Si è spenta a 93 anni Joan
Lee, moglie di Stan Lee. I due erano
felicemente sposati da 69 anni e hanno avuto due figli. Joan ha
avuto un attacco di cuore che l’ha costretta a ricoverarsi in
ospedale, dove è spirata, circondata dall’affetto dei suoi
cari.
A confermare la notizia, oltre al
report di THR, c’è una
dichiarazione di Chadwick
Boseman, interprete di Black Panther,
che porge le sue condoglianze a Stan Lee:
“Le mie sincere condoglianze a
Stan Lee per la dipartita della sua Joan. Tutti i tuoi Avengers si
stringono intorno a te e ti ricordano nelle loro
preghiere.”
Ecco cosa riporta il comunicato
ufficiale:
“Posso confermare la triste
notizia che Joan è passata a miglior vita questa mattina,
tranquillamente e circondata dalla sua famiglia. I familiari
chiedono che venga dato loro il tempo per il lutto e chiedono
rispetto per la loro privacy durante questo difficile
momento.”
Di recente, Joan era apparsa al
fianco del marito nel cameo dedicatogli in X-Men
Apocalypse.
Stan Lee ambisce a un ruolo da
co-protagonista in un film Marvel
Vision ha diffuso il trailer di
Morrison
il nuovo film di Federico Zampaglione tratta dal
suo romanzo Dove tutto è a metà. Una storia di vita,
amicizia e speranza, che mette a confronto due vite diverse ma
legate dalla grande passione per la musica: Lodo, giovane e pieno
di grandi sogni da dividere con la sua band, interpretato da
Lorenzo Zurzolo (Baby, Sotto il sole di Riccione), e Libero, una ex rockstar
in cerca del grande rilancio, interpretato da Giovanni
Calcagno (Il primo Natale, Il
traditore).
Nel cast anche Carlotta
Antonelli (Bangla, Suburra – La serie) e
Giglia Marra (Una serata speciale,
Squadra antimafia – Palermo oggi), oltre all’amichevole
partecipazione di Riccardo De Filippis
(Giorni, Romanzo criminale) e la partecipazione
di Adamo Dionisi (Suburra, The
Shift). Morrison è una produzione
Pegasus Entertainment, prodotto da Martha Capello,
Ilaria Dello Iacono e Giorgio Ferrero, in associazione con
QMI e sarà distribuito prossimamente da
Vision Distribution.
Sono terminate a Roma le riprese di
Morrison, opera diretta da
Federico Zampaglione e tratta dal suo romanzo
Dove tutto è a metà. Una storia di vita, amicizia e
speranza, che mette a confronto due vite diverse ma legate dalla
grande passione per la musica: Lodo, giovane e pieno di grandi
sogni da dividere con la sua band, interpretato da Lorenzo Zurzolo (Baby, Sotto il
sole di Riccione), e Libero, una ex rockstar in cerca del
grande rilancio, interpretato da Giovanni Calcagno
(Il primo Natale, Il traditore).
Nel cast anche Carlotta
Antonelli (Bangla, Suburra – La serie) e
Giglia Marra (Una serata speciale,
Squadra antimafia – Palermo oggi), oltre all’amichevole
partecipazione di Riccardo De Filippis
(Giorni, Romanzo criminale) e la partecipazione
di Adamo Dionisi (Suburra, The
Shift).
Morrison è una produzione
Pegasus Entertainment, prodotto da Martha Capello,
Ilaria Dello Iacono e Giorgio Ferrero, in associazione con
QMI e sarà distribuito prossimamente da
Vision Distribution.
Morrison: la trama
Lodo ha vent’anni e vive le
difficoltà della sua età, tra un difficile rapporto con il padre e
il tentativo di conquistare Giulia, la sua coinquilina di cui è
follemente innamorato. Si esibisce con i MOB, una band indie, in un
leggendario locale romano: il Morrison. Un giorno, casualmente, la
strada di Lodo incrocia quella di Libero Ferri, ex rockstar dalla
carriera in stallo, che cerca di ritrovare il successo ma finisce
per chiudersi sempre di più in se stesso, trascurando la bella
moglie Luna e vivendo isolato nella sua lussuosa villa piena di
ricordi.
Tra sogni, fallimenti, amicizia,
amori tormentati e curiosi personaggi, il loro incontro diventerà
uno stimolo reciproco ad andare avanti, ma a tratti anche un
difficile confronto tra generazioni e modi di essere molto
diversi.
Dopo aver esplorato i
territori dell’horror, Federico Zampaglione si concede
un’altra incursione nel cinema, del tutto diversa, con
Morrison, tratto dal suo romanzo Dove tutto è a
metà, scritto a quattro mani con Giacomo Gensini. Si
tratta del racconto di formazione del giovane Lodo, Lorenzo Zurzolo, che cerca la
sua strada nella musica e nella vita suonando con i Mob. Ma anche
di un confronto, di uno scambio tra generazioni, che nasce
dall’incontro con Libero Ferri, Giovanni Calcagno, musicista
in declino. Due facce della stessa medaglia quelle che propone
Zampaglione. Due fasi e due modi del vivere di musica o
almeno provare a farlo, seguendo la propria passione.
La trama diMorrison
Lodo, Lorenzo
Zurzolo, è un giovane musicista. Suona tutti i giovedì al
Morrison con la sua band, i Mob. È timido, schivo, ama suonare, ma
ancora si sente a disagio quando sale sul palco. Un incontro
casuale con Libero Ferri, Giovanni Calcagno, vecchia gloria
che ora fa vita ritirata, ricordando i fasti del passato e il
successo della sua unica hit Di sale e di fuoco, dà il via a
un’amicizia per entrambi occasione di scambio e crescita.
Un evento tragico
e una cocente delusione mettono in crisi Lodo, mentre Ferri, pur
incoraggiato dalla moglie Luna, Giglia Marra, non riesce a
trovare lo slancio per tornare a mettersi in gioco. Continueranno a
seguire la loro passione o la abbandoneranno, scegliendo di
cambiare strada?
Alessandra Amoroso,
Ermal Meta e gli altri nel cast diMorrison
Per
Morrison, Zampaglione ha chiamato a raccolta
conoscenze dal mondo della musica, come l’amico Ermal Meta,
e Alessandra Amoroso,cui ha affidato delle piccole
partecipazioni. Nel primo caso si tratta di un personaggio di
finzione – colui che dovrà decidere se reclutare i Mob per un
Festival musicale – mentre Alessandra Amoroso interpreta sé
stessa. C’è poi la compagna di Zamapaglione, Giglia Marra,
nel ruolo della paziente e materna moglie di Libero Ferri, Luna. Il
cast però si arricchisce anche di altre presenze, come Stefano
Ambrogi, il proprietario del Morrison, Andrea Renzi, il
padre di Lodo, o Adamo Dionisi, che interpreta il boss.
Morrison –un
atto d’amore per la musica, ma una sceneggiatura da rivedere e un
protagonista acerbo
Era una sfida per
Federico Zampaglione affrontare territori diversi da quelli
dell’horror, che percorre ormai da anni con un certo seguito. Da
Nero bifamiliare, a Shadow, fino a
Tulpa. Stavolta però, il cantautore e regista, che
ama sperimentare più che inseguire i gusti del pubblico, come ha
affermato in conferenza stampa, voleva dare spazio ad un raccono
più personale, che uscisse dai confini di genere.
