrà distribuito nelle sale da Nexo Digital (elenco cinema su www.nexodigital.it) come evento speciale solo per tre giorni, l’11, 12, 13 marzo, e guiderà gli spettatori attraverso la storia dell’intuizione di due giovani ed entusiaste imprenditrici milanesi nei primi anni ‘60, le sorelle Giussani, capaci di dar vita al Re del Terrore e al suo mondo. Oltre a mostrare rari materiali d’archivio della casa editrice, il docu-film, scritto da Mario Gomboli assieme a Giancarlo Soldi, che ne firma anche la regia, si rivelerà anche un’indagine avvincente che cercherà una possibile spiegazione del mistero legato ad Angelo Zarcone (interpretato dall’attore Luciano Scarpa), il disegnatore del Numero Uno di Diabolik, inspiegabilmente scomparso senza lasciare tracce dopo aver completato le tavole di quel primo albo.

Di Zarcone, soprannominato ‘il tedesco’ per la carnagione chiara e i capelli biondi, si sa soltanto che dopo aver consegnato alla redazione Astorina le tavole de Il re del terrore, il primo numero di Diabolik, sparì senza lasciare recapiti. Sembrava essersi volatilizzato. Si narra che nel 1982, in occasione del ventennale della testata, Angela e Luciana assoldarono persino il famoso investigatore Tom Ponzi per ritrovare Zarcone, ma il misterioso disegnatore si era come dissolto nel nulla. Un uomo in fuga, un latitante, un’ombra nera che si aggira nella notte, cosa succederebbe se quel disegnatore si trovasse oggi a cercare se stesso? Chi troverebbe? Angelo Zarcone oppure Diabolik?

Diabolik: 01 Distribution annuncia il film diretto dai Manetti

Partendo da questo spunto, il docu-film immagina di tratteggiare un identikit quanto più accurato del Re del Terrore, avvalendosi di una galleria di testimoni dell’Olimpo’ del fumetto, Milo Manara, Mario Gomboli, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Gianni Bono, Giuseppe Palumbo, di esperti del noir come Carlo Lucarelli e Andrea Carlo Cappi, di registi visionari come i Manetti bros., del costumista Massimo Cantini Parrini oltre che della partecipazione straordinaria di Stefania Casini nei panni dell’avvocato Bianca Rosselli e della presenza di Claudia Stecher in quelli di una misteriosa ragazza. Anche se a fare da fil rouge della narrazione saranno ancora una volta loro, le sorelle Giussani, grazie a un’intervista ‘senza tempo’ riemersa dalle Teche Rai, un materiale preziosissimo, che insieme ai ‘Super8 ritrovati’ dei viaggi di Angela e Luciana attorno al mondo, alle tavole storiche dell’archivio Astorina e agli omaggi disegnati dal vivo da Giuseppe Palumbo, contribuiranno a dare vita a un ritratto mai visto prima dell’eroe del fumetto.

Dopo il suo esordio nel 1962, il fumetto dedicato a Il Re del Terrore, dal nome del primissimo albo, raggiunse in breve tempo altissime tirature diventando un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione. Il formato degli albi di Diabolik, di piccola dimensione per poter essere tascabili, venne ideato per venire incontro alle esigenze dei pendolari che Angela Giussani osservava ogni mattina dalla finestra di casa sua, nelle vicinanze della stazione Cadorna, a Milano. Precursore del genere del fumetto nero italiano, Diabolik ha generato a partire dal 1964 numerosi epigoni, che non hanno però mai intaccato il suo successo e sono ormai scomparsi dalle edicole. Da oltre cinquant’anni Diabolik viene edito senza interruzioni e ha superato gli 850 episodi pubblicati; i primi numeri della serie hanno raggiunto elevate quotazioni di mercato nel collezionismo. Dalla sua nascita ad oggi Diabolik ha venduto quasi 150 milioni di copie.

DIABOLIK SONO IO è un docu-film prodotto da Anthos Produzioni con Rai Cinema in collaborazione con Astorina, editore di Diabolik, e realizzato con il sostegno del MiBAC. L’evento al cinema sarà distribuito solo l’11, 12, 13 marzo in esclusiva da Nexo Digital con i media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics&Games e VVVVID.

