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Noi 4: recensione del film di Francesco Bruni

Noi 4 film recensione

Già guardando la grafica della locandina di Noi 4, nuovo film di Francesco Bruni (Scialla!), è facile intuirne l’atmosfera e la tematica principale. Su di una bacheca ricoperta di post it e pagine di calendario, viene messa in primo piano la foto di una famiglia felice, composta da Ettore (Fabrizio Gifuni), il padre, Lara (Ksenia Rappoport), la madre ed i due giovani figli Giacomo (Francesco Bracci Testasecca) e Emma (Lucrezia Guidone).

Questa foto si riferisce però ad un passato in cui la famiglia ha vissuto un momento di perfetta armonia. Bruni dalle prime inquadrature ci getta direttamente all’interno della caotica esistenza di questa ex-famiglia unita e felice. Ettore e Lara, due persone agli antipodi dal punto di vista caratteriale, sono separati e, come spesso accade in queste situazioni, cercano tra mille difficoltà di gestire la responsabilità rappresentata dai due figli.

Noi 4, il film

Uno degli ostacoli principali è la completa inaffidabilità del padre (un Fabrizio Gifuni inedito in un ruolo comico/brillante) che crea non pochi problemi a Lara, la quale deve gestire i suoi impegni di lavoro e l’ansia di sentirsi ogni giorno meno attraente per via del tempo che avanza. Sullo sfondo una Roma afosa, caotica, confusionaria e stressante, la Roma vissuta quotidianamente dai cittadini, non quella sognante di chi è turista. Nonostante questo, però, è una città che può regalare visioni d’incanto inaspettate e dopotutto lo scopo di Noi 4 è proprio mostrare una famiglia (e forse anche una capitale) comune lontana dai suddetti cliche pubblicitari ma anche da una visione tragica che ha caratterizzato molti film italiani negli ultimi anni. Bruni ci riesce, anche se l’unità temporale dell’azione (si svolge tutto in un giorno) non aiuta  la continuità del film e le caratteristiche dei personaggi adulti vengono troppo enfatizzate: Lara è troppo ansiosa e nevrotica, Ettore è troppo un Peter Pan ed Emma, la figlia vent’enne, è troppo contestatrice. L’unico personaggio un po’ più realistico è quello di Giacomo, un ragazzino saggio e introverso alle prese con l’esame di terza media e col doversi dichiarare per la prima volta alla ragazza dei suoi sogni, Xiaolian (Giulia Li Zhu Ye), una ragazzina di origine cinese che frequenta la sua stessa scuola.

Noi 4 è un film nel complesso gradevole, parzialmente riuscito anche nel suo proporsi come commedia. Riesce a strappare qualche sorriso ma regala anche un po’ di amarezza nonostante il messaggio conclusivo di speranza. Un simbolo forte è la statuetta del Lare, per gli antichi romani nume protettore dell’unità familiare, ritrovata durante le escavazioni per la costruzione della metro, che Lara bacia, in una scena molto bella verso la fine del film. Con questa scena, forse, il regista vuole esprimere la speranza che l’armonia perduta possa essere ritrovata nonostante le incomprensioni.

 
 

Noi 4 Trailer del nuovo film di Francesco Bruni

Guarda il trailer ufficiale di Noi 4, il nuovo film di Francesco Bruni con Fabrizio Gifuni, Ksenija Rapport, Lucrezia Guidone e Francesco Bracci, che arriverà in sala il 20 marzo con 01 Distribution.

Il 13 giugno è una giornata qualsiasi, ma anche una giornata diversa da tutte le altre. Oggi Giacomo, il figlio più piccolo di Ettore e Lara, ha gli orali degli esami di terza media. Se fosse un’altra famiglia, questa sarebbe l’occasione per stare tutti insieme a incoraggiare e sostenere il ragazzino. Non è però il caso dei nostri quattro, perché il padre e la madre di Giacomo e la sorella ventenne Emma, insieme non riescono proprio a stare. Perciò questa giornata funziona su di loro come un reagente chimico, che li manda in subbuglio. Si incontrano (e si scontrano) più volte fra loro. Eppure non possono fare a meno di cercarsi…

Noi 4

 
 

Noi 4 prima clip del film con Fabrizio Gifuni e Ksenija Rapport

Vi presentiamo la prima clip di NOI 4, il nuovo film di Francesco Bruni con Fabrizio Gifuni, Ksenija Rapport, Lucrezia Guidone e Francesco Bracci, che arriverà in sala il 20 marzo con 01 Distribution.

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Il 13 giugno è una giornata qualsiasi, ma anche una giornata diversa da tutte le altre. Oggi Giacomo, il figlio più piccolo di Ettore e Lara, ha gli orali degli esami di terza media. Se fosse un’altra famiglia, questa sarebbe l’occasione per stare tutti insieme a incoraggiare e sostenere il ragazzino. Non è però il caso dei nostri quattro, perché il padre e la madre di Giacomo e la sorella ventenne Emma, insieme non riescono proprio a stare. Perciò questa giornata funziona su di loro come un reagente chimico, che li manda in subbuglio. Si incontrano (e si scontrano) più volte fra loro. Eppure non possono fare a meno di cercarsi…

Noi 4

 

 

 
 

Noi 4 conferenza stampa del film di Francesco Bruni

Noi 4Il cinema Barberini ha ospitato l’anteprima e la conferenza stampa di Noi 4, il nuovo film di Francesco Bruni meglio conosciuto come il regista di Scialla. In sala, alla fine della proiezione, arrivano per rispondere alle domande dei giornalisti il regista con gli attori protagonisti ed il produttore Beppe Caschetto.

Per Francesco Bruni: viste le tematiche affrontate in Noi 4, ovvero la famiglia ed il rapporto genitori/ figli, potrebbe quest’ultimo essere considerato una sorta di prolungamento di Scialla realizzato con altri mezzi?

FB: “Li considero, effettivamente, due film molto simili poiché entrambi si occupano dello stesso microcosmo, o meglio parlando di una metropoli com’è Roma, macrocosmo. E’ possibile ipotizzare che la scuola frequentata dal piccolo protagonista di Noi4, sia la stessa frequentata dal ragazzo di Scialla. Sono tematiche a me abbastanza care perchè prendono spunto da situazioni che mi riguardano da vicino o che riguardano le persone che conosco. L’idea di questo nuovo film mi è venuta pensando alla mia situazione familiare. Quando giunge il momento in cui i figli ormai grandi iniziano a prendere ognuno la propria strada, c’è come la sensazione che l’armonia che un tempo permeava la famiglia si stia rompendo. E’ in quel momento che senti il tuo ruolo perdere d’importanza e inizi a considerarti vecchio.”

Che criterio ha usato per scegliere gli interpreti di questi quattro personaggi?

FB: “Volevo degli attori che fossero credibili nel ruolo di una vera famiglia. L’idea alla base del racconto è anche quella di presentare un ritratto familiare che si discosti dalla visione troppo edulcorata o eccessivamente tragica che ha caratterizzato molti film con le stesse tematiche di Noi 4. Penso che il mio proposito sia riuscito molto bene soprattutto grazie al fatto che questi attori non schiacciano sotto il peso di una eccessiva notorietà i loro personaggi.

Agli attori: come ognuno di loro ha impostato il lavoro sul proprio personaggo?

Fabrizio Gifuni: Ho iniziato le riprese di Noi 4 dopo una settimana dalla conclusione di quelle de  Il capitale umano, film che ha tra i suoi sceneggiatori anche Francesco. Devo ammettere di essere stato davvero fortunato a poter interpretare due personaggi così differenti usciti dalla stessa penna! E soprattutto sono stato davvero entusiata di aver potuto recitare in una commedia dopo anni di incasellamento nel genere del dramma storico. Il mio personaggio è un cialtrone irresponsabile ma nonostante questo anche lui ha un aspetto positivo, ovvero quello di riuscire ad allegerire una situazione di per se complicata e stressante.”

Noi 4 filmKsenia Rappoport: “Ho conosciuto tante donne Lara sia in Russia che in Italia e devo ammettere che io per prima sono così, a volte divorata dall’ansia di dover rispettare gli impegni lavorativi ma anche di dover occuparmi della famiglia e dei figli. La vera difficoltà del ruolo è stata quella di dover interpretare una donna straniera che vive in Italia da circa 25 anni e che ha introiettato nel suo parlare anche espressioni dialettali romane.”

A Francesco Bruni: secondo lei a cosa è dovuto il fatto che nel cinema italiano sia proposta così di frequente una figura paterna eternamente affetta dalla sindrome di Peter Pan? In un certo senso era così anche il personaggio del padre inconsapevole in Scialla.