Morrison è
un film altalenante, con luci e ombre. Le luci sono senz’altro in
tutto ciò che nel film ha a che fare con la musica e il
suo mondo. L’ambientazione è curata e realistica, come non poteva
che essere, trattandosi del racconto dell’ambiente professionale
che Zampaglione vive ed ha vissuto. Quindi, il
locale-barcone sul Tevere, il proprietario che ti fa suonare solo
se porti gente, il fonico “mezzo sordo”, i compagni di band che
sono come una famiglia. A volte si va d’amore e d’accordo, altre si
litiga. Morrison è anche una riflessione sincera e
spassionata sugli alti e bassi, i momenti bui della carriera,
quelli in cui hai la tentazione di abbandonare tutto e molti tra
coloro che erano al tuo fianco ti voltano le spalle. Più o meno da
vicino, in maniera più o meno romanzata, si ha la sensazione che il
regista mostri parecchio di sé, della sua esperienza, sia
giovanile, che più matura, come dei tanti personaggi incontrati
lungo la strada. Questo fa bene al film. Quasi scontato dire che
sia un piacere ascoltare la colonna sonora, curata da
Zamaglione stesso, di cui fa parte anche Cerotti,
ultimo singolo dei Tiromancino, scritto con Gazelle.
Musicalmente il film funziona benissimo. Il regista riesce a far
cantare i suoi due protagonisti in maniera credibile.
Calcagno si cimenta con grinta con il grande successo di
Libero Ferri Di sale e di fuoco, mentre LorenzoZurzolo canta Sotto sotto, di cui ha scritto anche il
testo, e per la quale Zampaglione ha composto un riff
azzeccatissimo, oltre all’assolo di chitarra finale.
Poi però, c’è il resto.
Se il soggetto era il romanzo, la sceneggiatura del film, scritta
come questo a quattro mani con il fidato collaboratore
GiacomoGensini, ha parecchie ombre. Il film è, sì,
puntaggiato di ironia, con alcuni scambi esilaranti ed efficaci, ma
ci sono salti improvvisi nell’evolversi della vicenda, momenti a
cui si sarebbe dovuto arrivare con maggiore gradualità. Un filo
narrativo romantico piuttosto banale, soprattutto per quanto
riguarda Lodo e la sua frequentazione con Giulia, la pur brava
Carlotta Antonelli. Vi sono sequenze prescindibili, come
quella del “trip” di Libero, e qualche elemento scontato – Libero,
nella sua crisi, passa attraverso alcohol, droga, gioco d’azzardo,
in un evolversi ampiamente prevedibile.
Nel delineare la figura
di Ferri, interpretata in modo efficace da Giovanni
Calcagno, sembra esserci comunque una maggior cura e un maggior
approfondimento delle dinamiche psicologiche del personaggio, che
si confronta con il proprio fallimento professionale. Per quel che
riguarda Lodo, invece, Zampaglione si lascia andare alla
nostalgia degli anni trascorsi a suonare in locali fumosi e a
girare col furgoncino, ma questo non è sufficiente a dare spessore
al personaggio. Lorenzo Zurolo – Baby,Sotto il sole
di Riccione – appare spesso spaesato. Fatta salva la
canzone che interpreta, in cui riesce a mettere qualcosa in più di
sé, sembra rimanere distante da Lodo e spinge anche lo spettatore a
distanziarsene. Gli altri componenti della band sembrano più a loro
agio nei rispettivi ruoli: Gabriele Sorrentino, Attila, ma
soprattutto Valentino Campitelli, che interpreta Ciccio, e
Daniele Rienzo, Zed.
Morrison,
in sala dal 20 maggio, prodotto da Pegasus e
distribuito da Vision Distribution, resta un atto d’amore
sincero, anche se un po’ sconnesso, nei confronti della musica, una
compagna che non
ti lascia mai, nel bene e nel male, come tutti i grandi amori.
Arriva il 3 novembre in sala
Morgan, il film d’esordio di Luke
Scott, figlio di Ridley.
Che il cinema di genere abbia sempre
avuto una predilezione per l’argomento “A. I.”(Intelligenza
Artificiale), è cosa risaputa. A partire da quel capolavoro senza
tempo che fu Metropolis (1927), la storia
della filmografia pullula letteralmente di storie su androidi
dall’indole umana.
Il film è il primo
lungometraggio del figlio di Ridley Scott,
Luke Scott, che forse mira ad emulare le orme
paterne. Pare infatti che quello dei “replicanti” dalle sembianze
umane sia un tema estremamente caro alla famiglia Scott, ideatrice
di uno dei monologhi più famosi della storia del cinema («Ho visto
cose che voi umani…»).
Degno erede di suo padre,
Luke Scott costruisce una storia ad alta tensione
incentrata sul personaggio di Lee Weathers (Kate
Mara), consulente di una corporation, che viene inviata in
un laboratorio segreto per indagare su una serie di incidenti. I
problemi sono causati da un essere umanoide creato in laboratorio,
Morgan (Anya Taylor-Joy) – corpo di bambina,
cervello di macchina – che si dimostra essere più pericolosa di
quanto non sembri.
“Don’t let it out”,
recita la tagline del film, preannunciando una
pellicola dai toni cupi e dalle atmosfere misteriose, a metà tra il
genere sci-fi e quello horror.
Con un budget piuttosto basso per
gli standard hollywoodiani (8 milioni di dollari), il film ha
incassato in USA – nella prima settimana – già più di 3 milioni di
dollari.
Merito di questo buon risultato deve
essere stato, senza ombra di dubbio, l’aver cavalcato l’onda del
recentissimo Stranger Things, serie tv
dallo strepitoso successo che vede, tra i suoi principali
protagonisti, proprio una ragazzina fuggita da un laboratorio in
cui si svolgono esperimenti top secret.
Stanti queste premesse,
Morgan – in arrivo nelle sale italiane il
prossimo 6 ottobre – si prospetta un buon film
fanta-horror, annoverando tra le sue fila un cast di tutto
rispetto, tra cui spiccano PaulGiamatti e RoseLeslie (la Ygritte di Game of
Thrones).
Grazie alla fantascienza applicata
al cinema, l’essere umano ha modo di sperimentare realtà e mondi
appartenenti ancora ad un futuro non di sua competenza. Uno dei
temi ricorrenti, a riguardo, è il rapporto che l’uomo può
intraprendere con esseri ibridi, progettati e realizzati in maniera
artificiale. Sono numerosi i titoli che esplorano tale possibilità,
declinandola nei modi più variegati. Uno dei più brillanti esempi
recenti è quello rappresentato dal film Morgan, diretto nel 2016
dall’esordiente Luke Scott. Questi, come
suggerisce il nome, è il figlio del celebre Ridley Scott,
che figura qui nelle vesti di produttore.
Con questa sua opera prima, il neo
regista ha dato prova di possedere una visione sul genere
fantascientifico particolarmente affascinante. La sua fortuna è
stata anche quella di imbattersi nella sceneggiatura firmata da
Seth W. Owen, inserita all’ottavo posto nella
Black List delle migliori sceneggiature non ancora
prodotte. In seguito a tale riconoscimento, questa è stata notata
dalla 20th Century Fox, che ne ha acquisito i diritti. A quel
punto, Scott ha avuto modo di dar vita al suo primo lungometraggio,
puntando molto su un’atmosfera particolarmente cupa e minacciosa,
che conferisce un carattere non indifferente al film.