The LEGO Movie 2, la recensione del film

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The LEGO Movie 2, la recensione del film

Erano appena cinque minuti che il motivetto accattivante di È meraviglioso (Everything is Awesome) era uscito dalle nostre teste che The LEGO Movie 2: una nuova avventura è pronto a fornire un’altra canzonetta di quelle che “restano in testa”. Dal 21 febbraio infatti arriva in sala, a cinque anni di distanza, il sequel dellesilarante film diretto da Chris Miller e Phil Lord, promettendo di replicarne il successo, anche attraversi le musiche proposte nel corso del forsennato e variopinto viaggio nei mondi di LEGO.

Arrivati al secondo capitolo, Miller e Lord lasciano in eredità a Mike Mitchell la loro preziosa sceneggiatura, e il regista di Trolls la realizza con diligenza, pur inserendo molto dell’universo canterino, luccicante e colorato di Trolls (2016), soprattutto nella rappresentazione del Sistema Sorellare, nuova frontiera dove sbarcheranno i nostri eroi di mattoncini.

I cinque anni trascorsi nella realtà (il primo film è del 2014) sono trascorsi anche nella finzione della storia che parte esattamente da dove era cominciata, per poi fare un lungo balzo in avanti, di un lustro appunto, per proiettarci in un universo polveroso e in rovina, alla Mad Max. Tutti sono induriti e resi pessimisti dalle sventure che l’invasione dei DUPLO ha causato, tutti tranne Emmet, che continua a essere il solito ottimista, dal cuore tenero. Quando però Lucy, Batman e i suoi altri amici verranno rapiti da una misteriosa astronave, il nostro protagonista dovrà farsi coraggio e sforzarsi di cambiare e di “indurirsi” per fare fronte ai pericoli e salvare tutti.

Nel primo film, Emmet è il costruttore più ordinario di tutti che per caso finisce per essere considerato “quello speciale”. Col tempo capiamo che la sua specialità è, in fondo, il suo mantenersi puro e ingenuo, una dote che però i suoi amici sembrano non apprezzare all’inizio di questa nuova avventura. Così, in The LEGO Movie 2, l’attenzione si sposta sulla presunta necessità del nostro insolito eroe di “indurirsi”, ovvero di diventare adulto e abbandonare quell’approccio ingenuo e credulone.

Quello che sembra un viaggio verso l’età adulta diventa ben presto un percorso che guida i protagonisti all’inclusione e all’accettazione di questi nuovi personaggi provenienti dal Sistema Sorellare. Questa volta, infatti, il contrasto del secondo livello della storia, quello degli esseri umani che giocano con i mattoncini colorati, non è più quello tra padre che vuole tenere ferme le sue costruzioni di LEGO e il figlio che vuole invece costruire, cambiare e giocare di continuo, ma tra quello stesso bambini, ora un adolescente, e sua sorella, che in quando bambina ha un approccio completamente diverso al gioco, difficilmente compatibile con quello del fratello maggiore. La soluzione è ovvia ed è raggiunta dopo un lungo percorso di montagne russe colorate: giocare insieme è sempre possibile, basta accettare i modi diversi di farlo.

Per arrivare a questa conclusione ingenua e didascalica, lo spettatore è catapultato in un mondo pirotecnico, ricco non solo di colori e personaggi, ma anche di citazioni, battute buffe e acute, mescolanza di linguaggi e tecniche, ma anche riflessioni sulla crescita e l’età adulta che stridono un po’ con il pubblico di riferimento principale del film, un target molto giovane.

Proprio in questo sta la più grande contraddizione e insieme il miglior pregio di The LEGO Movie 2. Il film riesce a portare avanti delle riflessioni importanti sulla vera natura del diventare adulti (che non corrisponderà, alla fine, al diventare dei duri, ma all’aprire il proprio cuore alle possibilità e ai cambiamenti) parallelamente a giochi di parole ai limiti della demezialità, replicando con successo, ma senza l’effetto sorpresa, la formula vincente del primo film.