FB: “Considero quella dei padri eterni ragazzi un’evento epocale nella nostra società, una sorta di epidemia collettiva che colpisce il genere maschile, soprattutto di nazionalità italiana. Forse in parte ne sono affetto anch’io ma riesco a sublimare il Peter Pan che ho in me scrivendo questo genere di personaggi.”

Francesco Bruni, anche Noi 4 si può considerare un film che esalta la città di Roma?

FB: “Ho voluto raccontare Roma come la vivo io e forse molti altri, ovvero la città in grado di regalarti la grande bellezza ma anche la grande bruttezza, la visione dei meravigliosi monumenti e dei resti archeologici e lo stress,l’ansia, il caos del traffico urbano. Ho deciso di immergere i miei personaggi nella vera realtà urbana! E’ stato un po’ faticoso…ad esempio le persone che vedete nella scena alla stazione Termini, non sono comparse!”

 
 

Noelle arriverà in Italia su Disney+ il 27 novembre 2020.

Noelle

Non è mai troppo presto per entrare nello spirito natalizio, soprattutto se Anna Kendrick si è già portata avanti. Il film di Natale Noelle arriverà in Italia su Disney+ il 27 novembre 2020.

Nella commedia natalizia di Disney+ Noelle, la figlia di Babbo Natale, Noelle Kringle (Anna Kendrick) è piena di spirito natalizio e di gioia per le feste, ma il suo più grande desiderio è realizzare qualcosa di “importante” come il suo amato fratello Nick Kringle (Bill Hader), che quest’anno erediterà il ruolo di Babbo Natale dal padre. Quando Nick è sul punto di sgretolarsi come un pezzo di pan di zenzero a causa del troppo stress, Noelle gli suggerisce di prendere una pausa e di partire… ma non vedendo tornare il fratello, Noelle decide di lasciare il Polo Nord per ritrovarlo e riportarlo indietro in tempo per salvare il Natale. L’improvvisa scomparsa del nuovo Babbo Natale getta il Polo Nord nel caos, tanto che la signora Kringle (Julie Hagerty) è costretta ad intervenire per tenere a freno il temporaneo sostituto hi-tech di Babbo Natale, il cugino Gabe (Billy Eichner). Nel frattempo, Noelle insieme all’elfo Polly (Shirley MacLaine), la tata pungente ma di buon cuore della famiglia, è al sud impegnata nella missione di ricerca e recupero, durante la quale si renderà conto di avere molto in comune con suo padre, cominciando così a capire il vero significato del Natale.

Scritto e diretto da Marc Lawrence, Noelle vede nel cast Anna Kendrick, Bill Hader, Kingsley Ben-Adir, Billy Eichner, Julie Hagerty e Shirley MacLaine. Il film è prodotto da Suzanne Todd con John G. Scotti come produttore esecutivo. Noelle debutterà in Italia il 27 novembre, in streaming solo su Disney+.

 
 

Noel Gallagher sarà tra i protagonisti della docuserie CAMDEN

CAMDEN

Disney+ ha confermato che Noel Gallagher sarà tra i protagonisti della docuserie CAMDEN che debutterà mercoledì 29 maggio in esclusiva su Disney+.

Gallagher si unisce al cast già annunciato, che comprende alcuni dei più grandi artisti della musica mondiale, tra cui Dua Lipa, che è anche produttrice esecutiva della docuserie, Chris Martin dei Coldplay, Little Simz, Yungblud, Questlove, Pete Doherty e Carl Barat dei Libertines, Mark Ronson, Nile Rodgers, Boy George, Suggs dei Madness, Black Eyed Peas, Jazzie B dei Soul II Soul, Chuck D, Eliza Rose, Lauren Laverne e Sister Bliss dei Faithless.

Ambientata nel cuore pulsante della musica londinese, CAMDEN svela le storie inedite di come le vite e le carriere di alcuni degli artisti più iconici del mondo siano state influenzate da questo angolo di Londra. Attraverso filmati d’archivio e interviste verrà esplorata la ricca storia di Camden. Il pubblico potrà ascoltare musicisti di fama mondiale rivivere le loro esperienze a Camden: dai primi concerti al tutto esaurito, tra gli alti e bassi delle serate e di una gioventù trascorsa alla scoperta della musica.

La serie originale è prodotta da Lightbox, la società di produzione fondata dal produttore premio Oscar Simon Chinn e dal produttore premio Emmy Jonathan Chinn, in associazione con Day One Pictures, la società di produzione co-fondata da Nick Shymansky, manager originale di Amy Winehouse, e da Radical22. Asif Kapadia è il Series Director. I registi degli episodi sono Toby Trackman, Yemi Bamiro e Sarah Lambert. Il produttore della serie è Gaby Aung. I produttori esecutivi sono Simon Chinn, Jonathan Chinn e Suzanne Lavery per Lightbox, Nick Shymansky, Jasper Waller-Bridge e Ben Friedman per Day One Pictures e Dua Lipa e Dukagjin Lipa per Radical22.

 
 

Nocturne: Cortometraggio di Lars von Trier del 1980

Non vi è dubbio che il viaggio erotico di Lars von Trier per The Nymphomaniac darà molto da parlare quando uscirà l’anno prossimo, ma fino ad allora, dovremo essere pazienti.

 
 

Nocturne, recensione del film con Sydney Sweeney

Nocturne film 2020

Si intitola Nocturne il quarto e ultimo film della nuova serie tematica di Jason Blum che il famoso produttore ha realizzato con la sua casa di produzione insieme ad Amazon Studios. Welcome to the Blumhouse è il titolo del progetto che consta di quattro film, tutti thriller e tutti realizzati da talenti emergenti che si avvalgono del sostegno della realtà produttiva sempre più vincente e della piattaforma Amazon Prime Video.

La storia è quella di una timida studentessa di musica, talentuosa ma ancora acerba, che inizia a superare in bravura e successo la sua gemella nel momento in cui mette le mani su un quaderno di studio una volta appartenuto a un altro studente, da poco deceduto. Nocturne si ambienta nei corridoi pervasi da veloci note di pianoforte della scuola dove studia la giovane protagonista, ma piano piano comincerà ad invadere anche gli anfratti inconsci della sua mente, portandola lentamente alla pazzia.

La recensione di Nocturne

Scritto e diretto da Zu Quirke, anche questo progetto di Welcome to the Blumhouse lavora sugli archetipi del genere horror. Il doppio, la competizione, l’oggetto misterioso, la maledizione, un giovane deceduto, una protagonista timida ma piena di vita e volontà, ogni elemento si posizione al posto giusto, ma soprattutto nell’ambiente gusto. La scuola di musica, che ricorda molto, più per atmosfere che per effettivi paragoni diretti, la scuola di ballo di Suspiria, è l’ambiente perfetto in cui sviluppare il morboso talento di Juliet, che piano piano scala la vetta e supera la sorella gemella, molto simile nei tratti (impressionante la somiglianza tra Sydney Sweeney e Madison Iseman) ma completamente diversa per carattere e temperamento.

Lo spunto orrorifico più importante è rappresentato dalla leggenda esoterica alle spalle del componimento protagonista della storia, Il trillo del diavolo, di Giuseppe Tartini, che entrambe le sorelle decidono di eseguire all’esame di ammissione alla scuola di musica. Solo che Juliet lo eseguirà studiando sugli appunti misteriosi che generano in lei un cambiamento, il perturbante sentimento di rintracciare qualcosa di sconosciuto dentro ad una realtà o in una persona che invece pensiamo di conoscere bene, la trasformazione del familiare in qualcosa di ignoto e che, non sappiamo perché, ci genera inquietudine.

A portare sulle spalle il film è la bravissima Sydney Sweeney, già vista in Euphoria. Qui, la giovane attrice rinuncia all’aspetto glamour e sensuale che l’aveva caratterizzata nella premiata serie HBO e si concentra su un ruolo molto diverso ma interpretato con altrettanta capacità.

Nocturne di Zu Quirke si basa su tutti gli archetipi del genere, dosa bene la tensione, sfrutta con intelligenza le location ed offre intrattenimento di buona qualità. Dal 13 ottobre su Amazon Prime Video.

Welcome to the Blumhouse:

The Lie – recensione

Black Box – recensione

Evil Eye – recensione

Nocturne – recensione

 
 

Nocturnal Animals: quattro nuovi character poster

NOCTURNAL ANIMALS

Focus Features ha pubblicato quattro character poster di  drammatico Nocturnal Animals, che segna il ritorno di Tom Ford dietro alla macchina da presa dopo il successo di A Single Man. Eccoli:

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Il progetto, prodotto dalla Focus Features, adatta il romanzo di Austin Wright Tony e Susan e il cast comprende già Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Kim Basinger.

La storia racconta di una donna (Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.