Nonostante ciò, Morgan è
passato quasi inosservato al momento della sua uscita. A distanza
di qualche anno, risulta però essere un film da recuperare
necessariamente, sia per il modo in cui si affronta la storia
quanto per scoprire ulteriormente le capacità registiche di Scott.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Morgan: la trama del film
Il film racconta del prototipo
di ibrido umano L9, chiamato Morgan, il quale però
presenta dei non indifferenti difetti. Sebbene il nuovo modello sia
stato creato per provare e mostrare sentimenti umani, l’emotività
di Morgan è troppo sviluppata e rappresenta un grave rischio. A
seguito dell’aggressione ai danni della dottoressa Kathy
Grieff, l’impassibile Lea Wathers si reca
sul posto con il compito di valutare il progetto. Mentre la Grieff
accusa Lea di essere responsabile dell’ira di Morgan, la dottoressa
comportamentista Amy Menser promette alla
ragazzina ibrido che l’avrebbe portata in gita al lago per calmare
il suo stato d’animo. Morgan, infatti, si mostra molto pentita del
suo gesto e prova un sincero affetto per Kathy e per Amy.
Quando il dottor Alan
Shapiro, incaricato di effettuare un test di valutazione
su Morgan, mette però fortemente sotto pressione la giovane, questa
esplode nuovamente in un attacco di ira. Persuasa dal fallimento
del progetto, Lea ordina la soppressione di Morgan. Sentendosi
tradita, la ragazza cercherà da subito una spietata vendetta.
Sfuggita al controllo dei suoi padrone, questa diventerà in breve
un pericolo per quanti si trovano nelle sue vicinanze. Dotata di
una forza sovrumana, Morgan è infatti una vera e propria arma di
morte. Per la Wathers catturarla potrebbe dunque rivelarsi molto
più complesso del previsto.
Morgan: il cast del film
Uno degli elementi di maggior forza
del film è il suo cast, composto da grandi attori di Hollywood e
giovani interpreti dal promettente talento. Tra questi ultimi
rientra l’attrice Anya
Taylor-Joy, oggi celebre grazie alla miniserie La
regina di scacchi. All’epoca delle riprese questa aveva
all’attivo solo un film da protagonista, ovvero The Witch.
Con Morgan ebbe così modo di dare ulteriormente prova
della propria grande presenza scenica. Per prepararsi al ruolo,
l’attrice dovette però sottoporsi ad una radicale trasformazione
fisica ed estetica, che l’ha resa quasi irriconoscibile. Accanto a
lei, nei pani della dottoressa Amy Menser vi è invece l’attrice
Rose
Leslie.
L’attore Paul Giamatti è
invece presente nei panni del dottor Alan Shapiro, mentre la
candidata all’Oscar Jennifer Jason Leigh è la
dottoressa Kathy Grieff. Boyd Holbrook, è il
nutrizionista Skip Vronsky, mentre Toby Jones dà
volto al dottor Simon Ziegler. L’attore Brian Cox è
invece presente nei panni di Jim Bryce, un ruolo particolarmente
simile a quello da lui interpretato nel film X-Men 2. Ad
interpretare l’agente Lee Weathers vi è invece l’attrice Kate Mara.
Questa è stata scelta per la sua somiglianza con la Taylor-Joy. Le
due attrici, infatti, hanno lavorato a stretto contatto, giocando
sull’ambiguità che lega i loro due personaggi. Per prepararsi al
ruolo, Mara ha inoltre dovuto sottoporsi ad un lungo allenamento
fisico, al fine di poter interpretare personalmente molte delle
scene più complesse del film
Morgan: il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Morgan grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 27 gennaio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Passato quasi completamente in
sordina, il primo lungometraggio di Luke Scott,
figlio di Ridley Scott, dal titolo
Morgan, usciva nei cinema mondiali lo scorso
novembre 2016.
Sebbene il pubblico non lo abbia
premiato, il film invece rappresenta una valida opera prima
(sebbene in realtà Scott non fosse solo figlio
d’arte, ma avesse già dato prova di conoscere il mestiere lavorando
in qualità di assistente alla regia di colossal del calibro di
The Martian – Sopravvissuto e Exodus
– Dei e Re).
Schivando abilmente gli smaccati
riferimenti alle opere paterne, Luke Scott sceglie
sempre il filone fantascientifico ma indagandolo con occhi
diversi.
Morgan – la trama
Morgan narra la
storia di una consulente di gestione dei rischi (Kate
Mara) inviata d’urgenza in un laboratorio sperduto
nelle foreste del Nord America. Il suo compito sarà quello di
rimediare allo stato di emergenza emerso durante lo studio di una
delle “creazioni” di laboratorio: un essere artificiale ideato
dagli scienziati; dalle sembianze perfettamente umane, ora la
creatura è in rivolta contro i propri artefici.
Morgan, questo suo il nome, ha le
fattezze di una ragazzina adolescente, e una consapevolezza di sé e
dei propri sentimenti che la porterà a voler far valere la propria
esistenza in quanto essere (pseudo) umano. La sua rivolta però
sfocerà nel sangue.
Tra momenti di altissima tensione e
un finale misterioso quanto aperto, il film alterna scene di
suspense a brevi ma ben distribuiti attimi di splatter, rientrando
di fatto nel genere horro-sci-fi.
Tuttavia il fiore all’occhiello del
film è senz’altro la protagonista, interpretata dall’ormai
lanciatissima Anya Taylor-Joy (vista
recentemente in Split e nell’horror The Witch), che riesce a restituire benissimo
l’immagine di una creatura dalle facoltà intellettive superiori,
tra sentimenti umani e freddezza inumana.
Dotato di una splendida fotografia
che desaturizza i toni, immergendo le immagini in un grigiore che
si riflette nella pelle cerulea di Morgan, il film addentra lo
spettatore in un’atmosfera di sospensione, che fa cogliere – solo
all’osservatore più attento – gli indizi che portano al
disvelamento del colpo di scena finale.
Costato circa 8 milioni di dollari,
Morgan non è arrivato ad incassarne nemmeno la
metà, rappresentando di fatto un flop dettato dalla volubilità del
pubblico, pur sempre sovrano.
La 20th Century Fox ha diffuso
online una nuova clip di Morgan, sci-fi
diretto da Luke Scott, figlio di Ridley Scott, che qui figura in veste
di produttore.
Il cast del film annovera anche
Anya Taylor-Joy, Toby Jones, Rose Leslie, Boyd Holbrook,
Michelle Yeoh, Jennifer Jason Leigh e Paul
Giamatti. Il film uscirà nelle sale il 2 settembre
2016.
Scritto da Seth Owen,
Morgan racconta la storia di una dipendente di una
corporation, esperta nella risoluzione di problemi, che viene
mandata in un laboratorio top secret per investigare su alcuni
incidenti causati da un giovane apparentemente innocente, che in
realtà si scopre essere un sofisticatissimo androide.
Nel 2015, oltre al sopracitato
Fantastic 4 I Fantastici Quattro,
Kate Mara ha recitato in Man
Down (al fianco di Shia LaBeaouf) e
in Captive (insieme a David
Oyelowo). Entrambi i film sono ancora inediti in
Italia.
Attualmente l’attrice è impegnata
con le riprese di Megan Leavey, dramma
biografico che la vedrà recitare al fianco di Edie Falco,
Common, Ramón Rodríguez e Tom Felton.
Il film prende il nome dal caporale
marine che, assieme a Rex, il suo cane militare da combattimento,
salvò centinaia vite ricercando bombe nel corso di due missioni in
Iraq dal 2004 al 2006. Leavey e il suo cane furono coinvolti in una
violenta esplosione: la loro storia di grinta e determinazione fece
il giro del mondo.
Proseguendo la moda che sempre più
spesso delle giovani popstar dal successo mondiale portare le loro
‘gesta’ sul grande schermo (ricordiamo il recente esempio di
Justin Bieber), ecco che anche gli One
Direction si preparano a invadere le sale. La notizia non
stupisce, a meravigliare semmai è il fatto che a dirigere il film a
quanto sembra sarà Morgan Spurlock, che in passato
si è dedicato a progetti di ben maggiore spessore, come
Supersized Me e Che fine ha
fatto Bin Laden?