Il trailer di The LEGO Movie 2

Captain Marvel: Brie Larson accusata di razzismo e sessismo dai “maschi bianchi”

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Le decisioni di Brie Larson, di rendere inclusivo il suo press tour di Captain Marvel stanno avendo degli effetti collaterali inaspettati. Il sito Rotten Tomatoes ha infatti raccolto una serie di commenti infuriati da parte di quegli spettatori, appartenenti alla categoria di “maschi bianchi”, che vogliono boicottare il film Marvel Studios, perché si sono sentiti esclusi e non desiderati dalla protagonista del film.

Leggi la recensione di Captain Marvel

Qualche giorno fa era stata diffusa la notizia che la Larson ha chiesto una maggiore inclusione trai giornalisti che parteciperanno alla sua attività stampa. Quindi, i “maschi bianchi di 40”, nel press tour di Captain Marvel, non saranno più la maggioranza, visto che l’attrice premio Oscar ha chiesto a donne e giornalisti afro-americani di partecipare alla promozione.

Gli spettatori si sono sentiti punti nel vivo e hanno cominciato ad attaccare in maniera anche violenta l’attrice, definendola il nuovo “villain del Marvel Cinematic Universe”, dandole della “razzista e sessista” e dicendo chiaramente che “se lei non ha bisogno dei maschi bianchi, noi non abbiamo bisogno del suo film“, decidendo così di non andare al cinema a vedere il film.

Altri ancora hanno apertamente dichiarato che aspettano il film Marvel solo per sapere come Nick Fury perderà il suo occhio, o per scoprire come verranno rappresentati Skrull e Kree, ma non certo per lei o per la sua interpretazione che, sono sicuri, li deluderà.

Staremo a vedere in che modo Brie Larson e i Marvel Studios decideranno di arginare questa piccola bufera scoppiata a poco tempo dall’uscita in sala del film, previsto per il prossimo 6 marzo 2019, in Italia.

Su Rotten Tomatoes ecco disponibili tutti i commenti al vetriolo contro l’attrice.

Il trailer di Captain Marvel dal Super Bowl

Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

The LEGO Movie 2: intervista a Chris Pratt ed Elizabeth Banks

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The LEGO Movie 2: intervista a Chris Pratt ed Elizabeth Banks

Arriverà il 21 febbraio in sala The Lego Movie 2, il sequel del film d’animazione di successo uscito cinque anni fa e diretto da Chris Miller e Phil Lord. In occasione della presentazione del film a Londra, abbiamo incontrato Elizabeth Banks, che torna a doppiare Lucy, e Chris Pratt, che oltre a tornare a essere di nuovo Emmet, ha in serbo qualche sorpresa per il pubblico del film. Ecco la nostra intervista:

Nel 2014, The LEGO Movie divenne un enorme successo, con recensioni prevalentemente positive e un incasso di 469 milioni su un budget di 60, quello che si definisce un vero successo. A scrivere e dirigere c’erano Phil Lord e Chris Miller. Il film ha generato subito un universo condiviso, con altri film del genere usciti nel corso di questi 4 anni: The LEGO Movie Batman e The LEGO Ninjago Movie.

Chris Pratt, Elizabeth Banks, Will Arnett, Nick Offerman, Alison Brie, Charlie Day e Tiffany Haddish. Inoltre Jonah Hill è Lanterna Verde, Channing Tatum è Superman.

The LEGO Movie 2, la recensione del film

Un uomo tranquillo, la recensione del film con Liam Neeson

Un uomo tranquillo, la recensione del film con Liam Neeson

Terminata la trilogia di Taken, con Un uomo tranquillo, Liam Neeson torna al genere che sembra riuscirgli meglio. Eccolo dunque protagonista di un action ambientato in un’innevata cittadina del Colorado, in cerca, come sempre, di una vendetta personale. La pellicola è il remake del film del 2014 In ordine di sparizione, e per a dirigerlo è stato chiamato lo stesso regista dell’originale, Hans Petter Moland.

La vicenda del film si concentra su Nels Coxman (Liam Neeson), diligente spazzaneve della sua cittadina, dove ha vinto il premio al cittadino dell’anno per il suo impegno nel lavoro. La sua vita viene sconvolta quando il figlio viene ucciso da un potente boss della droga locale, soprannominato il Vichingo (Tom Bateman). Alimentato da bisogno di vendetta e armato di artiglieria pesante, Coxman si propone così di smantellare l’intero cartello della droga con estrema precisione.