Fonte: CS

 
 

Nocturnal Animals: primo trailer del film di Tom Ford

Ecco il primo trailer di Nocturnal Animals, il film diretto da Tom Ford e presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2016 dove ha vinto il Gran Premio Della Giuria. Protagonisti del film Jake Gyllenhaal e Amy Adams.

Ecco il trailer:

La versione italiana:

Venezia 73: Nocturnal Animals recensione del film di Tom Ford

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Il progetto, prodotto dalla Focus Features, adatta il romanzo di Austin Wright Tony e Susan e il cast comprende già Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Kim Basinger.

Nocturnal AnimalsLa storia racconta di una donna (Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.

 
 

Nocturnal Animals: nuovo poster con Jake Gyllenhaal e Amy Adams

animali notturni

È stato pubblicato online il nuovo poster di Nocturnal Animals, il film diretto da Tom Ford e presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2016 dove ha vinto il Gran Premio Della Giuria. Protagonisti del film Jake Gyllenhaal e Amy Adams.

Ecco il poster:

nocturnal-animals-poster

Venezia 73: Nocturnal Animals recensione del film di Tom Ford

Il progetto, prodotto dalla Focus Features, adatta il romanzo di Austin Wright Tony e Susan e il cast comprende già Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Kim Basinger.

Nocturnal AnimalsLa storia racconta di una donna (Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.

Fonte: CS

 
 

Nocturnal Animals: Jake Gyllenhaal e Amy Adams nelle prime foto

NOCTURNAL ANIMALS

È Entertainment Weekly a mostrarci in esclusiva le prime immagini tratte da Nocturnal Animals, il dramma che segnerà il ritorno alla regia di Tom Ford dopo A Single Man. Le foto, che potete vedere nella gallery di seguito, ci mostrano i protagonisti del film, ossia Jake Gyllenhaal e Amy Adams.

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Venezia 73: anche Nocturnal Animals in programma?

Il progetto, prodotto dalla Focus Features, adatta il romanzo di Austin Wright Tony e Susan e il cast comprende già Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Kim Basinger.

La storia racconta di una donna (Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.NOCTURNAL ANIMALS

Fonte: EW

 
 

Nocturnal Animals: Jake Gyllenhaal e Amy Adams in trattative

NOCTURNAL ANIMALS

Due giorni fa vi avevamo comunicato che George Clooney produrrà il nuovo film di Tom Ford e ora vi possiamo dire che il progetto ha rapidamente attirato l’attenzione di alcuni tra i migliori attori oggigiorno al lavoro: Amy Adams e Jake Gyllenhaal sono in trattative per unirsi al cast di Nocturnal Animals, secondo film di Tom Ford (dopo A Single Man del 2009) tratto dal romanzo Tony e Susan di Austin Wright. Secondo The Hollywood Reporter Joaquin Phoenix e Aaron Taylor-Johnson sono corteggiati per il ruolo da protagonista.

La storia seguirà due narrazioni: la prima vedrà una donna di nome Susan ricevere un manoscritto dal suo ex marito desideroso di una sua opinione. Mentre la seconda vedrà la storia del libro stesso, ovvero quella di un uomo la cui vacanza con la famiglia diventa mortale. Le due narrazioni s’intrecceranno e Susan si ritroverà a riflettere sul suo primo matrimonio e a confrontarsi con verità oscure.

Sareste contenti di vedere Amy Adams e Jake Gyllenhaal nel prossimo film di Tom Ford? Fatecelo sapere.

Fonte: Collider

 
 

Nocturnal Animals: Amy Adams e Jake Gyllenhaal nel nuovo trailer

La Focus Features ha pubblicato in rete un nuovo trailer di Nocturnal Animals, il secondo film da regista di Tom Ford presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2016 dove ha vinto il Gran Premio Della Giuria. Protagonisti del film Jake Gyllenhaal e Amy Adams.

Ecco il video:

Venezia 73: Nocturnal Animals recensione del film di Tom Ford

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Il progetto, prodotto dalla Focus Features, adatta il romanzo di Austin Wright Tony e Susan e il cast comprende già Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Kim Basinger.

Nocturnal AnimalsLa storia racconta di una donna (Adams) di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex-marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima, chiedendo la sua opinione.

Il libro segue poi due storie: la storia nel romanzo, dal titolo Nocturnal Animal, che racconta di un uomo (Gyllenhaal) la cui vacanza in famiglia diventa violenta e mortale; e la storia di Susan, che si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità riguardo se stessa.

Fonte: CS

 
 

Nocturnal Animals: Aaron Taylor-Johnson e Michael Shannon nel cast

Aaron Taylor-Johnson e Michael Shannon andranno ad affiancare Amy Adams e Jake Gyllenhaal nel drammatico Nocturnal Animals, che segna il ritorno di Tom Ford dietro alla macchina da presa dopo il successo di A Single Man. Distribuito dalla Focus Features, Nocturnal Animals è prodotto dallo stesso Tom Ford, che ha inoltre curato l’adattamento per il cinema del romanzo Tony and Susan di Austin Wright del 1993.

Amy Adams interpreta la protagonista, Susan, che vent’anni dopo aver lasciato l’ex marito, riceve da lui le bozze di un romanzo intitolato proprio Nocturnal Animals. L’uomo le chiede un’opinione sul suo lavoro, storia di una vacanza in famiglia destinata a prendere una svolta piuttosto violenta. Il film, dalla struttura evidentemente metanarrativa, seguirà gli sviluppi del fittizio romanzo, di cui è protagonista Jake Gyllenhaal, ma anche della stessa Susan, che dovrà fare i conti con il passato, risvegliato dalla lettura del libro dell’ex marito.

Aaron Taylor-Johnson, visto in Avengers: Age of Ultron, dovrebbe interpretare un misterioso personaggio coinvolto nelle vicende della famiglia di Jake Gyllenhaal, mentre Michael Shannon (che vedremo in Freeheld con Julianne Moore ed Ellen Page e in Midnight Special di Jeff Nichols) sarà un detective impegnato nelle indagini relative ai drammatici risvolti che accadranno.

Fonte: Variety

 
 

Nocebo: trailer carico di tensione per il nuovo film con Eva Green

È stato rilasciato il trailer ufficiale di Nocebo, l’ultimo thriller del regista Lorcan Finnegan e prodotto da RLJE Films/Shudder. Il trailer offre agli spettatori uno sguardo all’atmosfera inquietante del film e alle tensioni che aumenta tra i vari personaggi. Nel film “Una stilista (Eva Green) soffre di una misteriosa malattia che confonde i suoi medici e frustra suo marito (Mark Strong) – finché non arriva l’aiuto sotto forma di una tata filippina (Chai Fonacier) che usa metodi che derivano da tradizioni popolari per guarirla ma questa strada porterà a rivelare una verità orribile ”, si legge nella sinossi del film.

Nocebo è scritto da Garret Shanley e diretto da Lorcan Finnegan. Nel casto protagonisti sono Eva Green, Mark Strong, Chai Fonacier e Billie Gadsdon. Il film uscirà negli USA in  anteprima nelle sale il 4 novembre e sarà disponibile in digitale e tramite video on demand il 22 novembre sempre negli USA. In Italia al momento non ha una data di uscita.

 
 

Nobody wants this: recensione della nuova serie Netflix

Nobody Wants This
NETFLIX - © 2024 Netflix, Inc.

Ideata dall’attrice e sceneggiatrice Erin Foster (The O.C., Una  mamma per amica), Nobody wants this è la nuova serie romantica targata Netflix. Formata da una sola stagione di 10 episodi, ognuno da circa trenta minuti, la serie presenta in maniera interessante le tradizioni e la sacralità della religione ebraica, parallelamente a una storia d’amore tutt’altro che convenzionale. Nel cast si ritrovano diverse figure già note nel panorama cinematografico internazionale: i due protagonisti Joanne e Noah sono interpretati rispettivamente dall’americana Kristen Bell (Bad moms) e dall’affascinante Adam Brody (Una donna promettente, The O.C.). L’attrice Justine Lupe (La ragazza più fortunata del mondo, Succession) è nel ruolo di Morgan, sorella di Joanne.

Nobody wants this: un amore proibito

Joanne è una giovane senza filtri, estroversa e con una particolare inclinazione verso situazioni tossiche e inusuali quando si tratta di ragazzi. Non riesce a trovare la persona giusta con cui avere una vera relazione stabile, finché non incontra Noah. Attraente rabbino, lui riuscirà a conquistare il cuore di Joanne, ma l’amore tra i due sembra essere impossibile. Joanne non viene accettata dalla famiglia ebrea di Noah, ed il fantasma delle relazioni passate irrompe continuamente nelle vicende.

Rebecca, ex fidanzata di Noah, cerca, con l’aiuto di tutta la famiglia, di allontanarlo da Joanne per farlo ritornare da lei. Ma fin dove si spingerà Rebecca per riconquistare il suo amato? Noah e Joanne, così diversi eppure così innamorati, riusciranno a trovare il modo di stare insieme?