Gli One Direction – Niall
Horan, Zayn Malik, Liam
Payne, Harry Styles,Louis
Tomlinson – partecipano all’edizione 2010 di X Factor,
classificandosi terzi e attirando l’attenzione di Simon
Cowell, produttore discografico e televisivo ideatore tra
l’altro di America’s Got Talent e del suo
‘gemello’ britannico, nonché conosciutissimo personaggio
televisivo, dato che ha partecipato a talent show nel ruolo di
giurato nei suoi stessi programmi.
Spurlock ha commentato il progetto
come un’incredibile opportunità, che arriva in un momento
stupefacente per la bandd; catturare le immagini del tour del
gruppo e condividerlo col pubblico di tutto il mondo rappresenta
un’impegno epico del quale il regista si è detto fiero. Il film si
tradurrà probabilmente come una serie di brani dal vivo
inframezzati con riprese nel backstage.
Morgan Freeman è un
attore che non ha bisogno di presentazioni, una vera e propria
icona di Hollywood. Il suo volto è impresso in generazioni e
generazioni di spettatori, e la sua voce è diventata riconoscibile
tanto quanto egli stesso. Dall’indubbio talento attoriale e dalla
grande versatilità, Freeman ha negli anni consolidato la sua
carriera consegnandola alla storia.
Ecco 10 cose che non sai di
Morgan Freeman.
Morgan Freeman carriera
1 I film. Il
debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1964 con il film
L’uomo del banco dei pegni. Da lì in poi la sua
filmografia si riempie di film celebri e grandi collaborazioni. Tra
i titoli più memorabili si ricordano Street Smart – Per le
strade di New York (1987), A spasso con Daisy (1989),
Il falò delle vanità (1990), Gli spietati (1992),
Le ali della libertà (1994), Seven (1995),
Amistad (1997), Una settimana da Dio (2003),
Million Dollar Baby (2004), Non è mai troppo
tardi (2007), Il cavaliere oscuro (2008),
Invictus (2009), Attacco al
potere (2013), Ben-Hur (2016), Lo schiaccianoci e i
quattro regni (2018).
2 Le serie TV.
Numerose sono anche le collaborazioni televisive, tra cui si
ricordano I Ryan (1981), Ai confini della realtà
(1985), Morgan Freeman Science Show (2010-in corso),
The Story of God con Morgan Freeman (2016-in corso),
La nostra storia con Morgan Freeman (2017-in corso).
3 Il doppiaggio.
Celebre per la sua voce, l’attore è noto anche come doppiatore.
Egli è infatti la voce di film come La guerra dei mondi
(2005), La marcia dei pinguini (2005), e Alpha –
Un’amicizia forte come la vita (2018). Ha inoltre prestato la
sua voce ad uno dei personaggi nel film The LEGO Movie
(2014).
Morgan Freeman vita
sentimentale
4 E’ stato sposato più
volte. L’attore è stato sposato in due occasioni: la prima
con Jeanette Adair Bradshaw dal 1967 al 1979, da cui ha avuto una
figlia, Morgana, e di cui ha adottato la figlia, Deena, chelei
aveva avuto da una precedente relazione. Dal 1984 al 2010 è invece
stato sposato con Myrna Colley-Lee. Precedentemente Freeman aveva
già avuto un figlio nel 1959, nato dalla sua relazione Loletha
Adkins, mentre nel 1960 ha avuto un altro figlio avuto da un
ulteriore relazione.
Morgan Freeman malattia
5 Ha rischiato di morire da
giovane. All’età di 16 anni l’attore contrasse una grave
forma di polmonite, e la situazione si aggravò nel momento in cui
si sviluppò un ascesso nei suoi polmoni. Quando questo fu sul punto
di scoppiare, Freeman si trovò a rischiare seriamente di morire.
Fortunatamente un ricoverò tempestivo riuscì a salvargli la vita e
a curarlo definitivamente.
Morgan Freeman patrimonio
6 E’ tra gli attori più
ricchi di Hollywood. Nel corso della sua carriera l’attore
ha partecipato a circa 119 film, i quali hanno un incasso
complessivo al box office di 4,3 miliardi di dollari. Questo rende
Freeman la quarta star più redditizia al box office. Il suo
patrimonio personale ammonta poi a circa 200 milioni di
dollari.
Morgan Freeman Air Force.
7 Ha quasi abbandonato la
recitazione. Tra le grandi passioni dell’attore vi è
quella per l’aviazione. Nel 1995 decise infatti di lasciare la
recitazione, abbandonando la Jackson State University e optando per
una carriera da meccanico nella U.S. Air Force, l’aviazione
statunitense. Tuttavia un ripensamento lo fece tornare sui suoi
passi, riprendendo a studiare ed ottenendo solo qualche anno più
tardi i suoi primi ruoli cinematografici.
Morgan Freeman ruoli
8 Ha interpretato più volte
diversi personaggi. Nell’arco della sua filmografia, per
ben tre volte l’attore si è trovato a confrontarsi per più di una
volta con tre differenti personaggi. È accaduto con il Dr. Alex
Cross in Il collezionista (1997) e in Nella morsa del
ragno (2001); con il personaggio Dio in Una settimana da
Dio (2003) e Un’impresa da Dio (2007); e infine con
Lucius Fox in Batman Begins e Il cavaliere oscuro
(2008).
Morgan Freeman Oscar
9 Ha vinto un
Oscar. Nel corso degli anni l’attore è stato nominato ai
premi Oscar per ben 5 volte. Nel 1988 come migliore attore non
protagonista per Street Smart; nel 1990 come miglior
attore per A spasso con Daisy; nel 1995 come migliore
attore per Le ali della libertà; nel 2005 come miglior
attore non protagonista per Million Dollar Baby, grazie al
quale vince poi il premio; e nel 2010 come migliore attore per il
film Invictus.
Morgan Freeman età e altezza
10 Morgan Freeman è nato a
Memphis, negli Stati Uniti, il 1 giugno 1937. L’attore è
alto complessivamente 188 centimetri.
È un grande giorno per tutti gli
automobilisti americani. Da adesso, tra le varie voci che il
conducente spaesato può selezionare sul suo GPS c’è anche quella
del mitico Morgan Freeman, che con tono fermo ma
gentile darà indicazioni.
Freman è l’ultima celebrità in
ordine di tempo la cui voce è stata aggiunta all’app di navigazione
gratuita di Google, Waze.
Ovviamente l’opzione non è stata
ottenuta in seguito a un contratto di Google con Morgan
Freeman, ma è il risultato dell’operazione di marketing
portata avanti da Attacco al Potere 2,
film di prossima uscita che vede proprio Freeman trai
protagonisti.
Nel film l’attore interpreta il
vice-presidente, e quindi permette al conducente di guidare come
fosse lui stesso il Presidente degli Stati Uniti.
Protagonisti di
Attacco al Potere 2 sono Gerald
Butler, Aaron
Eckhart, Angela Bassett,
Morgan Freeman, Melissa Leo
e Radha Mitchell. La sceneggiatura porterà la
firma di Creighton Rothenberger,
Katrin Benedikt eChristian
Gudegast.