Ancora una volta è il desiderio di vendetta a muovere il personaggio di Liam Neeson, con la differenza che il Nels Coxman di Un uomo tranquillo è del tutto lontano dal Bryan Mills di Io vi troverò. Se quest’ultimo era un ex agente segreto della CIA, qui abbiamo a che fare con un uomo comune, un semplice spazzaneve dedito al suo lavoro. È proprio per questo però, che nel momento in cui imbraccia il fucile e incarna il desiderio di giustizia, si viene attirati dalla sua natura tutt’altro che tranquilla, e dalla curiosità di scoprire in che modo costui riuscirà a raggiungere il suo obiettivo.  

Ha così inizio un film che viene scandito, come recita il titolo dell’originale norvegese, in base all’ordine di sparizione dei vari personaggi. Questa suddivisione in piccoli capitoli introduce uno degli elementi che hanno fatto la fortuna dell’originale. Benché sia identificato come un action-thriller, Un uomo tranquillo viene dotato allo stesso tempo di un umorismo che stempera la gravosità degli eventi.

L’incontro tra questi due elementi genera inizialmente uno strano effetto, che risponde ai compiti di divertire e intrattenere. A lungo andare tuttavia diventa il vero punto debole del film. Con troppa poca azione per essere un film action, e con troppo poco umorismo per essere un film comico, Un uomo tranquillo mantiene in sé queste due anime senza riuscire a conciliarle e perdendo inesorabilmente la sua direzione.

Quello che sembrava partire come un classico revenge movie, si carica progressivamente di toni, elementi e sotto-trame che distraggono lo spettatore dal vero protagonista, che allo stesso tempo sembra quasi finire in secondo piano. Moland non riesce così a replicare il successo del film originale, e nel passaggio al riadattamento americano si perdono, o non vengono valorizzati a dovere, quegli elementi che avevano invece funzionato la prima volta.

Un uomo tranquillo, il trailer

Gwyneth Paltrow sull’addio al Marvel Cinematic Universe

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Nell’ultimo decennio Gwyneth Paltrow è apparsa nell’universo cinematografico Marvel nei panni di Pepper Potts, all’inizio segretaria e poi socia e fidanzata di Tony Stark. Ma in un’intervista a Variety, l’attrice ha detto che ha in programma di ritirarsi dal MCU dopo Avengers: Endgame.

“Voglio dire, sono un po’ vecchia per mettermi un costume e tutto il resto a questo punto – Paltrow, 46 anni, occupa la copertina del magazine di questa settimana – Mi sento molto fortunata ad aver preso parte a questo progetto. Ero amica del regista di Iron Man Jon Favreau. È stata un’esperienza meravigliosa fare il primo “Iron Man” e poi vedere quanto è diventato importante per i fan.”

Anche se non si vede impegnata in altri sequel, Gwyneth Paltrow ha lasciato aperta la possibilità che lei potesse fare un cameo – o apparire in flashback – nel futuro. “Mi sento onorata di far parte di qualcosa di cui le persone sono così appassionate. Certo, se dicessero: ‘Puoi tornare per un giorno?’, sarò sempre lì se avranno bisogno di me.”

L’attività principale della Paltrow, al momento, è quella di gestire il marchio di lifestyle Goop, in qualità di CEO dell’azienda. L’attrice ha anche parlato della sua lunga carriera, con tanto di premio Oscar, considerando: “Penso che i film e gli affari intorno a loro siano cambiati così tanto negli ultimi 20 anni. Non penso che nessuno dei film per cui sono conosciuto sarebbe stato realizzato oggi.”

Nell’ottima del MCU, l’uscita di scena di Pepper Potts è plausibile e non ci sorprende troppo, visto che il personaggio è indissolubilmente legato a quello di Tony Stark, il cui interprete, Robert Downey Jr., è arrivato a fine contratto, e anche per lui Endgame sarà l’ultima apparizione nel MCU.

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Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Variety