Nobody Wants This
NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

Nobody wants this: dentro il giudaismo

L’elemento più rappresentativo della serie è certamente l’ebraismo in tutte le sue sfumature. Dai primi episodi l’idea che Noah sia un rabbino viene presentata in chiave più ironica, quasi paradossale: nella cultura di massa un rabbino sembra essere una persona molto più seriosa e altera di un giovane affascinante come Noah. All’inizio delle vicende viene quindi chiaro il confronto con un’altra serie, disponibile  su Prime, con un intreccio amoroso simile: si tratta di Fleabag. In Fleabag infatti la protagonista si innamora nella seconda stagione di un prete, interpretato da Andrew Scott. Il concept della storia d’amore impossibile con un uomo di religione sembra quindi essere un po’ ripetuto in Nobody wants this.

Andando avanti con gli episodi, la serie si  distanzia molto dalla profondità emotiva di Fleabag: l’amore tra Joanne e Noah non è tanto ostacolato da questioni religiose (i rabbini possono avere relazioni e sposarsi a differenza dei preti cristiani), quanto più dai pregiudizi  delle persone che li circondano. Joanne viene vista solo come una Shiksa, termine hyddish dispregiativo per indicare le donne non-ebree, e non viene accettata dalla famiglia per la sua stessa esuberanza e apertura di mente.

Momenti di comicità

Nobody wants this non è solamente una melensa storia d’amore: presenta in se tanti elementi comici e ironici che alleggeriscono le vicende. Il personaggio che rappresenta maggiormente la verve comica della serie è Sasha, fratello di Noah. Sasha viene continuamente comandato dalla moglie, molto gelosa, che gli impedisce di avere amiche. Un momento molto ironico è la scena in cui Sasha, dopo aver fumato della marjuana, si ritrova visibilmente strafatto a dover aiutare la figlia Miriam, pre-adolescente, a risolvere una questione di cuore.

Altro elemento comico per i fan della sit-com Two Broke girls è il cameo di Ryan Hansen (Candy Andy) come uno degli ex amanti o amici con benefici di Joanne. Si tratta di un breve momento in cui Joanne, in crisi con se stessa, contatta il ragazzo per sentirsi dire se è una brava persona.

NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

Due mondi a confronto

Nobody wants this crea automaticamente un parallelismo tra due stili di vita differenti. Da un lato, Joanne è una giovane donna indipendente, con poca fede in alcuna religione, autonoma finanziariamente e emotivamente; basa la sia vita sulla distruzione dei taboo, è effettivamente ciò che fa nel suo podcast, parlando di sesso e sessualità. Joanne ha paura di impegnarsi seriamente in una relazione proprio per la paura di perdere se stessa, di divenire emotivamente dipendente dal proprio partner.

Dall’altro lato, Noah è più introverso, ha necessariamente una mentalità un po’ più ristretta rispetto a Joanne; essendo un rabbino, la religione ebraica ha una grande importanza per lui e, dalla sicurezza e trepidazione che trasmette nel parlare delle tradizioni giudaiche, emerge la sua sincera fede.

Due mondi, due persone apparentemente opposte riescono a trovare il modo di stare insieme imparando l’uno dall’altra. Nobody wants this si rivela essere una serie scorrevole e piacevole da vedere, pur marciando sempre sul solito prodotto della storia d’amore impossibile.

 
 

Nobody Wants This: la romantica storia vera che ha ispirato la serie con Kristen Bell e Adam Brody

Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This
Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This. Foto di /ADAM ROSE/NETFLIX - © 2024 Netflix, Inc.

La nuova commedia romantica di Netflix, Nobody Wants This (la nostra recensione), è stata ispirata da una storia d’amore reale. Con il cast di Nobody Wants This guidato da Kristen Bell e Adam Brody, lo show racconta la relazione romantica interculturale tra i due personaggi. Dato che alcuni aspetti di Nobody Wants This sembrano troppo belli per essere veri, il pubblico potrebbe chiedersi se la relazione tra Noah e Joanne abbia una base nella vita reale.

Nobody Wants This ha debuttato con ottime recensioni, con un impressionante punteggio su Rotten Tomatoes del 93%. Lo show include elementi e temi come l’essere in una relazione romantica con qualcuno che ha una visione diversa della vita con cui il pubblico può relazionarsi. Nobody Wants This esplora le difficoltà delle relazioni sentimentali senza essere troppo predicatorio.

Nobody Wants This è stata ispirata dalla storia d’amore reale di Erin Foster

Nobody Wants This è stato ispirato dalla storia d’amore reale della creatrice dello show, Erin Foster, e di suo marito, Simon Tikhman. La Foster, che ha avuto l’idea di Nobody Wants This mentre si stava convertendo all’ebraismo, voleva che lo show fosse una lettera d’amore al suo matrimonio. Noah di Nobody Wants This è in realtà basato sul marito della Foster. Parlando al suo podcast The World’s First Podcast, la Foster ha detto che voleva che il protagonista maschile della serie fosse “emotivamente disponibile, cavalleresco, all’antica… ma anche molto divertente e sicuro di sé”. L’educazione di Noah nella serie rispecchia anche la vita di Tikhman, che è figlio di immigrati ebrei-russi (via People).

Sebbene ci siano diversi aspetti della vita della Foster che si sono riversati nella serie, ci sono alcune differenze tra la relazione tra Noah e Joanne e quella tra Foster e Tikhman. Innanzitutto, Foster e Tikhman non hanno subito le pressioni della famiglia e degli amici come invece è accaduto a Noah e Joanne nella serie. Inoltre, nella vita reale Tikhman è un dirigente musicale, non un rabbino. Prima di sposare Tikhman, Foster si è convertita all’ebraismo, cosa che Joanne ha dovuto affrontare alla fine di Nobody Wants This (via Huffington Post).

Ciò che Nobody Wants This ha copiato dalla relazione tra Foster e Tikhman

Ci sono alcune cose che Nobody Wants This ha preso direttamente dalla vita reale della Foster. Nel sesto episodio della serie in 10 parti, intitolato “The Ick”, Noah incontra finalmente i genitori di Joanne. Deciso a far colpo su di loro, si presenta in tenuta da ginnastica con un mazzo di girasoli giganti. Il tentativo di Noah di impressionare i genitori di Joanne le provoca “lo schifo”, un termine coniato da lei e dalla sorella per indicare quando qualcosa che fa un partner romantico le fa perdere interesse.

Qualcosa di simile è successo a Foster e Tikhman quando lui ha incontrato i genitori di lei. Lui si presentò stringendo dei girasoli giganti, cosa che fece ripensare la Foster alla loro relazione. In un’intervista al New York Magazine, la Foster ha ricordato l’evento dicendo: “I fiori erano così lunghi e continuavano a cadere. Seduta lì, ho pensato: “Beh, se qualcuno si preoccupa così tanto, allora sembra una debolezza”” (via Vulture). Visto che la serie si è conclusa con il destino di Noah e Joanne in bilico, sarà interessante vedere cos’altro Nobody Wants This utilizzerà nella seconda stagione dalla storia d’amore reale della Foster.

 
 

Nobody Wants This, la spiegazione del finale: Noah e Joanne resteranno insieme?

Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This
Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This. Foto di /ADAM ROSE/NETFLIX - © 2024 Netflix, Inc.

Il finale di Nobody Wants This di Netflix dipinge l’immagine di una coppia che continua a lottare l’una per l’altra nonostante le difficoltà, portando avanti il messaggio centrale dello show sull’amore. La serie inizia con Joanne che decide di prendere decisioni più intelligenti nella sua vita sentimentale e Noah che rompe con la sua fidanzata di lunga data, Rebecca. Noah e Joanne si incontrano a una festa e si rendono subito conto che la loro religione renderà complicata la loro relazione. Nonostante le loro diverse esperienze di vita, le loro famiglie e le loro religioni, decidono di dare una vera possibilità alla loro relazione.

Anche se Noah (Adam Brody) e Joanne (Kristen Bell) sono felici insieme, entrambe le loro famiglie sono contrariate da questa unione. La famiglia di Noah ama la sua ex fidanzata Rebecca e lo spinge a tornare con lei. La sorella e la madre di Joanne pensano che siano una coppia male assortita e dicono che Joanne non è una persona abbastanza buona per lui. Mentre la relazione della coppia si rafforza, i due devono iniziare a pensare al loro futuro, compresa la possibilità che Joanne si converta al giudaismo. Tra il forte cast di Nobody Wants This e la prospettiva degli amanti incrociati, lo show di Netflix costruisce una storia d’amore che scalda il cuore e che potrebbe continuare nella seconda stagione.