London has
fallen si focalizzerà sulla morte del primo ministro
britannico, avvenuta in circostanze misteriose. Il suo funerale
diviene, così un evento di prim’ordine per tutti i leader del mondo
e, al contempo, un’occasione irrinunciabile per una cellula
terroristica di eliminare tutti gli individui più potenti al mondo
in un colpo solo! Solo tre persone potranno impedire che il mondo
cada in rovina: il Presidente degli Stati Uniti d’America, il capo
dei servizi segreti americani e un agente inglese dell’MI-6. In
tutto ciò, Haley interpreterà il ruolo del
Vice Capo Mason.
Morgan
Freeman interpreterà Colin Powell in
un indipendente biopic sull’ex Segretario di Stato.
Il film si incentra sul discorso
pronunciato da Powell nel 2003 alle Nazioni Unite per dare supporto
al governo di Bush per destituire Saddam Hussein.
Il film sarà diretto da
Reginald Hudlin (Marshall), prodotto da
Ashok Amritraij’s Hyde Park Entertainment e dalla
Freeman’s Revelations Entertainment. La
sceneggiatura è scritta da Ed Whitworth. I
produttori esecutivi sono Hyde Park’s Prya
Amtraij, Addison Mehr e la
Freeman Revelations.
Mentre attende di fare il suo
debutto alla regia con Transcendece, l’ex
direttore della fotografia Wally Pfister ha deciso di
rispolverare l’album dei ricordi e di riallacciare vecchie amicizie
professionali.
È infatti di questi ultimi giorni
la notizia secondo cui il regista avrebbe chiesto all’amico
Morgan Freeman di unirsi al cast del suo nuovo progetto
fantascientifico. Come il suo maestro Christopher Nolan gli ha insegnato,
Pfister sta tenendo in assoluto segreto la trama del nuovo film,
generando una frenesia senza sosta da parte dei fans, i quali ora
avranno anche un nuovo motivo per attendere impazienti che il
regista inizi il suo lavoro. Quello che sappiamo finora riguarda un
intelligenza artificiale contro cui il protagonista Johnny Depp, accanto a Paul Bettany,
Kate Mara e Rebecca Hall, dovrà combattere. Riguardo
alla possibile partecipazione di Freeman al progetto, per il
momento si tratta solo di indiscrezioni, ma tutti speriamo che
queste voci si tramutino ben presto in realtà. Ideato da Jack
Paglen, lo script è stato rimaneggiato da Annie Marter,
mentre la Straight Up Films e la Warner Bros distribuiranno il
film. Pfister inizierà le riprese a breve per un rilascio entro
aprile del 2014. Freeman è da oggi al cinema col nuovo attesissimo
Oblivion accanto a Tom
Cruise.
La MGM ha messo in
cantiere un nuovo adattamento di Ben Hur,
con Timur Bekmambetov al timone e John
Ridley alla sceneggiatura. L’uscita del film è già
prevista per il 2016. Adesso, Deadline riporta la notizia che
l’attore Morgan Freeman si è unito al cast nei
panni di Ildarin, l’uomo che allenò Ben-Hur.
Tom Hiddleston
sarebbe stato scelto come protagonista del film, anche se la
notizia non è ancora stata confermata ufficialmente. L’attore, nel
caso accettasse il ruolo, dovrebbe vedersela non solo con una delle
più celebri storie ad ambientazione romana della storia, ma anche
con la pesantissima eredità di Charlton Heston che
fu protagonista del colossal del 1959, film che ha come scena
simbolo la corsa delle bighe.
In uscita il 26 febbraio
2016, il remake di Ben Hur si
baserà, esattamente come la pellicola originale, sul romanzo epico
di Lee Wallace del 1880, dal titolo: “Ben
Hur – A Tale of the Christ“.
Sappiamo tutti che Ted
2 è in produzione da un po’ e che il regista e il
protagonista torneranno alla carica. In Ted
2 infatti ci saranno sia Seth
MacFarlane (regista, sceneggiatore e voce di Ted) sia
Mark Wahlberg. Adesso arriva notizia che il cast
del film si ‘appesantisce’ di un attore con la A maiuscola:
Morgan Freeman, che interpreterà un avvocato a cui
toccherà l’ingrato compito di difendere l’orsacchiotto Ted da
alcuni problemi con la legge.
Mentre il film è atteso per il 26
giugno 2015, non sappiamo ancora come si risolverà la grana legale
che invece coinvolge MacFarlane (reduce anche da un flop al
botteghino con Un Milione di Modi per Morire nel
West), accusato di aver plagiato l’idea di Ted ad una
webserie americana, Acting School Academy, in cui compare
un’orso di peluche che ha le stesse caratteristiche (e le stesse
cattive abitudini) di Ted.
Arriva notizia che Morgan Freeman affiancherà
Tom
Cruise nel film di Joseph Kosinski
dal titolo provvisorio Oblivion. La
storia vede Tom Cruise nei panni di un uomo
incaricato – in una Terra post-Apocalisse – della riparazione di
navi droidi impiegate per combattere una malvagia specie aliena che
vuole prenderne possesso.
Durante una missione incontra una
donna misteriosa (interpretata da Andrea Riseborough), che si è
schiantata sul pianeta con la sua nave. Vi ricordiamo che comprende
oltre a Cruise, Olga Kurylenko nel ruolo dell’amante di
Cruise. Kosinski dovrebbe iniziare a girarlo il mese prossimo,
per un’uscita fissata nel luglio 2013.
Morgan Freeman, con Ashley Judd e
Harry Connick Jr., è in trattative per interpretare il film Dolphin
Tale, che racconta la storia vera di un delfino femmina, Winter,
trovato ferito lungo la costa della Florida e ospitato in un
acquario locale fino alla sua riabilitazione.
Ecco l’adorato Morgan
Freeman alle prese con l’elio, per presentare una nuova
puntata del suo Through the Wormhole with Morgan
Freeman, lo show scientifico da lui presentato.
Il Morgan Freeman
Science Show (Through the Wormhole with Morgan Freeman) è una serie
di documentari dedicati ai misteri dell’universo, presentati da
Morgan Freeman e trasmessi negli Stati Uniti da Science Channel nel
giugno 2009. Narrata dalla voce dell’attore, la serie si interroga
sui buchi neri, i viaggi nel tempo e la possibilità di forme di
vita extraterrestri.
La serie è trasmessa in Italia da Discovery Science a partire
dal 15 novembre 2010 e in chiaro da Focus Tv dal 15 dicembre
2013.
Nell’edizione italiana della prima stagione alla voce di Morgan
Freeman è sovrapposta quella di Renato Mori, suo doppiatore
abituale, mentre nella seconda gli subentra Michele Gammino.
La Myriad Pictures ha annunciato
questa mattina che i premi Oscar Morgan Freeman e Diane
Keaton saranno assieme protagonisti per la prima volta nella
commedia sentimentale dal titolo Life Itself. Diretta
dal pluripremiato Richard Loncraine, la pellicola si basa
sul famoso romanzo Heroic Measures di Jill
Ciment e adattata dallo sceneggiatore Charlie Peters,
racconta di una coppia newyorkese modello coinvolta in una vera e
propria guerra di offerte immobiliari dopo aver perso il loro
appartamento in pieno centro città. Il film sarà prodotto da
Revelations Entertainment in associazione con Productions
Latitude. Lori McCreary, Curtis Burch, Charlie Peters e Tracy
Mercer sono i produttori. Morgan Freeman sarà poi anche il
produttore esecutivo. Myriad D’Amico, portavoce della Myriad, ha
dichiarato:
Siamo felici di lavorare con Morgane e la
straordinaria Diane Keaton in questa commedia intelligente
ambientata nel mondo della New York immobiliare e artistica.
Sappiamo che Richard Loncraine farà un grande lavoro dirigere
questo script di Charlie Peters. Sarà un vero successo, ne siamo
sicurissimi.
Morgan
Freeman sarà la voce e il volto di uno speciale National
Geographic intitolato The Story of God,
in cui si pongono domande per capire la natura del divino.
“La storia di Dio è una delle
idee più misteriose e importanti del mondo – ha dichiarato
Morgan Freeman– Per me è una domanda
personale e insistente quella riguardo alla comprensione del
divino. Sono onorato dell’opportunità di prendere parte a questo
incredibile viaggio”.
The Story of
God è prodotto da Revelations Entertainment per
National Geographic Channel e Morgan Freeman sarà
anche produttore esecutivo del progetto. La serie sarà trasmessa
nel 2016 in 171 paesi e in 45 lingue.
Non sfugge ovviamente l’ironia,
probabilmente volutamente ricercata, del fatto che Freeman ha
interpretato Dio per ben due volte nella sua carriera, in
Una settimana da Dio e in
Un’impresa da Dio.
Uno dei più interessanti e visionari
progetti messi in campo negli ultimi tempi dal fondatore e guru
di FacebookMark
Zuckerberg è stato sicuramente
il tentativo di ricreare, attraverso i soli sistemi informatici di
sviluppo dei social network, il celebre programma di intelligenza
artificiale Jarvis usato da Tony
Stark alias Robert
Downey Jr. nella saga di Iron
Man, un progetto nato quasi per gioco ma che in
seguito è stato rielaborato per un uso ricco di potenzialità.
Il problema su cui Zuckerberg si è trovato a riflettere
lungamente riguarda chi avrebbe prestato la voce al sistema
operativo, e proprio ora, secondo quanto riportato
da Fast
Company, sembra che l’opportunità
sarà offerta nientemeno che a Morgan
Freeman.
La genesi che avvolge il
progetto Jarvis voluta
da Mark
Zuckerbergè davvero
interessante: nato come pura sfida tecnologica l’applicazione
di Jarvis ispirata alla saga
di Iron Manprevedeva
fin dall’inizio che il team di programmatori alle dipendenze
di Zuckerbergricreasse una versione
reale del sistema operativo di intelligenza artificiale usando solo
le stringhe di codice e meccanismi già in uso
per Facebook, impiegando parte dei nuovi
ingegneri informatici da poco assunti nell’azienda attaverso il
processo di formazione chiamato “Bootcamp“.
Robert
Downey Jraveva inizialmente
espresso grande interesse per il
progetto Jarvis di Mark
Zuckerberg, così come anche il
collega PaulBettany
che aveva prestato la sua voce proprio al sistema operativo
presente in Iron Man. Entrambi gli attori si
erano detti disposti a prestare la loro voce, addirittura
accettando di essere pagati e di destinare infine il loro stipendio
all’ente di beneficienza creata da Benedict Cumberbatch. Tuttavia
alla fine pare che Zuckerberg in persona abbia optato per un
drastico cambio di rotta, indicando Morgan
Freeman come il candidato più idoneo al ruolo vocale
di Jarvis.
Malgrado molti fan potrebbero essere
rimasti alquanto delusi dal fatto che Mark Zuckerbergnon
abbia deciso di includere Robert Downey
Jr.o
l’originale Paul Bettany come voci
di Jarvis, la candidatura
di Morgan
Freemannon può che apparire
alquanto interessante, soprattutto se si pensa che l’attore aveva
impersonato Lucius Fox all’interno
dell’universo DC di
Batman e ora compie un deciso atto di
“tradimento” passando alla concorrenza della Marvel.
Malgrado non sia assolutamente
avanzata quanto l’immaginaria intelligenza artificiale usata
da Tony Stark in Iron
Man, il progetto Jarvis creato
da Mark
Zuckerberg agisce come un comune sistema di
automazione domestica a controllo vocale, permettendo diverse
operazioni come riprodurre la musica,
accendere le luci o disattivarle, aprire il cancello della propria
casa e anche fare toast, impartendo comandi attraverso una
specifica applicazione per iPhone o
Facebook Messenger, esattamente come alcune
applicazioni concorrenti create
da Amazon (Alexa)
e Google
(Alphabet).
Arriva oggi la notizia che
Morgan Freeman è entrato ufficialmente in
trattative per unirsi alla bella Scarlett Johansson che come già
sappiamo sarà la protagonista di Lucy,
prossimo film del regista Luc Besson. La notizia è
confermata da The Wrap. Lucy
segnerà il ritorno di Besson al genere di
fantascienza e seguirà le vicende di una giovane donna che scopre
di avere dei superpoteri dopo esser stata costretta a lavorare per
anni come corriere della droga. Se le trattative andranno in porto,
Morgan Freeman interpreterà il professore di
Lucy (Scarlett
Johansson) che cercherà in tutti i modi di salvarla.
Vi ricordiamo che al momento
Luc Besson ha in post-produzione il suo ultimo
filmThe
Family che vede protagonista Robert
De Niro e che uscirà nelle sale americane il 13 Dicembre.
Oltre al protagonista e boss Robert De Niro, ci
saranno anche Michelle
Pfeiffer, Tommy Lee
Jones,Dianna
Agron e John D’Leo. Mentre
Lucy sarà prodotto da Besson stesso e la
sua EuropaCorp e distribuito in gran parte del mondo da
Universal Pictures.
Morgan Freeman è
in trattative per entrare nel cast di Last Vegas, raggiungendo
altri tre acerbi interpreti come Michael Douglas, Robert De
Niro e Christopher Walken. Se Freeman
dovesse salire ufficialmente a bordo, andrebbe a interpretare il
veterano dell’Aeronautica Archibald Clay. Diretto da Jon
Turtletaub e scritto da Dan Fogelman, Last Vegas è
incentrato sulla reunion a Las Vegas di un gruppo di attempati
amici in occasione del matrimonio di uno di loro (Michael Douglas),
incallito donnaiolo. Inutile dire che non sarà una banale
rimpatriata tra vegliardi…
“Mi piace pensare che quella di
oggi sia davvero un’occasione speciale, domani il film uscirà in
circa 70 sale in Italia e sarà proiettato via satellite” sono
queste le prime parole di Gioia Avvantaggio, President & C.E.O.
della GA&A Group che promuove la distribuzione di When You’re
Strande, documentario di Tom Dicillo sui Doors e sul loro
turbolento frontman Jim Morrison.
Morena Baccarin è
una delle attrici più in gamba del panorama cinematografico e
soprattutto seriale, in grado di conquistare una larga fetta di
pubblico con il suo talento e la sua innata bellezza. Tra film e
serie televisive, l’attrice brasiliana ha avuto modo di farsi
conoscere ed apprezzare, di sperimentare e, anche di trovare
l’amore.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Morena Baccarin.
Morena Baccarin: i suoi film e le
serie TV
1. Morena Baccarin: i film e
la carriera. L’attrice brasiliana ha iniziato la sua
carriera nel 2001, apparendo nei film Fashion Crimes e
Way Off Broadway. In seguito, si divide tra grande e
piccolo schermo, lavorando nei film Serenity (2005),
Stargate: L’arca della verità (2008), Spy (2015),
Deadpool (2016),
Deadpool 2 (2018),
Greenland (2020), e in
serie come Firefly (2002-2003), The O.C. (2006),
Kitchen Confidential (2006), Stargate
SG-1 (2006-2007) e V (2009-2011). Tra i suoi
ultimi lavori seriali, vi sono Homeland – Caccia alla
spia (2011-2013), The Mentalist
(2011-2014), The Good Wife (2012-2013), Gotham (2015-2019) e
Una serie di sfortunati
eventi (2019).