Noah e Joanne resteranno insieme alla fine di Nobody Wants This Stagione 1?

Nobody Wants This Stagione 1
NETFLIX – © 2024 Netflix, Inc.

L’episodio finale della prima stagione di Nobody Wants This è una montagna russa selvaggia che spinge ripetutamente Noah e Joanne ad unirsi e separarsi. Dopo le insicurezze dell’episodio precedente, Joanne decide di fingere una malattia per evitare il bat mitzvah. Cambia idea quando scopre le bugie di Rebecca. Quando arriva alla festa, annuncia a Noah che si convertirà. Dopo una difficile conversazione con Rachel, Joanne decide di non convertirsi e rompe con Noah. Tuttavia, Noah la cerca proprio alla fine e si baciano.

La narrazione a incastro dell’ultimo episodio di Nobody Wants This, stagione 1, episodio 10, “Bat Mitzvah Crashers”, sottolinea l’impatto delle pressioni della società sulla coppia interconfessionale e accenna alle difficoltà che potrebbero avere in futuro. Inoltre, mostra la profondità dei sentimenti di Noah e Joanne l’uno per l’altra. L’amore di Joanne per Noah si estende al suo lavoro, alla sua famiglia e alla sua cultura. È disposta a sacrificare la sua relazione per rendere la vita di Noah più felice e più facile. D’altra parte, Noah è disposto a spingere affinché la sua comunità accetti e rispetti Joanne così com’è.

Spiegazione della decisione di Joanne di convertirsi

Nobody Wants This
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Nel finale della prima stagione di Nobody Wants This, Joanne annuncia a Noah che si convertirà all’ebraismo per lui. La decisione è stata presa in fretta e furia, senza alcun tipo di riflessione, se non il desiderio di tenere Noah. Quando lo dice a Noah, lui le chiede se lo sta facendo anche per se stessa, domanda che lei ignora. Joanne sembra credere onestamente che sia semplice rivendicare un’etichetta, senza capire tutto ciò che comporta. Sembra moderatamente confusa quando Noah inizia a elencare le cose che imparerà durante il processo.

Tuttavia, in una svolta inaspettata, è necessaria una conversazione con Rebecca per rendersi conto del problema della sua decisione. Se si converte e sposa Noah, sarà considerata una rappresentante del tempio e un modello per le congregazioni. La sua decisione di convertirsi non avrebbe un impatto solo su se stessa, visto il potenziale lavoro di Noah come rabbino capo. Alla fine, Joanne decide che non può convertirsi perché sarebbe solo per Noah invece di qualcosa che vuole per se stessa, creando una barriera per la relazione tra i due in futuro.

Perché Joanne pensa che Morgan stia mentendo

Verso la fine della commedia romantica di Netflix, Morgan incontra Rebecca in un bar, pensando che l’ex di Noah non sappia chi sia. Per mettere in difficoltà Joanne e Noah, Rebecca racconta a Morgan numerose bugie, che Morgan trasmette a Joanne. Piuttosto che pensare che l’ex di Noah possa aver mentito, Joanne ipotizza che Morgan abbia inventato delle bugie per mettere zizzania tra Joanne e Noah. Ciò evidenzia problemi più profondi tra le sorelle e i conduttori del co-podcast che non erano stati affrontati in precedenza.

Joanne considera la sorella inaffidabile e non sembra mai apprezzare il duro lavoro svolto da Morgan. Inoltre, non considera i suoi contributi al podcast, un’estensione del problema di fondo. D’altro canto, Morgan sembra avercela con Joanne perché antepone altre priorità al loro lavoro e prende decisioni che hanno un impatto negativo su entrambe. Le sorelle cercano l’approvazione reciproca in modi diversi. Joanne vuole il sostegno di Morgan nella sua relazione, per cui si sente ferita quando pensa che Morgan abbia mentito. Al contrario, Morgan vuole l’elogio di Joanne per la sua affidabilità e premura, quindi è profondamente ferita quando Joanne dubita di lei.

Sebbene Joanne si scusi con Morgan per le accuse di menzogna, i due non riescono a gestire appieno la situazione di fondo. A meno che non riflettano internamente e non crescano dall’incidente, è probabile che il conflitto tra Joanne e Morgan si ripresenti nelle prossime stagioni di Nobody Wants This.

Come cambia il rapporto tra Joanne ed Esther nel tempo

Nobody Wants This
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Come si vede nel trailer di Nobody Wants This, Esther – la cognata di Noah – e Joanne non iniziano bene. Esther può sembrare a volte prepotente e cattiva, ma in realtà questo è diretto solo a Joanne – a causa della sua lealtà verso Rebecca – e a Morgan – perché la sorella è vista come un’estensione di Joanne. È affettuosa, più morbida e più premurosa nei confronti dei suoi amici e della sua famiglia. Il rapporto familiare di Esther con Rebecca le impedisce di aprirsi con la nuova ragazza di Noah. Alcuni momenti contribuiscono a creare un rapporto più positivo tra Joanne ed Esther.

Esther abbassa la guardia durante un gioco alcolico con le sue amiche, Joanne e Morgan. Alla fine del gioco, sembra essersi ammorbidita un po’. Il senso di colpa appare sul suo volto quando sale in macchina con Rebecca, a quel punto parla negativamente di Joanne per far sentire meglio la sua migliore amica. Esther vede ancora una volta il lato positivo di Joanne quando l’outsider convince Miriam che il tema del bat mitzvah potrebbe essere interessante. Le due sembrano rendersi conto che non devono essere nemiche, piantando semi emotivi che potrebbero crescere in un’amicizia.

Poi, alla cena di famiglia di Noah, Esther inizia a simpatizzare con Joanne quando Bina tratta quest’ultima come la “bambina cattiva” al posto suo. Questo momento mostra come la pressione di essere perfetta influisca su Esther. Purtroppo, tutto ciò che di buono c’era nel loro rapporto viene spazzato via in un momento alla fine di Nobody Wants This a causa delle azioni di Sasha. Ha agito alle spalle di Esther e ha rivelato le bugie di Rachel a Morgan e Joanne. Invece di indirizzare la sua rabbia verso di lui, Esther la proietta sulle sorelle.

Nobody Wants This è basato su una storia vera?

Nel descrivere Nobody Wants This, la creatrice, Erin Foster, lo definisce semi-autobiografico (via Tudum) piuttosto che una romanzatura della sua storia vera. La Foster è una donna bionda di Los Angeles che conduce un podcast con la sorella Sara. Alla fine ha avuto una relazione con un uomo ebreo di nome Simon Tikhman, sperimentando uno shock culturale quando si è confrontata con la comunità di lui. Prima del loro matrimonio del 2019, Erin Foster si è convertita all’ebraismo. Per spiegare il legame di Nobody Wants Thiscon la sua vita, Erin Foster ha dichiarato:

“Questo show si basa sull’unica buona decisione che abbia mai preso: innamorarmi di un bravo ragazzo ebreo. Ma ho capito che essere felici è molto più difficile che essere infelici – non c’è nulla di cui lamentarsi. Quindi, ho creato questo spettacolo basato su tutti i modi in cui trovare la persona giusta può essere così difficile”.

In definitiva, la storia di Nobody Wants This non è identica alle esperienze della stessa Foster. Per esempio, Tikhman non era un rabbino del suo tempio. Tuttavia, lo spettacolo arriva comunque alla verità emotiva del viaggio di Erin Foster.

Il vero significato del finale di Nobody Wants This

Alla fine della prima stagione di Nobody Wants This, Joanne e Noah decidono di impegnarsi nella loro relazione nonostante il fatto che potrebbe avere un impatto negativo sulla carriera di Noah. Questa è stata la forma di sacrificio di lui che ha bilanciato la volontà di lei di convertirsi per lui. In definitiva, la loro decisione di continuare la loro storia d’amore trasmette il chiaro messaggio che a volte i partner devono fare sacrifici e compromessi se vogliono continuare la loro relazione. Inoltre, ricorda al pubblico che la felicità non è necessariamente la scelta più facile, ma può essere la decisione più appagante nel lungo periodo.

Il finale di Nobody Wants This anticipa la seconda stagione

La prima stagione di Nobody Wants This prevede possibili cambiamenti di carriera sia per Joanne che per Noah. Il podcast di Joanne e Morgan potrebbe essere acquisito da Spotify, mentre Noah è in lizza per il posto di rabbino capo del suo tempio. La loro relazione rappresenta un ostacolo in entrambe le situazioni. Joanne sta sviluppando dei limiti su ciò che condivide nel podcast, a cui i suoi ascoltatori rispondono negativamente. Anche alcuni membri del tempio reagiscono negativamente al fatto che Noah esca con Joanne perché lei non è ebrea, il che potrebbe danneggiare le sue possibilità di ottenere la promozione. La seconda stagione dovrà approfondire la loro relazione e le loro carriere.