2. Non solo attrice, ma
anche doppiatrice. Nel corso della sua carriera quasi
ventennale, Morena Baccarin ha avuto modo di sperimentare diversi
ambiti del cinema, soprattutto vicini alla recitazione. L’attrice,
infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio delle serie
animate Justice League (2005-2006), Batman:
The Brave and the Bold (2011) e di The
Flash (2014-2019), anche se per quest’ultimo progetto non
risulta accreditata. Inoltre, ha partecipato al doppiaggio anche
dei film d’animazione Son of Batman (2014) e Batman:
Bad Blood (2016).
Morena Baccarin: chi è suo
marito
3. È già al secondo
matrimonio. L’attrice brasiliana è sposata da circa due
anni con l’attore e collega di set Ben McKenzie. I
due, infatti, si sono conosciuti sul set di Gotham e hanno
iniziato a frequentarsi per poi convolare a nozze il 2 giugno del
2017. Dalla loro unione è nata una bambina, Frances Laiz
Setta Schenkkan, venuta al mondo il 2 marzo 2016. Nel
marzo del 2021 hanno invece dato alla luce il figlio
Arthur.
4. Ha già un divorzio alle
spalle. L’attrice, il 18 novembre del 2011, aveva sposato
il regista e sceneggiatore Austin Chick, con ha
avuto un figlio nel 2013. Tuttavia, dopo quattro anni di
matrimonio, i due hanno optato per il divorzio, avvenuto nel marzo
del 2016. La loro separazione, però, è stata piuttosto burrascosa
per via della custodia del figlio. Pare che alla fine l’attrice
abbia accettato di pagare cinquemila dollari al mese all’ex marito
fino alla fine del 2018 e che pagherà tremilacinquecento dollari al
mese per il mantenimento del figlio Julius, fino
all’età di diciotto anni.
Morena Baccarin è su Instagram
5. Ha un profilo ufficiale
su Instagram. La Baccarin, come la maggior parte dei suoi
colleghi, ha deciso di aprire un proprio account Instagram
ufficiale che è seguito da circa 2,8 milioni di persone. Esplorando
la sua bacheca, ci si rende conto che sono molte le foto che la
vedono protagonista soprattutto di momenti quotidiani insieme a suo
marito Ben e ai suoi bambini, senza contare quelle che la
ritraggono durante i suoi momenti lavorativi e di svago.
Morena Baccarin in
Visitors
6. Ha recitato nel remake
della celebre serie. Andata in onda dal 2009 al 2011, la
serie V è un libero rifacimento di V – Visitors,
del 1983. In questa la Baccarin ha ricoperto il ruolo di Anna, la
manipolatrice leader dei Visitors e madre di Lisa, la ragazza che
inizia a sviluppare sentimenti per un ragazzo umano. Per essendo
andata incontro alla cancellazione dopo la seconda stagione, la
serie ha rappresentato molto per la Baccarin, che l’ha in più
occasioni ricordata come un’esperienza particolarmente
entusiasmante.
Morena Baccarin in
Gotham
7. Ha interpretato un noto
personaggio nella serie. Nel corso della sua carriera la
Baccarin ha in più occasioni avuto modo di recitare in opere legate
ai supereroi dei fumetti. Oltre a Deadpool e alla serie
The Flash, dove è la voce di Gideon, l’attrice è nota in
particolare per aver interpretato il personaggio di Leslie
Thompkins, il medico legale del GCPD che sviluppa poi una relazione
con il commissario Jim Gordon. Quest’ultimo è interpretato proprio
dal vero marito dell’attrice nella realtà.
Morena Baccarin in
Deadpool
8. Ha descritto il suo
personaggio come “scrappy”. L’attrice brasiliana ha
disegnato il suo personaggio, Vanessa, come una non damigella in
pericolo. Inizialmente, il personaggio era stato concepito come una
“tipica prostituta”. Tuttavia, l’attrice ha lavorato molto con il
reparto costume e trucco per rendere il suo aspetto più
stratificato, facendo sì che Vanessa si allontanasse da facili
stereotipi per apparire come un personaggio molto più complesso
psicologicamente ed emotivamente.
9. È rimasta contenta delle
scene di sesso tagliate. La Baccarin è tornata nel ruolo
di Vanessa in Deadpool 2, film che prevedeva diverse
scene hot. Pare, però, che la
maggior parte di esse siano state scartate in fase di montaggio e
che sia rimasta contenta della cosa perché secondo l’attrice erano
veramente tante, dato il fatto che dovevano fare una scena di sesso
per ogni festività dell’anno.
Morena Baccarin: età e altezza
10. Morena Baccarin è nata
il 2 giugno del 1979a Rio de Janeiro, in
Brasile. La sua altezza complessiva corrisponde a 171
centimetri.
Collider ha avuto modo di
intervistare la star di Gotham, Morena Baccarin e Ben McKenzie, per una coinvolgente tavola
rotonda. Tra gli argomenti discussi, l’attesissimo sequel del
thriller catastrofico Greenland del 2020, intitolato
Greenland:Migration. La Baccarin ha dato ai
fan uno sguardo dall’interno sull’estenuante processo di ripresa
del sequel, che si è concluso di recente. Il film originale è un
thriller catastrofico che racconta di una famiglia che lotta per
sopravvivere quando i frammenti di una cometa si schiantano sulla
Terra, causando un’ampia distruzione. Il film segue John Garrity
(Gerard
Butler) e la sua famiglia mentre corrono per
raggiungere un bunker sicuro in Groenlandia in mezzo al caos. Il
film, incentrato sulla sopravvivenza e sul dramma emotivo, ha avuto
un successo di pubblico sorprendente, che ha portato allo sviluppo
di un sequel.
Collider ha chiesto alla Baccarin
se si sarebbe mai aspettata che Greenland sarebbe stato il
progetto che avrebbe portato a un sequel, vista la sua variegata
filmografia. Ha anche chiesto quali sono state le sfide della
produzione del sequel. “Sono state le riprese più difficili
della mia vita”, ha rivelato Baccarin. “Non le più
facili, non le più divertenti. Un’esperienza davvero difficile.
Siamo stati spesso all’aperto. Abbiamo girato a Londra e in
Islanda. È stato fisicamente faticoso, emotivamente
faticoso”.
‘Groenlandia:Migration’
ha molto da offrire
L’onesta riflessione della Baccarin
sulle condizioni di ripresa ha lasciato intendere l’intensa
atmosfera sul set. “Non so se avete avuto un incontro con [il
regista Ric Roman Waugh] di recente, ma
sono sicura che anche per lui è stata la stessa cosa”, ha
spiegato l’attrice.
“Penso che il film abbia delle
cose davvero meravigliose, la storia di questa famiglia che cerca
davvero di sopravvivere, e penso che funzioni davvero e penso che
sia per questo che ha avuto un sequel.Sono molto curiosa di
vederlo io stessa, perché ho l’impressione che sia stato un
miscuglio di stanchezza, corse e pianti, proprio come il
primo”.
McKenzie ha aggiunto che, da quello
che ha sentito, Greenland:Migration porta le cose a un livello
completamente nuovo. “Ma il secondo film ha un’atmosfera più
globale”, ha osservato. “È stato girato in Europa e in
varie altre località. Sembra che, senza giri di parole, fornisca
un’esperienza simile allo spettatore, ma ancora più grande, ancora
più grande. È piuttosto forte, con un sacco di acrobazie”.
Dopo essere stata Dr.