Inoltre, alla fine di Nobody Wants This, Bina ed Esther hanno deciso di farli lasciare, cosa che continuerà senza dubbio anche nella seconda stagione. Tra Esther e Sasha si sta preparando una lotta all’ultimo sangue. Un episodio della prima stagione lascia intendere che Miriam potrebbe avere una storia d’amore con un ragazzo di nome Caleb. Questi sono solo alcuni esempi di questioni che potrebbero essere esplorate in una possibile seconda stagione di Nobody Wants This.

 
 

Nobody Wants This rinnovato per una seconda stagione da Netflix

Nobody Wants This
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Netflix ha rinnovato la commedia romantica Nobody Wants This (qui la recensione), con protagonisti Kristen Bell e Adam Brody, per una seconda stagione. Il rinnovo, però, avviene con un cambio di showrunner, con l’ideatrice Erin Foster che rimarrà però voce creativa della serie. Al suo posto, gli ex allievi di Girls, Jenni Konner e Bruce Eric Kaplan, sono saliti a bordo come produttori esecutivi e showrunner per la seconda stagione, guidando una writers room aperta da un paio di settimane. A loro si aggiungono Nora Silver, presidente della Jenni Konner Productions, che sarà produttrice esecutiva insieme al duo.

Gli accordi con Konner, Kaplan e Silver – come riportati da Deadline – sono stati stipulati prima dell’uscita della commedia il 26 settembre, uno dei lanci più forti di sempre per una serie comica originale Netflix. Debuttando al n. 2 nel weekend di apertura, Nobody Wants This è salita al n. 1 nella sua prima settimana completa, ottenendo ben 26,2 milioni di visualizzazioni nei suoi primi 11 giorni di uscita e cogliendo lo zeitgeist e innescando una conversazione.

Aver ideato Nobody Wants This sarà per sempre un punto di forza della mia carriera”, ha dichiarato la Foster, che per la serie ha tratto ispirazione dalla sua esperienza personale. “L’incredibile cast, la troupe, i produttori e i dirigenti hanno fatto sì che questo show diventasse quello che è oggi, e sperimentare le reazioni degli spettatori a questa serie ora che è uscita nel mondo è stato più di quanto potessi sognare. Sono così fortunata a poter continuare questa storia e a farlo al fianco di Jenni Konner e Bruce Eric Kaplan, di cui sono una grande fan dai tempi di Girls… Giustizia per le relazioni sane che sono anche le più romantiche!”

È un sogno lavorare a Nobody Wants This”, ha dichiarato invece Konner. “Erin è la rara creatrice con una voce cristallina e uno spirito genuinamente collaborativo. Sono una vera fan dello show di Erin e mi sento anche molto fortunata a tornare in una stanza con due dei miei preferiti, Bruce Kaplan e [la scrittrice] Sarah Heyward di Girls”. Kaplan ha aggiunto: “Sono entusiasta oltre ogni dire di far parte della seconda stagione di Nobody Wants This, creata dalla divertentissima Erin Foster. È uno show così unico e bello e mi sto già divertendo moltissimo a lavorarci”.

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Nobody Wants This con Kristen Bell debutta con un punteggio quasi perfetto su Rotten Tomatoes

Nobody Wants This
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Nobody Wants This, la nuova commedia romantica di Netflix con Kristen Bell e Adam Brody, ha ottenuto un ottimo risultato su Rotten Tomatoes. Creata da Erin Foster, basandosi in parte sulle proprie esperienze di innamoramento del marito, la serie di 10 episodi è incentrata sull’improbabile storia d’amore che si forma tra la podcaster agnostica e di successo Joanne (Bell) e il rabbino anticonformista Noah (Brody) dopo il loro incontro a una cena. La Bell è anche produttrice esecutiva della commedia romantica, che ha debuttato di recente su Netflix.

Nobody Wants This ha debuttato con numeri impressionanti su Rotten Tomatoes, ottenendo un punteggio quasi perfetto, pari a 7/10 e una valutazione complessiva del 95%. La commedia romantica ha solo una recensione negativa su 19 al momento in cui scriviamo. Anche l’indice di gradimento del pubblico è alto, attualmente pari all’84%, anche se entrambi i dati sono soggetti a variazioni.

Cosa dicono le recensioni di Nobody Wants This

La nuova serie è stata esplicitamente proposta come un appuntamento imperdibile per coloro che sono cresciuti guardando gli attori principali come icone del teen drama. Nella sua recensione per TVLine, Dave Nemetz allarga l’appello a tutti coloro che amano il genere: “È una gioia vedere Bell e Brody rimbalzare l’uno sull’altro in questo modo, ognuno al top del proprio gioco. Ed è un’iniezione di fiducia per le commedie romantiche in generale”. Un plauso va anche al cast di supporto di Nobody Wants This , che comprende, tra gli altri, Justine Lupe, Timothy Simons e Sherry Cola.

Diverse recensioni avvertono che la serie ha problemi di ritmo e che le premesse sono troppo scarne per dieci episodi. Scrivendo per Variety, Alison Herman allude ad alcuni dei tratti più negativi della serie: “Molte persone vorranno guardare Nobody Wants This. Dubito solo che ne avranno un ricordo duraturo”. Tuttavia, la maggior parte delle valutazioni concorda sul fatto che si tratta di un’esperienza piacevole, rafforzata dagli attori principali.

 
 

Nobody Wants This 2 si farà? Tutto quello che sappiamo

Nobody Wants This
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La nuova serie di commedie romantiche di Netflix Nobody Wants This (la nostra recensione) si sta già rivelando un successo, ma ci sarà una seconda stagione? Creata per il piccolo schermo da Erin Foster (basandosi vagamente sulla sua esperienza personale), la serie segue l’agnostica podcaster Joanne (Kristen Bell) che si innamora di un rabbino non ortodosso, Noah (Adam Brody), e la loro relazione anticonvenzionale fa arrabbiare non poche persone lungo il percorso. Esplorando alcuni argomenti tabù che spesso vengono lasciati fuori dalla maggior parte delle commedie romantiche (in particolare le differenze religiose), la serie stravolge il genere con molto umorismo e cuore.

Con una premessa così divertente e aperta, Nobody Wants This aveva un potenziale immediato per la seconda stagione, e sono già iniziate le speculazioni su dove Joanne e Noah saranno diretti. Inoltre, la serie si è dimostrata un grande successo di critica e il finale di Nobody Wants This – stagione 1 è stato tutt’altro che conclusivo. Questo pone le basi per una narrazione continua che potrebbe proseguire non solo in un’altra stagione, ma in un arco di più stagioni se Netflix decidesse di rinnovare. Tuttavia, allo stato attuale, la seconda stagione di Nobody Wants This non ha ancora ricevuto il via libera.

Le ultime notizie su Nobody Wants This 2

Mentre dietro le quinte di Netflix si sta valutando la possibilità di un secondo episodio, l’ultima notizia vede la creatrice della serie Erin Foster parlare della seconda stagione di Nobody Wants This. La Foster ha basato lo show sulla sua esperienza personale e questo rende lo sviluppo del progetto ancora più personale, visto che potrebbe andare avanti con altri episodi. La Foster ha fatto intendere che ci sarà un cambio di ritmo se la serie verrà rinnovata, rivelando che si sta già lavorando per sviluppare altri episodi se Netflix vorrà rinnovare Nobody Wants This. Tuttavia, la commedia romantica è ancora nel limbo fino a quando lo streamer non prenderà una decisione.
Leggete qui la dichiarazione completa della Foster:

Stiamo ricevendo una risposta molto positiva. E quindi credo che si sia iniziato a parlare di una potenziale seconda stagione. La storia della Stagione 1 si svolge molto lentamente. Quindi penso che se ci sarà una seconda stagione vorrei riprendere il discorso da dove l’abbiamo lasciato e continuare a farlo con calma, perché non voglio che ci spingiamo troppo avanti. Voglio dire, voglio che il mio show vada in onda il più a lungo possibile!

La seconda stagione di Nobody Wants This non è confermata

Nonostante la prima stagione di Nobody Wants This stia ottenendo ottimi voti dalla critica nei primi giorni dopo il suo debutto, non si è ancora parlato di una seconda stagione. Netflix raramente prende decisioni affrettate quando si tratta di rinnovare i propri show, e anche un successo sicuro come Nobody Wants This non è una garanzia. Tuttavia, il fatto che la creatrice Erin Foster sia entusiasta della seconda stagione e che la commedia romantica sia stata ben accolta, fa sì che la seconda stagione sembri meno improbabile.

In ultima analisi, la decisione si baserà sui numeri degli spettatori, che saranno chiari solo dopo che lo show sarà rimasto sulla piattaforma per un po’ di tempo. Sebbene la popolarità immediata sia positiva, gli spettacoli in streaming di solito acquistano slancio man mano che procedono e possono costruire un pubblico enorme nelle settimane o addirittura nei mesi successivi al lancio. D’altra parte, Nobody Wants This è il tipo di show che potrebbe rompere gli schemi e ottenere un rapido rinnovo.

Nobody Wants This
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Dettagli sul cast di Nobody Wants This 2

Il cast di Nobody Wants This è stato forse il suo punto di forza, e la chimica tra le star Kristen Bell e Adam Brody ha tutte le caratteristiche di una classica coppia di potere da commedia romantica. Per questo motivo, Kristen Bell dovrà tornare a interpretare la volitiva agnostica Joanne, mentre Adam Brody dovrebbe tornare a vestire i panni del rabbino eterodosso Noah. Oltre al duo principale, l’ensemble di Nobody Wants This è altrettanto importante, compresa la sorella di Joanne, Morgan (Justine Lupe), e Jackie Tohn nel ruolo di Esther, la sorella protettiva di Noah.

Dettagli sulla trama di Nobody Wants This 2

La conclusione della prima stagione ha lasciato la coppia su un terreno a dir poco incerto e ci sono ancora molte domande in sospeso che dovranno essere affrontate nella seconda stagione di Nobody Wants This . In primo luogo, la decisione di Joanne di non convertirsi all’ebraismo sarà sempre un punto dolente fino a quando non saranno cambiati molti cuori, anche se alla fine potrebbe fare il cambio per le giuste ragioni. Tuttavia, ci sono forze all’opera per allontanare la coppia e le bugie di entrambe le famiglie sono destinate a venire a galla. Il modo in cui la coppia supererà queste tempeste sarà la vera carne al fuoco della seconda stagione di Nobody Wants This .

 
 

Nobody Wants This – Stagione 2: Netflix annuncia la data d’uscita

Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This
Kristen Bell e Adam Brody in Nobody Wants This. Foto di /ADAM ROSE/NETFLIX - © 2024 Netflix, Inc.

La storia d’amore tra Joanne (Kristen Bell) e Noah (Adam Brody) continua nella seconda stagione di “Nobody Wants This“, che debutterà in tutto il mondo il 23 ottobre su Netflix. La data di uscita è stata annunciata dal cast e dalla troupe durante un evento FYC degli Emmy per la prima stagione della serie.

Liberamente ispirata alla storia vera della creatrice Erin Foster, la prima stagione ha seguito l’improbabile accoppiamento tra una podcaster agnostica e schietta e un rabbino anticonformista dopo un incontro casuale a cena. Dopo 10 episodi dedicati all’esplorazione della storia d’amore altalenante della coppia, il finale della prima stagione si è concluso con un futuro incerto tra i due dopo che Joanne ha rivelato di non essere pronta a convertirsi all’ebraismo.

Il cast originale della prima stagione tornerà insieme ad alcune nuove aggiunte. Leighton Meester sarà guest star nel ruolo di Abby, una mamma influencer di Instagram e nemesi d’infanzia di Joanne. Anche Miles Fowler, Alex Karpovsky e Arian Moayed appariranno nella prossima stagione.

Netflix ha rinnovato la serie commedia romantica poco dopo la sua messa in onda nel settembre 2024. Dopo il successo della prima stagione, Foster ha parlato con Variety delle reazioni dei fan e di come la creazione della serie sia stata “un momento culminante della sua carriera”.

“L’incredibile cast, la troupe, i produttori e i dirigenti hanno contribuito a rendere la serie la serie che è oggi, e vedere le reazioni degli spettatori a questa serie ora che è disponibile è stato più di qualsiasi cosa avessi mai potuto immaginare”, ha dichiarato.

Dal suo debutto nel 2024, “Nobody Wants This” è diventata un enorme successo tra il pubblico affascinato dall’alchimia tra Joanne e Noah. Foster tornerà come produttrice esecutiva insieme alla sorella Sara Foster per la seconda stagione. La nuova arrivata Nora Silver si unirà al cast come produttrice esecutiva, così come Jenni Konner e Bruce Eric Kaplan, che saranno anche showrunner.

 
 

Nobili Bugie, recensione del film con Claudia Cardinale

Nobili Bugie

Arriva nelle sale italiane il 24 maggio Nobili Bugie, film scritto e diretto da Antonio Pisu (con la collaborazione di Federico Tolardo). Il cognome Pisu non è un caso di omonimia: Antonio è infatti figlio d’arte del grande Raffaele, che in questo film veste i panni del protagonista, il Duca Pier Donato Martellini. Nobili Bugie è una commedia corale ambientata sul finire della Seconda Guerra Mondiale.

Una famiglia di nobili – composta dall’anziano duca Martinelli, dalla moglie Romola (Claudia Cardinale) e dal figlio Jean Jacques (Paolo Rossi) – è sull’orlo del lastrico. Un giorno si presenta alla loro porta una famiglia di ebrei in fuga che, con l’invitante offerta di lingotti d’oro, chiede asilo a Villa La Quiete. Ma quando la guerra finisce, i duchi e la loro strampalata servitù metteranno su una serie di pantomime dietro l’altra per ingannare i rifugiati e far credere loro di essere ancora braccati dai tedeschi. 

L’unica location di Villa La Quiete funge da palcoscenico per questa farsa italiana dal sapore estremamente nostalgico. Ci sediamo in platea, piuttosto che al cinema, ci sembra di essere a teatro. Una messinscena, quella di Nobili Bugie, che se vista dal vivo, con attori in carne e ossa, avrebbe sicuramente giovato di più. Ci saremmo trovati di fronte ad una commedia degli equivoci in stile Molière, dove le situazioni paradossali e la recitazione un po’ calcata avrebbero potuto essere giustificabili in virtù dello straniamento temporale di brechtiana memoria. 

Ma il linguaggio del cinema è ben diverso. E il taglia e cuci continuo del montaggio, associato a una regia acerba, non aiuta certo alla fruizione della storia. Si ha come l’impressione di essere di fronte ad una serie di sketches comici in stile “Premiata Ditta” (e in questo senso la presenza di Tiziana Foschi è significativa).

L’umorismo, che dovrebbe essere la caratteristica predominante della pellicola, è spesso datato e gli attori ricordano con nostalgia quella comicità da “Bagaglino” che oggi appare superata. Eppure il film regge, merito sicuramente di un cast di ottimi attori: dal divertentissimo Raffaele Pisu alla bravissima Claudia Cardinale, passando per il trio di servitori di Nini Salerno, Tiziana Foschi e Federico Tolardo, che strappa più di una risata. 

Nobili Bugie non è solo commedia però. C’è un fil rouge sottilissimo, quasi invisibile eppure presente, che serpeggia lungo tutta la commedia. E non fa certo ridere. Si tratta del contesto storico dei Colli Bolognesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Uno dei luoghi che più ostinatamente si oppose al fascismo, culla di partigiani che combatterono con le unghie e con i denti gli orrori della dittatura. 

In campo lungo il Bologna Football Club, quel Bologna portato alla ribalta da Árpád Weisz, e in qualche modo con lui crollato all’indomani delle deportazioni ebraiche, che di Weisz causarono la morte.

In questo senso Nobili Bugie ha il sapore agrodolce di un racconto di Stefano Benni, un Bar Sport (racconto e film omonimo del 2011) frutto delle menti di due giovani sceneggiatori che hanno voluto guardare il lato tragicomico della storia d’Italia.

 
 

Noam Murro per il prequel di 300

L’attenzione della Warner Bros, in cerca di un regista per il prequel di 300, si è posata su Noam Murro che ha già diretto Smart People. Il film prima intitolato Serse,

 
 

Noah: uno sneek peek del trailer

Noah film

In attesa del rilascio dei primi video ufficiali di Noah​, kolossal biblico diretto da Darren Aronofsky, in cui Russel Crow vestirà la tunica di Noé, grazie ad Entertainment Tonight ci è possibile osservare uno sneek peek del trailer ufficiale.

In Noah sarà raccontata l’impresa di Noé (Russel Crow) figura biblica chiamata dal Signore a costruire un Arca all’interno della quale gli sarà concesso di salvare da un’alluvione purificatrice, che sterminerà l’umanità, la propria famiglia ed una coppia per ogni animale al fine di ripopolare la terra.

Oltre a Russel Crow il cast prevede star internazionali di primo livello quali: Anthony HopkinsEmma WatsonJennifer ConnellyLogan Lerman Ray Winstone. Il film è previsto nelle sale americane il 28 marzo 2014.