Leslie Thompkins in Gotham e
Vanessa Carlysle in Deadpool,
l’affascinante Morena Baccarin è un volto molto
noto ai fan dei supereroi, sia al cinema che in tv. Di seguito
potete vederla in tutto il suo splendore, in un servizio
fotografico pubblicato su GQ
Messico.
https://www.youtube.com/watch?v=jj-qfkcDO-U
Morena Baccarin
sembra avere una vera e propria predilezione pe ri supereroi. Oltra
al ruolo in Gotham e a quello in
Deadpool, che riprenderà in Deadpool
2 insieme a Ryan Reynolds, l’attrice ha
anche doppiato Gideon, l’intelligenza artificiale
che assiste il dottor Welsh in The
Flash e, sempre prestando la voce, è stata
Talia al Ghul in Batman: Bad
Blood.
Il suo prossimo ruolo la vede
coinvolta sempre come doppiatrice in Malevolent,
in cui presta la voce al Gamemaster.
La bella
Morena Baccarin sarà protagonista, accanto a
Melissa McCarthy, della commedia
Spy, scritta e diretta da Paul
Feig. Secondo l’Hollywood Reporter, la Baccarin
interpreterà una spia di alto livello nel film che comprende già un
cast di attori molto noti: Melissa McCarthy, Jude
Law, Jason Statham, Rose Byrne, Miranda Hart, Bobby Cannavale,
Nia Long, Allison Janney e Curtis “50 Cent”
Jackson.
Il film è la terza collaborazione
del regista con Melissa: già nel 2011 Le Amiche della
Sposa era valsa all’attrice una nomination agli Oscar
per la migliore interpretazione da non protagonista, e a Feig per
la sceneggiatura. A questo film è seguito The
Heat, da noi Corpi da
Reato.
Morena Baccarin ha
una solida carriera televisiva alle spalle, avendo partecipato a
Firefly, V e Homeland.
Morena Baccarin ha causato un bel po’
di scalpore al recente FAN EXPO Canada dopo aver detto che voleva
essere una cattiva nel DC
Universe di James
Gunn. L’attrice ha puntato a una parte in un film DC sin
dall’epoca del DCEU; avrebbe potuto essere scelta per qualsiasi
film di successo, ma soprattutto in Batman v Superman, Birds of
Prey o persino The Suicide Squad.
Baccarin ha ora confermato che sta
puntando a interpretare Catwoman (secondo l’utente
X Agents of Fandom), interpretata più di recente da Zoë
Kravitz in The
Batman. Un fan ha persino pubblicato un’immagine di
come potrebbe apparire nel personaggio su Instagram (sfoggia anche
un taglio pixie).
Morena Baccarin ha accennato al suo
interesse per il ruolo in un’intervista del 2018 con Cinepop;
all’epoca stava tenendo conferenze stampa per Deadpool
2 e ha rivelato che il suo sogno più grande è interpretare
la versione femminile di James
Bond. Quando le è stato chiesto se stava tenendo d’occhio
qualche supereroe DC o Marvel, ha detto: “Mi
identifico di più con i cattivi, con Poison Ivy e
Catwoman”.
Tuttavia, il ruolo più vicino a cui
è arrivata per dare corpo a questi personaggi è stato un ruolo da
co-protagonista nella serie TV Gotham. Ha
interpretato il medico legale del GCPD Leslie
Thompkins, la madre di Barbara Gordon e
la moglie di James Gordon. Quella serie ha
descritto le storie delle origini dei cattivi, scegliendo
Maggie Geha (Ted 2) e Carmen
Bicondova (Festival of the Living Dead) come le giovani
Ivy Peper e Selina Kyle.
Morena Baccarin ha riflettuto sulla sua
esperienza in Gotham, affermando che le piacerebbe
interpretare di nuovo quel ruolo in qualsiasi momento. “Mi è
piaciuto fare Gotham quando ne ho avuto la possibilità, ma sì, mi
piacerebbe molto”, ha detto (secondo ComicBookMovie).
“Penso che, per me, sia tutta una questione di quella parte
femminile forte”.
I Mordimi i
personaggi tormentati della saga “Twilight”, finiscono nel mirino
di Jason Friedberg e Aaron Seltzer (autori di “Epic Movie”,
“Disaster Movie”, “3ciento – Chi l’ha duro… la vince”).
La protagonista, Becca (perfetta
caricatura di Bella Swan/Kristen
Stewart), torna dopo anni nella casa del padre che la
considera ancora una bambina e la metafora presa alla lettera dà
origine alle prime gag del film. È una giovane problematica che
deve inserirsi nel nuovo ambiente liceale, impresa notoriamente
difficile che è sintetizzata ed esasperata in rapide, gratuite e
divertenti esplosioni di violenza da parte dei nuovi compagni. Come
nella popolare saga a cui il film fa il verso, la bella scontrosa è
al centro di un triangolo che la vede divisa tra un rassicurante e
protettivo licantropo e un vampiro che le fa ribollire il
sangue.
Mordimi (Vampires
Suck) è la parodia della saga tratta dai romanzi di
Stephenie Meyer, ma soprattutto dell’effetto
dirompente di questa saga sui teen agers. Il fascino sottile del
vampiro diventa moda. “Con un look da emo elegante” il protagonista
fa strage di cuori, l’inquietante diventa trendy e l’ignoto noto e
perfettamente commerciabile se, come sentenzia il protagonista in
un picco di autoconsapevolezza extra-testuale: “negli anni Ottanta
andava la coca, nei novanta il grunge. Adesso è l’era dei
vampiri”.
Secondo un’attitudine ormai
consolidata del genere cine-parodico, in cui la parodia è giocata
in larga parte sulla consapevolezza dei personaggi di trovarsi
all’interno di un film, il mondo dei fans irrompe nella finzione.
Si rende così possibile la messa in scena di uno scontro tra
ammiratrici del biondo vampiro Edward e fanatiche del moro
licantropo Jacob, così come diventa possibile alla protagonista
chiedere un autografo al suo spasimante che si materializza sulla
copertina di una rivista per ragazzine.
Mordimi: recensione del film
Un meccanismo che verte anche sulla
messa in ridicolo di alcune convenzioni cinematografiche, dalle
interferenze tra voci fuori campo che si alternano nella testa
della protagonista all’utilizzo consapevole da parte di questa
dello sguardo a rallenty per “interconnettersi” e sedurre
l’intrigante e pallidissimo compagno di liceo con l’aria da
becchino. Il film segue irridendole in maniera puntuale alcune
delle scene più riconoscibili della saga che costituisce un ricco
calderone dal quale pescare spunti comici.
La recitazione degli attori è
convincente, giocata su una quasi verosimiglianza che scimmiotta
con garbo la recitazione dei protagonisti della serie, che viene
rotta efficacemente dall’arrivo della battutaccia che spesso
compare nella forma di una strizzata d’occhio allo spettatore
“erudito” con frequenti riferimenti a idoli adolescenziali made in
USA dai Black Eyed Peas a Lady Gaga, ai “rivali” di “High School
Musical”, riferimenti che possono cogliere impreparato lo
spettatore sprovveduto.
Il film non ha il mordente degli
“Scary Movie”, rispetto a cui appare piuttosto
addomesticato, ma la demanialità tenuta a freno potrebbe non essere
un difetto in mano ad autori che hanno dimostrato di saperla
spingere fin troppo in basso. A chi si aspettava un’escalation in
questo senso il film può apparire fin troppo “ricercato”, ma nel
complesso risulta godibile, se si accetta la sua fondamentale
distanza dagli indiscussi capolavori di Mel Brooks
o dai momenti più felici dei cine-minestroni di Keenen
Ivory Wayans e David Zucker. Il film uscirà nelle sale il
17 settembre.