Qui di seguito potrete osservare il video:

http://youtu.be/OPpLDCdwpKE

Tutte le foto:

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Fonte: ComicBookMovie.com

 
 

Noah: una featurette per il film con Russell Crowe

Noah film

In attesa che Noah, il film biblico diretto da Darren Aronofsky con Russel Crowe nei panni del patriarca Noè, veda la luce l’imminente 28 marzo, vi proponiamo qui di seguito una featurette all’interno della quale il regista approfondisce l’approccio attraverso il quale la sceneggiatura ha cominciato a prendere forma.

Ecco il video in questione:

http://http://vimeo.com/89714097

Noah di Darren Aronofsky arriverà in Italia il prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).

Il cast di Noah include Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth e Anthony Hopkins. La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film ci penserà la Universal Pictures.

Fonte: IndieWire

 
 

Noah: un successo mondiale per Aronofsky

Noah film 2014

Paramount Pictures e Regency Enterprises sono liete di annunciare che, oggi,  Noah, il film di Darren Aronofsky, ha superato i 300 milioni di dollari di incassi al box office mondiale. La quota internazionale arriva ad oltre 200 milioni di dollari e tocca quasi 100 milioni per la parte statunitense, per un film che è stato lanciato a fine marzo in tutto il mondo.

LEGGI ANCHE: Emma Watson: intervista alla protagonista di Noah [Video]

Per il weekend di apertura, Noah ha ottenuto un incasso generale di 95 milioni di dollari. Negli Stati Uniti, i 44 milioni di dollari dell’uscita nel primo weekend rappresentano il più grande risultato per l‘attore Russell Crowe, mentre sul fronte internazionale, l’uscita del film in Russia e Brasile è diventata la più importante di tutti i tempi per un’opera che non sia un sequel, diventando inoltre la quarta apertura in generale, rispettivamente con 17,2 e 9,8 milioni. Sul mercato russo Paramount raggiunge l’incasso più alto della sua storia, oltre alla miglior apertura per un film dell’attore australiano, con 32,8 milioni di dollari guadagnati fino a oggi. In Brasile, “NOAH” è divenuto il film con il più alto incasso con 23,4 milioni ottenuti a oggi. Altri risultati di rilevo includono il Messico con 15,5 milioni, la Corea del Sud con 14,3 milioni, la Gran Bretagna con 13,1 milioni e l’Australia con 10,7 milioni.

Noah di Darren Aronofsky arriverà in Italia il prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).

Il cast di Noah include Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone, Douglas Booth e Anthony Hopkins. La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film ci penserà la Universal Pictures.

 
 

Noah: tutto quello che c’è da sapere sul film con Russell Crowe

Noah film

La filmografia del regista Darren Aronofsky si compone di opere molto diverse tra loro, ma accomunate da tematiche come il rapporto con il corpo e il senso di colpa. Si passa infatti dal drammatico Requiem for a Dream fino al fantastico di The Fountain – L’albero della vita, senza dimenticare i due apprezzati The Wrestler e Il cigno nero e fino al recente The Whale. Tutt storie incentrate sul percorso accidentato dei rispettivi protagonisti. Si colloca in questo percorso anche il film che Aronofsky ha realizzato nel 2014, ovvero il biblico Noah (qui la recensione), incentrato sul celebre episodio del Diluvio Universale e dell’Arca di Noè.

Affascinato dall’elemento religioso (che tornerà poi anche nel suo film successivo, madre!), Aronofsky desiderava da tempo realizzare un film sul celebre personaggio della Bibbia. Il progetto fu però a lungo rimandato, principalmente perché la storia risultava essere troppo corta per un intero film e il regista dovette trovare elementi per poter arricchire il discorso. Aronofsky decise infine di concentrarsi tanto sul silenzio di Dio quanto sui dubbi di Noè circa la missione che è chiamato a compiere. Il difficile rapporto con uno dei suoi figli diventa qui un altro elemento di base per la storia, che ha infine preso forma.

Pur se criticato per il suo discostarsi parzialmente dalla storia di Noè e venire bandito nei paesi di religione islamica, Noah è diventato il maggior incasso nella carriera di Aronofsky. Si tratta di un film più complesso di quello che può sembrare inizialmente e che merita di essere guardato con attenzione e predisposizione d’animo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo significato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film Noah

In un mondo segnato dall’odio e dal dolore, l’umanità si divide in quanti discesero da Set, caratterizzati dalla bontà d’animo, e da Caino, caratterizzati invece da un indole violenta. Ai primi appartiene Noè, il quale un notte in sogno riceve un misterioso messaggio divino, che lo spinge a fare visita al nonno Matusalemme. L’anziano gli rivelerà di come il Creatore lo abbia scelto per costruire un’arca e portare in salvo la sua famiglia e due esemplari di ogni specie animale. Solo loro dovranno salvarsi dall’imminente diluvio universale che spazzerà via tutto il male. Sconcertato da quella notizia, Noè decide di intraprendere da subito la costruzione dell’arca, aiutato dalla moglie Naameh e dai figli Sem, Cam, Jafet e dall’adottiva Ila. Pericoli esterni, però, non tarderanno ad arrivare.

Noah: il cast del film

Il ruolo di Noè era stato offerto a Christian Bale e Michael Fassbender, ma questi hanno rifiutato a causa di conflitti di programmazione. Alla fine il ruolo fu affidato al premio Oscar Russell Crowe, il quale si concentrò sul dar vita ad un personaggio diverso da quello comunemente immaginato. Egli espresse infatti il desiderio di esaltare tanto le virtù quanto gli aspetti peggiori di Noe. Accanto a lui, nel ruolo di sua moglie Naameh vi è l’attrice Jennifer Connelly. I due avevano recitato insieme già in A Beautiful Mind (2001) e Storia d’inverno (2014). Nei panni del nonno Matusalemme si ritrova invece l’attore Anthony Hopkins.

I figli di Noè, Sam e Cam, sono interpretati rispettivamente da Logan Lerman e Douglas Booth. Per il ruolo di Ila, personaggio mai menzionato nella Bibbia e inventato appositamente per il film, furono considerate le attrici Saoirse Ronan, Bella Heathcote e Dakota Fanning. La parte era inizialmente stata affidata a quest’ultima, che ha però dovuto rinunciare per via di un altro impegno. Alla fine per il ruolo è stata scelta Emma Watson. Liam Neeson, Liev Schreiber e Val Kilmer sono stati considerati per il ruolo dell’antagonista Tubal-cain, ma Aronofsky voleva un attore con la grinta necessaria per tenere testa al personaggio di Noè e decise dunque di affidare il ruolo a Ray Winstone.

Noah cast

Noah: il significato del film

Nell’adattare per il grande schermo il racconto di Noè e del Giudizio Universale, Aronofsky lo ha arricchito di una serie di profonde riflessioni sull’essere umano e il suo comportamento nel mondo. Da questo punto di vista, il film è dunque profondamente di stampo ambientalista e, come dichiarato anche da Emma Watson, è pensato per poter essere ambientato in qualsiasi tempo, tanto nel passato quanto nel futuro. Ciò a confermare del suo trattare elementi senza tempo, ancora oggi attuali e diffusi. Allo stesso tempo, il regista non ha voluto tralasciare gli aspetti più crudeli del racconto, mostrando dunque il doppio aspetto di questa vicenda comunemente rappresentante la rinascita del mondo.

In Noah infatti, del protagonista vengono mostrati anche gli aspetti peggiori, come il suo commettere atti spregevoli in nome della missione che gli è stata affidata. Il percorso di Noè nel film non è però quello di un uomo che deve rimanere ciecamente fedele a quanto gli è stato incaricato di compiere, bensì egli si trova a dover compiere delle scelte che, pur allontanadolo dall’apparente volontà del Creatore, mostreranno il suo buon cuore. Ciò lo porterà a comprendere che se egli è stato scelto per costruire l’arca non è per il suo essere un uomo di fede, bensì per il suo essere dotato di un cuore colmo di umanità, unico elemento che può riportare il bene nel mondo.

Il trailer di Noah e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Noah grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Netflix, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 14 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Noah: tutti gli errori del film con Russell Crowe

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Poteva un film chiacchierato come Noah sfuggire alle grinfie di Cinema Sins? Certamente no! Ecco infatti il video con tutti gli errori del film diretto da Darren Aronofsky con protagonista Russell Crowe.

Noah, con il vincitore del Premio Oscar Russell Crowe come protagonista, è ispirato dall’epica storia di coraggio, sacrificio e speranza di Noè. Diretto dal visionario regista Darren Aronofsky, il film vede la partecipazione anche di Jennifer Connelly, Ray Winstone, Emma Watson, Anthony Hopkins e Logan Lerman. La sceneggiatura è stata scritta da Darren Aronofsky e Ari Handel e la produzione è stata a cura di Scott Franklin, Darren Aronofsky, Mary Parent e Arnon Milchan.